Il potere è Donna
ULTIMA ORA: La particella di sodio in acqua lete ammette "prima vivevo nel cervello di un uomo...
Ogni giorno mi alzavo e esclamavo C'è NESSUUUUUUUUUUUNOOOOOOOOOOOOO ma non ebbi mai una risposta!"
Tutte quelle che quando si arrabbiamo con un uomo e lui esclama "MA COSA HO FATTO?" smoccolerebbero in turco...
Ma come cosa hai fatto? Ma sei proprio un idiota allora! Non c'è proprio un ancora di salvezza!
Le donne hanno il potere di capire le cose! Gli uomini hanno il potere di non capire mai un ca**o...
e non c'è proprio verso non capiscono niente!
Le donne hanno il potere di far dire a un uomo tutto quello che vogliono...
Sono una donna non sono una santa...
Rido, scherzo e soprattutto MI DIVERTO!
Al contrario di un uomo, una donna pensa sempre prima di parlare!
Per tutte quelle che "A me gli uomini che fanno gli splendidi fanno schifo!"
Una donna è gelosa anche se non è innamorata di un uomo, l'uomo no!
Sfatiamo questo mito che per una donna le dimensioni non contano!
Sicuramente è stato un uomo ad inventarla... come tutte le cose più ce n'è meglio è :-D
Quando a una donna gli parli di sesso lei abbassa lo sguardo, per vedere se è vero!
Le donne sanno bene che gli uomini non sono così stupidi come sembra: lo sono di più
Mooooooooooolto di più
Tutte quelle che hanno finto l'orgasmo almeno una volta
La donna è come un diamante, una pietra preziosa dalle mille facce, tutte egualmente seducenti e attraenti e tutte misteriose
-Federico Fellini-
Le donne sono capaci di tutto: possono dirti perfino "ti amo".
Q.I. < 40 ( idiota addestrabile )
ma la rabbia contagiosa viene da una parte di donne.
Quelle che non sono mai state molestate e mai lo saranno? :hmm:
Si tratta di una suggestione di massa femminile tipica della mancanza di frazionamento della logica libera dall'intuizionismo.
Quelle che non sono mai state molestate e mai lo saranno? :hmm:
segnalo questa
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Gli uomini che vanno con le prostitute mi fanno schifo
no, semmai vi fanno paura... provate astio per gli uomini che vanno con le prostitute perchè sapete che voi per loro siete soltanto una donna come tante altre; quel tipo di uomo di solito non è disposto ad accettare troppi compromessi e non vi permette di fare certi giochetti falsi che a voi donnine piacciono tanto
e ricordatevelo: quel tipo di donne che campano come parassite mantenute dagli uomini, tra assegni di mantenimento, cenette e capricci vari, oltre ad essere sgualdrine, valgono molto meno rispetto ad una prostituta di strada
Da scolpire nel marmo. E' la pura verità. Ed è per questo che il femminismo è contro la prostituzione: mica gliene frega nulla delle ragazze schiavizzate e picchiate dai magnacci (che poi ribadiamo sono solo una parte marginale del fenomeno) loro temono la perdita del "potere d'acquisto" della loro preziosa figa.
Da scolpire nel marmo. E' la pura verità. Ed è per questo che il femminismo è contro la prostituzione: mica gliene frega nulla delle ragazze schiavizzate e picchiate dai magnacci (che poi ribadiamo sono solo una parte marginale del fenomeno) loro temono la perdita del "potere d'acquisto" della loro preziosa figa.
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Io non sono d'accordo sul rispondere a conchiglia e affini perché saremmo la cassa di risonanza di una minus habens facendo solo il suo gioco, per cui meglio ignorarla; idem per la sparaminchiate della transilvania.
Ragionare con le donne è come tentar di insegnare all'asino: si perde tempo e si infastidisce la bestia.
Chiunque possieda un account Facebook continui a segnalare questa pagina e relativi commenti:segnalate da un pezzo, ma anche loro servono
https://it-it.facebook.com/pages/Il-Maschilista-Di-Merda-Mdm/459528567458687
Vediamo se, prima o poi, riusciamo a far chiudere quel covo di fallite nanerottole androfobiche (anche se rimane un'ottima vetrina per vedere volti e nomi).
Quanta immondizia... mah...
Sono davvero tutte così le "donne", o quello è un concentrato di narcisismo e cattiveria ad altissimi livelli?
Senza contare le ciccione obese che ricevono attenzioni e complimenti che solo un matto può rivolgergli.
Ma ancora di più vogliamo concentrare l’attenzione sulle reazioni delle ragazze, le future donne di domani, quelle che ci raccontano essere oppresse e sottomesse, educate con la violenza alla reverenza verso il maschio, ma che poi picchiano meglio di un pugile professionista e ne vanno fiere. Si, proprio loro.
Non a caso gli uomini che ci han preceduto mettevano dei ben saldi alle appartenenti al cosiddetto "gentil sesso", che di gentile non ha sostanzialmente nulla.
(In realtà quelli gentili sono gli uomini.)
La gentilezza verso gli uomini, le buone maniere delle donne del passato, erano un "prodotto del patriarcato"; ossia erano apprese.
Finito il patriarcato è emersa la vera natura femminile; e pertanto è finita anche la c.d. "gentilezza femminile".
Sondaggio choc tra gli islamici: "La moglie deve obbedire al marito"
La stragrande maggioranza dei musulmani ritiene che la moglie debba obbedire al marito
Sergio Rame - Dom, 10/01/2016 - 17:05
C'è qualche musulmano illuminato nel mondo che crede maschi e femmine debbano godere degli stessi diritti in tema di eredità.
Un po' meno, invece, credono che la donna possa chiedere il divorzio dal marito. E ancora meno credono che spetti alla femmina, una volta raggiunta l'età adulta, la possibilità di decidere se portare o meno il velo islamico. Su questi punti i musulmani si dimostrano più o meno liberali. Ma c'è un tema che li vede tutti compatti. "La stragrande maggioranza dei musulmani - si legge in un sondaggio sugli islamici nel mondo fatto nel 2013 dal Pew Research Center - ritiene che la moglie debba obbedire al marito".
Dal sondaggio del Pew Reasearch Center, riportato oggi da Danilo Taino sul Corriere della Sera, emerge il vero volto dell'islam. Un volto dominato da una cultura conservatrice che vede la donna come un oggetto che vale poco o niente. "La donna - spiega oggi lo scrittore algerino Kamel Daoud su Repubblica - è l’incarnazione di un desiderio necessario, e per questo ritenuta colpevole di un crimine orribile: la vita. Il corpo della donna è il luogo pubblico della cultura: appartiene a tutti, ma non a lei". E ancora: "Il rapporto con la donna rappresenta il nodo gordiano nel mondo di Allah. La donna è negata, uccisa, velata, rinchiusa o posseduta. È l’incarnazione di un desiderio necessario, e per questo ritenuta colpevole di un crimine orribile: la vita". Se andiamo oltre alla filosofia e alla teologia i musulmani sono tutti (o quasi tutti) concordi con la massima per cui "una moglie deve sempre obbedire al marito". Sui 23 Paesi a fede musulmana, sentiti dal Pew Research Center, solo la Bosnia, l'Albania e il Kosovo l'idea è risultata minoritaria. In Tunisia, invece, è d'accordo il 93%, in Marocco e in Iraq il 92% e in Libano il 74%. E ancora: nella Malaysia il 96% e nel Bangladesh l'88%. Persino nella Turchia di Recep Tayyip Erdoğan la maggioranza crede nella sottomissione della donna. Non a caso è di ieri una fatwa del Consiglio religioso turco che offre ai padri la possibilità di abusare delle figlie che abbiano più di nove anni.
Per quanto riguarda il velo islamico i musulmani si dimostrano più liberali. Per intenderci: venti Paesi sui 39 intervistati dal Pew Research Center credono che la decisione di portare o meno il velo dovrebbe essere lasciata alla donna. Molti di questi accordano alle mogli anche la possibilità di divorziare dal marito. "Ma - fa notare Taino - la pensa così solo il 22% in Egitto e in Marocco, il 14% in Ieaq, il 33% nei Territori palestinesi". In tutti i casi quanto viene accordato alle donne è, sempre e comunque, una libera concessione dell'uomo. Perché per l'islam la donna è pur sempre un oggetto.
La gentilezza verso gli uomini, le buone maniere delle donne del passato, erano un "prodotto del patriarcato"; ossia erano apprese.
Finito il patriarcato è emersa la vera natura femminile; e pertanto è finita anche la c.d. "gentilezza femminile".
le donne sono davvero così i vecchi lo sapevano
Eh, non so più in che lingua scriverlo.L'equivoco persiste, non ho detto che non hanno colpa, semplicemente che non sono civilizzate (dalla cultura 'patriarcale' appunto) e che il ruolo dei media è diseducativo.
E combatto (inutilmente) con quelli convinti che tutto sia frutto del lavaggio del cervello dei media e dei loro compagni di merende.
Nessuna responsabilità femminile: non sono esseri senzienti; non hanno colpe. Distruggi il femminismo e torneranno "quelle di prima".
Cazzate. :doh:
che di "gentile" ha sempre avuto poco o niente.
se vengono loro proposti modelli positivi accompagnati da un sistema sanzionatorio per i cattivi comportamenti.
Assolutamente vero ma credo che ormai essendo stato aperto il vaso di pandora sia praticamente impossibile tornare indietro in modo consapevole e condiviso...Questo innaturale stato di cose è tenuto in piedi artificialmente, quando la diga mediatica cederà le acque faranno il loro corso :lol:
L'equivoco persiste, non ho detto che non hanno colpa...
Ah Vicus, e mica ce l'ho con te... :P
C'è una corrente (fredda) all'interno dei movimenti quemmisti, per la quale è sempre colpa di qualcun/qualcos'altro.
Non si vuole capire che il femminismo comincerà a crollare solo se e quando si chiederà conto ALLE DONNE (non solo alle femministe) delle loro azioni.
Perchè cittadine adulte; perchè maggiorenni e vaccinate;
Del resto, quelle che fanno finire i loro ex mariti sotto i ponti, che si rendono responsabili di false accuse (magari di pedofilia), che si cercano col lanternino i peggio tamarri che poi le riempiranno di botte (se non peggio), che aproffittano di sconti/agevolazioni/quote rosa/etc, che mostrano disprezzo per gli uomini non sono solo le femministe.
Concordo: anche le donne apertamente dichiarate antifemministe sono all'atto pratico capaci di tutte le nefandezze citate da Fazer. Si giustificano in modo diverso (lo faccio per i miei figli) ma il fine a cui mirano é il medesimo (devi schiattare, bast..do)
Ah Vicus, e mica ce l'ho con te... :P
C'è una corrente (fredda) all'interno dei movimenti quemmisti, per la quale è sempre colpa di qualcun/qualcos'altro.
Non si vuole capire che il femminismo comincerà a crollare solo se e quando si chiederà conto ALLE DONNE (non solo alle femministe) delle loro azioni.
Perchè cittadine adulte; perchè maggiorenni e vaccinate;
Del resto, quelle che fanno finire i loro ex mariti sotto i ponti, che si rendono responsabili di false accuse (magari di pedofilia), che si cercano col lanternino i peggio tamarri che poi le riempiranno di botte (se non peggio), che aproffittano di sconti/agevolazioni/quote rosa/etc, che mostrano disprezzo per gli uomini non sono solo le femministe.
Perchè cittadine adulte; perchè maggiorenni e vaccinate;
Del resto, quelle che fanno finire i loro ex mariti sotto i ponti, che si rendono responsabili di false accuse (magari di pedofilia), che si cercano col lanternino i peggio tamarri che poi le riempiranno di botte (se non peggio), che aproffittano di sconti/agevolazioni/quote rosa/etc, che mostrano disprezzo per gli uomini non sono solo le femministe.
Anche gli uomini in teoria possono stuprare . E quindi ?
L'etica è quella cosa che impedisce alle donne di abbandonare i mariti , pena l'essere giudicate, schifate e denigrate dalle stesse donne ( se gli va bene).
Teoricamente potranno anche stuprare, tuttavia gli uomini le conseguenze dei loro errori le pagano molto care mentre le donne le conseguenze dei loro errori innanzitutto le negano a priori, se messe davanti a un'evidenza di fatti si giustificano e infine, se proprio necessario, trovano comunque il modo di farle pagare agli uomini.
A me sembra invece che le donne non giudichino, ne' schifino ne' tantomeno denigrino le donne che abbandonano i mariti, semmai è il contrario (principio di sorellanza)
A me sembra invece che le donne non giudichino, ne' schifino ne' tantomeno denigrino le donne che abbandonano i mariti, anzi, si congratulano con loro, le adulano e le sostengono a voce alta per essersi liberate dello "stronzo" in questione, marito o compagno che sia. Il principio di sorellanza è la loro etica.
Anche gli uomini in teoria possono stuprare . E quindi ?
però. però ... volendo qualche spazio di libertà su fb lo abbiamo ...
https://www.facebook.com/cosimo.tomaselli.7/posts/10206962859926989?comment_id=10206974863587073&reply_comment_id=10206974971149762¬if_t=feed_comment¬if_id=1468257707590272
boh !?
E' così.Certo ma chiamiamo le cose con il loro nome, non è tanto una solidarietà di genere (perchè una volta ottentuo il bottino sono pronte a scannarsi esattamente come gli uomini) ma piuttosto una solidarietà di "opportunismo di genere" (ovvero l'unica cosa che riesce ad affiatarle temporaneamente)...... (molto differente quindi dal presunto patriarcato) :cool:, un orizzonte comune che vogliono raggiungere (nella loro stupidità si illudono di valere più degli uomini quando invece sono proprio gli uomini a regalargli (spesso immeritatamente) tutto questo valore e loro lo accettano di buon grado), ma altrettanto maliziosamente fanno finta che non gli interessa, viceversa gli uomini sono molto più critici (perciò più imparziali) anche se a volte nel verso sbagliato e contro loro stessi....
Le donne conoscono la c.d. "solidarietà di genere"; gli uomini no.
Ed è questo che in un contesto sociale come il nostro li rende eterni perdenti.
Certo ma chiamiamo le cose con il loro nome, non è tanto una solidarietà di genere (perchè una volta ottentuo il bottino sono pronte a scannarsi esattamente come gli uomini) ma piuttosto una solidarietà di "opportunismo di genere" (ovvero l'unica cosa che riesce ad affiatarle temporaneamente)...... (molto differente quindi dal presunto patriarcato) :cool:, un orizzonte comune che vogliono raggiungere (nella loro stupidità si illudono di valere più degli uomini quando invece sono proprio gli uomini a regalargli (spesso immeritatamente) tutto questo valore e loro lo accettano di buon grado), ma altrettanto maliziosamente fanno finta che non gli interessa, viceversa gli uomini sono molto più critici (perciò più imparziali) anche se a volte nel verso sbagliato e contro loro stessi....
perchè una volta ottentuo il bottino sono pronte a scannarsi esattamente come gli uomini)
E se questo accade è anche dovuto al fatto che le donne sanno "compattarsi" contro gli uomini; mentre quest'ultimi si sfaldano in un battibaleno.
che però parte in guerra (o è sempre stato disposto a combattere)
e in generale si sacrifica in mille altri modi come le mansioni pericolose ma per vera solidarietà all'intera società.
Io ho lavorato per anni in una pelletteria ed ero l'unico uomo, ti assicuro che non esiste nessuna solidarietà (SOLIDA) di genere ma solo opportunismo di genere, comodità di genere, supremazia di genere ecc...
AndOr, l'uomo è stato costretto a combattere, non disposto.
A nessuno piace ricevere una palla in fronte.
Non è vera solidarietà verso la società, AndOr, ma sopravvivenza.
Ossia, pur di campare molti uomini svolgono mestieri che in altre circostanze si guarderebbero bene dallo svolgere (ovviamente).
Io lavoro in ambito edilizio (sono geometra), per cui ti posso assicurare che a nessun muratore o carpentiere (italiano o straniero che sia) piace realmente fare ciò che fa.
Semplicemente, per tutta una serie di ragioni, "gli tocca farlo".
quest'ultimi no, non sanno neppure cosa significhi compattarsi contro le donne.
Per esempio: loro non ridono mai della violenza maschile contro altre donne, mentre molti uomini trovano divertente che un uomo venga picchiato o castrato da una donna.
Altro esempio banale: se in pubblico (o sul web) attacco le donne e le loro eterne contraddizioni i primi a darmi addosso sono degli uomini, mentre se ad attaccare gli uomini è una donna, la suddetta trova subito solidarietà da parte femminile e i primi a darle ragione sono gli stessi uomini.
Etc etc.
posso dirti che anche tra uomini è normale darsi le pugnalate alle spalle
A livello teorico infatti nessuno è costretto di nulla se non della propria sopravvivenza, difendere l'incolumità delle persone o svolgere i lavori pesanti della società è OGETTIVAMENTE un atto di solidarietà, non mi interessa se poi sia SOGGETTIVAMENTE voluta (dalla società come tradizione) e imposta (per motivi oggettivi di efficacia) gioco forza quando nessun'altro si fa avanti e non ci sono alternative è un altro discorso nonchè un altro lato della stessa medaglia.
Secondo te per esempio Flacone, Borsellino solo per citare i due più famosi hanno rischiato e sacrificato la loro vita perchè glielo avevano imposto ?
Quante donne conosci disposte a correre certi rischi?
se noti tutto il progresso della scienza e della tecnica è semplicemente dovuto ad una quasi esclusiva efficacia di collaborazione maschile,
Joker
view post Inviato il: 23/12/2003, 00:38
Si sa, sono più intelligenti, sono più questo, sono più quello... blablabla... tante chiacchere solo chiacchere. Sono contento allora di far parte del "sesso inferiore", quando in questa sponda condivido la mia inferiorità con altri esseri inferiori e abietti come Einstein, Leonardo da Vinci, Picasso, Buddha, Gesù, Abramo, Aristotele, Darwin, Garibaldi, Giuseppe Mazzini, Machiavelli, Dostoevskij, Verga, Beethoven, Mozart, Dante Alighieri, E.A. Poe, Omero, Manzoni, Leopardi, Cartesio, Marco Polo, Platone, Nikola Tesla, Ghandi, Isaac Newton, Archimede, Michelangelo, Alessandro Volta, Lenin, Galileo, Van Gogh, Churchill, Confucio, Freud, Che Guevara, M.L. King, Malcolm X, Spielberg, George Lucas, Walt Disney, Tolkien, Pelè, Muhammad Alì, Michael Jordan, Bruce Lee, Andrè Agassi, Carl Lewis, Pavarotti, Sinatra, Stevie Wonder.... etc.etc.etc.etc.etc.etc....
Se questi personaggi, se questa Storia, è il prodotto dell'inferiorità maschile, allora è questo che voglio essere, inferiore, inferiore come Dante, come Einstein, come Mozart, inferiore come i 2000 anni di storia che ho alle spalle ed è storia Maestosa, passata anche attraverso il sangue e l'ingiustizia molte volte, passata attraverso gli Hitler o gli Stalin, ma anche questi combattuti solamente da Uomini, che con il loro sangue e sacrificio hanno fatto si che adesso si possa vivere liberi, certo non mi risulta che le donne siano scese in piazza a bruciare i reggiseni per sconfiggere il nazismo, come sempre, è più facile attaccare un bersaglio già ferito e a terra, nella logica della più subdola vigliaccheria...
Se tutto questo significa essere "inferiori", se il termine "inferiore" significa stare sotto a qualcosa di "superiore", allora è questo che facciamo da anni noi Uomini : stare sotto, a reggere le fondamenta del mondo, lasciando cullare nella loro beata ignoranza coloro che stanno "sopra" e si dichiarano superiori, inconsci del fatto che, in tutte le strade dove posano i loro fatati piedini, in ogni palazzo o grattacielo in cui portano i loro plastificati sederini, in ogni nave aereo o treno in cui alloggiano i loro ultra-rittoccati nasini... in ognuno di quei luoghi fisici o non fisici dove portano la loro "superiorità", da qualche parte, nascosta o ben visibile, c'è firmata con lacrime e sangue la grandezza dell'Uomo, quella grandezza attraverso cui oggi ogni essere umano dell'Occidente può dirsi libero e padrone del proprio destino.
Se avere libertà significa sentirsi liberi di
offendere, insultare, denigrare, attaccare,
schernire, svilire, umiliare, irridere, aggredire
chi si ritiene sia inferiore... allora significa che
la Democrazia ha fallito, significa che al
primo colpo ben assestato questa scala di valori
che sono il rispetto per il prossimo, l'umiltà, la
deferenza nei confronti di chi è morto e muore
per garantirci uno stile di vita pieno di lussi e
agiatezza, al primo colpo ben assestato tutto
crollerà come un castello di carta, e allora lì si
che saran dolori per tutti...
Allora avanti i Talebani,
avanti il Medioevo...
...se la democrazia ha fallito,
è questo il destino dell'Occidente.
E al momento non ho ragioni per credere che la democrazia
non stia fallendo. Quando vedo che, negli anni 2000, il razzismo
contro un'intera fascia della popolazione (3 miliardi di persone)
viene portata avanti dallo stato e dall'altra parte del cielo, allora
davvero mi rendo conto che la democrazia sta fallendo.
E lo sono perché a differenza degli uomini sanno anche "compattarsi".
ps: anni fa, un paio di mie conoscenze, dicevano che solo la religione può "compattare" gli uomini e aggiungevano che l'odierna incapacità maschile di far gruppo contro le donne, è causata in primis dalla società secolarizzata in cui viviamo.E' così, non c'è che dire. Gli uomini trasmettono la civiltà ed hanno bisogno di un quadro simbolico di riferimento. Gli uomini non si uniscono in nome di ideali deboli e astratti come Costituzione, tolleranza e fratellanza. Le culture forti e vincenti sono quelle con un solido radicamento nel sacro.
Da non credente e da non esperto in materia quale ero (e in parte ancora sono; perché c'è sempre da imparare), non credevo molto a tali affermazioni.
Ma ora, a distanza di anni, credo proprio che in quelle parole ci fosse un bel fondo di verità.
Questo solo perchè gli uomini, eccetto noi quattro gatti e quelli che piano piano si stanno rendendo conto delle nostre tematiche, non si sanno più compattare .
Faccio un esempio pratico . Se ci sono due squadre in campo , di cui una cammina e l'altra sta ferma , è ovvio che quella che cammina sempra potente , non appena quella ferma corricchia un pò si ribalta tutto violentemente .
La loro "compatezza" è molto più labile di quanto gli uomini potrebbero fare .
In merito basta prendere come esempio i musulmani. *
@@
* Non perché siano per me "un esempio" (anzi, per certi versi li detesto profondamente); è solo per rendere l'idea.
Una guerra che per ora ci vede perdenti
di Sergio Casagrande
16/Luglio/2016 - 13:27
Qualcuno la chiama guerra tra civiltà. Qualcun altro guerra di religione. Ma non è né l’una, né l’altra.
Quella alla quale stiamo assistendo, con il rincorrersi ormai quasi quotidiano di scenari dell’orrore creati da terroristi e kamikaze (a volte improvvisati e a volte perfettamente addestrati), è una guerra di principi e di valori. Principi e valori che loro, quelli che ci attaccano, hanno ben presenti, validi, solidi e incrollabili. Principi e valori che invece noi, vittime costrette alla difesa, non abbiamo. O abbiamo troppo blandi. Sicuramente insufficienti a darci la forza per rispondere in maniera adeguata alla portata dell’attacco che stiamo ricevendo.
Questa guerra, infatti, è su principi e valori che noi non possiamo o non siamo in grado di contrapporre.
Loro, per esempio, hanno fortissimo il valore identitario di quello che fanno: lo fanno per quella che considerano la loro patria (lo Stato Islamico); lo fanno nel nome di Dio e del loro popolo che considerano composto da fratelli. Considerano il martirio la loro massima aspirazione. Hanno il disprezzo della vita e della morte al punto che molti di loro conducono la prima addestrandosi militarmente per arrivare il più rapidamente e gloriosamente possibile alla seconda.
Il sangue li esalta. Hanno un’unica bandiera per la quale sono pronti a immolarsi. Sono una comunità fortemente coesa.
Noi, invece, non solo non abbiamo questi stessi valori (se possiamo chiamarli tali) e principi. E, questo, comunque, è di certo un bene. Ma non abbiamo neppure quei principi e quei valori con i quali, quando c’è una guerra, dovremmo difenderci e combattere: il senso della patria è sbiadito; quello dell’Europa che ci accomuna è a pezzi; quello di un Occidente o di una comunità culturalmente e socialmente affine è inesistente.
La fratellanza, tra noi, è un concetto che non va al di là dei confini della nostra famiglia. E a volte non raggiunge neppure quelli.
Il senso del dovere, in molti Paesi (come l’Italia), è ormai una rarità. La responsabilità e la necessità di fare delle scelte ci paralizzano o ci inducono a temporeggiare. La morte ci fa paura anche solo pronunciandola. E dare la propria vita per servire il Paese, la comunità o difendere qualcuno o qualcosa o anche semplicemente metterla in pericolo per ragioni di umana solidarietà non ci passa neppure per la testa.
E non è tutto: la parola eroismo è qualcosa che ormai troviamo solo nei libri di storia. E i nostri militari (insieme alle nostre forze dell’ordine) li releghiamo, da qualche decennio, in un secondo piano, emarginati nei discorsi,nei pensieri e nelle considerazioni. In Italia abbiamo addirittura eliminato il servizio militare obbligatorio bollandolo con l’infamia di non essere né educativo, né formativo.
Ora il problema è che la guerra è già iniziata. E che è una guerra mondiale, che colpisce o anche più semplicemente minaccia ormai tutti gli Stati indistintamente, da quello più piccolo e indifeso al mondo (la Città del Vaticano) a quello che più grande e potente al mondo (la Russia).
Da una parte ci sono loro, gli jihadisti e i fiancheggiatori del Daesh che ci attaccano; e dall’altra ci siamo noi, che agli attacchi non riusciamo a rispondere.
Loro sanno come, dove e quando colpirci. E continueranno a farlo con tutta la violenza possibile.
Noi, invece, ancora ci ostiniamo a ripetere a noi stessi che è sufficiente intensificare i controlli sui nostri territori e, al massimo, che è necessario cambiare un minimo i nostri stili e le nostre abitudini. Con il solo risultato che ci ritroviamo puntualmente a contare altri morti e a vedere nuovi orrori.
Dove e quando torneranno a colpire non lo sappiamo. Ma è certo che lo faranno. Come è certo che saremo sicuramente costretti a vederne altri di orrori. E a contarne ancora molte di vittime.
Pensare che questa volta ci è andata bene e sperare che la prossima non sia da noi, non ci mette di sicuro al riparo.
https://www.facebook.com/uominisonolenuovedonne/
Ricordiamo che le femmine che hanno creato quella pagina e che commentano sono tutte povere vittime del "patriarcato" e del "maschilismo". Chi ha un profilo Facebook provveda a segnalare.
Perché segnalarle? Hanno ragione. il 90x100 (e volo basso) dei maschietti moderni son peggio delle femminucce.
Piuttosto
https://www.facebook.com/alphawomanofficial/
e due
https://www.facebook.com/psdmorg/
Quest'ultima è la peggiore, dietro pseudo-racconti sessuali si nasconde il peggior male-bashing verso gli uomini con problemi di erezione ed eiaculazione precoce, nonché verso chi ha un p3ne nella media (che per lor signorine è piccccccolo eh).
Novità misandriche su FB:
https://www.facebook.com/nonunadimenomilano/posts/554267688266537
Novità misandriche su FB:
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Non Una Di Meno - Milano Buondì car*, interveniamo nei commenti per ricordare a tutt* i/le partecipanti che questa Pagina ha una netiquette che va rispettata in tutte le sue parti. Motivo per cui ci troviamo costrette a bannare e bloccare tutt* coloro che non si atterranno a queste semplici regole. Non ci fa piacere bannare, ma non condividiamo e rifiutiamo la violenza degli assalti squadristi organizzati di hatespeech. Chi non condivide i nostri principi è pregato di manifestare altrove.
NUDM non è un movimento sessista e non discrimina né esclude gli uomini in quanto tali. Tuttavia il testo di questo articolo spiega in modo cristallino come l’asimmetria di potere tra il ruolo maschile e il ruolo femminile abbia permeato la storia dell’occidente e segnato in modo differente i destini degli uomini e delle donne.
Si può essere d'accordo o meno, ma non verranno tollerati messaggi violenti, insulti, minacce, hatespeech, flame e troll. E gli/le utenti che assumeranno tali comportamenti saranno bannati e bloccati immediatamente e senza preavviso.
Ci scusiamo per il disagio e auguriamo a tutt* un buon sharing femminista
Camilo Miguel Teillier Villagran Cari colleghi uomini, sono dispiaciuto di come il vostro ruolo di genere e la vostra ansia di sembrare virili vi frustri così tanto nel auto-ridicolizzarvi da risultare repressamente acidini.
Fatevi una bella serata a ballare Katy Perry e passa tutto
Gli effetti del sessismo sui bambini. Reazioni alla discriminazione femminile
"Tu ne hai poche perché sei femmina"
Come si comporteranno i bambini di fronte alla diseguaglianza di genere? Le reazioni vi toccheranno il cuore
Carinissimo è l'aggettivo esatto perché scritto da un finocchio.Ecco quel che pensano realmente della virilità. Poi c'è chi li definisce indispensabili ai diritti maschili... :doh:
Guardate questo schifoso video.Disgustoso a dir poco. :sick:
https://www.facebook.com/fanpage.it/videos/505992120222190/?__tn__=C-R
...
non sapendo fare letteralmente una beata fava. :mad::clapping: :clapping: :clapping: Sono delle inette, al massimo riescono in lavori monotoni sotto la supervisione di uomini.