pensieri maschili

Ricevo dall’utente Maveryx e pubblico:

La donna rappresenta il riposo del guerriero, sentenziava Nietzsche. E vorrebbero gli uomini che fosse magari veramente così. Ma non bisogna considerare solo il “riposo” ma anche il “guerriero”.
Chiarisco: “Non sei guerriero allora non c’è nemmeno riposo”. Approfondisco: E se i problemi di rapporto con le donne non fossero altro che il riflesso di problemi nel rapporto con gli uomini, e quindi, nel caso, non risolvibili cercando di migliorare il rapporto con le donne ma soltanto imparando a sapersi rapportare con gli altri uomini?
Cioè se non ci sai fare con gli altri uomini, non ti sai far rispettare in un certo senso, per capirci, allora non sarai rispettato nemmeno dalle donne. Le donne calibrano sempre il loro comportamento su chi hanno davanti, anche per questo appaiono più sciolte, visto che non si curano di essere coerenti a qualche principio o linea guida ma seguono la soddisfazione immediata, e perciò se sei debole ti schiacciano, se sei timido ti deridono, se hai paura ti disprezzano, se tentenni ti sopraffanno, e così via. Se uno spera, magari in fondo al suo animo e senza nemmeno esserne del tutto consapevole, di trovare in loro un rifugio accogliente che lo salvi e lo rincuori e lo sostenga per le sue mancanze di grinta personalità e forza di carattere, quello è un uomo perso.

3 pensieri riguardo “pensieri maschili

  1. Pienamente d’accordo sul (ri)lancio di un pensiero MASCHILE, tuttavia (anche sulla base dell’attuale can-can ideologico-mediatico-politico rig.do alle “molestie sessuali”) sono convinto che il miglior modo (forse l’unico) a dispos.ne per (cercare di) risolvere il problema dei ns. rapporti con le donne sia FARE IL PIU’ POSSIBILE A MENO di queste ultime: ovv.te con particolare riferimento alle c.d. relazioni affettivo-sentimentali…

  2. Finalmente un’analisi coraggiosa e controcorrente.
    Che fa piazza pulita di un certo devastante nichilismo imperante nel mondo maschile.
    Nichilismo imposto dalla teoresi femminista, ormai divenuta pensiero unico.
    Il recupero dell’autonomia del pensiero maschile non è più prorogabile.
    C’è in gioco la sorte della società occidentale, attualmente in uno stato di decadente catalessi, mascherata da una finta vitalità. Irrazionale. Nevrotica. Distruttiva.
    E senza questa autonomia anche il tema della parità, tanto caro al politicamente corretto, continuerà a sostanziarsi per quello che è: una truffa.

    Il maschile è un filo spezzato.
    A noi riannodarlo.

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