"Vai, vai pure, cara: una stronza di meno".Questo lo dovrebbero insegnare i padri appena i figli han l'uso di ragione, ma come sappiamo quasi nessuno lo fa.
Non DI UN MASCHIO, notate. DEL MASCHIO. Quindi di tutti noiCerto, non sai che su questi forum siamo tutti mostri misogini da sorvegliare e punire? Chiedi alle nostre ex quanti occhi neri gli abbiamo fatto.
anche Santa Giulia CecchettinNon dirlo neppure per scherzo, potrebbe succedere davvero. Attendo parole da Bergoglio.
Io ne ho una opposta, quella di mandarle affanculo, a godersi da sole cioè la loro libertàNon è mai troppo presto. Io l'ho messa in pratica con successo, osservando anche una lunga distanza di sicurezza (non si sa mai).
Caro Vicus, il peggio che tu paventi ha enormi probabilità che si verifichi ben presto. Tra breve dal femminismo istituzionale e non, ma anche da tutto il sistema mediatico verrà rivolto il seguente appello dedicato a Giulia Cecchettin a Papà Bergoglio: " SANTA SUBITO". E Bergoglio sarà ben lieto di rispondere affermativamente. Come il mainstream richiede e come Santa Romana Chiesa provvede.Dopo Badano e Corbella (magari davvero sante ma legate comunque a movimenti controversi e/o ad apparizioni dichiarate false dal vescovo) nulla più mi sorprende.
Restao i punti poco chiari di questa storia apparentemente così sempliceCaro Vicus, questo è il punto: questa storia deve essere SEMPLICE, non CHIARA. Non serve cioè al nostro mainsteam conoscere e far conoscere quello che è davvero accaduto nella sua interezza e gli elementi scatenanti la rabbia del ragazzo (che NON VA giustificato, sia chiaro!). Serve che si presti benissimo alla crocifissione mediatica del maschio IN QUANTO TALE il quale si deve sottoporre senza nessuna protesta al processo di rieducazione, se vuole evitare quello nelle aule di giustizia e quello che avviene ormai da anni nelle pagine dei giornali e nelle trasmissioni e nei talk show televisivi. Il caso di Giulia Cecchettin è perfetto per questa bisogna. Già si sta scatenendo l'indignazione in tutto il paese (ergastolo, ergastolo, si legge e si ode dappertutto alla notizia della cattura del ragazzo) e vedrete che ergastolo sarà visto che si deve recuperare credibilità alla Magistratura, con tutte le sentenze idiote emesse ultimamente. Un "femminicida" è perfetto per essere sacrificato. Che nessuno vada a cercare altri punti di vista o la verità dei fatti. Quella non serve.
Per una volta mi dissocio da un buon numero di cose che avete detto sopra. Nemmeno io credo del tutto alla teoria del complesso d'inferiorità narcisista, ma allo stesso tempo provo orrore per quel ragazzo dallo sguardo alienato e dal sorriso poco rassicurante. Ammettere che anche tra gli uomini ci sono le mele marce non vuol dire prestare il fianco alla narrativa femminista. Lui è malato, la maggior parte degli uomini no. E vi prego, piantatela con il victim blaming. Sto troppo male per quella ragazza, mi spiace se non cerco giustificazioni per l'assassino come voi, ma così come non sopporto il femminismo originale, detesto profondamente quello al contrario portato avanti da molte correnti dell'attivismo maschile.E chi ha giustificato Filippo Turetta? Nessuno di noi lo ha fatto. Turetta deve pagare per quello che ha fatto e duramente. Non solo per aver stroncato una giovane vita, la vita di una ragazza che aveva tutto il diritto di vivere e di vivere felice, ma anche (a mio parere) per la sua imbecillità di far dipendere la sua autostima e la sua felicità da un rapporto il cui mantenimento non poteva dipendere solo da lui ma anche e soprattutto dalle decisioni (spesso imprevedibili) dell'altra parte la quale può decidere tutt'ad un tratto che la relazione è durata abbastanza e non deve più essere proseguita. Tenderei ad escludere (da quel poco che ho avuto modo di conoscere di lei) che la ragazza sia stata una manipolatrice, lo abbia illuso per poi lasciarlo per il semplice gusto di farlo soffrire. Secondo me, non era il tipo; era più probabile invece che nella sua mente si siano fatte strada altre mete, quella del lavoro e della carriera per la cui realizzazione occorreva interrompere o allentare il rapporto. Cosa che invece il Turetta non poteva sopportare, stante la sua oramai patologica idiota dipendenza affettiva e psicologica da lei. Incapace di fare a meno di un rapporto che per lui era diventato una droga, l'ha uccisa per un desiderio ossessivo di mantenerla sua da morta, visto che non poteva conservare il rapporto con lei da viva. Decisione allucinante che non giustifica ma che spiega l'omicidio di Giulia Cecchettin. Sono le femministe, non noi, caro Sardus che giustificano pure Alessia Pifferi.
Per una volta mi dissocio da un buon numero di cose che avete detto sopra. Nemmeno io credo del tutto alla teoria del complesso d'inferiorità narcisista, ma allo stesso tempo provo orrore per quel ragazzo dallo sguardo alienato e dal sorriso poco rassicurante. Ammettere che anche tra gli uomini ci sono le mele marce non vuol dire prestare il fianco alla narrativa femminista. Lui è malato, la maggior parte degli uomini no. E vi prego, piantatela con il victim blaming. Sto troppo male per quella ragazza, mi spiace se non cerco giustificazioni per l'assassino come voi, ma così come non sopporto il femminismo originale, detesto profondamente quello al contrario portato avanti da molte correnti dell'attivismo maschile.
Cosa che invece il Turetta non poteva sopportare, stante la sua oramai patologica idiota dipendenza affettiva e psicologica da lei. Incapace di fare a meno di un rapporto che per lui era diventato una droga, l'ha uccisa per un desiderio ossessivo di mantenerla sua da morta, visto che non poteva conservare il rapporto con lei da viva. Decisione allucinante che non giustifica ma che spiega l'omicidio di Giulia Cecchettin.
In questo contesto, caro Marco21, l' amore per l' altro sesso è totalmente fuori luogo. Visto che ci troviamo immersi in una società che ci è ostile, ostilissima, a cominciare dal genere femminile occidentale, nessuna predisposizione al dialogo va coltivata, ma solo i nostri esclusivi interessi di genere. Non c'è benevolenza per noi? Allora non ne dobbiamo avere nessuna. Per nessuna.
Sono sostanzialmente d'accordo con Marco
Un uomo ragionevolmente normale, nel peggiore dei casi si ferma prima che la situazione diventi irreparabile.
Infine, ci sono ipotesi considerate fantascientifiche ma formulate, oltre che da Blondet, anche da Piero Angela e dal neuroscienziato Paolo Cioni, secondo cui sarebbe possibile inlfuenzare a distanza l'attività cerebrale di una persona (il cervello lavora mediante segnali elettrici). Persone normalissime e non drogate che si buttano in cisterne irraggiungibili, o si chiudono in celle frigorifere (anche in quel caso fu filmato tutto).
ma quindi io, con chi ho parlato così tanto e per così tanto tempo?
Sicuramente una persona non violenta, non commette omicidi. Invece sul fermarsi, prima di soffrire... non sarei così sicuro che sia facile per tutti. Specie se si amava molto la persona.Può darsi ma non è una cosa da dare per così semplice e scontata. Chissà se oltre alle solite femministe sentiremo qualche parere alternativo
le spiegazioni possibili sono tanteSono tutte ipotesi, ma se non ritrovano l'arma o il movente rimane confuso (ma chi uccide perché una finisce gli esami prima di lui?) diventano qualcosa di più.
Rudolf Steiner affermava che molti esseri umani sono letteralmente pilotati da entità sataniche, che ne fanno quello che vogliono. Non è il cervello ad essere guidato, ma l'anima.L'anima non può essere guidata senza consenso. Ma oggi tanta gente la vende al Diavolo, al punto che sul fenomeno indaga pure la D1g0s.
Può darsi ma non è una cosa da dare per così semplice e scontata.
Sicuramente una persona non violenta, non commette omicidi.
L'anima non può essere guidata senza consenso.
SULLA TERRA CI SONO INCARNAZIONI NON UMANE.
IN MEZZO A NOI VIVONO ESSERI SATANICI COLLEGATI CON ARIMANE.
"Nella nostra epoca s'incarnano una quantità innumerevole di persone prive di io, che in realtà non sono esseri umani.
Questa è una verità terribile.
Le vediamo intorno a noi ma non sono incarnazioni di un io, sono inserite nell'ereditarietà fisica, ricevono un corpo eterico e un corpo astrale, sono in un certo senso interiormente equipaggiate di una coscienza arimanica.
Se non le si osserva con attenzione, dall'esterno sembrano esseri umani, ma non sono esseri umani nel vero senso della parola.
Questa è una verità terribile, ma è qualcosa che esiste, è una realtà."
Dr. Rudolf Steiner.
~17 Settembre 1924~
Lui affermava che molti esseri umani sono finte incarnazioni, senza un "Io", e che questi corpi senz'anima sono guidati da entità oscure, come fossero marionette.L'apparenza è quella
Se la sorella "segue un'agenda" come pensa il Duca, non c'è il rischio tutta la vicenda faccia parte di un macabro copione?Azz mi ha letto nel pensiero... dopo che ho visto il pentacolo rovesciato e ascoltato le parole, termini come "possedere" "cenere" "bruciare"... ho pensato "qua ci vorrebbe il buon vecchio Franceschetti". :cool:
Azz mi ha letto nel pensiero... dopo che ho visto il pentacolo rovesciato e ascoltato le parole, termini come "possedere" "cenere" "bruciare"... ho pensato "qua ci vorrebbe il buon vecchio Franceschetti". :cool:Già, magari questo caso non rientra nel filone ma è comunque una lettura illuminante.
La causa è l'incapacità o la non volontà, di osservare le cause in profondità. E se qualcuno prova ad analizzare le cause, viene addirittura criticato ed accusato di giustificare l'assassino. Ma analizzare e giustificare, sono due cose nettamente diverse. Finchè si continuerà a dire che la colpa è solo degli uomini violenti, il problema non si risolverà mai. Tra l'altro questi omicidi ci sono sempre stati, e sono persino in diminuzione.
Il problema principale, è che non esistono i reati morali. Una donna quindi, può fare letteralmente ciò che le pare a un uomo. Può ingannarlo, tradirlo, sbeffeggiarlo e prenderlo in giro, distruggerlo emotivamente, ridurre la sua mente a un cumulo di macerie, e farla sempre franca, senza che nessuno la punisca mai, e senza che l'uomo possa difendersi in nessun modo. Quindi, chi soffre le pene dell'inferno, e non percepisce nessuna giustizia in questa società, e si sente vittima di una terribile ingiustizia, se non è sufficientemente saggio e forte, rischia di farsi giustizia da sè.
Pensare che queste donne uccise, siano delle assolute vittime innocenti che nulla avevano fatto di male, nella stragrande maggioranza dei casi, è totalmente falso. Lo sanno bene tutti gli psicologi, che quasi sempre, nelle coppie le responsabilità e i disturbi psicologici, sono spesso di entrambi ("per fare un fosso ci vogliono due rive" recita il proverbio). C'è modo e modo di lasciare un uomo. Puoi essere schifosamente egoista e disumana, e farlo soffrire come un cane, o puoi pensare anche al suo bene, dimostrando che hai a cuore anche la sua vita, e non solo la tua. Se dimostri empatia, difficilmente le cose vanno in questo modo. Senza contare il fatto, che ormai sono sempre e solo le donne a lasciare e a interrompere le relazioni, spesso anche per futilissimi motivi, o addirittura anche senza alcun motivo. E lo sappiamo bene tutti. La totale assenza di empatia femminile, che spesso si riscontra, produce queste mostruosità.
Se compi il male, prima o poi ti ritorna indietro. In un modo o nell'altro. Chiamalo karma, chiamala provvidenza, chiamala legge di causa-effetto, chiamala legge di azione e reazione. Sono leggi cosmiche, universali, che valgono sempre. Se non l'avesse uccisa lui, ne avrebbe pagato le conseguenze in altri modi, o l'avrebbe uccisa qualcun'altro, dopo aver ricevuto lo stesso trattamento poco empatico.
Dire che la colpa è solo ed unicamente degli uomini, e guardare solo l'ultima azione finale, senza considerare tutta la storia e tutto ciò che è successo prima, non solo è illogico e disonesto, ma è anche molto stupido, perchè impedisce di risolvere il problema ed evitare che queste atrocità si ripetano.
Il "caso Giulia Cecchettin" e la criminalizzazione del genere maschile che ha scatenato sta già dando i suoi frutti: il cantante Piero Pelù ha appena dichiarato: "Mi vergogno di essere uomo. Noi maschi siamo tutti da rifare". Come volevasi dimostare!
Non ci arrivi a quei livelli se non sei un servo del potere.
E in più c'è da dire che MAI ho visto nella televisione e nei giornali vomitare tanto odio e tanto disprezzo nei confronti di un assassino. Intendiamoci bene a scanso di equivoci: se lo merita tutto. Ma certamente si merita lo stesso odio e disprezzo pure Totò Riina e Mattia Messina Denaro i quali hanno ordinato l'uccisione e persino ucciso con le loro mani tante più persone. Ma essendo loro tutte o quasi di sesso maschile non hanno suscitato tante e tali emozioni (abilmente alimentate dai media nazionali). Inoltre la vittima era perfetta per suscitare emozioni di compassione per lei come di odio feroce per il suo assassino: era giovane, buona (così almeno l'hanno descritta), in procinto di laurearsi e quindi di diventare una "donna di successo" (anche se non è detto che chi si laurea dopo ottiene il successo, perlomeno in Italia, comunque soprassediamo). Esattamente il prototipo della vittima IDEALE dei "femminicidi" per la nostra narrazione femminista dominante: la donna giovane che SA quello che vuole, che riesce nello studio e quindi nella carriera (le due cose devono essere consequenziali) che prende e lascia con disinvoltura e (perchè no?) prende anche in giro i maschietti che incontrano (che se lo meritano di certo) i quali devono farsene una ragione. Invece quello "stronzo" cosa fa? Si vendica. La uccide. Si dice: "Gli uomini NON ACCETTANO di essere lasciati". Le donne invece lo accettano? C'è da giurarci che l'accoglienza che Filippo Turetta avrà in Italia e nelle carceri sarà pessima. Dovranno metterlo in una cella di sicurezza se vogliono evitare che venga linciato, questo è certo. Però io sono sicuro anche di un altra cosa: in carcere si potrà consolare leggendo e rileggendo le lettere di amore che tante donne e ragazze gli scriveranno, come sempre capita a questi soggetti ( è capitatao persino a Izzo, l'assassino e lo stupratore del Circeo), Capiterà anche a Filippo Turetta. Con grande fastidio e indignazione delle femministe nostrane che non sanno o fanno finta di non sapere e non capire che la cosiddetta "cultura patriarcale" è condivisa ancora e anche da tante donne e ragazze che sentiranno il fascino irresistibile del "bello e dannato" e gli scriveranno in carcere. Unìaltra cosa che le nostre femministe non sanno o fanno finta di non sapere e di non capire è che il delitti di sangue hanno sempre una loro cupa grandezza ed esercitano sempre una loro cupa attrazione soprattutto sulle donne che hanno sempre subito il fascino del delinquente disposto a sfidare le regole e le convenzioni sociali e che paga in prima persona. Tante di loro gli scriveranno mandandogli le loro foto in carcere. E' già successo. E succederà ancora. Vogliamo scommettere?Scommessa vinta. Secondo me sposerà una giornalista o la sua psicologa (fatti realmente accaduti).
A Garibaldi* preferisco il cantante, almeno non pretende di essere un eroeTu mi sembri Francesco Battiato che cantava: "A Vivaldi preferisco l'uva passa che mi dà più calorie". Garibaldi eroe lo hanno fatto gli altri. E comunque, a rischiare il culo e il collo (se lo catturavano finiva impiccato, questo è certo, con grande gioia di Cavour che non vedeva l'ora di levarselo dai piedi) per conquistare il Regno di Napoli c'è andato lui e non l'esercito piemontese il quale le battaglie le perdeva sempre a meno che non venisse spalleggiato e aiutato dalla Francia (come avvenne nell'unica vittoria conseguita, quella di San Martino). Ad ogni modo, Garibaldi fu l'unico generale che vinceva le battaglie. Gli altri le perdevano. Quanto ad Anita, abbandonò il marito (disabile ufficiale dell'esercito brasiliano) per seguire il bell'italiano che faceva il pirata nelle lagune di Dos Patos. altro esempio di fascinazione femminile per il delinquente. Quindi, non è affatto vero, caro Vicus, che "in altre epoche le donne non subivano il fascino del delinquente", come affermi tu. Lo hanno sempre subito e da sempre. Solo che mentre prima le donne erano tenute a freno finchè si riusciva a farlo, si capisce (il povero ufficiale brasiliano disabile non potè impedire ad Anita di andarsene) oggi nessuno OSA criticare le donne, figuriamoci tenerle a freno e quindi la fascinazione femminile per il delinquente può espletarsi e manifestarsi in tutta pienezza. Garibaldi stesso ebbe dei rimorsi per aver portato via Anita al marito ("se colpa fu, la mia, l'ebbi intera" scrisse nelle sue Memorie). Non Anita, la quale senza ripensamenti e rimorsi seguì Garibaldi fino alla tragica fuga e morte alle Mandriole e quindi si merita l'epiteto che le hai appena rivolto. Sia come sia, un ruolo nel Risorgimento e non piccolo, il "rubagalline" Garibaldi lo ha avuto. Penso che a chi è oggi cattolico dovrebbe interessare ben altro che ridimensionare la figura di Garibaldi: dovrebbe preoccuparsi del clima anticristiano e anzi neopagano che si sta instaurando in Occidente che si avvale anche del femminismo e che per imporsi e imporre i suoi nuovi diktat ed i suoi nuovi dogmi si avvale anche delle vicende come quella di Giulia Cecchettin. Concentriamoci su questo e lasciamo perdere la Storia.
* Sappiamo come "vinceva" le battaglie, Anita era una p. e lui portava i capelli lunghi per nascondere l'orecchio che gli avevano tagliato perché era un volgare rubagalline
Elena Cecchettin invece mi pare pure lei un frutto marcio della provincia profonda in cui si è consumato il delitto, tale e quale a Turetta, con la sola differenza che lei non ha ucciso - ma può far danno uguale.Curioso che l'assassino abbia l'aria del poveraccio che non farebbe male a una mosca, e la sorella sembri così fredda, non mi risulta che abbia neppure mostrato cordoglio.
Quanto allo spirito anticattolico che prese piede, secondo te, con Garibaldi, esso fu semmai alimentato da numerosi abusi che la Chiesa ha commesso nei secoli e dai quali non si è mai emendata fino in fondoQuesta è retorica ottocentesca di stampo, appunto, "garibaldino". Come se oggi il popolo fosse sovrano... almeno il Vaticano (con i suoi difetti) non provocava artatamente crisi economiche né praticava iniezioni letali alla popolazione (tutte meraviglie moderne).
le tante vittime maschili della violenza sono il doppio di quelle femminili.Se la nuova l'hai sentita tu, parlane tu: a quale violenza si riferisce? Al divorzio o a quella domestica? Fonti di questi dati da citare per poter utilizzare in modo credibile la notizia?
Su di loro, niente da dire?
Ho la netta sensazione che tutta questa melma non aspettava altro che un omicidio come questo per emergere.https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,19174.msg207866/topicseen.html#msg207866
In realtà è impossibile che sia stata la Franzoni ma sorvoliamo
I maschi si arrendano, il loro potere è finito
Ad armare la mano dei femminicidi è la debolezza del sistema patriarcale e il violento tentativo di non dissolversi. Gli uomini non hanno più potere e le donne non hanno bisogno di essere difese, sanno cavarsela da sole
MAURIZIO MAGGIANI
22 Novembre 2023 alle 01:00
Lo so sono scomoda…ma vedo la bellezza degli Uomini.
Ogni dolore se non porta guarigione è sprecato.
Ogni sofferenza se non porta più amore è sprecata.
Ogni avvenimento negativo se non porta pace è sprecato.
Se l’uccisione di una persona serve a generare separazione e odio ha vinto il male.
Se l’errore di uno serve per incolpare tutti ha vinto il male.
Leggo donne che accusano indistintamente il maschile dimenticandosi che così rinnegano una parte di sè.
Leggo donne che lanciano odio contro il maschile non accorgendosi che generano solo odio.
Donne non prendete la palla al balzo per sfogare la vostra rabbia contro gli uomini non fate bene a nessuno, tanto meno alle altre donne.
Quella rabbia è atavica e forse nemmeno vi appartiene. Cambiate le cose. Amate ancora più forte.
Sento parlare di patriarcato e mi vengono i brividi ….quanta energia ancora vogliamo dare alla separazione?
Quanto è manipolata questa storia di attualità proprio per metterci ancora gli uni contro le altre.
Per favore sentitevi liberi dentro di voi, solo allora nessuno vi toglierà la libertà.
Parlate degli uomini onesti, di quelli amorevoli, di quelli pieni di amore (e viceversa) e allora darete energia a questa manifestazione
Non sprecate un dolore o siete complici del dolore stesso.
Non spaccate tutto, non bruciate tutto.
State in silenzio e amate ancora più forte.
Bellucci?!
:lol: neanche Freud sarebbe capace di vederci la Bellucci
Adesso ho capito perchè Filippo Turetta deve rientrare assolutamente in Italia per domani: domani è la Giornata contro la violenza di genere. E la si vuole celebrare portandovi, quale trofeo, il Turetta. Ora, non so voi. Ma io, pur non avendone proprio nessuna voglia, ora mi tocca lontare contro la tentazione - fortissima - di solidarizzazre con lui. Lo so, non dovrei. Ma questa è la tentazione che ora subisco!
Per prevenire i femminicidi bisogna studiare. Ad esempio bisogna studiare la vittima, quelle che sono le caratteristiche. Se tu studi i caratteri della vittima puoi, arrivare a concludere come certi suoi errori e le sue condotte abbiano influenzato il carnefice. Se anche studiamo soltanto il femminicida cioè il maschio che uccide scopriremo che nell'80 90% dei casi il femminicida non è un patriarca come Giulio Cesare, ma è un classico maschio fragile in condizioni di depressione abbandonica che non è in grado di metabolizzare la perdita e la separazione perché non è in grado di sostituire nella sua mente bacata e fragile, quella figura femminile. Cioè è il contrario di un playboy, di un Peter Pan, di uno con molte donne, ma è un soggetto fragile, volto alla depressione e all'ansia cioè il contrario di un patriarca, ma è un maschio fragile, che in condizioni di abbandono, sviluppa una depressione abbandonica anaclitica, che lo porta ad uccidere quello che era stato oggetto del desiderio, ma soprattutto oggetto della rassicurazione
La realtà è che la gran parte delle relazioni oggi sono dettate da interesse personale quale che sia e sussistono soltanto quando l'uomo decide consapevolmente di non vedere per tenere in piedi il suo amore di cartone.
Non sono le donne a essere furbe, ma gli uomini che fanno finta di non capire perché sul versante femminile non si trova altro che questo.
Secondo lui c'è il femminicidio perché le donne non sono più serve. Continuo a non essere d'accordo
Si può trovare di meglio, Fusaro per esempio
Bastano quelli :lol:
Fusaro non è mai noioso
Anche chi non è d'accordo ( o perlomeno sempre) con Marco Travaglio non può che convenire con quello che dice qui nella sua intervista:
Innanzitutto va detto che il tipo che conduce la trasmissione è il solito ometto che non ha capito un cazzo di niente, dato che parla di "patriarcato" in un'epoca in cui di tale fantomatico sistema non vi è traccia alcuna, in Italia come in molti altri paesi occidentali.
Poi, per quanto riguarda Travaglio, va detto che costui dice alcune cose giuste ma anche delle cazzate.
Il fatto è che tra questi presunti "esperti in materia" non ce n'è uno, che sia uno, in grado di buttar giù un ragionamento sensato.
La verità vera è che quella in cui viviamo è una società fortemente ginocentrica, nonché ultra femminista e misandrica a livello mediatico.
Per carità non mettiamoci anche Ipazia :cry:
Si deve ricordare che gli esseri umani sono congerie di parassiti che esistono sull'individuo, che vivono su un'esigua scorta di individui. [...] E qualsiasi cosa rappresenti il principio d'invidualità essi l'attaccano. [...] Alle spalle di ogni grande intelligenza umana vi sono milioni di forme secondarie, che essa aziona e nutre. I rapporti che sussistono fra la schiera solitaria e gli organismi che essa aziona e nutre; i rapporti che sussistono fra questa schiera solitaria e gli organismi cui essa è assegnata non sono ben definiti da una calda e reciproca simpatia ».
Percy Wyndham Lewis, pioniere dell'antifemminismo(https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSJESMQlWEpO4bRqM_GZUekfDN_06Wyg-ICc7MQuBppb8l2GVMiTpqKCqwSNs6HgKhiw9M&usqp=CAU)
Ma, caro Frank, ti pare che Marco Travaglio che viene invitato spesso nei canali televisivi a commentare possa permettersi di dire quello che SA BENISSIMO ANCHE LUI e cioè che viviamo in una società, come hai detto tu, "fortemente ginocentrica, nonchè ultra femminista e misandrica a livello mediatico"? Via..... Queste VERITA' può permettersi di dirle soltanto chi non ha niente da perdere, cioè io e te. Non Marco Travaglio che è il bastian contrario tollerato dal sistema. Altrimenti, tollerato dal sistema rischia di non esserlo più. Con tutte le conseguenze del caso.
Adesso ci si mette anche il premio Nobel della Fisica, Giorgio Parisi, a sparare cazzate: " Giulia Cecchettin è stata uccisa come Ipazia". E cioè, indovinate come e perchè? Ma sì, ci avete azzeccato. "In quanto studiosa e in quanto donna". Questo è il mantra che dovete OGGI recitare per essere "IN". Il nostro ineffabile scienziato e Premio Nobel (è proprio vero che adesso lo danno a cani e porci) ha aggiunto:
"La storia di Ipazia colpisce l'immaginazione collettiva. Il suo assassinio brutale è l'ESEMPIO DI UNA SOCIETA' PATRIARCALE ANTICA che sopravvive ancora oggi. Lo vediamo purtroppo dai tanti femminicidi".
Aggredito? No... Il rischio per tutti noi uomini è di essere denunciati al 1522 per un SMS, un mazzo di fiori e, per chi ha consapevolmente deciso di chiudere con le donne, addirittura uno sguardo
Adesso abbiamo una campionessa di nuoto, Benedetta Pilato che in lacrime afferma "E' mai possibile che NOI DONNE dobbiamo ritenerci fortunate SE incontriamo un uomo per bene? Non è questo il mondo che voglio per i miei figli". Sarebbe da ribatterle e da risponderle:
"Possibile che quando un uomo o un ragazzo per bene si interfaccia con donne e ragazze che A PAROLE affermano di apprezzare tipi del genere, le accoglienze che incontra costui quasi mai sono positive, ma quello che ottiene NEL MIGLIORE DEI CASI è di essere invisibile e nel peggiore dei casi sono prese per i fondelli?". E, comunque, lo stesso tipo di disgrazia capita anche a noi maschi, mia cara: anche noi dobbiamo ritenerci fortunati, anzi fortunatissimi se incontriamo una ragazza o una donna PER BENE la quale cioè non ci sfrutta, non mostra di essere nei nostri confronti una scroccona o non ci strumentalizza. Se non incorriamo, come te, nella VIOLENZA FISICA FEMMINILE, se non in rari casi, è soltanto perchè le nostre interlocutrici temono la nostra reazione fisica che potrebbe essere devastante. E questo è il motivo esclusivo per il quale le donne non aggrediscono fisicamente gli uomini E BASTA. Inoltre noi corriamo il rischio, contrariamente A TE, di perdere la casa e l'affido dei figli se incontriamo una stronza e la sposiamo. Pensaci, invece di piangere e pensare soltanto a te stessa.
Stai barando, oggi pure Kerry e Prodi si dichiarano cattolici. La Scrittura la conosci bene: "Non chi dice 'Signore, Signore', ma chi fa la volontà del Padre mio"!
Il problema è che chi si limita a dire: "Signore, signore" E BASTA nella Chiesa Cattolica è oramai divenuto la totalità della gerarchia.E Burke, Viganò, Schneider, Bux, Sarah e tanti altri (per restare a cardinali e arcivescovi) dove li metti?
Lo dimostra il fatto che ancora vi tenete e sopportate BergoglioDeporre un papa non è cosa semplice, bisogna dimostrare che non è papa ma ci stanno lavorando, compreso l'arcivescovo Viganò.
Col cazzo.
Ecco Fedriga che si fa dettare la linea dalle tv piddine battendo tutti sul tempo: in Friuli il gender nelle scuole diventa prontamente realtà.
E cosa vuoi che dica? E' colpa del patriarcato!
Sto aspettando proprio questo
Gli uomini? Tutti quanti?
https://www.ilrestodelcarlino.it/padova/cronaca/omicidio-mattia-caruso-condannata-fidanzata-nw7i6re4
Voi avete visto notizie in prima pagina, comizi elettorali, dirette tv o funerali di stato?
E al Turetta quanto daranno?
Il lato positivo è che la criminale di Padova non riceverà lettere. Almeno spero
Alla Messa funebre, la famiglia intera muta come un pesce e con le mani in tascaVeramente? :ohmy:
Veramente? :ohmy:Non c'è limite al peggio
Giulia: funerali show
Ieri l’altro, 5 dicembre, sono stati officiati i funerali della povera Giulia Cecchettin, praticamente a reti unificate, con evidenza maggiore che a un funerale di Stato. Personalmente sono rimasto sconvolto da questa inaudita spettacolarizzazione del dolore esposto in tutte le salse esclusa quella del raccoglimento e della preghiera.
Che fosse solo uno spettacolo lo si era capito dall’invito preventivo del padre di Giulia a presenziare alle esequie a Padova, seguito alla sconcertante dichiarazione che la famiglia si è “sacrificata” a condividere pubblicamente il proprio dolore perchè “Giulia è di tutti” ed altre simili amenità. Finora si era invitati ad una festa, un matrimonio, un battesimo, un compleanno ….. ma i tempi cambiano.
Io mi sarei chiuso in me stesso, cercando di parlare con chi non c’è più, con i figli rimasti, per consolare ed essere consolato, con il Padreterno per chiederGli perchè si è ripreso così una giovane vita, (sapendo che la risposta la comprenderemo, forse, quando anche noi attraverseremo l’eternità), con la Mamma che la attendeva dall’altra parte.
Avrei mandato a quel paese Rai, Mediaset, giornalisti e giornalai,politici ed avvoltoi vari assetati di sangue da esibire per confermare l’invenzione del “Patriarcato” che sarebbe all’origine della sua morte.
Semmai avrei abbaiato, inutilmente, contro la fine del presunto patriarcato, perchè se il patriarcato ci fosse ancora ci sarebbero i valori che lo hanno sorretto per millenni, perchè il “patriarca” era autorevole prima di essere autoritario, era riconosciuto dalla comunità come la guida e non come il tiranno di turno, perchè con un “patriarca” queste cose non sarebbero accadute, perchè con una società ordinata e gararchicamente accettata si è sviluppata la civiltà molto prima dell’avvento di Cristo e della Chiesa. Oggi che i patriarchi non ci sono più è terminata anche la civiltà.
Ma torniamo ai funerali spettacolo di ieri, preparati e pianificati come fossero una finale di Champions League.
Non solo riunioni in prefettura, blocco della città, antiterrorismo in azione e quant’altro di inusitato si possa ipotizzare.
C’è stata anche, con due giorni di anticipo, la conta preventiva dei partecipanti: 10.000.
E se si sbandiera una cifra è perchè si attende che sia il minimo sindacale, aspettandone almeno il doppio per essere certi che lo “spettacolo” abbia avuto successo.
Nonostante la mobilitazione mediatica, i giornalisti hanno confermato i 10.000. Le cifre ufficiali, mi sembra, parlino di 7.000. A mio parere, dalle immagini televisive e conoscendo Prato della Valle, i partecipanti non erano più di 5.000.
Lasciamo anche stare il gusto sadico e finora inedito di salutare la salma con i campanacci, i campanellini o facendo tintinnare le chiavi di casa. Finora ci si limitava agli applausi ed ai palloncini. Spero non sia nata una nuova orrenda moda da imitare ed amplificare.
Del resto lo spettacolo è spettacolo ed occorre stupire.
Anche la regia televisiva era adeguata allo scopo. Poche immagini, ma prese dall’angolazione giusta, per simulare una piazza gremita, sullo stile di Piazza San Pietro semivuota, ma spacciata per strapiena. La sorella aggrappata al braccio del padre, il fratello accantonato quasi fosse un estraneo, i politici con la faccia di rito ed altre simili amenità.
Almeno sarebbe stato opportuno che il regista fosse cattolico o avesse una conoscenza, anche superficiale, del rito che finora è conosciuto come Santa Messa. Per dirne solo una, al momento della consacrazione, invece dell’elevazione della Sacra Particola, i regista ha inquadrato la croce sull’altare per poi allargare l’immagine e riprendere il Vescovo quando l’Ostia era già deposta. All’elevazione del calice le immagini erano sulla famiglia e poi sul pubblico. Qualcuno avrebbe anche potuto suggerire a regista ed operatori che quelli sono i due punti cruciali e non c’è immagine più sublime di Gesù innalzato sull’altare in Corpo e Sangue, Anima e Divinità, in questo caso anche ad accarezzare ed accompagnare la povera Giulia che veniva benedetta e salutata per salire a cielo insieme al Re dei Re.
A parte queste considerazioni, certo non secondarie, mi chiedo (ma sò bene che è una domanda retorica), perchè questa esposizione mediaiica per Giulia. Le altre vittime di quello che, con termine orrendo, chiamano “femminicidio” non avevano diritto ad analoga attenzione ? Le altre donne sono vittime di serie B ? Valgono di meno ? Anche qualcuna tagliata a pezzi e messa in valigia ? Sono meno funzionali al messaggio, politicamente interessato, da trasmettere a reti unificate ?
La strumentalizzazione di una ragazza morta può arrivare a tanto ?
Si. Lo abbiamo visto.
Può arrivare a tanto ed anche oltre se si è riusciti a tirare in ballo, nel furore assassino di un ragazzo immaturo che dovrebbe essere un uomo, non solo il Governo (il Governo ?), ma anche lo Stato (lo Stato ?) come nullafacente per contrastare la violenza contro le donne, per contrastare il rigurgito patriarcale madre (scusate il bisticcio) di tutte le violenze.
Tralascio volutamente tutte le incongruenze che vedo in questo caso anomalo da qualunque angolazione lo si guardi:
Telecamere che riprendono a centinaia di metri di distanza sagome indistinte (il Corrierone ha diffuso disegni visto che le immagini non facevano vedere nulla) eppure riescono ad identificare i due. Filippo che carica sull’auto il corpo di Giulia e poi fa 140 Kilometri per nasconderlo. Un cane superaddestrato che riesce a trovare il cadavere in un battibaleno quando per la povera Gambirasio torme di segugi “molecolari” hanno fallito per intere settimane. Filippo ritrovato i Germania fermo a bordo strada senza benzina, ma con 200 Euro in contanti. L’auto che, come sembra, non ha tracce di sangue nonostante le coltellate inflitte alla povera Giulia. L’autopsia eseguita a distanza di settimane dal ritrovamento, ma subito divulgata nei particolari più raccapriccianti. L’auto che rimane tuttora in germania mentre Filippo è già da diversi giorni in un carcere italiano. La sorella (lasciamo stare i simboli satanisti e amenità analoghe) che prima di subito anaugura la stagione di caccia al patriarcato. Tutti i media che da settimane dibattono H24 in merito con titoloni in prima pagina ed apertura dei telegionali, relegando ad accessorie le stragi della striscia di Gaza ed altre secondarie notizie, mentre l’Ucraina è già uscita da tempo dai radar mediatici.
Di meglio si era fatto solo ai tempi del COVID, ma c’è tempo per recuperare, visto che senza dubbio siamo solo agli inizi ed ogni sospiro di Filippo, ogni singulto di Elena (la sorella di Giulia), ogni dichiarazione del padre, ogni atto giudiziario saranno motivi ottimi per rinfrescarci la memoria e proseguire nella strumentalizzazione ideologica.
Il mio pensiero va anche a Filippo ed alla sua famiglia che ritengo fra le vittime dell’assassinio di Giulia. Soprattutto il padre che continua a chiedersi, con riservatezza, dove ha sbagliato nell’educazione del figlio descritto come un ragazzo “normale”. Una famiglia che ha avuto timore ad andare a trovare il figlio rientrato in manette in Italia, pur nella cosapevolezza di dovergli stare vicino. Forse la risposta è che spesso si può sbagliare per troppo amore. Si può sbagliare nel non voler dire “NO”, nell’evitare i conflitti, nel cercare di evitare ai figli il confronto con la realtà, con i sacrifici e con le possibili sconfitte. Riflettevo su una frase, non mi ricordo di chi, che la scalata di una vetta, come della vita, presuppone anche un fallimento, una caduta, forse anche la morte, altrimenti è solo un comodo pic nic in montagna.
La povera Giulia è tornata nella casa del Padre. I parenti, padre, sorella e fratello, metabolizzeranno il dolore quando riusciranno ad allontanarsi dallo show mediatico, ma la famiglia di Filippo sarà quella che ne porterà il peso per sempre insieme a Filippo stesso, quando anche lui metabolizzerà realmente il male che ha fatto.
Spero che su tutta questa storia cali il silenzio, lasciando che i giudici terreni siano messi in condizione di giudicare senza preconcetti, influenze o intralci. Sò già, però, che le mie speranze sono molto mal riposte.
Vincenzo Fedele
Dovranno querelare mezza Italia
Sappiamo tutto di Filippo Turetta
I media fanno a gara per scavare nei più reconditi recessi della sua vita, prima e dopo avere assassinato la povera Giulia.
Sappiamo marca, modello e colore dell’auto, cosa la polizia tedesca ha trovato dentro, in quale negozio ha comprato il nastro adesivo, l’itinerario della fuga, quanti soldi aveva in tasca, in quale centro commerciale ha pranzato insieme alla vittima, quali negozi ha visitato, cosa ha detto quando è stato interrogato in Germania, cosa ha detto quando è stato interrogato in Italia, quanto tempo è durato l’interrogatorio, quando ha parlato con i genitori e per quanto tempo, cosa scriveva sui social, dove andava in vacanza, cosa studiava all’Università e con quale rendimento, persino che sport faceva e presso quale società.
E poi Turetta che rientra col volo di Stato, la prima notte in carcere di Turetta, il primo colloquio di Turetta con l’avvocato, il rifornimento di benzina di Turetta, i selfie davanti a casa di Turetta, le minacce al ristorante di Turetta, il gruppo fb “le bimbe di Turetta”, le lacrime da coccodrillo di Turetta …
Curioso che nessuno abbia potuto leggere un centesimo di tali informazioni su Dumitru Stratan, Denis Molchanov, Xhafer Uruci, Jawad Hicham, Safayou Sow, Taulant Malaj, Sergio Antonio Luciano Lorenzo, Dileysi Lorenzo Guzman, Juan Maria Guzman, Zakaria Atqaoui, Omer Cim, Michael Dennis Whitbread, Gheorghe Ciprian Apetrei, Costel Balan, Adil Harrati, Youssef Moulay Mahid, Alfred Vefa, Selami Bodi.
Non si sa assolutamente nulla di queste persone, eppure sono i responsabili di metà dei femminicidi del periodo 1 gennaio / 3 novembre presenti sul sito femminicidioitalia.
La clamorosa strumentalizzazione del caso Cecchettin stride vergognosamente con il disinteresse per la morte di donne algerine, tunisine, albanesi, ucraine, marocchine, etc.
Perché uccise da uomini algerini, tunisini, albanesi, ucraini, marocchini, etc., quindi non sono spendibili mediaticamente e ideologicamente come la giovane italiana uccisa da un italiano?
Perché non bisogna dire che gli stranieri – regolari e irregolari – presenti in Italia sono meno del 10% della popolazione, ma commettono il 50% dei delitti?
Perché non bisogna intaccare il dogma che il figlio sano del patriarcato è maschio/bianco/etero?
Sono domande che, come sempre, rimarranno senza risposta.
Ma non per questo dobbiamo smettere di farle.
Fabio Nestola
Siamo in piena propaganda misandrica che ha colto il pretesto dell'omicidio di Giulia Cecchettin perchè essa si presta PERFETTAMENTE alla piena colpevolizzazione del maschio bianco eterosessuale occidentale in quanto principale contestatore e potenziale nemico delle èlites al potere qui in Occidente che si servono del femminismo come ideologia scardinante la famiglia che è un ostacolo alla società liquida e fluida che esse intendono creare e che utilizzano le femministe come utili idiote (ma sarebbe più appropriato definire cretine) e come guastatrici da mandare in avanscoperta, caro Frank. Nel caso tu non lo abbia ancora capito.
Croazia: come combattere i femminicidi
Il governo croato ha annunciato l'intenzione di riconoscere il femminicidio come un tipo di delitto distinto dagli altri. Una novità importante, ma occorre un cambiamento sociale ben più ampio, avverte chi lotta per i diritti delle donne
07/12/2023 - Jelena Prtorić
Il 13 settembre 2023 il primo ministro croato Andrej Plenković ha annunciato una modifica al codice penale che renderebbe il femminicidio un reato a sé stante, punibile con una pena detentiva di almeno dieci anni. Questa modifica si accompagnerebbe a una serie di misure più severe per combattere la violenza contro le donne.
Secondo dati del ministero degli Interni, nel Paese – che conta poco meno di 4 milioni di abitanti – si sono registrati sei femminicidi nei primi sei mesi del 2023 e 13 nel 2022. Un’analisi del Garante per l’uguaglianza di genere ha mostrato che nel periodo 2016-2021 sono state uccise 92 donne in Croazia e che il numero di femminicidi è progressivamente aumentato durante il periodo di riferimento. 52 di quelle 92 donne sono state uccise da una persona che conoscevano. L’indagine sui femminicidi in Europa condotta dallo European Data Journalism Network ha dimostrato che la Croazia è il terzo paese in Europa per numero di omicidi intenzionali commessi da parenti o (ex) partner.
La criminalizzazione del femminicidio in quanto tale in Croazia è un evento storico: finora solo due paesi europei, Malta e Cipro, riconoscono il femminicidio come un reato a sé stante. Il cambiamento legislativo è stato quindi accolto favorevolmente da numerosi attori della società civile e del diritto, sia a livello nazionale che internazionale.
Tuttavia, per Iva Čatipović di SOS Rijeka (un’organizzazione no-profit che lavora per prevenire, ridurre ed eliminare la violenza domestica e di genere), l’annuncio di Plenković è stato prima di tutto una mossa politica e non risolverà il problema da solo. “Dovremo vedere come sarà la versione finale del disegno di legge e come verrà implementata. Il quadro giuridico è una cosa, la sua attuazione è qualcosa di completamente diverso", avverte. Inoltre, il disegno di legge ha già trovato i suoi detrattori nel campo legale. L'Ordine degli avvocati croato e i giudici della Corte suprema hanno espresso la loro contrarietà alla proposta legislativa, ritenendola “discriminatoria sulla base del genere”.
“Fallimento nel proteggere le donne”
Le modifiche proposte dal primo ministro non sono nate nel vuoto. L’annuncio è arrivato solo una settimana dopo che il GREVIO, il gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sull’azione contro la violenza contro le donne e la violenza domestica, ha pubblicato un’analisi sull’attuazione della Convenzione di Istanbul in Croazia. La Croazia ha ratificato la Convenzione di Istanbul , il primo trattato vincolante al mondo sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne, nel 2018, dopo mesi di massicce proteste da parte dei conservatori che percepivano il trattato come una minaccia ai tradizionali ruoli di genere.
Il rapporto del GREVIO ha rilevato numerosi cambiamenti positivi dopo la ratifica, come l’adozione di documenti strategici per combattere la violenza contro le donne e la disuguaglianza di genere. Tuttavia, ha anche evidenziato l’insufficienza delle politiche messe in atto. Quando si tratta di femminicidi, in molti casi le istituzioni statali “non sono riuscite a utilizzare le misure legislative disponibili per proteggere le donne” e non sono stati compiuti “sforzi di raccolta dati per valutare l’efficacia dell’attuale sistema di valutazione del rischio”.
La nuova proposta legislativa comprende una serie di misure volte a combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica. Ad esempio, la pena detentiva per stupro verrà aumentata da 1-5 anni a 3-8 anni. I tribunali dovranno considerare il diritto della vittima di ricorrere in appello riguardo a qualsiasi decisione che potrebbe modificare la durata o l'attuazione delle misure cautelari (come le ordinanze restrittive). I tribunali potranno anche arrestare l’imputato se vi è il ragionevole sospetto (o una segnalazione da parte della vittima) che abbia violato un’ordinanza restrittiva. Nel caso dei reati contro la libertà sessuale, le vittime potranno finalmente testimoniare tramite collegamento audiovisivo e non di persona.
È necessario un cambiamento sistemico
I cambiamenti legislativi non risolvono però il problema della sostenibilità finanziaria delle strutture che prestano aiuto alle donne vittime di violenza domestica. “La Croazia ha aperto sei nuovi rifugi in un breve periodo di tempo dopo la ratifica della Convenzione di Istanbul, ma sono stati finanziati da un progetto dell’UE e quindi non sappiamo come saranno finanziati a lungo termine”, dice Iva Čatipović. “La maggior parte dei rifugi è già a corto di personale e alcuni versano in condizioni materiali disastrose: le piastrelle cadono, le cucine sono semi-funzionanti”. Il rapporto del GREVIO avverte inoltre che “la maggior parte dei centri per la violenza domestica, soprattutto nelle zone rurali, non è ancora adatta ad accogliere donne con disabilità o donne con condizioni di salute a lungo termine che richiedono assistenza medica continua, donne incinte e donne con problemi di salute o di dipendenza”.
È inoltre fondamentale collegare meglio le istituzioni che dovrebbero, in primo luogo, proteggere le donne e prevenire i femminicidi. Nell'agosto 2022, due donne sono state uccise in Croazia dai loro ex partner nel giro di dieci giorni. Dopo gli omicidi divenne chiaro che entrambi gli uomini avrebbero potuto essere arrestati dalla polizia, ma alla fine avevano ricevuto solo un ordine restrittivo. "Non abbiamo un sufficiente passaggio di informazioni tra le istituzioni", osserva Branka Žigante-Živković, ex giudice dell'Alta Corte per i reati minori, coinvolta in numerose attività di ricerca e formazione sui femminicidi.
“Se la polizia dispone dell’informazione che una donna è ad alto rischio, la stessa informazione dovrebbe essere condivisa con altri attori all’interno del sistema, come i pubblici ministeri. Inoltre, non basta che un uomo riceva un ordine restrittivo: dovrebbe avere un braccialetto elettronico e la donna dovrebbe ricevere un allarme se si avvicina”, spiega Žigante-Živković. Secondo lei, è vitale un’educazione trasversale, che insegni ai professionisti i diritti delle vittime e i diversi fattori di rischio come il controllo coercitivo o la separazione. “Negli atti giudiziari sui procedimenti legati alla violenza sessuale o di genere si trovano ancora stereotipi e domande non autorizzate rivolte alla vittima, come 'Perché eri fuori a quell'ora?', 'Hai bevuto?', 'Come eri vestita?'”, osserva.
La lentezza del sistema e la sensazione che non verranno prese sul serio dalle istituzioni sono le ragioni per cui molte donne non denunciano la violenza domestica. Nel 2022 in Croazia è stata intrapresa un’analisi sociologica della fiducia nelle istituzioni. Si è scoperto che nel periodo dal 1999 al 2020 è diminuita la fiducia in ogni istituzione, a eccezione delle forze armate e della Chiesa. Le persone si fidano poco persino del sistema giudiziario. I numeri sembrano sostenere il loro scetticismo: secondo il quadro di valutazione della giustizia UE 2023, la Croazia è fra i tre paesi che hanno i sistemi giudiziari meno meno efficienti in termini di tempo necessario per risolvere i casi.
“Se sei vittima di violenza domestica, hai già perso la fiducia nelle persone perché qualcuno vicino a te è violento nei tuoi confronti. E, se hai la sensazione che le istituzioni non funzionino, potresti pensare che non abbia senso denunciare la violenza”, dice Lorena Zec, psicologa di SOS Rijeka. “Le donne che si rivolgono a noi sono spesso scettiche quando suggeriamo loro di rivolgersi alla polizia. Si chiedono cosa significherà per loro, quali saranno le conseguenze e quanto dureranno le procedure giudiziarie. Se vogliamo che le donne denuncino le violenze domestiche, dobbiamo lavorare per aumentare la loro fiducia nelle istituzioni”, conclude.
Siamo in piena propaganda misandrica che ha colto il pretesto dell'omicidio di Giulia Cecchettin perchè essa si presta PERFETTAMENTE alla piena colpevolizzazione del maschio bianco eterosessuale occidentale in quanto principale contestatore e potenziale nemico delle èlites al potere qui in Occidente che si servono del femminismo come ideologia scardinante la famiglia che è un ostacolo alla società liquida e fluida che esse intendono creare e che utilizzano le femministe come utili idiote (ma sarebbe più appropriato definire cretine) e come guastatrici da mandare in avanscoperta, caro Frank. Nel caso tu non lo abbia ancora capito.
Comunque, caro Massimo, bisognerebbe pure sfatare questa storia secondo cui le femminucce femministe sarebbero "usate" dai padroni del vapore.E' una leggenda fino ad un certo punto, caro Frank. Non si entra in pochissimo tempo nella politica, nei partiti, nei Parlamenti, nel mondo della cultura senza la "benevolenza" dei poteri forti economici. Alla riunione del gruppo Bildenberg che riunisce il fior fiore delle attuali èlites occidentali c'era anche una femminista. Cosa ci faceva una femminista, là? E' chiaro che le scimunite pensano di agire autonomamente e ce lo dicono. Ma stai pur certo che da sole non sarebbero andate e non andrebbero da nessuna parte, di loro. E' grazie a chi le usa che hanno ottenuto tutto quello che hanno ottenuto. E sono arrivate dove sono arrivate. Oppure pensi che i loro successi siano tutti opera loro? Essù.....
Io, invece, dico che lor signore e signorine non sono affatto "usate"...
Ascoltate quello che dice il nostro "maschio rieducato":
Auditel non perdona
Nessuno poi ha notato che il nome "Gino" in greco signifoca "femminile" o "effemminato". Visto la prontezza con la quale il Cecchettin si è prestato al gioco della campagna mediatica di criminalizzazione del genere maschile, il suo è un nome più che appropriato. Come si diceva un tempo, "nomen omen".Ottima osservazione, non ci avevo fatto caso... :clapping:
Gino è un nome di origine tedesca e significa "uomo illustre"...
Nessuno poi ha notato che il nome "Gino" in greco signifoca "femminile" o "effemminato". Visto la prontezza con la quale il Cecchettin si è prestato al gioco della campagna mediatica di criminalizzazione del genere maschile, il suo è un nome più che appropriato. Come si diceva un tempo, "nomen omen".Ottima osservazione. 👍🏻
Vi dò una brutta notizia: è uscito il libro di Gino Cecchettin intitolato (manco a dirlo!) "Cara Giulia!" che, come capirete benissimo è un libro che si è rivelato di propaganda misandrica (anche se scritto da un uomo(?), anzi soprattutto se scritto da un uomo). Non voglio sottoporvi alla indegna tortura di leggerlo perchè io per primo non lo leggerò. Ma fortunatamente c'è chi lo ha fatto, anzi lo ha solo leggiucchiato, dal momento che nuoce gravemente alla salute leggerlo e un commento in merito lo ha fatto: Diego Fusaro. Godetevelo (si fa per dire) tutto: