Forum sulla Questione Maschile

Dialoghi => Documenti => Topic aperto da: Vicus - Giugno 07, 2015, 17:49:08 pm

Titolo: Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Vicus - Giugno 07, 2015, 17:49:08 pm
http://www.difesa.it/SGD-DNA/Staff/DG/PERSOMIL/Concorsi/VolTr/Documents/2014/VFP1EI2015/VFP1_EI_2015_ALL_B_acc_fisici.pdf


                                                                                                                                        ALLEGATO B

PROVE DI EFFICIENZA FISICA PER IL RECLUTAMENTO, PER IL 2015, DI VFP 1
NELL’ESERCITO.
1. L’accertamento dell’efficienza fisica consisterà nell’esecuzione obbligatoria delle seguenti
prove:
 piegamenti sulle braccia;
 flessioni addominali;
 corsa piana 1.000 metri,
da svolgersi secondo le modalità e i parametri di seguito riportati.
Tali prove dovranno essere svolte alla presenza di almeno un membro della commissione per gli
accertamenti attitudinali, di personale medico/paramedico e di una autoambulanza.
In assenza di ambulanza dovrà presenziare personale qualificato per il primo soccorso (BLSD) e
in caso di necessità richiedere l’intervento del 118.
Prima dell’effettuazione delle prove, tutti i concorrenti (di sesso sia maschile sia femminile)
dovranno produrre il certificato medico, con validità annuale, attestante l’idoneità all’attività
sportiva agonistica per le discipline sportive riportate nella tabella B del decreto del Ministero
della Sanità del 18 febbraio 1982, rilasciato ‒in data non anteriore a 6 mesi precedenti la data di
scadenza del termine per la presentazione delle domande per ciascun blocco‒ da un medico
appartenente alla Federazione medico-sportiva italiana ovvero a struttura sanitaria pubblica o
privata accreditata con il SSN e che esercita in tali ambiti in qualità di medico specializzato in
medicina dello sport.
I concorrenti di sesso femminile, inoltre, prima dell’effettuazione delle prove di efficienza fisica,
dovranno presentare l’originale o copia conforme del referto del test di gravidanza con esito
negativo, eseguito presso struttura sanitaria pubblica, anche militare, o privata accreditata con il
SSN, con campione biologico prelevato in data non anteriore a cinque giorni precedenti la visita.
In particolare, in caso di gravidanza la commissione disporrà l’esclusione del candidato dal
reclutamento per impossibilità di procedere all’accertamento dei requisiti previsti dal bando.
Alle prove –che saranno svolte, salvo imprevisti, il primo giorno di selezione– i concorrenti
dovranno presentarsi muniti di tuta da ginnastica e scarpe ginniche.
Le modalità di esecuzione delle prove saranno illustrate ai concorrenti, prima della loro
effettuazione, dalla citata commissione.
I candidati che, prima dell’inizio della prova, si infortuneranno o contrarranno patologie che non
consentano lo svolgimento degli esercizi previsti, dovranno farlo immediatamente presente alla
commissione la quale, di concerto con il responsabile del locale Servizio sanitario, adotterà le
conseguenti determinazioni per l’eventuale differimento della data di effettuazione della/e
prova/e. Resta inteso che ogni temporaneo impedimento agli accertamenti in questione, derivante
da malattie o lesioni di recente insorgenza e di lieve entità, comporterà l’esclusione dal concorso
qualora persista oltre il trentesimo giorno successivo alla data prevista per l’effettuazione delle
prove. Allo scadere del citato termine, la commissione che ha accertato lo stato di temporaneo
impedimento dovrà confermare o meno la permanenza dello stesso: nel primo caso disporrà
l’esclusione del candidato dal concorso, senza ulteriore possibilità di differimento
dell’accertamento dell’efficienza fisica; in caso contrario il candidato dovrà essere
definitivamente sottoposto alla/e prova/e non effettuata/e.
Non saranno prese in considerazione istanze di differimento o di ripetizione della singola prova
inoltrate da concorrenti che abbiano portato a compimento la prova stessa, anche se con esito
negativo, o che, una volta iniziata, abbiano rinunciato a portarla a termine per qualsiasi motivo.
2. Piegamenti sulle braccia: il concorrente dovrà iniziare la prova sdraiato in posizione prona,
completamente disteso, con il palmo delle mani poggiato sul pavimento all’altezza delle spalle e
le braccia piegate a formare un angolo retto in corrispondenza dei gomiti, piedi uniti o distanziati
al massimo della larghezza delle spalle, corpo disteso, vestito con tuta da ginnastica e/o maglietta
e idonee scarpe da ginnastica.
./.2
Per essere giudicato idoneo alla prova il concorrente, alla ricezione dell’apposito segnale,
che coinciderà con lo start del cronometro, dovrà eseguire, entro il limite massimo di 2 minuti e
senza soluzione di continuità, un numero di piegamenti sulle braccia:
 maggiore o uguale a 8, se di sesso maschile;
maggiore o uguale a 6, se di sesso femminile,
con le seguenti modalità:
 sollevare da terra il corpo, mantenendolo in posizione tesa dalle spalle ai talloni, estendendo
completamente le braccia;
 raggiunta la posizione massima di estensione delle braccia, abbassare il corpo senza riposare,
mantenendolo in posizione tesa dalle spalle ai talloni, flettendo le braccia fino a portare le
spalle sotto il livello dei gomiti (senza toccare il terreno con il petto) e rialzarlo senza
riposare.
Saranno conteggiati a voce alta i piegamenti correttamente eseguiti dal concorrente, mentre non
saranno conteggiati quelli eseguiti in maniera scorretta.
3. Flessioni addominali: il concorrente dovrà eseguire un numero di flessioni del tronco:
 maggiore o uguale a 10, se di sesso maschile;
maggiore o uguale a 8, se di sesso femminile,
entro il limite massimo di 2 minuti, con le seguenti modalità:
 posizione di partenza supina, busto a terra, gambe unite e piegate a 90 gradi all’altezza delle
ginocchia, piedi uniti e bloccati da altro concorrente con le piante a terra, mani dietro la nuca
con le dita incrociate;
 sollevare il busto fino a superare la posizione verticale passante per il bacino e ritornare in
posizione di partenza.
Saranno conteggiati a voce alta gli esercizi correttamente eseguiti dal concorrente, mentre non
saranno conteggiati quelli eseguiti in maniera scorretta.
4. Corsa piana 1.000 metri: il concorrente dovrà eseguire una corsa della lunghezza di 1.000 metri
su pista di atletica o in terra battuta o su terreno vario sostanzialmente pianeggiante.
Sarà cronometrato il tempo impiegato.
Per essere giudicato idoneo alla prova il concorrente, alla ricezione dell’apposito segnale, che
coinciderà con lo start del cronometro, dovrà percorrere la distanza di 1.000 metri entro il tempo
massimo di:
 5 minuti e 45 secondi, se di sesso maschile;
6 minuti e 15 secondi, se di sesso femminile.
5. I concorrenti dovranno effettuare gli esercizi sopraindicati in sequenza. Il superamento degli
esercizi determinerà il giudizio di idoneità senza attribuzione di alcun punteggio incrementale.
Il mancato superamento anche di uno solo degli esercizi indicati determinerà il giudizio di
inidoneità e, quindi, l’interruzione delle prove con l’esclusione dal concorso.
La commissione sovrintenderà allo svolgimento delle prove anzidette avvalendosi eventualmente
di personale qualificato istruttore o aiuto istruttore militare di educazione fisica per il
cronometraggio delle prove stesse e il conteggio a voce alta degli esercizi eseguiti correttamente
dai concorrenti.
La stessa commissione redigerà per ciascun concorrente un apposito verbale.
Si ribadisce che non saranno ammessi alla ripetizione delle prove ginniche coloro che, durante
l’effettuazione delle stesse, le interromperanno per qualsiasi causa.
Resta inteso che il giudizio conclusivo di inidoneità per “insufficienti requisiti attitudinali” è
espresso allorché il candidato non esegua il numero richiesto di piegamenti sulle braccia o di
flessioni addominali ovvero termini la corsa piana 1.000 metri in un tempo superiore a quello
indicato.
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Vicus - Giugno 07, 2015, 17:56:07 pm
«Promemoria del concorso 1600 Allievi Agenti 2010/11 della polizia di
stato. Il promemoria riguarda le prove psicoattitudinali svoltesi nel
mese di Luglio 2011. Ogni giornata prevedeva un gruppo di 60 persone
circa, questo resoconto quindi tiene conto dall’esperienza personale di
uno solo di questi gruppi, pur rimanendo identiche le modalità e tempi
di svolgimento.

1. Prove di efficienza fisica differenziate tra uomini e donne: La prova
di corsa è risultata alquanto dubbia, in quanto gran parte delle donne
mostravano una manifesta impreparazione atletica, constatabile anche
visivamente a causa della forma fisica sicuramente non rientrante nei
canoni del peso forma.

Molte di loro, pur dovendo affrontare la prova dei 1000m piani in 4’45” a
differenza dei colleghi uomini che avevano in limite in 4’15”,non hanno tenuto
sicuramente un passo idoneo per il superamento della prova. Nessuna di
loro è risultata non idonea alla prova, considerando che solo una decina
di candidate hanno dimostrato una preparazione idonea. Molte delle
suddette, si sono anche permesse di insultare i candidati maschili
mentre osservavano le prove, in quanto alle donne era stato concesso di
partire per prime, in previsione del fatto che la prova si sarebbe poi
prolungata nelle ore più calde della giornata. (E’ da considerare che chi
aveva già sostenuto la prova poteva osservare le altre batterie della
corsa stando seduto sotto un gazebo all’ombra attrezzato per
l’occasione). Si potrebbe anche ragionare sul fatto che la migliore
delle candidate femminili non sarebbe rientrata nel tempo minimo dei
candidati maschili, in quanto classificatasi prima con 4’18”.
Il salto in alto ha visto scartati 3 uomini e 0 donne. Altezza prevista per le donne 90cm. Altezza prevista per gli uomini 110cm. Per chi è un minimo esperto del settore,
capirà come 20 cm possano fare la differenza in uno sport di questo
tipo.

Per quanto riguarda le prove di forza invece, sollevamento alla sbarra e
piegamenti, risultano un mistero in quanto le prove femminili si sono
“tenute esclusivamente a porte chiuse”, a differenza di quelle maschili
ovviamente di pubblico dominio.

A prescindere dal fatto che ritengo che sostenere una prova sotto lo
sguardo di un pubblico che ti osserva sia completamente diverso dal
sostenerlo in separata sede al riparo da sguardi “indaganti” magari di
un sesso opposto al nostro. Mi sembra obbligatorio riportare per
ammissione di alcune candidate stesse, che le donne sono state agevolate
nell’espletamento delle prove di forza.

1. Gli esaminatori aiutavano le donne sostenendole sui fianchi durante i
sollevamenti alla sbarra, ed era loro concesso lo stacco con slancio
da terra per effettuare la prima trazione. (Donne 2 trazioni per
superamento. Uomini 5 trazioni per superamento)
2. Gli esaminatori contavano con estrema
sufficienza il numero massimo di piegamenti alle donne.
(10 flessioni per le donne. 15 flessioni per gli uomini).
Prove di accertamento fisico:
Anche qui la disparità di trattamento è emersa violentemente fin dai
primi momenti, in quanto alle candidate ci si riferiva con “donne” ai
candidati con l’appellativo di “maschietti”. Le dottoresse che poi
esaminavano gli aspiranti per la valutazione medica generale della
vista, peso altezza, patologie generali, erano definite dalle candidate
stesse “acide”. Si dimostravano infatti scortesi ed arroganti, prive del
tutto di tatto e professionalità. Va considerato inoltre che alle donne
chiaramente è stata concessa una commissione medica del tutto
femminile, mentre agli uomini una commissione mista composta per lo più
dalla commissione femminile con l’aggiunta di un collega maschile.»
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Vicus - Giugno 07, 2015, 18:03:01 pm
Poniamo il caso di una donna che voglia fare il soldato in Italia.
Attualmente, con la scusa del femminismo, di una scienza piegata agli interessi e ai  danari e di altri interessi, la donna fa la soldatessa con dei privilegi che il soldato non ha.
Non si deve tagliare i capelli, non deve andare in prima linea, ha maggiori tutele e ha pure delle quote che affossano un soldato migliore di sesso maschile.

La tua soluzione a tal problema sarebbe, se non ho capito male, di rimettere la donna dove stava, ossia in cucina, a fare figli, e ad esser sottomessa e di negare tale aspirazione.

La mia soluzione invece è diversa. La donna se vuole fare la soldatessa deve fare le stesse identiche cose degli uomini, gli stessi test fisici, gli stessi capelli corti, le stesse divise e deve buttare il sangue in guerra come gli uomini, senza nessun privilegio. Quante soldatesse partirebbero con tali condizioni?  :shifty: :shifty:

Angelo, non è solo in Italia che funziona così, ma in tutto il mondo.
Quindi anche nei paesi non occidentali.
Comunque, per quanto riguarda l' Italia, riporto una sintesi dei tempi richiesti nell' esercito ai soldati e alle soldatesse.
Trattasi di roba segnalatami da una conoscenza.

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Marcia zavorrata: 10 kg per 10 km
uomo fino a 28 anni: 1h 30
donna fino a 28 anni: 2h (praticamente lo stesso tempo richiesto agli uomini di età compresa tra i 51 e i 55 anni)

Piegamenti sulle braccia
uomo fino a 28 anni: 30
donna fino a 28 anni: 18

Piegamenti addominali
uomo fino a 28 anni: 40
donna fino a 28 anni: 38

Salto in alto
uomo fino a 28 anni: 1,2
donna fino a 28 anni: 1,1

Salto in lungo
uomo fino a 28 anni: 3,90
donna fino a 28 anni: 3,50

Corsa piana 3000 metri
uomo fino a 28 anni: 16'00
donna fino a 28 anni: 18'30

Corsa piana 2000 metri
fasce d'età 51-55  56-60
uomo: 14'40 - 16'00
donna: 16'20 - 17'40

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Dunque, un uomo di 28 anni può esser buttato fuori se sui 3000 metri impiega più di 16 minuti, mentre una pari età di sesso femminile viene promossa ugualmente se impiega due minuti e mezzo di più...
Alla faccia delle "discriminazioni contro le donne".

@@

Citazione
La mia soluzione invece è diversa. La donna se vuole fare la soldatessa deve fare le stesse identiche cose degli uomini, gli stessi test fisici, gli stessi capelli corti, le stesse divise e deve buttare il sangue in guerra come gli uomini, senza nessun privilegio. Quante soldatesse partirebbero con tali condizioni?  :shifty: :shifty:

Aggiungo che i battaglioni dovrebbero essere esclusivamente femminili; non misti.
Ma tanto non accadrà mai, perché gli stessi uomini (coglioni) non lo permetteranno mai, qui come altrove.
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Rita - Giugno 09, 2015, 17:35:56 pm
Simbolicamente parlando un'altra lotta contro la realtà.





http://www.corriere.it/esteri/15_maggio_31/usa-respinte-tutte-donne-che-volevano-diventare-ranger-e0502ce8-0771-11e5-811d-00d7b670a5d4.shtml?fb_ref=Default

La Ranger School ha da poco aperto le porte alle donne: ma tutte e 8 le ultime aspiranti hanno dovuto lasciare per non aver superato le prove fisiche

La notizia forse non farà piacere al mondo femminile. Ma è sicuramente un ottimo spunto di riflessione. Altre 8 donne che, negli Stati Uniti, hanno tentato di entrare nel corpo d’elite dei Ranger, hanno fallito. Sono state costrette a ritirarsi perché non in grado di resistere agli esigenti standard fisici dell’addestramento. Tanto che c’è chi dice che forse bisognerebbe rivedere proprio gli standard di addestramento visto che sono stati pensati originariamente per una scuola frequentata solo da uomini.


Tutto comincia l’anno scorso, quando la Ranger School apre le sue porte alle prime 20 aspiranti. Nessuna ce la fa. Ad 8 di queste viene però consentito di ripresentarsi al corso successivo. Ma anche queste ultime non ce la fanno. A tre di loro però è stato concesso di ripresentarsi al prossimo corso. Un insuccesso che non piace all’opinione pubblica. Tanto che anche dall’interno del mondo militare americano si alzano voci contrastanti. Come spiega bene il Christian Science Monitor si confrontano due tesi opposte. Da un lato la presenza delle donne all’interno dei ranger sarebbe estremamente utile nelle operazione di peacekeeping all’estero dove c’è bisogno di trattare e confrontarsi con le popolazioni locali, ovviamente costituite anche da donne. Dall’altro, altri obiettano che, nelle operazioni di combattimento che riguardano le forze speciali, che operano spesse in totale solitudine e prive di supporto sul campo, alcune caratteristiche, come la forza fisica, sono fondamentali. Ti fideresti di una persona che non è in grado di sollevarti e portarti in salvo se vieni ferito in combattimento?




Ricerca di un compromesso

Così uno dei generali al vertice dell’esercito americano come Raymond Odierno taglia corto: «Sono sicuro che non bisogna cambiare gli standard fisici di addestramento». E qualcuno come il colonnello Jason Amerine (un ranger) rincara la dose: «Sono sicuro che anche le donne non vorrebbero abbassare gli standard della Ranger School». La politica, americana, a questo punto, sta pensando di correre ai ripari tanto che il ministro della Marina Ray Mabus, prima di aprire le porte delle donne al corpo dei Navy Seal, vuole cambiare proprio gli standard di addestramento in modo da essere sicuro che essi rispettino la «neutralità di genere». Ma sarà possibile trovare un compromesso?


Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: ilmarmocchio - Giugno 09, 2015, 17:59:42 pm
non esiste compromesso, la realtà è quella
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: krool - Giugno 09, 2015, 19:58:03 pm
Stima per la Ranger School. Le donne hanno provato, non ce l'hanno fatta. Gli standard sono quelli. Punto.
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Rita - Giugno 10, 2015, 14:42:08 pm
http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2014/12/19/gran-bretagna-avra-suo-soldato-jane-ministro-della-difesa-donne-nei-combattimenti-prima-linea-dal_30rrzZyFiPz0utVK7SSTSP.html

Anche la Gran Bretagna avrà il suo 'soldato Jane' pronto a combattere in prima linea dal 2016. E' la previsione del ministro della Difesa britannico, Michael Fallon, per il quale "i ruoli nelle nostre forze armate devono essere determinati dalla capacità e non dal genere". Secondo quanto riportato dalla Cnn, il ministro ritiene che, "grazie a ulteriori modifiche su attrezzature e preparazione, saremo in grado di aprire i ruoli di combattimento alle donne nel 2016". Un rapporto del ministero della Difesa, infatti, considera "ormai superata la visione" secondo cui la presenza di donne nelle unità di combattimento di terra "avrebbe un effetto negativo sulla coesione delle truppe".

Prima della decisione definitiva, però, serviranno ricerche sulle esigenze fisiologiche delle soldatesse impegnate in prima linea. Le unità di combattimento ravvicinato di terra sono definite come quelle in cui "il ruolo principale è avvicinarsi al nemico e ucciderlo". Per questo, sottolinea il documento, deve essere pienamente valutato il potenziale impatto di questo impiego sulla salute delle donne soldato. Si dovrà inoltre studiare quale sia la formazione migliore per garantire che le donne possano essere in prima linea nel modo più sicuro possibile, senza ridurre l'efficacia del combattimento.




e anche questa è storia già sentita a proposito dei lavori a rischio infortuni

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=38609905



Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Alberto1986 - Giugno 12, 2015, 01:47:24 am
Citazione
Per questo, sottolinea il documento, deve essere pienamente valutato il potenziale impatto di questo impiego sulla salute delle donne soldato. Si dovrà inoltre studiare quale sia la formazione migliore per garantire che le donne possano essere in prima linea nel modo più sicuro possibile, senza ridurre l'efficacia del combattimento.


Roba da prenderlo a sprangate sulle gengive per 3 ore consecutive :sick: :sick: :sick: :sick: :sick:
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: ilmarmocchio - Giugno 12, 2015, 17:06:40 pm
non ci possono stare in prima linea, non c'è niente da fare
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: joani - Dicembre 23, 2015, 17:48:25 pm
Aggiungo che i battaglioni dovrebbero essere esclusivamente femminili; non misti.
Ma tanto non accadrà mai, perché gli stessi uomini (coglioni) non lo permetteranno mai, qui come altrove.
Ecco e' proprio questo il punto (per me) le donne avrebbero cosi cosi tanta voglia di combattere, uccidere, ammazzare, se sapessero che dall'altra parte ci sono altre donne?
Io sono convinto che tutto questo "entusiasmo" verrebbe meno, Il loro intento e' entrare in un mondo (meritatamente) al maschile da millenni e mandarne in corto circuito la psicologia che porta gli uomini a fare squadra e corpo quando sono assieme per uno dato scopo. finche la "figa" era a casa o fuori caserma era una "distrazione" ancora gestibile adesso vi immaginate quale pensiero possa essere preminente quando te le ritrovi dentro ai reparti e con tutto il loro sbarazzino e ruffiano modo di fare.
E se poi ci fosse da sparare, e uccidere non ci sono troppi problemi perché a morire sarebbe comunque un maschio (il loro vero nemico) guardatevi qualche film alla tv per vedere quale e' il loro ideale di riferimento.
Bisogna tenere fermi i requisiti e se possibile alzarli di più, in fondo non oggi come oggi non servono milioni di "baionette" 

 
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: ReYkY - Dicembre 23, 2015, 17:51:20 pm
Donne in caserma... Il caso "Melania Rea". Chi vuol capire capisca. Non posso aggiungere altro.
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Alberto1986 - Ottobre 02, 2017, 23:21:54 pm
Aboliti i requisiti fisici per entrare nell'esercito. Chissà chi vogliono fare entrare in massa.... :rolleyes: :doh:



Citazione
La svolta dell'esercito: addio ai requisiti fisici per poter fare il soldato.

Come saranno i militari di domani? Chi vuole rimaner legato all'immaginario collettivo di un soldato tutto muscoli alla Rambo e con capacità atletiche specifiche dovrà presto ricredersi.
Dallo scorso mese di settembre, infatti, sono stati introdotti nuovi criteri di accesso all'Esercito, che escludono le prove fisiche dalla determinazione di idoneità o non per il concorso VFP1 (quello di volontario in ferma prefissata).
Le nuove disposizioni della Forza armata, d'altronde, sono chiare: «Nelle more della formalizzazione del decreto dirigenziale di modifica da apportare al primo e secondo bando di reclutamento dei volontari in ferma prefissata di un anno nell'Esercito, per l'anno 2017 - si legge nell'avviso della Forza armata - si avvisa che il mancato superamento delle prove di efficienza fisica non determinerà più un giudizio di idoneità e, quindi, l'esclusione dal concorso». Insomma, le prove fisiche non comporteranno altro che «l'attribuzione eventuale di un punteggio incrementale» e per le stesse sono state «eliminate le soglie minime previste per l'idoneità».
Da ciò che risulta, la decisione sarebbe stata presa su indicazione politica in modo da poter arruolare il giusto numero annuale di militari (8mila circa). Fino al 2016, infatti, non tutti i posti venivano coperti per il mancato superamento delle prove di idoneità fisica e con questo escamotage, pare, si riuscirà a coprire tutti i ruoli disponibili.
Chi non ricorda di conoscenti esclusi perché non hanno portato a termine la serie di flessioni proposte o perché hanno impiegato troppo tempo per coprire in corsa una distanza? Ma che comportano le nuove misure? Da una parte, sicuramente, contribuiscono, seppur parzialmente, a ridurre la disoccupazione giovanile, arruolando anche i giovani che non hanno i requisiti fisici minimi. Che è poi un po' il disegno previsto dal Libro bianco della Difesa di cui tanto si discute in questi giorni. Ma dall'altra crea non pochi problemi.
Se in passato la prestanza atletica era uno degli aspetti più importanti per l'arruolamento dei soldati, visto il tipo di attività che devono affrontare e il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito aveva introdotto prove più restrittive proprio per reclutare i migliori, oggi si va incontro all'inserimento nelle Forze armate di un militare sicuramente meno capace dal punto di vista fisico, ma con qualità intellettuali migliori.( :D :D :D) È da chiedersi, però, in certe situazioni quanto conti l'intelligenza in mancanza di altri requisiti.
Molti dei volontari in ferma prefissata che dovranno rimanere un anno nelle Forze armate, infatti, successivamente accedono ai concorsi in VFP4 (ferma prefissata di 4 anni) o tentano i concorsi nelle forze di polizia italiane. Saranno i soldati di domani, insomma, che magari diventeranno specialisti, che dovranno sparare in situazioni di conflitto, che dovranno andare in teatro operativo. Ma che succederà se non avranno la forza di impugnare un'arma, trascinare un ferito o sollevare una bomba da mortaio (tutti requisiti elencati nella tabella delle prove fisiche da superare)?
Ciò che è certo è che l'Esercito prenderà tutti, basta far numero. Un altro step per trasformare l'istituzione militare in un organismo di protezione sociale o uno stipendificio. In un'epoca in cui i soldati sono chiamati a controllare le strade delle nostre città per affrontare un eventuale terrorista, a intervenire in caso di calamità naturale, di conflitto a fuoco e chi più ne ha più ne metta, in breve tempo saremo costretti a vederci circondati da militari con la pancetta, che non sono in grado di imbracciare una mitragliatrice o di salvare un cittadino in pericolo. Al massimo potranno stare seduti dietro a una scrivania. E, visti i tempi, con una Difesa così, c'è davvero poco di cui gioire.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/svolta-dellesercito-addio-ai-requisiti-fisici-poter-fare-1448137.html



La giornalista, da buona femminuccia, parla di preoccupazione per "soldati con la pancetta" non in grado di reggere un ipotetico conflitto, ma si tiene ben lontana dallo scrivere che tutto ciò serve a far accedere le sue consimili femminucce. Loro si che non saranno in grado nè di sparare nè di reggere un reale conflitto.  :sick: Altro che soldati con "qualità intellettive migliori"... :doh: :doh: :sick: :sick: :sick:
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Frank - Ottobre 03, 2017, 01:27:14 am
Aboliti i requisiti fisici per entrare nell'esercito. Chissà chi vogliono fare entrare in massa.... :rolleyes: :doh:



http://www.ilgiornale.it/news/politica/svolta-dellesercito-addio-ai-requisiti-fisici-poter-fare-1448137.html



La giornalista, da buona femminuccia, parla di preoccupazione per "soldati con la pancetta" non in grado di reggere un ipotetico conflitto, ma si tiene ben lontana dallo scrivere che tutto ciò serve a far accedere le sue consimili femminucce. Loro si che non saranno in grado nè di sparare nè di reggere un reale conflitto.  :sick: Altro che soldati con "qualità intellettive migliori"... :doh: :doh: :sick: :sick: :sick:


Non a caso a dirigere l'orchestra c'è una ministressa della Difesa che non sa neppure cosa sia un'adunata o una cadenza, che mai ha sparato con un fucile, per giunta laureata in... Lettere Moderne.
Sempre peggio.
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Sardus_Pater - Ottobre 03, 2017, 09:37:39 am
Quanto voglio che la Russia attacchi l'Occidente: spazzerebbe via decenni di stronzate femministe in pochi giorni!
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: ilmarmocchio - Ottobre 03, 2017, 15:20:00 pm
Citazione
sicuramente, contribuiscono, seppur parzialmente, a ridurre la disoccupazione giovanile, arruolando anche i giovani le donne , che non hanno i requisiti fisici minimi.


basta apportare una piccola correzione  :cool:
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: bluerosso - Ottobre 03, 2017, 16:00:23 pm
Aboliti i requisiti fisici per entrare nell'esercito. Chissà chi vogliono fare entrare in massa.... :rolleyes: :doh:

http://www.ilgiornale.it/news/politica/svolta-dellesercito-addio-ai-requisiti-fisici-poter-fare-1448137.html

La giornalista, da buona femminuccia, parla di preoccupazione per "soldati con la pancetta" non in grado di reggere un ipotetico conflitto, ma si tiene ben lontana dallo scrivere che tutto ciò serve a far accedere le sue consimili femminucce. Loro si che non saranno in grado nè di sparare nè di reggere un reale conflitto.  :sick: Altro che soldati con "qualità intellettive migliori"... :doh: :doh: :sick: :sick: :sick:

https://www.publiccompanypeople.com/it/post/la-penna-della-verita

Alberto…eccola!

(https://www.publiccompanypeople.com/file/foto/big/glrpn-IMG_9894.JPG)

I suoi fan la definiscono una guerriera, una roccia. E lei lo è.

Hai capito?...c’ha pure i fans. Voglio conoscerli!


Questo uno dei commenti del suo articolo: un classico..un evergreen
Flex
Lun, 02/10/2017 - 17:55
Può fare più danni un buon cervello di un "fisico atletico" tutto dipende dal loro impiego.


Capito?...dipende dal loro impiego.
Ma quelli che postano certi commenti, hanno un minimo di cognizione di cosa significhi esercito, soldato, combattimento, battaglia, strategia….
O pensano che sia come organizzare la pianta organica dell’assessorato ai servizi sociali?
O formare i responsabili dell’antincendio della filiale Ikea di Carugate?
Perchè devo spendere milioni (miliardi) di euro in attività addestrative per costruirmi un fattore di debolezza che potenzialmente mina il mio standard difensivo...con tutto quello che ne consegue?
Qualcuno "deve" rispondere: perché?

Questi personaggi sanno che la riuscita di un operazione militare si gioca a volte su dettagli? Anche minimi e apparentemente insignificanti?

Sanno che all’occorrenza pure un cuoco deve poter imbracciare un fucile e fare fuoco?
Potersi caricare un commilitone sulla schiena e portarlo fuori da una linea di fuoco.
E se non lo sa fare, non immaginano che in battaglia glielo devo poter insegnare nel giro di 24 ore di addestramento?
E alla pignatta metto un ferito?

In una parola: sanno che la guerra è una cosa seria?

E infine: sanno che i soldati servono per fare la guerra?

Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Frank - Ottobre 03, 2017, 19:26:38 pm
bluerosso, da questi dementi c'è ben poco da aspettarsi, tantomeno consapevolezza e discorsi sensati.
Detto francamente, a me fanno prudere le mani ogni volta che li sento parlare o leggo le loro scemenze sul web.
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Alberto1986 - Ottobre 04, 2017, 00:26:44 am
....

Questi personaggi sanno che la riuscita di un operazione militare si gioca a volte su dettagli? Anche minimi e apparentemente insignificanti?

Sanno che all’occorrenza pure un cuoco deve poter imbracciare un fucile e fare fuoco?
Potersi caricare un commilitone sulla schiena e portarlo fuori da una linea di fuoco.
E se non lo sa fare, non immaginano che in battaglia glielo devo poter insegnare nel giro di 24 ore di addestramento?
E alla pignatta metto un ferito?

In una parola: sanno che la guerra è una cosa seria?

E infine: sanno che i soldati servono per fare la guerra?


Questa gentaglia non sa un cazzo e non è un cazzo. Abbiamo al governo una befana femminista di nome Fedeli che ha falsamente dichiarato di avere la laurea e poi si è scoperto non avere neanche il diploma di maturità e nonostante ciò è ancora lì a mostrare la sua brutta faccia alla telecamere ed a fare la predica. Abbiamo come presidentessa della camera, un fenomeno da baraccone da ricovero coatto di nome Boldrini che in quasi 5 anni di sua vergognosa presenza, ha detto e fatto talmente tante di quelle mega puttanate, che si potrebbero scrivere fiumi di saggi di psichiatria. Abbiamo come ministressa della difesa, un'idiota in gonnella che prima di essere piazzata lì probabilmente passava le giornate a leggere novella2000 e spettegolare con le amiche al bar. Abbiamo da quasi 7 anni gentaglia al governo non eletta da nessuno che è stata capace solo di fare danni e rubare soldi pubblici. Sarebbe illogico pensare che tutto ciò non significherà uno sfascio sempre più totale di questo di questo paese.
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Frank - Ottobre 04, 2017, 00:50:34 am
Citazione
«Promemoria del concorso 1600 Allievi Agenti 2010/11 della polizia di
stato. Il promemoria riguarda le prove psicoattitudinali svoltesi nel
mese di Luglio 2011. Ogni giornata prevedeva un gruppo di 60 persone
circa, questo resoconto quindi tiene conto dall’esperienza personale di
uno solo di questi gruppi, pur rimanendo identiche le modalità e tempi
di svolgimento.

1. Prove di efficienza fisica differenziate tra uomini e donne: La prova
di corsa è risultata alquanto dubbia, in quanto gran parte delle donne
mostravano una manifesta impreparazione atletica, constatabile anche
visivamente a causa della forma fisica sicuramente non rientrante nei
canoni del peso forma.

Molte di loro, pur dovendo affrontare la prova dei 1000m piani in 4’45” a
differenza dei colleghi uomini che avevano in limite in 4’15”,non hanno tenuto
sicuramente un passo idoneo per il superamento della prova. Nessuna di
loro è risultata non idonea alla prova, considerando che solo una decina
di candidate hanno dimostrato una preparazione idonea. Molte delle
suddette, si sono anche permesse di insultare i candidati maschili
mentre osservavano le prove, in quanto alle donne era stato concesso di
partire per prime, in previsione del fatto che la prova si sarebbe poi
prolungata nelle ore più calde della giornata. (E’ da considerare che chi
aveva già sostenuto la prova poteva osservare le altre batterie della
corsa stando seduto sotto un gazebo all’ombra attrezzato per
l’occasione). Si potrebbe anche ragionare sul fatto che la migliore
delle candidate femminili non sarebbe rientrata nel tempo minimo dei
candidati maschili, in quanto classificatasi prima con 4’18”.
Il salto in alto ha visto scartati 3 uomini e 0 donne. Altezza prevista per le donne 90cm. Altezza prevista per gli uomini 110cm. Per chi è un minimo esperto del settore,
capirà come 20 cm possano fare la differenza in uno sport di questo
tipo.

Per quanto riguarda le prove di forza invece, sollevamento alla sbarra e
piegamenti, risultano un mistero in quanto le prove femminili si sono
“tenute esclusivamente a porte chiuse”, a differenza di quelle maschili
ovviamente di pubblico dominio.

A prescindere dal fatto che ritengo che sostenere una prova sotto lo
sguardo di un pubblico che ti osserva sia completamente diverso dal
sostenerlo in separata sede al riparo da sguardi “indaganti” magari di
un sesso opposto al nostro. Mi sembra obbligatorio riportare per
ammissione di alcune candidate stesse, che le donne sono state agevolate
nell’espletamento delle prove di forza.

1. Gli esaminatori aiutavano le donne sostenendole sui fianchi durante i
sollevamenti alla sbarra, ed era loro concesso lo stacco con slancio
da terra per effettuare la prima trazione. (Donne 2 trazioni per
superamento. Uomini 5 trazioni per superamento)
2. Gli esaminatori contavano con estrema
sufficienza il numero massimo di piegamenti alle donne.
(10 flessioni per le donne. 15 flessioni per gli uomini).
Prove di accertamento fisico:
Anche qui la disparità di trattamento è emersa violentemente fin dai
primi momenti, in quanto alle candidate ci si riferiva con “donne” ai
candidati con l’appellativo di “maschietti”. Le dottoresse che poi
esaminavano gli aspiranti per la valutazione medica generale della
vista, peso altezza, patologie generali, erano definite dalle candidate
stesse “acide”. Si dimostravano infatti scortesi ed arroganti, prive del
tutto di tatto e professionalità. Va considerato inoltre che alle donne
chiaramente è stata concessa una commissione medica del tutto
femminile, mentre agli uomini una commissione mista composta per lo più
dalla commissione femminile con l’aggiunta di un collega maschile.»

Parole scritte poche ore fa dall'agente di polizia autore del sopracitato pezzo, che in passato fece pure parte dei Col Moschin (è anche un esperto di aikido e kung fu).
https://it.wikipedia.org/wiki/9%C2%BA_Reggimento_d%27assalto_paracadutisti_%22Col_Moschin%22

Citazione
Sembra ombra di dubbio per favorire loro. Certamente.
Fa ridere indubbiamente anche il discorso che il ministro della difesa debba essere una donna che del mondo militare non ne sa assolutamente nulla. Sono proprio ridicoli.

Senza considerare che già negli ultimi tempi il livello atletico degli aspiranti soldati era notevolmente calato, anche in ambito delle forze speciali. Figuriamoci ora. Solo una donna potrebbe autorizzate una disposizione così deleteria.
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Vicus - Ottobre 04, 2017, 02:24:12 am
Questi illuminanti interventi si completano con la vicenda di Danilo Pagliaro, scartato dai Carabinieri per "vene varicose" e poi divenuto ufficiale della Legione Straniera:

In queste pagine l’autore trova anche spazio per criticare una società che sta man mano perdendo i propri valori rinunciando alla propria identità, a favore di una mollezza diffusa; una società che si regge sulla corruzione e sulle parole vacue perché «viviamo nell’epoca dell’estrema coglionaggine».
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: ilmarmocchio - Ottobre 04, 2017, 07:36:16 am
bluerosso, da questi dementi c'è ben poco da aspettarsi, tantomeno consapevolezza e discorsi sensati.
Detto francamente, a me fanno prudere le mani ogni volta che li sento parlare o leggo le loro scemenze sul web.

la discriminazione antimaschile è ovvia, noi uomini dovremmo protestare.
Invece, si leggono commenti come quello  e molti, pur di apparire " figaioli " ( e poi non ne prendono mai ), scrivono quello che non solo a te fa prudere le mani.
Siamo sempre lì : la q.m. è un problema dei maschi :doh:
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Alberto1986 - Ottobre 04, 2017, 17:51:37 pm
Pensare che in passato ci sono stati tanti uomini motivati che non sono riusciti a fare carriere nelle FFAA/FFOO perchè esclusi a causa di un paio di centimetri d'altezza. Io ho uno zio che da ragazzo sognava di fare il poliziotto. Era una vera passione che aveva. Scartato per 2 centimetri d'altezza (e perchè non aveva apposita raccomandazione). Ora che devono far accedere le femminucce, che sono completamente inadatte fisicamente, psichicamente e attitudinalmente a svolgere certi compiti, hanno pensato bene di togliere ogni requisito minimo. Follia pura.  :sick:
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Sardus_Pater - Ottobre 04, 2017, 18:51:32 pm
Spero ci invadano. Non so chi, ma che ci invadano. Qualcuno imparerà qualcosa. Poi vedrete le donne fare bocchini anche solo per diventare segretarie.

Speranza vana? Mah!
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Frank - Novembre 05, 2017, 20:50:43 pm
«Promemoria del concorso 1600 Allievi Agenti 2010/11 della polizia di
stato. Il promemoria riguarda le prove psicoattitudinali svoltesi nel
mese di Luglio 2011. Ogni giornata prevedeva un gruppo di 60 persone
circa, questo resoconto quindi tiene conto dall’esperienza personale di
uno solo di questi gruppi, pur rimanendo identiche le modalità e tempi
di svolgimento.

1. Prove di efficienza fisica differenziate tra uomini e donne: La prova
di corsa è risultata alquanto dubbia, in quanto gran parte delle donne
mostravano una manifesta impreparazione atletica, constatabile anche
visivamente a causa della forma fisica sicuramente non rientrante nei
canoni del peso forma.

Molte di loro, pur dovendo affrontare la prova dei 1000m piani in 4’45” a
differenza dei colleghi uomini che avevano in limite in 4’15”,non hanno tenuto
sicuramente un passo idoneo per il superamento della prova. Nessuna di
loro è risultata non idonea alla prova, considerando che solo una decina
di candidate hanno dimostrato una preparazione idonea. Molte delle
suddette, si sono anche permesse di insultare i candidati maschili
mentre osservavano le prove, in quanto alle donne era stato concesso di
partire per prime, in previsione del fatto che la prova si sarebbe poi
prolungata nelle ore più calde della giornata. (E’ da considerare che chi
aveva già sostenuto la prova poteva osservare le altre batterie della
corsa stando seduto sotto un gazebo all’ombra attrezzato per
l’occasione). Si potrebbe anche ragionare sul fatto che la migliore
delle candidate femminili non sarebbe rientrata nel tempo minimo dei
candidati maschili, in quanto classificatasi prima con 4’18”.
Il salto in alto ha visto scartati 3 uomini e 0 donne. Altezza prevista per le donne 90cm. Altezza prevista per gli uomini 110cm. Per chi è un minimo esperto del settore,
capirà come 20 cm possano fare la differenza in uno sport di questo
tipo.

Per quanto riguarda le prove di forza invece, sollevamento alla sbarra e
piegamenti, risultano un mistero in quanto le prove femminili si sono
“tenute esclusivamente a porte chiuse”, a differenza di quelle maschili
ovviamente di pubblico dominio.

A prescindere dal fatto che ritengo che sostenere una prova sotto lo
sguardo di un pubblico che ti osserva sia completamente diverso dal
sostenerlo in separata sede al riparo da sguardi “indaganti” magari di
un sesso opposto al nostro. Mi sembra obbligatorio riportare per
ammissione di alcune candidate stesse, che le donne sono state agevolate
nell’espletamento delle prove di forza.

1. Gli esaminatori aiutavano le donne sostenendole sui fianchi durante i
sollevamenti alla sbarra, ed era loro concesso lo stacco con slancio
da terra per effettuare la prima trazione. (Donne 2 trazioni per
superamento. Uomini 5 trazioni per superamento)
2. Gli esaminatori contavano con estrema
sufficienza il numero massimo di piegamenti alle donne.
(10 flessioni per le donne. 15 flessioni per gli uomini).
Prove di accertamento fisico:
Anche qui la disparità di trattamento è emersa violentemente fin dai
primi momenti, in quanto alle candidate ci si riferiva con “donne” ai
candidati con l’appellativo di “maschietti”. Le dottoresse che poi
esaminavano gli aspiranti per la valutazione medica generale della
vista, peso altezza, patologie generali, erano definite dalle candidate
stesse “acide”. Si dimostravano infatti scortesi ed arroganti, prive del
tutto di tatto e professionalità. Va considerato inoltre che alle donne
chiaramente è stata concessa una commissione medica del tutto
femminile, mentre agli uomini una commissione mista composta per lo più
dalla commissione femminile con l’aggiunta di un collega maschile.»

Parole dell'uomo che scrisse quanto è riportato sopra e risalenti proprio ad oggi, 5 novembre 2017.

Citazione
Vorrei attirare la vostra attenzione con questa foto, scattata da me qualche giorno fa, ad un paragrafo dell’ultimo bando di concorso per sovrintendenti della polizia di stato. Leggete a riguardo il comma 2 dell’art.5.
Vorrei sapere il perché......”almeno un terzo dei componenti della commissione esaminatrice....è riservata alle donne”....
Non si capisce! Questa clausola secondo me è estremamente sessista. In primo luogo vorrei sapere perché salvo motivate impossibilità devono per forza esserci donne nella commissione, ritengo che sarebbe anche più gratificante per loro essere scelte per merito e non per forza maggiore.

In secondo luogo, in base a questo comma, la commissione potrà essere composta esclusivamente da donne, mentre al contrario, non potrà essere composta esclusivamente da uomini. Se avessero voluto veramente applicare una parità dei sessi, sarebbe stato più indicato il 50 e 50 immagino, anche se è una cosa priva di senso.
Preciso inoltre, che abbiamo discusso di questa questione con un collega mentre prendeva il caffè in un bar, durante il turno 07/13. Erano presenti il titolare e una “barista” al banco. Il titolare ha dato ragione a me, nonostante la suddetta barista fosse la classica “fighetta” che tende ad insuccubire, il collega ovviamente per aggraziarsi i favori (che mai arriveranno) della ragazza, era contrario. La cosa sbalorditiva, ma non avevo dubbi, è che lei non ha proferito parola! Come mai? Non sapeva come argomentare? Le mancavano le parole? Era intimidita? Non sapeva come controbattere?
Mi ricollego quindi alle parole di ******, le suddette, non dovrebbero essere più sveglie, più furbe, più precoci e mature, etc......

@@

ps: questi sono argomenti che tratto spesso in privato con altri uomini - sia di persona che via e-mail -, tra i quali uno che in passato mi fece un po' da "maestro", per così dire.
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Vicus - Novembre 05, 2017, 21:55:41 pm
Già, come si comporta la gente di persona?
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: bluerosso - Novembre 05, 2017, 22:40:44 pm
Le donne non parlano, perché scaltramente sanno quando è più utile tacere che discutere.
Hanno imparato bene la morale della favola di Esopo.
Quando ormai il formaggio è nella loro bocca non è più utile parlare.
Anzi, c’è il rischio che gli cada.

Ormai son tutte dotate di carniere.
Lo aprono e lasciano che la selvaggina ci finisca dentro.
Facile.
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: Frank - Novembre 06, 2017, 01:23:44 am
Se in certi ambiti maschi e femmine fossero separati, non potrebbe mai accadere qualcosa del genere.*
Perché volenti o nolenti, le donne son soventemente la dannazione e la rovina degli uomini.

http://infodifesa.it/sergente-bacio-una-soldatessa-il-processo-per-molestie-e-in-corso-da-dieci-anni/
Citazione
Sergente baciò una soldatessa: il processo per molestie è in corso da dieci anni.
5 novembre 2017

Comunque, a prescindere dall'episodio in questione, ormai è diventato realmente pericoloso anche solo provarci con una donna.

@@

* Fermo restando il fatto che l'ambiente militare non è roba da femmine.
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: bluerosso - Novembre 06, 2017, 23:10:38 pm
Incuriosito dalla fonte dell’articolo postato da Frank faccio una piccola ricerca, ed ecco apparire un fenomenale esempio di manipolazione mediatica.

http://infodifesa.it/soldatessa-dellesercito-cosi-abbiamo/

SOLDATESSA DELL’ESERCITO: «COSÌ ABBIAMO BLOCCATO L’IVORIANO»
Redazione web / 1 settembre 2015

«Aveva quel borsone e l’abbiamo fermato. Saranno state le 7 di mattina. Abbiamo quindi chiamato la polizia che ha aperto la sacca: dentro c’erano telefonini, un pc portatile una telecamera. Tutto è cominciato così».
Il caporale Moena Mazzara, 27 anni, di Napoli, è uno dei due militari dell’Esercito che per primi hanno bloccato l’ivoriano di 18 anni Mamadou Kamara, accusato dell’omicidio dei coniugi Vittorio Solano e Mercedes Ibaniz durante una rapina nella loro villa di Palagonia.
«Ero all’inizio del mio turno –racconta la soldatessa – insieme al capo del servizio», il caporal maggiore capo scelto Pietro Mazzotta, 40 anni, della provincia di Siracusa. «Insieme alla polizia – spiega – vigiliamo all’ingresso del Centro e, in genere, fermiamo e controlliamo tutti quelli che entrano con dei borsoni. Abbiamo così fermato l’ivoriano e chiamato un ispettore di polizia che ha aperto la sacca: all’interno c’erano telefonini, un computer e altro materiale sospetto. Da lì sono partite le indagini» che si sono concluse con il fermo dell’extracomunitario.
Nel borsone, infatti, sono stati trovati anche pantaloni sporchi di sangue, mentre il telefonino è risultato essere del proprietario della villa. Una pattuglia di carabinieri si è recata sul posto pensando di dover raccogliere una denuncia per furto, invece ha scoperto i due cadaveri.
Mamadou Kamara è uno dei circa 3.000 ospiti del Cara di Mineo. Gli stranieri sono di norma liberi di entrare ed uscire dal centro, che è però sottoposto a vigilanza continua da parte dei militari dell’operazione “Strade sicure” e delle forze di polizia. «Nostro compito – spiega il capitano Filippo Rancatore, del 62/o reggimento fanteria di stanza a Catania, comandante del dispositivo di controllo – è quello di vigilare all’esterno del Cara, con delle pattuglie lungo la recinzione, e ai due varchi di ingresso.
Qui, in collaborazione con la Polizia, sottoponiamo a controlli gli ospiti che entrano ed escono.
Proprio come è successo ieri».


Provo a sintetizzare: in pratica, siccome le soldatesse nell’esercito sono utili come una bicicletta ad un pesce, non appena è possibile bisogna fare in modo che appaiano, mediaticamente, di una qualche utilità.

Nell’arresto d’un malvivente, da parte di una pattuglia di due militari, di cui la soldatessa è di grado inferiore (caporale lei, caporale scelto lui) e di minore età (27 anni lei, 40 anni lui) nel titolo dell’articolo deve necessariamente comparire lei.
E fin qui…: la cavalleria è ancora d’uso.
Ma chissà: magari non è cavalleria.
Magari avrà avuto un qualche ruolo preminente nella vicenda.
Magari lo avrà bloccato con una fenomenale e fulminea azione d’immobilizzazione a terra!
Lo avrà atterrato con una repentina mossa di Krav Maga…
No:…”Abbiamo così fermato l’ivoriano e chiamato un ispettore di polizia che ha aperto la sacca”
Caspita! Inteso?
L’eroica azione è quindi stata la semplice richiesta d’aprire un borsone pieno di cellulari e panni sporchi.
Avrà però avuto il merito, la caporala d’aver intuito per prima e con un sesto senso tutto femminile…che si trattava di un omicida?
Nemmeno…” in genere, fermiamo e controlliamo tutti quelli che entrano con dei borsoni”
Quindi…?
E’ chiaro: si costruisce un articolo insignificante e pretestuoso a dimostrare che anche le donne combinano qualcosa durante un pattugliamento.
Ora mi sento molto più sicuro.

Sarebbe interessante sapere chi finanzia siti come questo  :hmm:
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: bluerosso - Novembre 06, 2017, 23:20:13 pm
Alè!...sempre più eroica!


http://lasottilelinearossa.over-blog.it/2015/08/catania-e-stata-una-soldatessa-a-bloccare-l-ivoriano-omicida.html


Catania: è stata una soldatessa a bloccare l'ivoriano omicida

Come tanti altri militari, era anche lei in servizio assieme anche alle forze di polizia impegnati nella vigilanza del centro di accoglienza di Cara di Mineo. Moena Mazzara 27 anni, di Napoli,caporale dell'Esercito, impegnata nell'"Operazione Strade Sicure" ha controllato  il borsone di uno dei tanti profughi del centro di accoglienza. All'interno del borsone sono stati ritrovati anche dei pantaloni insanguinati e un telefonino di uno dei due coniugi assassinati nella loro villa a Pelagonia, in provincia di Catania. Era il borsone dell'assassino.

(ma non era stato chiamato un ispettore di polizia!?)

In un'intervista a Roberto Frulli del "Secolo d'Italia"la soldatessa, ha raccontato quanto accaduto:"Ero all'inizio del mio turno insieme al capo del servizio, insieme alla polizia vigiliamo all'ingresso del centro e in genere fermiamo e controlliamo tutti quelli che entrano con dei borsoni. Abbiamo così fermato l'ivoriano e chiamato un ispettore di polizia che ha aperto la sacca (ah...ecco...mi pareva fosse andata così!   :doh:  ) All'interno c'erano dei telefonini, un computer, e altro materiale sospetto, da lì sono partite le indagini concluse con l'arresto dell'ivoriano". E' stato Mamadou Kamae, 18 anni, uno dei 3.000 profughi del centro di accoglienza di Cara di Mineo, ad uccidere i due coniugi. Intanto divampano le polemiche sull'accoglienza ai migranti che ogni giorno a ondate a migliaia, continuano ad approdare sulle nostre coste. Molti vengono ospitati nei centri di accoglienza dopo essere stati identifìcati, altri invece sfuggono ai controlli. Non si può aiutarli tutti, sono troppi. Se nessuno interviene a bloccare questa immigrazione continua verso l'Italia la situazione relativa alla sicurezza dei cittadini, nonostante l'intervento forze dell'ordine e dell'Esercito potrebbe sfuggire di mano. Ma siamo in Italia, dove a differenza di altri paesi, il fenomeno dei profughi e dell'immigrazione alimenta un business:quello degli appalti per i centri di accoglienza ad esempio. E nessuno sembra davvero intenzionato a stroncarlo questo giro di soldi.
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: bluerosso - Novembre 07, 2017, 00:32:41 am
Ancora più eroica!


E questo sarebbe il giornale della destra (militarista) italiana... :ohmy:

http://www.secoloditalia.it/2015/08/il-racconto-della-soldatessa-cosi-ho-preso-lassassino-ivoriano-dei-coniugi/

Il racconto della soldatessa: così ho preso l’assassino ivoriano dei coniugi

di ROBERTO FRULLI lunedì 31 agosto 2015 - 18:05


«Aveva quel borsone e l’abbiamo fermato. Saranno state le 7 di mattina. Abbiamo quindi chiamato la polizia che ha aperto la sacca: dentro c’erano telefonini, un pc portatile una telecamera. Tutto è cominciato così». Il caporale Moena Mazzara, 27 anni, di Napoli, è uno dei due militari dell’Esercito che per primi hanno bloccato l’ivoriano di 18 anni Mamadou Kamara, accusato dell’omicidio dei coniugi Vittorio Solano e Mercedes Ibaniz durante una rapina nella loro villa di Palagonia.
«Ero all’inizio del mio turno – racconta la soldatessa – insieme al capo del servizio», il caporal maggiore capo scelto Pietro Mazzotta, 40 anni, della provincia di Siracusa.
«Insieme alla polizia – spiega – vigiliamo all’ingresso del Centro e, in genere, fermiamo e controlliamo tutti quelli che entrano con dei borsoni. Abbiamo così fermato l’ivoriano e chiamato un ispettore di polizia che ha aperto la sacca: all’interno c’erano telefonini, un computer e altro materiale sospetto. Da lì sono partite le indagini» che si sono concluse con il fermo dell’extracomunitario.
Nel borsone, infatti, sono stati trovati anche pantaloni sporchi di sangue, mentre il telefonino è risultato essere del proprietario della villa.
Una pattuglia di carabinieri si è recata sul posto pensando di dover raccogliere una denuncia per furto, invece ha scoperto i due cadaveri. Mamadou Kamara è uno dei circa 3.000 ospiti del Cara di Mineo. Gli stranieri sono di norma liberi di entrare ed uscire dal centro, che è però sottoposto a vigilanza continua da parte dei militari dell’Operazione “Strade sicure” e delle forze di polizia.
«Il nostro compito – spiega il capitano Filippo Rancatore, del 62mo reggimento fanteria di stanza a Catania, comandante del dispositivo di controllo – è quello di vigilare all’esterno del Cara, con delle pattuglie lungo la recinzione, e ai due varchi di ingresso.
Qui, in collaborazione con la Polizia, sottoponiamo a controlli gli ospiti che entrano ed escono. Proprio come è successo ieri».

(http://www.secoloditalia.it/files/2015/08/MOENA_MAZZARA_SECOLO-670x274.jpg)
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: freethinker - Novembre 07, 2017, 09:23:22 am
Blurosso, non comprendi a fondo  l'eroismo potenziale della signorina in oggetto! :lol:
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: bluerosso - Novembre 07, 2017, 10:18:49 am
Blurosso, non comprendi a fondo  l'eroismo potenziale della signorina in oggetto! :lol:

Guarda, voglio chiarire un concetto che mi sta a cuore: la cosa straordinaria di questa vicenda è che il caporale Mazzara non c’entra un fico secco.
Questa è una comunissima ragazza, che ha scelto di entrare nell’esercito per motivi suoi.
Non trovava lavoro?
Ha (aveva) una passione per la divisa?
Ha una tradizione familiare nell’esercito?
C’è capitata per caso?
E chi lo sa! Non c’interessa.
Quello che interessa invece, è questa enfasi mediatica, messa in piedi per questioni che noi qui dibattiamo tutti i giorni.
I titoloni sui media non li ha certo scritti lei.
Anzi.
Correttamente, nella cronaca scritta, lei dice sempre la stessa cosa: ha messo in pratica il minimissimissimissimo che un militare in pattuglia può e deve fare.
Al contrario invece i media devono rappresentarlo come evento straordinario.
Ai limiti dell’eroismo….“così ho preso l’assassino”. :(
E perché tutto ciò?
Perché è una donna.
Se fosse stata una pattuglia di soli militari uomini, zero righe sarebbero state scritte (al di la della nuda e spicciola cronaca).
E giustamente: perché non ci sarebbe stato nulla da scrivere.

Ripeto: la sofisticazione di questa narrazione (e altre) è funzionale a far digerire all'opinione pubblica l’enorme dispendio di risorse pubbliche, per un’operazione inutile e dannosa qual è l’aver inserito le donne nelle forze armate.
Tecnica comunicativa più che collaudata.

Punto.
Titolo: Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
Inserito da: freethinker - Novembre 08, 2017, 09:08:42 am
Blurosso, avevo capito bene il punto, il problema, come al solito, non è la femmina, ma i media che vogliono dare un'immagine della realtà che non esiste proprio: da qui la mia battuta sull'eroismo potenziale.

E' chiaro che, in una società che mira persino a far credere che il sesso è un'opinione, giornalisti e compagnia considerino la verità dei fatti come un orpello di cui si può tranquillamente fare a meno, un accessorio desueto: è la deontologia femministicamente corretta: praticamente una favoletta continua :lol: