Autore Topic: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?  (Letto 28505 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #15 il: Marzo 10, 2010, 22:55:38 pm »
Dico la mia.
Questo è uno dei tabù colossali della nostra civiltà,e sono in pochi a infrangerlo,così c'è il rischio che i nostri avversari ci marcino sopra,lasciamoli marciare,io lo voglio rompere,almeno in questa sede,che mi sembra la più opportuna.
La storia della civiltà è la storia dell'inibizione,piaccia o non piaccia il vivere nella comunità ha richiesto all'uomo(e alla donna) di inibire costantemente il proprio nucleo pulsionale,istintuale.

Ora quando nel 68 si è proposto di ''liberare la vera femminilità'' si è ottenuto di eliminare i blocchi inibitori al nucleo pulsionale femminile,ma ciò come ben sappiamo,si è tradotto in un raddoppio dell'inibizione del nucleo pulsionale maschile.

Uno degli equivoci più stupidi,è quello di pensare che io voglia ''giustificare'' lo stupro.
Il fatto però,è che,anche se con cautela,almeno i sostenitori del momas devono accettare che però la visione dello stupro che ha la nostra società,è quantomeno alterata.

Mi spiego,se giustamente all'uomo viene chiesto di controllare i propri istinti,non si può non chiedere lo stesso alla donna...
il problema è che questa civiltà ''progredita'' ha perso qualsiasi cognizione psicologica,siamo arrivati al punto di credere che il desiderio femminile sia sovrapponibile a quello maschile,per cui anche il desiderio femminile consisterebbe in una fase attiva,per cui le donne dovrebbero saltare addosso all'uomo che le fa eccitare,per spogliarlo,per toccarlo ecc...

ma questo non accade...
potete spogliarvi finchè volete,ma le donne non vi salteranno mai addosso(anche se vi piacerebbe tanto).
Questo equivoco è cresciuto fino a tal punto persino da chiedere,come nel movimento degli uomini beta,il sesso ludico,ovvero che anche la donna diventasse parte attiva di un raporto.
Io ritengo che nella donna il piacere sessuale sia non di guardare,ma di essere guardata,non di toccare,ma di essere toccata,in sostanza il negativo del piacere maschile,o meglio il piacere maschile vissuto in modo passivo.
Le femministe cercano costantemente di ''ridefinire la propria sessualità indipendentemente dal piacere maschile'',ma poi la loro sessualità ''autodefinita'' non riesce mai a essere parte attiva,ad agire,perchè l'agire presuppone un ''altro da sè'' al centro della nostra attenzione.
In questo senso la donna si ''autocondanna'' ad essere ''donna oggetto'',perchè la sua sessualità è autocentrata.
Del resto anche anatomicamente,soltanto il pene fuoriesce dal corpo e si protende verso ''l'altro da sè'',che diventa l'oggetto dell'attenzione.(la società fallocentrica è una stronzata pazzesca)
Anche questo ''egocentrismo'' che spesso noi lamentiamo è parte integrante della natura femminile,questo continuo parlare del proprio corpo(e raramente di quello maschile),e di sè stesse è parte di un progetto più o meno cosciente di vedere il proprio corpo al centro di certe attenzioni.

Con ciò cosa voglio dire,che se l'impulso maschile sta nell'agire,quello femminile sta nell'essere oggetto di quella azione.
Per una donna spogliarsi e farsi guardare E' UN IMPULSO SESSUALE.
Ora una civiltà che inibisce l'impulso di uno in maniera draconica e punitiva e permette e persino incoraggia l'impulso dell'altra,non è una civiltà giusta.
Per di più tutto questo meccanismo di sovraesposizione del corpo femminile innesca meccanismi che danneggiano le femmine stesse,che non sentendosi all'altezza delle femmine più attraenti,diventano autolesioniste(si pensi all'anoressia nervosa).

Infatti secondo me,tutto questo potere che le femmine esercitano ha un rovescio della medaglia molto importante:nella misura in cui la femmina espone il proprio corpo per irretire il maschio,nella stessa si sottopone al suo giudizio,nella stessa accetta di farsi formare e ''plasmare'' dalla libido maschile,che la costringe in posizioni sempre più scomode e innaturali.
Vi siete mai chiesti perchè le donne si autoimpongono quella tortura ai piedi che si chiamano ''tacchi a spillo''?
Glielo impone davvero ''la società''?
Chi bello vuole apparire un poco deve soffrire,recita un proverbio.
Quello che io voglio dire,è che lo smutandamento generale non è negativo soltanto per i maschi,ma sta imponendo alle femmine una situazione che loro stesse recepiscono come sempre più angosciosae molte femmine reagiscono aggredendo il loro corpo che recepiscono come inadeguato(anoressia nervosa).

Io direi che la seduzione è una potente arma in mano femminile,ma lasciargliela usare liberamente significa non soltanto danneggiare i maschi,ma anche le femmine stesse.
Se saggiamente,coloro che ci hanno preceduto,hanno inventato il pudore,e imposto dei limiti ben definiti all'esercizio della seduzione un motivo ci sarà,ma i sessantottini ebbri di narcisismo pensano che per 3000 anni l'umanità sia stata popolata di deficienti che si comportavano in modo irrazionale.
A giudicare dai risultati delle modifiche che hanno prodotto però,sembra che i deficienti però siano proprio loro.
Invito caldamente a fottersene dei progressisti che ci spiegano che se una donna si spoglia è perchè ha caldo.
Quando io provo a fare questo discorso loro subito devono censurarmi:''eh ma sembra che se lo è cercato''...
che rispondere...
forse non lei personalmente,ma la sua natura sì.
E gli studi che mostrano come la percentuali di stupro aumentino durante le fasi fertili del ciclo non possono essere bellamente ignorati.
Come ho già scritto,la nostra civiltà sembra ignorare completamente la natura,anche lo stupro,checchè se ne dica,è spesso una drammatica conseguenza di questa ignoranza,che io non giustifico,però,almeno in questo forum vorrei che la questione non fosse ignorata.
Noi non dobbiamo dimostrare niente a nessuno.
Le femministe sono contro di noi per principio,non ci batteranno le mani se gli diamo il contentino della minigonna.

Poi posso sbagliarmi per carità,però allora donne sù rompete questo equivoco e corteggiateci,anzi saltateci addosso :P
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Jason

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #16 il: Marzo 10, 2010, 22:59:17 pm »
Dico la mia.
Questo è uno dei tabù colossali della nostra civiltà,e sono in pochi a infrangerlo,così c'è il rischio che i nostri avversari ci marcino sopra,lasciamoli marciare,io lo voglio rompere,almeno in questa sede,che mi sembra la più opportuna.
La storia della civiltà è la storia dell'inibizione,piaccia o non piaccia il vivere nella comunità ha richiesto all'uomo(e alla donna) di inibire costantemente il proprio nucleo pulsionale,istintuale.

Ora quando nel 68 si è proposto di ''liberare la vera femminilità'' si è ottenuto di eliminare i blocchi inibitori al nucleo pulsionale femminile,ma ciò come ben sappiamo,si è tradotto in un raddoppio dell'inibizione del nucleo pulsionale maschile.

Uno degli equivoci più stupidi,che mi capita per l'appunto quando parlo con persone stupide,è quello di pensare che io voglia ''giustificare'' lo stupro.
Il fatto però,è che,anche se con cautela,almeno i sostenitori del momas devono accettare che però la visione dello stupro che ha la nostra società,è quantomeno alterata.

Mi spiego,se giustamente all'uomo viene chiesto di controllare i propri istinti,non si può non chiedere lo stesso alla donna...
il problema è che questa civiltà ''progredita'' ha perso qualsiasi cognizione psicologica,siamo arrivati al punto di credere che il desiderio femminile sia sovrapponibile a quello maschile,per cui anche il desiderio femminile consisterebbe in una fase attiva,per cui le donne dovrebbero saltare addosso all'uomo che le fa eccitare,per spogliarlo,per toccarlo ecc...

ma questo non accade...
potete spogliarvi finchè volete,ma le donne non vi salteranno mai addosso(anche se vi piacerebbe tanto).
Questo equivoco è cresciuto fino a tal punto persino da chiedere,come nel movimento degli uomini beta,il sesso ludico,ovvero che anche la donna diventasse parte attiva di un raporto.
Io ritengo che nella donna il piacere sessuale sia non di guardare,ma di essere guardata,non di toccare,ma di essere toccata,in sostanza il negativo del piacere maschile,o meglio il piacere maschile vissuto in modo passivo.
Le femministe cercano costantemente di ''ridefinire la propria sessualità indipendentemente dal piacere maschile'',ma poi la loro sessualità ''autodefinita'' non riesce mai a essere parte attiva,ad agire,perchè l'agire presuppone un ''altro da sè'' al centro della nostra attenzione.
In questo senso la donna si ''autocondanna'' ad essere ''donna oggetto'',perchè la sua sessualità è autocentrata.
Del resto anche anatomicamente,soltanto il pene fuoriesce dal corpo e si protende verso ''l'altro da sè'',che diventa l'oggetto dell'attenzione.(la società fallocentrica è una stronzata pazzesca)
Anche questo ''egocentrismo'' che spesso noi lamentiamo è parte integrante della natura femminile,questo continuo parlare del proprio corpo(e raramente di quello maschile),e di sè stesse è parte di un progetto più o meno cosciente di vedere il proprio corpo al centro di certe attenzioni.

Con ciò cosa voglio dire,che se l'impulso maschile sta nell'agire,quello femminile sta nell'essere oggetto di quella azione.
Per una donna spogliarsi e farsi guardare E' UN IMPULSO SESSUALE.
Ora una civiltà che inibisce l'impulso di uno in maniera draconica e punitiva e permette e persino incoraggia l'impulso dell'altra,non è una civiltà giusta.
Per di più tutto questo meccanismo di sovraesposizione del corpo femminile innesca meccanismi che danneggiano le femmine stesse,che non sentendosi all'altezza delle femmine più attraenti,diventano autolesioniste(si pensi all'anoressia nervosa).

Infatti secondo me,tutto questo potere che le femmine esercitano ha un rovescio della medaglia molto importante:nella misura in cui la femmina espone il proprio corpo per irretire il maschio,nella stessa si sottopone al suo giudizio,nella stessa accetta di farsi formare e ''plasmare'' dalla libido maschile,che la costringe in posizioni sempre più scomode e innaturali.
Vi siete mai chiesti perchè le donne si autoimpongono quella tortura ai piedi che si chiamano ''tacchi a spillo''?
Glielo impone davvero ''la società''?
Chi bello vuole apparire un poco deve soffrire,recita un proverbio.
Quello che io voglio dire,è che lo smutandamento generale non è negativo soltanto per i maschi,ma sta imponendo alle femmine una situazione che loro stesse recepiscono come sempre più angosciosae molte femmine reagiscono aggredendo il loro corpo che recepiscono come inadeguato(anoressia nervosa).

Io direi che la seduzione è una potente arma in mano femminile,ma lasciargliela usare liberamente significa non soltanto danneggiare i maschi,ma anche le femmine stesse.
Se saggiamente,coloro che ci hanno preceduto,hanno inventato il pudore,e imposto dei limiti ben definiti all'esercizio della seduzione un motivo ci sarà,ma i sessantottini ebbri di narcisismo pensano che per 3000 anni l'umanità sia stata popolata di deficienti che si comportavano in modo irrazionale.
A giudicare dai risultati delle modifiche che hanno prodotto però,sembra che i deficienti però siano proprio loro.
Invito caldamente a fottersene dei progressisti che ci spiegano che se una donna si spoglia è perchè ha caldo.
Quando io provo a fare questo discorso loro subito devono censurarmi:''eh ma sembra che se lo è cercato''...
che rispondere...
forse non lei personalmente,ma la sua natura sì.
E gli studi che mostrano come la percentuali di stupro aumentino durante le fasi fertili del ciclo non possono essere bellamente ignorati.
Come ho già scritto,la nostra civiltà sembra ignorare completamente la natura,anche lo stupro,checchè se ne dica,è spesso una drammatica conseguenza di questa ignoranza,che io non giustifico,però,almeno in questo forum vorrei che la questione non fosse ignorata.
Noi non dobbiamo dimostrare niente a nessuno.
Le femministe sono contro di noi per principio,non ci batteranno le mani se gli diamo il contentino della minigonna.

Poi posso sbagliarmi per carità,però allora donne sù rompete questo equivoco e corteggiateci,anzi saltateci addosso :P

I tacchi a spillo io li odio...sono uno sfigato per caso ?  :lol: :lol: :lol:

«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Salar de Uyuni

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #17 il: Marzo 10, 2010, 23:07:43 pm »
Anch'io odio le donne particolarmente magre,ma loro vanno avanti a dimagrire fino a rendersi sgradevoli,per me è un modo di esprimere il disagio che questa situazione di ''smutandamento'' impone loro.
Per me è negativo per tutti,non solo per gli uomini.
La seduzione ha un prezzo.
Del resto non ha neanche senso accusare i maschi di tutto ciò tramite la retorica della donna oggetto.
Se si vuole lo smutandamento,questo è il risultato,se ne devono prendere la responsabilità,perchè nelle società patriarcali le donne stanno ben coperte.
Non dico di arrivare agli eccessi dei talebani,ma di raggiungere una ''giusta via di mezzo'' questo sì.
« Ultima modifica: Marzo 10, 2010, 23:11:13 pm da Salar de Uyuni »
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

milo

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #18 il: Marzo 10, 2010, 23:10:41 pm »
Citazione
Quando io provo a fare questo discorso loro subito devono censurarmi:''eh ma sembra che se lo è cercato''...

Caro Salar, a me non sembra affatto che il tuo discorso giustifichi lo stupro.
Chi te lo dice, risponde per un riflesso condizionato.

Più che soggetti instabili, io credo, gli stupratori siano anormali oggi. Chissà, magari per il maschio preistorico era una strategia evolutiva** vincente (probabilità maggiori di mettere incinta dopo uno stupro).
In ogni caso, per rispetto di secoli di pensiero occidentale, trovo bizzarro occuparsi degli stupratori veri quando la Legge punisce sovente quelli falsi (p.es lo sguardo molesto).

**normalmente, cioè nella stragrande maggioranza degli esseri umani, l' identificazione con la sofferenza della vittima disincentiva l'azione violenta, come lo stritolare tra le mani un tenero canarino; io, che sono un po' hobbesiano, homo homini lupus, penso che in alcuni certe caratteristiche contrarie si siano conservate, e che queste fossero - in passato, prima della Legge morale - funzionali all'evoluzione. Ma oggi è inaccettabile ottenere sesso con la violenza, a meno che lo scenario storico non cambi (e i vincenti per l'evoluzione saranno quegli altri). E io mi auguro caldamente di no, perché tutto sommato mi trovo bene oggi in occidente.
« Ultima modifica: Marzo 10, 2010, 23:57:48 pm da milo »

Offline Salar de Uyuni

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #19 il: Marzo 10, 2010, 23:19:35 pm »
Caro Salar, a me non sembra affatto che il tuo discorso giustifichi lo stupro.
Chi te lo dice, risponde per un riflesso condizionato.



Il fatto è che la maggior parte delle persone cui ho provato a fare questo discorso ha reagito così,magari canzonandomi dicendomi''stuprala'' di una tipa che passava scollacciata.
Le persone che mi dicevano così erano spesso persone che non avevano mai scopato in vita loro,il loro umorismo lo trovavo assurdo,tantopiù che io questo discorso L'AVEVO FATTO PER LORO.

Ma spesso è totalmente faticoso fare discorsi come questi,perchè tu dici una cosa,e la gente ne sente un'altra.

Sugli stupratori,è ovvio,ho un giudizio negativo,come ho un giudizio negativo non solo su loro,ma anche su chi non sa temperare i propri desideri in generale,diventando schiavo di chi sa usarli.
In sostanza sposto il centro della condanna sull'azione e non sulla percezione(della donna),perchè come ha saggiamente fatto osservare Rino Dalla Vecchia,lo stesso atteggiamento in circostanze diverse è interpretabile come stupro.
La ragione per cui esistono molti stupri ''falsi'' per me,è anche per questo.
« Ultima modifica: Marzo 10, 2010, 23:24:38 pm da Salar de Uyuni »
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

milo

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #20 il: Marzo 10, 2010, 23:24:00 pm »
Citazione
ma anche su chi non sa temperare i propri desideri in generale,diventando schiavo di chi sa usarli

Quoto.

Citazione
In sostanza sposto il centro della condanna sull'azione e non sulla percezione(della donna),perchè come ha saggiamente fatto osservare Rino Dalla Vecchia,lo stesso atteggiamento in circostanze diverse è interpretabile come stupro.

Quoto.


Comunque ho votato la 1).
« Ultima modifica: Marzo 10, 2010, 23:52:57 pm da milo »

Offline francy7x

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #21 il: Marzo 11, 2010, 09:26:58 am »
A mio parere, uno stupro non può avvenire solo ed esclusivamente per una reazione chimica correlata alla sola esigenza di fare sesso (per quanto belli e sensuali un sedere e due gambe possano apparire), ma anche per ragioni che includono uno stato di stress dell'individuo talmente elevato da provocare una reazione violenta.

Infatti, per quanto mi riguarda, lo stupro è più una manifestazione di violenza che una semplice ricerca di sesso. Se fosse solo per un'esigenza di tipo sessuale, un individuo mentalmente sereno potrebbe pensare di andare a prostitute, prima ancora di pensare a una violenza, perchè anche il più demente degli individui sà per certo che una violenza porterà con sè solo guai (es. il carcere).

Lo stato di stress che provoca una reazione violenta a sua volta è anch'esso uno stato chimico indotto in qualche modo, curabile in molti casi con i farmaci (spesso inibitori della ricaptazione della serotonina).

La frustrazione e lo stato di stress che portano allo stupro possono provenire da più fonti e in modi differenti.

Il fatto di vedere una minigonna, non dovrebbe essere a mio parere considerato uno dei motivi che "inequivocabilmente" possono scatenare uno stupro, ma dovrebbe essere visto come "la goccia che ha fatto traboccare il vaso" nella testa di un possibile (in quel momento e in quello stato) stupratore.

Faccio un esempio.

Mai sentito parlare di ragazzini dolci, teneri e indifesi che dopo aver subito per un anno violenze psicologiche e fisiche dai compagni di classe (scherno e percosse) danno i numeri e regiscono in modo tanto pericoloso da rischiare di ammazzare qualcuno? (e a volte finisce anche così).

Bene, la stessa cosa può succedere con lo stupro.

Ora, per quanto mi riguarda, il costante e incessante riferimento al sesso, più o meno esplicito, che viene fatto in ogni circostanza e in ogni forma dalle pubblicità, nei programmi trash tipo G.F. o Isola dei famosi, etc., contribuisce in modo sostanziale ad accrescere uno stato di insofferenza che rischia poi di sfociare in violenze di vario genere, come lo stupro.

Poi chiaramente c'è anche chi ha degli squilibri di tipo chimico, perde sistematicamente la testa e commette più di uno stupro (stupratori seriali).

In sintesi, la minigonna ha certamente un richiamo sensuale per un maschio, ma non ha la capacità intrinseca di portare allo stupro se detto maschio è nel pieno delle sue facoltà psicofisiche.

Non è impedendo l'uso delle minigonne che andrà diminuendo il numero degli stupri.

Lo stupratore di certo non lo diventa da un minuto all'altro.

Quasi certamente l'atto dello stupro viene prima meditato, e poi attuato.

La violenza, in ogni sua forma, si può vincere solo attraverso un'azione coordinata di tipo culturale (volta a rendere consapevoli).

Ad esempio sensibilizzando le donne su quelli che sono gli aspetti che possono mettere in difficolta l'uomo a pescindere dalla sua volontà, come l'istinto sessuale.

Prima di tutto però sarebbe il caso di ristabilire uno stato di serenità fra i due sessi.


Offline icarus.10

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #22 il: Marzo 11, 2010, 09:57:41 am »


Infatti, per quanto mi riguarda, lo stupro è più una manifestazione di violenza che una semplice ricerca di sesso. Se fosse solo per un'esigenza di tipo sessuale, un individuo mentalmente sereno potrebbe pensare di andare a prostitute, prima ancora di pensare a una violenza, perchè anche il più demente degli individui sà per certo che una violenza porterà con sè solo guai (es. il carcere)



Proprio perchè stiamo parlando di persone  uscite fuori di testa, e da tali persone non ci si può aspettare una azione logica(andare a prostitute anzichè rischiare con uno stupro). Per altro non è da escludere che alla base dello stupro,oltre alla libido, vi è anche una certa rabbia per la sua situazione di insoddisfazione sessuale, cioè di mancanza di sesso non per sua volontà(cioè, lo "sfigato",il "bruttone", categoria molto derisa dalle femministe).
Ad ogni modo, lo stupro(se si eccettua quelli in carcere) è dovuto solo alla ricerca di sesso, e non certo per motivi di "dominio"(come afferma spudoratamente la Criminologia) . Chi stupra è un ladro di sesso. Stop.

p.s:non ho mai detto  che una persona instabile di mente che ha commesso uno stupro, non debba essere punito con l' allontanamento dalla società per un certo periodo di tempo. Tuttavia, ritengo che ciò debba avvenire in altri modi, e non certo con il carcere, ma con pene alternative(tipo, arresti domiciliari, oppure in strutture sociali e psichiatriche)
« Ultima modifica: Marzo 11, 2010, 10:04:07 am da icarus.10 »
"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #23 il: Marzo 11, 2010, 10:11:19 am »
Per altro, non trovo differenza tra "causa" e "goccia che fa traboccare il vaso". Senza la "goccia che fa traboccare il vaso", il vaso non trabocca..e quindi la "goccia" è di per se una causa. In che percentuale questa causa(la PSF) giochi nello stupro, ovviamente va valutato caso per caso.
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Offline francy7x

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #24 il: Marzo 11, 2010, 11:07:49 am »
Per altro, non trovo differenza tra "causa" e "goccia che fa traboccare il vaso". Senza la "goccia che fa traboccare il vaso", il vaso non trabocca..e quindi la "goccia" è di per se una causa. In che percentuale questa causa(la PSF) giochi nello stupro, ovviamente va valutato caso per caso.

Come in tutte le cose, penso sia una questione di "dose", "tempo" e "modo".

Se mangio una nocciolina non mi fà niente (a meno che io non abbia allergie particolari), ma se ne mangio 5 chili mi ricoverano per blocco intestinale.

Non è da sottovalutare anche la componente "ambiente".

Sono veramente tanti i fattori che possono scatenare uno stupro (come qualsiasi altra forma di violenza), in primis il livello di tolleranza, ma questo varia da individuo a individuo (e in modo difficilmente prevedibile).


Offline icarus.10

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #25 il: Marzo 11, 2010, 12:35:30 pm »
Come in tutte le cose, penso sia una questione di "dose", "tempo" e "modo".

Se mangio una nocciolina non mi fà niente (a meno che io non abbia allergie particolari), ma se ne mangio 5 chili mi ricoverano per blocco intestinale.

 

Giusto.Proprio così.Infatti, per questo, io per Provocazione Sessuale Femminile(PSF) non intendo un singolo episodio di provocazione, ma un insieme vasto di episodi provocatori che si manifestano entro un arco di tempo.

L'esempio che fai sulle noccioline è davvero calzante e appropriato.
Se uno mangia solo poche noccioline non succede nulla, ma se ne mangia un centinaio, gli viene un mal di pancia. Ora nella stragrande maggioranza delle persone, il mal di pancia si risolve entro un giorno: un paio di scariche di diarrea, e poi dopo qualche giorno di cura, tutto ritorna alla normalità. Però, in qualche caso, può succedere che può subentrare una colite(o cmq una qualsiasi infiammazione intestinale); in questo caso succede, che le prossime volte che prova a mangiare noccioline, non servono più centinaia di noccioline per fargli venire la diarrea, ma ne bastano due o tre.

Questo è il classico circolo vizioso: l' ingresso(cioè, la sollecitazione) provoca un' uscita(cioè una conseguenza), e quest' ultima(cioè, la conseguenza), a sua volta, costituisce una nuova sollecitazione del sistema, che sommandosi alle altre sollecitazini(immissione di altre noccioline, dopo che gli è passato il mal di pancia), peggiora ancor di più il quadro. E il ciclo continua.E più continua, tanto più peggiora il quadro. E continuando, a lungo andare, può creare un danno irreversibile.

Nella Teoria dei Sistemi, ciò viene detto Sistema Retroazionato(in feed back), e può essere schematizzato attraverso equazioni differenziali lineari e con rappresentazioni di Funzioni di Trasferimento.

L' esempio del Sistema di prima, trova perfetta analogia con la provocazione sessuale-stupro. La visione di poche minigonne(o cmq di abbigliamenti succinti), non provoca nulla. Se però questo fenomeno perdura in modo sistematico, può succedere che coloro che non per colpa loro non hanno accesso al sesso(cioè, gli "sfigati", cioè i "bruttoni",tanto detestati e derisi dalle femministe), finiscono per percepire tutto ciò come una sofferenza(dovuta al fatto che la provocazione gli ha causato un desiderio sessuale, ma non venendo appagato quel desiderio, provoca ovviamente una frustrazione interiore), e questa sofferenza può indurre in alcuni al ricorso alla masturbazione cronica oppure all' uso morboso della pornografia, oppure ad andare a lucciole, come surrogato di una sessualità mancante(ma sadicamente provocata dalla PSF)

Capirete, che questo a lungo andare, non risolve  il problema, anzi accresce la frustrazione(come un a droga). Tuttavia, ciò non significa che questo state di cose provochi turbe e instabilità mentali. Anzi, nella maggior parte di no. Cioè,è semplicemente un infelice e frustrato(oggetto delle derisioni delle femministe), ma comunque sano e stabile di mente.

Tuttavia, in alcuni e ristretti casi, può succedere che da questa frustrazione e infelicità, possa sopraggiungere un' instabilità mentale(facendo l'analogia con il caso delle noccioline, è come se gli venisse una colite) al punto che, poi, di fronte a certe altre provocazioni sessuali, possa provare la tentazione di voler appagare con la forza questo suo bisogno fisiologico al sesso a cui è stato precluso(facendo l'analogia con il caso di prima,è come una volta sopraggiunto la colite, bastano poche noccioline per provocare una botta di pancia).

E' tutto così logico, tremendamente logico. Per questo motivo, addurre alla logica del "dominio" come causa di uno stupro comune(cioè non quelli di guerra o in carcere), come farneticano le femministe, l' FBI, la Scotland Yard e compagnia varia, è contro la logica oltre che fazioso e antimaschile.


 Milo, prima mi chiedeva cosa c'entri la smutandata con l'instabilità mentale. Ebbene c'entra, nel senso di come ho spiegato prima sull 'insorgere dell' instabilità mentale a seguito di una continua e sistematica provocazione sessuale.

La smutandata(o cmq qualsiasi donna vestita in modo succinto) provoca sessualmente, ma non per concedersi, ma semplicemente per provocare, per attizzare ,per eccitare i desideri di un bisogno fisologico(cioè il sesso) e senza poi permettere che i desideri fisiologici innescati trovino appagamento e realizzazione. Facendo un' analogia: è come mettere una bistecca sotto gli occhi un affamato, cioè eccitandogli gli stimoli fisiologici della fame, ma poi ritirare la bistecca non facendogliela mangiare. L'analogia è perfetta(anche se cmq il bisogno della fame è più vitale di quello al sesso).

Ciò si chiama Sadismo. In questo senso, quelle donne(o uomini) che provocano sessualmente, per il solo gusto di eccitare e provocare, sono delle persone sadiche, oltre che cattive e perfide(ciò, però ,non significa che siano giusti atti di violenza nei loro confronti, assolutamente no!!!)
« Ultima modifica: Marzo 11, 2010, 12:51:34 pm da icarus.10 »
"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"

Offline francy7x

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #26 il: Marzo 11, 2010, 13:36:08 pm »
Fossero le minigonne il problema.

L'altro giorno, in mezzo alla strada, c'era una donna che sistemava l'abitino al suo dannato mini-cane.

A un certo punto si è è accovacciata, e come per magia tutta la schiena e il sedere sono venuti allo scoperto.

Il sedere poi era FUORI per metà!

Da fantascienza, si vedevano 15 cm di taglio lontano un chilometro.

Giuro che in quel momento volevo prendere la rincorsa e darle un bel calcione.

Ma che razza di modo di andare in giro è quello!

Io la considero una vera e propria mancanza di rispetto verso le altre persone.

E' una cosa che invece di eccitarmi mi fa incavolare di brutto.

Non la sopporto l'indecenza.

milo

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #27 il: Marzo 11, 2010, 18:53:48 pm »
Citazione
Milo, prima mi chiedeva cosa c'entri la smutandata con l'instabilità mentale.

Icarus, io non chiedevo niente a te in prima persona; parlavo tra me e me, e a chi mi vuol leggere. Tu sai che io non impongo il mio pensiero, esattamente come altri dicono di non fare. Noto però che stai crescendo, e questo mi fa piacere, ma ancora non ci siamo.
Sarò sintetico per mancanza di tempo. A me sembra che l'argomento stupro vs. smutandamento sia fuorviante e controproducente. Confonde, più che chiarire. Posto che il loop nel cervello provocazione-repressione e ritorno, produce come reazione sofferenza in soggetti normali (la maggioranza integrata nella società e nelle regole dateci oggi) e cioè ricerca spasmodica di sesso (è normale se nelle regole) o depressione (assenza di stimoli, anche sessuali) oppure autoerotismo nevrotico, in altri la causa è l'instabilità piuttosto che lo smutandamento in sé (che ha ragione di altre cose, invece; anzi, è connaturato alla femmina, ci vuole compassione).
A meno di dimostrare efficacemente che proprio lo smutandamento trasforma soggetti normali in soggetti instabili, e non già gli instabili in più-instabili, è così. Instabilità, a mio avviso, prodotta da disfunzioni o abitudini o traumi seri: alcool, droga, abusi infantili o condizioni al contorno drammatiche (cfr. Haiti), ecc.
Il tuo caso potrebbe rientrare in queste condizioni al contorno, uno scenario di guerra, che però io non vedo così "drammatiche" oggi: anzi, vedo zombi che camminano più che stupratori. Peccato! Qualcuno direbbe che è proprio questo il nostro inevitabile destino, e che ci stiamo correndo veloci incontro.
Qualcun altro, poi, esce fuori di testa e si rivela al mondo per quello che è già: uno squilibrato o un sovversivo. (Non sto dando giudizi morali, eh?!). Ma senza regole l'uomo è una bestia infernale ed egoista; motivo sufficiente, questo sì, per realizzare un benessere diffuso - desiderando, la bestia, solo vivere +o- bene, pur senza uno scopo. Il rischio di giustificare tutto è che poi va peggio per tutti, perché la soglia si abbassa; il rischio del giustizialismo è la perdita della libertà, per tutti. Compassione per tutti, dunque, ma non per le smutandate! Il compromesso è più realista, essendo la società-come-vorrei utopia (e centrare un ragionamento sull'utopia non è cosa buona). Qui cerchiamo il compromesso, non fosse altro che diversamente ci si autoescluderebbe dal forum, e dalla discussione in generale.
Io, poi, che ho una sessualità normale, socialmente integrata, mi eccito alla vista di una giovane e bella suora laica (vedo sotto la coltre dei vestiti, con la mente) ma se cercassi di ottenere del sesso ad ogni costo, seppur molto frustrato, oltre che scomunicato e maledetto dalla Chiesa, applicherei esattamente quella logica del dominio che, banalizzando, è ottenere qualcosa (oggetti, donne comprese) autoassolvendomi che è roba mia, che mi spetta di diritto, oppure che sono stato "provocato". Voglio, dunque prendo. E i maschi sono più forti. Fine del compromesso, e della Civilità.
E' una balla femminista, io penso, che per pararsi il culo si accusi la vittima di essere stati provocati sessualmente, a meno non di voler credere agli stupri in discoteca tra alcool droga e inibitori del pensiero cosciente (smutandamento compreso, sì, ma poca cosa). Se la smutandata può causare in soggetti fessi approcci maldestri (stupri falsi), non vale la pena allora assolverla accusandola di provocare anche quelli veri. Vedo una bella macchina e, invece di lavorare per comprarmela, la rubo ignorando il compromesso (il patto con la società che procura vantaggi anche a me che ci vivo). Faccio buon viso a cattivo gioco rispetto a chi esibisce la Ferrari. Ma fosse colpa di chi esibisce la Ferrari? E' motivo sufficiente per essere comprensivi (la compassione, per carità!, lasciamola ai santi, ché gli altri che spergiurano finisco all'Inferno)? A me la macchina l'hanno rubata (e non era neanche una Ferrari) e denunciandoli non sono stato né comprensivo né compassionevole (tra l'altro non sono manco uno stinco di santo). Non andrò in Paradiso. Pazienza.
La bistecca e l'affamato. Bah?! Il bisogno sessuale è una necessità fisiologica al pari di cibo e acqua, dunque molto forte, ma esistono succedanei a differenza di quelli non si muore di mancanza di sesso. Eviterei, però, di fissarci troppo sui succedanei che, non essendo soluzioni ottimali, non lasciano altro di cui discutere.
Rimane che, dunque, con o senza la smutandata, la pulsione sessuale c'è ed è forte: se devo condannare la smutandata, però, sarà perché rende infelici gli uomini buoni, non perché è causa indimostrabile degli stupri e ben ti sta. Il giusto processo è un processo giusto nelle regole, ti correggevo, non altro.
E se poi la rabbia e la frustrazione servissero per sovvertire il mondo, allora: evviva le smutandate!
« Ultima modifica: Marzo 11, 2010, 18:59:15 pm da milo »

Offline icarus.10

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #28 il: Marzo 11, 2010, 19:25:21 pm »
Non ho capito una cosa, Milo. O non hai letto ciò che ho scritto o li  interpreti ad capocchiam(eh scusa il termine), per poi quindi attribuirmi cose che non ho detto ne tantomeno mai pensato.

Io non sto parlando di "smutandate", io sto parlando di PSF di cui una donna smutandata non rappresenta che una piccola parte di aspetto ben più grande e ben più duraturo nel tempo. Infatti ho detto che la PSf non pè un singolo episodio di provocazione, ma un vasto insieme di situazione provocatorie effettuate in modo sistematico in un certo arco di tempo.

Nè tantomeno ho detto che della smutandata non si deve avere pietà, e che quindi meriterebbe di essere stuprata. Ma chi ha mai detto queste cose? Mi sono semplicemente limitato a dire che non è una persona per bene, ma una sadica.

E poi cosa è questa equazione individuazione  di una causa= giustificazione??? Bah!! allora, un medico individua una possibile causa dell' infarto, quindi starebbe giustificando l'infarto! Roba da pazzi!!

Inoltre, il fatto che  fare sesso non è vitale come a mangiare,cmq è lo stesso un bisogno fisiologico, pur non vitale, sì, però se viene inutilmente e sistematicamente provocato senza quindi permettere di soddisfarlo, allora viene percepita come sofferenza. E questa sofferenza, a lungo andare, può in alcuni casi, in una ristretta minoranza di casi, creare qualche guasto. L'analogia quindi con qualsia altro bisogno fisiologico(come ad es. la fame), pur con le debite proporzioni, funziona.


Senti, se tu vuoi credere alla balla femminista dello stupro come "dominio" o come "strategia riproduttiva", fà pure. E' un tuo diritto,che rispetto. Però, per piacere cerca di non scatenare un flame inutile, mal interpretando o addirittura mistificando le mie parole. Perchè non ho tempo.



  
« Ultima modifica: Marzo 11, 2010, 19:39:49 pm da icarus.10 »
"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"

milo

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #29 il: Marzo 11, 2010, 19:38:58 pm »
Citazione
interpreti ad capocchiam

E infatti chi lo capisce quello che scrivi?? un casino di pazzi!! :D

Vabbè. Ciao.