Forum sulla Questione Maschile

Dialoghi => Pars Construens => Proposte per nuove iniziative => Topic aperto da: Utente cancellato - Giugno 01, 2010, 22:04:55 pm

Titolo: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Giugno 01, 2010, 22:04:55 pm
in carcere ci finiscono soprattutto gli uomini.
le ragioni sono varie.
probabilmente la principale è che gli uomini sono, nel bene e nel male, i maggiori agenti sociali ,
non trascurabile credo inoltre sia anche una maggiore severità sociale e penale nel giudicare un uomo che sbaglia.

quindi la mia proposta è appoggiare la campagna dei Radicali per restituire dignità ai reclusi in Italia.

qui un articolo in merito:
http://giuliainnocenzi.blogspot.com/2010/06/hey-scrivo-proprio-te.html

qui l'elenco dei suicidati:
http://metilparaben.blogspot.com/search/label/avanti%20il%20prossimo
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Guit - Giugno 03, 2010, 15:18:51 pm

Perché a fronte della maggiore presenza sociale femminile, nel bene e nel male, non c'è un aumento altrettanto significato nelle percentuali di carcerati?

Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Animus - Giugno 03, 2010, 15:25:51 pm
E' molto bello lo slogan che potrebbe essere usato anche da noi.

Ci sedemmo dalla parte degli uomini visto che tutti gli altri posti (delle donne, degli anziani, dei bambini, degli omosessuali, della maggioranza, delle minoranze, delle balene, della foca monaca, dei gnomi da giardino, etc.) erano occupati.
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Luglio 28, 2010, 01:44:08 am
http://www.liberazione.it/news-file/Carceri--suicido-a-Siracusa----il-39--del-2010---LIBERAZIONE-IT.htm


Carceri, suicido a Siracusa. È il 39° del 2010


Siracusa, 27 lug. - Ennesimo suicidio nelle carceri italiane. Questa notte, intorno alle tre, a Siracusa, un detenuto italiano si e' tolto la vita impiccandosi.

Si trovava nel reparto "isolati" del carcere siracusano, imputato del reato di estorsione. Gia' la scorsa settimana si era reso protagonista di atti autolesionistici con l'ingestione di lamette. L'agente di sorveglianza non ha potuto fare nulla per salvare la vita al detenuto, pur essendo accorso tempestivamente.

Si tratta del 39esimo suicidio in cella in Italia.

Per il segretario generale della Uilpa Penitenziari, Eugenio Sarno, si tratta di "una strage senza fine che si consuma ogni giorno dietro le sbarre delle nostre degradate e sudice galere. Suicidi ed evasioni certificano il fallimento del sistema penitenziario sempre piu' abbandonato al proprio, ineluttabile, destino. Nell'indifferenza della politica, della societa' e della stampa. A questo punto il personale, allo stremo e prosciugato di tutte le residue energie psico-fisiche, nulla puo' opporre alle fughe. Siano esse dalle mura, piuttosto che dalle vite. Nostro malgrado siamo costretti ad alzare bandiera bianca, consapevoli che la nostra bandiera bianca e' quella dello Stato. Altro che governo della sicurezza. Questo e' il governo dei record abbattuti: evasioni e suicidi".

in data:27/07/2010
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Fazer - Luglio 28, 2010, 09:36:02 am
Perché a fronte della maggiore presenza sociale femminile, nel bene e nel male, non c'è un aumento altrettanto significato nelle percentuali di carcerati?

E, aggiungo, come mai, a fronte di un 35/40% di richieste di certificazione "al femminile" provenienti dalle Procure per l'avvio dell'istruttoria, i carcerati sono comunque quasi tutti maschi?
Che fanno, le assolvono tutte?
Quando c'e' di mezzo una femmina, si tratta sempre di errore giudiziario?  :huh:
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Agosto 14, 2010, 13:16:08 pm
l'iniziativa : Ferragosto 2010 in carcere

al link alcuni documenti

http://www.radicali.it/comunicati/ferragosto-2010-carcere-da-domani-domenica-15-agosto-visite-ispettive-nelle-carceri-di-tu
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: icarus.10 - Agosto 14, 2010, 14:33:42 pm

Quando c'e' di mezzo una femmina, si tratta sempre di errore giudiziario?  :huh:

No, non c'entra l'errore giudiziario, ma il fatto che in caso di reati commessi da donne si tende ad essere più clementi rispetto a quanto non lo si faccia con gli uomini("era povera", "era depressa", "poverina, ha figli", "c'è il patriarcato", ecc). E poi anche perchè il carcere è previsto soprattutto per i cosiddetti reati sessuali e stalking.

Non sono contrario alla clemenza nei confronti delle donne colpevoli di reati, ci mancherebbe, io sono contro il carcerismo e la repressione, ma ciò deve valere anche per gli uomini. I due pesi e due misure non mi piacciono.

Detto questo trovo molto intelligente questa iniziativa proposta da Bishma. Il garantismo e i diritti umani sono l'elemento discriminante tra il MoMas e le Femmi-Naziste a Sud e Carfagne varie.

Diceva il grande Primo Levi: "Un nazismo senza lager non è pensabile". Noi aggiungiamo: "Un femminismo senza galere non è pensabile". Il Femminismo è nazismo. Ve le immaginate le  naziste SikuleFike a Sud e Carfagne varie battersi per le pene alternative al carcere,per la mitezza delle pene,per diritti dei detenuti, per la difesa dei diritti dell' imputato?E' come immaginarsi un nazista battersi per la tolleranza razziale. Qualcuno ha coniato a ragione il termine "Femmicarcerismo". Il femminismo è carcere, il carcere è femminismo.

Occorrono pene alternative al carcere. Il carcere è uno strumento di distruzione umana. Solo per l' omicidio va bene il carcere("a mali estremi, rimedi estremi" e cmq in carceri diverse da quelle orrende che abbiamo tutt'ora, e cmq ci devono essere possibilità di permessi e licenze), ma per altri reati, punizioni alternative al carcere(arresti domiciliari, lavori socialmente utili, ecc).  
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Barnart - Agosto 14, 2010, 23:31:48 pm

Ci sedemmo dalla parte degli uomini visto che tutti gli altri posti erano occupati.

 :ok:

Rino
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Novembre 19, 2010, 22:30:00 pm
http://it.notizie.yahoo.com/4/20101117/tts-oittp-legge-svuotacarceri-ca02f96.html

Il Senato ha approvato in via definitiva la legge che consente la detenzione domiciliare per chi deve scontare pene inferiori ad un anno, nel tentativo di contrastare il sovraffollamento carcerario. Continua a leggere questa notizia

Hanno votato a favore Pdl, Lega e Fli. Astenuti Pd, Idv e Udc.

Della legge beneficeranno entro il 31 dicembre 2013, con alcune eccezioni, i detenuti a cui mancano 12 mesi per completare il periodo di detenzione e tornare in libertà.
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Marzo 20, 2011, 09:19:53 am
http://www.linkontro.info/index.php?option=com_content&view=article&id=4056&catid=65&Itemid=102

Sentenza storica in Germania: se il carcere non è dignitoso, il detenuto va liberato

La Corte Costituzionale tedesca, con una sentenza storica, obbliga le autorità penitenziarie del Paese a rilasciare un detenuto qualora non siano in grado di assicurare una prigionia rispettosa dei diritti umani fondamentali. Si tratta di una decisione giudiziaria che rovescia una giurisprudenza precedente molto più cauta e che nella gerarchia dei valori costituzionali ritiene di anteporre il valore della dignità umana a quello della sicurezza.

 Il caso riguardava un detenuto originario del Nord-Reno Westfalia. Costui era stato rinchiuso durante la sua carcerazione per 23 ore su 24 in una cella di 8 metri quadri con annessa toilette non separata da alcun muro divisorio. Il detenuto doveva condividere lo spazio con un'altra persona; per cui ognuno di loro aveva a disposizione solo 4 metri quadri, bagno compreso. In quelle condizioni c’era stato 151 giorni. Gli era consentito farsi la doccia solo 2 volte alla settimana. Inoltre, la persona con cui condivideva la cella era un fumatore e ciò, a dire della Corte, aggravava la qualità della vita.

Il sistema penitenziario tedesco è organizzato su base federale. La Regione – alla quale egli aveva fatto ricorso - gli aveva dato torto. La Corte Costituzionale federale gli ha invece, lo scorso 9 marzo, dato ragione. Secondo i giudici supremi tedeschi non si può vivere in meno di 6-7 metri quadri.

Se lo Stato non è in grado di assicurare una simile minima condizione detentiva allora dovrà in extrema ratio rinunciare alla punizione e liberare i detenuti in surplus rispetto agli spazi disponibili. Di conseguenza i detenuti che vivono in condizioni simili a quelle descritte potrebbero richiedere l’interruzione, oppure il rinvio della pena.

La decisione tedesca – più radicale nei contenuti rispetto ad analoghe prese di posizione di corti nazionali di altri paesi – di fatto apre la via alle liste di attesa penitenziarie che già sono state realizzate in altri paesi del nord Europa.

Il governo norvegese, oramai 25 anni fa, così intitolò il piano di edilizia penitenziaria “ridurre le attese per scontare la pena”. Era ovvio per il governo scandinavo non incarcerare persone alle quali non potesse essere assicurato un posto letto. Le liste di attesa per detenuti sono un’invenzione norvegese. Se non c’è posto in carcere si aspetta a casa che il posto si liberi.

Poi sono arrivati il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e la Corte europea sui diritti umani a fissare gli standard ineludibili di vita penitenziaria, tra cui i metri quadri che ogni detenuto deve avere a disposizione affinché lo Stato non incorra in trattamenti inumani e degradanti.

I giudici di Strasburgo hanno nel luglio del 2009 condannato l’Italia perché nel caso Sulejmanovic (detenuto di origine bosniaca) aveva costretto un prigioniero a vivere in meno di 3 metri quadri e ciò secondo i giudici europei costituisce una ipotesi di violazione dell’articolo 3 della Convenzione sui diritti umani del 1950 che proibisce la tortura. Da allora centinaia sono stati i ricorsi presentati alla Corte che da un momento all’altro dovrebbe iniziare a decidere a riguardo.

D’altronde la Germania – ove è stata presa una decisione che ben può essere definita epocale – ha un tasso di affollamento inferiore al 90%, ossia ha più posti letto che detenuti. L’Italia è messa molto peggio: ha un tasso di affollamento che sfiora il 150%. In Europa siamo superati solo da Bulgaria e Cipro. Anche per questo è stata avviata dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, presieduta da Pietro Marcenaro, una indagine conoscitiva sulla situazione delle carceri in Italia. Martedì scorso sono iniziate la audizioni.

*Articolo pubblicato su Italia Oggi

(18 marzo 2011)
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: uomoantico - Marzo 31, 2011, 12:53:23 pm
Io vado parzialmente contro-corrente, aumenterei le pene per i reati di lesioni e di omicidio, che sono puniti veramente in modo ridicolo in rapporto al danno che fanno, specialmente le lesioni gravi e soprattutto gravissime, mentre sarei più buono con gli altri reati, in tal modo le carceri si svuoterebbero, però chi merita di essere punito viene punito. Se non ci fossero le carceri aumenterebbe il farsi giustizia da sè, perciò sarebbe il far west
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: tuxedo - Marzo 31, 2011, 13:23:27 pm
su questo e` molto difficile dare pareri.

forse potrebbe esistere una "legge inversamente proporzionale" rispetto a condizioni di vita
in carcere e lunghezza della pena.

Ossia... non so se mi spiego: magari un anno di carcere duro stile Conte di Montecristo vale
20 anni di carcere norvegese dove magari ci sono celle singole con aria condizionata
e sauna in comune (ora esagero... ma ci siamo capiti, credo).

A quel punto la "durata" della pena e` dipendente anche dal tipo di vita che li` si fa.
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Animus - Marzo 31, 2011, 13:27:22 pm

Sentenza storica in Germania: se il carcere non è dignitoso, il detenuto va liberato


Ottimo.
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Giugno 02, 2011, 16:17:01 pm
magari i vari movimenti QM potrebbero scrivere un documento in appoggio al digiuno e le dirigenze degli stessi prendervi parte(simbolicamente per un giorno)


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http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=8664


Il digiuno di Pannella contro lo Stato-carceriere

Marco Pannella è un digiunatore di professione. Le prime volte veniva spiato per verificare se davvero non mangiasse niente. Uscivano foto che lo ritraevano mentre sorbiva un cappuccino. Si interpellavano medici che spiegavano che pure i fachiri indiani, noti per le loro strabilianti performance, erano degli abili imbroglioni. Sono quarantuno giorni che Pannella sta digiunando per protestare contro l’ignominia delle carceri italiane, ma, tranne che per noi e qualcun altro, vige un generale oscuramento mediatico. Come mai? Ad un certo punto - la memoria non ci soccorre per la data precisa - la pubblica opinione si convinse che il digiunatore faceva sul serio. Nessuno più mise in dubbio l’onestà digiunatoria, ci si passi la locuzione, del radicale portavoce di diritti che nemmeno venivano considerati tali, a cominciare dal diritto al divorzio. Si può essere d’accordo oppure no, ma Pannella le battaglie che ha condotto le ha sempre eseguite in prima persona. A volte ha trovato compagnia, altre volte è stato solo dall’inizio alla fine. In certe occasioni è ricorso allo sciopero totale, della fame e della sete, arrivando alla soglia della morte. E’ un combattente ma non è stato capace in tanti anni di “successi” di creare un partito in grado di competere elettoralmente con gli altri. Il fatto si è che è un autentico padrone, per cui o si fa come dice lui oppure si fa come dice lui. S’è perso per strada una marea di discepoli… ma questo è un discorso che ci porterebbe troppo lontano. Torniamo al digiuno degli ultimi quarantuno giorni. Innanzitutto va sottolineato che stavolta Pannella non è solo. Con lui stanno facendo lo sciopero della fame migliaia di detenuti e migliaia di loro familiari e di militanti radicali. Le cifre si aggiornano di continuo; più o meno si parla di quattromila digiunatori dietro le sbarre e di almeno altrettanti fuori. Un fatto enorme ignorato dal sistema mediatico. Eppure hanno cominciato ad aderire anche gli avvocati. Il dato è spaventoso: circa 68mila detenuti per circa 45mila posti letto. Parlare di sovraffollamento è riduttivo, diciamolo. Una soluzione immediata per alleggerire il carico potrebbe essere un’amnistia (come chiede Pannella) ma dopo qualche tempo staremmo punto e accapo. Dunque? Mentre l’amnistia alleggerisce la situazione, si costruiscano rapidamente nuove carceri e si depenalizzino alcuni reati (oggi i codici prevedono 35mila! fattispecie di reato). Nel frattempo, i tribunali potrebbero cominciare a comminare pene detentive da scontare a domicilio e le forze dell’ordine potrebbero “associare al carcere”, come recitano i loro comunicati, soltanto criminali davvero pericolosi. Affinché sia chiaro il concetto, ricordiamo solamente che trent’anni fa un vigile urbano poteva arrestare anche chi calpestava un’aiuola. Passare dall’arresto ad una pena pecuniaria lo si potrebbe fare per molti reati senza “indebolire” la giustizia, come lamentano i forcaioli. Costruire strutture penitenziarie, depenalizzare e ricorrere alla carcerazione quando è davvero necessario sono azioni da Paese civile. Ma non sono ancora sufficienti per un Paese che ha dato i natali a Cesare Beccaria, il quale nel Settecento, badate bene!, illustrava la funzione rieducativa del carcere e insegnava che “non vi è libertà ogni qual volta le leggi permettono che in alcuni eventi l’uomo cessi di essere persona e diventi cosa”. Tre secoli fa la lezione dell’illuminato marchese, che spiegava (in un tempo di mannaia e tortura a fuoco) perché l’ergastolo fosse incivile, era indubbiamente troppo in avanti, ma oggi? Per il sistema carcerario italiano, il Beccaria non è mai esistito. Marco Pannella digiuna per segnalare che è vera tortura far vivere cinque esseri umani in dieci metri quadri. In galera si contano a migliaia gli atti di autolesionismo e i tentati suicidi, centinaia i suicidi compiuti. Specularmene stanno male anche i custodi: dal 2000 ad oggi 87 agenti di polizia penitenziaria si sono uccisi. Il segno massimo dell’inciviltà resta il fatto che la metà grossomodo dei detenuti è in attesa di giudizio. Le statistiche del ministero della Giustizia dicono che circa il 30% è assolto in primo grado. Significa che lo Stato tiene in galera più di cinquemila persone innocenti. Giuspe
Articolo letto: 90 volte (01 Giugno 2011)
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Giugno 22, 2011, 22:30:05 pm
PANNELLA IN SCIOPERO DELLA SETE PER I DETENUTI


http://www.radicali.it/democrazia/noi-sosteniamo-pannella


Sciopero della fame, Pannella in ospedale

Articolo di pubblicato su la Repubblica, il 21/06/11

Dalla Rassegna stampa

Allo sciopero della fame (iniziato il 20 aprile), ora Marco Pannella ha aggiunto quello della sete. Il leader radicale protesta contro il sovraffollamento delle carceri. Ieri ha visitato Montacuto, il carcere di Ancona, dove ci sono 345 detenuti che digiunano anche loro. Poi, nella serata, si è ricoverato come richiestogli dai sanitari. Pannella chiede che venga varato un provvedimento di amnistia che consenta di riportare un po' di legalità nelle carceri italiane.
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Agosto 12, 2011, 23:41:55 pm
il 14  è stato organizzato uno sciopero della fame e della sete per i detenuti




http://www.radicali.it/comunicati/20110812/carceri-crescono-adesioni-oltre-mille-annunciano-sciopero-totale-della-fame-dell

Carceri: crescono le adesioni, oltre mille annunciano sciopero totale della fame e della sete il 14 agosto per la convocazione straordinaria del Parlamento. Cresce la mobilitazione dei direttori di carceri e parlamentari. Silenzio di tv e grandi giornali

Aumentano di ora in ora le adesioni al digiuno del 14 agosto. Sono già in mille, infatti, coloro che hanno annunciato la propria partecipazione alla giornata di sciopero totale della fame e della sete per chiedere la convocazione straordinaria del Parlamento, affinché venga dato seguito alle parole del Presidente della Repubblica che, nel suo discorso al grande convegno tenuto al Senato "Giustizia! In nome della legge e del popolo sovrano" ha definito quella della giustizia e delle carceri "Una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile".
Cresce la mobilitazione anche tra i dirigenti penitenziari.
Dopo le adesioni di Domenico Arena, direttore del carcere di Alessandria, e di Enrico Sbriglia, che dirige quello di Trieste - e che, come Segretario Nazionale del Sindacato Direttori e Dirigenti Penitenziari, ieri aveva scritto una toccante lettera aperta ai propri colleghi per invitarli a unirsi all'iniziativa - hanno fatto sapere che parteciperanno al digiuno totale anche Paolo Basco direttore della Casa Circondariale di Arezzo, Ottavio Casarano Direttore della Casa Circondariale di Livorno, Claudia Clementi di quella di Pesaro, Rosario Tortorella, Direttore della Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza, Cristina Morrone della Casa Circondariale di Grosseto, Luigi Morsello ex direttore carcerario e autore del libro "La mia vita dentro", Ione Toccafondi, Direttrice della Casa Circondariale di Bologna, Massimo di Rienzo, della Casa Circondariale di Lanciano e Antonio Gelardi , direttore della Casa di Reclusione di Augusta che ha accompagnato la propria adesione con queste parole: "Che disastro, che sfacelo. Diritti di tutti negati. Ci ritroviamo al punto esatto dell'estate 2006, avendo sprecato l'occasione del post indulto per riformare il sistema, bonificare gli istituti, fare del sistema penale un qualcosa di adeguato a un paese civile".
Alla giornata del 14 agosto hanno inoltre aderito numerosi parlamentari, esponenti politici e personalità tra cui: Marco Pannella, Presidente Senato Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, Emma Bonino, Vicepresidente Senato, Sergio Stanzani, Presidente Del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, Rita Bernardini, Deputata Radicale, Marco Perduca, Senatore Radicale, Andrea Orlando, Deputato e Responsabile Giustizia Pd, Salvo Fleres, Senatore PdL e Garante Detenuti Regione Sicilia, Furio Colombo deputato Pd, Sandro Favi, Responsabile Carceri Pd, Giuseppe Rossodivita, Consigliere Regionale Lazio, Lista Bonino Pannella, Stefano Esposito, deputato PD, Renato Farina, deputato PdL, Angelo Bonelli, Consigliere Regionale, Presidente dei Verdi, Mario Abbruzzese, Presidente del Consiglio Regionale del Lazio del PdL, Raffaele D'Ambrosio, Vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio dell'Udc, Luigi Nieri, Consigliere Regionale del Lazio di SelL, Chiara Colosimo, Consigliere Regionale del Lazio del PdL, Enrico Gasbarra, deputato Pd, Alessandro Bratti, deputato Pd, Paola Balducci e Marco Boato, già parlamentari dei Verdi, Sergio Segio, Gruppo Abele e Consiglio direttivo di Nessuno tocchi Caino, Mauro Acerbo, Consigliere Regionale Abruzzo Rifondazione Comunista, Marcello de Angelis, deputato PdL, Franco Corleone, Garante detenuti Firenze e Coordinatore garanti territoriali, Jean Leonard Touadi, deputato Pd, Chiara Braga, deputata Pd, Lucio Malan, senatore PdL, Maria Bonafede, moderatora della Tavola Valdese e Gian Mario Gillio, Direttore della Rivista Confronti.
Moltissime le adesioni anche tra i detenuti e le loro famiglie, agenti, educatori, psicologi, assistenti sociali, medici, infermieri, personale amministrativo, volontari, cappellani, e da parte di cittadini comuni che continuano a credere nella Costituzione e nello Stato di diritto.
A promuovere l'iniziativa, a partire da Marco Pannella che continua a dare corpo e anima a questa campagna di legalità e libertà, oltre a Rita Bernardini, Enrico Sbriglia e Sandro Favi, Luigi Manconi presidente di A Buon Diritto, Ornella Favero presidente di Ristretti Orizzonti, Patrizio Gonnella presidente di Antigone, Eugenio Sarno Segretario della UIL-PA Penitenziari, Leo Beneduci, Segretario Generale OSAPP (Polizia Penitenziaria), Francesco Quinti, responsabile nazionale comparto sicurezza Cgil-Fp, Riccardo Arena, conduttore di Radio Carcere su Radio Radicale, Irene Testa, Segretaria Associazione Radicale "Il Detenuto Ignoto", Elisabetta Laganà, Presidente Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Sandro Battisti, Responsabile Carceri Alleanza per l'Italia.
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Ottobre 12, 2011, 22:53:36 pm
http://www.radicali.it/rassegna-stampa/67mila-detenuti-vivono-celle-sovraffollate

La legge non è uguale per tutti. Per averne la certezza basta guardare i dati dell'ultimo rapporto dell'amministrazione penitenziaria aggiornati al 30 settembre. Le carceri scoppiano e più di un terzo dei carcerati sono stranieri (senza contare gli stranieri rinchiusi nel Cie). Dietro le sbarre in Italia ci sono 67.428 detenuti. 21.611 di troppo visto che la capienza regolamentare dei 206 istituti di pena sulla carta è di 45.817 posti. La regione con più detenuti è la Lombardia (9.559 a fronte di 5.652 posti regolamentari in 17 istituti, segue la Campania (7.858 nonostante la capienza prevista si fermi a 5.734 posti divisi in 17 case circondariali), al terzo posto il Lazio (6.594 detenuti per una capienza regolamentare di 4.855 persone per 14 carceri). Gli stranieri in carcere sono 24.401. 4.934 sono originari del Marocco, 3.616 sono romeni, 3.197 tunisini, 2.721 albanesi, 1.210 provengono dalla Nigeria, 749 dall'Algeria, 544 dall'Egitto, 372 dalla Cina. La percentuale altissima degli stranieri detenuti è se possibile ancora più alta nel caso delle donne in carcere: su un totale di 2.877 detenute ben 1.182 sono straniere. Le madri con figli in carcere in totale sono 43 e i bambini che vivono in un istituto sono 54. Le carcerate in gravidanza sono 18 e nelle carceri sono attivi 17 asili nido. Solo 873 detenuti sono in semilibertà, mentre 14.639 sono in attesa del primo giudizio. Gli imputati sono 28.564 mentre i condannati sono 37.213.

«Le cifre dimostrano che dopo quel 28 luglio nel quale Giorgio Napolitano indicò come prepotente urgenza la necessità di una riforma della giustizia e della conseguente situazione carceraria, ci si è arenati sulle solite chiacchiere - ha commentato Marco Pannella - la sola e adeguata riforma della struttura dell'amministrazione della giustizia è l'amnistia».

«Il pianeta carcere si trova in condizioni di stress - ha ammesso il ministro della Giustizia Nitto Palma - ma una risposta positiva potrà venire dalla commissione sulla depenalizzazione. La sollecitazione dei radicali è opportuna: si tratta ora di dare risposte concrete».

Quasi non passa giorno senza che qualcuno dietro le sbarre si tolga la vita. Dall'inizio del 2011, 50 persone (età media 35 anni) si sono suicidate in carcere.

Domenica notte nel bagno del carcere di Palermo si è impiccato un tunisino di 35 anni. I compagni di cella (sette persone) se ne sono accorti solo la mattina successiva.
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Dicembre 18, 2011, 14:19:40 pm
Carcere, prove di buon senso
Con 25 mila detenuti più del consentito, la situazione era ormai insostenibile. Il cosiddetto "decreto svuotacarceri" farà risparmiare 380 mila euro al giorn

http://www.famigliacristiana.it/informazione/news_2/articolo/il-decreto-svuota-carcere_171211203310.aspx
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Gennaio 03, 2012, 02:23:31 am
http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=13301&Itemid=51


L'anno nuovo per le carceri italiane si apre tristemente con un altro bollettino dei suicidi. Due detenuti, uno nelle Vallette di Torino e l'altro a Trani, si sono tolti la vita nella notte di San Silvestro, mentre altri due, a Vigevano e Vasto, hanno tentato il suicidio.
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Febbraio 03, 2012, 22:43:01 pm
non so se sono a prevalenza maschile o meno :

http://www.radicali.it/rassegna-stampa/finalmente-opg-ma-difficile-viene-ora

Finalmente via gli Opg, ma il difficile viene ora
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Febbraio 03, 2012, 22:44:55 pm
non so se sono a prevalenza maschile o meno :

http://www.radicali.it/rassegna-stampa/finalmente-opg-ma-difficile-viene-ora

Finalmente via gli Opg, ma il difficile viene ora

trovato:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/blog/grubrica.asp?ID_blog=211&ID_articolo=375

secondo un recente monitoraggio a cura del comitato ''Stop Opg'' per l'abolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari, costituito da un vasto cartello di associazioni tra cui la Cgil e la Fp Cgil, sono 1.419 le persone internate, tra ospedali psichiatrici giudiziari e case di cura e custodia. Di questi 1.323 sono uomini e 96 le donne. Gli uomini sono distribuiti nei 6 ospedali psichiatrici giudiziari esistenti sul territorio nazionale (Castiglione delle Stivere, Reggio Emilia, Montelupo Fiorentino, Napoli, Aversa, Barcellona Pozzo di Gotto), le donne tra l'ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stivere e la Casa di cura e custodia di Sollicciano.
Titolo: Re: pianeta carcere
Inserito da: Utente cancellato - Marzo 29, 2012, 22:40:17 pm
il 25 aprile  i Radicali organizzano una marcia per l'amnistia.