Forum sulla Questione Maschile
Dialoghi => Media: notizie, links, articoli, siti, video, libri e manifesti => Topic aperto da: Vicus - Marzo 18, 2020, 17:03:59 pm
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Qualcuno se ne meraviglia?
https://www.ilgiornale.it/news/cronache/virus-pi-letale-uomini-ecco-i-possibili-motivi-1842659.html
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Fra le cause ci potrebbe anche essere che gli uomini molto più spesso hanno lavorato in situazioni che possono compromettere di più la salute, specie polmonare, ma certamente ci possono anche essere altre spiegazioni, è questione da tenere d'occhio, possibilmente.
Resta anche da vedere se, una volta che i colpiti dal virus sono guariti o non hanno mai sviluppato sintomi riconoscibili , non restino strascichi e conseguenze più o meno latenti.
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Anche le donne lavorano a contatto con la gente, in certi ambiti forse di più: infermiere, segretarie, insegnanti, impiegate pubbliche (stragrande maggioranza)...
Si parla apertamente di vulberabilità genetica maschile al virus.
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Anche le donne lavorano a contatto con la gente, in certi ambiti forse di più: infermiere, segretarie, insegnanti, impiegate pubbliche (stragrande maggioranza)...
Ma qui si parla di letalità, del fatto che a parità di numeri di malati fra maschi e femmine muoiono più i maschi, non di contagio più frequente;
Una ipotesi è , come scrivevo, il fatto che, specie al di sopra di una certa età, gli uomini hanno un passato, o anche un presente, da fumatori più delle donne, e anche che nelle lavorazioni potenzialmente dannose per i polmoni e la salute gli uomini sono da sempre più esposti (fabbriche, strade e cantieri).
Si parla apertamente di vulnerabilità genetica maschile al virus.
Viene fatta anche questa ipotesi ; se è così (non credo, ma non lo escludo ) , a parte i soliti che partono in quarta con la storia delle donne vero sesso forte etc. etc., potremmo essersi davvero trattato di un esperimento con fini militari o di una fuga di un virus con fini militari o, comunque, finalizzato a colpire una categoria più produttiva, specie in certi paesi .
Se poi si fosse verificato per caso che questo virus uccide più gli uomini delle donne per ragioni puramente genetiche, cionondimeno potrebbe poi venire isolato e selezionato da qualche governo, o altri, per ottenere l'effetto militare di cui sopra.
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E' perfettamente possibile
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Scusate, nel mio post precedente ho erroneamente inserito miei commenti nella citazione di Vicus...
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Risolto
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Risolto
Grazie !
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Se il virus è naturale allora la maggior sopravvivenza femminile - non vorrei dire una cazzata - potrebbe essere determinata da fattori ormonali.
Se non lo è, concordo con quanto scritto da Paol.
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Le donne oggi fumano come ciminiere. A prescindere dall'origine del virus, visto anche il gran numero di infermiere ma anche mogli di uomini contagiati ecc. non penso si possa sostenere che il maggior tasso di mortalità sia dovuto a un diverso stile di vita o a una maggiore esposizione.
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Non è sfuggito ai me(r)dia che il Coronavirus pare ce l'abbia di più con gli uomini che con le donne. Con gioia elevata di donne femministe e non femministe e cavalier serventi e zerbinume vario ed assortito. Con tutti i problemi da risolvere causati anche dal virus, c'è stato il tempo di evidenziare questo dato così in linea con la ginolatria imperante. Per questo è stato notato subito e così volentieri. Ora, non è una novità che alcune malattie colpiscano più i maschi delle femmine, come non è una novita neppure l'opposto, cioè che alcuni malanni colpiscano più le donne che gli uomini (vedi osteoporosi). Ma mentre questi ultimi "non significano niente" i primi significano molto, eccome e stanno alimentando ricerche scientifiche più o meno serie, ipotesi più o meno verosimili, ma soprattutto fantasie suprematiste che pure l'emergenza Coronavirus aveva sopito (quando ci sono emergenze, sanitarie o d'altro genere, i vituperati maschi, che siano pompieri o poliziotti o soldati o virologi diventano improvvisamenti utili e preziosi). I vari giornali da tempo al servizio del coro celebrativo alla divinità muliebre hanno ventilato l'ipotesi che il sistema immunitario femminile sia "superiore" a quello maschile e quindi le donne biologicamente abbiano una "marcia in più" che si salda alle tante che esse già vantano. E che le porta quindi a lamentarsi a buon diritto per non avere quella supremazia che meriterebbero per diritto di nascita.
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La supremazia femminile è un castello di carte, che si fonda sul benessere assicurato da giverni e tecnologie maschili. Se va avanti così, si scioglierà come neve al sole.
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A tal proposito le parole della cosidetta esperta Capua:
La scienziata si sofferma sull’importanza della post-quarantena e sulla necessità assoluta di proteggere le persone più fragili e più anziane, perché comunque il virus continuerà a circolare almeno fino a quando non ci sarà un vaccino, cioè per diversi mesi.
E aggiunge: “Un dato che ci sorprende è che le donne sembrano essere quasi più resistenti all’infezione da coronavirus, come se fossero vaccinate. Il rapporto sembra essere otto a due. Noi non sappiamo ancora per quale ragione, ma può essere che le donne rispettino maggiormente le norme igieniche oppure biologicamente siano meno sensibili al virus. Quindi, vorrei invitare chi decide a riflettere su questa ‘rivoluzione gentile’, che potrebbe presentarsi. Magari nella post-quarantena, quando ci sarà il rientro delle persone al lavoro, che ovviamente non avverrà tutto insieme ma per fasce d’età – continua – possiamo pensare di usare la popolazione femminile, un po’ come se le donne fossero dei semafori rossi. Possiamo, cioè, mandare le nostre ‘rose quadrate’, le donne che risolvono i problemi e che saranno i motori più importanti della ripartenza, anche nella ricerca. Quindi, le donne possono andare a lavorare prima e così magari voi uomini troverete l’ufficio in ordine. O forse non troverete più la sedia”.
Non c'è limite alla vergogna. Ci sarebbe pure il video ma vi risparmio la faccia di...tolla della virologa.
Ps.
Le donne andassero prima non solo in ufficio ma anche in strada a rifare l'asfalto, sui ponteggi a fare i muratori, nelle officine ecc. ecc.
E abbia rispetto per chi non solo non può tornare al lavoro ma non tornerà più neanche in famiglia.
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La supremazia femminile è un castello di carte, che si fonda sul benessere assicurato da giverni e tecnologie maschili. Se va avanti così, si scioglierà come neve al sole.
Ma mi speghi perchè diavolo ammazzi sempre i miei thread? :D :w00t: :cry:
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A tal proposito le parole della cosidetta esperta Capua:
La scienziata si sofferma sull’importanza della post-quarantena e sulla necessità assoluta di proteggere le persone più fragili e più anziane, perché comunque il virus continuerà a circolare almeno fino a quando non ci sarà un vaccino, cioè per diversi mesi.
E aggiunge: “Un dato che ci sorprende è che le donne sembrano essere quasi più resistenti all’infezione da coronavirus, come se fossero vaccinate. Il rapporto sembra essere otto a due. Noi non sappiamo ancora per quale ragione, ma può essere che le donne rispettino maggiormente le norme igieniche oppure biologicamente siano meno sensibili al virus. Quindi, vorrei invitare chi decide a riflettere su questa ‘rivoluzione gentile’, che potrebbe presentarsi. Magari nella post-quarantena, quando ci sarà il rientro delle persone al lavoro, che ovviamente non avverrà tutto insieme ma per fasce d’età – continua – possiamo pensare di usare la popolazione femminile, un po’ come se le donne fossero dei semafori rossi. Possiamo, cioè, mandare le nostre ‘rose quadrate’, le donne che risolvono i problemi e che saranno i motori più importanti della ripartenza, anche nella ricerca. Quindi, le donne possono andare a lavorare prima e così magari voi uomini troverete l’ufficio in ordine. O forse non troverete più la sedia”.
Non c'è limite alla vergogna. Ci sarebbe pure il video ma vi risparmio la faccia di...tolla della virologa.
Ps.
Le donne andassero prima non solo in ufficio ma anche in strada a rifare l'asfalto, sui ponteggi a fare i muratori, nelle officine ecc. ecc.
E abbia rispetto per chi non solo non può tornare al lavoro ma non tornerà più neanche in famiglia.
Sei una lepre in velocità volevo postarlo io, sei stato giustamente più rapido.
Premetto che la Signora, nota saccente con tono anche di superiorità parla spesso in tv dall'estero perché vive là, e dice anche non poche castronerie. E' anche una nota femminista, appartene ad un partito sinistroide. Leggere qui: http://www.libreriadelledonne.it/puntodivista/dallarete/la-scienziata-ilaria-capua-le-donne-centrali-nella-gestione-del-contagio/
Ecco il vero volto di queste iene.
Comunque vediamo se saranno loro a riportare tutto meglio di prima. Voglio vedere con i lavori d'ufficio quanto rendono in economia al sistema. Non tutte sono impegnate in tale settore, ma molte.
https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/ilaria-capua-coronavirus
Adesso questa guerriera sta facendo marcia indietro.
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https://www.repubblica.it/politica/2020/03/24/news/coronavirus_violenza_domestica_bonetti-252152524/?refresh_
Coronavirus, campagna del governo contro la violenza domestica: "Fermiamo l'emergenza nell'emergenza
Queste non cambieranno mai. :cry:
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Ho visto, è desolante. La misandria ha la priorità su tutto, anche sulle pandemie. Denunciate il marito e buttatelo fuori, è anche più igienico. :doh:
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La scienziata si sofferma sull’importanza della post-quarantena e sulla necessità assoluta di proteggere le persone più fragili e più anziane, perché comunque il virus continuerà a circolare almeno fino a quando non ci sarà un vaccino, cioè per diversi mesi.
E aggiunge: “Un dato che ci sorprende è che le donne sembrano essere quasi più resistenti all’infezione da coronavirus, come se fossero vaccinate. Il rapporto sembra essere otto a due. Noi non sappiamo ancora per quale ragione, ma può essere che le donne rispettino maggiormente le norme igieniche oppure biologicamente siano meno sensibili al virus. Quindi, vorrei invitare chi decide a riflettere su questa ‘rivoluzione gentile’, che potrebbe presentarsi. Magari nella post-quarantena, quando ci sarà il rientro delle persone al lavoro, che ovviamente non avverrà tutto insieme ma per fasce d’età – continua – possiamo pensare di usare la popolazione femminile, un po’ come se le donne fossero dei semafori rossi. [/b]
Sulle parole della Capua qui citate : Otto a due sarebbe il rapporto fra uomini e donne che muoiono per il virus, non che lo contraggono,. quindi non vedo in che modo la virologa ritenga che le donne potrebbero essere "semafori rossi" contro la diffusione dell' infezione, che viene contratta più o meno nelle stesse percentuali.
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Come se non bastasse la misandria imperante, anche il virus ci dà addosso... passerà anche questa buriana.
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dobbiamo ancora capire perchè colpisca di più gli uomini
il fumo non c'entra, al contrario sembra che i fumatori siano protetti
d'altronde non è chiaro neppure perchè i bambini sembra siano immuni: non è vero che dipende da una maggiore immunità.
ma al di là del daro scientifico, è il resto che infastidisce
la natura è imparziale, non attacca gli uomini o le donne per preferenze di sesso, culturali o ideologiche
ma l'interpretazione che noi diamo del comportamento della natura, quello non è imparziale. Di fronte alle morti per tumore del seno è giusto mobilitarsi e investire.
Di fronte ai morti per covid lo stesso
a meno che ... come dice giustamente Santiago, la vita maschile non sia sacrificabile per definizione
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dobbiamo ancora capire perchè colpisca di più gli uomini
il fumo non c'entra, al contrario sembra che i fumatori siano protetti
Hai per favore qualche riferimento su questa protezione da parte del fumo ? In effetti le statistiche cinesi, per quanto siano da prendere con le molle,vedono la letalità maschile non così lontana da quella femminile come qua, e in Cina gli uomini fumano molto più delle donne, almeno sopra una certa età.
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Questa storia della letalità maschile merita , credo, da parte nostra la massima attenzione;
Di seguito il link ad una trasmissione radiofonica ("Caterpillar" ) nella quale, dal 17', torna sull'argomento, con contenuti simili a quelli del suo intervento nella trasmissione televisiva indicata precedentemente.
https://www.raiplayradio.it/audio/2020/03/CATERPILLAR-1e9785da-8e7b-4961-9d60-d938737d4089.html
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E qui un po' di dati sull'incidenza (per genere) del COVID, nei suoi vari aspetti, dal sito di un'organizzazione sulla parità di genere nel campo della salute e dell'assistenza sanitaria nel mondo; il sito sembra abbastanza obiettivo:
https://globalhealth5050.org/gender-and-health/
Da essi parrebbe che la letalità non fosse ovunque così più alta per gli uomini rispetto alle donne come in Italia e altri paesi.
Resta poi da capire se non si verifichi in certi casi, nel mondo, che alle donne venga fornita una maggiore assistenza in ospedale, magari proprio ritenendo che sia più probabile che si salvino, o che i reparti a loro destinati siano meno congestionati data la maggior incidenza delle forme gravi negli uomini.