Forum sulla Questione Maschile

Dialoghi => Pars Construens => Verso una Nuova Alleanza => Topic aperto da: skorpion72 - Maggio 31, 2010, 20:20:52 pm

Titolo: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: skorpion72 - Maggio 31, 2010, 20:20:52 pm
Io sono assolutamente certo che noi, oltre a voler difendere la dignità maschile, lottare contro i torti subiti dal nostro genere (del quale non ci vergognamo certo di farne parte), condanniamo fermamente anche quei (non pochi purtroppo) casi che vedono le donne vittime, altrimenti non starei certo quì.

La violenza sulle donne va condannata, senza "se" e senza "ma", esattamente come quella subita dagli uomini (che purtroppo non manca, e non è rara) io ritengo che chi si macchia, per esempio, di violenza carnale non sia degno di essere chiamato "essere umano", io sono una persona all'antica e ritengo che la donna vada rispettata prima di tutto perché persona fisicamente più debole, e noi uomini abbiamo il dovere di difenderle.

Purtroppo c'è chi ricama sopra alla violenza subita da persone indifese per fare delle battaglie per i propri interessi e per scacciare i propri fantasmi, e personalmente ritengo che strumentalizzare tali sofferenze sia decisamente deprecabile. Sicuramente ci sono persone che ritengono che la donna debba essere considerata inferiore (e sono sicuro che non sia il caso nostro), ma io credo che una bella fetta di chi commette atti così infami sia gente che ritiene di essere il Padreterno sulla Terra, e che ogni cosa debba girare intorno a sé
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Stealth - Maggio 31, 2010, 20:22:23 pm
La violenza è un atto immorale di per sé. Non ha importanza il sesso di chi la fa né quello di chi la subisce. Sempre violenza è.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: skorpion72 - Maggio 31, 2010, 20:58:18 pm
Infatti, ed è proprio per questo che intendo esprimere disprezzo e condanna, oltre che per chi offende noi uomini, anche per chi calpesta la dignità delle donne, per tutti coloro che ritengono che siano esseri inferiori e semplici strumenti di piacere a proprio uso e consumo.
La maggioranza degli uomini queste cose non le fa e non farà mai
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: KasparHauser - Maggio 31, 2010, 22:32:56 pm
Francamente io la violenza sulle donne non la condanno.
Non la condanno perchè essa non ha alcun bisogno di essere condannata qui, perchè è condannata 100 volte al giorno sui giornali, sulle televisioni, sulle radio, sui siti, dalle istituzioni.
Una delle finalità di questo sito credo sia far emergere l'altra verità, quella negata, quella che nessuno vuole sentire, quella inascoltata, la verità dei quei pochi uomini rimasti.
Se ci mettiamo a  veicolare messaggi, giusti certo, ma che ci rintronano le orecchie da mattina a sera e che per questo oscurano l'altra verità, allora manchiamo l'obiettivo.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 01, 2010, 07:44:57 am
Io sono assolutamente certo che noi, oltre a voler difendere la dignità maschile, lottare contro i torti subiti dal nostro genere (del quale non ci vergognamo certo di farne parte), condanniamo fermamente anche quei (non pochi purtroppo) casi che vedono le donne vittime, altrimenti non starei certo quì.

La violenza sulle donne va condannata, senza "se" e senza "ma", esattamente come quella subita dagli uomini (che purtroppo non manca, e non è rara) io ritengo che chi si macchia, per esempio, di violenza carnale non sia degno di essere chiamato "essere umano", io sono una persona all'antica e ritengo che la donna vada rispettata prima di tutto perché persona fisicamente più debole, e noi uomini abbiamo il dovere di difenderle.

Purtroppo c'è chi ricama sopra alla violenza subita da persone indifese per fare delle battaglie per i propri interessi e per scacciare i propri fantasmi, e personalmente ritengo che strumentalizzare tali sofferenze sia decisamente deprecabile. Sicuramente ci sono persone che ritengono che la donna debba essere considerata inferiore (e sono sicuro che non sia il caso nostro), ma io credo che una bella fetta di chi commette atti così infami sia gente che ritiene di essere il Padreterno sulla Terra, e che ogni cosa debba girare intorno a sé


Quindi non è che condanni la violenza in generale, fai in distinguo in violenza subita da uomini e violenza subita da donne, però poi dici che vanno condannate entrambe, allora non vedo perché dividere la violenza in due categorie.

Poi alla fine dici che la violenza carnale è il tipo peggiore di violenza che esiste e che chi la fa deve subire tanta violenza perché non è un essere umano. Tu per difendere le donne intendi picchiare altri uomini, vero?

Che ne dici se io ti dicessi che essere costretti a pagare gli alimenti alla moglie è il tipo di violenza peggiore che esiste al mondo e che le donne che la fanno devono subire tanta violenza? Sembrerebbe che più che difesa degli uomini è fare violenza sulle donne.

Come hai fatto la scala delle violenze in base alla quale la violenza carnale è il tipo peggiore di violenza? A me sembra che tu abbia semplicemente preso l'unico tipo di violenza più comune verso le donne che verso gli uomini per poi condannarlo con odio.

Invece di aiutare le vittime non fai altro che insultare chi fa violenza e ti vanti del fatto che "difendi le donne", ossia che fai violenza su altri uomini. Non solo non hai proposte per aiutare le vittime, ma non parli neanche in termini di prevenzione, solo in termini "io picchio gli uomini che picchiano le donne". È chiaro che non hai alcun interesse a difendere le donne ma solo a far violenza su uomini e che difendere le donne è solo una scusa.

Insomma vieni qui in un forum di difesa dei diritti maschili a dire quanto è moralmente giusto far violenza sugli uomini e non noti neanche una piccola contraddizione?

Hai detto che c'è un gruppo di esseri viventi subumani di sesso maschile, è un gruppo liberamente picchiale da te e da tutti i difensori delle donne come te, ti chiedo, esiste un gruppo di donne subumane che ti vanti di picchiare? O gli unici esseri subumani sono di sesso maschile?
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 01, 2010, 07:57:35 am
Skorpion diciamo semplicemente che sei un violento e che fai violenza sull'unica categoria su cui puoi farla. Quando i tg e la tv in generale decidono chi è la vittima e chi il carnefice tu ti scagli contro il presunto carnefice, fai solo la violenza politicamente corretta, perché alla fine sei un vigliacco, solo la violenza che la tv ti dice che puoi fare, solo quella che non viene condannata, anzi, incentivata. Fai violenza solo contro il capro espiatorio di turno e più picchi il capro espiatorio più sei uomo, nella tua mente. Saresti stato un ottimo nazista.


La cosa divertente è che tu difendi i deboli facendo violenza sull'unica categoria senza difesa, bella difesa dei deboli, apprezzo più uno stupratore che te.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: COSMOS1 - Giugno 01, 2010, 08:03:53 am
skorpion voleva solo essere sicuro che tra noi non ci fosse nessuno che giustifica la violenza contro le donne

vabbè, non c'è discussione, quando noi trattiamo in modo polemico il tema violenza contro le donne è perchè:


credo che le ragioni elencate (esemplificative e non esaustive) siano dei buoni motivi per parlare criticamente della violenza sulle donne, e di x sè non siano in alcun caso una sua giustificazione
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 01, 2010, 08:17:40 am
skorpion voleva solo essere sicuro che tra noi non ci fosse nessuno che giustifica la violenza contro le donne

Perché, se c'è uno che giustifica la violenza contro le donne che fa? Lo mena? Lascia il forum? Lo denuncia perché secondo lui chi non picchia il capro espiatorio di turno (chi non "difende" le donne) è in realtà dalla stessa parte del capro espiatorio e quindi un essere subumano pure lui?
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 01, 2010, 08:25:14 am
Ma poi perché ogni volta dire "io condanno la violenza sulle donne però pure quella sugli uomini". Ma che discorso è?

Allora io condanno pure la violenza contro gli ariani, questi ebrei che tutto il giorno opprimono il popolo ariano hanno proprio rotto, PERÒ pure quella verso gli ebrei.

Ritengo che il reato di usura sia il reato peggiore del mondo e che chi lo commette sia un essere subumano. Domani vado a difendere gli ariani, ossia a picchiare qualche usuraio, mica gli ebrei, gli usurai, eh, mica son nazista io.

Inoltre ritengo che sia un dovere di noi ariani picchiare gli eb... ehm... difendere gli ariani. Chi non va in giro a difendere gli ariani è un essere subumano pure lui.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Jason - Giugno 01, 2010, 09:38:49 am
Qua si vuole far capire semplicemente che la violenza contro le donne è un fenomeno da condannare, perchè le femministe pensano che qui la giustifichiamo...
E poi moralmente noi siamo superiori a loro, la violenza gratuita sia su donne che uomini è da allontanare.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Stealth - Giugno 01, 2010, 10:19:04 am
La violenza, non quella quella contro determinati tipi di persone, è da condannare, ma non senza "se" e senza "ma".
Innanzitutto deve essere veramente una violenza e non una semplice supposizione, come spesso accade.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Stealth - Giugno 01, 2010, 10:26:18 am
Ma poi perché ogni volta dire "io condanno la violenza sulle donne però pure quella sugli uomini". Ma che discorso è?

Allora io condanno pure la violenza contro gli ariani, questi ebrei che tutto il giorno opprimono il popolo ariano hanno proprio rotto, PERÒ pure quella verso gli ebrei.

Ritengo che il reato di usura sia il reato peggiore del mondo e che chi lo commette sia un essere subumano. Domani vado a difendere gli ariani, ossia a picchiare qualche usuraio, mica gli ebrei, gli usurai, eh, mica son nazista io.

Inoltre ritengo che sia un dovere di noi ariani picchiare gli eb... ehm... difendere gli ariani. Chi non va in giro a difendere gli ariani è un essere subumano pure lui.

Non credo che la tua analogia sia molto felice.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Zoltan2 - Giugno 01, 2010, 11:41:37 am
Secondo me la questione pratica del problema è MOLTO più complessa di quanto si pensi.

Perché? Perché nel condannare qualcosa che riteniamo da eliminare, bisogna vedere quanto ci sia bisogno di regolarla con leggi e capire se evitare un certo tipo di violenza possa diventare esso stesso una fonte di altre violenze.

Come ho già detto in un'altra discussione, lo stupro, la violenza carnale, in realtà non esiste: Non esiste nella pratica poiché dipende da un sentire soggettivo dell'individuo (in questo caso la donna) che può considerare stupro qualsiasi rapporto rivalutandolo in qualsiasi momento (ovvero: può cambiare idea in un secondo momento e quello che era un normale rapporto sessuale diventa stupro).

Insomma: Un qualsiasi rapporto sessuale è stupro in base a come lo considera una donna. Nella pratica molto spesso non vi è una reale demarcazione fra stupro e coito normale. Per questo motivo, già in altre discussioni si era arrivati alla conclusione che ogni coito può essere stupro.

Quindi la questione è spinosa: perché voi capite che se diamo alla donna la possibilità di denunciare un qualsiasi rapporto sessuale come stupro, considerando che la linea di demarcazione fra reato e lecito dipende SOLO da come la donna ha interpretato quel rapporto, allora si crea un enorme buco logico.

Ed ecco che, per tutelare qualche caso sporadico di "rapporto più o meno forzato" (ovvero quello che si intende per stupro) si creano una miriade di altre ingiustizie e violenze ai danni dell'uomo: Falsi stupri, strumentalizzazione, linciaggio gratuito degli stupratori.

E allora!!?? Volevamo tutelare alcuni individui da un certo tipo di violenza e siamo andati a pasticciare talmente tanto che abbiamo creato una fonte inesauribile e incontrollabile di violenza?

E poi vanno considerate altre cose: Lo stupratore è un individuo "al limite", ovvero un individuo che si vede costretto allo stupro dalla sua stessa natura, seguendo meccanismi istintivi. Quanti sono effettivamente "stupratori"? Veramente pochi.

Per natura poi, gli altri maschi e le altre femmine sono portate naturalmente ad emarginare, evitandoli, questi individui "al limite". Non si sentirà mai qualcuno lodare uno stupratore, né -possiamo esserne sicuri- capiterà mai che gli uomini violenti contro le donne diventino una maggioranza, semplicemente perché le donne di per sé fanno già una "selezione" evitando e denigrando quelli violenti contro loro stesse.

La conclusione? Io penso che il reato di stupro non esista affatto, perché non è un reato ben definito. Esistono rapporti compiuti in modo più o meno consenziente, ma questo non è da vedere necessariamente come un male supremo. In fondo questo fa parte della natura dell'uomo e delle donne, proprio come per le donne è normale tendere a "utilizzare" il marito solo come "bancomat".
E' una tendenza naturale piena di sfumature che nessuno si dovrebbe permettere di regolare con leggi che vedono in bianco e nero. E' stupro o non lo è: no, la natura non è così.

E, infine, mi sembra chiaro che non abbia senso istituire un reato di stupro (ammettendo che esso esista) poiché creerebbe 1000 ingiustizie ogni giustizia, e si rivelerebbe -come vediamo ai giorni nostri- il miglior strumento per creare violenza in nome di un'altra -spesso solo presunta- violenza.

Lo stupro? ammesso che si possa definire un rapporto che sia stupro e uno che non lo sia, è un evento sporadico che non conviene condannare perché si rivela il male minore.

Spero di non essere bannato per le mie idee così rivoluzionarie.  :sleep:
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 01, 2010, 12:06:33 pm
Oggi siamo giunti al paradosso che la violenza contro gli uomini non è violenza, è antiviolenza, è difesa delle donne e dei deboli, che il nazismo è antinazista, antifascita e antirazzista, è politicamente corretto.

Siamo giunti al fatto che gli antinazisti sono a favore della limitazione della libertà di parola, altrimenti qualcuno potrebbe inneggiare al nazismo. Siamo giunti alla morale che ha preso il posto della legge ed ormai avere posizioni contro la morale comune è diventato reato, neanche è concepibile una opinione che va contro la morale comune senza arrestare chi la sostiene. Quindi Zoltan attento a quello scrivi.

Ad esempio ci sono gruppi il cui scopo è modificare la legge in modo che avere rapporti sessuali con bambini non sia reato, voglio dire è una cavolata come idea, ma è una idea e va rispettata, va sconfitta dialogando, non torturando chi la sostiene. La prima reazione ormai è "ma perché non li arrestano????????????????????????? Castrateli, ammazzateli, bruciateliiiiiiiii". Voglio dire, finché non toccano nessuno ma propagandano la loro idea si tratta di libertà di parola.

Non si concepisce neanche più la libertà di parola e di espressione, il che è una forma grave di violenza e la si spaccia per antiviolenza.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Vargan - Giugno 01, 2010, 12:31:54 pm
Sintetitizzo.

Per la nostra cultura e per i valori oramai assodati e fermi delle democrazie occidentali tutte le forme di violenza, ivi compresa quella in ambito familiare e la fastidiosa e quanto mai odiosa violenza sessuale sono fermamente condannate e rigettate con sdegno.

Il problema che si pone in questo forum e` il perche` ed il percome, il quanto ed il quando. Nel abracciare i valori occidentali ed i diritti dell`umanita` in generale formiamo un preciso atto di accusa alla comune morale sia nell`atto della discussione quotidiana, sia nella formulazione della violenza di genere nei movimenti di opinione e della sua descrizione negli impianti giudiziari e normativi.

I quali danno un giudizio arbitrario ed ingiustificato di quella moltitudine di casi denominati "violenza sulle donne" e descrivendoli come un`universo a se e non correlato con una "violenza" facente parte di un contesto generale assessuato. Ne consegue quindi che nel condannare la violenza la parte maschile sia esautorata da ricevere violenza ma sia solo parte attiva nei confronti del femminile. Una simile visione delle cose e ignorante, sessista, faziosa e pericolosa per la formazione delle nuove generazioni maschili e per quelle presenti che hanno gli stessi diritti di dignita e tutela di quelle femminili.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 01, 2010, 12:44:56 pm
Sintetitizzo.

Per la nostra cultura e per i valori oramai assodati e fermi delle democrazie occidentali tutte le forme di violenza, ivi compresa quella in ambito familiare e la fastidiosa e quanto mai odiosa violenza sessuale sono fermamente condannate e rigettate con sdegno.

Il problema che si pone in questo forum e` il perche` ed il percome, il quanto ed il quando. Nel abracciare i valori occidentali ed i diritti dell`umanita` in generale formiamo un preciso atto di accusa alla comune morale sia nell`atto della discussione quotidiana, sia nella formulazione della violenza di genere nei movimenti di opinione e della sua descrizione negli impianti giudiziari e normativi.

I quali danno un giudizio arbitrario ed ingiustificato di quella moltitudine di casi denominati "violenza sulle donne" e descrivendoli come un`universo a se e non correlato con una "violenza" facente parte di un contesto generale assessuato. Ne consegue quindi che nel condannare la violenza la parte maschile sia esautorata da ricevere violenza ma sia solo parte attiva nei confronti del femminile. Una simile visione delle cose e ignorante, sessista, faziosa e pericolosa per la formazione delle nuove generazioni maschili e per quelle presenti che hanno gli stessi diritti di dignita e tutela di quelle femminili.

Il problema secondo me non è condannare la violenza, quello è facile, lo fanno tutti. Il problema è DEFINIRE la violenza. Definire chi è il carnefice e chi la vittima.

È come il processo di Norimberga, come si decide cosa è un crimine di guerra? Un crimine di guerra è tutto ciò che la germania nazista ha fatto e l'america no.

Allo stesso modo, cosa è la violenza? È tutto ciò che non piace alle donne. Lo stupro è la forma di violenza peggiore. La castrazione è una pena da dare. Il concetto di diritto umano è saltato del tutto.

Prova a dire che tra le pene del nostro codice deve essere inserito lo stupro, ad esempio stupro per donne che uccidono i figli. La gente sarà inorridita e ti risponderanno che lo stato deve impedire gli stupri, non farli. Il concetto di violenza lo definisce la classe dominante e quando l'unica cosa che puoi fare contro il potere è suicidarti e portare altra gente con te, il terrorismo è la forma peggiore di violenza, quando sei una donna ed il tuo potere deriva dal fatto che selezioni tu a chi dare la g***a lo stupro è il reato peggiore del mondo.

Poi tu parli di violenza come se fosse una cosa tra individui, però la violenza c'è anche tra gruppi, tra stati (si chiama guerra), tra tifoserie avversarie e così via, quella tra gruppi è molto più grande che quella tra individui. I morti di mafia son tantissimi, così come i morti in guerra, i morti per risse casuali o mariti che uccidono mogli o viceversa sono una quantità risibile sulla popolazione totale. Gli umani sono animali sociali, vivono in gruppi ed hanno meccanismi di gruppo.

La violenza va inquadrata tra gruppi di persone, non tra singoli.

Il problema dell'ideologia femminista imperante è che ogni volta che una donna subisce violenza la subisce perché appartiene al gruppo di individui di donne, non perché appartiene ad altri gruppi. Secondo l'ideologia femminista esiste un gruppo compatto di uomini che fa violenza sulle donne, i gruppi in realtà non sono questi e non esiste un gruppo compatto di uomini che odia le donne.

I tg e tutta la tv servono a questo, dovrebbero dirti quali sono i gruppi di potere e come il potere si esercita, se uno guarda il tg sente solo di violenza contro le donne. Tre morti di mafia al giorno eppure solo le donne uccise da uomini vanno al tg. Il gruppo di persone che sta nella mafia non esiste al tg, esiste invece un altro gruppo composto da individui di sesso maschile, che è un capro espiatorio. Tutta la tv, i tg ed i giornali servono a questo, a dare a questo gruppo, composto da tutti gli individui di sesso maschile, tutte le colpe di questo mondo, le colpe che altri gruppi hanno.

Il tg serve a nascondere il potere, non a svelarlo. Per questo c'è gente tipo skorpion che arriva qui e condanna senza se e senza ma la violenza del gruppo finto degli individui di sesso maschile. Mica condanna la mafia o altri gruppi, condanna i maschi.

Un altro "gruppo" agguerrito molto potente è quello dei pedofili, non sono mica singoli individui disturbati e linciati in tutti i modi possibili, noooooooooooo, sono un gruppo molto ben organizzato (!!???) e molto potente, a livello internazionale (???!!!!), hanno loro il vero potere (????). Quanti servizi sulla pedofilia fa la tv con questo senso generale? Quanti sulla mafia?

Skorpion io direi di andare a linciare qualche pedofilo o qualche altro maschio, così si che sei un uomo. No come chi combatte la mafia e ci resta secco.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Rita - Giugno 01, 2010, 12:48:19 pm
Sintetitizzo.

Per la nostra cultura e per i valori oramai assodati e fermi delle democrazie occidentali tutte le forme di violenza, ivi compresa quella in ambito familiare e la fastidiosa e quanto mai odiosa violenza sessuale sono fermamente condannate e rigettate con sdegno.

Il problema che si pone in questo forum e` il perche` ed il percome, il quanto ed il quando. Nel abracciare i valori occidentali ed i diritti dell`umanita` in generale formiamo un preciso atto di accusa alla comune morale sia nell`atto della discussione quotidiana, sia nella formulazione della violenza di genere nei movimenti di opinione e della sua descrizione negli impianti giudiziari e normativi.

I quali danno un giudizio arbitrario ed ingiustificato di quella moltitudine di casi denominati "violenza sulle donne" e descrivendoli come un`universo a se e non correlato con una "violenza" facente parte di un contesto generale assessuato. Ne consegue quindi che nel condannare la violenza la parte maschile sia esautorata da ricevere violenza ma sia solo parte attiva nei confronti del femminile. Una simile visione delle cose e ignorante, sessista, faziosa e pericolosa per la formazione delle nuove generazioni maschili e per quelle presenti che hanno gli stessi diritti di dignita e tutela di quelle femminili.

quoto Vargan.

Sulla violenza sessuale: non ho mai sentito (se ci sono) casi saliti agli onori della cronaca di denunce su omosessuali: possibile che un omosessuale (sia esso uomo e donna) non abbia mai approcciato, con diversi gradi e modalità interpretabili come molestia o violenza così come accade oggi nell'universo particolare della violenza uomo/donna di cui parla Vargan, un uomo o una donna adulti eterosessuali?
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: icarus.10 - Giugno 01, 2010, 13:00:54 pm
) io ritengo che chi si macchia, per esempio, di violenza carnale non sia degno di essere chiamato "essere umano",  


Skorpion, evitiamo di "disumanizzare", per piacere.

Lasciamo questo sporco compito alle femministe, ai leghisti e fascisti.

Noi siamo un' altra cosa.

Chi stupra una donna è un malato di mente con problemi esistenziali e di carenza affettiva e sessuale(e solo un malato di mente può avere una erezione al pene di fronte ad una donna non consenziente).

Non esiste la violenza di genere("violenza contro le donne", "violenza contro gli uomini"), ma la Violenza e basta. La Violenza è asessuata e pertanto colpisce indiscriminatamente, uomini e donne.

La violenza maschile colpisce più gli uomini che le donne. Ma per le sadiche e naziste femministe, l'unica violenza vera è quella Sessuale(più lo Stalking, cioè telefonare molte volte all'ex fidanzata o moglie). Le altre, sono violenze di Serie B
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 01, 2010, 13:05:38 pm
Mi è venuto in mente un altro esempio di come la violenza sia di gruppo e raramente individuale, prendiamo skorpion, avete visto come si è affrettato a linciare gli stupratori? È tipico che se c'è uno stupro non si ferma nessuno, scappano tutti o fanno finta di nulla, ma appena uno stupratore viene fermato da qualcuno coraggioso si forma una folla gigantesca per linciare, si affrettano tutti a soccorrere i deboli, il linciato? Nooooo, lui è il forte, i linciatori.

Così skorpion, è molto bravo ad aggregarsi al gruppo dei linciatori perché la violenza funziona così, per gruppi. Da solo non avrebbe il coraggio di andare contro un altro gruppo. "Difende" i deboli quando ha le spalle coperte da un gruppo. Se la prende con gli stupratori perché così fa gruppo con altri "difensori delle donne" e perché sa che nessuno li difenderà.

Per quanto triste l'unico modo per gli uomini di farsi sentire è di crearlo davvero un gruppo di uomini, che prima non esisteva, era solo un capro espiatorio, perché la violenza facile è quella dei gruppi contro un singolo, ma se gli uomini si riuniscono e formano davvero un gruppo non potranno più essere linciati come singoli.

In realtà il 99% degli individui su questo pianeta sono dei codardi e basta un gruppo 100 volte più piccolo di quello linciante per non essere linciati, quindi siamo sulla buona strada.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 01, 2010, 13:25:39 pm
Avete presente il calcio? È una gigantesca metafora della vita umana, gli individui si dividono in gruppi e si fanno la guerra l'uno con l'altro, i poliziotti, i tifosi di una squadra, i tifosi dell'altra squadra. Non è che degli individui vanno allo stadio e si menano in modo casuale l'uno con l'altro.

Il femminismo dice che non esistono i poliziotti, i romanisti ed i laziali, ma solo i biondi (gruppo inventato) che fanno violenza sui mori, in modo tale che i gruppi veri rimangono all'oscuro di tutti.

I tg riportano le partite come scontri tra biondi e mori, ogni giorno mandando un biondo che picchia un moro in tv come notizia ed usando altri strumenti linguistici strani, del tipo "ecco un altro caso di violenza sulle donne" tipo "ecco un altro caso di violenza sui mori".

Chi dice che il loro modello di realtà è un modello stupido è in realtà d'accordo con i biondi, è un negazionista che nega la violenza dei biondi, in fondo ogni giorno si vede un moro picchiato in tv, come si fa a negarlo? In tv lo stupratore colpevole si difende sempre al processo, risultando il più odioso possibile, oggi difendere gli uomini richiama i mille processi per stupro in tv, veri o nelle fiction, dello stupratore odioso e della donna che piange, per questo per condannare la violenza dei mori bisogna condannare di più e più fermamente quella dei biondi prima.


A volte delle persone mi accusano di appartenere a questo gruppo di maschi oppressori, magari dicendomi che questo gruppo ha la maggior parte dei soldi del pianeta, si sente spesso, no? Gli uomini hanno tot% delle ricchezze, come se esistesse un gruppo di maschi globale riunito. In realtà son pochissimi individui di sesso maschile ad avere tutti i soldi, non il gruppo dei maschi.

Io rispondo "tu sei maschio, no? Metti tutti i tuoi soldi sul mio conto, non dovrebbe cambiare nulla, passiamo da un maschio ad un altro, i soldi appartengono allo stesso gruppo". È come se io avessi accesso ai soldi di Bill Gates perché sono maschio, è ridicolo, ma la maggior parte della gente crede a certe assurdità.

Non c'è il capo maschio globale che decide cosa fare, c'è il capo mafia, quello si, come non c'è il capo femmina mondiale. Se una donna si arricchisce non è un vantaggio per tutte le donne, ma solo per quella donna e per la sua famiglia, quello si che è un gruppo vero. I maschi non prendono decisioni tutti insieme e poi agiscono, non hanno soldi comuni per tutti i maschi, non sono un gruppo vero, sono un gruppo finto creato ad arte, un capro espiatorio. Un capro espiatorio che può esistere proprio perché gli individui di sesso maschile NON sono un gruppo, anzi si odiano l'uno con l'altro perché competono per le stesse risorse (le femmine).

Quindi uno che viene qui e condanna la violenza di un gruppo finto fa violenza vera, violenza di stato, non la combatte.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Utente Cacellato - Giugno 01, 2010, 13:37:03 pm
Mi pare chiaro che la violenza sulle donne sia soltanto condannabile!!!

Ma noto una differenza tra i due generi: mentre noi siamo sempre pronti ad assumerci le nostre responsaiblità e nessuno qui nega il fatto che vi sia (e, ahimè, accidenti se c'è) una violenza maschile sulle donne, dall'altra parte non si registra lo stesso fenomeno!
La violenza femminile sugli uomini esiste eccome (sia essa fisica o psicologica, diretta o indiretta) ma.... omertà pare essre la parola d'ordine!
Anzi: nemmeno omertà: si nega anche l'evidenza.

Quindi mentre a quanto pare l'uomo ha l'onestà morale, la donna pare esserne totalmente priva.

E mentre dalla nostra parte la si condanna, dall'altra parte (vogliamo riportare vari testi, gruppi, femminaziste, fikesekke et C.???) tale violenza viene addirittura propagandata e raccomandata!!!!!!! E con tanto di espliciti inviti e incitamenti alla violenza sugli uomini!!!
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 01, 2010, 13:54:59 pm
Scusate ma non cadiamo nel tranello delle femministe.

Una volta parlavo con una donna che quando ho detto che gli stupri al tg non dovrebbero essere riportati, sono solo notizie porno e ricerca di capri espiatori, perché non indicano un cambio di potere tra gruppi o un potere vero, questa mi ha detto "eh si ti piacerebbe che non li riportano più eh"

Ed io basito "scusa, IO cosa ci guadagno se non viene detto ai quattro venti che tizio ha stuprato tizia?"

E poi sono stato bruscamente interrotto perché stavamo per litigare e mi hanno portato via, sono un attaccabrighe mezzo matto ... voglio dire se tizio stupra tizia il gruppo dei maschi non è che ci guadagni molto, in genere c'è il fidanzato di tizia che si altera un pochino, non ho ben capito cosa avrei dovuto guadagnarci nel fatto che non venisse detto.

Di fatto quasi tutti oggi ragionano così, con il gruppo di maschi e femmine a confronto. Quello delle femmine forse esiste perché le donne si coalizzano subito quando si tratta di dare addosso agli uomini.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: icarus.10 - Giugno 01, 2010, 13:55:32 pm
 
Citazione
La violenza femminile sugli uomini esiste eccome (sia essa fisica o psicologica, diretta o indiretta) ma.... omertà pare essre la parola d'ordine!

Già. Soprattutto quella psicologica. E si badi bene, che la violenza psicologica non è criticare il piatto di minestra cucinato dalla moglie oppure essere contrario che lei si compri la pelliccia(nella "ricerca" dell'Istat commissionata dal Ministero delle Pari Opp sulla violenza contro le donne, questi due esempi che ho citato sono stati catalogati come violenza morale e psicologica), ma giocare e violentare i sentimenti dell'altro, come ad esempio, essere abbandonati dopo anni e anni di rapporto(essere abbandonati comporta una sofferenza interiore mostruosa),  e poi, come se non bastasse, essere mandati via dalla(propria) casa, a dormire nella proprio auto, non vedere più i propri figli e e versare anche alla sadica ex moglie assegni su assegni di mantenimento. Il risultato è sofferenza, povertà, disperazione, depressione, e in non pochi casi, anche il suicidio. Questa è la violenza psicologica. E poi, come se non bastasse, questi poveri padri separati distrutti o suicidi si vedono anche offendere e schernire da sadiche pseudogiornaliste e da femminaziste come le Fike a Sud

Diciamo la verità: mentre per la violenza fisica, il sesso maschile è predominante, per la violenza psicologica, invece lo sono le donne. E la violenza psicologica è ancora più terribile di quella fisica, perchè lascia segni devastanti, ti uccide dentro, è invisibile ,non può essere dimostrata,non viene punita nè tanto meno considerata(eccetto quando a "subirla" sono le donne, cioè non comprare la pelliccia alla moglie.)
 .

 

Citazione
E mentre dalla nostra parte la si condanna, dall'altra parte (vogliamo riportare vari testi, gruppi, femminaziste, fikesekke et C.???) tale violenza viene addirittura propagandata e raccomandata!!!!!!! E con tanto di espliciti inviti e incitamenti alla violenza sugli uomini!!!

Esatto, basta farsi un giro su Donna Moderna,su Libero.it, sui vari gruppi e forum al femminili. Ultimamente, poi, è uscito un libro di "istruzioni" per le donne, intitolato: "Come farlo soffrire".  
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 01, 2010, 14:07:49 pm
Secondo me se combattete l'idea della violenza maschile sulle donne con quella femminile sugli uomini siete caduti nel tranello dei gruppi inventati. È vero che quella femminile sugli uomini è derisa, minimizzata, incentivata e quella maschile sulle donne è enfatizzata al massimo e rappresentata come il male supremo, ma il punto è che il gruppo degli uomini non esiste, ci sono individui maschili, raccolti in altri gruppi, questi individui si odiano l'uno con l'altro e non aspettano altro che il proprio gruppo vada a fare la guerra ad un altro gruppo maschile con la scusa di difendere le donne.

Ricordatevi che il nostro cervello è quello dell'uomo delle caverne ed è fatto per funzionare in quel periodo, non va molto oltre a "fai gruppo, ammazza i vicini, prendigli le donne".
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Zoltan2 - Giugno 01, 2010, 18:26:25 pm
Ok, abbiamo appurato che al giorno d'oggi il potere utilizza gli attriti fra uomo e donna per governarci meglio e per celare altre e ben più importanti questioni.

Comunque...

Voi potete indignarvi di fronte ad uno stupratore, nello stesso modo in cui vi indignate di fronte a una donna che maltratta il marito.

Peccato che nella pratica, nella realtà, nessuno "vede" il secondo tipo di violenza, anche nei casi più estremi.

Invece il primo tipo di violenza (lo stupro) non solo è riconosciuto come violenza, ma è "visto" anche quando non vi è mai realmente stato. Lo si "vede" quando, come e perché fa più comodo.

E...

Ci saranno sempre dei maschi a difendere le donne stuprate, ma nessuna donna e nessun uomo difenderà davvero un uomo danneggiato dalla violenza invisibile delle donne. Perché? Perché le donne sono "da proteggere" per natura, un uomo no. E' una tendenza istintiva che non si può distruggere.


Vi rendete conto che con le vostre conclusioni non si ottiene il risultato sperato? Voi volete condannare la violenza in ogni loro forma? Bene, iniziamo a stilare una serie di leggi a tutela dello stato psico-fisico di un uomo: Per iniziare, proporrei una legge per cui una donna non può scassare i co***oni al proprio uomo se osserva le altre donzelle passeggiare sul lungo mare.

Oppure... mi viene in mente una proposta di legge dove si dice che una donna non può ricattare il proprio uomo con il sesso.

Sì, perché allora anche quella è violenza.  

E di questo passo, volendo condannare ogni tipo di violenza, non faremo altro che rovinarci tutti la vita.

La violenza esiste, deve esistere, e dovrà sempre esistere. Il segreto sta nel cercare il male minore per tutti.  :sleep:
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: skorpion72 - Giugno 01, 2010, 20:29:09 pm
Qua si vuole far capire semplicemente che la violenza contro le donne è un fenomeno da condannare, perchè le femministe pensano che qui la giustifichiamo...
E poi moralmente noi siamo superiori a loro, la violenza gratuita sia su donne che uomini è da allontanare.
Esatto, hai centrato quello che io volevo dire. Io ho scritto altri post contro i torti subìti da noi o contro quello che scrivono le nostre "amiche", sono anche andato "in trasferta" più volte, ero iscritto ad un partito e me ne sono andato (dopo avere litigato svariate volte) proprio perché era ed è su posizioni veterofemministe e se ne frega delle nostre condizioni, quindi non ho nulla di cui vergognarmi, e non mi mette in imbarazzo il condannare la violenza anche quando la subiscono le donne, la cosa non mi mette in difficoltà.

Dire che mi fa schifo chi abusa di una donna non toglie niente alla causa maschile, condannare chi ritiene le donne esseri inferiori (e qualcuno di questi l'ho anche conosciuto) non significa sminuire, per esempio, i torti subiti dai padri separati, o il sacrificio degli uomini morti sul lavoro, questo lo dico a scanso di equivoci, anche se molti hanno capito questo concetto semplice, tranne uno, al quale evidentemente ho toccato i suoi fantasmi ancestrali, ed al quale non rispondo, anche perché che ti vuoi ragionare con uno che dice di apprezzare di più uno stupratore piuttosto che chi, come me, le donne le ama e le rispetta?
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 01, 2010, 21:41:59 pm
Esatto, hai centrato quello che io volevo dire. Io ho scritto altri post contro i torti subìti da noi o contro quello che scrivono le nostre "amiche", sono anche andato "in trasferta" più volte, ero iscritto ad un partito e me ne sono andato (dopo avere litigato svariate volte) proprio perché era ed è su posizioni veterofemministe e se ne frega delle nostre condizioni, quindi non ho nulla di cui vergognarmi, e non mi mette in imbarazzo il condannare la violenza anche quando la subiscono le donne, la cosa non mi mette in difficoltà.

Dire che mi fa schifo chi abusa di una donna non toglie niente alla causa maschile, condannare chi ritiene le donne esseri inferiori (e qualcuno di questi l'ho anche conosciuto) non significa sminuire, per esempio, i torti subiti dai padri separati, o il sacrificio degli uomini morti sul lavoro, questo lo dico a scanso di equivoci, anche se molti hanno capito questo concetto semplice, tranne uno, al quale evidentemente ho toccato i suoi fantasmi ancestrali, ed al quale non rispondo, anche perché che ti vuoi ragionare con uno che dice di apprezzare di più uno stupratore piuttosto che chi, come me, le donne le ama e le rispetta?

Non metto in dubbio che ami e rispetti le donne, ho un po' di dubbi sugli uomini.

PS: il valore di un uomo non si misura in base a quanto rispetta le donne.

Dimmi solo una cosa skorpion, ci sono donne che non sono esseri umani o gli esseri subumani sono solo di sesso maschile? E per esseri subumani che intendi? Che hanno perso il loro status di essere umano e che non hanno più diritti umani? Possono essere torturati o uccisi ad esempio?

Non credi sia un po' troppo facile condannare la violenza nel modo più politicamente corretto possibile e poi evitare di rispondere a tutta una serie di domande?

Sai come è, non rispetto molto chi arriva e dice "i maschi si dividono in due categorie, esseri umani ed esseri subumani, quelli che non rispettano le donne sono subumani".

Le donne si dividono in due categorie, essere umani ed esseri subumani, quelle che non rispettano gli uomini sono esseri subumani, tu che ne dici di questa frase skorpion? E se vivessimo in un mondo dove stuprare le donne subumane fosse lecito anzi incentivato, tu cosa penseresti di chi la pronuncia?
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 01, 2010, 22:02:45 pm
E poi "non vedo come dire che ci sono alcune donne subumane possa influire sui diritti per le donne". Non credi che dal momento che hai chiamato qualcuno subumano gli hai negato i diritti fondamentali? Dire che ti batti per i diritti umani, ma non tutti sono esseri umani, è una contraddizione molto pesante.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 01, 2010, 22:15:01 pm
Ma poi questi "difensori delle donne e dei bambini" è così evidente che sono solo dei violenti che cercano scuse. Skorpion lo sa che che pochi euro al giorno potresti salvare un bambino che muore di fame? Ne muoiono 100,000 mila al giorno, però visto che non c'è un maschio beta da colpevolizzare non vanno al tg, qui la colpa è dei maschi alpha, non sentirai di un bambino morto di fame al tg.

Dimmi skorpion, quanti euro hai donato per salvarli? Ah... tu forse li salvi picchiando maschi beta che ne stuprano qualcuno? Sai, 50,000 di questi bambini erano bambine, non dovevi salvarle?

Spiegami bene cosa intendi con la tua frase iniziale "la donna vada rispettata prima di tutto perché persona fisicamente più debole, e noi uomini abbiamo il dovere di difenderle." Questa frase, unita all'altra sul fatto che alcuni maschi sono esseri subumani, bhe... danno l'impressione che tu la violenza la vuoi fare, non combatterla e che combatterla sia solo una scusa per farla.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Jason - Giugno 01, 2010, 22:21:50 pm
Calma!!
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Archiloco - Giugno 02, 2010, 01:33:35 am
La violenza fa parte della natura umana purtroppo, chi è esperto di biologia evoluzionista sa che voglio dire......Ma noi in quanto creature coscienti e razionali dovremmo sempre condannarla...indipendentemente dal sesso di chi la subisce.

Tuttavia come hanno fatto notare precedentemente gli amici si tende per mezzo di campagna ideologico/mass mediatiche a demonizzare l'uomo sempre e comunque in quanto tale.

Pare che nella pubblica opinione faccia più abborro morale uno stalking virtuale che non un operaio che perde il braccio al lavoro.Basta guardare i dibattiti televisivi e leggere i giornali.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Zoltan2 - Giugno 02, 2010, 02:20:04 am
Esatto, hai centrato quello che io volevo dire. Io ho scritto altri post contro i torti subìti da noi o contro quello che scrivono le nostre "amiche", sono anche andato "in trasferta" più volte, ero iscritto ad un partito e me ne sono andato (dopo avere litigato svariate volte) proprio perché era ed è su posizioni veterofemministe e se ne frega delle nostre condizioni, quindi non ho nulla di cui vergognarmi, e non mi mette in imbarazzo il condannare la violenza anche quando la subiscono le donne, la cosa non mi mette in difficoltà.

Dire che mi fa schifo chi abusa di una donna non toglie niente alla causa maschile, condannare chi ritiene le donne esseri inferiori (e qualcuno di questi l'ho anche conosciuto) non significa sminuire, per esempio, i torti subiti dai padri separati, o il sacrificio degli uomini morti sul lavoro, questo lo dico a scanso di equivoci, anche se molti hanno capito questo concetto semplice, tranne uno, al quale evidentemente ho toccato i suoi fantasmi ancestrali, ed al quale non rispondo, anche perché che ti vuoi ragionare con uno che dice di apprezzare di più uno stupratore piuttosto che chi, come me, le donne le ama e le rispetta?

Insomma, tu dici semplicemente: condanniamo la violenza da qualunque parte arrivi.

Secondo me devi ancora capire che questo, oltre che impossibile (se non creando enormi ingiustizie) è alquanto indesiderabile.

Voglio precisare che io non odio le donne, anche se magari certi miei ragionamenti possano aver indotto menti poco obbiettive a pensarlo.
Se dico che secondo me è assurdo creare una demarcazione artificiale fra un normale coito e uno stupro e dare a qualsiasi donna il potere di usare questa "interpretazione" a suo piacimento, non significa che odio le donne. Significa semplicemente che capisco che non è possibile tutelare sempre tutto e tutti senza creare ingiustizie e squilibri più grandi.

Il fatto è che si usa troppo poco buon senso e si fanno considerazioni basate sull'onda del momento e sull'onda degli ormoni. Sì perché gli "ormoni" che spingono un uomo a stuprare sono gli stessi che spingono l'uomo a malmenare lo stupratore in preda al "linciaggio da spaccone", per farsi bello di fronte al genere femminile.

Lo ripeto: è normale per un uomo linciare uno stupratore per farsi bello di fronte alle donne, per dimostrare di non essere come lui.

Dall'altro lato, non è normale per qualcuno denunciare la violenza fisica e soprattutto psicologica che invece un uomo subisce dalla donna.

Due pesi e due misure. E' normale che sia così. Ma se, oltre agli atteggiamenti istintivi, ci aggiungiamo che esistono SOLO leggi alla tutela della donna, ci rendiamo conto che la disparità è abissale.

E poi non ci ritroviamo di fronte a un'ingiustizia, a una profonda violenza?
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Ethans - Giugno 02, 2010, 03:52:16 am

Già. Soprattutto quella psicologica. E si badi bene, che la violenza psicologica non è criticare il piatto di minestra cucinato dalla moglie oppure essere contrario che lei si compri la pelliccia(nella "ricerca" dell'Istat commissionata dal Ministero delle Pari Opp sulla violenza contro le donne, questi due esempi che ho citato sono stati catalogati come violenza morale e psicologica), ma giocare e violentare i sentimenti dell'altro, come ad esempio, essere abbandonati dopo anni e anni di rapporto(essere abbandonati comporta una sofferenza interiore mostruosa),  e poi, come se non bastasse, essere mandati via dalla(propria) casa, a dormire nella proprio auto, non vedere più i propri figli e e versare anche alla sadica ex moglie assegni su assegni di mantenimento. Il risultato è sofferenza, povertà, disperazione, depressione, e in non pochi casi, anche il suicidio. Questa è la violenza psicologica. E poi, come se non bastasse, questi poveri padri separati distrutti o suicidi si vedono anche offendere e schernire da sadiche pseudogiornaliste e da femminaziste come le Fike a Sud

Diciamo la verità: mentre per la violenza fisica, il sesso maschile è predominante, per la violenza psicologica, invece lo sono le donne. E la violenza psicologica è ancora più terribile di quella fisica, perchè lascia segni devastanti, ti uccide dentro, è invisibile ,non può essere dimostrata,non viene punita nè tanto meno considerata(eccetto quando a "subirla" sono le donne, cioè non comprare la pelliccia alla moglie.)


Ti quoto... senza se e senza ma.

;)
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Ethans - Giugno 02, 2010, 03:53:02 am
Sbagliato a editare... scusate
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: skorpion72 - Giugno 02, 2010, 08:56:29 am
Se dico che secondo me è assurdo creare una demarcazione artificiale fra un normale coito e uno stupro e dare a qualsiasi donna il potere di usare questa "interpretazione" a suo piacimento, non significa che odio le donne. Significa semplicemente che capisco che non è possibile tutelare sempre tutto e tutti senza creare ingiustizie e squilibri più grandi.

Il fatto è che si usa troppo poco buon senso e si fanno considerazioni basate sull'onda del momento e sull'onda degli ormoni. Sì perché gli "ormoni" che spingono un uomo a stuprare sono gli stessi che spingono l'uomo a malmenare lo stupratore in preda al "linciaggio da spaccone", per farsi bello di fronte al genere femminile.

Lo ripeto: è normale per un uomo linciare uno stupratore per farsi bello di fronte alle donne, per dimostrare di non essere come lui.

Se ho ben capito allora non solo non esistono né gli stupri né le donne violentate, ma addirittura guai a torcere un solo capello a chi le violenta.
Non ti azzardare a difendere una donna perché sennò sei solo uno spaccone che vuole farsi bello, lasciamo che le violentino, tanto che ci frega, dico bene? Mentre invece se le violenti che male c'è?
Sono senza parole!

Poi lamentiamoci se c'è chi dice che siamo maschilisti e giustifichiamo la violenza sulle donne
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: SilvioDestro - Giugno 02, 2010, 08:58:46 am
Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"

Ovvio !
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: skorpion72 - Giugno 02, 2010, 09:42:53 am
Visto e considerato che chi condanna fermamente la violenza, anche quando è commessa sulle donne, viene contestato ed insultato (c'è chi mi ha dato del violento, del vigliacco e del nazista, ed ha potto farlo indisturbato), mentre non viene detto nemmeno "a" a chi dice che lo stupro non esiste, o addirittura lo paragona ad un coito (affermazioni che per me sono intollerabili), o tratta con arroganza coloro che difendono le donne che hanno subito violenza, mi sembra di capire che è inutile che io continui a stare quì, visto che, quello che ritengo un principio fondamentale(condannare la violenza sulle donne non toglie niente alla causa maschile), è più osteggiato che condiviso, quindi da questo momento lascio il forum.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 02, 2010, 12:03:44 pm
Visto e considerato che chi condanna fermamente la violenza, anche quando è commessa sulle donne, viene contestato ed insultato (c'è chi mi ha dato del violento, del vigliacco e del nazista, ed ha potto farlo indisturbato), mentre non viene detto nemmeno "a" a chi dice che lo stupro non esiste, o addirittura lo paragona ad un coito (affermazioni che per me sono intollerabili), o tratta con arroganza coloro che difendono le donne che hanno subito violenza, mi sembra di capire che è inutile che io continui a stare quì, visto che, quello che ritengo un principio fondamentale(condannare la violenza sulle donne non toglie niente alla causa maschile), è più osteggiato che condiviso, quindi da questo momento lascio il forum.

Non credo che tu abbia capito una singola parola di tutto il thread.

Per riappacificarci e smettere di creare equivochi, ti dispiacerebbe rispondere alle semplici domande che ho posto? Così capiamo le posizioni reciproche? Che intendi esattamente per "difendere le donne"? Linciare uomini?

Hai espresso prima il concetto che è DOVERE degli uomini linciare altri uomini per difendere le donne? Intendevi questo?

Skorpion capisci la differenza tra l'insulto gratuito ed un ragionamento? Ho motivato il perché di quelle affermazioni, non le ho sparate a caso. Anche tu hai dato dell'essere subumano ad individui di sesso maschile ed hai potuto farlo indisturbato, hai detto che il valore di un uomo si misura in base a quanto rispetta le donne ed in base alla violenza che fa su altri uomini, il concetto finale che io ho capito era quello, leggendo tra le righe, voglio dire, ci scambiamo opinioni, non si lincia o si banna chi la pensa diversamente.

Ma poi quando mai ho detto che la violenza sulle donne è giusta? Chi non lincia gli stupratori commette violenza sulle donne? O chi non la pensa come te?

Io mica lascio il forum perché tu ritieni giuste alcune forme di violenza verso gli uomini. E poi sono due le persone che tu ritieni giustifichino la violenza sulle donne, anche se poi diciamo il contrario, c'è stata una marea di persone che aveva idee simili alle tue che hai ignorato, semplicemente mi sembra che ti basti una singola persona o due che non facciano "gruppo" con te per farti scappare.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Zoltan2 - Giugno 02, 2010, 12:04:55 pm
Visto e considerato che chi condanna fermamente la violenza, anche quando è commessa sulle donne, viene contestato ed insultato (c'è chi mi ha dato del violento, del vigliacco e del nazista, ed ha potto farlo indisturbato), mentre non viene detto nemmeno "a" a chi dice che lo stupro non esiste, o addirittura lo paragona ad un coito (affermazioni che per me sono intollerabili), o tratta con arroganza coloro che difendono le donne che hanno subito violenza, mi sembra di capire che è inutile che io continui a stare quì, visto che, quello che ritengo un principio fondamentale(condannare la violenza sulle donne non toglie niente alla causa maschile), è più osteggiato che condiviso, quindi da questo momento lascio il forum.

Skorpion, io non credo di averti insultato. E se l'ho fatto, allora ti chiedo scusa. Discorso diverso se tu ti senti insultato e denigrato soltanto perché nell'esprimere la mia opinione dico cose che ritieni "intollerabili".

Questo è un forum abbastanza libero, e mi sembra giusto che ognuno esprima la sua opinione. Non ho nessun problema a vedere persone che hanno un pensiero opposto al mio che esprimono le loro opinioni.

So che per certe persone è facile indignarsi di fronte a dichiarazioni così "fuori dalla comune morale" come le mie, ma in fondo dovrai ammettere che spesso è molto più produttivo discutere con taluni persone che invece con chi la pensa esattamente come te.

Per tornare al discorso dello stupro, io non dico che non si deve condannare lo stupratore, ANZI, dico proprio che è naturale per un uomo condannare un altro uomo che stupra una donna. Normale nel senso che è naturale, è un meccanismo insito nella specie.
Io non propongo una società in cui lo stupro sia consentito. Dico solo però che la soluzione non può e non deve essere quella di dare la possibilità ad ogni donna di denunciare chi vuole, semplicemente dicendo tre paroline magiche: mi-ha-stuprata. Dichiarazione seguita sempre e comunque da un linciaggio gratuito sul presunto violentatore.

Il motivo per cui non è possibile che sia così è anche perché come ho già detto, non vi è una reale demarcazione fra stupro e rapporto sessuale normale in alcuni casi. Non sei d'accordo? Spiega le tue ragioni io farò lo stesso con le mie.

Molti rapporti sessuali posso essere "interpretati" come stupri proprio come non esserlo affatto. Questo perché il sesso non è un contratto sì/no on/off: perché alle donne piace essere prese, essere dominate... una donna può essere più o meno consenziente, non è mai completamente consenziente o completamente non consenziente. Tutto ciò fà si che si creino degli equivoci. Non solo: che reato può essere quello di stupro se la donna con cui sto avendo un rapporto sessuale può decidere di non volerlo più nel "mentre"?
Allora, capisci perché dico che il reato di stupro non ha molto senso? Se una donna con la quale stai avendo un rapporto ci "ripensa" nel mentre, tu diventi uno stupratore nel giro di un secondo. Potresti anche essere denunciato per stupro e non sapere nemmeno il perché. Qualcuno crederà che lei avesse cambiato opinione nel mentre? Qualcuno crederà che tu non ti sei reso conto che lei non lo volesse per davvero e che non stesse semplicemente facendo un po' di sana resistenza (come spesso alcune donne fanno)? Nel dubbio crederanno sempre a lei, perché lei è una donna indifesa e tu un bastardo stupratore. E poi, immancabilmente, arriva il linciaggio...
 
:doh:
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: nonmorto - Giugno 02, 2010, 12:38:31 pm
Scusa skorpion, ma tu non hai capito quello che ho detto, condannare la violenza SULLE DONNE è una affermazione basata sul modello femminista di concepire la violenza.

È come dire che io condanno la violenza sui biondi, che stupido motivo c'è di condannare la violenza sui biondi e non la violenza in generale? Solo il fatto che chi dice questa frase vede i biondi come un gruppo. Se tizia cammina per la strada e tizio senza nessun motivo passa di lì e la prende a randellate, è ovvio che condanno tizio.

Il problema è che tu hai tutta una serie di assunti sulla violenza di un certo tipo, la violenza sessuale è del tipo peggiore, picchiare uomini per difendere le donne non è violenza, è giusto, le donne come GRUPPO subiscono violenza.

Io pur condannando tizio che randella tizia, non sono d'accordo con il tuo modello femminista di concepire la violenza, io credo che violento sia chi va in giro a picchiare uomini per difendere le donne, chi crede che non difendendo le donne come GRUPPO picchiando uomini si fa violenza sulle donne.

Io credo che questo sia un tipo di violenza di tipo primitivo, che il nostro cervello è portato a fare per natura e che è anche incentivato dai mass media, questa è la cosa grave.


E poi mi da un certo fastidio che in un gruppo per la difesa dei diritti maschili la prima cosa che fai, con molta veemenza, è assicurarti che non ci siano picchiatori di donne. Ti capita mai di andare in un altro forum e per prima cosa assicurarti che non ci siano persone che picchiano uomini? E se ne trovi uno o due lasci il forum?
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Animus - Giugno 02, 2010, 13:04:34 pm
Visto e considerato che chi condanna fermamente la violenza, anche quando è commessa sulle donne, viene contestato ed insultato (c'è chi mi ha dato del violento, del vigliacco e del nazista, ed ha potto farlo indisturbato), mentre non viene detto nemmeno "a" a chi dice che lo stupro non esiste, o addirittura lo paragona ad un coito (affermazioni che per me sono intollerabili), o tratta con arroganza coloro che difendono le donne che hanno subito violenza, mi sembra di capire che è inutile che io continui a stare quì, visto che, quello che ritengo un principio fondamentale(condannare la violenza sulle donne non toglie niente alla causa maschile), è più osteggiato che condiviso, quindi da questo momento lascio il forum.

Skorpion, non so se possa rinfrancarti ma io non concordo con le opinioni che sono state scritte in questo topic, e tantomeno con gli "esempi ad personam" fatti da nonmorto (che ho trovato di cattivo gusto).
Stavo intervenendo ma poi ho visto che la discussione non rientra sotto la mia giurisdizione ( :P), perchè se la stessa discussione fosse stata aperta in "dialoghi sulla qm", diversi interventi sarebbero stati sicuramente moderati.

Non è sempre vero insomma che chi tace acconsente.
 :)
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Ethans - Giugno 02, 2010, 13:44:30 pm
Skorpion, non so se possa rinfrancarti ma io non concordo con le opinioni che sono state scritte in questo topic, e tantomeno con gli "esempi ad personam" fatti da nonmorto (che ho trovato di cattivo gusto).
Stavo intervenendo ma poi ho visto che la discussione non rientra sotto la mia giurisdizione ( :P), perchè se la stessa discussione fosse stata aperta in "dialoghi sulla qm", diversi interventi sarebbero stati sicuramente moderati.

Non è sempre vero insomma che chi tace acconsente.
 :)

Animus, mi puoi spiegare il tuo punto di vista relativamente alla questione posta da Skorpion?

Se hai voglia e tempo, sia chiaro...
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Animus - Giugno 02, 2010, 14:03:12 pm
Animus, mi puoi spiegare il tuo punto di vista relativamente alla questione posta da Skorpion?

Se hai voglia e tempo, sia chiaro...

Ethans, è ovvio che vanno evitati gli estremismi, così' come skorpion con un'affermazione vuole liberare il campo dal sospetto che qui si giustifichi la violenza sulle donne, dall'altra parte, chi ha risposto, vuole sapere se skorpion è un dei maschi (maschilisti) che basa il suo potere/valore sulle mazzate che si danno verso chi viene canzonato con '"al lupo al lupo", perchè skorpion, questo te lo devi chiedere, visto che c'è un bel topic che si chiama "ancora stupri, tutti falsi", se la percezione della realtà  che puoi avere, corrisponde effettivamente alla realtà, visto che ormai il contatto con il mondo reale (tema affrontato da decenni da fior di filosofi, restando in tema di qm, da Anders (l'uomo è antiquato) a Marcuse (l'uomo a una dimensione))  , a causa dello strapotere mediatico, l'abbiamo perso un po' tutti.
Chi sa oggi cosa è vero e cosa non lo è , avendo perso il contatto diretto col mondo?

Cio' che va evitato, specialmente in un dialogo sul web dove manca la comunicazione diretta (altra percezione della realtà che viene a sparire) sono i toni perentori, come si è fatto, a questo punto, più contro skorpion che da skorpion.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Ethans - Giugno 02, 2010, 14:11:11 pm
Ethans, è ovvio che vanno evitati gli estremismi, così' come skorpion con un'affermazione vuole liberare il campo dal sospetto che qui si giustifichi la violenza sulle donne, dall'altra parte, chi ha risposto, vuole sapere se skorpion è un dei maschi (maschilisti) che basa il suo potere/valore sulle mazzate che si danno verso chi viene canzonato con '"al lupo al lupo", perchè skorpion, questo te lo devi chiedere, visto che c'è un bel topic che si chiama "ancora stupri, tutti falsi", se la percezione della realtà  che puoi avere, corrisponde effettivamente alla realtà, visto che ormai il contatto con il mondo reale (tema affrontato da decenni da fior di filosofi, restando in tema di qm, da Anders (l'uomo è antiquato) a Marcuse (l'uomo a una dimensione))  , a causa dello strapotere mediatico, l'abbiamo perso un po' tutti.
Chi sa oggi cosa è vero e cosa non lo è , avendo perso il contatto diretto col mondo?

Cio' che va evitato, specialmente in un dialogo sul web dove manca la comunicazione diretta (altra percezione della realtà che viene a sparire) sono i toni perentori, come si è fatto, a questo punto, più contro skorpion che da skorpion.


Ti ringrazio e quoto...
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Animus - Giugno 02, 2010, 14:16:56 pm
Cio' che va evitato, specialmente in un dialogo sul web dove manca la comunicazione diretta (altra percezione della realtà che viene a sparire) sono i toni perentori..

Ah, sia chiaro, questo è proprio il contrario di ciò che faccio io, dato che le mie risposte sono tutte perentorie.
E infatti, il mio proposito è proprio quello di non dialogare con nessuno.

Se invece si crede nella possibilità del dialogo sul web (io ovviamente non ci credo) bisogna essere un po' più disponibili a capire le ragioni dell'altro invece che invertirle subito, e contestarle.

Coerenza signori!
  :cool:
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Ethans - Giugno 02, 2010, 14:39:08 pm
Ah, sia chiaro, questo è proprio il contrario di ciò che faccio io, dato che le mie risposte sono tutte perentorie.

Era proprio quello che volevo dirti, ma per amor di tranquillità forumistica e per il fatto che sono completamente conscio dell'inutilità di attacchi alla persona, ho preferito soprassedere... per il resto il tuo parere sulla QM è sempre interessante... meno "afo" e più dialogo da parte tua sarebbe ancor meglio, però.

Ma non si può sempre avere la luna.

 ;)
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Red- - Giugno 02, 2010, 22:09:08 pm
...
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: icarus.10 - Giugno 03, 2010, 01:34:47 am


Voglio precisare che io non odio le donne

 


Dobbiamo liberarci da questa visione dell'umanità divisa in due grossi blocchi monolitici, come se fossero due singole persone. Esistono donne e donne così come esistono uomini e uomini. Da questo aspetto dobbiamo partire. Altrimenti finiremo per fare come le femministe che proprio sulla visione di genere dell' umanità fondano la loro dottrina sessista e razzista. Il Femminismo è Sessismo.

Non ha senso dire "io non odio le donne", "io non odio gli uomini". Vorrebbe dire omologare miliardi di individui in due gruppi, cioè quelli dei rispettivi sessi. Cioè una visione di genere dell' umanità.

Ogni individuo va giudicato, odiato, amato, ignorato o quant' altro, in base solo e soltanto a quello che fa, non in base al sesso o alla razza.

Io odio le femministe.
Io odio le donne che provocano sessualmente e che poi, ipocritamente, chiedono pene lunghissime o forche o forbicioni per i presunti responsabili reati sessuali.
Io odio le Veline.
Io odio quelle donne, che senza un motivo serio ed estremo, lasciano i loro mariti(o fidanzati) dopo anni e anni di rapporto, e magari, poi, come se non bastasse, depredarli di casa, soldi e figli.
Io odio le  donne accusatrici di falsi stupri.
Io odio quelle donne(tante, tantissime) che vanno dietro a bulli e maneschi energumeni e rifiutano senza pietà gli uomini pacifici,"impacciati", timidi e non energumeni.

Io odio gli uomini femministi
Io odio gli uomini maneschi e bulli.

E così via.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Warlordmaniac - Giugno 03, 2010, 01:52:13 am

Io odio le femministe.
Io odio le donne che provocano sessualmente e che poi, ipocritamente, chiedono pene lunghissime o forche o forbicioni per i presunti responsabili reati sessuali.
Io odio le Veline.
Io odio quelle donne, che senza un motivo serio ed estremo, lasciano i loro mariti(o fidanzati) dopo anni e anni di rapporto, e magari, poi, come se non bastasse, depredarli di casa, soldi e figli.
Io odio le  donne accusatrici di falsi stupri.
Io odio quelle donne(tante, tantissime) che vanno dietro a bulli e maneschi energumeni e rifiutano senza pietà gli uomini pacifici,"impacciati", timidi e non energumeni.

E così via.

Non è che ci rimangano fuori parecchie  :lol:
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: icarus.10 - Giugno 03, 2010, 03:10:38 am
Non è che ci rimangano fuori parecchie  :lol:

Boh, non mi interessa. Ma l'importante, ripeto, è non odiare una persona in quanto donna, in quanto uomo, in quanto bianco, in quanto nero, ecc, ma solo e soltanto in base a ciò che dice,a ciò che  fa.

Esempio. Io considero il governo e l'esercito israeliani  un clan di criminali di guerra, insomma detesto le persone che appartengono a quei settori prima citati, ma non in quanto ebrei(io sono anti-nazista, anti-razzista e io rispetto la cultura e la storia ebraiche), ma solo e soltanto in base al fatto che uccidono senza pietà migliaia di civili palestinesi e pacifisti internazionali, violando ripetutamente le leggi internazionali.

Io detesto le femministe oppure quelle donne che abbandonano i mariti e poi pretendono casa, figli e assegno di mantenimento, ma non in quanto donne,bensì in quanto persone che non hanno rispetto e pietà per il prossimo.

 
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Zoltan2 - Giugno 03, 2010, 12:31:14 pm
Io odio le femministe.
Io odio le donne che provocano sessualmente e che poi, ipocritamente, chiedono pene lunghissime o forche o forbicioni per i presunti responsabili reati sessuali.
Io odio le Veline.
Io odio quelle donne, che senza un motivo serio ed estremo, lasciano i loro mariti(o fidanzati) dopo anni e anni di rapporto, e magari, poi, come se non bastasse, depredarli di casa, soldi e figli.
Io odio le  donne accusatrici di falsi stupri.
Io odio quelle donne(tante, tantissime) che vanno dietro a bulli e maneschi energumeni e rifiutano senza pietà gli uomini pacifici,"impacciati", timidi e non energumeni.

E così via.

Mah icarus, non dico che il tuo ragionamento non abbia un senso, ma ti rendi conto che tu stai dicendo "io odio quasi tutto ciò che è la natura femminile"?

Io odio le donne che provocano sessualmente e che poi, ipocritamente, chiedono pene lunghissime o forche o forbicioni per i presunti responsabili reati sessuali. -> Questa E' natura femminile!

Io odio le Veline. -> :blink:

Io odio quelle donne, che senza un motivo serio ed estremo, lasciano i loro mariti(o fidanzati) dopo anni e anni di rapporto, e magari, poi, come se non bastasse, depredarli di casa, soldi e figli. -> Questa, che lo vogliamo ammettere o no, è un altro aspetto della natura femminile...

Io odio le  donne accusatrici di falsi stupri. -> Potenzialmente TUTTE.

Io odio quelle donne(tante, tantissime) che vanno dietro a bulli e maneschi energumeni e rifiutano senza pietà gli uomini pacifici,"impacciati", timidi e non energumeni. -> E' inutile, le donne andranno sempre (ancora per un bel po') dietro l'ideale di forza e prepotenza, perché è un ideale vincente. Se alcune donne stanno con uomini timidi, impacciati e mingherlini è innanzitutto per necessità e non per scelta, oppure bisogna ringraziare in alcuni casi un po' l'istinto materno...  :lol:
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: icarus.10 - Giugno 03, 2010, 12:45:23 pm
Mah icarus, non dico che il tuo ragionamento non abbia un senso, ma ti rendi conto che tu stai dicendo "io odio quasi tutto ciò che è la natura femminile"?

 

Beh, non è detto che rientri necessariamente nella "natura femminile" accusare falsamente di stupro. Questo tuo affermare che tutte le donne siano potenziali false accusatrici di stupro, mi lascia molto perplesso.

E poi, io il politicamente corretto lo lascio da parte. Cioè "odiare il peccato, ma non il peccatore" lo trovo contraddittorio.. Dire come vorresti tu, di dover esecrare il femminismo ma non le donne che si comportano da femministe, mi sembra sciocco.


 
Citazione
E' inutile, le donne andranno sempre (ancora per un bel po') dietro l'ideale di forza e prepotenza, perché è un ideale vincente

Veramente le dissi io queste cose:

http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/una-in-meno/msg13608/#msg13608
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Jason - Giugno 03, 2010, 14:36:38 pm

Dobbiamo liberarci da questa visione dell'umanità divisa in due grossi blocchi monolitici, come se fossero due singole persone. Esistono donne e donne così come esistono uomini e uomini. Da questo aspetto dobbiamo partire. Altrimenti finiremo per fare come le femministe che proprio sulla visione di genere dell' umanità fondano la loro dottrina sessista e razzista. Il Femminismo è Sessismo.

Non ha senso dire "io non odio le donne", "io non odio gli uomini". Vorrebbe dire omologare miliardi di individui in due gruppi, cioè quelli dei rispettivi sessi. Cioè una visione di genere dell' umanità.

Ogni individuo va giudicato, odiato, amato, ignorato o quant' altro, in base solo e soltanto a quello che fa, non in base al sesso o alla razza.

Io odio le femministe.
Io odio le donne che provocano sessualmente e che poi, ipocritamente, chiedono pene lunghissime o forche o forbicioni per i presunti responsabili reati sessuali.
Io odio le Veline.
Io odio quelle donne, che senza un motivo serio ed estremo, lasciano i loro mariti(o fidanzati) dopo anni e anni di rapporto, e magari, poi, come se non bastasse, depredarli di casa, soldi e figli.
Io odio le  donne accusatrici di falsi stupri.
Io odio quelle donne(tante, tantissime) che vanno dietro a bulli e maneschi energumeni e rifiutano senza pietà gli uomini pacifici,"impacciati", timidi e non energumeni.

Io odio gli uomini femministi
Io odio gli uomini maneschi e bulli.

E così via.

Quoto tutto e aggiungo 1 punto : odio le donne  che disprezzano le donne che preferiscono i ragazzi tranquilli, e che spesso deridono  i ragazzi tranquilli chiamandoli anche invidiosi ( che cosa ci sta da essere invidioso di un bullo poi non lo so...secondo me  bulli esistono perchè ancora non si da l'autorizzazione a massacrare gente del genere). Che poi i bulli si comportano così per far colpo sulle ragazze oltre che per follia.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: renato.dg - Giugno 21, 2010, 02:51:19 am
Io sono assolutamente certo che noi, oltre a voler difendere la dignità maschile, lottare contro i torti subiti dal nostro genere (del quale non ci vergognamo certo di farne parte), condanniamo fermamente anche quei (non pochi purtroppo) casi che vedono le donne vittime, altrimenti non starei certo quì.

La violenza sulle donne va condannata, senza "se" e senza "ma", esattamente come quella subita dagli uomini (che purtroppo non manca, e non è rara) io ritengo che chi si macchia, per esempio, di violenza carnale non sia degno di essere chiamato "essere umano", io sono una persona all'antica e ritengo che la donna vada rispettata prima di tutto perché persona fisicamente più debole, e noi uomini abbiamo il dovere di difenderle.

Purtroppo c'è chi ricama sopra alla violenza subita da persone indifese per fare delle battaglie per i propri interessi e per scacciare i propri fantasmi, e personalmente ritengo che strumentalizzare tali sofferenze sia decisamente deprecabile. Sicuramente ci sono persone che ritengono che la donna debba essere considerata inferiore (e sono sicuro che non sia il caso nostro), ma io credo che una bella fetta di chi commette atti così infami sia gente che ritiene di essere il Padreterno sulla Terra, e che ogni cosa debba girare intorno a sé


Allora noto nel tuo messaggio una certa dose di maschiopentitismo e machismo il che  non mi piace.

Innanzitutto sono d'accordo che la violenza contro la donna è da condannare compreso lo stupro, ovviamente.

Detto ciò, non sono d'accordo che la violenza contro le donne vada condannata senza se e senza ma,( come non tutta la violenza va condannata senza se e senza ma) perchè questo è come dire che la donna non può fare male, non può essere violenta.La donna può essere violenta e il diritto alla difesa è un diritto assoluto e di tutti quindi anche dei maschi.Il fatto che la donna sia più debole fisicamente in media  degli uomini non significa che non possa essere violenta e fare del male.Il femminismo ha speculato molto sulla debolezza femminile e ha equiparato la debolezza alla innocenza per cui di fatto la donna può fare quello che vuole, ne esce sempre come giustificata ed innocente Non è cosi.Se una mi tira un pugno in faccia o mi tira un oggetto in testa è mio diritto difendermi.La donna prova odio e può essere violenta epuò fare male.

Come secondo punto riguardo alla difesa della donna, penso che oggi la donna è già ben tutelata e difesa fin troppo, siamo noi maschi che dobbiamo difenderci dall'odio femminile e femminista.Nessuno ha difeso quel ragazzo down che veniva sbeffeggiato e picchiato dai compagni di classe e quanti altri casi come questo comprese le violenze contro i gay.Chi li difende? I deboli oggi non sono le donne.
Per quanto riguarda lo stupro penso come tutti che è da condannare ed è un reato, ma oggi lo stupro è considerato più reato dell'omicidio.C'è un tale odio e rancore dietro alla molestia sessuale e allo stupro che se fosse per le femministe ci dovrebbe essere l'impiccaggione o quando vabene l'ergastolo per chi commette reato di stupro e di molestia sessuale.Il problema è che lo strupro la molestia sessuale oltre ad essere indefinito come reato sono una valvola di sfogo dell'odio profondo che una parte consistente di donne hanno per gli uomini.Un odio assolutamente esagerato e che gli uomini hanno trasferito su se stessi, lo hanno fatto proprio.Ecco io penso che gli uomini che non sono femministi e qui  ne siamo in tanti NON DEBBANO FAR PROPRIO L'ODIO FEMMINILE-FEMMINISTA.Per cui Scorpion, la tua affermazione per cui un uomo che commette uno stupro non è da definirsi essere umano , lo trovo del tutto impropriato e espressione di un odio femminista che hai fatto proprio.Qui siamo uomini che ragioniamo col nostro cervello e valutiamo tutto senza il rancore femminista.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Zoltan2 - Giugno 21, 2010, 11:06:56 am
Un odio assolutamente esagerato e che gli uomini hanno trasferito su se stessi, lo hanno fatto proprio.Ecco io penso che gli uomini che non sono femministi e qui  ne siamo in tanti NON DEBBANO FAR PROPRIO L'ODIO FEMMINILE-FEMMINISTA.Per cui Scorpion, la tua affermazione per cui un uomo che commette uno stupro non è da definirsi essere umano , lo trovo del tutto impropriato e espressione di un odio femminista che hai fatto proprio.Qui siamo uomini che ragioniamo col nostro cervello e valutiamo tutto senza il rancore femminista.

Questo è il nodo del discorso. Scrivere "condannare la violenza sulle donne senza se e senza ma" e dichiarare che "un uomo che stupra non è un uomo" e ritenere lo stupro come il delitto supremo, sono tutti sintomi di menti (al plurale, perché quello che qualcuno ha detto qui lo si sente ripetere dal 90% degli uomini) indottrinate e pilotate fin dall'infanzia a un maschio pentitismo estremo.
Il fatto che le cose non possano cambiare in tempi brevi è proprio dovuto a questa "credenza" a questo "indottrinamento" che ha inculcato nella mente delle giovani e dei giovani di più di una generazione l'idea -dura a morire- che il femminismo è il bene supremo e tutto ciò che è maschio è male. Da ciò ne consegue che il maggiore reato sessuale che un maschio può arrecare a una femmina diventa più crudele, più abominevole e più grave di QUALSIASI altro reato.

La cosa che però mi scandalizza più di tutte è la credenza che molti uomini hanno che tuttora viviamo in una società maschilista e oppressiva verso le donne. Escludendo poi questa maggioranza di uomo "bendati" ciò che ne resta di solito è un pugno di uomini coscienti dei problemi, ma non totalmente coscienti sulla gravità del livello in cui siamo arrivati.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: ilmarmocchio - Giugno 21, 2010, 11:38:32 am
Le affermazioni senza se e senza ma si scontrano poi con la realta' . Io generalizzerei dicendo che la che la violenza va sempre condannata, esclusa quella usata per difesa.
Sul tema dello stupro, che ovviamente condanno, mi preme pero' porre un problema, come anche per la pedofilia.
Essi sono reati aborriti e condannati senza distinguo. Distinguo che invece ci sono nel caso dell'infanticidio.
fuori da ogni ideologia , vediamo le caratteristiche di tali reati .
nello stupro , il colpevole violenta e magari percuote la vittima ( che ha alcune capacita' di difesa ), che avra' cosi' danni materiali e morali
nella pedofilia, il colpevole violenta la vittima ( che ha poche o nulle  capacita' di difesa), con danni morali e materiali
nell'infanticidio, la colpevole uccide la vittima, che non  ha capacita' di difesa . la vittima perde la vita.
Inoltre, l'aspettativa di vita piu' lunga , che viene negata dal reato, e' proprio quella della vittima dell'infanticidio.
Mi sembra di poter dire che l'infanticidio e' il reato piu' grave
Invece e' quello che, nella percezione comune e nelle sentenze, subisce la minor riprovazione.
naturalmente si e' subito provveduto con la medicalizzazione del reato : depressione post partum ( dpp )
La dpp esiste e varie madri hanno avuto pensieri di poter essere dannose per il figlio, ma, qui sta il punto, non hanno mai commesso nulla. Senza andare nel tecnico, il depresso e' caratterizzato anche dall'aver un senso di colpa che lo fa sentire responsabile verso le persone care e se stesso, di aver commesso errori o azioni e decisioni nocive. nei casi gravi, abbiamo il suicidio del depresso.
ma, caso unico, nel caso dell'infanticidio, ultimamente assistiamo a madri che uccidono il figlio e non si suicidano. Sono eterolesive, ma non autolesive.
la dpp non ha nessun carattere obiettivo diverso dalle altre depressioni ( recettori interessati, mediatori, ecc).
Si invoca infatti, per aggirate tale problema, la capacita' di intendere e di volere. ma su questo i pareri sono assai discordi, data anche l'aleatorieta' di tali giudizi.
Allora, i casi sono 2 :
pedofili, stupratori, infanticidi, sono malati e come tali vanno curati ( per quanto possibile)
pedofili, stupratori, infanticidi, NON sono malati, e allora vanno puniti, in base alla gravita' del delitto.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: ilmarmocchio - Giugno 21, 2010, 11:43:11 am
Questo è il nodo del discorso. Scrivere "condannare la violenza sulle donne senza se e senza ma" e dichiarare che "un uomo che stupra non è un uomo" e ritenere lo stupro come il delitto supremo, sono tutti sintomi di menti (al plurale, perché quello che qualcuno ha detto qui lo si sente ripetere dal 90% degli uomini) indottrinate e pilotate fin dall'infanzia a un maschio pentitismo estremo.
Il fatto che le cose non possano cambiare in tempi brevi è proprio dovuto a questa "credenza" a questo "indottrinamento" che ha inculcato nella mente delle giovani e dei giovani di più di una generazione l'idea -dura a morire- che il femminismo è il bene supremo e tutto ciò che è maschio è male. Da ciò ne consegue che il maggiore reato sessuale che un maschio può arrecare a una femmina diventa più crudele, più abominevole e più grave di QUALSIASI altro reato.

La cosa che però mi scandalizza più di tutte è la credenza che molti uomini hanno che tuttora viviamo in una società maschilista e oppressiva verso le donne. Escludendo poi questa maggioranza di uomo "bendati" ciò che ne resta di solito è un pugno di uomini coscienti dei problemi, ma non totalmente coscienti sulla gravità del livello in cui siamo arrivati.


Il bello e' che se parli con uomini non troppo giovani e non troppo istruiti ( che non leggono giornali, ecc) , ti dicono : potere degli uomini ? Ma se comandano le donne.
Troppi giornali e troppe informazioni ( pilotate) hanno portato a quell'inquinamento mentale che giustamente denunci
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Warlordmaniac - Giugno 21, 2010, 12:08:43 pm
Il bello e' che se parli con uomini non troppo giovani e non troppo istruiti ( che non leggono giornali, ecc) , ti dicono : potere degli uomini ? Ma se comandano le donne.

Però bisogna anche vedere che cosa intendono con quella frase. Sicuramente è uno stadio della conoscenza abbastanza avanzato, sicuramente più di quello di molte donne che pensano ancora di essere vittime di un mondo maschilista e bigotto.

Tieni conto che non tutti hanno la predisposizione a riflettere sui grandi sistemi o, in generale, su quello che non si vede.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: ilmarmocchio - Giugno 21, 2010, 12:35:27 pm
Però bisogna anche vedere che cosa intendono con quella frase. Sicuramente è uno stadio della conoscenza abbastanza avanzato, sicuramente più di quello di molte donne che pensano ancora di essere vittime di un mondo maschilista e bigotto.

Tieni conto che non tutti hanno la predisposizione a riflettere sui grandi sistemi o, in generale, su quello che non si vede.

Il bello che loro lo dicono da un punto di vista tradizionale, vissuto. Non c'e' nessuan traccia del ricordo o della passata esistenza di una oppressione sulle donne. Anzi. proprio perche' non sono avanzati, non si sono bevuti i veleni dell'ideologia femminista.
Un po' come le banche italiane : hanno retto meglio, perche' meno avanzate.
Non cadiamo nell'errore della falsa equazione   moderno=buono
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Zoltan2 - Giugno 21, 2010, 14:05:16 pm

pedofili, stupratori, infanticidi, sono malati e come tali vanno curati ( per quanto possibile)
pedofili, stupratori, infanticidi, NON sono malati, e allora vanno puniti, in base alla gravita' del delitto.


Il fatto che tu escludi questa opzione:

pedofili, stupratori, infanticidi, SONO malati, e allora vanno puniti, in base alla gravita' del delitto.

Mi ha fatto molto riflettere.

Secondo me qui il problema sta nel non capire che se lo si vuole, si può trovare una giustificazione (una "malattia") a tutto (ad ogni reato). Dal dopoguerra in poi la mentalità predominante occidentale è stata quella che si è sempre ricercata una "scusa", un'attenuante per i reati. Ecco che l'infanticida non è da colpevolizzare, perché incapace di intendere e di volere. Ecco che l'assassino è incapace di intendere e di volere. Ecco che tutto può essere giustificato da quel qualcosa che noi chiamiamo "deviazione" o "malattia".

Di questo passo però tutto diventa giustificabile: lo stupratore è giustificabile, perché "provocato", schiacciato dai suoi stessi istinti, in preda a un bisogno di sfogo impellente e quindi incapace di intendere e di volere. E così via, si potrebbero trovare "giustificazioni" a ogni tipo di ladro, assassino, violentatore, truffatore, terrorista, rivoltoso e chi più ne ha più ne metta.

La verità è che non esistono scuse. Quando si compie un reato, cosa importa quale pulsione, quale sensazione o quale "confusione mentale" ci ha spinto? Si ha provocato un danno, punto e basta. Trovare i motivi del danno e ricercarne delle giustificazioni al comportamento di chi ha compiuto il danno significa automaticamente schierarsi dalla parte di chi ha commesso il reato, e questo non ha molto senso. Perché assolvere un uomo che ha commesso un delitto solo perché ritenuto incapace di intendere e di volere e condannare invece uno perché -secondo persone esterne alla vicenda!- era invece pienamente consapevole? Se entrambi hanno commesso un reato, andrebbero condannati entrambi in modo uguale, altrimenti si crea inevitabilmente una tale confusione di "interpretazioni" che è difficile distinguere un reato da un reato "giustificato". E questa confusione ovviamente non serve altro che a creare iniquità.

L'iniquità della legislazione, delle pene e nel modo di vedere i reati deriva proprio da questo: si ha eccessiva empatia verso chi compie il reato. Solo che -come è ovvio- non la si ha per tutti, ma solo per determinati tipi di reati. Ecco quindi che si creano delle ingiustizie, poiché si creano dei reati "giustificabili" e dei reati "da condannare senza se e senza ma" quando in realtà, per essere DAVVERO coerenti bisognerebbe guardare al solo danno arrecato.

Uno stupro arreca un danno elevato, seppure di gran lunga inferiore alla morte, eppure in occidente lo stupro è equiparato se non considerato più grave rispetto all'omicidio. E mentre nell'omicidio è quasi usanza ricercare giustificazioni al delitto, nello stupro difficilmente si sente qualcuno difendere un poveraccio che ha reagito ai suoi travolgenti impulsi sessuali provocati fino all'inverosimile dalla ragazzetta troieggiante di turno.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: ilmarmocchio - Giugno 21, 2010, 15:40:59 pm
Ovvio. Infatti che i pedofili, stupratori e infanticidi siano malati e' da dimostrare.
per la verita', il DSM 4 ( diagnostic statistic manual, un po' la bibbia della psichiatria mondiale ), definisce la pedofilia come una parafilia, quindi come una malattia, la dpp idem, lo stupratore puo' anche essere definito come uno affetto da disturbo di personalita' antisociale.
Intendiamoci, io non sto dicendo c he sono veramente ammalati.
Dico pero' che swe sono malati, vanno curati
se noi, vanno puniti.
Ma tutti e 3, non solo le infanticide
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Zoltan2 - Giugno 21, 2010, 16:07:29 pm
Ovvio. Infatti che i pedofili, stupratori e infanticidi siano malati e' da dimostrare.
per la verita', il DSM 4 ( diagnostic statistic manual, un po' la bibbia della psichiatria mondiale ), definisce la pedofilia come una parafilia, quindi come una malattia, la dpp idem, lo stupratore puo' anche essere definito come uno affetto da disturbo di personalita' antisociale.
Intendiamoci, io non sto dicendo c he sono veramente ammalati.
Dico pero' che swe sono malati, vanno curati
se noi, vanno puniti.
Ma tutti e 3, non solo le infanticide

Ognuno di questi "reati" ha la sua radice in un comportamento naturale ben definito:

Nel caso di stupro siamo di fronte a una tecnica "estrema" di inseminazione, che non ha lati negativi a parte il dolore subito dalla donna. Il motivo per cui lo stupro è considerato abominevole è perché non dà senso si sicurezza e protezione alla donna, e non consente spesso alla donna di poter essere sicura di avere al proprio fianco il futuro padre. Motivo per cui, il corteggiamento serve proprio a determinare quegli individui invece che danno questa sicurezza di "assistenza/presenza" alla donna.

Nel caso di pedofilia siamo di fronte a una preferenza sessuale mirata alla ricerca di individui giovani e vergini, per far sì che l'individuo sia sicuro della propria genitorialità ed esclusività. La preferenza di individui giovani e appena maturi sessualmente è da ricondursi a questa strategia produttiva naturale.

Nel caso dell'infanticidio siamo di fronte a una contromisura naturale che dà alla madre il compito di decidere se il figlio valga la pena o meno di essere allevato. Quando la donna si trova di fronte a un figlio che reputa debole può decidere di ucciderlo o lasciarlo morire per risparmiare energie e tempo che andrebbero molto probabilmente invece sprecate.

TUTTI questi comportamenti sono da ricondurre a istinti naturali o a determinate e "alternative" strategie riproduttive. TUTTI questi comportamenti non sono dati da una fantomatica e intangibile "cattiveria", ma si manifestano negli individui che hanno per natura una predisposizione genetica a comportarsi in questo modo. Hanno, insomma, caratteristiche genetiche che li portano a percorrere strategie alternative. La volontà dell'atto è quasi un'illusione.
E' noto a ogni sociologo o biologo che i comportamenti umani sono genetici, frutto di ereditarietà: anche comportamenti apparentemente casuali come la tendenza alla criminalità, l'alcoolismo cronico, la tendenza ad essere dipendenti da droghe, l'aggressività e tutte le altre tendenze e comportamenti sono da ricondurre a caratteristiche innate dell'individuo. In poche parole, o si giustifica tutti per le proprie "debolezze", oppure si deve utilizzare un altro metodo per assegnare le pene.

Come potete capire, osservare le cose sotto questo punto di vista potrebbe rendere la questione molto più complicata di quanto invece vogliano farci credere. Se si prendessero in considerazione tutte le influenze e l'importanza della predisposizione a certi atteggiamenti, forse non si avrebbe tanta foga nel condannare in modo iniquo, oppure si imparerebbe a giudicare tutti allo stesso modo.

Ma ovviamente, come ho già detto, giustificare tutti per le proprie debolezze e predisposizioni sarebbe folle e controproducente. Bisogna quindi imparare a capire le ragioni del reato, lasciando però che sia solo l'entità del danno a determinare la pena.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: ilmarmocchio - Giugno 21, 2010, 18:03:19 pm
Esattamente . Non si tratta di esaltare o giustificare la violenza. Si tratta di equita'.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: renato.dg - Luglio 11, 2010, 17:33:06 pm
Il fatto che tu escludi questa opzione:

pedofili, stupratori, infanticidi, SONO malati, e allora vanno puniti, in base alla gravita' del delitto.

Mi ha fatto molto riflettere.

Secondo me qui il problema sta nel non capire che se lo si vuole, si può trovare una giustificazione (una "malattia") a tutto (ad ogni reato). Dal dopoguerra in poi la mentalità predominante occidentale è stata quella che si è sempre ricercata una "scusa", un'attenuante per i reati. Ecco che l'infanticida non è da colpevolizzare, perché incapace di intendere e di volere. Ecco che l'assassino è incapace di intendere e di volere. Ecco che tutto può essere giustificato da quel qualcosa che noi chiamiamo "deviazione" o "malattia".

Di questo passo però tutto diventa giustificabile: lo stupratore è giustificabile, perché "provocato", schiacciato dai suoi stessi istinti, in preda a un bisogno di sfogo impellente e quindi incapace di intendere e di volere. E così via, si potrebbero trovare "giustificazioni" a ogni tipo di ladro, assassino, violentatore, truffatore, terrorista, rivoltoso e chi più ne ha più ne metta.

La verità è che non esistono scuse. Quando si compie un reato, cosa importa quale pulsione, quale sensazione o quale "confusione mentale" ci ha spinto? Si ha provocato un danno, punto e basta. Trovare i motivi del danno e ricercarne delle giustificazioni al comportamento di chi ha compiuto il danno significa automaticamente schierarsi dalla parte di chi ha commesso il reato, e questo non ha molto senso. Perché assolvere un uomo che ha commesso un delitto solo perché ritenuto incapace di intendere e di volere e condannare invece uno perché -secondo persone esterne alla vicenda!- era invece pienamente consapevole? Se entrambi hanno commesso un reato, andrebbero condannati entrambi in modo uguale, altrimenti si crea inevitabilmente una tale confusione di "interpretazioni" che è difficile distinguere un reato da un reato "giustificato". E questa confusione ovviamente non serve altro che a creare iniquità.

L'iniquità della legislazione, delle pene e nel modo di vedere i reati deriva proprio da questo: si ha eccessiva empatia verso chi compie il reato. Solo che -come è ovvio- non la si ha per tutti, ma solo per determinati tipi di reati. Ecco quindi che si creano delle ingiustizie, poiché si creano dei reati "giustificabili" e dei reati "da condannare senza se e senza ma" quando in realtà, per essere DAVVERO coerenti bisognerebbe guardare al solo danno arrecato.

Uno stupro arreca un danno elevato, seppure di gran lunga inferiore alla morte, eppure in occidente lo stupro è equiparato se non considerato più grave rispetto all'omicidio. E mentre nell'omicidio è quasi usanza ricercare giustificazioni al delitto, nello stupro difficilmente si sente qualcuno difendere un poveraccio che ha reagito ai suoi travolgenti impulsi sessuali provocati fino all'inverosimile dalla ragazzetta troieggiante di turno.

In generale è  giusto giudicare  dal reato commesso ma per un  reato  , escluso l'omicidio che a parte la difesa personale  resta un reato gravissimo,ci possono essere delle attenuanti.
Comunque ritornando ai reati sessuali nella società femminista LE ATTENUANTI NON ESISTONO e le punizioni sono ESORBITANTI( tocchi il sedere ad una e pur essendo gesto da non fare , ti fai tre anni di carcere).Hai detto bene dicendo che  oggi lo stupro è peggio dell'omicidio, perchè l'odio ideologico ha portato a pensare che lo stupro uccide piu di un omicidio mentre in realtà lo stupro pur essendo un reato  NON UCCIDE.Ma l'odio delle donne è tale che la molestia sessuale e lo stupro diventano una valvola di sfogo di un racore per gli uomini che non riesco ancora a capire del tutto.
Inoltre se da parte femminile non esistono attenuanti e la molestia sessuale la si affronta con una serietà e avversione assoluta ( alle Iene  su italia 1 quando si doveva parlare di molestie sessuali, Luca e paolo diventavano improvvisamente di una serietà mai vista), i reati non sessuali ma che posssono essere equiparati alla molestia contro gli uomini, passano del tutto inosservati se non  causa di risate sarcastiche.Esempio: io tocco il sedere ad una.Tre anni di galera per molestia.Una mi tocca il sedere, non certo per il motivo che ho fatto io, ma semplicemente per farmi un dispetto.A me da fastidio cmq.lei si fa tre anni di galera?NO tutto finisce in una risata.Insomma il corpo femminile e la donna sono sacri  e un atto non dovuto può costare la vita...ehm per ora  la galera.Il corpo maschile e la persona maschile non ha nulla di sacro, la donna può fare quasi sempre quello che vuole: insultarlo dare schiaffi palparlo molestarlo insomma.Escludioamo i reati gravi come l'omicidio o gravi contusioni.
Allora nel rapporto tra maschi e femmine vediamo come mentre da una parte non esistono attenuanti e i reati sono puniti in modo spopositato nell'altro senso le attenuanti ci sono sempre e i reati di molestia (non sessuali ovviamente) contro i maschi non sono puniti.
Titolo: Re: Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Jason - Luglio 11, 2010, 19:19:06 pm
In generale è  giusto giudicare  dal reato commesso ma per un  reato  , escluso l'omicidio che a parte la difesa personale  resta un reato gravissimo,ci possono essere delle attenuanti.
Comunque ritornando ai reati sessuali nella società femminista LE ATTENUANTI NON ESISTONO e le punizioni sono ESORBITANTI( tocchi il sedere ad una e pur essendo gesto da non fare , ti fai tre anni di carcere).Hai detto bene dicendo che  oggi lo stupro è peggio dell'omicidio, perchè l'odio ideologico ha portato a pensare che lo stupro uccide piu di un omicidio mentre in realtà lo stupro pur essendo un reato  NON UCCIDE.Ma l'odio delle donne è tale che la molestia sessuale e lo stupro diventano una valvola di sfogo di un racore per gli uomini che non riesco ancora a capire del tutto.
Inoltre se da parte femminile non esistono attenuanti e la molestia sessuale la si affronta con una serietà e avversione assoluta ( alle Iene  su italia 1 quando si doveva parlare di molestie sessuali, Luca e paolo diventavano improvvisamente di una serietà mai vista), i reati non sessuali ma che posssono essere equiparati alla molestia contro gli uomini, passano del tutto inosservati se non  causa di risate sarcastiche.Esempio: io tocco il sedere ad una.Tre anni di galera per molestia.Una mi tocca il sedere, non certo per il motivo che ho fatto io, ma semplicemente per farmi un dispetto.A me da fastidio cmq.lei si fa tre anni di galera?NO tutto finisce in una risata.Insomma il corpo femminile e la donna sono sacri  e un atto non dovuto può costare la vita...ehm per ora  la galera.Il corpo maschile e la persona maschile non ha nulla di sacro, la donna può fare quasi sempre quello che vuole: insultarlo dare schiaffi palparlo molestarlo insomma.Escludioamo i reati gravi come l'omicidio o gravi contusioni.
Allora nel rapporto tra maschi e femmine vediamo come mentre da una parte non esistono attenuanti e i reati sono puniti in modo spopositato nell'altro senso le attenuanti ci sono sempre e i reati di molestia (non sessuali ovviamente) contro i maschi non sono puniti.


Tutta verità. Sta a noi cambiare questa mentalità di cazzo.

E poi devo pure avere massicci versamenti di bile dopo aver letto queste stronzate.

Passionale un tubo. Dove sta la passione nel togliere la vita a qualcuna? Dove sta la passione mentre uno stronzo qualunque si arroga il diritto di togliere la vita ad una ragazza, ad una donna? Di che passione parlate?

Essere appassionati di qualcosa o di qualcuno è vita, è futuro, è prospettiva. Quello che i quotidiani ogni giorno fanno, mistificando la realtà, è trovare un utile eufemismo per nascondere la parola assassino, morte, ladro di vite. E tutto ciò è utile a chi?

E mentre i maschilisti non fanno altro che guardare all'ampiezza del proprio ego a noi tocca contare ancora, una vittima dopo l'altra.

Stavolta è toccato ad una ragazzina di 16 anni, morta per mano di un uomo di 30 anni, appena laureato, che proprio non poteva fare a meno di appuntarsi questa medaglietta sul petto. Ha ammazzato il futuro di una ragazzina che non voleva saperne di lui. Ha stroncato la vita di una ragazza che voleva vivere ancora, ne siamo certe.

Quante sono le donne morte ammazzate da uomini in questi giorni?

Il conto è presto fatto: oggi è morta Eleonora, 16 anni; ieri è stata ammazzata Chiara a sprangate, 34 anni; l'altro ieri è morta Anna Maria, 44 anni; il giorno prima ha rischiato di morire una donna per mano di suo nipote; il giorno prima ancora è morta Rosangela; e ancora, con 10 coltellate, è stata ridotta in fin di vita Louise; e c'è Roberta, sempre morta ammazzata da un ex; e c'è Simona, uccisa da un uomo e buttata in un fiume; e c'è Debora, 20 anni; e c'è Angela, 47 anni; e c'è una donna strangolata, senza slip, di cui non conosciamo il nome; e ci sono Maria, 36 anni e Livia di 42, morte ammazzate dallo stesso uomo; e c'è un'altra donna straniera trovata morta in un fiume; e potremo andare avanti per un pezzo per arrivare sempre alla stessa conclusione: le donne sono quotidianamente sterminate da uomini violenti. Questo avviene nonostante la presenza sui territori dei centri antiviolenza, che i maschilisti vorrebbero smantellare. Nonostante le tante denunce per stalking. Nonostante gli sforzi che donne e uomini che si occupano di lotta contro la violenza maschile sulle donne facciano ogni giorno.

Però le leggi non sono sufficienti, le donne non sono economicamente indipendenti, il ruolo delle donne è perennemente offeso, l'assenza di laicità mette le donne in condizioni di schiavitù oppressiva dall'uomo, reazionari e conservatori stanno discutendo e approvando leggi che mettono e metteranno le donne in condizioni di totale assoggettamento e sottomissione agli uomini violenti, c'è una campagna di banalizzazione sulla violenza sulle donne che è costante, passa per ogni quotidiano e ogni televisione, invade i media, assieme ai negazionismi e ai revisionisti che nascondono volutamente i dati della violenza maschile sulle donne per ottenere leggi che smantellino i pochi acclarati diritti acquisiti per la difesa delle donne in un paese che ritiene di definirsi civile.

La misoginia fa il suo sporco lavoro e giorno dopo giorno sedimenta e legittima assassini, istiga odio e induce - volutamente - ad individuare nelle donne un nemico da abbattere e gli uomini stanno assimilando la cultura del celodurismo, del maschio che pensa prima a se stesso, che ripudia l'ex moglie e le toglie il figlio facendolo rinchiudere in una casa famiglia pur di fare un dispetto alla donna. E' la cultura fascio-leghista che istiga odio contro gli stranieri e fa la stessa cosa contro le donne, per elevare al rango di potente il maschio bianco etero cristiano. Ecco perchè le donne muoiono più al nord. Ecco perchè il nord italia sta diventando peggio di qualunque borgo siciliano. Ecco perchè ogni segno di autonomia delle donne in quel nord tutt'altro che culturalmente progredito viene punito. Ecco perchè proprio dal centro nord parte la guerra contro le donne, le femministe, i centri antiviolenza.

E' la cultura dell'odio che produce cadaveri, che regala licenze per massacrare le donne, che coltiva la jihad contro qualunque donna osi alzare la testa e sfidare la volontà dei maschi reazionari. E' il nord che è diventato un luogo di esperimenti nuovamente fascisti, con una mentalità discriminatoria nazista, mentre al sud si respira quasi un'aria di maggiore tolleranza.

Non l'avremmo detto ma il nord italia fa veramente venire la nausea. E' finito il mito della modernità, del settentrione industrializzato, dei luoghi della cultura europea. Il nord, con tutto il rispetto per compagni e compagne che resistono tutti i giorni per tentare di opporsi a questo stato di cose, è una grande provincialissima terra che produce melma reazionaria e conservatrice ed è in quella melma che le donne stanno annegando.

Non vorremmo dirlo ma qui al sud c'è posto. Tanto posto.


Potere maschile ?
Se veramente esistesse questo potere maschile , a quest'ora le donne non potrebbero neanche aprire la bocca senza il consenso dei maschi ( che per carità non è giusto, però non si possono leggere queste puttanate) . Invece i dati su divorzi affidamenti dei figli casa e assegni dicono tutt'altro.

Maschilisti e revisionisti che istigano odio ?
Ma dove stanno questi fantomatici maschilisti che vorrebbero "donna schiava zitta e lava" ? Semmai la tragedia è che oggi gran parte degli uomini non è di certo antifemminista e non ragiona come noi.

Il nord non è più un posto per donne ? I leghisti istigano alla misoginia ?
Non ho parole. Semmai il nord non è un posto per gli uomini, dato che si spacca un matrimonio su due ( con tutte le conseguenze che non ho voglia di ripetere)


Per quanto riguarda le donne uccise : nessuno qui inneggia alla morte delle femmine. Purtroppo però, queste signore non sono obiettive , e quindi non mettono mai link sulla violenza commessa da donne che è anche peggio in certi versi.

Titolo: Re:Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: fabriziopiludu - Maggio 29, 2014, 14:51:26 pm



 Al femminismo. si oppone l'ANTIfemminismo!
 Se son malate, VAN PUNITE SEVERAMENTE,  N*O*N  insegni loro il Karate.
 Vedo con MOLTA SIMPATIA i recenti casi di Palestre INCENDIATE, sarebbe stato meglio bruciare anche l'Istruttore, però!
 Come monito!
 Le Forze "dell'Ordine?" san SOLO far ARRESTI IN MASSA quando si parli di pedofili; in realtà, loro, dei bambini, può 'mportà de meno! Puniscon il pedofilo poichè uomo, tutto QUA'!
 NON abbiam visto TUTTI scene raccapriccianti ai Giardini Pubblici?
 NON mi pare sia stato fatto qualcosa contro Annalia, che malmena BAMBINI ai Giardini Pubblici di Pescia.
 I Magistrati han ORECCHIO FINO solo per IL RINGHIARE delle donne dalla chiappa pizzicata.
 SON SORDI - peggio di Beethoven! - al pianto dei BAMBINI giacenti sull'erba o sulla ghiaia dei Giardini Pubblici!
 COSA ASPETTANO LE VITTIME A VERSARE ACIDO MURIATICO SU QUELLE BOIAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!?


 
Titolo: Re:Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: chaos - Maggio 29, 2014, 15:14:19 pm
La violenza non va mai bene e io sono della vecchia guardia, vorrei una donna femmina a cui  dare rispetto e gentilezza come si usava un tempo. Purtroppo  sono le donne che hanno buttato nel cesso la femminilità. Hanno preso  tutto il peggio degli uomini, arroganza violenza e grettezza però vogliono mantenersi i privilegi dei riguardi di quando erano femmine da rispettare e quindi essere intoccabili. Io uso dire, in caso di violenza sulle donne, che se questa è violenza pura, immotivata, gratuita e frutto di una mente contorta va punita e duramente. Ma spesso la violenza di un uomo è la diretta conseguenza di un'altra violenza, meno visibile ma ugualmente massacrante, perpetrata continuativamente da una donna magari per anni. Io prima di dire uomo bastardo vorrei sempre conoscere tutta la storia.
Titolo: Re:Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: controcorrente - Maggio 29, 2014, 15:26:25 pm
La violenza non va mai bene e io sono della vecchia guardia, vorrei una donna femmina a cui  dare rispetto e gentilezza come si usava un tempo. Purtroppo  sono le donne che hanno buttato nel cesso la femminilità. Hanno preso  tutto il peggio degli uomini, arroganza violenza e grettezza però vogliono mantenersi i privilegi dei riguardi di quando erano femmine da rispettare e quindi essere intoccabili. Io uso dire, in caso di violenza sulle donne, che se questa è violenza pura, immotivata, gratuita e frutto di una mente contorta va punita e duramente. Ma spesso la violenza di un uomo è la diretta conseguenza di un'altra violenza, meno visibile ma ugualmente massacrante, perpetrata continuativamente da una donna magari per anni. Io prima di dire uomo bastardo vorrei sempre conoscere tutta la storia.
Dove nel 50% dei casi e forse anche più, BASTARDA andrebbe detto a lei.

Titolo: Re:Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: fabriziopiludu - Maggio 29, 2014, 16:03:21 pm



 Percentuale PIU' ALTA!


 
Titolo: Re:Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Frank - Giugno 04, 2014, 00:33:24 am
Purtroppo  sono le donne che hanno buttato nel cesso la femminilità. Hanno preso  tutto il peggio degli uomini, arroganza violenza e grettezza però vogliono mantenersi i privilegi dei riguardi di quando erano femmine da rispettare e quindi essere intoccabili.

Secondo me non han preso il peggio degli uomini, bensì manifestano quel che realmente sono.
L' odierna società glielo permette.
Titolo: Re:Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Frank - Giugno 04, 2014, 00:35:45 am
Percentuale PIU' ALTA!

Una volta tanto son d' accordo con te: la percentuale di donne bastarde è sicuramente più alta.
Titolo: Re:Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: controcorrente - Giugno 04, 2014, 01:01:23 am
Hanno preso  tutto il peggio degli uomini, arroganza violenza e grettezza però vogliono mantenersi i privilegi dei riguardi di quando erano femmine da rispettare e quindi essere intoccabili.
Dire che hanno preso tutto il peggio degli uomini è una gratuita offesa a tutto il maschile, oltre ad essere uno sminuirsi senza motivo, cosa che una donna al contrario, non farebbe mai, anche a costo di farsi uccidere.
Ha ragione Frank: non hanno preso il peggio di noi, bensi' dimostrano quello che sono realmente. Finalmente hanno gettato la maschera dell'ipocrisia.
Titolo: Re:Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Cavalier Serpente - Giugno 04, 2014, 01:04:02 am
Dire che hanno preso tutto il peggio degli uomini e' una gratuita offesa a tutto il maschile, oltre ad essere uno sminuirsi senza motivo.....

Meno male...almeno a questo, cioè che abbiano gettato la "maschera", ci siamo finalmente arrivati....
Titolo: Re:Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: chaos - Giugno 05, 2014, 09:07:51 am
Mi sono espresso male. Non hanno preso il peggio di noi diciamo che hanno esasperato peggiorandole molto alcune caratteristiche maschili che siccome non appartengono e non possono appartenere per natura alle donne risultano distorte per cui quella che per un uomo  è una caratteristica intrinseca magari positiva su di una donna può risultare una forzatura volutamente esasperata, la caricatura di un qualcosa che loro avrebbero voluto essere ma che non possono.
Titolo: Re:Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: ilmarmocchio - Giugno 05, 2014, 12:09:57 pm
Mi sono espresso male. Non hanno preso il peggio di noi diciamo che hanno esasperato peggiorandole molto alcune caratteristiche maschili che siccome non appartengono e non possono appartenere per natura alle donne risultano distorte per cui quella che per un uomo  è una caratteristica intrinseca magari positiva su di una donna può risultare una forzatura volutamente esasperata, la caricatura di un qualcosa che loro avrebbero voluto essere ma che non possono.

quoto al 100%
Titolo: Re:Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Vicus - Giugno 05, 2014, 13:40:12 pm
Mi sono espresso male. Non hanno preso il peggio di noi diciamo che hanno esasperato peggiorandole molto alcune caratteristiche maschili che siccome non appartengono e non possono appartenere per natura alle donne risultano distorte per cui quella che per un uomo  è una caratteristica intrinseca magari positiva su di una donna può risultare una forzatura volutamente esasperata, la caricatura di un qualcosa che loro avrebbero voluto essere ma che non possono.
Sono anch'io del parere, oltretutto non hanno più un briciolo di femminilità.
Titolo: Re:Condannare la violenza sulle donne senza "se" e senza "ma"
Inserito da: Suicide Is Painless - Giugno 14, 2014, 10:11:18 am
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