Autore Topic: Università gratis o scontata per le studentesse che scelgono corsi scientifici  (Letto 2023 volte)

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Online Frank

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Hanno veramente la faccia come il culo.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-01-08/universita-gratis-o-scontata-le-studentesse-che-scelgono-corsi-scientifici-153505.shtml?uuid=AEgpU2dD&refresh_ce=1

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Università gratis o scontata per le studentesse che scelgono corsi scientifici
di Marzio Bartoloni 08 gennaio 2018


Università gratis o scontata per le ragazze che sognano un giorno di lavorare come data scientist, esperto di Big Data, analista degli investimenti o come ingegnere. Il Miur ha appena firmato un decreto che stanzia un pacchetto di fondi per l’orientamento - vero buco nero nel passaggio dalla scuola all’università - e tra questi ci sono anche 3 milioni che le università potranno utilizzare per incentivare le iscrizioni femminili alle lauree scientifiche. Percorsi, questi, scelti in media da solo tre studentesse su dieci.

Secondo i dati del ministero dell’Istruzione sono appena il 35% le studentesse che si orientano verso le discipline Stem (acronimo inglese che sta appunto per scienze, tecnologia, ingegneria, matematica), ma la percentuale crolla per la laurea specifica in scienze tecnologiche e informatiche a solo il 15,2%. Un divario che inizia già dalla scelta della scuola secondaria superiore come dimostrato da diversi studi. Anzitutto le studentesse scelgono in misura molto maggiore i licei, il 68% delle ragazze contro il 32% dei ragazzi. Con il più gettonato classico per le ragazze e lo scientifico per i ragazzi. Certo sono i lontani i tempi in cui le studentesse in ingegneria erano rarissime (e si conquistavano l’applauso di colleghi e docenti nel primo giorno di corso): ormai per questo percorso le laureate sono quasi un terzo e brillano più dei colleghi con voti più alti e studi conclusi prima. Il dato è in miglioramento anche grazie al fatto che la scarsa presenza femminile nelle Stem è ormai argomento di discussione a tutti i livelli, G7 compreso.

Il decreto firmato a fine dicembre dalla ministra Valeria Fedeli riguarda sia le risorse disponibili per l'attuazione del Fondo per il sostegno dei giovani (previsto dalla legge 170 del 2003) sia quelle per attuare i Piani per l'’orientamento previsti dalla legge di bilancio per il 2017. A disposizione ci sono 64,2 milioni di euro in tutto per le università statali (59,2 milioni per il Fondo giovani e 5 milioni per i Piani per l’orientamento) e a 2,6 milioni di euro per le università non statali legalmente riconosciute. Il provvedimento oltre a prevedere più risorse (+6,3%) per la mobilità internazionale degli studenti, stanzia un pacchetto di fondi per l’orientamento. In particolare ci sono 3 milioni di euro per incentivare le iscrizioni ai corsi di laurea di ambito scientifico, con specifici incentivi a favore delle studentesse. In particolare gli atenei potranno prevedere l’esonero parziale o totale dalle tasse o potranno erogare contributi aggiuntivi o altre forme di sostegno agli studi. Non solo: le università riceveranno una quota maggiore di risorse (il 20% in più) per le iscrizioni delle studentesse rispetto a quelle degli studenti in modo da incentivare l'interesse delle ragazze per questi corsi.

Sono previsti poi 8 milioni per i piani per l’orientamento e per il piano lauree scientifiche e per finanziare progetti presentati da reti di università, in collaborazione con le scuole, che riguardino: azioni di orientamento in ingresso all'università; azioni di formazione dei tutor; sviluppo di laboratori per il riconoscimento delle abilità e lo sviluppo delle vocazioni delle studentesse e degli studenti, che si affiancano a quelli per l'insegnamento delle scienze di base del Piano lauree scientifiche. Previste risorse anche per incentivare percorsi d’incontro fra docenti delle scuole secondarie e docenti universitari per la formazione e l'orientamento; attività per l'autovalutazione e la valutazione della preparazione di base delle studentesse e degli studenti, sviluppo di azioni di monitoraggio del tutorato. Altri 6 milioni infine saranno utilizzati per l’erogazione di assegni agli studenti tutor che aiuteranno le matricole a orientarsi nel loro percorso di studi.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Vicus

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Diciamo pure: laurea regalata.
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Diciamo pure: soldi pubblici sprecati.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online KasparHauser

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Diciamo pure che hanno rotto...le scatole

Offline freethinker

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Finirà che la ministressa prenderà finalmente una laurea :lol:
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Offline TheDarkSider

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Ennesima discriminazione antimaschile, ennesimo sopruso perpretato in accordo alla "Costituzione piu' bella del mondo" che nell'art 3 comma 2 permette e anzi incoraggia le "discriminazioni positive".

Ad ogni modo, in base al mercato del lavoro italiano le lauree STEM sono una fregatura: sono lauree molto difficili e impegnative che offrono stipendi troppo bassi per la durezza della materia. Di questo la colpa e' sia del settore pubblico che del settore privato, che fa poca ricerca e paga poco i ricercatori.
Stando cosi' le cose, le donne che scelgono poco il settore STEM semplicemente si adeguano alla situazione.

Del tutto diversa e' la situazione all'estero: non solo nei soliti paesi ricchi (nord europa e anglosfera), ma perfino in alcuni paesi dell'Est i programmatori sono piu' pagati che in Italia. Sono anche piu' socialmente rispettati, visto che in Italia sono visti come poco piu' che "smanettoni"...

"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Online Sardus_Pater

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perfino in alcuni paesi dell'Est i programmatori sono piu' pagati che in Italia.

La zona di Bratislava è la Silicon Valley europea. Lo so anche perché ci son stato.
Se non ci fossero i soliti problemi comuni a tutti i paesi ex blocco sovietico, la Slovacchia sarebbe tra i primi 5 dell'Unione.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Alberto1986

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Finchè non cominceranno ad esserci denunce e ricorsi da chiunque, queste discriminazioni anti-maschili non solo non si fermeranno ma saranno sempre più spudorate e vergognose.