Bhisma sei rosso quanto sono nero io: neanche un po'. I tuoi post mi ricordano un album dell'indimenticato Battiato:
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"Lettera a un cittadino di Berlino Est 2.0"
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In questo racconto in forma di lettera, non c'è nulla di immaginario. Tutto si basa su fatti realmente accaduti:
Caro August,
Alcuni nostri amici sono riusciti a farci avere una lettera tramite un funzionario dell’ambasciata di cui possiamo fidarci. Mi scrivono che il Mega Partito ha ripreso il potere con la scusa dell’emergenza sanitaria; che ha abbandonato momentaneamente le reclusioni domiciliari forzate e che ora permetta ai cittadini di uscire di casa ma solo se muniti di certificato di buona condotta civica sotto forma di “pass vaccinale”. Un aggiornamento della Tessera del Cittadino (che da rossa è diventata verde) che contiene dati relativi alla salute del proprietario. Solo con questa tessera è consentito muoversi, uscire di casa, viaggiare, entrare nei negozi, fare la spesa, entrare in scuole e ospedali. È diventata la chiave d’accesso alla vita sociale. Me lo puoi confermare? Già la scorsa estate raccontavi che per prenotare un posto in spiaggia era necessario munirsi di Tessera e che i permessi sarebbero stati accordati in base al punteggio di ogni cittadino.
Dicono che lo Stato stia offrendo grandi incentivi come premi, sconti e denaro a chi si lascia inoculare il siero sperimentale. Ai giovani che si arruolano offre pizza, birre locali e persino spinelli di marijuana. Tutto per incoraggiarli ad offrire il corpo alla scienza. Mentre a coloro che ancora rifiutano il siero preannunciano nuove restrizioni, la morte o, nel migliore dei casi, le terapie intensive a proprie spese. Così (con più carote che bastoni) hanno ottenuto un aumento nelle prenotazioni delle vaccinazioni sperimentali. Anche perché l’accesso alle discoteche e ai ristoranti è ora limitato ai soli iscritti al Mega Partito che esibiscano la Nuova Tessera del Cittadino e nessuno è intenzionato a rinunciare al cibo e al ballo, in poche parole al divertimento. In tempi di sacrifici e di difficoltà, il divertimento arreca quel calduccio che rende inoffensivi, come la rana di Chomsky nell’acqua tiepida di cui parli nell’appunto n° 17, dove spieghi come la Tessera possa diventare uno strumento di discriminazione.
Mi dicono che ora, tramite i dispositivi cellulari personali, il Mega Partito sarà in grado di conoscere il tuo stato di salute ed escluderti dai luoghi pubblici come persona pericolosa per la società; che annunciano sugli altoparlanti, dai droni e in televisione l’arrivo di mortali variazioni esotiche del virus per diffondere timori e paure nella popolazione. D’altro canto mi hanno informato che l’Ucon (Unità di contrasto alle Opinioni non-allineate) è riuscito a uniformare l’informazione e ora nessuno osa mettere in dubbio pubblicamente la bontà e l’essenzialità dell’iniezione del siero di stato. Neanche quegli organi indipendenti che fino allo scorso anno discutevano liberamente sull’opportunità del coprifuoco. Le voci dissonanti sono relegate ai blog del dark web o al rischioso passaparola via chat. Se trovano spazio nel canale unico del regime è solo per essere pubblicamente additati e ridicolizzati.
Di certo non dovete passarvela bene a Berlino Est. Ci vuole coraggio… La paura della Stasi, polizia anti-dissenso, è tanta… Nessuno vuole rischiare la propria pelle e dunque ognuno pensa per sé e per i propri cari. Mi dicono che Berlino Est sia ormai diventata un agglomerato di singoli individui soli, per lo più diffidenti tra loro anche all’interno delle proprie famiglie, non più una comunità o una società ma un gregge di persone impaurite e silenziose. Indipendenti e ben igienizzate.
Caro August, qui da noi, al di là della Cortina di Ferro, i media iniziano a dipingere Berlino Est come un modello da seguire. Parlano di benessere, di società perfetta, di abbattimento delle differenze sociali e sessuali, di un sistema sanitario e politico impeccabile, di una città luminosa, magnificamente organizzata ed igienizzata. Nulla a che vedere col grigiore che hai raccontato nel tuo libro. Ho paura che inizino a pensare di impiantare il modello di Berlino Est anche da noi. Sarebbe orribile.
Mi hanno accennato al fatto che da voi si parla molto di epoca di transizione ecologica e digitale, e che molto si sta investendo nella cosiddetta “transizione ecologica” e tu già ci parlavi di tutti i condizionamenti e delle sue contraddizioni intrinseche. Anche da noi iniziano a parlare di transizione globale, di transizione digitale e di transizione ecologica. Dicono che a Berlino Est è un successo.
Caro amico, non ti tolgo più tempo. I tempi non sono buoni e iniziamo a temere il peggio. Il nostro governo ha annunciato una serie di misure volte a contenere un pericoloso nemico che sembra già essere tra noi. Si dice che “nulla sarà come prima” ma che “andrà tutto bene”. Ci chiedono “di sacrificare un po’ della nostra libertà individuale in nome di una maggiore felicità collettiva”. Non ti suonano queste parole? Sono le stesse parole che il Mega Partito ha pronunciato da voi quando iniziò il “buio” e varò nuove misure per rafforzare il diritto alla sicurezza del popolo! Stanno arrivando da noi! Spero che tu ci dia buone, notizie che ci confortino, che ci assicurino che la notte è destinata a finire e che il popolo troverà la forza di reagire. Dimmi che le coscienze non si sono del tutto assopite e appiattite… Dimmi – di grazia! – che i piani del Mega Partito sono falliti, che la macchina si è inceppata, che qualcuno ha fatto saltare il tavolo, che la realtà ha ripreso il primato sull’ideologia!
Attendiamo vostre notizie, che siano buone! Abbiate cura di voi. Ti abbraccio come un fratello, in attesa che il sole torni a brillare su Berlino Est.
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Il libro Berlino Est 2.0. Appunti tra distopia e realtà” è disponibile online sul sito dell’editore)
Descrizione del libro
La Berlino Est 2.0 nella quale ci accompagna il protagonista di questo romanzo è un luogo dominato da un regime totalitario. Le vite delle persone sono annichilite da un controllo pervasivo delle autorità e da rigide limitazioni delle libertà. Sono persino impedite le relazioni sociali. Fin da bambini si viene inghiottiti in una dimensione virtuale. I tutori di quest’ordine oppressivo sono sovente i cittadini stessi: dilagano il sospetto reciproco e la smania da delazione. Come in una DDR moderna, chiunque si sente osservato da uno zelante vicino pronto a segnalare ogni pur minima trasgressione delle regole. Uomini liberi tengono però accesa la fiamma del buon senso. Un libro frutto di fantasia distopica, ma che attinge a pezzi di realtà nell’Italia ai tempi dell’emergenza coronavirus.
L’autore: Federico Cenci
Nato a Roma nel 1983, giornalista e scrittore. Dopo varie esperienze da free-lance, dal 2013 al 2017 ha lavorato per l’agenzia di stampa Zenit. Il suo lavoro l’ha portato a viaggiare, in Italia e all’estero, in Europa e in Medio Oriente. Nell’ottobre scorso è stato in Germania per svolgere un’inchiesta a trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino.
https://www.marcotosatti.com/2021/08/06/berlino-est-2-0-recensione-in-forma-di-lettera-a-un-amico-dietro-il-muro/