LO SCIMUNITO COLPISCE ANCORA!

[Vicus]

Già il libro. Con l'amico invece, in Italia puoi parlare solo del tempo. Meno male che non c'è solo l'Italia

[Marco21]

La prima regola per vivere meglio è abolire le donne dalla propria esistenza. Sono diventate inutili, anzi dannose all'uomo.
Qual è l'apporto alla società delle donne oggi:
- Famiglia? La sfasciano e parassitano l'uomo
- Figli? Non li fanno. Oppure li abortiscono o li uccidono dopo la nascita
- Carriera? Quella inutile nei call center, delle cassiere e delle assistenti universitarie. Se ne vedessi nei cantieri stradali cambierei in parte idea
- Compagnia? Sono palle al piede
- Affetto, lealtà? Le barzellette un'altra volta

La solitudine si può attenuare, se non annullare, coltivando una solida vita spirituale (credenze New Age non servono a nessuno).
Con una donna mi sento solo. In una chiesa o davanti a un bel paesaggio no

Grazie mille per le vostre risposte, che condivido. Ma, per i problemi di salute o improvvise necessità, come ci si organizza a vivere completamente da soli? E' vero che uno può avere degli amici, ma non è la stessa cosa di una famiglia. E in caso di guai improvvisi, chi ci assiste? Si dirà che si può ricorrere a una badante, ma se invece il guaio capita all'improvviso, come un infortunio domestico, e non c'è ancora nessuna badante, si resta li a morire. E poi a chi si affidano le proprie cose più importanti? E se l'infermità improvvisa coinvolge anche le facoltà mentali, come la si paga la badante? Se non si hanno parenti che hanno accesso ad informazioni economiche private, è un bel problema. Sono domande concrete che bisogna porsi, specie se di base si è persone molto solitarie.

[Frank]

Già il libro. Con l'amico invece, in Italia puoi parlare solo del tempo. Meno male che non c'è solo l'Italia

Beh, io con amici italiani parlo di molto altro, compresa l'esistenza o meno di vita extraterrestre.
Cerchiamo di non esagerare e di non continuare a propagandare la falsissima tesi secondo cui al i fuori dei confini nazionali sarebbe tutta una meraviglia e pertanto l'erba del vicino sarebbe sempre più verde.

[Frank]

Grazie mille per le vostre risposte, che condivido. Ma, per i problemi di salute o improvvise necessità, come ci si organizza a vivere completamente da soli? E' vero che uno può avere degli amici, ma non è la stessa cosa di una famiglia. E in caso di guai improvvisi, chi ci assiste? Si dirà che si può ricorrere a una badante, ma se invece il guaio capita all'improvviso, come un infortunio domestico, e non c'è ancora nessuna badante, si resta li a morire. E poi a chi si affidano le proprie cose più importanti? E se l'infermità improvvisa coinvolge anche le facoltà mentali, come la si paga la badante? Se non si hanno parenti che hanno accesso ad informazioni economiche private, è un bel problema. Sono domande concrete che bisogna porsi, specie se di base si è persone molto solitarie.

Le tue domande sono giuste e condivisibili, ed io stesso, in passato, ho evidenziato questo aspetto.
Diciamo pure che quando si vive da soli, bisogna sempre augurarsi che vada tutto bene, perché di fronte a problemi di salute seri son cazzi amari, specie se non si hanno guadagni elevati e soldi da parte.

[Vicus]

Beh, io con amici italiani parlo di molto altro, compresa l'esistenza o meno di vita extraterrestre.
Cerchiamo di non esagerare e di non continuare a propagandare la falsissima tesi secondo cui al i fuori dei confini nazionali sarebbe tutta una meraviglia e pertanto l'erba del vicino sarebbe sempre più verde.

Frank devi considerare che vivi in un'altra regione (nella mia la gente è chiusa) e svolgi un lavoro che favorisce la socializzazione. Fatto è che in Francia mi sono inserito in un giorno, in Italia a parte colleghi (che non ho) o amici di scuola (che barba) la gente non socializza se non per ubriacarsi il sabato sera, almeno nelle grandi città

[Vicus]

Grazie mille per le vostre risposte, che condivido. Ma, per i problemi di salute o improvvise necessità, come ci si organizza a vivere completamente da soli? E' vero che uno può avere degli amici, ma non è la stessa cosa di una famiglia. E in caso di guai improvvisi, chi ci assiste? Si dirà che si può ricorrere a una badante, ma se invece il guaio capita all'improvviso, come un infortunio domestico, e non c'è ancora nessuna badante, si resta li a morire. E poi a chi si affidano le proprie cose più importanti? E se l'infermità improvvisa coinvolge anche le facoltà mentali, come la si paga la badante? Se non si hanno parenti che hanno accesso ad informazioni economiche private, è un bel problema. Sono domande concrete che bisogna porsi, specie se di base si è persone molto solitarie.

E' una delle ragioni per cui ho proposto di rimanere in contatto tra gente della stessa regione e fascia di età. Ma (poi dicono che parlo male dell'Italia) tutti preferiscono rimanere nel virtuale mentre nella solita Francia c'è un servizio della parrocchia che visita 2x a settimana le persone sole. In questo benedetto Paese la gente vive alla giornata, le donne specialmente non pensano al futuro e si fottono l'avvenire da sole ma anche noi uomini dovremmo pensarci

[Marco21]

Le tue domande sono giuste e condivisibili, ed io stesso, in passato, ho evidenziato questo aspetto.
Diciamo pure che quando si vive da soli, bisogna sempre augurarsi che vada tutto bene, perché di fronte a problemi di salute seri son cazzi amari, specie se non si hanno guadagni elevati e soldi da parte.

Si, è un problema a cui pensare seriamente. Ma pure se si hanno soldi da parte, se si diventa incapaci mentalmente all'improvviso, non si ha il tempo di dare l'accesso a persone di fiducia ai risparmi. E così i risparmi è come se non ci fossero. Ma è solo una delle cose che mi vengono in mente, perchè in realtà i potenziali problemi che possono sorgere quando si è completamente soli, sono molti di più.

[Vicus]

Pensa a quando si è soli e divorziati

[Marco21]

le donne specialmente non pensano al futuro e si fottono l'avvenire da sole

L'ho notato anche io. Proprio una delle ultime ragazze che ho conosciuto, pensava solo al lavoro e a divertirsi con gli amici la sera. E poi a me diceva che non aveva tempo per parlare di più e conoscerci meglio e mi dedicava pochissimo tempo, pur dicendomi che ci teneva molto a me. Mi diceva "per la mia famiglia futura, ci vorrà appena un po più di tempo... per adesso devo pensare al lavoro". Non si rendeva conto di quanto è difficile farsi una famiglia. Pensava che poi quando avrebbe avuto tempo (sempre SE mai l'avrà), poi potrà avere le stesse opportunità che avrebbe avuto adesso. Come se le opportunità fossero sempre presenti. Insomma, era una incosciente che non pensava al futuro. Come molte altre, quasi tutte. E non c'è verso di svegliarle. Pensano solo a divertirsi.

[Vicus]

Se cerchi di svegliarle ottieni solo l'effetto "perle ai porci", ti si rivoltano contro oppure negano ostinatamente

[Marco21]

Se cerchi di svegliarle ottieni solo l'effetto "perle ai porci", ti si rivoltano contro oppure negano ostinatamente

Si, infatti è proprio quello che poi è successo. E' finita per il tempo. Perchè lei pensava che ci si potesse conoscere con pochissimi minuti di conversazione al giorno. Che poi il tempo per le cretinate ce l'aveva eccome. Poi cominciò a nascondermi le informazioni sulla sua vita, per evitare che la giudicassi sul tempo che non dedicava a me, e quindi non mi diceva più nulla di quel che faceva.
In effetti mi sono reso conto che quando ci sono problemi è inutile insistere. Meglio tagliare corto e non perdere tempo. E' che purtroppo non c'è molta possibilità di scelta, e quindi uno si attacca a quello che trova (che spesso è spazzatura).

[Vicus]

E' tutta spazzatura, non le conto quelle che mi hanno tenuti nascosti episodi anche gravi della loro vita. La loro reticenza è abissale, poi si soprendono perché vengono mollate

[Marco21]

Io ho sempre detto alle ragazze che stavo conoscendo: (usavo il plurale per evitare il "tu" accusatorio) "conviene a noi per primi, essere sinceri, perchè altrimenti ci illudiamo che l'altro/a ci apprezzi per ciò che siamo davvero mentre invece non è così. Chi mente si illude per primo/a". Dall'altra parte ho sempre ricevuto risposte del tipo:

"si si, penso anche io che mentire sia tempo perso per entrambi. Conviene essere sinceri e chiari sin da subito.".

Oppure un'altra ragazza mi disse:

"non avrei nessun bisogno di mentire, se mi accorgo che non siamo compatibili, sarei io la prima a dirtelo. Quello che vorrei costruire io, non potrebbe mai essere costruito con le bugie. Non si può costruire qualcosa di vero e autentico, con qualcosa di falso".

Quante belle parole eh? Inutile dire che poi sono state sempre bugiarde, proprio queste due ragazze, sono state le più bugiarde che abbia mai conosciuto nella mia vita. E quando poi (dopo che sono venute fuori le menzogne), ho reinviato a loro i messaggi in cui affermavano queste belle frasi poetiche, non hanno avuto la decenza di dire mezza parola. Solo silenzio. Anzi ghosting, come si chiama oggi. Non si scusano mai. Manco morte. Preferirebbero morire, piuttosto che scusarsi. Hanno un ego mostruoso (e proprio per questo non crescono mai, perchè nemmeno per un istante, a loro viene il dubbio di essere nel torto).

Ed io ricordo tutte le loro parole false, e mi resteranno inchiodate nella mente forse per sempre. Mentre loro se le sono già dimenticate.

Mentre poi io a loro, ho sempre detto tutto di me, soprattutto le cose che non mi conveniva assolutamente dire. Proprio perchè non volevo perdere tempo, nè farlo perdere a loro. E poi sono stato sempre ripagato così.
Fanno schifo.

.

[Vicus]

E' praticamente lo specchio della mia vita sentimentale:

si si, penso anche io che mentire sia tempo perso per entrambi.

Dicono tutte così, credo l'abbiano imparata in un manuale. Ma non ho mai detto loro "dobbiamo essere sinceri" perché la risposta falsa era scontata. Piuttosto dicevo "non ci credo, sei reticente". E partiva la risposta da manuale.

Preferirebbero morire, piuttosto che scusarsi. Hanno un ego mostruoso (e proprio per questo non crescono mai, perchè nemmeno per un istante, a loro viene il dubbio di essere nel torto)

Nel mio caso si sono anche scusate, credo sinceramente ma restano tutte supercazzole: si sentono sempre in diritto di cambiare idea rispetto agli impegni più importanti. Le loro parole non hanno valore, ecco perché nell'islam la loro testimonianza vale la metà.

Ed io ricordo tutte le loro parole false, e mi resteranno inchiodate nella mente forse per sempre. Mentre loro se le sono già dimenticate.

Impossibile scordare le supercazzole delle donne, cerchi di stabilire un contatto umano e ti rispondono in quel modo, non gli frega niente di nessuno se non (talvolta, non sempre) dei disturbati con cui sono stati. Potrei capire un uomo eccezionale, ma come possano essersi legate a negri (idioti) e tossici non lo capirò mai. Forse perché le ingannavano a loro volta dicendo loro quel che volevano sentire.

Mentre poi io a loro, ho sempre detto tutto di me, soprattutto le cose che non mi conveniva assolutamente dire.

Tutto inutile, cercare di stabilire un contatto umano con loro è come parlare ad un riccio. Non capiscono neppure cosa stai cercando di fare.
In giro vedo uomini che si sbracciano, si affannano (anche per mascherare il disagio di stare con pezzi di legno) con donne annoiate che neppure ascoltano

[Massimo]

Con queste donne (le donne di oggi) nessun progetto a lungo termine è fattibile. Già faccio fatica a sopportare mia madre (che appartiene ad un'altra generazione). Figuriamoci una compagna o, peggio, una moglie che si deve per forza andare a pescare tra mentecatte, stronze o sceme di vario genere. Si rischia di avere guai probabili quando si invecchia o quando si busca una malattia o si diventa infermi? Meglio il guaio probabile derivante da un malanno o da un infortunio che il guaio sicurissimo quando ci si mette con una rappresentante del non più gentile, ma anzi diventato stronzissimo sesso. Del resto, meglio essere soli essendolo sempre stati che diventarlo quando prima non lo si era, essendo stati abbandonati dalla moglie, dalla compagna, qualche volta persino dalla figlia nel momento della difficoltà e del bisogno.