Forum sulla Questione Maschile

Dialoghi => Documenti => Topic aperto da: giovane - Maggio 04, 2010, 13:03:47 pm

Titolo: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: giovane - Maggio 04, 2010, 13:03:47 pm

Maggio 2010

“Siete sorpresi nel leggere questa affermazione?
 Fate bene, è falsa.
 Dopo un primo istante di smarrimento
 chiunque avrà capito..” [..segue]

articolo integrale:
http://www.adiantum.it/public/468-istat--in-italia-la-prima-causa-di-morte-degli-uomini-%C3%A8-per-mano-femminile.asp

P.S.
1.000.000 di Euro per creare Conflitto Sociale. IMPORTANTE! - i dati ISTAT “violenza sulle donne” (commissionati da gruppi anarco/femministi) secondo cui 7.000.000 di donne adulte hanno subito violenza (una su tre!!) dal partner, si basano sulle seg. domande: ti ha mai criticata per il tuo aspetto? per come ti vesti? per come cucini? controlla quanto spendi?

- -
(http://www.paternita.info/emedia/anarco-femminismo-1.jpg)
- -
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: icarus.10 - Maggio 04, 2010, 14:02:58 pm
Siccome, le fikesikule non si prenderanno la briga di aprire il link da te allegato, lo copio e incollo qui:

02/05/2010 - 21.13
Siete sorpresi nel leggere questa affermazione ? Fate bene, è falsa. Dopo un primo istante di smarrimento chiunque avrà capito come il titolo di questo articolo (e solo il titolo, non il contenuto....) sia una burla, un "pesce d'aprile" un pò tardivo.
Ma lo scherzo che l'ISTAT si è prestato a fare, su commissione del Ministro delle Pari Opportunità di allora (in collaborazione con i centri antiviolenza....), non è stato per niente un pesce d'aprile, ma la scientifica preparazione del terreno per l'emanazione delle leggi "ad interesse femminile", prima tra tutte quella sullo stalking.
Peccato che mentre "...l'Italia si è dotata, finalmente, di una legge che protegge le donne dagli atti persecutori..." (Ministro Mara Carfagna, al TG2 di un mesetto fa), chi l'ha concepita non ha calcolato che almeno il 25% delle vittime di stalking sono uomini (per ammissione della stessa Carfagna, sempre al TG2 - dati Ministero Interno). Ma questa è un'altra storia, non usciamo fuori tema.
L'ISTAT, dicevamo.
"Se vuoi influenzare la pubblica opinione, devi spararla grossa", diceva l'"innominabile" del ventennio (quello fascista, non quello berlusconiano, che è altra cosa), "...ma devi sparare bene".  E così ha fatto il nazionale istituto di statistica, ammantando di scientificità e precisione i dati che hanno sancito una delle più grandi azioni di disinformazione che mai si siano viste in Italia proprio dalla fine del fascismo.
I dati di cui vi parleremo, infatti, hanno procreato una selva di false informazioni sulla violenza degli uomini che, pressappoco, si sintetizzano così: la prima causa di morte delle donne in Italia è per mano maschile.
Niente di più falso. Colpisce ma i dubbi superano l'enormità dell'affermazione: i tumori e le malattie cardiovascolari, dove le mettiamo ? Rapportando quell'assunto ai dati relativi alla mortalità (meno di 1.000 omicidi annui di donne contro 100.000 decessi femminili per malattie varie) ci si farebbe una risata, ma qui la cosa è seria. Questo falso dato, peraltro ripreso da autorevoli giornaliste di importanti testate ("Repubblica delle donne", in primis), è il naturale "portato popolare" dello studio di cui vi parliamo, spacciato anch'esso come serio ma impossibile da bollare come risibile, a prima vista, se non dopo una attenta analisi.
"Il bello è che la ricerca sarà costata almeno un milione di euro ai contribuenti", spiega Fabio Nestola, cioè colui che ha esaminato minuziosamente tutte le note metodologiche dell'ISTAT (misteriosamente sparite dal sito ma ben conservate dalla FeNBi per futuri utilizzi) ed ha smascherato le "carenze"  che hanno finito con il falsare i dati sulla violenza in famiglia. Leggiamo le sue considerazioni nel dettaglio.
"La violenza domestica, afferma Nestola, costituisce una tipologia di reato in costante espansione, complesso da analizzare in quanto la tendenza degli autori a contenere gli episodi entro le mura domestiche incontra frequentemente la connivenza più o meno passiva delle stesse vittime. Siamo pertanto in presenza di un fenomeno sommerso, del quale non è facile tracciare i contorni.
Una conoscenza approfondita del fenomeno nel suo insieme, tuttavia, è essenziale per lo sviluppo delle politiche e dei servizi necessari, a partire dalle campagne di sensibilizzazione per arrivare alle contromisure legislative finalizzate a prevenire e/o contenere la violenza.
Va rilevato come inchieste, sondaggi e ricerche che analizzano la violenza di cui è vittima la figura femminile vengono proposte con continuità a livello istituzionale e mediatico, da diversi decenni.
Di contro, non esistono in Italia studi ufficiali a ruoli invertiti; vale a dire approfondimenti sulla violenza agita da soggetti di genere femminile ai danni dei propri mariti o ex mariti, partners ed ex partners, parenti a affini di vario grado.
Questa curiosa e pluridecennale lacuna può avere origine da due presupposti:
aggressività e violenza femminile non esistono
se esistono, sono legittimate; pertanto non è interesse della collettività studiare alcuna misura di prevenzione e contenimento.
Entrambi i presupposti sono, evidentemente, paradossali.
L’indagine sulla violenza in famiglia subita dalle donne, pubblicata dall'ISTAT, prevede diverse batterie di domande relative alla violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica. Da un campione di 25.000 interviste, trasportato in dimensione nazionale, risulta una proiezione di circa 7.000.000 di donne che subiscono violenza dal proprio partner o ex partner.
Dati allarmanti, che vengono propagandati con continuità.
Analizzando con cura il questionario somministrato dall’ISTAT, viene però da chiedersi se detto questionario non sia stato elaborato con il preciso obiettivo di far emergere dati numericamente impressionanti, sui quali costruire un allarme sociale.
Il questionario è stato studiato in collaborazione con le operatrici dei centri antiviolenza[1], per cui era difficile immaginare che ne sarebbero potuti uscire dati non faziosi. L’impatto sull’opinione pubblica, infatti, è generato dal dato conclusivo – 7.000.000 di vittime – senza approfondire da cosa scaturisca questo dato.
Oltre ai quesiti su violenza fisica (7 domande) e sessuale (8 domande).), il questionario ISTAT lascia uno spazio ben maggiore alla violenza psicologica (24 domande).
Alcuni dei quesiti, però, sembrano finalizzati a raccogliere un numero enorme di risposte positive, descrivendo normali episodi di conversazione sicuramente accaduti a chiunque, che risulta difficile configurare come “violenza alle donne”. Ad esempio:
 
- l'ha mai criticata per il suo aspetto ?
- per come si veste o si pettina ?
- per come cucina ?
- controlla come e quanto spende ?
 
Ai fini statistici non c’è differenza fra un atteggiamento aggressivo e denigratorio ed un consiglio pacato, collaborativo, spesso indispensabile, a volte anche migliorativo.
“cucini da schifo, ti ammazzo di botte se non fai un arrosto decente” è sicuramente violenza, ma lo diventa anche “cara, oggi il risotto non è venuto bene come la volta scorsa”.....
Oppure: “con quei capelli sembri una puttana, ti spacco la faccia se non li tagli” è sicuramente violenza, ma lo diventa anche “questo taglio non ti dona, magari fra due giorni mi abituerò, ma ti preferivo con la pettinatura precedente”.
Oppure ancora: “non ti do una lira, se vuoi i soldi per la profumeria vai a prostituirti” è sicuramente violenza, ma lo diventa anche “non ce la facciamo, mettiamo via i soldi per il mutuo, purtroppo questo mese niente palestra per me e parrucchiere per te”.
L’intervistata risponde affermativamente, quindi le intervistatrici possono spuntare la voce “violenza”, senza che l’intervistata lo sappia.
Infatti la domanda non comporta le diciture esplicite “aggressività, violenza, umiliazione”; si limita a chiedere se un episodio è accaduto, poi è l’intervistatrice che lo configura come violento anche se l’ignara intervistata non lo percepisce affatto come tale.
L’ISTAT, infatti, per giustificare l’equivoco sul quale è costruito il questionario, ammette che le intervistate spesso non hanno la percezione di aver subito violenza. A tale scopo aggiunge alle note metodologiche questa dicitura: Le domande tendono a descrivere episodi, esempi, eventi di vittimizzazione in cui l’intervistata si può riconoscere. La scelta metodologica condivisa anche nelle ricerche condotte a livello internazionale è stata dunque quella di non parlare di “violenza fisica” o “violenza sessuale”, ma di descrivere concretamente atti e/o comportamenti in modo di rendere più facile alle donne aprirsi.
Il dettaglio e la minuziosità con cui si chiede alle donne se hanno subito violenza [2], presentando loro diverse possibili situazioni, luoghi e autori della violenza, rappresenta una scelta strategica per aiutare le vittime a ricordare eventi subiti anche molto indietro nel tempo e diminuire in tal modo una possibile sottostima del fenomeno. Sottostima che può essere determinata anche dal fatto che a volte le donne non riescono a riconoscersi come vittime e non hanno maturato una consapevolezza riguardo alle violenze subite, mentre possono più facilmente riconoscere singoli fatti ed episodi effettivamente accaduti.
Presentando il rapporto, poi, l’ISTAT scrive: Le forme di violenza psicologica rilevano le denigrazioni, il controllo dei comportamenti, le strategie di isolamento, le intimidazioni, le limitazioni economiche subite da parte del partner.
Anche frasi innocue come “la frittata oggi è un po’ sciapa”, oppure “ti preferivo senza permanente” vengono classificate come denigrazioni, quindi diventano una forma di violenza alle donne.
Ecco come nascono 7.000.000 di vittime.
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Zoltan2 - Maggio 04, 2010, 16:20:16 pm
'Nel tempo della bugia e dell'inganno, dire la verità è un atto rivoluzionario' (George Orwell)

 

Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: COSMOS1 - Maggio 04, 2010, 17:35:04 pm
Vargan: tienilo buono x il wiki
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Vargan - Maggio 04, 2010, 18:12:55 pm
lol.senza fretta ne!!
 :P
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Vargan - Maggio 04, 2010, 23:01:32 pm
Comunque siamo decisamente sotto pesante infiltrazione femministoide. Non so perche` vi dico questo.

Ma qualcosa mi dice che qualcon@ gia sa....... :D
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Jason - Maggio 04, 2010, 23:42:29 pm
Comunque siamo decisamente sotto pesante infiltrazione femministoide. Non so perche` vi dico questo.

Ma qualcosa mi dice che qualcon@ gia sa....... :D

Non è una tua supposizione : in questo forum c'è realmente un'infiltrazione .
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Utente Cacellato - Maggio 05, 2010, 00:08:28 am
Oh beh... non hanno tanto bisogno di infiltrarsi alla fin fine!

Il forum è aperto... basta che entrino e leggano!!
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Angelo - Maggio 05, 2010, 00:55:35 am
Pur sapendo che spesso le/i simpaticissim* femminist* a sud vengono qui a controllarci e pur sapendo che ad alcuni non va a genio che le suddette persone di quel "dolcissimo sito" siano citat* da noi è bene ricordare ai visitatori che nel loro sito c'è censura , qui su questo forum no. E quindi mi pare doveroso far vedere la merda che quotidianamente buttano sui padri separati,su quelli del forum, e su tutti quelli non maschi pentiti.
 


Comincio con i padri separati (ultimamente presi di mira dopo alcune battaglie perse)

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/05/05/il-pallottoliere-dei-padri-separati

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/05/03/dopo-il-pater-familias-chiedono-la-re-istituzione-del-patriarca

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/03/06/su-l-italia-sul-due-hanno-chiamato-le-madri-mostri

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/01/11/un-padre-separato-sessista-e-misogino-non-idoneo-ad-educare-un-figli

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2009/10/14/madri-separate-le-nuove-povere

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2009/12/10/quando-i-maschi-e-i-padri-separati-fanno-lobby-e-la-vittima-la-donna-ossia-stalking-e-mobbing-sottaciuto-e-impunito




Questi sono contro Claudio Risé:

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2009/09/08/la-sessualit-secondo-il-maschio-pensiero-educare-e-contenere

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/03/05/questione-di-numeri-c-ancora-chi-chiama-il-maschio-uno-e-la-donna-numero-due



Questo era contro di me (cancellato non si sa per quali oscuri motivi)


http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2008/12/28/porno-partenopei

(Su siti affini ci sono citazioni)



Questi son contro U3000

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2009/12/16/resistenza-sulle-montagne-virtuali

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2008/11/22/siti-antifemministi-chi-sono-cosa-fanno-cosa-vogliono





E alla fine , le/i simpatic* a sud non son capaci di venir qui a tentare un dialogo...

 :shifty: :shifty: :shifty:
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Zoltan2 - Maggio 05, 2010, 08:21:18 am
Grazie sandokan dei link.

Se qualche femminista a sud sta leggendo questi messaggi, sarebbe gradito che tentasse un qualche tipo di dialogo.

O pensano di sterminarci semplicemente tutti?

Quello che vorrei chiedere a una femminista, è:

Sei d'accordo sul fatto che hanno sicuramente ingigantito il problema della violenza domestica tramite questo test, di parte e chiaramente sbilanciato? Non dico che il "problema" non esista, qui si sta solo dicendo che è scandaloso che sia stato ingigantito in un modo così palese e nessuno abbia voluto fare chiarezza.
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Cassiodoro - Maggio 05, 2010, 09:37:10 am
LA MAGISTRATURA APRA INCHIESTA SU DATI ISTAT VIOLENZA DONNE
IPOTESI DI REATO: ABUSO DELLA CREDIBILITA' POPOLARE art. 661 c.p.p. e altri ravvisabili dalla A.G
http://www.facebook.com/home.php#!/datiistat.violenzadonne
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: paolino - Maggio 05, 2010, 09:51:47 am
'Nel tempo della bugia e dell'inganno, dire la verità è un atto rivoluzionario' (George Orwell)

 



Quanto è attuale quest'affermazione!!!
Scusate l'ignoranza, chi sarebbero queste fikesikule????
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Vargan - Maggio 05, 2010, 18:19:25 pm
Grazie sandokan dei link.

Se qualche femminista a sud sta leggendo questi messaggi, sarebbe gradito che tentasse un qualche tipo di dialogo.

O pensano di sterminarci semplicemente tutti?

Quello che vorrei chiedere a una femminista, è:

Sei d'accordo sul fatto che hanno sicuramente ingigantito il problema della violenza domestica tramite questo test, di parte e chiaramente sbilanciato? Non dico che il "problema" non esista, qui si sta solo dicendo che è scandaloso che sia stato ingigantito in un modo così palese e nessuno abbia voluto fare chiarezza.

per favore no!! non le voglio qui!! se venissero e fossi mod le bannerei all`istante, traccerei l`ip, gli butterei un viturus nel computer, o le dirotterei in un sito di pefofilia e poi chiamerei la polizia!!
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Cato - Maggio 05, 2010, 20:00:08 pm
Citazione
se venissero e fossi mod le bannerei all`istante, traccerei l`ip, gli butterei un viturus nel computer, o le dirotterei in un sito di pefofilia e poi chiamerei la polizia!!
lasciamo questi metodi alle femministe.
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Zoltan2 - Maggio 05, 2010, 20:04:08 pm
lasciamo questi metodi alle femministe.

Non va bene così. NON POSSIAMO ESSERE COME LORO!

Se dovessero intervenire, in qualsiasi modo lo facciano, sono da accogliere a braccia aperte.
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Stealth - Maggio 05, 2010, 20:33:37 pm
Oh beh... non hanno tanto bisogno di infiltrarsi alla fin fine!

Il forum è aperto... basta che entrino e leggano!!

Si ma, come direbbe la "nostra" Giulia, le femministe escono pure dalle fottute pareti...


 :P
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: francy7x - Maggio 05, 2010, 20:35:59 pm
Non va bene così. NON POSSIAMO ESSERE COME LORO!

Se dovessero intervenire, in qualsiasi modo lo facciano, sono da accogliere a braccia aperte.

Forse ti è sfuggito l'intervento di una certa safaby.

Accolta a braccia aperte è stata accolta, ma non per un'abbraccio... per un solepiatti.

Non oso immaginare la deriva se dovessero intervenire in branco.

Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Stealth - Maggio 05, 2010, 21:07:28 pm
Forse ti è sfuggito l'intervento di una certa safaby.

Accolta a braccia aperte è stata accolta, ma non per un'abbraccio... per un solepiatti.

Non oso immaginare la deriva se dovessero intervenire in branco.



Solepiatti? :unsure:
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Zoltan2 - Maggio 05, 2010, 21:14:15 pm
Forse ti è sfuggito l'intervento di una certa safaby.



Mai sentita.

Ma se al posto del sangue ha un acido corrosivo...  :D

A parte gli scherzi, mi piacerebbe sapere dove posso trovare questi botta & risposta...
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Utente Cacellato - Maggio 05, 2010, 21:46:49 pm
Safaby non è stata accolta male!

Ha espresso il suo punto di vista in merito all'intervento dell'utente Racher70 (lei era direttamente coinvolta dal discorso in quanto si parlava di quello che fosse il suo, presumo, blog) e le sono state espresse le nostre critiche in merito, il tutto con civiltà, sia da parte nostra che da parte sua nei suoi due interventi.

Non penso faccia parte di quella combricola di mentecatte di femminismosudicio.


Qui sotto il link alla discussione nella quale Safaby è intervenuta.

http://www.metromaschile.it/forum/verso-una-nuova-alleanza/corpo-delle-donne/
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: francy7x - Maggio 05, 2010, 22:03:15 pm
Ma cosa pensate di ottenere parlando con chi vi rinfaccia il fatto che ci sono i piatti da pulire dopo mangiato... a parte il fatto che oramai una lavastoviglie te la tirano dietro anche se non hai i soldi per pagarla.

Non sò in che condizioni si trovino queste benedette ragazze, ma neanche nel burundi tirano in ballo argomentazioni di questo tipo.

Oramai si polemizza su ogni minchiata, per il puro gusto di farlo.

Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Jason - Maggio 05, 2010, 23:11:07 pm
Citazione
Oramai si polemizza su ogni minchiata, per il puro gusto di farlo.

Straquoto
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Zoltan2 - Maggio 06, 2010, 02:13:39 am
Ma cosa pensate di ottenere parlando con chi vi rinfaccia il fatto che ci sono i piatti da pulire dopo mangiato... a parte il fatto che oramai una lavastoviglie te la tirano dietro anche se non hai i soldi per pagarla.

Non sò in che condizioni si trovino queste benedette ragazze, ma neanche nel burundi tirano in ballo argomentazioni di questo tipo.

Oramai si polemizza su ogni minchiata, per il puro gusto di farlo.



Straquoto.

So bene che ci sono certi individui esterni a questo forum, che sono completamente impossibilitati a sostenere una discussione sulla QM.

Continuo a sperare di trovare una ragazza con la quale si possa avere un dialogo costruttivo. Però mi rendo anche conto che tutto questo non ha senso... sono diverse da noi e la pensano in modo completamente opposto su tutto.
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: ilmarmocchio - Maggio 06, 2010, 08:47:05 am
Ma cosa pensate di ottenere parlando con chi vi rinfaccia il fatto che ci sono i piatti da pulire dopo mangiato... a parte il fatto che oramai una lavastoviglie te la tirano dietro anche se non hai i soldi per pagarla.

Non sò in che condizioni si trovino queste benedette ragazze, ma neanche nel burundi tirano in ballo argomentazioni di questo tipo.

Oramai si polemizza su ogni minchiata, per il puro gusto di farlo.



Quoto al 100%. Sono discussioni pretestuose, assolutamente sterili. A quelle condizioni non solo non serve il dialogo, ma e' sbagliata l'idea stessa di poter averci a che fare.
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Zoltan2 - Maggio 06, 2010, 11:27:10 am
E' normale che nella vita si incontrino anche moltissime persone con le quali non ci si trova in accordo, e questo diventa un problema quando non è possibile evitare questi "scontri", per necessità o obbligo.

Comunque rileggendo questi post e non solo, mi è venuto in mente da chiedermi: ma perché una donna NON fa mai discorsi del genere?
Non parlo solo dell'opinione espressa ma anche il modo e la profondità di certi discorsi. Mah... mi starò pure sbagliando ma vedo difficile trovare una donna che sappia fare ragionamenti così ben ragionati, chiari e onesti come noi tutti facciamo qui.

Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Fazer - Luglio 11, 2010, 15:00:44 pm
LA MAGISTRATURA APRA INCHIESTA SU DATI ISTAT VIOLENZA DONNE
IPOTESI DI REATO: ABUSO DELLA CREDIBILITA' POPOLARE art. 661 c.p.p. e altri ravvisabili dalla A.G
http://www.facebook.com/home.php#!/datiistat.violenzadonne

Cassiodoro, la magistratura NON può intervenire perche':
1) non esiste... :huh:
2) se esistesse sarebbe costretta a occuparsi solo di reati connessi al 661 C.P.  :hmm:
3) Ormai e' legge non scritta il fatto che l'Italia e' una Repubblica fondata sulla coglionaggine dei suoi cittadini.

Ma scusa, in un paese nel quale si poò dire tranquillamente che:
La patata col selenio e' migliore (what?);
Il bifidus actiregularis preso regolarmente per almeno 15 giorni ti sgonfia e migliora la tua regolarità intestinale (eh?);
e altre mille cagate simili, mi parli di ABUSO della credulità popolare?
Sto seriamente pensando di cominciare a vendere in tutta Italia barattoli pieni di "Aria Della Costa Smeralda", che come tutti sapete
se respirata per almeno un mese , allunga l'uccello di almeno 20 cm. e distrugge all'istante la nicotina accumulata in 20 e più anni
di fumo...
Per abusare della credulità popolare bisogna che ci sia un popolo, non un branco di mentecatti...
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Alberto86 - Giugno 04, 2011, 19:48:42 pm
Si ma, come direbbe la "nostra" Giulia, le femministe escono pure dalle fottute pareti...


 :P

 :rofl1: :rofl1:
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: misterxy - Aprile 09, 2012, 23:56:02 pm
Leggete qua...
>
http://menoepausa.wordpress.com/2012/03/20/lettera-agli-assassini-di-donne-i-vostri-crimini-contro-lumanita/

Lettera agli assassini di donne: i vostri crimini contro l’umanità!

Cari stronzi,
leggo di voi quasi tutti i giorni. Diciamo che non ne posso più. Sono una donna che dalla nascita ha dovuto difendersi per non farsi mettere le mani addosso da chi non accetta un No come risposta, da chi voleva spegnermi e sfinirmi, da chi voleva cancellarmi e ricattarmi, da chi voleva nuocere alla mia esistenza perché sono una donna. Altri motivi non ce n’è. Sono una donna e tanto basta. Perché non appartengo, non voglio appartenere, non mi concedo, non cedo, non mi svendo, non mi lascio inzozzare dalle mani unte, non mi lascio leccare da un bastardo viscido, non mi lascio penetrare da chi non sa neppure fare l’amore. Perché non dico si quando penso no, perché ho il coraggio delle mie opinioni, perché sono tutta intera, di corpo testa e anima, perchè ho un cuore grande, enorme, e vedo perfino te che ammazzi e spegni vite se non ti compiacciono e soddisfano e se non passano il tempo a spompinarti per obbedire all’ego, il tuo.

Sono una madre di una figlia, meravigliosa figlia, e ho passato la vita a difenderla perché l’ho partorita, la mia carne si è lacerata per darle respiro, il mio corpo è mutato per fare spazio a lei, perchè l’ho nutrita, l’ho voluta, l’ho cresciuta e mai avrei potuto assistere impotente ad un gesto, una parola, di un coglione che avesse osato metterle una mano addosso.

Ho passato la vita a difenderla per impedire che da bambina fosse toccata, strusciata, buffettata sulla guancia da pessimi individui. Per impedire che donne e uomini potessero umiliarla, mortificarla, toglierle sicurezza ed autostima, far perire dentro di lei la chiara sensazione di ingiustizia che ti premia se hai una mente vigile e se nessuno accanto a te mente e ti infogna il cervello dicendoti che non è vero niente, che quello che hai visto non corrisponde alla verità, che hai torto, sei bugiarda. Invece è tutto vero, figlia mia, fidati delle tue sensazioni, sempre, perché l’istinto di sopravvivenza è l’unica cosa che ti salva certe volte e se tu percepisci un pericolo allora devi considerarlo tale.

Sono una madre e se vedessi un uomo chiamare mille volte al cellulare mia figlia che gli ha detto no gli farei ingoiare quel telefono di merda. Se vedessi uno che l’aspetta sotto casa potrebbe dire addio ai denti. Se vedessi uno che la rapisce e tenta di buttarla da un viadotto alla fine, credo, io gli farei cose inenarrabili perché non ci sono argomenti, salvacondotti, pene, adeguate a torturatori di donne, carnefici, aguzzini, terroristi che intimoriscono le nostre figlie e le rendono succubi, insicure, sottomesse, paurose.

Se tu, assassino, osassi toccare quella figlia che io ho cresciuto, voluto e che amo più della mia stessa vita, non vedresti giorno e neppure notte. Non vedresti più niente. Perché io non accetto alcuna forma di tutela. La tutela serve a te per difenderti da me e da tutte le donne madri, sorelle e amiche di quelle che hai assassinato. Le pene sono solo un’espediente che ti tiene protetto, al caldo, con attenuanti e cazzate varie, mentre là fuori tutto il mondo piange le tue vittime. Sei tu che hai bisogno di una scorta e non io ed è per questo che ti consegni, confessi, ti lasci ammanettare, racconti, che lei era così e poi cosà e non avevi scelta. Ce l’hai una scelta, quella di non incontrarmi mai perché io non perdono, non mi lascio imprigionare da sentimenti religiosi, non porgo l’altra guancia, non sono una missionaria e non faccio la carità.

Se ti avvicini a mia figlia tu – semplicemente – non esisti più.

E in generale, assassini, vi si dà fin troppo spazio. Vi vedo intervistati nelle televisioni. Vi vedo a raccontare palle dopo palle. Vi vedo a vilipendere le vostre vittime e io vi chiuderei la bocca uno ad uno. Vi vedo a fare quello che nessuno dovrebbe permettervi di fare.

Siete assassini. Avete spento vite. Avete ucciso figlie, madri, sorelle, amiche, meravigliose donne che lottavano per esistere e che mentre lottavano non ce l’hanno fatta. Siete assassini e avete un piano di sterminio che elimini dalla faccia della terra le donne che vi disobbediscono. Siete assassini e nazisti e dovete fare la loro fine. Commettete crimini contro me, lei, loro, contro tutta l’umanità e siete ancora liberi di parlare e dire e giustificare e infangare e sputare veleno sulle donne che avete ucciso.

Sono una donna e sono una madre e la mia vita e la vita di mia figlia contano più della vostra. Avvicinatevi e vi farò a pezzi. Avvicinatevi e troverete una resistenza dura. Avvicinatevi e troverete partigiane che non hanno paura di niente e che riconoscono i criminali quando ne vedono uno. Avvicinatevi e tutto ciò che avverrà sarà per legittima difesa.
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: jorek - Aprile 10, 2012, 00:06:33 am
Leggete qua...
>
http://menoepausa.wordpress.com/2012/03/20/lettera-agli-assassini-di-donne-i-vostri-crimini-contro-lumanita/

Lettera agli assassini di donne: i vostri crimini contro l’umanità!

Cari stronzi,
leggo di voi quasi tutti i giorni. Diciamo che non ne posso più. Sono una donna che dalla nascita ha dovuto difendersi per non farsi mettere le mani addosso da chi non accetta un No come risposta, da chi voleva spegnermi e sfinirmi, da chi voleva cancellarmi e ricattarmi, da chi voleva nuocere alla mia esistenza perché sono una donna. Altri motivi non ce n’è. Sono una donna e tanto basta. Perché non appartengo, non voglio appartenere, non mi concedo, non cedo, non mi svendo, non mi lascio inzozzare dalle mani unte, non mi lascio leccare da un bastardo viscido, non mi lascio penetrare da chi non sa neppure fare l’amore. Perché non dico si quando penso no, perché ho il coraggio delle mie opinioni, perché sono tutta intera, di corpo testa e anima, perchè ho un cuore grande, enorme, e vedo perfino te che ammazzi e spegni vite se non ti compiacciono e soddisfano e se non passano il tempo a spompinarti per obbedire all’ego, il tuo.

Sono una madre di una figlia, meravigliosa figlia, e ho passato la vita a difenderla perché l’ho partorita, la mia carne si è lacerata per darle respiro, il mio corpo è mutato per fare spazio a lei, perchè l’ho nutrita, l’ho voluta, l’ho cresciuta e mai avrei potuto assistere impotente ad un gesto, una parola, di un coglione che avesse osato metterle una mano addosso.

Ho passato la vita a difenderla per impedire che da bambina fosse toccata, strusciata, buffettata sulla guancia da pessimi individui. Per impedire che donne e uomini potessero umiliarla, mortificarla, toglierle sicurezza ed autostima, far perire dentro di lei la chiara sensazione di ingiustizia che ti premia se hai una mente vigile e se nessuno accanto a te mente e ti infogna il cervello dicendoti che non è vero niente, che quello che hai visto non corrisponde alla verità, che hai torto, sei bugiarda. Invece è tutto vero, figlia mia, fidati delle tue sensazioni, sempre, perché l’istinto di sopravvivenza è l’unica cosa che ti salva certe volte e se tu percepisci un pericolo allora devi considerarlo tale.

Sono una madre e se vedessi un uomo chiamare mille volte al cellulare mia figlia che gli ha detto no gli farei ingoiare quel telefono di merda. Se vedessi uno che l’aspetta sotto casa potrebbe dire addio ai denti. Se vedessi uno che la rapisce e tenta di buttarla da un viadotto alla fine, credo, io gli farei cose inenarrabili perché non ci sono argomenti, salvacondotti, pene, adeguate a torturatori di donne, carnefici, aguzzini, terroristi che intimoriscono le nostre figlie e le rendono succubi, insicure, sottomesse, paurose.

Se tu, assassino, osassi toccare quella figlia che io ho cresciuto, voluto e che amo più della mia stessa vita, non vedresti giorno e neppure notte. Non vedresti più niente. Perché io non accetto alcuna forma di tutela. La tutela serve a te per difenderti da me e da tutte le donne madri, sorelle e amiche di quelle che hai assassinato. Le pene sono solo un’espediente che ti tiene protetto, al caldo, con attenuanti e cazzate varie, mentre là fuori tutto il mondo piange le tue vittime. Sei tu che hai bisogno di una scorta e non io ed è per questo che ti consegni, confessi, ti lasci ammanettare, racconti, che lei era così e poi cosà e non avevi scelta. Ce l’hai una scelta, quella di non incontrarmi mai perché io non perdono, non mi lascio imprigionare da sentimenti religiosi, non porgo l’altra guancia, non sono una missionaria e non faccio la carità.

Se ti avvicini a mia figlia tu – semplicemente – non esisti più.

E in generale, assassini, vi si dà fin troppo spazio. Vi vedo intervistati nelle televisioni. Vi vedo a raccontare palle dopo palle. Vi vedo a vilipendere le vostre vittime e io vi chiuderei la bocca uno ad uno. Vi vedo a fare quello che nessuno dovrebbe permettervi di fare.

Siete assassini. Avete spento vite. Avete ucciso figlie, madri, sorelle, amiche, meravigliose donne che lottavano per esistere e che mentre lottavano non ce l’hanno fatta. Siete assassini e avete un piano di sterminio che elimini dalla faccia della terra le donne che vi disobbediscono. Siete assassini e nazisti e dovete fare la loro fine. Commettete crimini contro me, lei, loro, contro tutta l’umanità e siete ancora liberi di parlare e dire e giustificare e infangare e sputare veleno sulle donne che avete ucciso.

Sono una donna e sono una madre e la mia vita e la vita di mia figlia contano più della vostra. Avvicinatevi e vi farò a pezzi. Avvicinatevi e troverete una resistenza dura. Avvicinatevi e troverete partigiane che non hanno paura di niente e che riconoscono i criminali quando ne vedono uno. Avvicinatevi e tutto ciò che avverrà sarà per legittima difesa.


TSO
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 10, 2012, 00:46:33 am
TSO senza dubbio.  con un OPG all'orizzonte :doh:
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 10, 2012, 01:23:00 am
http://www.salute.gov.it/saluteDonna/paginaInternaMenuSaluteDonna.jsp?id=939&menu=statosalute

Qui non risulta assolutamente che la prima causa di morte tra le donne è la violenza maschile

p.s. ho scaricato la famigerata indagine ISTAT 2006 e ne ho lette 3 pagine: grottesca.
chissà perchè, non funziona il linkcon la pagina della metodologia.
Puzza di bruciato :doh:
L.L. Sabbatini : riattiva il link , che siamo curiosi
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: poisonmind - Aprile 10, 2012, 09:15:01 am
Leggete qua...
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http://menoepausa.wordpress.com/2012/03/20/lettera-agli-assassini-di-donne-i-vostri-crimini-contro-lumanita/

Lettera agli assassini di donne: i vostri crimini contro l’umanità!

Cari stronzi,
leggo di voi quasi tutti i giorni. Diciamo che non ne posso più. Sono una donna che dalla nascita ha dovuto difendersi per non farsi mettere le mani addosso da chi non accetta un No come risposta, da chi voleva spegnermi e sfinirmi, da chi voleva cancellarmi e ricattarmi, da chi voleva nuocere alla mia esistenza perché sono una donna. Altri motivi non ce n’è. Sono una donna e tanto basta. Perché non appartengo, non voglio appartenere, non mi concedo, non cedo, non mi svendo, non mi lascio inzozzare dalle mani unte, non mi lascio leccare da un bastardo viscido, non mi lascio penetrare da chi non sa neppure fare l’amore. Perché non dico si quando penso no, perché ho il coraggio delle mie opinioni, perché sono tutta intera, di corpo testa e anima, perchè ho un cuore grande, enorme, e vedo perfino te che ammazzi e spegni vite se non ti compiacciono e soddisfano e se non passano il tempo a spompinarti per obbedire all’ego, il tuo.

Sono una madre di una figlia, meravigliosa figlia, e ho passato la vita a difenderla perché l’ho partorita, la mia carne si è lacerata per darle respiro, il mio corpo è mutato per fare spazio a lei, perchè l’ho nutrita, l’ho voluta, l’ho cresciuta e mai avrei potuto assistere impotente ad un gesto, una parola, di un coglione che avesse osato metterle una mano addosso.

Ho passato la vita a difenderla per impedire che da bambina fosse toccata, strusciata, buffettata sulla guancia da pessimi individui. Per impedire che donne e uomini potessero umiliarla, mortificarla, toglierle sicurezza ed autostima, far perire dentro di lei la chiara sensazione di ingiustizia che ti premia se hai una mente vigile e se nessuno accanto a te mente e ti infogna il cervello dicendoti che non è vero niente, che quello che hai visto non corrisponde alla verità, che hai torto, sei bugiarda. Invece è tutto vero, figlia mia, fidati delle tue sensazioni, sempre, perché l’istinto di sopravvivenza è l’unica cosa che ti salva certe volte e se tu percepisci un pericolo allora devi considerarlo tale.

Sono una madre e se vedessi un uomo chiamare mille volte al cellulare mia figlia che gli ha detto no gli farei ingoiare quel telefono di merda. Se vedessi uno che l’aspetta sotto casa potrebbe dire addio ai denti. Se vedessi uno che la rapisce e tenta di buttarla da un viadotto alla fine, credo, io gli farei cose inenarrabili perché non ci sono argomenti, salvacondotti, pene, adeguate a torturatori di donne, carnefici, aguzzini, terroristi che intimoriscono le nostre figlie e le rendono succubi, insicure, sottomesse, paurose.

Se tu, assassino, osassi toccare quella figlia che io ho cresciuto, voluto e che amo più della mia stessa vita, non vedresti giorno e neppure notte. Non vedresti più niente. Perché io non accetto alcuna forma di tutela. La tutela serve a te per difenderti da me e da tutte le donne madri, sorelle e amiche di quelle che hai assassinato. Le pene sono solo un’espediente che ti tiene protetto, al caldo, con attenuanti e cazzate varie, mentre là fuori tutto il mondo piange le tue vittime. Sei tu che hai bisogno di una scorta e non io ed è per questo che ti consegni, confessi, ti lasci ammanettare, racconti, che lei era così e poi cosà e non avevi scelta. Ce l’hai una scelta, quella di non incontrarmi mai perché io non perdono, non mi lascio imprigionare da sentimenti religiosi, non porgo l’altra guancia, non sono una missionaria e non faccio la carità.

Se ti avvicini a mia figlia tu – semplicemente – non esisti più.

E in generale, assassini, vi si dà fin troppo spazio. Vi vedo intervistati nelle televisioni. Vi vedo a raccontare palle dopo palle. Vi vedo a vilipendere le vostre vittime e io vi chiuderei la bocca uno ad uno. Vi vedo a fare quello che nessuno dovrebbe permettervi di fare.

Siete assassini. Avete spento vite. Avete ucciso figlie, madri, sorelle, amiche, meravigliose donne che lottavano per esistere e che mentre lottavano non ce l’hanno fatta. Siete assassini e avete un piano di sterminio che elimini dalla faccia della terra le donne che vi disobbediscono. Siete assassini e nazisti e dovete fare la loro fine. Commettete crimini contro me, lei, loro, contro tutta l’umanità e siete ancora liberi di parlare e dire e giustificare e infangare e sputare veleno sulle donne che avete ucciso.

Sono una donna e sono una madre e la mia vita e la vita di mia figlia contano più della vostra. Avvicinatevi e vi farò a pezzi. Avvicinatevi e troverete una resistenza dura. Avvicinatevi e troverete partigiane che non hanno paura di niente e che riconoscono i criminali quando ne vedono uno. Avvicinatevi e tutto ciò che avverrà sarà per legittima difesa.
Lo sfogo triste ed isteropatico di questa cagna o lupa battitora (date l'esigenza verso le caratteristiche del maschio ideale e la sua probabile eterosessualità), non mi/ci riguarda.
Si rivolge a, spesso, fantomatici assassini, non a gente normale!
Lei di normale dimostra di avere ben poco; probabilmente nemmeno la figlia!
Se si è accorta che questa figlia è troia o ninfomane (insomma... Carne calda), o sta diventando tale, non deve preoccuparsi, CI PENSIAMO NOI.
L'invidia che prova verso chi è piu giovane di lei, più bella e più desiderata è comprensibile; basta che si faccia da parte e ci lasci divertire in santa pace a tutti quanti, anche sua figlia ne sarà grata.
Le consiglierei un ultima cosa, di cuore...
di fare attenzione rivolgendosi a questi "assassini", potrebbero sempre (ahimè) reiterare l'orrendo crimine.
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: COSMOS1 - Aprile 10, 2012, 12:30:32 pm
Leggete qua...
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http://menoepausa.wordpress.com/2012/03/20/lettera-agli-assassini-di-donne-i-vostri-crimini-contro-lumanita/

Lettera agli assassini di donne: i vostri crimini contro l’umanità!



 :lol:

non merita neppure una risposta, merita solo il TSO, appunto!

non si lascia leccare  :w00t:

fantasie allo stato puro! ma, ditemi, c'è tra voi qualcuno che ci abbia fatto anche solo lontanamente un pensiero?  :w00t:
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Rita - Aprile 10, 2012, 13:21:16 pm
a parte il dettaglio della carne che si apre e si lacera per il parto, uguale uguale precisa identica a quello che avrebbe potuto scrivere (e che in effetti ho letto, nella persona di un'ex-utente dell'UAAR,) un maschilista con un passato nella Mafia e che tali regole ha assimilato.. miii, tocca mia figlia o posa gli occhi su mia figlia e ti ritrovi a nuotare con un paio di scarpe di cemento
 
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 10, 2012, 13:39:02 pm
a parte il dettaglio della carne che si apre e si lacera per il parto, uguale uguale precisa identica a quello che avrebbe potuto scrivere (e che in effetti ho letto, nella persona di un'ex-utente dell'UAAR,) un maschilista con un passato nella Mafia e che tali regole ha assimilato.. miii, tocca mia figlia o posa gli occhi su mia figlia e ti ritrovi a nuotare con un paio di scarpe di cemento
 

eh si, mi ricorda qualcuno. sacrosanta la tua citazione del carattere mafiosodi tale femminismo che poi è maschilismo nel senso più becero e stupido del termine
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: Massimo - Aprile 10, 2012, 18:39:22 pm
Da notare: se tu, figlia mia, PERCEPISCI un insulto ed un attacco, allora è un INSULTO e ATTACCO.
Sarà per questo che tanti uomini in USA si sono fatti e si stanno facendo mesi ed anni di carcere
senza sapere perchè? Se questa simpatica signora potesse fare la legislatrice, il giudice, il politico
o il poliziotto, cosa diventerebbe questo paese? E cosa fareste VOI? Voi, non so. Io so cosa farei:
emigrerei. E chiederei la cittadinanza di uno stato estero: magari turca o magrebina.
Titolo: Re: ISTAT: la prima causa di morte degli uomini è per mano femminile.
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 13, 2012, 14:46:14 pm
è O.T. ,però è una meravigliosa dimostrazione di efficienza dell'ISTAT

http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_11773.asp


e Pippo*, Pippo non lo sa ...
che quando canta ride tutta la città....

* sostituire Pippo con ISTAT



Lorenzo GUARNIERI non è più con i suoi cari dal 2010: una persona che guidava sotto l'effetto di droga ed alcool lo ha ucciso. Ma secondo l'ISTAT Lorenzo è uscito incolume dall'incidente stradale!

Tratto da: INCIDENTI MORTALI - L'ISTAT ignora quanti sono - SICUREZZA STRADALE: in Umbria con l'Avv. Gianmarco CESARI
(Fonte: StudioCataldi.it)


 :doh: :doh: :doh:


L.L. Sabbatini : meno femminismo e più precisione