Autore Topic: Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?  (Letto 1414 volte)

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Offline Vicus

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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #15 il: Agosto 11, 2023, 15:03:23 pm »
Oppure da un pezzo non è più così?
Vorrei tanto poterti dire che l'autorità vigila e se necessario condanna l'errore. Ma la Chiesa non è il mondo delle favole.
E' pressoché certo che le attuali titaniche strutture ecclesiastiche saranno spazzate via, come diceva Amerio:

La Chiesa continuerà ad aprirsi e conformarsi al mondo cioè a snaturarsi, ma la sua sostanza soprannaturale sarà preservata restringendosi in un residuo minimo e il suo fine soprannaturale continuerà ad essere perseguito fedelmente da un avanzo nel mondo. All’espansione ingannevole della Chiesa diluitasi nel mondo corrisponde un progressivo contrarsi e immiserirsi in un piccolo numero di uomini, in una minimanza che sembra insignificante e moriente, ma che contiene la concentrazione degli eletti, la testimonianza indefettibile della fede. La Chiesa sarà un pugno di vinti, come preannunciò Paolo VI nel discorso del 18 febbraio 1976.
E nell’oscurazione della fede, d’altronde indicata in Luc, 18, 8, possono aver luogo capovolgimenti di civiltà, che non capovolgono però la realtà di quell’avanzo della Chiesa: la rovina di Roma, tanto ricorrente nella profezia extracanonica, la migrazione della Chiesa da levante a ponente (forse nelle Americhe, forse nell’Africa), traslazione di imperi (secondo lo schema biblico), distruzione e ricostruzione di popoli. La Chiesa, semimorente nella povertà, nella persecuzione e nel disprezzo da parte del mondo, avrà il destino dell’Eletto di Thomas Mann: mentre il mondo si inabissa nella barbarie, egli si rifugia per penitenza e religione nell’inumana solitudine di un irragiungibile recesso e lì si inselvatichisce, si nanifica, si nutre di erba e di terra, diventa una masserella organica in cui vive l’uomo, ma in cui è irriconoscibile l’uomo.

Siamo i mendicanti di Tradizione: siamo coloro che, consapevolmente o inconsapevolmente, vogliono che il passato continui a parlare, a ispirare, a giudicare. E la gran parte si trova dentro la malconcia Chiesa del terzo millennio. Anche se in situazione canonica regolare, siamo i clandestini e i reietti del cattolicesimo contemporaneo

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #16 il: Agosto 11, 2023, 15:12:30 pm »
Questo è l'andazzo, in questa epoca moderna era prevedibile che la donna sarebbe andata contro l'uomo, sempre mobile e instabile, riferimento unico la sua sistemazione materiale.
Sono convinto che in epoche meno recenti, la donna ha dimostrato maggior rispetto verso l'uomo solo perché le condizioni ambientali e lavorative erano nettamente più difficili, non poteva staccarsi dall'uomo senza sopperire, il rispetto era portato unicamente per paura di soccombere.
È stato sufficiente che la tecnologia abbia fatto sentire la donna per la prima volta nella storia sicura della sua sopravvivenza a prescindere di avere accanto un uomo, ed ecco che è uscito il suo vero volto, irrispettosa verso l'uomo.
La donna è sempre uguale, traditrice dell'uomo alla prima occasione non appena le condizioni lo permettono, basta un sentore di vantaggio si gira e pugnala alle spalle, non ha vergogna di farlo.
[/u]
Chi, se non la donna poteva essere amica e alleata di propagande dettate dalle élite finanziarie, il cui scopo è quello di dividere e diffondere sofferenza tra le persone, dapprima ingannando la donna con sofisticati lavaggi del cervello per poi scagliarsi contro l'uomo.
La donna, in questa epoca moderna è e rimane il soggetto più debole, soprattutto da un punto di vista mentale, avrebbe bisogno più che mai dell'aiuto dell'uomo per difendersi dalle insidie del mondo, quanto mai ora raffinate e ingannatrici e invece ascolta quello che non dovrebbe ascoltare, anzi si fa paladina di rivoluzioni sbagliate che portano le società a un livello morale sempre più degradante, rivoluzioni che con la scusa del progressismo vanno contro l'uomo e contro natura.
Aspettiamoci altre tantissime murgie nel futuro con quel bel copia e incolla di concetti malefici, una vita spesa per una missione sbagliata, quella di essere portatrici di idee ingannatrici per l'umanità, il mondo le pure innalzerà perché gli fa comodo renderle speciali ma rimangono persone che hanno servito dei criminali, sono state e saranno solo braccia al servizio del male.

Perfettamente d'accordo con te. Hai scritto un post bellissimo. Penso anche io che semplicemente quest'epoca abbia rivelato il vero volto delle donne. Lo dico sempre, anche se molti non sono d'accordo. Un volto che hanno sempre avuto, anche se era nascosto. Del resto è scritto anche nella Bibbia, che il serpente tentò la donna, per poter manipolare l'uomo. Hanno anche loro libero arbitrio. Non ha senso dare la colpa solo alla cultura. Anche noi viviamo nella stessa cultura e nello stesso mondo: dunque perchè non siamo idioti come gli altri? Il libero arbitrio, o ce l'abbiamo tutti, o non ce l'ha nessuno. Se io posso dominarmi, perchè non può farlo anche una donna e ragionare con la sua testa? Semplicemente lo fanno già. E' con la loro testa che (s)ragionano, ed è la loro testa che produce tutta questa immondizia di materialismo di bassissimo livello di quest'epoca.

Quanto alla murgia, io la ricordo per la polemica che ci fu per le sue frasi oscene su Battiato. Quando disse:

Citazione
“Franco Battiato è considerato un autore intellettuale. E invece, tu ti vai a fare le analisi dei suoi testi e sono delle mi*****te assolute, citazioni su citazioni e nessuno significato reale. Togli due testi, forse, e il resto…”

Essendo un estimatore del filosofo ed intellettuale Battiato, oltre ad apprezzare molte delle due canzoni, trovai queste parole di una stupidità assoluta. Poi quando giustamente la criticarono tutti, ritrattò e disse che voleva dire il contrario e che lei invece apprezzava tantissimo Battiato. Questa è la dimostrazione della coerenza della persona ed anche della sua pochezza interiore. Dire quel che conviene, sempre e comunque, solo per ricevere applausi e cambiare idea appena non conviene più, cercando di arrampicarsi sugli specchi.

Disse di essere stata male interpretata. Ma stiamo scherzando? Come si fa a male interpretare delle parole del genere???

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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #17 il: Agosto 11, 2023, 15:16:57 pm »
Si potrebbe allora dire che la guerra svela il vero volto degli uomini, fatto di violenze e saccheggi. Non è tutta 2biologia", questa è un'epoca che educa al male specilamnete non punendolo
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #18 il: Agosto 11, 2023, 15:34:14 pm »
Purtroppo sono opinioni non dimostrabili, sia quelle in un senso, che nel senso opposto. C'è però una evidenza: in passato le donne non avevano soldi. Ti pare poco? A me pare una cosa importantissima e di una importanza assoluta. Anche volendo separarsi, sarebbero morte di fame. Non era concesso loro, di fare nulla delle porcherie che fanno oggi.

Non sappiamo cosa sarebbe accaduto se d'improvviso le donne di epoche passate, avessero avuto le opportunità delle donne moderne. Io penso che anche loro, dopo forse un po di titubanza iniziale, avrebbero fatto le stesse identiche cose che fanno le donne di oggi.

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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #19 il: Agosto 11, 2023, 15:44:25 pm »
Purtroppo sono opinioni non dimostrabili, sia quelle in un senso, che nel senso opposto. C'è però una evidenza: in passato le donne non avevano soldi. Ti pare poco? A me pare una cosa importantissima e di una importanza assoluta.
Anche a me e devo confessare che sono stufo di leggere su siti maschili la palese falsità che le donne devono lavorare, così non bisogna dargli il mantenimento. Da quando c'è la mitica parità le famiglie sono allo sfascio.
Prima che abolire il divorzio bisognerebbe abolire il mantenimento e ogni preferenza per le donne sul lavoro. Ne verrebbe un radicale cambio di musica
« Ultima modifica: Agosto 21, 2023, 10:27:12 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #20 il: Agosto 11, 2023, 16:09:46 pm »

La donna, in questa epoca moderna è e rimane il soggetto più debole, soprattutto da un punto di vista mentale, avrebbe bisogno più che mai dell'aiuto dell'uomo per difendersi dalle insidie del mondo, quanto mai ora raffinate e ingannatrici e invece ascolta quello che non dovrebbe ascoltare, anzi si fa paladina di rivoluzioni sbagliate che portano le società a un livello morale sempre più degradante,

... portatrici di idee ingannatrici per l'umanità,
... persone che hanno servito dei criminali, sono state e saranno solo braccia al servizio del male.


Ritorno a quotare lo stesso post, per evidenziare questa parte, che pure ho trovato bellissima e mi ha fatto ripensare, con dolore, a molte cose. E cioè al fatto che ho provato per anni a cercare di aiutare alcune donne a riconoscere la causa vera dei propri malesseri interiori, per i quali provavo un sincero dispiacere, e come giustamente dici, ho provato ad aiutarle a difendersi dalle insidie del mondo, dagli inganni subdoli a cui siamo sottoposti. Sono stato ringraziato, inizialmente, solo a parole. Fiumi di parole inutili e false, a cui poi inevitabilmente sono seguite vere e proprie crudeltà, tipiche della loro vera natura.

Il richiamo del materialismo per loro è irresistibile.
Sono come anime che si vendono al diavolo peggiore.

Devo comunque dire che questo forum è davvero ricco di persone e contenuti di valore, come pochissimi sul web. Sono contento di questo scambio di riflessioni, seppur solo virtuale.

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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #21 il: Agosto 11, 2023, 16:18:14 pm »
Grazie Marco :fiocco:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #22 il: Agosto 11, 2023, 16:19:38 pm »
Anche a me e devo confessare che sono stufo di leggere su siti maschili la palese falsità che le donne devono lavorare, così non bisogna dargli il mantenimento. Da quando c'è la mitica parità le famiglie sono allo sfascio.
Prima che abolire il divorzio bisognerebbe abolire il mentenimento e ogni preferenza per le donne sul lavoro. Ne verrebbe un radicale cambio di musica
Purtroppo è vero. Le quote rosa sono un palese attacco alla meritocrazia di cui tanto si parla. Conosco donne di una ignoranza mostruosa, che tuttavia incredibilmente lavorano, in campi dove invece è richiesta cultura ed intelligenza. Poi ovviamente le licenziano, appena si accorgono di quanto sono inutili. Eppure con continue assunzioni e licenziamenti, vanno avanti e fanno soldi. Sono specializzate nel mentire, per fare una bellissima impressione, anche ai colloqui di lavoro.

Sono preparatissime nel curare la loro apparenza e nel vendere fumo.

Una di loro mi disse spurodatamente, che nel curriculum aveva inserito molte competenze false, che in realtà non aveva, e si era accorta poi, di non riuscire a fare bella figura ai colloqui.

Parliamoci chiaro, senza le quote rosa, moltissime donne resterebbero a casa, perchè nessuno, sano di mente, le assumerebbe. A quanti sarà capitato, negli uffici, quando abbiamo bisogno di un servizio, di trovarsi di fronte a donne incapaci, che scaricano il lavoro sugli uomini, o che appena chiedi loro qualcosa di minimamente più complesso, ti rispondono "su questo devo chiedere al collega, che adesso è occupato. Quindi torna domani".
« Ultima modifica: Agosto 11, 2023, 18:19:53 pm da Vicus »

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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #23 il: Agosto 11, 2023, 18:21:22 pm »
Non lasceranno le donne a casa, sono troppo preziose per affossare il Paese, sia lavorando che divorziando. Armi di guerra ibrida
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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #24 il: Agosto 21, 2023, 10:35:46 am »
Cosimo aveva visto giusto, ora anche Murgia sarebbe "cattolica". Di Luca Del Pozzo:

C’era di che essere parecchio perplessi, per usare un eufemismo, al cosiddetto funerale politico di Michela Murgia. Perplessi per l’ennesima, pessima prova che la Chiesa, peraltro presente in maniera significativa (e già questo la dice lunga), ha dato di sé.

Ad ascoltare l’omelia quanto i messaggi di alti prelati un marziano che si fosse trovato per caso nella chiesa degli artisti a Roma avrebbe avuto netta la sensazione di essere al cospetto se non di una santa quantomeno di una persona di sicura fede. Fede, ha sottolineato il celebrante (che quanto a pattinaggio omiletico ha un indubbio talento), che la scrittrice non ha mai avuto timore di testimoniare e mostrare, in particolare per come ha affrontato la malattia e perché si preoccupava più per gli altri che per sé stessa.

Già. Peccato solo che tale donna di fede che “ha fatto tante battaglie” (quali, esattamente?) sia la stessa che ha anche fatto della sua vita, compresa l’ormai celebre intervista del 6 maggio scorso al Corsera, un manifesto vivente, il manifesto di un catechismo riveduto e (politicamente) corretto.

Un catechismo cioè femminista, favorevole all’aborto, all’eutanasia, all’utero in affitto [che male c'è, anche tanti siti maschili sono favorevoli e poi dicono che siamo noi i femministi], alla riscrittura  – anche formale con l’uso dell’orrida scwha – della grammatica antropologica, ad un concetto di famiglia liquido e indefinito [idem come sopra] in cui “le relazioni contano più dei ruoli”; e dove il matrimonio, se proprio tocca farlo (nella fattispecie solo civilmente, con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista della morale cattolica) serve solo per tutelare diritti, essendo manco a dirlo indifferente che ci sposi con un uomo o una donna [altro cavallo di battaglia di siti maschili "benedetti" da Pillon che spero si ravveda].

Non solo: ma catechismo che neanche vede di buon occhio i bambini se è vero, come ebbe a dire sempre al Corriere, che “i bambini rompono i coglioni” (sic), prediligendo perciò altre forme di maternità e di figliolanza siccome è pure “insensato dire che di madre ce n’è una sola, una condanna per la donna e anche per chi le è figlio”.

Tutto questo però per la chiesa della misericordia non conta. Non conta che Michela Murgia abbia voluto fare della sua vita, in ciò ben supportata dall’establishment, un contro-catechismo politically correct, no.

Forse perché, in fondo in fondo, le idee della Murgia non dispiacciono poi troppo a certi pastori? [Per questo dico sempre a certi attivisti maschili: avete sbagliato nemico, i cd. "cattolici" vi accoglierebbero a braccia aperte. Qualcuno l'ha anche capito ed è stato premiato col da lungo tempo ambito strapuntino parlamentare]
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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #25 il: Agosto 21, 2023, 14:07:28 pm »
Comunque, caro Vicus, lascia che te lo dica: con il funerale cattolico concesso alla Murgia e svolto in chiesa, la Chiesa ha avuto l'ennesima occasione di fare una pessima figura. Superfluo dire che l'occasione è stata colta al volo, visto che queste occasioni oramai la Chiesa non le perde più. Ho sentito molti atei e acattolici dire: "Sarebbe ora che i cattolici si diano una regolata con tutte queste varie genuflessioni al pensiero unico. E che non ci facciano arrossire di vergogna per esserci nei secoli precedenti sbiancati di paura di fronte alle spietate azioni coercitive e repressive della Chiesa contro i pensieri alternativi, adesso che al pensiero unico dominante presta pure i suoi edifici sacri".
Nulla da ribattere, peraltro.

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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #26 il: Agosto 21, 2023, 22:07:30 pm »
Neanch'io ho nulla da ribattere. Se non si torna alla dottrina e alla liturgia di sempre non se ne esce
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Offline doppler effect

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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #27 il: Agosto 21, 2023, 22:42:34 pm »
Ritorno a quotare lo stesso post, per evidenziare questa parte, che pure ho trovato bellissima e mi ha fatto ripensare, con dolore, a molte cose. E cioè al fatto che ho provato per anni a cercare di aiutare alcune donne a riconoscere la causa vera dei propri malesseri interiori, per i quali provavo un sincero dispiacere, e come giustamente dici, ho provato ad aiutarle a difendersi dalle insidie del mondo, dagli inganni subdoli a cui siamo sottoposti. Sono stato ringraziato, inizialmente, solo a parole. Fiumi di parole inutili e false, a cui poi inevitabilmente sono seguite vere e proprie crudeltà, tipiche della loro vera natura.

Il richiamo del materialismo per loro è irresistibile.
Sono come anime che si vendono al diavolo peggiore.

Devo comunque dire che questo forum è davvero ricco di persone e contenuti di valore, come pochissimi sul web. Sono contento di questo scambio di riflessioni, seppur solo virtuale.

Grazie Marco, anch'io condivido molto di quanto hai scritto.

Offline doppler effect

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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #28 il: Agosto 22, 2023, 00:06:02 am »
Ritornando alle caratteristiche delle donne, nonostante tutto dobbiamo continuare ad amarle, sono la nostra metà, la razza uomo è un tutto e si fortifica nell'unità nel suo insieme uomo + donna.
E allora perché sentiamo che questa donna non ci è vera compagna ma che è così distante da noi? Sembra quasi che appartenga ad una razza diversa per quanto sia invisa, percepiamo che hanno un continuo rancore latente verso di noi, una specie di dispiacere che ci porta ad essere colpevolizzati anche se non abbiamo fatto nulla.
Purtroppo, il modernismo ha portato con sé una propaganda di divisione, è la donna la prima ad abbracciare queste idee, pensando che così sarebbe diventata finalmente libera e potenzialmente in grado di realizzarsi pienamente e che la divisione e l'allontanamento dall'uomo è un passo necessario per ottenere il pieno completamento dell'essere donna, completamento non della razza umana ma solo della metà di esso; e se questa pienezza non si raggiunge è sempre colpa dell'altra metà che fa azione di disturbo e di fastidio.
Quante volte abbiamo percepito, perché queste cose non si possono dire apertamente ma dai loro gesti e comportamenti si possono intuire e comprendere che noi siamo degli elementi inutili, siamo come delle mosche, ci sono ma sarebbe meglio se non ci fossero, fino a questo punto forze malefiche propagandatrici hanno portato la relazione uomo-donna.
Questi concetti hanno diviso i due generi, per dividersi non è necessario che entrambi lo vogliano basta che uno solo lo voglia, è la donna che ha deciso di allontanarsi pensando che sia la strada giusta per l'auto miglioramento, nulla di più sbagliato, più si allontana dall'uomo e più sarà facile preda del nemico, difatti la donna si sta sempre più conformando al suo plagiatore, dietro a concetti di progressismo si nascondono l'attuazione di tutte quelle pratiche che sono contro natura e contro Dio.
La donna ad allontanarsi dall'uomo ha tutto da rimetterci, non raggiungerà nessun autocompletamento se non un aumento di infelicità e frustrazione, l'uomo rimane la parte più forte fisica e mentale, compito affidatogli dalla natura da sempre, compito di difendere dalle forze del male per preservare l'intera umanità uomo-donna in uno stato di benessere.
Ha più bisogno la donna di riavvicinarsi all'uomo per il suo stesso bene che non il contrario, l'uomo non ha mai voluto allontanarsi ma non può obbligare l'altra parte a opporsi alla sua volontà.

Online Massimo

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Re:Un tumore non si augura neppure a una femminista. Oppure sì?
« Risposta #29 il: Agosto 22, 2023, 12:38:21 pm »
Caro Dople Effect la donna deve CAPIRLO DA SOLA che ha tutto da rimetterci allontanandosi dall'uomo. Ma deve capirlo. Finchè non lo capisce, è inutile pensare a ripristinare buoni rapporti con lei. Se si comporta da nemica con noi, deve essere da noi trattata da nemica. Punto e basta.