Forum sulla Questione Maschile

In rilievo => Violenza Femminile: la violenza DELLE donne => Topic aperto da: giovane - Agosto 12, 2023, 10:58:33 am

Titolo: giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: giovane - Agosto 12, 2023, 10:58:33 am
Vincenzo è un ragazzo giovane e gentile, nel suo cammino però incontra una donna Narcisista.
Lei lo allontana da genitori e sorella per anni, lo plagia, lo violenta ogni giorno. Alla fine lui non regge e si suicida (video pubblicato da Le Iene il 21 Febbraio scorso) per dimostrare il suo amore all'aguzzina.

Ai genitori viene consegnato corpo e telefonino nel quale trovano 6 mesi di conversazione ovvero oltre 150 vocali e messaggi al giorno tutti dello stesso tenore: “Uccidi tuo padre!” “Prima di fare l’essere umano, Vincenzo, devi fare il cane!" "Fai schifo!" "Chiama tuo padre e tua madre li ammazzi e poi vieni a qua. Gli bruci la casa, non mi interessa".
Viene obbligato a dare continue prove d'amore: darsi fuoco, flagellarsi, buttarsi nei rovi, Lui manda regolarmente video alla fidanzata dove compie questi gesti di autolesionismo.
Ma non è mai abbastanza Lei lo offende, gli sputa, fino appunto a portarlo al suicidio.

Genitori e sorella portano il telefonino con i 6 mesi di torture al Giudice ma, nonostante sia il caso più eclatante della storia di Induzione al Suicidio, il giudice ritiene di non istituire un processo.
La famiglia è sconvolta, l'assassina, mi riferisce la sorella con la quale parlo, "è a piede libero e si sta godendo la vita".

Se volete stare vicino alla famiglia del giovane Vincenzo questa è la pagina:
https://www.facebook.com/profile.php?id=100083217616289 (https://www.facebook.com/profile.php?id=100083217616289)

Giovane
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 12, 2023, 13:49:06 pm
Incredibile
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 12, 2023, 15:24:44 pm

La famiglia è sconvolta, l'assassina, mi riferisce la sorella con la quale parlo, "è a piede libero e si sta godendo la vita".

Se volete stare vicino alla famiglia del giovane Vincenzo questa è la pagina:
https://www.facebook.com/profile.php?id=100083217616289 (https://www.facebook.com/profile.php?id=100083217616289)

Giovane

Dio mio, Dio mio... perchè ci hai abbandonato?

E' una storia terribile.

Grazie infinite Giovane per queste storie che denunci e ci fai conoscere. Se ne deve parlare, più se ne parla e meglio è. Pubblicherò questa storia sui social, perchè la conoscano più persone possibili.

Anche io sono stato vittima di donne narcisiste, anche se non a questi livelli. Ma conosco bene le mostruosità a cui possono arrivare.

Di una situazione identica a questa, ne parlava Fabrizio De Andrè, nella sua canzone "La ballata dell'amore cieco". Che secondo me, si conclude in modo magistrale.



Citazione
Un uomo onesto, un uomo probo,
s'innamorò perdutamente
d'una che non lo amava niente.

Gli disse portami domani,
gli disse portami domani
il cuore di tua madre per i miei cani.
Lui dalla madre andò e l'uccise,
dal petto il cuore le strappò
e dal suo amore ritornò.

Non era il cuore, non era il cuore,
non le bastava quell'orrore,
voleva un'altra prova del suo cieco amore.

Gli disse amor se mi vuoi bene,
gli disse amor se mi vuoi bene,
tagliati dei polsi le quattro vene.

Le vene ai polsi lui si tagliò,
e come il sangue ne sgorgò,
correndo come un pazzo da lei tornò.
Gli disse lei ridendo forte,
gli disse lei ridendo forte,
l'ultima tua prova sarà la morte.

E mentre il sangue lento usciva,
e ormai cambiava il suo colore,
la vanità fredda gioiva,
un uomo s'era ucciso per il suo amore.

Fuori soffiava dolce il vento
ma lei fu presa da sgomento,
quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato,
quando a lei niente era restato,
non il suo amore, non il suo bene,
ma solo il sangue secco delle sue vene.

Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Massimo - Agosto 12, 2023, 16:08:44 pm
Mi dispiace di andare controcorrente, ma questo ragazzo si è suicidato, vittima dello sua debolezza e della sua scarsa, anzi nulla capacità di farsi rispettare dall'altro sesso. L'aveva BEN capito la sua aguzzina che oramai, constatata la personalità del tipo, non aveva più freni e lo insultava ormai apertamente. Non credo si sia suicidato per amore: si è suicidato per inadeguatezza a rispondere alle sfida della vita e persino alla sfida di guadagnare (magari a ceffoni) il rispetto della compagna e all'obiettivo di scegliersi una compagna decente. Forse per qualche istante prima di morire ha capito che per difendersi dalle stronze non serve a nulla sottomettersi alle stronze nè compiacerle. Ma forse aveva già deciso che una vita come la sua, impotente a difendere e tutelare la propria dignità, non valeva la pena di essere visuta.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 12, 2023, 16:32:16 pm
Mi dispiace di andare controcorrente, ma questo ragazzo si è suicidato, vittima dello sua debolezza e della sua scarsa, anzi nulla capacità di farsi rispettare dall'altro sesso. L'aveva BEN capito la sua aguzzina che oramai, constatata la personalità del tipo, non aveva più freni e lo insultava ormai apertamente. Non credo si sia suicidato per amore: si è suicidato per inadeguatezza a rispondere alle sfida della vita e persino alla sfida di guadagnare (magari a ceffoni) il rispetto della compagna e all'obiettivo di scegliersi una compagna decente. Forse per qualche istante prima di morire ha capito che per difendersi dalle stronze non serve a nulla sottomettersi alle stronze nè compiacerle. Ma forse aveva già deciso che una vita come la sua, impotente a difendere e tutelare la propria dignità, non valeva la pena di essere visuta.

Se avesse provato a farsi rispettare, se avesse provato come dici tu, a darle dei ceffoni, sarebbe finito denunciato per violenze e magari anche tentato femminicidio o chissà quale altra diavoleria. Probabilmente già prima di questo suicidio, avrà rischiato di essere pure denunciato per stalking.

Compagna decente? Perchè, ne esistono? Probabilmente già prima di questa assassina, ne aveva conosciute altre, che l'avevano indotto a pensare, erroneamente, che questa fosse meno cattiva delle altre.

Se non abbiamo empatia nemmeno tra di noi, come possiamo pensare che la possano avere le donne per noi?
Vedi, proprio questo è il problema: che mentre le donne fanno squadra, e si difendono tra di loro sempre e comunque, noi invece ci dividiamo anche sulle banalità.

Farsi rispettare, è impossibile in un mondo in cui c'è una competizione a chi è più remissivo e zerbino nei confronti delle donne.

Una donna, nei confronti di un uomo che si fa rispettare, sai cosa dice?

"Caxxo me ne frega, tanto ne trovo 50mila altri, di uomini zerbini, che non mi chiederanno mai di essere corretta, o di crescere interiormente, come mi dici tu. Perchè dovrei crescere quindi? Sei tu che sbagli a volermi cambiare. ".


Un esempio: tempo fa, mandai a quel paese una ragazza per la sua ignoranza, la sua arroganza, e per il suo egoismo squallido.
Poi ho saputo, che dopo nemmeno 20 giorni, si è fidanzata con un altro ragazzo. E ci sta insieme da oltre un anno. E tieni conto che era pure brutta e in sovrappeso. E il suo attuale fidanzato invece è assolutamente normopeso e davvero molto più gradevole esteticamente, rispetto a lei. E questo tizio, da un anno, sopporta una ragazza orrenda, sia fisicamente che mentalmente, una nullità assoluta, pur di non restare da solo.
Questo è il livello della sofferenza maschile in questa società.
Quindi, chi si fa rispettare, viene solo umiliato ulteriormente. Perchè loro ne trovano quanti ne vogliono, con uno schiocco di dita, anche se fanno schifo.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Cassiodoro - Agosto 12, 2023, 17:49:16 pm
Mi dispiace di andare controcorrente, ma questo ragazzo si è suicidato, vittima dello sua debolezza e della sua scarsa, anzi nulla capacità di farsi rispettare dall'altro sesso. L'aveva BEN capito la sua aguzzina che oramai, constatata la personalità del tipo, non aveva più freni e lo insultava ormai apertamente. Non credo si sia suicidato per amore: si è suicidato per inadeguatezza a rispondere alle sfida della vita......
Non conosco nei dettagli la vicenda, ma dal poco che hanno riportato credo che tu abbia ragione.
Se non era la ragazza erano i colleghi di lavoro, i compagni di scuola, forse gli stessi genitori.
Rimango sempre del patere che bisogna insegnare il distacco emotivo ai giovani uomini.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 12, 2023, 18:06:45 pm
Vabè, alla fine la colpa è sempre degli uomini. Anche quando muoiono. Colpevoli di essere morti. Poveri fessi, che hanno un cuore e hanno amato, e sono stati manipolati da persone perfide, fino ad impazzire. Mai nessuna empatia per un uomo che muore. Nemmeno da parte di altri uomini. E le donne ci sguazzano felici in questo mare di mer**. Amen.

Se questa donna non è finita in galera, è anche per colpa degli uomini come voi, che non hanno uno straccio di empatia per i loro fratelli, morti per queste streghe.

Di uomini che si suicidano per le donne, ce ne sono tantissimi. Ma non fanno notizia. Perchè non frega niente a nessuno, perchè tanto sono poveri fessi. Non sono povere fesse quelle che li hanno uccisi dentro. Quelle no. Solo quelli che muoiono. Il mondo alla rovescia.

E allora chiudiamo il forum. A che serve, se tanto la colpa è sempre nostra, anche quando moriamo? Ma per favore...
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 12, 2023, 18:36:47 pm
Spiacente quell'uomo ha colpa eccome. Ha posto fine alla sua vita per un'idiota, per nulla. Visto che lealtà ed empatia sono ai minimi termini, difendiamo almeno la nostra dignità. E dignità avrebbe imposto di lasciare quella strega alle sue paturnie
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Paol - Agosto 12, 2023, 18:39:03 pm
Vabè, alla fine la colpa è sempre degli uomini. Anche quando muoiono. Colpevoli di essere morti. Poveri fessi, che hanno un cuore e hanno amato, e sono stati manipolati da persone perfide, fino ad impazzire. Mai nessuna empatia per un uomo che muore. Nemmeno da parte di altri uomini. E le donne ci sguazzano felici in questo mare di mer**. Amen.

Se questa donna non è finita in galera, è anche per colpa degli uomini come voi, che non hanno uno straccio di empatia per i loro fratelli, morti per queste streghe.

Di uomini che si suicidano per le donne, ce ne sono tantissimi. Ma non fanno notizia. Perchè non frega niente a nessuno, perchè tanto sono poveri fessi. Non sono povere fesse quelle che li hanno uccisi dentro. Quelle no. Solo quelli che muoiono. Il mondo alla rovescia.

E allora chiudiamo il forum. A che serve, se tanto la colpa è sempre nostra, anche quando moriamo? Ma per favore...

Sono pienamente d'accordo con Marco21 sul fatto che, soprattutto come Momas-Mra, ma anche semplicemente come uomini dobbiamo essere  solidali. I comportamenti remissivi o addirittura autolesionisti sono molto spesso il prodotto della persecuzione e dell'ostilità, e sono questi ultimi che vanno contrastati.
Non facciamo rientrare dalla finestra l'ostilità antimaschile alla quale giustamente ci opponiamo. Anche la società in generale accusa gli uomini, tutte le volte che le fa comodo, di non essere "abbstanza uomini" pretendendo che siamo utili, eroici, infaticabili abneganti etc. etc. Salvo poi contestarci di essere patriarcali, presuntuosi e così via.   
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 12, 2023, 19:16:42 pm
Giusto ma non era necessario alcun eroismo, bastava non dar retta alle palesi follie di quella strega
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 12, 2023, 19:18:32 pm
Se avesse provato a farsi rispettare, se avesse provato come dici tu, a darle dei ceffoni, sarebbe finito denunciato per violenze e magari anche tentato femminicidio o chissà quale altra diavoleria. Probabilmente già prima di questo suicidio, avrà rischiato di essere pure denunciato per stalking.

Compagna decente? Perchè, ne esistono? Probabilmente già prima di questa assassina, ne aveva conosciute altre, che l'avevano indotto a pensare, erroneamente, che questa fosse meno cattiva delle altre.

Se non abbiamo empatia nemmeno tra di noi, come possiamo pensare che la possano avere le donne per noi?
Vedi, proprio questo è il problema: che mentre le donne fanno squadra, e si difendono tra di loro sempre e comunque, noi invece ci dividiamo anche sulle banalità.

Farsi rispettare, è impossibile in un mondo in cui c'è una competizione a chi è più remissivo e zerbino nei confronti delle donne.

Una donna, nei confronti di un uomo che si fa rispettare, sai cosa dice?

"Caxxo me ne frega, tanto ne trovo 50mila altri, di uomini zerbini, che non mi chiederanno mai di essere corretta, o di crescere interiormente, come mi dici tu. Perchè dovrei crescere quindi? Sei tu che sbagli a volermi cambiare. ".


Un esempio: tempo fa, mandai a quel paese una ragazza per la sua ignoranza, la sua arroganza, e per il suo egoismo squallido.
Poi ho saputo, che dopo nemmeno 20 giorni, si è fidanzata con un altro ragazzo. E ci sta insieme da oltre un anno. E tieni conto che era pure brutta e in sovrappeso. E il suo attuale fidanzato invece è assolutamente normopeso e davvero molto più gradevole esteticamente, rispetto a lei. E questo tizio, da un anno, sopporta una ragazza orrenda, sia fisicamente che mentalmente, una nullità assoluta, pur di non restare da solo.
Questo è il livello della sofferenza maschile in questa società.
Quindi, chi si fa rispettare, viene solo umiliato ulteriormente. Perchè loro ne trovano quanti ne vogliono, con uno schiocco di dita, anche se fanno schifo.


Marco, lo scrivevo quasi 10 anni fa, proprio in questo forum e seguito a ripeterlo ora: le femmine si espandono solo quando sanno di potersi espandere.
Viceversa volano basso, bassissimo, anzi rasoterra.
Bisogna mettersi in testa che quelli tra i due sessi sono principalmente rapporti di forza, di potere e non d'amore, per cui o comandano loro o comandiamo noi.
Tutto il resto è fuffa politicamente corretta, figlia di questa epoca smidollata.

Ora, fermo restando il fatto che se fosse per me a tipe del genere verrebbero le ragnatele nella fica, stai pur certo che con il sottoscritto non ci avrebbe mai provato, perché avrebbe saputo prima cosa le sarebbe eventualmente accaduto dopo, qualora se ne fosse passata.
Leggi pro femmine o meno.
Ricordati sempre che le femmine rispettano solo gli uomini che si fanno rispettare.
Con loro non c'è mai nulla di gratuito, tantomeno il rispetto.



Citazione
Una donna, nei confronti di un uomo che si fa rispettare, sai cosa dice?

"Caxxo me ne frega, tanto ne trovo 50mila altri, di uomini zerbini, che non mi chiederanno mai di essere corretta, o di crescere interiormente, come mi dici tu. Perchè dovrei crescere quindi? Sei tu che sbagli a volermi cambiare. ".

E chi se ne frega ?
Ma un bel vaffanculo, no ?
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 12, 2023, 19:28:28 pm
Sono pienamente d'accordo con Marco21 sul fatto che, soprattutto come Momas-Mra, ma anche semplicemente come uomini dobbiamo essere  solidali.

Essere solidali non significa non poter fare delle osservazioni in merito al comportamento remissivo di tanti (troppi) uomini, nei confronti delle spocchiosissime e stronzissime femminucce moderne.
Si chiamano critiche costruttive, ed è quello che ha fatto anche Massimo.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 12, 2023, 19:33:34 pm
Mi dispiace di andare controcorrente, ma questo ragazzo si è suicidato, vittima dello sua debolezza e della sua scarsa, anzi nulla capacità di farsi rispettare dall'altro sesso. L'aveva BEN capito la sua aguzzina che oramai, constatata la personalità del tipo, non aveva più freni e lo insultava ormai apertamente. Non credo si sia suicidato per amore: si è suicidato per inadeguatezza a rispondere alle sfida della vita e persino alla sfida di guadagnare (magari a ceffoni) il rispetto della compagna e all'obiettivo di scegliersi una compagna decente. Forse per qualche istante prima di morire ha capito che per difendersi dalle stronze non serve a nulla sottomettersi alle stronze nè compiacerle. Ma forse aveva già deciso che una vita come la sua, impotente a difendere e tutelare la propria dignità, non valeva la pena di essere visuta.

E' così, anche se queste considerazioni possono non piacere ai più.
I rapporti con l'altro sesso non sono una passeggiata, anzi, sono una roba a dir poco impegnativa, dove non c'è mai niente di certo e di scontato.
Piaccia o meno le femmine non rispettano gli uomini a prescindere, ma solo se i suddetti si fanno rispettare.
Questo è quanto.
Sarebbe bello se la specie umana fosse diversa da come è; ma purtroppo è quello che è.


Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Cassiodoro - Agosto 12, 2023, 20:23:56 pm
Quando si è bambini e si combina una marachella  la "colpa" si dava sempre ad un altro, il famoso "è stato lui", che è quello che molti del MoMas addebitano alle femmine che non si assumono mai una responsabilità delle loro azioni.
Nel caso in questione mi ricordo sempre di quando ero bambino la frase "ma se un altro ti dice di buttarti dal ponte tu lo fai?".
Prima di far pagare le sue "colpe" alla femmina di questo caso (dove lui si è tolto la vita), è meglio prevenire queste situazioni ed insegnare che prima di tutto bisogna amare e rispettare se stessi.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Massimo - Agosto 12, 2023, 20:35:24 pm
E' così, anche se queste considerazioni possono non piacere ai più.
I rapporti con l'altro sesso non sono una passeggiata, anzi, sono una roba a dir poco impegnativa, dove non c'è mai niente di certo e di scontato.
Piaccia o meno le femmine non rispettano gli uomini a prescindere, ma solo se i suddetti si fanno rispettare.
Questo è quanto.
Sarebbe bello se la specie umana fosse diversa da come è; ma purtroppo è quello che è.

Caro Frank, sapevo di suscitare un vespaio, ma ho detto semplicemente quello che pensavo: quel ragazzo ha adottato una linea perdente che lo ha portato appunto a perdere la dignità e quindi, persa quella, a desiderare quindi di perdere anche la vita. Possiamo autoingannarci quanto vogliamo, ma alla fine, se non tuteliamo adeguatamente la nostra dignità, alla fine questa ci presenta il conto per le offese che ha ricevuto e che non abbiamo voluto evitarle per debolezza, opportunismo o paura e il conto in genere è salato. Si può arrivare a perdere - e si perde - l'interesse alla vita appunto perchè essa non è più tale. Mi ricorderò sempre (perchè ho deciso di non scordarlo più) la frase che un padre (impersonato, se non sbaglio, da Sylvester Stallone) rivolge ad un suo figlio scoraggiato per i  problemi dell'adolescenza: "Finchè tu non avrai fiducia in te stesso e rispetto di te stesso, la tua non sarà vita!". Questa frase me la sono scolpita nella mente. E ad essa mi sono sempre ispirato, soprattutto mentre prendevo a scapaccioni le stronzette quando mi dicevano quello che non mi garbava. Uno che mi ha visto fare così, mi ha chiesto, scandalizzato ed inorridito: "Così tratti le ragazze?". Prendile tu, le cretine" Gli ho risposto. Ed eravamo felici in due: lui, di sostituirmi nel rapporto con le cretine. Io, di essermene liberato. Invece, quel ragazzo che ha deciso di porre fine alla sua vita lo ha fatto appunto perchè ha capito che a quel punto la sua non era vita.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 12, 2023, 22:15:38 pm
Domanda: perchè vi siete iscritti a questo forum? Perchè partecipate, leggete e scrivete? Non sarà mica che le femmine, qualche "problemino" lo hanno creato anche a voi? Credo che se foste così sicuri di voi stessi, come vi descrivete, passereste il tempo in modo più divertente, come fanno tutti. Invece leggete contenuti deprimenti su questo forum e partecipate pure alle discussioni. Come faccio esattamente anche io.

Potrei dirvi, che nel vostro piccolo, anche voi dimostrate segni di debolezza. Solo che non lo ammettereste mai, perchè per orgoglio volete convincervi che voi siete forti.

In genere vale la regola, che alla verità, si arriva a proprie spese, e spesso per mezzo di veri e propri traumi, che quindi suppongo anche voi abbiate subìto.

Da qui si parte, se si vuole essere onesti.

Certo che servono le critiche costruttive. Certo che bisogna avere rispetto di sè stessi, volersi bene ed amarsi.
Avrebbe potuto e dovuto essere più forte e mandarla a quel paese? Certo. Ma è ovvio, banale e scontato. Tuttavia non possiamo sapere come sia stata la sua vita, quali sofferenze avesse accumulato dentro, anche da ben prima di incontrare quella donna.

Ma se un ladro entra in un appartamento in cui per errore la porta è rimasta aperta, la colpa passa magicamente dal ladro, al proprietario sbadato? Processiamo il proprietario invece che il ladro?

Penso che le cose siano più complesse di così.

Quel sentimento di attaccamento che porta ad impazzire e a fare cose stupide, è semplicemente l'amore. Una specie di "forza", che in condizioni normali, serve a tenere unite le coppie e a superare le forze opposte che invece tenderebbero a dividerle.

Se un componente della coppia, usa quell'attaccamento per portare l'altro alla morte, è un assassino. In questo caso, la donna per me è una assassina. Punto. E su questo dovremmo essere tutti d'accordo.

Le donne, proprio perchè hanno meno forza fisica, si sono evolute nei millenni diventando abilissime manipolatrici.

Per questo, penso che sarebbe urgente ripristinare i reati morali. Per porre un argine a questo strapotere femminile. Il 90% minimo delle volte in cui un uomo perde la testa e fa del male a una donna, è quasi sempre dopo aver subìto ingiustizie che NON può denunciare, perchè NON sono reato per la legge, ma che possono fare un danno enorme a chi le riceve. Se gli uomini potessero denunciare le porcherie commesse dalle donne, cambierebbe tutto e diminuirebbero anche i reati gravi, le violenze ed ovviamente anche i suicidi.

Poi certo, nel frattempo, l'unica cosa che possiamo fare è difenderci da soli, diventando più forti. Ma è un po come dire agli uomini "arrangiatevi". E allora lo Stato, le leggi, la giustizia, la morale, l'etica, cosa le abbiamo inventate a fare, se conta solo la legge della giungla?

Almeno non bisognerebbe mai invertire i ruoli vittima - carnefice.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 12, 2023, 22:25:44 pm
Ma quale amore, siamo nella patologia più conclamata e la vita se l'è tolta lui, la responsabilità ultima è SUA.
L'unico problemino che mi hanno creato le donne è non poter mettere su famiglia, perché erano del tutto al di sotto delle esigenze della situazione. Per il resto, le relazioni che ho avuto con loro si riassumono in cinque lettere: noia.
Citazione
passereste il tempo in modo più divertente, come fanno tutti
Tutti a divertirsi là fuori, soltanto noi siam qui a deprimerci
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 12, 2023, 22:26:54 pm

E chi se ne frega ?
Ma un bel vaffanculo, no ?

Non è così semplice. Perlomeno non per tutti. Ci sono uomini molto soli.
La solitudine assoluta ha un costo, anche in termini di rischi per la propria vita.
E dopo quel "vaffanculo" sai già in anticipo, che sarai umiliato e verrai a sapere che la tizia dopo pochissimo ti ha già sostituito, con una facilità impressionante e ti darà la dimostrazione che il "problema" eri tu.
Lo sai già in anticipo, ben prima di pronunciare quel "vaffanculo".
E il saperlo già in anticipo è un freno, perchè è frustrante ed ha un forte impatto emotivo, specie in un uomo che vive in completa solitudine.
Serve davvero molta forza, per non cedere a questa gara maschile di remissività, che ha comunque delle cause, e non viene dal nulla.
Non dico che non hai ragione. Dico che è un po più complicato e non è facile.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 12, 2023, 22:37:40 pm
la vita se l'è tolta lui, la responsabilità ultima è SUA.

Quindi ignoriamo le cause antecedenti? E' pericoloso questo ragionamento. Ed è esattamente il modo di ragionare delle donne, quando si tratta di femminicidi e violenze. Vogliono sempre ignorare tutto quello che è accaduto prima, e le loro responsabilità, nel portare l'uomo all'esasperazione. Come se le loro azioni precedenti fossero sempre ininfluenti. Come se una mattina l'uomo si svegliasse e decidesse di uccidere senza motivo. Ma se invece è la donna ad uccidere l'uomo, allora scrivono (ti giuro che l'ho letto coi miei occhi) "bè chissà quella povera donna cosa avrà passato, per arrivare a uccidere quell'uomo.". Quindi, le cause contano, solo quando conviene. Due pesi due misure. Io penso che le cause contino sempre. Per me l'assassina è lei.

Ammesso pure che lui fosse malato, lei avrebbe dovuto aiutarlo. E se non poteva, allora avrebbe dovuto raccontare tutto alla famiglia di lui, affinchè lo aiutasse. Ma qui, siamo di fronte a una pazza, malata, senza uno straccio di coscienza. Una bugiarda che ha avuto anche il coraggio di rilasciare interviste televisive, in cui si vede che mente spudoratamente. In un mondo normale, una così starebbe già in galera, e non si darebbe la colpa all'uomo.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 12, 2023, 22:59:42 pm
Non ignoriamo nulla ma la decisione ultima è stata di quell'uomo, e noi non facciamo come le femmine che evadono sempre dalle loro responsabilità.
La solitudine non si elimina (anzi si peggiora) con donne di quella risma e, in quest'epoca, con le donne in generale che fanno sentire anche più soli: https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,24.msg36.html#msg36
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 12, 2023, 23:04:23 pm
Se una donna partecipasse a questa discussione, direbbe esattamente le stesse cose: "avete ragione, era sicuramente del tutto pazzo e malato. Lei non ha nessuna colpa. Se non di aver perso tempo con un povero fesso come lui".

Non dico che lui non avrebbe dovuto reagire. Ma almeno non invertiamo i ruoli di vittima e carnefice. Si possono fare critiche costruttive, ma solo DOPO la piena solidarietà alla vittima, e il sano e giusto disprezzo della assassina. E le cose vanno chiamate coi loro nomi.

Dare la colpa a lui in questo caso, significa assolvere l'assassina. E questo è orribile. Specie in una comunità maschile. Sarebbe inaccettabile persino su un sito per sole donne. Figuriamoci su questione maschile.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 12, 2023, 23:08:23 pm
Ripeto per l'ultima volta che c'è un equivoco: lei ha enormi responsabilità, ma la responsabilità ultima è di lui, per cui ha attenuanti ma non scusanti
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Massimo - Agosto 13, 2023, 10:42:39 am
Se una donna partecipasse a questa discussione, direbbe esattamente le stesse cose: "avete ragione, era sicuramente del tutto pazzo e malato. Lei non ha nessuna colpa. Se non di aver perso tempo con un povero fesso come lui".

Non dico che lui non avrebbe dovuto reagire. Ma almeno non invertiamo i ruoli di vittima e carnefice. Si possono fare critiche costruttive, ma solo DOPO la piena solidarietà alla vittima, e il sano e giusto disprezzo della assassina. E le cose vanno chiamate coi loro nomi.

Dare la colpa a lui in questo caso, significa assolvere l'assassina. E questo è orribile. Specie in una comunità maschile. Sarebbe inaccettabile persino su un sito per sole donne. Figuriamoci su questione maschile.

Cercherò di essere chiaro fino alla brutalità: che lei sia stata la carnefice, non ci piove. Che meriterebbe di essere presa a calci, è di solare evidenza (questo è ciò che farei io, se ci provasse a fare A ME un milionesimo di angherie che ha fatto a lui). Quanto a lui, va tutta la mia solidarietà (la stessa che riservo agli inermi e agli imbelli). Ma solidarietà non significa assolverlo dalle sue responsabilità che sono gravi. Lui non è stato sopraffatto dall'amore che aveva o diceva di avere per lei. Lui HA SCELTO di essere vittima e di subire. E spesso si adattava persino a fare delle pagliacciate, umilianti per lui e lesive alla sua dignità, come divertenti per la sua tormentatrice. E quando SCEGLI di fare il pagliaccio e la vittima perdi non solo il rispetto degli altri, ma anche il rispetto di te stesso. Tant'è che poi si è suicidato. Se era così contento di comportarsi così (come certi imbecilli maschi "alfa" ben posizionati che pagano le prostitute per farsi frustare da loro e farsi condurre al guinzaglio, invece di scopare e basta) come mai che si è suicidato? Evidentemente perchè la dignità che ha deciso di sacrificare per compiacere la sua aguzzina gli ha presentato il conto: la consapevolezza che la sua non era più vita ma semplice esistenza da vegetale che non meritava più di essere vissuta e alla quale ha deciso infatti di porvi fine. E che questo valga di esempio per tutti noi: un rapporto del genere con stronze del genere va tagliato di netto fin dalle prime avvisaglie perchè quando inizia è il principio di un calvario senza fine e quando poi finisce finisce in maniera becera e drammatica: non si porta via niente da esperienze del genere, assolutamente niente: si perde solo tempo. Quando ho dato il benservito a certe stronzette che ho incontrato non mi sono sentito colpevole o colpevolizzato, ma solo FIERO di aver conservato la mia autostima. E sono e vivo tutora sereno e contento. Invece quel ragazzo ha fatto la scelta esattamente opposta. Risultato: è morto suicida, dopo un esistenza abietta, tormentato non da un uomo o da ragazzotti più forti di lui ai quali era difficile o pericoloso opporsi, ma soltanto da una stronzetta che poteva ben essere facilmente allontanata o messa in riga da una scapaccione o, se questo non bastava, da una serie di calci un culo ben assestati. A ciascuno le sue conclusioni. 
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 13, 2023, 20:11:12 pm
Domanda: perchè vi siete iscritti a questo forum? Perchè partecipate, leggete e scrivete? Non sarà mica che le femmine, qualche "problemino" lo hanno creato anche a voi? Credo che se foste così sicuri di voi stessi, come vi descrivete, passereste il tempo in modo più divertente, come fanno tutti. Invece leggete contenuti deprimenti su questo forum e partecipate pure alle discussioni. Come faccio esattamente anche io.

Potrei dirvi, che nel vostro piccolo, anche voi dimostrate segni di debolezza. Solo che non lo ammettereste mai, perchè per orgoglio volete convincervi che voi siete forti.


Ascolta, nessuno in questo forum ha mai sostenuto di essere parente di superman, tantomeno di non aver mai avuto rogne con l'altro sesso.
Non si nasce "imparati" (cioè "maestri"), lo si diventa nel tempo, con l'esperienza, che qualcuno definisce "la somma delle fregature".
Però, parlando per un momento a titolo personale, dico soltanto che con il sottoscritto una femmina poteva e può solo sognarselo di assumere certi atteggiamenti, perché da queste parti non c'era e non c'è trippa per gatti.
Viceversa gli schiaffoni volerebbero, benché sia perfettamente consapevole delle conseguenze legali.
Sappi che ho 52 anni, non 22, non ho figli e non mi sono mai sposato, tantomeno ho intenzione di farlo.
In tal senso sono un uomo libero, anche perché alla mia età chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 13, 2023, 20:18:26 pm
Mi ricorderò sempre (perchè ho deciso di non scordarlo più) la frase che un padre (impersonato, se non sbaglio, da Sylvester Stallone) rivolge ad un suo figlio scoraggiato per i  problemi dell'adolescenza: "Finchè tu non avrai fiducia in te stesso e rispetto di te stesso, la tua non sarà vita!". Questa frase me la sono scolpita nella mente. E ad essa mi sono sempre ispirato, soprattutto mentre prendevo a scapaccioni le stronzette quando mi dicevano quello che non mi garbava. Uno che mi ha visto fare così, mi ha chiesto, scandalizzato ed inorridito: "Così tratti le ragazze?". Prendile tu, le cretine" Gli ho risposto. Ed eravamo felici in due: lui, di sostituirmi nel rapporto con le cretine. Io, di essermene liberato. Invece, quel ragazzo che ha deciso di porre fine alla sua vita lo ha fatto appunto perchè ha capito che a quel punto la sua non era vita.


Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 13, 2023, 20:24:12 pm
Cercherò di essere chiaro fino alla brutalità 
Sono perfettamente d'accordo. Ti ho capito, ed hai ragione.

Avete ragione.

Tieni conto però dell'esperimento della rana bollita. Se una rana va a finire in una pentola di acqua bollente, salta fuori e si salva, ma se invece l'acqua inizialmente è fredda e la si scalda lentamente, la rana muore bollita.

In certe cose, ci si finisce lentamente, senza nemmeno accorgersene. Si cade in una specie di sonno profondo, nel quale la lucidità non esiste più, e ci si ritrova completamente inermi ed incapaci di reagire. Quando ci si accorge del mostro a cui ci si è affezionati, è ormai "troppo tardi", o almeno questo è quello che si percepisce, perchè si è completamente dipendenti dal mostro. E' come la tossicodipendenza, si attivano le stesse aree del cervello. Ci vuole molta disciplina per liberarsene, perchè dalla prospettiva interna a quell'incubo illusorio in cui si è entrati, la vita senza quel mostro appare priva di senso. E' un incubo mentale da cui è quasi impossibile uscire.

A questo si aggiunga la percezione che abbiamo tutti, della "scarsità" di donne decenti. Questa brutta sensazione fa sì che ci si aggrappi ancora di più a quelle poche che "appaiono" diverse o migliori, anche erroneamente. Questo aumenta enormemente il potere delle narcisiste.


Ma quale amore, siamo nella patologia più conclamata
Quando parlavo di "amore" prima, non intendevo che questo fosse un amore sano e non invece patologico. Intendevo solo che questi meccanismi di attaccamento totale all'altra persona, di base, sono gli stessi che per millenni hanno permesso alle famiglie di restare unite, nonostante ciò che al contrario, tendeva a dividerle. L'attaccamento è negativo quando l'altra persona invece di gioirne, lo utilizza per fare del male, e per nutrire la propria autostima, in modo tossico. Tra l'altro queste narcisiste, sanno di non valere nulla. Hanno problemi seri di autostima, e per questo hanno bisogno di nutrirla con queste bassezze. E' una consolazione per la loro vita miserabile.

Comunque so bene che "chi pecora si fa, il lupo se la mangia". Avete perfettamente ragione. Bisogna imparare a difendersi e a farsi rispettare. Quello che io intendevo, era solo che, il non essere stati in grado di difendersi, non ci rende colpevoli.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 13, 2023, 20:47:54 pm
L'amore familiare non c'entra nulla, chi non ama se stesso non può amare un'altra
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 13, 2023, 20:49:14 pm
Mi ricorderò sempre (perchè ho deciso di non scordarlo più) la frase che un padre (impersonato, se non sbaglio, da Sylvester Stallone) rivolge ad un suo figlio scoraggiato per i  problemi dell'adolescenza: "Finchè tu non avrai fiducia in te stesso e rispetto di te stesso, la tua non sarà vita!". Questa frase me la sono scolpita nella mente.



Grazie ad entrambi. Bellissima scena, densa di significati importanti.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 13, 2023, 20:57:12 pm
L'amore familiare non c'entra nulla, chi non ama se stesso non può amare un'altra
E' complicato. E' vero quel che dici. Ma allora lui non la amava? L'avrebbe tradita, lasciata, umiliata? Le avrebbe mai fatto ciò che lei ha fatto a lui? Non saprei. Non credo. Quando mi sono ritrovato vittima di narcisiste (mai a questi livelli però! ), io non avrei fatto la stessa cosa a loro. Avrò avuto scarso amore per me stesso, ma ricordo di aver fatto del bene a loro.

Certo, è vero che l'amore raggiunge il suo massimo equilibrio, nel momento in cui la persona ama sè stessa innanzitutto, e in tal modo evita dinamiche tossiche per entrambi. Ma queste frasi assolute, di solito semplificano realtà più complesse.

L'amore c'è, solo che è cieco, malato, inconsapevole, non ben interpretato. La persona non riesce nemmeno a guardarsi dentro, per capire le dinamiche in gioco.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 13, 2023, 21:09:14 pm
Non ignoriamo nulla ma la decisione ultima è stata di quell'uomo, e noi non facciamo come le femmine che evadono sempre dalle loro responsabilità.
La solitudine non si elimina (anzi si peggiora) con donne di quella risma e, in quest'epoca, con le donne in generale che fanno sentire anche più soli: https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,24.msg36.html#msg36

Comunque ti ringrazio per l'estratto di quel libro. Molto interessante. Però io non parlavo solo della solitudine come percezione, ma anche come condizione oggettiva. Prima o poi arrivano le malattie, la vecchiaia, la morte. Non si resta giovani e sani per sempre. E a quel punto la paura di restare da soli, non è solo una percezione dovuta a debolezza d'animo, ma ha una base razionale.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 13, 2023, 21:36:15 pm
Non c'è di che.

Il masochismo non è amore, non c'è nulla di romantico e quella non era una relazione ma una parafilia
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Massimo - Agosto 13, 2023, 21:53:37 pm
Non essere capaci di difendersi ( in questo caso si ricorre alla fuga: comportamento poco eroico, se vogliamo, ma avveduto) è un conto. NON VOLERSI DIFENDERE sperando che l'altro/a ti rispetti e ti ringrazi e rimanere lì a farsi prendere a schiaffi è un altro conto. Ha a che fare con la stupidità e l'autolesionismo, soprattutto quando vedi che questa tattica è perdente (lo è sempre). L'esempio della rana bollita non regge: mentre la rana che si adegua NON SI ACCORGE che la temperatura a poco a poco si alza, chi viene offeso, umiliato e deriso si accorge subito di quello che sta succedendo. E fa la scelta: reagire o rimanere passivi, BEN SAPENDO cosa la passività produrrà in futuro: la ripetizione delle offese (e questo quando va bene) e l'aggravamento delle offese (in tutti gli altri casi). Che ognuno faccia la sua scelta quando sarà il suo turno di vivere esperienze del genere. Ma una cosa sappia fin dall'inizio: che l'ultima opzione sarà disastrosa quando l'aguzzina sarà una femmina. La quale avrà trovato il pollo e il fesso di turno al quale far pagare tutte le colpe del genere maschile e sul quale sfogare la perfidia che non può usare, conoscendone e temendone la reazione, su tutti gli altri. In più si rischia, come se non bastasse, il ridicolo. Diceva La Rochefoucault: "il ridicolo disonora più del disonore". Un maschio bullizzato da un altro maschio fa pena e viene compatito. Un maschio bullizzato da una femmina fa ridere e basta.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 13, 2023, 22:35:34 pm
L'"amore" nel XXI secolo:

Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 14, 2023, 17:26:07 pm
Comunque ti ringrazio per l'estratto di quel libro. Molto interessante. Però io non parlavo solo della solitudine come percezione, ma anche come condizione oggettiva. Prima o poi arrivano le malattie, la vecchiaia, la morte. Non si resta giovani e sani per sempre. E a quel punto la paura di restare da soli, non è solo una percezione dovuta a debolezza d'animo, ma ha una base razionale.

Un mio amico è solito ripetere:
"Il tempo è un assassino".

Non c'è dubbio che lo scorrere del tempo porta con sé tutta una serie di problematiche, a cominciare proprio dalla solitudine, per passare agli acciacchi e alle malattie vere e proprie.
Anche il doversi mettere la dentiera, perché non si hanno più i denti, è a dir poco pesante, sia economicamente che psicologicamente.
Ma il fatto è che a noi è toccato vivere in questa epoca, sicuramente migliore di altre per molti aspetti (un tempo si moriva per un nonnulla, non esistevano gli antibiotici, tantomeno l'anestesia, a 20 anni si veniva spediti a crepare in guerra, la vita media fino alla metà dell'Ottocento era inferiore ai 40 anni in quasi tutta l'Europa, non c'erano le comodità odierne; acqua corrente, luce, gas, etc etc), ma peggiore per quanto riguarda i rapporti con l'altro sesso, che sono quello che sono; cioè una schifezza.

Io stesso so già che la mia vecchiaia (sempre SE ci arriverò) sarà una merda; ma lo sarà principalmente per motivi economici, perché al pari di altri milioni di italiani - ma il discorso vale anche per gli abitanti di tanti altri Paesi, fra i quali la ricca Germania -
https://www.glistatigenerali.com/previdenza/germania-tra-20-anni-un-pensionato-su-cinque-sara-povero/
riceverò una pensione di merda, che mi permetterà a malapena di sopravvivere.
Infatti un aspetto che non amo di me è quello di non aver avuto le capacità, il talento di far soldi; e quindi di mettermi via un bel gruzzolo, per poter vivere bene, senza problemi di sorta, in modo di potermi permettere anche di pagare qualcuno che possa badare al sottoscritto, qualora in vecchiaia ne avessi bisogno.
In una società moderna la differenza la fanno i soldi, c'è poco da fare.
Per esempio: un conto è ricevere una pensione di 1000 euro al mese e un conto di 5000; figuriamoci 10.000 o 20.000, come questo avvocato perugino...
http://umbrialeft.it/notizie/perugia-l%E2%80%99avvocato-cartasegna-riavr%C3%A0-pensione-doro-20mila-euro-mensili

Il vecchio detto "i soldi non fanno la felicità" è semplicemente ridicolo.
E' ridicolo innanzitutto perché la felicità sono attimi, momenti della vita che prescindono anche il reddito personale, poi perché i soldi ti danno la tranquillità, la serenità, la consapevolezza che se avrai un problema (risolvibile...*) potrai risolverlo.
Esempio: devi spendere 10.000 euro per sistemarti i denti ?
Devi operarti in un centro privato ?
Devi fare degli esami costosi, in maniera rapida, per salvarti la vita ?
Bene, se hai i soldi puoi farlo; viceversa sei nella merda.
E questi sono solo alcuni esempi tra i tanti che si potrebbero portare.

--------------

* E' chiaro che se vieni colpito da un leiomiosarcoma - la forma di tumore che colpì Giovannino Agnelli -
https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Alberto_Agnelli

puoi avere tutti i soldi che ti pare, ma finirai ugualmente nella tomba

Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Massimo - Agosto 14, 2023, 18:28:17 pm
George Soros è ricchissimo. Se lo vedi è uno scimmione. E anche incazzato perchè sa che non eviterà la morte. Ricco o non ricco. E non ha la mobilità e l'autosufficienza motoria che ha un giovane, per quanto poverissimo sia. Ed è questo che lo fa incazzare, nel suo intimo. Tra i nemici che la ricchezza non è in grado di sconfiggere ci sono la vecchiaia e la morte. I soldi aiutano a risolvere tanti problemi, ma questi no
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 14, 2023, 18:42:18 pm
George Soros è ricchissimo. Se lo vedi è uno scimmione. E anche incazzato perchè sa che non eviterà la morte. Ricco o non ricco. E non ha la mobilità e l'autosufficienza motoria che ha un giovane, per quanto poverissimo sia. Ed è questo che lo fa incazzare, nel suo intimo. Tra i nemici che la ricchezza non è in grado di sconfiggere ci sono la vecchiaia e la morte. I soldi aiutano a risolvere tanti problemi, ma questi no

Ovviamente.
Non a caso ho scritto ciò.

Citazione
Un mio amico è solito ripetere:
"Il tempo è un assassino".

Citazione
* E' chiaro che se vieni colpito da un leiomiosarcoma - la forma di tumore che colpì Giovannino Agnelli -
https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Alberto_Agnelli

puoi avere tutti i soldi che ti pare, ma finirai ugualmente nella tomba


Resta il fatto che in vita è meglio avere parecchi soldi che averne pochi. *
Guadagnare 5000 euro al mese è meglio che guadagnarne 1500; non avere debiti con le banche è molto meglio che averne.
Etc etc etc.


*
https://www.chenews.it/2022/10/13/ignazio-la-russa-stipendio/

Citazione
In qualità di senatore della Repubblica, La Russia riceve una mensilità lorda di 11.555 euro, mentre al netto è di 5.304,89 euro al mese per il ruolo di senatore. A questi si aggiungono una diaria di 3.500 euro. A questi vanno tolti 200 euro in caso idi assenza in aula. Poi c’è un rimborso di 4.180 euro per il mandato e 1.650 euro come rimborso spese tra trasporti e telefonate. In poche parole, facendo un rapido calcolo, il suo stipendio mensile come senatore è di 14.634,89 euro.

Per il ruolo di presidente del Senato l’indennità è maggiore. Secondo quanto è stato riferito e si legge su FanPage, pare che il compenso è di 16 mila euro netti al mese. Una cifra che comprende indennità, rimborsi e diaria. La stessa cifra la riceve il presidente della Camera dei Deputati.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Salar de Uyuni - Agosto 14, 2023, 20:17:20 pm
Mi dispiace ma a questo giro non sono d'accordo per nulla con questo genere di posizioni.
La q.m. se continua con questa piega rischia di chiudere bottega.
Faccio presente una cosa:
qualsiasi cosa faccia l'uomo oggi sbaglia.
E purtroppo ci si mettono in mezzo anche i qemmisti in ciò.
Si fa bullizzare:va deriso, è un coglione
Reagisce:è un mostro patriarcale violento.
La manda affanculo : è un incel.

Non ci siamo.
Neanche in questi continuo sottolineare:''ah con me si prenderebbero calci nel culo''.
E quindi?
Non siamo in una posizione di forza è vero che possiamo reagire leggi o non leggi, ma questa sorta di disprezzo antimaschile di ritorno mi lascia molto perplesso.
Anche perché non porta acqua al nostro mulino è controproducente.
E' normale che l'istigazione al suicidio sia impunita o anzi riceva una risata?
Per quanto mi riguarda no.
Ora non è che io giustifichi o dica: ''ha fatto bene''.
Non poteva fare di peggio.
Dico solo che a parti invertite l'istigatore sarebbe stato giustamente schiaffato in galera.

Vi ricordate Budeikin quello psicologo russo pazzo che si divertiva a plagiare delle adolescenti russe portandole al suicidio?
L'unico vero elemento di realtà di quella roba del blue whale.
Bhe è stato giustamente additato a mostro e arrestato.
E del resto che cos'era, se non un essere disgustoso?
Ma solo perché le sue vittime erano giovani e gnocche?

https://www.news.com.au/lifestyle/real-life/news-life/blue-whale-suicide-game-linked-to-130-teen-deaths-is-just-tip-of-the-iceberg-in-the-worlds-suicide-capital/news-story/62a3f76de05d14db4100fd81a511714c (https://www.news.com.au/lifestyle/real-life/news-life/blue-whale-suicide-game-linked-to-130-teen-deaths-is-just-tip-of-the-iceberg-in-the-worlds-suicide-capital/news-story/62a3f76de05d14db4100fd81a511714c)

A parti invertite ci si fa una risata o si dice ''la colpa è sua''?
Bhe io dico è l'ennesimo doppio standard.
E credetemi se vogliamo attirare giovani uomini nella qm andare a sfotterli perché quasi certamente sono stati ''bullizzati da una donna'', cosa che francamente invece penso riguardi tutti al giorno d'oggi, chi più o chi meno chi in una circostanza chi nell'altra chi più, chi meno, non è una strategia vincente.
E' una strategia lose lose.
Se reagisci sei violento.
Se subisci sei deriso.
Se le mandi affanculo: sei un incel tiraseghe.
Bene.
E allora perché gli altri uomini dovrebbero unirsi a noi, che già siamo 4 gatti?
Che cosa ne hanno da guadagnare?



Non essere capaci di difendersi ( in questo caso si ricorre alla fuga: comportamento poco eroico, se vogliamo, ma avveduto) è un conto. NON VOLERSI DIFENDERE sperando che l'altro/a ti rispetti e ti ringrazi e rimanere lì a farsi prendere a schiaffi è un altro conto. Ha a che fare con la stupidità e l'autolesionismo, soprattutto quando vedi che questa tattica è perdente (lo è sempre). L'esempio della rana bollita non regge: mentre la rana che si adegua NON SI ACCORGE che la temperatura a poco a poco si alza, chi viene offeso, umiliato e deriso si accorge subito di quello che sta succedendo. E fa la scelta: reagire o rimanere passivi, BEN SAPENDO cosa la passività produrrà in futuro: la ripetizione delle offese (e questo quando va bene) e l'aggravamento delle offese (in tutti gli altri casi). Che ognuno faccia la sua scelta quando sarà il suo turno di vivere esperienze del genere. Ma una cosa sappia fin dall'inizio: che l'ultima opzione sarà disastrosa quando l'aguzzina sarà una femmina. La quale avrà trovato il pollo e il fesso di turno al quale far pagare tutte le colpe del genere maschile e sul quale sfogare la perfidia che non può usare, conoscendone e temendone la reazione, su tutti gli altri. In più si rischia, come se non bastasse, il ridicolo. Diceva La Rochefoucault: "il ridicolo disonora più del disonore". Un maschio bullizzato da un altro maschio fa pena e viene compatito. Un maschio bullizzato da una femmina fa ridere e basta.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 14, 2023, 20:22:22 pm
Nemmeno io sono d'accordo con te, quindi ?
La soluzione è mettersi a novanta gradi e dire continuamente "sissignora" ?
Prego, fai pure, accomodati.


Citazione
Si fa bullizzare:va deriso, è un coglione
Reagisce:è un mostro patriarcale violento.
La manda affanculo : è un incel.

Chi è che avrebbe sostenuto ciò in questo forum ?



Citazione
E allora perché gli altri uomini dovrebbero unirsi a noi, che già siamo 4 gatti?


Guarda che alla massa maschile frega meno di zero degli argomenti che trattiamo in questo forum.
Questo a prescindere da ciò che scriviamo.
Della c.d. questione maschile se ne parla da decenni, quindi da molto prima che io stesso iniziassi ad interessarmene; ma a tutt' oggi siamo quattro gatti, come lo erano allora.
Il che sta a dimostrare che agli uomini non interessano assolutamente queste tematiche.


Questo sito lo aprì Rino ben 25 anni fa.
www.altrosenso.info.

Ed anche questo sito di Marco Faraci, inattivo da 20 anni, risale a quel periodo.
https://digilander.libero.it/uomini/index.htm




Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Massimo - Agosto 14, 2023, 21:35:16 pm
Non stavo mancando di solidarietà alle vittime maschili. Stavo criticando la SCELTA di essere vittime. Perdente se sei femmina; disastrosa se sei maschio. Questo è tutto. Se poi SCEGLI di essere vittima di una femmina essendo un maschio, gli effetti disastrosi si assommano al ridicolo che si aggiunge a tutte le altre conseguenze. Quanto all'attrattività di questo Forum Maschile ha ben ragione Frank: la stragrande maggioranza dei maschi su questo Forum non vi affluirebbe comunque, essendo presa da altre problematiche e non avendo a cuore tale tematica. E comunque non mi pare che da parte della popolazione maschile ci sia una grande voglia di concedere solidarietà ai maschi che stanno vivendo situazioni di disagio e di fragilità. Anzi, di solito si affonda il coltello nella piaga. Quindi, non credo proprio che facendo gli infermieri e i soccorritori attireremo interessati. Credo che la chiave consista nel descrivere la situazione così com'è. Chi è intelligente e ha capito che la questione maschile esiste e interessa e coinvolge ognuno di noi, verrà quali che siano i nostri commenti ai singoli casi come il ragazzo bullizzato dalla compagna (?). Gli altri, che rimangano pure dove siano. Evidentemente vogliono una cassa di risonanza delle loro frustrazioni dovute a storie andate male, a delusioni subite dall'altro sesso. Questo Forum è un'altra cosa. E deve rimanere tutt'altra cosa.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 14, 2023, 22:48:59 pm

E' normale che l'istigazione al suicidio sia impunita o anzi riceva una risata?
Per quanto mi riguarda no.
Ora non è che io giustifichi o dica: ''ha fatto bene''.
Non poteva fare di peggio.
Dico solo che a parti invertite l'istigatore sarebbe stato giustamente schiaffato in galera.



Esatto. Sono d'accordo. E' quel che cercavo di dire nei post precedenti.

Frank, Massimo, Vicus, guardate, io capisco il vostro punto di vista e penso abbiate ragione, seppur parzialmente. Del resto, chi ha concesso tutta questa libertà alle donne? Chi ha concesso loro tutti i benefici legali di cui godono in quest'epoca? Ovviamente noi uomini. Abbiamo la terribile colpa, di aver liberato le streghe, dalla "prigione" in cui i nostri avi, saggiamente le avevano confinate.

Eppure siamo molto più forti fisicamente, e se ci fosse una guerra tra noi e le donne, la vinceremmo all'istante. Ma purtroppo è una guerra mentale, nella quale entrano in gioco tantissimi fattori e debolezze esistenziali. Il potere delle donne, si basa sul nostro desiderio.

Se smettessimo di desiderarle e le vedessimo senza la distorsione dovuta al desiderio, ci farebbero talmente tanto schifo, che perderebbero ogni potere su di noi. 

Si potrebbe quindi anche dire, che il vero nemico non è la donna, ma il desiderio. Il nostro vero nemico dunque, è dentro, come affermano i mistici.


E posta così, la questione ha molto senso, e si collega perfettamente col discorso che fate voi.

Bisogna però capire, che quell'uomo, se davvero avesse potuto scegliere, non avrebbe scelto quel destino. E' stato manipolato, distrutto dentro, ucciso. Se fosse così facile scegliere, allora non esisterebbe la psicologia, non esisterebbero gli psicologi e gli psichiatri.

Se ci ghiudichiamo in modo così aspro persino tra di noi, come possiamo pensare di cambiare le cose?

Non che io nutra speranze. Ormai la frittata è fatta, il mondo è destinato a distruggersi.

Ma di certo, le vostre ragioni, andrebbero raccontate meglio, e con maggiore empatia per gli uomini.

Bisogna insegnare agli uomini a resistere alle manipolazioni femminili.

Mai come in quest'epoca, le donne hanno avuto così tante possibilità di manipolarci.

E' un attacco senza precedenti, a cui non siamo mentalmente preparati, soprattutto perchè non ce lo aspetteremmo e abbiamo una visione della donna come creatura angelica, che invece non corrisponde neanche lontanamente alla realtà.

Questa visione irreale ci rende deboli, e completamente impreparati a gestire IL MOSTRO, che invece loro sono realmente, dentro.

NON E' FACILE !!!

E ci sono vite, più fragili di altre. Ci sono uomini che hanno dovuto attraversare l'inferno e per loro non è affatto così semplice scegliere. E almeno noi uomini, dovremmo essere in grado di capirlo.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Salar de Uyuni - Agosto 14, 2023, 23:14:07 pm
Citazione
E dopo quel "vaffanculo" sai già in anticipo, che sarai umiliato e verrai a sapere che la tizia dopo pochissimo ti ha già sostituito, con una facilità impressionante e ti darà la dimostrazione che il "problema" eri tu.
Lo sai già in anticipo, ben prima di pronunciare quel "vaffanculo".

Diciamo una cosa Marco io sono d'accordo con te, secondo me hai colto molte delle criticità
che gli uomini devono affrontare e che richiedono scelte non facili e che hanno un costo comunque
oneroso.
No non è semplice.
Però io sinceramente non credo sia un umiliazione interrompere una relazione che appunto finiva
per essere " in perdita" e constatare che c'è qualcun altro che è disposto a "perdere più di te".
Il punto è che hai detto bene c'è una gara alla remissivita' e questo non so se è la causa del problema
o deriva da altre cause.
In parte temo che questa gara alla remissivita' dipenda proprio dal conferire allo " scopare" il podio
e la priorità nelle scelte maschili, ma non credo sia solo quello.
Purtroppo si parli in giro e dici quello per me è un coglione, e senti dire da uno ancora più coglione: e ma lui scopa.
Si si scopa tu gli rispondi, ma si tura il naso la bocca e le orecchie e pure gli occhi,e sopratutto "che "donne" si scopa...
E giustamente come ha detto Frank la soluzione non è dire sissignora ma quanti sissignora dicono pur di scopare, eppure se tu usi il termine scopare divinizzi anche un coglione, perché è un coglione che "scopa", il punto è proprio che le donne in particolare quelle moderne hanno una mentalità per cui non le devi contraddire, ma neanche proprio nelle cose banali, loro proprio hanno bisogno di sentirsi dire sempre di sì anche proprio perché se tu insinui un no, o un dubbio nel loro mondo di certezze fragili, il loro io cede evidentemente sotto il peso di una realtà che loro non possono e non vogliono sopportare.
Esiste purtroppo questo fenomeno che tu hai descritto e quindi ci si trova di fronte a scelte difficili.
L'esser soli.
Duro sopratutto se dura anni dal termine di una relazione in cui hai detto "vaffanculo".
Duro.
La maggior parte gioca a ribasso, ma è proprio questo il punto.
Certamente io credo non siano matti.
Però un po coglioni si.
Perché poi alla fine tutto ha una logica di prezzo e comunque certi costi sono ingiustificabili un po tipo gli affitti in certe città.
È che dopo un po la solitudine ha un costo anche quella.
Anche le relazioni.
Solo che a posteriori ripeto mi sa che la solitudine ha il costo maggiore.
È un costo gigante.
Io credo che molti uomini paghino dei prezzi improponibili per relazioni di merda con donne di merda, però questo è il mercato e se non si ha un ripiego ripeto per noi uomini è una merda pure la solitudine.
Ergo ripeto io eviterei di lanciare giudizi diciamo così tranchant nei confronti degli uomini che soccombono.
Mettiamola così io ho dato del coglione a certi individui che pur di scopare farebbero di tutto, e sopratutto do del coglione a chi santifica " quello che scopa" perche la scopata ha dei costi, e non possono essere lasciati fuori dalla valutazione.
Sopratutto quella una botta e via santificata da tutti, quella che crea fantasmi emotivi e poi ti tira ancora più il cazzo di quanto ti svuoti le palle.
Ma vuoi toccare questi idoli?
Tuttavia giocare a liquidare una situazione del genere come quella di quell'uomo come semplice coglionaggine è banalizzare.
È la punta di un iceberg.
Mi dispiace per quell'uomo e continuo a ritenere che una società in cui sei ridicolo se sei Bullizzato da una donna sia una società antimaschile.
Per le donne la posizione sia di vittime che di carnefici è win win, se subiscono è perché sono appunto vittime della società patriarcale, se sono carnefici è perché sono le amazzoni tremende che o mio Dio togliamoci di torno che arriva xena la principessa guerriera.
Mentre appunto l'uomo è loose loose perché se subisce è una vittima è un povero coglione se invece mena oh my God la società patriarcale bla bla bla.
Ergo non è semplice, è quindi per me molti uomini sono coglioni, però non sono d'accordo sul fatto che l'uomo non possa essere vittima senza cadere nel ridicolo.
Con queste premesse ripeto chiude la qm.
Vittime io credo, noi uomini di questi tempi,nati con sto cazz di squilibrio vittime lo siamo sul serio.
E non per nascita.
Ma perché nel relazionarci con le donne siamo costretti ( o forse disposti) a pagare un prezzo superiore a quello che pagano loro.

Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Salar de Uyuni - Agosto 14, 2023, 23:37:15 pm
Citazione
  Questa visione irreale ci rende deboli, e completamente impreparati a gestire IL MOSTRO, che invece loro sono realmente, dentro.
Io Marco ti do pienamente ragione.
Però non esageriamo non e' che siano tutte mostri.
Il problema è un altro: che il mostro se è una donna la fa franca perché nessuno la riconosce come tale NEMMENO in un forum di qm.
E questo  lo riconosco è abbastanza grave.
Ma fa anche riflettere sulla situazione.
Evidentemente non è una questione di manipolazione femminile e basta è che loro oggettivamente lavorano su un concetto di virilità fasulla per cui se subisci da una donna sei ridicolo.
I  generale poi l'uomo non deve mai lamentarsi se no...
E allora ciao.
Tutti a vergognarsi.
Ma di cosa?
Che ci siamo tutti in questa barca?
Chi mai parlerà della merda subita?
È un po' come nella lapidazione della peccatrice.
Tutti giocavano a fare i puri e poi Gesù gli ha detto chi non ha peccato scagli la prima pietra.
Io dico dai ragazzi chi non ha subito chi non si è in qualche modo abbassato in una relazione uomo donna scagli la prima pietra.
Io non vi credo se fate i duri.
Magari lo siete anche, ma di sti tempi, subisci comunque anche se sei Schwarzenegger.
Perché?
Non lo so.
Ma se siamo su questo forum è perché evidentemente riteniamo che le cose se proprio non vogliamo usare il termine vittima, non siano a nostro vantaggio, per usare un eufemismo.
E allora importante avere pietà e solidarietà per chi cede e sanzionare chi se ne approfitta.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Salar de Uyuni - Agosto 14, 2023, 23:52:36 pm
Citazione
Abbiamo la terribile colpa, di aver liberato le streghe, dalla "prigione" in cui i nostri avi, saggiamente le avevano confinate.

Anche qui sebbene sia d'accordo con te, non esagererei.
La storia delle streghe in prigione è una sciocchezza femminista.
La società prefemminista non era nessuna prigione.
Il punto è che se una donna era una strega tutti quanti la guardavano giustamente con orrore e la riconoscevano come tale.
Adesso c'è un problema oggettivo nel riconoscere e sanzionare il male se compiuto da una donna.
La donna citata dall'articolo non ho sentito una parola negativa nei suoi confronti, solo  disprezzo per lui.
Lei è non è un essere umano e andrebbe punita, anche in modo grave.
Si per carità ha ragione Vicus sull'uso del termine parafilia.
In Germania un uomo cannibale ha contattato un altro che voleva essere mangiato.
E se l''è  mangiato.
Ok non è amore.
Però il cannibale è un cannibale ed è finito in galera.
Anche se l'altro era consenziente.
Mi domando se anziché un uomo fosse stata una donna cannibale non ci sarebbe stata sanzione ed in fondo lui è solo un coglione?
Magari fa solo "ridere"?
Insomma...
Mmmhhh....
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2023, 00:08:02 am
Il problema è un altro: che il mostro se è una donna la fa franca perché nessuno la riconosce come tale NEMMENO in un forum di qm.

No, guarda, non ci siamo proprio.
Evidentemente non hai mai letto attentamente i miei commenti, dal febbraio 2014 ad oggi, perché altrimenti ti ricorderesti che il sottoscritto, a livello personale, è un fautore della legge del taglione. *
Il che, tradotto, sta a significare che a una tipa del genere potrei tranquillamente frantumare tutte le ossa.
Resta il fatto che non è accettando di tutto, da parte femminile, che si può instaurare una relazione.
Queste cose vanno dette e non occultate, per il "timore" di venire "accusati" di non essere empatici e solidali con chi è vittima di queste stronze di M.

----------------

* Da giovane ero anche un fautore della pena di morte e in casi particolari della tortura (esempio: un terrorista che mette una bomba in una metropolitana e non vuole dire dove ha nascosto l'ordigno), questo a prescindere dal sesso.
Dirò di più: in questo forum son stato l'unico a scriverlo.
Nessun altro si è mai sbilanciato al riguardo, tu compreso.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 15, 2023, 00:18:34 am
Anche qui sebbene sia d'accordo con te, non esagererei.
La storia delle streghe in prigione è una sciocchezza femminista.
La società prefemminista non era nessuna prigione.

Intanto ti ringrazio per i tuoi post, su cui sono d'accordo quasi totalmente.
Ci tengo solo a chiarire alcuni aspetti: è vero, non c'era una prigione vera e propria, ma ad esempio le donne non avevano quasi mai la possibilità di lavorare, non avevano soldi, e la cultura dominante considerava importante che la donna svolgesse il ruolo di madre e di casalinga. Non c'erano le quote rosa, che sono un attacco alla meritocrazia pur di far lavorare le donne, anche se incapaci, e non c'era il mantenimento dopo la separazione. Non c'era nemmeno la possibilità di divorziare, che per il 90% è richiesta dalle donne, ed è quindi un favore alle donne. Potrei continuare per ore... tutti i diritti che hanno oggi, decenni fa se li sognavano.

Le ho chiamate mostri, perchè ciò che è capace di fare una donna, è inimmaginabile. Sono capaci di mentire in un modo spudorato e teatrale, senza nessun rimorso, e dimostrando una sfacciataggine bestiale, persino quando vengono scoperte. Sono cose, che lasciano sgomenti, sconvolti, traumatizzati a vita. Ed è inutile che ti dica, che queste cose le ho vissute io, per primo, sulla mia pelle.
E come giustamente scrivi anche tu, io non so se la durezza e la grande forza d'animo che molti raccontano in questo forum sia veritiera. Mi auguro di si, perchè è una grande qualità, che io avrei voluto possedere.

Ma non mi vergogno di raccontare la verità su ciò che ho vissuto, perchè mi ritengo VITTIMA, e non colpevole.

Di auto-analisi me ne sono fatte infinite, proprio perchè avevo bisogno di capire come avessi potuto farmi trattare così male. Non sono mai arrivato ai livelli di questa triste storia, ma ho comunque dovuto subire valanghe di menzogne, disonestà e tradimenti squallidi.

I motivi sono quelli che ho spiegato nei post precedenti. Penso di poter capire certe dinamiche, proprio perchè almeno in parte le ho vissute su me stesso.

Non è facile.

Perchè c'è qualcosa di mostruoso dietro la malvagità femminile.

E lo dicono persino alcune donne. L'ultima mia ex, la ragazza più falsa che abbia mai conosciuto, una volta me lo disse lei stessa, riferendosi ad alcune sue amiche, "come sa essere falsa una donna, un uomo non potrebbe mai riuscire ad esserlo". Aveva ragione.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2023, 00:23:12 am
Io dico dai ragazzi chi non ha subito chi non si è in qualche modo abbassato in una relazione uomo donna scagli la prima pietra.
Io non vi credo se fate i duri.
Magari lo siete anche, ma di sti tempi, subisci comunque anche se sei Schwarzenegger.
Perché?
Non lo so.
Ma se siamo su questo forum è perché evidentemente riteniamo che le cose se proprio non vogliamo usare il termine vittima, non siano a nostro vantaggio, per usare un eufemismo.
E allora importante avere pietà e solidarietà per chi cede e sanzionare chi se ne approfitta.


Anche in questo caso non hai letto attentamente.
Questo è ciò che ho scritto in un commento precedente.

Citazione
Ascolta, nessuno in questo forum ha mai sostenuto di essere parente di superman, tantomeno di non aver mai avuto rogne con l'altro sesso.
Non si nasce "imparati" (cioè "maestri"), lo si diventa nel tempo, con l'esperienza, che qualcuno definisce "la somma delle fregature".



Il che, tradotto, sta a significare che le inculate le abbiano prese un po' tutti, compreso il sottoscritto.
Solo che nel mio caso risalgono a molto tempo fa, quando ero giovane.
Non a caso, circa 10 anni fa, scrissi che mi ero iscritto in questo forum per "motivi catartici" e non perché credessi a una soluzione dell' irresolubile questione maschile.


Citazione
Ma se siamo su questo forum è perché evidentemente riteniamo che le cose se proprio non vogliamo usare il termine vittima, non siano a nostro vantaggio, per usare un eufemismo.

Ascolta, a livello sociale e legale siamo cittadini di serie B; su questo non ci piove.
Ma che tu ci creda o meno (il che non mi interessa) nei rapporti con l'altro non sono affatto una vittima.
E' un discorso che nel mio caso non sta né in cielo né in terra, soprattutto oggi, anno 2023, all' età di 52 anni.

Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 15, 2023, 00:36:36 am
Osservando questa discussione, non posso non pensare a un fatto importante: che mentre noi uomini siamo sempre a discutere e non riusciamo quasi mai ad esprimere una voce comune, le donne invece sono quasi "uno Stato nello Stato". Sono unite tra di loro (e contro di noi), a prescindere, per il solo fatto di essere donne. Sui social, si auto-elogiano in quanto donne, e scrivono post rivolgendosi esclusivamente a donne, puntando il dito sempre contro gli uomini, a volte velatamente, altre volte in modo ripugnante, ma senza che nessuno si scandalizzi.

Le donne sono sempre unite, a prescindere. Ed è questa la loro diabolica forza.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2023, 00:45:10 am
Esatto. Sono d'accordo. E' quel che cercavo di dire nei post precedenti.

Frank, Massimo, Vicus, guardate, io capisco il vostro punto di vista e penso abbiate ragione, seppur parzialmente. Del resto, chi ha concesso tutta questa libertà alle donne? Chi ha concesso loro tutti i benefici legali di cui godono in quest'epoca? Ovviamente noi uomini. Abbiamo la terribile colpa, di aver liberato le streghe, dalla "prigione" in cui i nostri avi, saggiamente le avevano confinate.

Eppure siamo molto più forti fisicamente, e se ci fosse una guerra tra noi e le donne, la vinceremmo all'istante. Ma purtroppo è una guerra mentale, nella quale entrano in gioco tantissimi fattori e debolezze esistenziali. Il potere delle donne, si basa sul nostro desiderio.

Se smettessimo di desiderarle e le vedessimo senza la distorsione dovuta al desiderio, ci farebbero talmente tanto schifo, che perderebbero ogni potere su di noi. 


Marco, io son lo stesso uomo che da tempo sostiene che agli uomini piacciono molto di più le femmine, di quanto a quest' ultime piacciono gli appartenenti al sesso maschile.
I primi sono poligami, le seconde ipergamiche.
Tutto il resto è consequenziale, compresi i celibi involontari e la prostituzione femminile (vecchia di millenni), che esiste e può esistere solo grazie a quell' asimmetria.
Se tra i due sessi ci fosse una "parità di attrazione", non ci troveremmo qui a fare questi discorsi, che tra l' altro, nella vita di tutti i giorni, è praticamente impossibile ascoltare.


Citazione
Si potrebbe quindi anche dire, che il vero nemico non è la donna, ma il desiderio. Il nostro vero nemico dunque, è dentro, come affermano i mistici.


Il vero nemico è madre natura; ergo, la lunga storia evoluzionistica che la specie umana si porta dietro e che non è possibile cancellare in pochi decenni.

--------------

Leggi queste parole di Rino Barnart.

https://altrosenso.wordpress.com/2020/02/17/lera-degli-sprovveduti-i-maschi/

Citazione
L’Era degli sprovveduti: i maschi
…è solo un’ipotesi
C’è chi ha periodizzato la storia in 4 grandi Età.

Quella Mitologica durata decine di migliaia di anni, fino al sorgere delle grandi religioni che hanno formato il mondo antico con la loro età Teologica.

La terza sarebbe stata quella Ideologica, durata pochi secoli e chiusasi con la fine dell’idea di Rivoluzione. A questa seguirebbe l’età Psicologica, nella quale staremmo entrando in questi decenni.

Molti elementi inducono a dar credito a questa prospettiva e molti altri suggeriscono che essa sia, delle quattro, quella meno confacente alla polarità maschile, non sia un prodotto maschile e trovi gli uomini del tutto spiazzati.

Chi è proiettato da madre natura verso l’esterno, verso il cosmo, non può al tempo stesso essere orientato verso l’interno, attento alle dinamiche interiori. Sue e altrui, dei singoli e dei gruppi.

Questa quarta Età, se fosse, sarebbe allora di polarità femminile. Una stagione storica dalle forme e dalla durata imprevedibili, di fronte alla quale la massa maschile minaccia di essere del tutto sprovvista di strumenti di comprensione e di azione. Spiazzata e spaesata, disorientata e confusa.

Un altro mondo mai visto e, per gli uomini, impensabile. Sconcertante.

E’ un’ipotesi. Scartarla a priori potrebbe rivelarsi un errore. Qui siamo in bilico tra un abbaglio e uno sbaglio, giacché…

…può non essere, ma potrebbe essere davvero…
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2023, 00:51:26 am
Osservando questa discussione, non posso non pensare a un fatto importante: che mentre noi uomini siamo sempre a discutere e non riusciamo quasi mai ad esprimere una voce comune, le donne invece sono quasi "uno Stato nello Stato". Sono unite tra di loro (e contro di noi), a prescindere, per il solo fatto di essere donne. Sui social, si auto-elogiano in quanto donne, e scrivono post rivolgendosi esclusivamente a donne, puntando il dito sempre contro gli uomini, a volte velatamente, altre volte in modo ripugnante, ma senza che nessuno si scandalizzi.

Le donne sono sempre unite, a prescindere. Ed è questa la loro diabolica forza.

Anche questa è una storia vecchia, evidenziata già in passato da alcuni pionieri della QM,

Le femmine conoscono la cosiddetta "solidarietà di genere"; gli uomini no.
Inoltre (e qui mi ripeto) alle femmine non frega nulla degli uomini in quanto tali; a loro interessa l'utilità o meno che i suddetti possono avere nei loro confronti.
A questo aggiungiamo che solo una ristretta minoranza di uomini esercita una reale attrazione verso di loro e il cerchio si chiude.
Non per niente mi viene sempre da sorridere ogni volta che sento parlare di "femmine innamorate".
Quelle che vediamo oggi altro non sono che le femmine "allo stato brado", quindi come sono veramente, senza più limiti né regole.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 15, 2023, 00:59:34 am
Salar, Marco, l'unico errore nei vostri ragionamenti è che li applicate a uno che ha posto in essere comportamenti completamente folli. Di questo passo dovremo esprimere solidarietà con chi si crede Napoleone.
A questi soggetti non si può applicare il topos "si è tolto la vita per amore" perché come quello dell'arto menzionato da Salar, entrano in gioco fattori aberranti impossibili da assimilare a dinamiche affettive normali.
Al massimo si può avere compassione per la sua condizione, ma "si è tolto la vita per amore" proprio non ci sta.
Ma anche nei casi in cui ciò avviene è un comportamento poco intelligente, poco razionale: primo perché oltre alla vita terrena ti giochi anche l'altra (anche se non ci credi); poi perché perdi la vita per una imbecille, anche se non ti chiede di gettarti tra i rovi.
L'amore è scomparso dal genere umano e volerlo vedere in queste galline è imbecillità. Al massimo sono capaci di amare un cane, o di infatuarsi per un galeotto tatuato, ma quello non è amore ma una forma sub-umana, è il caso di dire animalesca di attaccamento.
Parlando di solitudine: l'ultima donna che ho mollato (sapendo e dicendo che sarebbe stata proprio l'ultima) mi disse che avevo l'aria felice come a una festa. Certo che la soltudine può essere dura (ma non sempre), ma le donne oggi sono un tale peso, e aumentano talmente il senso di solitudine che allontanarle è un sollievo indescrivibile, come togliersi la proverbaile scarpa stretta.
Come mai la solitudine maschile sarebbe così dura e quella femminile no?
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 15, 2023, 01:03:13 am
Le femmine conoscono la cosiddetta "solidarietà di genere"; gli uomini no.
Inoltre (e qui mi ripeto) alle femmine non frega nulla degli uomini in quanto tali; a loro interessa l'utilità o meno che i suddetti possono avere nei loro confronti.
A questo aggiungiamo che solo una ristretta minoranza di uomini esercita una reale attrazione verso di loro e il cerchio si chiude.
Non per niente mi viene sempre da sorridere ogni volta che sento parlare di "femmine innamorate".
Quelle che vediamo oggi altro non sono che le femmine "allo stato brado", quindi come sono veramente, senza più limiti né regole.
Sono d'accordo su tutto, tranne su questo estratto di Rino Barnart che hai citato:


Citazione
Chi è proiettato da madre natura verso l’esterno, verso il cosmo, non può al tempo stesso essere orientato verso l’interno, attento alle dinamiche interiori. Sue e altrui, dei singoli e dei gruppi.

Questa quarta Età, se fosse, sarebbe allora di polarità femminile. Una stagione storica dalle forme e dalla durata imprevedibili, di fronte alla quale la massa maschile minaccia di essere del tutto sprovvista di strumenti di comprensione e di azione. Spiazzata e spaesata, disorientata e confusa.

A me pare che chi ha difficoltà a guardarsi dentro e a cogliere le dinamiche interiori, siano proprio le donne, schiave delle loro emozioni, prive totalmente di consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni. Prive di lungimiranza e focalizzate sull'immediato godimento degli aspetti più materiali dell'esistenza. Questa storia che le donne siano più introspettive degli uomini, è davvero una gran stupidaggine.

Lo disse il filosofo Friedrich Nietzsche

Citazione
Le donne sembrano esseri sentimentali, gli uomini lo sono. Gli uomini sembrano esseri crudeli, le donne lo sono.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 15, 2023, 01:11:26 am
Salar, Marco, l'unico errore nei vostri ragionamenti è che li applicate a uno che ha posto in essere comportamenti completamente folli.


Folle lo hanno fatto diventare. Non lo è diventato per scelta. Le donne possono far impazzire, possono distruggere un uomo totalmente. Ciò che può fare una donna, se vuole, è davvero mostruoso ed inesprimibile a parole. Questo è quello che sfugge a molti.

Citazione
Come mai la solitudine maschile sarebbe così dura e quella femminile no?

Perchè le donne non sono quasi mai sole. Sono sempre circondate da altre donne, si supportano a vicenda e sono sempre aiutate dalla società in quanto "donne", quindi vittime a prescindere. Sin da giovanissime, ben sapendo di non valere niente, si circondano di tantissime amiche, con cui "sommare" i pochi neuroni che hanno in testa, perchè sanno bene di non poter contare su sè stesse, perchè non valgono nulla. Quindi preferiscono rapporti anche falsissimi con amiche, rispetto al restare da sole. 
Noi uomini invece contiamo molto di più su noi stessi, e non tolleriamo la falsità come invece fanno le donne, che ci sguazzano. Quindi tendiamo più spesso a tagliare i rapporti basati su falsità. Le donne sono vere e proprie opportuniste. Noi lo siamo molto meno.

Una volta una donna me lo disse chiaro e tondo

Citazione
"io cerco di avere tanti amici, così nel momento del bisogno posso sfruttarli"
.

E lo disse come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Salar de Uyuni - Agosto 15, 2023, 09:14:30 am
Salar, Marco, l'unico errore nei vostri ragionamenti è che li applicate a uno che ha posto in essere comportamenti completamente folli. Di questo passo dovremo esprimere solidarietà con chi si crede Napoleone.
A questi soggetti non si può applicare il topos "si è tolto la vita per amore" perché come quello dell'arto menzionato da Salar, entrano in gioco fattori aberranti impossibili da assimilare a dinamiche affettive normali.
Al massimo si può avere compassione per la sua condizione, ma "si è tolto la vita per amore" proprio non ci sta.
Ma anche nei casi in cui ciò avviene è un comportamento poco intelligente, poco razionale: primo perché oltre alla vita terrena ti giochi anche l'altra (anche se non ci credi); poi perché perdi la vita per una imbecille, anche se non ti chiede di gettarti tra i rovi.
L'amore è scomparso dal genere umano e volerlo vedere in queste galline è imbecillità. Al massimo sono capaci di amare un cane, o di infatuarsi per un galeotto tatuato, ma quello non è amore ma una forma sub-umana, è il caso di dire animalesca di attaccamento.
Parlando di solitudine: l'ultima donna che ho mollato (sapendo e dicendo che sarebbe stata proprio l'ultima) mi disse che avevo l'aria felice come a una festa. Certo che la soltudine può essere dura (ma non sempre), ma le donne oggi sono un tale peso, e aumentano talmente il senso di solitudine che allontanarle è un sollievo indescrivibile, come togliersi la proverbaile scarpa stretta.
Come mai la solitudine maschile sarebbe così dura e quella femminile no?

Se io la dico tutta,  se parlo con amici, se le donne stesse si aprono e tossiscono qualcosa di vero, il movente primo della durata di determinate relazioni, da ambo le parti è la paura della solitudine.
Con alcune differenze importanti, perché si le donne sanno di poter contare su una bassa manovalanza di sostituti e surrogati, ma le più intelligenti arrivano addirittura al concetto chiave:
" che senso ha che lo cambio che tanto ne trovo uno uguale "?
In una donna stupida la possibilità di cambiare per uno uguale è una autorizzazione a fare e farsi inutilmente del male.
Una donna intelligente coglie la dinamica spinosa della questione: " siamo noi a selezionare quel tipo di donna o di uomo, ergo abbiamo delle famose dinamiche interiori che ci spingono verso quel tipo di donna quel tipo di uomo" ergo a che serve un vaffanculo o uno schiaffo se tanto poi me ne riprendo una uguale?"
E quelle coppie vanno avanti.
E di cosa?
Della paura no solo della solitudine, da ambo le parti, ma di rivivere da capo sempre le solite cazzo di situazioni come una punizione dantesca.
Ora so di persone che hanno cambiato e sono andate verso il meglio.
Ma so anche che i vaffanculo rischiano di essere te che seghi il ramo su cui sei seduto.
La questione va riassunta in:
Non è semplice non puoi giudicare.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2023, 09:29:13 am
Sono d'accordo su tutto, tranne su questo estratto di Rino Barnart che hai citato:


A me pare che chi ha difficoltà a guardarsi dentro e a cogliere le dinamiche interiori, siano proprio le donne, schiave delle loro emozioni, prive totalmente di consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni. Prive di lungimiranza e focalizzate sull'immediato godimento degli aspetti più materiali dell'esistenza. Questa storia che le donne siano più introspettive degli uomini, è davvero una gran stupidaggine.

Lo disse il filosofo Friedrich Nietzsche

Ovviamente non è obbligatorio condividere le parole di Rino Barnart, ma resta sempre un fatto: ad interessarsi di certe tematiche e a trattare questi argomenti siamo quattro gatti.
E se questo accade è perché alla massa maschile frega meno di zero delle tematiche relative al femminismo e ai rapporti tra i due sessi.
Viceversa anche forum come questo non esisterebbero, perché non ce ne sarebbe bisogno.

Per esempio, quando cerco di trattare questi argomenti tra amici e conoscenti, nella quasi totalità dei casi mi scontro contro il nulla assoluto.
Assenza totale di idee fuori dagli schemi.
E se ascolto gruppi di uomini e donne che parlano di questi argomenti (esempio: al ristorante) non posso non notare che nella stragrande maggioranza dei casi gli uomini sono totalmente "disarmati" contro le femmine (oltre ad avere una mentalità da perdenti), che al solito dirigono l'orchestra e fanno il bello e il brutto tempo.

Questa impreparazione maschile, questa loro assenza di idee "forti", fuori dagli schemi politicamente corretti e non compiacenti, sta a dimostrare che gli uomini (come gruppo, non come singoli individui) non sono abituati a masticare questi argomenti, anche perché alla base c'è il totale disinteresse verso di essi.
Tutto il resto è consequenziale.

I maschi, già da ragazzini, avrebbero bisogno di figure maschili realmente autorevoli e consapevoli, che sappiano spiegargli e insegnarli come funzionano realmente le femmine e i rapporti tra i due sessi.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Salar de Uyuni - Agosto 15, 2023, 09:41:59 am
No, guarda, non ci siamo proprio.
Evidentemente non hai mai letto attentamente i miei commenti, dal febbraio 2014 ad oggi, perché altrimenti ti ricorderesti che il sottoscritto, a livello personale, è un fautore della legge del taglione. *
Il che, tradotto, sta a significare che a una tipa del genere potrei tranquillamente frantumare tutte le ossa.
Resta il fatto che non è accettando di tutto, da parte femminile, che si può instaurare una relazione.
Queste cose vanno dette e non occultate, per il "timore" di venire "accusati" di non essere empatici e solidali con chi è vittima di queste stronze di M.

----------------

* Da giovane ero anche un fautore della pena di morte e in casi particolari della tortura (esempio: un terrorista che mette una bomba in una metropolitana e non vuole dire dove ha nascosto l'ordigno), questo a prescindere dal sesso.
Dirò di più: in questo forum son stato l'unico a scriverlo.
Nessun altro si è mai sbilanciato al riguardo, tu compreso.

Frank mi sa che c'è un fraintendimento.
Io non sono a favore né della pena di morte né della tortura.
Della " depenalizzazione" dei ceffoni quello si.
Ritengo che ora ai sono sufficientemente lucido e cresciuto da non scandalizzarmi se qualcuno mi dice" le ho mollato un ceffone ".
Non solo non mi scandalizzo, anzi penso sia giusto.
È la misura del limite che manca alle donne e che a noi umani è data innanzitutto dal nostro corpo, ergo la donna va desacralizzata e riumanizzata, il suo corpo , non è quello di Dio, ,ma di un essere umano che caga piscia e si ecciti come me, che suda, e può costantemente morire e ammalarsi.
In molte donne questa cultura che non possono essere toccate crea un senso di onnipotenza che proprio le squilibra le porta a ignorare la realtà.
La realtà che la natura ha consegnato a noi certe chiavi di forza a loro certe altre in ragione dei nostri corpi.
Ergo io depenalizzerei anche la palpita di culto.
Perché?
Perché può insegnarle quello che loro cercano  di evitare a tutti i costi con bugie più o meno grosse:
Che sono umane.
Io ricordo che un trans una volta si è avvicinato e mi ha toccato il cazzo.
Ero in mezzo a una folla.
Lo ammetto non è stato il massimo, anzi è stato piuttosto triste.
Ma ho semplicemente preso quella mano e l'ho spostata.
Non mi sono sentito violato non ho sentito la necessità di gridare bhu bhu sono stato violentato.
Ne di denunciarlo.
Non ho gradito.
Ha fatto parte della merda quotidiana.
Anzi la dico tutta ho cercato di non offendere quel trans.
Sono un essere umano.
Guarda che strano posso toccare ed essere toccato...

Ora ripeto se io mi devo sbilanciare mi sbilancio e dico quello che penso.
Non sono uno che mena, ma ci sono situazione in cui la sberla la capisco perfettamente.
Tuttavia, si tratta di valvole di sfogo.
Oltretutto la massa maschile questi discorsi non li accetta.
Rispondono che loro sono contro  la violenza, pensando di dire chissà che cosa, di dire chissà quale verità,  bhe anch'io sono contro la violenza solo che non sono così ingenuo da vedere solo " alcune forme di violenza" e da non vederne altre, ma sopratutto io nel forum ho già criticato il concetto stesso di violenza che è intrinsecamente fuorviante.
Ma la massa maschile le recepisce queste cose?
E sopratutto noi siamo in una posizione di forza in cui possiamo sul serio permetterci il lusso di menare le mani e di dire quello che ci passa per la testa  (come appunto fanno le donne?).
Non credo quindi a sottolineare che le hai mollato un ceffone io ti rispondo hai fatto bene ma non devi rimarcare ad ogni volta che qualcuno gli va male con una donna.
Perché sei stato fortunato.
Se ti denunciava era una sequela di merda che altroché ceffoni.
Diciamo che l'oggetto della discussione non era questo.
L'oggetto della discussione è non se sia giusto assestare ceffoni, ma se in qualche modo noi non dovremo imparare ad avere pietà e solidarietà per gli uomini che vengono feriti da donne.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2023, 09:51:33 am
I maschi, già da ragazzini, avrebbero bisogno di figure maschili realmente autorevoli e consapevoli, che sappiano spiegargli e insegnargli come funzionano realmente le femmine e i rapporti tra i due sessi.

Il problema, però, è che siamo circondati da cattivi maestri, oppure da uomini che non sono né buoni né cattivi maestri; semplicemente sono indifferenti, quindi non ne parlano e se ne parlano dicono sovente delle banalità, inconsapevoli come sono.
Un esempio che mi riguarda personalmente: mio padre (potrei dire lo stesso dei padri di molti miei amici e conoscenti), ormai ottantenne, che in tal senso è stato una figura inesistente.
Il mio rapportarmi con le femmine in gioventù, è stato una "navigazione a vista"; e son sicuro che questo discorso  vale per tantissimi altri uomini che non conosco.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Salar de Uyuni - Agosto 15, 2023, 10:04:15 am
Detto ciò che ho detto io dico che da un punto di vista di convenienza anche proprio logica di tipogia di società, a noi proprio l'unica strada che ci è data di percorrere ce l'hanno insegnata le femmine stesse.
Quella della vittima.
E' l'unica figura sacra riconosciuta dalla società e non si capisce per quale ragioni, gli uomini, anche avendo a disposizione tutti i crismi della vittima, si devono sentire dire in sostanza:
''Non sei una vittima sei semplicemente un debole.''
Ora se vale la logica della vittima, deve in qualche modo valere anche per gli uomini, se vale la logica di Darwin deve valere in qualche modo anche per le donne.
Se vale la logica della vittima per le donne e quella di Darwin per gli uomini, ecco quegli uomini dovrebbero riflettere che è questo il problema.
Non mi pare che per il momento siamo in grado di gestire i nostri limiti di specie in termini di Darwin.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2023, 10:05:38 am
Frank mi sa che c'è un fraintendimento.
Io non sono a favore né della pena di morte né della tortura.
Della " depenalizzazione" dei ceffoni quello si.
Ritengo che ora ai sono sufficientemente lucido e cresciuto da non scandalizzarmi se qualcuno mi dice" le ho mollato un ceffone ".
Non solo non mi scandalizzo, anzi penso sia giusto.
È la misura del limite che manca alle donne e che a noi umani è data innanzitutto dal nostro corpo, ergo la donna va desacralizzata e riumanizzata, il suo corpo , non è quello di Dio, ,ma di un essere umano che caga piscia e si ecciti come me, che suda, e può costantemente morire e ammalarsi.
In molte donne questa cultura che non possono essere toccate crea un senso di onnipotenza che proprio le squilibra le porta a ignorare la realtà.
La realtà che la natura ha consegnato a noi certe chiavi di forza a loro certe altre in ragione dei nostri corpi.
Ergo io depenalizzerei anche la palpita di culto.
Perché?
Perché può insegnarle quello che loro cercano  di evitare a tutti i costi con bugie più o meno grosse:
Che sono umane.
Io ricordo che un trans una volta si è avvicinato e mi ha toccato il cazzo.
Ero in mezzo a una folla.
Lo ammetto non è stato il massimo, anzi è stato piuttosto triste.
Ma ho semplicemente preso quella mano e l'ho spostata.
Non mi sono sentito violato non ho sentito la necessità di gridare bhu bhu sono stato violentato.
Ne di denunciarlo.
Non ho gradito.
Ha fatto parte della merda quotidiana.
Anzi la dico tutta ho cercato di non offendere quel trans.
Sono un essere umano.
Guarda che strano posso toccare ed essere toccato...

Ora ripeto se io mi devo sbilanciare mi sbilancio e dico quello che penso.
Non sono uno che mena, ma ci sono situazione in cui la sberla la capisco perfettamente.
Tuttavia, si tratta di valvole di sfogo.
Oltretutto la massa maschile questi discorsi non li accetta.
Rispondono che loro sono contro  la violenza, pensando di dire chissà che cosa, di dire chissà quale verità,  bhe anch'io sono contro la violenza solo che non sono così ingenuo da vedere solo " alcune forme di violenza" e da non vederne altre, ma sopratutto io nel forum ho già criticato il concetto stesso di violenza che è intrinsecamente fuorviante.
Ma la massa maschile le recepisce queste cose?
E sopratutto noi siamo in una posizione di forza in cui possiamo sul serio permetterci il lusso di menare le mani e di dire quello che ci passa per la testa  (come appunto fanno le donne?).
Non credo quindi a sottolineare che le hai mollato un ceffone io ti rispondo hai fatto bene ma non devi rimarcare ad ogni volta che qualcuno gli va male con una donna.
Perché sei stato fortunato.
Se ti denunciava era una sequela di merda che altroché ceffoni.
Diciamo che l'oggetto della discussione non era questo.
L'oggetto della discussione è non se sia giusto assestare ceffoni, ma se in qualche modo noi non dovremo imparare ad avere pietà e solidarietà per gli uomini che vengono feriti da donne.


Guarda che anche alzare le mani contro un uomo* comporta tutta una serie di problemi con avvocati, giudici e tribunali; idem se tocchi un minorenne, ma anche se prendi a calci un cane, che magari abbaia tutta la notte e non ti fa dormire...
Resta il fatto che in ambito momas (entità fantomatica) c'è una sorta di tabù ad evidenziare che quelli tra i due sessi sono principalmente rapporti di forza, di potere e non d'amore.
Quando scrivo questo non mi riferisco necessariamente ai muscoli, ma in primis alla personalità, che come era solito dire un maestro di pugilato di mia conoscenza, "la femmina deve subire" (mi riferisco alla personalità eh... poi è chiaro che se un uomo non ce l'ha son cazzi).
Perché i rapporti di forza cominciano proprio da lì, a livello mentale, quindi in base a ciò che dici, a come ti comporti con lei, che genere di atteggiamenti assumi, etc.
Le mani sono l'ultima soluzione, che può arrivare quando gli argini si sono rotti e il fiume è tracimato.


----------------

* Un paio di miei vecchi amici marchigiani, negli anni Novanta dovettero sborsare diversi milioni di vecchie lire per aver menato due uomini.
Uno di questi ne dovette tirar su dieci di milioni (gli aveva fratturato la mascella), che all' epoca erano tanta roba.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2023, 10:15:51 am
Detto ciò che ho detto io dico che da un punto di vista di convenienza anche proprio logica di tipogia di società, a noi proprio l'unica strada che ci è data di percorrere ce l'hanno insegnata le femmine stesse.
Quella della vittima.
E' l'unica figura sacra riconosciuta dalla società e non si capisce per quale ragioni, gli uomini, anche avendo a disposizione tutti i crismi della vittima, si devono sentire dire in sostanza:
''Non sei una vittima sei semplicemente un debole.''
Ora se vale la logica della vittima, deve in qualche modo valere anche per gli uomini, se vale la logica di Darwin deve valere in qualche modo anche per le donne.
Se vale la logica della vittima per le donne e quella di Darwin per gli uomini, ecco quegli uomini dovrebbero riflettere che è questo il problema.
Non mi pare che per il momento siamo in grado di gestire i nostri limiti di specie in termini di Darwin.


Ora immagina di essere in un forum internazionale, dove scrivono uomini da tutte le parti del mondo, quindi da Ovest a Est; cosa credi ti risponderebbero ?
Quale credi sarebbe la risposta di un uomo russo o daghestano ?
Oppure cinese o coreano ?
Magari afgano o iraniano ?

Ma anche un greco o un albanese cosa replicherebbero ?
E un tedesco ?
Un francese ?
Uno spagnolo ?
Un portoghese ?
Credi condividerebbero le tue parole ?
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Salar de Uyuni - Agosto 15, 2023, 10:27:28 am
Non mi interessa quello che dice uno che vive in Afghanistan e conosce la fame e la logica del se non usi le armi gli imperi non se ne vanno.
Lui sopravvive nel suo contesto io nel mio.
In mezzo al deserto, fuori dalla prigione o conforto della ''civiltà'', valgono altre regole e altre morali.
Non di certo quella della vittima.
Leggendo Lawrence d'Arabia ho compreso la morale degli arabi e dell'Islam, lui si è avvicinato ha imparato la ''logica del deserto''.
Cosa mi risponderebbe un arabo?
Che prima di tutto si deve difendere l'onore.
Ok.
Se però venisse qui nella ''civiltà'' se fosse sufficientemente intelligente proverebbe a fare quello che ha fatto Lawrence d'Arabia al contrario.
Proverebbe a capire.
Anche noi abbiamo il nostro deserto, ma è molto diverso dal loro, è il deserto anomico urbano.
Sono situazioni nuove, ci mettono in difficoltà, metteranno in difficoltà anche loro a momento giusto.
Anche i giapponesi prima facevano i samurai e poi...poi si sono in qualche modo ''adeguati'' e si sono ammalati di alcune malattie nostre cui si sentivano immuni.
Del giudizio di un Tuareg o di uno sciamano siberiano io non dico che non mi interessi, dico che non è molto utile se non cerca di capire.
E vale anche per noi uomini che parliamo italiano.
Se non ci sforziamo di capire partono solo giudizi tranchant.
Che sono inutili.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Salar de Uyuni - Agosto 15, 2023, 10:51:26 am
Anzi ho come un impressione, che nell'Islam esistano comunque enormi sacche di potere femminile enorme non riconosciute dal grido degli stupidi ''liberiamo le loro donne''.
C'è un pò di Islam anche in Italia e c'è qualcosa di incestuoso nel rapporto madre figlio nelle società arabe e islamiche e in parte anche in Italia anche sopratutto nel sud.
Sono effettivamente tutti argomenti tabù e lo sono sia per loro che per noi.
Il rapporto madre figlio è uno dei grandi assenti della qm eppure io lo so, che lì c'è molto veleno.
Ricordo che una femminista disse:
''non sento mai che parlate male delle vostre madri''
Queste donne proprio proprio stupide non sono tutte.
Anche le femministe qualcosa di giusto lo dicono.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Salar de Uyuni - Agosto 15, 2023, 11:32:20 am
Per Marco, Rino sulle donne che sono più psicologiche ha colto un aspetto importante.
La psicologia non è una scienza e nemmeno legge.
Può essere usata come tutti gli strumenti per fare del bene o fare del male.
La questione è che ho l'impressione che tu Marco hai dentro una grossa sofferenza e quindi comprendi meglio la sofferenza di altri.
Ma la questione è che si le donne hanno questo vantaggio strutturale che guardano le sabbie mobili dell'interiore.
Ora si può usare la psicologia per esercitare un dominio totale e completo (che difesa ha l'uomo nei confronti di una donna che gli fa da psicologa?) per manipolare ma anche per tagliare certi alberi alla radice.
La psicologia ha una valenza.
Non è che tutte le donne siano mostri, si, lo riconosco, hanno questa falsità di base che non piace neanche a me, ma la donna psicologizza a torto o ragione.
Si chiede se il ruolo di vittima le calza a pennello o la soffoca sempre nella stessa merda.
Noi siamo magneti, attiriamo certe persone o situazioni il che non significa che siamo colpevoli significa appunto che non sarà un vaffanculo o un ceffone a liberarci dalle situazioni del cazzo che sistematicamente attiriamo.
Le donne assolutizzano.
Ci sono quelle che sono tutte vittime loro, tutti stronzi gli ex, ci sono quelle che ''ah guai a far la vittima'' anche se non so, ti viene un tumore.
''Devi imparare ad apprezzare la vita''
Solgono dire.
Guai a lamentarti bambino!
Non si fa la vittima!
Ed è lì che già ti rendi conto che le manderai a cagare.
Che devi pure dire grazie.
E il grazie di fronte a certi atteggiamenti è peggio di quello che si è buttato dal quinto piano per farle un piacere.
Eppure un briciolo di ragione ce l'hanno.
Perché il rischio concreto del ''fare la vittima'' e il ritrovarsi sempre le solite e i soliti aguzzini mutatis mutandis.
Ergo vanno messi dei paletti e deassolutizzati i ruoli di vittima e carnefice.
Le donne su certi aspetti e in generale non hanno mai mezze misure.
Per loro, o nessuno è una vittima, oppure tutti sono vittime.
Se vai su psicoadvisor la psicologa dei mejcojoni ti spiegherà che la tua relazione è ''tossica'' quale che essa sia, ti darà le 5 regole per riconoscerla, ma non ti darà gli strumenti per trovarne una decente.
Queste sono le ''psicologhe dei mejcojoni'' e abbondano su internet.
In sostanza tutte le relazioni sono ''tossiche'' se tu fai una ricerca su google.
La psicologa dei mejcojoni ovviamente non si chiede se in una società di relazioni tossiche ad essere tossico sia il rapporto uomo o donna in sé o il rapporto uomo donna nel mondo nuovo.
Per la loro la legge della psicologia è che deve rassicurare , non detonare delle verità devastanti, devastanti per loro e non per gli altri.
Ma la psicologia se presa in mano da un uomo temo che sarà come l'atomica loro per il momento tirano bombe convenzionali, all'uomo interessa la verità oggettiva dell'interiore?
L'uomo vuole l'oggettivo nel soggettivo, e non viceversa.
Vuole l'equazione precisa.
Psicoadvisor e la psicologa de mejcojoni se le può mettere in quel posto le relazioni tossiche.
Sono solo parole di moda.
Si gli uomini devono imparare la psicologia.
Proprio per capirsi e scindere il loro atomo di coscienza, ma le conseguenze sono del genere bomba atomica.
Forse.
Noi uomini dovremmo essere attirati da questo rischio di conoscere la verità dentro di noi, e la verità è fuori o dentro?
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Cassiodoro - Agosto 15, 2023, 11:35:06 am

Se smettessimo di desiderarle e le vedessimo senza la distorsione dovuta al desiderio, ci farebbero talmente tanto schifo, che perderebbero ogni potere su di noi.
........
Bisogna insegnare agli uomini a resistere alle manipolazioni femminili.

Non ci farebbero "schifo", ma sarebbero per noi indifferenti e le ignoreremmo, si chiama " Distacco emotivo".
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 15, 2023, 11:42:35 am
Se io la dico tutta,  se parlo con amici, se le donne stesse si aprono e tossiscono qualcosa di vero, il movente primo della durata di determinate relazioni, da ambo le parti è la paura della solitudine.
Con alcune differenze importanti, perché si le donne sanno di poter contare su una bassa manovalanza di sostituti e surrogati, ma le più intelligenti arrivano addirittura al concetto chiave:
" che senso ha che lo cambio che tanto ne trovo uno uguale "?
In una donna stupida la possibilità di cambiare per uno uguale è una autorizzazione a fare e farsi inutilmente del male.
Una donna intelligente coglie la dinamica spinosa della questione: " siamo noi a selezionare quel tipo di donna o di uomo, ergo abbiamo delle famose dinamiche interiori che ci spingono verso quel tipo di donna quel tipo di uomo" ergo a che serve un vaffanculo o uno schiaffo se tanto poi me ne riprendo una uguale?"
E quelle coppie vanno avanti.
E di cosa?
Della paura no solo della solitudine, da ambo le parti, ma di rivivere da capo sempre le solite cazzo di situazioni come una punizione dantesca.
Ora so di persone che hanno cambiato e sono andate verso il meglio.
Ma so anche che i vaffanculo rischiano di essere te che seghi il ramo su cui sei seduto.
La questione va riassunta in:
Non è semplice non puoi giudicare.
Questo è vero ma incontra alcuni insormontabili limiti. Per esempio io non penso di "attirare" donne superficiali e ignoranti; è che non ce ne sono altre in giro. Ma credo che il masochismo fatale del nostro eroe non poteva che interessare una donna così e viceversa
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Paol - Agosto 15, 2023, 12:49:57 pm
Il biasimo di Momas-MRA nei confronti di uomini deboli o presunti tali o semplicemente bluprofondopillati ( ma bisognerebbe conoscerne il vissuto!) Rischia di essere la riproposizione inconsapevole di istanze storiche della ginolatria e utilitarismo antimaschile volti alla già citata e ben nota manipolazione di genere nei confronti degli uomini.
******
P.S.il programma ( ?)mi sottolinea in rosso " bluprofondopillati" e fin qui hoc, ma anche "ginolatria" e " antimaschile"!
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Cassiodoro - Agosto 15, 2023, 12:56:22 pm
.....essere la riproposizione inconsapevole di istanze storiche della ginolatria e utilitarismo antimaschile volti alla già citata e ben nota manipolazione di genere nei confronti degli uomini.
******
Cercare di insegnare agli uomini a non suicidarsi o farsi del male per una qualsiasi donna non lo trovo per niente antimaschile.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 15, 2023, 13:06:44 pm
Cercare di insegnare agli uomini a non suicidarsi o farsi del male per una qualsiasi donna non lo trovo per niente antimaschile.
:drinks:
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2023, 15:21:01 pm
Non mi interessa quello che dice uno che vive in Afghanistan e conosce la fame e la logica del se non usi le armi gli imperi non se ne vanno.
Lui sopravvive nel suo contesto io nel mio.
In mezzo al deserto, fuori dalla prigione o conforto della ''civiltà'', valgono altre regole e altre morali.
Non di certo quella della vittima.
Leggendo Lawrence d'Arabia ho compreso la morale degli arabi e dell'Islam, lui si è avvicinato ha imparato la ''logica del deserto''.
Cosa mi risponderebbe un arabo?
Che prima di tutto si deve difendere l'onore.
Ok.
Se però venisse qui nella ''civiltà'' se fosse sufficientemente intelligente proverebbe a fare quello che ha fatto Lawrence d'Arabia al contrario.
Proverebbe a capire.
Anche noi abbiamo il nostro deserto, ma è molto diverso dal loro, è il deserto anomico urbano.
Sono situazioni nuove, ci mettono in difficoltà, metteranno in difficoltà anche loro a momento giusto.
Anche i giapponesi prima facevano i samurai e poi...poi si sono in qualche modo ''adeguati'' e si sono ammalati di alcune malattie nostre cui si sentivano immuni.
Del giudizio di un Tuareg o di uno sciamano siberiano io non dico che non mi interessi, dico che non è molto utile se non cerca di capire.
E vale anche per noi uomini che parliamo italiano.
Se non ci sforziamo di capire partono solo giudizi tranchant.
Che sono inutili.


Salar, non svicolare...
Ho fatto riferimento anche ad altri...

Citazione
Ma anche un greco o un albanese cosa replicherebbero ?
E un tedesco ?
Un francese ?
Uno spagnolo ?
Un portoghese ?

Questi fanno parte della nostra civiltà (senza virgolette).
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2023, 15:28:57 pm
Cercare di insegnare agli uomini a non suicidarsi o farsi del male per una qualsiasi donna non lo trovo per niente antimaschile.

Infatti.
Solo che affermazioni del genere passano per "non empatiche" e "non solidali" verso quegli uomini vittime di femmine di M.
Fra le cose che andrebbero insegnate ai ragazzi, c'è quella di non piangere assolutamente di fronte alle femmine, tranne che per  motivi gravi, come la morte di un familiare o di un amico.
Mai farlo per altre ragioni, a cominciare da quelle amorose, perché le femmine non sono state programmate da madre natura a gestire le problematiche maschili, ed inoltre i pianti di un uomo non generano alcuna vera comprensione, nessuna empatia da parte femminile, specie se si tratta della "propria donna", alla quale le summenzionate lacrime faranno pure asciugare gli umori vaginali e conseguentemente la tipa se ne cercherà un altro che non piange e che gliela farà bagnare.
Piaccia o meno le femmine son così.
Lor signore e signorine non funzionano come gli uomini; sarebbe il caso di prenderne atto una volta per tutte.
Ripeto: sarebbe bello se la specie umana fosse diversa da come è; ma purtroppo è quello che è.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Paol - Agosto 15, 2023, 15:58:13 pm
Colpevolizzare e disprezzare gli uomini deboli o non consapevoli non serve a nulla e non insegna non suicidarsi. Se non magari ( a chi disprezza e colpevolizza) a sentirsi, "migliore". E un atteggiamento' parte dell'eterna conflittualità interna al genere maschile.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2023, 17:40:01 pm
Colpevolizzare e disprezzare gli uomini deboli o non consapevoli non serve a nulla e non insegna non suicidarsi. Se non magari ( a chi disprezza e colpevolizza) a sentirsi, "migliore". E un atteggiamento' parte dell'eterna conflittualità interna al genere maschile.

Ma mi spieghi chi cazzo è che in questo forum sta disprezzando gli uomini deboli ?
Non credi sarebbe l'ora di darci un taglio a queste cazzate ?

Ma poi, credi veramente che la soluzione stia nel comportarsi come le femmine ?
Cioè nell' atteggiarsi a vittime di tutto e di tutti ?

Ascolta, anche se non ti piace sentirtelo dire, le lacrime maschili non suscitano alcuna empatia nelle femmine; idem in una caterva di uomini.
Prenderne atto è già un buon passo in avanti.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Paol - Agosto 15, 2023, 18:22:14 pm
Ma mi spieghi chi cazzo è che in questo forum sta disprezzando gli uomini deboli ?
Non credi sarebbe l'ora di darci un taglio a queste cazzate ?

Ma poi, credi veramente che la soluzione stia nel comportarsi come le femmine ?
Cioè nell' atteggiarsi a vittime di tutto e di tutti ?

Ascolta, anche se non ti piace sentirtelo dire, le lacrime maschili non suscitano alcuna empatia nelle femmine; idem in una caterva di uomini.
Prenderne atto è già un buon passo in avanti.

Quello che mi piace o no sentirmi dire è un problema mio. Non ho nemmeno scritto che la soluzione stia nel comportarsi come le femmine . Alcuni dei primi post di questo topic e altri nel forum anche in passato motivano quanto ho scritto su colpevolizzazione disprezzo dei deboli, comunque non riferito solo ai partecipanti al forum, essendo una considerazione generale . Comunque il tono della tua risposta mi lascia piuttosto sconcertato e pertanto cesso, con questo post ,la mia partecipazione a questo topic
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 15, 2023, 21:06:07 pm
Colpevolizzare e disprezzare gli uomini deboli o non consapevoli non serve a nulla e non insegna non suicidarsi. Se non magari ( a chi disprezza e colpevolizza) a sentirsi, "migliore". E un atteggiamento' parte dell'eterna conflittualità interna al genere maschile.

Si, era quello che intendevo anche io nei primi post.

Comunque credo che si possa riassumere tutta la discussione, considerando che questa può arricchirci se ognuno comprende e indaga la motivazione del fastidio che prova nel leggere le parole altrui.

E' vero, bisogna imparare a farsi rispettare. Io per primo devo impararlo.

Ma è anche vero che è giusto sottolineare l'ingiustizia, di una assassina che è LIBERA. E questo è scandaloso.

E non ho sentito nessuno in questa discussione (a parte Salar e Paol), indignarsi per questo scandalo. Come se, sotto sotto, anche voi lo consideriate normale.

E finchè noi uomini siamo tolleranti verso queste ingiustizie e non ci incazziamo a dovere, DENUNCIANDOLE (come ha fatto l'utente "giovane" pubblicando questo post) la questione maschile sarà sempre vista nella società come una barzelletta per ridere.


Ogni tanto è necessario affrontare il problema che siamo VITTIME della malvagità femminile. VA DETTO SENZA VERGOGNA E SENZA DARE NESSUNA COLPA AGLI UOMINI. Perche ce ne danno già abbastanza le donne, e penso siano sufficienti.

E NON SERVE A NIENTE CHE CI DIAMO LA ZAPPA SUI PIEDI DA SOLI. OGNI TANTO DOVREMMO IMPARARE A FARE SQUADRA ANCHE NOI, COME FANNO LE FEMMINE. Altrimenti non saremo mai presi sul serio.
. Tutto questo va denunciato senza se e senza ma.

Poi che questo uomo non sia riuscito a difendersi, è un altro problema. Ma il non riuscire a difendersi, NON INVERTE i ruoli vittima carnefice e non cambia DI UNA VIRGOLA la gravità assoluta della situazione e di ciò che è avvenuto.

Io quella donna la voglio IN CARCERE, per svariati decenni. Non fosse altro per evitare che possa fare altro male.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 15, 2023, 21:25:00 pm
Per Marco, Rino sulle donne che sono più psicologiche ha colto un aspetto importante.


Le donne sono manipolatrici.

Ma questo non significa che siano sveglie o che conoscano la psicologia o che si guardino dentro. Se conoscessero la psicologia, si accorgerebbero di essere delle nullità assolute, si guarderebbero dentro con onestà, come fa ogni persona sveglia, che si accorge di quanto è sterminata la propria ignoranza e di quanto ha da imparare. Quindi la smetterebbero di affliggere il prossimo, fare del male e manipolare subodolamente.

Si può manipolare il prossimo, pur essendo degli zombie inconsapevoli. Perchè non è la ragione che manipola l'altro, ma l'istinto animale vecchio milioni di anni. In definitiva è la natura che ti manipola, attraverso di loro. Loro sono solo schiave inconsapevoli.

L'onestà di guardarsi dentro, è una cosa che le donne non conoscono in una intera vita, occupate come sono in cose frivole, inutili e nell'ossessione di farsi belle fuori, identificandosi totalmente con il proprio corpo.

Vicus in un altro topic, scrisse giustamente "Le donne lavorano su sè stesse, solo davanti a uno specchio".

Tutti i più grandi maestri spirituali, antichi, ma soprattutto moderni sono uomini. Per cui, continuo a sostenere che l'uomo, sia infinitamente più sveglio e più capace di osservare l'interiorità, di quanto possa vantarsi di farlo una donna, che invece è tutta apparenza e banalità. Proprio per questo l'uomo tende, almeno mediamente, ad essere più sincero, a non manipolare gli altri, e a non usare queste arti diaboliche.

Non c'è nessuna consapevolezza del mondo interiore, in chi manipola gli altri per il proprio egoismo e materialismo squallido.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 16, 2023, 03:29:04 am
non ho sentito nessuno in questa discussione (a parte Salar e Paol), indignarsi per questo scandalo
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,18999.msg206670.html#msg206670
Resta da chiarire perché la solitudine maschile sarebbe così insopportabile e quella femminile no. Le donne sarebbero piene di (false) amiche. Perché gli uomini non avrebbero amici?
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 16, 2023, 19:27:36 pm
Vabbè, è come discutere con i muri...
Mah...


https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,18999.msg206711.html#msg206711
Citazione
No, guarda, non ci siamo proprio.
Evidentemente non hai mai letto attentamente i miei commenti, dal febbraio 2014 ad oggi, perché altrimenti ti ricorderesti che il sottoscritto, a livello personale, è un fautore della legge del taglione. *
Il che, tradotto, sta a significare che a una tipa del genere potrei tranquillamente frantumare tutte le ossa.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 16, 2023, 19:36:03 pm
Si, era quello che intendevo anche io nei primi post.

Comunque credo che si possa riassumere tutta la discussione, considerando che questa può arricchirci se ognuno comprende e indaga la motivazione del fastidio che prova nel leggere le parole altrui.

E' vero, bisogna imparare a farsi rispettare. Io per primo devo impararlo.

Ma è anche vero che è giusto sottolineare l'ingiustizia, di una assassina che è LIBERA. E questo è scandaloso.

E non ho sentito nessuno in questa discussione (a parte Salar e Paol), indignarsi per questo scandalo. Come se, sotto sotto, anche voi lo consideriate normale.



Marco, questo è ciò che avevi scritto tre giorni fa, in risposta a Massimo (e poi a Vicus).

https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,18999.msg206680.html#msg206680
Citazione
Sono perfettamente d'accordo. Ti ho capito, ed hai ragione.

Avete ragione.

Non ti sembra di essere contraddittorio ?
Sai, io sapevo già, nel momento in cui l'hai postata, che la tua non era una risposta sincera.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 16, 2023, 21:35:01 pm
Anche noi abbiamo il nostro deserto, ma è molto diverso dal loro, è il deserto anomico urbano.
Sono situazioni nuove, ci mettono in difficoltà, metteranno in difficoltà anche loro a momento giusto.
Anche i giapponesi prima facevano i samurai e poi...poi si sono in qualche modo ''adeguati'' e si sono ammalati di alcune malattie nostre cui si sentivano immuni.
La chiave delle malattie occidentali l'hai già trovata, è l'anomia. Gli italiani schifano se stessi, le proprie radici (incidentalmente cristiane) e proprio ora coninciano a passare le leggi sull'eutanasia, in regioni insospttabili come Veneto e Friuli.
L'anomia può panche essere - e d è - indotta e pilotata.
Inutile però fare certi discorsi, non vogliono saperne e preferiscono l'ambiente urbano più falso e artificiale che li mantiene ben saldi nel nichilismo, che sfocia in forme parossistiche come quelle che abbiamo appena visto
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Massimo - Agosto 17, 2023, 11:57:03 am
Quali che siano le colpe (e le porcherie) della società attuale, esiste ancora la responsabilità individuale. Di reagire ai torti, agli insulti e alle provocazioni e alle ingiustizie o di sopportarle pazientemente e passivamente. Sapendo benissimo cosa poi accadrà. Inevitabilmente.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Cassiodoro - Agosto 17, 2023, 13:54:41 pm

Tutti certamente condanniamo il comportamento della donna in questione, e anche dei giudici, se la storia è vera, come lo sicuramente lo è, io credo.

Ma tra cercare di fare punire una istigazione al suicidio o prevenire un suicidio io dedico le mie (poche) forze a prevenire i possibili suicidi, qualsiasi sia la causa di questi gesti contro se stessi.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 17, 2023, 22:39:36 pm

Marco, questo è ciò che avevi scritto tre giorni fa, in risposta a Massimo (e poi a Vicus).

https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,18999.msg206680.html#msg206680
Non ti sembra di essere contraddittorio ?
Sai, io sapevo già, nel momento in cui l'hai postata, che la tua non era una risposta sincera.
Ho solo cercato di comprendere al meglio possibile il vostro punto di vista. E confermo che ci sono elementi di verità. Avete ragione quando sostenete la necessità di imparare a difendersi. E' vero. Penso però che vi siate espressi male, o comunque in un modo infelice. Quasi infierendo su un morto. Ed è stato molto brutto. Non vedo contraddizione nelle mie parole.

Mi esprimo meglio su un particolare: la condanna del fatto avvenuto e delle responsabilità della donna, c'è stata solo DOPO la mia indignazione e quella di altri pochi utenti. Non è stata spontanea. Certo, meglio che niente. Ma le vostre prime parole, sono state di condanna dell'uomo morto, non della donna. Nessuna parola era stata detta sulla malvagità della donna in questione, ma anzi c'è stato un accanimento sul povero fesso suicida. E questo indica molte cose e fa riflettere. Poi avete corretto il tiro (e menomale! ).


Ma tra cercare di fare punire una istigazione al suicidio o prevenire un suicidio io dedico le mie (poche) forze a prevenire i possibili suicidi, qualsiasi sia la causa di questi gesti contro se stessi.
Certo, ma una cosa non esclude l'altra. Si tratta solo di spiegarsi meglio. E' stato detto che le colpe erano equamente distribuite, e che anzi, la colpa maggiore era proprio dell'uomo. Ma stiamo scherzando? Questo è stato detto. Che cosa dovrebbero pensare i famigliari di quel ragazzo, che chiedono giustamente giustizia, se leggessero questo forum?  Poi per fortuna hanno tutti cercato di correggersi e lo apprezzo, come ho già scritto in post precedenti.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 17, 2023, 23:11:45 pm
Non so a chi ti riferisca, ma ho scritto che la responsabilità ultima è stata dell'uomo, perché lui si è tolto la vita, non è stata lei a farlo se non in senso morale, metaforico ecc. ma NON materiale.
Se una donna sfascia una famiglia non possiamo incolpare la cattiva educazione, la società, il gatto morto da poco, l'eventuale cattivo carattere di lui, la depressione o il mestruo. E' LEI la prima responsabile. Non vedo perché per un uomo debba essere diverso
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 17, 2023, 23:37:07 pm
Quando ero ragazzino, proprio nella casa accanto alla mia, un uomo si impiccò. Da anni noi del vicinato, sentivamo i litigi, le urla e le continue aggressioni verbali della moglie nei confronti di lui. Una volta lui giustamente le rispose "tu avveleni anche l'aria che respiri".
Finchè una mattina, ci svegliammo con le urla della donna, che trovò lui sul terrazzo, impiccato. Dal terrazzo di casa mia, lo vidi..... nonostante i miei genitori abbiano cercato di dissuadermi dal vedere quella scena. Da ben prima che accadesse il fatto, la donna in questione, era già soprannominata "la strega".

So che il cattolicesimo giudica molto negativamente chi si suicida. Addirittura in passato, in alcuni casi è accaduto che non siano neppure stati celebrati i funerali per i morti suicidi.

Personalmente tendo invece a provare molta compassione per chi arriva a questo gesto. Perchè chi si toglie la vita, giunge ad una disperazione così grande che supera persino la paura della morte, che è la paura più grande che ci sia, insieme alla paura della sofferenza. Affinchè la disperazione superi addirittura la paura della morte, deve accadere qualcosa di terrificante nella mente di un essere umano. Una sofferenza inimmaginabile, qualcosa che distrugge completamente l'animo, in modo irrimediabile.

E spesso, chi giunge a queste sofferenze, sono proprio le persone più disadattate a questa società malata, quelle che non sono mai riuscite ad adeguarsi alla mediocrità delle idee e dei valori dominanti.

Per questo, secondo me, meritano moltissimo rispetto e compassione. E non giudizio. Il giudizio feroce invece lo meritano semmai i mostri che inducono gli altri al suicidio.

Gli uomini si suicidano quasi 4 volte di più, rispetto alle donne.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 18, 2023, 02:47:03 am
Veramente il divieto dei funerali esisterebbe ancora. Ecco cosa dice il Catechismo:

Il suicidio contraddice la naturale inclinazione dell'essere umano a conservare e a perpetuare la propria vita. Esso è gravemente contrario al giusto amore di sé. Al tempo stesso è un'offesa all'amore del prossimo, perché spezza ingiustamente i legami di solidarietà con la società familiare, nazionale e umana, nei confronti delle quali abbiamo degli obblighi. Il suicidio è contrario all'amore del Dio vivente.
Se è commesso con l'intenzione che serva da esempio, soprattutto per i giovani, il suicidio si carica anche della gravità dello scandalo. La cooperazione volontaria al suicidio è contraria alla legge morale.

Giusto avere compassione ma i suicidi di regola non si salvano. Fa riflettere una storia (vera ovviamente) del Curato d'Ars che era la compassione in persona. Una vedova pregava per il marito che si era lanciato dal ponte temendo che la sua preghiera fosse vana. Il Santo Curato d'Ars, che non la conosceva, senza neppure salutarla le disse: "Sii serena, tuo marito è salvo perché si è pentito mentre cadeva". In altre parole se non si fosse pentito, non si sarebbe salvato.

Citazione
deve accadere qualcosa di terrificante nella mente di un essere umano. Una sofferenza inimmaginabile, qualcosa che distrugge completamente l'animo, in modo irrimediabile.
Non necessariamente, tanti si uccidono per leggerezza e per capriccio, per sfidare la sorte (note le prove di "coraggio" in rete che culminano col suicidio) e mero nichilismo.
Non conviene sfidare la sorte perché dopo non c'è ritorno
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Massimo - Agosto 18, 2023, 09:34:05 am
Vedo che qui si continua a confondere la solidarietà con la responsabilità e la colpa morale. Quest'ultima è tutta della strega (l'ultimo caso qui citato). La solidarietà va tutta all'uomo evidentemente troppo sensibile o troppo fragile per reggere il rapporto con la stronza. Resta comunque la responsabilità dell'uomo che è tutta sua. Niente e nessuno lo costringeva a rimanere con la strega e con il veleno che essa sprizzava da tutti i pori e che lui respirava insieme all'aria intorno a lui. Niente e nessuno. Poteva o andarsene o cacciarla. Non ha fatto nessuna delle due cose. E' rimasto lì a fare la vittima finchè il ruolo della vittima gli ha reso la vita una semplice esistenza da vegetale e lui ha concluso che non valeva più la pena vivere così. Tagliare la corda, no? Mandarla affanculo, no? Mollarle due ceffoni ben assestati, no? Se le donne non vanno giustificate QUALUNQUE COSA FACCIANO (cosa che si fa dappertutto tranne qui, ma non qui) nemmeno un uomo va giustificato QUALUNQUE COSA NON FACCIA (cosa che qualcuno invece fa qui). Noi non siamo come le femministe che cercano sempre di assolvere  il comportamento delle appartenenti al loro genere (rivelando così i loro autentici "desiderata", cioè creare per le donne una società che tolleri per loro anche i capricci), ma siamo maschi che non rifuggono dal senso di responsabilità. La vera differenza tra i sessi.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Cassiodoro - Agosto 18, 2023, 13:24:23 pm
........... la colpa maggiore era proprio dell'uomo. Ma stiamo scherzando? Questo è stato detto.

Nonostante io stimo e apprezzo molto i contributi di Giovane, già nel titolo del topic trovo una incongruenza, non l'ha ucciso la ragazza, ma si è suicidato.
I giudici, da quanto riportato in questa vicenda, non hanno riscontrato nell'operato di lei nessuna rilevanza penale, ne io ne te, e credo anche Giovane, abbiamo visto le prove che sono state presentate ai giudici e non possiamo valutarle, conosciamo quanto riportato da Giovane tramite la sorella.
Conosciamo la vicenda legale?
I parenti di lui, hanno presentato denuncia alle autorità e si sono opposte, nei tempi, al "non rinvio a giudizio"?

Quando si usa la parola "colpa" si esce immediatamente dal campo legale e si entra nella moralità, e come ha scritto Massimo si fa molta confusione tra responsabilità e colpa morale.  La colpa morale si può estendere a più persone oltre alla "strega", per esempio a chi negli anni ha formato il carattere "perdente e remissivo" di questo giovane uomo.

Possibile che in sei mesi di "pesante persecuzione" nessuno della cerchia delle conoscenze di questo ragazzo si sia accorto, lo abbia avvertito (e salvato) della relazione tossica in cui era caduto?

No, non sto scherzando, sono molto serio. tu credi che ti sia più utile un commento contro questa presunta manipolatrice oppure un consiglio su come rinforzarti il carattere e come trattare una manipolatrice nel caso ne incontri una nella tua vita reale?

Hai ritenuto utili i commenti tipo "se lasci una donna lei trova subito un altro uomo"?
La conosci la risposta che devi dare a un simile commento?
Queste sono tra le mie preferite:
"Se una donna mi lascia io trovo subito una altra donna, di annunci di prostitute nella mia zona, internet ne è pieno"
"Se mia moglie mi lascia trova subito una altro che la vuole scoXare, ma non trova subito un marito"

Raccogli quello che ti rafforza ed evita inutile polemiche su frasi che, secondo il tuo parere, era meglio che scrivevamo. Non pretendo che quello che io scrivo sia la verità assoluta, ma sta a te decidere se ti è utile oppure no. Tutto quello che non scrivo non lo puoi commentare o portare ad esempio.

La maggioranza gli utenti di questo forum che non hanno scritto neanche una riga, ne a favore dell'uomo, ne contro la donna.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Cassiodoro - Agosto 18, 2023, 13:33:45 pm


Di una situazione identica a questa, ne parlava Fabrizio De Andrè, nella sua canzone "La ballata dell'amore cieco". Che secondo me, si conclude in modo magistrale.

"ma lei fu presa da sgomento,
quando lo vide morir contento"


Cosa ci vedi di così "magistrale" nella conclusione in cui lui muore, è come se tu approvi il suicidio di lui per far soffrire la donna. Si vede che non conosci il famoso detto "tagliarsi l'uccello per fare dispetto alla moglie".

Possibile che non ci vedi che Fabrizio De Andrè ti indica a cosa vai incontro ad assecondare una psicopatica?
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Salar de Uyuni - Agosto 18, 2023, 14:50:40 pm
Ma io direi che sono stati fatti progressi nella discussione.
Tutti quanti abbiamo stabilito che
1)il suo gesto è malato
2)lei è commendevole di sanzione se non altro morale.

Provo a fare qualche passo avanti anch'io.
Temo di avere usato un termine improprio:

Vittima.

Non è una vittima.

La psicologia della ''vittima'' è tale per cui le si sceglie con cura il suo ''aguzzino'' ma se lo sceglie in maniera tale da ''delegare'' a ''lui/lei'' la distruttività che vuole agire nei suoi stessi confronti, consciamente o inconsciamente.

Nessuna ''vittima'' è ''autodistruttiva'' tout court.

Difatti vanno fatte alcune puntualizzazioni.

Il suicidio è un male maschile.

Lo sappiamo.

Il suicidio è autodistruttivo.

Ma in modo apparente, vuole semplicemente, talvolta salvarsi dalla sofferenza, dunque tutelarsi.

Il suicida NON è una vittima.

Perché agisce contro di se in modo diretto, non delega ad altri.

Ciò non toglie che in una discussione seria sul suicidio io non stia empatizzando con chi sceglie quella scelta.

Anche perché l'ho pensata diverse volte pure io e per un motivo molto semplice:
''stoppare la sofferenza''.

Non sto dicendo sia giusta, ma faccio presente che non necessariamente debba essere considerata sbagliata in modo universale.

Nel caso specifico entriamo nel dettaglio c'è un tizio che si suicida e offre la propria vita a una donna non degna di amore.

Mmmhhh.

Abbiamo già stabilito che non è commendevole di approvazione.

Mi viene da dire una cosa però.

Per strano che sembri è un gesto maschile.

Un gesto maschile insano, ma un gesto maschile.

Il fatto che sussista l'opera di De Andrè citata mi da l'impressione che non è il primo e non sarà l'ultimo e non è neanche colpa di lei o del femminismo.

E' la psicologia del dono maschile che se guidata, portata in un territorio malato arriva a queste conseguenze.

Non mi pare di osservare la stessa cosa con sessi invertiti.

Non mi risulta.

Semmai la donna agisce appunto, da vittima vera e propria che appunto necessita di qualcuno che compia violenza su di lei per interposta persona.

Sembra un discorso di lana caprina, non lo è.


C'è tutta una serie di differenze uomo-donna.

Giustamente sul forum all'ennesimo femminicidio cosa diciamo: ''che ha selezionato con cura il carnefice deponendo la merce che non fosse adeguatamente violenta''.

E io dico:ok abbiamo messo in luce qualcosa, a una certa parte di opinione pubblica non piace ma sussiste.

Non toglie responsabilità ai carnefici però un pò ne da alle vittime.

Io per psicologia della vittima comunque intendo chi in un certo senso vuole agire qualcosa contro di sè, ma delega ad altri l'agire.

Sono cosciente che esistono vittime diciamo così, che non se la sono cercata.

Il concetto stesso del ''se lo è cercato'' in un certo qual modo viene additato a becero maschilismo.

Esiste?

Si.


Ma del resto la vittima è una modalità psicologica precisa.

Ma lui NON è quello.

La vittima non vuole responsabilità, un suicida?

Temo che se fosse possibile resuscitarlo lui la responsabilità se la prenderebbe tutta.

Assolverebbe la sua lei.

Si autocondannerebbe all'inferno senza bisogno di Dio.

Io fossi Dio non lo manderei all'inferno.
 Non lo asseconderei.

Io non sono Dio.

Dico solo, che in linea generale il suicidio in società a forte componente ''responsabilizzante'' non è condannato.

Tipo in Giappone.

E difatti in Giappone il suicida non è considerato una vittima.

E neanche troppo nel resto dell'Asia.

E' considerato uno che si salva in calcio d'angolo e non uno che si fa autogol.

Per rispondere a Frank la psicologia della vittima in quelle società non attecchisce, ma non è che siano ''sane'' tout court.

Sono altre società.

Altre culture.

Qui in occidente vige la logica della vittima e chi non sale sul carro delle vittime non sembra acquisire status.

Fermo restando, che per carità le vittime in un certo senso ''autentiche'' esistono.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 18, 2023, 20:39:07 pm
Salar

Citazione
Per rispondere a Frank la psicologia della vittima in quelle società non attecchisce,

Le fonti ?


Citazione
Si autocondannerebbe all'inferno senza bisogno di Dio.

Io fossi Dio non lo manderei all'inferno.

Se esistesse veramente un "Dio", non esisterebbe nemmeno la specie umana...
Esisterebbe "qualcos' altro", sicuramente migliore della summenzionata specie.


Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 18, 2023, 20:44:07 pm
Mi esprimo meglio su un particolare: la condanna del fatto avvenuto e delle responsabilità della donna, c'è stata solo DOPO la mia indignazione e quella di altri pochi utenti. Non è stata spontanea. Certo, meglio che niente. Ma le vostre prime parole, sono state di condanna dell'uomo morto, non della donna.


Vabbè...
Si vede chiaramente che mi conosci (virtualmente) da poco tempo.
Calcola che in passato, in altri spazi virtuali, c'è stato chi mi ha accusato non solo di "misoginia" ma anche di essere un potenziale criminale, proprio a causa delle mie opinioni non molto delicate nei confronti delle femmine...
Fra questi paoletto lo scendiletto e il suo amichetto yaro.
Sai che c'è ? Che non si può star lì ogni volta a ripetere le stesse cose, perché in spazi come questi dovrebbero essere implicite e pertanto scontate.
Noi non siamo femmine; siamo uomini.


Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 18, 2023, 22:46:09 pm
Se esistesse veramente un "Dio", non esisterebbe nemmeno la specie umana...
Esisterebbe "qualcos' altro", sicuramente migliore della summenzionata specie.
La specie umana è stata lasciata libera di fottersi con le proprie mani
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 19, 2023, 00:36:32 am
Le fonti ?
Naturalmente sei ibero di crederci, come io lo sono di non crederci.
Resta il fatto che un presunto "dio", onnipotente e onnisciente, NON avrebbe lasciato "libera" di distruggersi questa cazzo di umanità.
Sennò che "dio" onnipotente è ?
E' una contraddizione in termini.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Frank - Agosto 19, 2023, 00:45:44 am
Mi esprimo meglio su un particolare: la condanna del fatto avvenuto e delle responsabilità della donna, c'è stata solo DOPO la mia indignazione e quella di altri pochi utenti. Non è stata spontanea. Certo, meglio che niente.


Usando il tuo stesso metro, ti faccio notare che solo dopo che ti è stato fatto notare che con le femmine (ma per altri versi il discorso vale anche con gli uomini) il rispetto non è gratuito, bisogna guadagnarselo e pertanto bisogna imparare a farsi rispettare, tu hai ammesso che effettivamente è così, perché in precedenza non avevi scritto una parola al riguardo.
La tua ammissione non è stata spontanea ma indotta dalle nostre parole.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 19, 2023, 02:31:57 am
Le fonti ?
Naturalmente sei ibero di crederci, come io lo sono di non crederci.
Resta il fatto che un presunto "dio", onnipotente e onnisciente, NON avrebbe lasciato "libera" di distruggersi questa cazzo di umanità.
Sennò che "dio" onnipotente è ?
E' una contraddizione in termini.
Le gente ha difficoltà a credere a un Dio eterno, ma crede facilmente a una materia eterna che da sola si è organizzata in esseri intelligenti.
Basta esaminare gli Atti per capire che nessuna religione umana si sarebbe diffusa a quel punto sulla base di un mito, o di un'invenzione (lo dice lo stesso S. Paolo: se avessimo inventato tutto saremmo da compatire più di tutti gli altri).
L'uomo è una creatura libera, non è una besta da soma, è quindi libero di autodistruggersi o rendere il pianeta un inferno. Fino a un certo punto, perché oltre il Signore opera un "reset", come dimostrano le crisi e le guerre incipienti ("che non ci saranno mai", "il mondo continuerà così per altri mille anni")
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 21, 2023, 19:11:12 pm
Veramente il divieto dei funerali esisterebbe ancora. Ecco cosa dice il Catechismo:

Il suicidio contraddice la naturale inclinazione dell'essere umano a conservare e a perpetuare la propria vita.

Non necessariamente, tanti si uccidono per leggerezza e per capriccio, per sfidare la sorte


Capisco che le morti avvenute stupidamente per sfidare la sorte siano da condannare. Io stesso, quando vedo ad esempio gente correre con la motocicletta come dannati, dico sempre "ma se morisse andando a sbattere da qualche parte, chi proverebbe dispiacere per un cretino simile?". Quindi ti capisco.

Però non sono d'accordo sulla condanna del suicidio. L'errore logico, a mio parere, è nel pensare che il fare del male a sè stessi, avvenga con lo stesso grado di lucidità del fare del male al prossimo. L'errore è tutto qui. Ed è un errore molto palese, secondo me. La paura della morte, che è presente in tutti gli esseri viventi senzienti, è talmente grande ed intensa, che impone la presenza di una forza contraria altrettanto imponente, che la superi. E questa forza è la disperazione assoluta, la distruzione assoluta della mente e del suo libero arbitrio (ammesso che prima ci fosse) Non ci si uccide per divertimento. Non è facile non avere paura della morte, SPECIE, se NON si è credenti. Paradossalmente forse proprio chi crede nella vita dopo la morte, riesce a porre fine a questa esistenza.

Ma il punto centrale, che molti ignorano, è che non è possibile che il suicidio avvenga con identico grado di lucidità di ogni altra azione dannosa. Per questa ragione, il suicidio non può essere giudicato con gli stessi criteri. Quell'uomo era ormai spacciato (sia quello del post, come anche la storia che ho raccontato), e nessuno, forse nemmeno uno psicologo, avrebbe ormai potuto salvarlo.

Era come un malato terminale. Era già stato ucciso, ben prima. Avrà resistito con tutto sè stesso alla sofferenza e alla "forza" malefica che lo induceva a suicidarsi. Avrà lottato fino all'ultimo, (CON I MEZZI CHE AVEVA A DISPOSIZIONE PER COMPRENDERE), proprio come lotta un malato terminale. Finchè, un bel giorno, non ce l'ha fatta più. Credo che il dare per scontato il totale libero arbitrio in una persona che si suicida (come purtroppo molti fanno), riveli poca empatia, ma anche poca conoscenza delle dinamiche psicologiche complesse che si innescano in casi come questi.

Il libero arbitrio FORSE lo aveva prima, molto prima. Nelle prime fasi di conoscenza con questa donna, ai primi segnali di tossicità, avrebbe dovuto e potuto allontanarsene, quando ancora era libero di scegliere e la mente non era ancora ammalata. E nemmeno possiamo esserne sicuri. Il libero arbitrio, come minimo, è una lotta interiore, come una guerra. Quella che molti, secondo me, superficialmente chiamano "scelta", è invece SEMPRE il risultato di questa atroce guerra interiore all'ultimo sangue.

Comunque se di fronte a tutte queste dinamiche difficili e complesse, si preferisce girarsi dall'altra parte e dire che molto semplicemente lui ha "scelto", allora niente... Amen. Più che provare a spiegare e dimostrare, non si può fare. Spesso è una questione di percezione. Vediamo solo ciò che vogliamo vedere. Sicuramente vale anche per me.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 21, 2023, 20:19:29 pm
Nonostante io stimo e apprezzo molto i contributi di Giovane, già nel titolo del topic trovo una incongruenza, non l'ha ucciso la ragazza, ma si è suicidato.

La colpa morale si può estendere a più persone oltre alla "strega", per esempio a chi negli anni ha formato il carattere "perdente e remissivo" di questo giovane uomo.

Possibile che in sei mesi di "pesante persecuzione" nessuno della cerchia delle conoscenze di questo ragazzo si sia accorto, lo abbia avvertito (e salvato) della relazione tossica in cui era caduto?

No, non sto scherzando, sono molto serio.  tu credi che ti sia più utile un commento contro questa presunta (?????)  manipolatrice oppure un consiglio su come rinforzarti il carattere e come trattare una manipolatrice nel caso ne incontri una nella tua vita reale?


Sul primo punto, ho risposto già nel post di poco fa, in risposta a Vicus. Per me è stato ucciso dalla ragazza. Non a caso, PERSINO il codice penale contempla il reato di INDUZIONE AL SUICIDIO. E se è presente un reato del genere, in una società squallida come questa, che non contempla quasi per nulla i reati morali, allora figurati quanto davvero questo sia un tema importante.

Poi, sono d'accordo con te sul fatto che dal concetto filosofico di "colpa", se lo si analizza seriamente, viene fuori un vaso di Pandora immenso. La stessa cosa vale anche per il tema del libero arbitrio, che molti semplificano. Entrambi i concetti, sia quello di colpa, sia quello di libero arbitrio, si possono estendere all'infinito, perchè siamo tutti delle marionette. La responsabilità è solo una convenzione umana e legale, o pseudo-religiosa. Ma è un concetto che determina sempre una semplificazione grossolana nell'analisi di un fenomeno. Si potrebbe anche giustificare la donna, con gli stessi criteri e dire che la colpa è dei genitori che l'hanno educata. E così via.

E' un tema da cui non se ne esce vivi (si fa per dire).

Comunque no, la manipolatrice non è PRESUNTA. Hanno persino fatto sentire le registrazioni in cui lei lo comanda e gli dice di uccidere i genitori. Quale presunta? Credo tu non abbia approfondito.

Resta il fatto, che la prima cosa di cui rendersi conto è che in questa storia, c'è un uomo che è morto. E non è morto per colpa sua. E non è costruttivo o "responsabilizzante" incolparlo. Nonostante sono consapevole che i concetti di vittima e carnefice, siano filosoficamente e spiritualmente molto discutibili, penso che non sia per nulla responsabilizzante invertirli nemmeno parzialmente, distribuendo le colpe come cercate di fare. Per me la colpa è tutta della donna. I concetti di vittima e carnefice, a qualcosa servono e non è responsabilizzante stravolgerli.   

Quanto alla canzone di De Andrè, la riflessione magistrale secondo me, riguarda la frase:

Citazione
"ma lei fu presa da sgomento.
A lei niente era restato,
non il suo amore, non il suo bene,
ma solo il sangue secco delle sue vene"
.

Cosa voleva dire è abbastanza palese: De Andrè NON ha voluto crocifiggere il suicida, ma ha chiaramente scritto che la povera idiota era lei, perchè dovrà convivere per tutta la vita con quello "sgomento", e con quel suo narcisismo stupido e masochistico, del quale non resterà nulla, e lei stessa non ci avrà guadagnato NULLA e l'unica cosa che le resterà, non sarà certo il suo amore, ma solo il sangue secco delle sue vene. La povera idiota era lei. Non lui.

Poi certo, ripeto, ha perfettamente senso il vostro invito a difendersi dalle streghe. Ma non è dando colpe con crudeltà, che si istruisce un uomo a difendersi. Uno che legge una cosa del genere, si incazza e basta. Non si istruisce nessuno così.

Se mi rubano l'auto, una cosa è se mi dici "cerca di installare un antifurto più efficiente". Altra cosa è dire "ti hanno rubato l'auto perchè sei un povero fesso che non ha saputo installare un ottimo antifurto. La responsabilità è tua".

La prima frase è utile.
La seconda fa soltanto incazzare. E a buon ragione.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 21, 2023, 20:32:28 pm
Infine, rispondo a Massimo, a Frank e a Salar


E' rimasto lì a fare la vittima...
Tagliare la corda, no? Mandarla affanculo, no? Mollarle due ceffoni ben assestati, no?


Idem come sopra. Nel post in risposta a Vicus di pochi minuti fa, ho spiegato che non è affatto così semplice come sembra.

 
Usando il tuo stesso metro, ti faccio notare che solo dopo che ti è stato fatto notare che con le femmine bisogna imparare a farsi rispettare, tu hai ammesso che effettivamente è così, perché in precedenza non avevi scritto una parola al riguardo.
La tua ammissione non è stata spontanea ma indotta dalle nostre parole.


Ok Frank. Semplicemente ognuno ha voluto, in questa conversazione, sottolineare prima di tutto ciò che, per la sua sensibilità, riteneva più importante. Colgo anzi l'occasione per dirti che approvo molte delle cose che scrivi. Vale per te, come vale anche per tutti gli altri utenti. Ammiro il vostro coraggio, che dimostrate con le vostre scelte di vita. Se non provassi stima per voi, non sarei qui a leggervi e a parlarvi. Ed anche questo è scontato.

Ma in generale credo ne sia uscita fuori una discussione importante e che valeva la pena affrontare.

E vi ringrazio per aver partecipato e aver dato il vostro contributo.



Il suicidio è autodistruttivo.
Ma in modo apparente, vuole semplicemente, talvolta salvarsi dalla sofferenza, dunque tutelarsi.
Il suicida NON è una vittima.


E' apparenza che il suicidio sia autodistruttivo? Il suicida muore. Mette fine alla sua vita. Ed è realmente autodistruttivo, purtroppo. E non pone fine solo alle sofferenze, MA A TUTTA LA SUA VITA. Pone fine a tutto ed affronta la terribile paura della morte, come già ho scritto nei post precedenti. Il suicidio non tutela nulla. Non è una fuga, e non è nemmeno una scelta, ma solo il risultato di una disperazione inconcepibile, che evidentemente non potete nemmeno immaginare.

Nessuno che sia in grado di scegliere con lucidità si suicida. Nessuno. Il suicidio, richiede PER FORZA, una totale assenza di lucidità, affinchè si possa azzerare totalmente la paura della morte, che è immensa per tutti.

Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 21, 2023, 22:17:53 pm
La paura della morte, che è presente in tutti gli esseri viventi senzienti, è talmente grande ed intensa, che impone la presenza di una forza contraria altrettanto imponente, che la superi. E questa forza è la disperazione assoluta, la distruzione assoluta della mente e del suo libero arbitrio (ammesso che prima ci fosse) Non ci si uccide per divertimento. Non è facile non avere paura della morte, SPECIE, se NON si è credenti.
Comunque se di fronte a tutte queste dinamiche difficili e complesse, si preferisce girarsi dall'altra parte e dire che molto semplicemente lui ha "scelto", allora niente... Amen. Più che provare a spiegare e dimostrare, non si può fare. Spesso è una questione di percezione. Vediamo solo ciò che vogliamo vedere. Sicuramente vale anche per me.
Appunto, la disperazione è un peccato gravissimo, che si aggiunge a quello di porre fine alla propria vita, dono di Dio, rigettando quindi l'amore del Creatore, che sussiste a prescindere dall'amarezza dell'esistenza.
I non credenti si suicidano di più perché pensano che dopo tutto finisca, mentre in realtà cominciano le VERE sofferenze che non avranno mai fine.
Certo che lui ha scelto, non lo ha mica giustiziato nessuno e anche nei peggiori momenti si ha sufficiente nozione di sé per capire ciò che si sta facendo
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 21, 2023, 22:56:54 pm
anche nei peggiori momenti si ha sufficiente nozione di sé per capire ciò che si sta facendo
Quindi l'incoscienza non esiste e non è mai esistita.
Stando a questa frase, non avrebbero senso le cliniche psichiatriche. Tutta la psichiatria sarebbe una scienza inutile. Tutti quindi scelgono col massimo della lucidità possibile. Tutti sono Dio, sanno tutto e vedono tutto col massimo della perfezione possibile per scegliere nel migliore dei modi possibili. Il concetto stesso di "lucidità" è superfluo, poichè questa è sempre assoluta e perfetta.

Questa visione oltre a contraddire il buon senso e la psicologia, contraddice anche ciò che hanno insegnato i più grandi maestri.

Gesù disse "padre perdonali, perchè NON sanno quello che fanno".

Il Buddha disse che questo mondo è avvolto nella nebbia, e che chi compie il male, lo compie perchè non ha sviluppato la capacità di vedere oltre la nebbia. Il male viene compiuto per inconsapevolezza. Il male è SEMPRE un atto contro sè stessi, anche quando è compiuto verso altri. Per questa ragione, nessuno, se consapevole, compierebbe un azione dannosa, perchè sa che non potrà sfuggire in nessun modo alle conseguenze e che il male compiuto tornerà tutto indietro al colpevole. E se questo vale persino per il male verso il prossimo, figuriamoci se non vale per il suicidio.

Quindi chi, sapendo tutto questo, una volta consapevole, compierebbe il male? Nessuno. Se ne deduce che il male è SEMPRE frutto d'ignoranza.

Ho capito soltanto adesso comunque che dietro questi giudizi, c'è una forte morale cattolica, dogmatica. E' così perchè è così. E' così perchè stato stabilito dalla chiesa. Punto e basta.

Poi delle parole pronunciate da Gesù chi se ne importa.
Quel che conta è ciò che è stato stabilito nei concili ecumenici.

Si arriva all'assurdo, che quel che afferma la chiesa, conta più di quel che affermava Gesù. Eppure Gesù era un rivoluzionario, un "eretico". Uno che stravolse tutto ed era irriverente verso le religioni dell'epoca. Se Gesù fosse qui oggi, non lo riconoscerebbe nessuno (tantomeno i cattolici), perchè sarebbe il peggiore degli eretici. Se Gesù tornasse, verrebbe ucciso di nuovo, magari dagli stessi cattolici.
La storia si ripeterebbe uguale.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 21, 2023, 23:47:07 pm
Alle femmine si nega il libero arbitrio, per questo prendono pene più miti degli uomini. Ma come strategia davanti a Dio è molto pericolosa perché i casi di completa incapacità di intendere sono rari, anche nelle cliniche figurarsi fuori.
Non serve la lucidità perfetta, quella la si ha solo all'altro mondo (nel bene e nel male) ma basta la semplice consapevolezza delle conseguenze di un atto irreparabile. Ho già detto del Santo Curato d'Ars, la compassione in persona, che disse che un tale si era salvato solo perché si era PENTITO un instante prima di morire. Dire queste verità è fare del BENE ma la gente preferisce il padre della menzogna, che mellifluamente suggerisce che Dio non vede né punisce nulla e la gente che soffre non è capace di nulla e in fondo fa bene a porre fine (apparente) alle sue sofferenze.
Il prossimo passo è l'eutanasia, anche per i sani purché siano un po' depressi e presto l'omicidio di Stato per chi non "produce" abbastanza.
Gesù non ha MAI detto che il suicidio è lecito ai Suoi occhi e i cristiani sanno da SEMPRE che conseguenze ha, non ci sono voluti Concili ecumenici che secondo te, servono solo ad appannare la fede anziché a chiarirla. Magari per difendersi da errori che puntualmente si ripresentano e mai come oggi
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 22, 2023, 00:41:46 am
Gesù non ha MAI detto che il suicidio è lecito ai Suoi occhi e i cristiani sanno da SEMPRE che conseguenze ha, non ci sono voluti Concili ecumenici che secondo te, servono solo ad appannare la fede anziché a chiarirla. Magari per difendersi da errori che puntualmente si ripresentano e mai come oggi
Con la stessa logica, si potrebbe dire che anche Gesù si è suicidato. Sapeva benissimo a cosa andava incontro, quindi se l'è cercata. In ogni momento avrebbe potuto porre fine alle sue sofferenze indicibili, ma non lo ha fatto. Ha scelto di farsi torturare. Perchè non si è difeso? Era un pazzo?
Ma soprattutto era irrispettoso nei confronti del valore della sua vita?
Per quanto possa sembrare semplicistico, è la sorte che è toccata a tantissimi grandi uomini della storia, come Socrate, Giordano Bruno, e molti altri. Ne parlava il filosofo Platone, nel suo "mito della caverna", nel quale scrive che gli uomini uccidono SEMPRE, chi cerca loro di svegliarli. E' la sorte che spetta agli uomini più fragili, alle anime più nobili, ai disadattati nei confronti di questa società orribile.

E mi rifiuto di credere che Dio, un essere onnisciente, sia così ingiusto da punire le anime più buone, fragili ed oneste, che non hanno saputo adattarsi a una società malata. Dio non potrebbe mai essere così ingiusto verso le anime più buone.


Citazione
"Non è segno di salute mentale essere ben adattati ad una società profondamente malata".
Jiddu Krishnamurti.

Socrate fu indotto al suicidio. Ed anche Giordano Bruno, fondalmentalmente ha scelto di farsi uccidere e di rifiutare tutte le occasioni per salvarsi. Che differenza fa se ti uccidono rendendoti la vita un inferno e istigandoti al suicidio in vari modi, oppure se ti torturano fisicamente sulla croce?
I mezzi e i modi per uccidere sono tanti. E non conta solo chi compie l'ultimo gesto. Non sarebbe giusto affermare questo.

Questa mentalità è la stessa di quelle donne che affermano che la colpa dei femminicidi è solo degli uomini, e che loro non hanno nessuna responsabilità, perchè, come dici tu, quel che è accaduto prima non ha importanza, e perchè ciò che conta è solo l'atto finale.  Loro sostengono che i reati morali non esistono. Io invece sono per la reintroduzione dei reati morali. Del resto, se il codice penale, persino in una società squallida come questa, che non contempla i reati morali, prevede il reato di induzione al suicidio, un motivo ci sarà.

Comunque vabè, abbiamo opinioni diverse. Amen. Grazie comunque del confronto.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 22, 2023, 02:57:25 am
Popolo di dura cervice... Gesù è venuto al mondo per redimere l'umanità, non per "suicidarsi".
Che le anime nobili vengano perseguitate non c'è dubbio. Lo scrisse anche Wyndham Lewis, l'umanità "è una congerie di parassiti che esistono sull'individuo, che vivono su un'esigua scorta di individui. [...] E qualsiasi cosa rappresenti il principio d'individualità essi l'attaccano. [...] Alle spalle di ogni grande intelligenza umana vi sono milioni di forme secondarie, che essa aziona e nutre. I rapporti che sussistono fra questa schiera solitaria e gli organismi cui essa è assegnata non sono ben definiti da una calda e reciproca simpatia".
Citazione
E mi rifiuto di credere che Dio, un essere onnisciente, sia così ingiusto da punire le anime più buone, fragili ed oneste, che non hanno saputo adattarsi a una società malata. Dio non potrebbe mai essere così ingiusto verso le anime più buone.
L'anima col suicidio perde la sua "bontà", perché è un atto di radicale rifiuto dell'amore Dio vivente. Purtroppo anche a causa di una Chiesa in autoliquidazione, oggi prevale un'idea puerile e piagnucolosa di Dio e della bontà.
Ci ripetiamo, da capo al fine: quella donna ha gravi responsabilità, ma non sono una scusante per il gesto irreparabile di lui, perché è lui che in ultima istanza ha deciso di porlo in essere
 
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 22, 2023, 05:27:12 am
Dal Vangelo secondo Matteo:

Citazione
Non giudicate, per non essere giudicati;  perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati.

Se c'è quindi qualcuno che ha dato un'idea di Dio meno giudicante rispetto al vecchio testamento, è stato proprio Gesù, che più volte, mise in crisi l'idea del Dio punitivo. Un Dio che anzi, stando a questo passo del Vangelo, potrebbe in alcuni casi provare più misericordia per i peccatori, che per coloro che li giudicano aspramente.

Che senso avrebbe insegnare a noi umani il valore del perdono ("perdonare 70 volte 7", disse Gesù), se poi Dio stesso fosse incapace di perdonare?

E ti sta parlando uno che ha sempre il giudizio facile, in tante situazioni. Quando mi viene fatto notare, rispondo che Gesù e i grandi maestri si riferivano alla componente negativa del giudizio (inteso anche come rancore e incapacità di perdonare), ma non al discernimento, che invece resta fondamentale. Non-giudizio non significa non-discernimento.

Però io giudico chi compie davvero il male. Non chi è vittima. E bisogna saper distinguere. Inoltre sarebbe anche saggio giudicare non sulla base di una ideologia religiosa e dogmatica, ma sulla base di una propria percezione personale, magari anche con un fondamento di logica.

Ma nonostante io sia incline al giudizio (o meglio al discernimento) qui, persino io, vedo un astio inutile e un giudizio severissimo, verso persone che assolutamente non lo meritano, e che anzi meriterebbero il massimo possibile di comprensione. Vedo cattiveria in questo giudizio. Ed è un giudizio dogmatico, puramente ideologico, non frutto di un sentire interiore. Non è certamente quello che Gesù ci ha insegnato.

Se persino la disperazione, come dici è un peccato gravissimo, allora finiremo tutti all'inferno. E persino Gesù, quando sulla croce si disperò dicendo "Padre perchè mi hai abbandonato?", è stato allora un gravissimo peccatore, perchè era disperato. E poco importa che qualcuno lo abbia fatto disperare dall'esterno. Perchè, come dicevi, anche nelle condizioni peggiori, il senno non si perde mai. Giusto?
Sento il rumore delle unghie sugli specchi... ma va bene. Ti perdono.  :)
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 22, 2023, 06:28:27 am
E io perdono la tua ignoranza, che spero involontaria e incolpevole. L'astio e il giudizio sono solo nella tua mente e mi auguro non nel tuo cuore.
Il lettore curioso e magari a questo punto un po' annoiato, troverà interessante sapere che la cultura sessantottina fu un immenso esperimento volto a distruggere la "mentalità dogmatica" per rendere il mondo una immensa comune di amebe abuliche.
Dire che il suicidio conduce all'Inferno non è "giudicare". Questo è la mentalità woke che hanno instillato per ridurre la società e specialmente gli uomini a una massa frignante.
Dio perdona chi si pente ma rispetta chi col proprio comportamento si ribella radicalmente a Lui, e lo manda dove merita. La vita è una guerra diceva S. Agostino, e in guerra si muore in questo caso spiritualmente. Per questo conviene non lasciare che l'insipienza guidi propri pensieri e le proprie parole.
Citazione
Se persino la disperazione, come dici è un peccato gravissimo, allora finiremo tutti all'inferno.
Guarda che non siamo tutti disperati, anche se hai un concetto tutto personale di disperazione:
Citazione
E persino Gesù, quando sulla croce si disperò dicendo "Padre perchè mi hai abbandonato?"
Presentami chi ti ha fatto catechismo, se ci sei andato, così gli torco le orecchie. Gesù cita un salmo di affidamento a Dio che termina col soccorso dell'Onnipotente: "Ma io a Te Signore, grido aiuto, e al mattino giunge a Te la mia preghiera".
Citazione
è stato allora un gravissimo peccatore, perchè era disperato. E poco importa che qualcuno lo abbia fatto disperare dall'esterno.
Che tocca sentire... La gente non vuol riflettere sulla responsabilità degli atti umani davanti al Creatore e così resta annullato ogni rimorso; tutto è considerato lecito. Ma non ci si può prendere gioco dell'Onnipotente.
E ora se permetti chiudo, ché le geremiadi le apprezzo soltanto quando sono del profeta
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Salar de Uyuni - Agosto 22, 2023, 14:48:36 pm
Buongiorno questa discussione va decisamente oltre quelle che sono le nostre umane facoltà.
Io da adolescente ho già patito per concetti come inferno e punizioni eterne.
Io come umano non li reputo né giusti, né sensati.
Tuttavia nessuno sa cosa riservi l 'altrove.

A Marco dico io non è che non empatizzi con chi si suicida, tutto quello che descrivi è perfettamente comprensibile.
Chiaro che è un gesto di profondissima sofferenza.
Chiaro che uno preferibbe vivere.
Ok.
Dov è il problema che io l'ho chiamata scelta?
Ci sono esperienze di premorte di gente che si è suicidata se uno è interessato a questo spinosissimo argomento che forse non andava nemmeno evocato.
Non tutti vedono inferni.
Chi si è chi no.
Il tema è assurdamente doloroso e complicato.
Ci sono siti come NDERF che trattano l'argomento premorte.
Io empatizzo fin troppo con chi compie questo "passo" se non lo vogliamo chiamare scelta.
Ci sono persone che in famiglia hanno dei familiari che l'hanno compiuta.
Non è un discorso "leggero" e a mio avviso va trattato con cautela.
In generale tutta questa vicenda è spiacevole.
Nessuno capisce le ragioni della sofferenza in questo mondo come si potrebbero comprendere le ragioni della sofferenza in un altro?
Io mi auguro che Dio se c'è trovi tempo e modo di farmi comprendere questa diamine di esperienza senza senso apparente chiamata vita, trovi modo di alleggerire del peso che porto io come tutti, e non di appesantire il tutto con ulteriori cose senza senso.
Per il momento non ci è troppo riuscito, o non ci sono riuscito io.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 22, 2023, 23:37:20 pm
Io da adolescente ho già patito per concetti come inferno e punizioni eterne.
Io mi auguro che Dio se c'è trovi tempo e modo di farmi comprendere questa diamine di esperienza senza senso apparente chiamata vita, trovi modo di alleggerire del peso che porto io come tutti, e non di appesantire il tutto con ulteriori cose senza senso.
L'Inferno è solo un lato della medaglia. L'altro è il valore purificatore della sofferenza. E' il mezzo che Dio usa per la nostra evoluzione spirituale. Se accettiamo la croce non solo daremo senso alla nostra vita e sentiremo molto meno la sofferenza, ma proveremo anche felicità malgrado la situazione: "Nella tempesta il rifugio".
L'Imitazione di Cristo lo spiega magistralmente:

Non c'è altra via che conduca alla vita e alla vera pace interiore se non quella della santa croce. Troverai che sempre - lo voglia o nc - ci sarà qualche forma di sofferenza; e così troverai la croce: o soffrirai nella carne o soffrirai nello spirito. Ora sarà l'allontanarsi di Dio, ora l'avversione del prossimo, e, quel che è peggio, ben frequentemente sarai di peso a te stesso.
Se poi la porti di buon animo, la croce porterà te e ti sarà guida alla meta desiderata. Se invece la porti a malincuore, ti crei un peso che ti sarà ben più grave.
Credi di sfuggire a quello che nessuno mai poté evitare? Ma se lo stesso Gesù Cristo, Signor nostro, finché visse, non ebbe una sola ora che non fosse improntata ai dolori della passione!
Però anche quando [l'uomo] è così variamente provato non gli è negato il sollievo di qualche consolazione, perché s'accorge che dalla sua pazienza a portar la croce sono grandemente accresciuti i suoi vantaggi spirituali. E qualche volta anzi si sente così sostenuto dall'amore fra i patimenti tollerati per il desiderio di uniformarsi a Cristo, che non vorrebbe mai esserne senza, poiché crede di essere tanto più gradito a Dio quanto più numerosi e più gravi saranno i sacrifici che potrà sopportare per Lui.
Non è certo effetto di virtù umana codesto, ma della grazia di Cristo il quale sa ottenere da una carne fragile che affronti con spirito di fervore e giunga ad amare ciò da cui rifugge per natura.
Se poni la tua fiducia nel Signore, dal cielo te ne verrà la forza e potrai asservirti il mondo e la carne: non temerai nemmeno l'inimicizia del demonio, quando tu sia armato dalla fede e segnato dalla croce di Cristo.
Quanto alle consolazioni, affidati a Dio: lascia che le dispensi come meglio vorrà.
Giunto poi che tu sia alla disposizione che ti faccia trovare dolce e saporosa in Cristo la tribolazione, allora fa' conto di essere in possesso del bene, perché hai trovato il paradiso sulla terra.


Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 23, 2023, 17:44:56 pm
E io perdono la tua ignoranza
Quando non si riesce a demolire un ragionamento, si demolisce il ragionatore, diceva Paul Valéry. Non me ne sorprendo. Ti capisco e ti perdono.

Dal Vangelo secondo Marco :

Citazione

Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

?


Tu puoi anche far finta di non capire, o persino affermare che queste parole non siano mai state pronunciate, nonostante siano presenti nei Vangeli. Puoi anche negare il Vangelo, se ti fa piacere, solo per poter affermare per tua comodità e disonestà intellettuale, che quindi Gesù non sia mai stato preda della disperazione. Tutte le persone disoneste distorcono la verità a proprio piacimento, solo per convenienza e prevalere in una conversazione. Magari un giorno scriverai esattamente il contrario, per prevalere in una discussione in cui ti saranno fatte critiche in senso opposto. Lo fanno molte persone.

Eppure, non si discute per prevalere, ma per capire e giungere insieme alla Verità.

Puoi anche negare le citazioni del Vangelo, nessuno te lo impedisce.

Ma mi dispiace molto dirtelo, non fai una bella figura.

A differenza di quanto hai fatto tu, io non ti definisco in alcun modo, perchè non voglio fare lo stesso tuo errore e scendere allo stesso livello.

Torcere le orecchie a chi mi ha fatto catechismo? No, tu stai torcendo le orecchie a Gesù e agli evangelisti che hanno riportato fedelmente quelle parole che ho citato.

Io mi sarei anche potuto limitare a citarle, senza aggiungere altro. Quel passo del Vangelo, PARLA DA SOLO. Non necessita di alcun commento.

Se le parole del Vangelo non ti piacciono, è affar tuo. Non mio. E' un problema interiore che solo tu puoi risolvere.

Un maestro spirituale, ti direbbe: guardati dentro, e chiediti piuttosto da quale problema interiore, deriva il tuo giudizio verso chi si suicida. Cosa ti sta rivelando questo sentimento negativo? Meditaci sopra e col tempo lo scoprirai, se riesci a mettere da parte l'ego che ti controlla.

E' stato comunque utilissimo scavare in profondità in questa discussione, perchè come infatti avevo ben percepito, C'ERA ECCOME, un odio viscerale verso i suicidi. Magari non in tutti gli utenti, ma tu purtroppo lo hai proprio mostrato in tutta la sua evidenza, parlando addirittura di inferno e altre cose orribili. Mentre non ho sentito parlare di inferno per la strega in questione.

Tutti i miei sospetti dunque, si sono rivelati ahimè, come assolutamente fondati.  :(


Ti dico un'ultima cosa.

Un grande filosofo affermò:

Citazione
Se la cultura non porta a maggiore compassione verso il prossimo, allora è stata solo uno spreco di tempo.

Difatti la cultura che porta all'arroganza, era proprio quella che Gesù condannò aspramente. Gesù parlò più volte dei "sapienti" dal cuore chiuso. Di coloro che pensano di sapere tutto, e di poter giudicare tutto e tutti. Per loro nutriva un forte disprezzo. Se hai letto il Vangelo, come ti vanti di aver fatto, lo saprai certamente.

Perdonami, ma non leggerò più le tue risposte, perchè non ci si può confrontare con una persona che addirittura nega ciò che è scritto nei vangeli, solo per prevalere in una conversazione.

Inoltre, se proprio vogliamo parlare di "peccati", negare ciò che è scritto nei Vangeli, solo per nutrire il proprio ego e il proprio orgoglio in una discussione su un forum, è certamente un peccato (ne vale la pena offendere Dio, solo per nutrire l'ego?) .
Quanto sia grave questo peccato, ovviamente lo lascio stabilire a Dio.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Agosto 23, 2023, 18:07:07 pm
Presentami chi ti ha fatto catechismo, se ci sei andato, così gli torco le orecchie. Gesù cita un salmo di affidamento a Dio che termina col soccorso dell'Onnipotente: "Ma io a Te Signore, grido aiuto, e al mattino giunge a Te la mia preghiera".

Aggiungo solo per completezza, che anche quei versi della Bibbia che hai citato, sono intitolati, sulla Bibbia stessa, in tal modo:

Citazione
Preghiera dal profondo dell'angoscia

Citazione
Lamento di un disperato

Come è facilmente verificabile qui:

https://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&Citazione=Sal%2088&Versione_CEI74=1&Versione_CEI2008=&Versione_TILC=2&VersettoOn=1&mobile=


Più chiaro di così, si muore.

E' esattamente ciò che ho provato a spiegarti io, e che tu neghi in modo disonesto (e goffo).

Sembra quasi che ti dai la zappa sui piedi da solo in modo masochistico.

Credimi: mi è molto dispiaciuto contraddirti e farti fare questa figura. Ma non potevo non farlo. Lo hai "scelto" tu. Auguri.
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Agosto 24, 2023, 04:02:24 am
Porgo l'altra guancia perché la tua ignoranza è invincibile.
La TILC non è una Bibbia cattolica e Gesù non può in nessuna circostanza essere disperato. Questa è una verità di fede (anche se continuerai a dire che sono mie opinioni).
Citazione
Un maestro spirituale, ti direbbe: guardati dentro, e chiediti piuttosto da quale problema interiore, deriva il tuo giudizio verso chi si suicida. Cosa ti sta rivelando questo sentimento negativo? Meditaci sopra e col tempo lo scoprirai, se riesci a mettere da parte l'ego che ti controlla.
QUALE maestro spirituale, Osho? insisti, a questo punto penso in malafede, a dire che formulo giudizi.
Per la fede cattolica, sin dai primi secoli, il suicidio porta alla dannazione. Annunciare la verità non è giudicare ma fare del bene al prossimo. E' come dire a un tale non attraversare a piedi un'autostrada, perché metti in pericolo la vita e lui ti risponde "non giudicare". Non vedo saggezza in questo comportamento
Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Marco21 - Settembre 06, 2023, 09:50:35 am
la tua ignoranza è invincibile.


Credo che dovresti imparare a controllare la tua aggressività.

Mi permetto di consigliartelo, perchè se in una discussione su un forum, non riesci a controllarti, (peraltro nemmeno quando l'interlocutore te lo ha già fatto notare, con la citazione di Paul Valéry, "Quando non si riesce a demolire un ragionamento, si demolisce il ragionatore"), allora non voglio immaginare come ti comporti nella vita reale, o addirittura quando sei coinvolto emotivamente.

Credi che anche io non percepisca una grande ignoranza nelle tue parole? Eppure è totalmente inutile, indisponente e controproducente insultare la persona con cui stai parlando. A meno chè l'obiettivo non sia prevalere forzosamente, e non invece aiutare l'altro a comprendere ciò che gli sfugge.

Ed è molto "bizzarro" che una persona che si definisce religiosa o quantomeno acculturata, abbia difficoltà a capire queste banalità.

Dal mio punto di vista, è una dimostrazione del fatto che, qualora servissero conferme, le religioni non formano efficacemente l'animo umano (considerato che basta così poco, per far venir fuori il "bambino interiore" incapace di controllarsi).

Mi citi Osho. Così, buttato lì a caso. Come fosse l'unico maestro spirituale della storia. Mah, incomprensibile.

Mi sorprende che giacchè non hai tirato fuori anche l'argomento dei vaccini, come fai in quasi tutte le discussioni, anche dove non c'entra niente. Immagino ti sarai sforzato di non farlo anche qui. Apprezzo lo sforzo.

Tornando seri, non serve scomodare Osho. Te lo direbbe chiunque abbia un minimo studiato l'animo umano (cosa che la religione non insegna, tranne nel caso in cui si decida di studiare seriamente il Vangelo e la Bibbia, per conto proprio, cosa che non fa nessuno, perchè troppo faticoso).

Te lo direbbe anche Jung ad esempio, il quale sosteneva che ogni "fastidio" esterno, è un riflesso di un problema interiore. E te lo direbbero tutti i mistici della storia, Gesù compreso.

A proposito di Gesù: mi citi un passo del Vangelo, in cui lui dica chiaramente che chi si suicida è così diabolico da essere disprezzato da Dio, come affermi tu? Ovviamente è una domanda retorica, a cui so bene che non risponderai, se non con altre disonestà intellettuali. Sai bene che è una invenzione avvenuta nei concili ecclesiastici, come molte altre cose che Gesù non ha mai detto.

Quanto al Salmo della Bibbia, mi sono preso la briga di controllarlo anche sulla Bibbia (cattolica) che ho in casa. Anche lì è intitolato "Lamento di un disperato".

Eccesso di zelo da parte mia. Lo immaginavo già.

Abbastanza divertente poi che tu dica "non è una Bibbia cattolica". Questo dividere il mondo in "buoni e cattivi", in modo così infantile e semplicistico, spacciandola per grande argomentazione logica, si commenta da sè. Non servono miei commenti personali.

La tua interpretazione comunque non è neppure maggioritaria tra i teologi (e per fortuna!). Quindi è molto arrogante e disonesto affermare che chiunque non la pensi come te, sia ignorante, o che i miei catechisti siano ignoranti.

Anche forzando la traduzione dall'aramaico, quel salmo infatti non c'entra nulla con le parole di Gesù. Vagamente potrebbe avere un significato analogo, ma solo concettualmente, non dal punto di vista linguistico. Del resto, se così fosse, lo avrebbero scritto gli evangelisti stessi. Invece non c'è NESSUNISSIMA traccia nel Vangelo di questo collegamento col vecchio testamento.

Tra l'altro, che Gesù avesse recitato quel salmo di disperazione, o che fossero sue parole, è del tutto irrilevante. Poichè è appunto un salmo di grande disperazione, come il titolo stesso che gli è stato dato, evidenzia. Chi è perfettamente centrato sulla fede e non prova nessuno smarrimento, di certo non recita un salmo del genere.

Oltretutto, l'evangelista Marco parla chiaro: dice che Gesù lo ha detto "Con voce forte". Se fosse una recita di un salmo, non ci sarebbe motivo di gridarlo a voce forte. E con solo quella singola frase poi! E il resto del salmo? Perchè l'evangelista non lo riporta? Se l'è scordato?

Anche un bambino quindi, dotato di un minimo di logica, capirebbe che si tratta di un arrampicamento sugli specchi mostruoso.

Quanto al paragone che hai fatto, con chi attraversa l'autostrada, faccio notare che paragonare una scelta lucida, fatta in momenti di calma, e nel pieno delle proprie facoltà mentali, addirittura a un suicidio, è molto forzato e denota una mancanza di conoscenza della psicologia umana, oltre ad una mancanza di capacità di mettersi nei panni dell'altro. Capacità nota appunto come empatia.

Se la religione non insegna neppure l'empatia, allora siamo davvero messi male eh...


Forse sono un ingenuo a pensare che tu possa fare tesoro di queste parole e comprenderle.

Ti faccio solo notare che se senti il desiderio di insultarmi e definirmi ignorante, è perchè tu stesso non credi alle tue argomentazioni.

Se ci credessi, che motivo avresti per farti valere con gli insulti? Saresti sicuro di essere nel giusto e ti faresti valere argomentando con logica, invece che con dogmi basati sul nulla più assoluto.

Della serie "E' così perchè è così". E' così perchè l'ha detto mamma chiesa". 
Non è molto profondo come ragionamento. Non è granchè.


Sei molto spesso aggressivo perchè cerchi disperatamente all'esterno conferma delle tue tesi vacillanti. E speri che queste conferme te le dia l'interlocutore. Ma ovviamente io non posso aiutarti in questo. Non posso darti conferme di idee false. Non sarebbe giusto.

Un'ultima considerazione, direi la più importante. Quel ragazzo si è suicidato, proprio per la mancanza di empatia che avrà percepito nel mondo e nel suo ambiente, sia maschile che femminile. Quindi, non solo il tuo giudizio c'è, ma è anche dannoso, e molto probabilmente è la CAUSA di tantissimi suicidi, che potrebbero essere evitati, se la si smettesse di trattare le persone che soffrono, come poveri stupidi, o peggio come dei peccatori da mandare all'inferno. Lascia che sia Dio a decidere. Tu non sei Dio, e non ci hai mai parlato. Quindi non puoi stabilire cosa sceglierà. Sii meno arrogante.

La questione maschile può avere un futuro, solo se noi uomini impariamo ad avere empatia tra di noi, affinchè si formi un movimento vero e proprio che riesca ad avere voce in capitolo. Non possiamo lamentarci della mancanza di empatia femminile, se poi non ne abbiamo per un uomo morto per le sofferenze atroci dovute a una donna crudele.



Del resto, io penso che la prova più grande, del fatto che Gesù fosse davvero il figlio di Dio, risieda in queste parole, difficilissime da dire mentre si è sulla croce:

Citazione
Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno (Lc 23,34).

Da queste parole di Gesù, si deduce che lui fu uno dei primi saggi della storia, a porre il grande problema del libero arbitrio (che tu invece dai per scontato ingenuamente).

Se Gesù metteva in dubbio il libero arbitrio di chi lo crocifiggeva, FIGURIAMOCI se non lo farebbe per uno che si suicida.


Anche se immagino che dirai, che anche in questo caso, Gesù stesse recitando un altro salmo del vecchio testamento. Quando si vuole avere ragione a tutti i costi, si giunge davvero al ridicolo.

Penso di aver risposto a tutto. L'ho fatto per amor di verità.

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Titolo: Re:giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Inserito da: Vicus - Settembre 06, 2023, 12:37:14 pm
Il termine ingnoranza invincibile è usato proprio dalla Chiesa per chi non riesce a capire.
Non puoi tirare in ballo Nostro Signore per giustificare il suicidio e, stando all'insegnamento di santi (e non di Osho) che ti ho citato e continui a ignorare, chi lo commette senza avere modo di pentirsi non può aspettarsi misericordia.
Non sono semplici idee opinabili, fattene una ragione e va' in pace

(https://i0.wp.com/www.marcotosatti.com/wp-content/uploads/2023/09/Schermata-2023-09-06-alle-10.27.54.png?w=326&ssl=1)

Fonte: Il pensiero cattolico

Suicidio assistito…della civiltà!

di don Salvatore Vitiello
Teologo


La presenza e l’irricevibile intervento di don Giulio Mignani, della diocesi di La Spezia, a Torino, in occasione della presentazione delle firme a sostegno della proposta di legge popolare per il suicidio assistito, è la chiara dimostrazione dello stato di totale disorientamento in cui versa certo Clero cattolico.
Innanzitutto il confratello ci tiene a distinguere che è “presente all’evento come cittadino” e poi come sacerdote, incarnando quella separazione tra fede e ragione, denunciata da San Giovanni Paolo II nell’Enciclica Fides et Ratio, ed oggi drammaticamente diffusa, anche nella gerarchia ecclesiastica.
Diceva Chesterton: “Quando entro in chiesa mi tolgo il cappello, non la testa!”. Tale distinzione fu quella che portò molti cattolici (democratici) a votare a favore del divorzio e dell’aborto, con il falso ragionamento: “Io non sono d’accordo, ma non posso impedire ad altri di farlo”; come se un male potesse avere eccezioni o dipendere dalla valutazione del soggetto, con la complicità anche economica dello Stato, quindi di tutti.
Posto che sul tema della vita basterebbe il retto uso di ragione e che senza la fede cristiana, la sofferenza non può che apparire un “non senso”, sfugge totalmente ai più il fatto che lo Stato non possa mai essere complice del male, né garantire che esso venga compiuto impunemente.
L’ormai desueta tattica del “caso pietoso” ha fatto il suo tempo!
La vera questione, se non si fosse ancora compreso, è la sopravvivenza della stessa civiltà occidentale, storicamente motore del benessere e dello sviluppo di cui siamo tutti beneficiari.
Se non esiste più il vero ed il falso, il bene ed il male, se tutto deve essere sottoposto al “discernimento situazionale” allora, dobbiamo ammetterlo, siamo tutti caduti nell’utilitarismo di J. Bentham (1832), per il quale è bene ciò che è utile.
E, prima o poi, tutti saremo inutili (alcuni già lo sembrano!) e quindi saremo considerati un male da eliminare. Siamo certi che sia davvero ciò che vogliamo? Una Società malthusiana nella quale ciò o chi non è utile viene eliminato, con il suo stesso consenso, perché convinto sia il proprio bene e quello della società?
Il don Mignani, con un impeto giustificabile solo dall’emozione effimera suscitata da un microfono ed una telecamera, giunge ad affermare: “Sono qui per rappresentare il mondo della Chiesa” (Sic!).
No, caro confratello! Tu non rappresenti affatto la Chiesa, come nessuno la potrebbe rappresentare, contraddicendo la ragione umana e la verità rivelata! La Chiesa sa benissimo che: «Qualunque ne siano i motivi e i mezzi, l’eutanasia diretta […] è moralmente inaccettabile. Così un’azione oppure un’omissione che, da sé o intenzionalmente, provoca la morte allo scopo di porre fine al dolore, costituisce un’uccisione gravemente contraria alla dignità della persona umana e al rispetto del Dio vivente, suo Creatore.
L’errore di giudizio, nel quale si può essere incorsi in buona fede, non muta la natura di quest’atto omicida, sempre da condannare e da escludere» (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2277). Tu rappresenti al massimo te stesso ed i poveri parrocchiani che hai indotto a firmare, ma non usare il santo nome della Chiesa, la Sposa di Cristo, per sostenere battaglie di morte e di inciviltà, che contraddicono venti secoli di Cristianesimo, di dottrina cattolica e di santità vissuta. Verrebbe da chiedersi cosa ne pensa il tuo Vescovo (epískopos), chiamato a sorvegliare, anche su quanto il clero fa e dice pubblicamente.
Emerge, in dolorosi esempi come questo, la desolante povertà della formazione del clero degli ultimi decenni e la consapevolezza della pervasività del mondo anche nella Chiesa. Papa Francesco ammonisce sempre contro la “mondanizzazione”, che evidentemente non riguarda solo il tipo di auto o di orologio che possediamo, ma, molto più gravemente, il pensiero che abbiamo adottato, i criteri che utilizziamo per valutare tutto.
Le derive eutanasiche, per quanto da frenare a livello legislativo con tutte le forze a disposizione, dipendono dall’abbandono dell’uso retto della ragione, dall’irrilevanza culturale del cattolicesimo e dalla pervasività di una mentalità utilitaristica.
Solo una enorme urgente operazione culturale, che parta dal basso ed incontri (se Dio vorrà) qualche aiuto dall’alto, potrà prima frenare la deriva e poi invertire la rotta.
“Il mondo ha bisogno di più Europa” ha detto Papa Francesco a Lisbona.
Il mondo ha bisogno della Civiltà occidentale nata dal Cristianesimo, di più vita, non di più morte!