Autore Topic: C'è una pars construens?  (Letto 10673 volte)

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Offline Vicus

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #15 il: Ottobre 15, 2014, 14:28:10 pm »
Non è che un  inizio.

Citazione da: Fazer
Insomma, voi vedete niente più che una progressiva presa di coscienza maschile delle discriminazioni subite con conseguente attuazione di contromisure "feminist style" (vedi i metodi legali per non pagare gli alimenti)?
Pars construens? Sarebbe questa?
E' alquanto superficiale pensare che la QM si risolva con una semplice rivendicazione di diritti, assimilati a quelli di altri "gruppi". In realtà è proprio la società parcellizzata in interessi molecolari a dover essere profondamente rivista, e non c'è ancora un'idea chiara di cosa dovrebbe sostituire l'attuale anti-civiltà.
Il femminismo imploderà, ma saremo pronti a creare una società migliore o ci vorrà un lungo interludio?
« Ultima modifica: Ottobre 15, 2014, 14:40:18 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Fazer

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #16 il: Ottobre 15, 2014, 15:57:46 pm »
E' alquanto superficiale pensare che la QM si risolva con una semplice rivendicazione di diritti, assimilati a quelli di altri "gruppi".

Tant'è che non lo penso affatto. Tu hai scritto:

Sembra che ci siano alcuni accenni promettenti di pars construens:
Divorzio: studi legali propongono soluzioni abbastanza efficaci per evitarne le conseguenze patrimoniali negative (mantenimento) onde anche incentivare un vero affido condiviso;

E io ho chiesto: sarebbe questa la pars construens (costruens?)

Il superamento degli "interessi molecolari", caratteristici di questa sub-civiltà (o anti-, scegli tu) presuppongono la rinuncia volontaria (imporla è pura utopia) ad una serie di diritti (privilegi) acquisiti. Rinuncia possibile solo dopo una presa di coscienza, la quale, a sua volta, presuppone onestà e...neuroni. Non vedo né l'una né gli altri.
Sono d'accordo sul fatto che la società "parcellizzata" debba essere rivista. Ma...da chi? Da noi, che per motivi anagrafici siamo ad un passo dall'essere definitivamente tagliati fuori? Dalle nuove generazioni, indottrinate fin dalla tenerà età e intimamente convinte della bontà del femminismo?
Il femminismo è come una glaciazione: finirà, ma lascerà il nulla dietro di se. E prima che la vita torni ad essere "rigogliosa", si rischierà di subire...un'altra glaciazione.

Offline COSMOS1

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #17 il: Ottobre 15, 2014, 15:58:31 pm »
Facci sapere ;)

ho messo sul blog delle foto, sostanzialmente per il fatto che è più veloce mettere immagini sul blog rispetto al forum  ;)
ad ogni modo parlando con i padri separati presenti è chiara l'incazzatura, ed è anche chiaro che le alternative sono: o una soluzione assolutamente egualitaria (abbigliamento, comportamenti, diritti e doveri identici) o una soluzione naturale (collegata con una qualche antropologia, per cui ai maschi spetta un ruolo, alle donne un altro)

suppongo che le nostre simpatie per l'una o l'altra soluzione non peseranno più di tanto
Dio cè
MA NON SEI TU
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Offline ilmarmocchio

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #18 il: Ottobre 15, 2014, 16:23:00 pm »
Io ormai, una idea me la sono fatta.
Il femminismo autentico è una ideologia autoritaria, di stampo pseudorazionalista, che intende negare il dato naturale.
Una distopia in cui confluiscono ugualitarismo distorto, disturbi della sessualità, volontà di potere.
L'affermazione del femminismo nel mondo occidentale non sarebbe possibile senza il fattivo sostegno delle elites dominanti, e si accompagna al disegno globalizzatore.
La teoria alla base di tale disegno è piuttosto semplice .
E' quella del branco animale.
I maschi vengono utilizzati come forza lavoro e consumatrice e sono la parte più facilmente sacrificabile .
Le femmine , hanno il predominio sulla riproduzione e quindi la sessualità, per cui esse vengono sostenute e protette .
Per loro intima natura, ambiscono ad appartenere al capobranco, che è  chi esercita il potere.
Tali elites naturalmente sanno che tutto l' armamentario filosofico del femminismo è una boiata pazzesca, ma a loro interessa mantenere il potere .
Quindi , sostegno a categorie ritenute discriminate : donne, ltgb, bambini.
Oppressione del maschio bianco e occidentale, definito come violento , oppressore, ecc.
Anche la lotta per le insemazioni artificiali non fa latro che seguire lo schema sudetto :
il padrone ( il Potere ), rifornisce di sperma le donne che possono così liberarsi dal rapporto con l'uomo, esattamente come le mucche d'allevamento vengono fecondate dal veterinario tramite siringa.
In ogni caso , l'uomo NON ha diritti riproduttivi, anzi.
Egli è un mero bancomat, che non può MAI dire la sua, ma deve SEMPRE pagare ed essere soggetto.
Nel triangolo familiare ( padre, madre, figlio ), quello SEMPRE sacrificabile è il padre.
definiamo X la madre , Y il padre,  Z i figli

X + Y = Z ( gamete femminile + gamete maschile = figli )
nei primi 3 mesi del concepimento :

X > Z > Y

dopo i 3 mesi fino ai 18 anni :

Z > X > Y    con numerose eccezioni che vedono talvolta X > Z e sempre > Y

quando uno schema più giusto dovrebe essere :  X = Y = Z

insomma , abbiamo la mucca e il bancomat .


« Ultima modifica: Ottobre 15, 2014, 16:36:45 pm da ilmarmocchio »

Offline vnd

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #19 il: Ottobre 15, 2014, 16:31:46 pm »
ho messo sul blog delle foto, sostanzialmente per il fatto che è più veloce mettere immagini sul blog rispetto al forum  ;)
ad ogni modo parlando con i padri separati presenti è chiara l'incazzatura, ed è anche chiaro che le alternative sono: o una soluzione assolutamente egualitaria (abbigliamento, comportamenti, diritti e doveri identici) o una soluzione naturale (collegata con una qualche antropologia, per cui ai maschi spetta un ruolo, alle donne un altro)

suppongo che le nostre simpatie per l'una o l'altra soluzione non peseranno più di tanto

Esatto. O si elimina la voce sesso, all'anagrafe, e si è uguali nei diritti e nei doveri, o si torna al sistema tradizionale, efficace ed efficiente, con ruoli distinti ma uguale dignità.

L'imbastardimento odierno tutti diritti e nessun dovere, "tutto mi è dovuto, tutto mi è concesso" "in quanto donna", agevolazioni, privilegi soprusi femministi misandrici e discriminazioni positive, deve finire.
Vnd [nick collettivo].

Offline ilmarmocchio

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #20 il: Ottobre 15, 2014, 16:40:32 pm »
ho messo sul blog delle foto, sostanzialmente per il fatto che è più veloce mettere immagini sul blog rispetto al forum  ;)
ad ogni modo parlando con i padri separati presenti è chiara l'incazzatura, ed è anche chiaro che le alternative sono: o una soluzione assolutamente egualitaria (abbigliamento, comportamenti, diritti e doveri identici) o una soluzione naturale (collegata con una qualche antropologia, per cui ai maschi spetta un ruolo, alle donne un altro)

suppongo che le nostre simpatie per l'una o l'altra soluzione non peseranno più di tanto

giustissima l'attenzione alle foto, che sono un veisolo molto più importante delle parole.
i padri separati, finche non passeranno da X > Z > Y   a X = Y = Z  , rimarranno sempre nella condizione

Y =  bancomat

per X ; Y ; Z;   mi sono spiegato nel post di cui sopra :cool:

Offline Vicus

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #21 il: Ottobre 15, 2014, 22:13:38 pm »
Citazione da: Fazer
Tant'è che non lo penso affatto.
Volevo semplicemente dire che la penso come te.
Citazione da: Fazer
E io ho chiesto: sarebbe questa la pars construens (costruens?)
Come dicevo è un inizio, almeno di superamento delle logiche femministe. Mi chiedo se quando il femminismo cesserà saremo capaci di costruire una società migliore.
Citazione da: Fazer
Il superamento degli "interessi molecolari", caratteristici di questa sub-civiltà (o anti-, scegli tu) presuppongono la rinuncia volontaria (imporla è pura utopia) ad una serie di diritti (privilegi) acquisiti. Rinuncia possibile solo dopo una presa di coscienza, la quale, a sua volta, presuppone onestà e...neuroni. Non vedo né l'una né gli altri.
Questo immobilismo è dovuto in gran parte a fattori esogeni: rapporti sociali dominati dalla logica del consumo, prevalenza della finanza sull’economia e la politica, declassata a intrattenimento. Ma quando la bolla speculativa scoppierà (è di oggi la notizia di un flop del 4% in Borsa), la gente sarà costretta a rivedere molti comportamenti oggi considerati immodificabili.
Citazione da: Fazer
Il femminismo è come una glaciazione: finirà, ma lascerà il nulla dietro di se. E prima che la vita torni ad essere "rigogliosa", si rischierà di subire...un'altra glaciazione.
Solitamente ci vogliono secoli per uscire dalla barbarie, con la progressiva riscoperta –data da una secolare, quotidiana esperienza- degli elementi costitutivi di una civiltà.
Ma oggi il cambiamento è accelerato. Una nuova società sta rinascendo così rapidamente (anche se ancora in modo poco visibile) dalle ceneri della vecchia, che credo sarà possibile evitare l’anarchia che molti predicono.
Citazione da: Cosmos
ad ogni modo parlando con i padri separati presenti è chiara l'incazzatura, ed è anche chiaro che le alternative sono: o una soluzione assolutamente egualitaria (abbigliamento, comportamenti, diritti e doveri identici) o una soluzione naturale (collegata con una qualche antropologia, per cui ai maschi spetta un ruolo, alle donne un altro)
Già il fatto di rivelare le storture del femminismo contribuisce al suo superamento
Citazione da: Cosmos
suppongo che le nostre simpatie per l'una o l'altra soluzione non peseranno più di tanto
Già, ma natura non facit saltum
Citazione da: ilmarmocchio
il padrone ( il Potere ), rifornisce di sperma le donne che possono così liberarsi dal rapporto con l'uomo, esattamente come le mucche d'allevamento vengono fecondate dal veterinario tramite siringa.
Bingo. La famiglia non è stata abolita, ma è confluita nello stato. Non ci sono i falansteri, ma di fatto l’educazione dei figli è passata alla scuola e soprattutto ai media (inclusi i videogiochi).
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Fazer

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #22 il: Ottobre 16, 2014, 08:44:53 am »
Come dicevo è un inizio, almeno di superamento delle logiche femministe. Mi chiedo se quando il femminismo cesserà saremo capaci di costruire una società migliore.

Questo è un punto che proprio non mi è chiaro.
"Il femminismo cesserà"... :unsure: Come un acquazzone...
Il femminismo al limite potrebbe essere superato, ma solo tramite questa fantomatica "nuova alleanza".
Invece io vedo una fazione potentemente armata (dall'esterno) la quale a momenti stava (o sta) per travolgere tutto.
E un'altra fazione che sta cercando di armarsi (torno all'esempio dei metodi legali per evitare di pagare gli alimenti), nel tentativo di arginare i danni prodotti dall'avversario.
Per bene che vada si arriverà ad una situazione di stallo modello guerra di trincea. Modello cortina di ferro. Questo non farà "cessare" il femminismo, nè tantomeno permetterà di superarlo.
Ma sul fatto che i due schieramenti rimarranno nemici (per volere di uno dei due), beh...non ci piove.  ^_^
In ogni caso, qualora si arrivasse alla cessazione delle ostilità (cosa che avverrebbe solo a causa della paura della MAD-Mutual Assured Destruction), ci ritroveremmo in una situazione simile a quella che vediamo ogni anno quando, in occasione della commemorazione di qualche eccidio nazista, sfilano per strada gli "antifascisti". La guerra è finita, il loro odio no.
Ergo, un lungo periodo di "barbarie" è fisiologico. Si rassegnino i giovani (noi saremo già morti).

Offline Duca

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #23 il: Ottobre 16, 2014, 09:17:02 am »
La famiglia non è stata abolita, ma è confluita nello stato. Non ci sono i falansteri, ma di fatto l’educazione dei figli è passata alla scuola e soprattutto ai media (inclusi i videogiochi).
Ma oggi la scuola è tale solo di nome, in realtà è già un falansterio/gineceo in cui  i ragazzi vivono e crescono (si fa per dire) in un ambiente completamente femminilizzato, un ambiente ovattato in cui tutti devono essere uguali, bravi, felici, è l'idea aberrante del successo formativo garantito, una cosa assurda, contro natura.

Offline Vicus

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #24 il: Ottobre 16, 2014, 13:07:12 pm »
Ma oggi la scuola è tale solo di nome, in realtà è già un falansterio/gineceo in cui  i ragazzi vivono e crescono (si fa per dire) in un ambiente completamente femminilizzato, un ambiente ovattato in cui tutti devono essere uguali, bravi, felici, è l'idea aberrante del successo formativo garantito, una cosa assurda, contro natura.
:drinks:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Fazer

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #25 il: Ottobre 16, 2014, 13:12:00 pm »
Ma oggi la scuola è tale solo di nome, in realtà è già un falansterio/gineceo in cui  i ragazzi vivono e crescono (si fa per dire) in un ambiente completamente femminilizzato.

Exactly. E questi "riprogrammati" dovrebbero essere coloro che fanno cessare o che superano il femminismo?  :doh:


Offline Vicus

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #26 il: Ottobre 16, 2014, 13:15:30 pm »
Exactly. E questi "riprogrammati" dovrebbero essere coloro che fanno cessare o che superano il femminismo?  :doh:
A parte il fatto che ci sono inziative antifemministe, il femminismo imploderà da sé per molti motivi, compreso quello che non si può forzare la natura.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Fazer

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #27 il: Ottobre 16, 2014, 14:05:36 pm »
A parte il fatto che ci sono inziative antifemministe, il femminismo imploderà da sé per molti motivi, compreso quello che non si può forzare la natura.

Io spero davvero che tu abbia ragione, Vicus,,, :cry:

Offline Duca

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #28 il: Ottobre 16, 2014, 19:24:29 pm »
A parte il fatto che ci sono inziative antifemministe, il femminismo imploderà da sé per molti motivi, compreso quello che non si può forzare la natura.
Pienamente d'accordo, la natura prima o poi raddrizza le cose storte, con le buone o con le cattive.

Offline Vicus

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Re:C'è una pars construens?
« Risposta #29 il: Ottobre 16, 2014, 19:48:35 pm »
Il femminismo è sostenuto artificialmente da strutture complesse e costose (media, tribunali, centri femministi finanziati dallo Stato, ecc.).
Probabilmente ha ragione Altarelli quando dice che il suo futuro è legato alle bolle finanziare.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.