Autore Topic: Incorruttibilità femminile: donne truffatrici  (Letto 85812 volte)

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Alberto86

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #45 il: Agosto 11, 2012, 16:14:36 pm »
Cuneo: Donna albanese di 44 anni di un 69enne e gli spilla oltre 200mila euro.

Il Nucleo di Polizia Tributaria di Cuneo ha denunciato R.L., 44 anni, cittadina albanese, per il reato di circonvenzione di persona incapace, commesso ai danni di un sessantanovenne residente a Mondovì.
L’uomo, celibe, benestante ed in possesso di una buona pensione, forse per attenuare il peso della solitudine, oppure per compassione per quella donna che diceva di condurre una vita difficile, aveva cominciato a darle del denaro in cambio di amicizia e compagnia. 
In seguito, l’amicizia si era trasformata in relazione sentimentale, pur senza convivenza quotidiana e R.L. aveva continuato ad ottenere denaro, affermando di dover provvedere ad una figlia in Albania gravemente ammalata.
Col passare del tempo le richieste erano divenute sempre più frequenti da parte della donna, la quale adduceva le motivazioni più disparate come, ad esempio, la necessità di fornire assistenza ai propri parenti all’estero o la presenza di ingenti debiti nei confronti del governo albanese; ad un certo punto, era addirittura intervenuta una gravidanza – attribuita dalla donna al pensionato – condotta e portata a termine, naturalmente, in Albania. 
Secondo quanto riferito dall’interessata al suo corrispondente italiano, dal parto sarebbero nati due gemelli, uno dei quali morto prematuramente. L’albanese ha poi continuato a vivere nel suo Paese, mantenendo però contatti telefonici con il pensionato. 
Alle richieste di denaro quest’ultimo ha aderito puntualmente per diversi anni, corrispondendo alla donna una somma che i Finanzieri del Tenente Colonnello Sergio Napoletano, mediante indagini bancarie, hanno quantificato in oltre 200.000 euro, frutto dei risparmi accumulati dall’uomo nel corso della sua vita lavorativa. 
La cittadina albanese – la quale risulta sposata con un italiano, anche se in condizione di separazione di fatto – su segnalazione di una parente dell’interessato, è stata denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mondovì. 
http://www.targatocn.it/2012/06/04/leggi-notizia/argomenti/cronaca-1/articolo/una-44enne-albanese-fingendosi-innamorata-di-un-69enne-di-mondovi-riesce-a-spillargli-oltre-200mi.html



Savona: Badante raggira anziana rubando casa e soldi.

Accusata di circonvenzione di incapace, una badante è stata condannata a tre anni di reclusione. Raggirando una novantenne di Spotorno, la badante - una sessantenne anch'ella residente a Spotorno - era riuscita a farsi intestare l'appartamento che l'anziana divideva con lei, e prosciugato il conto corrente.
Alla badante è stato contestato di aver ottenuto dall'anziana una procura per poter operare a suo nome in banca e sul conto corrente.
Secondo l'accusa, nel 2004 i risparmi della novantenne ammontavano a circa 91 mila euro che, nel 2008, visti i continui prelievi, si erano ridotti a poco più di un migliaio di euro. Nel frattempo, nel 2007, la signora era anche stata trasferita in un ricovero per anziani, dove poi è morta.
L'indagine dall'esposto di una parente. La badante ha sempre respinto le accuse. Questa mattina l'epilogo della vicenda nel tribunale di Savona. L'imputata è stata condannata a tre anni di reclusione e sequestro preventivo (fino alla sentenza definitiva) dell'alloggio donato alla badante.
http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/06/04/news/badante-36532788/



Riporto anche qui:
Asti: Presa la "truffatrice bionda" degli anziani.

E' stata interrogata ad Asti la 45enne arrestata ieri dalla polizia in quanto presunta truffatrice seriale ai danni di alcuni anziani raggirati dalla falsa addetta della società del gas.
Ad arrestarla è stata la polizia che da qualche settimana era sulle tracce. In base ai riscontri raccolti la donna conosciuta come la "signora bionda" si presentava a casa di anziani pensionati spacciandosi per ispettrice della società del gas con lo scopo di carpire la loro fiducia e farsi consegnare somme di denaro con promesse di risparmi futuri sulla bolletta. La "signora bionda" è un'astigiana di 45 anni, con precedenti specifici. La malvivente è stata incastrata grazie alla prontezza di azione dei poliziotti.
Nei giorni scorsi si era presentata in corso Don Minzoni nella casa di un pensionato di 80 anni con la proposta di fare risparmiare sulla bolletta del gas. “Se mi versa 200 euro, aveva promesso la malvivente, ad iniziare da giugno avrà uno sconto del 20 per cento". L'uomo ha accettato consegnandole quattro banconote da 50 euro. Oggi la stessa donna con una telefonata alla stessa persona ha chiesto altri 50 euro, che sarebbe venuta a prenderli fra poco.
Il pensionato, si è insospettito del suo comportamento ed ha telefonato al “113”. Due poliziotti delle “Volanti” si sono così nascosti in casa e quando la truffatrice è arrivata l'hanno ammanettata accusandola di truffa.
Le indagini sono in corso per accertare le responsabilità dell'arrestata in merito ad altre tutte simili compiute anche nelle scorse settimana nel capoluogo.
http://www.atnews.it/2012/06/05/leggi-notizia/argomenti/cronaca-3/articolo/arrestata-dalla-polizia-la-truffatrice-bionda-e-accusata-di-truffe-agli-anziani.html

Alberto86

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #46 il: Agosto 26, 2012, 18:33:05 pm »
Ferrara: arrestata avvocatessa per carte false in questura.

I documenti che aveva presentato per il ricongiungimento di una minore cinese erano falsi, erano fotocopie e non hanno tratto in inganno i funzionari dello Sportello Unico per l’immigrazione della prefettura di Ferrara che con un escamotage, assieme agli agenti della squadra mobile hanno arrestato un avvocatessa di Verona, Rossana Cabianca, 52 anni, per falsificazione di atti e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Non è del resto la prima volta che l’avvocatessa veronese finisce nei guai, assieme al fratello avvocato anche lui: era già stata arrestata a Verona (e posta agli arresti domiciliari per gli stessi reati). Addirittura, è emerso che a Verona i suoi complici erano pubblici funzionari e professionisti e che le false residenze dei cinesi venivano registrate nei 5 immobili che la donna possiede. A Ferrara ha tentato di piazzare documenti per conto di una cittadina cinese: del resto è specializzata in pratiche per cittadini asiatici. Lei e il fratello, secondo gli inquirenti, erano un punto di riferimento per tutti i cittadini che chiedono di essere regolarizzati e dagli atti emergono pratiche per Trento, Vicenza, Padova, Treviso, Mantova, Modena, Prato, Milano, Bologna e Rovigo. Insomma mezzo Nord Italia. Le tariffe andavano dai 1500 euro per un visto di ingresso per lavoro, 3000 euro per un permesso di soggiorno, fino a 6/10mila euro per le pratiche di ricongiungimento familiare. Proprio una di queste pratiche l’hanno messa nei guai qui a Ferrara. Giovedì scorso, l’avvocatessa si era presentata allo Sportello Unico Immigrazione con la procura speciale di una donna cinese, che chiedeva di far venire in Italia la figlia minorenne, presentando documenti di una signora di Copparo che aveva dato disponibilità ad ospitarla e alloggiarla (la signora era del tutto ignara di questa pratica, anche se in passato aveva dato disponibilità per altre pratiche). Solo l’intuito e il buon occhio dei funzionari dell’ufficio ha permesso di evidenziare subito alla prima lettura che negli atti, in realtà solo fotocopie, le firme mancavano, alcune erano non simili, e dunque vi erano forti sospetti che si trattasse di falsi. Con un escamotage gli addetti dell’ufficio hanno preso tempo, riferendo al legale di ripresentarsi poco dopo con altri documenti, mentre nel frattempo erano stati avvisati gli ispettori della squadra mobile che hanno arrestato l’avvocatessa, mentre il pm di turno ne ha convalidato l’arresto e poi disposto la liberazione.
Ora gli atti di Ferrara sono stati trasmessi a Verona, affinchè si valutino provvedimenti alla luce della possibile reiterazione: pur sospesa nella sua attività di legale, può presentarsi in qualsiasi ufficio, e tentare di piazzare i documenti falsi.
http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2012/08/25/news/carte-false-in-questura-arrestata-avvocatessa-1.5594524

Alberto86

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #47 il: Settembre 04, 2012, 06:22:19 am »
Due donne truffano un 81enne.

Bionde, giovani, di bella presenza. E senza scrupoli. Ieri mattina due donne hanno perpetrato un raggiro ai danni di un'anziana di 81 anni, residente in via Olivieri. La vittima ha raccontato alla polizia che mentre una delle donne l'ha distratta con una scusa, l'altra si è introdotta nel suo appartamento e le ha sottratto gioielli in oro. Ancora da quantificare il valore del bottino.
Ieri tra la mattina e il primo pomeriggio sono stati perpetrati tre furti in appartamento in diverse zone della città. In via Savani rubato oro e circa mille euro in contanti, fra cui banconote per 200mila lire. I ladri hanno forzato la porta d'ingresso. Stesso modus operandi in via Emilia est al civico 133 e in via brigate Matteotti. Da quantificare il bottino.
http://parma.repubblica.it/cronaca/2012/08/31/news/due_donne_truffano_81enne_ondata_di_furti_nelle_abitazioni-41754827/

Alberto86

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #48 il: Settembre 07, 2012, 22:27:23 pm »
Ariccia(Roma): falsa cieca percepisce 800 euro al mese per 7 anni.

ROMA, 6 SET - Da molti anni fingeva di essere cieca e dal 2005 percepiva un assegno di accompagnamento di oltre 800 euro mensili, oltre ad aver ottenuto un impiego nell'amministrazione di una struttura sanitaria. Con queste accuse una truffatrice di 66 anni e' stata arrestata dai carabinieri della stazione di Ariccia per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato. Le indagini proseguono per accertare chi abbia aiutato la donna a risultare invalida civile. L'anziana deve all'Inps circa 65 mila euro.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/09/06/Falsa-cieca-800-euro-mese-7-anni_7433153.html

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #49 il: Settembre 19, 2012, 06:31:52 am »
La donna avrebbe riciclato denaro portato a Santo Domingo
Indagata la moglie di Dell'Utri, secondo i Pm fece sparire i soldi di Berlusconi

Sarebbero bastate 24 ore a MR, moglie del senatore Marcello Dell'Utri del Pdl, per far "sparire" buona parte dei quindici milioni di euro arrivati dall'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per acquistare la villa di Como.I soldi sarebbero stati subito dirottati in un conto di Santo Domingo, intestato secondo i pm a prestanome. Dopo questo passaggio, dei soldi non c'e' piu' traccia.
Proprio per aver aiutato il marito, accusato di estorsione nei confronti dell'ex premier, MR e' ora indagata dalla Procura di Palermo, per riciclaggio aggravato
avendo assicurato al coniuge il "profitto del reato". [continua...]


http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=169484
« Ultima modifica: Settembre 02, 2019, 14:06:15 pm da COSMOS1 »

Alberto86

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #50 il: Settembre 19, 2012, 13:21:04 pm »
Benevento: vendeva vacanze false online: denunciata donna.

BENEVENTO - Una truffa telematica, messa a segno da una cinquantenne residente nel tarantino, in danno di alcuni cittadini sanniti, è stata scoperta dalla polizia postale di Benevento. Le indagini hanno preso il via durante l'estate quando diversi utenti si sono recati negli uffici della Polizia Postale e delle Comunicazioni lamentando di esser stati truffati da ignoti con l'affitto di appartamenti, in realtà indisponibili, in località balneari del Salento. Il "modus operandi" della truffatrice era sempre lo stesso: inseriva annunci di 'affitto appartamento' corredati da foto estratte da "Google Maps" su alcuni siti internet specializzati, aspettava di essere contattata via mail o su un'utenza cellulare dai potenziali locatari, contrattava il prezzo di affitto e chiedeva immediatamente una caparra per bloccare l'appartamento. La modalità di pagamento dell'anticipo richiesto dalla donna era sempre "il vaglia veloce" o una "ricarica poste-pay". Una volta incassate le caparre, la locataria continuava a rendersi disponibile con i truffati fino al giorno della vacanza, quando i malcapitati giunti sul posto scoprivano che gli "appartamenti in affitto" erano in realtà di proprietà o in uso ad altre persone. Lo stratagemma aveva consentito alla donna di raggranellare una decina di migliaia di euro in poche settimane.
Al fine di rendere impossibile la propria identificazione, la truffatrice utilizzava una sim telefonica ed una carta Postepay acquistate con una sua carta d'identità alterata e risultata ufficialmente ritirata dall'ufficio anagrafe di competenza. Da una ricostruzione dei fatti, al momento del rilascio della nuova carta d'identità, approfittando di una distrazione dell'impiegato dell'ufficio di stato civile, la donna avrebbe astutamente trattenuto il vecchio documento "alterandone" poi la data di scadenza. Dopo alcuni giorni si sarebbe recata presso un ufficio postale di zona ed avrebbe aveva acquistato la carta Postepay e la sim Poste Mobile utilizzate per le truffe. Anche per l'incasso dei "vaglia veloci", per i quali l'operatore postale ha il solo obbligo di appuntare gli estremi del documento di chi riscuote, la donna avrebbe continuato ad esibire tranquillamente il documento taroccato.
Le indagini hanno avuto decisiva svolta solo nelle ultime ore, quando la Squadra Criminalità informatica della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Benevento, dopo la minuziosa acquisizione di dati telematici e di precisi riscontri, ha accertato, che la titolare del documento in questione, sebbene dichiaratasi inizialmente estranea ai fatti, aveva utilizzato in due circostanze la "sim truffaldina" per collegarsi in rete al proprio "profilo Facebook". Sono tuttora in corso ulteriori indagini finalizzate all'identificazione di eventuali complici della donna denunciata in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/09/17/Vendeva-finte-vacanze-online-denunciata-Sannio-_7496679.html

Alberto86

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #51 il: Settembre 19, 2012, 13:36:45 pm »
Monopoli: scoperta dalla GdF falsa cieca totale.

MONOPOLI – Va a fare la spesa, attraversa la strada, telefona al cellulare, tutto da sola. Non ci sarebbe nulla di straordinario, una mattinata da tipica casalinga, se non fosse che la donna in questione dovrebbe essere una cieca totale con tanto di certificati ad attestarlo ed una pensione di invalidità ed accompagnamento che percepisce da 14 anni.
A scoprire la falsa invalida, una donna monopolitana di 47 anni, sono stati gli uomini delle Fiamme gialle di Monopoli che con pedinamenti e immagini registrate hanno accertato la truffa allo Stato per oltre 180mila euro. I finanzieri hanno accertato che la signora conduce una vita normale, giacchè è stata vista ripetutamente uscire di casa da sola, entrare in vari negozi, scegliere ed acquistare prodotti di ogni genere e selezionare il denaro per pagare ed il resto che eventualmente riceveva dai negozianti, nonchè camminare a piedi, evitando eventuali auto poste in doppia fila e/o marciapiedi. Inoltre, i militari hanno sottoposto la persona ad un controllo all’uscita di un negozio, relativo al possesso dello scontrino fiscale e la donna, dopo aver esibito i propri documenti, ha anche firmato regolarmente il verbale redatto.
La falsa invalida è stata denunciata per truffa aggravata ai danni dello Stato, i conti correnti le sono stati messi sotto sequestro per recuperare quanto indebitamente incassato in tutti questi anni.
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=552335&IDCategoria=1

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #52 il: Settembre 25, 2012, 11:06:22 am »
Calabria carabinieri arrestano dipendenti comunali assenteisti, tra cui 5 donne

(AGI) - Cosenza, 25 set - I carabinieri della Compagnia di Rogliano (Cosenza) stanno eseguendo un'operazione per l'esecuzione di 11 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di dipendenti pubblici. Si tratta di dipendenti del Comune di Pedace, nella pre Sila cosentina, accusati di truffa aggravata perche' presunti assenteisti.
Dalle indagini, iniziate nel gennaio scorso, sarebbe emerso che gli indagati, tra cui Lsu ma anche assunti a tempo indeterminato, si assentavano dall'ufficio per fare attivita' personali o non si recavano affatto al lavoro, visto che uno solo di loro aveva l'incarico di timbrare per conto di tutti gli altri. Le investigazioni dei militari avrebbero accertato la piena responsabilita' di tutti gli undici indagati, tra cui 5 donne, i quali, durante l'orario di servizio, regolarmente retribuito, perfino con prestazioni extra di lavoro straordinario, falsificavano regolarmente gli orari di presenza e di uscita nei locali del municipio. I particolari dell'operazione, che e' stata denominata Time Out, saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa.


http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201209250845-ipp-rt10021-calabria_carabinieri_arrestano_11_dipendenti_comunali_assenteisti

Offline Brutale

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #53 il: Settembre 28, 2012, 17:52:49 pm »
non so dove pubblicarlo, lo metto qui:

Renata in barca a scrocco

Una gita a Ponza, nel giugno scorso. Per la quale la ex governatrice ha usato non una, ma due motovedette della Guardia di Finanza. Facendo anche spostare tre motopescherecci che le davano fastidio


Non una ma ben due motovedette delle Fiamme Gialle per la gita a Ponza di Renata Polverini. Una velocissima V2050, mezzo adottato per sconfiggere i contrabbandieri, ad aprire il convoglio e poi un comodo guardacoste lungo 22 metri per la governatrice, i suoi quattro amici e un carico di bagagli. Che i militari hanno scaricato a terra, improvvisandosi facchini. Cinque anni fa, dopo lo scandalo per le escursioni del generale Roberto Speciale e di tanti politici a bordo di mezzi della Finanza, si era promesso che non sarebbe mai più accaduto. Invece queste foto documentano il tour di Renata & Friends lo scorso 24 giugno sulla rotta Ponza-Anzio.

Gli ospiti, giura Lauretti, «arrivano sempre con mezzi pubblici, così è stato per Paolo Bonaiuti, per il prefetto di Latina e tutti gli altri».

 Non per la Polverini, che ha usufruito di un trasporto privilegiato degno di un sovrano. Stando alle testimonianze, ore prima dello sbarco tre pescherecci sono stati fatti spostare dalle Fiamme Gialle per garantire un attracco rapido. Con un motoscafo militare che vigilava a largo del molo, accogliendo poi l'arrivo della motovedetta presidenziale. Che non si trattasse di una missione istituzionale lo conferma anche il suo look: pantaloni bianchi e canottiera fiorita.


http://espresso.repubblica.it/dettaglio/renata-in-barca-a-scrocco/2191916/1111?google_editors_picks=true

Alberto86

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #54 il: Settembre 28, 2012, 19:21:05 pm »
non so dove pubblicarlo, lo metto qui:
..........

Qui va benissimo  :ok:

Alberto86

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #55 il: Ottobre 01, 2012, 18:31:59 pm »
Belluno: scoperta psicologa evaditrice di 1 milione e 200 mila euro.

La Guardia di Finanza di Belluno ha scoperto una psicologa che ha nascosto al fisco 1,2 milioni di euro: la professionista ha dichiarato redditi per 20 mila euro, ma ne guadagnava moltissimi di più, omettendo un versamento di imposte per 450 mila. I militari della Compagnia di Belluno, partendo da un'analisi di rischio attraverso lo sviluppo e l'incrocio di informazioni tratte dalle banche dati, da attività di intelligence hanno evidenziato gravi indizi di evasione, come la notevole sproporzione tra gli appuntamenti annotati in agenda e il numero di documenti fiscali emessi.
Dopo i riscontri contabili le Fiamme gialle hanno avviato accertamenti bancari riuscendo a quantificare gli incassi, che con frequenza settimanale la psicologa versava in contanti sui propri conti correnti, profitto delle prestazioni sanitarie effettuate senza il rilascio ai pazienti di alcun documento fiscale: in tutto 1.200.000 euro dal 2007 al 2011.
La professionista, che è stata denunciata all'autorità giudiziaria, ha presentato regolarmente le dichiarazioni, ma nelle stesse ha esposto un reddito decisamente inferiore a quello reale: un dodicesimo di quello effettivamente percepito, con conseguente omissione del versamento delle relative imposte. A garanzia delle entrate vantate dal fisco è stato proposto il sequestro dei beni. Dall'inizio dell'anno sono stati avviati controlli nei confronti di diverse categorie professionali: avvocati, medici, notai, architetti, promotori finanziari.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/10/01/Psicologa-evade-1-2-mln-euro-denunciava-20-mila-euro-_7557552.html

Alberto86

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #56 il: Ottobre 07, 2012, 04:14:29 am »
La vedova di Fortugno condannata per truffa e falso.

LOCRI (REGGIO CALABRIA) - Condanna a due anni per tentata truffa, falso e abuso per la parlamentare del Pd, Maria Grazia Laganà. È quanto ha deciso il tribunale collegiale di Locri al termine del processo che ha visto imputata l'esponente politico nella qualità di ex vicedirettore dell’Azienda sanitaria del centro jonico reggino, in relazione a una fornitura di materiale per l'ospedale. La Laganà non andrà in carcere perché l'esecuzione della pena è sospesa. La parlamentare ha deciso di autosospendersi dal partito
L'indagine che ha portato alla condanna della Laganà risale al 2006 e fu avviata dalla Guardia di finanza sulla base della relazione del prefetto Paola Basilone, nominato commissario all’Asl di Locri dopo lo scioglimento dell’Azienda disposto all’indomani dell’omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno (marito della Laganà), avvenuto il 16 ottobre 2005, lo stesso giorno in cui si celebrarono le primarie dell'Unione che incoronarono Romano Prodi. Sempre nell'abito dello stesso processo, sono stati condannati a un anno e quattro mesi per falso e abuso, Pasquale Rappoccio, ex titolare della Medinex, la ditta fornitrice di materiale sanitario che avrebbe beneficiato degli appalti illeciti e l'ex dirigente dell'Asl di Locri, Maurizio Marchese. Assolti, invece, altri due ex dirigenti dell'Azienda sanitaria di Locri, Albina Micheletti e Nunzio Papa. Il sostituto procuratore Giuseppe Adornato, nella sua requisitoria, aveva chiesto la condanna di Maria Grazia Laganà a tre anni, quella di Marchese e Rappoccio a due anni e l'assoluzione di Papa e Micheletti.
LA REAZIONE DELLA LAGANÀ - A stretto giro dalla lettura della sentenza è arrivato il commento della parlamentare eletta per la prima volta alla Camera nel 2006 con la Margherita e riconfermata nel 2008 con il Pd: «Prendo atto della decisione dei giudici, che rispetto ma che non posso assolutamente accettare, ribadendo ancora una volta la mia completa estraneità ai fatti contestati. La presunta tentata truffa che avrei commesso si basa su atti che non recano la mia firma ma quella di un'altra persona che, imputata nello stesso processo, è stata assolta. Par di capire che i giudici hanno ritenuto che chi ha firmato le carte incriminate lo avrebbe fatto su mia istigazione e senza volerlo, cosa abbastanza difficile da credere quando parliamo di figure apicali aventi una diretta responsabilità nella gestione di un servizio delicato come può essere quello di un pronto soccorso». La Laganà si augura adesso «che la sentenza venga depositata rapidamente, per poter procedere in tempi brevissimi a ricorrere in appello, dove sono certa che verrà pienamente riconosciuta la mia innocenza, dando anche una risposta alle tante persone che continuano a sostenermi. In attesa di tutto ciò reputo doveroso autosospendermi da ogni incarico di partito, dal gruppo parlamentare e anche da iscritta del Partito democratico. Lo faccio per rispetto al Pd, lo faccio per evitare qualsiasi speculazione politica ulteriore e lo faccio per avere ampia possibilità di difendere la mia rettitudine e la mia trasparenza professionale ed umana ancor prima che politica».
http://www.corriere.it/cronache/12_ottobre_06/lagana-condannata-locri_9451fd6a-0fb4-11e2-8a30-964199cb16b3.shtml



Ancona: donna 37enne evadeva dagli arresti domiciliari per rubare in ospedale. Arrestata.

ANCONA - Era agli arresti domiciliari ma, di fatto, nel pomeriggio si allontanava per rubare all'ospedale. Un' anconetana di 37 anni è stata arrestata con le mani nel sacco. L'operazione è stata condotta dagli agenti della Divisione anticrimine in servizio presso il Posto di Polizia dell'ospedale di Torrette, diretti da Luigi Di Clemente. Già da qualche giorno i poliziotti tenevano d'occhio alcuni reparti nel tentativo di identificare la donna che era stata segnalata aggirarsi con fare sospetto tra le camere di degenza.
Ieri pomeriggio il blitz e l'arresto della pregiudicata che, entrando in una camera del reparto neurochirurgia, aveva approfittato delle precarie condizioni fisiche dei degenti arraffando dai comodini i loro portafogli. Bloccata in uno dei bagni del reparto ove aveva tentato di nascondersi, gli agenti trovavano i portafogli ed il denaro asportato, circa 200 euro, restituendoli alle due vittime. La donna, arrestata per furto aggravato ed evasione dagli arresti domiciliari, è ora in Questura in attesa della convalida dell'arresto.
http://www.ilmessaggero.it/marche/ancona_ospedale_domiciliari/notizie/223856.shtml

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #57 il: Ottobre 08, 2012, 12:57:53 pm »
Perugia: truffatrice da record. Denunciata 90 volte.

PERUGIA - Truffatrice record, da cento denunce. "Mi scusi, sono la dottoressa Citti, lavoro qui all’ospedale. Ho finito la benzina e non ho il portafogli. Se mi presta 20 euro domani può passare da me in reparto e glieli restituisco".
È così che la sedicente dottoressa da mesi truffa ignari e buoni samaritani nel parcheggio del Santa Maria della Misericordia. Tanto da aver ottenuto sette denunce per truffa solo negli ultimi giorni. Più una per resistenza a pubblico ufficiale che si è beccata per essere scappata dopo essere stata colta in flagrante da un agente del posto fisso di polizia, dopo la segnalazione di una ragazza che l’ha riconosciuta subito come la nota truffatrice dell’ospedale. E con questa ultima denuncia, dall’inizio dell’anno, la dottoressa Citti ha superato un record: è già a quota 90 denunce.
http://www.ilmessaggero.it/umbria/ospedale_perugia_truffa_dottoressa_citti_polizia/notizie/223935.shtml


Offline skorpion72

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #58 il: Ottobre 18, 2012, 10:56:08 am »
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1064825/bancarotta-arrestata-a-roma-miriam-ponzititolare-di-una-nota-agenzia-dinvestigazione.shtml

Bancarotta, arrestata a Roma Miriam Ponzi titolare di una nota agenzia d'investigazione
Trasferiva sistematicamente soldi dell'impresa a suo nome per pagare spese "voluttuarie"

Ida Miriam Ponzi, figlia del noto investigatore privato Tom e conosciuta come Miriam Tomponzi, è stata arrestata a Roma con l'accusa di bancarotta fraudolenta e documentale. Con lei, su disposizione del gip di Milano, è finito in manette anche il figlio Doriano Jaroudi. In base all'accusa, i due distraevano "sistematicamente gli importi fatturati" dall'agenzia investigativa Miriam Tomponzi srl a favore della stessa Ponzi per pagare spese "voluttuarie".
Finisce così, nel carcere milanese di Opera, l'avventura imprenditoriale di Miriam Ponzi, erede di una delle più conosciute agenzie investigative italiane, quella del padre Tom Ponzi, uno dei pionieri dell'investigazione privata.

Il gip ha proceduto all'arresto della Ponzi, del figlio e di altre tre persone su richiesta del pm Stefano Civardi. Tra gli altri, coinvolto anche Luigi Morosini, che è stato posto ai domiciliari a Roma. La Ponzi e il figlio sono invece già stati trasferiti nel carcere di Milano. Tra le spese voluttuarie individuate risulta che ci sia anche uno chalet in Svizzera.

I carabinieri hanno effettuato perquisizioni a Roma, setacciando anche l'abitazione e l'ufficio di Morosini, che viene difeso dall'avvocato Chiara Madia.

Secondo il decreto di perquisizione gli inquirenti sono riusciti a definire anche una serie di bonifici, a partite dal 2006, di importi che variano dai 15 ai 40mila euro. Alla Ponzi inoltre viene contestato di aver gestito le "scritture contabili in maniera tale da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e dei movimenti riconducibili alla società, occultando le distrazioni" fatte dai conti della società. Nel marzo del 2011 il tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento dell'agenzia investigativa amministrata da Morosini.

Nonostante il fallimento, secondo l'accusa, la Ponzi, il figlio e Morosini, hanno continuato ad operare sfruttando la stessa organizzazione di impresa svuotando le casse della società.

Per gli inquirenti la figlia di Tom Ponzi, in sostanza, "pubblicizzando il marchio Tom Ponzi, costituiva e gestiva come amministratrice di fatto una pluralità di società allo scopo di svolgere - è detto del decreto di perquisizione - con modalità illecite investigazioni private".

La donna gestiva la rete di società avvalendosi di prestanome "unicamente come schermo giuridico per un'attività diretta e gestita personalmente non rispettando l'autonomia patrimoniale delle società".
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline JAROD72

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Re:Incorruttibilità femminile: donne truffatrici
« Risposta #59 il: Novembre 09, 2012, 22:03:40 pm »
Scandalo nella sanità, blitz dei Nas Arrestati nove medici

 Bufera al Policlinico

Foto Le immagini del blitz


Tra questi l'ex primario del reparto di Cardiologia, la professoressa Maria Grazia Modena e l'ex direttore della struttura di emodinamica. L'Ausl: "Garantite tutte le attività del reparto"
 
di Valentina Beltrame



http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2012/11/09/799666-scandalo-sanita-blitz-nas.shtml



DUE SONO SIGNORE.

Una ex primario.