Autore Topic: Santiago è contro la paternità e la civiltà?  (Letto 12898 volte)

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Offline santiago

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #15 il: Maggio 16, 2020, 21:17:34 pm »
Bello ma Cavalcato dalle emozioni
Recensito in Italia il 7 agosto 2019
è un libro interessante che spiega che gli uomini in questo periodo storico non se la stiano passando molto bene specialmente nelle aule dei tribunali in caso di divorzio o separazione, ma in molti punti esagera la realtà, sembra quasi un impero comunista femminile, probabilmente lo scrittore turbato dalla rabbia, ingiustizia e dalla frustrazione della separazione ha descritto uno scenario ben peggiore di quello che è in realtà

Effettivamente questa recensione, ormai vecchia (7 agosto 2019) si trova in Amazon. Unica recensione non positiva, anzi piuttosto negativa, asserisce che il libro “spiega che gli uomini in questo periodo storico non se la stiano passando molto bene specialmente nelle aule dei tribunali in caso di divorzio o separazione, ma in molti punti esagera la realtà”. Peccato che il libro parli di tutt'altro, di altre epoche storiche. Tranne che per qualche pagina, il libro non parla d'attualità né di “questo periodo storico”, e alla separazioni dedica due pagine circa nell'introduzione. L'attualità (e le separazioni e divorzi) è trattata nel secondo volume, uscito a metà dicembre, quasi cinque mesi dopo questa recensione. Tra l'altro, dalle impressioni che mi arrivano dai lettori, il secondo volume è piaciuto di più del primo (probabilmente perché tratta proprio le problematiche attuali, separazioni, violenza, lavoro, e perché include le conclusioni)

Comunque, a mio avviso questo è un fake, secondo quanto è stato scritto nella recensione, al massimo ha letto l'introduzione. Sinceramente mi dà fastidio che quello che sembra un falso mi sia lanciato contro. Capisco, Vicus, che non lo potevi sapere e non l'hai fatto di proposito.
Se vuoi una recensione più veritiera e attendibile, forse bastava chiedere a qualche lettore dell'opera anche di questo forum, Rino della Vecchia, oppure Frank, che in passato ha postato delle citazioni dell'opera su questo forum, o ad altri che so di certo che l'hanno letto o lo stanno leggendo.

Sarei sinceramente grato se quanto ho scritto rispetto alla recensione soprastante ricevesse conferma da qualche lettore per il nostro amico Vicus.

Offline Vicus

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #16 il: Maggio 16, 2020, 23:25:17 pm »
Santiago ancora una volta qui non è in discussione il tuo libro, né la recensione che dici essere falsa, né la "paura" ma quello che scrivi in rete:
Citazione
È dunque naturale che la donna abbia lavorato fin dagli inizi dei tempi a creare le condizioni culturali, attraverso i valori morali e religiosi e le normative civili (ad es. sancendo la peccaminosità del sesso al di fuori del matrimonio, o il riconoscimento della progenie o l’obbligo di perpetuazione della stirpe all’interno del matrimonio)
Per quale motivo l’uomo si dovrebbe vincolare a vita in un rapporto monogamico? Amore o affetto possono essere ottenuti da amici e parenti, o da rapporti occasionali e temporali [sic].
Questa è roba da centri sociali: "la legge è male" (anzi: è donna), i valori morali sono una prigione, roba che neanche i figli dei fiori a Woodstock. Da un professore (a proposito: cosa insegni?) è lecito aspettarsi altro.
Citazione
Sarei sinceramente grato se quanto ho scritto rispetto alla recensione soprastante ricevesse conferma da qualche lettore per il nostro amico Vicus.
Santiago non hai bisogno di cani da riporto, o dell'aiuto degli admin dei siti dove scrivi per dimostrare che il tuo primo volume tratta di questioni storiche. Il punto è, se te ne sei accorto, che non stiamo discutendo del tuo libro.
Continua pure a scrivere contro leggi, valori e civiltà, sono davvero curioso di vedere a che risultato porterà tutto questo.
« Ultima modifica: Maggio 17, 2020, 20:53:47 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #17 il: Maggio 18, 2020, 03:49:43 am »
Volevo tralasciare la muraglia di osservazioni (per lo più fuori argomento) scritta da Santiago, ma poiché temo che la discussione ricorrerà ancora, chiarisco la questione spero una volta per tutte, citando le stesse sue parole onde evitare accuse di manipolazione.
L'argomento della discussione non è il libro di Santiago, né l'australopiteco o altre questioni secondarie, ma le sue affermazioni in rete sulla civiltà e sulle istituzioni che ne costituiscono il fondamento.
Il tutto si riduce a due semplici domande. Secondo Santiago:
1. La civiltà e le sue istituzioni (leggi, valori morali ed eventualmente spirituali, matrimonio ecc.) sono benefiche, ovvero inutili o dannose per l'uomo?
2. L'attivismo maschile implica difendere la civiltà distrutta (anche) dal femminismo, in quanto creata essenzialmente dagli uomini e connaturata all'identità e dignità maschile, oppure la suddetta civiltà (es. matrimonio, monogamia, valori ecc.) è una creazione femminile per incatenare l'uomo?
Ecco cosa scrive Santiago:
Citazione da: Santiago
È dunque naturale che la donna abbia lavorato fin dagli inizi dei tempi per creare le condizioni culturali, attraverso i valori morali e religiosi e le normative civili (ad es. sancendo la peccaminosità del sesso al di fuori del matrimonio, o il riconoscimento della progenie o l’obbligo di perpetuazione della stirpe all’interno del matrimonio), per poter usufruire del contributo dell’uomo e trattenerlo all’interno di una relazione dopo che era stato “acchiappato” con l’arma della bellezza (il sesso).
Qui Santiago dice che la cultura, la civiltà e le istituzioni che ne sono alla base sono state create dalle donne (direttamente o indirettamente qui non ci importa) per ottenere un semplice vantaggio materiale, a seguito della cattura dell'uomo, quasi fosse un animale selvaggio ("acchiappato"), con "l'arma della bellezza".
Per chi avesse dubbi:
Citazione da: Santiago
HO DETTO “Dal punto di vista biologico la "moralizzazione" del sesso non ha portato alcun vantaggio all'uomo e tutti alle donne.”
ho ipotizzato che il coito coercitivo “è la normale espressione sessuale maschile della maggior parte delle specie, e così lo è stato a lungo per l'umanità.”
Io credo che sia più appropriato sostenere che la nascita della Cultura coincide con la proibizione del coito coercitivo.” Quando è stato messo questo primo mattone della civiltà (per Levi-Strauss o per me)? Ipotizzo che possa essere stato messo vicino all'epoca che parli dell'uomo delle caverne, con le loro pitture, ecc, forse anche un po' prima tra 30.000 e 100.000 a.C., dunque “per la maggior parte del tempo della Storia dell'Umanità” sarebbe esistito il coito coercitivo. Solo quando il sesso è moralizzato, il coito coercitivo si tramuta in stupro (giudizio morale), prima di allora è sbagliato scambiare i due termini, definire stupro ciò che era un coito coercitivo e giudicare la natura con gli occhi attuali,
Perché l'uomo ha smesso di imporre un coito e la donna si è rifiutata di accettarlo passivamente? Perché, e a beneficio prevalente di chi dei due, dell'uomo o della donna? Questa domanda, molto importante, possiamo estenderla a tutte le norme e alla moralità sessuale (compreso il matrimonio). Nel mio libro ho spiegato come la civiltà ha moralizzato molti dei comportamenti della natura, molti dei quali colpivano parimenti entrambi i sessi (omicidio, furti, scoreggiare,...) e dunque interessano parimenti a entrambi i sessi. I comportamenti sessuali, i peccati che sono oggi i reati sessuali, colpiscono predominantemente un sesso e tutelano predominantemente l'altro. Dunque, la moralizzazione del sesso a beneficio di chi?
In queste frasi è palese la connotazione negativa di civiltà e cultura. Per chi ancora lo negasse:
Citazione da: Santiago
la nascita della Cultura coincide con la proibizione del coito coercitivo, primo mattone della civiltà
la civiltà ha moralizzato molti dei comportamenti della natura
la "moralizzazione" del sesso non ha portato alcun vantaggio all'uomo e tutti alle donne
[Questa considerazione] possiamo estenderla a tutte le norme e alla moralità sessuale (compreso il matrimonio)
Dunque per Santiago la civiltà nasce con la moralizzazione del sesso, specificamente con la proibizione dello stupro (comunque lo voglia chiamare: ratto, coito coercitivo, notte di passione senza invito a cena). Tale moralizzazione (ovvero la civiltà, incluso matrimonio, sanzione dell'adulterio ecc.) per lui non ha portato alcun vantaggio all'uomo.
Non serve la malafede che mi attribuisce Santiago ma il minimo sindacale di logica per dedurne che per lui, la civiltà (o quantomeno le sue istituzioni-chiave, senza le quali non può esistere) è un'invenzione femminile per imporre un fardello all'uomo.
Dal che necessariamente consegue che l'uomo può ben fare a meno di questo fardello della civiltà, e tornare allegramente nella savana a darsi al coito coercitivo e più in generale allo stato (mai esistito in realtà nella specie umana) di "buon selvaggio".

Veniamo alla questione del matrimonio come isitituzione fondamentale di ogni popolo civilizzato. Santiago afferma in questo topic:
Citazione da: Santiago
NON MI RISULTA DI AVER MAI DETTO “l'uomo non dovrebbe sposarsi”
Ma su Stalker Sarai Tu:
Citazione da: Santiago
Per quale motivo l’uomo si dovrebbe vincolare a vita in un rapporto monogamico? Amore o affetto possono essere ottenuti da amici e parenti, o da rapporti occasionali e temporanei.
Quindi: l'uomo non ha motivo di sposarsi e il matrimonio serve solo per fornire affetto. Nessun cenno (anche le omissioni contano) alla paternità, alla possibilità di avere una prole certa e di educarla in un contesto stabile, con l'aiuto determinante della moglie: fare il padre single è sicuramente più gravoso. Ovviamente (e spero non sia necessario ripeterlo) mi riferisco a un matrimonio, in cui l'uomo sia adeguatamente tutelato.
Ricordo inoltre che Santiago ha detto che il matrimonio non dovrebbe essere legalmente riconosciuto (quindi non dovrebbe esistere, perché un negozio giuridico non riconosciuto dall'ordinamento è inesistente).
Santiago dice:
Citazione da: Santiago
In nessuna parte dell'articolo affermo che uomini e donne non si debbano sposare, anzi dico che lo continuano e lo continuerano a fare. Cosa voglio decostruire?
Ma poi dice:
Citazione da: Santiago
Sinceramente non riesco a trovare nessuna ragione logica che ipotizzi un vantaggio “materiale” della creazione dell'istituzione del matrimonio per l'uomo. Ma come avevo già scritto “il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”, gli uomini continuerano a sposarsi e a votare leggi assurde sul divorzio o sull'aborto.
Quindi se le parole hanno un senso: non c'è ragione di sposarsi, è una scelta assurda che l'uomo fa per motivi sentimentali e irrazionali, irretito dalla donna.
Per chi avesse ancora dubbi:
Citazione da: Santiago
L’uomo ha la forza, la donna invece un’arma molto più potente: quella capacità di ipnotizzare e rendere l’uomo stupido.Gli uomini si sposano per lo stesso motivo per il quale tutti i Parlamenti (di uomini) del mondo hanno votato le leggi sull’aborto e la procreazione, conferendo alle donne tutto il potere e sottraendo se stessi qualsiasi diritto sulla propria paternità. Idiozia allo stato puro. Noi uomini continueremo a sposarci, continueremo a proteggere e a cercare di rendere le nostre principesse felici, perché amiamo le donne, perché il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce. E come al solito, continueremo a fare la marcia nuziale… vestiti di nero!
Se queste non sono parole contro il matrimonio non so quali potrebbero esserlo. Capisco l'amarezza della separazione, ma sono discorsi da centro sociale, o da "Amici Miei" di Monicelli, non da attivista serio (quale credo sia Santiago) che vuole costruire una società funzionante e non individualistica in cui il PADRE conti qualcosa.
Ma che dice Santiago della paternità?
Citazione da: Santiago
La paternità non è così ovvia né sembra innata come per le donne, il legame affettivo bisogna costruirlo.
Al contrario della maternità, la paternità tra i mammiferi (cosa diversa tra i pesci) non sembra un dato innato nella natura maschile, ma costruito (dalle femmine!).
Ci sono diversi esempi di animali che in ambienti ostili, le femmine si comportano gelosamente e incoraggiano il maschio a badare alla prole, sembra che il sentimento “familiare” e “paterno” venga coltivato dalle femmine per ottenere mantenimento e protezione. Inoltre esistono culture anche recenti dove il senso di paternità è sconosciuto o ignorato.
Accostando come sempre il mondo animale alla specie umana, Santiago dice che la paternità (come altri il genere) è un costrutto sociale, "costruito dalle femmine". Per chi avesse dubbi, ribadisce che in alcune culture (quali?) il senso di paternità è sconosciuto.
Basta un minimo di logica per dedurne che per Santiago, se matrimonio monogamico e paternità sono un'invenzione delle femmine a loro essenziale vantaggio, gli uomini potrebbero e molto probabilmente dovrebbero fare a meno di matrimonio, monogamia e paternità.
Non sono certo io che "gli faccio dire cose che non ha detto" ma lui che, nel migliore dei casi, non si rende conto di quello che dice. Nel peggiore, che cerca di nasconderlo negando l'evidenza in un diluvio di divagazioni su argomenti secondari.
Confrontando questo con le altre affermazioni di Santiago in favore di relazioni casuali, del desiderio sessuale di donne altrui (presumibilmente consumato: Santiago critica la monogamia ma non l'adulterio) il tipo umano che ne emerge inevitabilmente è quello dell'avventuriero, del picaro, dello "zingaro", che può sembrare avvincente come Casanova o Barry Lyndon ma che nella realtà si traduce in un'umanità marginale, allo sbando e senza futuro.
Infine (e spero di non doverci tornare sopra con storie sull'australopiteco):
1. Mai negli articoli di Santiago c'è una sola chiara e motivata affermazione in favore della nostra civiltà, del ruolo dell'uomo nel crearla  e preservarla, della stabilità di coppia, della paternità (a partire dal riconoscimento della prole).
2. Mai Santiago dice che l'attivismo maschile deve tendere a ristabilire la civiltà, e conseguenti istituzioni e leggi, in cui l'uomo possa avere un ruolo significante e riconosciuto che non sia quello di un nomade selvaggio.
In compenso, critica valori etici, sociali, civili, spirituali che hanno fatto grande l'umanità e in primis gli uomini, attribuendo loro una negativa connotazione femminile, se non femminista ("cristianesimo e femminismo si sono ritrovati alleati") e facendo della civiltà tramandataci dai nostri padri il capro espiatorio di un presente che non vede: non l'ho mai sentito parlare spontaneamente di gender, di Bibbiano, di attacco al maschile da parte dei gruppi LGBT che anzi considera discriminati, di utopie pseudoprogressiste che stanno disumanizzando la società e perfino la biologia umana.
Ha talmente ribaltato la narrativa femminista sull'oppressione patriarcale, che è tornato al punto di partenza: il passato, la civiltà sono un'oppressione (=inutile fardello) femminile anziché patriarcale ma dobbiamo comunque disfarcene, proprio come afferma il progressismo femminista.
« Ultima modifica: Maggio 21, 2020, 11:07:00 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #18 il: Maggio 19, 2020, 23:34:09 pm »
Ciascun vivente è mosso da pulsioni che potrà soddisfare o meno a seconda dell'ambiente in cui vive. Se l'ambiente muta (anche a causa della tecnica), il vivente si adatterà, iniziando a o cessando di soddisfare pulsioni, a seconda che il mutamento gli sia favorevole o sfavorevole. Ovviamente l'adattamento sarà facile nel primo caso, difficile nel secondo.
Quindi
Esistono, sono esistite ed esisteranno variè "civiltà" che si basano su regole frutto di un accordo, anche tacito. Le regole degli accordi sono più favorevoli ad una o ad un'altra parte a seconda del potere (di soddisfare le pulsioni) di ciascuna di esse. Gli accordi (meglio: le loro regole) mutano col mutare del potere (di soddisfare le pulsioni) delle parti.
Tutto il resto (morale/etica, diritto, religione, etc) è sovrastruttura.
Quindi
Il femminismo e il maschilismo non esistono. Tutte le femmine spingono affinchè le loro pulsioni siano soddisfatte quanto più possibile e tutti i maschi fanno lo stesso. I limiti del possibile dipendono dall'ambiente e mutano al mutare dell'ambiente (che può mutare anche a causa della tecnica).
Prego di non fraintendere.

Offline Vicus

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #19 il: Maggio 20, 2020, 03:17:42 am »
Una sola civiltà si fonda sulla soddisfazione delle pulsioni: quella che nega l'uomo, quella femminista. Che non incidentalmente,è anche la civiltà dei consumi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Giuseppe83

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #20 il: Maggio 20, 2020, 18:51:09 pm »
La "civiltà" delle femmine è causata da un ambiente che dà alle femmine la possibilità di soddisfare pienamente le loro pulsioni.
La "civiltà" dei maschi è causata da un ambiente che dà ai maschi la possibilità di soddisfare pienamente le loro pulsioni.
L'ambiente muta, quindi le possibilità mutano.

I consumi sono irrilevanti.

Offline Vicus

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #21 il: Maggio 20, 2020, 19:36:45 pm »
 :flag1: Va bene, una civiltà si fonda sulle pulsioni e il suo scopo primario è soddisfarle. Ora capite perché apro topic sul Santiago-pensiero?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Giuseppe83

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #22 il: Maggio 20, 2020, 19:46:34 pm »
Tutte le "civiltà" preuppongono le pulsioni semplicemente perchè le pulsioni le preesistono. A cambiare è solo chi può soddisfarle e chi no.

Offline Vicus

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #23 il: Maggio 20, 2020, 20:16:02 pm »
Nell'articolo di oggi Santiago smonta ancora una volta le pretese censorie femministe sul presunto sessismo dei libri di scuola. Non mi può trovare più d'accordo. Tuttavia, scrive anche:
Citazione da: Santiago
Va bene, concordiamo [con le femministe]. Eliminiamo dai testi scolastici, a tutela delle ragazzine, immagini e riferimenti, semmai ce ne sono, di donne con il grembiule che rimangono a casa a cucinare.
Perché, diciamoci la verità, il condizionamento sulle bambine è qualcosa di vergognoso
Non è una provocazione, Santiago concorda davvero con la femminista dell'articolo: fare la casalinga è vergognoso per una donna.
Ma allora chi deve sobbarcarsi queste mansioni vergognose? Evidentemente l'uomo, che almeno al 50% diventa un "mammo". Davide Stasi, che come ha detto lui stesso serve la moglie "con lo strofinaccio sul braccio" sarà senz'altro entusiasta.
Per Santiago, pare, per l'uomo sono molto più indicate queste mansioni vergognose, riservate alla donna in un passato ignobile di cui dobbiamo disfarci, che fare il soldato o lavorare nei cantieri:
Citazione da: Santiago
E i ragazzini? Come la mettiamo con il pervasivo condizionamento sull'eterno mascolino? Come la mettiamo con le immagini e i riferimenti di decorazioni militari, battaglie, bandiere e arringhe, che pullulano sui testi scolastici, come l'esempio sopraccitato, e infondono nei giovani quel ruolo di eroe-soldato che molto spesso li porta alla tomba? Perché, diciamoci la verità, il condizionamento sulle bambine è qualcosa di vergognoso, ma la bellezza o i lavori domestici non ti portano alla tomba. Non ci sono cimiteri di casalinghe. Al contrario ci sono numerosi cimiteri di soldati, frutto di una “vergognosa” educazione già dalla prima infanzia. E dato che ci siamo, approfittiamo e destrutturiamo il ruolo maschile completamente: eliminiamo immagini e riferimenti di protezione e mantenimento delle donne da parte degli uomini. Dei lavori pericolosi pure, iniziando da quella fotografia degli anni '30 che mostra gli operai seduti mentre stanno mangiando sulla trave di un grattacielo in costruzione a New York, che ogni volta che la vedo mi vengono le vertigini.
"Destrutturiamo il ruolo maschile": poi qualcuno dice che non ho capito il pensiero di Santiago che, se scherza, non lo dà per nulla a vedere in quanto propone seriamente ("diciamoci la verità") di espungere le casalinghe dai libri di scuola.
Anche qui poniamo la domanda: se gli uomini non devono fare il soldato così non si fanno la bua, chi deve farlo, le donne? Sarebbe interessante sapere da Santiago se è favorevole alle donne nelle forze armate che, come hanno detto militari di carriera, ne fanno crollare il livello operativo ma non importa perché almeno ci sono più casalinghi a svolgere i compiti vergognosi che le loro maestà donne non devono fare.
A questo punto qualcuno sicuramente esulterà: evviva le donne al lavoro, così non dobbiamo mantenerle. Eppure, mai come in quest'epoca di carriere femminili le donne hanno più sfruttato economicamente gli uomini, al punto da farli dormire per strada.
Si è chiesto Santiago che beneficio portano alla società e soprattutto agli uomini donne favorite negli studi e nel lavoro in ogni modo, con quote rosa legalizzate ma più spesso di fatto, a partire da lauree e carriere regalate a capre, dopo averle sottratte a uomini meritevoli?
E non siamo in pochi a dirlo. Ecco una testimonianza di un nuovo utente, fresca di giornata:
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,16971.msg194608.html#msg194608
Citazione da: Fritz
Oggigiorno, il decadimento morale, intellettuale e scientifico (non si fanno più grandi scoperte da quasi un secolo ormai) è da attribuire alla bassa produzione offerta dalla donna, che penalizza quella degli uomini con quote rosa e raccomandazioni che raggiungono vette di vergogna inarrivabili soprattutto nelle università (ricordate il caso Strumia al CERN qualche anno fa?)
Le donne dirigono centri di ricerca che sistematicamente producono aria fritta, fuffa e sciocchezze. Danneggiano il sistema dei punti a merito nelle scuole e università perché sono palesemente raccomandate (un esame scolastico, per una donna, è completamente diverso da quello fatto da un uomo sullo stesso argomento: solo gli allocchi non se ne sono mai accorti) e non fanno praticamente mai un caxxo. Dove non fanno un caxxo, riescono quasi sempre ad essere anche dannose rallentando lavori, abortendo programmi in corso, creando squilibri relazionali all'interno dei team di lavoro.
Le donne non dovrebbero mai poter prendere la decisione finale su qualcosa, qualunque essa sia.
Laddove questo principio suddetto non è stato rispettato, si è assistito alla distruzione e sfacelo più totale dell'ordine delle cose. Famiglie distrutte, economie devastate. Fateci caso.
Credo che se moltissime donne, invece di fare le "laureate", le "ricercatrici" ma anche le sindachE che credono che orinare per strada sia fare politica se ne stessero a casa a cucinare e badare ai pargoli sarebbe un gran beneficio per l'umanità. Non sei d'accordo Santiago?


Si cercano colf per pulire la casa e badare ai bambini di una donna "dirigente", in "missione" a Bruxelles. Qualcuno si candida?
« Ultima modifica: Maggio 20, 2020, 22:11:55 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Giuseppe83

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #24 il: Maggio 20, 2020, 21:03:33 pm »
Perchè critichi l'eccellente articolo di Santiago?
Perchè non inserisci il link?
Perchè gli attribuisci frasi che non ha mai scritto?

Perchè non lasci che a "badare alla casa" siano gli elettrodomestici? Li sai usare? Non è difficile. Basta un'ora per imparare ad usarli tutti. Vivi forse in una reggia?
Lo sai che ai militari hanno sempre insegnato innanzitutto a badare a sè stessi?
Tu badi a te e lei bada a sè. Così nessuno ha da recriminare.

Quanto alla guerra: i muscoli sono pressocchè inutili.

In sintesi, Santiago ha scritto che le femmine chiedono:
di essere liberate da un peso minimo, che già non grava più su di loro (ognuno fa da sè) ;
di far gravare sui maschi un peso enorme che non ha più ragione di esistere (quindi domandati perchè vogliono che sussista).
Null'altro.

Offline Vicus

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #25 il: Maggio 20, 2020, 21:11:03 pm »
Perchè critichi l'eccellente articolo di Santiago?
Perchè non inserisci il link?
Perchè gli attribuisci frasi che non ha mai scritto?

Perchè non lasci che a "badare alla casa" siano gli elettrodomestici? Li sai usare? Non è difficile. Basta un'ora per imparare ad usarli tutti. Vivi forse in una reggia?
Lo sai che ai militari hanno sempre insegnato innanzitutto a badare a sè stessi?
Tu badi a te e lei bada a sè. Così nessuno ha da recriminare.

Quanto alla guerra: i muscoli sono pressocchè inutili.

In sintesi, Santiago ha scritto che le femmine chiedono:
di essere liberate da un peso minimo, che già non grava più su di loro (ognuno fa da sè) ;
di far gravare sui maschi un peso enorme che non ha più ragione di esistere (quindi domandati perchè vogliono che sussista).
Null'altro.
Non rispondo nemmeno perché palesemente non hai letto il mio post.
« Ultima modifica: Maggio 20, 2020, 22:10:05 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Frank

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #26 il: Maggio 20, 2020, 23:53:53 pm »
Quanto alla guerra: i muscoli sono pressocchè inutili.

Non è esattamente così.
Non contano più come un tempo, questo sì, ma non sono affatto inutili.
Non scherziamo.

https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,13785.0.html
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline fritz

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #27 il: Maggio 21, 2020, 02:20:32 am »
Le donne militari sono una delle espressioni più grottesche del nazifemminismo. Sono palesemente UN PESO per l'esercito: meno forti, meno abili, lente. Sono spesso rilegate in luoghi dove non possono far danni. Inoltre: che senso ha fare prove d'addestramento diverse tra donne e uomini?

Ma poi: ma davvero qualcuno crede che in una missione di guerra, avere in squadra persone che ogni 30 giorni devono fermarsi, perdono sangue e hanno alterazioni ormonali e psichiche non comporti svantaggi?

Una donna col ciclo, in determinati ambienti di guerra, muore solo per le infezioni che prenderebbe. Non pigliamoci in giro, per favore. Non deliriamo.

Offline Vicus

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #28 il: Maggio 21, 2020, 05:00:13 am »
Sono spesso rilegate in luoghi dove non possono far danni.
Non direi, gli fanno comandare le navi
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline fritz

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Re:Santiago è contro la paternità e la civiltà?
« Risposta #29 il: Maggio 21, 2020, 05:11:46 am »
A parte le varie carola-nonmilavo-rackete, penso che le donne a comando di navi non facciano danni semplicemente perché i vari comandanti in seconda le correggono continuamente.

È una cosa evidente, e non si tratta di misoginia: la donna nei ruoli di comando commette inevitabilemente errori gravissimi e porta alla sconfitta. Ed è proprio perché si viola il sacro principio che è il seguente: "non dovete mai lasciare che la donna possa decidere cosa fare".

Chiunque violi quel principio, marito o colonnello o manager, vede inevitabilmente la rovina all'orizzonte.