Autore Topic: La femminilità è in se stessa il problema?  (Letto 6147 volte)

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Offline Jason

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #15 il: Dicembre 21, 2019, 21:39:44 pm »
Cyber scusami, spiegheresti cos'è la "questione parrocchiale" ?
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Jason

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #16 il: Dicembre 21, 2019, 21:48:33 pm »
Dai, tranquillo, ché io comprendo benissimo cosa vuoi dire.

Francamente dovrebbe spiegarsi meglio .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Duca

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #17 il: Dicembre 21, 2019, 22:23:10 pm »
.Esattamente come fanno adesso.
Come pretendono di fare, ché la natura femminile non si cambia.

Offline Vicus

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #18 il: Dicembre 22, 2019, 02:03:25 am »
Scusate ma contesto questa teoria delle donne intrinsecamente malvage e infingarde, da tenere a bada a suon di minacce o di sberle.*
Non so come funzionasse nelle vostre famiglie, ma mia nonna (e tutte le altre donne della mia famiglia che ho conosciuto) non ha mai mancato di rispetto a mio nonno, neppure con le amiche, né era pigra, si annoiava o si sentiva "oppressa".
Pur vivendo in una grande città, non ha mai chiesto a mio nonno di portarla al centro commerciale a vuotargli le tasche, o a spasso come si deve fare oggi con le donne e con i cani.
Va da sé che anche mio nonno l'ha sempre rispettata e non ha mai sentito l'esigenza di ricorrere ad amanti e professioniste assortite.
Non li ho visti mai alzare la voce.
Oggi la mia città ha il record galattico dei divorzi.

Per Duca: anche dal lato furlàn ho avuto famiglie di solido carattere, come sempre in quel di Udine e mai ci sono stati tradimenti o tensioni di alcun genere.

Già il titolo del topic evoca la maschilità tossica di matrice femminista. Cerchiamo di non scendere al loro livello!

* Non che abbiate usato queste parole; ma tanto per farmi capire.
« Ultima modifica: Dicembre 22, 2019, 13:23:08 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Duca

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #19 il: Dicembre 22, 2019, 10:07:34 am »
Non so come funzionasse nelle vostre famiglie, ma mia nonna (e tutte le altre donne della mia famiglia che ho conosciuto) non ha mai mancato di rispetto a mio nonno, neppure con le amiche, né era pigra, o si annoiava o si sentiva "oppressa".
Vero, posso confermare.
C'era tuttavia qualche eccezione di donne che avevano una personalità forte che dominavano il marito che era un quaqqaraqua, ma erano appunto eccezioni.
Questo perché era diverso il clima diciamo culturale, non esistevano queste minchiate della superiorità femminile, anzi; poi le donne erano superimpegnate con la famiglia sin da ragazze quando avevano in genere diversi fratelli da accudire e poi quando si sposavano (non a quarant'anni come oggi) avevano ancor più lavoro, non avevano certo tempo per vestiti, scarpe, apericene antifa e altre boiate.
Ma, stante le naturali litigiosità e ipocrisia femminili (perché sono così, c'è poco da fare, si nota già dalle giovanissime, non è questione di maschilità tossica), una civiltà come la nostra, priva dei necessari argini, è destinata a far emergere rovinosamente queste peculiarità con i risultati che oggi vediamo.
Ricordiamo anche che, almeno fino al 1958, grazie alla presenza delle case chiuse erano appunto tollerate certe "evasioni" maschili proprio perché, cosa che potrebbe sembrare paradossale, erano funzionali alla salvaguardia del matrimonio e non alla sua distruzione (naturalmente se fatte con l'opportuna discrezione).
Cosa che le donne un tempo sapevano benissimo perché veniva insegnato loro dalle madri: chi mette in pericolo la famiglia non sono le mignotte, bensì le amanti.
E pure la Chiesa lo sapeva perfettamente, intendo la Chiesa quando era tale, non l'ong che è adesso.



Online Frank

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Re:La femminilità è in se stessa il problema?
« Risposta #20 il: Dicembre 22, 2019, 10:49:24 am »
Mah, guardate, io fino ai 35 anni di età non mi ero mai interessato di questi argomenti, per cui non davo peso a ciò che ascoltavo da ragazzo da parte delle donne della mia famiglia (madre, sorella, zie, etc), ma facendo mente locale ricordo bene che pure allora c'erano donne che affermavano di essere delle "schiave"... sia del marito che dei figli, nonché della società.
Ad esempio: una sorella maggiore di mia madre (quindi mia zia) si lamentò per anni del marito (mio zio) che non la mandò a lavorare come sarta e consequenzialmente "la costrinse" a fare la casalinga.
Ricordo anche che a lei piacevano le moto.
Il fatto è che fino agli anni Cinquanta la società italiana (e non solo) era prevalentemente agricola, non c'era internet; la televisione con Mike Bongiorno a condurre "Lascia o raddoppia" era roba per pochi, la fatica era tanta, etc etc.
Le donne erano "più buone ed educate" solo perché la società era impostata in ben altra maniera... e naturalmente gli uomini non erano - di norma - coglioni e zerbini come oggi.

Inoltre, tanto per esser chiari, certi discorsi relativi ai "paletti" ed alle regole valgono anche per gli uomini.
La specie umana è quello che è, per cui non nasce "educata" e "imparata"... consequenzialmente necessità di ben precise regole, altrimenti i guai sono assicurati.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #21 il: Dicembre 22, 2019, 11:12:16 am »
Va da sé che anche mio nonno l'ha sempre rispettata e non ha mai sentito l'esigenza di ricorrere ad amanti e professioniste assortite.
Non li ho visti mai alzare la voce.

Ascolta, anche i miei nonni rispettavano le mie nonne (e viceversa), le quali, però, erano ben consapevoli del fatto che con i miei nonni * era meglio non passarsene con le parole.
Figuriamoci con le mani...**
Per cui il loro "volare basso" dipendeva da un mix di fattori, compreso quello di essere delle casalinghe e consequenzialmente di non avere un reddito proprio.


@@

* Riguardo a mio nonno paterno (deceduto da tempo) so per certo che ebbe un'amante.
Me lo disse un suo amico, deceduto anch'esso da anni.

@@

** Un particolare degli uomini di un tempo - anzitutto quelli che svolgevano lavori molto duri e faticosi, come ad esempio il contadino o il fabbro -, che mi impressionava già da bambino, erano le mani e i polsi, che soventemente somigliavano a badili e tronchi di alberi.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:La femminilità è in se stessa il problema?
« Risposta #22 il: Dicembre 22, 2019, 14:10:36 pm »
Citazione
Inoltre, tanto per esser chiari, certi discorsi relativi ai "paletti" ed alle regole valgono anche per gli uomini.
La specie umana è quello che è, per cui non nasce "educata" e "imparata"... consequenzialmente necessità di ben precise regole, altrimenti i guai sono assicurati.
E' esattamente quel che volevo dire. Negli uomini come nelle donne esiste un lato luminoso e un lato oscuro, certamente servono dei paletti ma quando questi ci sono gli esseri umani sono anche capaci di comportamenti nobili, non sono solo cani rabbiosi alla catena.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:La femminilità è in se stessa il problema?
« Risposta #23 il: Dicembre 22, 2019, 20:41:15 pm »
E' esattamente quel che volevo dire. Negli uomini come nelle donne esiste un lato luminoso e un lato oscuro, certamente servono dei paletti ma quando questi ci sono gli esseri umani sono anche capaci di comportamenti nobili, non sono solo cani rabbiosi alla catena.

Ma guarda che ne abbiamo parlato più volte in passato, sia del lato oscuro che di quello luminoso.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Offline Paride

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Re:La femminilità è in se stessa il problema?
« Risposta #24 il: Dicembre 23, 2019, 17:34:04 pm »

i nostri nonni negli anni 50 avevano vissuto la guerra, la fame, l'incertezza; la certezza del patto familiare veniva considerato ancora un bene primario, non c'era ancora la consapevolezza di un boom economico che si intravedeva ma che ancora non era generalizzato e la famiglia era vissuta come un rifugio che assicurava la continuità della specie e la protezione della prole, e l'unico modello socialmente (e legalmente sotto vari profili) accettato ed economicamente sostenibile

e forse c'era meno ipocrisia anche se mi rendo conto che può sembrare un paradosso; marito e moglie non strumentalizzavano a proprio uso e consumo del momento quello che però scientemente sapevano e accettavano essere nella propria natura, perché l'unione familiare doveva sopravvivere.

Non era lontano l'eco delle bombe non erano lontane la paura della devastazione, della fame, dell'abbandono

Oggi viviamo in questa bolla che è la società del consumo e del benessere occidentale diffuso, che ci fa sentire onnipotenti, che ci fa vivere i nostri piccoli problemi quotidiani come melodrammi, e la possibilità di scegliere quasi all'infinito (deresponsabilizzando e deresponsabilizzandosi) manda in crisi ogni forma di buon senso

Le coppie di oggi quando non hanno bisogno di scegliere quando tutto funziona si sentono statiche, in mancanza di dinamismo si arrovellano su come complicarsi la vita su quale sia il next 'step' (la coppia di 'viaggi di nozze' in crisi mistica da vuoto di valori da colmare fa simpatia ma in fondo in fondo.....)











Offline Vicus

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Re:La femminilità è in se stessa il problema?
« Risposta #25 il: Dicembre 23, 2019, 19:43:21 pm »
Oggi viviamo in questa bolla che è la società del consumo e del benessere occidentale diffuso, che ci fa sentire onnipotenti, che ci fa vivere i nostri piccoli problemi quotidiani come melodrammi, e la possibilità di scegliere quasi all'infinito (deresponsabilizzando e deresponsabilizzandosi) manda in crisi ogni forma di buon senso
Il consumismo tratta gli esseri umani come polli in batteria, distruggendo la loro dimensione trascendente per valorizzare pulsioni immediate che spingono agli acquisti.
Senza valori superiori di riferimento, cose come i legami affettivi e di amicizia non hanno significato e l'umanità perde ogni residuo buon senso.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Cyberguy94

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #26 il: Gennaio 05, 2020, 17:00:13 pm »
La questione parrocchiale la vede chi ha il pregiudizio di vederla per forza. Il cristianesimo non 'santifica' la donna in quanto madre e vergine: san Pietro dice "la donna potrà salvarsi partorendo figli" non "è già santa perché è madre o vergine". Inoltre le donne di oggi non sono madri e ancor meno vergini.
Una donna che non si sposa e non fa figli, che ama il lavoro perfino più dell'uomo, che pratica sport maschili* ed entra nella FFAA secondo logica NON PUO' ESSERE iperfemminile.
Che poi vadano tenute in riga non c'è dubbio.Esattamente come fanno adesso.

*

No, ora non stano reingegnerizzando niente. Ripeto: ho come la sensazione che tu non capisca o faccia apposta (non so quale sia peggio, francamente). Il problema delle donne odierne è che sono state forzate in ruoli maschili quando di fatto mantengono una genetica e una testa da femmine e questo crea il disastro inenarrabile che viviamo. Fossero uomini nella testa non avremmo nemmeno la problematica incel poichè non sarebbero ipergamiche. Allo stesso modo non sarebbe un peso averle in ruoli maschili perchè avrebbero capacità identiche a quelle maschili (seriamente). Hai presente le specie sessualmente monomorfe tipo Tarsio e Lemuri? Ecco...

Offline Cyberguy94

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #27 il: Gennaio 05, 2020, 17:01:14 pm »
Dai, tranquillo, ché io comprendo benissimo cosa vuoi dire.
Grazie, veramente. Tuttavia ho, ripeto, la forte sensazione che anche gli altri capiscano ma che per motivi di sottofondo ideologici cerchino di non capire sviando l'argomentazione e le mie parole con una velata malafede

Offline Cyberguy94

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #28 il: Gennaio 05, 2020, 17:01:40 pm »
Cyber scusami, spiegheresti cos'è la "questione parrocchiale" ?
Hai capito benissimo. Basta leggere tutto il thread e il mio messaggio completo
« Ultima modifica: Gennaio 05, 2020, 17:37:41 pm da Vicus »

Offline Cyberguy94

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Re:La femminilità è in sè stessa il problema?
« Risposta #29 il: Gennaio 05, 2020, 17:03:15 pm »
Scusate ma contesto questa teoria delle donne intrinsecamente malvage e infingarde, da tenere a bada a suon di minacce o di sberle.*
Non so come funzionasse nelle vostre famiglie, ma mia nonna (e tutte le altre donne della mia famiglia che ho conosciuto) non ha mai mancato di rispetto a mio nonno, neppure con le amiche, né era pigra, si annoiava o si sentiva "oppressa".
Pur vivendo in una grande città, non ha mai chiesto a mio nonno di portarla al centro commerciale a vuotargli le tasche, o a spasso come si deve fare oggi con le donne e con i cani.
Va da sé che anche mio nonno l'ha sempre rispettata e non ha mai sentito l'esigenza di ricorrere ad amanti e professioniste assortite.
Non li ho visti mai alzare la voce.
Oggi la mia città ha il record galattico dei divorzi.

Per Duca: anche dal lato furlàn ho avuto famiglie di solido carattere, come sempre in quel di Udine e mai ci sono stati tradimenti o tensioni di alcun genere.

Già il titolo del topic evoca la maschilità tossica di matrice femminista. Cerchiamo di non scendere al loro livello!

* Non che abbiate usato queste parole; ma tanto per farmi capire.
Tua nonna era un caso singolo. Un caso singolo non fa un intero genere. E' dato di fatto che le donne non tenute a bada diventino il demonio che vediamo al giorno d'oggi. Altrimenti il femminismo sarebbe stato un cambiamento normale e quasi positivo. Non lo è stato proprio perchè la donna biologica senza educazione e controllo maschile diventa una belva ipergamica senz'anima