Forum sulla Questione Maschile

Dialoghi => Media: notizie, links, articoli, siti, video, libri e manifesti => Topic aperto da: Roberto1970- - Maggio 21, 2019, 15:31:57 pm

Titolo: Nascita del femminismo?
Inserito da: Roberto1970- - Maggio 21, 2019, 15:31:57 pm
Essendo nuovo qui, da quando mi sono reiscritto, ammettendo si di non avere partecipato ancora attivamente alle discussioni...
Mi chiedevo quanto qui su questo forum si sappia a riguardo della nascita del femminismo?

Cercando in rete parole chiavi come femminismo e Rothschild escono fuori articoli interessanti, (IL MOVIMENTO FEMMINISTA E LA CIA, LA MASSONERIA ETC...) quanto ci sia di vero dietro non saprei dirlo con certezza storica (potrebbero benissimo essere tutte fesserie certo, ma come possiamo provarlo?).

Ebbene il link che sto per postare parla di cospirazione, liberi quindi di non credere, ma domande nascono comunque da questo spunto.

http://antimassoneria.altervista.org/il-femminismolarma-per-riscrivere-il-genere-umano/

Mi chiedo semplicemente se qui in questo forum si tenta forse di combattere o resistere qualcosa che va al di lá del semplice conflitto tra uomo e donna, ma abbia radici ben piú profonde tra i mali della nostra umanitá.
Forse la questione maschile é uno degli effetti collaterali di questa guerra iniziata "anche" attraverso l'allontanamento (tradimento?) della donna dall'uomo?
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Frank - Maggio 21, 2019, 21:16:23 pm
Roberto, son teorie di vecchia data... che personalmente reputo a dir poco semplicistiche.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 21, 2019, 21:52:43 pm
Non è possibile verificare tutti i punti dell'articolo, ma è (o dovrebbe essere) chiaro a tutti che il femminismo è un'arma di disintegrazione familiare e sociale. Il ruolo di Planned Parenthood nella vicenda pare acclarato, ma ad oggi deve ancora essere tracciata una mappa dei poteri che hanno architettato e diffuso il femminismo, fenomeno internazionale così coordinato che non può essere né spontaneo né casuale.
La Questione Maschile farebbe molto più rapidamente progressi se si divenisse consapevoli dell'origine artificiale del femminismo e del suo ruolo puramente distruttivo e si facessero serie ricerche sulla sua struttura ideologica e sulle sue finalità e conseguenze per la società.
Ad oggi molti vedono il femminismo come la degenerazione casuale di qualcosa di buono, dovuta al più a contingenti ragioni economiche (centri antiviolenza), ma pochi mettono in discussione gli assunti di base su cui il femminismo prospera, che risalgono (soprattutto) al '68.

La maggior parte degli uomini considera ancora positive le rivoluzioni che hanno dato carburante al femminismo, reso la donna pericolosa per l'uomo ed esautorato l'uomo stesso dalla società:
1. Il lavoro femminile, che (insieme al mantenimento) ha permesso alla donna di liberarsi dall'uomo senza conseguenze e in generale ne ha inasprito il carattere e la volubilità (quando sei economicamente autosufficiente non cerchi più uomini affidabili ma oggetti sessuali)
2. La pillola, che ha "liberato" la donna da responsabilità familiari aprendo la strada a ipergamia, capricci e divorzi facili con ovvie conseguenze per l'uomo
3. L'aborto, che elimina anch'esso responsabilità e bisogno di stabilità, facendo tra l'altro piazza pulita di qualunque stigma sociale verso le ragazze madri
4. La promiscuità sessuale, che unita alle suddette rivoluzioni ha accentuato esponenzialmente l'ipergamia femminile, chiudendo il rubinetto del sesso alla gran parte degli uomini (anche sposati)
5. Il divorzio, che in una società materialista/consumista in cui l'uomo non può contar nulla, non può che avvantaggiare la donna e che gli uomini continuano a confondere col ripudio di altre culture.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Jason - Maggio 21, 2019, 22:19:42 pm
Non è possibile verificare tutti i punti dell'articolo, ma è (o dovrebbe essere) chiaro a tutti che il femminismo è un'arma di disintegrazione familiare e sociale. Il ruolo di Planned Parenthood nella vicenda pare acclarato, ma ad oggi deve ancora essere tracciata una mappa dei poteri che hanno architettato e diffuso il femminismo, fenomeno internazionale così coordinato che non può essere né spontaneo né casuale.
La Questione Maschile farebbe molto più rapidamente progressi se si divenisse consapevoli dell'origine artificiale del femminismo e del suo ruolo puramente distruttivo e si facessero serie ricerche sulla sua struttura ideologica e sulle sue finalità e conseguenze per la società.
Ad oggi molti vedono il femminismo come la degenerazione casuale di qualcosa di buono, dovuta al più a contingenti ragioni economiche (centri antiviolenza), ma nessuno o quasi mette in discussione gli assunti di base su cui il femminismo prospera, che risalgono (soprattutto) al '68.

La maggior parte degli uomini considera ancora positive le rivoluzioni che hanno dato carburante al femminismo, reso la donna pericolosa per l'uomo ed esautorato l'uomo stesso dalla società:
1. Il lavoro femminile, che (insieme al mantenimento) ha permesso alla donna di liberarsi dell'uomo senza conseguenze e in generale ne ha inasprito il carattere e la volubilità (quando sei economicamente autosufficiente non cerchi più uomini affidabili ma oggetti sessuali)
2. La pillola, che ha "liberato" la donna da responsabilità familiari aprendo la strada a ipergamia, capricci e divorzi facili con ovvie conseguenze per l'uomo
3. L'aborto, che elimina anch'esso responsabilità e bisogno di stabilità, facendo tra l'altro piazza pulita di qualnque stigma sociale per le ragazze madri
4. La promiscuità sessuale, che unita alle suddette rivoluzioni ha accentuato esponenzialmente l'ipergamia femminile, chiudendo il rubinetto del sesso alla gran parte degli uomini (anche sposati)
5. Il divorzio, che in una società materialista/consumista in cui l'uomo non può contar nulla, non può che avvantaggiare la donna e che gli uomini continuano a confondere col ripudio di altre culture.

Concordo pienamente e faccio delle preciazioni .

Aggiungerei un punto 6. , la televisione che ha operato molto bene nel diffondere gli altri 5 punti .
In ogni caso ritengo una priorità assoluta il 4 - ed il 5 che è un suo diretto successore - . La riforma dell'assegno di mantenimento ridurrà alcuni divorzi opportunistici di femministe predatorie ma non è ancora sufficiente .
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 22, 2019, 01:39:37 am
I media hanno avuto sicuramente un ruolo determinante nella diffusione del femminismo, che sarebbe stato impensabile senza di essi.
La riforma (leggi abolizione) del mantenimento non potrà farsi senza rivedere gli altri punti, che provengono tutti dalla stessa filosofia, né da sola potrà bastare perché non è l'unico fattore di disgregazione delle coppie.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Roberto1970- - Maggio 22, 2019, 06:52:14 am
Il ruolo di Planned Parenthood nella vicenda pare acclarato, ma ad oggi deve ancora essere tracciata una mappa dei poteri che hanno architettato e diffuso il femminismo, fenomeno internazionale così coordinato che non può essere né spontaneo né casuale.

4. La promiscuità sessuale, che unita alle suddette rivoluzioni ha accentuato esponenzialmente l'ipergamia femminile, chiudendo il rubinetto del sesso alla gran parte degli uomini (anche sposati)

Qui la tua risposta é stata esaustiva. Concordo inoltre sul fatto che la promiscuitá sessuale sia stato qualcosa di INDOTTO dai suddetti poteri e NON emerso come conseguenza di un fenomeno sociale. Probabilmente le nuove generazioni me compreso hanno subito una sorta di programmazione sin da quando eravamo in fasce allo scopo di farci ingoiare la pillola.

A mio parere il punto é per quanto queste possano essere teorie di vecchia data, é proprio la radice del fenomeno che bisogna scoprire se si vuole porre in atto un cambiamento concreto se non altro di consapevolezza personale.

Inoltre penso che andare contro qualcosa di grosso come il femminismo porterebbe solo a uscire fuori dai cardini della societá se prima i media non ammettono le vere ragioni che lo hanno portato e diffuso.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: giacca - Maggio 22, 2019, 08:07:53 am
La promiscuità credo che sia limitata a poche persone.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 22, 2019, 08:13:19 am
Concordo inoltre sul fatto che la promiscuitá sessuale sia stato qualcosa di INDOTTO dai suddetti poteri e NON emerso come conseguenza di un fenomeno sociale.
Poco ma sicuro, la società ha dovuto subire una vero lavaggio del cervello (e un'autentica violenza) per cambiare costumi fino a questo punto. Oltretutto è stata una presa in giro, il sesso è diventato una chimera per la maggioranza degli uomini e quando c'è è di cattiva qualità, come ormai ammettono anche i film che ritraggono storie senza senso.
Inoltre penso che andare contro qualcosa di grosso come il femminismo porterebbe solo a uscire fuori dai cardini della societá
Il femminismo è uno di questi cardini, molti pensano che si possa rimuovere da questa società lasciandola per il resto identica a se stessa, il che è un'illusione e la ragione della lentezza con cui progrediscono i diritti maschili.
La promiscuità credo che sia limitata a poche persone.
Esattamente, alzi la mano chi, pur avendo un buon fisico, una buona posizione sociale ecc. non ha dovuto fare numeri da circo per avere poche donne di mediocre aspetto e di livello umano anche peggiore. A meno di essere un bagnino poliglotta a Riccione in agosto, ma questa non è la regola per il 99% degli uomini.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Sardus_Pater - Maggio 22, 2019, 16:13:10 pm
Volevo aprire un thread su questo argomento.
I Rothschild, almeno agli inizi poi non so, non c'entrano niente con la nascita del femminismo, così come i Rockefeller (che sono saliti sul carro in un secondo momento). La nascita della questione maschile ha più di una data: il 1946 nasce la CIG che l'anno dopo diventa CIA (Gloria Steinem, Ford Foundation ecc.), il 1950 o il '51 quando per la prima volta nella storia dell'umanità il numero di addetti al settore terziario supera quello degli altri due settori (nascita del lavoro femminile negli uffici), il 1970 quando quello sciagurato di Reagan, allora governatore della California, casca nella trappola e firma la prima legge sul divorzio senza dolo (no fault divorce), pensando tra le altre cose che così si eviteranno i casi di false accuse nei contenziosi di separazione (sì sì), il 1971 quando Erin Pizzey apre il primo rifugio antiviolenza e le femministe si buttano a pesce nel business, il 1980 quando con la vittoria di Reagan le femministe abbracciano entusiasticamente il carrierismo che in precedenza almeno a parole combattevano, il 1989 con la caduta del Muro e il 1999 con Seattle e l'inizio dell'odierna era finanziaria e la fine dello stato nazione. Se fino a Berlino l'uomo era utile dopo Seattle l'uomo diventa ostacolo per il mercato liberista di merci e persone, sfruttando l'edonismo della Nuova Donna post-Muro.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: freethinker - Maggio 22, 2019, 18:24:03 pm
Di certo alla nascita del femminismo hanno contribuito molti fattori, che avete elencato con precisione.
Tuttavia ho notato che in generale molti hanno un'idea molto romanzata del femminismo, che fanno risalire alle manifestazioni delle suffragette, che vedono come pioniere della "liberazione" della donna.

Ho perso il conto delle persone che mi hanno fatto notare che una delle ultime nazioni a concedere il diritto di voto alle donne sia stata la Svizzera; casualmente le stesse persone ignorano completamente che ogni cittadino svizzero di sesso maschile deve prestare servizio militare per 15 giorni all'anno!
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Sardus_Pater - Maggio 23, 2019, 22:07:44 pm
Se avessi la macchina del tempo cercherei di evitare l'assassinio di Robert Kennedy nel 1968. Con lui alle primarie forse non ci sarebbe stato il tumultuoso casino della convention del Partito Democratico a Chicago e l'asinello avrebbe sicuramente vinto le presidenziali, impedendo la nascita della Commissione Mc Govern-Fraser con cui si dette maggiore importanza alle primarie ma aprì le porte del partito alle quote, con un massiccio ingresso di donne e in séguito di gay.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Frank - Maggio 25, 2019, 00:20:39 am
Personalmente non credo affatto che la promiscuità sessuale sia stato qualcosa di indotto dai cosiddetti "poteri forti".
Non credo assolutamente a queste cose.
Secondo me è soltanto la conseguenza della c.d. evoluzione della società.

Poi vabbe', ognuno è libero di pensarla come gli pare, tanto siamo nel campo delle opinioni.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 25, 2019, 04:22:11 am
Certamente, ognuno è libero di dire la sua ci mancherebbe, ma senza i media, la moda e la musica sarebbe stato impensabile trasformare una società contadina o borghese in un bordello. L'uomo è un animale conservatore e serve molto tempo e molta competenza per cambiare radicalmente una collettività, l'urbanesimo e l'industrializzazione non bastano a spiegare il fenomeno, per esempio l'America fino agli anni '60 era un Paese fin troppo moralista anche nelle leggi: nei già sfrenati anni '20, andare in una camera d'albergo con una donna era un reato.
L'apporto di vari centri di potere alla rivoluzione del '68 è ormai dimostrato e inconfutabile. La saggezza popolare sapeva quello che oggi stiamo imparando a nostre spese: la promiscuità sessuale destabilizza e fa implodere la società. Famiglie "allargate", figli contesi e alienati, denatalità, conflitti di coppia e assenza di sesso per la maggior parte degli uomini ne sono il frutto.
In un'epoca di cambiamento continuo e accelerato, l'essere umano ha bisogno più che mai di stabilità e legami non solo di coppia ma comunitari, di parentela e di "clan". Continui cambi di lavoro e residenza in quartieri-dormitorio, figli affidati a falansteri comicamente denominati nidi, relazioni in cui l'altro è consumato come una merce e poi gettato via rendono impossibile una società equilibrata e durevole.
Può essere divertente le prime volte, a vent'anni, ma già allora molti sentono la futilità di queste relazioni e la mancanza di radici si paga in seguito.
Molti uomini lo capiscono, ma pagano per la stupidità e cattiveria di donne lasciate libere di ridurre la società in macerie.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Frank - Maggio 25, 2019, 10:46:34 am
Vicus

Citazione
, ma senza i media, la moda e la musica sarebbe stato impensabile trasformare una società contadina o borghese in un bordello.


Eh!, appunto, il progresso, quindi l'evoluzione della società, nel bene come nel male.
Non ci vedo alcun complottismo in tutto ciò, ma solo una conseguenza.


Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Frank - Maggio 25, 2019, 10:53:13 am
Comunque, resta un fatto: le società "perfette" non sono mai esistite,* né mai esisteranno, proprio perché la specie umana nasce già "difettosa" e imperfetta di suo.
Altro discorso è che si possa migliorare; e qui ci siamo.

@@

* Nemmeno tu vorresti vivere nelle società del passato, fra guerre, pestilenze, carestie, vita media di 37 anni (ai tempi di Garibaldi era quella la vita media in Italia) e quant'altro.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Frank - Maggio 25, 2019, 11:00:24 am
Questo scritto non è mio, e non è neppure dell'uomo che me lo ha passato; ma mi sembra giusto riportarlo.


Citazione
Esisterebbero dei gruppi occulti che per interessi economici mirano alla distruzione della famiglia e allo sfarinamento della società. A danno degli uomini ma anche delle donne.
Perciò dovremmo allearci tutti contro... contro chi?
E' l'opinione di molti.
E' una posizione semplicistica. 
Vedendo che il mondo va in un certo modo ci vedono dietro necessariamente un programma in esecuzione, un qualche gruppo che ha determinato con la forza del denaro il corso delle cose. Vedono certe istituzioni (ONU - UE) e i media come occupati da gente messa là da gruppi di potere e al soldo diretto di Soros e compagnia. Scalzati quelli il problema sarebbe risolto. 
Scambiano i programmi e i proclami delle femministe per ordini esecutivi imposti ...non sanno dire come... ad un immenso numero di agenti sociali. 
Ma i piani femministi sono stati e sono solo inchiostro sulla carta fin quando ... maturano i tempi in cui masse intere iniziano a farli propri.
Non vedono che il trend è universale e che tutti gli agenti (politici, intellettuali, giornalisti, etc.) sono succubi di una ideologia e non c'è alcun bisogno di pagarli o forzarli.
Tizio e Caio se la prendono con le persone. Con A, con B con C.
Certo questi sono individualmente responsabili, come lo è ciascuno per qualsiasi cosa relativa al suo
comportamento.
Ma è come prendersela con il giudice che - dato un regime - ti condanna a morte. Certo, anche lui è responsabile, ma la vera causa della sentenza è l'esistenza del regime.
E questo non è un regime come gli altri. Non c'è mai stato in nessun paese un colpo di stato femminista.
Non esiste un partito femminista sulle cui sedi lanciare molotov.
Il femminismo è dappertutto (psichicamente) e al tempo stesso da nessuna parte (materialmente). E' questo il problema.
Quelle che sembrano le Centrali femministe lo sono in via derivata. L'ONU esiste dal 1945. Ma per 40 anni non è stata femminista.
Lo stesso dicasi per la UE.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 25, 2019, 11:44:06 am
Eh!, appunto, il progresso, quindi l'evoluzione della società, nel bene come nel male.
Non ci vedo alcun complottismo in tutto ciò, ma solo una conseguenza.
Frank il progresso, come anche il regresso, non è una pianta, che vien su da sola, è fatto dagli uomini. E il mito del progresso è stato alla base dei più grandi regressi dell'umanità, vedi Stalin per cui il comunismo era "l'inevitabile evoluzione" della società che portò invece alla catastrofe.
Comunque, resta un fatto: le società "perfette" non sono mai esistite,* né mai esisteranno, proprio perché la specie umana nasce già "difettosa" e imperfetta di suo.
Su questo non ci piove, ma aspirina ed elettricità a parte sono esistite società molto migliori della nostra. Davvero vogliamo paragonare l'Atene di Pericle, o l'antica Roma, alla Londra o Berlino contemporanee? Perché studiamo Platone e Aristotele anziché Andy Warhol? O preferiamo Caravaggio a Lucio Fontana?

Nota: Giambattista Vico anticipò di due secoli l'attuale rivoluzione culturale e suggerì semplici soluzioni per un VERO progresso, sociale e scientifico, che avrebbe reso l'umanità molto più felice e consapevole. Ignorato. Joyce riprese il suo pensiero e pubblicò libri che potevano ridestare l'Europa dal suo sonno. Ancora oggi, non esistono commentari che spieghino al grande pubblico la portata rivoluzionaria della sua opera. Questo è il vero progresso, altro che minigonna e il femminismo.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 25, 2019, 12:05:13 pm
Questo scritto non è mio, e non è neppure dell'uomo che me lo ha passato; ma mi sembra giusto riportarlo.
Temo che questo scritto sia un sonnifero per la consapevolezza sociale. Se il femminismo è un fenomeno spontaneo, le femministe sono delle idealiste e anche delle idiote, ché non ne vedono le conseguenze.
Ma anche se fosse: è evidente anche ai bambini che il femminismo distrugge la famiglia e le relazioni umane. Allora perché intestardirsi a proprinare a tutte le ore (e a costi faronici) palinsesti su donne oppresse e vittime di bruti? Solo per dar da mangiare ai centri antiviolenza? I programmi TV non si fanno da soli, li deve ben scrivere qualcuno.
Vale lo stesso per aborto gratuito (sei milioni di italiani sterminati prima di nascere), divorzio incentivato in ogni modo (casa+appannaggio), cambio di sesso gratuito (ma vecchi e bambini li ammazzano con tanto di polizia per impedir loro di scappare), uomini gettati sul lastrico da ogni giudice sotto il sole. Tutto spontaneo? Siamo proprio sicuri?
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Jason - Maggio 25, 2019, 12:29:53 pm
Non solo : la promiscuità sarebbe l'evoluzione della società ? Scoparsi in discoteca o al lavoro i cd. "chad" (termine della galassia redpill per indicare uomini estremamente possenti e muscolosi e/o con un elevato status sociale ) passandosi decine di uomini del genere in un semestre sarebbe un'evoluzione naturale ?

Tradire il marito con questi chad sarebbe l'evoluzione della società ?
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 25, 2019, 13:07:23 pm
Se è un'evoluzione, dov'è il miglioramento? Le famiglie sono nel caos e l'Italia sta scomparendo, non mi pare un progresso.
Come evoluzione poi, è arrivata tardi: anche le donne delle caverne sapevano tradire, ma se finora non l'hanno fatto in massa una ragione ci sarà stata.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 25, 2019, 14:12:14 pm
Le immagini valgono mille parole, ecco "l'evoluzione" della donna (si notino i tre grafici in basso):

(https://scontent-cdt1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/56178693_2333024910315114_8118454209189249024_o.jpg?_nc_cat=107&_nc_ht=scontent-cdt1-1.xx&oh=027dfe5564fae6d3b54345e168c0ba00&oe=5D687A17)
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Red- - Maggio 25, 2019, 14:35:44 pm
Essendo nuovo qui, da quando mi sono reiscritto, ammettendo si di non avere partecipato ancora attivamente alle discussioni...
Mi chiedevo quanto qui su questo forum si sappia a riguardo della nascita del femminismo?

....

Molto in breve, secondo me:
Non esiste una singola nascita del femminismo, ma tante nascite ( e morti) diffuse qua e là nella storia a seconda di luoghi ed epoche.
Immaginiamo una tribù africana. Un villaggio. Procurarsi il cibo non è semplice, bisogna cacciare. Si tratta di persone di media intelligenza, capiscono che bisogna razionalizzare le risorse fisiche e le abilità.
Così i maschi vanno a caccia, le donne cucinano e badano ai figli. Si ottiene cibo e si va avanti. I maschi in caccia rischiano e muoiono, le donne no, ma i maschi ottengono i pezzi di carne migliori. Poi la tribù progredisce. Si allevano animali. Le abilità sono meno importanti. Così le donne iniziano a chiedere anche loro dei pezzi di carne migliori.
-Questo è il femminismo della prima ondata, quello prima del 1970.


Successivamente, le donne della tribù si esaltano. Iniziano a dire che gli uomini per millenni le hanno private dei pezzi di carne migliori. Nessuno pensa più a quegli uomini che morivano durente la caccia o che restavano feriti o menomati. Non si pensa più che la donna era cmq protetta dal suo stesso ruolo. Si pensa solo che per millenni non hanno avuto le carni migliori.
Ed allora inizia a chiedere qualunque cosa ed anche di più, "motivate" da tale pretesto. si travalica così ogni buon senso, si va anche sul surreale.
-questo è il femminismo della seconda ondata, quello che viene dopo il 1970.

Si dice ormai da più parti che tale esaltazione delle donne sia stata e sia guidata e manipolata da precise strategie di "ingegneria sociale", che avrebbero a che fare in primis con l'ideologia malthusiana, legata cioè a questioni di ecologia, controllo nascite e corollario.
E questa è, per me, l'ipotesi assolutamente più probabile, tutto valutato e considerato.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Frank - Maggio 26, 2019, 00:06:05 am
Frank il progresso, come anche il regresso, non è una pianta, che vien su da sola, è fatto dagli uomini. E il mito del progresso è stato alla base dei più grandi regressi dell'umanità, vedi Stalin per cui il comunismo era "l'inevitabile evoluzione" della società che portò invece alla catastrofe.Su questo non ci piove, ma aspirina ed elettricità a parte sono esistite società molto migliori della nostra. Davvero vogliamo paragonare l'Atene di Pericle, o l'antica Roma, alla Londra o Berlino contemporanee? Perché studiamo Platone e Aristotele anziché Andy Warhol? O preferiamo Caravaggio a Lucio Fontana?

Vicus, rispondi a me: tu ci vivresti nella società di mille anni fa ?
Senza acqua corrente, luce, riscaldamento, etc ?
Ci vivresti in una società dove il fatto di nascere maschi equivaleva ad esser spediti quasi sicuramente in guerra ?
Ci vivresti in una società dove si moriva per un nonnulla ?

Tu idealizzi troppo il passato, che non era affatto così meraviglioso.
Tu, al pari di altri quemmisti, descrivi solo il lato oscuro di questa epoca, guardandoti bene dal fare altrettanto con quelle passate, che erano peggiori in tutti i sensi.

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PS:
https://www.ilmessaggero.it/roma/cultura/museo_nazionale_romano_sovrintendenza_ortopedia-209348.html

Citazione
Alla nascita, la speranza di vita era di appena 27 anni. Ad affliggere diffusamente il vivere quotidiano erano soprattutto fratture gravi, malattie della bocca tra ascessi e carie, ma anche deformazioni delle ossa dovute ad un carico di lavoro pesante. E poi c’erano i «casi». Come la donna della necropoli Collatina che soffriva di una grave «spondilite anchilosante», cioè di un blocco totale della colonna vertebrale, trovata sepolta nella sua fossa in posizione fetale. Oppure il caso rarissimo, unico nel mondo romano, del ragazzo di sedici anni trovato nella necropoli di Fidene, affetto da gigantismo, svelando una statura stimata di oltre due metri. E ancora, l’altro caso insolito di un individuo affetto da nanismo, così come la donna che soffriva di gotta e quella signora che ha sorpreso gli studiosi per la sua perfetta protesi dentaria in oro. Suggestioni da un «quadro clinico» della popolazione che viveva nella Roma imperiale, tra malattie, condizioni sociali, alimentazione e cure, che ha svelato l’inedito studio di resti scheletrici rinvenuti negli ultimi anni. Reperti che saranno presentati per la prima volta nella grande mostra sulla storia della medicina dal titolo «Scritto nelle ossa. Vivere, ammalarsi e curarsi a Roma in età imperiale», organizzata dal Servizio di antropologia della Soprintendenza ai beni archeologici di Roma sotto la cura di Paola Catalano. Il progetto, in programma dal 10 dicembre al Museo nazionale romano della Via Ostiense a Porta San Paolo, è stato illustrato in anteprima ieri nel convegno «Anatomie e Corpi» presso l’Unità di Storia della Medicina e Bioetica dell’università La Sapienza. L’esposizione, frutto di una collaborazione tra La Sapienza, la Società Italiana di Ortopedia, l’università di Pisa e Tor Vergata, raccoglie i campioni scheletrici umani inediti riportati alla luce da sei sepolcreti di epoca imperiale scavati nel territorio di Roma: «I siti sono stati selezionati in base alla consistenza numerica, e alle peculiarità dei contesti, che hanno consentito di formulare ipotesi attendibili sulle diverse economie di sussistenza della popolazione», racconta la Catalano.

L’IDENTIKIT BIOLOGICO

I reperti arrivano dalla Prenestina Polense (non lontano da Gabii), la necropoli Collatina (tra via della Serenissima e via Basiliana), Casal Bertone, Osteria del Curato, dal sepolcreto di Via Padre Semeria, e di Castel Malnome (a Ponte Galeria). «Esporremo i reperti più interessanti, selezionati per evidenziare le malattie che affiggevano la popolazione di Roma - continua la Catalano - e saranno affiancati dai relativi strumenti terapeutici dell’epoca». E scatta l’identikit antropologico: l’aspettativa di vita media era di 27 anni (raro superare i 49 anni, discreta la morte infantile sotto i 6 anni, più alte le morti di uomini); la statura media era di 167 centimetri per i maschi e 156 per le femmine. «Le analisi degli isotopi del carbonio e dell’azoto contenuti nella frazione organica dell’osso ci consentono di risalire al tipo di dieta seguita - dice la Catalano - ossia vegetariana, mista o con ingente consumo di carne». «Fondamentali nella ricostruzione delle condizioni di vita quotidiana nella Roma imperiale sono le patologie orali- avverte la Catalano - la carie è stata rilevata nel 70% degli individui, gli ascessi nel 30%». E stupisce oggi il ritrovamento di una protesi dentaria in oro in una sepoltura a cremazione femminile della grande necropoli Collatina.

Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 18:21
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 26, 2019, 00:19:55 am
Frank seguendo il tuo ragionamento, il "progresso" porta necessariamente al femminismo e han ragione le femministe a dire il futuro è donna.
Prima dell'età moderna, in guerra normalmente i contadini non andavano, per ovvi motivi.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Frank - Maggio 26, 2019, 00:22:08 am
Vicus, non hai risposto.

Citazione
Frank seguendo il tuo ragionamento, il "progresso" porta necessariamente al femminismo

Non lo dico io, lo dicono i fatti.
E come in altre vicende della storia, deve essere contrastato.
Di certo il femminismo non poteva e non può nascere in una società primitiva, proprio perché in tale contesto non esiste il terreno fertile che può permetterlo.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Frank - Maggio 26, 2019, 00:34:36 am
Domanda: quanti quemmisti vivrebbero qui piuttosto che in Italia o in qualche altro paese industrializzato ?

Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 26, 2019, 00:54:16 am
Vicus, non hai risposto.

Non lo dico io, lo dicono i fatti.
E come in altre vicende della storia, deve essere contrastato.
Di certo il femminismo non poteva e non può nascere in una società primitiva, proprio perché in tale contesto non esiste il terreno fertile che può permetterlo.
Ti ho risposto: associ il livello superiore di civiltà di altre epoche a fame e guerre, come fossero inscindibili. Seguendo questo ragionamento, se l'acqua corrente e l'aspirina arrivano solo con la società femminista, teniamoci il femminismo.
Non vedo motivo per cui cambiare i valori di un'epoca comporti la rinuncia al progresso tecnologico.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Roberto1970- - Maggio 26, 2019, 14:20:24 pm
Leggendo riguardo il matriarcato, risulta possibile che in tempi antichi l'umanitá fosse propensa ad una societá dove i capi gruppo fossero donne. Qui si parla di organizzazione originale dell'umanitá:

Citazione
Secondo alcuni, a partire dalle ipotesi avanzate da Johann Jakob Bachofen nel suo saggio Il matriarcato del 1861, il matriarcato fu l'organizzazione originale dell'umanità, e solo successivamente questa venne sostituita dal patriarcato.

Tali tesi ritengono reale il matriarcato in epoca neolitica, riconoscendo l'esistenza di un capo supremo donna e in generale delle donne come capi-famiglia. All'uomo sarebbero state demandate le funzioni pratiche di sussistenza (approvvigionamento, caccia - funzioni "esterne" all'aggregato sociale, alla caverna), alla donna si sarebbe invece delegata l'organizzazione sociale ("funzione interna").
https://it.wikipedia.org/wiki/Matriarcato_(antropologia)

E' anche interessante considerare l'opinione riguardo al futuro, del famoso (ma poco studiato nelle scuole) Nikola Tesla in cui sebbene contrario aveva predetto, in seguito al diritto di voto esteso anche al genere femminile, una societá piuttosto simile al funzionamento delle api e degli alveari.

Citazione
It is not in the shallow physical imitation of men that women will assert first their equality and later their superiority, but in the awakening of the intellect of women.
https://www.brainpickings.org/2015/07/10/nikola-tesla-when-woman-is-boss/

"Non è nella superficiale imitazione fisica degli uomini che le donne asseriranno dapprima la loro ugualitá e in seguito la loro superioritá, ma lo faranno nel risveglio dell'intelletto delle donne."

Adesso qui il punto é a mio parere questo: poniamo pure caso che il mondo si diriga verso una supremazia femminile. Esistono comunque dei diritti universali che sia uomini che donne dispongono indipendentemente da chi governa chi o cosa.

Considerate questo articolo sul transumanismo, rimanendo sempre in tema del progresso: Transhumanism – the world's most dangerous idea

Citazione
"...But modifying that essence is the core of the transhumanist project. If we start transforming ourselves into something superior, what rights will these enhanced creatures claim, and what rights will they possess when compared to those left behind? If some move ahead, can anyone afford not to follow?"
https://www.au.dk/fukuyama/boger/essay/

(...Ma la modifica di quell'essenza é la chiave del progetto transumanista. Se noi iniziassimo a trasformare noi stessi in qualcosa di superiore, che diritti queste creature aumentate rivendicheranno, e che diritti possiederanno in confronto a chi é stato lasciato indietro? Se alcuni andassero avanti, puó chiunque permettersi di non seguire?)

Sono tutti secondo me spunti su cui riflettere.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 26, 2019, 21:45:51 pm
Già Margaret Mead, antropologa di fama mondiale, aveva accertato che "una società matriarcale non è mai esistita, se non come incubo di romanzi distopici". Non c'è alcuna prova di presunte società matriarcali, né del motivo per cui sarebbero diventate patriarcali.
Nikola Tesla era quello che non volle mai donne tra i piedi. Non si capisce perché l'intelletto delle donne sarebbe stato addormentato per millenni né in cosa possa consistere questo risveglio.
La "supremazia femminile" comporta necessariamente la riduzione del maschio a essere non subalterno, ma subumano. Penso che l'uomo possa veder nuovamente riconosciuti i suoi diritti, e avere una vera parità, solo ristabilendo equilibri tra i sessi che esistono dall'alba dell'umanità.
Il transumanesimo è guardare al futuro con gli occhi del passato. La tecnologia è già un'estensione delle nostre facoltà ed è già qualcosa di interno all'uomo: per esempio, il cellulare è un'estensione della memoria, impiantare chip nel cervello è un nonsenso da fumetto della Marvel. Tanto più che sono in corso ricerche per implementare la comunicazione cerebrale senza connessioni fisiche.
L'essere cibernetico (se mai ci sarà) non è un uomo migliorato, ma un passo intermedio verso il rimpiazzo dell'umanità con le macchine. L'uomo è ipnotizzato dalle sue tecnologie, al punto da identificarsi con esse e divenirne schiavo. Per la sua stessa sopravvivenza, è necessario che l'umanità si renda conto che le tecnologie devono servire l'uomo e non viceversa; il che si traduce col finalizzarle alla creazione di un ambiente "organico", a misura d'uomo.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Red- - Maggio 28, 2019, 21:55:25 pm
Questo scritto non è mio, e non è neppure dell'uomo che me lo ha passato; ma mi sembra giusto riportarlo.
Molto interessante.
Potrei sapere di chi è?
Un discorso simile lo si poteva fare in Germania ai tempi Hitler e Goebbels. Ma non si poteva nemmeno allora parlare di gomblotto, evidentemente. Il tutto stava solo nell'aria...
Mahhh  :cool:
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Sardus_Pater - Maggio 29, 2019, 13:17:49 pm
@Red: lo stile mi pare quello di RDV.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Red- - Maggio 29, 2019, 14:11:36 pm
Ah, capito. Con tutto il rispetto possibile per l'amico Rino, quella è una cosa su cui non concordiamo. Nulla di male, impossibile concordare su tutto.

Ma continuo a pensare che fra le tre ipotesi possibili, cioè:
-Tutto è dovuto all'evoluzione naturale
-Tutto nasce da questioni economiche
-Tutto nasce dalle prime due, ma poi tutto viene pilotato ad hoc per questioni legate al principale problema dei tempi moderni (malthusianesimo)

...ora, per esclusione, la più probabile è la terza. Sarebbe a dire che le prime due spiegazioni, da sole, sono decisamente più incredibili dell'ultima.

I "gomblotti":
non è che dobbiamo credere alle mucche che volano, e le teorie sui rettiliani non hanno senso d'essere, i cerchi nel grano come messaggi alieni sono stupidaggini (immaginatevi questi qui, che disponendo di tecnologie che nemmeno possiamo intuire, per comunicare con noi farebbero i cerchi nel grano), ma i complotti sono sempre esistiti. Complotto vuol dire tramare nell'ombra; la rivoluzione francese si originò da un complotto; Giulio Cesare fu ucciso in seguito ad un complotto; sull'aereo caduto ad Ustica con ogni probabilità ci fu un complotto per nascondere la verità; Gladio fu un complotto; le stragi degli anni di piombo furono, con ogni probabilità, un complotto. I complotti non sono imbrobabili.
Ma è anche stupido, per questo, vedere complotti ovunque e senza motivo.
Si può però ragionare, riflettere. Escludere così le spiegazioni più improbabili, dopo avere raccolto i dati necessari. E per probabilità si sceglie una delle ipotesi.


Ovviamente, poi, ognuno è libero di vederla come vuole.
Ma tra le altre cose, mi chiedo: se davvero il neofemminsimo, con tutta la sua ferocia, con tanto di invenzioni di gravissime notizie false (es che l'uomo è la prima causa di morte delle donne), se tutto ciò è dovuto solo ad una naturale evoluzione della specie umana, e nessuno che conti, in 50 anni se ne è mai reso conto, e se dirlo a chiare lettere non serve a nulla, se davvero è solo un fatto istintivo delle donne, ( :blink:) allora quale sarebbe una possibile soluzione?

Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Warlordmaniac - Maggio 29, 2019, 19:13:54 pm
La soluzione sarebbe una scelta più oculata delle compagne di vita.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 29, 2019, 21:30:58 pm
Perché, c'è una scelta? :hmm:
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: giacca - Maggio 29, 2019, 22:04:28 pm
Anche se ci fosse, o sono sistemate o molte di quelle libere stanno bene da sole. E' la nuova moda del tempo.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 29, 2019, 23:20:29 pm
Anche se ci fosse, o sono sistemate
Già, le migliori (posto che ce ne siano) non restano sole a lungo.
Citazione
o molte di quelle libere stanno bene da sole.
Fino al Muro dei 40.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: giacca - Maggio 30, 2019, 07:41:21 am
Pare, ma mi piacerebbe sbagliarmi, che dopo i 40 non gli interessa più nulla.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 30, 2019, 08:15:16 am
Al contrario, molte di loro vanno nel panico e fanno carte false per aggiudicarsi il primo zerbino che capiti loro a tiro. Si può dire che cerchino seriamente gli uomini a partire dai 40, prima (alfa a parte) se ne interessano solo per cercare validazione.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Duca - Maggio 30, 2019, 17:48:48 pm
Al contrario, molte di loro vanno nel panico e fanno carte false per aggiudicarsi il primo zerbino che capiti loro a tiro. Si può dire che cerchino seriamente gli uomini a partire dai 40, prima (alfa a parte) se ne interessano solo per cercare validazione.
Prima pensano alla (si fa per dire) carriera... dopo i 40 quando hanno perso tutte le battaglie e sono mediamente da rottamare allora finiscono col primo marocchino che ingrumano in spiaggia. :lol:
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 30, 2019, 18:13:15 pm
Esatto. Anche se non pensano alla carriera, fino ai 40 cavalcanpo la giostra... degli uomini (avanzi di galera, marocchini e altri impresentabili personaggi) e usano i beta per validazione. Quando sono da rottamare, richiamano i beta che hanno pazientemente atteso in panchina per sposarli e rovinarli.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: giacca - Maggio 31, 2019, 07:40:01 am
Al contrario, molte di loro vanno nel panico e fanno carte false per aggiudicarsi il primo zerbino che capiti loro a tiro. Si può dire che cerchino seriamente gli uomini a partire dai 40, prima (alfa a parte) se ne interessano solo per cercare validazione.
Spero che hai ragione. Io ne ho quasi 50 e non posso cercare quelle di 30. E a 40 non sono da rottamare, anche a 50 una parte non lo sono per nulla.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Maggio 31, 2019, 11:31:02 am
Non dovrebbe esserti difficile trovarne di 40-50, ma anche quelle cercano uomini di "valore sociale" superiore al loro.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: santiago - Giugno 01, 2019, 15:22:46 pm
Arrivo un pò in ritardo alla discussione. Scusate
Nascita del femminismo? Bella domanda.
Quando? o Perché?

Quando è nato il femminismo? Credo non sia possibile dare una risposta, si può forse risponde da quale data la storiografia femminista fa nascere il femminismo.
(La spiegazione complottistica della seconda metà del xx secolo, Ford e i finanziamenti vari, potrebbe forse spiegare la  nascita di “questo” femminismo, del femminismo attuale, ma non spiega la nascita del femminismo prima di questo periodo e dunque non risponde alla domanda).
In base alla storiografia femminista si può stabilire Christine de Pizan e il suo libro “La città delle dame” (1405) come punto di partenza. Questo per quanto riguarda singole iniziative (come quelle di Olympe de Gouges e Wollstonecraft). Ma se si parla di femminismo associativo e rivendicativo, di movimento femminista come lo intendiamo oggi si deve fissare come punto di partenza Seneca Falls e il 1848.

Christine de Pizan con il suo libro “La città delle dame”, una fortezza di solo donne, esseri di moralità perfetta (tra cui include ad es. la spietata assassina regina Fredegonda), dove gli uomini sono esclusi, compie una rivoluzione mentale copernicana: stabilice la forma mentis femminista. É brutto autocitarsi, ma ho scritto:

«Nel XIV secolo, la scrittrice Christine de Pizan nega per la prima volta l’universalità dell’origine dell’infelicità dell’anima umana, e individua nell’uomo il principale indiziato dell’infelicità delle donne. La donna, confinata nel ruolo assegnatole dalla società patriarcale, costretta a vivere in un mondo androcentrico a lei estraneo che non riconosce, è infelice per colpa degli uomini. Se per l’irrisolvibile infelicità dell’uomo il “problema” era “la vita” effimera e inafferrabile, origine dell’insondabile irrequietezza dell’anima, per Christine il “problema” della donna diventa “l’uomo”, la sua tirannia. La valle di lacrime universale, creazione divina e ineludibile, diventa con l’avvento del femminismo la valle di lacrime patriarcale, una costruzione maschile modificabile, un’infelicità guaribile mediante l’inevitabile conflitto dei sessi. La “condizione umana” si tramuta nella “condizione della donna”. La donna non è responsabile della propria infelicità, è infelice perché è oppressa, prigioniera, sottomessa, soggiogata, subordinata, schiava, e l’uomo è l’oppressore, il carnefice, lo sfruttatore, il dominatore, il padrone, il despota, il tiranno, terminologia che il femminismo non si è mai stancato di arricchire» (La grande menzogna del femminismo, pag. 115)

L'uomo, il patriarcato o qualsiasi cosa sia in relazione col mondo maschile è responsabile di ogni preoccupazione, problema o infelicità femminile. Il mondo femminile non ha alcuna responsabilità per nessuna delle preoccupazioni, problemi o infelicità maschili. Questa è la forma mentis di qualsiasi femminista/o:

«Quando Bob Marley sprona gli uomini (e le donne) a erigersi a difesa dei propri diritti (Stand up for your rights), la fazione oppositrice sottintesa è genericamente la società. Quando Beyoncé sprona le donne a comandare il mondo ed essere indipendenti, la fazione oppositrice sottintesa sono gli uomini. La differenza è sostanziale, per l’uomo l’antagonista nella lotta per i propri diritti è la società, per la donna l’antagonista nella lotta per i propri diritti è l’uomo» (La grande menzogna del femminismo, pag. 44)

Non so quanti tra di voi imputano alle donne tutte le loro problematiche e infelicità e state sicuri che le femministe ci rendono a tutti noi colpevoli di tutte le loro lagne.

Perché è nato il femminismo? Perché è nata in molte donne questa forma mentis?
Odio? Invidia? Incapacità di sopravvivere da sole? È un sentimento naturale di rivalità contro l'uomo?....
Domande non semplici, che cerco di rispondere nel secondo (e ultimo) volume “La grande menzogna del femminismo”, in uscita tra qualche mese.

Comunque per quanto riguarda la data della nascita del femminismo, o la capostipite, credo sia corretto coincidere con la storiografia femminista e incoronare a Christine de Pizan.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Giugno 01, 2019, 21:26:05 pm
Grazie Santiago, come sempre scopro cose interessanti ed inedite. Sono del parere che il femminismo nella sua forma organizzata (suffragette) non abbia avuto un'origine spontanea. Da secoli circolavano progetti di ingegneria sociale e utopie di ogni tipo, dal socialismo fabiano ai falansteri di Fourier all'eugenetica di Campanella. In queste opere uomini e donne sono ridotti al rango di animali neutri da lavoro e (nel caso) riproduzione.
Si può anche considerare che le donne che scrivevano certi libri (ci metterei anche le sorellle Bronte con la loro ansia di emancipazione) erano delle artiste, delle "libere pensatrici" con tutto quel che ciò comporta.
L'uomo è il condificatore delle leggi e dei riti, le donne sembrano incapaci di costruire qualunque società organizzata. Per questo, come ha detto l'antropologa Mead, il matriarcato (salvo congetture mai verificate) non è mai realmente esistito.
Lo spiega l'antifemminista Wyndham Lewis già nel 1926:

"Tradizionalmente donne e bambini sono le categorie più [intellettualmente] indifese e meno dotate del genere umano […] i più creduloni e influenzabili tra noi tutti.
E' naturale, quindi, che un grande potere politico, interessato al dominio e null'altro, si impadronisca di loro per farne i suoi arnesi più maneggevoli. Mediante l'adulazione e la coercizione foggia la loro ignoranza e debolezza in uno strumento organizzato di dominio sociale e politico.
In un sistema in cui metà della massa di "animali" e "imbecilli" è usata contro l'altra metà, esiste un modo per cui la massa dei meno dotati, facilmente influenzati e creduloni può essere usata per distruggere la minoranza che sa un po' più di quanto dovrebbe sapere, che non è così facile da ingannare, perciò, e non è così indifesa. La guerra degli ignoranti contro gli intellettuali è un conflitto fomentato sullo stesso principio.

Lo scopo dei promotori capitalo-socialisti della guerra dei sessi è duplice. Da un lato è il discredito dell'autorità, sminuire il più piccolo e debole dei re, il padre di famiglia.
Dall'altro la rottura della famiglia, costosa e superflua, e il rilascio di orde di donne sul mercato del lavoro. Dieci casalinghe svolgono il lavoro (pulizie, cucina, ecc.) che due donne possono svolgere in un sistema collettivistico come quello di Fourier o della Russia comunista. Le rimanenti otto sarebbero disponibili per altre forme di lavoro. Questo è lo scopo economico della distruzione della famiglia e della casa."
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Frank - Giugno 02, 2019, 00:15:55 am
Resta il fatto che il femminismo può esistere solo in una società industrializzata.
Senza quel terreno fertile il femminismo è solo una parola, un'idea.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: santiago - Giugno 02, 2019, 17:44:58 pm
"Resta il fatto che il femminismo può esistere solo in una società industrializzata"

Non direi "industrializzata". Piuttosto è una condizione psicologica femminile: una società "sicura" (reale o percepita), intesa come sicura per l'integrità fisica e per i mezzi di sopravvivenza. Una volta la donna sente raggiunta questa sicurezza, la natura femminile pretende e aumenta le richieste senza fine. Il femminismo è work in progress.

Per capire il femminismo (e la relazione storica uomini-donne) la fiaba "Il pesciolino d'oro" aiuta.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Frank - Giugno 02, 2019, 19:28:44 pm
Sì, capisco cosa vuoi dire, ma resta il fatto che il femminismo può attecchire solo in ben precise società, che non sono società primitive, bensì industrializzate.
Di certo il femminismo non potrebbe mai attecchire tra gli Yanomamo.
Titolo: Re:Nascita del femminismo?
Inserito da: Vicus - Giugno 02, 2019, 22:37:39 pm
A me pare che il femminismo attecchisca in società materialiste. Non mi risulta esistesse, ad esempio, nelle cosicetà amerindie, greca, cartaginese ecc. che erano abbastanza prospere.