Autore Topic: Arti Marziali  (Letto 281965 volte)

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Offline Frank

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Re:Arti Marziali
« Risposta #720 il: Ottobre 04, 2017, 01:20:08 am »
https://www.oasport.it/2017/10/judo-grand-prix-zagabria-2017-bronzi-per-nicholas-mungai-e-giuliano-loporchio-nella-giornata-di-teddy-riner/

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Judo, Grand Prix Zagabria 2017: bronzi per Nicholas Mungai e Giuliano Loporchio nella giornata di Teddy Riner
1 ottobre 2017Author Giulio Chinappi

Terza ed ultima  giornata di combattimenti per il Grand Prix di Zagabria 2017, che segna il ritorno del World Tour dopo la rassegna iridata di Budapest. Dopo le medaglie di bronzo conquistate nei due giorni precedenti da Matteo Medves nella categoria 66 kg e da Antonio Esposito nella categoria 81 kg, l’Italia ha ancora piazzato due atleti sul terzo gradino del podio.

Partiamo dalla categoria 90 kg, dove tra i protagonisti c’era il campione italiano Nicholas Mungai. Il ventiquattrenne ha subito iniziato battendo per ippon un nome importante come quello dell’azerbaigiano Mammadali Mehdiyev, ripetendosi poi al golden score contro il ceco Jiří Petr. Ai quarti di finale, Mungai ha travolto con tre waza-ari ed un ippon il bosniaco Rijad Dedeić, ma in semifinale ha dovuto cedere contro il formidabile ungherese Krisztián Tóth, costretto comunque al golden score prima del decisivo waza-ari. Mungai sarebbe poi andato a prendersi il bronzo con un ippon su leva al braccio  (juji gatame) ai danni del russo Magomed Magomedov, a coronamento della sua splendida giornata, dividendo il terzo gradino del podio con il giapponese Yusuke Kobayashi, mentre il magiaro ha vinto l’oro con un ippon sul brasiliano Rafael Macedo.

Con la sconfitta immediata di Vincenzo D’Arco, travolto dall’austriaco Laurin Böhler con due waza-ari ed un ippon, le sorti azzurre della categoria 100 kg erano tutte affidate a Giuliano Loporchio. Se Mungai ha conquistato oggi la sua prima medaglia nel World Tour, Loporchio ha rinnovato il suo feeling con la Croazia, visto chee nel 2013 era già stato argento a Rijeka, seppur nella divisione di peso inferiore. Dopo aver superato con due waza-ari il tedesco Johannes Frey, il venticinquenne ha sorpreso tutti con un ippon al golden score sul forte azerbaigiano Elmar Gasimov, numero due del tabellone. Dopo aver messo a segno un waza-ari ed un ippon sul lettone Jevgēņijs Borodavko, il due volte campione nazionale assoluto ha disputato una difficile semifinale, cedendo il passo al portoghese Jorge Fonseca, autore di tre waza-ari e di un ippon. La medaglia è comunque arrivata grazie al waza-ari realizzato negli ultimi secondi sul tedesco Karl-Richard Frey, fratello maggiore di Johannes. Loporchio chiude dunque terzo insieme al georgiano Varlam Liparteliani, mentre in finale il lusitano Fonseca si è lasciato rimontare dall’ippon dell’ungherese Miklós Cirjenics dopo essere stato avanti per waza-ari.

Al di là dei colori azzurri, il mondo del judo attendeva oggi soprattutto Teddy Riner, reduce dalla conquista della sua nona corona iridata. Il francese ha sconfitto per ippon il marocchino Mustapha Abdallaoui (tre shido), il belga Benjamin Harmegnies ed il serbo Žarko Ćulum (tre shido) per qualificarsi alla finale, dove aspettava il giapponese Daiki Kamikawa, ultimo uomo in grado di batterlo oramai oltre sette anni fa. Invece, il nipponico si è dovuto accontentare del bronzo al pari del rumeno Vlăduț Simionescu, avendo ceduto in semifinale contro l’austriaco Stephan Hegyi, oramai vera bestia nera dei pesi massimi giapponesi dopo il successo mondiale su Hisayoshi Harasawa. Il diciannovenne, medagliato d’argento agli Europei junior, ha tentato di mettere in difficoltà Riner, ma alla fine ha dovuto cedere a sua volta per ippon. Il colosso francese arriva dunque a quota tredici vittorie nei tornei del World Tour,

Passando al settore femminile, Valeria Ferrari ha disputato un buon torneo nella categoria 78 kg. Battuta per waza-ari la francese Stessie Bastareaud, la ventiquattrenne si è fatta rimontare dall’altra francese Sama Hawa Camara, vincitrice con un waza-ari ed un ippon dopo l’iniziale waza-ari dell’azzurra. Ferrari ha poi vinto per waza-ari il ripescaggio contro la russa Antonina Shmeleva, ma ha dovuto accontentarsi del quinto posto dopo aver subito il waza-ari della portoghese Yahima Ramirez. Bronzo anche per la tedesca Luise Malzahn, che non combatteva dalle Olimpiadi, mentre la giapponese Shori Hamada ha impiegato solo dieci secondi per vincere la finale contro Camara.

Tra le +78 kg, infine, la bosniaca Larisa Cerić, numero due del ranking mondiale, ha sconfitto con un waza-ari ed un ippon la lituana Santa Pakenytė, anche lei autrice di un waza-ari. Bronzi alla francese Anne Fatoumata M’Bairo ed alla giapponese Nami Inamori.
RISULTATI

UOMINI

-90 kg
1. TOTH, Krisztian (HUN)
2. MACEDO, Rafael (BRA)
3. KOBAYASHI, Yusuke (JPN)
3. MUNGAI, Nicholas (ITA)
5. MAGOMEDOV, Magomed (RUS)
5. SAFGULIYEV, Tural (AZE)
7. DEDEIC, Rijad (BIH)
7. KUKOLJ, Aleksandar (SRB)

-100 kg
1. CIRJENICS, Miklos (HUN)
2. FONSECA, Jorge (POR)
3. LIPARTELIANI, Varlam (GEO)
3. LOPORCHIO, Giuliano (ITA)
5. FREY, Karl-Richard (GER)
5. MAMMADOV, Elkhan (AZE)
7. BORODAVKO, Jevgenijs (LAT)
7. PACEK, Martin (SWE)

+100 kg
1. RINER, Teddy (FRA)
2. HEGYI, Stephan (AUT)
3. KAMIKAWA, Daiki (JPN)
3. SIMIONESCU, Vladut (ROU)
5. CULUM, Zarko (SRB)
5. HARMEGNIES, Benjamin (BEL)
7. ALLERSTORFER, Daniel (AUT)
7. HORAK, Michal (CZE)

DONNE

-78 kg
1. HAMADA, Shori (JPN)
2. CAMARA, Sama Hawa (FRA)
3. MALZAHN, Luise (GER)
3. RAMIREZ, Yahima (POR)
5. FERRARI, Valeria (ITA)
5. ZIECH, Maike (GER)
7. LEON, Karen (VEN)
7. SHMELEVA, Antonina (RUS)

+78 kg
1. CERIC, Larisa (BIH)
2. PAKENYTE, Santa (LTU)
3. INAMORI, Nami (JPN)
3. M BAIRO, Anne Fatoumata (FRA)
5. ADLINGTON, Sarah (GBR)
5. YAMAKAWA, Camila (BRA)
7. CHIBISOVA, Ksenia (RUS)
7. KARPATI, Emese (HUN)

giulio.chinappi@oasport.it
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Re:Arti Marziali
« Risposta #721 il: Ottobre 05, 2017, 00:54:13 am »
https://www.oasport.it/2017/10/judo-mondialii-veterani-2017-litalia-vince-il-medagliere-ad-olbia-con-quattordici-ori/

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Judo, Mondiali Veterani 2017: l’Italia vince il medagliere ad Olbia con quattordici ori
4 ottobre 2017Author Giulio Chinappi

L’aria di casa fa decisamente bene ai judoka italiani più esperti, che hanno dominato i Campionati Mondiali Veterani 2017, organizzati ad Olbia. La squadra azzurra ha infatti conquistato quattordici medaglie d’oro, quattordici d’argento e sedici di bronzo, per un totale di quarantaquattro podi, chiudendo al primo posto del medagliere. In realtà, la Francia ha piazzato ben settantacinque (!) atleti sul podio, ma ha chiuso al secondo posto a causa di un oro in meno, mentre in terza piazza troviamo la Russia, con dodici titoli.

Di seguito il dettaglio dei medagliati italiani:

ORI (14): Giovanni Battaglia (66 kg M9), Stefano Bani (90 kg M7), Franco Ghiringhelli (73 kg M6), Alberto Benedetti (90 kg M1), Francesco Degortes (60 kg M1), Raimondo Degortes (66 kg M1), Salvatore Palillo (60 kg M5), Cristina Marsili (57 kg F3), Marie Dolly Medgee Moothoo (48 kg F3=, Alessandra D’Amario (52 kg F2), Loredana Borgogno (57 kg F5), Lucia Assirelli (52 kg F6), Aurora Calamo (70 kg F6), Sandra Trogu (48 kg F5).

ARGENTI (14): Elio Paparello (73 kg M7), Cesare Busini (81 kg M7), Fabio Stefano Brocchieri (66 kg M3), Carlo Scognamiglio (+100 kg M3), Fabrizio Murroni (60 kg M4), Riccardo Santin (73 kg M4), Giuseppe Ninfo (90 kg M4), Andrea Giuseppe Leobono (60 kg M5), Armando Vettori (90 kg M5), Andretta Bertone (57 kg F3), Elena Vasile (57 kg F4), Cristiana Pallavicino (63 kg F7), Rosa Pinna (52 kg F6), Fabiana Fusillo (78 kg F4).

BRONZI (16): Andrea Ricaldone (+100 kg M6), Enrico Beltrame (73 kg M3), Antonio De Bartolo (60 kg M1), Said El Mahyaoui (60 kg M3), Otis Mallia (100 kg M1), Melchiorre Emanuele Melis (60 kg M4), Fausto Emilio Gobbi (+100 kg M4), Alessandro De Nardi (60 kg M5), Francesco Saverio Tisi (73 kg M5), Giampaolo Polenta (81 kg M5), Valentina Visonà (70 kg F2), Elen Merelli (57 kg F2), Gianna Sestieri (57 kg F5), Rosanna Dell’Accio (48 kg F5), Angela Tassi (63 kg F7).
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« Risposta #722 il: Ottobre 06, 2017, 15:28:05 pm »
Erano sotto casa e me li sono persi :doh: :
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« Risposta #723 il: Ottobre 11, 2017, 21:09:40 pm »
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« Risposta #724 il: Ottobre 11, 2017, 21:19:12 pm »
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« Risposta #725 il: Ottobre 11, 2017, 21:19:40 pm »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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« Risposta #726 il: Ottobre 11, 2017, 21:43:46 pm »
Ti riferisci all'istruttore ?

Comunque guarda il secondo video e leggi questo articolo (ora devo uscire).
http://expertfighting.it/requisiti-psicofisici-del-combattente-da-strada/

Leggi anche questo.
http://expertfighting.it/posizione-guardia-nellimminenza-un-attacco/
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« Risposta #727 il: Ottobre 11, 2017, 22:04:24 pm »
Si l'istruttore, non sembra proteggersi mentre porta l'attacco.
Il primo articolo è ottimo, la tattica migliore è la de-escalation perché il praticante di arti marziali medio non è addestrato ad un combattimento reale.
Il secondo:
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Una delle sensazioni che provo, in questi casi, è come agli occhi della Legge nessuno sia più inviso del cittadino che si difende da un criminale: più degli articoli del Codice di Procedura Penale che normano la legittima difesa, quello che sorprende maggiormente è l’interpretazione restrittiva che tendenzialmente ne danno giudici e magistrati.
Una delle regole da tenere sempre a mente è: mai farsi coinvolgere in risse.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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« Risposta #728 il: Ottobre 11, 2017, 23:59:04 pm »
Sì, diciamo pure che la sua difesa è un po' "all'acqua di rose"...
Del resto gli istruttori non sono tutti uguali, per così dire, e fra questi ci sono sia quelli più preparati che meno preparati (perlomeno in certi aspetti del combattimento).
Nondimeno, questi video servono a rendere l'idea.

Citazione
a tattica migliore è la de-escalation perché il praticante di arti marziali medio non è addestrato ad un combattimento reale.

Sì, è così.
Calcola che è capitato in più occasioni che dei praticanti di karate o di kung fu le abbiano buscate di brutto da qualche figlio di buona donna che mai aveva messo piede in una palestra, ma che al contrario dei suddetti praticanti era abituato a menare le mani per strada, ossia laddove non esistono regole né arbitri.


Citazione
Una delle regole da tenere sempre a mente è: mai farsi coinvolgere in risse.

Infatti quella è la prima regola, anche se devo dire che in gioventù non sempre la seguii.
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« Risposta #729 il: Ottobre 13, 2017, 19:59:38 pm »
https://www.oasport.it/2017/10/judo-fabio-basile-nella-categoria-73-kg-cosa-cambia-per-il-campione-azzurro

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Judo: Fabio Basile nella categoria 73 kg. Cosa cambia per il campione azzurro?
13 ottobre 2017 Giulio Chinappi

Per ora si tratta solamente di un test, ma intanto Fabio Basile sarà in gara per la prima volta tra i 73 kg al Grand Slam di Abu Dhabi 2017: una prova per capire quale strada intraprendere prima che abbiano inizio le qualificazioni olimpiche per Tokyo 2020.

Il cambiamento di categoria, nel judo, non è dopotutto un fenomeno così raro: sono in molti gli atleti che, nel corso della propria carriera si trovano a dover fare questa scelta per restare performanti dopo anni di difficili cali peso. Lo stesso Basile, tra l’altro, era già salito di categoria in passato: tra i cadetti è stato medagliato tra i 55 kg, mentre tra i junior combatteva tra i 60 kg, divisione di peso che l’ha visto protagonista anche nei suoi primi tornei da senior, con tanto di titolo italiano assoluto nel 2013.

Questa volta, però, la storia è diversa: Fabio Basile è il campione olimpico dei 66 kg, e, per forza di cose, il suo cambiamento di categoria è decisamente più interessante sia dal punto di vista mediatico che prestazionale. L’azzurro si troverà a dover combattere contro atleti che non ha mai incontrato, con caratteristiche certamente differenti rispetto a quelli della precedente categoria, essendo mediamente più alti e più potenti (il francese Benjamin Axus, il più alto dei 73 kg di livello internazionale, misura addirittura 1.89 m contro l’1.72 m di Fabio!).

Tuttavia, il caso di Basile non è affatto unico. Tra i campioni olimpici di Rio 2016, ha già cambiato categoria da un anno il ceco Lukáš Krpálek, che subito dopo l’oro nei 100 kg ha annunciato il suo passaggio tra i pesi massimi, ottenendo subito il bronzo europeo. Un esempio vicino a quello dell’azzurro riguarda invece il georgiano Lasha Shavdatuashvili: campione olimpico dei 66 kg a Londra 2012, è poi passato tra i 73 kg, vincendo due argenti continentali ed il bronzo a Rio de Janeiro.

Insomma, il compito che ha di fronte Basile è sicuramente difficile e non privo di ostacoli, ma non si tratta neppure di una mission impossible: un judoka con le capacità dell’azzurro può facilmente adattarsi alla nuova categoria, e magari imitare Girolamo Giovinazzo ed Emanuela Pierantozzi, entrambi medagliati olimpici in due categorie diverse.

giulio.chinappi@oasport.it
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Re:Arti Marziali
« Risposta #730 il: Ottobre 14, 2017, 19:00:15 pm »
Erano sotto casa e me li sono persi :doh: :
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Se ti interessa e ti trovi vicino Monza,* stasera c'è questo incontro di kickboxing, valevole per il titolo mondiale.

https://www.oasport.it/2017/10/giorgio-petrosyan-vs-chris-ngimbi-per-il-titolo-mondiale-a-monza-data-programma-orari-e-tv-oggi-sul-ring-14-ottobre/

Citazione
Giorgio Petrosyan vs Chris Ngimbi: per il titolo mondiale a Monza! Data, programma, orari e tv: oggi sul ring (14 ottobre)

14 ottobre 2017
Stefano Villa

Questa sera Giorgio Petrosyan torna sul ring! Uno dei più forti kickboxer della storia calcherà il palcoscenico della Candy Arena di Monza per affrontare Chris Ngimbi nel match che mette in palio il titolo mondiale. L’armeno naturalizzato italiano è atteso dall’ennesima sfida della carriera e parte ancora una volta con tutti i favori del pronostico: questo è il secondo combattimento della stagione e cerca la vittoria numero 85 di una carriera monumentale. Imbattuto da quattro anni, Petrosyan se la dovrà vedere con l’arrembante 33enne congolese, avversario assolutamente da non sottovalutare e in grado di creare diversi grattacapi. I due si sono già affrontati nove anni fa davanti ai 20mila spettatori di Amsterdam e a imporsi fu proprio il nostro Chirurgo su The African Warrior.


La Petrosyanmania in programma nel capoluogo brianzola incomincerà già nel tardo pomeriggio (ore 18.45) con diverse sfide di contorno poi si andrà a crescere di livello con l’incontro per il titolo italiano tra Mirko Flumeri e Salvatore Castro, la sfida per il titolo europeo tra Alexandru Negrea e Antonis Armenatzoglou prima del main event tra Petrosyan e Chris Ngimbi.

Di seguito il programma dettagliato di Giorgio Petrosyan vs Chris Ngimbi, match valido per il titolo mondiale. Non è prevista copertura televisiva, i biglietti sono ancora acquistabili.

 
SABATO 14 OTTOBRE:

23.00 (circa)         Giorgio Petrosyan vs Chris Ngimbi


* Se non vado errato, ti sei trasferito a Milano per lavoro, per questo ti ho segnalato il suddetto incontro.

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« Ultima modifica: Ottobre 14, 2017, 19:15:09 pm da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
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Re:Arti Marziali
« Risposta #731 il: Ottobre 20, 2017, 16:45:40 pm »
https://www.oasport.it/2017/10/judo-mondiali-junior-2017-manuel-lombardo-ai-piedi-del-podio-vince-il-brasiliano-daniel-cargnin-oro-per-hidayat-heydarov-e-per-le-giapponesi/

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Judo, Mondiali Junior 2017: Manuel Lombardo ai piedi del podio, vince il brasiliano Daniel Cargnin. Oro per Hidayat Heydarov e per le giapponesi
19 ottobre 2017Author Giulio Chinappi

Seconda giornata di combattimenti ai Campionati Mondiali Junior di judo 2017, attualmente in corso di svolgimento a Zagabria. Sui tatami della capitale croata abbiamo visto all’opera i judoka di quattro categorie di peso: 66 kg e 73 kg maschili, 52 kg e 57 kg femminili.

Nella categoria 66 kg, Manuel Lombardo ha dato vita alla miglior prestazione azzurra in queste due giornate di gara, sfiorando la medaglia. Dopo aver battuto per waza-ari il giapponese Toshimichi Moteki, l’azzurrino ha rifilato lo stesso trattamento all’iraniano Alireza Khojasteh, per poi infliggere un waza-ari ed un ippon al kazako Bauyrzhan Sagyngaliuly. Ai quarti di finale, Lombardo ha trovato l’uzbeko Artyom Shturbabin, che si è imposto per ippon, spedendo il diciottenne azzurro ai ripescaggi. Lombardo ha nuovamente messo a segno un waza-ari contro l’olandese Twan van der Werff, ma ha poi perso il match per il bronzo dopo oltre nove minuti di combattimento con il georgiano Bagrati Niniashvili, a causa di un terzo shido al golden score. In finale, Shturbabin è stato sconfitto per waza-ari dal brasiliano Daniel Cargnin. Nella stessa categoria, Gabriele Sulli ha pagato un terzo shido accumulato nel match contro lo spagnolo Salvador Cases Roca, dopo che entrambi i judoka avevano realizzato un waza-ari.

Sempre al maschile, la categoria 73 kg ha visto il successo dell’azerbaigiano Hidayat Heydarov, già campione europeo senior quest’anno e cinque volte campione continentale nelle varie categorie giovanili. Il ventenne si è aggiudicato il titolo mondiale con un ippon sul turco Bilal Çiloğlu, continuando ad arricchire il suo palmarès. Proprio Heydarov aveva sconfitto per waza-ari Leonardo Casaglia, dopo che l’azzurrino aveva sconfitto per ippon l’australiano Cameron Leishman e per hansoku-make al terzo shido il sudcoreano Ahn Joon-Sung. Giovanni Esposito è invece stato sconfitto al primo match dal finlandese Aku Laakkonen con un waza-ari al golden score.

Il settore femminile ha visto un completo dominio delle atlete giapponesi. Tra le 52 kg, Uta Abe si è aggiudicata la finale mettendo a segno un waza-ari sulla connazionale Chishima Maeda, mentre nella categoria 57 kg si è imposta Haruka Funakubo, vincitrice per ippon ai danni della mongola Enkhriilen Lkhagvatogoo. Per quanto riguarda l’Italia, Annarita Campese è stata eliminata per waza-ari dalla brasiliana Maria Taba, mentre l’altra rappresentante della 52 kg, Simona Pollera, ha superato per ippon la rappresentante di Hong Kong, Annie Lau, prima di cedere con due waza-ari alla belga Myriam Blavier, che alla fine si sarebbe classificata quinta; tra le 57 kg, invece, Anita Cantini ha sconfitto con un waza-ari al golden score contro la nordcoreana Kim Ji-Hye, quinta nella classifica finale, mentre Giovanna Fusco ha battuto con uno shido al golden score la brasiliana Ketelyn Nascimiento, ma ha poi perso con la tedesca Pauline Stark, settima alla fine, per ippon, dopo che entrambe avevano messo a segno un waza-ari.
RISULTATI

MASCHILI

-66 kg
1. CARGNIN, Daniel (BRA)
2. SHTURBABIN, Artyom (UZB)
3. MAKHMADBEKOV, Somon (TJK)
3. NINIASHVILI, Bagrati (GEO)
5. JAVADOV, Yagub (AZE)
5. LOMBARDO, Manuel (ITA)
7. CASES ROCA, Salvador (ESP)
7. VAN DER WERFF, Twan (NED)

-73 kg
1. HEYDAROV, Hidayat (AZE)
2. CILOGLU, Bilal (TUR)
3. GRIGALASHVILI, Tato (GEO)
3. KHAMZA, Didar (KAZ)
5. LIMA, David (BRA)
5. MANUKIAN, Hievorh (UKR)
7. METIFIOT, Hugo (FRA)
7. NACU, Ion (MDA)

FEMMINILI

-52 kg
1. ABE, Uta (JPN)
2. MAEDA, Chishima (JPN)
3. AZIZOVA, Nazakat (AZE)
3. RACIU, Cleonia (ROU)
5. BISHRELT, Khorloodoi (MGL)
5. BLAVIER, Myriam (BEL)
7. PUREVSUREN, Buyankhishig (AZE)
7. SCHIOPU, Catalina (ROU)

-57 kg
1. FUNAKUBO, Haruka (JPN)
2. LKHAGVATOGOO, Enkhriilen (MGL)
3. KIM, Jisu (KOR)
3. LIBEER, Mina (BEL)
5. KIM, Ji Hye (PRK)
5. TOPOLOVEC, Tihea (CRO)
7. KARCHAYEVA, Aiida (KAZ)
7. STARKE, Pauline (GER)

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« Risposta #732 il: Ottobre 22, 2017, 00:46:10 am »
Questo combattente di MMA russo è veramente una bestia.
https://en.wikipedia.org/wiki/Alexander_Shlemenko


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As Alexander stated during an interview in 2010, the hardest fight of his career was the rematch with Jose "Pelé" Landi Jons in September 2006. The reason for this was, that Shlemenko noticed after the first round that he has broken both of his hands, but he still continued to fight.
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« Risposta #733 il: Ottobre 22, 2017, 00:55:07 am »
Questa è roba seria :cool:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Arti Marziali
« Risposta #734 il: Ottobre 22, 2017, 01:04:33 am »
Tra l'altro io "amo" i russi, nel senso che sono grandi atleti, grandi combattenti.
Mi piace anche il loro modo di porsi, il loro autocontrollo, la loro calma.*

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* Un altro così è Fedor Emelianenko.
https://it.wikipedia.org/wiki/F%C3%ABdor_Emel%27janenko


« Ultima modifica: Ottobre 22, 2017, 01:17:23 am da Frank »
«Se potessimo vivere senza donne, faremmo volentieri a meno di questa seccatura, ma dato che la natura ha voluto che non potessimo vivere in pace con loro, né vivere senza di loro, bisogna guardare alla conservazione della specie piuttosto che ricercare piaceri effimeri.»
Augusto, 18 a.C.