Autore Topic: Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...  (Letto 10653 volte)

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Offline nonmorto

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #15 il: Marzo 28, 2015, 10:57:57 am »

Uomo della monsanto che intervistato sull'aumento di cancro in argentina collegato agli OGM dice che il Roundup è sicuro e che si può anche bere senza nessun effetto negativo, quando l'intervistatore gli offre di berlo rimane sorpreso e se ne va insultando.

In realtà non credo che sia poi così sorprendente, ci sono molte sostanze in teoria sicure che io non berrei mai, tipo urina o sapone.

Notare cosa dice l'uploader del video, parla dell'ipotesi della Ciprini, ossia femminismo ed OGM contro i maschi e la riproduzione.

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #16 il: Marzo 28, 2015, 11:24:10 am »
Onde elettromagnetiche e fertilità maschile.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3400170/

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«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Vicus

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #18 il: Marzo 28, 2015, 12:59:48 pm »
Notare cosa dice l'uploader del video, parla dell'ipotesi della Ciprini, ossia femminismo ed OGM contro i maschi e la riproduzione.
Non è un'ipotesi :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #19 il: Marzo 28, 2015, 14:44:42 pm »
Vorrei ricordare che la polemica con Dolce e Gabbana riguarda "i figli della chimica" senza padre ne madre.

Offline nonmorto

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #20 il: Marzo 29, 2015, 23:45:46 pm »
La famosa intervista a Veronesi al Riformista dell'agosto 2007. Ricordo che Veronesi è stato ministro della salute. La versione del riformista non la trovo su internet ma sarebbe bello averla, ho trovato altri articoli di quel periodo che parlano di quella intervista:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/08_Agosto/19/veronesi_bisessuali_sesso_amore.shtml

Citazione

La sessuologa: «Una rivoluzione, tra due o tre generazioni»
Veronesi: «L'umanità sarà bisessuale»
L'oncologo: «Si farà l'amore per affetto e non per riprodursi. È il prezzo positivo pagato dall'evoluzione naturale della specie»
   
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MILANO — Il futuro? È bisessuale. Parola di Umberto Veronesi. Intervistato ieri dal Riformista, l'oncologo ex ministro della Salute immerso nella quiete estiva di Capalbio ha scosso l'atmosfera con una tesi che fa già discutere. La specie umana — dice Veronesi — si va evolvendo verso un «modello unico», le differenze tra uomo e donna si attenuano (l'uomo, non dovendo più lottare come una volta per la sopravvivenza, produce meno ormoni androgeni, la donna, anche lei messa di fronte a nuovi ruoli, meno estrogeni) e gli organi della riproduzione si atrofizzano. Questo, unito al fatto che, tra fecondazione artificiale e clonazione, il sesso non è più l'unica via per procreare, finirà col privare del tutto l'atto sessuale del suo fine riproduttivo. Il sesso resterà — avverte l'oncologo — ma solo come gesto d'affetto, dunque non sarà più così importante se sceglieremo di praticarlo con un partner del nostro stesso sesso.

Insomma, saremo tutti bisessuali? Raggiunto dal Corriere, il professore conferma la previsione: «È il prezzo che si paga — spiega — all'evoluzione naturale della specie. Ed è un prezzo positivo ». Davvero? «Sì, perché nasce dalla ricerca della parità dei sessi: negli ultimi vent'anni le donne hanno assunto ruoli sempre più attivi nella società e questo porta con sé un'attenuazione delle differenze sessuali». Avremo uomini meno virili (il processo è già in atto: dal dopoguerra in poi la «vitalità» degli spermatozoi è mediamente calata del 50%) e donne più mascoline. Parità uguale appiattimento? «Al contrario — spiega Chiara Simonelli, sessuologa, docente all'Università La Sapienza di Roma — ciò che prospetta Veronesi è una maggiore libertà, dagli stereotipi e dai pregiudizi. Il fenomeno è appena agli inizi: perché prenda consistenza dovremo aspettare almeno due o tre generazioni».

Una rivoluzione, dunque. Ma biologica o culturale? «Entrambe: i cambiamenti della mentalità e le evoluzioni genetiche sono fenomeni correlati, e si influenzano reciprocamente. Ma si tratta di processi molto lenti». Veronesi ha la vista lunga: la società bisex è ancora lontana. Ma per trovare una civiltà capace di mettere a regime l'amore per entrambi i sessi non serve guardare avanti: nella Grecia classica, radice dell'Occidente di oggi, gli uomini non facevano mistero della passione per i ragazzi. Corsi e ricorsi della storia? «La bisessualità antica — avverte Eva Cantarella, che all'argomento ha dedicato un libro edito da Rizzoli — era molto diversa da quella che intendiamo oggi. Non era la possibilità di scegliere con chi e come avere rapporti sessuali, ma un fenomeno soggetto a regole precise. Era concessa solo agli uomini: un uomo adulto poteva avere rapporti con uno più giovane ma solo mantenendo un ruolo attivo. Raggiunta la maggiore età, gli adolescenti abbandonavano il ruolo passivo». E le donne? «Mogli e madri. L'amore coniugale, che conviveva con quello per altri uomini, era cosa diversa: in greco aveva anche un altro nome, filia, di contro all'eros passionale».

Un amore finalizzato alla procreazione: «A quella dei corpi: quello per i fanciulli, scrive Platone, era più nobile perché volto alla procreazione delle anime». E qui torniamo a Veronesi e al sesso come gesto d'affetto e non mezzo per far progredire la specie. Un valore positivo che non mette tutti d'accordo: «La scissione della riproduzione dalla sessualità e dal nucleo familiare — dice Fiorenzo Facchini, antropologo dell'ateneo di Bologna — non può essere vista come un vantaggio per la specie umana. La riproduzione per l'uomo non è solo incontro tra gameti, implica rapporti tra due persone. È la naturale condizione umana a richiederlo. In un momento in cui la natura viene giustamente rimessa al centro dell'attenzione appare strana e del tutto stonata una prospettiva biotecnologica che ne usurpa le funzioni». Dunque nessun «prezzo da pagare» all'evoluzione naturale della specie? «Riguardo alla previsione di livellamento degli interessi dei due sessi e di attenuazione della sessualità nel suo significato antropologico — conclude Facchini — ritengo che l'orientamento sessuale sia definito sul piano biologico della specie e non possa essere messo da parte».
Giulia Ziino
19 agosto 2007

Se magari qualcuno ha il giornale "il riformista" cartaceo di quel periodo sarebbe carino scannerizzarlo. È di qualche giorno prima del 19 agosto 2007.

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #21 il: Marzo 30, 2015, 00:20:03 am »
Citazione da: nonmorto
Veronesi: «L'umanità sarà bisessuale»
Si noti che Veronesi, gettate le maschere della "libera scelta personale" e dei "diritti di minoranze", finalmente parla chiaro: volenti o nolenti, il maschio e la femmina normali s'hanno da abolire.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #22 il: Marzo 30, 2015, 00:28:29 am »
Un'altra chicca, Veronesi, subito dopo l'intervista o comunque in quello stesso periodo, ad una radio, "rassicura" un intervistatore preoccupato e lo rassicura dicendogli che i maschi sono aggressivi e pericolosi, per questo la "natura" li sta eliminando trasformandoli in donne. Fiuuuu, meno male che ci ha rassicurato.

http://www.radioradicale.it/la-pigrizia-riproduttiva-delloccidente-veronesi-prospetta-un-futuro-bisessuale-0

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«La pigrizia riproduttiva dell'Occidente». Veronesi prospetta un futuro bisessuale
Di Giacomo Properzj - 18 agosto 2007

Capalbio. Scusa Umberto ma ho incontrato qui un gruppo di villeggianti milanesi che ti avevano ascoltato nella bella villa di un assicuratore dove avevi prospettato loro un futuro bisessuale per tutta l’umanità. Questi bravi milanesi erano, nello stesso tempo, perplessi e turbati. Vuoi spiegare anche a me questa storia? «Non è una cosa così semplice…». D’accordo, ma in parole povere e comprensibili anche a un modesto laureato in legge. «Allora, per un laureato in legge, posso partire dal fatto che si è registrato, nel mondo occidentale, un calo di spermatozoi nella popolazione maschile. Questo è un fatto che dipende da cause ormonali». Cioè? «Cioè la ipofisi che controlla le ghiandole che producono ormoni androgeni ne stimola una produzione sempre minore per effetto dell’evoluzione, delle condizioni di vita dell’uomo, che non necessitano più di una intensa aggressività fisica per la sopravvivenza : caccia, guerra, etc». Guerre ce ne sono sempre, anzi… «Sì ma sono guerre sempre più tecnologiche che non necessitano di aggressività fisica, anche se hanno un carattere sempre più distruttivo». Mi par di capire che, praticamente, questo processo sia cominciato con l’invenzione della polvere da sparo e delle armi da fuoco. «Esattamente, perchè si tratta di processi a lungo termine anche se, come sembra avvenire ai nostri giorni, trovano poi una accelerazione in determinati periodi finali». Ma tutto questo cosa c’entra con la bisessualità? «Beh, l’uomo viene perdendo le sue “caratteristiche maschili” più rozze e tende a trasformarsi in una figura sessualmente ambigua. D’altronde anche nelle donne si sta verificando lo stesso processo e l’ipofisi femminile stimola sempre meno la produzione di ormoni estrogeni». Quindi uomo e donna tendono ad assimilarsi in un unico modello. «Sì e si va determinando, per adesso solo nel mondo occidentale, una “pigrizia riproduttiva”». Ma questo può comportare addirittura la scomparsa dell’umanità. «No! Perchè l’umanità può riprodursi anche senza passare attraverso i metodi tradizionali. Per esempio attraverso i vari sistemi di procreazione assistita o addirittura con la clonazione». Allora le donne si riprodurrebbero da sole? «Sì, teoricamente è possibile». E la maggior parte degli individui si collocherebbe in un’area di mezzo tra uomo e donna. Mi viene in mente Maeterlinck. «Certo, La vita delle api. In qualche modo si potrebbe ipotizzare, in un lontanissimo futuro, una società organizzata come un alveare con la massa prevalente dei suoi membri praticamente asessuata e fasce limitate addette alla riproduzione». Per i tradizionalisti come me sarebbe dunque previsto il triste destino dei fuchi: uno solo di loro riesce, peraltro morendo, a fecondare l’ape regina, tutti gli altri, quando ritornano all’alveare, sono scacciati dalle api operaie e destinati a morire di fame. «Non preoccuparti, nell’uomo, a differenza che negli insetti, esiste una capacità di autocoscienza che noi chiamiamo genericamente intelligenza che produce, al di là delle reazioni fisiologiche, anche reazioni sentimentali». Parli della grande avventura della vita, cioè dell’amore? «Esattamente, perchè al di là del progresso della scienza, e in particolare della medicina, esiste il progresso di quello che potremmo chiamare “sensibilità umana”». Ecco qua, ci si riaggancia al discorso dell’omosessualità di massa che ha così turbato i nostri amici milanesi. «Non direi proprio omosessualità, direi con più precisione bisessualità. Al momento che l’atto sessuale non ha più un contenuto fecondativo esso diventa un gesto di affetto che non è importante se viene praticato tra persone di sesso diverso o meno. Naturalmente le api operaie, che sono insetti, non hanno “l’intelligenza” degli uomini, allora esauriscono la loro vita nell’azione ma noi abbiamo anche la possibilità del pensiero e quindi possiamo immaginare per esempio una società futura che progredisce e non resta statica come quella delle api. All’epoca di Maeterlinck le dottrine collettivistiche ipotizzavano “società alveari” che poi sono fallite come abbiamo potuto constatare». D’altronde gli studi genetici cambieranno molto le cose. È vero che è possibile un aumento sostanziale della vita media dell’umanità? «Già adesso, intervenendo sul gene P66…». Cioè eliminandolo. «Esattamente, perchè questo gene presiede alla ossidazione delle cellule e intervenendo si può ipotizzare, ripeto, già adesso, una vita media che si allunga intorno ai 120 anni». Sarebbe un disastro per l’Inps. «Anche qui non parliamo dell’oggi nè dell’immediato domani, ma gli studi scientifici che ci hanno portato a questi risultati ci riserveranno molte sorprese. La tecnologia farmaceutica farà il resto». Speriamo non faccia il resto il nostro Parlamento, che ha già bloccato in molti casi. come per la legge sulla fecondazione assistita, gli sviluppi della scienza. «Siamo in un Paese scientificamente ritardato dove la scienza è scarsamente finanziata e, talvolta, persino legalmente impedita. Ma il mondo va avanti, per fortuna, anche fuori i confini del nostro Paese». Allora, per concludere, possiamo rassicurare i nostri amici milanesi, che erano tanto preoccupati, che per ora non c’è un pericolo di omosessualità di massa.

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #23 il: Marzo 30, 2015, 00:45:03 am »
Un'altra conferma del programma di estinzione del maschile.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #24 il: Marzo 31, 2015, 16:03:18 pm »
Ricerca di Thomas G. Travison, Ph.D. del New England Research Institutes (NERI) pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, gennaio 2007, riportata da Reuters

http://uk.reuters.com/article/2006/11/01/health-testosterone-levels-dc-idUKKIM16976320061101

Citazione
Men's testosterone levels declined in last 20 years

(Reuters Health) - A new study has found a "substantial" drop in U.S. men's testosterone levels since the 1980s, but the reasons for the decline remain unclear. This trend also does not appear to be related to age.

The average levels of the male hormone dropped by 1 percent a year, Dr. Thomas Travison and colleagues from the New England Research Institutes in Watertown, Massachusetts, found. This means that, for example, a 65-year-old man in 2002 would have testosterone levels 15 percent lower than those of a 65-year-old in 1987. This also means that a greater proportion of men in 2002 would have had below-normal testosterone levels than in 1987.

"The entire population is shifting somewhat downward we think," Travison told Reuters Health. "We're counting on other studies to confirm this."

Travison and his team analyzed data from the Massachusetts Male Aging Study, a long-term investigation of aging in about 1,700 Boston-area men. Data from the men were collected for three time intervals: 1987-1989, 1995-1997, and 2002-2004.

While a man's testosterone level will fall steadily as he ages, the researchers observed a speedier decline in average testosterone levels than would have been expected with aging alone.

They hypothesized that the rising prevalence of obesity as well as the sharp decline in cigarette smoking might help explain their findings, given that testosterone levels are lower among overweight people and smoking increases testosterone levels. But these factors accounted for only a small percentage of the observed difference.

It's likely that some sort of environmental exposure is responsible for the testosterone decline, Travison said, although he said attempting to explain what this might be based on the current findings would be "pure conjecture."

The researchers used body mass index, the ratio of height to weight, to estimate obesity levels, he noted, but this is not a very accurate way to gauge the real adiposity, or fat content of the body, so it's possible that obesity might be more of a factor than it appears in this analysis.

"I think like most things that are complex, it's likely that there is no one cause," he said.

SOURCE: Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, January 2007.


altri articoli sulla stessa ricerca:
https://www.endocrine.org/news-room/press-release-archives/2006/testosterone_lvls_in_men_decline

Non so come è possibile che un articolo di ottobre 2006 riporti una ricerca del gennaio 2007

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #25 il: Marzo 31, 2015, 16:23:54 pm »
Altro articolo
http://thechart.blogs.cnn.com/2011/08/18/modern-life-rough-on-men/

Citazione
Modern life rough on men

Didn’t men use to be more masculine? They were more ready  to fight back, right? They walked with more swagger, and just did more things their way.

Researchers can’t measure swagger – but they can measure testosterone, the male sex hormone most responsible for masculine behaviors – and studies show that testosterone levels in men have been on the decline for decades.

Two major studies have confirmed the phenomenon, one in U.S. men and another in Danish men. In the U.S. study, the total testosterone levels measured in men’s blood dropped approximately 22% between 1987 and 2004.

Of course testosterone levels drop as men get older, but what makes the study shocking is that men today actually have less testosterone than men used to have at the same age.

The challenges to men’s health may not be limited to testosterone levels. The amount of sperm in ejaculated semen may be falling too.

A 1992 Danish analysis of sperm quality from other studies concluded that sperm quality has been dropping for decades, and a 1997 reanalysis using different mathematical modeling confirmed the decline, estimating a drop in sperm levels of about 1.5% per year in the United States.

But researchers have been gathering new data since 1996, this time using semen from Danish 18-year olds testing for military service.

That data shows no such decline at all. Oddly, the results have not been published in a peer-reviewed journal, but were instead released early to the Danish government, which then published them online.

If there’s strong evidence that testosterone is dropping, and the jury is still out on the decline of sperm, what other health challenges are men facing?

Male sex organ malformations are certainly among them. Hypospadias for example, a condition in which the man’s urethra opens somewhere before the tip of the penis, nearly doubled in prevalence from 1970 to 1993 according to national Birth Defects Monitoring Program.

Another study found that the percentage of babies in neonatal intensive care units with hypospadias jumped from just .4% in 1987 to 4% in 2000.

Boys also suffer higher rates of once-rare disorders like ADHD and autism. A comprehensive study of South Korean schoolchildren published earlier this year estimates 3.74% of all boys in that country have some form of autism, compared to 1.74% of girls.

To top it all off: there’s evidence that the percentage of babies born male is declining.

In the general population the difference is slight, but statistically relevant. One group of epidemiologists found that in the United States, the percentage of Caucasian babies born male decreased from 51.43% in 1970 to 51.22% in 2002. That’s equivalent to about 21 fewer men per 10,000 births.

In some populations, the drop is far more significant.

A group of Native Americans – the Chippewas of Aamjiwnaang – live on a reserve surrounded by large industrial chemical plants in Ontario, Canada. The percentage of male births there dropped from a normal rate of 55.1% in the years 1989-1993 to just 34.8% in the years 1999-2003.

Why is this happening?

Many researchers cited here mention changes in our environment, like an increase in the number of chemicals we’re exposed to in the womb, and throughout life.

Precisely how it all happens though is somewhat outside our scientific understanding, and of course something like testosterone levels affects each man very differently.

“Two men of the same age may have exactly the same testosterone level but feel very different physically, emotionally, and sexually,” says Ian Kerner, CNN’s sex counselor. “I try to work with men to re-define sex in a way that works with their situation.”

What is clear is that for whatever reason – men are taking some big biological punches from modern life.

Follow CNNHealth on Twitter
   Post by: William Hudson - CNN Medical Producer

Ricerche citate
http://press.endocrine.org/doi/abs/10.1210/jc.2006-1375 A Population-Level Decline in Serum Testosterone Levels in American Men (quella di Travison)
http://press.endocrine.org/doi/abs/10.1210/jc.2006-2438 Secular Decline in Male Reproductive Function: Is Manliness Threatened? Shalender Bhasin (ricerca sui maschi danesi)

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« Risposta #26 il: Marzo 31, 2015, 18:26:32 pm »
Secondo diverse ricerche molti alimenti e plastiche contengono estrogeni e altre sostanze dannose per gli uomini.
E' meno noto che nel Terzo Mondo si sterilizzano interi villaggi senza tanti complimenti con vaccini e additivi nell'acqua potabile.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #27 il: Marzo 31, 2015, 18:33:54 pm »
estrogeni e fitoestrogeni nei cibi,  altro che il fumo. :doh:

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #28 il: Marzo 31, 2015, 20:08:20 pm »
A volte mi chiedo se i vari movimenti animalisti, ecologisti, vegetariani, vegani, salutisti etc. siano stati infiltrati.

Non capisco molto di diete e medicine, però tutti i consigli degli ultimi 50 anni sembrano fatti apposta per ridurre la fertilità ed il testosterone.

C'è stata una guerra ai grassi dagli anni 70 in poi, nei cibi (latte, yogurt ma anche altri) hanno tolto i grassi e dato che i cibi non avevano più gusto ci misero zucchero. Sostituirono grassi con zucchero, scrivevano (e scrivono) sulle etichette 0% grassi.

Ora leggo anche, senza saperne nulla, che i grassi sono fondamentali per testosterone e fertilità
http://www.livestrong.com/article/441826-fats-testosterone/

Mi pare anche di capire che l'epidemia di obesità sia dovuta proprio alle diete piene di zuccheri. L'obesità a sua volta porta ad un calo di testosterone e fertilità

Ora i movimenti vegetariani promuovono la soia perché produce una gran quantità di proteine per ettaro, proteine quasi complete, forse più di qualsiasi altra pianta, però la soia contiene fitoestrogeni.

Veronesi ha scritto qualche libro sulla salute ed uno sull'essere vegetariani http://www.ibs.it/code/9788809766877/veronesi-umberto/verso-scelta-vegetariana.html sarebbe interessante sapere che cibi promuove

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« Risposta #29 il: Marzo 31, 2015, 20:10:02 pm »
http://en.wikipedia.org/wiki/Atkins_diet

Atkins fu massacrato quando promosse una dieta a basso contenuto di carboidrati.