Autore Topic: Governo Macron contro gli approcci stradali  (Letto 4707 volte)

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Offline Warlordmaniac

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Governo Macron contro gli approcci stradali
« il: Ottobre 20, 2017, 19:30:31 pm »
Leggete qua.
francia_proposta_di_legge_contro_le_molestie_sessuali-178837071

Una norma severa che punisca - severamente - comportamenti sessisti in strada. L'iniziativa parte dalla ministra alle Pari opportunità, Marlène Schiappa. E un sondaggio rivela: il 53% delle donne francesi è stata vittima di abusi almeno una volta nella vita. Sono state in 200 mila ad aver rilanciato finora l'hashtag di denuncia #balancetonporc
Repubblica.it
ESTERI
La Francia vuole varare una legge contro le molestie sessuali "di strada"

Marlène Schiappa, ministro per le Pari opportunità, presenta il suo "Manifesto contro l'impunità per i crimini sessuali"
Una norma severa che punisca - severamente - comportamenti sessisti in strada. L'iniziativa parte dalla ministra alle Pari opportunità, Marlène Schiappa. E un sondaggio rivela: il 53% delle donne francesi è stata vittima di abusi almeno una volta nella vita. Sono state in 200 mila ad aver rilanciato finora l'hashtag di denuncia #balancetonporc
dal nostro inviato PIETRO DEL RE
20 Ottobre 2017

2' di lettura
PARIGI – Il 53% delle donne francesi è stata vittima di molestie o aggressioni sessuali almeno una volta nella vita. Lo dice un sondaggio pubblicato stamattina su Le Figaro, sulla scia dello scandalo legato ai comportamenti del produttore americano Harvey Weinstein. Il 91% degli intervistati lo considera “un problema grave” della società francese e il 56%  “un problema molto grave”. Le donne d’Oltralpe distinguono tuttavia corteggiamento e molestie, dicendosi favorevoli per esempio, agli «apprezzamenti sul fisico», che per l’84% restano comunque accettabili.

Ora, è anche su questo tipo di apprezzamenti che la ministra alle Pari opportunità, Marlène Schiappa, ha chiesto ai funzionari del ministero dell’Interno e a quelli della Giustizia di partorire una legge per punire, per esempio, chi fischia una ragazza per la strada. Infatti, oltre che a indurire le pene per i reati legati alle violenze sessuali, la legge è anche destinata a scoraggiare tutti quei comportamenti sessisti che funestano la vita delle donne, per le strade appunto, ma anche sui trasporti pubblici.

A far rispettare questa legge ci sarà la nuova “polizia di quartiere”, la cui creazione è stata annunciata dal presidente Emmanuel Macron due giorni fa, che potrà verbalizzare gli uomini colti in flagrante delitto. Ovviamente non basterà l’assunzione di diecimila nuovi agenti per reprimere questi colpevoli comportamenti, diffusissimi nelle città francesi così come in molte altre capitali d’Europa e del pianeta. L’esecutivo spera in una sorta di una solidarietà sociale che faccia scudo contro gli aggressori, anche verbali, delle francesi. Le cifre citate dalla Schiappa sono raccapriccianti: "Ogni anno, si registrano in Francia 220mila aggressioni sessuali e 84mila stupri. Vogliamo abbassare questi numeri".


Alberto1986

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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #1 il: Ottobre 21, 2017, 00:10:49 am »
Sempre peggio. D'altronde, prima o poi, il femminista dichiarato Macron doveva colpire. La misandria era nelle sue promesse elettorali. E spero che a ricevere il benservito siano proprio quei babbei di maschietti francesi che l'hanno votato, nonchè spero che tutto questo serve a portare, una volta per tutte, alla cancellazione totale di ogni forma di corteggiamento, galanteria e cavalleria verso queste occidentali bestie fameliche travestite da false indifese agnelline. In futuro, per avere un flirt, toccherà firmare un contratto tra le parti e filmare ogni incontro. Fantascienza? Io non credo proprio. Oppure converrà, molto meglio, mettere mano direttamente al portafoglio e pagare per avere compagnia, come si è sempre fatto nella storia dell'umanità (tanto quando si ha a che fare con una femminuccia, la perdita di denaro c'è sempre e comunque). Ci sarà molta meno possibilità di vivere una storia vera, si avranno rapporti fasulli basati solo sul bisogno sessuale ma si dormirà sogni tranquilli.
A meno che non si risolva il problema a monte, facendo direttamente le valigie e andando a vivere fuori da questo ospedale psichiatrico femminista occidentale......

Offline Frank

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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #2 il: Ottobre 21, 2017, 00:19:56 am »
Sempre peggio. D'altronde, prima o poi, il femminista dichiarato Macron doveva colpire. La misandria era nelle sue promesse elettorali. E spero che a ricevere il benservito siano proprio quei babbei di maschietti francesi che l'hanno votato, nonchè spero che tutto questo serve a portare, una volta per tutte, alla cancellazione totale di ogni forma di corteggiamento, galanteria e cavalleria verso queste occidentali bestie fameliche travestite da false indifese agnelline.

Me lo auguro anch'io.
Io stesso, se oggi avessi 20 anni, mi guarderei bene dal corteggiare una femmina "alla vecchia maniera", tantomeno sarei "galante e cavaliere" (come ero un tempo), ed ancor di meno ci proverei in modo esplicito, come ero solito fare da giovane.
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.

Offline Vicus

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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #3 il: Ottobre 21, 2017, 00:33:04 am »
In futuro, per avere un flirt, toccherà firmare un contratto tra le parti e filmare ogni incontro. Fantascienza? Io non credo proprio.
Neanch'io. Un paio di utenti l'hanno già fatto.
Ci sarà molta meno possibilità di vivere una storia vera, si avranno rapporti fasulli basati solo sul bisogno sessuale ma si dormirà sogni tranquilli.
I rapporti sono già fasulli, e se la tendenza attuale continua i matrimoni si azzereranno nel 2031.
A meno che non si risolva il problema a monte, facendo direttamente le valigie e andando a vivere fuori da questo ospedale psichiatrico femminista occidentale......
Sto già facendo le valigie, per ora non c'è nulla di sicuro ma se tutto va bene non è irrealistico immaginarmi tra qualche anno, su una spiaggia di un Paese dove non esiste divorzio, con una mogliettina che sa ancora sorridere (e rispettare l'uomo) a farmi i massaggi e dei marmocchi che ruzzano sulla sabbia corallina. :lol: :lol:
« Ultima modifica: Ottobre 21, 2017, 06:17:28 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #4 il: Ottobre 21, 2017, 00:37:21 am »
Me lo auguro anch'io.
Io stesso, se oggi avessi 20 anni, mi guarderei bene dal corteggiare una femmina "alla vecchia maniera", tantomeno sarei "galante e cavaliere" (come ero un tempo), ed ancor di meno ci proverei in modo esplicito, come ero solito fare da giovane.

Ma figurati Frank, l'ho fatto anch'io quando ero ragazzo (ad una mia ex portai anche un mazzo di fiori in villa comunale, davanti ad altra gente; ma erano un ragazzo ingenuo che non sapeva ancora nulla di femminismo). Oggi non ci penserei neanche lontanamente, perchè non meritano davvero nulla, nè meritano minimo rispetto per quello che fanno e dicono ogni giorno contro il sesso maschile. Gli uomini sono predisposti per natura ad essere galanti e cortesi con le femmine. Le femmine sono predisposte a farsi corteggiare nonché a farsi trattare come oggetti preziosi. Una volta le cose funzionavano alla perfezione. Oggi, ovviamente non più. Il problema principale, però, risiede nel fatto che queste inutili femminucce moderne (che a parte pretendere non sanno fare un cazzo), hanno imparato bene come parassitare ed ottenere il massimo beneficio possibile pretendendo tradizionalismo e femminismo in contemporanea. L'uomo medio occidentale, invece, è rimasto un coglione anacronistico, il quale non riesce proprio a progredire e non riesce a rendersi conto che le femmine occidentali odierne sono totalmente squilibrate, incapaci di fare le donne, piene d'odio e rancore contro gli uomini e che non hanno più nulla a che fare con quello che erano le nostre nonne (ed anche mamme), rimanendo, così, degli eterni coglioni facilmente manipolabili, insultabili e sfruttabili.

Offline Frank

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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #5 il: Ottobre 21, 2017, 00:46:34 am »
http://questametadellaterra.blogspot.it/2011/01/32b-bisogni-residuali.html

Citazione
Anonimo ha detto...

    Io avevo sentito dire, anni fa, che l’autoriproduzione femminile avveniva già all’inizio dell’esistenza umana, quando esistevano soltando le donne!!! …. soltanto in seguito è stato “inventato” il maschio …. e le donne hanno perso il Paradiso terrestre!!!……
    Io penso che il comportamento misogino, prepotente, presuntuoso e violento dei maschi, sin da quando sono stati inventati, induce a decidere di non metterne più al mondo!….. in fondo è ciò che hanno saputo meritarsi proprio con il loro comportamento nei confronti delle donne! ….. quotidianamente siamo costrette a subire umiliazioni, mortificazioni, vessazioni e violenze….. ma chi ce lo fa fare di continuare a perpetuare un inferno simile?….. ben venga, quindi, la possibilità, per le donne, di autoriprodursi facendo a meno del divertito contributo dei maschi! …. dopo tutto non è neanche vero che i figli hanno bisogno di due genitori!…. il più delle volte il padre è “latitante” ed è la madre, con l’aiuto della propria madre, che si occupa dei figli!!! ….. tanto vale non regalare più una famiglia e…. tanto meno la vita stessa….. a delle bestioline egoiste e vuote, quali sono i maschi della razza umana!….. hanno dimostrato di non meritare tutto ciò!!!!! ……
    27 settembre 2011 06:29


Citazione
Anonimo ha detto...

    Ricevo sempre volentieri queste esternazioni, perché mi danno ragione: l'odio contro gli uomini esiste.
    Appunto.
    E' un fatto amaro ma di cui si deve prendere atto. Ciò posto, si tratta di individuarne e combatterne le manifestazioni sociali, le materializzazioni politiche, quel che Cesare B. ha chiamato: femdominismo.

    Rino DV
    23 dicembre 2011 00:57
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Alberto1986

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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #6 il: Ottobre 21, 2017, 00:48:51 am »
..... se la tendenza attuale continua i matrimoni si azzereranno nel 2031.

Sto già facendo le valigie, per ora non c'è nulla di sicuro ma se tutto va bene non è irrealistico immaginarmi tra qualche anno, su una spiaggia di un Paese dove non esiste divorzio, con una mogliettina che sa ancora sorridere (e rispettare l'uomo) a farmi i massaggi e dei marmocchi che ruzzano sulla sabbia corallina. :lol: :lol:

Io me lo auguro sinceramente che i matrimoni, in occidente, si azzerino, perchè ciò vorrà dire colpire in primis i desideri ed i bisogni delle femminucce. Questo sistema di funzionamento sociale anti-maschile, prima crollerà meglio sarà per tutti.
Per il resto, faccio i miei migliori auguri a chiunque riesca a scappare da questo occidente marcio. Io se avessi potuto farlo, l'avrei già fatto. Ma penso che il mio destino sarà rimanere qui, in pieno bombardamento misandrico, a vedere in prima persona, come un sopravvissuto che cammina tra degli zombie, come questa società sprofonderà sempre più nel degrado e sperando che, un giorno, le future generazioni maschili saranno decisamente più sveglie di queste e non vivranno l'orrore che stiamo vivendo noi.
« Ultima modifica: Ottobre 21, 2017, 16:14:07 pm da -Alberto86- »

Offline Frank

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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #7 il: Ottobre 21, 2017, 00:55:04 am »
http://questametadellaterra.blogspot.it/2011/01/335-la-guerra-dello-stupro.html

Citazione
la guerra dello stupro
Tanto vasta e profonda è stata l’opera di manipolazione femminista sul tema dello stupro che ci siamo quasi dimenticati che l’umanità non ha avuto bisogno di quella ideologia per sapere cosa fosse e cosa sia quel delitto, da sempre lo si è saputo. La gravità della punizione che ne seguiva variava poi a seconda dei luoghi e delle epoche ma che cosa esso fosse è sempre stato certo, almeno nella misura in cui può esserlo ogni altro reato, con le stesse incertezze che può avere ogni gesto ed ogni altra cosa di questo mondo, ma con la nuova era femminista è diventato qualcosa di radicalmente diverso. Sotto l’ombrello della richiesta di punizione certa per il colpevole, da una parte, e con il pretesto di denunciarne le cause, dall’altra, allo stupro è stata tolta ogni definizione, ogni delimitazione, ogni confine. All’abolizione di ogni definizione si è giunti progressivamente, quasi insensibilmente, attraverso un processo di cui non abbiamo avuto coscienza ma i cui passaggi ci sono ora finalmente evidenti.

Stupro era il sesso strappato alla volontà femminile con la forza o le minacce (1), contro un diniego espresso e dichiarato (2) da parte di una donna che sapeva di non volerlo (3). Questi sono i tre caratteri che lo individuavano e che individuano ancora, necessariamente, ogni prevaricazione ed ogni delitto. Nessuna di quelle tre condizioni ha più qualcosa a che vedere con lo stupro. Dapprima il femminismo ha proclamato che l’uso della forza non è decisivo, che le minacce di un male immediato o futuro non sono indispensabili per qualificare come crimine un rapporto (1). Affermò così che il comportamento tenuto dal maschio non ha alcuna importanza e questo fu il primo passo. Era il sesso praticato contro la manifesta opposizione femminile (in gesti o in parole) ma poi il femminismo ha proclamato che la mancata manifestazione di quella contrarietà non è sufficiente a garantire che vi sia consenso. La mancanza di diniego (2) non era più prova di assenso sulla ragionevole considerazione che mille fattori possono indurre la donna a simulare un consenso inesistente, tanto con i gesti quanto con le parole. In questo modo anche il ‘sì’ esplicito e diretto perse ogni significato. Ma non bastò.

Era un coito attuato contro una donna che sapeva di non volerlo, ma, da ultimo, il femminismo ha proclamato che la sensazione femminile di volerlo e di averlo voluto non significa nulla (3), intendendo che dove la volontà non fu violata ciò indica che fu probabilmente carpita, perché è ben possibile che lei credesse di volerlo mentre in realtà non lo voleva: “Non pensavo che fosse stupro”i è il titolo di un libro famoso negli Usa dove si parla di date rape e di acquaintance rape, di rapporti che la donna credeva di volere ma che in realtà non voleva. Perciò anche eventuali gesti di consenso   che possono ben sfuggire a chi non sa di non volere   anche possibili iniziative da parte della donna stessa   che crede di volere   anche il compimento di quegli stessi inequivocabili gesti cui la più accalorata affida il segnale dell’assenso   gesti inconfondibili   ed infine anche il ‘sì’ più netto e chiaro (quando mai arrivasse) non significano nulla, non provano alcunché, come finalmente dichiara Catherine MacKinnon.ii Che valore può avere il ‘sì’ di chi ignora la sua stessa volontà? Non esistono più parole o gesti inequivocabili che provino il consenso: “No matter how a woman behaves” recita la ‘Dating Procedure’ dell’Università di Berkeley, il comportamento, i gesti della donna non hanno più importanza.iii

Anche se non vi è uso della forza (1), dunque, anche se la contrarietà femminile non viene manifestata (2) ed infine anche se la donna stessa, in quel momento, non sente di essere contraria (3), tutto ciò non significa nulla, non è questo che qualifica lo stupro. Che altro allora? E’ la volontà della donna, quale, in qualsiasi momento successivo, ad essa appare esser stata al momento del fatto, è la sua volontà ricostruita, ridefinita dopo l’accaduto. Stupro è ogni rapporto che la donna pensa di non aver voluto, non un rapporto che in quel momento non volle. Essa dunque, ed ecco il primo passaggio essenziale, non risponde della sua volontà in quel momento, né dei suoi gesti e delle sue parole, è l’uomo che risponde di quella che a lei appare ora esser stata la sua volontà di allora.

La sua vera volontà di ieri fu quella che le appare oggi, la vera volontà del prima fu quella che sente dopo. Sembra così che venga richiesto agli uomini qualcosa di inconcepibile e di assurdo, essi dovrebbero vedere opposizioni persino nei segnali di consenso, di più, intuire nella partner contrarietà di cui la donna stessa è ignara, leggere là, nel profondo, dove essa stessa non riesce a guardare, ovvero, e finalmente, presumere il ‘no’ e dare, essi stessi, la prova del ‘sì’. Ma quando il ‘sì’ non è volontà violata come si potrà dimostrare che non fu volontà carpita? In condizioni di predominio maschile, sotto il quale vivono le donne, l’idea stessa di consenso non ha più significato giacché non può essere distinto dall’imposizione occulta, questo afferma la GNF.iv

Per quanto paradossale e sconcertante, vi è una sola via di uscita da questo incastro: la presunzione della contrarietà femminile al sesso; in questo caso non vi sarebbe alcun dubbio che di stupro si tratta. Se si legge la ‘sentenza jeans’ alla luce di questo criterio si ricava che l’uomo era necessariamente colpevole ed è proprio perché vale quella verità indicibile che fu giudicato tale dalla collettività. Il c.d. ‘date rape’, stupro su appuntamento o meglio, appuntamento con stupro, si fonda sulla medesima presunzione. Si tratta del rapporto avuto con una donna al primo o in uno dei primi appuntamenti, crimine che non ha bisogno di essere dimostrato nel senso che la contrarietà femminile è scontata. Esso comprende anche un rapporto avuto con una donna conosciuta da tempo ma “catturata” in condizioni alterate dall’alcool o in altre situazioni particolari. Si presume qui che il rapporto non fosse voluto, a prescindere dalla disponibilità eventualmente dimostrata, anzi, le sue eventuali iniziative vanno considerate sospette in se stesse in quanto originate dall’alterazione delle sue condizioni psicoemotive, non prova del suo consenso ma viceversa del fatto che non era nel pieno possesso delle sue facoltà. Si intende che se fosse stata padrona di se stessa si sarebbe opposta perciò il rapporto con una ubriaca è qualificato direttamente come stupro, come se fosse vero che una donna sobria si oppone al sesso. D’altra parte, come non risponde del suo comportamento da sobria meno ancora lo dovrà fare da ubriaca e da ciò discende che tale eventuale condizione di lei non è un alibi per il maschio.v Sullo stesso postulato si fonda l’ ‘acquaintance-rape’, ‘stupro dei conoscenti’ dove i rapporti avuti con parenti (cugini, zii) o con vicini e conoscenti è perciò stesso qualificato come stupro e per le medesime ragioni; la contrarietà femminile è scontata, qualunque fosse la volontà della donna in quel momento. Non esistendo dunque più alcuna definizione di stupro, non sorprende leggere che una buona metà delle donne americane l’abbia subìto e che un quarto delle studentesse dei colleges abbia patito la stessa sorte.vi

Il ‘no’ dunque deve essere dato per scontato, la contrarietà presunta e su questa base tutto si spiega linearmente ma questo è precisamente quel che sosteneva la cultura maschilista secondo cui esiste una differenza naturale tra i due, per indicare la quale, e mettere quindi i maschi sull’avviso, aveva creato la famigerata e già citata espressione “naturale ritrosia femminile”, affermazione ridicolizzata da decenni e divenuta ormai impronunciabile. D’altra parte anche se le donne non fossero né ritrose né riluttanti (e la GNF lo nega sdegnosamente) non cambierebbe nulla riguardo alla definizione dello stupro in questa stagione. Il rapporto diventa crimine quando la donna dice che la sua volontà fu violata e, come accade nel mondo di Orwell, si riserva di dirlo dopo a prescindere da ogni suo gesto e parola e da ogni comportamento del maschio.

Una verità sbalorditiva si para dunque davanti a tutti gli uomini in Occidente: essi non sanno più se un rapporto sia una festa o un delitto, non lo possono più sapere perché il discrimine è sepolto nel mondo interiore della donna. Una verità che, se fosse tale, sarebbe sconvolgente, giacché, percepita in tutta la sua chiarezza, provocherebbe una lacerazione inaudita tra i sessi e getterebbe gli uomini in preda all’angoscia. La sua inconcepibile gravità sarebbe tale che dovrebbe essere radicalmente negata, perciò lo è. A nessuno è concesso di affermare che le cose stanno così, che questa è la realtà nella quale vive: il sospetto di essere o di esser stato stupratore contro la sua stessa volontà, il timore della vergogna e della rovina; grida scandalizzate e risa beffarde accolgono ogni affermazione in tal senso. Questa verità degli uomini è negata e deve esserlo perché se emergesse sconvolgerebbe il mondo. Gli uomini hanno paura.
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Offline Frank

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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #8 il: Ottobre 21, 2017, 01:06:44 am »
http://questametadellaterra.blogspot.it/2011/01/3310-fantomatica-simmetria.html

Citazione
Fantomatica simmetria
Non è ozioso chiedersi se le molestie sessuali al femminile possano verificarsi. La stessa GNF infatti nega l’esistenza di quegli elementi che ne stanno all’origine, cosicché, mancando le cause, dovrebbero mancare anche gli effetti. La prima non causa risiede nel fatto che non esiste una “Cultura dell’uomo oggetto”, la seconda nella considerazione che le donne non guidano le gerarchie e sono prive di potere funzionale sulla cui base esercitare il ricatto, la terza nel fatto che esse non sono interessate al corpo ma a “ben più elevate” qualità, la quarta in quanto non esiste un “clima ostile” antimaschile, la quinta nel fatto che le donne sono empatiche (soffrono del male altrui) e non sono state formate alla “Cultura del disprezzo”. Manca, ed è ovvio, la sesta, l’ipotesi che la molestia femminile dovrebbe essere definita dai maschi in relazione al vissuto maschile e non alle intenzioni femminili. Dunque, mancando le cause, le molestie femminili non possono esistere.

Nondimeno si è costretti ad affermare che possano esservi anche delle tracimazioni femminili (sorta di effetti senza causa) di qui l’imparzialità della legge e dei regolamenti che non sono là per colpire i maschi, come credono i prevenuti, ma le molestie in quanto tali “da qualsiasi parte provengano”, non per intimidire il genere maschile ma per far avanzare la civiltà. E infatti accade talvolta che un maschio venga fatto oggetto di attenzioni non desiderate da parte di una qualche direttrice dirigente. Straordinario fenomeno, il caso, anziché nascosto, come ingenuamente si potrebbe pensare, viene ripreso e strombazzato dai media, trappola perfetta nella quale i maschi, tutti senza eccezioni, cadono immediatamente evocando ancora una volta il film ‘Rivelazioni’, perfetto travestimento, ineguagliabile mistificazione che trasforma le cause in effetti, la dipendenza in potere, il potere in sottomissione, i mezzi in scopi. Ecco come.


Citazione
Occultamento fatale
Nel film “Rivelazioni” Demi Moore, divenuta dirigente, sembra usare il potere gerarchico per ricattare sessualmente Michael Douglas, vecchio rivale, quindi lo denuncia per molestie al fine di troncargli la carriera e liberarsene. Questa è la trama. Qui ognuno di noi vi ha visto un caso esemplare di molestia al femminile recitato in linea con una delle tante verità della GNF: la molestia è esercitata da persone sovraordinate, prova dell’assunto secondo cui anche gli uomini possono essere oggetto di attenzioni sessuali non gradite, laddove e quando si trovino subordinati alle donne.

Tutto sembra dipendere dal potere funzionale, dalla posizione gerarchica acquisita dalla Moore, fatto che però non ha alcuna rilevanza. Essa infatti non ha usato questo potere per ottenere la (mezza?) prestazione della quale non le importava nulla e che, in ogni caso, poteva avere anche da commessa. Non ha usato il potere per avere del sesso, al contrario, ha usato il sesso come strumento, ha solleticato gli ormoni del maschio ed infine, rovesciando le parti, si è costituita vittima e lo ha denunciato. Nulla di simile è immaginabile a parti invertite. E’ ipotesi ridicola ed impossibile da somministrare a qualsiasi genere di pubblico quella di un uomo che speculi sulla “voglia femminile di sesso” per avere una donna e poi la denunci per molestie.

Il film, per quanto mirato alla mistificazione, ha dovuto, al fine di rendersi credibile, piegarsi alla realtà negata dei diversi poteri. La protagonista ha usato il potere gerarchico e sessuale per poter poi usare quello etico legale di rovinare il maschio, progetto che può portare a compimento, persino meglio, qualsiasi subordinata. Lo stravolgimento non potrebbe essere maggiore, eppure, contro la volontà del regista e ad onta delle superficiali interpretazioni maschili, quel film svela una verità banale ed indicibile, composta di due facce: a) nelle molestie femminili il sesso non è lo scopo ma, viceversa, lo strumento, b) a questo potere si aggiunge quello della minaccia della denuncia, facoltà che i maschi non possono neppure sognarsi di avere. Si tratta semplicemente del rovesciamento degli scopi, degli strumenti e dei poteri. Un inganno esemplare, un’operazione perfetta.
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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #9 il: Ottobre 21, 2017, 01:12:14 am »
In futuro, per avere un flirt, toccherà firmare un contratto tra le parti e filmare ogni incontro. Fantascienza? Io non credo proprio.

http://questametadellaterra.blogspot.it/2011/01/3312-romanticismo-protocollare.html

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Romanticismo protocollare
Negli Usa molti colleges hanno adottato la c.d. “procedure”, un protocollo comportamentale che deve essere seguito da tutti gli studenti nelle interazioni con le compagne, documento apparso per la prima volta presso l’Antioch College dell’Ohio nel 1993. La lista viene inclusa tra gli atti ufficiali e talvolta viene consegnata direttamente alle matricole ed il mancato rispetto delle disposizioni in essa contenute, oltre a sanzioni, può portare alla cacciata dalla scuola. La trovata femminista è stata prontamente adottata anche perché le accuse di molestie comportano spesso l’esborso di enormi somme a carico degli Istituti, meglio dunque sorvegliare e punire. Tale protocollo elenca pignolescamente i passaggi che devono essere percorsi nell’approcciarsi ad una ragazza, con le relative esplicite domande, di cui la prima è: “Posso iniziare la procedura?”, il resto viene da sé: “Posso toccarti la spalla?”, “Posso offrirti un aperitivo?” e così via. La cosa sul momento fa ridere ma questa ilarità non è altro che un mezzo di autoprotezione di fronte ad una realtà sconcertante e inquietante. La prima considerazione, tanto banale quanto significativa, è che la “procedure” è là per frenare e regolamentare il comportamento maschile, non quello femminile, come se una legge di natura prevedesse che il ‘farsi avanti’ sia eterno compito, ineludibile necessità dei maschi, negazione perfetta del dogma della ‘parità ormonale’.

La seconda riguarda la degradazione della relazione che viene svuotata di ogni spontaneità, trasformata nella gelida e ridicola esecuzione di atti preordinati esecutivi di un’agendina di azioni meccaniche e stereotipate. Una squallida ripetizione di gesti da marionette che ha almeno il vantaggio di mettere in luce lo schema delle manovre di avvicinamento, altrimenti pudicamente nascosto, quale è richiesto dal sentire femminile. Ma più stupefacente è il fatto che tutto questo avviene ad opera di quel movimento che ha fatto della spontaneità nei rapporti e della libera espressione dei sentimenti e delle passioni una delle sue bandiere e che anzi rimprovera agli uomini quell’eterno autocontrollo e quella storica negazione dei sentimenti che devono finalmente superare. In casi come questo, quando l’attualizzazione è negazione esatta dello scopo dichiarato, si sviluppano sempre due scuole di pensiero, quella che li interpreta come deviazioni e aberrazioni, tradimenti e degenerazioni (“eterogenesi dei fini” o “rivoluzione tradita”, a piacimento) e quella che li vede come naturale realizzazione degli scopi occulti che da sempre giacciono nel cuore dell’utopia (“Terra ai contadini!” prometteva quella Rivoluzione che espropriò tutti di tutto), semplici frutti di una pianta, rispetto alla quale gli scopi proclamati (i fini) non sono altro che strumenti di propaganda e di mistificazione. Le ‘procedures’ sono da sempre inscritte nel cuore della GNF come ogni frutto è già dentro la pianta
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Offline Volpe argentata

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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #10 il: Ottobre 21, 2017, 06:48:11 am »
Esistono ancora gli "approcci stradali?"

Ma se in giro e' una epidemia di uomini e donne col capo chino sullo smartphone che manco fanno caso a dove mettono i piedi, di cosa parla l'utile idiota Macron?

Offline Vicus

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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #11 il: Ottobre 21, 2017, 06:58:57 am »
Esistono ancora gli "approcci stradali?"

Ma se in giro e' una epidemia di uomini e donne col capo chino sullo smartphone che manco fanno caso a dove mettono i piedi, di cosa parla l'utile idiota Macron?
Per fortuna - degli uomini. Altro che educazione sessuale, date uno smartphone gratis a tutti e il problema delle "molestie" è risolto.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Warlordmaniac

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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #12 il: Ottobre 21, 2017, 10:07:01 am »
Esistono ancora gli "approcci stradali?"

Ma se in giro e' una epidemia di uomini e donne col capo chino sullo smartphone che manco fanno caso a dove mettono i piedi, di cosa parla l'utile idiota Macron?

Ma infatti tutta questa comunicazione tra uomini e donne sconosciute di cui parla l'articolo io non vedo. Non vedo catcalling, non sento fischi, non mi accorgo di nulla. Però delle chiappe femminee esposte durante l'estate me ne accorgo bene.
Evidentemente in Francia, non so che dire, si saranno smutandarsi di colpo...

Offline bluerosso

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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #13 il: Ottobre 21, 2017, 10:28:13 am »
Qualche decina d’anni fa, una nota industria alimentare italiana, decise di lanciare (nel paese del buon mangiare) una letterale porcheria fatta di pezzi d’avanzi di carne bovina (speriamo) in salsa gelatinosa.
A suon di “commercials” la fece diventare una pietanza “gustata” da milioni di consumatori.
Impose cioè qualcosa, che senza la tecnica persuasiva della pubblicità, praticamente nessun palato avrebbe osato assaggiare.
Esattamente così funziona oggi la comunicazione politica (Francia, Italia, Spagna…poco importa)
Non esiste nessun problema di molestie stradali che non sia gestibile con il classico “vaffa”.
Ma facendolo esistere se ne possono incassare i dividendi in altri territori (che qui conosciamo bene).
Quindi lo si crea.
Per dare un altro giro alla vite.



n.b. - sarà una norma praticamente inapplicabile. Ma questo non interessa. Conta altro...

Offline bluerosso

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Re:Governo Macron contro gli approcci stradali
« Risposta #14 il: Ottobre 21, 2017, 10:32:50 am »
Tanto per chiarire chi stiamo commentando…

http://www.letteradonna.it/it/articoli/attualita/2017/05/31/la-ministra-che-sta-con-le-femen/23515/

31 maggio 2017
La ministra che sta con le Femen
Marlene Schiappa, delle Pari opportunità, ha scritto una lettera alle attiviste dove ha spiegato che le donne dovrebbero avere il diritto di protestare nude senza essere colpevolizzate per questo.

È uno dei volti più giovani del governo Macron. E si sta distinguendo per le sue prese di posizione progressiste, che rendono onore al ruolo di ministra per l'Uguaglianza tra uomini e donne. Tra le ultime iniziative della 35enne Marlène Schiappa, infatti, c'è una lettera ufficiale che ha indirizzato alle Femen, dove illustra i motivi che la spingono a sostenere le loro manifestazioni. Anche, e soprattutto, quando ricorrono alla nudità.

DIRITTO DI NUDO
La lettera arriva nelle stesse ore in cui quattro attiviste vengono processate a Parigi per aver protestato pubblicamente a seno nudo. Secondo Schiappa, la colpevolizzazione della nudità femminile è frutto di una società retta da stereotipi sessisti e che vuole vietare alle donne la libertà di fare quello che vogliono con il proprio corpo: «Mi dispiace che, ancora oggi, la società consideri la nudità femminile come offensiva, mentre quella degli uomini è vista come militante». :doh:

UNA PROMESSA DI CAMBIAMENTO
Secondo Schiappa, l'«immaginario collettivo» associa un'intrinseca «colpevolezza» al corpo femminile, che invece ha in sé una «dimensione sovversiva». Ribadendo che non ha nessuna intenzione di mettersi di traverso al procedimento giudiziario che vede le Femen imputate, Schiappa conferma comunque il suo impegno ad attivarsi perché tutte le donne possano esercitare il loro diritto a protestare liberamente. Anche mettendo in mostra le proprie nudità.




DIRITTO DI NUDO / PROMESSA DI CAMBIAMENTO

Scaltra la ragazza...