Autore Topic: La donna tradizionale  (Letto 31833 volte)

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Offline Artemisia Gentileschi

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #75 il: Settembre 22, 2014, 12:51:22 pm »
Cmq ti do ragione sul lavoro a casa.. Cioè fare la casalinga non significa stare a casa ma gestire l'economia domestica, che è un lavoro a tutti gli effetti.

"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.

Offline Lucia

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #76 il: Settembre 22, 2014, 13:14:09 pm »
Vicus,io mi ricordo di un documentario sul Vietnam in cui 2 contadini vietnamiti,marito e moglie che vivevano nella campagna tradizionale dicevano:

Noi non siamo felici,ma sereni,questo sì.

Belli!
Da noi hanno distrutto la campagna, hanno sposatato con forza la gente nei palazzi di cemento armato. Tutto colpa delle donne, eh?

Citazione
C'è un pò di differenza tra la casalinga di adesso,che è una mantenuta annoiata,e quella di una volta che faceva un miliardo di cose interessanti:

La conserva dei pomodori,le marmellate e un'infinità di piccoli lavori agricoli che io nemmeno conosco essendo vissuto nel ventunesimo secolo...

Cioè io non mi stupisco che le donne vogliano anche lavorare,a casa che minchia fanno,dal momento che il supermercato propone i prodotti tutti fatti e finiti?

infatti toglie il senso di qualsiasi creatività tradizionale femminile, e forse proprio questo è il suo scopo.

Hai presente quel negozio cretino che si chiama Tiger?
Io non ci ho mai trovato nulla di utile.

Eppure portaci una donna ed entrerà in brodo di giuggiole...

non l'ho conosco neanch'io, mi pare che lo conosci solo tu  :D

Citazione
Non è la felicità,è uno psicofarmaco,ok,ma funziona molto bene...

Esiste un corrispettivo maschile,nella nostra società?

anche gli uomini cresciuti nel consumismo hanno perso la loro creatività naturale, preferiscono comprare che realizzare qualcosa da soli da ciò che si trova in giro.

Offline Salar de Uyuni

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #77 il: Settembre 22, 2014, 13:17:09 pm »
Citazione
Leroy Merlin  :D

Il bricolage piace agli uomini.
Piccolo particolare il bricolage esisteva anche 500 anni fa.

Leroy Merlin non piace in sè agli uomini gli piacciono le attività creative.

Se io prendo 50 uomini e li porto a Le Roy Merlin ce ne saranno una maggioranza che si annoiano perchè non hanno un progetto di bricolage da costruire e una minoranza che si fermeranno a guardare  quello che gli serve.
Gli uomini non traggono piacere dall'atto in sè di comprare un cacciavite,ma dalla costruzione che possono fare con questo strumento.

Cioè gli uomini non sono attratti dal ''comprare in sè'' ma dalla possibilità di costruire qualcosa,è questa che gli piace.

Ma la possibilità di costruire qualcosa esisteva anche 500 anni fa.

Per contro 500 anni fa,la cosa più simile al centro commerciale erano le fiere,ma quanto a offerta non c'è proprio confronto.

Lo stesso termine ''shopping'' non si può tradurre con comprare perchè sono 2 cose diverse,comprare è ''finalistico'',fare shopping per contro è fine a sè stesso.

E' qualcosa di diverso che non c'è mai stato prima...

E alle donne piace.
Non si può dire che siano felici,ma questo sistema sembra costruito attorno a loro.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #78 il: Settembre 22, 2014, 13:19:25 pm »
Citazione
infatti toglie il senso di qualsiasi creatività tradizionale femminile, e forse proprio questo è il suo scopo.
:hmm:

Ma de che parli?
Ma chi ti capisce?
Tu deliri,io non ho nessuno scopo,questo è un pour parler...
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Vicus

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #79 il: Settembre 22, 2014, 13:21:49 pm »
Effettivamente questa è una società-gineceo. Però i centri commerciali non sono una fonte di felicità ma, per dirla con Eliot, una "distrazione dalla distrazione".
Citazione
non si è più in grado di gestire nemmeno 1 bambino.
Fare la casalinga non significa stare a casa ma gestire l'economia domestica, che è un lavoro a tutti gli effetti.
Infatti non parlo di teorie né di nonne, ma di donne 'tradizionali' del 2014, ben più appagate della fauna vagamente isterica da grande magazzino.

Probabilmente la noia domestica è in buona parte una questione di atteggiamento e di interessi.
Del resto, nella nostra civiltà commerciale il ruolo femminile è stato marginalizzato, perché tagliato fuori dal mondo degli affari. Dalle nove alle diciassette la casalinga è spesso separata da suo marito e dalle amiche.
Ma la ricetta per la noia domestica è di allontanare anche le donne da casa o di riavvicinare gli uomini al focolare?
E' proprio perché ci sono le tangenziali che occorre riscoprire la scala umana. Altrimenti saranno le tangenziali a dirci come vivere.

Non è un ritorno al passato, ma un'innovazione radicale. Non è neppure difficile o costoso da realizzare se c'è la volontà, basta partire dall'effetto che si vuole ottenere: come orchestrare le tecnologie per riportare l'essere umano al centro? Come organizzare il lavoro e i servizi in modo che non obblighino ad assurdi spostamenti e siano integrati con la vita familiare? Come rivedere leggi sulla famiglia sbilanciate e che avallano il capriccio?
« Ultima modifica: Settembre 22, 2014, 13:42:22 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Artemisia Gentileschi

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #80 il: Settembre 22, 2014, 13:29:16 pm »
I prodotti finiti e pronti al supermercato sono più che altro un sintomo della velocità stratosferica a cui andiamo.

Avrebbero l'ardito compito di facilitare la vita, in realtà sono molto più stressanti.

Fare la spesa fresca sotto casa è molto meno complicato che passare ore all'ipercoop lambiccandosi il cervello tra 7000 tipi di pasta.

E il bello è che noi abbiamo la scelta, quindi si tratterebbe semplicemente di rallentare lo stile di vita. Senza che la donna venga relegata davanti al camino a fare la calzetta, basterebbe che si prendesse più tempo per deicarsi alla sua vita e alla sua famiglia, senza l'incubo di dover trascorrere i sabati in giro a cercare i saldi.

"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.

Offline Lucia

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #81 il: Settembre 22, 2014, 13:35:34 pm »
:hmm:

Ma de che parli?
Ma chi ti capisce?
Tu deliri,io non ho nessuno scopo,questo è un pour parler...

mica parlavo di te  :doh: Parlavo del sistema consumistico (il suo scopo, non il tuo Salar de Uyuni  :ohmy:) dove tutto è più facile comprare che crearlo da soli, è questo che toglie la creatività alle donne e agli uomini.
Alle donne perché non ha più senso farsi vestiti belli da sole o per la famiglia, tanto anche gli uomini aprezzano di più i vestiti del negozio, non ha senso fare pane o marmelata tanto ciò che è nel negozio potrebbe piacere di più, potrebbe essere più siccuro (secondo le norme igieniche) e costa poco. Cosi si dimenticano tutti i lavori tradizionali femminili.

Per fare bricolage non sempre c'è bisogno di andare a brico, anche l'ideea che bisogna andare per forza a brico per creare qualcosa è sempre consumismo.  :dry:

« Ultima modifica: Settembre 22, 2014, 13:48:17 pm da Lucia »

Offline Rita

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #82 il: Settembre 22, 2014, 13:52:36 pm »
Gli uomini non traggono piacere dall'atto in sè di comprare un cacciavite,ma dalla costruzione che possono fare con questo strumento.

Cioè gli uomini non sono attratti dal ''comprare in sè'' ma dalla possibilità di costruire qualcosa,è questa che gli piace.


questo è vero.
Però in ultima analisi sfrondando tutto lo sfrondabile, salta sempre fuori che il lato maschile è innovazione e il lato femminile è conservazione.

Però le donne che comprano poi non buttano mai via niente. E' abbastanza famosa l'immagine della donna che apre l'armadio stracolmo di vestiti e dice "non ho niente da mettermi". In realtà non ha niente che "gli serve" in quel momento o per quell'occasione.

In realtà a me questa cosa mi suggerisce anche analogie con l'istinto ad accumulare (per carità non voglio dire che all'origine del capitalismo c'è l'istinto femminile  :lol: qui lo dico e qui lo nego).

Accumulare, conservare,.. boh.

Questa è una caratteristica più femminile che maschile. Mia madre pur appartenendo alla categoria delle "donne tradizionali" come le si intende qui, mi ha lasciato carrettate di bottoni, pezzi di stringa, pezzi di legno improbabili col principio che "se viene un'altra guerra non si sa mai,  tutto può servire a qualcosa".

Oh pure mio padre aveva fatto la guerra, anzi ci è caduto dentro più di lei per età e per genere, eppure non ha mai avuto quest'istinto di accumulo.

Lo so che sembra paradossalmente un controsenso, perché per comprare si danno via soldi. Ma vedo troppe donne che dicono "non mi serve ma è un'occasione". E' l'idea del frigo pieno, dell'armadio pieno, della riserva per l'inverno, del "tanto non va a male e c'è il tre per due".

L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Lucia

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #83 il: Settembre 22, 2014, 14:07:38 pm »
questo è vero.
Però in ultima analisi sfrondando tutto lo sfrondabile, salta sempre fuori che il lato maschile è innovazione e il lato femminile è conservazione.

mah

Citazione
Mia madre pur appartenendo alla categoria delle "donne tradizionali" come le si intende qui, mi ha lasciato carrettate di bottoni, pezzi di stringa, pezzi di legno improbabili col principio che "se viene un'altra guerra non si sa mai,  tutto può servire a qualcosa".

Oggi 5 bottoni costano di più che una giacca nuova. Quindi: 1. tua mamma ha fatto bene, 2. Se non sei sprecona compri invece di cambiare i bottoni della vecchia giacca.
E anche questo è consumismo che vale più la pena comprare che ramendare qualcosa.

Citazione
. E' l'idea del frigo pieno, dell'armadio pieno, della riserva per l'inverno, del "tanto non va a male e c'è il tre per due".

non so Rita, però da noi è più il mio marito che pensa cosi, lui quando fa la spessa compra più cose di quanto stanno in casa.
E di me si vergognava se compravo troppo poco, o se chiedevo diciamo la valiggia che costa di meno.
Perché per me era normale che bisogna risparmiare, per lui era quasi una vergogna.
Non dipende dal sesso ma dall'ambiente dove sei cresciuto.

Offline Rita

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #84 il: Settembre 22, 2014, 14:30:28 pm »
Oggi 5 bottoni costano di più che una giacca nuova.

il principio non decade però.
Oggi le giacche costano poco. Domani non so cosa accadrà.
Addirittura il denaro potrebbe non esserci più per esempio. E quindi è più avanti chi ha roba che non denaro in banca per esempio. (è proprio questo il principio del "potrebbe esserci un'altra guerra", allora contava di più avere materiale o cose che non denaro)
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Artemisia Gentileschi

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #85 il: Settembre 22, 2014, 14:44:01 pm »
Rita la sindrome (più o meno) marcata dell'accumulo è tipica delle donne perché è solo negli ultimi 40 anni che nei negozi trovi tutto ciò che vuoi.

Io sono nata in un paesino minuscolo sopra le 5 terre, per andare a comprare dovevi

1- scendere una scalinata di 1200 gradini
2- prendere un treno lentissimo che in circa 50 minuti ti avrebbe portato in città

Oppure: provare a chiedere se qualcuno, andando in città, ti portava con sé.

Con queste premesse capisci bene che accumulare era vitale. Quindi si scendeva 1 volta al mese (se andava bene) e si comprava tutto ciò che serviva (vestiti, scarpe, libri, roba per la casa che non potevi procurarti da solo, ecc...)
Mia nonna, puntuale come un orologio svizzero, organizzava queste spedizioni seppur mio nonno mugugnava fino a che non eravamo tornati, si rassegnava.
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Offline Salar de Uyuni

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #86 il: Settembre 22, 2014, 15:11:24 pm »
Citazione
Infatti non parlo di teorie né di nonne, ma di donne 'tradizionali' del 2014, ben più appagate della fauna vagamente isterica da grande magazzino.

In Italia non ne esistono più,a meno che le vai a cercare in qualche area rurale tipo l'aspromonte,e non so che età abbiano.
Ti faccio presente che la donna tradizionale non è tale in virtù di limiti imposti culturalmente tipo la religione,ma dal contesto che le sta attorno.

Una donna che fa la casalinga,ma va a comprare al supermercato,non è più ''donna tradizionale'',ed è naturale soprattutto se si trova in un contesto urbano che sia piuttosto frustrata di questa condizione che la taglia fuori dal mondo sociale e produttivo.

Dunque anzichè fare le conserve,si troverà di fronte al televisore a guardare desperate housewife,o sex and the city,dove la sua frustrazione viene sfruttata dai produttori televisivi,anche con trasmissioni misandriche.
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Offline Salar de Uyuni

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #87 il: Settembre 22, 2014, 15:18:43 pm »
Citazione
Rita la sindrome (più o meno) marcata dell'accumulo è tipica delle donne perché è solo negli ultimi 40 anni che nei negozi trovi tutto ciò che vuoi.

Si ma chi è che gradisce di più questa novità?
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Offline Artemisia Gentileschi

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #88 il: Settembre 22, 2014, 15:39:27 pm »
Si ma chi è che gradisce di più questa novità?

Salar è ciò che cercavo di spiegare prima.. E' uno specchietto per allodole, la domanda che crea l'offerta insomma.
Io ho bisogno di, che ne so, 3 jeans all'anno. Se vado in uno di questi posti è probabile che esca con un quarto paio, pure se non mi serve. Perché magari costava poco, perché altre 1000 ragioni. Fatto sta, non mi serviva per forza.

Sganciarsi da questo meccanismo non è facile, ma possibile. E secondo me ormai è inutile parlare di donna tradizionale come lo erano le nostre nonne, ma piuttosto di donna (e anche uomo eh, perché sempre di più vedo una marea di inutili prodotti acquistati da uomini come creme, cremine e lozioni varie) pensanti diversamente, che non diano importanza all'apparire.

A me sinceramente non me ne importa un fico secco se non ho le unghie con il gel, le scarpe di marca o i capelli sempre impeccabili.
Ma per guardare oltre bisogna anche avere la consapevolezza di scegliere.



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Offline Lucia

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Re:La donna tradizionale
« Risposta #89 il: Settembre 22, 2014, 15:48:38 pm »
Dunque anzichè fare le conserve,si troverà di fronte al televisore a guardare desperate housewife,o sex and the city

e questi forum, blog o programmi chi li scrive e guarda  :huh:?
http://www.cookaround.com/cerca?q=conserve

è vero che sono nella "donna moderna" ma sempre ricette di conserve si condividono
 :unsure:
Quelle come sono moderne o tradizionale?