Forum sulla Questione Maschile

Dialoghi => Pars Construens => Verso una Nuova Alleanza => Topic aperto da: Grifone.nero - Ottobre 16, 2009, 21:16:19 pm

Titolo: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Grifone.nero - Ottobre 16, 2009, 21:16:19 pm
La 7

commento le altre:

1: molti uomini sono stupidi e zerbini, ma NON TUTTI. Non può ancora andare avanti questo fenomeno.
2: se la scienza prevarrà sulla morale e troverà questa via dell' U.A. , allora si. Ma non nei paesi Buddhisti, cattolici e islamici
3: per seguire la 3, bisognerebbe recuperare i valori naturali e spirituali. Da sola, la 3 non basta
4: Una via di mezzo? Dipende da paese a paese, ma le cose cambiano continuamente
5: se l'islam radicale riesce a distruggere tutta la cultura nostrana (cosa improbabile, molto più probabile che si mescolerà), allora si
6: probabile, ma non più di tanto. Troppa gente è ancora attaccata alla TV.
7: mi è sembrata la più corretta, e mi sono basato sempre sul principio del pendolo che troverà l'equilibrio, e sull'influenza della TV
8: Non credo sia così. Troppo pessimistica come la 1




PS PER SBAGLIO HO APERTO 3 SONDAGGI QUASI IDENTICI. CHIEDO AI MODERATORI DI LASCIARE APERTO QUESTO, DOVE VEDETE QUESTO MESSAGGIO, E DI ELIMINARE GLI ALTRI
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Animus - Ottobre 17, 2009, 11:59:00 am
Per me è un mix tra la7, il primo, e canale 5, più un pizzico a metà tra la 1 e la 8, la media tra la 2 e la 9, e a cavallo del punto mediano tra 3 e la 7. :D
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Una - Ottobre 17, 2009, 16:31:53 pm
Per me nessuna.
Mi stupisco che non ci sia un'opzione che contempli la possibilità che solo in seguito ad una nuova grande guerra si possa ritrovare un equilibrio. Per come sono messe le cose solo la fame fame, il freddo freddo e la paura paura possano fare da deterrente alla tracotanza femminile.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: fabriziopiludu - Ottobre 18, 2009, 16:24:50 pm
Ho votato la 2.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Grifone.nero - Ottobre 18, 2009, 23:24:36 pm
Ho votato la 2.

Spero non sia come dici tu, il pestaggio è destinato a cessare, ma se sarà il caso 2, saranno solo le donne a rimetterci, e a me dispiace un sacco, perchè ci sono molte donne che odiano questa guerra dei sessi. Se sarà come dici tu, io di certo mi comporterò come mi comporto ora: nè zerbinaggi nè eccessiva diffidenza. Anche perchè ho la coscienza pulita.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: ilvaccaro - Ottobre 19, 2009, 00:46:57 am
Spero non sia come dici tu, il pestaggio è destinato a cessare, ma se sarà il caso 2, saranno solo le donne a rimetterci, e a me dispiace un sacco, perchè ci sono molte donne che odiano questa guerra dei sessi. Se sarà come dici tu, io di certo mi comporterò come mi comporto ora: nè zerbinaggi nè eccessiva diffidenza. Anche perchè ho la coscienza pulita.

Ho votato la 2....L'utero artificiale ecc ecc..
Non escludo che tra un paio di generazioni a forza di leggi "ad hoc" e la richiesta di spazi sia nel privato che nel sociale specificatamente pensati su misura di femmina si arrivi per logica conseguenza ad una sorta di società divisa in tutto e per tutto..... Sia nella vita e nel vivere che nelle leggi.

Questo parlando di un futuro abbastanza lontano, diciamo un paio di generazioni...

La naturale maggior attrattiva sessuale femminile verrà stemperata e molto ridimensionata anche con l'ausilio di divertimenti alternativi per gli uomini giovani:

" Realtà virtuale, pornografia e prostituzione dilaganti, droghe, consumismo esasperato, mode, ecc ecc ecc per finire poi
col trombarsi delle bambole robotizzate di silicone "Hig tech" e buonanotte al secchio.

In effetti venendo meno il "compromesso storico" tra maschi e femmine e aumentando
sia la solitudine che la misandria è ben più quello che ci divide di quello che ci unisce.

Tutto ci mostra questa tendenza in modo abbastanza evidente...

Cambiano anche le percezioni e la cultura, una volta un\una single era sinonimo di sfigato oggi sono in troppi milioni ad esserlo....E' diventato uno stile di vita.

Un tizio che conosco sostiene che un uomo per vivere felice ha solo bisogno di amici, un buon lavoro, un cane, una playstation, molti hobby e di farsi 2 seghe a giorno....Le donne neppure le prende in considerazione..... E non è nè gay nè brutto....Tutt'altro.
Le ha semplicemente eliminate dal suo radar o quasi. (Troppi casini e troppe pretese, dice...)
Per lui vengono all'ultimo posto dopo i suoi hobby, i suoi amici, la sua playstation, e anche dopo il suo cane.




Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Grifone.nero - Ottobre 19, 2009, 13:56:18 pm
Ho votato la 2....L'utero artificiale ecc ecc..
Non escludo che tra un paio di generazioni a forza di leggi "ad hoc" e la richiesta di spazi sia nel privato che nel sociale specificatamente pensati su misura di femmina si arrivi per logica conseguenza ad una sorta di società divisa in tutto e per tutto..... Sia nella vita e nel vivere che nelle leggi.

Questo parlando di un futuro abbastanza lontano, diciamo un paio di generazioni...

La naturale maggior attrattiva sessuale femminile verrà stemperata e molto ridimensionata anche con l'ausilio di divertimenti alternativi per gli uomini giovani:

" Realtà virtuale, pornografia e prostituzione dilaganti, droghe, consumismo esasperato, mode, ecc ecc ecc per finire poi
col trombarsi delle bambole robotizzate di silicone "Hig tech" e buonanotte al secchio.

In effetti venendo meno il "compromesso storico" tra maschi e femmine e aumentando
sia la solitudine che la misandria è ben più quello che ci divide di quello che ci unisce.

Tutto ci mostra questa tendenza in modo abbastanza evidente...

Cambiano anche le percezioni e la cultura, una volta un\una single era sinonimo di sfigato oggi sono in troppi milioni ad esserlo....E' diventato uno stile di vita.

Un tizio che conosco sostiene che un uomo per vivere felice ha solo bisogno di amici, un buon lavoro, un cane, una playstation, molti hobby e di farsi 2 seghe a giorno....Le donne neppure le prende in considerazione..... E non è nè gay nè brutto....Tutt'altro.
Le ha semplicemente eliminate dal suo radar o quasi. (Troppi casini e troppe pretese, dice...)
Per lui vengono all'ultimo posto dopo i suoi hobby, i suoi amici, la sua playstation, e anche dopo il suo cane.





questo è vero. A pensarci fa venire i brividi: quello che dici significa la morte della società, invasa da ben altre società più prolifiche. oppure ci sarà la mescolanza culturale (molto più probabile)...se deve venire una società così, meglio che venga distrutta rapidamente, anche da altre società.  Tu dici che si avranno più divertimenti? Bella consolazione: una volta gli uomini con molti divertimenti in meno, vivevano bene lo stesso.
Questo che dici tu al limite succederà nel nord europa e gli USA
 
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: ilvaccaro - Ottobre 19, 2009, 20:48:10 pm
questo è vero. A pensarci fa venire i brividi: quello che dici significa la morte della società, invasa da ben altre società più prolifiche. oppure ci sarà la mescolanza culturale (molto più probabile)...se deve venire una società così, meglio che venga distrutta rapidamente, anche da altre società.  Tu dici che si avranno più divertimenti? Bella consolazione: una volta gli uomini con molti divertimenti in meno, vivevano bene lo stesso.
Questo che dici tu al limite succederà nel nord europa e gli USA
 

E vabbeh! Le società si evolvono, si modificano, si adattano e gli individui anche...

La duttilità è la chiave della sopravvivenza, siamo in più di 7 miliardi al mondo, l'umanità andrà avanti anche senza legami stretti tra i sessi e pure senza famiglia, garantito.

Anzi, lo sai che ti dico?

Che l'esagerata importanza che il sesso e le donne hanno sempre avuto per gli uomini è solo una zavorra ormai, una gabbia che li obbliga a lavorare come fessi, li mette in competizione a vita, e li rende infelici e basta.

Il tutto a uso e consumo del mercato, della femmina, e di figli ormai soltanto suoi.

Un truffa di proporzioni immani....
Decine di migliaia di anni di catene che finalmente si rompono.

Ma dove sta scritto che un uomo debba sacrificare 25\30 anni della propria vita per lavorare come uno schiavo per moglie e figli?
C'e un qualche articolo di legge che lo dice per caso?
Come è stato possibile che il genere umano arrivasse a desiderare di legarsi mani e piedi per sempre o quasi ad un'altra persona riducendo nel contempo in modo drastico sia la propria libertà, che le proprie autonomie e scelte personali...?
Il femminismo almeno ha resto evidente per tutti gli uomini dotati di senso critico, la totale sconvenienza di questa scelta.

Ed è emblematico che sia proprio un ex maschilista come me, a fare certe considerazioni che solo 4\5 anni fa mi parevano delle bestemmie..... Ma voglio farti una domanda che a sua volta ho già fatto su l'altro forum: "Uomini3000" è che è stata ignorata.

Dall'alba dei tempi l'uomo non è mai stato libero e padrone di sè stesso, prima era servo dello stato, poi di Dio, ed infine della famiglia....

Ma l'uomo secondo te, non ha il diritto di essere finalmente libero?..

Le donne ci hanno imposto ed estorto la loro libertà è tempo che noi ci prendiamo la nostra lasciando a loro la sua

Per arrivare a questo ben venga l'utero artificiale la guerra dei sessi e quant'altro ci separerà...

E' tempo che l'uomo inventi innovi costruisca lavori pianifichi combatta
studi, produca, ed evolva..... PER SE' STESSO.

Perchè a fare un elenco anche solo parziale di tutto quello che gli uomini nel corso della storia hanno fatto per le donne ci vorrebbero mesi e mesi...

Quando inizieremo a lavorare solo per noi, sarà sempre tardi.

La famiglia andrà in vacca?

Beh! Andrà in vacca la principale causa di obblighi doveri e responsabilità per gli uomini....Nè più nè meno...
Noi siamo ancora i figli della "vecchia società" della vecchia famiglia.... per questo ci pare una tragedia, ma per i nuovi nati invece, sarà la norma.

I figli della nuova società quelli che oggi hanno 8\10 anni e sono in gran parte cresciuti da donne single o separate quando erano piccolissimi non potranno nè desiderare nè provare nostalgia per quello che mai hanno conosciuto...

Loro saranno i primi veri uomini liberi della storia.

Liberi di dire "io"....E non "noi"...
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Grifone.nero - Ottobre 19, 2009, 21:07:06 pm
Citazione
E vabbeh! Le società si evolvono, si modificano, si adattano...

E muoiono.

Citazione
La duttilità è la chiave della sopravvivenza, siamo in più di 7 miliardi al mondo, l'umanità andrà avanti anche senza legami stretti tra i sessi e pure senza famiglia, garantito.

Senza l'occidente sicuramente si. Ma se l'umanità intera andrà avanti così, si dimezza in pochissimo tempo

Citazione
Anzi, lo sai che ti dico?

Che l'esagerata importanza che il sesso e le donne hanno sempre avuto per gli uomini è solo una zavorra ormai, una gabbia che li obbliga a lavorare come fessi, li mette in competizione a vita, e li rende infelici e basta.

Forse adesso. Ma una volta non era così.

Citazione
Il tutto a uso e consumo del mercato, della femmina, e di figli ormai soltanto suoi.

Un truffa di proporzioni immani....
Decine di migliaia di anni di catene che finalmente si rompono.

Non mi piace questo...è un ragionamento femminista. Noi non dobbiamo essere l'opposto del femminismo, ma proprio la negazione del femminismo.

Citazione
Ma dove sta scritto che un uomo debba sacrificare 25\30 anni della propria vita per lavorare come uno schiavo per moglie e figli?

Ma infatti mica è un obbligo. Anche una volta esistevano single. Ma erano eccezioni.

Citazione
Come è stato possibile che il genere umano arrivasse a desiderare di legarsi mani e piedi per sempre o quasi ad un'altra persona riducendo nel contempo in modo drastico sia la propria libertà, che le proprie autonomie e scelte personali...?

Domanda che funge da risposta: perchè Dio avrebbe creato sia l'uomo sia la donna? Se fosse come dici tu, noi UU dovremmo essere tutti gay.

Citazione
Il femminismo almeno ha resto evidente per tutti gli uomini dotati di senso critico, la totale sconvenienza di questa scelta.

Il femminismo ha preso alcuni aspetti del passato e li ha trasformati in privilegi. Detto da te, sembra che abbia avuto la positività di "illuminare" le persone, quando le ha proprio cecate.

Citazione
Ed è emblematico che sia proprio un ex maschilista come me, a fare certe considerazioni che solo 4\5 anni fa mi parevano delle bestemmie...


Per me invece, una società del tipo che hai votato tu, non merita di vivere. E infatti siamo sempre più islamizzati. Il mio non è un discorso di morale, ma di natura. Il desiderio di formare famiglie è scritto nel codice genetico. Non puoi forzare la natura, come fa il femminismo, altrimenti...


Citazione
Dall'alba dei tempi l'uomo non è mai stato libero e padrone di sè stesso, prima era servo dello stato, poi di Dio, ed infine della famiglia....

Vaccaro, l'uomo senza regole diventa  pericolossissimo, fidati. E infatti guarda molte donne di oggi prive di senso del dovere.
Per me discorsi di "schiavo, padrone" non hanno senso, perchè una società senza regole non è democratica, anzi è peggio delle dittature più sanguinarie.
Chiaro che poi una società che trasmette grosse ingiustizie come quelle che subiamo è sempre una dittatura.

Citazione
Ma l'uomo secondo te, non ha il diritto di essere finalmente libero?..

Anche nel '68 si facevano domande del genere. I risulati di oggi sono stati disastrosi. Gli "schiavi di se stessi", come diceva Veneziani.

Citazione
Le donne ci hanno imposto ed estorto la loro libertà è tempo che noi ci prendiamo la nostra lasciando a loro la sua

Per arrivare a questo ben venga l'utero artificiale la guerra dei sessi e quant'altro ci separerà...

E' tempo che l'uomo inventi innovi costruisca lavori pianifichi combatta
studi, produca, ed evolva..... PER SE' STESSO.

Utopia. Una società del genere sarà già stata assoggettata da ben altre più tradizionali. E fidati che sarà meglio così.

Citazione
Perchè a fare un elenco anche solo parziale di tutto quello che gli uomini nel corso della storia hanno fatto per le donne ci vorrebbero mesi e mesi...

Nessuno lo nega.

Citazione
Quando inizieremo a lavorare solo per noi, sarà sempre tardi.

vedi risposta due righe su.

La famiglia andrà in vacca?

Citazione
Beh! Andrà in vacca la principale causa di obblighi doveri e responsabilità per gli uomini....Nè più nè meno...
Noi siamo ancora i figli della "vecchia società" della vecchia famiglia.... per questo ci pare una tragedia, ma per i nuovi nati invece, sarà la norma.

I figli della nuova società quelli che oggi hanno 8\10 anni e sono in gran parte cresciuti da donne single o separate quando erano piccolissimi non potranno nè desiderare nè provare nostalgia per quello che mai hanno conosciuto...

Loro saranno i primi veri uomini liberi della storia.

Liberi di dire "io"....E non "noi"...

Per me una società del genere merita di essere distrutta e anche velocemente, prima che faccia più danni di quanti ne ha fatti il femminismo.
L'uomo senza regole NON può stare. E' come un gas: occupa tutto lo spazio disponibile, e se non metti un freno, alla fine non ci rimane più nulla.
Uomo libero? Con questa frase si sono giustificate troppe orribili riforme e usanze ai giorni d'oggi.
L'uomo deve essere libero dalle ingiustizie, non da tutto, altrimenti diventa un animale incontrollabile.
Ricorda che in tempi di libertà ristrette sono sorti proprio quei grandi intelletuali che oggi si ricordano con nostalgia. Ai giorni d'oggi, dove la gente pretende solo diritti e libertà, ma MAI doveri? Un cazzo. Che schifo, spero che cambi in fretta questa disgustosa realtà 68ina. E se la famiglia sarà cancellata definitivamente, non sarà positivo come tu vuoi far credere, ma sarà l'apocalisse. La vittoria del 68.

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Milo Riano - Ottobre 19, 2009, 23:01:53 pm
Citazione
Dall'alba dei tempi l'uomo non è mai stato libero e padrone di sè stesso, prima era servo dello stato, poi di Dio, ed infine della famiglia....

Ma l'uomo secondo te, non ha il diritto di essere finalmente libero?..

Sì, si. Quoto ilvaccaro particolarmente ispirato.  8)
Per me il ruolo tradizionale rappresenta un passato di schiavitù (un'altra verità nascosta).
Non mi sta bene né ripristinarlo né vivere nel suo mito positivo.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Grifone.nero - Ottobre 19, 2009, 23:10:42 pm
Sì, si. Quoto ilvaccaro particolarmente ispirato.  8)
Per me il ruolo tradizionale rappresenta un passato di schiavitù (un'altra verità nascosta).
Non mi sta bene né ripristinarlo né vivere nel suo mito positivo.

Questa volta, assolutamente in disaccordo. Ripeto quanto detto sopra:

1)L'uomo senza regole NON può stare. E' come un gas: occupa tutto lo spazio disponibile, e se non metti un freno, alla fine non ci rimane più nulla.Uomo libero? Con questa frase si sono giustificate troppe orribili riforme e usanze ai giorni d'oggi. L'uomo deve essere libero dalle ingiustizie, non da tutto, altrimenti diventa un animale incontrollabile. Già, perchè certe volte assumiamo comportamenti degni di avvoltoi in cattività e cani afflitti dalla rabbia.
2) Ricorda che in tempi di libertà ristrette sono sorti proprio quei grandi intelletuali che oggi si ricordano con nostalgia. Ai giorni d'oggi, dove la gente pretende solo diritti e libertà, ma MAI doveri? Un cazzo. Ma secondo te perchè oggi la gente rivorrebbe proprio la tradizione che qui qualcuno non sembra apprezzare? Ci sarà un motivo. Si, per carità, pregi e difetti ovunque, ma i pregi di questa attuale società sono solo dovuti alla tecnologia, non di certo alla mentalità. Una volta c'era il rispetto, il marito rispettava la moglie, la moglie rispettava il marito. I figli rispettavano i genitori, i figli rispettavano gli insegnanti. Un paradiso, altro che "schiavitù", pagherei per avere una cosa così.
3) Onestamente spero che cambi in fretta questa disgustosa realtà di stampo sessantottesco. E se la famiglia sarà cancellata definitivamente, non sarà positivo , ma sarà l'apocalisse. La vittoria del 68. La vittoria del femminismo radicale. E ovviamente, l'invasione dell'islam radicale sarà accellerata, e riporterà i ruoli tradizionali. Come dicevo,  non puoi sfuggire a madre natura
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Milo Riano - Ottobre 20, 2009, 00:36:57 am
Citazione
L'uomo senza regole NON può stare.

Aspe'... forse c'è stato un quiproquò perché io mi riferivo al ruolo tradizionale dell'uomo e della donna.
Comunque ne riparliamo perché l'argomento è vasto. ;)



PS: c'è stato un altro quiproquò, tecnico questa volta, per cui ho dovuto ri-registrarmi.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Grifone.nero - Ottobre 20, 2009, 13:22:12 pm
Aspe'... forse c'è stato un quiproquò perché io mi riferivo al ruolo tradizionale dell'uomo e della donna.
Comunque ne riparliamo perché l'argomento è vasto. ;)



PS: c'è stato un altro quiproquò, tecnico questa volta, per cui ho dovuto ri-registrarmi.

Il ruolo tradizionale di una volta non era male, e non ho mai sentito persone anziane  che si sono lamentate di tale ruolo, sia UU sia DD (Certo, eccezioni negative ci sono sempre, per carità). E confermo senza pentimento ciò che ho sempre detto: l'uomo senza regole NON ci sa stare.
Ecco perchè non sono d'accordo con Vaccaro. Te lo dimostra il fatto che il naufragio dell'italia non è dovuto solo al femminismo (è una concausa), ma proprio alla mancanza del senso del dovere e di regole ferree ma giuste. Tipo la famiglia: prevede delle regole. Secondo Vaccaro se viene eliminata è meglio perchè non ci saranno più doveri. Si, e poi? L'uomo farà il porco del comodo suo in ogni aspetto. Bella merda! Preferisco tornare alle restrizioni (non eccessive ovviamente), che il femminismo ha voluto cancellare. E poi si dice "si stava meglio quando si stava peggio"
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: ilmarmocchio - Ottobre 22, 2009, 20:25:59 pm
La 0
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Grifone.nero - Ottobre 22, 2009, 20:29:49 pm
La 0

Quindi?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Red- - Ottobre 22, 2009, 23:32:30 pm
Poichè il sistema non predeve di default un numero progressivo per ogni risposta, consiglio di inserirlo voi al momento dell'apertura di un sondaggio.

es:

1- Male. Il pestaggio antimaschile proseguirà, e le donne godranno sempre più diritti, almeno in occidente.

2-Male. Il pestaggio antimaschile causerà l'aumento della diffidenza e del disprezzo di molti uomini nei confronti delle donne, fino ad arrivare all'indifferenza. L'utero artificiale, poi, farà la differenza.

Etc..
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: ilmarmocchio - Ottobre 23, 2009, 19:14:24 pm
Un po' di coscienza si sta facendo strada, pero' noi uomini siamo ( in generale ) dei coglionazzi
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Grifone.nero - Ottobre 23, 2009, 19:27:02 pm
Un po' di coscienza si sta facendo strada, pero' noi uomini siamo ( in generale ) dei coglionazzi

Tradotto, si raggiungerà l'equilibrio. E' inevitabile. Io la vedo così, e me lo dice anche gente con una certa età quindi esperienza. E ti parlo di gente che, più o meno, la pensa come noi (mio zio ad esempio non sopporta l'eccessivo vittimismo di molte donne, e le lamentele quando...già sai). Poi ovvio che i "maschietti-pentiti" pensano che il futuro sarà sempre più rosa. I maschilisti-misogini, invece, direbbero "un mix fra la 2 e la 5"
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 19, 2009, 20:30:13 pm
Il sondaggio è chiuso, ma avrei votato la 7.
Sono piuttosto sorpreso che la 2 abbia ricevuto 6 consensi.

@ Vaccaro .

L'uomo è da sempre che forma famiglie.
PS un consiglio:  l'essere soli o meno, auspicarsi una separazione dei generi sono cose personali da tenere assolutamente lontane da questo forum, altrimenti un esterno potrebbe dirti che sei misogino.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Animus - Dicembre 19, 2009, 23:26:01 pm
Il sondaggio è chiuso, ma avrei votato la 7.
Sono piuttosto sorpreso che la 2 abbia ricevuto 6 consensi.

@ Vaccaro .

L'uomo è da sempre che forma famiglie.
PS un consiglio:  l'essere soli o meno, auspicarsi una separazione dei generi sono cose personali da tenere assolutamente lontane da questo forum, altrimenti un esterno potrebbe dirti che sei misogino.

Secondo me ti preoccupi troppo di quello che pensano gli altri, molti se ne fregano...e fanno bene.
E poi lo vuoi un consiglio?

Non tutti gli utenti del forum, specialmente quelli che seguono la qm da anni, gradiscono "consigli" sparati come editti, da chi si e' iscritto da un giorno.

A seguirlo ... si evitano parecchi "misunderstandings" ;)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 20, 2009, 03:13:28 am
Male, la QM si risolverà con la misoginia, la violenza e la "cultura dello stupro" e non saremo certo noi uomini occidentali a perpetrare il tutto.

 :P
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 20, 2009, 14:44:02 pm
Secondo me ti preoccupi troppo di quello che pensano gli altri, molti se ne fregano...e fanno bene.
E poi lo vuoi un consiglio?

Non tutti gli utenti del forum, specialmente quelli che seguono la qm da anni, gradiscono "consigli" sparati come editti, da chi si e' iscritto da un giorno.

A seguirlo ... si evitano parecchi "misunderstandings" ;)

Ok
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 22, 2009, 15:17:38 pm
Male, la QM si risolverà con la misoginia, la violenza e la "cultura dello stupro" e non saremo certo noi uomini occidentali a perpetrare il tutto.

 :P

Bah, mi pare esagerato dire che andremo con "la cultura dello stupro".
Però che moltissime donne siano per natura ingrate, è vero, e ne risentirà il futuro. MAtrimoni misti in aumento, specie quelli fra donna straniera e uomo italiano. Ho detto tutto.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Harmonica - Dicembre 22, 2009, 18:50:19 pm
Non tutti gli utenti del forum, specialmente quelli che seguono la qm da anni, gradiscono "consigli" sparati come editti, da chi si e' iscritto da un giorno.

In apparenza si', ma non credo affatto che si tratti di un utente iscritto "da un giorno"...
A me ricorda qualcun altro.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 26, 2009, 22:02:41 pm
Senza l'occidente sicuramente si. Ma se l'umanità intera andrà avanti così, si dimezza in pochissimo tempo

Stando alle leggi che regolano l'andamento demografico seppure la fecondità dovesse ridursi ancor più al di sotto del livello europeo (non in occidente, perché in nordamerica la fecondità non è affatto bassa), la popolazione continuerebbe comunqe a crescere per un buon altro secolo.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 26, 2009, 22:06:40 pm
Sarebbe anche opportuno tenere debitamente presente che l'islam radicale non è l'islam, ma solo un insieme di correnti create artificialmente nel recente passato e non rappresenta affatto un cultura popolare.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 27, 2009, 00:39:16 am
Sarebbe anche opportuno tenere debitamente presente che l'islam radicale non è l'islam, ma solo un insieme di correnti create artificialmente nel recente passato e non rappresenta affatto un cultura popolare.

Siamo sicuri?

Sottolineo la tua esternazione perche' per quanto mi riguarda vedere gente che sul posto di lavoro si ferma a pregare per 1 ora e non mangia per 40 giorni e inneggia continuamente ad Allah un pochettino mi disturba... non so te...
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 29, 2009, 16:24:12 pm
Siamo sicuri?

Sottolineo la tua esternazione perche' per quanto mi riguarda vedere gente che sul posto di lavoro si ferma a pregare per 1 ora e non mangia per 40 giorni e inneggia continuamente ad Allah un pochettino mi disturba... non so te...

Pure a me disturba e manco poco. Considerato che siamo invasi da quella gente che infibula le femmine da bambine
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 29, 2009, 18:25:00 pm
A me non me frega una mazza di quello che fanno gli altri.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 29, 2009, 18:28:38 pm
Siamo sicuri?

Sottolineo la tua esternazione perche' per quanto mi riguarda vedere gente che sul posto di lavoro si ferma a pregare per 1 ora
quindi moltissimi lavorano vicino al duomo di milano...
 :hmm:
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Harmonica - Dicembre 29, 2009, 18:47:54 pm
Sottolineo la tua esternazione perche' per quanto mi riguarda vedere gente che sul posto di lavoro si ferma a pregare per 1 ora e non mangia per 40 giorni e inneggia continuamente ad Allah un pochettino mi disturba... non so te...
Non sei il solo al quale 'sta cosa disturba.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 29, 2009, 18:53:03 pm
Non sei il solo al quale 'sta cosa disturba.

Noto che è in forte aumento questo sentimento...bene, vuol dire che la Fallaci sta ottendendo ciò che avrebbe voluto...speriamo bene, anche perchè l'islamizzazione non ha effetti negativi solo per le donne, anzi... (senza contare il velo, l'infibulazione, lo "stupro legale" ecc ecc..)
Anche il maschio "infedele" ha una vita orrenda.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 29, 2009, 18:54:36 pm
L'infibulazione non è una fatto islamico.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 29, 2009, 19:20:15 pm
Noto che è in forte aumento questo sentimento...bene, vuol dire che la Fallaci sta ottendendo ciò che avrebbe voluto...speriamo bene, anche perchè l'islamizzazione non ha effetti negativi solo per le donne, anzi... (senza contare il velo, l'infibulazione, lo "stupro legale" ecc ecc..)
Anche il maschio "infedele" ha una vita orrenda.
è in forte aumento in tutte le grandi città che sono davvero invase da questi individui , ci si rende conto che è impossibile vivere in armonia e in reciproco rispetto, perché da parte loro proprio non c'è.
e dunque non si è tolleranti con gli  intolleranti.
francamente mi preoccupa molto di più la condizione di un agnostico occidentale di cultura cristiana - maschio o femmina che sia -   di ciò che può vivere una musulmana.
per quanto riguarda i vari riti tribali che si son mescolati all'islam comprese le circoncisioni maschili o femminili, me ne frego se fatte - a casa loro -
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Harmonica - Dicembre 29, 2009, 19:30:41 pm
è in forte aumento in tutte le grandi città che sono davvero invase da questi individui , ci si rende conto che è impossibile vivere in armonia e in reciproco rispetto, perché da parte loro proprio non c'è.
e dunque non si è tolleranti con gli  intolleranti
.
E' questo il punto. Fino a prova contraria l' italiano sono io, pertanto a casa mia le regole le faccio io
e non chi proviene da un altro Paese.

Non parliamo poi del disprezzo che nutrono nei nostri confronti.
A torto o ragione non mi interessa, perche' gli ospiti sono loro, non noi.

Qualcuno provi a recarsi a casa loro ed a fare altrettanto...


Citazione
per quanto riguarda i vari riti tribali che si son mescolati all'islam comprese le circoncisioni maschili o femminili, me ne frego se fatte - a casa loro -
Idem. Problemi loro.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 29, 2009, 19:33:45 pm
Noto che è in forte aumento questo sentimento...

Si, la xenofobia è un sentimento che si estende a macchia d'olio.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Harmonica - Dicembre 29, 2009, 19:35:13 pm
Si, la xenofobia è un sentimento che si estende a macchia d'olio.
Anche i leccapiedi dei musulmani.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 29, 2009, 19:46:37 pm
Si, la xenofobia è un sentimento che si estende a macchia d'olio.
dici che i musulmani sono xenofobi?
può darsi ... non conosco nessun cristiano che va nelle 600 e passa moschee disponibili, fatte dagli italiani per gli immigrati musulmani, per pregare il padrenostro o l'avemaria.
può essere che siano razzisti allora...ma non spiega come mai vogliono vivere in un paese di cui disprezzano la cultura e il popolo occidentale ...
bohh è un mondo di misteri questo ...
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 29, 2009, 19:53:34 pm
Anche i leccapiedi dei musulmani.
è proprio una condizione di dhimmitudine sostenuta dall'opposizione e ignorata dal governo (e ben propaganda dai media...)
e tanto le fette di salame prima o poi se le dovranno togliere tutti.... saranno "democraticamente" vietate :doh:
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Harmonica - Dicembre 29, 2009, 20:07:01 pm
e tanto le fette di salame prima o poi se le dovranno togliere tutti.... saranno "democraticamente" vietate :doh:
Il problema di tantissimi italiani e' la mancanza di orgoglio, di palle, di identita'.
E' la tendenza al disfattismo, all' autolesionismo, al disprezzo di se', della propria cultura e della propria storia.


Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 29, 2009, 20:11:29 pm
dici che i musulmani sono xenofobi?
può darsi ... non conosco nessun cristiano che va nelle 600 e passa moschee disponibili, fatte dagli italiani per gli immigrati musulmani, per pregare il padrenostro o l'avemaria.
può essere che siano razzisti allora...ma non spiega come mai vogliono vivere in un paese di cui disprezzano la cultura e il popolo occidentale ...
bohh è un mondo di misteri questo ...

Io ho avuto a che fare solo con un paio di musulmani finora, rapporti piuttosto superficiali inoltre. Non è che li conosca più di tanto e non ho il dono della telepatia per sapere cosa disprezzano e cosa vogliono. Posso solo dire che finora non mi hanno mai infastidito.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 29, 2009, 20:14:50 pm
Il problema di tantissimi italiani e' la mancanza di orgoglio, di palle, di identita'.
E' la tendenza al disfattismo, all' autolesionismo, al disprezzo di se', della propria cultura e della propria storia.

Personalmente considero la mia cultura ciò che ho appresso nel corso della mia vita e la mia storia è iniziata 35 anni fa. Di queste due cose ne vado fiero, eccome. Per il resto sinceramente non è che mi freghi più di tanto.

E scusate se è poco!

Poi c'è la storia e la cultura in generale. Ma non è che siano "mie".
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 29, 2009, 20:33:37 pm
Comunque, giusto per la cronaca, la xenofobia è la paura del diverso. Ora una paura può essere tanto ben motivata tanto non esserlo. A ognuno la sua scelta...

Anche i leccapiedi dei musulmani.

Più rari, invece, coloro che non se ne fregano un tubero.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 29, 2009, 20:45:31 pm
Si, la xenofobia è un sentimento che si estende a macchia d'olio.

quale, la xenofobia dei musulmani nei confronti degli occidentali? Quella sicuramente.


Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 29, 2009, 20:48:58 pm
L'infibulazione non è una fatto islamico.

E che tipo di fatto è, allora ?

Ah si, è africano. Guarda caso, proprio nei paesi islamici.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 29, 2009, 20:49:59 pm
quale, la xenofobia dei musulmani nei confronti degli occidentali? Quella sicuramente.

Anche. L'odio in genere è a doppio senso.
Seppure non conosco i sentimenti di ogni musulmano, e non è che mi interessino a dire il vero.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 29, 2009, 20:51:31 pm
E che tipo di fatto è, allora ?

Ah si, è africano. Guarda caso, proprio nei paesi islamici.

Animista, per la precisione. L'islam è venuto dopo, era una pratica che già esistava. Infatti non è che la si faccia in tutti i contesti islamici.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 29, 2009, 20:53:07 pm
Vedo che c'è un po' troppa animosità per i miei gusti. Lascio la discussione per il momento. Poi magari la riprendo quando sarà passata la bufera

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 29, 2009, 20:53:51 pm
Il problema di tantissimi italiani e' la mancanza di orgoglio, di palle, di identita'.
E' la tendenza al disfattismo, all' autolesionismo, al disprezzo di se', della propria cultura e della propria storia.




Esatto, se non fosse per questo, l'italia non avrebbe problemi con quella gente.
Negli stati più a nord di noi, invece, di problemi con gli islamici ne hanno. In particolare in Svezia , in Olanda e in Inghilterra , è questione di tempo prima che prendano definitivamente il controllo. E allora sarà l'ora di darsi una svegliata.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 29, 2009, 20:56:33 pm
Vedo che c'è un po' troppa animosità per i miei gusti. Lascio la discussione per il momento. Poi magari la riprendo quando sarà passata la bufera



Nessuna animosità Giubizza. E' che sono stufo di discorsi perbenisti (non ce l'ho con te sia chiaro) di gente a cui, evidentemente, fa comodo essere sottomessi come "cani infedeli". QUindi quando leggo la parola "xenofobia" appena tocchiamo quest'argomento, permettimi se mi viene un infarto  ;)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 29, 2009, 20:57:13 pm
Anche. L'odio in genere è a doppio senso.
Seppure non conosco i sentimenti di ogni musulmano, e non è che mi interessino a dire il vero.

L'odio ha un punto di partenza. Non è partito certo da noi.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 29, 2009, 21:28:55 pm
Scusate se spesso son pignolo, ma io credo che voler "quemmizzare" le stronzate si traduca incontrovertibilmente nello "stronzificare" la QM.

Comunque è vero, l'islam è una religione della ceppa, come lo è il cristianesimo e come lo sono del resto tutte le religioni.

E come lo è la cultura laicistica occidentale. Non a caso il femminismo deriva in buona parte da questa. Dobbiamo andar forse fieri del femminismo? :hmm:
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 29, 2009, 21:39:45 pm
Scusate se spesso son pignolo, ma io credo che voler "quemmizzare" le stronzate si traduca incontrovertibilmente nello "stronzificare" la QM.

Comunque è vero, l'islam è una religione della ceppa, come lo è il cristianesimo e come lo sono del resto tutte le religioni.

E come lo è la cultura laicistica occidentale. Non a caso il femminismo deriva in buona parte da questa. Dobbiamo andar forse fieri del femminismo? :hmm:

Bhe, alcune religioni hanno i buoni propositi di dare delle regole.

LA cultura laicista è una brodaglia che sta distruggendo l'occidente, in particolare l'europa del nord.
Io sono laico , ma NON laicista. Il laicista non crede in Dio ma SI SENTE DIo
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 29, 2009, 22:28:33 pm
Io ho avuto a che fare solo con un paio di musulmani finora, rapporti piuttosto superficiali inoltre. Non è che li conosca più di tanto e non ho il dono della telepatia per sapere cosa disprezzano e cosa vogliono. Posso solo dire che finora non mi hanno mai infastidito.
boh a milano pure i bambini gridavano cosa disprezzano e cosa odiano ... non erano due...




Citazione
Comunque è vero, l'islam è una religione della ceppa, come lo è il cristianesimo e come lo sono del resto tutte le religioni.
invece io credo sia doveroso fare le dovute differenze, perché ci sono se uno le conosce.
Citazione
E come lo è la cultura laicistica occidentale. Non a caso il femminismo deriva in buona parte da questa. Dobbiamo andar forse fieri del femminismo
no, come non si dovrebbe essere fieri del politicamente corretto e del buonismo.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 29, 2009, 22:33:07 pm
Altra piccola nota: non facciamo confusione tra quella che si può definire la "nostra" cultura - sempre per quanto possa valere parlare di una cultura "nostra" in senso collettivo - e ciò che ci piace ritenere di questa al netto di ciò che non ci piace.
Di una cultura, se la si vuol fare "propria", o la si accetta in toto, con tutti gli aspetti che non gradiamo di essa, oppure la si rigetta.
Fare una cernita di ciò che ci piace ritenere "nostra" cultura e ciò che non ci piace non ha senso. Già non si parla più della vera "nostra" cultura in senso collettivo, ma bensì di ciò che noi stiamo costruendo come nostra cultura, nostro modo di essere in maniera personale. Questa non è cosa malvagia, ma il voler spacciare questa cultura e questa identità personale per collettiva è un qualcosa di estremamente menzognero.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 29, 2009, 22:49:45 pm
Da ricordare: non esistono solo i pro e i contro, esistono anche i neutrali. :)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 29, 2009, 23:10:14 pm
quindi moltissimi lavorano vicino al duomo di milano...
 :hmm:

Non so se lavorano al duomo di Milano, non sono di Milano. Cosa vorresti dire con questa frase scusa?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 29, 2009, 23:15:03 pm
Io ho avuto a che fare solo con un paio di musulmani finora...

E' questo il punto Giubizza. Io ho quotidianamente a che fare da 10 anni a questa parte con 'sta gentina qua. Credimi che quando passerai 1 anno di notte da solo a coordinare un lavoro in mezzo a 'sti baluba cambierai idea.

Quoto fortemente quello scritto da Harmonica e soprattutto ciò che ha scritto Giulia (con particolare riguardo alla condizione di dhimmitudine).
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 29, 2009, 23:21:10 pm
Altra piccola nota: non facciamo confusione tra quella che si può definire la "nostra" cultura - sempre per quanto possa valere parlare di una cultura "nostra" in senso collettivo - e ciò che ci piace ritenere di questa al netto di ciò che non ci piace.Di una cultura, se la si vuol fare "propria", o la si accetta in toto, con tutti gli aspetti che non gradiamo di essa, oppure la si rigetta.
e perché mai si deve accettare in toto?
nella cultura occidentali cristiana è possibile essere agnostici, non votare nessuno, non condividere certe diritti riconosciuti giusti anche dalla maggioranza....forse si rischierà di essere criticati, attaccati, offesi, ma cmq è permesso non dover accettare tutto.

Citazione
Fare una cernita di ciò che ci piace ritenere "nostra" cultura e ciò che non ci piace non ha senso.
ne ha tantissimo, si chiama libertà di pensiero.
Citazione
Già non si parla più della vera "nostra" cultura in senso collettivo, ma bensì di ciò che noi stiamo costruendo come nostra cultura, nostro modo di essere in maniera personale. Questa non è cosa malvagia, ma il voler spacciare questa cultura e questa identità personale per collettiva è un qualcosa di estremamente menzognero.
dove  vi è la pena di morte per determinati reati, le persone colpevoli continuano ad essere condannata ....secondo te perché accade?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 00:31:45 am
QUindi quando leggo la parola "xenofobia" appena tocchiamo quest'argomento, permettimi se mi viene un infarto  ;)

Infatti, non si può fare un discorso razionale sulla questione senza essere tacciati di xenofobia. Bisognerebbe iniziare ad argomentare anche su questioni tabù come queste senza scadere nella facile demagogia dell'accusa razzista. Analizzare ed argomentare senza contropregiudizi che obnubilano le coscienze.

La Verità è una via ardua e piena di rovi.

Per inciso e soprattutto per Giubizza: scado nell'infantilismo ma per dissipare ogni dubbio ti dico che Stalin e Hitler li ho sempre considerati 2 malati di mente. E ti dirò di più: sono per la Libertà di Pensiero ma quando uno esprime una frase del tipo "odio i negri perchè hanno la pelle nera", ecco che la libertà di pensiero diventa un grosso peso da sostenere.

Ripeto: la Verità non è una strada facile, dipende da che punto di vista osservi i fatti. Il dinamismo è l'ottica giusta per osservarli. Einstein docet.

Notte.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 00:35:06 am
Personalmente considero la mia cultura ciò che ho appresso nel corso della mia vita e la mia storia è iniziata 35 anni fa. Di queste due cose ne vado fiero, eccome. Per il resto sinceramente non è che mi freghi più di tanto.

E scusate se è poco!

Poi c'è la storia e la cultura in generale. Ma non è che siano "mie".
caro giuby sfondi una porta aperta.
però la libertà individuale, la libertà di pensiero e di parola , il poter costruire i propri valori, avere le proprie idee, fa anch'esso parte della cultura occidentale.

per la cultura islamica - islam - sottomissione a dio-  musulmano servo di dio - l'individualità della persona,  il suo diritto   di scegliere ciò che ritiene per sé stesso più giusto   è intollerabile.


il termine xenofobo è usatissimo per condannare chi non segue la corrente imposta dai vari sinistri e destristi che cianciano di tolleranza, nonostante siano oramai note - per chi le ha vissute - le forti incompatibilità tra le due culture.

poi viene l'immancabile autoflagellazione della propria cultura e dei propri guai occidentali, e sì ce ne sono,  ma appunto già ci abbiamo i nostri...
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 00:42:29 am
caro giuby sfondi una porta aperta.
però la libertà individuale, la libertà di pensiero e di parola , il poter costruire i propri valori, avere le proprie idee, fa anch'esso parte della cultura occidentale.

per la cultura islamica - islam - sottomissione a dio-  musulmano servo di dio - l'individualità della persona,  il suo diritto   di scegliere ciò che ritiene per sé stesso più giusto   è intollerabile.


il termine xenofobo è usatissimo per condannare chi non segue la corrente imposta dai vari sinistri e destristi che cianciano di tolleranza, nonostante siano oramai note - per chi le ha vissute - le forti incompatibilità tra le due culture.

poi viene l'immancabile autoflagellazione della propria cultura e dei propri guai occidentali, e sì ce ne sono,  ma appunto già ci abbiamo i nostri...


Quoto in toto Giulia anche se non ho grosse speranze in una pronta rinsavita dei nostri politici.

Tenendo conto anche del fatto che fare il politico non è una cosa facile. Proprio per un cazzo.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 01:48:17 am
L’ISLAM, UNA MICIDIALE MACCHINA DI OPPRESSIONE
Postfazione al libro Il grande tradimento di Marco Casetta
di Guglielmo Piombini

Fonte: http://web2.venet.net/libridelponte/det-articolo.asp?ID=165 (http://web2.venet.net/libridelponte/det-articolo.asp?ID=165)
 
Per il mondo occidentale e per il mondo islamico gli anni Settanta del XX secolo hanno rappresentato una profonda cesura storica con il proprio passato, ma di segno opposto. A partire dal Sessantotto l’Occidente è stato investito da una grave crisi culturale, che ha messo in discussione tutte le istituzioni (il capitalismo, il liberalismo, il cristianesimo, la famiglia tradizionale) che in passato avevano reso possibile la sua straordinaria espansione economica, scientifica e demografica. Dopo quasi mille anni di continua ascesa a livello globale, la civiltà d’origine europea, che al suo apogeo vittoriano costituiva oltre un terzo della popolazione mondiale e dominava su quasi tutto l’orbe terracqueo, cominciò una precipitosa ritirata spaziale (dovuta alla decolonizzazione) e demografica (per effetto del crollo delle nascite). La dominante ideologia progressista rappresentò, attraverso il rinnegamento del proprio passato storico e culturale, la razionalizzazione verbale del processo di ripiegamento dell’Occidente. Come scrisse l’analista americano James Burnham, “il progressismo liberal motiva e giustifica questa contrazione, e ci riconcilia con essa. È l’ideologia del suicidio occidentale”.

Per colmo della sorte, nello stesso periodo il mondo islamico si risvegliò dal suo plurisecolare torpore, entrando in una fase di forte radicalizzazione politico-religiosa, di rinnovata volontà conquistatrice e di boom demografico. Gli attentati violenti di matrice islamica divennero sempre più frequenti, con un’escalation a partire dall’11 settembre 2001. Dall’attacco alle Torri Gemelle al 4 luglio 2009 ne sono stati contati in tutto il mondo 13.521, con decine di migliaia di morti e di feriti. Sul piano demografico nel 1970 la popolazione dei paesi industrializzati era il doppio di quella del mondo islamico, ma nel 2000 risultavano pari: in soli trent’anni, mentre la popolazione del mondo industrializzato scendeva a livello globale dal 30 al 20 %, le nazioni musulmane passavano dal 15 al 20 %, e non è difficile immaginare come sarà la situazione nel 2020.

I rapporti con l’Occidente hanno cominciato così a rovesciarsi, e una numerosa, giovane e assertiva popolazione musulmana ha cominciato a insediarsi, con le buone o con le cattive, in un’Europa sempre più stanca e invecchiata. La presenza dei musulmani in Europa è passata in un paio di decenni da 500mila a più di venti milioni di persone, i quali hanno fondato in molti paesi (Francia, Belgio, Olanda, Gran Bretagna) delle “no-go areas” in cui si applica la sharia e i non musulmani non possono entrare. Gli imam proclamano apertamente le loro intenzioni di conquista dell’Europa e di riduzione dei nativi a dhimmi, cittadini di seconda classe costretti ad una precaria posizione subalterna.

Il rapido processo di colonizzazione islamica del vecchio continente, tuttavia, è stato favorito in larga misura da un’elite politica e intellettuale miope e ideologizzata, che sta cercando di fare dell’Europa un laboratorio di ingegneria sociale per l’applicazione delle proprie utopie multiculturaliste. La pericolosità dell’islam, infatti, non nasce tanto dalla sua forza intrinseca, quanto dalla debolezza spirituale dell’Europa “post-sessantottina”, che si manifesta, nella denatalità, nel relativismo, nell’odio di sé e nel rifiuto delle proprie radici spirituali. L’islam è solo un’infezione “opportunista” proveniente dall’esterno, ma il vero problema è il virus interno che sta corrodendo le autodifese culturali della società europea.

A conclusione dei lavori di un’importante conferenza internazionale che si è svolta a Roma il 13 marzo 2008 sul tema “Crisi di identità: la civiltà europea può sopravvivere?”, il professor Roberto de Mattei ha parlato di “Sindrome di Stoccolma” per spiegare l’atteggiamento psicologico che molti europei hanno nei confronti dell’islam, «avversario da cui si è intimoriti, talvolta terrorizzati, ma allo stesso tempo attratti, talvolta affascinati. Altrimenti non si spiegherebbe, la nascita e la diffusione di miti come quelli elaborati da Louis Massignon (1883-1962), Edward Said (1935-2003) e in Italia Franco Cardini, che vorrebbero rimuovere dalla memoria un millennio di conflitti tra l’Europa e l’Islam, in nome di esperienze assunte a modelli ideali quali l’Oriente felix, la società arabo-andalusa prima della Riconquista, o quella siciliana all’epoca di Federico II».

Lo studio obiettivo della dottrina e della storia dell’islam, cioè della teoria e dei suoi effetti concreti, conducono però a conclusioni ben diverse.

La natura dualistica dell’islam

In Occidente il dibattito sulla natura dell’islam verte prevalentemente su queste domande: l’islam è una religione pacifica o violenta? Tollerante o intollerante? Il vero islam è quello integralista o quello moderato? Esiste veramente un islam moderato? Questi interrogativi ricordano il vecchio dibattito scientifico sulla natura della luce, quando gli scienziati si dividevano tra la teoria corpuscolare e la teoria ondulatoria. Lo sviluppo della meccanica quantistica ha risolto in maniera dualistica e probabilistica la questione: la luce è sia una particella sia un’onda, a seconda delle circostanze e delle qualità che manifesta. L’islamismo ha una simile natura dualistica.

Il primo dualismo dell’islam ha origine dal Corano, che è composto in realtà da due parti tra loro molto diverse: la prima è stata composta alla Mecca quando Maometto era ancora politicamente debole, e presenta un contenuto generalmente pacifico; la seconda, che si riferisce al successivo periodo di Medina, quando Maometto aveva acquisito una maggior forza militare, ha un contenuto molto più violento. Poiché i capitoli del Corano (le sure) non sono sistemati in ordine cronologico ma per ordine di lunghezza, il risultato è un illeggibile guazzabuglio senza capo né coda, pieno di contraddizioni.

Superficialmente l’islam risolve il problema delle incoerenze presenti nel Corano con la teoria dell’abrogazione, secondo cui i versetti comunicati successivamente abrogano quelli precedenti con cui contrastano. Questo però non significa che i primi versetti non siano più validi, perché tutto il Corano rappresenta la perfetta parola di Allah, e tutti i versi sono veri e sacri. Quindi due versetti che dicono cose opposte sono entrambi giusti. L’islam rifiuta il principio di non contraddizione che sta alla base della logica occidentale, secondo cui se due affermazioni sono contrastanti, almeno una delle due è falsa. La logica islamica è dualistica: due affermazioni possono contraddirsi tra loro ed essere entrambe vere.

Quindi, se vogliamo sapere se per la dottrina islamica la jihad ha il significato di guerra santa violenta, o invece di sforzo interiore (come sostiene l’opinione “politicamente corretta”) dobbiamo intraprendere la lettura delle fonti principali dell’islam, e cioè il Corano, la sira (la vita di Maometto) e la tradizione (gli hadith, cioè i detti di Maometto). In questi ultimi la parola jihad si riferisce nel 97 % dei casi al primo significato, e nel 3 % dei casi al secondo.

Ci si può anche chiedere se l’islam sia una dottrina religiosa o politica. L’analisi delle tre principali fonti dottrinali ci dà questa risposta statistica: circa il 67 % del Corano scritto alla Mecca, il 51 % dei Corano scritto a Medina, il 75 % della sira e il 20 % degli hadith riguardano questioni politiche come la guerra santa o il trattamento dei non musulmani. Maometto predicò la sua religione per 13 anni, e convinse solo 150 seguaci. Poi passò alla politica e alla guerra, e in una decina d’anni, impegnandosi in atti di razzia e in battaglie mediamente ogni sette giorni nell’arco di nove anni, divenne il signore assoluto dell’Arabia.

Maometto quindi non ebbe successo come leader religioso, ma come leader politico e militare. Fin dalle sue origini, quindi, la dimensione politica dell’islam ha prevalso nettamente su quella religiosa e spirituale. Anche l’inferno islamico è un immenso carcere per i prigionieri politici. Nel Corano, infatti, ci sono 146 riferimenti all’inferno, e solo nel 6 % dei casi la dannazione riguarda una violazione morale come il furto o l’assassinio. Nel rimanente 94 % dei casi la punizione eterna viene comminata a coloro che sono in disaccordo con Maometto, cioè per “reati d’opinione”.

Il secondo aspetto dualistico dell’islam riguarda il concetto di umanità. L’idea giusnaturalista, tipicamente occidentale, secondo cui gli uomini nascono con gli stessi diritti alla vita, alla libertà e alla proprietà non esiste nel mondo musulmano, perché l’islam divide l’umanità in due parti: credenti e non credenti (kafir). I secondi, odiati da Allah, non sono esseri umani al pari dei primi. Nel Corano ci sono ben 14 versetti che affermano che un buon musulmano non può mai essere amico di un kafir. L’islam rifiuta quindi qualsiasi sistema etico universale. Negli hadith si legge ad esempio che un musulmano non dovrebbe mentire, imbrogliare, derubare o uccidere un altro musulmano, ma gli è permesso commettere queste azioni nei confronti di un infedele per la causa dell’islam. L’islam quindi non conosce la Regola Aurea presente nella tradizione giudaico-cristiana e in altri sistemi morali e religiosi, secondo cui non dobbiamo fare agli altri ciò che non vogliamo sia fatto a noi. La sua morale dualistica giustifica l’uso della violenza jihadista, perché i non credenti non hanno la stessa dignità umana dei credenti dell’islam.

È chiaro che l’islam, con la sua logica e la sua etica dualistica, è un sistema totalmente alieno alla nostra civiltà, e la difficoltà che hanno gli occidentali di comprenderlo deriva proprio da questa sua irriducibile estraneità. Il problema è che non può esistere un compromesso tra un sistema morale universalistico e uno dualistico. È impossibile entrare in una relazione di fiducia con qualcuno che, secondo il suo sistema di valori, è autorizzato a mentirti e a schiacciarti. Per questa ragione la politica, l’etica e la logica islamica non possono entrare a far parte della nostra civiltà. L’islam non può essere assimilato, perché per sua natura tende solo a dominare. Le sue pretese possono cessare solo con la completa sottomissione della controparte.

La Jihad, questa sconosciuta

Una gigantesca operazione di rimozione storica, che ha censurato dai testi di storia gli avvenimenti connessi a secoli di jihad (la guerra santa islamica) e di dhimmitudine (l’umiliante e insostenibile condizione dei non musulmani nelle terre governate dall’islam), spiega in buona misura l’attuale ignavia degli europei. Negli ultimi venti anni è molto cresciuta la letteratura sul mondo islamico, ma non è cresciuta altrettanto la percezione della minaccia che il fondamentalismo islamico costituisce per la civiltà in cui viviamo poiché numerosi sono stati gli studiosi che, dominati dalla preoccupazione di non essere accusati di coltivare pregiudizi eurocentrici, si sono prodigati per fornire una immagine rassicurante della religione fondata da Maometto. Nelle opere sull’islam di Franco Cardini, Alfonso Di Nola, Paolo Branca, Massimo Campanini, o di autori anglosassoni come John Esposito, Stephen Schwartz e Karen Armstrong, non si trovano che fugaci cenni alla guerra santa. Anche gli studi specialistici di Bernard Lewis, per tanti versi pregevoli, sono piuttosto carenti sui temi della jihad e della dhimmitudine.

In genere i manuali scolastici e le monografie sull’islam passano sotto silenzio le modalità con cui si svilupparono le conquiste islamiche, limitandosi a riportare frasi asettiche di questo tenore: “L’islam si espanse nell’ottavo e nel nono secolo…”, oppure questo o quel paese “passò sotto il dominio musulmano”. Gli autori usano ogni cautela per evitare di dire come l’islam si espanse, e come quei paesi passarono sotto il dominio islamico. Sembrerebbe che questi avvenimenti siano capitati da soli, quasi miracolosamente, o in maniera pacifica. La realtà è ben diversa.

Bill Warner, direttore Center for the Study of Political Islam, ha calcolato che la conquista e l’assoggettamento delle popolazioni cristiane in Medio Oriente, Anatolia e Nord Africa, che un tempo componevano circa la metà della Cristianità, ha comportato il massacro di almeno 60 milioni di persone; la conquista islamica della Persia ha portato alla cancellazione quasi totale dello zoroastrismo; nella sua avanzata verso est la jihad islamica ha provocato la morte di circa 10 milioni di buddisti, distruggendo ogni traccia di buddismo lungo la via della seta e in Afghanistan; l’invasione dell’India ha determinato l’annichilimento di metà della civiltà indù, e l’uccisione di 80 milioni di persone; le vittime della jihad nell’Africa subsahariana ammontano invece a più di 120 milioni tra cristiani e animisti.

Sommando tutte queste cifre si giunge alla conclusione che dal settimo secolo a oggi approssimativamente 270 milioni di “infedeli” sono morti per la gloria politica dell’islam: un numero di vittime che probabilmente supera quelle del comunismo, e che fa dell’islam la più grande macchina di oppressione e di sterminio della storia.

La jihad rappresenta quindi, per durata e per conseguenze, una delle istituzioni più rilevanti della storia umana, che ha sconvolto la vita di centinaia di milioni di persone per quasi 1400 anni. Eppure, a livello storico, è quasi completamente ignorata. Esistono migliaia di libri sulle crociate, ma almeno fino a qualche tempo fa non esisteva praticamente nessuno studio storico approfondito sulla jihad. Nell’Enciclopedia Britannica, ad esempio, viene dato alle crociate uno spazio ottanta volte superiore a quello della jihad: eppure le crociate furono solo una tardiva e limitata reazione a quattro secoli di ininterrotta guerra santa dei musulmani contro gli europei. Le crociate durarono meno di 200 anni (dal 1096 al 1270), sono cessate da 700 anni e geograficamente si limitarono alla Terra Santa, mentre la jihad islamica ha avuto un carattere universale e permanente.

Gli unici due testi che di recente hanno tentato di colmare questa lacuna sono Jihad in the West di Paul Fregosi, uscito nel 1998, e The Legacy of Jihad curato da Andrew G. Bostom, un ricchissima raccolta commentata di documenti storici pubblicata nel 2005. Uno dei pochi libri pubblicati in Italia che racconta questa storia cruenta è il libro di Camille Eid, A morte in nome di Allah. I martiri cristiani dalle origini dell’islam a oggi (Piemme, 2004). Per quanto riguarda lo status delle minoranze religiose nei paesi islamici, i dhimmi, quasi tutto quello che sappiamo si deve ai fondamentali studi pionieristici di Bat Ye’or.

La corruzione delle università occidentali

L’atteggiamento degli europei nei confronti dell’islam ricorda quello che fu, nel XX secolo, l’atteggiamento dell’Occidente nei confronti del comunismo. Questo paragone è calzante anche sul piano della conoscenza storica, perché l’Occidente ha acquisito consapevolezza della realtà del sistema terroristico e concentrazionario sovietico solo alla fine degli anni Settanta, grazie all’uscita di due libri duramente boicottati dai comunisti occidentali: Il grande terrore di Robert Conquest e Arcipelago Gulag di Aleksandr Solženicyn.

Oggi, nei confronti della storia e della dottrina islamica, il pubblico occidentale versa nello stesso tipo di ignoranza. Per esempio, quanti cristiani sanno come la Turchia o l’Egitto sono diventate islamiche? Quanti sanno cosa è successo alle Sette Chiese dell’Asia Minore menzionate nelle lettere di San Paolo?

Questa situazione si deve in larga misura al tragico fallimento delle facoltà di islamistica delle università europee e americane, i cui insegnamenti sono spesso corrotti da distorsioni ideologiche o dal denaro proveniente dai paesi islamici. Negli ultimi decenni, infatti, alcuni Stati musulmani hanno cominciato a finanziare nelle più prestigiose università occidentali, a scopo propagandistico, delle cattedre di islamistica che hanno il compito di presentare la religione maomettana nella luce migliore. Questo sistema pare difficilmente conciliabile con i principi di obiettività scientifica e di ricerca della verità che, fin dai loro albori medioevali, dovrebbero caratterizzare le università occidentali.

La cattedra di islamistica presso l’università olandese di Leida dell’intellettuale islamista Tariq Ramadan, ad esempio, era finanziata dal Sultanato dell’Oman; nel 2005 le università americane di Harvard e di Georgetown (dove insegna l’apologeta dell’islam John Esposito, diventato improvvisamente una delle massime “autorità” mondiali in materia) hanno accettato 20 milioni di dollari dal principe saudita Alwaleed bin Talal per programmi di studi islamistici; in precedenza le università dell’Arkansas, della California-Berkeley e di Harvard avevano accettato da fonti saudite rispettivamente 20, 5 e 2 milioni di dollari. In queste università l’esame critico delle fonti coraniche viene fortemente scoraggiato, e alcuni studiosi, come Daniel Easterman, hanno perso il posto per non aver insegnato l’islam nella maniera desiderata dai sauditi. Il risultato è che i laureati in studi islamici che escono dalle facoltà occidentali sanno tutto sulle presunte glorie della civiltà islamica (l’arte, l’architettura, la poesia o il sufismo), ma ignorano totalmente le immani sofferenze prodotte dall’islamizzazione delle culture “infedeli” preesistenti.

È difficile capire per quale motivo si permette ai sauditi, noti sostenitori del fondamentalismo islamico in tutto il mondo, di stabilire ciò che deve essere insegnato sull’islam alle future classi dirigenti dei paesi occidentali. Tuttavia, sebbene la corruzione dei petrodollari sauditi rappresenti un serio ostacolo allo studio critico dell’islam, i problemi maggiori sono di natura ideologica. Molti accademici europei e americani sono così immersi nell’ideologia anti-occidentale che, anche gratuitamente, sono ben felici di denigrare la propria civiltà e di esaltare quella islamica.

Il dibattito sull’islam all’interno nelle istituzioni culturali occidentali è stato infatti corrotto ideologicamente fin dall’uscita, nel 1979, del libro Orientalismo di Edward Said. Lo studioso apostata Ibn Warraq, che ha demolito le tesi di Said in un approfondito studio uscito nel 2007, Defending the West. A Critique of Edward Said’s Orientalism, ha osservato che il libro di Said, indicando nell’Occidente la causa di tutti i mali del Medio Oriente, ha contribuito a inculcare negli arabi l’arte dell’autocommiserazione, a favorire il risorgere del fondamentalismo islamico negli anni Ottanta e a ridurre al silenzio ogni critica intellettuale dell’islam: «Ho chiamato terrorismo intellettuale l’aggressivo tono di Orientalismo, perché non cerca di convincere mediante argomenti o analisi storiche, ma accusando di razzismo, imperialismo o eurocentrismo chi la pensa diversamente. Una delle sue mosse preferite è quella di dipingere l’Oriente come una vittima perpetua dell’imperialismo, del dominio e dell’aggressione occidentale».

In verità, osserva Ibn Warraq, se contiamo gli anni di protettorato britannico e francese in Medio Oriente, l’Egitto è rimasto sotto il controllo Occidentale per 67 anni, la Siria per 31 anni, l’Iraq per soli 15 anni, l’Arabia Saudita mai. Questi periodi coloniali non reggono il confronto con la Spagna meridionale, rimasta sotto il giogo musulmano per 781 anni; con la Grecia, che ha subito per 381 anni il dominio ottomano; o con Bisanzio, ancora oggi in mani musulmane.

Due tipi di dhimmi

Molti di questi intellettuali occidentali filo-islamici seguaci di Edward Said sono stati comunisti, terzomondisti, filocinesi o filocubani. Avevano trascorso la loro vita in attesa del grande evento rivoluzionario che avrebbe messo fine, una volta per tutte, allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Ma la caduta del muro, il crollo dell’Urss e la conversione della Cina al capitalismo li ha improvvisamente privati del loro sogno. Il risultato di questa perdita è una sorta di rancore permanente per il loro paese. La fiduciosa attesa del futuro si è trasformata in odio del passato. Dopo aver sognato di costruire un “mondo migliore”, oggi questi rivoluzionari invecchiati e inaciditi passano gran parte del loro tempo a distruggere la civiltà che li ha allevati e nutriti.

Oltre ai dhimmi oppressi e perseguitati che vivono nelle terre a maggioranza islamica, che meritano il nostro aiuto e la nostra compassione, esistono dunque dei dhimmi di un genere molto diverso, che vivono in Occidente. Questi dhimmi si sono sottomessi volontariamente all’islam, per opportunismo o per ideologia, diventandone apologeti. È fondamentale che questo secondo tipo di dhimmi venga sconfitto sul piano intellettuale. Per raggiungere questo obiettivo occorre confutare la loro versione falsificata della storia islamica, rendendo noto il destino tragico cui sono andati incontro tutti i popoli che nel corso della storia non sono stati in grado di opporsi alla jihad. Queste civiltà sono state completamente annientate, e in molti casi della loro cultura, lingua, arte, tradizione, legge, storia, si è quasi perso il ricordo. Quel che è peggio, l’islam non solo ha sradicato dalla faccia della terra le ricche e fiorenti culture che ha conquistato, ma sta cercando, con l’aiuto dei dhimmi apologeti, di cancellare anche la storia di questa distruzione.

Le brutalità della dhimmitudine e i 270 milioni di vittime della jihad sono troppe perché si possano dimenticare. Raccontandole pagheremo il nostro debito morale nei confronti di queste vittime semi-sconosciute, perché non siano morte invano. Occorre far capire che la cultura islamica non ha niente in comune con la nostra, e non ci potrà essere un compromesso, perché in ogni campo l’islam si contrappone radicalmente alle nostre più profonde concezioni religiose, filosofiche, morali, politiche, artistiche. L’islamizzazione significherebbe dunque la totale distruzione della nostra civiltà, esattamente come è accaduto ai cristiani del Medio Oriente e del Nord Africa, ai copti egiziani, ai cristiani nestoriani, ai zoroastriani o ai buddisti dell’Asia centrale.

Queste vicende storiche ci illuminano su quanto sta avvenendo oggi nei paesi presi di mira dalla jihad islamica. L’ignoranza è stata finora un comodo alibi per l’inerzia, ma la conoscenza costringerà gli europei a reagire. Quello dell’Europa è un sonno profondo, un letargo, forse un’anestesia provocata, ma il sonno non è la morte. Il sonno ha un termine, il sonno precede il risveglio. Per questo alla domanda se la civiltà europea sopravviverà, rispondo con convinzione di sì.


Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 01:49:39 am
L'UTOPIA FEMMINISTA HA GENERATO L'EURABIA
Enclave, n. 36, giugno 2007
di Guglielmo Piombini
 
Fonte: http://web2.venet.net/libridelponte/det-articolo.asp?ID=141 (http://web2.venet.net/libridelponte/det-articolo.asp?ID=141)

In uno spassoso articolo “Contro il femminismo” (pubblicato su Enclave n. 31/2006) Murray N. Rothbard notava come fosse diventato impossibile evitare di essere assaliti, senza tregua, dal noioso chiacchiericcio delle femministe. Ogni giorno siamo inondati da libri e articoli sul problema della “liberazione della donna”, mentre non si trova nulla che presenti la tesi opposta. Ma se gli uomini tengono le fila di questa società maschile e sessista, osservava Rothbard, come mai non osano avanzare programmi o stampare scritti a propria difesa? Gli “oppressori” rimangono stranamente silenziosi, e questo induce a sospettare che forse l’oppressione risiede nella sponda opposta.

 Nel mondo occidentale, dopo decenni di intimidazioni e lavaggio del cervello, gli uomini hanno perso il coraggio di replicare agli attacchi delle femministe. Ci voleva una donna come Alessandra Nucci, che in gioventù ha conosciuto dall’interno il movimento femminista, per denunciarne la pericolosa deriva estremista, illiberale e anticristiana. In un libro notevole uscito alla fine del 2006, La donna a una dimensione (Marietti Editore), Alessandra Nucci osserva che in Occidente le donne hanno conseguito una grande libertà di scelta nel campo dell’istruzione, del lavoro o della famiglia, ma le femministe, invece di celebrare questi progressi, continuano a presentare le donne come vittime della discriminazione e a pretendere dallo Stato trattamenti privilegiati.

La Nucci documenta in maniera dettagliata il modo in cui le femministe sono riuscite con successo ad avvalersi delle burocrazie e delle agenzie internazionali legate alle Nazioni Unite per imporre in ogni sede l’ideologia “di genere”. Questa dottrina si basa sulla convinzione che tutte le differenze fra gli uomini e le donne, a parte quelle fisiche, siano frutto di indebiti condizionamenti e di stereotipi sociali, e che quindi siano modificabili. Con il pretesto di assicurare alle donne la definitiva parità, osserva la Nucci, le femministe di genere mirano a renderle uguali agli uomini orientando (cioè manipolando) i gusti, con le pressioni culturali e l’educazione, nell’illusione di riuscire a creare una nuova natura umana, libera di scegliere fra orientamenti sessuali diversi e soprattutto libera di non riprodursi. Ciò comporta l’incoraggiamento di nuovi stereotipi, inculcati con l’educazione a scuola e con le immagini nei media, in cui la donna è conformata a un modello per il quale la carriera e il lavoro fuori casa non sono più una scelta, ma l’esigenza unica per realizzarsi nella vita, l’uomo non è più tanto da uguagliare quanto da soppiantare, e la maternità diventa un’opzione residuale di second’ordine.

La meta a cui puntano questi movimenti femministi è un via libero planetario alla diffusione delle pratiche di pianificazione famigliare (la Nucci parla di vero e proprio “imperialismo contraccettivo”), alla banalizzazione della promiscuità sessuale, all’universalizzazione dell’aborto libero e gratuito, a una ridefinizione della natura umana che annulli la famiglia annegandola nel mare dei generi intercambiabili: tutte cose che vanno in direzione della dissoluzione della famiglia monogamica auspicata da Friedrich Engels e da schiere di socialisti prima o dopo di lui.

Ma le donne sono più felici?

Sorge però un dubbio: se i diversi ruoli tradizionali svolti dagli uomini e dalle donne non sono il frutto dell’oppressione patriarcale, ma di libere scelte che esprimono la natura maschile e femminile, le femministe non rischiano di creare infelicità nelle donne, costringendole a compiti non propri? Alessandra Nucci ricorda che già nel 1982 la femminista storica Betty Friedan aveva ammesso che ci potrebbe effettivamente essere qualcosa nella natura delle donne che le porta a trovare la felicità nella famiglia e nella casa. Se l’agiografia femminista ha imposto con successo come modello unico a cui aspirare quello della donna che lavora, studi sociologici hanno dimostrato che separare un bambino dalla madre troppo presto o per troppo tempo rischia di provocare danni a lungo termine su quel bambino.

Se le donne spesso preferiscono il part-time per stare con i propri figli non è perché sono indotte a sacrificarsi dai condizionamenti della società tradizionali, ma perché difficilmente la propria felicità può sussistere se i propri figli sono infelici. Per le femministe radicali, invece, queste donne sono da considerare dei soggetti da rieducare perché incapaci di capire da sole che è nel loro interesse optare per il lavoro a tempo pieno e privilegiare la propria autorealizzazione rispetto alla cura in prima persona dei propri figli. Una parlamentare laburista olandese, Sharon Dijksma, ha proposto addirittura di multare le donne che scelgono di fare le casalinghe invece di lavorare fuori casa, perché stando in casa sprecherebbero la costosa istruzione ricevuta “a spese della società”. È la solita storia: i politici prima caricano la gente di tasse per fornire dei servizi “gratuiti” non richiesti, e poi si sentono in diritto di gestire totalmente le loro vite.

Mettere in contrapposizione la felicità delle donne con quelle dei loro figli, osserva la Nucci, è irreale e innaturale. Se è vero che non esiste destino biologico che prescrive che la donna debba necessariamente realizzarsi come madre, è altrettanto vero che la donna che si può ritenere felice nonostante l’infelicità di un figlio è una vera rarità. Gli studi dimostrano inoltre che, nonostante tutti gli sforzi e le pressioni perché le donne pensino alla carriera e raggiungano l’esatta proporzione dei maschi nel lavoro, nella politica o negli sport, sia le femmine sia i maschi rientrano subito negli “stereotipi” tradizionali nel momento in cui li si lascia liberi di scegliere. Nelle università, ad esempio, sono uomini la stragrande maggioranza degli studenti che scelgono i rami tecnologici, mentre le donne costituiscono la stragrande maggioranza delle iscritte a scienze dell’educazione e alle materie umanistiche.

Il sistematico disprezzo del maschio (occidentale)

Il femminismo radicale ha diffuso con successo una cultura che disprezza il maschio e tutti i caratteri solitamente associati alla mascolinità. Molte università occidentali prevedono dei corsi sul femminismo che diffondono un odio per gli uomini impensabile in qualsiasi altra parte del mondo. Nelle scuole dei paesi anglosassoni e del Nord Europa, ricorda la Nucci, i giovani maschi vengono sistematicamente attaccati per la loro identità e denigrati dalle insegnanti, che arrivano a provocare le femmine per farle adirare contro il sesso maschile. Fin da piccoli i maschi si sentono marchiati come il sesso violento e insensibile, e vivono in uno stato permanente di colpevolezza. La mentalità ingenerata dal femminismo organizzato suggerisce anche che i padri sono un elemento di poco conto all’interno della famiglia. Questo spiega perché i tribunali assegnino di regola i figli alla madre in caso di separazione, perché il parere del padre sulla decisione di abortire o meno non conti nulla, e perché i programmi televisivi e le pubblicità ritraggano raramente figure positive di uomini.

Questa pressione giuridica e culturale fa sì che siano sempre più numerose la famiglie in cui il padre è assente, perché respinto dalla moglie o perché scacciato e perseguitato dai tribunali imbevuti di ideologia femminista. Negli Stati Uniti, ad esempio, pare siano ormai il 40 % i figli minorenni che non vivono con il padre. Tuttavia, come ha dimostrato anche lo psicologo Claudio Risè nel libro Il padre. L’assente inaccettabile (Edizioni San Paolo), gli studi indicano che la mancanza della figura paterna danneggia irreparabilmente lo sviluppo armonioso dei figli. Il padre infatti ha il compito di sciogliere il nodo protettivo che lega la madre al bambino, spingendo il figlio a diventare intraprendente e ad aspirare all’autonomia.

Nell’ideologia femminista però vi è un aspetto ancora più inquietante, che non sfugge ad Alessandra Nucci: solo i maschi occidentali vengono messi sotto accusa e stigmatizzati fin dalla più tenera età. Le femministe non spendono una parola di critica nei confronti degli uomini che appartengono a culture molto più oppressive e “patriarcali” di quella occidentale. Nel 2002 la femminista svedese di idee marxiste Gudrun Schyman, il cui usuale grido di battaglia è “morte alla famiglia nucleare!”, ha affermato che gli uomini svedesi non sono differenti dai talebani, e ha proposto una tassazione collettiva per legge a carico di tutti gli uomini svedesi, in riparazione delle loro presunte violenze sulle donne.

Nel 2004, sul maggior quotidiano svedese Aftonbladet, la femminista Joanna Rytel ha scritto un articolo intitolato “Non darò mai vita a un bambino bianco”, nel quale affermava che i maschi bianchi sono tutti egoisti, sfruttatori, presuntuosi e sessuomani, concludendo con l’avvertimento “uomini bianchi, statemi lontani!”. Le femministe norvegesi stanno cercando di far approvare una legge che impone la chiusura di tutte le imprese che non assumano almeno il 40 per cento di donne nei loro consigli di amministrazione; inoltre hanno chiesto anche quote per gli immigrati musulmani.

L’attacco al maschio occidentale potrebbe produrre però un inatteso effetto boomerang: la progressiva islamizzazione culturale e demografica del continente europeo. Distruggendo la famiglia e la figura paterna e maschile, le femministe stanno spianando la strada alla penetrazione indisturbata dell’islam nelle società occidentali, preparando così un futuro da incubo per le prossime generazioni di donne. Partendo dalla brillante analisi di Alessandra Nucci, vorrei spiegare perché la vittoria del femminismo potrebbe paradossalmente favorire l’avvento dell’Eurabia.

Come il femminismo ha spianato la strada all’islam

Per quanto alcune delle più coraggiose e indomite avversarie dell’islam siano donne (si pensi a Oriana Fallaci, a Bat Ye’Or, a Ayaan Hirsi Ali), è indubbio che, nella media, le donne occidentali siano più favorevoli al multiculturalismo e all’immigrazione islamica rispetto agli uomini occidentali. In tutto l’Occidente i partiti più critici verso l’immigrazione sono tipicamente maschili, mentre quelli che esaltano la società multiculturale sono spesso dominati dalle femministe. Se negli Stati Uniti avessero votato solo le donne, il presidente in carica l’11 settembre 2001 sarebbe stato Al Gore, non George W. Bush. In Norvegia l’unico partito che cerca di contrastare l’immigrazione islamica di massa che sta cambiando il volto del paese è il Partito del Progresso, il cui elettorato è per il 70 per cento maschile; all’estremo politico opposto il multiculturalista Partito Socialista riceve il 70 per cento dei suoi voti dalle donne.

La spiegazione femminista di questo diverso comportamento elettorale è che gli uomini sono “più xenofobi ed egoisti”, mentre le donne hanno la mente più aperta e sono più solidali con gli estranei. La verità, probabilmente, è che tradizionalmente gli uomini hanno sempre avuto la responsabilità di individuare i pericoli e di proteggere la propria comunità dai potenziali nemici esterni.

Il rifiuto delle femministe di confrontarsi con il problema dell’immigrazione musulmana non ha però solo motivazioni psicologiche, ma anche ideologiche. Molte femministe sono silenziose sull’oppressione islamica delle donne perché hanno abbracciato un’ideologia terzomondista e antioccidentale che le paralizza. A giudicare dalle retorica femminista, infatti, tutta l’oppressione del mondo proviene dall’uomo occidentale, che opprime sia le donne sia gli uomini non occidentali. Gli immigrati musulmani sarebbero anch’essi delle vittime: al massimo con qualche pregiudizio patriarcale, ma comunque sempre meglio degli uomini occidentali.

Quasi tutte le femministe, radicali, infatti, sono anche delle accese “anti-razziste” che si oppongono ad ogni minima limitazione dell’immigrazione islamica in quanto “razzista e xenofoba”. Il femminismo radicale si è trasformato gradualmente in egualitarismo, cioè nella lotta contro tutte le “discriminazioni” e nell’idea che tutti i gruppi di persone debbano disporre di una quota uguale di tutto, e che sia compito dello Stato assicurarla. Le femministe hanno contribuito enormemente alla diffusione della cultura del vittimismo in Occidente, che permette di ottenere i vantaggi politici sulla base dello status di appartenenza nella gerarchia delle vittime. Inoltre hanno chiesto, e in larga misura ottenuto, la riscrittura dei libri di storia che facesse giustizia dei “pregiudizi” maschilisti ed eurocentrici. Queste loro idee fanno oggi parte dei programmi scolastici e sono praticamente egemoni sui media. In breve, le femministe radicali hanno rappresentato l’avanguardia della “correttezza politica” in tutto l’Occidente.

Quando i musulmani arrivano in Occidente portandosi dietro la loro mentalità vittimista si trovano il lavoro già preparato da altri. Colgono quindi su un piatto d’argento l’opportunità di sfruttare una tradizione vittimista già stabilita, che gli permette di ottenere interventi statali a proprio favore, quote preferenziali, la riscrittura della storia in senso filo-islamico, e campagne politiche contro “l’islamofobia” e “l’incitamento all’odio”. Le femministe occidentali hanno dunque spianato la strada alle forze che annienteranno il femminismo occidentale, e di questo passo finiranno a letto, letteralmente, con il nemico.

Dal femminismo alla sharia

 La graduale trasformazione dell’utopia femminista nel suo opposto, la legge coranica, è ormai evidente nei paesi scandinavi, dove l’applicazione dell’ideologia femminista e multiculturalista ha raggiunto le punte più avanzate. Negli ultimi anni, infatti, si è verificato un enorme aumento degli stupri e delle violenze sulle donne, per opera nella quasi totalità dei casi di giovani immigrati islamici. In Svezia il numero degli stupri è quadruplicato in una generazione, parallelamente all’afflusso di una immigrazione islamica senza controllo che ha già preso possesso di intere città, come Malmoe. Pur rappresentando non più del 5 % della popolazione, in Norvegia e in Danimarca due terzi di tutti gli uomini arrestati per stupro sono “di origine etnica non-occidentale”, un eufemismo usato per designare gli appartenenti alla religione musulmana.

Nel 2001 Unni Wikan, professoressa di antropologia sociale all’università di Oslo, ha dato la precedenza al multiculturalismo sul femminismo, spiegando in un’intervista al quotidiano Dagbladet che “le donne norvegesi hanno la loro parte di responsabilità in questi stupri” perché, essendo ormai la Norvegia una società multiculturale, le donne norvegesi devono adattarsi ai costumi degli immigrati, abbigliandosi e comportandosi in maniera giudicata non provocatoria dalla loro cultura.

Per i multiculturalisti, quindi, i norvegesi sono solo una delle tante etnie che popolano il paese dei fiordi (forse neanche la più importante), e sulle decisioni che riguardano la Norvegia non hanno più voce in capitolo dei somali o dei curdi giunti la settimana scorsa.

La risposta degli uomini scandinavi a queste continue aggressioni è stata quasi inesistente. Viene da chiedersi dove siano finiti i vichinghi di un tempo, che certo non si sarebbero voltati dall’altra parte se degli ospiti stranieri avessero violentato le loro donne. Probabilmente la mancata protezione delle donne da parte degli uomini scandinavi è dovuta al fatto che queste notizie vengono deliberatamente censurate o minimizzate dalle autorità e dai media, in modo che il pubblico non si renda conto delle eclatanti dimensioni del fenomeno.

La ragione principale, tuttavia, ha a che fare con l’influenza delle idee fortemente antimaschili che le femministe scandinave hanno diffuso negli ultimi decenni. L’istinto protettivo maschile non si manifesta perché le donne nordiche hanno lavorato senza sosta per sradicarlo, insieme a tutto ciò che fa parte della mascolinità tradizionale. In questo modo il femminismo ha indebolito mortalmente la Scandinavia, e probabilmente l’intera civiltà occidentale.

Dal punto di vista femminista questa situazione ha una sua logica: se tutta l’oppressione del mondo proviene dai maschi occidentali, il regno di pace e di eguaglianza sognato dalle femministe potrà essere raggiunto solo quando gli uomini bianchi verranno messi in condizione d’impotenza. La soppressione e la ridicolizzazione degli istinti maschili, tuttavia, non sta conducendo al paradiso femminista, ma all’inferno islamista. Una società in cui gli uomini sono stati “femminilizzati”, infatti, è destinata a cadere preda delle più aggressive civiltà tradizionali. Invece di “avere tutto”, le femministe rischiano di perdere tutto, e la crescente violenza degli immigrati contro le donne occidentali è un sintomo del crollo dell’utopia femminista. Cosa faranno le femministe quando si troveranno di fronte bande di giovani musulmani armati e violenti come quelli che spadroneggiano in Palestina, in Afghanistan e in tutto il mondo musulmano? Gli diranno che “il corpo è mio e lo gestisco io” o gli leggeranno l’ultimo libro di Catharine McKinnon?

La vita, la libertà e la proprietà possono essere protette solo con la forza o con una credibile minaccia di applicazione della forza, altrimenti sono lettera morta. Per questa ragione la responsabilità principale della difesa dei diritti individuali, anche delle donne, spetterà sempre in larga misura agli uomini. Raramente le teorie femministe tengono conto di questo fatto sociologico fondamentale. Le doti e le capacità delle donne sono indispensabili, ma nessuna civiltà vitale può fare a meno della forza e dell’energia maschile.

 Come si spiega allora l’ammirazione delle donne progressiste occidentali per l’islam, quando non esiste un solo paese musulmano in cui le donne godano di diritti lontanamente paragonabili a quelli dell’uomo? Le attiviste occidentali che a casa propria attaccano duramente “l’arretratezza” e “la mentalità patriarcale” della Chiesa cattolica sono le stesse che si sottomettono con più voluttà alla sharia quando si recano nei paesi musulmani. Di recente la giornalista Lilli Gruber, la cantante Gianna Nannini e la speaker del Congresso americano Nancy Pelosi, che in Occidente fanno quotidianamente professione di femminismo, progressismo e trasgressione, hanno ostentato con orgoglio le loro foto con il chador scattate durante i viaggi in Medio Oriente.

Quando si comportano così, ha ironizzato qualche commentatore “maschilista”, le femministe tradiscono i propri desideri più nascosti. Lo scrittore danese Lars Hedegaard ha scritto, in un articolo intitolato “Il sogno della sottomissione”, che “quando le donne occidentali spalancano le porte alla sharia, presumibilmente lo fanno perché vogliono la sharia”. La scrittrice inglese Fay Weldon ha rincarato la dose affermando che “molte di queste donne trovano sessualmente attraente la sottomissione" e poco seducenti e noiosi gli uomini femminilizzati dell’Europa Occidentale, rispetto ai virili sceicchi del deserto.

Ma nello stesso modo si comportano probabilmente anche gli uomini occidentali quando devono scegliere una compagna di vita. È stato notato che nei paesi scandinavi sono in forte aumento gli uomini che preferiscono una moglie straniera proveniente da culture più tradizionali dell’estremo oriente o dell’America Latina. Il femminismo radicale ha portato separazione, sospetto e ostilità tra i sessi, non cooperazione. E non ha sradicato la naturale attrazione per le donne con caratteri femminili e per gli uomini con caratteri mascolini.

Ai musulmani spesso piace far notare che in Occidente si convertono all’Islamismo più donne che uomini. In un servizio giornalistico sulle donne svedesi convertite all’islam, risulta che l’attrazione per la famiglia islamica sia una delle motivazioni principali. Queste donne nordiche convertite trovano appagamento nel ruolo ben definito di cura della casa e dei figli che l’islam assegna loro. Hanno scoperto un senso da dare alla propria vita che non trovavano nella cultura secolare o nell’insipido e succube Cristianesimo modernista.

In psichiatria è stato notato che le donne tendono più frequentemente a rivolgere la propria nevrosi su se stesse, infliggendosi delle ferite o tenendo dei comportamenti autodistruttivi. Gli uomini invece sono più portati a dirigere la propria aggressività verso l’esterno. È inoltre risaputo che un certo numero di donne maltrattate dal marito tendono a giustificarne i comportamenti aggressivi e ad incolpare se stesse. La sensazione è che l’Occidente nel suo insieme, dopo decenni di propaganda antimaschile, abbia adottato inconsciamente alcuni di questi tratti negativi della psiche femminile. L’Occidente femminilizzato viene quotidianamente minacciato, insultato e aggredito con prepotenza dal mondo musulmano, ma reagisce – come la moglie abusata  incolpando se stesso, come se fosse in qualche modo affascinato dai suoi aguzzini.

Come ha scritto Alexandre Del Valle nel suo recentissimo libro Il totalitarismo islamista, questo masochismo espiatorio degli occidentali, frutto della tendenza a dubitare della propria civiltà e a flagellarsi di continuo, costituisce una irresistibile esortazione alla liberazione delle pulsioni più sadiche del fondamentalismo islamico.

L’eterogenesi dei fini

La femminista americana Ellen Willis scriveva nel 1981 su The Nation: “Il femminismo non riguarda solo una questione o un gruppo di questioni, ma è l’avanguardia di una rivoluzione dei valori culturali e morali. L’obiettivo di ogni riforma femminista, dalla legalizzazione dell’aborto alla promozione degli asili-nido pubblici, è quello di demolire i valori della famiglia tradizionale”. L’icona del femminismo Simone de Beauvoir affermò che “nessuna donna dovrebbe essere autorizzata a stare a casa per allevare i bambini, perché lasciandogli questa libertà troppe donne farebbero la scelta sbagliata”. Oggi ci accorgiamo che i desideri delle femministe degli anni Sessanta e Settanta, come la Willis e la de Beauvoir, si sono avverati oltre le più rosee previsioni: in Occidente i divorzi hanno avuto una crescita esplosiva mentre il numero dei matrimoni e delle nascite è crollato, determinando un vuoto culturale e demografico che ci ha resi vulnerabili all’irruzione dell’islam.

Il femminismo radicale ha inferto un colpo durissimo alla struttura famigliare del mondo occidentale, ma sarà impossibile risollevare i tassi di natalità se le donne non tornano ad essere apprezzate per il loro ruolo di madri e se il matrimonio non viene rivalutato. Non esistono altre istituzioni diverse dalla stabile famiglia tradizionale per crescere bambini culturalmente, emotivamente e psicologicamente sani e felici. Il matrimonio non è “una cospirazione per opprimere le donne”, ma la ragione per cui noi siamo qui.

In definitiva, il femminismo radicale ha rappresentato una delle più importanti cause dell’attuale indebolimento della civiltà occidentale, sia dal punto culturale che dal punto di vista demografico. Le femministe radicali, portatrici spesso di una visione del mondo marxista, hanno dato un contributo fondamentale all’affermazione della soffocante “correttezza politica” che impedisce ogni reazione dell’Occidente; inoltre, debilitando la struttura famigliare dell’Occidente hanno contribuito a rendere la nostra civiltà incapace di reggere l’assalto di società prolifiche e patriarcali come quella islamica.

Il destino di una società dominata dall’ideologia femminista, dove gli uomini sono troppo demoralizzati, indeboliti e inebetiti per difenderla, è quello di essere schiacciata e sottomessa dagli uomini provenienti da altre culture più aggressive e mascoline. È questo che sta accadendo all’Europa occidentale. L’ironia della sorte è che quando in Occidente le donne lanciarono la seconda ondata del femminismo negli anni sessanta e settanta godevano già di una situazione in via di miglioramento e non erano particolarmente oppresse, almeno rispetto ad altre parti del mondo. Alla fine del ciclo, quando gli effetti a lungo termine del femminismo radicale si saranno compiuti, le donne si troveranno realmente schiavizzate sotto l’implacabile tallone dell’islam. Sarà l’ennesima eterogenesi dei fini che, da sempre, scombussola i disegni e le vicende della storia umana.


Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 09:36:05 am


invece io credo sia doveroso fare le dovute differenze, perché ci sono se uno le conosce. no, come non si dovrebbe essere fieri del politicamente corretto e del buonismo.


quali?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 09:44:52 am
X RITA

Mi permetto di postarti un articolo che descrive abbastanza bene le differenze tra islam e cristianesimo. Sia chiaro che non sono mai stato un grande credente ma è doveroso fare dei distinguo. Mio modestissimo parere del tutto contestabile.

L'ISLAM: RELIGIONE DI PACE?
Il Foglio, 5 aprile 2008
di Guglielmo Piombini
 
Fonte: http://web2.venet.net/libridelponte/det-articolo.asp?ID=150 (http://web2.venet.net/libridelponte/det-articolo.asp?ID=150)

Robert Spencer, uno degli studiosi americani più impegnati sul fronte anti-jihadista, mette a confronto nel suo ultimo libro Religion of Peace? Why Christianity Is and Islam isn't (Regnery, 2008) l’atteggiamento dei cristiani e dei musulmani in diversi campi (la guerra, la scienza, la politica, la libertà individuale, la schiavitù, il trattamento delle donne, l’antisemitismo), e dimostra che, se il cristianesimo è un credo fondamentalmente pacifico, l’islamismo ha in sé un forte potenziale di violenza.

Spencer critica duramente gli intellettuali occidentali che mettono il cristianesimo e l’islam sullo stesso piano, e che considerano gli evangelici americani più pericolosi dei fondamentalisti islamici. Secondo Spencer vi è molta malafede nella tesi sostenuta da tanti commentatori laicisti, come Kevin Phillips, Chris Hedges, Sam Harris o Damon Linker, secondo cui i conservatori cristiani (spesso etichettati polemicamente come “teocon” o “cristianisti”) avrebbero l’obiettivo di sovvertire la costituzione americana per imporre una teocrazia religiosa nel paese.

In realtà nella storia degli Stati Uniti non sono mai esistiti dei movimenti cristiani con un programma teocratico. Come ricordava Tocqueville, in America fin dalle origini il cristianesimo ha informato e sostenuto le libertà politiche e sociali. Lungi dal voler stravolgere il sistema politico, i conservatori cristiani sono quasi sempre degli ardenti patrioti che venerano la costituzione. Come tutti i gruppi d’interesse, anche i cristiani cercano di promuovere le proprie idee nel dibattito pubblico: questo però non significa sovvertire il processo politico, ma parteciparvi.

I pericoli maggiori per le libertà costituzionali, spiega Spencer, nascono piuttosto dalla paranoia di coloro che si inventano dei complotti teocratici per bandire i cristiani dalla vita pubblica.

Se in tutto l’Occidente non esiste nessun gruppo cristiano che abbia come obiettivo quello di sostituire la legge laica con i precetti biblici (anche perché nella Bibbia non esiste qualcosa di analogo alla sharia), il movimento islamista è ben organizzato a livello internazionale, e non scarseggiano i leader musulmani che proclamano apertamente la necessità di imporre ovunque la legge islamica.

Gli islamisti radicali hanno compiuto migliaia di atroci atti terroristici in tutto il mondo, e i sondaggi hanno ripetutamente rivelato che l’uso della violenza è approvato da porzioni consistenti della popolazione musulmana: ad esempio, venticinque musulmani britannici su cento hanno giustificato i terroristi che uccisero cinquantadue persone a Londra il 7 luglio 2005; in paesi considerati moderati come la Giordania o l’Egitto, più della metà della popolazione ritiene ammissibili gli attentati terroristici contro i civili “per difendere l’islam”; in un sondaggio condotto da al-Jazeera per il quinto anniversario della strage dell’11 settembre, il 49,9 per cento degli ascoltatori si è dichiarato d’accordo con Osama bin Laden.

Secondo Spencer questo vasto sostegno alla violenza nel mondo musulmano ha origine negli insegnamenti dell’islam. Nel Corano c’è una quantità impressionante di versetti, spesso citati da bin Laden nei suoi discorsi, che esortano i credenti a combattere gli infedeli. Le maggiori scuole teologiche islamiche concordano sull’importanza della dottrina del jihad, intesa come guerra santa armata per diffondere l’islam. L’opinione dominante, infatti, è che i versetti rivelati successivamente (quelli più violenti di Medina, come il “Verso della Spada” contenuto nella nona sura) abroghino tutti quelli precedenti con cui sono in contrasto (in genere quelli più pacifici della Mecca).

I multiculturalisti e gli anti-cristiani militanti replicano che anche la Bibbia contiene dei passaggi che incitano alla violenza e al genocidio, come nell’episodio dell’assedio di Giosuè alla città di Gerico, o nel Deuteronomio, dove il Signore esorta gli ebrei a sterminare gli ittiti, i gergesei, gli amorrei, i perizziti, gli evei, i cananei e i gebusei.

Spencer fa notare però che questi passaggi violenti dell’Antico Testamento sono descrittivi, non prescrittivi. Si riferiscono a vicende particolari riguardanti gli ebrei e altri popoli presenti in Palestina migliaia di anni fa, ma non contengono in via generale dei comandi rivolti ai fedeli di imitare questi comportamenti: prova ne è che non esistono delle organizzazioni terroristiche che usano questi testi biblici per giustificare la propria violenza. La tradizione ebraica e cristiana non li ha mai celebrati, ma li ha visti come dei problemi da risolvere. Per i teologi cristiani la Bibbia contiene una rivelazione graduale adatta al livello di evoluzione morale dell’umanità, che dalla barbarie approda, col passare dei millenni, alla perfezione del Vangelo. Questi episodi sanguinari vanno quindi letti alla luce dell’imperfetto stadio di sviluppo morale dei tempi antichi.

Anche le aggressioni compiute dai cristiani nel corso della storia hanno subito un costante processo di autocritica perché contraddicevano il messaggio evangelico, mentre la guerra santa per propagare l’islam e sottomettere gli infedeli è sempre stata parte integrante della dottrina islamica.

Il cristianesimo, ricorda Spencer, è una religione di pace priva di movimenti che propugnano il terrorismo o la guerra santa, mentre l’islam è una religione della spada in cui, secondo le stime più prudenti, oltre cento milioni di jihadisti in attività mirano a imporre la legge islamica non solo nei paesi a maggioranza musulmana, ma anche in Europa e negli Stati Uniti.

“Che si creda o meno nel Cristianesimo”, conclude Spencer, “oggi è necessario che tutti gli autentici amanti della libertà riconoscano il loro debito con l’Occidente cristiano e con la cultura giudeo-cristiana che ha costruito l’Europa e gli Stati Uniti. Chi ama la libertà deve rendersi conto che questa grande civiltà è in pericolo e che merita di essere difesa. Da questo primo passo dipendono tutti gli altri”.


Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 10:05:09 am
sì ma però è soltanto una differenza "temporale".

Il principio è uguale.

Semplicemente l'Islam di oggi è come il cristianesimo di ieri.

Con la differenza che il cristianesimo ha perso il potere temporale diretto e quindi si appoggia via via ad altre ideologie "inquinandosi" per stare a galla.

In questo sono d'accordo con Giubizza: le religioni "di base" sono tutte uguali, così come sono uguali le ideologie.

La libertà di pensiero che abbiamo noi cristiani occidentali oggi non è dovuta al cristianesimo, ma alla sconfitta del cristianesimo e al suo tentativo di mantenere comunque un'influenza.


Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 10:25:45 am
In questo sono d'accordo con Giubizza: le religioni "di base" sono tutte uguali, così come sono uguali le ideologie.

Ah sicuramente. Però preferisco il cristianesimo e la Democrazia all'islam e alla Dittatura. Poi ognuno ha le sue preferenze e vivendo in una società democratica abbiamo anche la libertà di esprimerle.

Per ora.

 :P
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 10:30:46 am
sì ma però è soltanto una differenza "temporale".

Con la differenza che il cristianesimo ha perso il potere temporale diretto e quindi si appoggia via via ad altre ideologie "inquinandosi" per stare a galla.

Il problema è proprio questo: l'islam non ha affatto perso il suo potere temporale e questo ti dice tutto.

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 10:30:54 am

Anche le aggressioni compiute dai cristiani nel corso della storia hanno subito un costante processo di autocritica perché contraddicevano il messaggio evangelico, mentre la guerra santa per propagare l’islam e sottomettere gli infedeli è sempre stata parte integrante della dottrina islamica.

Il cristianesimo, ricorda Spencer, è una religione di pace priva di movimenti che propugnano il terrorismo o la guerra santa, mentre l’islam è una religione della spada in cui, secondo le stime più prudenti, oltre cento milioni di jihadisti in attività mirano a imporre la legge islamica non solo nei paesi a maggioranza musulmana, ma anche in Europa e negli Stati Uniti.




beh non è proprio così: l'autocritica non è costante ma è odierna, e la guerra santa è un concetto nato ben prima della nascita della religione dell'Islam. Anche la visione del giudaismo come di una religione pacifica e che non fa proseliti è una visione moderna.
L'errore di fondo credo sia quello di non riconoscere che l'Islam sta facendo le stesse medesime cose che le altre religioni hanno fatto nel passato, purtroppo per noi disponendo anche di tecnologia e mezzi propri dell'era moderna.

 
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 10:46:59 am
beh non è proprio così: l'autocritica non è costante ma è odierna, e la guerra santa è un concetto nato ben prima della nascita della religione dell'Islam. Anche la visione del giudaismo come di una religione pacifica e che non fa proseliti è una visione moderna.
L'errore di fondo credo sia quello di non riconoscere che l'Islam sta facendo le stesse medesime cose che le altre religioni hanno fatto nel passato, purtroppo per noi disponendo anche di tecnologia e mezzi propri dell'era moderna.

 

Sarebbe più corretto dire che l'islam sta continuando a fare le medesime cose che faceva nel passato e che il cristianesimo ha smesso di fare. E a livello di vittime non è paragonabile alle crociate cristiane. La jihad rappresenta, per durata e per conseguenze, una delle istituzioni più rilevanti della storia umana, che ha sconvolto la vita di 270 milioni di persone per quasi 1400 anni. Le crociate furono solo una tardiva e limitata reazione a quattro secoli di ininterrotta guerra santa dei musulmani contro gli europei. Le crociate durarono meno di 200 anni (dal 1096 al 1270), sono cessate da 700 anni e geograficamente si limitarono alla Terra Santa, mentre la jihad islamica ha avuto un carattere universale e permanente.

Però non conosco il numero di vittime che hanno fatto i conquistadores se devo essere sincero: aspetto ragguagli.

Il punto è cmq che loro continuano sulla stessa falsariga da 1400 anni a questa parte. Non hanno cambiato di una virgola la loro cultura, la loro politica, la loro società e la loro mentalità. Retrogradi erano e retrogradi sono rimasti.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 11:01:03 am
Sarebbe più corretto dire che l'islam sta continuando a fare le medesime cose che faceva nel passato e che il cristianesimo ha smesso di fare. E a livello di vittime non è paragonabile alle crociate cristiane. La jihad rappresenta, per durata e per conseguenze, una delle istituzioni più rilevanti della storia umana, che ha sconvolto la vita di 270 milioni di persone per quasi 1400 anni. Le crociate furono solo una tardiva e limitata reazione a quattro secoli di ininterrotta guerra santa dei musulmani contro gli europei. Le crociate durarono meno di 200 anni (dal 1096 al 1270), sono cessate da 700 anni e geograficamente si limitarono alla Terra Santa, mentre la jihad islamica ha avuto un carattere universale e permanente.

Però non conosco il numero di vittime che hanno fatto i conquistadores se devo essere sincero: aspetto ragguagli.

Il punto è cmq che loro continuano sulla stessa falsariga da 1400 anni a questa parte. Non hanno cambiato di una virgola la loro cultura, la loro politica, la loro società e la loro mentalità. Retrogradi erano e retrogradi sono rimasti.


http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=29332

270 milioni di vittime del Jihad e altre bufale
di Miguel Martinez - 07/12/2009

Fonte: kelebek [scheda fonte]



Un lettore mi segnala un testo che gira in rete, secondo cui i musulmani avrebbero ucciso 270 milioni di non musulmani in 1400 anni di jihad; e precisamente 60 milioni di cristiani, 80 milioni di indù, 10 milioni di buddisti (in Afghanistan e lungo la Via della Seta), più 120 milioni di cristiani e animisti in Africa.[1]

Su Internet, testi di questo tipo corrono a notevole velocità; e questo è scritto in un inglese talmente semplice da essere traducibile persino da un neocon italiano. Per cui presumo che lo troveremo presto anche in italiano, se non c'è già.

L'affermazione viene fatta da un certo Bill Warner, in un'intervista a Front Page Magazine,  il principale organo planetario dell'islamofobia.



...

Mettiamo da parte ogni opinione sulle conquiste islamiche; e anche l'ovvia obiezione che il soggetto conquistatore - la comunità islamica unita e combattente - è sparito dalla storia meno di trent'anni dopo la morte di Muhammad. Dopo, non è stato "l'Islam" a fare questo o quello, ma innumerevoli gruppi, capi, tribù e stati in lotta soprattutto tra di loro, che hanno agito anche come musulmani.

Le prime conquiste islamiche hanno qualcosa in comune con la conquista spagnola delle Americhe. In entrambi i casi, ad agire erano giovani irrequieti e marginali, dotati di un coraggio fuori dal comune, che combinavano un'indubbia fede al desiderio di arricchirsi.

Il caso dell'India è particolarmente interessante, perché - come il Messico per i cristiani - fu il primo incontro tra un agguerrito monoteismo e una civiltà che possiamo chiamare "pagana".

Il Sindh - l'attuale Pakistan meridionale - fu conquistato da un giovane arabo di diciassette anni, Muhammad bin Qasim Al-Thaqafi; i conquistatori furono spietati con chi resisteva e provarono la stessa orripilata meraviglia dei conquistadores davanti alla civiltà aliena che appariva loro davanti, anche se furono molto più tolleranti nei confronti della religiosità locale.

Il parallelo è interessante, perché sappiamo che molta gente è effettivamente morta in seguito alle conquiste spagnole. Per stimare approssimativamente il numero di vittime, basterebbe calcolare la differenza tra quelli che c'erano prima della Conquista e quelli che c'erano dopo.

Gli spagnoli hanno svolto censimenti fiscali, da cui si può dedurre una popolazione - tra area messicana e area peruviana - di circa 3 milioni di persone verso il 1570.[3]

Ma quante ce n'erano prima? Vari demografi si sono messi a fare i conti. Il bello è che alla fine le loro stime sulla popolazione precolombiana delle Americhe variano da 8 milioni a 112 milioni. Avete indovinato - le cifre riflettono abbastanza rigorosamente le idee politiche dei demografi in questione.[4]

Per il Medio Oriente del settimo secolo - figuriamoci per l'Afghanistan o il Sindh - manca ogni certezza sulla popolazione preislamica, come su quella successiva alla conquista islamica.

Per dirla con un'elegante formula matematica, la cifra esatta delle "vittime del jihad" quindi è ? - ? = ?

Senza aver fatto particolari studi a riguardo, sospetto però che il numero dei morti nelle varie conquiste islamiche sia stato molto minore di quello provocato dalle conquiste spagnole nelle Americhe.

Innanzitutto, ricordiamo che la grandissima maggioranza dei morti nelle Americhe fu dovuta a una serie di malattie - vaiolo, morbillo e altro - rispetto a cui gli abitanti erano indifesi. Malattie che si combinavano in maniera devastante con un generale sradicamente sociale, economico e culturale.

Invece, le terre conquistate dai musulmani si trovavano tutte lungo storiche vie di comunicazione, per cui l'impatto in termini di nuove malattie deve essere stato irrilevante.

Sia in Medio Oriente che nelle Americhe, i protagonisti erano un numero relativamente ristretto di giovani avventurieri. Che se avessero voluto veramente sterminare i popoli conquistati, avrebbero dovuto passare tutta la vita in faticosi viaggi di villaggio in villaggio, per poi perdere giornate intere a tagliare teste. I massacri ci furono, e anche terribili; ma nulla in termini di grandi numeri. L'omicidio di massa è diventato uno sport piacevole solo dopo l'invenzione del mitra e dell'aereo.

In realtà, i conquistatori - spagnoli come arabi - hanno fatto lavorare per loro i popoli conquistati e si sono costruiti dei gradevoli harem con le donne locali (Hernán Cortés fu un poligamo comparabile al nostro Presidente del Consiglio).

Ci sono però notevoli differenze anche qui. Gli spagnoli si sono trovati di fronte comunità contadine fondate sulla sussistenza, e hanno dovuto trasformare gli indigeni in minatori, costruttori di strade e di città e produttori di cibi di loro gradimento, proprio mentre ne espropriavano le terre per insediarvi il bestiame. E' facile immaginare cosa abbia significato in termini di crollo dei sistemi produttivi tradizionali.

Gli arabi, invece, si sono in larga misura impossessati di sistemi di sfruttamento già esistenti: il meccanismo per spremere lo spremibile dai contadini persiani non è cambiato granché dai sassanidi ai tempi dell'ultimo Scià.

Senza cadere nel mito della diffusione pacifica dell'Islam, è probabile che i contadini abbiano in genere provato sollievo per il cambio di padroni - un sollievo demograficamente significativo, perché voleva dire mangiare un po' di più e faticare un po' di meno. Infatti, il sistema islamico era relativamente più decentrato di quello bizantino (o di quello spagnolo nelle Americhe), e il centralismo crollò comunque presto: i conquistatori potevano pensare a se stessi, ma non dovevano contribuire molto a lontane corti ed eserciti.

L'archeologia e la genetica ci dimostrano che possono avvenire grandi cambiamenti culturali e linguistici, senza bisogno che una popolazione faccia fuori un'altra: il genetista inglese Stephen Oppenheimer ha recentemente dimostrato che gli attuali abitanti delle isole britanniche hanno ancora oggi molto di più in comune, in termini di DNA, con i baschi che con i celti e poi con i germani di cui hanno preso successivamente lingua e cultura.

Riguardo a questa questione, bisogna distinguere tra le conquiste arabe in Africa e quelle arabe e poi turche in Oriente. Nel primo caso, abbiamo una grande diffusione linguistica, soprattutto dopo l'anno 1000, però - quasi quattro secoli dopo la fine dell'unità islamica. Molti nordafricani vantano oggi una discendenza araba, anche se sembra che si tratti spesso di una semplice finzione, per avvicinarsi alla famiglia del Profeta.

Invece a est dell'Iraq, non si è diffusa nemmeno la lingua araba. Mentre gli studi genetici dell'attuale Turchia dimostrano che la popolazione attuale - pur parlando una lingua centroasiatica -  è geneticamente affine a quella dei balcani.

Dare i numeri è un'ossessione caratteristica dei nostri tempi. E spararli grossi, pure.

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 11:11:05 am
Non ne usciamo più, ti avviso!!!

 ;)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 11:23:34 am
sì ma però è soltanto una differenza "temporale".

Il principio è uguale.
e quale sarebbe il prioncipio uguale?

Citazione
Semplicemente l'Islam di oggi è come il cristianesimo di ieri.
non centra nulla.
Citazione
Con la differenza che il cristianesimo ha perso il potere temporale diretto e quindi si appoggia via via ad altre ideologie "inquinandosi" per stare a galla.
In questo sono d'accordo con Giubizza: le religioni "di base" sono tutte uguali, così come sono uguali le ideologie.
La libertà di pensiero che abbiamo noi cristiani occidentali oggi non è dovuta al cristianesimo, ma alla sconfitta del cristianesimo e al suo tentativo di mantenere comunque un'influenza.
il cristianesimo non ha mai avuto intenzione di avere potere sulle persone.

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 11:30:30 am
beh non è proprio così: l'autocritica non è costante ma è odierna, e la guerra santa è un concetto nato ben prima della nascita della religione dell'Islam.
beh no, lo conosceva benissimo già quando invase la spagna e la chiesa fu costretta a cacciarli via per difendere la sua identità e ci riusci dopo un lungo periodo di sottomissione  degli spagnoli da parte dei musaulmani.
quelle fu descritto come uno dei mali della chiesa cattolica....
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 11:31:27 am
Non ne usciamo più, ti avviso!!!

 ;)

 :lol:


ma guarda che non ne esce nessuno.

La mia personale opinione è che contrastare l'indubbia sottomissione psicologica che si è creata nei confronti del terzomondo, e dell'Islam con gli argomenti .. noi queste cose qui non le abbiamo mai fatte, voi avete fatto peggio, la nostra cultura è migliore - lo è sempre stata, abbiamo smesso subito e comunque l'abbiamo fatto per rispondere a voi etc. è una reazione più o meno uguale a chi si fa sopraffare dal senso di colpa per crimini e criminucoli commessi da antenati e vicini di casa non ben definiti e continua a controbattere con e ma noi abbiamo fatto uguale anzi peggio, loro lo fanno per reazione, la loro cultura è migliore etc.

Sono ambedue estremismi.

Scusa se tento di mantenere faticosamente il centro di gravità permanente  :rolleyes: anche qui .. visto da destra/sinistra è cerchiobottismo oppure equilibrio, a seconda che si contestino opinioni estremiste di destra o di sinistra   :lol:
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 11:37:56 am
e quale sarebbe il prioncipio uguale?
non centra nulla.il cristianesimo non ha mai avuto intenzione di avere potere sulle persone.




1) Quello che è spiegato, benissimo, secondo me nell'analisi nel link che ho pubblicato.

2) C'entra, in quanto rispondevo alla contestazione di diversità delle religioni, la diversità la vediamo solo oggi (e per carità sono d'accordo di guardare all'oggi, ma senza tentare ricostruzioni storiche che sono e possono essere soltanto parziali)

3) Che il cristianesimo non abbia mai avuto intenzione di avere potere sulle persone ... mi pare un po' difficile da sostenere, com'è difficile sostenere per tutte le religioni. Diciamo che qualche volta gli è riuscito e qualche volta no.


Tu soltanto oggi, puoi permetterti libera di pensiero, puoi permetterti di essere agnostica e di manifestarlo, di scegliere, appunto, soltanto quello che ti piace della tua cultura. Ma questa libertà di scelta indebolisce la cultura (questa è l'altra faccia della medaglia appunto, perchè viene a mancare l'esercizio del potere sulle persone)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 11:39:03 am
:lol:


ma guarda che non ne esce nessuno.

La mia personale opinione è che contrastare l'indubbia sottomissione psicologica che si è creata nei confronti del terzomondo, e dell'Islam con gli argomenti .. noi queste cose qui non le abbiamo mai fatte, voi avete fatto peggio, la nostra cultura è migliore - lo è sempre stata, abbiamo smesso subito e comunque l'abbiamo fatto per rispondere a voi etc. è una reazione più o meno uguale a chi si fa sopraffare dal senso di colpa per crimini e criminucoli commessi da antenati e vicini di casa non ben definiti e continua a controbattere con e ma noi abbiamo fatto uguale anzi peggio, loro lo fanno per reazione, la loro cultura è migliore etc.

Sono ambedue estremismi.

Scusa se tento di mantenere faticosamente il centro di gravità permanente  :rolleyes: anche qui .. visto da destra/sinistra è cerchiobottismo oppure equilibrio, a seconda che si contestino opinioni estremiste di destra o di sinistra   :lol:

Concordo.

E' cmq difficile mantenere il centro di gravità. Per inciso la mia non è un'opinione estremista, è solo quello che vedo. Disprezzo gli estremismi da entrambo i lati. Cmq il mio compito per l'anno nuovo è documentarmi su questo Bill Warner, promesso.

 ;)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 11:49:53 am
:lol:


ma guarda che non ne esce nessuno.

La mia personale opinione è che contrastare l'indubbia sottomissione psicologica che si è creata nei confronti del terzomondo, e dell'Islam con gli argomenti .. noi queste cose qui non le abbiamo mai fatte, voi avete fatto peggio, la nostra cultura è migliore -
non è tanto personale la tua opinione,
è identica alla morale di bene e male occidente cristiana. con l'islam non centra nulla.
è vero che noi queste cose non le abbiamo fatte nemmeno nel 500, perché non eravamo nati nemmeno, ma non si può affrontare il fenomeno islamico se lo si giudica con la nostra morale, la loro è diversa
la differenza più importate è il personaggio di maometto con gesù.
a proposito come mai da così fastidio ai musulmani il crocefisso?
la risposta è nel corano.
ma ci può arrivare tranquillamente da soli.
per capire l'enorme differenza tre le due religioni. dove è inutile decidere quale sia più giusta e più equilibrata, ma serve solo per capire l'enorme incompatibilità tra le due culture.

Citazione
lo è sempre stata, abbiamo smesso subito e comunque l'abbiamo fatto per rispondere a voi etc.[/i] è una reazione più o meno uguale a chi si fa sopraffare dal senso di colpa per crimini e criminucoli commessi da antenati e vicini di casa non ben definiti e continua a controbattere con e ma noi abbiamo fatto uguale anzi peggio, loro lo fanno per reazione, la loro cultura è migliore etc.
Sono ambedue estremismi.
Scusa se tento di mantenere faticosamente il centro di gravità permanente  :rolleyes: anche qui .. visto da destra/sinistra è cerchiobottismo oppure equilibrio, a seconda che si contestino opinioni estremiste di destra o di sinistra   :lol:

che centra ora la destra e la sinistra?

non ti seguo rita.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 13:15:22 pm
1) Quello che è spiegato, benissimo, secondo me nell'analisi nel link che ho pubblicato.
il link che hai publicato mi sembra il solito discorso "anticristiano" di cui già se ne è parlato. ma ci sono altrettanti link e libri che affermano il contrario.
Citazione
2) C'entra, in quanto rispondevo alla contestazione di diversità delle religioni, la diversità la vediamo solo oggi (e per carità sono d'accordo di guardare all'oggi, ma senza tentare ricostruzioni storiche che sono e possono essere soltanto parziali)
la diversità è impossibile che la si veda solo oggi. sono due religioni diverse. l'islam è considerata come l'ultima verità rivelata a maometto, molto diversa dal dio fatto uomo per liberarci dai peccati. la differenza è in gesù e in maometto, personaggi  opposti, con fini  diversi.

il ricostruire la storia, se permetti, lo faccio fare dagli storici, non certo da me, un agnostico che ha cercato di ricostruire la leggendaria "cattiveria" cattolica, è il medievista francese
Leo Moulin, le sue minuziose ricerche lo hanno portato poi ad affermare questo nonostante l'essere stato uno agnostico convinto:
«Date retta a me, vecchio incredulo che se ne intende: il capolavoro della propaganda anti-cristiana è l'essere riusciti a creare nei cristiani, nei cattolici soprattutto, una cattiva coscienza; a instillarli l'imbarazzo, quando non la vergogna, per la loro storia. A furia di insistere, dalla riforma sino ad oggi, ce l'hanno fatta a convincervi di essere i responsabili di tutti o quasi i mali del mondo. Vi hanno paralizzato nell'autocritica masochista, per neutralizzare la critica di ciò che ha preso il vostro posto. Da tutti vi siete lasciati presentare il conto, spesso truccato, senza quasi discutere. Non c'è problema o errore o sofferenza nella storia che non vi siano stati addebitati. E voi, così spesso ignoranti del vostro passato, avete finito per crederci, magari per dar loro man forte. Invece io (agnostico, ma storico che cerca di essere oggettivo) vi dico che dovete reagire, in nome della verità. Spesso, infatti, non è vero. E se qualcosa di vero c'è, è anche vero che, in un bilancio di venti secoli di cristianesimo, le luci prevalgono di gran lunga sulle ombre. Ma poi: perchè non chiedere a vostra volta il conto a chi lo presenta a voi? Sono forse stati migliori i risultati di ciò che è venuto dopo? Da quali pulpiti ascoltate, contriti, certe prediche?»
Citazione
3) Che il cristianesimo non abbia mai avuto intenzione di avere potere sulle persone ... mi pare un po' difficile da sostenere, com'è difficile sostenere per tutte le religioni. Diciamo che qualche volta gli è riuscito e qualche volta no.
come no? non mi sembra che i primissimi cristiani si siano imposti con le parole di gesù e con lui stesso a capo di un esercito  per liberare i giudei dall'invasione romana. e non mi sembra che il cristianesimo, quando iniziava a diffondersi a roma ha trovato degli agnellini con una struttura sociale di solidarietà e di reciproco rispetto tra le differenze sociali, ma vi era l'impero romano, dove la schiavitù e il potere prosperato da poche persone contro la plebe, era un concetto abbastanza comune. casomai si può parlare come, quando e perché la chiesa cattolica ha cercato di difendere la sua identità contro chi e perché. forse il mostrare l'altra guancia ai nemici, come il fondatore del cristianesimo aveva insegnato, non è stato fatto quasi mai ...ma se i principi fondamentali del cristianesimo non sono stati quasi mai seguiti , come si può ancora dire che fu proprio il cristianesimo a voler imporre il poterete?
che poi se tutte le religioni sono uguali e il fine di tutte è uguale, bisogna chiederci se è vero che eliminare le religioni possa portare pace e reciproco rispetto senza nessuno che vuol dominare l'altro. beh il comunismo ha risposto a questa domanda con un secco no.

Citazione
Tu soltanto oggi, puoi permetterti libera di pensiero, puoi permetterti di essere agnostica e di manifestarlo, di scegliere, appunto, soltanto quello che ti piace della tua cultura. Ma questa libertà di scelta indebolisce la cultura (questa è l'altra faccia della medaglia appunto, perchè viene a mancare l'esercizio del potere sulle persone)
solo oggi? sei sicura?
beh no è esatto. lo dimostra come il popolo abituato a credere alla dea madre, ha ottenuto la sua sostituzione con la beata vergine, quanta libertà già cerca nel cristianesimo, (bastava ammazzare tutti quelli che non concepivano che la madre di dio fosse nata con il peccato originale come tutti, invece di accontentare il popolo con l'immacolata concezione.) basta osservare come il cristianesimo è stato modellato negli stati uniti, secondo il loro principio di libertà per capire che come religione è sempre stata "plasmabile".
l'occidente che affonda le sue radici nel cristianesimo, si è distinto a differenza dell'islam in una crescita sia scientifica, tecnologica e laica da secoli, non da oggi o da pochi anni,
per l'islam era inutile chiedersi e capire le leggi fisiche, per loro allah le può cambiare quando vuole se gli gira. se fosse come dici tu, se tale libertà fosse un fatto recente, il progresso tra le due culture sarebbe identico, ma non lo è ed infatti son loro che emigrano da noi, pur odiando l'occidente sia per il cristianesimo sia per il forte laicismo che lo contrappone da sempre.
ciò che rende debole il cristianesimo, è il cristianesimo stesso. lo è stato da sempre.
il mea culpa strumentalizzato dagli atei e dai sinistri (che hanno preso cmq spunto dallo stesso cristianesimo le loro ideologie), è da un pezzo che vogliono distruggere l'occidente perché la loro utopia nella pratica è irrealizzabile...sono dei sognatori pieni di rancore che oggi son pronti a sacrificare tutti per i loro sogni infranti. è un tallone d' Achille sempre esistito nel cristianesimo e l'ho sempre detto. ma questo mica vuol dire che si deve essere disposti a farsi schiacciare da delle teste calde, che arrivano belli freschi a cibarsi intanto del buono che ha anche portato.





Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 13:42:02 pm
il link che hai publicato mi sembra il solito discorso "anticristiano" di cui già se ne è parlato. ma ci sono altrettanti link e libri che affermano il contrario. la diversità è impossibile che la si veda solo oggi. sono due religioni diverse. l'islam è considerata come l'ultima verità rivelata a maometto, molto diversa dal dio fatto uomo per liberarci dai peccati. la differenza è in gesù e in maometto, personaggi  opposti, con fini  diversi.

il ricostruire la storia, se permetti, lo faccio fare dagli storici, non certo da me, un agnostico che ha cercato di ricostruire la leggendaria "cattiveria" cattolica, è il medievista francese
Leo Moulin, le sue minuziose ricerche lo hanno portato poi ad affermare questo nonostante l'essere stato uno agnostico convinto:
«Date retta a me, vecchio incredulo che se ne intende: il capolavoro della propaganda anti-cristiana è l'essere riusciti a creare nei cristiani, nei cattolici soprattutto, una cattiva coscienza; a instillarli l'imbarazzo, quando non la vergogna, per la loro storia. A furia di insistere, dalla riforma sino ad oggi, ce l'hanno fatta a convincervi di essere i responsabili di tutti o quasi i mali del mondo. Vi hanno paralizzato nell'autocritica masochista, per neutralizzare la critica di ciò che ha preso il vostro posto. Da tutti vi siete lasciati presentare il conto, spesso truccato, senza quasi discutere. Non c'è problema o errore o sofferenza nella storia che non vi siano stati addebitati. E voi, così spesso ignoranti del vostro passato, avete finito per crederci, magari per dar loro man forte. Invece io (agnostico, ma storico che cerca di essere oggettivo) vi dico che dovete reagire, in nome della verità. Spesso, infatti, non è vero. E se qualcosa di vero c'è, è anche vero che, in un bilancio di venti secoli di cristianesimo, le luci prevalgono di gran lunga sulle ombre. Ma poi: perchè non chiedere a vostra volta il conto a chi lo presenta a voi? Sono forse stati migliori i risultati di ciò che è venuto dopo? Da quali pulpiti ascoltate, contriti, certe prediche?»come no? non mi sembra che i primissimi cristiani si siano imposti con le parole di gesù e con lui stesso a capo di un esercito  per liberare i giudei dall'invasione romana. e non mi sembra che il cristianesimo, quando iniziava a diffondersi a roma ha trovato degli agnellini con una struttura sociale di solidarietà e di reciproco rispetto tra le differenze sociali, ma vi era l'impero romano, dove la schiavitù e il potere prosperato da poche persone contro la plebe, era un concetto abbastanza comune. casomai si può parlare come, quando e perché la chiesa cattolica ha cercato di difendere la sua identità contro chi e perché. forse il mostrare l'altra guancia ai nemici, come il fondatore del cristianesimo aveva insegnato, non è stato fatto quasi mai ...ma se i principi fondamentali del cristianesimo non sono stati quasi mai seguiti , come si può ancora dire che fu proprio il cristianesimo a voler imporre il poterete?
che poi se tutte le religioni sono uguali e il fine di tutte è uguale, bisogna chiederci se è vero che eliminare le religioni possa portare pace e reciproco rispetto senza nessuno che vuol dominare l'altro. beh il comunismo ha risposto a questa domanda con un secco no.
solo oggi? sei sicura?
beh no è esatto. lo dimostra come il popolo abituato a credere alla dea madre, ha ottenuto la sua sostituzione con la beata vergine, quanta libertà già cerca nel cristianesimo, (bastava ammazzare tutti quelli che non concepivano che la madre di dio fosse nata con il peccato originale come tutti, invece di accontentare il popolo con l'immacolata concezione.) basta osservare come il cristianesimo è stato modellato negli stati uniti, secondo il loro principio di libertà per capire che come religione è sempre stata "plasmabile".
l'occidente che affonda le sue radici nel cristianesimo, si è distinto a differenza dell'islam in una crescita sia scientifica, tecnologica e laica da secoli, non da oggi o da pochi anni,
per l'islam era inutile chiedersi e capire le leggi fisiche, per loro allah le può cambiare quando vuole se gli gira. se fosse come dici tu, se tale libertà fosse un fatto recente, il progresso tra le due culture sarebbe identico, ma non lo è ed infatti son loro che emigrano da noi, pur odiando l'occidente sia per il cristianesimo sia per il forte laicismo che lo contrappone da sempre.
ciò che rende debole il cristianesimo, è il cristianesimo stesso. lo è stato da sempre.
il mea culpa strumentalizzato dagli atei e dai sinistri (che hanno preso cmq spunto dallo stesso cristianesimo le loro ideologie), è da un pezzo che vogliono distruggere l'occidente perché la loro utopia nella pratica è irrealizzabile...sono dei sognatori pieni di rancore che oggi son pronti a sacrificare tutti per i loro sogni infranti. è un tallone d' Achille sempre esistito nel cristianesimo e l'ho sempre detto. ma questo mica vuol dire che si deve essere disposti a farsi schiacciare da delle teste calde, che arrivano belli freschi a cibarsi intanto del buono che ha anche portato.








Nel momento in cui i cristiani hanno cessato di essere perseguitati e sono diventati religione di stato (con Costantino) hanno iniziato a loro volta una loro persecuzione.

Quando dici che i principi fondamentali del cristianesimo non sono mai stati seguiti o sono stati travisati più volte, ti si puo' rispondere che anche i principi fondamentali della religione musulmana non sono mai stati seguito o sono stati travisati.

In sostanza stai facendo, secondo me, quello che sosteneva Giubizza: una cernita di quello che ti piace nella cultura occidentale, cioè una costruzione della tua personale cultura (non è una cosa cattiva, anch'io la penso come Giubizza), ma questo porta a più libertà di pensiero e a un'atomizzazione della cultura, si perde quella da cui si è partiti. Quella islamica è ancora una cultura collettiva e compatta. Per questo è difficile da contrastare. Ma fra mille anni, o forse anche meno, puo' pure essere che anche loro atomizzino la loro cultura, già in molti lo fanno, già tanti seguono la cultura e le mode occidentali, altri continuano ferrei nella loro tradizione


Citazione
solo oggi? sei sicura?
beh no è esatto. lo dimostra come il popolo abituato a credere alla dea madre, ha ottenuto la sua sostituzione con la beata vergine, quanta libertà già cerca nel cristianesimo, (bastava ammazzare tutti quelli che non concepivano che la madre di dio fosse nata con il peccato originale come tutti, invece di accontentare il popolo con l'immacolata concezione.) basta osservare come il cristianesimo è stato modellato negli stati uniti, secondo il loro principio di libertà per capire che come religione è sempre stata "plasmabile".

sì .. direi di sì, Giordano Bruno è stato bruciato vivo per aver espresso la sua opinione  :P quindi presumo proprio che anche tu all'epoca non avresti potuto manifestare il tuo agnosticismo con tanta disinvoltura.

Il resto del discorso non lo capisco molto (soprattutto il riferimento all'Immacolata Concezione ... o meglio lo capisco, si tratta sempre di prendere un avvenimento e un fatto singolo, adattarne le intenzioni e poi presentarlo come dimostrazione di un concetto enormemente più generale, cerca di capire Giulia, non voglio dire che non sia possibile o che non sia vero, è che, nonostante si affermi il contrario, si cade sempre nel concetto "noi più evoluti - voi peggio" *). Ill fatto che il cristianesimo si modelli e cambi versione per adattarsi al potere dipende dalla mancanza e dalla perdita di un potere diretto. Ma se è plasmabile ritorniamo al discorso sulla definizione di "cultura". Che cultura è una cultura che si adegua e cambia seguendo il vento? E che si è adeguata anche al femminismo, comunque, sia, secondo me, si è adeguata alla sinistra... per l'appunto tu dici pure che è la sinistra che si è ispirata ai principi cristiani dell'origine.




*e poi scusa ma il dogma dell'Immacolata Concezione è proprio del cattolicesimo e non del cristianesimo, non facciamo confusione.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 13:59:55 pm
il link che hai publicato mi sembra il solito discorso "anticristiano" di cui già se ne è parlato. ma ci sono altrettanti link e libri che affermano il contrario. la diversità è impossibile che la si veda solo oggi. sono due religioni diverse. l'islam è considerata come l'ultima verità rivelata a maometto, molto diversa dal dio fatto uomo per liberarci dai peccati. la differenza è in gesù e in maometto, personaggi  opposti, con fini  diversi.

il ricostruire la storia, se permetti, lo faccio fare dagli storici, non certo da me, un agnostico che ha cercato di ricostruire la leggendaria "cattiveria" cattolica, è il medievista francese ... etc.





Un'altra cosa ... io permetto tutto quello che vuoi, ma guarda che la tesi sostenuta nel link dell'ariannaeditrice (non ho manco guardato l'autore) è la stessa che sostieni tu.

Ipotesi demografiche che cambiano radicalmente a seconda se gli studiosi sono pro o contro una parte.

Ipotesi storiche che cambiano radicalmente a seconda se gli studiosi sono pro o contro una parte.

Quindi da quali demografi e da quali storici fai fare la ricostruzione?

Tu prendi un medievista francese che ti presenta il MedioEvo come un periodo luminoso e che la leggendaria cattiveria cattolica è stata truccata ... dall'altra parte c'è un (non so nemmeno come si chiama) che ti dice: attenti alla leggendaria "cattiveria" islamica perchè non è così. Attenti a chi spara i numeri e belli grossi così..

E probabilmente la verità sta nel mezzo.

Non vorrei che tu avessi equivocato: io non penso che i cattolici o i cristiani siano colpevoli di tutti i mali del mondo, ma nemmeno che lo siano gli islamici.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 15:03:46 pm
Citazione
Nel momento in cui i cristiani hanno cessato di essere perseguitati e sono diventati religione di stato (con Costantino) hanno iniziato a loro volta una loro persecuzione.
e tutti gli altri cristiani che invece si sono allontanati e hanno dato origine al monachesimo?
quelli non li consideriamo per un cavolo perché altrimenti non possiamo condannare il cristianesimo in toto come religione identica all'islam? o semplicemente perché molti monasteri - non solo cristiani -sono stati rasi al suolo, proprio in virtù di quella loro componente pacifista e vulnerabile, di cui il cristianesimo fonda i suoi principi?
 
beh non ti sembra faziosa come atteggiamento?
leggi qualcosa sui monaci benedettini e poi dimmi se il cristianesimo si riduce alla persecuzione contro le invasioni barbariche qui in italia e le invasioni islamiche in spagna...
(e aggiungo:  poveri barbari e poveri islamici che sono stati attaccati dal cattivo cristianesimo.)


Citazione
Quando dici che i principi fondamentali del cristianesimo non sono mai stati seguiti o sono stati travisati più volte, ti si puo' rispondere che anche i principi fondamentali della religione musulmana non sono mai stati seguito o sono stati travisati.
eh rita scusami ma chi mai risponderebbe cosi?! :blink:
si darebbe la zappa sui piedi non credi? mostrerebbe una palese ignoranza, quindi un atto di ingenuità che prende per buono all'attuale posizione nel creare una società multietnica ad ogni costo, perché è da considerarsi ciecamente cosa buona e giusta.... ma non è mica obbligatorio essere ignoranti.
il corano , per i musulmani, rappresenta la parola di dio alla lettera, e non può essere interpretata, come avviene invece per la nostra bibbia.
nel corano vi sono diversi versetti che parlano di oppressione e distruzione dei miscredenti e si riferisce proprio ai cristiani e agli ebrei.
ne posto alcuni:
"In verita’, coloro che avranno rifiutato la fede ai nostri segni li faremo ardere in un fuoco e non appena la loro pelle sara’ cotta dalla fiamma la cambieremo in altra pelle, a che meglio gustino il tormento, perché Allah e’ potente e saggio» (Sura 4:56).

"La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra e’ che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l'ignominia che li tocchera’ in questa vita; nell'altra vita avranno castigo immenso" (Sura 5;33)

“Uccidete gli infedeli ovunque li incontriate. Questa e’ la ricompensa dei miscredenti.” (Sura 2:191)

“Vi e’ stato ordinato di combattere, anche se non lo gradite. E' possibile che abbiate avversione per qualcosa che invece e’ un bene per voi, e può darsi che amiate una cosa che invece vi e’ nociva. Allah sa e voi non sapete. ” (Sura 2:216).

«Instillerò il mio terrore nel cuore degli infedeli; colpiteli sul collo e recidete loro la punta delle dita... I miscredenti avranno il castigo del Fuoco! ... Non siete certo voi che li avete uccisi: e’ Allah che li ha uccisi» (Sura 8:12-17).

«Profeta, incita i credenti alla lotta. Venti di voi, pazienti, ne domineranno duecento e cento di voi avranno il sopravvento su mille miscredenti» (Sura 8:65).

«Quando poi saranno trascorsi i mesi sacri ucciderete gli idolatri dovunque li troviate, prendeteli, circondateli, catturateli ovunque in imboscate! Se poi si convertono e compiono la Preghiera e pagano la Decima, lasciateli andare» (Sura 9:5).

«Combattete coloro che non credono in Allah e nell'Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verita’, finche’ non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati.
Dicono i giudei: "Esdra e’ figlio di Allah"; e i cristiani dicono: "Il Messia e’ figlio di Allah". Questo e’ ciò che esce dalle loro bocche. Li annienti Allah. Quanto sono fuorviati!» (Sura 9:29-30).

«O voi che credete! Se non vi lancerete nella lotta, Allah vi castighera’ con doloroso castigo e vi sostituira’ con un altro popolo, mentre voi non potrete nuocerGli in nessun modo» (Sura 9:39).

«[gli ipocriti e i miscredenti] Maledetti! Ovunque li si trovera’ saranno presi e messi a morte.» (Sura 33:61).

«Quando incontrate gli infedeli, uccideteli con grande spargimento di sangue e stringete forte le catene dei prigionieri» (Sura 47:4).

sono solo alcuni.
sarah orabi, giovane egiziana islamica, ospite da bruno vespa, quando le hanno chiesto se lei riteneva giusto lapidare gli adulteri, si è messa a citare alcuni versetti dell'antico testamento "spacciandoli" per cristianesimo, ora non so dirti se lo ha fatto per profonda malafede o per profonda ignoranza verso la religione cristiana. questi versetti (non paragonabili comunque per numerosita’ e violenza al corano) sono stati banditi nel nuovo testamento e nel vangelo. la bibbia, ha subìto una evoluzione in positivo, all’opposto del corano, dove molti di questi versetti sono stati aggiunti nel corso dei secoli.

se ci si vuole limitare a fare un confronto tra le diverse dottrine in un ottica occidentale - tra chi è più buona e tra che è più cattiva come religione, lo si dovrebbe fare in modo onesto almeno. ma sinceramente non lo vedo necessario.
mi rendo conto delle profonde differenze tra le due culture. il problema, è la convivenza imposta ...sono completamente incompatibili tra loro. il punto a mio avviso è solo questo. il resto invece son discorsi demagogici che evitano di prendere atto di una semplice verità, possono coesistere le due diverse culture? se la risposta è no, di che altro dobbiamo parlare? dei vari patrizi - morti secoli fa - che hanno strumentalizzato il cristianesimo per i loro azzi? e che cavolo me ne fotte a me di farlo oggi? dopo che il bravo "cattocomunista" papa, ha chiesto scusa pure dei rutti che son scappati a qualche cristiano ad ogni abbuffata natalizia, ancora imperterriti ci si ostina a scusarsi e a vedere le "assomiglianze" tra le religioni...
abbiamo finito o ancora lo si deve fare?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 15:10:53 pm
Citazione
*e poi scusa ma il dogma dell'Immacolata Concezione è proprio del cattolicesimo e non del cristianesimo, non facciamo confusione.

ah beh...
doverosa precisazione. ma appunto per non fare confusione che vuol dire chiesa "cattolica"?
(no, magari si comprende una volta per tutte la possibilità di avere la religione cristiana tra chiesa protestante, ortodossa etc etc e allo stesso tempo una chiesa che si auto definisce cattolica ... fosse stata  identica alla religione islamica, mica ce ne'era bisogno.)
Citazione
sì .. direi di sì, Giordano Bruno è stato bruciato vivo per aver espresso la sua opinione   quindi presumo proprio che anche tu all'epoca non avresti potuto manifestare il tuo agnosticismo con tanta disinvoltura.
con precisione a quale epoca ti riferisci? no perché tanti altri invece lo hanno fatto.
hanno gettato le basi di pensiero puramente laico sia filosofiche che  scientifico .. . dici che darwin si è salvato grazie ad allah?

buona lettura
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 15:24:24 pm
Citazione
Tu prendi un medievista francese che ti presenta il MedioEvo come un periodo luminoso e che la leggendaria cattiveria cattolica è stata truccata ... dall'altra parte c'è un (non so nemmeno come si chiama) che ti dice: attenti alla leggendaria "cattiveria" islamica perchè non è così. Attenti a chi spara i numeri e belli grossi così..

e questo che film era scusa?
Citazione
io non penso che i cattolici o i cristiani siano colpevoli di tutti i mali del mondo, ma nemmeno che lo siano gli islamici.
ah ancora con sto discorso tra chi è più cattivo, che si deve concludere sempre o siamo tutti potenzialmente buoni o tutti potenzialmente cattivi.
no, non ci siamo proprio capiti rita allora.
non importa dai.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 15:26:39 pm
e tutti gli altri cristiani che invece si sono allontanati e hanno dato origine al monachesimo?
quelli non li consideriamo per un cavolo perché altrimenti non possiamo condannare il cristianesimo in toto come religione identica all'islam? o semplicemente perché molti monasteri - non solo cristiani -sono stati rasi al suolo, proprio in virtù di quella loro componente pacifista e vulnerabile, di cui il cristianesimo fonda i suoi principi?
 

Giulia ci rinuncio perchè quando parti a dare della "faziosa" non ti si ferma più e ti arrampichi sugli specchi pur di fare opposizione  :D

e tutti gli altri cristiani che hanno ucciso altri cristiani perchè la pensavano diversamente, ... magari per un piccolo dettaglio?  :lol:

e tutti i sufi che sono mistici musulmani più o meno paragonabili ai monaci?

Non so .. albigesi, catari, etc (non che i musulmani non abbiano fatto altrettanto e non si siano scissi in diverse correnti eh, per carità pure loro)

Ascolta, la contro-informazione è una bella cosa, ma quando la si prende come verità assoluta diventa faziosa nè più nè meno della storiografia ufficiale.

Anche il cristianesimo (nelle sue varie forme e in molte occasioni) ha preso alla lettera la Bibbia e i suoi versetti.

Cio' non significa certo che non abbia fatto molto di buono, ma CVD, anche se ti trinceri dietro la parola "diversità" stai facendo la classificazione "cultura migliore/ cultura peggiore".
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 15:39:05 pm
Citazione
io non penso che i cattolici o i cristiani siano colpevoli di tutti i mali del mondo, ma nemmeno che lo siano gli islamici.
guarda rita. ripeto e chiudo, il malinteso è tutto qui.
tu rimani ferma a sentirti in "obbligo" forse, non lo so, che nemmeno gli islamici son poi così cattivi e vi possono essere dei punti simili tra le varie religioni. in verità sia la storia che il diverso sviluppo degli occidentali con  le rende fortemente diversi...e beh sti cavoli se ognuno sta a casa sua.
quando invece il problema è una convivenza forzata in nome di quella attuale volontà nel creare una grande società multietnica, allora ai giorni nostri e su quelle che sono senza ombra di dubbio le profonde differenze si tirano obbiettivamente le somme per trarre le neutrali conclusioni.
tipo io e te andiamo in qualche paese islamico e preghiamo l'avemaria o il padrenostro vicino ad una moschea ... e vediamo se c'è la stessa identica tolleranza "cristiana occidentale" .
Citazione
Giulia ci rinuncio perché quando parti a dare della "faziosa" non ti si ferma più e ti arrampichi sugli specchi pur di fare opposizione 
specchi na' sega... ma anch'io rita la pensavo come te...


PS: poi una volta per tutte va chiarito questa presa di posizione che è personale e non centra nulla con un qualsiasi argomento o tema in cui ci si confronta.
ma che diamine significa questo termine " a giulia tu fai solo opposizione! " (termine deciso da bb ogni volta che una persona non è daccordo con il gruppo)

ma quale opposizione di che? tu puoi ignorare tutto ma proprio tutto ciò che ti fornisco pur di tenerti stretto "il gruppo" che se non si canta tutti allo stesso modo, si fa opposizione tanto per farla... strano atteggiamento, ma oh me ne farò una ragione ...
ma per curiosità opposizione contro chi e cosa?
bohh ... liberati dei tuoi pregiudizi così leggi ciò che ti dico quando faccio "opposizione" e non vedrai solo specchi, oppure non farlo se non vuoi ...
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 15:43:23 pm
e questo che film era scusa? ah ancora con sto discorso tra chi è più cattivo, che si deve concludere sempre o siamo tutti potenzialmente buoni o tutti potenzialmente cattivi.
no, non ci siamo proprio capiti rita allora.
non importa dai.

no, infatti direi che non ci si capisce: l'hai citato tu più sopra il medievalista francese bollando un link che analizzava il "dato" dei morti per mano musulmana in 1400 anni come il "solito anticristiano"


Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 30, 2009, 15:53:45 pm
il voler "quemmizzare" le stronzate comporta incontrovertibilmente lo "stronzificare" la QM.

E questo vale per tutto, non solo per la QM.

Val bene criticare l'islam, per carità - come del resto si può criticare tutto, per quel che mi riguarda - ma sparare stronzate pur di criticare evidenzia più che altro un senso di ripicca verso certe cose che non un vero spirito critico.

"Un islamico di merda ha pisciato leggendo il corano nel cesso pubblico, proprietà di "casa mia" (ossia della Repubblica italiana... Sic! :w00t: ), mi ha rubato il cesso per mezz'ora, ci ha messo il suo pisco che puzza più del mio e lo ha insozzato col suo corano di merdaaaa!!!! BUAAAAAH! ISLAMICI DI MERDA!!!!! SONO IO L'ITALIANO E STABILISCO IO LE REGOLE IN "CASA MIAAAAAA"!!!!!!! TUTTI FUORI A CALCI IN CULO STI ISLAMICI DI MERDA CHE CI ODIANO E CI DISPREZZANOOOOOO! :crybaby:

Su ragazzi, cerchiamo di essere più seri e meno patetici. :)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 15:54:13 pm
guarda rita. ripeto e chiudo, il malinteso è tutto qui.
tu rimani ferma a sentirti in "obbligo" forse, non lo so, che nemmeno gli islamici son poi così cattivi e vi possono essere dei punti simili tra le varie religioni. in verità sia la storia che il diverso sviluppo degli occidentali con  le rende fortemente diversi...e beh sti cavoli se ognuno sta a casa sua.
quando invece il problema è una convivenza forzata in nome di quella attuale volontà nel creare una grande società multietnica, allora ai giorni nostri e su quelle che sono senza ombra di dubbio le profonde differenze si tirano obbiettivamente le somme per trarre le neutrali conclusioni.
tipo io e te andiamo in qualche paese islamico e preghiamo l'avemaria o il padrenostro vicino ad una moschea ... e vediamo se c'è la stessa identica tolleranza "cristiana occidentale" .specchi na' sega... ma anch'io rita la pensavo come te...


Giulia io in realtà credo che tu  non possa affermare "anch'io Rita la pensavo come te"... perchè è  evidente (e ce lo siamo detti prima) che non ci si capisce proprio.

Citazione
tu rimani ferma a sentirti in "obbligo" forse, non lo so, che nemmeno gli islamici son poi così cattivi


ma io non mi sento in obbligo, io non penso che gli islamici siano così "cattivi" di default o per influenze culturali, ho già spiegato sopra il problema è che la loro cultura è ancora fortemente coesa e non si sono creati una cultura "atomizzata" come la nostra, in cui abbiamo diluito le regole della nostra cultura e abbiamo potuto scegliere quello che più ci aggrada della nostra cultura. E, ad oggi, è così. Ma se saremo noi (anzi i nostri figli o nipoti) a islamizzarci o loro (i loro figli e nipoti anzi) a cominciare a rifiutare la loro cultura non è possibile prevederlo.

Certo che a sta a noi, non sentirci sottomessi alla loro cultura, ma le convivenze forzate sono esistite anche nei secoli scorsi. L'America è in fondo il prodotto di una convivenza forzata.

Conviviamo pure coi cinesi, se è per questo, chi ti dice che alla fine, in maniera più silenziosa, non vincerà la loro cultura?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 30, 2009, 15:57:52 pm
http://www.youtube.com/watch?v=aXLMwFzGZ74

 :D
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Dicembre 30, 2009, 16:03:55 pm
nel corano vi sono diversi versetti che parlano di oppressione e distruzione dei miscredenti e si riferisce proprio ai cristiani e agli ebrei.
ne posto alcuni:
"In verita’, coloro che avranno rifiutato la fede ai nostri segni li faremo ardere in un fuoco e non appena la loro pelle sara’ cotta dalla fiamma la cambieremo in altra pelle, a che meglio gustino il tormento, perché Allah e’ potente e saggio» (Sura 4:56).

"La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra e’ che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l'ignominia che li tocchera’ in questa vita; nell'altra vita avranno castigo immenso" (Sura 5;33)

“Uccidete gli infedeli ovunque li incontriate. Questa e’ la ricompensa dei miscredenti.” (Sura 2:191)

“Vi e’ stato ordinato di combattere, anche se non lo gradite. E' possibile che abbiate avversione per qualcosa che invece e’ un bene per voi, e può darsi che amiate una cosa che invece vi e’ nociva. Allah sa e voi non sapete. ” (Sura 2:216).

«Instillerò il mio terrore nel cuore degli infedeli; colpiteli sul collo e recidete loro la punta delle dita... I miscredenti avranno il castigo del Fuoco! ... Non siete certo voi che li avete uccisi: e’ Allah che li ha uccisi» (Sura 8:12-17).

«Profeta, incita i credenti alla lotta. Venti di voi, pazienti, ne domineranno duecento e cento di voi avranno il sopravvento su mille miscredenti» (Sura 8:65).

«Quando poi saranno trascorsi i mesi sacri ucciderete gli idolatri dovunque li troviate, prendeteli, circondateli, catturateli ovunque in imboscate! Se poi si convertono e compiono la Preghiera e pagano la Decima, lasciateli andare» (Sura 9:5).

«Combattete coloro che non credono in Allah e nell'Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verita’, finche’ non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati.
Dicono i giudei: "Esdra e’ figlio di Allah"; e i cristiani dicono: "Il Messia e’ figlio di Allah". Questo e’ ciò che esce dalle loro bocche. Li annienti Allah. Quanto sono fuorviati!» (Sura 9:29-30).

«O voi che credete! Se non vi lancerete nella lotta, Allah vi castighera’ con doloroso castigo e vi sostituira’ con un altro popolo, mentre voi non potrete nuocerGli in nessun modo» (Sura 9:39).

«[gli ipocriti e i miscredenti] Maledetti! Ovunque li si trovera’ saranno presi e messi a morte.» (Sura 33:61).

«Quando incontrate gli infedeli, uccideteli con grande spargimento di sangue e stringete forte le catene dei prigionieri» (Sura 47:4).

Quindi tutte quelle popolazioni musulmane che non praticano la jihad, cioè la netta maggioranza, sarebbero eretiche?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 16:18:45 pm
Citazione
Giulia io in realtà credo che tu  non possa affermare "anch'io Rita la pensavo come te"... perchè è  evidente (e ce lo siamo detti prima) che non ci si capisce proprio.

invece sì, perché è un argomento che fa paura e ignoralo è ciò che la maggior parte degli occidentali preferiscono fare, come io stessa 3/4 anni fa facevo.
altrimenti perché oggi non si può lontanamente pensare di essere contro alla convivenza due culture così diverse e incompatibili?
non ti sembra anche questa una "verità assoluta" poco credibile?

tu fai discorsi demagogici, ti tocca rispolverare il medioevo e come questo è rappresentato a tutti in una sola visione...sai in quella visione che tu hai definito verità assoluta.
io ti ho detto dove voglio andare a parare: non credo assolutamente ad una relazione pacifica e in armonia con il popolo islamico, i motivi per cui lo credo te li ho forniti ampiamente...ignorali tutti se vuoi e parla di specchi se vuoi ... pazienza.
tu invece sei convinta di si?
se è quella la differenza tra me e te, bene che ogniuno la pensi diversamente allora.
ecco un bel discorso pacifico e di rispetto tra le diverse culture:
In un sermone mandato in onda dalla tv di Hamas Al-Aksa (ora tradotto in inglese da MEMRI), il parlamentare e chierico di Hamas Yunis al-Astal (il beduino che vedete nell’immagine) ha detto ai fedeli che l’islam presto conquisterà Roma, “la capitale dei cattolici, la capitale crociata che ha dichiarato guerra all’islam e che ha insediato in Palestina i fratelli delle scimmie e dei maiali [gli ebrei] per impedire il risveglio dell’islam”, come fu per Costantinopoli. Roma, ha affermato al-Astal, diventerà “un avamposto della conquista islamica che si estenderà su tutta l’Europa e poi si volgerà alle due Americhe ed anche all’Europa orientale”.

“Allah ha scelto voi per sé e per la sua religione – ha continuato il predicatore palestinese – affinché serviate da motore che traini questa nazione verso la fase della successione, della sicurezza e del consolidamento del potere, e verso la conquista delle capitali di tutto il mondo per mezzo della predicazione e delle conquiste militare. Credo che i nostri figli e i nostri nipoti erediteranno la nostra jihad [guerra santa] e i nostri sacrifici e, a Dio piacendo, i comandanti delle conquista si leveranno fra loro. Oggi noi instilliamo queste buone nozioni nelle loro anime e, mediante le moschee, i libri coranici e le storie del nostro Profeta, dei suoi compagni e dei grandi condottieri, li prepariamo per la missione di salvare l’umanità dal fuoco dell’inferno sul cui orlo oggi si trova”.
http://club.quotidianonet.ilsole24ore.com/arcibaldo/lislam_di_hamas_progetta_la_conquista_di_roma_per_conquistare_il_mondo
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 16:32:34 pm
Quindi tutte quelle popolazioni musulmane che non praticano la jihad, cioè la netta maggioranza, sarebbero eretiche?
a quale maggiorana ti riferisci?
se ti riferisci agli immigrati musulmani in occidete, per praticare la jihad apertamente si va in contro alle leggi vigenti del paese che li ospita.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 16:50:34 pm
invece sì, perché è un argomento che fa paura e ignoralo è ciò che la maggior parte degli occidentali preferiscono fare, come io stessa 3/4 anni fa facevo.


invece no.

Non fare anche dello psicologismo spiccio sulle persone, per cortesia, ne è già pieno il mondo.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 17:01:00 pm
invece no.

Non fare anche dello psicologismo spiccio sulle persone, per cortesia, ne è già pieno il mondo.
a non me lo permetti rita?
beh è ancora un paese libero :lol:
 non è certo - un mio psicologismo spiccio sulle persone- ma è la palese dimostrazione che si è vista a milano, a torino, a roma e a bologna come i cattivi cristani eredi dei cattivacci e delle crociate medioevali hanno fatto pippa mentre gli islamici affollavano occupavano i vari luoghi di culto cattolici per pregare e blaterare le loro robe , impedendo ai cristiani di entrare e pregare il loro dio a casa loro.
come hanno fatto pippa le forze dell'ordine e come fanno pippa le varie femministe di sinistra su tutti gli aspetti scontanti contro i diritti umani per le donne- e non si parla mica di quote rosa -
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 17:48:33 pm
invece sì, perché è un argomento che fa paura e ignoralo è ciò che la maggior parte degli occidentali preferiscono fare, come io stessa 3/4 anni fa facevo.
altrimenti perché oggi non si può lontanamente pensare di essere contro alla convivenza due culture così diverse e incompatibili?
non ti sembra anche questa una "verità assoluta" poco credibile?

tu fai discorsi demagogici, ti tocca rispolverare il medioevo e come questo è rappresentato a tutti in una sola visione...sai in quella visione che tu hai definito verità assoluta.


invece no, perchè se rileggi con calma il topic, senza i tuoi pregiudizi, ti accorgerai che non ho contestato la sottomissione psicologica occidentale ai musulmani ma ho contestato il modo di portare avanti le proprie ragioni.

Personalmente penso che la maggior parte degli occidentali non ignori l'argomento per "paura" ma proprio perchè le tesi sono esposte in maniera delirante.

Rispolverando addirittura Maometto e Gesù Cristo (e non l'ho fatto io), il primo vissuto 1500 anni fa, il secondo (forse perchè manco è sicuro) 2000 anni fa, per giustificare le proprie tesi.  Io poi stasero provo a leggere con calma i tuoi post, ma è che sono sempre molto lunghi e confusi e sinceramente si perde il filo.

Che nessuno si sia accorto dell'occupazione delle piazze da parte dei musulmani non mi risulta, anzi ne sono pieni i discorsi, nei forum,nelle piazze e sugli autobus.

Il fatto è che, solo in Italia, ci sono 600.000 musulmani e non credo siano stati tutti su quella piazza e nemmeno che siano tutti inviati di Al Quaeda, anzi è probabile che alcuni non siano nemmeno così praticanti.

Il fatto è che, probabilmente agli italiani fregava nulla ormai di andare a pregare in chiesa o di avere il crocifisso appeso al muro e se fosse caduto non avrebbero probabilmente pensato a sostituirlo,  ma molti cominciano a dargli importanza ora.

Certo questi film qua non aiutano

http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=1009


Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 18:19:42 pm
E questo vale per tutto, non solo per la QM.

Val bene criticare l'islam, per carità - come del resto si può criticare tutto, per quel che mi riguarda - ma sparare stronzate pur di criticare evidenzia più che altro un senso di ripicca verso certe cose che non un vero spirito critico.

"Un islamico di merda ha pisciato leggendo il corano nel cesso pubblico, proprietà di "casa mia" (ossia della Repubblica italiana... Sic! :w00t: ), mi ha rubato il cesso per mezz'ora, ci ha messo il suo pisco che puzza più del mio e lo ha insozzato col suo corano di merdaaaa!!!! BUAAAAAH! ISLAMICI DI MERDA!!!!! SONO IO L'ITALIANO E STABILISCO IO LE REGOLE IN "CASA MIAAAAAA"!!!!!!! TUTTI FUORI A CALCI IN CULO STI ISLAMICI DI MERDA CHE CI ODIANO E CI DISPREZZANOOOOOO! :crybaby:

Su ragazzi, cerchiamo di essere più seri e meno patetici. :)

Io sono serissimo. Vedo cose che non mi piacciono e lo dico. A costo di essere canzonato con frasette ironiche tipo le tue. Poi posso anche discuterne in maniera serena (come sto facendo con Rita ad es.), la tua demagogia non aiuta certo a risolvere il problema... che ti assicuro esiste e va analizzato a fondo. Con questo non ti voglio dire che IO HO RAGIONE E TU HAI TORTO, ma meno sarcasmo e più profondità di analisi sarebbe più utile.

Con tutto il rispetto Giubizza...
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 18:26:13 pm
Il fatto è che, probabilmente agli italiani fregava nulla ormai di andare a pregare in chiesa o di avere il crocifisso appeso al muro e se fosse caduto non avrebbero probabilmente pensato a sostituirlo,  ma molti cominciano a dargli importanza ora.

E c'è qualcosa di sbagliato in questo?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 18:58:22 pm
Citazione
invece no, perchè se rileggi con calma il topic, senza i tuoi pregiudizi, ti accorgerai che non ho contestato la sottomissione psicologica occidentale ai musulmani ma ho contestato il modo di portare avanti le proprie ragioni
i pregiudizi li hai tu ed è cosa vecchia ci hai pure il termine per confermare il tuo pregiudizio- "sei all'opposizione giulia" :D
te l'ho già detto qui....
http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,212.msg6004.html#msg6004
( poi quando sarà opportuno farte dello psicologismo spiccio sul perché gli uomini non denunciano gli abusi commessi dalle donne, ci ritroveremo a contraddire il tuo post al riguardo...)

il modo di portare avanti le proprie ragioni è stato ampiamente documentato, ma in vano.
Citazione
Personalmente penso che la maggior parte degli occidentali non ignori l'argomento per "paura" ma proprio perchè le tesi sono esposte in maniera delirante.
:lol:
Citazione
Rispolverando addirittura Maometto e Gesù Cristo (e non l'ho fatto io), il primo vissuto 1500 anni fa, il secondo (forse perchè manco è sicuro) 2000 anni fa, per giustificare le proprie tesi. Io poi stasero provo a leggere con calma i tuoi post, ma è che sono sempre molto lunghi e confusi e sinceramente si perde il filo.
e che senso ha questa tua domanda allora?

http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,212.msg5969.html#msg5969

come fai a fare un confronto tra due religioni se non vai ad analizzare e conoscere le differenze tra i due personaggi che le hanno create?
(almeno io ogni tanto mi fermo a chiederti chiarimenti, quando trovo confusione in ciò che scrivi).

Citazione
Il fatto è che, solo in Italia, ci sono 600.000 musulmani e non credo siano stati tutti su quella piazza e nemmeno che siano tutti inviati di Al Quaeda, anzi è probabile che alcuni non siano nemmeno così praticanti.
chi organizza queste belle manifestazioni di reciproco affetto, invece è proprio indagato di terrorismo pensa un po'.
Citazione
Il fatto è che, probabilmente agli italiani fregava nulla ormai di andare a pregare in chiesa o di avere il crocifisso appeso al muro e se fosse caduto non avrebbero probabilmente pensato a sostituirlo, ma molti cominciano a dargli importanza ora.
vallo a dire a chi invece lo voleva fare e non ha potuto e il crocefisso lo vuole ancora perché ci crede - tu rita sembri voler dire che son tutti atei o quasi tutti in italia ... vai vai in piazza san pietro quando c'è il papa che si affaccia, poi dimmi roma com'è tranquillamente atea. o sennò prova a chiedere una appuntamento per essere benedetta dal papa, e vediamo se faccio prima io a prende appuntamento con un famoso intellettuale ateo per farmi raccontare la favola di cristo di persona... cmq vabbé rita dai: volemose tutti tanto bene allora che dire! non ti sforzare di leggere i miei post confusi, dove nemmeno ti sei degnata di notare che di mio c'è ben poco, per poi dirmi che sarei io quella con dei pregiudizi ... nonostante l'aver ignorato la maggior parte dei miei post ed evitato di rispondere per punto nella maggioranza dei casi, rispetto le tue idee e questa filosofia di vita abbastanza diffusa.

rimango ferma sul non essere tollerante con gli intolleranti , senza falsi moralismi nel dover trattare tutte le "minoranze" con i guanti, che siano femministe, omosessuali, cinesi, comunisti, preti cristiani o musulmani etc etc. in questo caso si parlava del fenomeno islamico e per farlo bisogna evitare di infilarci in mezzo tutti gli altri conflitti possibili ed immaginabili solo per evitare di affrontare l'argomento.

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 30, 2009, 19:18:49 pm
Ethans, secondo te dove sono le menti principali di al Quaeda ?coloro che organizzano nei dettagli gli attentati ?

Ti dò 6 opzioni :

1) Afghanistan
2) Italia
3) Svezia
4) Arabia Saudita
5) Francia
6) Inghilterra
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 19:28:37 pm
Ethans, secondo te dove sono le menti principali di al Quaeda ?coloro che organizzano nei dettagli gli attentati ?

Ti dò 6 opzioni :

1) Afghanistan
2) Italia
3) Svezia
4) Arabia Saudita
5) Francia
6) Inghilterra

Non ne ho la più pallida idea...
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 30, 2009, 19:31:36 pm
Non ne ho la più pallida idea...

6) , Inghilterra. Proprio dove tutti i musulmani residenti sono 1) O "pacifisti" 2)o dei veri intelletuali .
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 19:37:40 pm
In effetti le "no-go areas" di matrice mussulmana mi davano da pensare... ma ci pensi? i non mussulmani non possono entrare in queste aree. Tolleranti eh?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 19:55:57 pm
i pregiudizi li hai tu ed è cosa vecchia ci hai pure il termine per confermare il tuo pregiudizio- "sei all'opposizione giulia" :D
te l'ho già detto qui....
http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,212.msg6004.html#msg6004
( poi quando sarà opportuno farte dello psicologismo spiccio sul perché gli uomini non denunciano gli abusi commessi dalle donne, ci ritroveremo a contraddire il tuo post al riguardo...)

rimango ferma sul non essere tollerante con gli intolleranti , senza falsi moralismi nel dover trattare tutte le "minoranze" con i guanti, che siano femministe, omosessuali, cinesi, comunisti, preti cristiani o musulmani etc etc. in questo caso si parlava del fenomeno islamico e per farlo bisogna evitare di infilarci in mezzo tutti gli altri conflitti possibili ed immaginabili solo per evitare di affrontare l'argomento.





ma scusa .. appunto per questo cosa c'entra il perchè gli uomini non denunciano gli abusi commessi dalle donne in tutto questo discorso? guarda Giulia è che proprio non capisco, te lo ripeto, continua ad essere un mio limite (non un pregiudizio) ma francamente non si comprende il nesso sulla tua "pretesa" di aver capito quello che volevo dire e le mie paure (l'hai fatto proprio su di me il psicologismo spiccio) pretesa confermata e la frase sugli abusi commessi dalle donne.

Possibilmente, in termini che io possa capire nonostante ti dispiace spiegare il nesso?

(che tra l'altro a me sembra proprio contraddire il tuo passo successivo).

Veramente si parlava di convivenza fra culture diverse, la mia domanda un senso ce l'ha: perchè ritieni impossibile la convivenza con tutti i musulmani (ancorchè tolleranti) e non con i cinesi ad esempio che pure hanno una cultura altrettanto diversa, e tra l'altro  hanno fatto nascere problemi in molte zone al pari degli islamici?

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 20:00:57 pm
E c'è qualcosa di sbagliato in questo?

non mi pare di aver detto questo: secondo me le manifestazioni come liti per togliere il crocifisso, proteste pubbliche per strada, insomma tutto quello che si fa quando ci si sente molto sicuri della non reazione vanno esattamente nella direzione opposta, come nel caso del crocifisso, risvegliano un sentimento di appartenenza culturale che era venuto a mancare. Ora non saprei dirti se questo sia un bene o un male. Sarà sicuramente un bene se servirà a porre limitazioni alle manifestazioni culturali in terra straniera, sarà un male se porterà a manifestazioni di violenza.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 30, 2009, 20:03:50 pm
In effetti le "no-go areas" di matrice mussulmana mi davano da pensare... ma ci pensi? i non mussulmani non possono entrare in queste aree. Tolleranti eh?

Se queste aree sono state istituite molto tempo dopo che si cominciarono a stanziare gli islamici in inghilterra, qualcosa puzza
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 20:06:53 pm
Infatti Rita il problema non è solo culturale, con la venuta degli extracomunitari il potere contrattuale dei lavoratori indigeni si è notevolmente ridotto. E chi ci ha guadagnato sono solo ed esclusivamente le aziende e gli extracomunitari che, tra le altre cose, esportano la moneta che guadagnano qui nel loro paese. E come tu ben saprai questo non va a vantaggio dell'economia della nazione che offre lavoro.

L'assetto di una società viene per forza di cosa stravolto. E chi ci perde tra le 3 parti in gioco è facile intuirlo.

E questo mi dà fastidio e non poco.

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 20:09:04 pm
Se queste aree sono state istituite molto tempo dopo che si cominciarono a stanziare gli islamici in inghilterra, qualcosa puzza

Jason non spruzzare aceto sulla ferita per cortesia.

 :P
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 20:12:43 pm
come fai a fare un confronto tra due religioni se non vai ad analizzare e conoscere le differenze tra i due personaggi che le hanno create?


Gesù Cristo non ha creato nessuno religione. La religione cristiana è stata creata principalmente da San Paolo (per quanto ne sappiamo).

Gesù Cristo era ebreo e con ogni probabilità tale è rimasto fino alla fine.

L'unico appiglio che ha dato è stata la frase "tu sei Pietro e su pietra costruirò la mia chiesa" che pare sia frutto di aggiunte successive e non trova riscontro nei (peraltro scarsissimi) frammenti originali di vangeli.
E ci sono pure pochi riferimenti storici sulla sua esistenza reale.  E se è esistito non ha mai scritto nulla.

Citazione
vallo a dire a chi invece lo voleva fare e non ha potuto e il crocefisso lo vuole ancora perché ci crede - tu rita sembri voler dire che son tutti atei o quasi tutti in italia ... vai vai in piazza san pietro quando c'è il papa che si affaccia, poi dimmi roma com'è tranquillamente atea. o sennò prova a chiedere una appuntamento per essere benedetta dal papa, e vediamo se faccio prima io a prende appuntamento con un famoso intellettuale ateo per farmi raccontare la favola di cristo di persona... cmq vabbé rita dai: volemose tutti tanto bene allora che dire! non ti sforzare di leggere i miei post confusi, dove nemmeno ti sei degnata di notare che di mio c'è ben poco, per poi dirmi che sarei io quella con dei pregiudizi ... nonostante l'aver ignorato la maggior parte dei miei post ed evitato di rispondere per punto nella maggioranza dei casi, rispetto le tue idee e questa filosofia di vita abbastanza diffusa.

infatti, non ho detto che sono tutti atei, diciamo però che di osservanti religiosi ne sono rimasti pochi e il fatto che vadano in Piazza San Pietro a vedere il papa, non significa che siano cristiani praticanti.

L'ho notato che di tuo c'è ben poco, ci sono versetti del Corano presi a caso (probabilmente selezionati da qualche sito) ci sono predicatori deliranti islamici, tutte cose con cui però non si puo' dimostrare che un miliardo di persone o quanti sono i musulmani, sono in attesa di conquistare  l'Occidente dopo aver mandato l'avanguardia.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 20:18:05 pm
Infatti Rita il problema non è solo culturale, con la venuta degli extracomunitari il potere contrattuale dei lavoratori indigeni si è notevolmente ridotto. E chi ci ha guadagnato sono solo ed esclusivamente le aziende e gli extracomunitari che, tra le altre cose, esportano la moneta che guadagnano qui nel loro paese. E come tu ben saprai questo non va a vantaggio dell'economia della nazione che offre lavoro.

L'assetto di una società viene per forza di cosa stravolto. E chi ci perde tra le 3 parti in gioco è facile intuirlo.

E questo mi dà fastidio e non poco.



assolutamente d'accordo: è una questione economica più che di impossibilità di far convivere due religioni diverse.
Le aziende ci guadagnano. Se non guadagnano "importando" (scusa il termine  :P) extracomunitari ci guadagnano delocalizzando ovverosia esportando  l'economia.

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 20:22:24 pm
@ Giulia: è più chiaro adesso il senso della mia domanda? E' più chiaro che volevo significare che, pur nelle inevitabili differenze, non esiste una religione che di per sè, sia più tollerante o meno in assoluto?

Quindi è inutile, a mio avviso, lanciarsi in anatemi e critiche contro la religione partendo da Maometto, Gesù Cristo, Confucio etc, perchè si puo' dimostrare tutto e il contrario di tutto.

Io posso criticare l'invadenza dei miei spazi, (e per questo dicevo che le preghiere di massa in piazza, secondo me sono un'uscire allo scoperto di chi si sente sicuro) ma non posso negare che pratichino la loro religione. Non lo fanno nemmeno loro nei loro paesi, pur con tutte le limitazioni. Ci sono chiese e sinagoghe in tutti i paesi islamici, tranne che in Arabia Saudita.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 20:29:44 pm
non mi pare di aver detto questo: secondo me le manifestazioni come liti per togliere il crocifisso, proteste pubbliche per strada, insomma tutto quello che si fa quando ci si sente molto sicuri della non reazione vanno esattamente nella direzione opposta, come nel caso del crocifisso, risvegliano un sentimento di appartenenza culturale che era venuto a mancare. Ora non saprei dirti se questo sia un bene o un male. Sarà sicuramente un bene se servirà a porre limitazioni alle manifestazioni culturali in terra straniera, sarà un male se porterà a manifestazioni di violenza.

Certo, non fa una piega... ma già il fatto che mi debba preoccupare di una questione, che prima dell'avvento dell'islam in Italia e in Europa, non era minimamnte all'ordine del giorno, mi fa un pò girare i cosidetti. Tenendo conto che tale decisione è stata presa (mi sembra) per il semplice motivo che il crocifisso potrebbe offendere chi cristiano non è. E questo scusa mi sembra un tantino pretenzioso da parte di chi nel mio paese è ospite. Già mi girano per i problemi economici che la manodopera extracomunitaria crea al mio paese, in più ci aggiungi 'ste minchiate religiose... ecco che qui la mia tolleranza inzia a scricchiolare. Poi possiamo fare tutte le analisi sociologiche e storiche ed economiche che vuoi. Ma la realtà è questa, poche chiacchiere.

Risolviamo prima i problemi dei nostri connazionali, che non sono pochi, come sono certo che tu ben saprai.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 20:32:08 pm
ma scusa .. appunto per questo cosa c'entra il perchè gli uomini non denunciano gli abusi commessi dalle donne in tutto questo discorso?
perché in quel caso te ne guarderai bene di accusare qualcuno di fare  dello psicologismo spiccio
sulle donne e sui maschi-pentiti, ma era tra parentesi.

Citazione
guarda Giulia è che proprio non capisco, te lo ripeto, continua ad essere un mio limite (non un pregiudizio) ma francamente non si comprende il nesso sulla tua "pretesa" di aver capito quello che volevo dire e le mie paure (l'hai fatto proprio su di me il psicologismo spiccio) pretesa confermata e la frase sugli abusi commessi dalle donne.
 
ma  quale psicoso  spicciolo?! vabbé ... guarda evito di darti corda su ste cose, pur di evitare il dell'argomento che si sta facendo:
come mai  quel film lì non sarebbe d'aiuto? di film antiamericani  e anticristiani se ne son fatti a bizzeffe ...perché quello di film invece non è d'aiuto?
per te il padrino è stato d'aiuto per gli italo-americani?
Citazione
perchè ritieni impossibile la convivenza con tutti i musulmani (ancorchè tolleranti) e non con i cinesi ad esempio che pure hanno una cultura altrettanto diversa, e tra l'altro  hanno fatto nascere problemi in molte zone al pari degli islamici?
perché dove si sta sviluppando la situazione è invivibile per gli italiani.

e perché non parlare di cinesi?  l'ho fatto spesso, ma si devono  per forza affrontare le due diverse culture nello stesso modo?  a te un cinese e un musulmano sembra forse uguali? ti sembra che abbiano qualcosa in comune da rendere la convivenza difficile nello stesso identico modo?

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 20:32:39 pm
assolutamente d'accordo: è una questione economica più che di impossibilità di far convivere due religioni diverse.
Le aziende ci guadagnano. Se non guadagnano "importando" (scusa il termine  :P) extracomunitari ci guadagnano delocalizzando ovverosia esportando  l'economia.

E ti sembra una cosa buona bella e giusta questa? Le aziende che non possono delocalizzare importano mano d'opera extracomunitaria a basso costo, cosa questa che abbassa il potere contrattuale dei lavoratori indigeni. In più aggiungici le minchiate religiose tipo il crocifisso nelle aule scolastiche, va da se' che un pochino mi girano gli zebedei.

O no?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 20:33:55 pm
Certo, non fa una piega... ma già il fatto che mi debba preoccupare di una questione, che prima dell'avvento dell'islam in Italia e in Europa, non era minimamnte all'ordine del giorno, mi fa un pò girare i cosidetti. Tenendo conto che tale decisione è stata presa (mi sembra) per il semplice motivo che il crocifisso potrebbe offendere chi cristiano non è.

Ho capito: ma a parte qualche iman particolarmente folkloristico che protestò qualche anno fa e che, mi ricordo veniva bellamente preso per i fondelli nella maggior parte delle trasmissioni televisive cui veniva invitato e che non ebbe molto seguito, chi l'ha proposto seriamente e ha ottenuto seri risultati (in Europa, ma riferito all'Italia) non è un musulmano, ma una finlandese mi pare.  ;)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 20:37:58 pm
Ho capito: ma a parte qualche iman particolarmente folkloristico che protestò qualche anno fa e che, mi ricordo veniva bellamente preso per i fondelli nella maggior parte delle trasmissioni televisive cui veniva invitato e che non ebbe molto seguito, chi l'ha proposto seriamente e ha ottenuto seri risultati (in Europa, ma riferito all'Italia) non è un musulmano, ma una finlandese mi pare.  ;)

Il punto non è CHI ha proposto di togliere il crocifisso nella aule il punto è PERCHE' è stata fatta questa proposta.

A buon intenditor poche parole.

 ;)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 20:43:44 pm
@ Giulia: è più chiaro adesso il senso della mia domanda? E' più chiaro che volevo significare che, pur nelle inevitabili differenze, non esiste una religione che di per sè, sia più tollerante o meno in assoluto?
bah... se
leggi il corano... sì invece.
poi ti chiedo ancora: perché il crocefisso offende i musulmani?
agli atei perché non ci credono. i musulmani invece perché?
poi vediamo se esiste di per sé una religione più tollerante o meno in assoluto ... sarà forse uno strano caso del destino che si discute dell'islam e non che so... del buddismo .. vebbé
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 20:49:02 pm
Il punto non è CHI ha proposto di togliere il crocifisso nella aule il punto è PERCHE' è stata fatta questa proposta.

A buon intenditor poche parole.

 ;)
già ..
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 21:07:21 pm
bah... se
leggi il corano... sì invece.
poi ti chiedo ancora: perché il crocefisso offende i musulmani?
agli atei perché non ci credono. i musulmani invece perché?
poi vediamo se esiste di per sé una religione più tollerante o meno in assoluto ... sarà forse uno strano caso del destino che si discute dell'islam e non che so... del buddismo .. vebbé


ma tu davvero davvero hai letto il Corano? in originale? in quale traduzione? No ... perchè il discorso è tale e quale la Bibbia, modificato secondo alcuni nel corso dei due secoli successivi, così come per il Vangelo e la Bibbia non esiste la versione originale.  In più


http://it.wikipedia.org/wiki/Corano


Citazione
Malgrado i musulmani considerino che qualsiasi traduzione dal testo arabo del Corano non possa evitare d'introdurre - in quanto traduzione - elementi di ambiguità se non di vero e proprio travisamento semantico, e siano pertanto tendenzialmente sfavorevoli a qualsiasi versione del loro testo sacro in idioma diverso da quello originale, l'estrema esiguità dei musulmani arabofoni (all'incirca il 10% dell'intera popolazione islamica mondiale) ha condotto ad approntare traduzioni nelle più diverse lingue del mondo anche islamico: dal persiano al turco, dall'urdu all'indonesiano, dall'hindi al berbero.


Citazione
In particolare la traduzione di Hamza Roberto Piccardo, editore italiano convertito all’Islam, è di gran lunga la più diffusa nelle moschee e nei centri islamici italiani, essendo promossa e revisionata dall’UCOII. Secondo il giornalista (ora politico) arabo ex musulmano Magdi Allam, convertitosi al Cattolicesimo, la versione di Piccardo sarebbe caratterizzata da "terrificanti commenti anticristiani, antiebraici, antioccidentali e lesivi della piena dignità della donna e, più in generale, dei diritti fondamentali della persona[20]" e questo non farebbe che istigare all'odio e alla violenza i musulmani italiani, sfavorendo la pacifica convivenza tra persone di fedi diverse.

per il crocifisso .. non so.. quanti musulmani veri ti hanno detto che sono offesi dal crocifisso? Io, per esempio, pur non conoscendone direttamente, ma avendo colleghe che hanno bambini  che vanno a scuola con extracomunitari, non ho mai sentito direttamente un così gran numero di musulmani "offesi" dal crocifisso.
Peraltro, mia personale opinione, gli ultimi a doverne essere infastiditi sono proprio gli atei perchè non ci credono. I cristiani potrebbero essere offesi dalla mezzaluna o cosa cavolo hanno non lo so, ma, a logica, gli atei, proprio perchè non credono in nessuna religione non dovrebbero essere infastiditi da nessuno. A me pare che siano stati anche un po' strumentalizzati dai laicisti.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 30, 2009, 21:11:59 pm
ma tu davvero davvero hai letto il Corano? in originale? in quale traduzione? No ... perchè il discorso è tale e quale la Bibbia, modificato secondo alcuni nel corso dei due secoli successivi, così come per il Vangelo e la Bibbia non esiste la versione originale.  In più


http://it.wikipedia.org/wiki/Corano



per il crocifisso .. non so.. quanti musulmani veri ti hanno detto che sono offesi dal crocifisso? Io, per esempio, pur non conoscendone direttamente, ma avendo colleghe che hanno bambini  che vanno a scuola con extracomunitari, non ho mai sentito direttamente un così gran numero di musulmani "offesi" dal crocifisso.
Peraltro, mia personale opinione, gli ultimi a doverne essere infastiditi sono proprio gli atei perchè non ci credono. I cristiani potrebbero essere offesi dalla mezzaluna o cosa cavolo hanno non lo so, ma, a logica, gli atei, proprio perchè non credono in nessuna religione non dovrebbero essere infastiditi da nessuno. A me pare che siano stati anche un po' strumentalizzati dai laicisti.

Si ma molti atei sono anche laicisti.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 21:14:50 pm
Ragazzi 2 donne che litigano per me, era da lustri che non mi capitava...

 :rofl1: :rofl1: :rofl1: :rofl1:

((Scherzo eh?))
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 21:16:44 pm
perché in quel caso te ne guarderai bene di accusare qualcuno di fare  dello psicologismo spiccio
sulle donne e sui maschi-pentiti, ma era tra parentesi.
  


no Giulia, continuo a non capire, hai interpretato me, dopo che ti ho detto che non ci stavamo capendo  dicendomi "invece sì (ho capito) come tutti gli  occidentali ignori queste cose per paura etc etc" e adesso fai pure il processo a eventuali mie  intenzioni su cosa mi guarderei bene o meno di fare?!? Con o senza parentesi, mi stai interpretando, e sinceramente non è la prima volta che lo fai, e quando ti dico che non hai capito cosa volevo dire insisti. E guarda che non è un mio pregiudizio, è proprio un giudizio verificato dopo diverse discussioni su temi diversi  :P

Citazione
ma  quale psicoso  spicciolo?! vabbé ... guarda evito di darti corda su ste cose, pur di evitare il dell'argomento che si sta facendo:
come mai  quel film lì non sarebbe d'aiuto? di film antiamericani  e anticristiani se ne son fatti a bizzeffe ...perché quello di film invece non è d'aiuto?
per te il padrino è stato d'aiuto per gli italo-americani?perché dove si sta sviluppando la situazione è invivibile per gli italiani.


ah adesso, hai capito pure che ti ho chiesto di non interpretarmi per evitare e deviare l'argomento?
Quel film non è d'aiuto perchè è un guazzabuglio facilmente smontabile, se l'hai letto.  Un delirio d'effetto e nulla di più.


Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 21:18:17 pm
Si ma molti atei sono anche laicisti.

si ma la strumentalizzazione rimane... hai ragione, anzi, secondo me sono quasi tutti atei. Più o meno inconsapevolmente li ho usati come sinonimi  :P
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 22:00:00 pm
beh no, lo conosceva benissimo già quando invase la spagna e la chiesa fu costretta a cacciarli via per difendere la sua identità e ci riusci dopo un lungo periodo di sottomissione  degli spagnoli da parte dei musaulmani.
quelle fu descritto come uno dei mali della chiesa cattolica....

ok .. li sto leggendo con più calma e comincio a chiederti spiegazione.

Certo che l'Islam conosceva il concetto di guerra santa, ma non l'ha inventato l'Islam, nasce addirittura con gli Ebrei, la prima guerra santa è citata nell'Antico Testamento: il ritorno degli ebrei  dalla schiavitù in Egitto coincide con una guerra per ottenere la terra promessa da Abramo, poi gli islamici e i cristiani hanno solo copiato.

Infatti non ho detto che non lo conosceva (pertanto non capisco l'attinenza della risposta) ma che non l'ha inventato l'Islam: la guerra santa è un punto in comune fra le tre religioni monoteiste anche se esercitato "temporalmente" in periodi diversi. E l'ebraismo e il cristianesimo l'hanno da secoli abbandonato.
Che sia stato descritto come un male della Chiesa Cattolica è storicamene errato, ma non è nemmeno corretto attribuirlo solo all'Islam. Ovvio che sia  il giudaismo che il cristianesimo l'hanno abbandonato da secoli il secondo e da millenni il primo

Mo' per stasera non continuo pero' e vado avanti domani, se riesco   :)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 22:21:40 pm
ma tu davvero davvero hai letto il Corano? in originale? in quale traduzione?
no rita, leggo quella tradotta in italiano dalla U.C.O.I.I.

Citazione
No ... perchè il discorso è tale e quale la Bibbia, modificato secondo alcuni nel corso dei due secoli successivi, così come per il Vangelo e la Bibbia non esiste la versione originale.  In più
http://it.wikipedia.org/wiki/Corano

del corano - almeno stando a ciò che dicono gli islamici - la versione originale esiste, ma su questo dovresti discuterne con i diretti interessati di fede islamica. sta a loro difendere e dimostrare l'integrità del corano. i musulmani a tal proposito affermano l'esatto contrario, che a differenza della bibbia il corano è rimasto immutato nel tempo. io mi limito a leggere quella tradotta in italiano, che è considerata ufficiale da loro, e non credo abbiano interesse di tradurre il falso che può mettere in cattiva luce sia loro che la loro religione.

Citazione
per il crocifisso .. non so.. quanti musulmani veri ti hanno detto che sono offesi dal crocifisso? Io, per esempio, pur non conoscendone direttamente, ma avendo colleghe che hanno bambini  che vanno a scuola con extracomunitari, non ho mai sentito direttamente un così gran numero di musulmani "offesi" dal crocifisso.
Peraltro, mia personale opinione, gli ultimi a doverne essere infastiditi sono proprio gli atei perchè non ci credono. I cristiani potrebbero essere offesi dalla mezzaluna o cosa cavolo hanno non lo so, ma, a logica, gli atei, proprio perchè non credono in nessuna religione non dovrebbero essere infastiditi da nessuno. A me pare che siano stati anche un po' strumentalizzati dai laicisti.
mi riferisco sempre al corano tradotto in italiano dai diretti interessati di fede islamica.
saranno veri credo, rappresentano i musulmani qui in italia.  son daccordo con te sulla posizione degli atei, l'ateo se non ci crede non si dovrebbe interessare a nessun culto religioso né ai suoi simboli.
Citazione
no Giulia, continuo a non capire
non importa.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 22:30:56 pm
Citazione
ah adesso, hai capito pure che ti ho chiesto di non interpretarmi per evitare e deviare l'argomento?
Quel film non è d'aiuto perchè è un guazzabuglio facilmente smontabile, se l'hai letto.  Un delirio d'effetto e nulla di più.

io non ti interpreto, mi limito a leggerti e a notare che fai le stesse considerazioni e confronti e addirittura hai le stesse convinzioni che hanno molti su questo problema qui. come ora citare un film in particolare nonostante migliaia di film simili contro gli americani o contro i cristiani mai si son posti gli stessi problemi.
se ricordi son stata io a dire a te di non interpretarmi.?..ora mi rigiri la frittata? :D
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 22:47:10 pm
io non ti interpreto, mi limito a leggerti e a notare che fai le stesse considerazioni e confronti e addirittura hai le stesse convinzioni che hanno molti su questo problema qui. come ora citare un film in particolare nonostante migliaia di film simili contro gli americani o contro i cristiani mai si son posti gli stessi problemi.

ma guarda che anche tu avrai e farai le stesse considerazioni di molti altri ... tanto è vero che citi link e testi scritti da altri che c'entra?

Qui si sta parlando degli islamici , io non ho affermato nè affermo che siano giusti i riferimenti storici errati contro cristiani e americani, ma significa che il "metodo"  da usarsi è uguale? Cioè, smontare le inesattezze storiche sul cristianesimo e altre culture e montare inesattezze sull'islamismo? Se è così non sono d'accordo. Anche perchè imparano da noi come si smontano in fretta suvvia ...  :lol:

Citazione
se ricordi son stata io a dire a te di non interpretarmi.?..ora mi rigiri la frittata? :D

mi citi dove mi hai detto che io ti interpreto?  :unsure:
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 22:50:28 pm
non importa.


no a me importa capire invece. E il mio "continuo a non capire" visto che l'hai estrapolato dal contesto era riferito al fatto che io non ti avrei chiesto di fare psicologismo se avessimo parlato di abusi  delle donne sugli uomini e difficoltà a denunciare. Davvero non ho capito il nesso e mi interessa capirlo.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Dicembre 30, 2009, 23:01:29 pm
Scusate, cerchiamo di non far sfociare la discussione in una "rissa virtuale" .
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 23:07:38 pm

mi riferisco sempre al corano tradotto in italiano dai diretti interessati di fede islamica.
saranno veri credo, rappresentano i musulmani qui in italia.  son daccordo con te sulla posizione degli atei, l'ateo se non ci crede non si dovrebbe interessare a nessun culto religioso né ai suoi simboli. non importa.


non lo so Giulia, io non l'ho mai letto per intero, nemmeno nella sua versione italiana, però in un forum su un 3D dedicato alla ormai famosa questione europea sul crocifisso, una ragazza musulmana ha smentito  che desse fastidio a loro, nè ha fatto cenni di versetti del Corano che parlassero espressamente di offesa al Crocifisso,  anzi ha citato un versetto del Corano che parlava proprio di "rispetto delle usanze e culture straniere quando sei ospite in un paese straniero". Suppongo, anche se non ne sono sicura, che anche lei usasse la stessa versione.
Se ce l'hai sottomano me lo posti che se ritrovo il link glielo scrivo?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 23:11:39 pm
una ragazza musulmana ha smentito che desse fastidio a loro

Uno non mi sembra un ampio campione statistico...

 ;)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 23:13:55 pm
Scusate, cerchiamo di non far sfociare la discussione in una "rissa virtuale" .

No ma è solo sbobba da bar, tranquillo Jason...

 ;)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Dicembre 30, 2009, 23:19:45 pm
no a me importa capire invece. E il mio "continuo a non capire" visto che l'hai estrapolato dal contesto era riferito al fatto che io non ti avrei chiesto di fare psicologismo se avessimo parlato di abusi  delle donne sugli uomini e difficoltà a denunciare. Davvero non ho capito il nesso e mi interessa capirlo.
che in quei casi si fanno ed non è un problema.
qui ora hai stabilito che non si devono fare.
perché mai?
Citazione
no Giulia, continuo a non capire, hai interpretato me, dopo che ti ho detto che non ci stavamo capendo  dicendomi "invece sì (ho capito) come tutti gli  occidentali ignori queste cose per paura etc etc" e adesso fai pure il processo a eventuali mie  intenzioni su cosa mi guarderei bene o meno di fare?!? Con o senza parentesi, mi stai interpretando, e sinceramente non è la prima volta che lo fai, e quando ti dico che non hai capito cosa volevo dire insisti


http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,212.msg6012.html#msg6012
ho detto  - in generale - ciò che penso io e credo mi sia concesso esprimere ciò che penso o no? se per te ci stanno altre spiegazioni psico-socio-antropo-moral-filosofico non spicciole, son tutt'orecchie.

ma vedo che non rispondi ad alcune domande che trattano invece  l'argomento...non solo mie.

ci provo ancora - se la traduzione del corano più diffusa in italia (che è ad oggi studiata dai musulmani in italia) è tradotta   male e contiene  offensive contro i giudei e i cristiani non presenti nell corano originale, la domanda nasce spontanea: come mai nessuno si è preso la briga ancora di correggerla?
Citazione
mi citi dove mi hai detto che io ti interpreto?
nel forum di wish ...
cmq discuti con jason e ethans, io vi leggo.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 23:23:17 pm
ci provo ancora - se la traduzione del corano più diffusa in italia (che è ad oggi studiata dai musulmani in italia) è tradotta   male e contiene  offensive contro i giudei e i cristiani non presenti al corano originale, la domanda nasce spontanea: come mai nessuno si è preso la briga ancora di correggerla?

Esatto, come mai? Se noi facessimo la stessa cosa con loro saremmo tipo... razzisti? Crocifisso docet.

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 30, 2009, 23:32:46 pm
nel forum di wish ...
cmq discuti con jason e ethans, io vi leggo.

Non mi risulta che io discuta con Rita nel forum di Wish... eppoi che è sto forum di Wish?

P.S: letto male io, scusate!!!!!!!
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 23:35:24 pm
non è tanto personale la tua opinione,
è identica alla morale di bene e male occidente cristiana. con l'islam non centra nulla.
è vero che noi queste cose non le abbiamo fatte nemmeno nel 500, perché non eravamo nati nemmeno, ma non si può affrontare il fenomeno islamico se lo si giudica con la nostra morale, la loro è diversa
la differenza più importate è il personaggio di maometto con gesù.
per capire l'enorme differenza tre le due religioni. dove è inutile decidere quale sia più giusta e più equilibrata, ma serve solo per capire l'enorme incompatibilità tra le due culture.
 


non ho capito cosa intendi con morale del bene e del male cristiana.
Qui un abstract sulle principale differenze fra morale islamica e morale cristiana che a me non paiono così significative.


http://digilander.libero.it/catholica/htm/religioni/islam_morale.htm


Citazione
a proposito come mai da così fastidio ai musulmani il crocefisso?
la risposta è nel corano.
ma ci può arrivare tranquillamente da soli.

non lo so July, ti riferisci alla proibizione delle esposizioni delle immagini nel Corano?
Io tranquillamente da sola non ci arrivo, se vuoi spiegarti meglio.


Citazione
che centra ora la destra e la sinistra?

non ti seguo rita.


lo puoi fare con qualsiasi opposto, è il discorso degli estremi che facevo prima. In sintesi, se mi sono fatta fregare dagli estremisti avversi (che siano di natura pratica o teorica, come nel caso delle inesattezze storiche o dei film) .
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 30, 2009, 23:47:42 pm
che in quei casi si fanno ed non è un problema.
qui ora hai stabilito che non si devono fare.
perché mai?



oddio .. mi pare logico che se tu pensi di aver capito il mio pensiero meglio di quanto sappia io, ti possa dire che non è così e che sbagli? E se insisti ridirtelo? Forse se rileggi meglio il passo da cui siamo partiti capisci meglio.
Poi non mi risulta che in quei casi si facciano, magari se mi fai un esempio ..altrimenti non capisco.

http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,212.msg6012.html#msg6012
ho detto  - in generale - ciò che penso io e credo mi sia concesso esprimere ciò che penso o no? se per te ci stanno altre spiegazioni psico-socio-antropo-moral-filosofico non spicciole, son tutt'orecchie.


cio' che pensi tu sì .. ovvio, non cio' che penso io  :P

Citazione
ma vedo che non rispondi ad alcune domande che trattano invece  l'argomento...non solo mie.
come vedi ci sto provando, magari linkami quelle che ti interessano di più. Sono partita dall'inizio ma non ho ancora trovato molte domande.

Citazione
ci provo ancora - se la traduzione del corano più diffusa in italia (che è ad oggi studiata dai musulmani in italia) è tradotta   male e contiene  offensive contro i giudei e i cristiani non presenti nell corano originale, la domanda nasce spontanea: come mai nessuno si è preso la briga ancora di correggerla?



questa è una delle domande? ma io non ho tutte le risposte, non ho mica capito tutto, anzi io ho l'impressione che siate voi a sapere già tutto e a lanciare frasi .. tipo , ci puoi arrivare da sola, se una è onesta lo capisce etc.
Resta il fatto che evidentemente se anche Madgi Allam che è un musulmano convertito al cristianesimo ha notato questo ci sarà un motivo non riconducibile però a Maometto e alla profonda diversità fra le religioni dell'origine, non trovi? perchè è da lì che siamo partiti. Evidentemente i motivi stanno in "altro" che non nella religione islamica.
Citazione
nel forum di wish ...
io parlavo di questa discussione, ora ho capito, hai il copyright della frase "non interpretarmi"? :lol:


Citazione
cmq discuti con jason e ethans, io vi leggo.


magari lavo i piatti e vado a dormire ..  :rolleyes:
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 31, 2009, 00:19:22 am
Uno non mi sembra un ampio campione statistico...

 ;)

ma neanche nessuno, ho cercato in rete ma non ho trovato riferimenti al Corano che considerino offensivo il crocifisso, a meno che non si intendesse il divieto dell'esposizione dell'immagini.  E ripeto, a parte un italiano convertito all'Islam di qualche anno fa non ne ricordo altri che abbiano fatto serie polemiche su questo. A questo punto, secondo me, non importa soltanto il perchè ma anche il chi. Proprio per evitare strumentalizzazioni dall'alto, secondo me.
 
Poi non ho capito se le frasi "i musulmani si offendono per il crocifisso -perchè?" sono retoriche nel senso che sapete già la risposta ma ci si puo' arrivare da soli etc. etc. o se è una domanda reale.

Ecco.. guarda l'unico riferimento che ho  trovato è una lettera ipotetica di un bambino musulmano di Marcello Veneziani

http://www.ilgiornale.it/interni/sono_lislamico_mohamed_la_maestra_mi_nega_presepe/natale-veneziani-presepe/22-12-2009/articolo-id=408720-page=0-comments=1
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 31, 2009, 00:26:40 am
Poi non ho capito se le frasi "i musulmani si offendono per il crocifisso -perchè?" sono retoriche nel senso che sapete già la risposta ma ci si puo' arrivare da soli etc. etc. o se è una domanda reale.

Retoriche? Rita sveglia... hanno tolto il crocifisso dalle aule europee perchè offensivo delle altrui religioni... e io sono il più grande bestemmiatore nella storia delle bestemmie... non so se mi spiego!!!
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 31, 2009, 00:36:37 am
Retoriche? Rita sveglia... hanno tolto il crocifisso dalle aule europee perchè offensivo delle altrui religioni... e io sono il più grande bestemmiatore nella storia delle bestemmie... non so se mi spiego!!!


 :lol: quella è la risposta ufficiale è demagogica. Allora.. i musulmani che frequenti tu nottetempo ti hanno detto che si offendono per il crocifisso oppure sono come il bambino di Veneziani che si chiede perchè cavolo la maestra non festeggia il Natale?

Gli ebrei ti hanno detto che si offendono? I buddhisti.. gli shintoisti etc.

Dunque è colpa solo dei musulmani se hanno tolto il crocifisso? Ci riprovo pure io, non è soltanto importante il perchè, il perchè ufficiale è quello che hai citato tu. E quindi non parla solo dei musulmani. E' offensivo per tutte le religioni e pure per gli atei che si preoccupano delle altre religioni .. bah. Ma anche CHI.

Ora interpreto visto che nessuno parla chiaro: a me pare che la tesi sostenuta sia che esiste un nuovo ordine mondiale che forza l'immigrazione perchè preme per la società multietnica (in realtà è probabile che la forzi per ragioni economiche ... l'abbiamo detto prima). Ma a questo punto avrebbe intenzione a fomentare e a dividere (il vecchio divide et impera).
 E' per questo che traduce corani con riferimenti di odio agli ebrei e ai cristiani? Che fa togliere i crocifissi per non offendere i musulmani che magari se ne impipperebbero del crocifisso?

Oppure propendete per il complotto islamico mondiale o per quello giudaico mondiale?

Non sono ironica è che se continuate a non parlare chiaro e a saltare da un complotto "ben documentato" all'altro non ci si capisce molto.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 31, 2009, 00:53:20 am
Non è così netta la situazione Rita, io mi preoccupo (nel mio piccolissimo microcosmo) di non far prevalere quelle tendenze che potrebbero nuocere alla cultura occidentale... come tu giustamente hai detto, non è così facile mantenere un centro di gravità... ma bisogna tamponare laddove ci potrebbe essere una falla al nostro sistema... prevenire è meglio che curare...

Dai retta allo zio Ethans

 ;)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Dicembre 31, 2009, 08:08:30 am
Non è così netta la situazione Rita, io mi preoccupo (nel mio piccolissimo microcosmo) di non far prevalere quelle tendenze che potrebbero nuocere alla cultura occidentale... come tu giustamente hai detto, non è così facile mantenere un centro di gravità... ma bisogna tamponare laddove ci potrebbe essere una falla al nostro sistema... prevenire è meglio che curare...

Dai retta allo zio Ethans

 ;)

appunto, sono pienamente d'accordo, infatti è quello che stavo tentando di dire sino a qui

Date retta a nonna Rita  :lol:
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 31, 2009, 13:03:15 pm
Questa è meglio, rende meglio l'idea:

http://www.youtube.com/v/=AqvHes1a5XU
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Dicembre 31, 2009, 19:17:44 pm
La questione della relazione tra i sessi dipende in buona parte anche dal comportamento degli uomini in ambito privato. Quanti di coloro che fanno i "tosti" in questo forum lo sono veramente? Sapete quanti uomini fanno i discorsi che si fanno qui dentro e poi scodinzolano dietro le fighe? Una marea!
Finché si parla tra noi e si fanno chiacchiere e poi si scodinzola regolarmente dietro le femmine non si smuoverà mai niente.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 31, 2009, 19:38:51 pm
La questione della relazione tra i sessi dipende in buona parte anche dal comportamento degli uomini in ambito privato. Quanti di coloro che fanno i "tosti" in questo forum lo sono veramente? Sapete quanti uomini fanno i discorsi che si fanno qui dentro e poi scodinzolano dietro le fighe? Una marea!
Finché si parla tra noi e si fanno chiacchiere e poi si scodinzola regolarmente dietro le femmine non si smuoverà mai niente.

Vero, però io ho mollato la donna quando mi ha detto che se l'islam invaderà l'occidente per lei non sarà un problema in quanto la darà via al primo beduino con gli occhi azzurri. E l'ho mollata anche per tutta una serie di discorsi da "donna moderna" che ultimamente faceva e che sinceramente mi avevano fatto capire che era partita in un delirio pro-femminista (accuratamente inculcato da una sua amica) e che il rapporto era ormai irrecuperabile.

Poi si... ho scodinzolato anch'io e parecchio anche.

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Dicembre 31, 2009, 19:53:13 pm
La questione della relazione tra i sessi dipende in buona parte anche dal comportamento degli uomini in ambito privato. Quanti di coloro che fanno i "tosti" in questo forum lo sono veramente? Sapete quanti uomini fanno i discorsi che si fanno qui dentro e poi scodinzolano dietro le fighe? Una marea!
Finché si parla tra noi e si fanno chiacchiere e poi si scodinzola regolarmente dietro le femmine non si smuoverà mai niente.

Io lo capisco subito da come si fa i tosti. Se uno dice "non bisogna ragione alle donne quando dice delle vaginate, bisogna opporsi e fargli capire che non sei il solito maschietto, mandale a quel paese e vedrai che apprezzeranno anche loro", mi fa capire che non ci spostiamo di un centimetro, perché il giudizio femminile è sempre il primo degli interessi.

Io la tostaggine ce l'ho dentro e sento che è troppa. La mia tostaggine si chiama tirchieria ed è un sintomo della mia introversione (il demonio attuale). Non m'imnpegno per nulla ad essere coerente con quello che affermo. Il fatto è che non è affatto vero che essere sfuggenti intriga alle donne, perché vale solo se hai dei requisiti precisi.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Dicembre 31, 2009, 20:06:52 pm
Il fatto è che non è affatto vero che essere sfuggenti intriga alle donne, perché vale solo se hai dei requisiti precisi.

Verissimo. Voglio vederlo un operaio con la tutina della FIAT a fare lo sfuggente...
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 01, 2010, 12:40:50 pm
Nei prossimi giorni metterò all'asta su e-bay la mia cittadinanza italiana visto che non mi serve a una mazza. Chi è interessato a comprarla faccia la prima offerta. :D
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 01, 2010, 12:43:46 pm
Io lo capisco subito da come si fa i tosti. Se uno dice "non bisogna ragione alle donne quando dice delle vaginate, bisogna opporsi e fargli capire che non sei il solito maschietto, mandale a quel paese e vedrai che apprezzeranno anche loro", mi fa capire che non ci spostiamo di un centimetro, perché il giudizio femminile è sempre il primo degli interessi.

Infatti.

Citazione
Io la tostaggine ce l'ho dentro e sento che è troppa. La mia tostaggine si chiama tirchieria ed è un sintomo della mia introversione (il demonio attuale). Non m'imnpegno per nulla ad essere coerente con quello che affermo.

Ottimo.

Citazione
Il fatto è che non è affatto vero che essere sfuggenti intriga alle donne, perché vale solo se hai dei requisiti precisi.

Ovvio. Se non piaci non ti cagano proprio. Se invece piaci allora essere sfuggente può intrigare.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 01, 2010, 12:45:37 pm
Verissimo. Voglio vederlo un operaio con la tutina della FIAT a fare lo sfuggente...

Non è che ci sia un abbigliamento per fare gli sfuggenti. E' un atteggiamento che si ha naturale o non lo si ha.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 01, 2010, 13:20:49 pm
Ma poi dove sta scritto che bisogna per forza piacere alle donne? Se piaci piaci, se non piaci non piaci. Punto.

Ovvio che se non piaci e non hai soldi nessuna ti caga, se piaci e hai i soldi verranno con te sia perché piaci che per i soldi, se non piaci e hai i soldi verrano con te SOLO per soldi per poi cornificarti con chi loro piace. Se invece piaci e non hai i soldi verranno con te SOLO perché piaci.
Perché, contrariamente da quando asseriscono certi fissati, l'attrazione fisica è una cosa e i calcoli di convenienza ben altra cosa.

Elementare Watson.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Gennaio 01, 2010, 14:06:13 pm
Giubizza toglimi una curiosità se puoi: quanti anni hai?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Harmonica - Gennaio 02, 2010, 20:00:32 pm
Quanti di coloro che fanno i "tosti" in questo forum lo sono veramente?
Io, per esempio.

Citazione
Sapete quanti uomini fanno i discorsi che si fanno qui dentro e poi scodinzolano dietro le fighe? Una marea!
E tu invece ? Scodinzoli o sei tosto ?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Harmonica - Gennaio 02, 2010, 20:09:55 pm
Personalmente considero la mia cultura ciò che ho appresso nel corso della mia vita e la mia storia è iniziata 35 anni fa. Di queste due cose ne vado fiero, eccome. Per il resto sinceramente non è che mi freghi più di tanto.

E scusate se è poco!

Poi c'è la storia e la cultura in generale. Ma non è che siano "mie".
Perfetto.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Harmonica - Gennaio 02, 2010, 20:11:00 pm
Più rari, invece, coloro che non se ne fregano un tubero.
Se lo dici tu...
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 03, 2010, 15:07:05 pm
Dal regolamento:

* 2.1 Non sono consentiti:
      - insulti personali tra gli utenti
      - offese alle istituzioni o alla religione di qualunque fede.
    * 2.1.1 A prescindere dall'ampia facoltà e diritto di discutere di tali argomenti, devono essere evitati commenti in chiave sarcastica, sbeffeggiatoria, sacrilega e denigratoria a prescindere dalla parte.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 03, 2010, 16:43:19 pm
Animista, per la precisione. L'islam è venuto dopo, era una pratica che già esistava. Infatti non è che la si faccia in tutti i contesti islamici.

Che poi non è certo una novità il fatto che elementi precedenti una certa cultura siano assimilati dalla nuova cultura. E' una cosa che si chiama "inculturazione".
Anche il cattolicesimo è, in buona parte, frutto di inculturazione del cristianesimo con elementi "pagani" precristiani esistenti in Europa prima della diffusione del cristianesimo.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 03, 2010, 18:53:15 pm
Scusate, va bene che non condivido ciò che dice Giubizza in merito all'islam, però ci vuole più dialogo civile.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 04, 2010, 11:38:43 am
Riporto qui il pst pubblicato erroneamente in questo topic: http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,632.new.html

Comunque War, io non mi riferivo solo alla relazione sessual-sentimentale o di "corteggiamento" che può esserci tra uomini e donne. Mi riferivo alle relazioni in generale, sia con le donne ma anche con gli uomini.
Per quanto riguarda le donne si può essere "tosti" anche con la commessa di magazzino che vuol fare l'arrogante, con la collega, con l'amica, con una parente, con l'impiegata dell'ufficio postale maleducata, con le passanti che occupano il marciapiede o altro ancora.
Ebbene, molti di coloro che conosco e che fanno ragionamenti all'incirca simili a quelli che facciamo noi qui dentro poi alla presenza di un essere fornito di genitali femminili diventano subito dei bravi cagnolini galanti. Il che fa in modo che le loro chiacchiere (perché di chiacchiere si tratta) non servano praticamente a un cazzo!
Scusatemi la volgarità. Però se si agisce da maschi pentiti tanto vale "ragionare" anche da maschi pentiti. Se si ragiona da uomini che non ci stanno che ci si comporti di conseguenza.

Ribadisco che qui mi riferisco alla sfera personale. Ma la questione non si esaurisce certo qui. Credo che lo stesso possa dirsi anche in campo politico, sociale e via dicendo, quando si ha l'opportunità di fare qualcosa per "smuovere le acque". Cosa che non sempre tutti fanno, anche avendone la possibilità.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 04, 2010, 11:41:45 am
Bellissimo argomento, peccato che sia OT.
Io sono contrario ai comportamenti acidi e non mi piace mostrare nervosismo anche se in fin dei conti sono una persona molto nervosa. L'importante per me è stare attento a non raggiungere il livello di stronzaggine di chi inizia. I miei non sono solo gusti e predisposizione mentale, ma sono proprio convinto che il comportamento accomodante sia la risposta migliore al regime ginarchico, anche se devo ammettere che la voce dell'istinto di appartenenza si fa sempre sentire nella mia testa.
La società, poiché fondata sulle pretese sessuali femminili, tende ad esaltare ciò che alla donna è utile e forse non sarai d'accordo, ma alla donna è utile un uomo aggressivo e assimilante (cioè che cambia l'ambiente in base alle sue esigenze) perché si cerca una persona che compensa la sua debolezza anche per la necessità di difendere la prole da attacchi esterni. Alla donna piace la violenza maschile, soprattutto se:
1) è rivolta verso altri uomini adulti, in quanto unica categoria veramente pericolosa;
2) è accettata socialmente, poiché la donna non vuole un padre dei propri figli che tende a divenire impopolare;
3) ha come oggetto della contesa una donna oppure la dignità di costei.

Per questo tendo a reputare gli atteggiamenti aggressivi/acidi/assimilanti/da stronzi come sospetti di influsso ginarchico e li disprezzo molto proprio per questo motivo.

Con questo non voglio dire che se a 10 uomini affamati è rimasto un vitello da mangiare, l'uomo saggio non dovrebbe chiedere di partecipare alla spartizione; però neanche dovrebbe accoltellare gli altri, perché così moglie e figli possano farci i loro porci comodi.

War io non ho detto che bisogna essere "nervosi". Ma dove l'hai letta scusa una cosa del genere?
Bisogna essere fermi, calmi e decisi e farsi rispettare. E soprattutto non lasciarsi ricattare. Le donne non meritano più rispetto di quanto ne danno né valgono più di noi. Ma la cosa più importante a mio avviso è non mettersi a sbavare dietro la fighetta di turno.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 04, 2010, 12:11:51 pm
Bellissimo argomento, peccato che sia OT.
Io sono contrario ai comportamenti acidi e non mi piace mostrare nervosismo anche se in fin dei conti sono una persona molto nervosa. L'importante per me è stare attento a non raggiungere il livello di stronzaggine di chi inizia. I miei non sono solo gusti e predisposizione mentale, ma sono proprio convinto che il comportamento accomodante sia la risposta migliore al regime ginarchico, anche se devo ammettere che la voce dell'istinto di appartenenza si fa sempre sentire nella mia testa.
La società, poiché fondata sulle pretese sessuali femminili, tende ad esaltare ciò che alla donna è utile e forse non sarai d'accordo, ma alla donna è utile un uomo aggressivo e assimilante (cioè che cambia l'ambiente in base alle sue esigenze) perché si cerca una persona che compensa la sua debolezza anche per la necessità di difendere la prole da attacchi esterni. Alla donna piace la violenza maschile, soprattutto se:
1) è rivolta verso altri uomini adulti, in quanto unica categoria veramente pericolosa;
2) è accettata socialmente, poiché la donna non vuole un padre dei propri figli che tende a divenire impopolare;
3) ha come oggetto della contesa una donna oppure la dignità di costei.

Per questo tendo a reputare gli atteggiamenti aggressivi/acidi/assimilanti/da stronzi come sospetti di influsso ginarchico e li disprezzo molto proprio per questo motivo.

Con questo non voglio dire che se a 10 uomini affamati è rimasto un vitello da mangiare, l'uomo saggio non dovrebbe chiedere di partecipare alla spartizione; però neanche dovrebbe accoltellare gli altri, perché così moglie e figli possano farci i loro porci comodi.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 04, 2010, 12:59:57 pm
War io non ho detto che bisogna essere "nervosi". Ma dove l'hai letta scusa una cosa del genere?
Bisogna essere fermi, calmi e decisi e farsi rispettare. E soprattutto non lasciarsi ricattare. Le donne non meritano più rispetto di quanto ne danno né valgono più di noi. Ma la cosa più importante a mio avviso è non mettersi a sbavare dietro la fighetta di turno.

Per essere chiari e capirci meglio bisogna accentuare la polarità richiesta e i suoi effetti; le sfumature fanno confusione. Purtroppo, il problema del capirci tra di noi è uno dei problemi principali che contraddistingue le dispute dialettiche, anche tra controparti che vorrebbero realmente trovare un accordo.
E' il regime che relativizza i nostri vocaboli e, attraverso la distanza tra il significato politicamente corretto e il significato più letterale/logico, ci insabbia i canali di discussione.

"Fermi, calmi, decisi e farsi rispettare". Sembrano i consigli che vengono dati agli insegnanti tirocinanti, che in futuro si renderanno conto che "calmi" è incompatibile con gli altri.
Praticamente, stai valorizzando l'atteggiamento da "stronzo". Sì, lo so che non è tua intenzione, ma come ho detto sopra ad ogni vocabolo si dà un suo spessore o addirittura significato, a seconda della prospettiva da cui si parla; ecco che nasce un significato femminile e uno maschile; "stronzo" detto da una donna è inteso come "scostante, sfuggente, che si fa rincorrere, che utilizza la tecnica del push e pull...".
Quindi, sapendo che alle donne piace lo stronzo, "farsi rispettare" (termine che non mi piace poiché passivo) diventa il must per gli uomini, soprattutto se antifemdom, perché unisce l'utile al dilettevole.
Punto debole: non è naturale, se sei veramente preso.
E' scomodo dirlo qui, ma se uno vuole una cosa, cerca di averla pur di scendere a compromessi; infatti qui utenti hanno ammesso di andare con le prostitute, ma nessuno ha detto a questi utenti che non sono tosti o che sono dei mollaccioni, senza palle, senza dignità, eppure, secondo la visione della seduzione, se paghi per avere sesso, significa che tu hai meno valore di lei.
Ora, o con i soldi, o con qualche altra moneta di diversa, masturbarsi utilizzando il corpo di una donna, invece che la propria mano, si paga se hai meno valore di mercato e l'uomo ha circa nel 90% dei casi valore inferiore.
Scrive Barnart: "Sussurrata come velata minaccia ma non predicata pubblicamente è la più bruciante verità per gli uomini del XXI secolo: le donne non hanno più bisogno di loro e una condizione di dipendenza irrimediabile si è ora costituita per essi. Vivere in condizioni di dipendenza significa dover chiedere, attendere, sollecitare, doversi adeguare alla volontà degli altri, adottarne gli scopi, soddisfarne gli interessi. Se il postulato femminista della parità ormonale è vero ogni problema è risolto, se invece è falso, con l'avvento della società postindustriale e dell'autoriproduzione femminile si è costituita una condizione di dipendenza sessuale maschile radicale ed ineliminabile, una condizione di gravissima ineguaglianza cui i maschi devono far fronte nel solo modo possibile, incrementando la quantità di benefici materiali da offrire e, fatto decisivo, adeguando il loro comportamento alle richieste delle donne, assumendone cioè i valori, trasformandosi in ciò che esse vogliono, convertendosi all'etica dell'Altra e nell'insieme, all'etica femminista. Il prezzo da pagare sarà costituito allora dalla sottomissione morale, dalla soggezione psicologica e dalla dipendenza emotiva, una moneta invisibile per un commercio invisibile di cui entrambi hanno interesse a negare l'esistenza."

Non mi volete mica far credere che l'uomo che non si adegua piaccia alle donne, vero?

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 04, 2010, 13:11:10 pm
Citazione
Non mi volete mica far credere che l'uomo che non si adegua piaccia alle donne, vero?



Ma alle donne non piace neanche lo zerbino, anzi piace di meno rispetto a un uomo che non si vuole adeguare. Ad esempio io, quando mi fidanzerò, non mi adeguerò del tutto, perchè ho un carattere. Certo dipende pure dalla donna che hai di fronte.

Quanto allo scritto di Barnat, la verità secondo me è questa: gli uomini hanno bisogno delle donne, punto. Le donne hanno bisogno degli uomini, solo che non lo vogliono ammettere.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 04, 2010, 13:42:21 pm

Ma alle donne non piace neanche lo zerbino, anzi piace di meno rispetto a un uomo che non si vuole adeguare. Ad esempio io, quando mi fidanzerò, non mi adeguerò del tutto, perchè ho un carattere. Certo dipende pure dalla donna che hai di fronte.

Quanto allo scritto di Barnat, la verità secondo me è questa: gli uomini hanno bisogno delle donne, punto. Le donne hanno bisogno degli uomini, solo che non lo vogliono ammettere.

E' vero che alle donne non piace lo zerbino, però è vero che se si vuole rimorchiare occorre seguire le regole della seduzione. Quindi ci sono due verità contrapposte.
Il nodo si dovrebbe sciogliere in questo modo: l'uomo deve seguire le regole (altrimenti va in bianco) facendo credere alla donna che non lo fa per lei, ma perché è naturalmente così. In pratica una fatica nella fatica.

Poi è importante pure capire che cosa intendi per "piacere". Per esempio se alle donne non piace lo zerbino, alle prostitute non piace neanche il cliente; però ti sfido io ad andare da una prostituta e fare sesso gratis. C'è piacere e piacere; il "piacere" più prezioso (amore incondizionato) è quello più difficile da suscitare e forse è proprio per questo che è più prezioso.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 04, 2010, 15:20:47 pm
Citazione
E' vero che alle donne non piace lo zerbino, però è vero che se si vuole rimorchiare occorre seguire le regole della seduzione. Quindi ci sono due verità contrapposte.
Il nodo si dovrebbe sciogliere in questo modo: l'uomo deve seguire le regole (altrimenti va in bianco) facendo credere alla donna che non lo fa per lei, ma perché è naturalmente così. In pratica una fatica nella fatica.

In pratica è la via di mezzo.


Citazione
Poi è importante pure capire che cosa intendi per "piacere". Per esempio se alle donne non piace lo zerbino, alle prostitute non piace neanche il cliente; però ti sfido io ad andare da una prostituta e fare sesso gratis. C'è piacere e piacere; il "piacere" più prezioso (amore incondizionato) è quello più difficile da suscitare e forse è proprio per questo che è più prezioso.

Più prezioso ma più piacevole. Il desiderio di famiglia è insito in ogni essere umano .
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 04, 2010, 15:39:38 pm
In pratica è la via di mezzo.

Più o meno,.... come un'auto con il telaio Porsche e motore della Uno, dici che è una Porsche, ma in realtà cammina come una Fiat Uno. Se lei ci crede siamo tutti contenti, ma quando ti chiederà di correre, allora saranno problemi.

Più prezioso ma più piacevole. Il desiderio di famiglia è insito in ogni essere umano .

Lust or Love è uno dei più inflazionati dilemmi della storia. Una storia seria è più piacevole di una storia corta, anche se non sono la persona più adatta a dirlo. Però i neomoralisti potrebbero controbattere che una Long Time Relationship occupa il tempo e le energie di molteplici "avventure" e purtroppo i neomoralisti sono quelli che hanno preso il sopravvento culturale, tant'è che, come dico spesso, il single è visto come quello "che si diverte" rispetto al fidanzato che secondo loro condurrebbe una vita meno godereccia e più dedita all'impegno.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 04, 2010, 16:09:11 pm
Citazione
Più o meno,.... come un'auto con il telaio Porsche e motore della Uno, dici che è una Porsche, ma in realtà cammina come una Fiat Uno. Se lei ci crede siamo tutti contenti, ma quando ti chiederà di correre, allora saranno problemi.

Non parlo di quello. Parlo del fatto che quando sei  in relazione, bisogna sapersi relazionare. Io credo che all'origine dell'espressione delle femministe moderate : "GLi uomini non si sanno relazionare con le donne, vogliamo un uomo con la U maiuscola" non dipende solo dalle lamentele eccessive tipiche di molte donne, ma dal fatto che la maggioranza degli uomini o è "troppo maschilista" o è "zerbina", nel senso che una via di mezzo pochi la attuano. E in effetti questa cosa è brutta perchè un rapporto monotono può stancare.

Citazione
Lust or Love è uno dei più inflazionati dilemmi della storia. Una storia seria è più piacevole di una storia corta, anche se non sono la persona più adatta a dirlo. Però i neomoralisti potrebbero controbattere che una Long Time Relationship occupa il tempo e le energie di molteplici "avventure" e purtroppo i neomoralisti sono quelli che hanno preso il sopravvento culturale, tant'è che, come dico spesso, il single è visto come quello "che si diverte" rispetto al fidanzato che secondo loro condurrebbe una vita meno godereccia e più dedita all'impegno.

Un single che si è divertito fino a 50-60 anni poi sarà veramente felice? Tra 10 anni , ad esempio, se ne può riparlare. COmunque si, hai ragione. Va bene che il divertimento è fondamentalissimo, però non relazionarsi perchè "mi voglio divertire" poi non credo che renda felici.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 04, 2010, 16:50:56 pm
Non parlo di quello. Parlo del fatto che quando sei  in relazione, bisogna sapersi relazionare. Io credo che all'origine dell'espressione delle femministe moderate : "GLi uomini non si sanno relazionare con le donne, vogliamo un uomo con la U maiuscola" non dipende solo dalle lamentele eccessive tipiche di molte donne, ma dal fatto che la maggioranza degli uomini o è "troppo maschilista" o è "zerbina", nel senso che una via di mezzo pochi la attuano. E in effetti questa cosa è brutta perchè un rapporto monotono può stancare.

Se si riferiscono ad uomini rifiutati da loro o non presi in considerazione da loro, dovrebbero spiegare come mai ci sono molte coppie che ancora si formano; immagino perché quegli uomini vanno bene alle loro donne.

Se si riferiscono ai propri ex fidanzati, si può dire tutto e il contrario di tutto, magari lui s'inzerbinava per essere cavaliere e quindi pensava che in questo modo avrebbe prolungato la relazione che gli stava bene, oppure era semplicemente un po' introverso o più innamorato di lei, mentre se era lei ad essere più innamorata, allora vedeva in lui il maschilista, che, accortosi di avere la situazione in pugno, non si curava delle conseguenze delle sue parole maschiliste (o ragionevoli; tieni conto che per la ragazza media noi siamo maschilisti).

Io sono molto dubbioso quando ci si lamenta di caratteristiche opposte come nel caso che hai raccontato o come 'sta sottosviluppata:  http://digiland.libero.it/forum/viewtopic.php?topic_view=threads&p=3480947&t=456854 (http://digiland.libero.it/forum/viewtopic.php?topic_view=threads&p=3480947&t=456854)

 Io credo che nella via di mezzo ci siano, per legge statistica, la maggior parte delle persone.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 04, 2010, 17:01:56 pm
Citazione
Se si riferiscono ad uomini rifiutati da loro o non presi in considerazione da loro, dovrebbero spiegare come mai ci sono molte coppie che ancora si formano; immagino perché quegli uomini vanno bene alle loro donne.

Possono esserci tutte le coppie che vuoi, ma se si sfasciano all'istante ?
TI faccio una sottodomanda: preferiresti una società dove :(esempio molto grossolano eh)
1)  su 10 milioni di abitanti, 9.5 sono fidanzati , ma che nel giro di poco tempo queste coppie si sfasciano in malo modo oppure
2) su 10 milioni di abitanti , 7 sono fidanzati, ma sono coppie estreamente solide ?

Citazione
Se si riferiscono ai propri ex fidanzati, si può dire tutto e il contrario di tutto, magari lui s'inzerbinava per essere cavaliere e quindi pensava che in questo modo avrebbe prolungato la relazione che gli stava bene, oppure era semplicemente un po' introverso o più innamorato di lei, mentre se era lei ad essere più innamorata, allora vedeva in lui il maschilista, che, accortosi di avere la situazione in pugno, non si curava delle conseguenze delle sue parole maschiliste (o ragionevoli; tieni conto che per la ragazza media noi siamo maschilisti).


Questo è il problema: per molti uomini inzerbinarsi significa essere cavaliere, anche se lei se n'è approfitta, non ti lascia vedere gli amici tuoi o addirittura li disprezza, e nonostante tutto non reagiscono. Ed è un conto. Un altro , invece , è fare ogni tanto sorprese alla tua donna, coccolarla, rispettarla e dirle sempre "ti amo", ma contemporaneamente farsi rispettare fermamente ,esempio io ti rispetto al 100 % e ti amo ma se tu non fai altrettanto puoi andare a quel paese senza problemi, se offendi i miei amici o i miei genitori puoi andare a quel paese senza problemi. Così secondo me ci si dovrebbe comportare

Citazione
Io sono molto dubbioso quando ci si lamenta di caratteristiche opposte come nel caso che hai raccontato o come 'sta sottosviluppata:  http://digiland.libero.it/forum/viewtopic.php?topic_view=threads&p=3480947&t=456854 (http://digiland.libero.it/forum/viewtopic.php?topic_view=threads&p=3480947&t=456854)

Io credo che nella via di mezzo ci siano per legge statistica, ci siano la maggior parte delle persone.


Non credo...in base all'esperienza di amici miei, le coppie più durature sono quelle in cui lui si comporta come ho scritto sopra. E alcune sono durate 4-5 anni, contanto che uno di questi amici si è fidanzato a  15 anni e mezzo
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 04, 2010, 17:35:11 pm
Possono esserci tutte le coppie che vuoi, ma se si sfasciano all'istante ?
TI faccio una sottodomanda: preferiresti una società dove :(esempio molto grossolano eh)
1)  su 10 milioni di abitanti, 9.5 sono fidanzati , ma che nel giro di poco tempo queste coppie si sfasciano in malo modo oppure
2) su 10 milioni di abitanti , 7 sono fidanzati, ma sono coppie estreamente solide ?
La 2
 
Questo è il problema: per molti uomini inzerbinarsi significa essere cavaliere, anche se lei se n'è approfitta, non ti lascia vedere gli amici tuoi o addirittura li disprezza, e nonostante tutto non reagiscono. Ed è un conto. Un altro , invece , è fare ogni tanto sorprese alla tua donna, coccolarla, rispettarla e dirle sempre "ti amo", ma contemporaneamente farsi rispettare fermamente ,esempio io ti rispetto al 100 % e ti amo ma se tu non fai altrettanto puoi andare a quel paese senza problemi, se offendi i miei amici o i miei genitori puoi andare a quel paese senza problemi. Così secondo me ci si dovrebbe comportare
Quindi stai dicendo che delle donne si sono lamentate dei loro uomini che sono troppo zerbini (e anche di altri uomini per la cosa contraria, ma questo è un altro discorso) e, per zerbini, pare che tu e loro vi riferiate a quelli che non le mandano a quel paese senza problemi se offendono gli amici o i genitori di lui.
Da questo deduco che delle donne offendono genitori e amici di lui e poi si lamentano del fatto che lui non le abbia mandate a quel paese.
Il punto che mi preoccupa è questo: ma le donne sono interessate a stare bene e godersi il proprio partner oppure fanno continuamente degli shit test a costo di far saltare il rapporto? O magari le donne sono interessate a godere delle risposte gradite di lui ai loro shit test ed è questo che le fa stare bene. Se è così, allora fidanzarsi è peggio che lavorare sotto padrone.

Poi per me c'è tutto un discorso psicologico sul fatto che se l'amore inizia e finisce per motivi che noi pensiamo di conoscere e li individuiamo, mentre invece sono di natura puramente chimica. Quando una dice: "l'ho lasciato perché era troppo geloso", in realtà l'ha lasciato perché non lo amava più.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Gennaio 04, 2010, 18:21:47 pm
perdonatemi se intervengo, ma parlare delle relazioni tra uomo donna, in astratto come si sta facendo qui, secondo me non fa altro che confondere le idee.
l'esempio della tipa che va a offendere i genitori di lui o i suoi amici presentato così, magari  fosse così semplice ...
se tuo padre o tua madre o la madre o il padre della tua ragazza giocano contro di voi, mettendo il partner a disagio o trattandolo freddamente o  non sono abbastanza saggi da stare fuori dalla vostra relazione, non solo non ti troverai nella posizione di mandare la tua fidanzata a quel paese, se ad un certo punto li offenderà, ma nemmeno lei lo potrà fare se tu offenderai i sui per le stesse ragioni.

sono dinamiche complesse e  sia il silenzio o il reagire possono essere sia giusti che sbagliati.
 essere sempre obbiettivi non è facile per nulla. il venir feriti o ferire capita spesso, perché sia tu che il fidanzato (o la fidanzata) non è perfetto, come non lo sono né genitori né gli amici. ciò che lega il tutto è solo amore e bisogno reciproco, un sentimento irrazionale,  quindi la ragione centra davvero poco.  famiglia, amici e fidanzata/o su tutti si tende a perdonare o a chiudere un occhio in più occasioni , e quasi sempre dunque non si è ingrado di accontentare tutti al 100% .
forse l'unica cosa da capire, il partner vive come te lo stesso conflitto di sentirsi vincolato e aggredito  da tutti questi tipi di legami, dove ognuno pretende di esserci e di volere con i suoi  personali punti di vista,  forse  è l'unica cosa che può tenere unita una coppia se almeno si comprende questo.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 04, 2010, 18:56:56 pm
La 2
 Quindi stai dicendo che delle donne si sono lamentate dei loro uomini che sono troppo zerbini (e anche di altri uomini per la cosa contraria, ma questo è un altro discorso) e, per zerbini, pare che tu e loro vi riferiate a quelli che non le mandano a quel paese senza problemi se offendono gli amici o i genitori di lui.
Da questo deduco che delle donne offendono genitori e amici di lui e poi si lamentano del fatto che lui non le abbia mandate a quel paese.
Il punto che mi preoccupa è questo: ma le donne sono interessate a stare bene e godersi il proprio partner oppure fanno continuamente degli shit test a costo di far saltare il rapporto? O magari le donne sono interessate a godere delle risposte gradite di lui ai loro shit test ed è questo che le fa stare bene. Se è così, allora fidanzarsi è peggio che lavorare sotto padrone.

Poi per me c'è tutto un discorso psicologico sul fatto che se l'amore inizia e finisce per motivi che noi pensiamo di conoscere e li individuiamo, mentre invece sono di natura puramente chimica. Quando una dice: "l'ho lasciato perché era troppo geloso", in realtà l'ha lasciato perché non lo amava più.

Come dice giulia, ci sono situazioni e situazioni...ho sbagliato a non considerare caso per caso.
PS anche gli uomini sono capaci di disprezzare genitori e amici di lei, sia chiaro.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Gennaio 04, 2010, 19:46:11 pm
Riporto qui il pst pubblicato erroneamente in questo topic: http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,632.new.html

Comunque War, io non mi riferivo solo alla relazione sessual-sentimentale o di "corteggiamento" che può esserci tra uomini e donne. Mi riferivo alle relazioni in generale, sia con le donne ma anche con gli uomini.
Per quanto riguarda le donne si può essere "tosti" anche con la commessa di magazzino che vuol fare l'arrogante, con la collega, con l'amica, con una parente, con l'impiegata dell'ufficio postale maleducata, con le passanti che occupano il marciapiede o altro ancora.
Ebbene, molti di coloro che conosco e che fanno ragionamenti all'incirca simili a quelli che facciamo noi qui dentro poi alla presenza di un essere fornito di genitali femminili diventano subito dei bravi cagnolini galanti. Il che fa in modo che le loro chiacchiere (perché di chiacchiere si tratta) non servano praticamente a un cazzo!
Scusatemi la volgarità. Però se si agisce da maschi pentiti tanto vale "ragionare" anche da maschi pentiti. Se si ragiona da uomini che non ci stanno che ci si comporti di conseguenza.

Ribadisco che qui mi riferisco alla sfera personale. Ma la questione non si esaurisce certo qui. Credo che lo stesso possa dirsi anche in campo politico, sociale e via dicendo, quando si ha l'opportunità di fare qualcosa per "smuovere le acque". Cosa che non sempre tutti fanno, anche avendone la possibilità.[/color]

Nella mia sfera individuale, se facessi qualcosa dove vedo che c'è più necessità di "fare qualcosa" perderei sicuramente il posto di lavoro. Quindi me ne sto zitto o tutt'al più mi limito a qualche frecciatina. Troppo tutelate le mie colleghe donne per poter profferire anche una sola sillaba. Ce nè una poi che è una sorta di responsabile perchè ha succhiato il cazzo al capo per anni e va da sè che mi getterei la zappa sui piedi. Anche se più volte ci sono entrato in conflitto. Ma è una battaglia persa in partenza. Infatti per alcune mie ultime uscite su di lei prevedo un 2010 lavorativo pieno di insidie, se non il licenziamento e la conseguente disoccupazione.

Uno scandalo impunito. Non riesco a convivere con 'sta cosa. E' più forte di me.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 05, 2010, 01:38:08 am

sono dinamiche complesse e  sia il silenzio o il reagire possono essere sia giusti che sbagliati.


Verissimo. Infatti di solito alcuni tirano da una parte e una tira dall'altra, cosicché se dai retta ai primi, per la seconda non hai le palle, se dai retta alla seconda, per i primi ti stai facendo mettere sotto. Sono situazioni senza soluzione.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Gennaio 05, 2010, 02:31:11 am
Ma è possibile che nessuno dica niente delle donne che succhiano il cazzo al capo per farsi strada nel mondo del lavoro? A nessuno è mai capitato? Indipendentemente dalla QM e dal Femminismo, io ho spesso rilevato questo trend nelle aziende dove ho lavorato... vi sembra giusto un atteggiamento di questo tipo? Voglio dire i miei meriti vengono azzerati di fronte alla ciucciacazzi di turno? Non mi sembra una cosa corretta. Tra l'altro questo comportamento femminile negli ambienti di lavoro la dice lunga sulla vera essenza della donna. Una prostituzione connaturata, tipo.

E poi ci lamentiamo che le aziende vanno male.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Gennaio 05, 2010, 09:04:41 am
Ma è possibile che nessuno dica niente delle donne che succhiano il cazzo al capo per farsi strada nel mondo del lavoro? A nessuno è mai capitato? Indipendentemente dalla QM e dal Femminismo, io ho spesso rilevato questo trend nelle aziende dove ho lavorato... vi sembra giusto un atteggiamento di questo tipo? Voglio dire i miei meriti vengono azzerati di fronte alla ciucciacazzi di turno? Non mi sembra una cosa corretta. Tra l'altro questo comportamento femminile negli ambienti di lavoro la dice lunga sulla vera essenza della donna. Una prostituzione connaturata, tipo.

E poi ci lamentiamo che le aziende vanno male.

a me è capitato: l'ho visto da un punto diverso (nel senso che io non ero in concorrenza, avendo un altro ruolo). Però avevo un capo che si dava da fare parecchio nel suo ambiente. Sinceramente credo che lui pensasse comunque di essere obiettivo e di riuscire a scindere la parte "relazionale amatoria" da quella lavorativa (poi fino a che punto non è dato saperlo). Quelle che ho conosciuto io hanno fatto carriera, ma non più di altri colleghi uomini. E mai a lungo termine, c'è sempre stato un momento in cui veniva fuori la loro inettitudine per alcune, e anzi a quel punto, secondo me, veniva rimarcata ancora di più, perchè qualsiasi fallimento lavorativo veniva ricondotto a loro anche quando non lo era.

Peraltro nel mio tipo di ambiente una sorta di prostituzione (in cui si usa la lingua sia in modo metaforico che diretto  :lol:) c'è sempre stato.

Per non parlare del fatto che chi ha uno status sociale più alto (che sia maschio o femmina) ha molte più opportunità sia di introdursi sia di andare avanti.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 05, 2010, 11:18:22 am
Ma è possibile che nessuno dica niente delle donne che succhiano il cazzo al capo per farsi strada nel mondo del lavoro? A nessuno è mai capitato? Indipendentemente dalla QM e dal Femminismo, io ho spesso rilevato questo trend nelle aziende dove ho lavorato... vi sembra giusto un atteggiamento di questo tipo? Voglio dire i miei meriti vengono azzerati di fronte alla ciucciacazzi di turno? Non mi sembra una cosa corretta. Tra l'altro questo comportamento femminile negli ambienti di lavoro la dice lunga sulla vera essenza della donna. Una prostituzione connaturata, tipo.

E poi ci lamentiamo che le aziende vanno male.

Se succhiare il cazzo è inteso anche a livello metaforico, è un modo di fare anche degli uomini e le principali vittime di questo modo di fare sono gli introversi. Per loro è la regola.
Ethans, tu sei introverso?

Guarda che scrive Anepeta:
<<La goccia che, talora, fa traboccare il vaso è legata per l'appunto al giudizio dei capi. Tale giudizio è sempre positivo per quanto riguarda il rendimento, che viene sfruttato, ma sempremolto critico, se non addirittura negativo per quanto riguarda la personalità (...). Questo giudizio, esasperato dal fatto che l'introverso, pur rispettando l'autorità, non fa nulla per accattivarsela e si subordina ad essa, ma senza mai alcuna piaggeria, determina spesso un atteggiamento inconsapevolmente "punitivo". Lodato per la sua dedizione al lavoro, l'introverso, quando sono in gioco promozioni, si ritrova spesso ad essere scavalcato da dipendenti che lavorano e valgono meno di lui, ma sono capaci di "ingraziarsi" i capi e utilizzare senza remore le raccomandazioni>>
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Rita - Gennaio 05, 2010, 12:09:00 pm
<<La goccia che, talora, fa traboccare il vaso è legata per l'appunto al giudizio dei capi. Tale giudizio è sempre positivo per quanto riguarda il rendimento, che viene sfruttato, ma sempremolto critico, se non addirittura negativo per quanto riguarda la personalità (...). Questo giudizio, esasperato dal fatto che l'introverso, pur rispettando l'autorità, non fa nulla per accattivarsela e si subordina ad essa, ma senza mai alcuna piaggeria, determina spesso un atteggiamento inconsapevolmente "punitivo". Lodato per la sua dedizione al lavoro, l'introverso, quando sono in gioco promozioni, si ritrova spesso ad essere scavalcato da dipendenti che lavorano e valgono meno di lui, ma sono capaci di "ingraziarsi" i capi e utilizzare senza remore le raccomandazioni>>

esattamente quello che ho visto succedere da sempre (perlomeno nel mio) nell'ambiente lavorativo. Ma non soltanto in via gerarchica tra capo e subordinato diretto, ma anche nell'acquisizione dei clienti: non per nulla si dice (nell'ambito interno, come consiglio da un vecchio professionista ad un giovane) che un avvocato vero lo si vede sul campo da golf o nelle associazioni, laddove si svolge la vita di relazione, laddove si vede la sua capacità di catturare il cliente semplicemente con l'apparenza della decisione, dell'organizzazione e della capacità.

Nel mio studio c'era una tipa, continuamente vessata e criticata per questo suo atteggiamento, eppure è stata l'unica ad aver ricevuto i complimenti (a lavoro svolto) da più di un cliente per la sua capacità di analisi delle sentenze.

Ecco perchè chi ha già uno status di relazioni acquisite è più apprezzato.

Che poi chi ha uno status sociale elevato fatichi meno per acquisirle, mentre chi non ce l'ha deve lavorare di più con la personalità è un ulteriore dato di fatto.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Gennaio 05, 2010, 14:20:17 pm
Ma è possibile che nessuno dica niente delle donne che succhiano il cazzo al capo per farsi strada nel mondo del lavoro? A nessuno è mai capitato? Indipendentemente dalla QM e dal Femminismo, io ho spesso rilevato questo trend nelle aziende dove ho lavorato... vi sembra giusto un atteggiamento di questo tipo? Voglio dire i miei meriti vengono azzerati di fronte alla ciucciacazzi di turno? Non mi sembra una cosa corretta. Tra l'altro questo comportamento femminile negli ambienti di lavoro la dice lunga sulla vera essenza della donna. Una prostituzione connaturata, tipo.

E poi ci lamentiamo che le aziende vanno male.
certo, è roba vecchia, non dico che sia giusto e corretto, troppe persone sono escluse da questo comportamento. anche perché non è solo un comportamento immorale ma non tutte ci hanno lo stomaco per fare certi compromessi. a dire il vero però non lo vedo un essenza femminile, il mondo della moda per esempio è al 99% omosessuale,molti pur di far carriera, hanno deciso di esserlo in più occasione, solo che in questi casi più che far incazzare gli altri che non lo fanno, fa solo ridere.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Gennaio 06, 2010, 01:21:07 am
Cmq io non sto parlando della capacità di relazionarsi di un dipendente nei confronti del suo superiore, su questo punto tanto di cappello... io sto parlando di "vera e propria prostituzione" per accattivarsi le grazie del superiore al fine di un avanzamento di carriera... omosex o etero che dir si voglia, non mi sembra una condotta propriamente professionale... e ripeto, la qualità dell'azienda alla lunga va a farsi fottere...

Questo modo di porsi rasenta quasi l'illegalità a mio parere... anch'io ho avuto storie con un paio di mie colleghe, ma non certo per secondi fini... anche perchè non ci riuscirei proprio...

Pareri?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Gennaio 06, 2010, 14:12:38 pm

Pareri?
che sono destinati a fallire ethans.  mi riesce difficile decidere chi condannare tra i due, visto che è uno scambio consenziente tra le parti, che entrambi se ne fottono di essere professionali e di scegliere per il bene dello sviluppo di tale professione, e visto che lo scambio è di tipo sessuale per avanzamento di carriera ,dove invece è necessaria capacità. ethans alla fine non ti puoi sco**** tutti pur di non lavorare e far carriera.ne ho viste di tipe così completamente in crisi quando nei fatti non erano in grado di sostenere il ruolo ottenuto con questo scambio di favori. ci rimette il capo a fare certi scambi e ci rimette la donna a credere che si può ottenere tutto con il sesso, in verità non è così...e ogni qualvolta ti ritrovi a incazzarti con una incompetente e a dirgliene di tutti colori, la tipa è messa difronte a questa verità. 
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Gennaio 06, 2010, 16:37:24 pm
Finora chi ci ha rimesso (da 10 anni a questa parte) sono stati i miei colleghi e colleghe, una serie pressochè infinita di lavoratori efficientissimi che sono stati messi in condizioni di licenziarsi dal posto di lavoro per colpa delle paturnie di questa cerebrolesa priva di rispetto per chiunque. Il capo è solo un povero coglione completamente succube di lei, che ha perso ormai il controllo della situazione.

Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Gennaio 06, 2010, 17:28:59 pm
per colpa delle paturnie di questa cerebrolesa priva di rispetto per chiunque.
Il capo è solo un povero coglione completamente succube di lei, che ha perso ormai il controllo della situazione.


mi dispiace ma io questa storia non riesco proprio a sopportarla più (in nessun caso che sia chiaro) è la stessa menata  della donna vittima e costretta ad accettare il compromesso di fare il quarto di bue nel mondo dello spettacolo o in ogni dove .... altrimenti non riesce  ad avere un ruolo sociale pari a quello dell'uomo.
 l'uomo o la donna bambini, rincoglioniti e succubi,  chi della figa e chi della società maschilista, ha davvero rotto il caxxo!!
ma chi cavolo ha detto che questa vita doveva essere facile e giusta?!

scusami ethans ... ma ad un certo punto ...
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Gennaio 06, 2010, 17:35:25 pm
mi dispiace ma io questa storia non riesco proprio a sopportarla più (in nessun caso che sia chiaro) è la stessa menata  della donna vittima e costretta ad accettare il compromesso di fare il quarto di bue nel mondo dello spettacolo o in ogni dove .... altrimenti non riesce  ad avere un ruolo sociale pari a quello dell'uomo.
 l'uomo o la donna bambini, rincoglioniti e succubi,  chi della figa e chi della società maschilista, ha davvero rotto il caxxo!!
ma chi cavolo ha detto che questa vita doveva essere facile e giusta?!

scusami ethans ... ma ad un certo punto ...

Ah tu dici che è inutile lamentarsi di situazioni di questo tipo tanto, da che mondo e mondo, sempre ci sono state e sempre ci saranno?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Gennaio 06, 2010, 17:55:05 pm
Ah tu dici che è inutile lamentarsi di situazioni di questo tipo tanto, da che mondo e mondo, sempre ci sono state e sempre ci saranno?
non si può obbligare gli altri ad avere i nostri stessi principi morali e allo stesso tempo nutrire invidia verso chi invece li ha svenduti per interessi personali. un uomo o una donna, se pensano solo a loro stessi, possono entrambi andare a cagare e non meritano nessuna giustificazione, se per noi il prezzo che hanno pagato è davvero troppo alto. non abbiamo il controllo delle scelte altrui....ma tu mi vai a giustificare - uno che ha un ruolo importante - come un povero succube rincoglionito per  una che definisci cerebrolesa?! no, io non ci riesco. mi dispiace.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Gennaio 06, 2010, 18:05:41 pm
non si può obbligare gli altri ad avere i nostri stessi principi morali e allo stesso tempo nutrire invidia verso chi invece li ha svenduti per interessi personali. un uomo o una donna, se pensano solo a loro stessi, possono entrambi andare a cagare e non meritano nessuna giustificazione, se per noi il prezzo che hanno pagato è davvero troppo alto. non abbiamo il controllo delle scelte altrui....ma tu mi vai a giustificare - uno che ha un ruolo importante - come un povero succube rincoglionito per  una che definisci cerebrolesa?! no, io non ci riesco. mi dispiace.

Che altra definizione daresti a un uomo così? E' succube e si è rincoglionito assaporando il Sacro Calice della Fica della signorina in questione. Non lo sto giustificando... il 90% degli uomini che conosco sono così. Parlano sempre di fica, si pavoneggiano a chi ne ha scopate di più, giocano a chi ce l'ha più lungo fra loro e alla resa dei conti di un'unica fica crollano irrimediabilmente barattando la loro dignità sulla bilancia della strozzina.

E' una droga la fica per noi maschietti, credimi... al di là del Femminismo e della QM.

 ;)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Gennaio 06, 2010, 19:10:22 pm
Che altra definizione daresti a un uomo così? E' succube e si è rincoglionito assaporando il Sacro Calice della Fica della signorina in questione.
ok.
Citazione
Non lo sto giustificando... il 90% degli uomini che conosco sono così. Parlano sempre di fica, si pavoneggiano a chi ne ha scopate di più, giocano a chi ce l'ha più lungo fra loro e alla resa dei conti di un'unica fica crollano irrimediabilmente barattando la loro dignità sulla bilancia della strozzina.
E' una droga la fica per noi maschietti, credimi... al di là del Femminismo e della QM.
;)
di solito anche l'affamato, con la panza piena diventa più ragionevole e dice no al dolce se è sazio... tu invece giustifichi - un capo -  sazio che si comporta da povero morto di fame anche dopo l'abbuffata...
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Gennaio 06, 2010, 20:28:16 pm
ok.di solito anche l'affamato, con la panza piena diventa più ragionevole e dice no al dolce se è sazio... tu invece giustifichi - un capo -  sazio che si comporta da povero morto di fame anche dopo l'abbuffata...

Mai parlato di sazietà, nè che io giustifico alcunchè... queste cose le hai detto tu...
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Giulia - Gennaio 06, 2010, 21:37:36 pm
Mai parlato di sazietà,
ma  ci va a letto con questa o no? altrimenti qui:
Citazione
' succube e si è rincoglionito assaporando il Sacro Calice della Fica della signorina in questione.
non capisco cosa vuoi dire.

Citazione
nè che io giustifico alcunchè... queste cose le hai detto tu...
a me sembra una giustificazione dire che questo tizio è solo un povero coglione completamente succube di lei, che ha perso ormai il controllo della situazione.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 06, 2010, 22:13:57 pm
Io non credo che sia un coglione. E' un egoista, come molti, che puo' farsi delle scopate con una tizia. E se le fa, anche se in cambio di favori lavorativi e quindi in una situazione di disonesta'. se pero' a lui della disonesta' non interessa un tubo, ecco che l'affare e'  fatto, con buona pace di chi subisce l'ingiustizia. Storia vecchia :(
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Gennaio 06, 2010, 23:04:16 pm
ma  ci va a letto con questa o no? altrimenti qui: non capisco cosa vuoi dire.
a me sembra una giustificazione dire che questo tizio è solo un povero coglione completamente succube di lei, che ha perso ormai il controllo della situazione.

Può sembrare da questa frase, ma non intendo assolutamente giustificarlo... anzi il "povero coglione" è riferito alla sua zerbinisia nei confronti della suddetta.

Spero di essermi spiegato.

 :)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 09, 2010, 23:29:12 pm
Ho deciso di cambiare il sondaggio e di azzerare i voti
Spero che adesso sia più chiaro di quello precedente, che pure era interessante.
Per non mettere troppe opzioni ho evitato risposte del tipo "un mix fra la tot e la tot", quindi se pensate appunto "un mix fra la tot e la tot", potete mettere 2 voti se volete.

Io qui ho votato la 4 e la 7.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: renato.dg - Gennaio 10, 2010, 00:20:01 am
HO MESSO LA SECONDA.PEGGIORERà per i maschi.Non vedo assolutamente nessun cambiamento in positivo,  la maggioranza dei maschi sono dei femministi ossia sono dei sottomessi( questo è il termine giusto senza troppi giri di parole) per cui la cosa non può peggiorare; penso che piu in basso di così sia difficile andare , ma il maschiopentitismo non ha confini.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 10, 2010, 12:53:56 pm
HO MESSO LA SECONDA.PEGGIORERà per i maschi.Non vedo assolutamente nessun cambiamento in positivo,  la maggioranza dei maschi sono dei femministi ossia sono dei sottomessi( questo è il termine giusto senza troppi giri di parole) per cui la cosa non può peggiorare; penso che piu in basso di così sia difficile andare , ma il maschiopentitismo non ha confini.

Non ha confini, ma di certo non è apprezzato dalle donne.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: renato.dg - Gennaio 10, 2010, 15:26:00 pm
??? ma ci marciano e alla grande con il maschiopentitismo.Il problema non è delle donne  , è un problema maschile.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Gennaio 10, 2010, 15:27:50 pm
Mio nonno diceva che tira più un pelo di fica che un carro di buoi...

 ;)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 10, 2010, 17:00:13 pm
@ Ethans : il proverbio di tuo nonno credo che sia diffuso ovunque. Solo che una volta aveva senso. ora ci gioca contro.
Sono d'accordo con  renato.Dragonetti . il maschiopentitismo e' un problema maschile. Ovvio che alle donne non piacciono, ma lo sfruttano. E lo sfruttano bene il maschiopentitismo.  Un po' come le tizie che a casa loro sono tutte femministe e acide. poi vanno a farsi tr...re in Brasile ecc e magari rimediano anche dei calci nel s....e.  ma la,   rigano dritte
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Gennaio 10, 2010, 17:06:30 pm
In che senso ci gioca contro?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 10, 2010, 17:33:10 pm
nel senso che una volta il desiderio maschile, piu' immediato e meno controllabile, era inserito in una logica naturale in cui l'uomo metteva sul piatto le sue qualita'. Oggi che le qualita' maschili ( quelle positive ) vengono attribuite alle donne, il desiderio maschile e' diventato una debolezza, che l'uomo puo' scontare nei modi piu' assurdi, grazie all'imprevedibile sistema giudiziario, e al senso comune imbevuto delle menzogne femministe. Oggi per un uomo avere un rapporto con una donna, puo' trasformarsi in un ricatto.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Ethans - Gennaio 10, 2010, 17:54:02 pm
E quindi il maschiopentitismo a cosa è dovuto secondo te?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 10, 2010, 20:56:22 pm
E' una bella domanda che , amio avviso, non ha una sola risposta. C'e' il maschiopentito REALMENTE pentito, succube per educazione, per una malintesa cavalleria ( i cavalieri quando era ora non le mandavano a dire ). C'e' il maschio mammone che si sposa per avere una seconda mamma, diventando il lato debole del triangolo mamma-maschietto-moglie. Costui reputa le donne esseri superiori in quanto capaci di fare un bucato ( e' la lavatrice in realta' il deus ex machina) o una qualche sbobba alimentare ( magari precotta e solo riscaldata). C'e' anche quello convinto di essere in dovere di soddisfare la moglie lunatica, anche a letto, sebbene lei sia poco piu' di un asse da stiro che recrimina. Diciamo che spesso c'e' un sentimento di inadeguatezza , vero o presunto, di fronte a immaginifiche qualita' femminili, vere, o piu' spesso presunte anch'esse.
Poi ci sono i finti maschipentiti, che scrivono  le stupidate solo perche' oggi " tirano ". Oppure i politici per i voti.
Maschietti per interesse
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: renato.dg - Gennaio 12, 2010, 20:02:22 pm
Ci sono donne che non vogliono maschi molli e servili, ma questa cosa non deve trarre in inganno perchè non c'entra nulla con l'antifemminismo dal punto di vista maschile.Magari è proprio una femminista convinta adire che non vuole uomini servili, ma forti e decisi.Il femminismo vivedi contraddizioni ma tutte tese a far tacere ogni voce di dissenso.Quella che dice di volere uomini forti e decisi in realtà dopo un minuto denuncia il maschilismo imperante.Ma allora perchè si comportano così? Perchè a seconda delle circostanze e delle situazioni la donna liberata vuole il maschio duro e deciso che mostra i muscoli e maschiopentito quando lei vuole che sia così.Ma in questo comportamento c'è sempre comunque un controllo da parte femminile, infatti se provi andare oltre quella maschera di macho che ti è permesso avere eprovi a contraddirle nei fatti  sei un maschilista violentatore.Quindi è una forma diversa di sottomissione, piu mascherata.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: chiara - Gennaio 12, 2010, 20:38:37 pm
a seconda delle circostanze e delle situazioni la donna liberata vuole il maschio duro e deciso che mostra i muscoli e maschiopentito quando lei vuole che sia così.Ma in questo comportamento c'è sempre comunque un controllo da parte femminile, infatti se provi andare oltre quella maschera di macho che ti è permesso avere eprovi a contraddirle nei fatti  sei un maschilista violentatore.Quindi è una forma diversa di sottomissione, piu mascherata.

è vero ma c'è un modo per evitarlo. desiderare solo e sempre un uomo decisionista e masculo si può. anche se ha oggettivamente torto, può capitare, nessuno è perfetto, il vero decisionista è colui che rigira la frittata a suo favore e fa passare un suo errore per un tuo errore che l'ha condizionato. entrambi sappiamo come sono andate le cose, ma lui sente di averla spuntata e tu che ti sei fatta intortare niente male  ;)  ;)  ;)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: renato.dg - Gennaio 12, 2010, 21:14:07 pm
E quindi il maschiopentitismo a cosa è dovuto secondo te?

Secondo me la cosa rimane un mistero non è semplice cogliere le ragioni profonde  ma detta in poche parole il fatto principale è che i maschi hanno talmente bisogno delle donne esono talmente scandalizzzati dal fatto che le donne possano provare odio o indifferenza verso di essi  che pur di non perdere la loro amicizia sono diventati in massa femministi.E' come dire che gli ebrei tedeschi per amore della Germania fossero divenuti tutti nazisti.Si parla tra la fine degli anni sessanta e primi settanta.Hanno pensato che una diventati femministi sarebbe rimasto tutto come prima, si sarebbe potuto magari anche trombare di più e tutto sarebbe stato piu bello, invece oggi vediamo le conseguenze.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 13, 2010, 11:43:17 am
Ho deciso di cambiare il sondaggio e di azzerare i voti
Spero che adesso sia più chiaro di quello precedente, che pure era interessante.
Per non mettere troppe opzioni ho evitato risposte del tipo "un mix fra la tot e la tot", quindi se pensate appunto "un mix fra la tot e la tot", potete mettere 2 voti se volete.

Io qui ho votato la 4 e la 7.

Io ho messo la 3, ma ci deve essere un probelma col grafico dei sondaggi.
In ogni modo si dovrebbe anche precisare il periodo futuro di riferimento: dieci anni? Un secolo? Trecento anni? A quale periodo di tempo futuro ci si riferisce insomma?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 13, 2010, 12:00:29 pm
War, ma tu cosa intendi per "comportamento accomodante"?
Ribadisco che il mio fare lo "stronzo" non è finalizzato a piacere a donne o a chissà chi, ci tengo a essere rispettato quanto io rispetto gli altri.
E finché la figa di una donna sarà considerata più importante della propria dignità personale non usciremo mai dal giro vizioso in cui siamo trascinati.

Comunque adesso non siamo più OT.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 13, 2010, 19:07:25 pm
War, ma tu cosa intendi per "comportamento accomodante"?
Accomodante è colui che modifica se stesso per adattarsi all'ambiente.

Ribadisco che il mio fare lo "stronzo" non è finalizzato a piacere a donne o a chissà chi, ci tengo a essere rispettato quanto io rispetto gli altri.
Non ti conosco, ma tieni anche conto che nessuno ammette il contrario di ciò che hai detto. Ci credo pure che chi rispetta esige naturalmente di ricevere rispetto, però la Pretesa femminile ci spinge, ci accelera, ci preme il pedale di destra verso ciò che non siamo o verso ciò che noi siamo ma non fino a quel punto.


E finché la figa di una donna sarà considerata più importante della propria dignità personale non usciremo mai dal giro vizioso in cui siamo trascinati.

Quindi da un punto di vista sociologico non usciremo mai. O forse è proprio per questo che il tasso di testosteronemia sta scendendo: per renderci meno schiavi.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 13, 2010, 20:23:05 pm
Accomodante è colui che modifica se stesso per adattarsi all'ambiente.

Per adattarsi alla figa quindi, in tal caso. E ti sembra un modo di fare da maschio libero?
Noi abbiamo di certo un livello di consapevolezza in più, e non credo che non serva a niente.

Citazione
Non ti conosco, ma tieni anche conto che nessuno ammette il contrario di ciò che hai detto. Ci credo pure che chi rispetta esige naturalmente di ricevere rispetto, però la Pretesa femminile ci spinge, ci accelera, ci preme il pedale di destra verso ciò che non siamo o verso ciò che noi siamo ma non fino a quel punto.

Non so da te ma qui da me essere succube della figa è quasi un obbligo, è indice di una cosiddetta "virilità". Se non sei succube della figa e non ti sforzi più di tanto per ottenerla sei considerato "frocio".

Citazione
Quindi da un punto di vista sociologico non usciremo mai. O forse è proprio per questo che il tasso di testosteronemia sta scendendo: per renderci meno schiavi.

Può darsi, ma io tempo fa feci delle analisi per alcuni motivi e risultò che ho un livello di testosterone normale, anzi leggermente superiore alla media. Eppure non sono mai stato figodipendente, non ho mai avuto tutte ste "impellenti esigenze sessuali" di cui si dice e non mi sono mai prodigato molto per il "gentil" sesso.
Quindi per quel che mi riguarda la storia del testosterone la trovo più una scusa che non altro. Parere mio s'intende.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 13, 2010, 21:44:53 pm
Io ho messo la 3, ma ci deve essere un probelma col grafico dei sondaggi.
In ogni modo si dovrebbe anche precisare il periodo futuro di riferimento: dieci anni? Un secolo? Trecento anni? A quale periodo di tempo futuro ci si riferisce insomma?

Entro 15 anni, mettiamola così
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 14, 2010, 12:17:40 pm
Entro 15 anni, mettiamola così

Allora riconfermo la 3. Noto una crescente insofferenza da parte degli uomini, in particolare dei più giovani. E per forza di cose la prima reazione è la misoginia.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 14, 2010, 19:38:46 pm
Per adattarsi alla figa quindi, in tal caso. E ti sembra un modo di fare da maschio libero?
Noi abbiamo di certo un livello di consapevolezza in più, e non credo che non serva a niente.
Non solo. Per adattarsi al mondo che ti fa delle pressioni e ci si può adattare assimilando o accomodando; se assimili la donna tende ad eccitarsi, se sei accomodante gli si secca. Tante volte la logica e le energie portano naturalmente ad essere accomodante, ma sta al seduttore rimanere stronzo e concentrato e non cedere alla tentazione.
La nostra consapevolezza non serve ad eccitare le donne. Non sarebbe un problema se non fossimo animali sociali e quindi senza essere sensibili al mainstream. Mi ricordo Chatalfio che citava Matrix a riguardo: pillola rossa o pillola blu; molto reale quel dilemma.

Non so da te ma qui da me essere succube della figa è quasi un obbligo, è indice di una cosiddetta "virilità". Se non sei succube della figa e non ti sforzi più di tanto per ottenerla sei considerato "frocio".
Dipende dal curriculum. A 30 anni, quelli che ho io, è scontato che uno abbia fatto delle esperienze e quindi può anche permettersi di farsi desiderare, ma deve essere bravo a fare la parte di quello che ha già dato e punta in alto e non passare per poco eccitabile o peggio ancora timido.

Può darsi, ma io tempo fa feci delle analisi per alcuni motivi e risultò che ho un livello di testosterone normale, anzi leggermente superiore alla media. Eppure non sono mai stato figodipendente, non ho mai avuto tutte ste "impellenti esigenze sessuali" di cui si dice e non mi sono mai prodigato molto per il "gentil" sesso.
Quindi per quel che mi riguarda la storia del testosterone la trovo più una scusa che non altro. Parere mio s'intende.
Se è una scusa per fregarsene dei valori per entrare nelle cosce di una, allora è una scusa stupida. Però, il calo generalizzato di testosteronemia negli uomini, è uno dei pochi dati reali che si conoscono riguardo le dinamiche sessuali.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 15, 2010, 12:51:31 pm
Non solo. Per adattarsi al mondo che ti fa delle pressioni e ci si può adattare assimilando o accomodando; se assimili la donna tende ad eccitarsi, se sei accomodante gli si secca. Tante volte la logica e le energie portano naturalmente ad essere accomodante, ma sta al seduttore rimanere stronzo e concentrato e non cedere alla tentazione.
La nostra consapevolezza non serve ad eccitare le donne. Non sarebbe un problema se non fossimo animali sociali e quindi senza essere sensibili al mainstream. Mi ricordo Chatalfio che citava Matrix a riguardo: pillola rossa o pillola blu; molto reale quel dilemma.

Ok, però io ci andrei piano nel definire cosa "eccita" le donne. Io posso sapere cosa eccita me ma non cosa eccita gli altri, uomini e donne che siano.
E poi ripeto che questa presunta "eccitazione" femminile non è cosa poi tanto importante quando si è superata la figoidolatria.

In ogni caso, a mio avviso, sppure qualcuno volesse rimanere nell'ottica di ciò che piace alle donne, è molto meglio chi vuol piacere alle donne facendo lo "stronzo" che chi invece vuol piacere facendo il cagnolino.

A primo acchitto la soluzione migliore consisterebbe nel solito "essere se stessi" e fregarsene di ciò che piace alle donne. Teoricamente ineccepibile, però ci sarebbe un po' da vedere in cosa consiste questo "essere se stessi". Spesso l'essere se stessi può comportare, appunto, il voler piacere alle donne. Quindi certe volte, per non soccombere, bisogna stare in guardia anche verso se stessi. Cosa che da quel che mi risulta mi è capitata poco spesso o mai, ma sono consapevole del fatto che ciò che vale per me non è detto che valga per tutti.

Se è una scusa per fregarsene dei valori per entrare nelle cosce di una, allora è una scusa stupida. Però, il calo generalizzato di testosteronemia negli uomini, è uno dei pochi dati reali che si conoscono riguardo le dinamiche sessuali.

Forse ho usato la parola "scusa" impropriamente. Intendevo dire "convinzione". Una convinzione che ci viene messa in testa fin dalla pubertà e, guarda caso, chi è venuto su non molto coinvolto in comitive e gruppi di amici e amichetti vari dove questa idea circola più "fortemente" che altrove, difficilmente da adulto la condivide.
Sinceramente a me fa ridere il ragionamento di alcuni che asseriscono che se certe idee ci vengono messe nella testa è perché si tratta di una cosa... naturale. :doh:
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: renato.dg - Gennaio 16, 2010, 16:49:45 pm
Scusate ma per per me la ultima ipotesi non ha senso.E' sbagliato pensare che le femministe siano uno sparuto numero di donne e i maschi pentiti uno sparuto numero di uomini e il resto delle donne vive soggiogate dalle femministe e non aspettano altro dei Uomini che le le liberano dalle femministe.Non è così!La realtà è profondamente diversa perchè le donne influenzate dal femminismo e cmq che hanno un comportamento ostile ai maschi per me sono almeno tra il 60 e 70 %(lo zoccolo duro però è intorno al 30%) , poi ci sono i maschi pentiti- sottomessi che  nelle diversa gravità etipologia  di sottomissione sono  la maggioranza.Grazie al maschio pentitismo il femminismo è passato da una movimento ostile ad divenire una SOCIETà BASATA SU DI ESSO.Grazie ai pentiti sottomessi la società femminista vive.Se i maschi non fossero divenuti in massa femministi secondo me ci sarebbe stato un vero conflitto dei sessi da cui sarebbe uscita una società sicuramente non femminista.Siccome i maschi sono diventti femministi lasocietà è divenuta femminista; il femminismo ha scalato il potere e comanda grazie ai maschi pentiti.In una società così malata non ce spazio per nessuna nuova alleanza perchè  si vive nella cappa dell'odio.Quindi prima si combatte il femminismo e il maschiopentitismo sia culturalmente che chissà ...anche con la forza(è un ipotetico e fantasioso presagio), poi dalle ceneri della guerra nascerà una nuova civiltà che  non sarà più una società femminista.Ma non c'è stata nessuna nuova alleanza semmai è stato sconfitta la società femminista.Per cui piu che parlare di nuova alleanza io parlerei  di sconfitta della società femminista Pensiamo al  nazismo.L'iodio vrso gli ebrei è partito da veramente pochi , ma sfruttandola povertà degli anni venti e trenta quasi  l'intero popolo tedesco ha creduto alle teorie nazista antiebraiche.Era possibile per gli ebrei vivere nella concordia con anche volenterosi tedeschi , in una cappa di odio che contagiava quasi  tutti?La risposta la conosciamo tutti ed è no.Pe  distruggere l'odio e la società nazista c'è voluta una guerra mondiale, con tanti morti.Solo con la distruzione della cappa di odio della società nazista gli ebrei han potuto contonuare avivere in Germania.Quando si vive in una società in cui l'odio è appunto una forma di società , dove  leggi istituzioni e cultura sono dominate da quel pensiero o ideologia, l'unica soluzione è la distruzione di quella società ideologica.Poi il comunismo è caduto senza che morisse un morto ,spero tanto che sia così anche per la società femminista , ma il femminismo  è talmente radicato nelle donne( e nei maschi pentiti che le seguono ad occhi chiusi) ed ha delle fondamenta così forti nella natura femminile  che personalmente la vedo dura che finisca come il comunismo.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 16, 2010, 18:43:43 pm
Citazione
Scusate ma per per me la ultima ipotesi non ha senso.E' sbagliato pensare che le femministe siano uno sparuto numero di donne e i maschi pentiti uno sparuto numero di uomini e il resto delle donne vive soggiogate dalle femministe e non aspettano altro dei Uomini che le le liberano dalle femministe.

Non ho detto infatti che le femministe sono la minoranza.
Citazione
Se i maschi non fossero divenuti in massa femministi secondo me ci sarebbe stato un vero conflitto dei sessi da cui sarebbe uscita una società sicuramente non femminista.

Esatto

Citazione
Quindi prima si combatte il femminismo e il maschiopentitismo sia culturalmente che chissà ...anche con la forza(è un ipotetico e fantasioso presagio), poi dalle ceneri della guerra nascerà una nuova civiltà che  non sarà più una società femminista.

(Non prendetemi per pazzo!) non è che il temuto 2012 sarà proprio l'anno del cambiamento in meglio , proprio grazie al conflitto finale, dalle cui ceneri nascerà una migliore società? (Almeno in occidente: in altri posti "meno evoluti" non hanno questi problemi.

Citazione
Poi il comunismo è caduto senza che morisse un morto ,spero tanto che sia così anche per la società femminista , ma il femminismo  è talmente radicato nelle donne( e nei maschi pentiti che le seguono ad occhi chiusi) ed ha delle fondamenta così forti nella natura femminile  che personalmente la vedo dura che finisca come il comunismo.

Dipende...non dimenticare che le femmine tendono molto a seguire la moda. Non ho mai visto femmine dire "io vado contromoda e ne sono fiera", a differenza dei coetanei maschi.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 16, 2010, 18:46:00 pm
Non ho mai visto femmine dire "io vado contromoda e ne sono fiera", a differenza dei coetanei maschi.

Io un sacco di volte, le ho sentite. Vabbé, poi i fatti sono un'altra cosa...
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 16, 2010, 18:49:11 pm
Io un sacco di volte, le ho sentite. Vabbé, poi i fatti sono un'altra cosa...


C'è una ragazza che conosco che alle medie era praticamente l'unica  che non aveva il cellulare e aveva un astuccio inusuale. Era oggetto di vessazione da parte di almeno metà di compagni di classe, maggior parte femmine (a dimostrazione della grande empatia femminile carente nei maschi...ma vaffanculo a queste stronzette e la loro empatia)..insomma vero bullismo (di contro però potrei dire che lei ne parlava con la massima tranquillità, come se nulla fosse)
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: renato.dg - Gennaio 17, 2010, 19:00:40 pm
(Non prendetemi per pazzo!) non è che il temuto 2012 sarà proprio l'anno del cambiamento in meglio , proprio grazie al conflitto finale, dalle cui ceneri nascerà una migliore società? (Almeno in occidente: in altri posti "meno evoluti" non hanno questi problemi.


Magari cambierebbe tuttO il 2012  ci metterei la firma
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Tullio - Gennaio 17, 2010, 19:08:04 pm
eh magari, ma credo che potrebbero avvenire altre cose con maggiore probabilita'

o forse proprio niente, ma qualche evento strano in realta e' previsto, un picco di attivita solare ed uno spettacolare allineamento planetario. mah speriamo bene.

Eppoi ce' quel curioso ed inquietante fenomeno delle periodiche estinzioni di massa sulla terra che avvengono da tempo immemorabile:

http://www.summagallicana.it/Volume1/A.I.5.0.htm
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 17, 2010, 20:48:50 pm
eh magari, ma credo che potrebbero avvenire altre cose con maggiore probabilita'

o forse proprio niente, ma qualche evento strano in realta e' previsto, un picco di attivita solare ed uno spettacolare allineamento planetario. mah speriamo bene.

Eppoi ce' quel curioso ed inquietante fenomeno delle periodiche estinzioni di massa sulla terra che avvengono da tempo immemorabile:

http://www.summagallicana.it/Volume1/A.I.5.0.htm


C'è un libro detto "2012 la grande menzogna" ...leggilo.
Non credo a eventi simili...se non nel 2036, data di un possibile impatto con un asteroide.
Piuttosto io credo all'arrivo degli alieni, una celebre frase di un film infatti dice: "SE NON ESISTESSERO GLI ALIENI, CHE SENSO AVREBBE AVUTO DIO PER CREARE UN UNIVERSO COSI' VASTO?" . Casomai, bisogna vedere se saranno amichevoli od ostili.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 18, 2010, 20:13:57 pm
Ora, o con i soldi, o con qualche altra moneta di diversa, masturbarsi utilizzando il corpo di una donna, invece che la propria mano, si paga se hai meno valore di mercato e l'uomo ha circa nel 90% dei casi valore inferiore.

Non esageriamo War. La questione va posta in altri termini: nel 90% dei casi gli uomini si interessano alle donne che hanno un "valore di mercato" superiore al proprio. Il che è diverso.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 19, 2010, 18:08:17 pm
Non esageriamo War. La questione va posta in altri termini: nel 90% dei casi gli uomini si interessano alle donne che hanno un "valore di mercato" superiore al proprio. Il che è diverso.

Non ho capito. Io ho un valore di mercato bassissimo non essendomi mai fidanzato e essendo molto introverso; dove la trovo una con un vdm simile? In un ospizio?
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 25, 2010, 11:53:07 am
Non ho capito. Io ho un valore di mercato bassissimo non essendomi mai fidanzato e essendo molto introverso; dove la trovo una con un vdm simile? In un ospizio?

Se ritieni che il tuo "valore di mercato" consista in queste cose non so che dirti.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 27, 2010, 12:38:07 pm
Comunque il ragionare sempre in termini di "valore di mercato" dimostra quanto la mentalità capitalistica sia penetrata nelle nostre menti, tanto che non riusciamo più a capire una cosa senza esprimerci in termini di quotazioni di borsa.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 27, 2010, 17:11:30 pm
Comunque il ragionare sempre in termini di "valore di mercato" dimostra quanto la mentalità capitalistica sia penetrata nelle nostre menti, tanto che non riusciamo più a capire una cosa senza esprimerci in termini di quotazioni di borsa.
Guarda... se fosse per me, il capitalismo lo sostituirei subito. Anche se di economia e di borsa non ci capisco nulla. I miei vocaboli, sono i vostri vocaboli.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Damien - Gennaio 28, 2010, 19:04:44 pm
Ho risposto la 5, ma con una necessaria postilla, sara' si maschile, ma con fede islamica.

In uno spassoso articolo “Contro il femminismo” (pubblicato su Enclave n. 31/2006) Murray N. Rothbard notava come fosse diventato impossibile evitare di essere assaliti, senza tregua, dal noioso chiacchiericcio delle femministe.

Ogni giorno siamo inondati da libri e articoli sul problema della “liberazione della donna”, mentre non si trova nulla che presenti la tesi opposta. Ma se gli uomini tengono le fila di questa società maschile e sessista, osservava Rothbard, come mai non osano avanzare programmi o stampare scritti a propria difesa? Gli “oppressori” rimangono stranamente silenziosi, e questo induce a sospettare che forse l’oppressione risiede nella sponda opposta.

Nel mondo occidentale, dopo decenni di intimidazioni e lavaggio del cervello, gli uomini hanno perso il coraggio di replicare agli attacchi delle femministe. Ci voleva una donna come Alessandra Nucci, che in gioventù ha conosciuto dall’interno il movimento femminista, per denunciarne la pericolosa deriva estremista, illiberale e anticristiana. In un libro notevole uscito alla fine del 2006, La donna a una dimensione (Marietti Editore), Alessandra Nucci osserva che in Occidente le donne hanno conseguito una grande libertà di scelta nel campo dell’istruzione, del lavoro o della famiglia, ma le femministe, invece di celebrare questi progressi, continuano a presentare le donne come vittime della discriminazione e a pretendere dallo Stato trattamenti privilegiati.

La Nucci documenta in maniera dettagliata il modo in cui le femministe sono riuscite con successo ad avvalersi delle burocrazie e delle agenzie internazionali legate alle Nazioni Unite per imporre in ogni sede l’ideologia “di genere”. Questa dottrina si basa sulla convinzione che tutte le differenze fra gli uomini e le donne, a parte quelle fisiche, siano frutto di indebiti condizionamenti e di stereotipi sociali, e che quindi siano modificabili. Con il pretesto di assicurare alle donne la definitiva parità, osserva la Nucci, le femministe di genere mirano a renderle uguali agli uomini orientando (cioè manipolando) i gusti, con le pressioni culturali e l’educazione, nell’illusione di riuscire a creare una nuova natura umana, libera di scegliere fra orientamenti sessuali diversi e soprattutto libera di non riprodursi. Ciò comporta l’incoraggiamento di nuovi stereotipi, inculcati con l’educazione a scuola e con le immagini nei media, in cui la donna è conformata a un modello per il quale la carriera e il lavoro fuori casa non sono più una scelta, ma l’esigenza unica per realizzarsi nella vita, l’uomo non è più tanto da uguagliare quanto da soppiantare, e la maternità diventa un’opzione residuale di second’ordine.

La meta a cui puntano questi movimenti femministi è un via libero planetario alla diffusione delle pratiche di pianificazione famigliare (la Nucci parla di vero e proprio “imperialismo contraccettivo”), alla banalizzazione della promiscuità sessuale, all’universalizzazione dell’aborto libero e gratuito, a una ridefinizione della natura umana che annulli la famiglia annegandola nel mare dei generi intercambiabili: tutte cose che vanno in direzione della dissoluzione della famiglia monogamica auspicata da Friedrich Engels e da schiere di socialisti prima o dopo di lui.

Ma le donne sono più felici?

Sorge però un dubbio: se i diversi ruoli tradizionali svolti dagli uomini e dalle donne non sono il frutto dell’oppressione patriarcale, ma di libere scelte che esprimono la natura maschile e femminile, le femministe non rischiano di creare infelicità nelle donne, costringendole a compiti non propri? Alessandra Nucci ricorda che già nel 1982 la femminista storica Betty Friedan aveva ammesso che ci potrebbe effettivamente essere qualcosa nella natura delle donne che le porta a trovare la felicità nella famiglia e nella casa. Se l’agiografia femminista ha imposto con successo come modello unico a cui aspirare quello della donna che lavora, studi sociologici hanno dimostrato che separare un bambino dalla madre troppo presto o per troppo tempo rischia di provocare danni a lungo termine su quel bambino.

Se le donne spesso preferiscono il part-time per stare con i propri figli non è perché sono indotte a sacrificarsi dai condizionamenti della società tradizionali, ma perché difficilmente la propria felicità può sussistere se i propri figli sono infelici. Per le femministe radicali, invece, queste donne sono da considerare dei soggetti da rieducare perché incapaci di capire da sole che è nel loro interesse optare per il lavoro a tempo pieno e privilegiare la propria autorealizzazione rispetto alla cura in prima persona dei propri figli. Una parlamentare laburista olandese, Sharon Dijksma, ha proposto addirittura di multare le donne che scelgono di fare le casalinghe invece di lavorare fuori casa, perché stando in casa sprecherebbero la costosa istruzione ricevuta “a spese della società”. È la solita storia: i politici prima caricano la gente di tasse per fornire dei servizi “gratuiti” non richiesti, e poi si sentono in diritto di gestire totalmente le loro vite.

Mettere in contrapposizione la felicità delle donne con quelle dei loro figli, osserva la Nucci, è irreale e innaturale. Se è vero che non esiste destino biologico che prescrive che la donna debba necessariamente realizzarsi come madre, è altrettanto vero che la donna che si può ritenere felice nonostante l’infelicità di un figlio è una vera rarità. Gli studi dimostrano inoltre che, nonostante tutti gli sforzi e le pressioni perché le donne pensino alla carriera e raggiungano l’esatta proporzione dei maschi nel lavoro, nella politica o negli sport, sia le femmine sia i maschi rientrano subito negli “stereotipi” tradizionali nel momento in cui li si lascia liberi di scegliere. Nelle università, ad esempio, sono uomini la stragrande maggioranza degli studenti che scelgono i rami tecnologici, mentre le donne costituiscono la stragrande maggioranza delle iscritte a scienze dell’educazione e alle materie umanistiche.

Il sistematico disprezzo del maschio (occidentale)

Il femminismo radicale ha diffuso con successo una cultura che disprezza il maschio e tutti i caratteri solitamente associati alla mascolinità. Molte università occidentali prevedono dei corsi sul femminismo che diffondono un odio per gli uomini impensabile in qualsiasi altra parte del mondo. Nelle scuole dei paesi anglosassoni e del Nord Europa, ricorda la Nucci, i giovani maschi vengono sistematicamente attaccati per la loro identità e denigrati dalle insegnanti, che arrivano a provocare le femmine per farle adirare contro il sesso maschile. Fin da piccoli i maschi si sentono marchiati come il sesso violento e insensibile, e vivono in uno stato permanente di colpevolezza. La mentalità ingenerata dal femminismo organizzato suggerisce anche che i padri sono un elemento di poco conto all’interno della famiglia. Questo spiega perché i tribunali assegnino di regola i figli alla madre in caso di separazione, perché il parere del padre sulla decisione di abortire o meno non conti nulla, e perché i programmi televisivi e le pubblicità ritraggano raramente figure positive di uomini.

Questa pressione giuridica e culturale fa sì che siano sempre più numerose la famiglie in cui il padre è assente, perché respinto dalla moglie o perché scacciato e perseguitato dai tribunali imbevuti di ideologia femminista. Negli Stati Uniti, ad esempio, pare siano ormai il 40 % i figli minorenni che non vivono con il padre. Tuttavia, come ha dimostrato anche lo psicologo Claudio Risè nel libro Il padre. L’assente inaccettabile (Edizioni San Paolo), gli studi indicano che la mancanza della figura paterna danneggia irreparabilmente lo sviluppo armonioso dei figli. Il padre infatti ha il compito di sciogliere il nodo protettivo che lega la madre al bambino, spingendo il figlio a diventare intraprendente e ad aspirare all’autonomia.

Nell’ideologia femminista però vi è un aspetto ancora più inquietante, che non sfugge ad Alessandra Nucci: solo i maschi occidentali vengono messi sotto accusa e stigmatizzati fin dalla più tenera età. Le femministe non spendono una parola di critica nei confronti degli uomini che appartengono a culture molto più oppressive e “patriarcali” di quella occidentale. Nel 2002 la femminista svedese di idee marxiste Gudrun Schyman, il cui usuale grido di battaglia è “morte alla famiglia nucleare!”, ha affermato che gli uomini svedesi non sono differenti dai talebani, e ha proposto una tassazione collettiva per legge a carico di tutti gli uomini svedesi, in riparazione delle loro presunte violenze sulle donne.

Nel 2004, sul maggior quotidiano svedese Aftonbladet, la femminista Joanna Rytel ha scritto un articolo intitolato “Non darò mai vita a un bambino bianco”, nel quale affermava che i maschi bianchi sono tutti egoisti, sfruttatori, presuntuosi e sessuomani, concludendo con l’avvertimento “uomini bianchi, statemi lontani!”. Le femministe norvegesi stanno cercando di far approvare una legge che impone la chiusura di tutte le imprese che non assumano almeno il 40 per cento di donne nei loro consigli di amministrazione; inoltre hanno chiesto anche quote per gli immigrati musulmani.

L’attacco al maschio occidentale potrebbe produrre però un inatteso effetto boomerang: la progressiva islamizzazione culturale e demografica del continente europeo. Distruggendo la famiglia e la figura paterna e maschile, le femministe stanno spianando la strada alla penetrazione indisturbata dell’islam nelle società occidentali, preparando così un futuro da incubo per le prossime generazioni di donne. Partendo dalla brillante analisi di Alessandra Nucci, vorrei spiegare perché la vittoria del femminismo potrebbe paradossalmente favorire l’avvento dell’Eurabia.

Come il femminismo ha spianato la strada all’islam

Per quanto alcune delle più coraggiose e indomite avversarie dell’islam siano donne (si pensi a Oriana Fallaci, a Bat Ye’Or, a Ayaan Hirsi Ali), è indubbio che, nella media, le donne occidentali siano più favorevoli al multiculturalismo e all’immigrazione islamica rispetto agli uomini occidentali. In tutto l’Occidente i partiti più critici verso l’immigrazione sono tipicamente maschili, mentre quelli che esaltano la società multiculturale sono spesso dominati dalle femministe. Se negli Stati Uniti avessero votato solo le donne, il presidente in carica l’11 settembre 2001 sarebbe stato Al Gore, non George W. Bush. In Norvegia l’unico partito che cerca di contrastare l’immigrazione islamica di massa che sta cambiando il volto del paese è il Partito del Progresso, il cui elettorato è per il 70 per cento maschile; all’estremo politico opposto il multiculturalista Partito Socialista riceve il 70 per cento dei suoi voti dalle donne.

La spiegazione femminista di questo diverso comportamento elettorale è che gli uomini sono “più xenofobi ed egoisti”, mentre le donne hanno la mente più aperta e sono più solidali con gli estranei. La verità, probabilmente, è che tradizionalmente gli uomini hanno sempre avuto la responsabilità di individuare i pericoli e di proteggere la propria comunità dai potenziali nemici esterni.

Il rifiuto delle femministe di confrontarsi con il problema dell’immigrazione musulmana non ha però solo motivazioni psicologiche, ma anche ideologiche. Molte femministe sono silenziose sull’oppressione islamica delle donne perché hanno abbracciato un’ideologia terzomondista e antioccidentale che le paralizza. A giudicare dalle retorica femminista, infatti, tutta l’oppressione del mondo proviene dall’uomo occidentale, che opprime sia le donne sia gli uomini non occidentali. Gli immigrati musulmani sarebbero anch’essi delle vittime: al massimo con qualche pregiudizio patriarcale, ma comunque sempre meglio degli uomini occidentali.

Quasi tutte le femministe, radicali, infatti, sono anche delle accese “anti-razziste” che si oppongono ad ogni minima limitazione dell’immigrazione islamica in quanto “razzista e xenofoba”. Il femminismo radicale si è trasformato gradualmente in egualitarismo, cioè nella lotta contro tutte le “discriminazioni” e nell’idea che tutti i gruppi di persone debbano disporre di una quota uguale di tutto, e che sia compito dello Stato assicurarla. Le femministe hanno contribuito enormemente alla diffusione della cultura del vittimismo in Occidente, che permette di ottenere i vantaggi politici sulla base dello status di appartenenza nella gerarchia delle vittime. Inoltre hanno chiesto, e in larga misura ottenuto, la riscrittura dei libri di storia che facesse giustizia dei “pregiudizi” maschilisti ed eurocentrici. Queste loro idee fanno oggi parte dei programmi scolastici e sono praticamente egemoni sui media. In breve, le femministe radicali hanno rappresentato l’avanguardia della “correttezza politica” in tutto l’Occidente.

Quando i musulmani arrivano in Occidente portandosi dietro la loro mentalità vittimista si trovano il lavoro già preparato da altri. Colgono quindi su un piatto d’argento l’opportunità di sfruttare una tradizione vittimista già stabilita, che gli permette di ottenere interventi statali a proprio favore, quote preferenziali, la riscrittura della storia in senso filo-islamico, e campagne politiche contro “l’islamofobia” e “l’incitamento all’odio”. Le femministe occidentali hanno dunque spianato la strada alle forze che annienteranno il femminismo occidentale, e di questo passo finiranno a letto, letteralmente, con il nemico.

Dal femminismo alla sharia

 La graduale trasformazione dell’utopia femminista nel suo opposto, la legge coranica, è ormai evidente nei paesi scandinavi, dove l’applicazione dell’ideologia femminista e multiculturalista ha raggiunto le punte più avanzate. Negli ultimi anni, infatti, si è verificato un enorme aumento degli stupri e delle violenze sulle donne, per opera nella quasi totalità dei casi di giovani immigrati islamici. In Svezia il numero degli stupri è quadruplicato in una generazione, parallelamente all’afflusso di una immigrazione islamica senza controllo che ha già preso possesso di intere città, come Malmoe. Pur rappresentando non più del 5 % della popolazione, in Norvegia e in Danimarca due terzi di tutti gli uomini arrestati per stupro sono “di origine etnica non-occidentale”, un eufemismo usato per designare gli appartenenti alla religione musulmana.

Nel 2001 Unni Wikan, professoressa di antropologia sociale all’università di Oslo, ha dato la precedenza al multiculturalismo sul femminismo, spiegando in un’intervista al quotidiano Dagbladet che “le donne norvegesi hanno la loro parte di responsabilità in questi stupri” perché, essendo ormai la Norvegia una società multiculturale, le donne norvegesi devono adattarsi ai costumi degli immigrati, abbigliandosi e comportandosi in maniera giudicata non provocatoria dalla loro cultura.

Per i multiculturalisti, quindi, i norvegesi sono solo una delle tante etnie che popolano il paese dei fiordi (forse neanche la più importante), e sulle decisioni che riguardano la Norvegia non hanno più voce in capitolo dei somali o dei curdi giunti la settimana scorsa.

La risposta degli uomini scandinavi a queste continue aggressioni è stata quasi inesistente. Viene da chiedersi dove siano finiti i vichinghi di un tempo, che certo non si sarebbero voltati dall’altra parte se degli ospiti stranieri avessero violentato le loro donne. Probabilmente la mancata protezione delle donne da parte degli uomini scandinavi è dovuta al fatto che queste notizie vengono deliberatamente censurate o minimizzate dalle autorità e dai media, in modo che il pubblico non si renda conto delle eclatanti dimensioni del fenomeno.

La ragione principale, tuttavia, ha a che fare con l’influenza delle idee fortemente antimaschili che le femministe scandinave hanno diffuso negli ultimi decenni. L’istinto protettivo maschile non si manifesta perché le donne nordiche hanno lavorato senza sosta per sradicarlo, insieme a tutto ciò che fa parte della mascolinità tradizionale. In questo modo il femminismo ha indebolito mortalmente la Scandinavia, e probabilmente l’intera civiltà occidentale.

Dal punto di vista femminista questa situazione ha una sua logica: se tutta l’oppressione del mondo proviene dai maschi occidentali, il regno di pace e di eguaglianza sognato dalle femministe potrà essere raggiunto solo quando gli uomini bianchi verranno messi in condizione d’impotenza. La soppressione e la ridicolizzazione degli istinti maschili, tuttavia, non sta conducendo al paradiso femminista, ma all’inferno islamista. Una società in cui gli uomini sono stati “femminilizzati”, infatti, è destinata a cadere preda delle più aggressive civiltà tradizionali. Invece di “avere tutto”, le femministe rischiano di perdere tutto, e la crescente violenza degli immigrati contro le donne occidentali è un sintomo del crollo dell’utopia femminista. Cosa faranno le femministe quando si troveranno di fronte bande di giovani musulmani armati e violenti come quelli che spadroneggiano in Palestina, in Afghanistan e in tutto il mondo musulmano? Gli diranno che “il corpo è mio e lo gestisco io” o gli leggeranno l’ultimo libro di Catharine McKinnon?

La vita, la libertà e la proprietà possono essere protette solo con la forza o con una credibile minaccia di applicazione della forza, altrimenti sono lettera morta. Per questa ragione la responsabilità principale della difesa dei diritti individuali, anche delle donne, spetterà sempre in larga misura agli uomini. Raramente le teorie femministe tengono conto di questo fatto sociologico fondamentale. Le doti e le capacità delle donne sono indispensabili, ma nessuna civiltà vitale può fare a meno della forza e dell’energia maschile.

 Come si spiega allora l’ammirazione delle donne progressiste occidentali per l’islam, quando non esiste un solo paese musulmano in cui le donne godano di diritti lontanamente paragonabili a quelli dell’uomo? Le attiviste occidentali che a casa propria attaccano duramente “l’arretratezza” e “la mentalità patriarcale” della Chiesa cattolica sono le stesse che si sottomettono con più voluttà alla sharia quando si recano nei paesi musulmani. Di recente la giornalista Lilli Gruber, la cantante Gianna Nannini e la speaker del Congresso americano Nancy Pelosi, che in Occidente fanno quotidianamente professione di femminismo, progressismo e trasgressione, hanno ostentato con orgoglio le loro foto con il chador scattate durante i viaggi in Medio Oriente.

Quando si comportano così, ha ironizzato qualche commentatore “maschilista”, le femministe tradiscono i propri desideri più nascosti. Lo scrittore danese Lars Hedegaard ha scritto, in un articolo intitolato “Il sogno della sottomissione”, che “quando le donne occidentali spalancano le porte alla sharia, presumibilmente lo fanno perché vogliono la sharia”. La scrittrice inglese Fay Weldon ha rincarato la dose affermando che “molte di queste donne trovano sessualmente attraente la sottomissione" e poco seducenti e noiosi gli uomini femminilizzati dell’Europa Occidentale, rispetto ai virili sceicchi del deserto.

Ma nello stesso modo si comportano probabilmente anche gli uomini occidentali quando devono scegliere una compagna di vita. È stato notato che nei paesi scandinavi sono in forte aumento gli uomini che preferiscono una moglie straniera proveniente da culture più tradizionali dell’estremo oriente o dell’America Latina. Il femminismo radicale ha portato separazione, sospetto e ostilità tra i sessi, non cooperazione. E non ha sradicato la naturale attrazione per le donne con caratteri femminili e per gli uomini con caratteri mascolini.

Ai musulmani spesso piace far notare che in Occidente si convertono all’Islamismo più donne che uomini. In un servizio giornalistico sulle donne svedesi convertite all’islam, risulta che l’attrazione per la famiglia islamica sia una delle motivazioni principali. Queste donne nordiche convertite trovano appagamento nel ruolo ben definito di cura della casa e dei figli che l’islam assegna loro. Hanno scoperto un senso da dare alla propria vita che non trovavano nella cultura secolare o nell’insipido e succube Cristianesimo modernista.

In psichiatria è stato notato che le donne tendono più frequentemente a rivolgere la propria nevrosi su se stesse, infliggendosi delle ferite o tenendo dei comportamenti autodistruttivi. Gli uomini invece sono più portati a dirigere la propria aggressività verso l’esterno. È inoltre risaputo che un certo numero di donne maltrattate dal marito tendono a giustificarne i comportamenti aggressivi e ad incolpare se stesse. La sensazione è che l’Occidente nel suo insieme, dopo decenni di propaganda antimaschile, abbia adottato inconsciamente alcuni di questi tratti negativi della psiche femminile. L’Occidente femminilizzato viene quotidianamente minacciato, insultato e aggredito con prepotenza dal mondo musulmano, ma reagisce – come la moglie abusata ƒ{ incolpando se stesso, come se fosse in qualche modo affascinato dai suoi aguzzini.

Come ha scritto Alexandre Del Valle nel suo recentissimo libro Il totalitarismo islamista, questo masochismo espiatorio degli occidentali, frutto della tendenza a dubitare della propria civiltà e a flagellarsi di continuo, costituisce una irresistibile esortazione alla liberazione delle pulsioni più sadiche del fondamentalismo islamico.

L’eterogenesi dei fini

La femminista americana Ellen Willis scriveva nel 1981 su The Nation: “Il femminismo non riguarda solo una questione o un gruppo di questioni, ma è l’avanguardia di una rivoluzione dei valori culturali e morali. L’obiettivo di ogni riforma femminista, dalla legalizzazione dell’aborto alla promozione degli asili-nido pubblici, è quello di demolire i valori della famiglia tradizionale”. L’icona del femminismo Simone de Beauvoir affermò che “nessuna donna dovrebbe essere autorizzata a stare a casa per allevare i bambini, perché lasciandogli questa libertà troppe donne farebbero la scelta sbagliata”. Oggi ci accorgiamo che i desideri delle femministe degli anni Sessanta e Settanta, come la Willis e la de Beauvoir, si sono avverati oltre le più rosee previsioni: in Occidente i divorzi hanno avuto una crescita esplosiva mentre il numero dei matrimoni e delle nascite è crollato, determinando un vuoto culturale e demografico che ci ha resi vulnerabili all’irruzione dell’islam.

Il femminismo radicale ha inferto un colpo durissimo alla struttura famigliare del mondo occidentale, ma sarà impossibile risollevare i tassi di natalità se le donne non tornano ad essere apprezzate per il loro ruolo di madri e se il matrimonio non viene rivalutato. Non esistono altre istituzioni diverse dalla stabile famiglia tradizionale per crescere bambini culturalmente, emotivamente e psicologicamente sani e felici. Il matrimonio non è “una cospirazione per opprimere le donne”, ma la ragione per cui noi siamo qui.

In definitiva, il femminismo radicale ha rappresentato una delle più importanti cause dell’attuale indebolimento della civiltà occidentale, sia dal punto culturale che dal punto di vista demografico. Le femministe radicali, portatrici spesso di una visione del mondo marxista, hanno dato un contributo fondamentale all’affermazione della soffocante “correttezza politica” che impedisce ogni reazione dell’Occidente; inoltre, debilitando la struttura famigliare dell’Occidente hanno contribuito a rendere la nostra civiltà incapace di reggere l’assalto di società prolifiche e patriarcali come quella islamica.

Il destino di una società dominata dall’ideologia femminista, dove gli uomini sono troppo demoralizzati, indeboliti e inebetiti per difenderla, è quello di essere schiacciata e sottomessa dagli uomini provenienti da altre culture più aggressive e mascoline. È questo che sta accadendo all’Europa occidentale. L’ironia della sorte è che quando in Occidente le donne lanciarono la seconda ondata del femminismo negli anni sessanta e settanta godevano già di una situazione in via di miglioramento e non erano particolarmente oppresse, almeno rispetto ad altre parti del mondo. Alla fine del ciclo, quando gli effetti a lungo termine del femminismo radicale si saranno compiuti, le donne si troveranno realmente schiavizzate sotto l’implacabile tallone dell’islam. Sarà l’ennesima eterogenesi dei fini che, da sempre, scombussola i disegni e le vicende della storia umana.

I prossimi 40 anni comunque saranno testimoni di quanto sopra esposto, nessuno dura in eterno, e l'avere figli ormai non e' piu' una prerogativa italiana, per volonta' o per costrizioni sociali dovuti alla mancanza di lavoro, a leggi troppo garantiste verso la donna e costo della casa alle stelle, quindi chi fara' figli sara' il futuro vincitore e pretendente del suolo italico, e non avra' il tricolore sul braccio, tantomeno il problema del crocefisso nelle aule, dopo Costantinopoli, Roma diverra' la seconda Mecca,  noi extracomunitari a casa nostra, e le donne italiche rinpiangeranno l'estinto uomo che oggi odiano.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 28, 2010, 23:32:02 pm
Citazione
I prossimi 40 anni comunque saranno testimoni di quanto sopra esposto, nessuno dura in eterno, e l'avere figli ormai non e' piu' una prerogativa italiana, per volonta' o per costrizioni sociali dovuti alla mancanza di lavoro, a leggi troppo garantiste verso la donna e costo della casa alle stelle, quindi chi fara' figli sara' il futuro vincitore e pretendente del suolo italico, e non avra' il tricolore sul braccio, tantomeno il problema del crocefisso nelle aule, dopo Costantinopoli, Roma diverra' la seconda Mecca,  noi extracomunitari a casa nostra, e le donne italiche rinpiangeranno l'estinto uomo che oggi odiano.

Detto così mi pare troppo pessimistico, ma comunque ha senso, soprattutto l'ultima frase. Anzi io aggiungerei che molte donne apprezzano gli uomini "patriarcali", a prescindere dalla loro fede.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Stealth - Gennaio 30, 2010, 13:17:29 pm
Il problema di tantissimi italiani e' la mancanza di orgoglio, di palle, di identita'.
E' la tendenza al disfattismo, all' autolesionismo, al disprezzo di se', della propria cultura e della propria storia.

Consentimi una domanda, Harmonica-Strider: tu sei cattolico praticante? Vai a messa tutte le domeniche? Sei contrario alla contraccezione e al sesso extraconiugale?
No perché se sei tanto fiero della "tua" cultura e della "tua" storia "italiana" allora saprai che l'Italia, seppure oggi è una società laica, è comunque di cultura e di tradizioni cattoliche.
Quindi se ne sei tanto fiero dovresti essere cattolico fervente. Altrimenti non sei fiero di una presunta cultura italiana, ma della TUA cultura PERSONALE. E sarebbe buona cosa non contrabbandare la PROPRIA cultura PERSONALE per una presunta cultura "nazionale" o "europea" o "occiedentale" o come vogliamo chiamarla.

La stessa cosa vale per le cosiddette "differenze di genere" che altro non stanno a significare che differenze INTER-genere ossia uguaglianze INTRA-genere, cioé presupporrebbero che tutti gli uomini sono uguali tra loro e così tutte le donne.
Io invece sono fiero di essere diverso dagli altri uomini oltre che dalle donne, in quanto sono me stesso. E credo che chiunque, uomo o donna che sia, debba essere fiero di se stesso/a.

Secondo me qualsiasi ragionamento che prende gli esseri umani come dei conglomerati falsamente omogenei è destinato, a seconda delle condizioni storiche in cui si sviluppa, o a diventare razzistico e discriminatorio, alimentando azioni non sempre pulite, oppure a restare debole. Questo vale anche per la QM.
Io ritengo invece che solo una genuina scoperta della dimensione dell'individualità (da non confondere però col bieco individualismo) può costituire una buona strada di critica sociale. Critica non solo e non per forza in senso negativo.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 30, 2010, 15:11:04 pm
L'Italia, pur cattolica, ha votato a favore di divorzio e aborto. E sulla sessuofobia della chiesa , non scommetterei piu' di tanto.
Un po' di "palle" ci vogliono, e oggi queste mancano, e assai
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Harmonica - Gennaio 30, 2010, 18:49:19 pm
Consentimi una domanda, Harmonica-Strider: tu sei cattolico praticante? Vai a messa tutte le domeniche? Sei contrario alla contraccezione e al sesso extraconiugale?
No perché se sei tanto fiero della "tua" cultura e della "tua" storia "italiana" allora saprai che l'Italia, seppure oggi è una società laica, è comunque di cultura e di tradizioni cattoliche.
Quindi se ne sei tanto fiero dovresti essere cattolico fervente. Altrimenti non sei fiero di una presunta cultura italiana, ma della TUA cultura PERSONALE. E sarebbe buona cosa non contrabbandare la PROPRIA cultura PERSONALE per una presunta cultura "nazionale" o "europea" o "occiedentale" o come vogliamo chiamarla.

La stessa cosa vale per le cosiddette "differenze di genere" che altro non stanno a significare che differenze INTER-genere ossia uguaglianze INTRA-genere, cioé presupporrebbero che tutti gli uomini sono uguali tra loro e così tutte le donne.
Io invece sono fiero di essere diverso dagli altri uomini oltre che dalle donne, in quanto sono me stesso. E credo che chiunque, uomo o donna che sia, debba essere fiero di se stesso/a.

Secondo me qualsiasi ragionamento che prende gli esseri umani come dei conglomerati falsamente omogenei è destinato, a seconda delle condizioni storiche in cui si sviluppa, o a diventare razzistico e discriminatorio, alimentando azioni non sempre pulite, oppure a restare debole. Questo vale anche per la QM.
Io ritengo invece che solo una genuina scoperta della dimensione dell'individualità (da non confondere però col bieco individualismo) può costituire una buona strada di critica sociale. Critica non solo e non per forza in senso negativo.

Ti rispondo con una domanda, Peppe-Giubizza: tu sei anti-italiano, vero?
Bene, ed allora che ci fai ancora qui ? Perche' non ti trasferisci altrove ?
Chi ti trattiene dall' andartene da Caserta e dall' Italia?
Magari potresti emigrare in Turchia o in Tunisia, no ?

Per quanto riguarda le differenze di genere e' inutile che io ti risponda, visto che dal 2006 non fai altro
che ripetere le stesse cose.
Pensala pure come vuoi.



p.s.: questo è un scritto di ventiluglio risalente al 2006.
Citazione
La questione della Differenza di Genere (XX e XY) non ha davvero niente a che fare con la questione dell'identità delle "razze" umane (che a rigore non esistono).
L'equazione Sessismo= Razzismo è infatti una delle più fenomenali balordaggini femministe, intensamente propagandata per l'abissale ignoranza scientifica del pensiero femminista, nonché, strumentalmente, per tappare la bocca e marchiare di infamia chiunque manifesti dissenso in merito al dogma fondante del F., che è appunto l'inesistenza di alcuna Differenza Naturale di Genere.

La differenza tra un uomo e una donna qualsiasi del pianeta è ben altra cosa rispetto ad una mera questione genitale e di orefizi (o banalmente di prestazioni fisiche, che sono, entro un certo limite, variabili individuali).
E non ha molto a che vedere neppure coi gusti sessuali degli individui, che posso essere etero o omo-sessuali, senza per questo essere meno uomini o meno donne.
I sessi sono infatti DUE, non tre o quattro o cinque, o infiniti, come proclama l'ideologia del "gender" (ultimo e più autodistruttivo approdo del Femminismo).

Esiste un lato d'ombra maschile (aspetti maligni dell'essere uomo), così come esistono lati d'ombra femminili. Hanno modalità diverse e peculiari ma ugualmente condannabili.
Nessuno dei due sessi ha da vantare alcun primato morale.
Non difendiamo perciò tutto quello che è maschile, per partito preso, ma piuttosto gli aspetti luminosi e positivi, peculiari del maschile, che è cosa ben diversa.
Vorremmo che le donne riconoscessero che esiste uno speculare lato maligno che è peculiarmente femminile, che esse e la società devono necessariamente saper identificare, se vogliono contrastarlo.
E vorremmo ritrovassero quel lato luminoso e positivo, peculiarmente femminile, che negli ultimi anni sembra evaporato dalle nuove generazioni di donne occidentali, cresciute, grazie al Femminismo, nella falsa illusione di onnipotenza, nella pretesa di innocenza, nella completa e deleteria irresponsabilità, nell'intima convinzione di detenere un primato morale nei confronti degli uomini.

Esiste una letteratura sterminata sulla questione della differenza naturale di genere.
Se hai un po' di familiarità con il metodo e la narrazione scientifica ti consiglio "La Regina Rossa - sesso ed evoluzione" di Matt Ridley, libro recente e documentatissimo che potrebbe esaudire ogni tua curiosità riguardo al fatto che la differenza tra MM e FF è tutto fuorché un aspetto culturale, una convenzione sociale liberamente modificabile (come sostiene il F.).

Le domande che poni sono però altamente rivelatrici dello stato di completa, sconfortante, confusione nella quale, dopo decenni di velenose assurdità femministe, versano gli uomini e le donne occidentali, incapaci di comprendere istintivamente chi sono e quali debbano essere i rispettivi ruoli.

Se c'è un sintomo della grave crisi morale e del disorientamento che attraversa oggigiorno l'Occidente, queste domande che fai non potrebbero esserne più esemplificative e rivelatrici.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Utente cancellato - Gennaio 30, 2010, 18:59:49 pm
secondo me,  la tecnologia progredirà così tanto che non avrà più senso la divisione maschi/femmine come la conosciamo oggi.
nel frattempo,  qualcosa del tipo: le cose peggiorano per gli uomini(occidentali) e molti finiranno misogini
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Jason - Gennaio 30, 2010, 23:55:08 pm
Citazione
secondo me,  la tecnologia progredirà così tanto che non avrà più senso la divisione maschi/femmine come la conosciamo oggi.

In Italia no, dato che c'è il Vaticano. Secondo me il futuro dal punto di vista tecnologico mi sa tanto di "Matrix" se non lo è già, eccetto che per il settore sanitario , unico settore in cui la tecnologia ha dato esclusivamente risultati positivi

Citazione
nel frattempo,  qualcosa del tipo: le cose peggiorano per gli uomini(occidentali) e molti finiranno misogini

Non credo peggiorino più di tanto, dato che c'è un risveglio. Molti finiranno misogini, questo è un aspetto  negativo.
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Danesia - Febbraio 28, 2010, 21:16:46 pm
per me la 1 e la 4
Titolo: Re: Come vedete il futuro delle relazioni UU/DD ?
Inserito da: Warlordmaniac - Marzo 03, 2010, 10:57:02 am
Citazione
Non ho capito. Io ho un valore di mercato bassissimo non essendomi mai fidanzato e essendo molto introverso; dove la trovo una con un vdm simile? In un ospizio?

Se ritieni che il tuo "valore di mercato" consista in queste cose non so che dirti.

In che cosa allora?