Autore Topic: La Teoria Queer: riflessioni  (Letto 23360 volte)

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Offline Eric Lauder

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #75 il: Settembre 19, 2014, 23:04:55 pm »
appunto, mai sentito di darkrooms per lesbos e anzi per le lesbo che ho conosciuto io sono rapporti piu' platonici e amorosi che non sessuali tout court.

tra l'altro sono pure molto choosy e schizzinose tra di loro, forse piu' che le donne etero con gli uomini !

Si chiama "Lesbian Bed Death"
IN PAROLE POVERE essendo DUE DONNE sono entrambe poco vogliose (essendo donne), e mediamente lo fanno circa 3-4 volte AL MESE.
Più o meno un quarto di una coppia etero annoiata, dove comunque il maggior desiderio sessuale dell'uomo porta la donna a maggiori rapporti sessuali.
Prova ne è anche il fatto che sembra che quelli che hanno più rapporti sessuali sono le coppie gay: circa 1,6 volte una coppia etero. Ovvio, sono due uomini.

Altra prova: le lesbiche hanno orgasmi nel 100% dei rapporti sessuali, le donne etero in media nel 60-70%. Questo perchè la donna probabilmente è biologicamente fatta per non più di 7-8 rapporti sessuali al mese: con un'altra donna raggiunge l'orgasmo sempre perche lo fanno circa la metà del massimo biologicamente programmato. Con un uomo invece la donna lo fa circa il doppio del suo massimo biologicamente programmato, quindi non ce la fa ad orgasmare sempre (anche se, nel complesso, mensilmente una donna etero ha più orgasmi di una lesbica: circa 1,5 volte).
E, guarda caso, anche gli omosessuali maschi viaggiano sul 100%.
Poi, certo, dipende da persona a persona, questa è una media.

Le nostre antenate femmine svilupparono l'estro permanente, uniche tra tutti i mammiferi.
Ma, pur essendo le più vogliose femmine del regno animale, la mutazione non è completa: il loro desiderio non è ancora paragonabile a quello del maschio.

Alla luce di ciò, si comprende perfettamente il significato dell'harem e della poliginia, e l'assurdità della poliandria (che infatti è sempre stata rarissima rispetto alla poliginia).
« Ultima modifica: Settembre 19, 2014, 23:21:26 pm da Eric Lauder »
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Offline Rita

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #76 il: Settembre 22, 2014, 12:26:22 pm »
SE L'ETEROSESSUALITA' FOSSE SOLO UN COSTRUTTO SOCIALE, NEL PASSATO NON SAREBBERO MAI ESISTITI GLI OMOSESSUALI, PERCHE' IN QUELLE SOCIETA' OMOFOBICHE ERANO FORTEMENTE OSTEGGIATI[/u]

In altre parole: nel 1930 tutti si aspettavano l'eterosessualità, e allora, se l'eterosessualità è solo un costrutto sociale, COME DIAVOLO POTEVANO ESSERCI OMOSESSUALI NEL 1930???


secondo me di tutte le cose che possono smontare la teoria queer, questa è l'unica a sua volta smontabile.

Perché la teoria queer è contro anche la definizione di omosessualità. E' contro la definizione di qualsiasi categorizzazione o "normativa", per così dire, laddove la "norma" significa semplicemente individuare il comportamento più frequente. Contro l'identità insomma che potrebbe essere prescrittiva di comportamenti, (anche l'identità gay, non è un caso che l'articolo l'ho trovato proprio su un sito di culturagay). Perché i gay vogliono comunque che venga loro riconosciuta un'identità, così come c'è un'identità femminile e un'identità maschile. Il problema è che se si nasce Maschio e Femmina non è ancora chiaro se si nasce gay, essendo questo un semplice orientamento sessuale, una preferenza per così dire, che esula dalle identità M e F biologiche (insomma in poche parole tra il funzionamento del cervello o del corpo o degli ormoni di un omosessuale maschio e di un eterosessuale maschio non c'è molta diversità, così come per la femmina)

L'omosessualità in natura esiste o no?

Su questo si dibatte da molto tempo no.

Di solito gli omosessuali per corroborare la naturalità dell'omosessualità ti sbattono la fotografia del leone che s'ingroppa un altro leone non tenendo conto che il leone magari lo fa per espressione di dominazione più che di sessualità. Difatti non sono così sicura che il leone che è sotto goda così tanto  :lol:

Oppure tirano fuori la storia che Alessandro Magno era gay, mentre in realtà semplicemente adoperava ANCHE comportamenti omosessuali come accadeva nell'antichità.

In altre parole esiste ed è sempre esistito il "comportamento omosessuale".

Difatti se non erro, anche in natura gli etologi sono concordi nell'osservare aumento dei comportamenti omosessuali in particolari situazioni ambientali (poche femmine o pochi maschi per esempio). Il che starebbe a significare che l'ambiente determina l'omosessualità. Che potrebbe anche essere una strategia naturale per il controllo della popolazione di una determina specie. Allora perché mai l'ambiente culturale non potrebbe anche aumentare o diminuire i "comportamenti omosessuali" più o meno ripetuti nel tempo agendo sulla facilità o meno di reperire individui delll'altro sesso? Agendo anche sulla difficoltà dell'approccio per esempio si rendono maggiormente indisponibili le femmine, potendo andare ad aumentare il bacino dei comportamenti omosessuali.
Dall'altra parte i finale potrebbe (e sottolineo potrebbe) essere uguale, seguendo il feed-back originatosi con l'indisponibilità (o la maggior difficoltà) femminile che fa ritrarre i maschi che a loro volta può far aumentare il comportamento omosessuale femminile e così via.
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Offline Eric Lauder

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #77 il: Settembre 22, 2014, 14:20:01 pm »
Allora perché mai l'ambiente culturale non potrebbe anche aumentare o diminuire i "comportamenti omosessuali" più o meno ripetuti nel tempo agendo sulla facilità o meno di reperire individui delll'altro sesso? Agendo anche sulla difficoltà dell'approccio per esempio si rendono maggiormente indisponibili le femmine, potendo andare ad aumentare il bacino dei comportamenti omosessuali.
Dall'altra parte i finale potrebbe (e sottolineo potrebbe) essere uguale, seguendo il feed-back originatosi con l'indisponibilità (o la maggior difficoltà) femminile che fa ritrarre i maschi che a loro volta può far aumentare il comportamento omosessuale femminile e così via.

Hai appena involontariamente descritto quello che ritengo essere il fine recondito dell'applicazione pratica della teoria queer negli asili: la creazione di una generazione di maschi femminilizzati, che siano contemporaneamente sia meno attraenti sia più facilmente controllabili.
L'applicazione, in alcuni casi, mira addirittura a ribaltare gli stereotipi di genere, non a demolirli: ad esempio quando trattengono i maschi sulla porta, facendo uscire in cortile prima le femmine, NON C'E' NULLA DI UNGENDERED, MA E' L'ESATTO OPPOSTO. C'è un filmato in rete, che lo mostra chiaramente, anche se adesso non lo trovo.

E' ovvio che la disponibilità dell'altro sesso influisca sull'omosessualità, ma solo entro certi limiti.

La teoria più accreditata, e più scientifica, comunque, è l'EPIGENETICA
http://www.the-scientist.com/?articles.view/articleNo/33773/title/Can-Epigenetics-Explain-Homosexuality-/
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23397798

Questa non è di una femminista lesbica che odia gli uomini e le donne eterosessuali.
E' di uno scienziato serio, William Rice, ed è recente: 2012.
E' un vero modello scientifico, non una teoria astratta.

Indovina un po' chi mi ha dato questi link?  :D  :shifty:
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Offline Vicus

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #78 il: Settembre 22, 2014, 14:29:20 pm »
Citazione
Indovina un po' chi mi ha dato questi link?
Come dubitarne?
La base dell'omosessualità non è genetica (comoda spiegazione per sdoganarla: è la natura, "l'evoluzione"), né tanto psicanalitica (mancata differenziazione dal genitore di sesso opposto).
E' più presente in una società specializzata e meccanizzata, dove il sesso è vissuto come una manipolazione di parti del corpo.
In società più integrali, da quelle tribali agli hippy, è completamente assente.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Eric Lauder

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #79 il: Settembre 22, 2014, 15:37:59 pm »
Come dubitarne?
La base dell'omosessualità non è genetica (comoda spiegazione per sdoganarla: è la natura, "l'evoluzione"), né tanto psicanalitica (mancata differenziazione dal genitore di sesso opposto).
E' più presente in una società specializzata e meccanizzata, dove il sesso è vissuto come una manipolazione di parti del corpo.
In società più integrali, da quelle tribali agli hippy, è completamente assente.

Guarda che, moralmente e funzionalmente, tra l'EPIGENETICA e la GENETICA, non c'è grossa differenza: secondo la teoria genetica l'omosessualità risiede in un gene -ma non hanno trovato questo gene. Secondo l'epigenetica l'omosessualità risiede nella sensibilità al testosterone: tradotto in parole povere uomini molto virili hanno una maggiore probabilità di avere figlie lesbiche, e madri molto femminili hanno una maggiore probabilità di avere figli gay. Il contrario non funziona. La cosa interessante (e sconcertante) è che secondo questo studio scientifico, la classica coppia "ideale" con lui macho e lei burrosa, è quella che ha la maggiore possibilità di avere sia figlie lesbiche che figli gay :-)  al contrario se lui è poco virile e lei leggermente mascolina, difficilmente avranno dei figli omosessuali. Praticamente, vista così, il femminismo sta involontariamente eliminando l'omosessualità :-)
E' solo uno studio, penso abbia grossi limiti. Ma almeno è scientifico. Mica filosofeggiamenti alla Rosenberg.
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Offline zagaro

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #80 il: Settembre 23, 2014, 09:35:16 am »
Come dubitarne?
La base dell'omosessualità non è genetica (comoda spiegazione per sdoganarla: è la natura, "l'evoluzione"), né tanto psicanalitica (mancata differenziazione dal genitore di sesso opposto).
E' più presente in una società specializzata e meccanizzata, dove il sesso è vissuto come una manipolazione di parti del corpo.
In società più integrali, da quelle tribali agli hippy, è completamente assente.

hai presente la sociobiologia? è una materia che studia l'agire umano come derivazione della lotta dei geni.
studiando un pò di questa materia ho assistito ad una conferenza ove l'argomento era: perchè i sessi sono soltanto due?
perchè nel mondo naturale esiste anche la procreazione per gemmazione o l'ermafroditismo dei molluschi. cosa che il relatore considerava una sorta di vicolo cieco della natura, insomma delle prove andate  a male. il relatore spiegava la presenza di due soli sessi come la scelta  più efficiente de geni in relazione alla procreazione. un apparato diretto al rimescolamento dei geni ovvero addetto al distribuzione di materiale genetico(il maschio) ed un apparato specializzato nella cure della prole ovvero a concepimento avvenuto (la donna)
in questa teoria l'omosessualità è una forma di controllo delle nascite assunta dalla Natura.
 

Offline Vicus

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #81 il: Settembre 23, 2014, 10:32:25 am »
La comunità scientifica è sempre più screditata, con affermazioni come quella che i pesticidi sono innocui, fino alla negazione della PAS.
La domanda è: chi finanzia queste ricerche?
« Ultima modifica: Settembre 24, 2014, 10:03:13 am da Vicus »
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Offline tyrtix

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #82 il: Settembre 24, 2014, 02:29:21 am »
Dire che "un gene" è responsabile del comportamento omosessuale o meno di un individuo è un costrutto abbastanza grezzo da risultare quasi stupido.
La motivazione è semplice: i geni, da soli, non decidono quasi nulla. Danno, piuttosto, il via alle "scelte", e alcune di queste possono avvenire anche per condizioni ambientali, cosa che si riscontra spesso nel regno animale, come ad esempio per gli alligatori, le quali uova generano TUTTI individui di un sesso o dell'altro, solo sulla base della temperatura a cui le uova arrivano.
Per l'uomo, studi affermano chiaramente che l'omosessualità NON E' un comportamento univoco e chiaro, ma anzi varia come grado da individuo ad individuo, e suggeriscono che, ancora una volta, come per gli individui autistici, sia un problema di dosaggio di ormoni durante la gestazione, che PUO' portare a questa situazione, appunto, con vari gradi.

Il fatto quindi appare essere non un singolo gene che determina quello che in natura è una aberrazione (i comportamenti omosessuali in natura non sono fissi: non esistono individui omosessuali, esiste la pratica omosessuale declinata per varie necessità), ma più che altro una serie di errori che spostano il grado di omosessualità da un livello ad un altro.

Offline Vicus

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #83 il: Settembre 24, 2014, 03:30:08 am »
Se sono i geni, gli ormoni ecc., perché l'omosessualità è sconosciuta in parecchie culture? Perché nella sottocultura hippy era completamente assente? Sarà il clima, la dieta? :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline tyrtix

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #84 il: Settembre 24, 2014, 12:12:49 pm »
Proprio perché è un fenomeno dovuto non ad una unica condizione fisiologica, di fatto è molto probabile che in alcune culture sia assente, inoltre a livello sociologico alcune subculture, come quella hippy,  sono ovviamente lontane da certi concetti e sfavoriscono l'avvicinarsi di omosessuali a quelle subculture (contenute a loro volta all'interno di più ampie società).
Semplicemente i principi di quelle sottoculture tengono a distanza gli omosex.

Comunque, un video interessante:


Offline Eric Lauder

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #85 il: Settembre 24, 2014, 12:30:52 pm »
Se sono i geni, gli ormoni ecc., perché l'omosessualità è sconosciuta in parecchie culture? Perché nella sottocultura hippy era completamente assente? Sarà il clima, la dieta? :lol:

Ti risponderà con una dotta citazione dal film"Yuppies".
Willy (Ezio Greggio) ha appena approcciato Corinne Clèry.
Corinne: "vuoi scopare? Io si"
Willy: "CEEEERTO! SIGNORA, SE TUTTE FOSSERO COME LEI, COME MINIMO NON ESISTEREBBERO PIU' I GAY!" :P ;) :w00t:
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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #86 il: Settembre 24, 2014, 13:12:39 pm »
Ti risponderà con una dotta citazione dal film"Yuppies".
Willy (Ezio Greggio) ha appena approcciato Corinne Clèry.
Corinne: "vuoi scopare? Io si"
Willy: "CEEEERTO! SIGNORA, SE TUTTE FOSSERO COME LEI, COME MINIMO NON ESISTEREBBERO PIU' I GAY!" :P ;) :w00t:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Eric Lauder

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #87 il: Settembre 24, 2014, 13:55:43 pm »

Adesso non lo trovo.
Alberto Sordi e Carlo Verdone, "In viaggio con papà"
Alberto ferma due gnocche e gli chiede una sigaretta.
Loro gliela danno (la sigaretta) e sorridono.
Cristiano (Verdone): "ah papa! Come te lo devo di' che ognuna de queste sono cinque minuti in meno di vita!"
Albertone: "A CRISTIA'! MA VAFFANCULO! SARANNO CINQUE MINUTI IN MENO DI VITA, MA FORSE SCOPO!!!"
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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #88 il: Settembre 24, 2014, 14:03:29 pm »
Adesso non lo trovo.
Alberto Sordi e Carlo Verdone, "In viaggio con papà"
Alberto ferma due gnocche e gli chiede una sigaretta.
Loro gliela danno (la sigaretta) e sorridono.
Cristiano (Verdone): "ah papa! Come te lo devo di' che ognuna de queste sono cinque minuti in meno di vita!"
Albertone: "A CRISTIA'! MA VAFFANCULO! SARANNO CINQUE MINUTI IN MENO DI VITA, MA FORSE SCOPO!!!"
Dipende con chi scopi...

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Re:La Teoria Queer: riflessioni
« Risposta #89 il: Settembre 24, 2014, 14:27:53 pm »
Dipende con chi scopi...


Beh, quelle nel film erano due gnoccone tedesche sulla quarantina....perfette sia per il padre cinquantenne che come "nave scuola" per il figlio ventenne e un po' sessuofobo.....
Comunque guarda che è normale utilizzare la parola "gay" in un topic sulla teoria Queer.....
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