Autore Topic: Marina terragni - istruzioni per l'uso.  (Letto 1857 volte)

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Marina terragni - istruzioni per l'uso.
« il: Agosto 19, 2013, 12:57:06 pm »
Prima di scrivere post o altro vorrei dare piccole dritte a chi dovesse trovarsi, come vanadium, diffamato/molestato/disturbato dal comportamento di Marina terragni  o da nickname e mail a lei riconducibili dietro i quali amerebbe nascondersi nel fingersi utente commentatore al fine di simulare seguito e consensi.



Prima di tutto fate gli screenshot delle pagine.
E magari, pubblicateli qui sotto.
Insulti, minacce, divulgazione non autorizzata dell'indirizzo e-mail  e tutto quello che potrebbe essere utile.
In caso di denuncia potete richiedere i tabulati completi dell'utenza telefonica sia cellulare che domiciliare.

Recarsi al Compartimento di Polizia di Stato più vicino e sporgere regolare denuncia.
La calunnia, la diffamazione, lo stalking, le minacce e la diffusione di dati personali sono REATI perseguibili penalmente.

Per le segnalazioni alla Polizia Postale di Roma potete inviare una mail all'indirizzo: poltel.rm@poliziadistato.it oppure telefonare allo 06/ 588831
Vi ricordo che la denuncia di cyberstalking in base all'approvazione del recente decreto sulla violenza di genere dovrebbe poter essere anonima.
http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=72539



Se le molestie/diffamazioni e disturbi vari provengono dal social network Facebook potete inviare una mail ad abuse@facebook.com oppure al distretto legale all'indirizzo legal@facebook.com.

Se avete provato a chiedere la rimozione dei dati sensibili a Marina Terragni senza ottenere nulla potete segnalare l'accaduto al
Garante per la Protezione dei Dati Personali:
Piazza di Monte Citorio n. 121 00186 ROMA
E-mail: garante@garanteprivacy.it
Fax: (+39) 06.69677.785
Centralino telefonico: (+39) 06.69677.1
(In questo caso potete richiedere che le spese di segreteria di Euro 150, siano direttamente addebitate a Marina Terragni)

Per chi invece si chiede "perché nonostante tutte le denunce non succede nulla a Marina Terragni?" e vuole segnalare la cosa alla Procura della Repubblica di Roma invito a scrivere una raccomandata A/R alla
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma
Piazzale Clodio (Via Golametto,12)
00195 ROMA (RM)
o di scrivere una mail a: procura.roma@giustizia.it

« Ultima modifica: Agosto 27, 2013, 13:40:42 pm da vnd »
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Re:Marina terragni - istruzioni per l'uso.
« Risposta #3 il: Agosto 24, 2013, 22:06:26 pm »
non serve a un cazzo.

devi andare alla Postale, i quali ti rideranno anche in faccia, se proprio insisti prenderanno la denucia e il PM la archiviera' ...

se vuoi fare queste battaglie come minimo ti devi presentare come presidente di una associazione, ONG, o altro.

Offline Mercimonio

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Re:Marina terragni - istruzioni per l'uso.
« Risposta #4 il: Agosto 24, 2013, 22:08:36 pm »
e poi perche' queste vie indirette, alza il telefono e chiedi di parlare col suo direttore, preparati con cura un monologo, oppure bloccalo quando esce dall'ufficio.

lettere, email, fax, FB, Twitter, contano un cazzo oggigiorno.

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Re:Marina terragni - istruzioni per l'uso.
« Risposta #6 il: Ottobre 18, 2013, 17:11:35 pm »
http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2013/10/17/donne-normali-e-donne-vere/

tale ilarxx scrive:
Citazione
17 ottobre 2013

Speriamo. Me lo auguro. E nell’ambito high tech sappiamo che non è l’unica donna ai vertici. Sappiamo anche – o per chi non lo sa lo annuncio qui – che il paese governato dalla donna più potente del mondo (un’altra Angela, casualmente) è anche la capitale mondiale della prostituzione, e, a giudicare dalle notizie che si sentono a proposito di discount del sesso, prezzi forfettari per consumo illimitato e tour di utilizzatori finali organizzati da tutto il mondo, per molte donne il potere di una, o di alcune, non si traduce necessariamente e automaticamente in una maggiore giustizia sociale, in una parità economica e un miglioramento delle condizioni di vita. E forse occuparsi di ciò di cui ci si occupa qui oggi non è senza un suo senso. Libero tu di preferire altri argomenti, chiaramente. A chiarimento di quanto scritto, linko un articolo alla fine del quale si parla di protezione delle donne. E’ una donna, tra l’altro a parlarne. A testimonianza del fatto che, quando si parla di protezione (come di ciò che lede la dignità, o di messa in sicurezza) per le donne non significa quasi mai qualcosa di buono. E, come è successo per il decreto cosiddetto sul femminicidio, e ora a Milano, ci sono donne che non capiscono la gravissima contraddizione.

Risponde poverosilvio:
Citazione
17 ottobre 2013
Gentilissima Ilarxx, molto interessante questa “prova di commutabilità”. Vorrei solo verificare di aver ben compreso.
poniamo ad esempio che un uomo si stia legando la scarpa, accovacciato, lungo la strada. Si accorge che una raggazza, un po’ sfigata, lo sta osservando. Alche l’uomo si alza, si avvicina alla ragazza urlando, in modo che ogni passante possa sentirlo: “mi stai mangiando con gli occhi, pervertita?”. Non contento, la schiaffeggia. E lei subisce, impassibile. Perché sa che dalla sua ha la colpa di essere donna. Fiat 500. Spot televisivo Autunno 2013. Intende questo per commutabilità?



ilarixx
Citazione
@poverosilvio: ho ben presente lo spot, lo linki che poi ne parliamo, eventualmente. Sta dicendo che vittima di sessismo nello spot originale sarebbe l’uomo? Penso sarà d’accordo che la pubblicità sessista danneggia tutti e tutte, ma analizziamo pure la sua percezione, se ho capito bene, di una situazione di sessismo verso il povero protagonista (sempre nello spot originale). Chi sarebbe paragonato a un’auto nello spot originale? E chi sarebbe visto/a secondo tutti gli stereotipi della bellona procace, sensualona e disponibile? Poi, certo, neanche lui ci fa una bellissima figura. E allora non è d’accordo che di pubblicità del genere preferiamo fare a meno?
Ma credo, tra l’altro, che il punto di questo post non fosse tanto di attardarsi sui dettagli. Quanto alla commutabilità, eccole una piccola idea, può cominciare dalla foto, poi magari si guardi anche il video: http://www.ominocity.com/2013/05/07/u-of-s-student-video-goes-viral-interview/


poverosilvio
Citazione
Il fatto è che oltre alla Boldrini e qualche lesbica dichiarata, non sono molte le donne che ritengono che preparare una pastasciutta per la propria famiglia sia un atto di sottomissione. Altresì, sono convinto che molti uomini non si sentano affatto sminuiti se in casa sono loro a cambiare le pile al telecomando, a riparare i giochi dei figli, cambiare prese elettriche e guarnizioni di rubinetti che perdono. La convinzione di sapere che cosa è giusto e cosa no nelle vite degli altri, che molte di voi femministe avete, mi preoccupa.
L’assenza del dubbio è sempre pericolosa. Lei non pensa mai di avere torto, vero?


Nota di tale Marina Terragni
Citazione
- 18.10.2013

No, le mie pastasciutte sono mitiche. E pure i miei dessert


poverosilvio
Citazione
Non stavo parlando con Lei.


ilarxx
Citazione
@poverosilvio Guardi che il lavoro di cura è, in primo luogo, cura e non un servire, in secondo luogo (nemmeno tanto secondo) è un lavoro, e forse il più importante. Quanto sia bello le donne lo sanno molto bene. Chi è qui che si sente sminuito, eventualmente? E che non lo valuta abbastanza?
Spero, in ogni caso, che il video lo abbia guardato. I ragazzi e le ragazze dell’universoità canadese si sono molto impegnati per chiarire che la portata del discorso è ampia, e quali sono le relazioni con la violenza domestica, oltre a quelle politiche, chiaramente, di cui qui si sta parlando.



poverosilvio
Citazione
ilarxx, mi chiede chi si sente sminuito qui? Pensavo lei, al pari della Boldrini. Ma per fortuna mi sbagliavo. No. Il video non l’ho ancora guardato. Non so se la policy di questa rubrica consente di linkare il filmato della “campagna autunno 2013 fiat 500″. Basta digitare la frase così come l’ho riportata, senza virgolette, per vedere il filmato su youtube.
Insomma… Lei vorrebbe convincermi che il paragonare un’auto ad una bella donna dovrebbe esser considerato più grave dell’istigazione ai comportamenti violenti e allo schiaffeggiamento degli uomini? Beh… la vedo dura. Anche perché ho il forte sospetto che una buona parte della violenza subita dalle donne sia provvocata proprio da comportamenti come questo.



Marina Terragni
Citazione
la prego. la smetta.
e magari si firmi con il suo nome, come le sue interlocutrici


poverosilvio
Citazione
Insultare e diffamare persone che si firmano con nome e cognome sarebbe perseguibile.
Si consideri fortunata.



Marina Terragni - 18.10.2013
Citazione
Non insulto né diffamo nessuno.
La invito a non occupare tutto questo spazio,
e a qualificarsi


poverosilvio - 18 ottobre 2013
Citazione
Dove sta scritto che l’accesso al blog è riservato a utenti femmine che si firmano con un nome femminile, magari inventato, mentre gli utenti maschi, oltre a firmarsi con nome e cognome, dovreppero qualificarsi e, magari, presentare credenziali?



« Ultima modifica: Ottobre 18, 2013, 17:42:35 pm da vnd »
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Re:Marina terragni - istruzioni per l'uso.
« Risposta #7 il: Ottobre 18, 2013, 17:30:40 pm »
http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2013/08/13/non-basta-un-decreto-a-fermare-gli-stalker/


poverosilvio - 12 ottobre 2013
Citazione
La legge sul femminicidio(?) non diminuirà i reati.
Secondo me li aumenterà.
Sono convinto che il femminicida(?) è un pazzo e la pazzia non si può frenare.
I femminicidi(?) in genere si suicidano dopo aver commesso il reato. Inasprire quindi è assolutamente inutile. Forse contribuirà a condannare quelle povere donne che sarebbero state risparmiate dai folli che invece, rovinati per rovinati, saranno spinti a spingersi oltre.
Chi ci rimetterà davvero sarà quindi la povera gente. Donne innocenti e malcapitati falsaccusati vittime di visionarie, mitomani e disoneste.


elixx- 14 ottobre 2013
Citazione
Buongiorno!!! ben detto poverosilvio, non c’è legge che possa fermare la pazzia di certi atti!…perchè essa e’ figlia di problematiche effettivo-relazionali risalenti a traumi infantili e randicati sempre di piu’ da preconcetti e convinzioni alterate (maschilismo, odio infondato per la donna, gelosia ossessiva) che la persona violenta sviluppa nell’arco della sua vita, diventando poi in eta adulta potenziale stalker; ecco io mi soffermerei piu’ sull’aiuto psicologico che queste persone debbano avere, perchè non è una legge la risoluzione del problematica in se, èssa deriva da patologie affettive e dinamiche distorte che si sviluppano nella persona violenta nel corso della sua esistenza: Io dico che il supporto terapeutico in associazione ad una legislazione che tutali la donna, sia fondamentale per aiutare sia il soggetto passivo (la donna oggetto di violenza e spesso affetta da dipendeza affettiva) e anche il soggetto autore della violenza (persona incapace di amare e di relazionalrsi nei rapporti in generale); il problema và affrontato a monte! chiediamoci perchè questi soggetti compiono atti violenti? chiediamoci perchè la donna è dipendente da essi? Non è il pregiudizio nei confronti di rapporti di lunga durata e ne la legge contro il femminicido a essere la risoluzione degli atti commessi nei confronti delle donne. Io mi chiedo come mai oggi, con tutti i mezzi di comunicazione, molte donne o anche persone esterne alla relazione, non si rivolgano ad un esperto che possa aiutare non solo la persona a denuciare il fatto ma anche a risolvere i conflitti frutto di dinamiche relazionali distorte. Il sentimentalismo non esiste? dipende da come la persona sviluppi una relazione sana con se stesso e con gli altri. In conlusione io dico: ” vero le donne dovrebbero essere piu’ razionali”! ma oggi il modo vive di razionalità e di pregiudizio e non mi sembra che le alterazioni che viviamo oggi nella nostra vita sociale siano migliorate perchè utilizziamo la ragione, anche essa se estremizzata ha conseguenze nefaste! Ricordiamoci che molti di questi stalker sono molto razionali, anche troppo!


poverosilvio - 17 ottobre 2013
Citazione
Ben detto, Cara Elixx, non direi proprio.
Lei ritiene davvero che esistano uomini che affetti da un odio infondato per la donna così come esistono donne pervase dall’odio per l’uomo.
E le sembrerebbero persone normali, queste?
La nostra è l’epoca della follia. Ci si sofferma sulla pagliuzza del femminicidio, 100 casi all’anno, e si ignora il trave delle morti bianche, 1000.
100, contati barando. Perché non è possibile sostenere seriamente che un uomo sano possa uccidere una donna in quanto donna.



elixx - 18 ottobre 2013
Citazione
Poverosilvio,esistono uomini malati e rapporti caratterizzati da relazioni alterate e distorte che rimangono tali, indipendentemente dall’approvazione di qualsiasi legge. (come detto in precedenza!)
Accanto ad una legge che tuteli le donna o qualsiasi persona subisca violenze (E’ CHIARO CHE VANNO TUTELATE LEGALMENTE!) dico soltanto che il problema rimane se non si prendono subito provvendimanti appena una donna denuncia allo stato embrionale un inizio di violenza: quante volte queste persone non vengono credute o non vengono prese subito in considerazioni percorsi terapuetici? quante volte vengono lasciate sole? ci si accorge di loro solo quando accade il delitto! Allora dico: vanno presi immediatamente le redini in mano! già all’inzio di un primo atto vilento tra le mura domestiche, iniziando un percorso sia terapeutico che legale nei confronti del moletstatore e della vittima: con i tempi della legge italiana non solo la donna che subisce molestie (magari uccisa) non otterà giustizia in tempo ma queste persone folli continuano ad adarsene in giro tranquillamente!.. io personalmente, nel frattempo che l’azione legale nei loro confronti vada avanti, li terrei in stretta osservazioni, obligandoli ad un percorso terapeutico, prima che vadano a fare altri danni giro. Percorso terapeutico e tulela legale vanno a braccietto.
Concludo dicendo: Esistono relazioni malate questo è chiaro! altrimenti non ci sarebbero tutti questi casi di violenza; poi il modo con il quale fronteggaiare questo fenomeno, puo’ essere oggetto di discussione. Ma non si non puo’ negare poverosilvio che esistono uomini malati e donne deboli (casi di dipendenza affettiva) che non riescono a reagire. Sicuramente anche il fenomeno delle morti bianche è da considerare, ma stiamo parlando, in questa sede, di un altro argomento pertanto credo che nessuno voglia sminuire anche questo fenomeno ( potremmo sicurmante dsiscuterne in seguito). Mi perdoni: il caso delle donne uccise (pure se sono 100 e non 1000) non la considerererei una pagliuzza. Saluti.


poverosilvio - 18 ottobre 2013
Citazione
elixx, lei dichiara di voler sottoporre a trattamento sanitario coatto il soggetto colpito da una accusa infamante che potrebbe essere falsa?
Vede… a me questo ribaltamento dei concetti basilari della civiltà e della giustizia potrebbe anche andar bene se però fosse compensato da un inasprimento per le pene previste in caso di calunnia, oltre, natualmente, al priocedimento d’ufficio. In particolare, auspicherei che la pena prevista per la falsabusata fosse almeno doppia rispetto a quella prevista per il colpevole del reato millantato. E’ possiile che l’impossibilità di esercitare il diritto del ritiro della denuncia sia stata prevista proprio per confondere le acque in merito ai dati sulle denuncia strumentali collaterali alle istanze di separazione, oppure, per limitare il costume della falsa accusa contando sul senso di pietà della falsabusata. Ma certa gente non ha pietà. Mi rendo conto che il riferimento alla metafora del trave e della pagliuzza è sfuggito. Prevedere finanziamenti ai centri antiviolenza (privati) comporterà dei costi. Anche gli interventi di educazione, rieducazione e i trattaementi terapeutici, non sono gratuiti. Io destinerei quei soldi la dove il problema è più grave. Per l’esattezza, se parliamo di morti bianche, il rapporto è di 10 a 1.
Ma le dirò di più. Forse è un mio pregiudizio ma comincio a pensare che le femministe riescano ad occuparsi soltanto dei problemi che possono interessarle in prima persona. Tempo fa sono venuto a conoscenza del rischio di chiusura di alcuni centri d’eccellenza per la cura del tumore al seno. Perché è dalla sanità che si va sempre a pescare… Bene. Pensi che in questo caso il rapporto tra le emergenze è di 420 a 1.
Ora… esultate pure per i soldi che intascheranno le strutture private specializzate nell’assistenza alle donne perseguitate (spesso, soltanto se il violento è maschio), ma io non vedo proprio ragioni per fare salti di gioia.
Io vedo soltranto un altro esempio di scarse capacità amministrative da parte della casta politica.
elisa, lei vuole rieducare gli uomini ma perché non rieducare anche le donne ed insegnar loro ad evitare certe frequentazioni?
Chi sceglie di andare con un uomo violento o drogato, prima o poi la paga.
Non è così?

Non ce la fa, deve per forza imporre il suo punto di vista:

Marina Terragni - 18.10.2013
Citazione
né violenti né drogati.
Professionisti, onesti lavoratori, le classiche persone perbene.
Se vuole fare treccento interventi al giorno, abbia almeno la cortesia di informarsi.
Se poi volesse anche contenere la sua presenza, sarebbe non meno cortese.


poverosilvio - 18 ottobre 2013
Citazione
Spiace ripetere all’infinito che la propaganda femminista, autoreferenziale, autocelebrativa e tendente all’autoesaltazione, quella che vorrebbe convincerci che esiste una violenza contro le donne “in quanto donne”, e non una violenza di folli o di persone rese folli dall’impotenza di fronte all’abuso giuridico o dall’aggressione violenta fisica, verbale o psicologica, non è considerabile una fonte d’informazione attendibile.
Certa gente farebbe bene ad informarsi prima di molestare il prossimo.
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