Forum sulla Questione Maschile

Off Topic => Off Topic => Topic aperto da: KasparHauser - Giugno 24, 2023, 21:03:59 pm

Titolo: "Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: KasparHauser - Giugno 24, 2023, 21:03:59 pm
Questo afferma la cantante Emma Marrone, e aggiunge "In Italia però devi essere per forza una coppia ed è una visione della genitorialità medievale"
Io invece faccio un'altra domanda, perchè quando la donna vuole essere madre con donatore, il padre non è assenziale e non serve, mentre quando rimane incinta da un uomo il padre è importante e l'uomo deve esserlo anche contro la sua volontà? Non è un po' da Medioevo?
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Massimo - Giugno 24, 2023, 22:11:24 pm
Questo afferma la cantante Emma Marrone, e aggiunge "In Italia però devi essere per forza una coppia ed è una visione della genitorialità medievale"
Io invece faccio un'altra domanda, perchè quando la donna vuole essere madre con donatore, il padre non è assenziale e non serve, mentre quando rimane incinta da un uomo il padre è importante e l'uomo deve esserlo anche contro la sua volontà? Non è un po' da Medioevo?

Le femministe, caro KasparHauser, vogliono un "Medioevo a corrente alternata": deprecabile se favorisce i maschi, ma accettabile quando invece favorisce le donne. Il Medioevo che impone ad ogni maschio le sue responsabilità genitoriali alle nostre femministe va benissimo!
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: KasparHauser - Giugno 25, 2023, 02:37:44 am
Il bello di essere donna, poter fare a meno della coerenza senza alcun senso di colpa.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Giugno 25, 2023, 03:34:57 am
Anche perché le viene perdonato tutto da tutti
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Giugno 25, 2023, 10:38:49 am
Il bello di essere donna, poter fare a meno della coerenza senza alcun senso di colpa.
Eh la logica e le donne non sono mai andate d'accordo. Io ci ho provato per anni a insegnare la logica alle donne, ma è impossibile. In sostanza la risposta è sempre "non me ne importa niente se la logica contraddice i miei ragionamenti". E quando sentono di essere nel torto, scatta subito il ghosting o silenzio punitivo, la violenza verbale e sentimentale, o la colpevolizzazione. Le donne sono maestre nel colpevolizzare per assolversi.

Quelle più manipolative usano anche delle trappole, per indurre delle reazioni nell'altra persona, per poi poterla attaccare e demolire psicologicamente. Questo modo di fare viene chiamato gaslighting. Viene usato soprattutto nei confronti degli uomini più intelligenti, perchè non li si può demolire semplicemente col ghosting o colpevolizzandoli in modo banale, perchè risponderebbero a tono e argomentando con logica. Per questo usano delle manipolazioni più sottili per zittirli.

Ecco tutto quel che sono capaci di fare le donne, pur di sfuggire alla logica e ai ragionamenti.

Devo però ammettere che una volta trovai una ragazza sincera, che mi disse "Non mi importa neppure capire se hai ragione o meno. Anzi, non metto in dubbio che tutte le cose che dici siano giuste. Ma mi sono stancata di sentirti dire sempre le stesse cose e non voglio ascoltare più" (nemmeno un bambino di 5 anni parla così...ma le donne lo fanno sempre).

Io cercai di impegnarmi a comunicare e a spiegarmi bene, con numerosi esempi, e mi devo pure sentir dire che ripeto le stesse cose. Invece di ringraziare che stavo facendo scuola, si mise pure a criticarmi per questo. A volte, avendo a che fare con le donne, si ha davvero la sensazione di essere in un asilo nido...
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Massimo - Giugno 25, 2023, 15:05:18 pm
Eh la logica e le donne non sono mai andate d'accordo. Io ci ho provato per anni a insegnare la logica alle donne, ma è impossibile. In sostanza la risposta è sempre "non me ne importa niente se la logica contraddice i miei ragionamenti". E quando sentono di essere nel torto, scatta subito il ghosting o silenzio punitivo, la violenza verbale e sentimentale, o la colpevolizzazione. Le donne sono maestre nel colpevolizzare per assolversi.

Quelle più manipolative usano anche delle trappole, per indurre delle reazioni nell'altra persona, per poi poterla attaccare e demolire psicologicamente. Questo modo di fare viene chiamato gaslighting. Viene usato soprattutto nei confronti degli uomini più intelligenti, perchè non li si può demolire semplicemente col ghosting o colpevolizzandoli in modo banale, perchè risponderebbero a tono e argomentando con logica. Per questo usano delle manipolazioni più sottili per zittirli.

Ecco tutto quel che sono capaci di fare le donne, pur di sfuggire alla logica e ai ragionamenti.

Devo però ammettere che una volta trovai una ragazza sincera, che mi disse "Non mi importa neppure capire se hai ragione o meno. Anzi, non metto in dubbio che tutte le cose che dici siano giuste. Ma mi sono stancata di sentirti dire sempre le stesse cose e non voglio ascoltare più" (nemmeno un bambino di 5 anni parla così...ma le donne lo fanno sempre).

Io cercai di impegnarmi a comunicare e a spiegarmi bene, con numerosi esempi, e mi devo pure sentir dire che ripeto le stesse cose. Invece di ringraziare che stavo facendo scuola, si mise pure a criticarmi per questo. A volte, avendo a che fare con le donne, si ha davvero la sensazione di essere in un asilo nido...

Caro Marco21, aveva capito tutto Tinto Brass quando diceva: "Le donne vanno PRESE; non COMPRESE". Questo regista di film porno aveva capito quello che tanti intellettuali maschi continuano a non (voler) capire: il sesso femminile è un fastello di contraddizioni come ammise Anna Frank nella sua ultima nnotazione del suo famoso Diario prima di essere catturata dai nazisti. E questa definizione non ha smesso di rimanere nella mia mente per la sua sublime capacità di sintetizzare in modo icastico la psicologia femminile. Per capire le donne bisogna essere donne; e a volte non basta e non serve neppure essere questo. Ed è AMARO che un pornografo abbia colto le caratteristiche dell'identità femminile meglio di tanti studiosi, ma così è. Una raccomandazione: non pensare più a capire le donne, ma pensa piuttosto a capire te stesso e capire cosa vuoi da loro, le esperenze da evitare con loro e soprattutto cosa vuoi tu dalla vita.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Giugno 25, 2023, 16:53:10 pm
Per capire le donne di oggi basta andarsi a leggere alcune frasi della Duse, che già nell''800 giustificava qualunque (proprio qualunque) cosa nel nome della loro sete di emozioni:

«Il fatto è che mentre tutti diffidano delle donne, io me la intendo benissimo con loro! Io non guardo se hanno mentito, se hanno tradito, se hanno peccato - o se nacquero perverse - perché io sento che hanno pianto, - hanno sofferto per sentire o per tradire o per amare... io mi metto con loro .»

Qui spiega che genere di uomini amano le donne:

“Gli perdono di avermi sfruttata, rovinata, umiliata. Gli perdono tutto, perché ho amato”.

Così un sito per donne esalta l'incoerenza femminile:

Eleonora Duse rappresentava un nuovo prototipo femminile, come la collega Sarah Bernhardt, e portava dentro di sé il fuoco di mille altre occhi di donna, che complicavano la sua vera esistenza come un eterno gioco di specchi.

Dai loro argomenti sembrano regredite al grado zero di ragione e soprattutto di responsabilità. Sono opportunismo all stato puro. Che se ne stiano tra loro a sognare, ridere e piangere, non è problema nostro.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Massimo - Giugno 25, 2023, 23:44:53 pm
Diventa un problema nostro se ce ne preoccupiamo. Resterà un problema loro se della loro stupida natura ce ne freghiamo. E smettiamo una buona volta di correre a soccorrerle. Che se la sbrighino da sole. Sono incoerenti? Che paghino - e cara - questa loro attitudine.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Giugno 26, 2023, 16:12:03 pm
Caro Marco21, ... Una raccomandazione: non pensare più a capire le donne, ma pensa piuttosto a capire te stesso e capire cosa vuoi da loro, le esperenze da evitare con loro e soprattutto cosa vuoi tu dalla vita.

Grazie mille per le vostre risposte. Ovviamente sono d'accordo. Quanto alla questione su cosa desideravo da loro, è un'ottima domanda da porsi. Ognuno ovviamente risponde a questa domanda secondo la sua natura. Io quando ero molto giovane, stupidamente sognavo una donna con cui riflettere sulle grandi domande filosofiche che l'uomo si pone dall'alba dei tempi. Ma poi, mi sono ritrovato all'estremo opposto, cioè ad assistere delle bambine, in un asilo nido (pur essendo coetanee).

Mi sono dovuto accorgere che non conta neppure il loro titolo di studio. Una volta sono stato con una laureata in filosofia, e non capiva comunque assolutamente nulla. Questo perchè scelgono l'università non per interesse, ma per fare qualcosa o per lavoro. Ho capito infatti che il reale valore di una persona, non si vede dal lavoro, ma dai suoi hobby, da quello che fa per divertirsi. E ovviamente, la tizia in questione andava a sballarsi in discoteca.

E per di più, ho anche notato che paradossalmente, le donne laureate o di cultura, sono molto MENO empatiche e più cattive, di quelle ignoranti. Sembra assurdo ma è così. Perchè quella cultura la usano solo per pompare il loro ego, per diventare narcisiste, ma non la interiorizzano mai, e non diventano mai più sagge, più altruiste e più buone. Anzi, ho conosciuto donne laureate, che parlavano in modo forbito, che poi però avevano l'empatia di un verme. Persone disoneste che si divertono ad accusare l'altro ingiustamente, non appena si limita a criticare legittimamente ed educatamente le loro miliardi di irrazionalità ed incoerenze.

La donna narcisista grida all'abuso, ad ogni minima critica educata e legittima. Perchè loro non devono mai essere criticate, perchè sono delle eterne bambine e sono sempre osannate dalla società. Quindi pensano di essere legittimate a non fare mai una analisi di coscienza. Il bello è che poi fanno continuamente violenza psicologica, col baiting, o col ghosting. Ma se tu ti permetti di criticarle con logica, gridano all'abuso e alla violenza, solo perchè magari hai un "tono freddo". Perchè vogliono pure essere sempre trattate affettuosamente, come bambine viziate, anche quando non lo meritano. Questo perchè sono sempre troppo ammirate da tutti, quindi se uno le critica, allora è un mostro. La colpa è dei genitori che le viziano per decenni.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Massimo - Giugno 26, 2023, 16:54:56 pm
Per capire le donne di oggi basta andarsi a leggere alcune frasi della Duse, che già nell''800 giustificava qualunque (proprio qualunque) cosa nel nome della loro sete di emozioni:

«Il fatto è che mentre tutti diffidano delle donne, io me la intendo benissimo con loro! Io non guardo se hanno mentito, se hanno tradito, se hanno peccato - o se nacquero perverse - perché io sento che hanno pianto, - hanno sofferto per sentire o per tradire o per amare... io mi metto con loro .»

Qui spiega che genere di uomini amano le donne:

“Gli perdono di avermi sfruttata, rovinata, umiliata. Gli perdono tutto, perché ho amato”.

Così un sito per donne esalta l'incoerenza femminile:

Eleonora Duse rappresentava un nuovo prototipo femminile, come la collega Sarah Bernhardt, e portava dentro di sé il fuoco di mille altre occhi di donna, che complicavano la sua vera esistenza come un eterno gioco di specchi.

Dai loro argomenti sembrano regredite al grado zero di ragione e soprattutto di responsabilità. Sono opportunismo all stato puro. Che se ne stiano tra loro a sognare, ridere e piangere, non è problema nostro.

Gabriele D'Annunzio l'ha spolpata ben bene e lei l'ha pure perdonato.  :lol: :D  Affari suoi. Rovinati!
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Giugno 26, 2023, 18:28:38 pm
Finché sono loro ad essere rovinate... Ma a loro volta rovinano altri uomini, come la Pierangeli "inconsolabile" per James Dean che divorziò almeno due volte, una da un noto compositore che ne uscì distrutto
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Massimo - Giugno 26, 2023, 18:49:05 pm
Finché sono loro ad essere rovinate... Ma a loro volta rovinano altri uomini, come la Pierangeli "inconsolabile" per James Dean che divorziò almeno due volte, una da un noto compositore che ne uscì distrutto

Sono come l'AIDS: conoscerle per evitarle; evitarle per non esserne danneggiati!
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: bluerosso - Giugno 28, 2023, 15:30:12 pm
Diventare madre senza avere un partner è ciò che accade da sempre nello stato di natura.
Una eventualità che a Mrs. Brown non è certamente preclusa, ne normativamente ne certamente in termini di opportunità/realizzabilità.
Si dia da fare perciò...e la smetta con questi toni da "cahiers de doléances"...che mi ricordano il frammento di un brano di Sergio Caputo: "sono pronto alla fuga, ma nessuno m'insegue".
Dato poi che ama rappresentarsi come una rocker trasgressiva ed intrepida potrebbe persino mettere in atto una specie di roulette russa, accoppiandosi random con un manipolo di volenterosi donatori di gameti ed aspettare la covata per valutarne il risultato con il brivido della sorpresa.

Un'avvertenza però: nessuna gazzella, pantera, suricato, cobra, delfino...di sesso femminile si presenta dal maschio che la coprì reclamando parte dei suoi pasti.
Al limite altro sperma.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Giugno 28, 2023, 17:09:10 pm
Si dimentica sempre che il bambino (l'uomo di domani) non è un oggetto che si può fabbricare in qualsiasi modo, ma ha bisogno di DUE GENITORI altrimenti sono guai per lui e di riflesso per chi ne ha la potestà genitoriale.
I figli di separati hanno problemi.
I figli adottivi hanno problemi.
I figli da inseminazione artificiale o GPA invece no. Nel mondo della favole.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: bluerosso - Giugno 28, 2023, 17:41:13 pm
Avvertenza #2 per Mrs. Brown
Nello stato di natura la femmina gravida partorisce dove e come può: nessuno le ha predisposto dei giacigli asciutti per l'evenienza o le presta assistenza organizzata di qualsiasi tipo.
Appena sgravato poi, il cibo che serve per lei e per il sostentamento del cucciolo, lo reperisce da se nell'ambiente naturale a rischio dell'incolumità sua e del piccolo.

Noi esseri umani abbiamo da milioni di anni in qua intrapreso la strada della fuoriuscita dallo stato di natura, di cui l'accordo di mutua assistenza maschile-femminile è stata la forma-base dimostrandosi una strategia vincente.
Ma se invece Mrs. Brown vuole percorrere l'autostrada evoluzionistica in contromano (dopo che miliardi di soggetti l'hanno faticosamente costruita e di cui anche lei gode i benefici)...lo faccia.
Ma fino in fondo però, con coerenza.
Riceverà i nostri applausi.
Nel caso sopravvivesse.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Giugno 28, 2023, 19:54:37 pm
E per di più, ho anche notato che paradossalmente, le donne laureate o di cultura, sono molto MENO empatiche e più cattive, di quelle ignoranti. Sembra assurdo ma è così. 

Non è assurdo: è la verità.
Non per niente, già nel 2014, proprio in questo forum, ero solito scrivere che le femmine più studiano e più si rimbecilliscono.
E comunque va detto che le femmine in genere - laureate o meno - son scarsissimamente empatiche verso gli appartenenti al sesso maschile, di cui alle suddette frega meno di zero, eccetto che per l'utilità che i medesimi possono avere nei loro confronti.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Giugno 28, 2023, 20:00:00 pm
Le femministe, caro KasparHauser, vogliono un "Medioevo a corrente alternata": deprecabile se favorisce i maschi, ma accettabile quando invece favorisce le donne. Il Medioevo che impone ad ogni maschio le sue responsabilità genitoriali alle nostre femministe va benissimo!

Massimo, diciamo pure le femmine, non fosse altro per il fatto che femminismo e natura femminile vanno di pari passo.
Senza l'implicito consenso femminile, la summenzionata ideologia non avrebbe mai potuto attecchire così in profondità, ed oggi sarebbe al massimo un fenomeno di nicchia.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Massimo - Giugno 28, 2023, 20:00:20 pm
Non è assurdo: è la verità.
Non per niente, già nel 2014, proprio in questo forum, ero solito scrivere che le femmine più studiano e più si rimbecilliscono.
E comunque va detto che le femmine in genere - laureate o meno - son scarsissimamente empatiche verso gli appartenenti al sesso maschile.
Bisogna anche dire però che glielo abbiamo permesso noi. Anzi le abbiamo indotte NOI a fare così: non abbiamo mai chiesto loro di esserlo nei nostri confronti. Mentre invece loro CE LO CHIEDONO ESPRESSAMENTE. Anzi, LO PRETENDONO. Se non lo facciamo cercano di colpevolizzarci e di metterci sotto processo. Inutile criticare chi si prende lo spazio se si tratta dello spazio che tu gli concedi ben volentieri
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Giugno 28, 2023, 20:02:56 pm
Bisogna anche dire però che glielo abbiamo permesso noi. Anzi le abbiamo indotte NOI a fare così: non abbiamo mai chiesto loro di esserlo nei nostri confronti. Mentre invece loro CE LO CHIEDONO ESPRESSAMENTE. Anzi, LO PRETENDONO. e se non lo facciamo cercano di colpevolizzarci e di metterci sotto processo. Inutile criticare chi si prende lo spazio se si tratta dello spazio che tu gli concedi ben volentieri

E lo dici a me, che da quasi dieci (10) anni scrivo che il problema numero uno degli uomini son gli stessi uomini ?

Di certo io non gli ho concesso nulla...
E tu, Massimo ? Gli hai forse concesso qualcosa ?
Massimo, se la massa maschile fosse composta prevalentemente da uomini somiglianti a Frank, le femminucce volerebbero basso, bassissimo, anzi rasoterra.
Che gli uomini siano stati e siano il cavallo di troia di lor signore e signorine, l'ho scritto innumerevoli volte.
Una forza si espande in maniera illimitata solo quando non ne trova un' altra che la contrasta.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Giugno 28, 2023, 20:18:49 pm
Per capire le donne di oggi basta andarsi a leggere alcune frasi della Duse, che già nell''800 giustificava qualunque (proprio qualunque) cosa nel nome della loro sete di emozioni

Le femmine sono esseri semplicissimi da capire.
Sono gli uomini che tendono a mitizzarle, facendole così diventare più arroganti e presuntuose di quello che già sono di natura.


https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,16335.msg188829.html#msg188829

Moebius docet.
Citazione
http://www.lucidamente.com/1802-quel-maledetto-crucco-di-moebius/

«La loro morale è soprattutto morale di sentimento; la morale che deriva dal ragionamento è loro inaccessibile e la riflessione non fa che renderle peggiori. A questa unilateralità s’aggiunge una ristrettezza di visuale. Giustizia, senza riguardo alla persona, è per esse un concetto vuoto di senso. Esse, nel fondo, non hanno il senso del giusto. Ne consegue la violenza degli affetti, la incapacità al dominio di se stessi. La gelosia e la vanità, insoddisfatta o ferita, suscitano tempeste che non concedono campo a nessuna riflessione d’ordine morale. Se la donna non fosse fisicamente debole, essa sarebbe un essere altamente pericoloso».

«La lingua è l’arma delle donne, poiché la loro debolezza mentale le obbliga a rinunziare alla prova dei fatti, per cui non resta loro che la piena delle parole. La litigiosità e la smania delle chiacchiere non a torto furono in ogni tempo ritenute specifiche del carattere femminino».

«Parimenti è loro caratteristica un’avarizia fuori di luogo. Molto affine a questa caratteristica è l’abitudine a far gran caso di minime questioni. Piccole bagattelle del momento fanno loro dimenticare passato e avvenire, le questioni più serie e le minuzie vengono trattate con lo stesso impegno e spesso ciò che veramente è importante viene trascurato per amor di un nonnulla. Né giovano le dure esperienze, e le dimostrazioni più persuasive provocano bensì teorici assentimenti, ma non mutano lo stato delle cose: “Alla fin fine io son fatta così”».


Significativo che abbiano fatto scomparire questa pagina...
https://www.lucidamente.com/1802-quel-maledetto-crucco-di-moebius/
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Giugno 28, 2023, 20:35:07 pm
Non è assurdo: è la verità.
Non per niente, già nel 2014, proprio in questo forum, ero solito scrivere che le femmine più studiano e più si rimbecilliscono.
E comunque va detto che le femmine in genere - laureate o meno - son scarsissimamente empatiche verso gli appartenenti al sesso maschile, di cui alle suddette frega meno di zero, eccetto che per l'utilità che i medesimi possono avere nei loro confronti.
Vero. Verissimo. Si impregano come spugne della propaganda che ormai dispensano all'università.
Degli uomini non gli importa assolutamente nulla, perché per quanto si sforzino pensano troppo, non sono frivoli e non le fanno divertire abbastanza
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Giugno 28, 2023, 20:39:34 pm
Le femmine sono esseri semplicissimi da capire.
Spesso anche spregevoli. Per restare con loro bisogna avere una elevata capacità di autoinganno
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Massimo - Giugno 29, 2023, 00:18:38 am
Di certo io non gli ho concesso nulla...
E tu, Massimo ? Gli hai forse concesso qualcosa ?

IO ho sempre concesso loro meno di zero e quindi meno di te. Infatti, ad ogni loro provocazione o giudizio NON RICHIESTO facevo sempre volare gli scappellotti e fin da quando ero bambino. Un ragazzo che mi avevo visto farlo, inorridito e mi aveva redarguito per questo ebbe da me la seguente risposta: " Mica sono come voi che per rimediare una scopata le trattate come dee. E proprio perchè le trattate come delle dee la scopata non la rimediate. Medita, idiota, medita". Ma siccome ero il solo a comportarmi in questo modo, ciò aveva scarso effetto su lor femminucce che potevano pensare e pensavano: "Con tutti gli imbecilli che ci sono in giro e a nostra disposizione, dobbiamo perdere tempo con questo stronzo qui?". Il punto cruciale infatti è proprio questo, caro Frank: le femmine dividono il mondo maschile in "coglioni" e "stronzi". Io e te siamo tra questi. Bisogna infatti essere felici di venire assegnati a quest'ultima categoria. E forse questo Forum ha questa missione: ridurre, almeno un pò, il numero dei coglioni ed aumentare, almeno un pò, il numero degli stronzi. Se riuscirà o contribuirà a riuscire a fare questo, possiamo dire che sta raggiungendo e ha raggiunto pienamente il suo scopo.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Giugno 29, 2023, 03:33:25 am
Citazione
le femmine dividono il mondo maschile in "coglioni" e "stronzi". Io e te siamo tra questi.
Mi metto anch'io nel novero, me lo sono guadagnato sul campo
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Giugno 29, 2023, 16:15:14 pm


Moebius docet.

Significativo che abbiano fatto scomparire questa pagina...
https://www.lucidamente.com/1802-quel-maledetto-crucco-di-moebius/

Tempo fa per fortuna salvai la pagina, da te postata in un'altra discussione. La allego in PDF. Bisogna sempre salvare tutto, perchè le cose utili spariscono sempre. Internet non è affidabile.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Giugno 29, 2023, 16:23:46 pm
Internet non è libero. Se approvano certe leggi (o decreti) questi forum li oscurano dalla sera alla mattina
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Giugno 29, 2023, 16:25:28 pm

Moebius docet.

Significativo che abbiano fatto scomparire questa pagina...
https://www.lucidamente.com/1802-quel-maledetto-crucco-di-moebius/

Tempo fa per fortuna salvai la pagina, da te postata in un'altra discussione. La allego in PDF. Bisogna sempre salvare tutto, perchè le cose utili spariscono sempre. Internet non è affidabile.


Ne copio e incollo il testo, per una più agevole lettura, visto che la pagina non è più disponibile.





Quel maledetto crucco di Moebius

by Dalla redazione — 8 Novembre 2010
in ATTACCO FRONTALE, FAMIGLIA-EDUCAZIONE-SCUOLA, INEDITION, SALUTE-MEDICINA



“L’inferiorità mentale della donna”: un libro “scorretto”, pubblicato nel 1998 da Castelvecchi,
ormai fuori catalogo e “raro”


Esiste una mentalità rozza e volgare, fondata su pregiudizi contro le donne: il termine che
sintetizza tale atteggiamento precostituito è molto noto ed è misoginia. Assolutamente
contraria a questa, ma ugualmente del tutto fondata su prevenzioni nella stessa misura
acritiche, vi è altresì un’altra posizione ideologica – probabilmente influenzata dal
sentimentalismo ottocentesco di marca romantica e oggigiorno molto di moda, anzi un must
che accomuna tutte le posizioni politiche -, secondo la quale tutto ciò che è inerente al
mondo femminile e alle sue rivendicazioni è bello, buono, vero e giusto. Il termine – meno
noto del primo – e che definisce o potrebbe definire tale pregiudizio è filoginia.
Contro di essa – e sulle differenze fisiche e spirituali tra i due sessi – ha scritto molte
controverse pagine Paulus Julius Moebius (Lipsia, 1853-1907), psichiatra tedesco, direttore
del Policlinico neurologico della città natìa.
La casa editrice Castelvecchi, encomiabile per aver stampato nel
corso degli anni molteplici testi “scomodi” e “trasgressivi”, nel 1998
ha dato alle stampe uno “scandaloso” scritto di Moebius,
L’inferiorità mentale della donna (Über den physiologische
Schwachsinn des Weibes, 1900). Abbiamo notato che esso è da
tempo scomparso non solo dal catalogo della casa editrice romana,
ma che è introvabile anche nei remainder e nelle vendite on line.
Seguendo lo spirito critico di LucidaMente, ci è venuto il sospetto
che la scelta di far “sparire” il libro sia stata provocata da motivi
legati al politically correct, cui abbiamo dedicato il presente numero
della rivista. Come mai oggi circolano nelle librerie italiane
porcherie di ogni tipo, che si ammucchiano costituendo scandalose,
mortifere cataste, mentre un volumetto non privo di pregi, se non
altro stilistici, si è dileguato?
Abbiamo perciò sentito l’attuale direttore editoriale della Castelvecchi, Cristiano Armati, che,
nel corso di una cordiale conversazione telefonica, ci ha rassicurato: L’inferiorità mentale
della donna è uscito dal catalogo della casa editrice per aver concluso il proprio “ciclo”, senza
che vi siano state scelte, censure o motivazioni particolari, né in seguito a particolari
pressioni di lettori o associazioni “filogine” o femministe. «Magari» ci ha detto Armati
«oggigiorno un libro fosse capace di suscitare reazioni forti, anche sdegnate o
scandalizzate!». Conoscendo bene pure noi l’atmosfera di “quietismo” che aleggia
sull’editoria e sui libri pubblicati in Italia, l’assoluta mancanza di polemiche, stroncature,
recensioni forti, pur di mantenere in quieto vivere, non inimicarsi alcuno, tirare a campare,
condividiamo pienamente la considerazione di Armati.
Resta, d’altro canto, la “sparizione” del libro di Moebius. Del resto,
l’edizione italiana della Castelvecchi era stata fatta precedere da una
insolita introduzione di Filippo Scòzzari. Perché “insolita”? Perché l’artista
bolognese – peraltro in genere molto iconoclasta e trasgressivo – prende
duramente le distanze dal saggio di Moebius, denigrandolo (!) con
affermazioni del tipo: «Mi appresto a sparare su un tedesco scemo che era
anche un medico scemo e uno scrittore scemo. Ora fortunatamente è
morto da moltissimi anni, quindi è scemissimo, e non lo ricorda un cane». Peccato che lo
“scrittore scemo” sia stato un bravo saggista e ancora oggi sia ricordato per aver scoperto
sindromi, malattie e sintomi che portano il suo nome. È certamente singolare che un
prefatore parli male del libro che sta introducendo (se a uno non piace un libro, evita di fare
il prefatore dello stesso), anzi insulti in modo volgare e preconcetto l’autore. E questo la dice
già lunga sui vincoli del “politicamente corretto” su cui abbiamo discettato in questo numero
della rivista.
Per recuperare qualcosa del libro di Moebius, abbiamo pertanto scelto di selezionarne alcuni
brani tratti dall’edizione Castelvecchi, brani che riportiamo di seguito e che oggi appariranno
“provocatori” o “maschilisti”. Il lettore (e/o la lettrice), ovviamente, li valuti come meglio
desidera, considerando però che ormai siamo, come i cani di Pavlov, condizionati a reazioni
obbligate dall’ideologia dominante del politically correct. E che non tutte le donne sono
uguali… Forse le stesse donne farebbero bene a prendere coscienza di certi atteggiamenti di
alcune e che qualche critica a volute, masochistiche màrtiri di uomini violenti, a conformiste,
bigotte, vittimiste, rampanti senza scrupoli ed escort varie farebbe bene a tutte e tutti. Il
compito del giornalista e del letterato consiste, comunque, nell’informare, documentare, far
conoscere, senza censure aprioristiche. Ecco alcuni brani dal libro di Moebius:
«Gli innovatori politici e religiosi non si accorgono che l’umanità è
tutt’una cosa con la Natura e che le leggi umane, dovunque
ripetentisi, necessariamente derivano dalla natura stessa degli
uomini. Essi credono sul serio che basti avere un giusto obbiettivo e
buona volontà perché il mondo muti faccia; non vedono l’uomo
reale, il quale nelle circostanze più importanti della vita segue i suoi
istinti, ma si tengono d’innanzi agli occhi una figurina di cera, la cui
forma possa esser cambiata a volontà e si illudono di trionfare sulla
Natura con le loro leggi. Così i femministi pensano di trasformare la
donna per mezzo delle leggi e dell’educazione. Ora, è
semplicemente puerile il credere che l’essenza della donna, quale si

ritrova in ogni tempo e presso tutti i popoli, sia un dato del capriccio».
«Concessione di diritti eguali in un senso ragionevole, non può significare altro che a
nessuno venga fatta ingiustizia e che vi sia giusto compenso per ogni prestazione. Si
propugni invece l’uguaglianza, sul principio che tutti gli uomini siano uguali, come volevano i
rivoluzionari di vecchio stampo: sarà predicata una stoltezza, poiché gli uomini non sono
uguali e tanto meno sono uguali i due sessi. Infatti cotesta sciocca idea dell’uguaglianza non
ha nulla a vedere col “movimento del proletariato femminile”; si tratta soltanto della
soppressione delle miserie, frutto delle nostre infelici condizioni sociali, si tratta di giustizia
verso le donne e le fanciulle che sono costrette a guadagnarsi il pane».
«Ciò che generalmente è ritenuto vero e buono, per le donne è in realtà vero e buono. Esse
sono rigide e conservatrici e odiano le novità, eccettuato, s’intende, il caso, in cui il nuovo
arrechi loro un vantaggio personale. Si dà così l’apparente contraddizione che le donne,
strenue a difendere le vecchie usanze, corrano dietro, tuttavia, ad ogni nuova moda; sono
conservatrici, ma accolgono per buona ogni assurdità per poco che questa venga abilmente
suggerita».
«La loro morale è soprattutto morale di sentimento; la morale che deriva dal ragionamento
è loro inaccessibile e la riflessione non fa che renderle peggiori. A questa unilateralità
s’aggiunge una ristrettezza di visuale. Giustizia, senza riguardo alla persona, è per esse un
concetto vuoto di senso. Esse, nel fondo, non hanno il senso del giusto. Ne consegue la
violenza degli affetti, la incapacità al dominio di se stessi. La gelosia e la vanità,
insoddisfatta o ferita, suscitano tempeste che non concedono campo a nessuna riflessione
d’ordine morale. Se la donna non fosse fisicamente debole, essa sarebbe un essere
altamente pericoloso».
«La lingua è l’arma delle donne, poiché la loro debolezza mentale le obbliga a rinunziare alla
prova dei fatti, per cui non resta loro che la piena delle parole. La litigiosità e la smania delle
chiacchiere non a torto furono in ogni tempo ritenute specifiche del carattere femminino».
«Parimenti è loro caratteristica un’avarizia fuori di luogo. Molto affine a questa caratteristica
è l’abitudine a far gran caso di minime questioni. Piccole bagattelle del momento fanno loro
dimenticare passato e avvenire, le questioni più serie e le minuzie vengono trattate con lo
stesso impegno e spesso ciò che veramente è importante viene trascurato per amor di un
nonnulla. Né giovano le dure esperienze, e le dimostrazioni più persuasive provocano bensì
teorici assentimenti, ma non mutano lo stato delle cose: “Alla fin fine io son fatta così”».
«Se la donna giudica il comportamento e la condotta di un’altra donna, spesso essa sarà
molto perspicace e potrà spingere il suo sguardo molto più a fondo che non la maggior parte
degli uomini. Ma la cosa è ben diversa quando si tratta di giudicar se stesse».
«Un certo grado di libertà è assolutamente condizione di vita per l’uomo, sia questi un
cacciatore, che deve, libero, scorrazzare pei monti, sia invece un filosofo che deve
liberamente muoversi nei regni del pensiero; ma la donna non ricerca affatto la libertà, anzi
la sua felicità consiste appunto nel sentirsi legata».
«Quando imparano a conoscere l’amore, come ben presto si dilegua tanto clamore! Resta
unico padrone del campo l’amore e le passate aspirazioni non risvegliano ormai altro che
allegre risa. Quando, poi, per soprammercato, arrivano i bambini, vengono dimenticate del
tutto le infantili aberrazioni dello spirito».
«Nella vita reale la cosa è chiara, ma quando scrivono, gli uomini perdono il buon senso».
L’immagine: la copertina dell’edizione Castelvecchi de L’inferiorità mentale della donna di
Paul Julius Moebius.
Franco Nardelli
(Lucidamente, anno VI, n. 61, gennaio 2011)




Tags: adelphi Allen Bloom artista artisti atmosfera bigottismo bolognese casa editrice
Castelvecchi Cristiano Armati disabili ebrei editoria escort famiglia femminismo
femministe filoginia Frassinelli gay I misfatti dell'istruzione contemporanea ideologia
illuminismo imprenditori ingiusta ipocrisia italiane L'inferiorità mentale della donna
La chiusura della mente americana La cultura del piagnisteo librerie libri lindau
Marina Antonielli mars attacks moebius omosessuali operai Paulus Julius Moebius
politically correct politicamente corretto pregiudizio progressismo prostitute rinascimento
Robert Hughes romanticismo saggista Saul Bellow scozzari sentimentalismo
società. armati

Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Giugno 29, 2023, 16:52:30 pm
Non è assurdo: è la verità.
Non per niente, già nel 2014, proprio in questo forum, ero solito scrivere che le femmine più studiano e più si rimbecilliscono.
E comunque va detto che le femmine in genere - laureate o meno - son scarsissimamente empatiche verso gli appartenenti al sesso maschile, di cui alle suddette frega meno di zero, eccetto che per l'utilità che i medesimi possono avere nei loro confronti.

Pienamente d'accordo con te. Sono opportunismo puro.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Giugno 30, 2023, 12:18:36 pm

IO ho sempre concesso loro meno di zero e quindi meno di te. [...]  Il punto cruciale infatti è proprio questo, caro Frank: le femmine dividono il mondo maschile in "coglioni" e "stronzi". Io e te siamo tra questi. Bisogna infatti essere felici di venire assegnati a quest'ultima categoria. E forse questo Forum ha questa missione: ridurre, almeno un pò, il numero dei coglioni ed aumentare, almeno un pò, il numero degli stronzi.

Mi inserisco in questa vostra discussione, per dire che alle donne non da tanto fastidio che un uomo sia "stronzo", quanto che dica loro la Verità. E' questo che proprio non sopportano. Anzi a loro gli stronzi piacciono. Adorano essere trattate male e gli stronzi veri, quelli davvero pericolosi, se li tengono stretti. Mentre non hanno nessuna considerazione per chi cerca di svegliarle ed aiutarle davvero.

Infatti con tutte le mie ex ho riscontrato che provenivano da storie, in cui hanno sopportato cose veramente squallide, che inorridivo solo a sentirmele raccontare. E loro anche dopo esserne uscite, tendevano ancora a giustificare i loro ex. Ma poi, con me invece, è bastato che io facessi delle osservazioni logiche sulle loro incoerenze e mille contraddizioni, delle critiche alle loro scorrettezze, delle analisi sulla loro disonestà ed opportunismo, dette con educazione e spesso anche con grande affetto sincero, per essere giudicato aggressivo, saccente, e chi più ne ha più ne metta, ed essere lasciato senza uno straccio di empatia.

Una volta dissi a una ragazza (di cultura): "Riesci a renderti conto che ti ho fatto delle critiche costruttive, e che non ti ho mai offesa, nè insultata, nè alzato mai la voce, nè parlato in modo volgare?"
E lei: "bè lo avresti potuto fare. Avrei preferito se mi avessi detto "sei una stronza". In quel caso non mi sarei offesa. E non ti avrei lasciato.
  Capite? :D Sono le argomentazioni che danno fastidio e che sono il male assoluto per loro.

Altre volte, mi è capitato di dare consigli. Ad esempio dissi a una ragazza in sovrappeso, che è dimostrato scientificamente che quella condizione corporea aumenta il rischio di TUTTE le malattie.
Risposta di LEI: "ah, mi stai augurando di ammalarmi. Tu vuoi il mio male. Mi auguri il peggio".
Al chè io dissi "non c'è nessuna correlazione tra le mie parole e ciò che ti accadrà. Semmai io ti sto mettendo in guardia".


La stessa dinamica si è ripetuta con un'altra ragazza, su altre questioni che non riguardavano la salute.

Una ragazza mi disse anche "quando parlo con te mi sento una nullità". Un'altra mi disse che non potevamo stare insieme, perchè io sono un salutista.

Ovviamente, per queste mie "colpe" sono stato allontanato e trattato male. Ma io non avrei MAI potuto mentire. La mia indole mi impone di dire sempre la Verità, anche a costo di sopportarne pesanti conseguenze. Questo è il coraggio che alle donne da un fastidio terribile. IL CORAGGIO DI DIRE LA VERITA.

Questo sono le donne. Ciò di cui hanno paura NON è lo stronzo, ma uno che dica loro la VERITA. Sono delle eterne bambine capricciose.

Per loro, vale in modo palese, quella famosa citazione di Leopardi, che diceva:

Citazione
Anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli, essendo gli uomini prontissimi a sofferire o dagli altri o dal cielo qualunque cosa, purché in parole ne sieno salvi.

(https://i.pinimg.com/736x/c8/93/28/c89328176d32c2a475a84382fb064382.jpg)
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Giugno 30, 2023, 12:54:19 pm
Aggiungo al precedente post, che però mi rendo anche conto del fatto che il mio errore, è stato quello di pensare di poter "svegliare" le donne  e poterle far ragionare. Ma ho dovuto capire che è impossibile. Il risveglio può avvenire solo dall'interno. Non c'è sforzo che dall'esterno possa produrre alcunchè. E' fatica sprecata. Si può lavorare solo su sè stessi. Solo i genitori, avrebbero potuto avere l'autorità per educarle, e COSTRINGERLE a capire determinati concetti, costringerle ad ascoltare e a ragionare, trasmettendo buoni valori e ovviamente DIMOSTRANDOLI e spiegandoli, come si dovrebbe sempre fare.

Noi infatti osservando le donne dall'esterno, vediamo solo la punta superficiale di un iceberg che invece in realtà è profondissimo e terrificante, anche se non lo riusciamo a vedere. Loro hanno ragionato in modo vergognoso per una intera vita, e quindi è ridicolo pensare che arrivi tu, con due frasi, e le fai ragionare. E' impossibile. Significa effettivamente ignorare in modo ingenuo, la reale entità delle forze in gioco, e delle cause profondissime come iceberg e antiche quanto la loro stessa intera vita, che muovono i loro comportamenti sbagliati ed irrazionali, da sempre, da quando hanno messo piede al mondo.

Non si può fare niente per loro. Hanno bisogno di soffrire, di andare a sbattere, di piangere, distruggersi, rendersi conto della propria nullità, disperarsi. Queste sono le uniche cose che nel corso della loro vita, potranno almeno un po farle riflettere.

Forse si sveglieranno un po  e capiranno il male che hanno fatto, solo quando faranno i conti con le malattie e con la morte.

Perchè il problema principale, la causa di tutto, è che se passano tutta la loro esistenza a divertirsi e ballare, a truccarsi come clown e farsi "belle" (che poi invece sono orribili e ridicole), a comprare vestiti, a voler sembrare sexy, a pubblicare demenzialità sui social network, a rincorrere solo ed unicamente il mito della "FELICITA IMMEDIATA", a studiare SOLO ed esclusivamente quello che può dare SOLDI, lavoro e nient'altro, allora quando mai potrebbero avere il tempo di crescere interiormente e imparare a ragionare in modo corretto nelle cose veramente importanti della vita? Anche la mente e in particolare la consapevolezza, come i muscoli, va allenata e ci vuole tantissimo tempo e costanza. E se loro invece passano la vita a fare minchiate femminili infantili, frutto di una cultura materialista del cavolo, completamente sbagliata e folle, quando mai potrebbero avere il tempo di sviluppare la consapevolezza profonda? Ecco spiegato perchè le donne fanno schifo!!!

Scusate la lunghezza, ma ho pensato fosse giusto condividere queste riflessioni, anche se sono cose che sappiamo, ma ragionarci aiuta a capire le cause di certe dinamiche.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Giugno 30, 2023, 15:43:16 pm
Infatti la verità non gliela dico, memore della parabola delle perle e dei porci. Il Vangelo non dice: "E' inutile dare le perle ai porci", ma "affinché i porci non si rivoltino a sbranarvi". Per cui dico loro quel che vogliono (anzi possono) sentire, quando sono saturo delle loro di menzogne, le mollo al loro destino:
Citazione
Queste sono le uniche cose che nel corso della loro vita, potranno almeno un po farle riflettere.
Forse si sveglieranno un po  e capiranno il male che hanno fatto, solo quando faranno i conti con le malattie e con la morte.
No, probabilmente neppure allora. Sono una generazione perduta
Citazione
Ecco spiegato perchè le donne fanno schifo!!!
Se provi a spiegarlo a loro (te ne viene voglia, specialmente quando ti dicono le loro c.zzate), anche in maniera gentile ed indiretta, le mandi in cortocircuito. Provare per credere
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Giugno 30, 2023, 21:54:52 pm
Mi inserisco in questa vostra discussione, per dire che alle donne non da tanto fastidio che un uomo sia "stronzo", quanto che dica loro la Verità. E' questo che proprio non sopportano. Anzi a loro gli stronzi piacciono. Adorano essere trattate male e gli stronzi veri, quelli davvero pericolosi, se li tengono stretti. Mentre non hanno nessuna considerazione per chi cerca di svegliarle ed aiutarle davvero.

Infatti con tutte le mie ex ho riscontrato che provenivano da storie, in cui hanno sopportato cose veramente squallide, che inorridivo solo a sentirmele raccontare. E loro anche dopo esserne uscite, tendevano ancora a giustificare i loro ex. Ma poi, con me invece, è bastato che io facessi delle osservazioni logiche sulle loro incoerenze e mille contraddizioni, delle critiche alle loro scorrettezze, delle analisi sulla loro disonestà ed opportunismo, dette con educazione e spesso anche con grande affetto sincero, per essere giudicato aggressivo, saccente, e chi più ne ha più ne metta, ed essere lasciato senza uno straccio di empatia.

Una volta dissi a una ragazza (di cultura): "Riesci a renderti conto che ti ho fatto delle critiche costruttive, e che non ti ho mai offesa, nè insultata, nè alzato mai la voce, nè parlato in modo volgare?"
E lei: "bè lo avresti potuto fare. Avrei preferito se mi avessi detto "sei una stronza". In quel caso non mi sarei offesa. E non ti avrei lasciato.
  Capite? :D Sono le argomentazioni che danno fastidio e che sono il male assoluto per loro.

Altre volte, mi è capitato di dare consigli. Ad esempio dissi a una ragazza in sovrappeso, che è dimostrato scientificamente che quella condizione corporea aumenta il rischio di TUTTE le malattie.
Risposta di LEI: "ah, mi stai augurando di ammalarmi. Tu vuoi il mio male. Mi auguri il peggio".
Al chè io dissi "non c'è nessuna correlazione tra le mie parole e ciò che ti accadrà. Semmai io ti sto mettendo in guardia".


La stessa dinamica si è ripetuta con un'altra ragazza, su altre questioni che non riguardavano la salute.

Una ragazza mi disse anche "quando parlo con te mi sento una nullità". Un'altra mi disse che non potevamo stare insieme, perchè io sono un salutista.

Ovviamente, per queste mie "colpe" sono stato allontanato e trattato male. Ma io non avrei MAI potuto mentire. La mia indole mi impone di dire sempre la Verità, anche a costo di sopportarne pesanti conseguenze. Questo è il coraggio che alle donne da un fastidio terribile. IL CORAGGIO DI DIRE LA VERITA.

Questo sono le donne. Ciò di cui hanno paura NON è lo stronzo, ma uno che dica loro la VERITA. Sono delle eterne bambine capricciose.

Per loro, vale in modo palese, quella famosa citazione di Leopardi, che diceva:

(https://i.pinimg.com/736x/c8/93/28/c89328176d32c2a475a84382fb064382.jpg)


Marco, con le femmine non bisogna mai fare discorsi troppo seri e impegnativi.
Con loro bisogna parlare del più e del meno, cazzeggiare, sparare quattro cazzate e giocare, altrimenti le principesse sul pisello si annoiano a morte.
I discorsi seri è possibile farli solo con una ristretta minoranza di uomini, perché non va dimenticato che anche la stragrande maggioranza degli uomini è quello che è.
Se così non fosse, non ci troveremmo qui a fare i carbonari, dietro a soprannomi di vario genere.

Citazione
Sono delle eterne bambine capricciose.

E' quello che dico anch'io da lustri.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Giugno 30, 2023, 22:08:34 pm
Tempo fa per fortuna salvai la pagina, da te postata in un'altra discussione. La allego in PDF. Bisogna sempre salvare tutto, perchè le cose utili spariscono sempre. Internet non è affidabile.

Prima del covid un vecchio utente di questo forum mi passò tutto il libro in PDF.
Purtroppo si è volatilizzato anche quello.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Giugno 30, 2023, 22:18:42 pm
Ne copio e incollo il testo, per una più agevole lettura, visto che la pagina non è più disponibile.





Quel maledetto crucco di Moebius

by Dalla redazione — 8 Novembre 2010
in ATTACCO FRONTALE, FAMIGLIA-EDUCAZIONE-SCUOLA, INEDITION, SALUTE-MEDICINA



“L’inferiorità mentale della donna”: un libro “scorretto”, pubblicato nel 1998 da Castelvecchi,
ormai fuori catalogo e “raro”


Esiste una mentalità rozza e volgare, fondata su pregiudizi contro le donne: il termine che
sintetizza tale atteggiamento precostituito è molto noto ed è misoginia. Assolutamente
contraria a questa, ma ugualmente del tutto fondata su prevenzioni nella stessa misura
acritiche, vi è altresì un’altra posizione ideologica – probabilmente influenzata dal
sentimentalismo ottocentesco di marca romantica e oggigiorno molto di moda, anzi un must
che accomuna tutte le posizioni politiche -, secondo la quale tutto ciò che è inerente al
mondo femminile e alle sue rivendicazioni è bello, buono, vero e giusto. Il termine – meno
noto del primo – e che definisce o potrebbe definire tale pregiudizio è filoginia.
Contro di essa – e sulle differenze fisiche e spirituali tra i due sessi – ha scritto molte
controverse pagine Paulus Julius Moebius (Lipsia, 1853-1907), psichiatra tedesco, direttore
del Policlinico neurologico della città natìa.
La casa editrice Castelvecchi, encomiabile per aver stampato nel
corso degli anni molteplici testi “scomodi” e “trasgressivi”, nel 1998
ha dato alle stampe uno “scandaloso” scritto di Moebius,
L’inferiorità mentale della donna (Über den physiologische
Schwachsinn des Weibes, 1900). Abbiamo notato che esso è da
tempo scomparso non solo dal catalogo della casa editrice romana,
ma che è introvabile anche nei remainder e nelle vendite on line.
Seguendo lo spirito critico di LucidaMente, ci è venuto il sospetto
che la scelta di far “sparire” il libro sia stata provocata da motivi
legati al politically correct, cui abbiamo dedicato il presente numero
della rivista. Come mai oggi circolano nelle librerie italiane
porcherie di ogni tipo, che si ammucchiano costituendo scandalose,
mortifere cataste, mentre un volumetto non privo di pregi, se non
altro stilistici, si è dileguato?
Abbiamo perciò sentito l’attuale direttore editoriale della Castelvecchi, Cristiano Armati, che,
nel corso di una cordiale conversazione telefonica, ci ha rassicurato: L’inferiorità mentale
della donna è uscito dal catalogo della casa editrice per aver concluso il proprio “ciclo”, senza
che vi siano state scelte, censure o motivazioni particolari, né in seguito a particolari
pressioni di lettori o associazioni “filogine” o femministe. «Magari» ci ha detto Armati
«oggigiorno un libro fosse capace di suscitare reazioni forti, anche sdegnate o
scandalizzate!». Conoscendo bene pure noi l’atmosfera di “quietismo” che aleggia
sull’editoria e sui libri pubblicati in Italia, l’assoluta mancanza di polemiche, stroncature,
recensioni forti, pur di mantenere in quieto vivere, non inimicarsi alcuno, tirare a campare,
condividiamo pienamente la considerazione di Armati.
Resta, d’altro canto, la “sparizione” del libro di Moebius. Del resto,
l’edizione italiana della Castelvecchi era stata fatta precedere da una
insolita introduzione di Filippo Scòzzari. Perché “insolita”? Perché l’artista
bolognese – peraltro in genere molto iconoclasta e trasgressivo – prende
duramente le distanze dal saggio di Moebius, denigrandolo (!) con
affermazioni del tipo: «Mi appresto a sparare su un tedesco scemo che era
anche un medico scemo e uno scrittore scemo. Ora fortunatamente è
morto da moltissimi anni, quindi è scemissimo, e non lo ricorda un cane». Peccato che lo
“scrittore scemo” sia stato un bravo saggista e ancora oggi sia ricordato per aver scoperto
sindromi, malattie e sintomi che portano il suo nome. È certamente singolare che un
prefatore parli male del libro che sta introducendo (se a uno non piace un libro, evita di fare
il prefatore dello stesso), anzi insulti in modo volgare e preconcetto l’autore. E questo la dice
già lunga sui vincoli del “politicamente corretto” su cui abbiamo discettato in questo numero
della rivista.
Per recuperare qualcosa del libro di Moebius, abbiamo pertanto scelto di selezionarne alcuni
brani tratti dall’edizione Castelvecchi, brani che riportiamo di seguito e che oggi appariranno
“provocatori” o “maschilisti”. Il lettore (e/o la lettrice), ovviamente, li valuti come meglio
desidera, considerando però che ormai siamo, come i cani di Pavlov, condizionati a reazioni
obbligate dall’ideologia dominante del politically correct. E che non tutte le donne sono
uguali… Forse le stesse donne farebbero bene a prendere coscienza di certi atteggiamenti di
alcune e che qualche critica a volute, masochistiche màrtiri di uomini violenti, a conformiste,
bigotte, vittimiste, rampanti senza scrupoli ed escort varie farebbe bene a tutte e tutti. Il
compito del giornalista e del letterato consiste, comunque, nell’informare, documentare, far
conoscere, senza censure aprioristiche. Ecco alcuni brani dal libro di Moebius:
«Gli innovatori politici e religiosi non si accorgono che l’umanità è
tutt’una cosa con la Natura e che le leggi umane, dovunque
ripetentisi, necessariamente derivano dalla natura stessa degli
uomini. Essi credono sul serio che basti avere un giusto obbiettivo e
buona volontà perché il mondo muti faccia; non vedono l’uomo
reale, il quale nelle circostanze più importanti della vita segue i suoi
istinti, ma si tengono d’innanzi agli occhi una figurina di cera, la cui
forma possa esser cambiata a volontà e si illudono di trionfare sulla
Natura con le loro leggi. Così i femministi pensano di trasformare la
donna per mezzo delle leggi e dell’educazione. Ora, è
semplicemente puerile il credere che l’essenza della donna, quale si

ritrova in ogni tempo e presso tutti i popoli, sia un dato del capriccio».
«Concessione di diritti eguali in un senso ragionevole, non può significare altro che a
nessuno venga fatta ingiustizia e che vi sia giusto compenso per ogni prestazione. Si
propugni invece l’uguaglianza, sul principio che tutti gli uomini siano uguali, come volevano i
rivoluzionari di vecchio stampo: sarà predicata una stoltezza, poiché gli uomini non sono
uguali e tanto meno sono uguali i due sessi. Infatti cotesta sciocca idea dell’uguaglianza non
ha nulla a vedere col “movimento del proletariato femminile”; si tratta soltanto della
soppressione delle miserie, frutto delle nostre infelici condizioni sociali, si tratta di giustizia
verso le donne e le fanciulle che sono costrette a guadagnarsi il pane».
«Ciò che generalmente è ritenuto vero e buono, per le donne è in realtà vero e buono. Esse
sono rigide e conservatrici e odiano le novità, eccettuato, s’intende, il caso, in cui il nuovo
arrechi loro un vantaggio personale. Si dà così l’apparente contraddizione che le donne,
strenue a difendere le vecchie usanze, corrano dietro, tuttavia, ad ogni nuova moda; sono
conservatrici, ma accolgono per buona ogni assurdità per poco che questa venga abilmente
suggerita».
«La loro morale è soprattutto morale di sentimento; la morale che deriva dal ragionamento
è loro inaccessibile e la riflessione non fa che renderle peggiori. A questa unilateralità
s’aggiunge una ristrettezza di visuale. Giustizia, senza riguardo alla persona, è per esse un
concetto vuoto di senso. Esse, nel fondo, non hanno il senso del giusto. Ne consegue la
violenza degli affetti, la incapacità al dominio di se stessi. La gelosia e la vanità,
insoddisfatta o ferita, suscitano tempeste che non concedono campo a nessuna riflessione
d’ordine morale. Se la donna non fosse fisicamente debole, essa sarebbe un essere
altamente pericoloso».
«La lingua è l’arma delle donne, poiché la loro debolezza mentale le obbliga a rinunziare alla
prova dei fatti, per cui non resta loro che la piena delle parole. La litigiosità e la smania delle
chiacchiere non a torto furono in ogni tempo ritenute specifiche del carattere femminino».
«Parimenti è loro caratteristica un’avarizia fuori di luogo. Molto affine a questa caratteristica
è l’abitudine a far gran caso di minime questioni. Piccole bagattelle del momento fanno loro
dimenticare passato e avvenire, le questioni più serie e le minuzie vengono trattate con lo
stesso impegno e spesso ciò che veramente è importante viene trascurato per amor di un
nonnulla. Né giovano le dure esperienze, e le dimostrazioni più persuasive provocano bensì
teorici assentimenti, ma non mutano lo stato delle cose: “Alla fin fine io son fatta così”».
«Se la donna giudica il comportamento e la condotta di un’altra donna, spesso essa sarà
molto perspicace e potrà spingere il suo sguardo molto più a fondo che non la maggior parte
degli uomini. Ma la cosa è ben diversa quando si tratta di giudicar se stesse».
«Un certo grado di libertà è assolutamente condizione di vita per l’uomo, sia questi un
cacciatore, che deve, libero, scorrazzare pei monti, sia invece un filosofo che deve
liberamente muoversi nei regni del pensiero; ma la donna non ricerca affatto la libertà, anzi
la sua felicità consiste appunto nel sentirsi legata».
«Quando imparano a conoscere l’amore, come ben presto si dilegua tanto clamore! Resta
unico padrone del campo l’amore e le passate aspirazioni non risvegliano ormai altro che
allegre risa. Quando, poi, per soprammercato, arrivano i bambini, vengono dimenticate del
tutto le infantili aberrazioni dello spirito».
«Nella vita reale la cosa è chiara, ma quando scrivono, gli uomini perdono il buon senso».
L’immagine: la copertina dell’edizione Castelvecchi de L’inferiorità mentale della donna di
Paul Julius Moebius.
Franco Nardelli
(Lucidamente, anno VI, n. 61, gennaio 2011)




Tags: adelphi Allen Bloom artista artisti atmosfera bigottismo bolognese casa editrice
Castelvecchi Cristiano Armati disabili ebrei editoria escort famiglia femminismo
femministe filoginia Frassinelli gay I misfatti dell'istruzione contemporanea ideologia
illuminismo imprenditori ingiusta ipocrisia italiane L'inferiorità mentale della donna
La chiusura della mente americana La cultura del piagnisteo librerie libri lindau
Marina Antonielli mars attacks moebius omosessuali operai Paulus Julius Moebius
politically correct politicamente corretto pregiudizio progressismo prostitute rinascimento
Robert Hughes romanticismo saggista Saul Bellow scozzari sentimentalismo
società. armati

Tramite un paio di mie vecchie conoscenze, che scrivono in altre sedi (facebook e instagram), son venuto a conoscenza del fatto che anche questa vecchia discussione, aperta nel lontano 2007 da uno dei pionieri della QM, è stata cancellata da circa due anni a questa parte.

https://www.riflessioni.it/forum/cultura-e-societa/12022-cose-veramente-il-maschilismo.html

Citazione
Milo Riano
Guest

Cos'è il maschilismo.
« on: October 10, 2009, 20:39:42 PM »
Quote
In un forum lontano lontano iniziò - ad opera di un utente a me non esattamente noto - una discussione che si chiedeva cosa fosse davvero il maschilismo.
Io penso sia quasi un obbligo per il newbie conoscerla, tanto per i contenuti quanto per la forma.
Pur essendo ancora raggiungibile all'indirizzo indicato in fondo al post, in allegato ho messo l'intera discussione in versione stampabile.
Buona lettura.

La discussione inizia così:

iulbrinner
29-11-2007 14.41.14

Del tutto in linea con un certo tipo di cultura dominante, anche in questo forum si osserva, con allarmante frequenza, il ricorso al termine "maschilismo" per connotare alcune convinzioni individuali espresse (da pochissimi, per la verità) nel contesto delle varie discussioni.
Che cosa si intenda con questo termine è, tuttavia, in larga misura, indeterminato - così come nella realtà ordinaria - anche all'interno di queste conversazioni.
Una definizione dizionaristica identifica il maschilismo come " atteggiamento psicologico e culturale fondato sulla presunta superiorità dell'uomo sulla donna ed il comportamento conseguente a tale atteggiamento".
E' altrettanto noto e pacifico che il c.d. maschilismo, inteso in questa accezione, non è oggetto di alcuna teorizzazione strutturata, ossia, non deriva da alcun sistema di pensiero definito ed oggi accreditato (tranne i fascismi storici del novecento), da alcuna ideologia conosciuta ed oggi praticata (tranne i nostalgici dei fascismi storici del novecento) e non si lega ad alcun personaggio della vita politica, culturale e morale dei nostri tempi che ne abbia dato una giustificazione teorica e lo abbia posto a base del proprio impegno intellettuale o di movimenti d’opinione esistenti.
In altri termini, il maschilismo è, secondo la definizione corrente, un connotato comportamentale individuale che prescinde, ai nostri giorni, da qualunque sistema di convinzioni collettivamente condiviso.
Ciò premesso, tanto nella realtà comune quanto all'interno di queste pagine, questo termine viene usato (o, meglio, abusato) per qualificare ogni posizione che non sia di perfetta aderenza al “pensiero unico”, con segnato riferimento alla dinamica del rapporto tra i sessi.
Se si sostiene di non voler sostituire la donna nel suo ruolo materno si è maschilisti.
Se si denuncia la falsa informazione e la gonfiatura propagandistica praticata intorno al fenomeno della violenza sulle donne, si è maschilisti.
Se si sostiene che il mondo femminile è più irrazionale di quello maschile, si è maschilisti.
Immagino che se anche si contestassero le quote rosa si sarebbe maschilisti….e via discorrendo.
Benché in nessuna di queste posizioni sia teorizzata, implicitamente o esplicitamente, una superiorità maschile, la bollatura è, immancabilmente, quella del “maschilismo”.
L'interrogativo di fondo di questo 3d vuole essere, allora, questo:
quale accezione si deve, quindi, dare al termine “maschilismo” e di quali nuovi significati impliciti è portatore?
è maschilismo tutto ciò che non compiace ed asseconda il mondo femminile?

http://www.riflessioni.it/forum/cultura-e-societa/12022-cose-veramente-il-maschilismo.html
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Re: Cos'è il maschilismo.
« Reply #1 on: October 10, 2009, 20:43:55 PM »
Quote
Grande discussione, epica, forse la più grande su un forum che non fa parte del circuito della qm, e di livello estremamente alto come è il forum di riflessioni.it.
Ci sono lì almeno 4 tra i migliori tremilisti di sempre. 
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=173.0
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Luglio 01, 2023, 01:37:44 am
Vero. Verissimo. Si impregano come spugne della propaganda che ormai dispensano all'università.
Degli non gli importa assolutamente nulla, perché per quanto si sforzino pensano troppo, non sono frivoli e non le fanno divertire abbastanza

Un fatto che va evidenziato con forza è che alle femmine frega meno di zero degli uomini in quanto tali; a loro interessa solo l'utilità o meno che i suddetti possono avere nei loro confronti.
Ed infatti mi vien sempre da sorridere ogni volta che sento parlare di "femmine innamorate".
Ora, considerando che le femmine non rispettano e non stimano assolutamente gli uomini, come è possibile che si innamorino dei suddetti, considerando che il cosiddetto amore presuppone stima, rispetto e fiducia nell'altro ?
Ma di che cazzo stiamo parlando ?

Un altro fatto di cui ho parlato più volte, anche in altre sedi, è che le femmine non sono assolutamente attratte dagli uomini nella stessa misura in cui quest'ultimi lo sono dalle appartenenti al sesso femminile.
A loro piace veramente solo una ristretta minoranza di uomini; tutti gli altri son praticamente invisibili ai loro occhi e alle loro ovaie.
Se li frequentano, li sposano e ci scopano è per motivi che niente hanno a che fare con una reale attrazione verso i medesimi.

Altro fatto da rimarcare: contrariamente a quanto narra la propaganda mediatica femminista, con tutti i cagnolini scodinzolanti e leccaculo al seguito, nei rapporti di coppia le femmine sono molto più aggressive, offensive, manesche e violente degli uomini.
Per non parlare del fatto che tendono regolarmente a voler comandare, in primis perché considerano gli uomini una massa di coglioni ritardati, sicché partono dal presupposto che essendo tutti deficienti devono essere guidati.
Non a caso ho scritto innumerevoli volte che quelli tra i due sessi sono anzitutto rapporti di forza, di potere e non d'amore, per cui o comandano loro o comandiamo noi.
Con le femmine non esistono né possono esistere i cosiddetti "rapporti paritari".
Tutto il resto è fuffa femminista politicamente corretta.
Questi sono fatti di cui le nuove generazioni maschili devono e dovranno prendere atto.
Togliersi il velo di Maya è assolutamente necessario, perché le femmine non sono affatto esseri dolci e gentili. *
Anzi, le femmine allo stato brado, senza più paletti né argini, sono esseri repellenti e ammosciacazzi.

---------------

* In passato era l'estinta (in Occidente) società patriarcale a renderle "dolci e gentili"...
Finito il cosiddetto patriarcato è emersa la vera natura femminile, che è quella che possiamo ammirare oggi.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Luglio 01, 2023, 01:54:35 am
Citazione
USA Today - 29 giugno 1994

Abusi coniugali reciproci - di Warren Farrell, Ph. D.

Il più grande mito che il caso O.J. Simpson può rafforzare è quello che la violenza in ambiente domestico è una strada a senso unico (uomo-a-donna), e il suo corollario, che la violenza maschile contro le donne è un risultato della mascolinità.

Quando cominciai i 7 anni di ricerca su questi temi in preparazione di "Il mito del potere maschile", iniziai con queste due assunzioni essendo l’unico uomo in USA ad essere stato eletto 3 volte all’ufficio di direttore dell’Organizzazione Nazionale delle Donne di New York City e tali assunzioni erano indiscusse nei circoli femministi.

La mia prima scoperta - che in USA e Canada più del 90% delle denunce di violenze in ambiente domestico alla polizia erano da parte di donne, e non di uomini - sembrava confermare queste assunzioni. Ma in seguito il quadro divenne più complesso.

Circa una dozzina di studi in USA e Canada chiedevano ad entrambi i sessi con che frequenza picchiavano l’altro, tutti scoprivano che le donne picchiavano gli uomini o più frequentemente o tanto spesso quanto gli uomini le donne.

Due degli studi principali - di Suzanne Steinmetz, Murrey Strauss e Richard Gelles - davano per assunto che gli uomini picchiassero le donne in maniera più grave, così divisero la violenza in ambiente domestico in sette diversi livelli di gravità. Essi furono sorpresi dallo scoprire che i livelli più gravi di violenza erano perpetrati da donne ad uomini.

Tuttavia c’è un caveat. Gli uomini che picchiavano le donne procuravano lesioni maggiori del caso contrario. In ogni caso, questo caveat aveva il suo proprio caveat: era proprio perché i colpi degli uomini facevano più male, che le donne ricorrevano a metodi più drastici (es.: versare dell’acqua bollente addosso al marito o scagliare una padella sulla sua faccia). Queste scoperte furono supportate dal rapporto del Census Bureau:

Nel 1977, il Census Bureau americano condusse la Ricerca Nazionale sul Crimine, monitorando 60.000 famiglie ogni 6 mesi per tre anni e mezzo. Venne rilevato che le donne usavano armi contro gli uomini nell’82% dei casi; gli uomini usavano armi contro le donne nel 25% dei casi. Soprattutto si notò che persino le donne riconoscevano di picchiare gli uomini più di quanto gli uomini picchiassero le donne.

L’elemento chiave, quindi, è chi innesca questo ciclo di violenza. Steinmetz, Strauss e Gelles scoprirono che spesso sono le donne ad iniziare. Perché? In parte, quando credono che gli uomini possano prendere l’iniziativa - e per paura quindi di diventare un punching ball e di non poter contrattaccare.

Ero ancora un pò incredulo. Chiesi a migliaia di uomini e donne nei miei workshop di numerare tutte le relazioni in cui avevano picchiato il partner prima che questi avesse fatto mai il contrario, e viceversa.

Circa il 60% delle donne riconosceva di essere stata più spesso la prima a colpire; tra gli uomini circa il 90% dichiarava che il partner femminile era stato il primo a colpire.

Ancora sentivo che la violenza era un risultato della mascolinità. Avevo ragione a metà. Gli uomini sono responsabili per la maggior parte della violenza manifestata fuori casa. Ma, quando scoprii che il 54% delle donne lesbiche ammette la presenza della violenza nella sua attuale relazione, mentre solo l’11% delle coppie eterosessuali registra atti di violenza, io mi resi conto che la violenza in ambiente domestico non è un prodotto della biologia maschile.

Perché denunciamo con forza la violenza domestica contro le donne e non siamo neppure a conoscenza della violenza contro gli uomini in ambiente domestico?
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Luglio 01, 2023, 01:56:46 am
Citazione
Le donne abusano degli uomini: è più diffuso di quanto non si pensi

Estratto da un supplemento speciale del Washington Post, 28 dic. 1993

di Armin A. Brott

"Malgrado l’evidenza circa la violenza femminile sugli uomini, molti gruppi cercano attivamente di impedire che si affronti questo tema. La Steinmetz ricevette minacce verbali e telefonate anonime da parte di gruppi femminili radicali che minacciavano di nuocere ai suoi figli dopo che ebbe pubblicato "The Battered Husband Syndrome" nel 1978. Lei dichiara di trovare ironico che le stesse persone che dicono che la violenza iniziata dalle donne è esclusivamente autodifesa facciano così in fretta a minacciare violenza contro persone che non fanno altro che pubblicare uno studio scientifico.

La storia della Steinmetz non è la sola. Dieci anni dopo questo studio, R.L. McNeely, un professore della School of Social Welfare dell’Università del Wisconsin, e Gloria Robinson-Simpson pubblicarono "The Truth about Domestic Violence: A Falsely Framed Issue". L’articolo esaminava vari studi sulla violenza in ambiente domestico e concludeva che la società deve riconoscere che gli uomini sono vittime "o si starà considerando solo parte del fenomeno".

Poco tempo dopo, McNeely ricevette delle lettere da un’organizzazione femminile della Pennsylvania che minacciava di usare la propria influenza a Washington per bloccare i fondi per la ricerca. Robinson-Simpson, che scoprì alcuni dei dati più importanti, fu lasciata a lungo a sé stessa. Secondo McNeely, "lei, una giovane assistente, fu creduta "raggirata"" dal professore maschio."(fine della citazione)



La ricerca ritiene che i sostenitori dei centri contro gli abusi peggiorano il problema

Washington Times, 31 gennaio 1994

Sezione A, Joyce Price

Murray A. Strauss, un sociologo e co-direttore del Laboratorio di Ricerca sulla Famiglia dell’Università del New Hampshire, accusa "le donne dei movimenti contro gli abusi" di negare che le donne abusino fisicamente dei mariti, degli ex mariti e dei fidanzati, di dare poca importanza a tali abusi. "Esiste questa finzione nei movimenti contro gli abusi, che in ogni caso è lui, non lei" il responsabile delle aggressioni in ambito familiare", ha dichiarato il dott. Strauss in una recente intervista.

Il dott. Strauss ha dichiarato che almeno 30 studi sulla violenza in ambiente domestico - compresi alcuni da lui condotti - hanno dimostrato che i due sessi sono ugualmente imputabili. Ma ha aggiunto che alcune ricerche, come un recente rapporto nazionale canadese, "hanno omesso i dati sulle donne che abusano degli uomini...perché politicamente imbarazzanti." Donne e uomini "sono quasi identici" in termini di frequenza di aggressioni come schiaffi, spinte e calci, ha dichiarato il dott. Strauss.

Usando le informazioni sulle coppie sposate avute da 2994 donne nel Rapporto Nazionale sulla Violenza in Famiglia del 1985, il dott. Strauss ha detto di aver riscontrato una percentuale di aggressioni da parte delle mogli del 124 per mille coppie, contro il 122 per mille di aggressioni da parte del marito.

La percentuale di aggressioni lievi da parte delle mogli era del 78 per mille coppie, e la percentuale di aggressioni lievi da parte dei mariti era del 72 per mille. Per la categoria delle aggressioni gravi, percentuale era del 46 per mille coppie per le aggressioni da parte delle mogli e 50 per mille per le aggressioni da parte dei mariti. "Né la differenza è statisticamente diversa", ha scritto Strauss sulla rivista Issues in Definition and Measurement. "Dato che queste percentuali sono basate esclusivamente su informazioni fornite da intervistati donna, la quasi equivalenza nelle percentuali di aggressioni non può essere attribuita a pregiudizi di genere nel raccontare." (fine della citazione)

L’articolo che segue è stato scritto da Judith Sherven e James Sniechowski di Los Angeles. Lei è una psicologa e lui ha anche un dottorato.

Donne e uomini ugualmente colpevoli di abusi domestici

"Ancora una volta, il mito del malvagio maschio assalitore e della perfetta, innocente donna vittima viene diffuso come vangelo. La discussione è nazionale. La collera e il dolore, palpabili. Solo quando verremo a patti con il fatto che la violenza in ambiente domestico è responsabilità sia di uomini che di donne, potremo mettere fine a questo orribile incubo.

La violenza in ambiente domestico non è una questione di alternative. Non è colpa dell’uomo o della donna. E’ un problema di condivisione. Sia l’uomo che la donna sono lanciati nella loro danza di distruzione reciproca, nella loro incapacità di intimità e apprezzamento delle differenze. Essi hanno bisogno l’uno dell’altro per perpetuare i drammi personali e collettivi di inganni e tradimenti, e così, deplorevolmente, non possono nemmeno lasciarsi.

Questa è un’idea molto strana per chi è cresciuto con i film in cui "l’eroe" trionfa sul "malvagio" e salva la dama dal pericolo. Ma per arrestare la piaga della violenza in ambiente domestico, dobbiamo alterare la nostra prospettiva. Fatti:

· La metà degli omicidi coniugali viene commessa da donne.

· Il Rapporto Nazionale sulla Violenza in Famiglia del 1985, finanziato dall’Istituto Nazionale di Igiene Mentale e supportato da molti altri rapporti, rivelò che donne e uomini abusano gli uni degli altri quasi in numero approssimativamente uguale.

· Le mogli hanno dichiarato di essere più spesso gli aggressori. L’uso di armi per superare lo svantaggio fisico, non rientrava solo nel bisogno di difendersi.

· Mentre attualmente 1,8 milioni di donne hanno subito una o più aggressioni da parte del marito o del fidanzato, 2 milioni di uomini sono stati aggrediti dalla moglie o dalla fidanzata, secondo uno studio sulla violenza nelle famiglie americane pubblicato nel Journal of Marriage and Family. Questo studio ha rivelato anche che il 54% delle violenze definite "gravi" sono attribuite a donne.

· Il Journal for the National Association for Social Workers rilevò nel 1986 che tra i teenager che escono assieme, le ragazze erano violente più di frequente dei ragazzi.

· Le madri abusano dei loro figli in una percentuale che è circa il doppio rispetto ai padri, secondo le agenzie statali di protezione dell’infanzia monitorate dalla Children’s Rights Coalition.

· A causa dei pregiudizi sugli uomini che si lasciano picchiare dalle donne, le donne che denunciano gli abusi subiti alle autorità sono 9 volte più degli uomini.

Nel 1988, R.L.McNeely, un professore della School of Social Welfare dell’Università del Wisconsin, pubblicò ""The Truth about Domestic Violence: A Falsely Framed Issue" rivelando ancora una volta il livello di violenza contro gli uomini da parte delle donne. Tali fatti, comunque, sono "politicamente scorretti". Anche 10 anni prima, Susan Steinmetz, direttrice del Family Research Institute all’Università dell’Indiana ricevette minacce di danni ai propri figli da parte di gruppi femminili radicali dopo aver pubblicato "The Battered Husband Syndrome".

Perché noi, come cultura, siamo restii a svelare la responsabilità delle donne nelle violenze in ambiente domestico? Perché ci aggrappiamo all’immagine pura e verginale della "damigella in pericolo"? Se fossimo sinceri riguardo al cambiamento, dovremmo riconoscere la verità: le donne sono parte integrante della violenza in ambiente domestico. Il movimento femminista reclama eguali diritti per le donne. Se è così, allora le donne dovrebbero assumersi la responsabilità per il loro comportamento e il loro contributo alla violenza in ambiente domestico. Altrimenti resteremmo in una situazione distorta che annebbia la verità. Solo la verità ci mostrerà la via d’uscita dall’epidemia di violenza che sta distruggendo le nostre famiglie e la nostra nazione." (fine della citazione)

Vuoi: Altre copie di questo rapporto - Altri rapporti e articoli sulla famiglia - Citazioni per ricerche e studi - risposte via e-mail da parte di giudici, procuratori, avvocati, riviste giuridiche, editori di pagine web, ecc.

Scrivi a: New World Ministries - Family Resources Index
11216 Tamiami Trail North Ste.223
Naples, FL 34110
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Luglio 01, 2023, 02:17:50 am
Citazione
Un fatto che va evidenziato con forza è che alle femmine frega meno di zero degli uomini in quanto tali; a loro interessa solo l'utilità o meno che i suddetti possono avere nei loro confronti.
Ed infatti mi vien sempre da sorridere ogni volta che sento parlare di "femmine innamorate".
Ci vedono come utili idioti, pedine al servizio dei loro scopi che si bevono qualunque fandonia. L'ho già detto, e per tutta risposat la 27a Ora mi ha accomunato a mostri stragisti e altri pericoli pubblici: le donne oggi sono incapaci di affetto. Al massimo un'infatuazione possessiva come quelle che hanno per i cani. Oltre non sono proprio incapaci di andare.
Citazione
Ora, considerando che le femmine non rispettano e non stimano assolutamente gli uomini, come è possibile che si innamorino dei suddetti, considerando che il cosiddetto amore presuppone stima, rispetto e fiducia nell'altro ?
Ma di che cazzo stiamo parlando ?
Precisamente
Citazione
le femmine sono molto più aggressive, offensive, manesche e violente degli uomini.
Assolutamente
Citazione
le femmine non sono affatto esseri dolci e gentili.
Tranne le francesi che sono patrimoio UNESCO :w00t:
Opinione certificata persino da GTravel :D
Poi, certo, a Parigi il sabato pomeriggio c'è la calata dei separati, alcuni dormono in macchina quindi gentilezza non va confusa con lealtà.
Citazione
In passato era l'estinta (in Occidente) società patriarcale a renderle "dolci e gentili"...
Finito il cosiddetto patriarcato è emersa la vera natura femminile, che è quella che possiamo ammirare oggi.
Non completamente vero, il '68 e la De Filippi le hanno abbrutite come femmine di porto
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Luglio 01, 2023, 02:23:52 am
Vicus

Citazione
Non completamente vero, il '68 e la De Filippi le hanno abbrutite come femmine di porto


Non mi riferivo "solo" all'Italia ma al mondo occidentale; e comunque anche nei paesi dell'est non è che siano meglio...
Anzi.
Resta un fatto: certe ideologie possono attecchire solo se dall' altra parte c'è la predisposizione a farle attecchire...
Viceversa sarebbe impossibile.
Ergo, la vera natura femminile è "quella lì".
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Luglio 01, 2023, 02:44:31 am
Vicus


Non mi riferivo "solo" all'Italia ma al mondo occidentale; e comunque anche nei paesi dell'est non è che siano meglio...
Anzi.
Resta un fatto: certe ideologie possono attecchire solo se dall' altra parte c'è la predisposizione a farle attecchire...
Viceversa sarebbe impossibile.
Ergo, la vera natura femminile è "quella lì".
Sì ma la musica non cambia: le femmine non sono solo state lasciate allo stato brado, ma abbrutite. Comunque sia, la loro responsabilità rimane
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Luglio 01, 2023, 10:45:04 am
Sì ma la musica non cambia: le femmine non sono solo state lasciate allo stato brado, ma abbrutite. Comunque sia, la loro responsabilità rimane

Per me sono semplicemente quello che sono sempre state, solo che un tempo non erano libere "di esprimersi", perché nelle società del passato non gli era possibile...
Ricordo che una volta Meluzzi (altro femminista del menga) disse:
"Ora la tigre è libera..."
Vabbè, a me fa già ridere il sentir parlare di "tigri", ma rende l'idea.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Luglio 01, 2023, 16:22:46 pm
Per me sono semplicemente quello che sono sempre state, solo che un tempo non erano libere "di esprimersi", perché nelle società del passato non gli era possibile...
Ricordo che una volta Meluzzi (altro femminista del menga) disse:
"Ora la tigre è libera..."

Sono perfettamente d'accordo con te. Penso anche io che siano sempre state così, ma un tempo erano costrette ad adeguarsi. Adesso è venuta fuori la loro natura. Aver dato loro la libertà, è stato come eliminare la soglia della maggiore età dei 18 anni, cosicchè è come aver dato libertà assoluta ai minorenni, e persino ai bambini o neonati, con conseguenze catastrofiche che si vedranno solo nel tempo, e che non so se gli uomini riusciranno mai a vedere, prima che sia troppo tardi. Perchè ciò che sta avvenendo è quanto espresso dalla metafora della rana bollita. Ci hanno cucinato lentamente. Se il livello di disonestà e materialismo femminile a cui siamo oggi, fosse stato raggiunto all'improvviso 20-30 o 40 anni fa, sarebbe stato intollerabile per tutti. Ma invece, LENTAMENTE, passo dopo passo, sono riuscite a bollirci e a rincoglionire l'intera umanità senza che nessuno o quasi, se ne accorgesse



Marco, con le femmine non bisogna mai fare discorsi troppo seri e impegnativi.
Con loro bisogna parlare del più e del meno, cazzeggiare, sparare quattro cazzate e giocare, altrimenti le principesse sul pisello si annoiano a morte.
I discorsi seri è possibile farli solo con una ristretta minoranza di uomini, perché non va dimenticato che anche la stragrande maggioranza degli uomini è quello che è.
Se così non fosse, non ci troveremmo qui a fare i carbonari, dietro a soprannomi di vario genere.
.

Io capisco quel che dici, ed hai ragione. Ma se devo stare con una donna idiota, con cui non si può parlare di nient'altro che cazzate, allora sono io che non desidero starci insieme. A che mi serve? Non mi attira proprio. Anzi, mi viene solo da mandarla a quel paese. Infatti mi sono spesso chiesto perchè mi ritrovo ad avere questo desiderio di incontrare una ragazza intelligente, se tanto non ne esistono. E' un desiderio masochista, eppure davvero non riesco a sopportare di stare con una donna cretina, che non mi capisce e che spara un mare di cretinate. Che ci sto a fare?

Anche se ci stessi insieme solo per non restare da solo quando sarò anziano, comunque c'è il grande rischio che mi abbandonerebbe lei stessa, molto prima che io cominci a stare male fisicamente. Oppure, addirittura, mi abbandonerebbe proprio quando sto più male, con una scusa qualunque. Tanto si inventano giustificazioni pazzesche in modo spudorato, anche per fare le cose più agghiaccianti.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Luglio 01, 2023, 16:31:09 pm
Infatti la verità non gliela dico, memore della parabola delle perle e dei porci. Il Vangelo non dice: "E' inutile dare le perle ai porci", ma "affinché i porci non si rivoltino a sbranarvi". Per cui dico loro quel che vogliono (anzi possono) sentire, quando sono saturo delle loro di menzogne, le mollo al loro destino:No, probabilmente neppure allora. Sono una generazione perdutaSe provi a spiegarlo a loro (te ne viene voglia, specialmente quando ti dicono le loro c.zzate), anche in maniera gentile ed indiretta, le mandi in cortocircuito. Provare per credere


Ma a che serve stare con una persona a cui sei costretto a mentire e non puoi dire la verità? La vita poi diventa una recita. E ci si mette in casa, una persona a cui bisognerà sempre mentire. L'ho pensato tante volte anche io che a volte è necessario tacere. Ma poi mi sono accorto che non riesco a recitare e ho dovuto gettare la spugna.


Se provi a spiegarlo a loro (te ne viene voglia, specialmente quando ti dicono le loro c.zzate), anche in maniera gentile ed indiretta, le mandi in cortocircuito. Provare per credere


Si si, l'ho verificato anche io. Quando gli si dice la verità esplodono, e poi fanno le vittime. Se si vuole ferire una donna, basta dirle la verità. La verità è l'arma più "pericolosa" che esista.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Luglio 01, 2023, 17:43:21 pm
Ma a che serve stare con una persona a cui sei costretto a mentire e non puoi dire la verità?
A niente, per questo ho chiuso il capitolo donne/matrimonio visti anche i rischi legali.
Citazione
La vita poi diventa una recita. E ci si mette in casa, una persona a cui bisognerà sempre mentire.
Appunto, anche solo frequentandole alla fine non ce la fai più, figurarsi averle dentro casa con amiche e familiari invadenti a far da contorno. Ti fanno venir voglia di

(https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRfH7Yb2dqwvLGJOhdFalEW64J1pdJSmVdVbA0v6Xn2rG0U8G1bj-Xz31B8ltAOxQ7oQ-g&usqp=CAU)
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Luglio 01, 2023, 18:15:06 pm
Marco21

Citazione
Ma se devo stare con una donna idiota, con cui non si può parlare di nient'altro che cazzate, allora sono io che non desidero starci insieme. A che mi serve? Non mi attira proprio.

Sfondi un portone grosso come la Luna.
Calcola che io ho 52 anni e non mi sono mai sposato.
Non mi interessa avere un'estranea in casa. (Alberto Sordi docet)

https://movieplayer.it/news/alberto-sordi-ecco-perche-non-si-sposo-mai-spiega-christian-de-sica_81939/
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Luglio 01, 2023, 19:15:19 pm
Estranea appunto, perché non c'è alcuna affinità né reale contatto umano, solo moine vuote (quando va bene)
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Ryu - Luglio 02, 2023, 08:58:08 am
L'unica arma delle donne a parte la patata è la manipolazione. Come cazzo fai a vincere se uno è più grosso di te e con un pizzone ben assestato ti ammazza? Lo seduci. Ergo, se dici la verità, c'è il rischio che questa si propaghi ed educhi gli altri, quindi va tenuta sotto traccia. Se provi a redpillare la gente sei socialmente morto, in alcuni casi anche fisicamente, perché mostri come funziona il gioco delle dinamiche sessuali.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Luglio 02, 2023, 11:51:32 am
Queste però mentono in maniera patologica, sulle cose più futili e anche evidenti
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Jason - Luglio 02, 2023, 20:19:21 pm
In tutto questo discorso , state dimenticando che l'essere umano non è solo natura ma soprattutto CULTURA ed ETICA .
Oggi il femminismo non ha fatto altro che sganciare la natura dalla cultura e l'etica, quindi non è altro che una trasposizione del liberismo estremo nei rapporti umani .
Ne parla molto bene Icarus qui :
http://ilvolodidedalo.blogspot.com/2014/07/questione-maschile-questione-etica.html

MArco21, non è che le donne sono state così perchè è la loro natura . E' la loro natura primordiale , ossia quella senza cultura ed etica e che da sola fa degenerare la società ed i rapporti fra uomini e donne . Ossia, quello che succede da decenni .

Citazione
Aver dato loro la libertà,

Non è che "hanno dato loro la libertà" , altrimenti si presuppone che prima non erano libere quindi diamo ragione alle cazzate che dicono i media . Semplicemente prima la natura umana era regolata dall'etica e dalla cultura che ne sono due componenti fondamentali .
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Luglio 02, 2023, 21:46:57 pm
Sfondi un portone grosso come la Luna.
Calcola che io ho 52 anni e non mi sono mai sposato.
Non mi interessa avere un'estranea in casa. (Alberto Sordi docet)

A niente, per questo ho chiuso il capitolo donne/matrimonio visti anche i rischi legali.

Avete ragione e avete fatto bene. Credo sarà così anche per me. Quel che intendevo è solo che io non riesco a "giocare" con le donne o a mentire, come si consigliava nei post precedenti, perchè non è nella mia natura e non mi da nessuna gioia nè soddisfazione. Per cui mi avvicino a una donna solo se ho la speranza che sia diversa e più consapevole, altrimenti mi fa solo schifo passarci del tempo insieme.

L'unica arma delle donne a parte la patata è la manipolazione. Come cazzo fai a vincere se uno è più grosso di te e con un pizzone ben assestato ti ammazza? Lo seduci.
Tutto vero. Le donne sono maestre di falsità. E' ripugnante la loro capacità di mentire, persino a sè stesse. Credevo di aver già visto tutto e invece negli ultimi anni mi sono capitate cose, che voi umani non potete nemmeno immaginare.

Queste però mentono in maniera patologica, sulle cose più futili e anche evidenti

Tantissime sono bugiarde patologiche si, proprio così.

MArco21, non è che le donne sono state così perchè è la loro natura . E' la loro natura primordiale , ossia quella senza cultura ed etica e che da sola fa degenerare la società ed i rapporti fra uomini e donne . Ossia, quello che succede da decenni .

Non è che "hanno dato loro la libertà" , altrimenti si presuppone che prima non erano libere quindi diamo ragione alle cazzate che dicono i media . Semplicemente prima la natura umana era regolata dall'etica e dalla cultura che ne sono due componenti fondamentali .
In parte condivido il discorso sulla cultura e l'etica. Ma la cultura è un sottofondo comune a tutti. Eppure gli uomini non arrivano a questi livelli di disonestà. Quindi io propendo per una predisposizione naturale, che comunque ha sicuramente un ruolo inevitabile.

Sulla libertà bisogna però considerare che non potevano votare, non potevano divorziare, non potevano rubarti i figli, la casa e lo stipendio, non potevano comandare come comandano e abusano oggi. Ti pare poco?

Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Luglio 03, 2023, 00:34:19 am
Citazione
Quel che intendevo è solo che io non riesco a "giocare" con le donne o a mentire, come si consigliava nei post precedenti,
Non so dove abbia detto che si debba giocare con le donne, ma devi considerare che loro sono scorrette con noi. Di fronte alla slealtà ho il diritto, anzi il dovere di difendermi se necessario, poi come ho scritto le mollo, non ho certo tempo da perdere dietro a manipolazioni di sorta. Dopo varie esperienze te ne fai una ragione e le lasci ai loro cani e gatti

Non ha molto senso dire che la donna è un essere malvagio, mentre l'uomo no in quanto (per incredibile che oggi possa sembrare) apparteniamo alla stessa specie.
L'essere umano è capace di bene come di male ma se il male che commette non viene punito e non viene educato al bene è SCONTATO che si comporti nel modo peggiore.
Se oggi le donne si comportano peggio, almeno nei rapporti familiari, è precisamente perché la società addirittura premia i cattivi comportamenti e i genitori le viziano e al primo problema considerano il genero non quale è realmente (il poveraccio che si è preso le loro squallide figlie), ma il nemico da fregare
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Jason - Luglio 03, 2023, 00:43:38 am
Citazione
In parte condivido il discorso sulla cultura e l'etica. Ma la cultura è un sottofondo comune a tutti. Eppure gli uomini non arrivano a questi livelli di disonestà. Quindi io propendo per una predisposizione naturale, che comunque ha sicuramente un ruolo inevitabile.

Se svincolati dall'etica e dalla cultura gli uomini fanno esattamente quello che fanno le donne svincolate : legge della giungla, comportamenti bestiali . Ne più nè meno .

Citazione
Sulla libertà bisogna però considerare che non potevano votare, non potevano divorziare, non potevano rubarti i figli, la casa e lo stipendio, non potevano comandare come comandano e abusano oggi. Ti pare poco?

La storia del voto è un falso storico femminista, giacchè ai "tempi" il diritto di voto era un'esclusiva delle classi agiate e ricche , quindi anche gli uomini sotto tale classe non potevano votare .
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Jason - Luglio 03, 2023, 00:51:02 am
Citazione
Se li frequentano, li sposano e ci scopano è per motivi che niente hanno a che fare con una reale attrazione verso i medesimi.

Non ci spendono energie , soprattutto il sesso ( che è un'attività faticosissima dal punto di vista fisico) , se non provano nulla di nulla.
Il problema è un altro , alle femmine piace una ristretta minoranza di uomini perchè la mancanza di etica e di cultura le ha portate ad un livello tale che prevale solo la natura ipergamica .

Si fa ancora l'errore di credere che la natura sia un monomio . La natura umana è un polinomio composta da tre variabili : natura bestiale, etica e cultura . L'articolo di Icarus lo spiega meglio di me .
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Luglio 03, 2023, 00:59:03 am
Citazione
Il problema è un altro , alle femmine piace una ristretta minoranza di uomini perchè la mancanza di etica e di cultura le ha portate ad un livello tale che prevale solo la natura ipergamica .

Abbiamo opinioni diverse.
Pace.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Frank - Luglio 03, 2023, 01:07:22 am
In tutto questo discorso , state dimenticando che l'essere umano non è solo natura ma soprattutto CULTURA ed ETICA .

Punti di vista.
Casomai è anche cultura, per cui si può affermare che l'uomo è un impasto di natura e cultura, ma sostenere che quest'ultima sia prevalente rispetto alla prima, è una forzatura bella e buona.
Faccio notare che la natura può esistere senza la cultura, mentre il contrario non esiste e non può esistere neppure di striscio.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Luglio 03, 2023, 03:18:11 am
Non proprio: non esistono civiltà umane "allo stato brado", anche le più "primitive" hanno una complessa organizzazione sociale sin dalla preistoria.
Siamo cresciuti col mito ottocentesco che l'Homo Sapiens è vissuto per millenni in uno stato semi-scimmiesco come Tarzan, ma tutte le prove convergono verso società organizzate sin dai primordi
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Jason - Luglio 03, 2023, 13:26:32 pm
Non proprio: non esistono civiltà umane "allo stato brado", anche le più "primitive" hanno una complessa organizzazione sociale sin dalla preistoria.
Siamo cresciuti col mito ottocentesco che l'Homo Sapiens è vissuto per millenni in uno stato semi-scimmiesco come Tarzan, ma tutte le prove convergono verso società organizzate sin dai primordi

Le società , oltretutto, più "naturali" , nel senso di natura selvaggia primordiale, erano quelle matriarcali . E sappiamo tutti quanto erano vincenti e valide .
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Jason - Luglio 03, 2023, 13:30:57 pm
Punti di vista.
Casomai è anche cultura, per cui si può affermare che l'uomo è un impasto di natura e cultura, ma sostenere che quest'ultima sia prevalente rispetto alla prima, è una forzatura bella e buona.
Faccio notare che la natura può esistere senza la cultura, mentre il contrario non esiste e non può esistere neppure di striscio.

Intendo dire che l'Etica (se vogliamo usare un termine più specifico) è una componente intrinseca della natura umana . E' come lo pneumatico di una ruota : non è che esiste la ruota senza pneumatico o senza cerchio, sono due componenti fondamentali per costruire la ruota e non può mancare nessuna delle due . Quindi non si tratta di un'opinione mia , tua o di Vicus , si tratta di sociobiologia .

Qui viene a mancare una componente fondamentale della natura umana e i risultati sono ciò che noi carbonari denunciamo qui .
Anche gli uomini, se d'improvviso i modelli sociali dicessero loro che l'etica è una cretinata che li opprime , scatenerebbero i loro istinti bestiali contro le donne .
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Luglio 03, 2023, 18:30:10 pm
Il fatto è che uomini e donne non vivono su pianeti separati. Sono due insiemi che si influenzano culturalmente a vicenda. Per cui non credo che la cultura femminile, sia così tanto distante da quella maschile. Il degrado di valori c'è in entrambi gli insiemi. Ma ci sono tendenze di base che si manifestano a prescindere dalla cultura. Oltretutto natura e cultura si influenzano anch'esse a vicenda, dal punto di vista evolutivo. Le donne, solo per dirne una, hanno difficoltà e sono meno predisposte nel ragionamento logico, perchè storicamente il loro cervello è stato sottoposto a compiti ben diversi, rispetto a quelli maschili. In questo caso, l'ambiente ha influito sull'evoluzione del cervello.

I cervelli di uomini e donne, non sono uguali, e non hanno le stesse caratteristiche, anche se alcune cose non si possono più dire e sono scomparse anche dai libri. E' nota ad esempio la differenza consistente di peso, tra il cervello maschile e quello femminile. Molti oggi sostengono che questo sia dovuto solo ed unicamente alla maggiore massa corporea maschile e che il cervello sia sempre proporzionato al volume corporeo. Eppure ci sono uomini magrissimi, che hanno lo stesso volume cerebrale rispetto a quello di uomini più robusti. Idem per le donne. Quindi si nota che trattasi di un arrampicamento sugli specchi appositamente costruito per negare l'evidenza.

Al di là dell'educazione, personalmente ho notato nelle donne un deficit di capacità di ragionamento. Ci sono seri problemi nell'elaborazione di pensieri complessi e una tendenza a semplificare questioni che richiedono un'attenta analisi approfondita.

Va anche detto che le virtù morali, sono anch'esse frutto dello sviluppo di facoltà mentali. Infatti è noto che chi soffre di patologie neurologiche frequentemente ha anche disturbi comportamentali, che possono comportare anche una riduzione dell'empatia.

Oltretutto se fosse solo dovuto alla cultura, ci dovrebbero essere delle eccezioni, donne magari cresciute in ambienti diversi che hanno miracolosamente grandi valori e principi. So che nel forum c'è chi afferma che ci siano contesti migliori, ma io personalmente non ne ho mai avuto prova e per questo non ci credo.

Personalmente quindi concludo che la cultura può avere il suo ruolo, ma solo perchè anch'essa aveva la funzione di "gabbia" che limitava la libertà femminile. Molte donne in passato non si separavano dal marito, perchè avevano il terrore dell'opinione che il loro ambiente sociale avrebbe avuto di loro. Molte sarebbero state emarginate e considerate delle poco di buono e delle madri irresponsabili.

Ma questo non significa che non si separavano perchè la cultura le aveva rese migliori o più riflessive. Col cavolo. Semplicemente avevano paura del giudizio della società. Era molto frequente la domanda "cosa penserà poi la gente di me?". Ma una cosa è comportarsi bene per etica personale, altra cosa è avere paura del giudizio altrui. Sono due cose diverse.

Ma soprattutto c'erano anche motivi economici: le donne non lavoravano quasi mai fuori casa, quindi separandosi avrebbero avuto seri problemi a mantenersi. Queste motivazioni economiche erano MOLTO influenti nelle scelte individuali, e credo pesassero molto più di qualsiasi influenza culturale.


Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Luglio 03, 2023, 19:45:23 pm
Se ci sono differenze di forza fisica tra i due sessi, non si vede perché non dovrebbero esserci differenze nelle facoltà mentali. Al momento non ci sono prove specifiche, ma neppure prove del contrario. Certo è che tutte le tecnologie e le creazioni artistiche sono state realizzate dagli uomini, salvo lavori di secondo piano di una minoranza sparuta di donne.
Ci sono soggetti che mancano di empatie per lesioni cerebrali, ma le donne l'empatia la provano, specialmente per gli animali domestici :)
I buoni comportamenti non erano dovuti solo alle "gabbie", ma a tutta la struttura sociale. Non è possibile absare un sistema sociale solo sulla repressione e la paura. Quindi una cultura funzionante è in grado di tirare fuori il meglio dalle donne e anche di prevenire o sanzionare cattivi comportamenti
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Luglio 05, 2023, 00:26:29 am
Ci sono soggetti che mancano di empatie per lesioni cerebrali, ma le donne l'empatia la provano, specialmente per gli animali domestici :)
Perchè richiede meno sforzo mentale avere empatia per un cane. Un cane non ti dirà mai "sei una bugiarda, ho scoperto le tue squallide bugie, ma non ti vergogni a mentire così spudoratamente e in modo così teatrale?". Un cane non dirà mai "sei egoista, sei maleducata, irrispettosa, disonesta.". Per questo è più facile avere empatia per un cane. Così possono continuare a fare schifo.

Ormai si è arrivati a livelli da manicomio. Quando morì il padre di una mia ex, sul manifesto funebre fecero scrivere anche il nome del cane. C'era scritto "Ne annunciano la scomparsa, la moglie, la figlia e l'amata Lucy". Quando chiesi chi era sta Lucy, mi dissero che era il cane. Come se il cane potesse annunciare la morte di qualcuno. Capì di trovarmi in una gabbia di matti. Infatti poi ho capito che la figlia era completamente pazza e cerebrolesa.

Una donna che conosco, della mia città, è stata sbranata dal suo stesso cane che ha in casa. Le ha staccato il muscolo del braccio ed ora le manca in modo molto vistoso un pezzo di braccio. Mi disse "quanto è ingiusta la vita, ho trattato quel cane come un figlio, e mi ha sbranata". E nonostante ciò, ha deciso di tenere ancora quel cane con sè.

Roba davvero da scoppiate, da malate psichiatriche da rinchiudere in manicomio. Il problema è che ormai bisognerebbe rinchiudere l'intero genere femminile. E' troppo tardi.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Vicus - Luglio 05, 2023, 02:01:13 am
Una donna che conosco, della mia città, è stata sbranata dal suo stesso cane che ha in casa. Le ha staccato il muscolo del braccio ed ora le manca in modo molto vistoso un pezzo di braccio. Mi disse "quanto è ingiusta la vita, ho trattato quel cane come un figlio, e mi ha sbranata". E nonostante ciò, ha deciso di tenere ancora quel cane con sè.
I figli li abortiscono
Citazione
Il problema è che ormai bisognerebbe rinchiudere l'intero genere femminile. E' troppo tardi.
Purtroppo l'eserienza quotidiana non mi permette di dire il contrario
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Jason - Luglio 05, 2023, 11:20:50 am
Citazione
Oltretutto se fosse solo dovuto alla cultura, ci dovrebbero essere delle eccezioni, donne magari cresciute in ambienti diversi che hanno miracolosamente grandi valori e principi. So che nel forum c'è chi afferma che ci siano contesti migliori, ma io personalmente non ne ho mai avuto prova e per questo non ci credo.

Il fatto che tu non ne hai avuto prova non ha importanza, i fatti sono questi . I fatti dicono che la mancanza di etica è il problema , se esistesse un femminismo al maschile (ilo svincolatore dell'etica dalla natura umana) gli uomini farebbero cose bestiali contro le donne .

Citazione
Ma questo non significa che non si separavano perchè la cultura le aveva rese migliori o più riflessive. Col cavolo. Semplicemente avevano paura del giudizio della società. Era molto frequente la domanda "cosa penserà poi la gente di me?". Ma una cosa è comportarsi bene per etica personale, altra cosa è avere paura del giudizio altrui. Sono due cose diverse.

Infatti ho parlato di ETICA . E' l'Etica il parametro che pesa la bontà di un essere umano .
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Luglio 05, 2023, 14:04:58 pm
Il fatto che tu non ne hai avuto prova non ha importanza, i fatti sono questi .

Infatti ho parlato di ETICA . E' l'Etica il parametro che pesa la bontà di un essere umano .


Guarda, io non dico che l'etica non conti nulla. Intanto va detto che l'etica fa parte integrante della cultura, e ne è un prodotto, perchè in base alla cultura che hai ricevuto, ti comporti. Perchè quanto più una persona studia, più dovrebbe capire autonomamente e saper distinguere il bene dal male.

Ma come dicevamo nei commenti precedenti io, Frank e Vicus, questo per le donne non funziona. Non c'è nessuna correlazione tra il livello culturale femminile, e la loro empatia. Anzi, ho constatato, come diceva anche Frank, ma anche Vicus l'ha detto, che più le donne studiano e più diventano cattive, perchè NON interiorizzano la cultura, ma la usano solo per nutrire il loro ego già sterminato. In condizioni normali, invece, la cultura dovrebbe aiutare a giungere alla Verità AUTONOMAMENTE. Ma ciò non accade ed è sotto gli occhi di tutti. Mai come in quest'epoca le donne hanno avuto accesso agli studi e alla cultura. Eppure sono ancora peggio di prima.

So che tu dirai che l'etica è un'altra cosa rispetto alla cultura. Ma non credo sia corretto. L'etica è una conseguenza della cultura. Su cosa lo basi l'insegnamento etico? Come lo insegni, se non attraverso il pensiero di grandi filosofi e pensatori? Non ha senso imporre l'etica, come un comandamento. Eppure ho conosciuto personalmente donne laureate in filosofia, che erano dei mostri, in termini di correttezza e sensibilità. Dov'è finita quindi tutta la cultura che hanno ricevuto?

Non dico che l'etica non conti, ma pensare che conti SOLO l'etica, è sicuramente sbagliato, come diceva anche Frank. Al massimo la verità sarà nel mezzo.

Sono le donne stesse, a rivendicare il loro essere più istintive, e di dare retta alle "sensazioni". Stanno sempre a dire "bisogna seguire il cuore".  E loro con cuore intendono le EMOZIONI, di cui sono drogate e sono felici di esserlo. Se ne vantano pure! E sono sempre state così. Da sempre. Vicus alcuni post fa, postava un brano scritto nel 1800, in cui una donna rivendicava la sua istintività. Nel 1800 non c'era etica?

Quindi la differenza risiede solo nel fatto che prima,
se si separavano dal marito, MORIVANO DI FAME, perchè non lavoravano.
E' semplicissimo.
Detto papale papale: non avevano i soldi. Tutto qui.
Ti pare poco? Pensi davvero fosse ininfluente?


Ciò che conta per loro è solo la FELICITA. Essere felici ad ogni costo, anche a costo di passare sul cadavedere di un uomo che si suicida. Quindi mi spiace contraddirti, ma sono le donne stesse ad aver confessato ormai da decenni di non avere nessun interesse per la razionalità. Lo confessano apertamente. Più prova di questa?

Una persona eccessivamente istintiva, e che si vanta persino di esserlo, è ovvio come il sole, che sarà disonesta e cattiva, perchè farà sempre COME GLI GIRA IN QUEL MOMENTO, e sarà preda delle sue emozioni e desideri sfrenati. Perchè a ben vedere, è la LOGICA ad essere la chiave della correttezza e della coerenza. Ragionare sulle cose, invece di seguire l'istinto e vantarsene pure, è l'unica strada verso l'onestà. E le donne odiano la logica, e questo non da oggi, ma da sempre. Spesso hanno anche problemi seri in matematica e in fisica, nelle scuole. E questo è risaputo e si può notare nelle statistiche ufficiali. Le donne vanno meglio degli uomini a scuola, in tutte le materie, ma GUARDA CASO, vanno peggio in matematica, dove c'è da ragionare in modo logico. Quindi, che ci siano delle differenze oggettive, tra il cervello femminile e quello maschile, e che le donne siano predisposte per natura, ad essere molto più istintive (e quindi feroci) degli uomini, è anch'esso un dato di fatto, facilmente verificabile e intuibile da chi vuole vedere le cose come sono.

La propaganda femminista invece vuole imporci l'idea che uomini e donne siano uguali. MAGARI FOSSE COSI. Sarei il primo a gioirne.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Luglio 05, 2023, 14:28:04 pm
Per capire le donne di oggi basta andarsi a leggere alcune frasi della Duse, che già nell''800 giustificava qualunque (proprio qualunque) cosa nel nome della loro sete di emozioni:


L'stintività è stata SEMPRE una loro caratteristica. Il loro "seguire il cuore" di cui si riempiono la bocca, è un modo per dire "me ne sbatto della logica, io seguo le mie emozioni". Sono sempre state così. Tante volte scrivono anche "Non fare la cosa giusta, fai ciò che ti rende felice".

Lo diceva anche il filosofo Friedrich Nietzsche, anche lui vissuto nel 1800:

Citazione
Gli uomini passano per essere crudeli, le donne invece lo sono. Le donne sembrano sentimentali, gli uomini invece lo sono.
Friedrich Nietzsche

Quel che pochi comprendono, è che la crudeltà femminile, deriva proprio dal quel "sembrare" sentimentali e cioè dall'eccessiva istintività, che è in realtà la stessa causa della loro ferocia e mancanza totale di empatia. Perchè l'empatia non deriva dall'essere drogati di emozioni, ma invece dal fermarsi, ragionare e sviluppare le virtù mentali superiori. Cosa che una donna vittima delle sue emozioni non potrà mai fare. Questo è tutto!
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Jason - Luglio 05, 2023, 14:44:24 pm
Citazione
Ma come dicevamo nei commenti precedenti io, Frank e Vicus, questo per le donne non funziona. Non c'è nessuna correlazione tra il livello culturale femminile, e la loro empatia. Anzi, ho constatato, come diceva anche Frank, ma anche Vicus l'ha detto, che più le donne studiano e più diventano cattive, perchè NON interiorizzano la cultura, ma la usano solo per nutrire il loro ego già sterminato. In condizioni normali, invece, la cultura dovrebbe aiutare a giungere alla Verità AUTONOMAMENTE. Ma ciò non accade ed è sotto gli occhi di tutti. Mai come in quest'epoca le donne hanno avuto accesso agli studi e alla cultura. Eppure sono ancora peggio di prima.

Ma questo è un altro discorso rispetto a quello mio sull'etica e la cultura .

Citazione
So che tu dirai che l'etica è un'altra cosa rispetto alla cultura. Ma non credo sia corretto. L'etica è una conseguenza della cultura. Su cosa lo basi l'insegnamento etico? Come lo insegni, se non attraverso il pensiero di grandi filosofi e pensatori? Non ha senso imporre l'etica, come un comandamento. Eppure ho conosciuto personalmente donne laureate in filosofia, che erano dei mostri, in termini di correttezza e sensibilità. Dov'è finita quindi tutta la cultura che hanno ricevuto?

E' corretto invece, spesso si fa confusione fra etica, morale e cultura, Icarus qui lo spiega meglio di me. :

http://ilvolodidedalo.blogspot.com/2014/07/questione-maschile-questione-etica.html

Citazione
L’ Etica è una, oggettiva. L’ Etica essendo intrinseca alla natura umana(anche se molti non concordano) ovviamente non può che essere oggettiva, in quanto la natura umana stessa è oggettiva. Spesso si tende a confondere Etica e Morale(e Cultura), le quali comunque hanno non pochi tratti in comune e in taluni circoscritti contesti possono anche coincidere, oltre che avere una radice comune, cioè la specificità umana di produrre esse, a differenza degli animali. L’ Etica è oggettiva, la Morale invece è soggettiva(salvo quando essa si integra con l’ Etica) ed è quindi legata ad una visione religiosa o filosofica, o politica o semplicemente personale.

Citazione
l’ Etica, come la Cultura, è imprescindibile dalla natura umana, pertanto sganciarla dalla natura umana comporta la cruda e terribile legge naturale primordiale: il più meritevole che va avanti,il non meritevole che soccombe. L’ Etica invece limitando la libertà naturale fa sì che i rapporti intra-umani, intra-sessuali, intra-sociali, ecc, si riequilibrino, diminuendo quindi le forti differenze e squilibri tra essi, e creando maggiore reciprocità tra essi. Con il primato dell’ Etica, in poche parole non ci saranno più coloro(pochi) che hanno quasi tutto e coloro(molti) che non hanno quasi nulla.

L'etica non è "imposta", è un parametro imprescindibile dalla natura umana . Semmai oggi è stata vietata . Ed i risultati sono questi .
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Salar de Uyuni - Luglio 05, 2023, 17:39:40 pm
Citazione
Eppure ho conosciuto personalmente donne laureate in filosofia, che erano dei mostri, in termini di correttezza e sensibilità. Dov'è finita quindi tutta la cultura che hanno ricevuto?
Ma laurea e cultura non sono sinonimi.
Laurea in filosofia spesso equivale a ignoranza profonda.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Salar de Uyuni - Luglio 05, 2023, 17:56:30 pm
Citazione
credo.

Il fatto che tu non ne hai avuto prova non ha importanza, i fatti sono questi . I fatti dicono che la mancanza di etica è il problema , se esistesse un femminismo al maschile (ilo svincolatore dell'etica dalla natura umana) gli uomini farebbero cose bestiali contro le donne .

Possibile.
Alcuni uomini.
O meglio molti uomini.
O meglio l’umanità anche maschile non gode della mia fiducia.
Però questa cosa de “che cosa ne pensano gli altri” non lo faccio per non finire sui giornali è una brutta storia.
Se lo fai poi, rivendica ciò che hai fatto.
Nasconderti e “pentirti” fa di te veramente un essere deteriore.
Si a me non piacciono i capi espiatori.
Ma l’umanità ha delle tare.
Sarei per abolire carcere e polizia.
La gente si odia.
Le istituzioni sembrano messe lì a frenare l’odio.
Che non è ovviamente una creatura maschile, ma umana, maschile e femminile non importa.
In parte lo ammetto in un mondo anarchico ne succederebbero di molte.
Titolo: Re:"Perché devo avere un partner per essere madre?"
Inserito da: Marco21 - Luglio 07, 2023, 00:06:01 am
Ma laurea e cultura non sono sinonimi.
Laurea in filosofia spesso equivale a ignoranza profonda.
E' vero, purtroppo. Ma non dovrebbe essere così. La filosofia è probabilmente, la disciplina che più di tutte insegna a ragionare e a porsi domande esistenziali che aiutino a sviluppare una visione corretta sui problemi della vita. Tutti i più grandi matematici o fisici della storia erano anche dei filosofi. E purtroppo, questa dissociazione tra laurea e livello culturale effettivo, vale molto di più per le donne. A conferma del fatto che c'è una predispozione femminile ad una ignoranza strutturale, impossibile da eradicare. Perchè le vere passioni femminili, non saranno mai il ragionamento o la filosofia. Le vere ed uniche passioni delle donne, sono la bellezza, il ballo, il divertimento, il trucco, i vestiti e le scarpe. Il resto lo fanno solo per soldi, e non per sincero interesse per la Verità.

I filosofi che un tempo hanno criticato aspramente le donne, in epoche in cui erano ignoranti e non avevano accesso agli studi, oggi direbbero le stesse cose, osservando le donne di oggi. Anzi, probabilmente sarebbero ancora più severi.