Autore Topic: Troppe donne, il male oscuro della scuola  (Letto 14762 volte)

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Online Frank

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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #30 il: Marzo 10, 2015, 09:32:27 am »
Io mi sono sempre trovata male quando ho avuto da fare con medici e il sistema medicale in Italia.

Citazione
Ti trattano con superiorità come se fossi cavia non essere umano.

In Romania, invece, tutto ok, vero ?
http://www.balcanicaucaso.org/aree/Romania/Romania-il-marketing-della-sanita-149671
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26 marzo 2014

In Romania la sanità pubblica è al limite del tracollo, in particolare a causa della carenza di personale. In quest'approfondimento gli investimenti in agenda, il marketing all'estero del presidente Băsescu e recenti polemiche sulla fecondazione in vitro

Ormai essere premier, presidente o ministro di un paese significa anche saper fare promozione, marketing, pubblicità. Ne sa qualcosa il capo di stato romeno Traian Băsescu che, nell'attesa si sblocchi il tormentato iter della riforma della sanità, approfitta dei suoi viaggi di stato per trovare partner internazionali per sviluppare il settore del turismo sanitario, delle cure termali e delle cliniche private in Romania.

Il settore sanitario romeno, infatti, soffre strutturalmente di mancanza di fondi e di un'endemica corruzione, motivo per cui la riforma auspicata punta sul rilancio di servizi base per tutti, ma anche di assicurazioni sanitarie volontarie e partnership pubblico-private per le strutture ospedaliere. Una strategia che potrebbe avere due esiti diversi: il miglioramento delle cure di base, ma anche, come rovescio della medaglia, lo sviluppo di un settore dedicato solo ai più ricchi, come del resto già sta accadendo ad esempio per la fecondazione in vitro, sulla quale è in atto una polemica che vede tra i protagonisti un altro esponente politico di casa Băsescu, l'europarlamentare e neomamma Elena.
Investite nelle terme

Ritornando però a Băsescu padre, l'ultima occasione in cui ha cercato di conquistare l'attenzione di investitori stranieri è stato il viaggio di stato in Turchia dove ha chiesto apertamente agli imprenditori turchi, presenti al forum bilaterale, di investire nel settore del turismo termale romeno.

“Il turismo è un settore nel quale esistono ancora buone opportunità di investimento, ma forse non è opportuno chiedere proprio a voi di puntare sul nostro turismo nel momento in cui in Turchia si sta registrando un boom di progetti nello stesso settore. Per questo vi chiedo di fare qualcosa che in Turchia non potreste realizzare: investire nel turismo termale – ha detto Băsescu nella inedita versione di promoter – la Romania ha eccellenti condizioni climatiche e risorse termali, la salute sgorga dalla terra, abbiamo acque con qualità terapeutiche fuori dall'ordinario e cure specifiche per la terza età. Un potenziale straordinario e un investimento con un profitto garantito – ha continuato ormai sull'onda della pura promozione – Un investimento garantito, da sfruttare sia in estate che in inverno”.

E se questo appello non fosse bastato Băsescu ha aggiunto che in Romania ci sono opportunità di investimento anche nel settore sanitario privato, possibilità offerta dalla riforma ferma ai box per mancanza di fondi pubblici.

La strategia di Băsescu rivela, quindi, un paese che cerca in tutti modi di raggiungere un obiettivo ma che sa non potrà farlo senza l'aiuto esterno. Nel 2013 Bucarest e il Fondo Monetario Internazionale sono stati ai ferri corti sulla sezione della riforma della Sanità che riguarda le cliniche private, con il risultato finale che il governo romeno ha stralciato i fondi destinati alle strutture private dal Fondo di assicurazione nazionale per la salute. Questa mossa potrebbe spaventare nuovi e potenziali investitori, ma è anche vero che la Romania è uno dei paesi che ha lasciato più margine di manovra ai privati che vogliano investire nel settore.
Sistema sanitario al tracollo

Resta il fatto che il settore sanitario romeno è quasi al tracollo. Secondo la Banca Mondiale “l'accesso alle cure è sbilanciato verso i ceti più abbienti. La metà della popolazione povera non può accedere alle cure necessarie e la maggior parte dei fondi stanziati per il settore si perdono in servizi e trattamenti inefficienti e inutili”.


Inoltre secondo l'analisi della Raffeisen Bank sul settore in Romania “il rapporto tra dottori e pazienti è di 2 ogni 1.000 abitanti, la media più bassa d'Europa. Inoltre da quando la Romania è entrate nell'UE la mancanza di personale medico è aumentata, riducendo le opportunità per i cittadini di accedere a servizi di qualità”. Le conseguenze si riflettono, poi, nell'aspettativa di vita che secondo l'Organizzazione mondiale per la Sanità è di sei anni inferiore alla media europea, 69,2 anni per gli uomini e 76,2 per le donne. La principale causa di morte è quella legata a problemi cardiovascolari (62,1%).
Gli investimenti in programma

Nel programma governativo 2013-2015 per la Sanità romena si prevede di investire 7,740 milioni di euro di Fondi europei per lo sviluppo regionale, 3,7 milioni di Fondi strutturali e 6,6 milioni di euro di denaro pubblico del budget romeno. Una buona iniezione di liquidità che però potrebbe perdersi nei rivoli della burocrazia e della corruzione che attanagliano il paese, insieme a problemi di strategia che tagliano fondi su programmi di rilievo.

Un esempio? La fecondazione in vitro. Nel 2011 era stato creato un fondo da 1,3 milioni di euro destinato alle coppie che volevano accedere ai servizi di procreazione assistita. In Romania una coppia su sei non riesce a concepire naturalmente. Il programma di sostegno è stato sospeso all'inizio del 2013 - evidentemente non più ritenuto prioritario - dopo solo due anni in cui lo stato aveva contribuito alla nascita di 300 bambini in provetta. Il sistema prevedeva che ogni coppia potesse accedere gratuitamente al primo tentativo di impianto, sia presso ospedali pubblici che cliniche private.

E sul tema recentemente si è scatenata una polemica che ha visto protagoniste la deputata Psd Lucretia Rosca, segretario della commissione parlamentare per la Salute e la famiglia e l'eurodeputata romena Elena Băsescu. Focus del dibattito: chi vuole un figlio e non può averlo deve essere ricco.

Rosca interrogata sul tema della fecondazione assistita come materia da sostenere con fondi statali, ha dichiarato: "Un bambino è un dono di Dio. Conoscete quel detto romeno: 'Chi ce l'ha, si prenda cura di lui. Chi non lo ha, non lo desideri'. Il sistema sanitario e il budget pubblico sono così risicati che non possono coprire anche questo".

Parole che hanno fatto infuriare Elena Băsescu che sul suo profilo Twitter ha scritto senza fare tanti giri di parole: "Un bambino è una benedizione. E, a mio avviso, il completamento di una donna. Da questo punto di vista, sentire un deputato Psd, ironia della sorte anche donna, che dice queste cose, è la prova di una stupidità e insensibilità degna di un bruto".

Eba, l'acronimo con cui la Băsescu ha corso per le Europee, non si è fermata qui, e ha rilanciato il tema della fecondazione assistita anche sul fronte demografico e patriottico. La Romania, infatti, soffre di un tasso di natalità sempre in calo dal 1989, quando dopo la caduta del regime di Ceaușescu, venne abrogata la legge contro l'aborto, passando da una media di tre figli per ogni donna a 1,3: uno dei più bassi dell'UE.

"La Romania perde anno dopo anno decine di migliaia di persone - ha scritto Elena Băsescu - quindi questo atteggiamento è solo un segno di mancanza di patriottismo e di mancata comprensione delle priorità nazionali. Se Ponta e il suo governo vogliono fare il bene della Romania dovrebbero stanziare i fondi per i programmi che sono stati sospesi nuovamente nel 2013 per le donne che non riescono a rimanere incinta in modo tradizionale. E' un interesse vitale nazionale, non un lusso o un capriccio, non importa quello di cui ci vogliono convincere i 'tromboni' del Psd", è stata la stoccata finale della figlia del presidente romeno.


«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Vicus

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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #31 il: Marzo 10, 2015, 10:02:37 am »
Citazione da: Frank
programmi che sono stati sospesi nuovamente nel 2013 per le donne che non riescono a rimanere incinta in modo tradizionale.
"Programmi"? Lorsignore dovevano pensarci a 25 anni.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Lucia

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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #32 il: Marzo 10, 2015, 10:17:02 am »
In Romania, invece, tutto ok, vero ?

Io non dai giornali conosco Romania (cioè conosco alcuni medici della mia citta).
Ma l'atteggiamento della maggior parte dei medici con il paziente è diverso, più protettivo e più umano. Che non sono pagati bene è un'altro discorso. Che non ci sono fecondazioni in vitro è vero, ma parlavo di come i medici trattano i pazienti.
Le mie amiche infermiere in Italia dicono che qui devono trattare molto più pazienti al giorno che in Romania quindi diffido del fatto che in Ro il rapporto numerico medico/pazienti sia minore. E non ci sono neanhce programazioni birocratiche da prendere appuntamenti messi, o addirittura un anno prima....al massimo giorni.


Mio marito si è meravigliato che in Romania la dentista gli parlava gentilemnte e gli spiegava tutto ciò che sta facendo nella sua bocca, io in Italia una sola volta sono andata al dentista gli tremava la mano nella mia bocca. Era uomo. E non pensava minimamente di dirmi cosa mi sta facendo e a che pro. "Io sono medico, il tuo corpo è mio non tuo e non disturbatemi sono una persona importante" questo è il loro atteggiamento.




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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #33 il: Marzo 10, 2015, 12:36:31 pm »
Io non dai giornali conosco Romania (cioè conosco alcuni medici della mia citta).
Ma l'atteggiamento della maggior parte dei medici con il paziente è diverso, più protettivo e più umano. Che non sono pagati bene è un'altro discorso. Che non ci sono fecondazioni in vitro è vero, ma parlavo di come i medici trattano i pazienti.
Le mie amiche infermiere in Italia dicono che qui devono trattare molto più pazienti al giorno che in Romania quindi diffido del fatto che in Ro il rapporto numerico medico/pazienti sia minore. E non ci sono neanhce programazioni birocratiche da prendere appuntamenti messi, o addirittura un anno prima....al massimo giorni.

Ma figuriamoci se in Romania non erano tutte rose e fiori...
Sai cos'è che mi fa incazzare - da anni - degli stranieri (e delle straniere) che vengono a vivere in Italia ? La tendenza ad occultare, a nascondere le magagne dei propri rispettivi paesi, il voler far credere che dalle loro parti è una sorta di fantastico Eden. Tipico atteggiamento di chi si sente inferiore e pertanto vuole apparire migliore di quel che realmente è.
Ecco, in questo siete l'esatto opposto degli italiani, che nella stragrande maggioranza dei casi sono soliti prendersi a martellate i genitali, convinti come sono della tesi secondo cui "all' estero è tutto meglio".
Certo, come no: quale "estero", però...?
Di certo non la Romania, l'Albania, la Bulgaria e compagnia cantante.

(Per questa volta tralascio il discorso relativo alla tendenza che avete a sputare nel piatto in cui mangiate.)



Citazione
Mio marito si è meravigliato che in Romania la dentista gli parlava gentilemnte e gli spiegava tutto ciò che sta facendo nella sua bocca, io in Italia una sola volta sono andata al dentista gli tremava la mano nella mia bocca. Era uomo. E non pensava minimamente di dirmi cosa mi sta facendo e a che pro. "Io sono medico, il tuo corpo è mio non tuo e non disturbatemi sono una persona importante" questo è il loro atteggiamento.

Ma che cazzarola vai cianciando ?
Io di dentisti ne ho due (un sessantenne e un trentenne), ed entrambi non hanno alcun problema a spiegare cosa stanno facendo nella mia bocca, tantomeno sono sgarbati o gli tremano le mani.
Idem per quelli che mi è  capitato di conoscere in precedenza.
In merito te ne dico una: nello studio dentistico nel quale mi reco (occasionalmente) io, ogni tanto arrivano delle donne romene per farsi curare i denti che gli erano stati precedentemente curati in Romania, e sai perché ? Perché nel loro paese gli avevano combinato solo disastri.

Comunque, mia cara Lucia, il problema non sei tu, ma tuo marito (che sicuramente fa parte della categoria degli autolesionisti), che ancora ti tiene in casa.
Io ti avrei rispedita nel tuo paese da un bel pezzo.


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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #34 il: Marzo 10, 2015, 12:46:40 pm »
Citazione
Lucia : Io mi sono sempre trovata male quando ho avuto da fare con medici e il sistema medicale in Italia. Non mi sembra affatto che gli uomini  siano migliori. Ti trattano con superiorità come se fossi cavia non essere umano.

forse perchè costituite l' 80% delle visite inutili ? :cool:

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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #35 il: Marzo 10, 2015, 12:48:32 pm »

Mamma mia....Mi vengono i brividi al solo pensiero...Ho avuto a che fare alcune volte con donne medico (mutua) e mi sono sempre trovato male (una addirittura dovette chiamare un suo collega uomo per chiedere conferma di un valore). Non che con i medici uomini mi sia sempre trovato bene (anzi molti li avrei mandati volentieri a raccogliere pomodori), ma non andrei mai da un medico donna per qualcosa di veramente importante (tipo interventi chirurgici).
Ma poi basta vedere branche come la psicologia, ridotte in stato pietoso da quando pesantemente femminilizzate....
Un ulteriore futuro incentivo per la sanità privata  :(...

hai colto nel segno. i ricchi avranno una ottima sanità privata, gli altri avranno una lacromevole sanità femminlizzata.
Inutiule dire che i più brillanti si terranno lontani da una sanità ridotta come la scuola

Offline ilmarmocchio

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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #36 il: Marzo 10, 2015, 12:53:17 pm »
@ Lucia : sei proprio sfortunata :cry:
vienei in Italian e non tene va bene una.
Anche il dentista con a mano tremula.
poverina, cosa ti tocca sopportare :D :D

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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #37 il: Marzo 10, 2015, 12:57:08 pm »
hai colto nel segno. i ricchi avranno una ottima sanità privata, gli altri avranno una lacromevole sanità femminlizzata.
Inutiule dire che i più brillanti si terranno lontani da una sanità ridotta come la scuola
Purtroppo le strutture pubbliche non esistono più, già la scuola ha abbandonato la formazione in favore del lavaggio del cervello e il mondo del lavoro è costretto a supplire alle carenze dell'università.
Inutile attendere riforme, lo Stato ci vuole analfabeti e la sanità pubblica "costa troppo". Siamo noi a doverci rimboccare le maniche o l'unica formazione che rimarrà sarà il mondo virtuale dei videogiochi e dei social network.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #38 il: Marzo 10, 2015, 13:05:43 pm »
Ma figuriamoci se in Romania non erano tutte rose e fiori...
Sai cos'è che mi fa incazzare - da anni - degli stranieri (e delle straniere) che vengono a vivere in Italia ? La tendenza ad occultare, a nascondere le magagne dei propri rispettivi paesi, il voler far credere che dalle loro parti è una sorta di fantastico Eden.

Ma se ho detto che gli medici non sono bene pagati, e in un anno sono corllati due elicotteri del pronto soccorso, l'eden te la sei immaginato tu,
perché tu vuoi vedere il tuo paese come eden e non vuoi vedere i suoi difetti.
Non lo è.
E purtroppo con un marito e un bambino italiano sono costretta a ricorrere a volte ai medici italiani.


Citazione
Tipico atteggiamento di chi si sente inferiore

Inferiore de ché? Come paziente sono inferiore al medico? Si, proprio per quello mi deve trattare con attenzione e gentilezza.

Citazione
Ma che cazzarola vai cianciando ?
Io di dentisti ne ho due (un sessantenne e un trentenne), ed entrambi non hanno alcun problema a spiegare cosa stanno facendo nella mia bocca, tantomeno sono sgarbati.

probabilmente hanno trovato i tuoi dentisti un pretesto per farsi pagare di più. Purtroppo per te in questo ambito dentistico esiste proprio un turismo medicale VERSO la Romania. Che a te piace come lavorano i tuoi sei o fortunato o abituato da esere trattato da cavia. Io non.

Citazione
Comunque, mia cara Lucia, il problema non sei tu, ma tuo marito, che ancora ti tiene in casa.
Io ti avrei rispedita a casa da un bel pezzo.

Va be ma io con te non mi sarei messa.
Mio marite condivide in tot le mie critiche al sistema medicale italiano (lui dice bizantino) e riconosce che acasa mia molti (non tutti) medici sono più gentili con i pazienti.
Per lui siamo andati al pronto soccorso il 23 dicembre di sera. L'hanno tenuto in piedi in una sala d'attessa per un'ora, si poggiava su di me. Gli hanno fatto una radiografia, gli hanno detto che non ha nulla, ma appena si reggeva in piedi, e che si faccia la programazione a qualche altra visita, ma che prima vada al medico di casa. Volevamo uscire, ci hanno detto che non è quella la porta ma bisogna fare il percorso dell'intero labirinto perché quella è l'entrata. Tutto questo con un italianissimo che si è appena spezzata la schiena, e anche da allora è in concedio..perché in Italia solo il tempo fa guarire, i medici non di certo.
Mio marito perché mi caccerebbe via? Anzi, è felice che ha vicino almeno qualcuno che lo ama e su chi può poggiarsi se ha problemi. Il sistema medicale italiano non da per nulla il senso di sicurezza che dovrebbe darlo.

Il pediatra del mio figlio ha scritto sulla sua porta che non vuol essere disturbato per l'influenza e che "per l'influenza usate i fazzoletti"..

Non parlo della tecnica medicale ma dell'atteggiamento altezzoso verso i pazienti.

Il mio riferimento è Oradea/Novara non ho fatto ricerche in merito in altre citta.

Offline Lucia

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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #39 il: Marzo 10, 2015, 13:17:24 pm »
@ Lucia : sei proprio sfortunata :cry:
vienei in Italian e non tene va bene una.

Ma non marmocchio, non è che non me ne va bene una. Sono molto sodisfatta da tutte le maestre di asilo, scuola materna e elementare del mio bimbo, anche i bimbi suoi colleghi mi piacciono, anche le bimbe che si vantano che mio figlio le ha baciate. Questo ambito scolastico non sono siccura che l'avesse trovato in Romania,

forse perchè costituite l' 80% delle visite inutili ? :cool:

mah, per favore,
e siccuramente non si tratta solo di questo.
La decissione per il mio taglio cesareo l'hanno preso senza di me come se fossi un sacco di patate. Ovvio che sono scapata via. Fino quando una neomamma di colore, mamma da un giorno di due gemelli con poche parole e il tono giusto è risucita a tranquillizarmi, lei che era appaena passato lo stesso intervento. Non era una situazione inutile, azni forse era davvero emmergenza, semplicemente quella donna di colore sapeva parlare mentre i medici non.


« Ultima modifica: Marzo 10, 2015, 13:28:41 pm da Lucia »

Online Frank

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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #40 il: Marzo 10, 2015, 14:47:01 pm »
Lucia

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l'eden te la sei immaginato tu,
perché tu vuoi vedere il tuo paese come eden e non vuoi vedere i suoi difetti.
Non lo è.

No, io non immagino proprio niente e al contrario di te so fare autocritica.
Da italiano conosco bene i difetti del mio paese; casomai sei tu e tutte le straniere - e stranieri - come te a nascondere i difetti tipici dei vostri "fantastici" paesi.


Citazione
E purtroppo con un marito e un bambino italiano sono costretta a ricorrere a volte ai medici italiani.

Lascia tuo marito e tornatene nella tua "fantastica e incorruttibile" Romania, così non avrai più problemi e conseguenzialmente non romperai più gli zebedei.


Citazione
Inferiore de ché?

Hai capito benissimo.  ;)


Citazione
probabilmente hanno trovato i tuoi dentisti un pretesto per farsi pagare di più.

Sì, certo, come no.


Citazione
Purtroppo per te in questo ambito dentistico esiste proprio un turismo medicale VERSO la Romania

Guarda, se è per questo esiste anche verso la Croazia; il problema però è il livello delle cure in quei paesi...


Citazione
Va be ma io con te non mi sarei messa.

No, non ci siamo: sono io che non mi ti sarei mai filato.
Non mi sposo un italiana, figuriamoci una razzista romena-ungherese, che sputa quotidianamente nel piatto in cui mangia.

Citazione
perché in Italia solo il tempo fa guarire, i medici non di cert

In Romania invece ti fanno guarire i medici, vero ?
Bene, un ulteriore motivo per fare le valigie e tornare nell'Eden romeno.

@@

http://it.euronews.com/2012/08/01/romania-un-servizio-sanitario-da-rifare/
Citazione
Targu Mures, importante centro della Transilvania, è nota in Romania per essere sede degli uomini in tuta rossa. Sono gli ufficiali del servizio di soccorso per le emergenze:Smurd.

Fondato nel 1990 da un giovane medico di origine mediorientale, Raed Arafat, Smurd è diventato una vera e propria istituzione in tutto il Paese.Terminati gli studi in medicina Arafat, scioccato dall’elevato tasso di mortalità durante i primi soccorsi, ha deciso d’istituire un sistema innovativo per la Romania.Nonostante l’esempio di Smurd, però, la sanità romena continua a fare acqua da tutte le parti..

Ogni anno migliaia di medici romeni lasciano il Paese diretti in Italia, Francia o Germania. L’esodo è motivato da ragioni economiche, ma per la Romania significa: emergenza continua. Soprattutto nelle aree rurali. Bucarest investe ogni anno il 4% del Pil per il sistema medico. La metà della media europea.


In un’area giochi di Bucarest incontriamo Alexandra Dragusin e sua figlia Ariana. Alexandra ci racconta la sua terribile esperienza in un ospedale pediatrico pubblico. Sua figlia aveva bisogno di essere ricoverata dopo aver contratto un virus.
Alexandra ha passato notti intere a vegliare la piccola, dormendo sul pavimento, senza neanche un materasso.

Il sistema sanitario nazionale rumeno è vittima di una corruzione dilagante:“Alle infermiere interessano soltanto i soldi e basta”, racconta Alexandra che aggiunge:“Se vuoi che cambino le lenzuola di tua figlia, devi pagare. Altrimenti non sarai degnato della minima attenzione. Ho pagato per ogni cosa chiesta alle infermiere”.

Ma la corruzione non è l’unico problema. Anche la disattenzione dei medici lo è. La scarsa professionalità è all’ordine del giorno negli ospedali pubblici rumeni.

La piccola Ariana è riuscita a salvarsi grazie al pronto intervento della madre. Racconta Alexandra:“Era necessaria una perfusione. Mi ero accorta che l’infermiera non aveva la giusta esperienza perché le tremavano le mani. Ero nervosissima. Poi ho visto che il tubicino per la perfusione era rotto. Ho detto:-Come puoi fare una cosa del genere a una bambina? E’ rotto. E’ impossibile”. Pochi secondi dopo Alexandra si accorge che il tubicino per la perfusione è pieno di aria, invece che di liquido. A quel punto interviene direttamente, lo stacca dal braccio della figlia, salvandole la vita.

Oggi Ariana sta bene. Per evitare che accada lo stesso ad altri bambini Alexandra ha deciso di parlare, denunciare le condizioni in cui versa la sanità pubblica nel suo Paese.

Anche il Fondo Monetario Internazionale ha chiesto a Bucarest di riformare il proprio sistema sanitario.


Cristian Parvulescu, Preside della scuola nazionale di Scienze Politiche ci spiega:“E’ impossibile finanziare il sistema sanitario per come è attualmente. Non funziona, è troppo costoso e non assicura uguali trattamenti tra i cittadini”.

http://www.resistenze.org/sito/te/po/ro/porodl21-013480.htm
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Il 70% dei romeni non va dal medico perché non ha soldi per pagarlo

Jose Luis Forneo | imbratisare.blogspot.com.es
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

08/10/2013

Afferma il canale informativo Antena 3: solo il 30% dei rumeni va dal medico quando si sente male, e il 70% non lo fa perché non ha i soldi per pagarlo. In ogni caso, attendono fino a quando la malattia diventa grave e possono essere trattati gratuitamente presso i pronto soccorso.


Si tratta di un'altra conseguenza della barbarie capitalista, che ha convertito la sanità rumena, come il resto dei servizi pubblici e dei diritti umani, in un affare per pochi e una catastrofe per la maggioranza.

In Romania, la sanità è teoricamente gratuita se si lavora, anche se al di là di quanto è scritto sulla carta, i romeni in realtà devono pagare tre volte per la loro sanità. In primo luogo, con le tasse prelevate sul loro lavoro, che tuttavia non servono a molto. Anche se dovrebbero essere sufficienti, la verità è che il più delle volte non lo sono. I romeni devono pagare una seconda volta attraverso il nuovo COPAGO approvato di recente dal governo socialdemocratico, come disprezzo delle autorità politiche verso i cittadini, giacché i fondi di bilancio della sanità pubblica nella maggior parte dei casi non sono sufficienti a coprire i costi. Cioè, la maggior parte delle volte, il romeno ammalato, dopo aver pagato con il suo lavoro l'assicurazione sanitaria pubblica, deve pagare per il costo di bende, aghi, maschere e anestesia dopo la sua operazione o cura, con l'argomentazione che gli ospedali o centri sanitari sono a corto di soldi.

La cosa non si ferma qui. La corruzione generalizzata del sistema medico romeno fa si che i lavoratori, che ricordiamo guadagnano in media circa 300 euro al mese, ma che per una grande parte di loro è inferiore ai 190, devono pagare in nero un salario extra a medici, infermieri, assistenti e anche custodi ospedalieri, se vogliono essere operati, e tutto questo, naturalmente, con la conoscenza dei direttori ospedalieri e, naturalmente, dei ministri della sanità di turno, che siamo convinti (perché non può essere altrimenti) intascano anche loro la loro parte, formando una rete mafiosa tipica delle dittature del capitale, dove la teoria della porta girevole, che definisce la simbiosi tra classe politica e mafia imprenditoriale, è onnipresente.

In ultima analisi, dei circa 20 milioni di romeni che formano la popolazione attuale del paese, 14 milioni non accede alla "assistenza sanitaria gratuita" perché non gli bastano i soldi. E tutto questo, naturalmente, con l'interessata riluttanza delle autorità politiche e il continuo sfregamento di mani dei loro sodali delle grandi imprese sanitarie. In realtà, il capitalismo, oltre alla povertà, la sottomissione e l'infelicità, ha portato ai lavoratori romeni l'obbligo di subire la malattia fino a quando la sua gravità diventa insopportabile.

Dopo, immaginiamo, penseranno a cosa viene insegnato nelle scuole per farci rassegnare a vivere in "questa valle di lacrime": è la volontà di dio. Nel frattempo, alcuni grandi criminali economici, che credono solo in un dio, il denaro, continuano a vivere nel paradiso terrestre a scapito della ricchezza di coloro che sono stati condannati all'inferno due decenni fa.

http://www.balcanicaucaso.org/aree/Romania/Romania-camici-d-ottobre-142667
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La situazione

La situazione del sistema sanitario romeno è davvero così drammatica come la dipingono le parti sociali? Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità le cifre non brillano, anzi.

Bucarest è l’ultima tra i 27 dell’Ue per investimento pubblico pro capite all’anno nella salute: il governo romeno stanzia poco meno di 400 euro all’anno per ogni cittadino, meno della Polonia, dell’Ungheria e della Bulgaria, altri fanalini di coda della classifica europea.

Anche guardando fuori dai confini Ue la Romania resta tra le ultime, superata anche dalla Serbia, che investe circa 450 euro a testa. Peggio di Bucarest, nel Vecchio Continente, fanno soltanto la Moldavia (165 euro), l’Albania (165,5 euro), l’Ucraina (193 euro), la Macedonia (245 euro) e la Bosnia Erzegovina (362 euro).


La giustificazione del governo è, citando le parole del ministro Nicolaescu che “non ci sono soldi, non possiamo permetterci investimenti”. “Sono pronto ad affrontare le critiche dei media”, ha chiosato quest'ultimo.
« Ultima modifica: Marzo 10, 2015, 15:06:32 pm da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #41 il: Marzo 10, 2015, 15:28:54 pm »

Citazione
Guarda, se è per questo esiste anche verso la Croazia; il problema però è il livello delle cure in quei paesi...

Non mi sento in concorrenza con la Croazia.
Turismo medicale in Romania,
https://www.google.it/#q=turismo+medicale+romania&start=0

I dentisti italiani protestano  :lol: ma sempre più italiani vanno in Romania per curarsi i denti

https://luciogiordano.wordpress.com/2013/04/01/i-dentisti-italiani-protestano-ma-sempre-piu-italiani-vanno-in-romania-per-curarsi-i-denti/

Neanche le terme non hanno nulla da invidiare a Italia.

Purtroppo per il pronto soccorso non si può andare in Romania per ovvi motivi.


"Programmi"? Lorsignore dovevano pensarci a 25 anni.

Ci sono anche uomini ventenni sterili anzio sempre di più, almeno in Occidente.
Poi in Romania c'è il lago Sovata che aiuta meglio alla fertilità di quanto i vari inseminazioni artificiali. Cioè è 30% la riuscita mentre con l'inseminazione artificiale 19%.
Anche noi siamo riusciti il bimbo dopo una settimana a Sovata, un lago naturale molto salino. Solo in Australia c'è un lago simile.
« Ultima modifica: Marzo 10, 2015, 16:04:42 pm da -Alberto86- »

Offline ilmarmocchio

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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #42 il: Marzo 10, 2015, 16:57:15 pm »
Ma non marmocchio, non è che non me ne va bene una. Sono molto sodisfatta da tutte le maestre di asilo, scuola materna e elementare del mio bimbo, anche i bimbi suoi colleghi mi piacciono, anche le bimbe che si vantano che mio figlio le ha baciate. Questo ambito scolastico non sono siccura che l'avesse trovato in Romania,

mah, per favore,
e siccuramente non si tratta solo di questo.
La decissione per il mio taglio cesareo l'hanno preso senza di me come se fossi un sacco di patate. Ovvio che sono scapata via. Fino quando una neomamma di colore, mamma da un giorno di due gemelli con poche parole e il tono giusto è risucita a tranquillizarmi, lei che era appaena passato lo stesso intervento. Non era una situazione inutile, azni forse era davvero emmergenza, semplicemente quella donna di colore sapeva parlare mentre i medici non.


certo, infatti la mamma di colore ilparto se lo è fatta da sola.
E tu, cosa volevi sapere e decidere sull'opportunità del parto cesareo ?
se poi schiattavi, andavavno a cercare i medici, mica te.
certo che se le somme immani che il SSN spende , le facesse pagare ai pazienti, specie femmine, che si lamentano sempre, vedi che andrebbe tutto meglio.

Forse era davvero emergenza

e nel frattempo che si fa, si parla con la paziente ?
magari in lingua straniera , perchè non si turbi ?
ma per favore, e piuttosto ringrazia che il contribuente finanzi il SSN, che se no nisba.
Si partorisce come  sempre avvenuto, altro che miliardi di ecografie, analisi, visite, ecc.
Altro che i tumori :doh:

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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #43 il: Marzo 10, 2015, 17:54:39 pm »
Lucia, ripeto: il problema non sei tu ma tuo marito, ovvero l'uomo che ha deciso di mantenere una sciroccata come te.
Un altro ti avrebbe già rispedita da un pezzo a casa tua, a mangiare patate e ciorba.

Passo e chiudo.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Lucia

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Re:Troppe donne, il male oscuro della scuola
« Risposta #44 il: Marzo 10, 2015, 18:08:19 pm »
Lucia, ripeto: il problema non sei tu ma tuo marito, ovvero l'uomo che ha deciso di mantenere una sciroccata come te.
Un altro ti avrebbe già rispedita da un pezzo a casa tua, a mangiare patate e ciorba.

Passo e chiudo.

Il mio marito è perfetto, altro uomo non mi serve.
Ciao!