Autore Topic: Norme per le politiche di genere  (Letto 1355 volte)

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Offline yamamax

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Norme per le politiche di genere
« il: Ottobre 07, 2013, 22:04:30 pm »
Oggi in ufficio mi arriva un fax dalla Regione Umbria per un invito ( ai miei dirigenti ) a partecipare all' incontro consultivo pubblico sul Disegno di Legge  della Giunta Regionale Umbria concernente "Norme per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini"

Molto incuriosito e anche preoccupato dell' argomento ho trovato l' atto nr. 1259 in oggetto da approvare.
http://www.consiglio.regione.umbria.it/sites/www.consiglio.regione.umbria.it/files/pdf-atti/2013/N63698.PDF

Ora il testo è molto lungo e farraginoso come è in stile fancazzista burocrate/statale ma se avete tempo e fegato per leggerlo è veramente un concentrato di delirio femminista appoggiato e coadiuvato dalla politica di estrema sinistra della nostra regione. La stessa regione gestita per 10 anni da quella splendida testa di cazzo della Lorenzetti nota alle cronache per il suo recente arresto per svariati reati.
Ora al suo posto c'è la presidentessa Marini .... della stessa cricca.  ;)

Alcune perle:

E' istituito presso il Centro per le
pari opportunità (CPO) di cui alla legge
regionale 15 aprile 2009, n. 6 (Istituzione
del Centro per le pari opportunità e
attuazione delle politiche di genere nella
Regione Umbria), l'Albo regionale delle
associazioni e dei movimenti femminili e
femministi, di seguito denominato Albo.
Possono iscriversi all'Albo le associazioni, i
movimenti e le organizzazioni femminili e
femministe,


La costituzione e l'iscrizione all'Albo
è disciplinata dalla Giunta regionale, con
proprio atto, ed è condizione necessaria per
ottenere contributi
e per fruire di iniziative e
progetti di informazione


l. La Regione favorisce, in tutte le
scuole di ogni ordine e grado, percorsi di
riflessione sulla differenza di essere donne
e uomini e sulla costruzione di sé, con
strumenti di conoscenza, anche attraverso
percorsi di sperimentazione, sollecitando
una ridefinizione delle discipline, dei libri di
testo, dei programmi scolastici e una
didattica fondata sulla valorizzazione della
differenza di genere.


Siamo alla follia al raggiro, 50 pagine di puro regime dittatoriale. Per fortuna nella realtà saranno meno invasive, almeno spero, ma a livello teorico ce n'è per fare una guerra.

Online Ryu

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Re:Norme per le politiche di genere
« Risposta #1 il: Ottobre 08, 2013, 00:16:53 am »
redatto da hitler?
Odio il femminismo perché amo le donne

Offline Mercimonio

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Re:Norme per le politiche di genere
« Risposta #2 il: Ottobre 08, 2013, 08:11:35 am »
e' tutta una mafia.

appena sentite la parola ONG o associazione state pur certi girano soldi e soldi e soldi e intrighi e intrecci politici di ogni tipo, ad esempio vengono usate come coperture per varie cose nonche' i posti di lavoro nelle ONG vengono usati come merce di scambio dai politici.

c'e' gente che da 70 anni fa di mestiere il "partigiano" e prende salari e donazioni per fare un cazzo nelle associazioni partigiane e anti fasciste, che dire di quelle degli alpini, dei reduci, dei mutilati, e compagnia bella.

Offline vnd

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Re:Norme per le politiche di genere
« Risposta #3 il: Ottobre 08, 2013, 08:36:06 am »
c'e' gente che da 70 anni fa di mestiere il "partigiano" e prende salari e donazioni per fare un cazzo nelle associazioni partigiane e anti fasciste, che dire di quelle degli alpini, dei reduci, dei mutilati, e compagnia bella.

Puoi dimostrarlo?
Vnd [nick collettivo].