Autore Topic: Desiderio mimetico  (Letto 1672 volte)

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Offline Lucia

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Desiderio mimetico
« il: Settembre 21, 2012, 15:36:46 pm »
René Girard  dice che desideriamo sempre solo per contagio, per intermediazione di un altro soggetto che desidera la stessa persona,
la stessa cosa, 
e cosi per scattenre il desiderio anche inconscio di qualcuno devi far vedere che è desiderato da altri.

La cosa funzionerebbe anche malgrado la nostra volontà e non solo in desiderio ma anche in disprezzo, odio

Però questa significa in parte che per esempio la gelosia, l'invidi è strettamente collegata al desiderio.

Girard ha sviluppato questa sua teoria sui meccanismi del desiderio mimetico in un libro sul Mesonge romantique et verité romanesque

Secondo voi cosi funziona davvero il desiderio?

Offline Stealth

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Re:Desiderio mimetico
« Risposta #1 il: Settembre 22, 2012, 14:50:51 pm »
Secondo me in parte funziona così. Del resto le mode come nascono? Se una cosa è desiderata da altri ci facciamo l'idea che la cosa debba avere del buono. Poi magari ci vuole uno spirito critico più attento per constatarne il vero valore.
La stessa cosa può valere per le persone. anche se in genere una persona è desiderata anche e soprattut

Offline Stealth

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Re:Desiderio mimetico
« Risposta #2 il: Settembre 22, 2012, 14:56:21 pm »
Edit, post doppio per problemi tencini. Non riesco a postare tutto il post...

Offline Stealth

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Re:Desiderio mimetico
« Risposta #3 il: Settembre 22, 2012, 14:57:14 pm »
Non riesco a inserire tutto il post, non so perché. Non è che c'è qualche problemino tecnico in questa sezione?

Offline Lucia

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Re:Desiderio mimetico
« Risposta #4 il: Settembre 24, 2012, 12:53:09 pm »
 :(
non lo so
Stavo per comprare il libro di Girard. Noi abbiamo studiato all'Univesita la mezogna romantica,
è vero che c'è anche lo stimolo per le cose di nicchia, cioè il piacere verso qualcosa che piace solo a te
ma un regista p.es deve sapere orientare lo sguardo e le emozioni verso chi vuole e come lo vuole.
Anche questo passa attraverso il desiderio mimetico.

Offline Lucia

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Re:Desiderio mimetico
« Risposta #5 il: Settembre 24, 2012, 13:02:01 pm »
Menzogna romantica e verità romanzesca è un'opera saggistica di René Girard pubblicata per la prima volta nel 1961 e tradotta inizialmente in Italia col titolo di “Struttura e personaggi nel romanzo moderno”. L'antropologo e critico letterario francese cerca in questo testo di trovare ciò che hanno in comune i grandi romanzi, invece che soffermarsi sulla loro originalità e sulle differenze che li separano.

Il punto di contatto lo trova nella natura del desiderio, che è sempre mimetico, ossia basato su un modello, consapevole o meno, modello che Girard definisce mediatore. L'uomo in generale, quindi, non è capace di desiderare di per sé, prescindendo da un altro: l'oggetto e il fine del suo desiderio gli viene sempre proposto oppure imposto da un terzo, sicché la struttura del desiderare è triangolare, e non procede in linea retta.

Il triangolo che si instaura tra desiderante, oggetto desiderato e mediatore del desiderio si ripete costante nella struttura dei romanzi che il saggista analizza, quelli di Cervantes, Flaubert, Stendhal, Proust, Dostoevskij.

Il romanticismo e la critica romantica, tuttavia, non sono stati capaci di sottolineare la mimesi del desiderio, ma hanno occultato l'altro, il mediatore, dando vita così alla menzogna romantica (ecco spiegata la prima parte del titolo del saggio) del desiderio puro, diretto, spontaneo. Credere all'autonomia dei desideri degli uomini e dei personaggi dei romanzi non è altro che un'illusione, l'illusione del Romanticismo, che è alla base di gran parte della letteratura.

Quest'illusione, questa menzogna ha nascosto la verità romanzesca (e siamo alla seconda parte del titolo), quella cioè del desiderio mediato, copiato, modellato su quello di qualcun altro, non per forza effettivamente migliore.

La teoria del desiderio di Girard  si differenzia anche dalle idee di Freud, che insisteva sul valore oggettivo dell'ente desiderato, mentre per il francese nel desiderare non si desidera mai un oggetto in sè, ma si desidera di essere come la persona che desidera lo stesso oggetto. Desiderare, quindi, è sempre desiderare di essere.
http://www.dragora.net/smf2/index.php?topic=2080.0

Ha scritto nhc ealtre cose interessanti sulla nascita del sacro dalla violenza, anche là c'è un desiderio mimetico nello sacrificio.