Forum sulla Questione Maschile

Dialoghi => Pars Construens => Topic aperto da: Vicus - Ottobre 13, 2014, 12:14:31 pm

Titolo: Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 13, 2014, 12:14:31 pm
Alcuni spunti di discussione:
La donna ha sempre lavorato (nei campi, a domicilio). Fare la casalinga non è mai stata una regola ed è una specializzazione piuttosto recente. Uomini e donne tendono nuovamente verso un'umanità comune, con ruoli rispettivi meno specializzati.
Tuttavia, ancora oggi lavorare significa stare lontano da casa per 10-12 ore (lavoro+straordinari+spostamenti). Non è compatibile col ruolo di madre di famiglia (ma vale anche per l'uomo anche se in misura minore), a meno di ricorrere a forzature che creano più problemi che soluzioni (congedi parentali maschili, asili nido ecc.)
Il lavoro com'è adesso (iper-specializzato, astratto e impersonale) rende spesso la donna meno femminile. Anche se ha un lavoro, la donna oggi considera la famiglia per lo più come una noia e un peso.
Oggi però il lavoro tende a decentrarsi (lavoro in casa/telelavoro, cottage economy) e il confine tra lavoro e ozio tende ad assottigliarsi. Che sia l'accenno di un ruolo femminile più centrato sulla famiglia, dove il maggiore tempo libero è visto come risorsa?

Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Rita - Ottobre 13, 2014, 13:09:12 pm
Alcuni spunti di discussione:
La donna ha sempre lavorato (nei campi, a domicilio). Fare la casalinga non è mai stata una regola ed è una specializzazione piuttosto recente. Uomini e donne tendono nuovamente verso un'umanità comune, con ruoli rispettivi meno specializzati.
Tuttavia, ancora oggi lavorare significa stare lontano da casa per 10-12 ore (lavoro+straordinari+spostamenti). Non è compatibile col ruolo di madre di famiglia (ma vale anche per l'uomo anche se in misura minore), a meno di ricorrere a forzature che creano più problemi che soluzioni (congedi parentali maschili, asili nido ecc.)
Il lavoro com'è adesso (iper-specializzato, astratto e impersonale) rende spesso la donna meno femminile. Anche se ha un lavoro, la donna oggi considera la famiglia per lo più come una noia e un peso.
Oggi però il lavoro tende a decentrarsi (lavoro in casa/telelavoro, cottage economy) e il confine tra lavoro e ozio tende ad assottigliarsi. Che sia l'accenno di un ruolo femminile più centrato sulla famiglia, dove il maggiore tempo libero è visto come risorsa?

Dipende qual è il tuo modello di ruolo genitoriale.
Se dici che è un problema anche per il padre e anche il padre lavorerà maggiormente in casa o nelle vicinanze, mi sembra che i ruoli si accentrino di più sulla famiglia  per entrambi.
Quando ti riferisci a strutture familiari ante boom economico (per intenderci, l'epoca in cui è iniziato il mito della casalinga a casa e del papà al lavoro) normalmente anche i padri lavoravano nei dintorni di casa e il ruolo femminile era centrato sul neonato e sul bambino piccolo, ma già dai quattro/cinque anni, in genere i bambini seguivano il padre per apprendere vari mestieri (artigianali o di campagna). Certo nella nostra epoca ci sarebbe un problema di maggior tutela del bambino e quello di cent'anni fa sarebbe considerato lavoro minorile, ma se il confine tra lavoro e tempo libero è sfumato per gli adulti potrebbe essere sfumato anche il confine tra gioco/apprendimento per i bambini.

Gli scenari si intersecano molto rapidamente e, IMHO, s'intersecano anche col ruolo della scuola. A tutti quei paroloni difficili americani che hai scritto come tendenze (cottage economy per esempio  :-D) aggiungerei le nuove tendenze sull'homeschooling per esempio.

Il che significa esattamente quanto dici qui: 
Citazione
Uomini e donne tendono nuovamente verso un'umanità comune, con ruoli rispettivi meno specializzati.

Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 14, 2014, 00:17:44 am
L'homeschooling è già una realtà consolidata in USA e in vari paesi Europei. La qualità dell'insegnamento è spesso superiore a quella della scuola.

Per le donne il lavoro era una semplice necessità fino agli anni '60 o '70, e (almeno in Europa) amavano occuparsi della famiglia che era un centro di vita sociale. Oggi sembrano rifuggire questi compiti come noiosi (giusto il tempo di crescere i figli fino all'età della scuola elementare) e considerano il lavoro fonte di gratificazione proprio nel momento in cui gli uomini non lo considerano più così appagante. Come mai questo paradosso?
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 14, 2014, 00:33:21 am
...le donne considerano il lavoro fonte di gratificazione proprio nel momento in cui gli uomini non lo considerano più così appagante. Come mai questo paradosso?

Colto da momentanea "euforia paradossa (©)" mi viene da risponderti con l'ormai abusatissimo:

https://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=159.msg16793#msg16793 (https://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=159.msg16793#msg16793)

 :P :P :P
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 14, 2014, 00:48:53 am
Concordo in pieno (avevo detto qualcosa di simile in un altro 3D). Ma vallo a spiegare alle donne:

(Da Take Today, di Marshall Mcluhan)
Meanwhile, within the very same structure in which the public has become participant, the old management cast finds itself merely holding a fort that is no longer on the frontier of action. They automatically become “diehard” defenders of an old “movie set,” as it were. The new cast is inclined to switch roles, as costumes, in order to keep in touch with the new action. The old cast of “diehards,” on the other hand, is holding a “phony fort,” much as the administrative “establishment” now finds itself in the role of  “office boy” and “caretaker” of an abandoned operation.
In passing, it might be noted that Women Liberationists seek to direct their energies toward capture of this abandoned fort of male prerogatives.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 14, 2014, 01:16:30 am
Il tuo "vallo a spiegare alle donne" mi riporta al volo qui:

Anche se ha un lavoro, la donna oggi considera la famiglia per lo più come una noia e un peso.

E colto questa volta da pseudomisoginia goliardica, ti dico che le donne considerano...in base a ciò che viene detto loro dall'autoproclamato guru del momento.
Poi, attenzione: se per "lavoro" intendiamo il semi-cazzeggio che vedo ogni giorno in ufficio (scambio esperienze su tempi cottura pizza fatta in casa + valutazione efficacia nell'unità di tempo dell'ultimo mascara nucleare + telefonata al parrucchiere per prenotazione + pausa caffè...beh, è chiaro che occuparsi di casa e marmocchi al confronto è noioso e stressante. Sarebbe interessante sapere se, ad esempio, la squadra di ragazze che fa le pulizie in ufficio preferirebbe stare a casa ad occuparsi della famiglia oppure star lì a lavorare. Per non parlare delle cassiere dei supermercati, delle addette alle catene di montaggio, etc
A volte ho l'impressione che quando si parla di "donna lavoratrice" si riduca tutto alle impiegate. Grosso errore...
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 14, 2014, 01:56:08 am
Citazione da: Fazer
E colto questa volta da pseudomisoginia goliardica, ti dico che le donne considerano...in base a ciò che viene detto loro dall'autoproclamato guru del momento.
Per esperienza diretta posso affermare che per le donne i titoli e le targhette sulla porta, hanno lo stesso effetto dei gingilli di vetro colorato per gli indiani. Senza di essi si sentono perse, perché la mentalità vigente sminuisce il ruolo femminile. Non riescono a immaginare un impiego migliore delle loro capacità (non solo pannolini ma anche cultura, impegno sociale e così via).
Citazione
Poi, attenzione: se per "lavoro" intendiamo il semi-cazzeggio che vedo ogni giorno in ufficio (scambio esperienze su tempi cottura pizza fatta in casa + valutazione efficacia nell'unità di tempo dell'ultimo mascara nucleare + telefonata al parrucchiere per prenotazione + pausa caffè...beh, è chiaro che occuparsi di casa e marmocchi al confronto è noioso e stressante.
Il capufficio ha sostituito il marito, talvolta persino fisicamente, e le donne hanno scartato la propria famiglia per un'entità astratta (l'azienda) dove si lavora per estranei anziché per i propri cari e per se stessi. La nuova famiglia è l'ambiente di lavoro che necessariamente assomiglia sempre più a un gineceo, alle case di una volta che erano un continuo chiacchiericcio e viavai di amiche e comari.
La famiglia per essere tollerabile da una donna deve riprodurre su scala casalinga l'ambiente lavorativo (come le feste e le vacanze con le amiche, dove il marito svolge il ruolo di ornamento), il che en passant rende le donne meno attraenti. Che sia per questo che le donne in casa pretendono di avere sempre ragione e di organizzare tutto a loro piacimento?
Citazione
Sarebbe interessante sapere se, ad esempio, la squadra di ragazze che fa le pulizie in ufficio preferirebbe stare a casa ad occuparsi della famiglia oppure star lì a lavorare. Per non parlare delle cassiere dei supermercati, delle addette alle catene di montaggio, etc
A volte ho l'impressione che quando si parla di "donna lavoratrice" si riduca tutto alle impiegate. Grosso errore...
:clapping: :drinks:
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Alberto1986 - Ottobre 16, 2014, 13:11:05 pm
Colto da momentanea "euforia paradossa (©)" mi viene da risponderti con l'ormai abusatissimo:

https://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=159.msg16793#msg16793 (https://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=159.msg16793#msg16793)

 :P :P :P

Quel post è da incorniciare. Ma dov'è finito quell'Animus che pubblicava simili perle?  :P
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 16, 2014, 13:14:05 pm
Sì, sublime. Da mettere in una futura sezione "In evidenza"?
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Duca - Ottobre 16, 2014, 20:59:48 pm
Poi, attenzione: se per "lavoro" intendiamo il semi-cazzeggio che vedo ogni giorno in ufficio (scambio esperienze su tempi cottura pizza fatta in casa + valutazione efficacia nell'unità di tempo dell'ultimo mascara nucleare + telefonata al parrucchiere per prenotazione + pausa caffè...beh, è chiaro che occuparsi di casa e marmocchi al confronto è noioso e stressante.
E' questo il punto di fondo, le donne si annoiano a casa perché non riescono a stare da sole, hanno sempre bisogno di compagnia (in senso ampio, quindi magari anche spasimanti che solletichino la loro immensa vanità) per cui meglio in ufficio o a scuola a babare e fare poco, a parte piantare grane; io ne conosco molte che sul lavoro non gliela fanno più, sono bollite complete e difatti si lamentano sempre, ma pur non avendo problemi economici col cazzo che se ne stanno a casa, neanche uno straccio di part time si prendono 'ste derelitte, perché a casa non ti passa più, meglio cazzeggiare al lavoro, ovviamente non pesante perché sono fancazziste patentate, (quindi niente fornace, miniera, spaccare legna nei boschi, ecc.).
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 17, 2014, 00:25:19 am
E' questo il punto di fondo, le donne si annoiano a casa perché non riescono a stare da sole, hanno sempre bisogno di compagnia (in senso ampio, quindi magari anche spasimanti che solletichino la loro immensa vanità) per cui meglio in ufficio o a scuola a babare e fare poco, a parte piantare grane; io ne conosco molte che sul lavoro non gliela fanno più, sono bollite complete e difatti si lamentano sempre, ma pur non avendo problemi economici col cazzo che se ne stanno a casa, neanche uno straccio di part time si prendono 'ste derelitte, perché a casa non ti passa più, meglio cazzeggiare al lavoro, ovviamente non pesante perché sono fancazziste patentate, (quindi niente fornace, miniera, spaccare legna nei boschi, ecc.).
E' l'attuale organizzazione sociale a costringere le donne alla solitudine casalinga: tutte le altre lavorano a un'ora di treno fino alle 18.
Ma probabilmente le donne ciondolano in ufficio anche perché l'ambiente di lavoro solletica la loro vanità, con titoli ed encomi, facendole sentire "indispensabili" :rofl2: ; mentre a casa, in famiglia, nel tempo libero la realtà della loro insignificanza, interiore e sociale, viene fuori.
Le laureate, argomento che salta spesso fuori qui, sono così adulate da avere l'ego di un premio Nobel. Sono tecniche elementari, ma (specie se hai una mansione dirigenziale) fai due complimenti a una donna e non ragiona più.
Magari lavorano in cantieri stradali (non lavori fisici, si capisce) per metà della paga di un operaio, ma sono "supervisori", laureate in archeologia. E a livello di relazioni, non pretendono nulla di meno che Bianchi Bandinelli. :lol:
Ne ho conosciute un paio che preferivano andare in missione (in fabbrica...) in Canada o Giappone ma guardavano con estrema ripugnanza a compiti familiari.
Il marito (le rare volte che ne hanno uno) di solito non è un dirigente, né a casa può riprodurre l'ambiente ovattato e un po' fancazzista dell'ufficio. Ragione non secondaria per cui non lo rispettano e se prova a far valere le sue ragioni divorziano.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: freethinker - Ottobre 17, 2014, 08:06:49 am
Condivido molte cose che sono state dette sulle donne al lavoro, solo che secondo me, bisognerebbe tornare alle origini per così dire, cioè al fatto che la donna, per sua natura, è tendenzialmente fatta per essere madre. Ogni singola donna poi sente questa "chiamata" alla maternità in modo diverso (alcune non la sentono per nulla, ma sono eccezioni, la stragrande maggioranza la sente, magari quando è troppo tardi).
Di conseguenza ogni volta che si fa presente alle donne che ognuno è libero di fare la propria scelta, tra lavoro, carriera, e via dicendo e la maternità, ecco che, con logica perfettamente femminile, esse vi  rispondono che non devono essere costrette a fare questa scelta. Perchè? ma perchè gli uomini non la devono fare, quindi la colpa è del solito maschilismo paternalista,  eccetera. Piccolo particolare: gli uomini non hanno le ovaie...
Invece, il succo del problema è proprio questo, la scelta: se scegli la carriera, necessariamente trascurerai la famiglia, se scegli la famiglia dovrai lasciar perdere straordinari, trasferte, eccetera. Non esistono molte vie di mezzo, di solito se provi a salvare capra e cavoli, avrai problemi a casa e sul lavoro.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Lucia - Ottobre 17, 2014, 11:33:06 am
Concordo in pieno (avevo detto qualcosa di simile in un altro 3D). Ma vallo a spiegare alle donne:

(Da Take Today, di Marshall Mcluhan)
Meanwhile, within the very same structure in which the public has become participant, the old management cast finds itself merely holding a fort that is no longer on the frontier of action. They automatically become “diehard” defenders of an old “movie set,” as it were. The new cast is inclined to switch roles, as costumes, in order to keep in touch with the new action. The old cast of “diehards,” on the other hand, is holding a “phony fort,” much as the administrative “establishment” now finds itself in the role of  “office boy” and “caretaker” of an abandoned operation.
In passing, it might be noted that Women Liberationists seek to direct their energies toward capture of this abandoned fort of male prerogatives.

Nel romanzo Colori e anni l'autrice, Kaffka Margit descrive l'orrore che sente davanti a una ragazza che si considera "emancipata" perché fa la telefonista alle poste. Kaffka è morta il 1918 quindi parla dei primi tempi del femminismo. E anche vero però che lei stessa insegnava letteratura all'università, e scriveva romanzi, quindi un lavoro ce l'aveva..

Penso inoltre che i classici lavori femminili sono stati soppiantati per primi dalla industrializzazione, quindi sono diventati lavori costosi e inutili. Se vale più la pena comprare un vestito che farlo, se è più buono il pane nel negozio che quello fatto in casa alla fine non è che la donna non si sente desorientata che "mo, io cosa devo fare?" I bambini poi crescono, se vivi solo per loro diventi madre fagocitatnete, il tuo ruolo è quello di aiutargli di andare via da te.

Invece della scuola invece il ruolo del padre era quella di insegnare un mestiere e quindi garantire un lavoro al suo figlio. Neanhce questo è più abitudine oggi.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Rita - Ottobre 17, 2014, 11:41:07 am
Nel romanzo Colori e anni l'autrice, Kaffka Margit descrive l'orrore che sente davanti a una ragazza che si considera "emancipata" perché fa la telefonista alle poste. Kaffka è morta il 1918 quindi parla dei primi tempi del femminismo. E anche vero però che lei stessa insegnava letteratura all'università, e scriveva romanzi, quindi un lavoro ce l'aveva..

Penso inoltre che i classici lavori femminili sono stati soppiantati per primi dalla industrializzazione, quindi sono diventati lavori costosi e inutili. Se vale più la pena comprare un vestito che farlo, se è più buono il pane nel negozio che quello fatto in casa alla fine non è che la donna non si sente desorientata che "mo, io cosa devo fare?" I bambini poi crescono, se vivi solo per loro diventi madre fagocitatnete, il tuo ruolo è quello di aiutargli di andare via da te.

Invece della scuola invece il ruolo del padre era quella di insegnare un mestiere e quindi garantire un lavoro al suo figlio. Neanhce questo è più abitudine oggi.

quoto, è per questo che tutti i discorsi sulla donna tradizionale a casa e l'uomo al lavoro mi lasciano perplessa, e lasciano quel senso di inspiegato che nessuno ancora riesce a chiarirmi,  oggi.
La stessa Costanza Miriano lavora come giornalista, è, per così dire, una donna abbastanza impegnata e più volte ha dichiarato che ci sono momenti di difficoltà in cui non riesce a gestire tutto e allora smette tutto e prega o dice il Rosario. Lei stessa è l'esempio vivente di come non sia certo il ruolo o chi fa che cosa ma il come lo si vive, visto che lavora e fa un lavoro anche abbastanza assorbente e che la costringe ad allontanarsi da casa sovente.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: JanQuarius - Ottobre 17, 2014, 12:16:12 pm
Le donne stavano molto meglio quando venivano tassati solo gli uomini. Ora sono tassate pure loro... grazie alla rivoluzione...

Io di soluzioni non ne propongo, la mia è pura riflessione.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Duca - Ottobre 17, 2014, 13:33:31 pm
Le laureate, argomento che salta spesso fuori qui, sono così adulate da avere l'ego di un premio Nobel. Sono tecniche elementari, ma (specie se hai una mansione dirigenziale) fai due complimenti a una donna e non ragiona più.
Magari lavorano in cantieri stradali (non lavori fisici, si capisce) per metà della paga di un operaio, ma sono "supervisori", laureate in archeologia. E a livello di relazioni, non pretendono nulla di meno che Bianchi Bandinelli. :lol:
Infatti, solo qualcuna meriterebbe al massimo un Silvio Bandinelli ;)
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 18, 2014, 01:40:04 am
Citazione da: Lucia
Penso inoltre che i classici lavori femminili sono stati soppiantati per primi dalla industrializzazione, quindi sono diventati lavori costosi e inutili. Se vale più la pena comprare un vestito che farlo, se è più buono il pane nel negozio che quello fatto in casa alla fine non è che la donna non si sente desorientata che "mo, io cosa devo fare?"
Questa è l'opinione oggi prevalente, che ritiene che l'organizzazione sociale debba essere subordinata all'economia e alla tecnologia. Invece dovrebbe essere il contrario, perché c'è un dato organico, la natura umana, da cui non si può prescindere:
Citazione da: freethinker
il succo del problema è proprio questo, la scelta: se scegli la carriera, necessariamente trascurerai la famiglia, se scegli la famiglia dovrai lasciar perdere straordinari, trasferte, eccetera. Non esistono molte vie di mezzo, di solito se provi a salvare capra e cavoli, avrai problemi a casa e sul lavoro.
E non credo siano molti gli uomini cui dispiace una donna che preferisce (per esempio) ricamare anziché guardare tutto il tempo la tv, come non penso siano molte le persone che preferiscono il cibo da supermercato a quello dell'orto.
Citazione da: Rita
quoto, è per questo che tutti i discorsi sulla donna tradizionale a casa e l'uomo al lavoro mi lasciano perplessa, e lasciano quel senso di inspiegato che nessuno ancora riesce a chiarirmi,  oggi.
Provo a chiarire. La donna non è "tradizionale" perché non lavora (lo ha sempre fatto), né questo modello si rifà a paternalismi tipo "lavoro io per te perché sei donna".
C'è generalmente un'immagine molto stereotipata di queste donne, perché di solito non se ne conoscono. Quelle che ho conosciuto non hanno nulla a che vedere con le amish o le geishe.
Il problema non è il lavoro di per sé, ma il fatto che quest'ultimo è oggi per lo più incompatibile col ruolo naturale (non semplicemente biologico) della donna, per il tempo e gli spostamenti che richiede.
C'è anche da dire che le donne che apprezzano questo ruolo sono generalmente più femminili, più seducenti, e i loro matrimoni tra i più riusciti e felici.
La semi-libertà dal lavoro di una casalinga è un privilegio, non una condanna. Però il maggior tempo libero oggi a disposizione grazie a scuole ed elettrodomestici, viene visto come fonte di noia anziché come risorsa. La famiglia una volta era un centro di vita sociale, oggi è l'ufficio la nuova famiglia, dove non c'è consanguineità e le relazioni umane sono sicuramente più artificiali.
Poi non è un modello che deve piacere per forza, soltanto bisogna scegliere consapevolmente, avendo ben chiare le conseguenze in un senso o nell'altro.
Citazione da: Rita
La stessa Costanza Miriano lavora come giornalista,
Si può star certi che per barcamenarsi fa ricorso continuo ad asili nido (che senza tema di esagerare, sono un’anticipazione del falansterio), parenti e baby-sitter assortite.
Citazione da: Rita
Lei stessa è l'esempio vivente di come non sia certo il ruolo o chi fa che cosa ma il come lo si vive
Sì, è già molto, ma è l'ambiente a plasmare le persone: noi siamo quello che facciamo, ma abbiamo la libertà di scegliere anziché dare per scontato che i condizionamenti ambientali siano buoni.
Non ci sono per il momento che due vere soluzioni: o ripensare il lavoro a misura d'uomo (e di donna), o prendere le distanze da mansioni lavorative di cui gli uomini per primi, da che mondo è mondo, farebbero a meno.
Comunque sono problemi in via di superamento, col lavoro a domicilio grazie alla telematica e la scomparsa della differenziazione tra lavoro e tempo libero.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Artemisia Gentileschi - Ottobre 18, 2014, 06:39:35 am
Il lavoro bisogna prenderlo x quello che è: non come ragione di vita.

Io ho studiato si,  per mia personale passione.

Poi però ho fatto ciò che capitava.

Ora mi trovo nella condizione che dopo la fine del mio turno mi cade la parola, e letteralmente scappo a casa.

Non sono una guida erudita, non sono un pozzo di scienza, so abbastanza da essere contenta da sola.

Non invidio chi passa ore e ore in ufficio, lo ammetto. Anche senza famiglia mai mi sarei rinchiusa da qualche psrte.

Però oggi guadagnare in due spesso è necessario, quindi ben vengano i lavori creativi, da casa, nuovi... Insomma tutto ciò che valorizza una persona e non la imbruttisce.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 18, 2014, 07:36:33 am
Citazione da: Artemisia
Il lavoro bisogna prenderlo x quello che è: non come ragione di vita.
Però oggi guadagnare in due spesso è necessario, quindi ben vengano i lavori creativi, da casa, nuovi... Insomma tutto ciò che valorizza una persona e non la imbruttisce.
Eccellente sintesi :lol:
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Eric Lauder - Ottobre 22, 2014, 01:49:51 am
La famiglia per essere tollerabile da una donna deve riprodurre su scala casalinga l'ambiente lavorativo (come le feste e le vacanze con le amiche, dove il marito svolge il ruolo di ornamento), il che en passant rende le donne meno attraenti. Che sia per questo che le donne in casa pretendono di avere sempre ragione e di organizzare tutto a loro piacimento?:clapping: :drinks:

 :( Cristo, sembra la descrizione di casa mia prima della separazione. E sapete qual'è la cosa che mi faceva DAVVERO imbestialire? E' che io guadagnavo molto più di lei e lavoravo molto più di lei. Le feste a casa nostra con le colleghe.... :( :mad: ed è proprio questo che la rendeva non meno attraente ma ASSOLUTAMENTE NOIOSA ai miei occhi.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 22, 2014, 09:08:24 am
Penso inoltre che i classici lavori femminili sono stati soppiantati per primi dalla industrializzazione, quindi sono diventati lavori costosi e inutili. Se vale più la pena comprare un vestito che farlo, se è più buono il pane nel negozio che quello fatto in casa alla fine non è che la donna non si sente desorientata che "mo, io cosa devo fare?"
Ad essere diventata costosa e inutile è la donna: come moglie (anaffettiva e snervante), come madre (pigra e incapace), persino come amante (inconsistente e con la testa altrove). Gli uomini, almeno, non sono costosi :lol:
I bambini poi crescono, se vivi solo per loro diventi madre fagocitatnete, il tuo ruolo è quello di aiutargli di andare via da te.
Adesso i figli sono una seccatura (distolgono dalla produzione) di cui disfarsi il prima possibile, una volta che il peluche è cresciuto;  per tornare a dimenticare il proprio nulla in un ufficio anonimo, occupandosi di mansioni che già un computer svolge meglio.
La famiglia allargata (quella vera), intergenerazionale di zii, nonni, cugini è stata completamente resettata dalla memoria collettiva. Un bel giro tra comunità non occidentali permette di capire se ciò sia stato un bene.
Insomma tutto ciò che valorizza una persona e non la imbruttisce.
Come ho detto il lavoro femminile non è un tabù, ma vorrei che mi si nominasse un mestiere oggi (che si lavora non tanto per necessità, ma come scopo di vita) che nei fatti valorizzi in una donna la sua femminilità e le sue qualità umane.

Riguardo alla Costanza, ha sdoganato certi temi ma propone un modello contraddittorio, che non è né carne né pesce: probabilmente lo sa anche se lo dice a mezza bocca per non inimicarsi il suo pubblico.
In realtà, la parte più interessante del suo lavoro potrebbe svolgerla anche facendo la casalinga. Ho conosciuto due madri di famiglia che tengono conferenze, scrivono libri e sono impegnate nel sociale senza gli inconvenienti del lavoro: trasferte, routine banale ecc.
Con la moderna tecnologia la donna (e non solo lei) potrebbe essere libera da mansioni poco significanti che invece cerca.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Eric Lauder - Ottobre 22, 2014, 15:59:45 pm
Ad essere diventata costosa e inutile è la donna: come moglie (anaffettiva e snervante), come madre (pigra e incapace), persino come amante (inconsistente e con la testa altrove). Gli uomini, almeno, non sono costosi :lol:

Questa è praticamente la descrizione della mia ex-moglie  :(
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Duca - Ottobre 22, 2014, 16:25:28 pm
Questa è praticamente la descrizione della mia ex-moglie  :(
Eh non solo la tua, sai quante ce ne sono così  :lol:
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 22, 2014, 18:06:18 pm
Nella maggior parte dei casi il lavoro impiegatizio femminile indurisce il carattere, aumenta le pretese, rende le donne aride.
L'ufficio è una realtà virtuale che impedisce di guardare al reale con interesse e stupore.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Artemisia Gentileschi - Ottobre 22, 2014, 20:26:03 pm
Come ho detto il lavoro femminile non è un tabù, ma vorrei che mi si nominasse un mestiere oggi (che si lavora non tanto per necessità, ma come scopo di vita) che nei fatti valorizzi in una donna la sua femminilità e le sue qualità umane.

Non so se si possano definire mestieri, ma ultimamente sento sempre più donne che si dedicano ad attività artigianali e creative.
Del lavoro che svolgo io non posso che esserne contenta: mi impegna - volendo - 2-3-4 ore al massimo e come libera professionista sono libera di non accettare servizi che non voglio/posso svolgere.
D'altra parte è un lavoro che mi permette di far conoscere la mia città, in cui posso portarmi dietro mia figlia e che spesso mi porta in posti ricchi di cose interessanti da vedere.

E l'obbiettivo è quello di lavorare meno a parità di guadagno, non il contrario.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Lucia - Ottobre 23, 2014, 11:27:30 am
La famiglia allargata (quella vera), intergenerazionale di zii, nonni, cugini è stata completamente resettata dalla memoria collettiva.

Dalla memoria collettiva non tanto i libri dell'elementare parlano dalla famiglia cosi coemse vivessero assieme almeno tre generazioni.
e poi è anche colpa delle tante emmigrazioni verso le città avvenute gia un secolo fa che la famiglia tradizionale non c'è più. Tanti vecchi sono stati abbandonati dai figli nei loro paesini da soli.


Citazione
.Come ho detto il lavoro femminile non è un tabù, ma vorrei che mi si nominasse un mestiere oggi (che si lavora non tanto per necessità, ma come scopo di vita) che nei fatti valorizzi in una donna la sua femminilità e le sue qualità umane.

Ci sono tasntissimi mestieri (si in parte collegate al lavoro tradizionale femminile) che non tolgono la femminilità di una donna. Ci sono anche mestieri che probabilemnte si  ma perché non è sentito come vocazione, perché non lavora con piacere. Lavoare come maestra, assistente medicale sono nate dal lavoro tradizionale femminile di accudire bambini e malatti, perché dovrebbero togliere femminilità?!

@@@@

Vorrei dire una cosa sugli eletrodomestici e tempo "libero" da passare con i figli, ma ci sono vari topic e non so dove posso inserirmi.

Agli bambini piace lavorare. Le piace fare ciò che fanno gli adulti, parlo di lavori manuali tradizionali femminili o maschili, probabilmente a ognuno le piace più il lavoro tipico del proprio sesso, ma comunque il bambino si diverte quando in casa si lavora e partecipa (nella sua misura) con piacere. E più ossessione degli adulti di vedere queste cose come noiose.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Rita - Ottobre 23, 2014, 12:06:32 pm


Lavoare come maestra, assistente medicale sono nate dal lavoro tradizionale femminile di accudire bambini e malatti, perché dovrebbero togliere femminilità?!

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anche la segretaria è un lavoro in cui si esplicano qualità più femminili che maschili, archiviazione, memoria, conservazione, registrazione etc.

Qualunque piccolo imprenditore che gestisce in prorpio l'azienda (un autotrasportatore, un idraulico, un elettricista) sa che, in genere, la sua prima segretaria è la moglie, la sorella, la figlia. Che magari sta a casa, ma prende le telefonate, si occupa delle fatture e della parte burocratica etc.

Il punto è che quando le imprese diventano più grandi si "decentrano". Il manager non lavora a casa, e avrà bisogno di più persone che gestiscano le parti burocratiche, di marketing o di contabilità. Poi possiamo parlare di quanto sia spersonalizzante la grande azienda (io per esempio sono una di quelle che, dovendomi mantenere, è comunque fuggita non appena il posto in cui lavorava stava crescendo a dismisura, perché la mia qualità di vita non si misura con le ore passate al lavoro) di quanto sia alienante la vita del pendolare, di quanto sia, oggi, assurdo, l'orario fisso e non flessibile, ma quella è l'essenza.

http://www.impresapratica.com/crescita-personale/impara-larte-e-mettila-in-pratica/

tutti i lavori nascono e mutano in seguito alle esigenze della società
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 25, 2014, 22:14:23 pm
Citazione
Ai bambini piace lavorare.
…Perché non fanno distinzione tra lavoro e gioco. Certamente non gli piacerebbe timbrare il cartellino, occuparsi di compiti noiosi e ripetitivi. Comunque la distinzione tra lavoro e tempo libero tende ad assottigliarsi.
Citazione
anche la segretaria è un lavoro in cui si esplicano qualità più femminili che maschili, archiviazione, memoria, conservazione, registrazione etc.
Ma allora è vero che le donne non dimenticano mai nulla! :lol:
Segretaria, insegnante, infermiera sono tipici lavori femminili. Ma la mia domanda era un’altra: quale lavoro oggi di fatto valorizza qualità femminili?
Senza generalizzare, il lavoro femminile (eccetto forse la segretaria e alcuni lavori non di carriera menzionati da Fazer) spesso inasprisce e inaridisce il carattere. Penso dipenda dal fatto che il lavoro è stato per certi versi disumanizzato.
Prima c’era il cottimo, che sfruttava il lavoro tout court. Adesso, invece di favorire la creatività e le qualità personali, si interferisce con la stessa personalità (formazione aziendale e dintorni), per standardizzare esseri umani unici in cloni dal comportamento robotico. Gli uomini se ne stanno accorgendo. Le donne con ritardo, forse perché lauree, titoli e mansioni apparentemente dirigenziali alimentano la loro vanità, e gli permettono di dimenticare (per un certo tempo) di aver abdicato al proprio ruolo.
Citazione
tutti i lavori nascono e mutano in seguito alle esigenze della società
O di pochi ;)
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Frank - Ottobre 26, 2014, 08:24:02 am
Citazione
Agli bambini piace lavorare. Le piace fare ciò che fanno gli adulti, parlo di lavori manuali tradizionali femminili o maschili, probabilmente a ognuno le piace più il lavoro tipico del proprio sesso, ma comunque il bambino si diverte quando in casa si lavora e partecipa (nella sua misura) con piacere. E più ossessione degli adulti di vedere queste cose come noiose.

Ma certo, come no.
C'è una bella differenza fra giocare e lavorare, alzarsi la mattina alle cinque o alle sei, recarsi in fabbrica o in cantiere, timbrare il cartellino, star sotto un capo che ti rompe i coglioni, dover continuamente rendere conto di ciò che fai, se sei produttivo o meno, se hai soddisfatto questo o quel cliente, perché il lavoro non procede come dovrebbe, ecc ecc.
Tu, cara Lucia, vivi in un mondo fantastico, perché del mondo reale, del mondo dove il comune mortale è costretto a fracassarsi gli zebedei dalla mattina alla sera, non sai assolutamente nulla.


Citazione
E più ossessione degli adulti di vedere queste cose come noiose.

Io ti metteri a lavorare con i carpentieri o i muratori, volendo con i mattonatori, per farti capire la differenza che passa fra le chiacchiere e la realtà, fra la teoria e la pratica.
Ricordati che la grandissima maggioranza delle persone lavora "perché deve", ossia per campare, non perché "gli piace"; e questo discorso vale in Italia, come in Ungheria, in Romania, in Serbia, in Albania e in qualsiasi altro Paese.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Duca - Ottobre 26, 2014, 08:40:40 am
Io ti metteri a lavorare con i carpentieri o i muratori, volendo con i mattonatori,
Per carità, se questa tira su un muro come parla...  :lol:
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Lucia - Ottobre 27, 2014, 09:23:53 am
Ma certo, come no.
C'è una bella differenza fra giocare e lavorare, alzarsi la mattina alle cinque o alle sei, recarsi in fabbrica o in cantiere, timbrare il cartellino, star sotto un capo che ti rompe i coglioni, dover continuamente rendere conto di ciò che fai, se sei produttivo o meno, se hai soddisfatto questo o quel cliente, perché il lavoro non procede come dovrebbe, ecc ecc.
Tu, cara Lucia, vivi in un mondo fantastico, perché del mondo reale, del mondo dove il comune mortale è costretto a fracassarsi gli zebedei dalla mattina alla sera, non sai assolutamente nulla.
Io ti metteri a lavorare con i carpentieri o i muratori, volendo con i mattonatori, per farti capire la differenza che passa fra le chiacchiere e la realtà, fra la teoria e la pratica.
Ricordati che la grandissima maggioranza delle persone lavora "perché deve", ossia per campare, non perché "gli piace"; e questo discorso vale in Italia, come in Ungheria, in Romania, in Serbia, in Albania e in qualsiasi altro Paese.

1.
Quando dico che agli bambini piace lavorare mi riferisco specialmente al fatto che si dice che "grazie agli elettrodomestici la donna ha molto più tempo libero per stare con i figli."
No, meglio senza elettrodomestici, i lavori fatti in casa per un bimbo piccolo sono cose  interessanti e partecipa volontieri, anzi si sente importante.

2.
Ho lavorato in turni 6-14, 22-06, 14-22, per un anno, ho fatto pendolare per due anni in un paesino sperduto, non ho paura di lavorare.
Oggi solo non ho soldi per lavorare (per fare la mia impressa). Infatti incoraggierei più le imprese aperte da 40 enni non quelle giovanili.

3. Se ogni mattina dobbiamo fermarci durante il percorso scolastico per 5 minuti per guardare un gru è perché agli maschi quelle cose piacciono (solo che col tempo si dimenticano)
Ho lavorato come insegnante anch in una scuola profesionale  agli miei alunni le piaceva a tutti il mestiere che avevano scelto, le piaceva lavorare.


la mia domanda era un’altra: quale lavoro oggi di fatto valorizza qualità femminili?

Secondo me la donna (la femminilità) è una invenzione maschile.  :dry:

Una donna è femminile indifferentemente di che lavoro fa, e può non essere femminile indiferentemente del lavoro che fa. Tutto dipende dal livello ormonale del uomo che la pensa.
Garanzia che un lavoro rende più femminili non c'è.

Citazione
Senza generalizzare, il lavoro femminile (eccetto forse la segretaria e alcuni lavori non di carriera menzionati da Fazer) spesso inasprisce e inaridisce il carattere. Penso dipenda dal fatto che il lavoro è stato per certi versi disumanizzato.

le lavandaie o le mondine o donne coinvolte in altri lavori fisici stressanti di secoli fa erano altrettanto inasprite e inaridite.
Le aristocratiche magari mantenevano la femminilità perché non facevano sforzi fisici, ma anche là una poteva avere carattere autoritario
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: ilmarmocchio - Ottobre 27, 2014, 15:29:43 pm
http://www.ilsecoloxix.it/p/blog/2014/08/04/ARI5ViXB-donne_comandano_spezzina.shtml


04 agosto 2014 Alla Asl spezzina comandano le donne

Il direttore generale della Asl 5 spezzina Gianfranco Conzi ammette che prende ordini dalla moglie Elia Pesenti, psicologa, per anni dirigente capo della Asl 3 genovese, e che in casa comanda quando è solo. Da qualche giorno anche la Asl spezzina è in mano alle donne, con un pokerissimo rosa che non ha precedenti nella sanità ligure.

Ha infatti nominato i tre direttori, anzi le tre direttrici, di distretto e come annunciato ha fatto una mezza rivoluzione. Sono Alessandra Bertone, Stefania Silvano e Maria Elena Cavallo. Ma non è finita: il braccio destro di Conzi è Renata Canini, ex lady della sanità genovese che nell’estate 2011 era stata silurata dal governatore Burlando.

Inoltre Laura Pierazzini ha la responsabilità di tutto il settore amministrativo: altro che quote rosa, alla Spezia c’è una squadra in rosa. Il manager punta sulle donne anche in politica ed è da tempo schierato accanto a Raffaella Paita che punta a diventare presidente della Regione.


perfettamente inutile dire come va l'asl 5 sp - liguria :D
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Frank - Ottobre 27, 2014, 18:41:10 pm
marmocchio, ti confesso che mi sta diventando sempre più difficile leggere roba del genere.
Citazione
Il direttore generale della Asl 5 spezzina Gianfranco Conzi ammette che prende ordini dalla moglie Elia Pesenti,

Ne ho proprio le palle piene di questi omuncoli.


Citazione
perfettamente inutile dire come va l'asl 5 sp - liguria :D

Immagino.
Tuttavia puoi farmi(ci) ugualmente un resoconto dettagliato...?

@@

PS: Lucia, lasciamo perdere, che è meglio.
Tanto è come parlare con i muri.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Lucia - Ottobre 27, 2014, 19:05:26 pm

PS: Lucia, lasciamo perdere, che è meglio.
Tanto è come parlare con i muri.

si, con te è come parlare con i muri, ma non voglio convincerti di nulla, tanto non hai figli, non ti serve a nulla
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Lucia - Ottobre 27, 2014, 19:35:27 pm
La semi-libertà dal lavoro di una casalinga è un privilegio, non una condanna. Però il maggior tempo libero oggi a disposizione grazie a scuole ed elettrodomestici, viene visto come fonte di noia anziché come risorsa.

si la mancanza di lavoro è noia non risorsa.
Basta aver vissuto per almeno un mese ogni giorno con un bambino di 3-9 anni per capire cosa sto dicendo
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Lucia - Ottobre 27, 2014, 19:48:31 pm
Alcuni spunti di discussione:
La donna ha sempre lavorato (nei campi, a domicilio). Fare la casalinga non è mai stata una regola ed è una specializzazione piuttosto recente. Uomini e donne tendono nuovamente verso un'umanità comune, con ruoli rispettivi meno specializzati.
Tuttavia, ancora oggi lavorare significa stare lontano da casa per 10-12 ore (lavoro+straordinari+spostamenti). Non è compatibile col ruolo di madre di famiglia (ma vale anche per l'uomo anche se in misura minore), a meno di ricorrere a forzature che creano più problemi che soluzioni (congedi parentali maschili, asili nido ecc.)

Però se poi voi considerate "mantenuta" in maniera ripetuta, come fa Frank una che non lavora è ovvio il vostro disprezzo per le donne che non hanno uno stipendio, non?
E probabilmente questo atteggiamento maschile ha fatto cosi che le donne prefersicano lavorare
Mi spiego?
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Frank - Ottobre 27, 2014, 19:54:39 pm
Citazione
Però se poi voi considerate "mantenuta" in maniera ripetuta, come fa Frank una che non lavora è ovvio il vostro disprezzo per le donne che non hanno uno stipendio, non?

Non ci siamo.
Io non disprezzo le casalinghe - e due! - bensì le donne (ed anche gli uomini) che sputano nel piatto dove mangiano, specie se arrivano da altri Paesi.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 27, 2014, 20:00:32 pm
Prego il lo la i gli le gentili/e forumisti/e di evitare, se possibile, di uscirsene con frasi del tipo "se non hai cresciuto un bambino non puoi capire che bla bla..."
Altrimenti dovrei concludere che nessuno che non abbia un pezzo di carne che gli pende tra le gambe può capire i problemi degli uomini, ergo è gentilmente invitato ad andarsene o a cambiare sesso...
Siate buoni/e, su...
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: ilmarmocchio - Ottobre 27, 2014, 20:26:16 pm
marmocchio, ti confesso che mi sta diventando sempre più difficile leggere roba del genere.
Ne ho proprio le palle piene di questi omuncoli.


pensa te che io ci ho a che fare. Dovresti vederli di persona.
Sfatti, ma vorrebbero sembrare giovanili, abili solo a mentire.
Vermi parlanti.
 E le loro protette : stivali da polizia stradale, gamba rigorosamente tracagnotta e labbra inesistenti.
Immancabiler la sigaretta, mi immagino l' alito.
Insomma, una Littizzzetto peggiorata, se questo è possibile :sick:

Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: ilmarmocchio - Ottobre 27, 2014, 20:38:02 pm
Citazione
Frank :
Tuttavia puoi farmi(ci) ugualmente un resoconto dettagliato...?

http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/laspezia/

qui c'è un piccolo esempio, neanche il peggiore ( non mi riferisco alla foto, oggettivamente orrida ).

(http://s9.postimg.org/cwwlorizj/Titanic.jpg) (http://postimage.org/)
host immagini (http://postimage.org/index.php?lang=italian)
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Lucia - Ottobre 27, 2014, 21:26:28 pm
Prego il lo la i gli le gentili/e forumisti/e di evitare, se possibile, di uscirsene con frasi del tipo "se non hai cresciuto un bambino non puoi capire che bla bla..."
Altrimenti dovrei concludere che nessuno che non abbia un pezzo di carne che gli pende tra le gambe può capire i problemi degli uomini, ergo è gentilmente invitato ad andarsene o a cambiare sesso...
Siate buoni/e, su...

sei molto "gentile",
invece osservazioni che tu fai la mantenuta si possono fare senza problemi, vero?
Tanto se le donne lavorano sono un problema se non lavorano fanno le mantenute, chiaro e coerente, non?

Comunque qui si parla di cosa devono fare le donne non gli uomini.
Eventualmente mi spieghi perché è un problema maschile se le donne lavorano, se fanno sport, se si truccano e altre cose?

Lavoro femminile? Ma se io voglio pagare una sarta o una baby sitter o una insegnate, una cuoca o una che crea gioelli mica abbiamo bisogno dell' approvazione maschile per lavorare?  :doh: Cominiciamo da qui. L'offerta di lavoro tipico femminile è stato sempre richiesto anche dalle donne stesse, il mercato di lavoro se la creano anche tra di loro.
E se sono imprenditrice o direttore ancora di più decido io a chi dare lavoro e non guarderò tra le sue gambe, magari abbia meno pretese allo stipendio e lavori bene.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Duca - Ottobre 27, 2014, 23:26:29 pm
Prego il lo la i gli le gentili/e forumisti/e di evitare, se possibile, di uscirsene con frasi del tipo "se non hai cresciuto un bambino non puoi capire che bla bla..."
Questa è una tipica uscita femminile, "tu non hai provato quindi non puoi capire", che è una minchiata colossale perché la ragione serve a comprendere senza dover per forza esperire tutto, cosa del resto impossibile.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Frank - Ottobre 28, 2014, 07:13:43 am
Citazione
Eventualmente mi spieghi perché è un problema maschile se le donne lavorano, se fanno sport, se si truccano e altre cose?

Per quanto mi riguarda potete fare quello che vi pare, anche andare in giro nude per strada, figurati.
Ma il punto non è questo e tanto non avrebbe senso spiegartelo, perché non capiresti.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Frank - Ottobre 28, 2014, 07:15:18 am
Questa è una tipica uscita femminile, "tu non hai provato quindi non puoi capire", che è una minchiata colossale perché la ragione serve a comprendere senza dover per forza esperire tutto, cosa del resto impossibile.

Sì, è tipico di un po' tutte le donne, mia madre e mia sorella comprese.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 28, 2014, 08:21:41 am

...invece osservazioni che tu fai la mantenuta si possono fare senza problemi, vero?

Mi puoi quotare il post nel quale avrei scritto una cosa del genere?

Io mi limito a far notare come qualsiasi ragionamento divenga impossibile nel momento in cui si pretende che a parlare siano solo coloro che hanno "esperienza diretta"dell'oggetto della discussione.
Capisci da te che così diventa impossibile qualsiasi ragionamento...
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Lucia - Ottobre 28, 2014, 10:25:11 am
Non ci siamo.
Io non disprezzo le casalinghe - e due! - bensì le donne (ed anche gli uomini) che sputano nel piatto dove mangiano, specie se arrivano da altri Paesi.

non tu cerchi solo un qualsiasi motivo per litigare
se pensi che tanto non capisco ciò che dici puoi anche non parlarmi (quotarmi)

Questa è una tipica uscita femminile, "tu non hai provato quindi non puoi capire", che è una minchiata colossale perché la ragione serve a comprendere senza dover per forza esperire tutto, cosa del resto impossibile.

si? è tipicamente femminile?  peccato però che questa logica  l'ha usata proprio Frank col fatto che io non capisco nulla del lavoro perché non ho mai fatto muratore.

Non hai usato tu il termine Fazer, ma questa non cambia che dare la mantenuta a una in un topic dove poi si dice che sarebbe meglio se le donne facessero le casalinghe è comunque il massimo di incoerenza.

Io mi limito a far notare come qualsiasi ragionamento divenga impossibile nel momento in cui si pretende che a parlare siano solo coloro che hanno "esperienza diretta"dell'oggetto della discussione.
Capisci da te che così diventa impossibile qualsiasi ragionamento...

perché diventa impossibilie? Mica è una esperienza cosi impossibile conoscere bambini in questo caso. Certo che l'osservazione diretta è fondamentale, non inventiamo il mondo al tavolino. Ma è una esperienza che la possiamo avere tutti.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: ilmarmocchio - Ottobre 28, 2014, 16:54:38 pm
Citazione
Lucia : perché diventa impossibilie? Mica è una esperienza cosi impossibile conoscere bambini in questo caso. Certo che l'osservazione diretta è fondamentale, non inventiamo il mondo al tavolino. Ma è una esperienza che la possiamo avere tutti.

L'osservazione diretta è importante, ma deve essere sorretta dal numero, altrimenti è aneddoto. Non a caso ci si basa sulla statistica, che è fatta dai grandi numeri.
Inoltre, l'osservazione deve essere precisa, ripetibile, il più possibile oggettiva.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 29, 2014, 02:44:23 am
Citazione da: Lucia
Una donna è femminile indifferentemente di che lavoro fa, e può non essere femminile indiferentemente del lavoro che fa.
Il giorno che troverò un uomo che mi dice di essere attratto dalle militari ci crederò.
Citazione da: Lucia
le lavandaie o le mondine o donne coinvolte in altri lavori fisici stressanti di secoli fa erano altrettanto inasprite e inaridite.
Le aristocratiche magari mantenevano la femminilità perché non facevano sforzi fisici, ma anche là una poteva avere carattere autoritario
La femminilità non è questione di ciprie e parrucche, ma è volere e saper fare la moglie, cosa ormai molto rara:
Citazione da: Lucia
si la mancanza di lavoro è noia non risorsa.
Basta aver vissuto per almeno un mese ogni giorno con un bambino di 3-9 anni per capire cosa sto dicendo
Non riuscirò mai a capire come si possano preferire le scartoffie alla famiglia, e come si possano dedicare infinite ore a un animale piuttosto che al proprio figlio.
Lavorare per scacciare la noia significa non avere di meglio da fare, e non avere reali interessi. Sarebbe interessante chiedere il parere di una cassiera o di un'operaia.
Citazione da: Lucia
Però se poi voi considerate "mantenuta" in maniera ripetuta, come fa Frank una che non lavora è ovvio il vostro disprezzo per le donne che non hanno uno stipendio, non?
E probabilmente questo atteggiamento maschile ha fatto cosi che le donne prefersicano lavorare
Mi spiego?
La colpa è sempre degli uomini e dei loro ormoni. Presto si configurerà in diritto una nuova fattispecie di responsabilità: la responsabilità genetica, proprio come affermano le femministe.
Citazione da: Lucia
Eventualmente mi spieghi perché è un problema maschile se le donne lavorano, se fanno sport, se si truccano e altre cose?
Semmai è un problema femminile, visto che di uomini che sono stufi di donne "in carriera" aride e mascolinizzate ce n'è sempre di più in giro. Mi piacerebbe sapere chi ha detto qui che le donne non debbano fare sport o truccarsi.
Citazione da: Lucia
Lavoro femminile? Ma se io voglio pagare una sarta o una baby sitter o una insegnate, una cuoca o una che crea gioelli mica abbiamo bisogno dell' approvazione maschile per lavorare?
Il problema non è il lavoro, ma la carriera come scopo di vita. Fino ai 30-35 anni le donne credono di avere l'eternità per metter su famiglia, e poi raccolgono quel che hanno seminato.
Semmai è l'uomo che deve chiedere permessi alla donna: in non poche famiglie il marito si rifugia in garage per avere un po' di tranquillità, perché nel resto della casa spadroneggia la moglie.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Eric Lauder - Ottobre 29, 2014, 09:32:20 am
Il giorno che troverò un uomo che mi dice di essere attratto dalle militari ci crederò.

Trovato.
E adesso dimmi che queste non sono attraenti:
http://fullmetalcynic.files.wordpress.com/2008/09/russian-female-soldier-sexy.jpg
http://dalje.com/slike/slike_3/r1/g2008/m07/x147176777583675026_1.jpg
http://totallycoolpix.com/wp-content/uploads/2010/05112010_female_soldiers/femalesoldiers_15.jpg

Rispettivamente nelle sovrastanti foto, dall'alto verso il basso, puoi vedere: russe, svedesi e cinesi.

Mie esperienze personali: poliziotta svedese, militare di carriera svedese (due, non una), campionessa regionale italiana di tiro al bersaglio.
Mediamente sono meglio, a letto. E dominare sessualmente una donna così è MOLTO più gratificante...
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Rita - Ottobre 29, 2014, 09:50:57 am
Trovato.
E adesso dimmi che queste non sono attraenti:
http://fullmetalcynic.files.wordpress.com/2008/09/russian-female-soldier-sexy.jpg
http://dalje.com/slike/slike_3/r1/g2008/m07/x147176777583675026_1.jpg
http://totallycoolpix.com/wp-content/uploads/2010/05112010_female_soldiers/femalesoldiers_15.jpg

Rispettivamente nelle sovrastanti foto, dall'alto verso il basso, puoi vedere: russe, svedesi e cinesi.

Mie esperienze personali: poliziotta svedese, militare di carriera svedese (due, non una), campionessa regionale italiana di tiro al bersaglio.
Mediamente sono meglio, a letto. E dominare sessualmente una donna così è MOLTO più gratificante...

 :lol: che poi.. qualcuno mi dovrà spiegare anche perché per "donne militari" si trovano soltanto immagini da parate.

 :rolleyes: voglio dire.. seriamente. Tacchi, collant e minigonne non mi sembrano adatte ad operazioni militari sul campo.. così, a naso eh.. senza avere esperienza.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 29, 2014, 10:14:18 am
No grazie, le maschione in divisa non fanno per me come per la maggior parte degli uomini.

Comunque i fatti sono: gli uomini sono in sciopero. Non vogliono prendere impegni di sorta con donne che detestano il focolare,  dimenticando se stesse nella "carriera".
Le femministe propongono la "rieducazione", ma data la libido maschile, che non siano le donne a doversi rieducare un po'? :lol:
Ne conosco una (per esempio) che pur con un aspetto gradevole, fa "l'assistente di direzione nella finanza" :doh: e nessuno se la fila.

Poi qualcuno me lo spieghi, che gusto c'è a mettersi con una "manager" che ha sempre la testa -e il corpo- altrove e gestisce la famiglia come un'azienda, per di più in regime di monopolio? :lol:



 
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 29, 2014, 10:16:43 am
Quelle non sono militari "veri", sono veline da fureria e parata.
A non piacere sono quelle coi polpacci mazinga dovuti a impieghi di prima linea.
Creature mitologiche, insomma...
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 29, 2014, 10:25:50 am
Poi qualcuno me lo spieghi, che gusto c'è a mettersi con una "manager" che ha sempre la testa -e il corpo- altrove e gestisce la famiglia come un'azienda, per di più in regime di monopolio? :lol:

Problema che riguarda lo 0,001 degli uomini.
Il resto è abbastanza "beta" da non avere (per sua fortuna) nessuna possibilità con la super manager.
Che poi, 'ndo stanno 'ste supermanager?
Il mondo reale è fatto di impiegate e operaie, di categoria B e C.
E molte delle mie colleghe ammettono candidamente di trovarsi in ufficio solo per necessità.
Se solo potessero, resterebbero a casa a sistemarla e a preparare dolci.
Ergo, non facciamoci infinocch...ehm no, chiedo scusa, infroc...cioè omosessualizzare   :doh: :P da questa propaganda, da questa distorsione della realtà che vorrebbe le donne tutte "in carriera".
Il mondo reale è altra cosa...
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 29, 2014, 10:32:57 am
Ma moltissime donne (le schiere di laureate specialmente :muro:) si sentono delle supermanager anche se lavorano nei cantieri stradali, proprio per effetto della propaganda in questione.
Citazione
E molte delle mie colleghe ammettono candidamente di trovarsi in ufficio solo per necessità.
Se solo potessero, resterebbero a casa a sistemarla e a preparare dolci.
Presentamele :lol:

E' abbastanza ovvio: una che si dedica 8-10 al giorno a compiti astratti nell'ufficio anonimo e asessuato di una grande azienda, sottoposta a una "formazione continua" più adatta a un robot che a un essere umano, che tipo di donna può essere?

E' di poco fa la conferma di quanto sopra:
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=11778.0;topicseen#msg131995
Sono così alienate dalla loro femminilità che non si creano problemi ad usare il loro corpo come una "fabbrica" di bambini.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 29, 2014, 10:48:05 am
Presentamele :lol:

Ho dimenticato di specificare che qui siamo nel profondo sud.
Le erbacce infestanti femministe non attecchiscono con facilità (per ora).
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 29, 2014, 10:49:03 am
Ah, dimenticavo: non ci sono grandi aziende...  :D
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Rita - Ottobre 29, 2014, 10:49:10 am
Problema che riguarda lo 0,001 degli uomini.
Il resto è abbastanza "beta" da non avere (per sua fortuna) nessuna possibilità con la super manager.
Che poi, 'ndo stanno 'ste supermanager?
Il mondo reale è fatto di impiegate e operaie, di categoria B e C.
E molte delle mie colleghe ammettono candidamente di trovarsi in ufficio solo per necessità.
Se solo potessero, resterebbero a casa a sistemarla e a preparare dolci.
Ergo, non facciamoci infinocch...ehm no, chiedo scusa, infroc...cioè omosessualizzare   :doh: :P da questa propaganda, da questa distorsione della realtà che vorrebbe le donne tutte "in carriera".
Il mondo reale è altra cosa...

le cose comunque sono un po' più complicate.
Esiste una categoria di donne che "aspira" alla carriera, e in questo ha ragione Vicus, laureate che non vogliono buttare a mare la laurea, ma in genere si trovano in un mondo in cui la laurea è svalutata.. sempre perché lo 0,000001 per milioni di persone arriva al "top". Per inseguire questa meta, sono disposte a svalutare ancora di più.
Da noi, per esempio, in ambito legale, sono schiavizzate e schiavizzati i praticanti e i giovani avvocati. Ormai, probabilmente la tendenza s'invertirà. Recentemente abbiamo notato che non si trovano manco più i curriculum di aspiranti praticanti, mentre si trovano curriculum di giovani avvocati in abbondanza.
E' vero che fino ai trent'anni non hanno reddito, poi hanno poco reddito e via discorrendo.
La maternità diventa un problema (vedi Apple e Silicon Valley che offrono il servizio di congelamento ovuli), perché quando la competitività cresce, ovviamente cresce anche l'impegno, già non riesci a stare a galla se non ti fermi mai, figuriamoci se ti fermi un anno tra gravidanza e bambino.

Poi ci sono quelle che lavorano per necessità (operaie, impiegate di categoria Z, donne delle pulizie etc.). Alcune per necessità effettiva (famiglie monoreddito, zitelle  :lol: - ma quelle c'erano già ai tempi di Schopenauer, sono il risultato della monogamia, "presso i popoli poligamici ogni donna trova sostentamento, nei popoli monogamici resta una quota di donne non coniugate che nei ceti superiori vegetano come vecchie zitelle e nei ceti inferiori sono costrette ad un duro lavoro oppure diventano donne di piacere"), altre anche per una sorta di "previdenza". L'instabilità del matrimonio e la rottura dell'indissolubilità rendono consapevoli anche le donne "normali" che è bene avere un mestiere, o comunque una fonte di reddito indipendente nel caso ci si trovasse da sole. Questo è un fenomeno che si verifica soprattutto nelle "seconde compagne". Ho una collega (per esempio) che è la compagna di un padre separato (che ha avuto difficoltà ad avere l'affido condiviso e a ridurre l'onere di mantenimento per la figlia, che sennò sarebbe diventato un secondo stipendio - della serie "ma quanto  può mangiare una bambina di 6 anni se devi passargli 600 euro al mese solo per il mantenimento - escluse spese sportive, mediche, scolastiche e di vestiario), che ovviamente ha acquisito un suo pensiero di "dovere di collaborazione economica anche in vista di un figlio". Non so se mi sono capita, ma in queste donne, in realtà noto una consapevolezza maggiore del concetto del figlio che è onere di entrambi e che non si può utilizzare il figlio per avere uno stipendio aggratis.

Questa consapevolezza probabilmente esisteva già in tempi antichi, ma oggi non si può espletare che in un lavoro con fonte di reddito. Se duecento anni fa, una donna il cui marito avesse abbandonato la casa, se pure con più fatica, se la sarebbe potuta cavare con una bicocca, un fazzoletto di terra o due capre, oggi non sempre è possibile in una metropoli o in una cittadina di media grandezza, (ma nemmeno in campagna, anche perché una casa senza corrente elettrica, acqua corrente - cioè traduco, bollette da pagare comunque - non è nemmeno considerata abitabile)
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 29, 2014, 11:00:41 am
Ho dimenticato di specificare che qui siamo nel profondo sud.
Le erbacce infestanti femministe non attecchiscono con facilità (per ora).
Puglia, Calabria e Basilicata tengono, in Sicilia le separazioni sono in forte aumento... :ohmy:
Ah, dimenticavo: non ci sono grandi aziende...
E' una fortuna. Il tessuto sociale resta intatto e l'economia non dipende necessariamente dalle multinazionali (dedite oltretutto alla costante formattazione dei dipendenti).
Citazione da: Rita
le cose comunque sono un po' più complicate.
Esiste una categoria di donne che "aspira" alla carriera, e in questo ha ragione Vicus, laureate che non vogliono buttare a mare la laurea, ma in genere si trovano in un mondo in cui la laurea è svalutata.. sempre perché lo 0,000001 per milioni di persone arriva al "top". Per inseguire questa meta, sono disposte a svalutare ancora di più.
Da noi, per esempio, in ambito legale, sono schiavizzate e schiavizzati i praticanti e i giovani avvocati. Ormai, probabilmente la tendenza s'invertirà. Recentemente abbiamo notato che non si trovano manco più i curriculum di aspiranti praticanti, mentre si trovano curriculum di giovani avvocati in abbondanza.
E' vero che fino ai trent'anni non hanno reddito, poi hanno poco reddito e via discorrendo.
La maternità diventa un problema (vedi Apple e Silicon Valley che offrono il servizio di congelamento ovuli), perché quando la competitività cresce, ovviamente cresce anche l'impegno, già non riesci a stare a galla se non ti fermi mai, figuriamoci se ti fermi un anno tra gravidanza e bambino.
Da incorniciare. Il lavoro va ripensato in maniera radicale, è uno degli elementi chiave per la risoluzione dei rapporti uomo-donna e della stessa questione maschile.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Rita - Ottobre 29, 2014, 11:01:30 am
comunque, non so se è una mia impressione.. per esempio, sino a dieci/quindici anni fa non si trovava una sarta che avesse meno di sessanta/settant'anni. Erano sparite, praticamente.
Oggi ricominciano a fiorire piccoli negozietti o annunci per fare gli orli, attaccare le cerniere e fare lavoretti veloci di riparazione.
E sono gestite da ragazze al di sotto dei trent'anni, o meglio ne vedo sempre di più
E' n'esempio eh, però un ritorno c'è.
Da una parte c'è una generazione che comincia a capire che si deve arrangiare per guadagnarsi da vivere, (ci sono anche i corrispettivi maschili, imbianchini, decorazioni, piccoli lavoretti di idraulica/etc, soprattutto offerti dagli operai in cassa integrazione e da chi mediamente è sui cinquant'anni e non troverebbe altro lavoro), dall'altra c'è una domanda (le mamme e le suocere sono morte o troppo vecchie per fare gli orli ai pantaloni dei figli/nipoti e le operaie/impiegate - anche di serie B, non hanno tempo/voglia/capacità o un mix di cose insieme per farle).

Più avanti non so.. più avanti può darsi che si rispolverino vecchi lavori e arte d'arrangiarsi o di recuperare. Ormai, persino negli empori gestiti dai cinesi, la roba da vestire comincia a costare cara e per giunta è di scarsa qualità.  :P


p.s.: bah.. rileggendo il post mi rendo conto che probabilmente mi è stato ispirato da una sorta di delirio dovuto al fatto che ieri sera ho perso un'ora per fare l'orlo a un paio di pantaloni da 20 euri comprati dai cinesi. (come caspiterina li fanno? sembrano fatti per donne alte un metro e ottanta con taglia 44  :mad:)




 
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 29, 2014, 11:17:25 am
Invece è interessante, perché indica che la gente non va più dietro a questioni di "immagine" e sta tornando al reale.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 29, 2014, 11:35:01 am
Invece è interessante, perché indica che la gente non va più dietro a questioni di "immagine" e sta tornando al reale.

IMHO indica solo che la fame sta portando la gente ad arrangiarsi come può.
Dove non riescono i neuroni, riesce la crisi...
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 29, 2014, 11:37:04 am
Puglia, Calabria e Basilicata tengono, in Sicilia le separazioni sono in forte aumento

Lo sono anche qui in Sardegna, Vicus.
Ma qui si parla di aspirazioni "carrieristiche"
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 29, 2014, 11:45:38 am
IMHO indica solo che la fame sta portando la gente ad arrangiarsi come può.
Dove non riescono i neuroni, riesce la crisi...
Il risultato è lo stesso :lol:

Non avevo pensato alla Sardegna che non è così a sud.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 29, 2014, 11:48:38 am
Il risultato è lo stesso :lol:

Non avevo pensato alla Sardegna che non è così a sud.

Geograficamente no.
Sotto altri aspetti... :P :doh: :cry:

Comunque, come scrissi millemila anni fa nei miei primi post su questo forum, quaggiù vige da sempre il matriarcato assoluto.
Ogni cosa va letta tenendo conto del regime imperante (benchè occulto).
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 29, 2014, 12:02:19 pm
Il risultato è lo stesso :lol:

No, Vicus, il risultato non è lo stesso.
Una cosa è l'artigiano "di mestiere", che lavora squisitamente e si fa pagare. E che, non a caso, è stato spazzato via dal fatto che fino a che c'era qualche soldo, conveniva ricomprare le scarpe piuttosto che farle riparare.
Altra cosa è l'odierno artigiano improvvisato, che per sbarcare il lunario offre a prezzi modici lavori di qualità scarsa, riuscendo comunque a sopravvivere...causa crisi, appunto.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Rita - Ottobre 29, 2014, 12:21:35 pm
No, Vicus, il risultato non è lo stesso.
Una cosa è l'artigiano "di mestiere", che lavora squisitamente e si fa pagare. E che, non a caso, è stato spazzato via dal fatto che fino a che c'era qualche soldo, conveniva ricomprare le scarpe piuttosto che farle riparare.
Altra cosa è l'odierno artigiano improvvisato, che per sbarcare il lunario offre a prezzi modici lavori di qualità scarsa, riuscendo comunque a sopravvivere...causa crisi, appunto.

è vero, per quello dico che "ad oggi" c'è ancora una domanda di piccole riparazioni.
Perché c'è ancora chi il lavoro ce l'ha e quindi può permettersi di pagare l'imbianchino per dare il bianco, o la giovane sartina per fare l'orlo o attaccarsi una cerniera.
Quando anche questi avranno perso il lavoro, avranno tempo per farsi queste cose da soli, per diventare anche discretamente bravi a fare queste cose e magari farne una piccola fonte di reddito.
Poi? boh.. non saprei, prima dell'industrializzazione questi lavori c'erano ? sì, direi di sì. C'erano le corporazioni dei sarti, dei carpentieri, dei falegnami.
Il ciclo delle crisi e dei boom è un ciclo, anche questo molto antico.
Forse in questo senso vuol dire Vicus quando dice che "il risultato è (o meglio sarà) lo stesso"
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Lucia - Ottobre 29, 2014, 12:37:25 pm
.Presentamele :lol:

Perché non cerchi una donna sui forum tipo cookaround? là ci sono siccuramente di quelle che preferiscono cuccinare invece che lavorare in ufficio. E un forum di cuccina non di dating ma secondo me si può conoscere anche là.

Ma non pensare che tutti gli uomini hanno queste attesse da una donna.
Nel gruppo junghiano sul FB entra un ragazzo, ventenne penso e dic eche la sua madre sempre gli trova o gli vuole presentare qualche ragazza che è brava casalinga, ma  lui vuole una bella stronzetta come Brigitte Bardot quando era giovane...
Poi quando si delude verrà qui a dire che tutte le donne sono uguali...
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Eric Lauder - Ottobre 29, 2014, 15:20:43 pm
:lol: che poi.. qualcuno mi dovrà spiegare anche perché per "donne militari" si trovano soltanto immagini da parate.

 :rolleyes: voglio dire.. seriamente. Tacchi, collant e minigonne non mi sembrano adatte ad operazioni militari sul campo.. così, a naso eh.. senza avere esperienza.

Mica è vero: la maggior parte delle immagini di donne militari è in assetto da combattimento - e non sono per niente sexy vestite così. Le foto che ho postato io sono in parata proprio perche in  parat sono autorizzati il trucco e le gonne corte.
La maggior parte delle foto che si trova è così:
http://chivethebrigade.files.wordpress.com/2012/01/women-soldiers-01_17_12-920-17.jpg
http://3.bp.blogspot.com/-Dne_5AoMh4o/Ti2VSLGXoOI/AAAAAAAAAFw/u090vT7Qncw/s1600/Israeli+Women+Army+Soldiers+%25283%2529.jpg
http://chivethebrigade.files.wordpress.com/2012/01/women-soldiers-01_17_12-920-20.jpg
http://1.bp.blogspot.com/-vBlCA4DAW3k/UGnPJ4ZC14I/AAAAAAAARgA/yVYrRBD-9kU/s1600/chinese++People%27s+Liberation+Army+Naval+Air+Force+(PLANAF)+plaaf+pla+navy+pla+sexy+hot+female+women+girl+soldier+troop+officer+marine++(1).jpg

Per esperienza personale: di solito queste ragazze soffrono un po' il fatto di fare un lavoro poco femminile, e nel tempo libero cercano di "recuperare" almeno in parte la loro femminilità. Per certi versi sono l'esatto opposto di una femminista. Se osservi le foto ti accorgerai anche che nessuna di loro è particolarmente "maschia" ma sono soltanto vestite da maschio.

Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 29, 2014, 15:32:38 pm
Foto 1: medico militare. Non combat. Seconda linea.

Foto 2: soldatesse di leva di Tsahal (IDF). Non ruoli combat.

Foto 3: US Army. IED Team (sembra). Non combat.
Foto 4: Cinesine di sollazzo e conforto. Non combat (con quei polsi non sarebbero in grado nemmeno di sopportare il rinculo di un MAB  :doh:)

E certo che son femminili.
Quelle poche che invece fanno parte dei reparti di prima linea sono femminili quanto King Kong (e gli somigliano pure)...
 
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Rita - Ottobre 29, 2014, 16:58:23 pm
O.T... O.T. :OT:

mi viene in mente uno dei miei ex capi che, a un pranzo di Natale, sollecitato da discorsi particolarmente scabrosi, rispose a un giovane collega che diceva di non trovare sexy certi abbigliamenti "lascia fa.. anfibi e calze a rete sono il massimo"  :lol:


Comunque, ho guardato velocemente, quelle nella seconda immagine sono truccate.. nota la matita negli occhi

Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Frank - Ottobre 29, 2014, 19:58:09 pm
Trovato.
E adesso dimmi che queste non sono attraenti:
http://fullmetalcynic.files.wordpress.com/2008/09/russian-female-soldier-sexy.jpg
http://dalje.com/slike/slike_3/r1/g2008/m07/x147176777583675026_1.jpg
http://totallycoolpix.com/wp-content/uploads/2010/05112010_female_soldiers/femalesoldiers_15.jpg

Rispettivamente nelle sovrastanti foto, dall'alto verso il basso, puoi vedere: russe, svedesi e cinesi.

Mie esperienze personali: poliziotta svedese, militare di carriera svedese (due, non una), campionessa regionale italiana di tiro al bersaglio.
Mediamente sono meglio, a letto. E dominare sessualmente una donna così è MOLTO più gratificante...

Per quanto mi riguarda, non ci trovo nulla di attraente in queste "soldatesse", ma non perché non siano fighe.
Semplicemente le trovo grottesche.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Frank - Ottobre 29, 2014, 20:15:23 pm
Comunque, come scrissi millemila anni fa nei miei primi post su questo forum, quaggiù vige da sempre il matriarcato assoluto.

Potresti farmi qualche esempio, Fazer ?
Semplice curiosità di un marchigiano d'origine e umbro d'adozione.  :cool:

@@

In passato, nelle Marche e in Umbria, non era esattamente così.
Ossia, non vigeva un matriarcato assoluto; gli uomini avevano una loro autorità.
Oggi è tutto cambiato e, generalmente, in famiglia gli uomini contano poco più di niente; o, comunque, molto meno delle mogli.
Poi sì, esistono le solite eccezioni; ma la norma è quella.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Fazer - Ottobre 29, 2014, 21:07:44 pm
Potresti farmi qualche esempio, Fazer ?

https://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=4217.0 (https://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=4217.0)

 ;)
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: mmann - Ottobre 29, 2014, 21:21:17 pm
Non ho letto tutto il post ma dico la mia:

Nella famiglia tradizionale c'è una serva al servizio della famiglia e uno schiavo della società.
Nella società moderna non c'è nessuno che fa servizio alla famiglia e ci sono due schiavi della società.

Il capitalismo invece preferisce avere 2 schiavi lavoratori: doppi soldi, doppie cazzate da comprare, no tempo per i figli, no tempo libero, necessità di subappalatare il lavoro che una madre dovrebbe fare a babysitter, servizio pulizie, asili o simile... il PIL aumenta e il benessere scende.

Penso che le donne hanno abdicato al loro ruolo naturale che è quello di madri.
E la cosa grave è che non se sono accorte!! È per questo che sono iperstressate nevrasteniche e soprattutto depresse.
Gli uomini invece di solito se sono depressi è per il motivo opposto: una compagna che non vuole fare il ruolo che la natura gli ha affidato, oppure perchè non riescono a mantenerla famiglia. (Le separazioni e relativi furti sono un capitolo a parte).
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: ilmarmocchio - Ottobre 29, 2014, 21:34:17 pm
Non ho letto tutto il post ma dico la mia:

Nella famiglia tradizionale c'è una serva al servizio della famiglia e uno schiavo della società.
Nella società moderna non c'è nessuno che fa servizio alla famiglia e ci sono due schiavi della società.

Il capitalismo invece preferisce avere 2 schiavi lavoratori: doppi soldi, doppie cazzate da comprare, no tempo per i figli, no tempo libero, necessità di subappalatare il lavoro che una madre dovrebbe fare a babysitter, servizio pulizie, asili o simile... il PIL aumenta e il benessere scende.

Penso che le donne hanno abdicato al loro ruolo naturale che è quello di madri.
E la cosa grave è che non se sono accorte!! È per questo che sono iperstressate nevrasteniche e soprattutto depresse.
Gli uomini invece di solito se sono depressi è per il motivo opposto: una compagna che non vuole fare il ruolo che la natura gli ha affidato, oppure perchè non riescono a mantenerla famiglia. (Le separazioni e relativi furti sono un capitolo a parte).

bravo. una bella sintesi :ok:
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: mmann - Ottobre 29, 2014, 21:34:35 pm
Riguardo al MATRIARCATO:

Cito Tiziano Terzani - Un indovino mi disse

"Sempre parlando di sesso, l'autista, un ragazzone alto, dall'aria piratesca, con i capelli lunghi fin sulle spalle, disse che era a causa di quello che era dovuto fuggire da casa sua. Veniva da un villaggio della Sumatra occidentale dove vige ancora uno strettissimo regime matriarcale: le donne comandano tutto, controllano tutto. Se una ragazza vuole un certo ragazzo, non ha che d a andare a casa di lui, parlare con la madre e il poveretto non può rifiutarsi. A lui non era rimasto che scappare: la ragazza che lo aveva voluto era orribile, diceva. Un'altra regola che non gli tornava del suo villaggio era che la donna può sempre cacciar via l'uomo che si è scelta; basta che al mattino gli faccia trovar e il suo berretto nero di musulmano davan ti alla porta di casa; quello è il ben servito. Lei è divorziata e può risposare subito qualcun altro. Per il taxista scappare a Pulau Pinang era stata una «liberazione». Diceva che molti giovani della sua regione facevano come lui e che le donne erano scontente."
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 30, 2014, 00:12:51 am
Non ho letto tutto il post ma dico la mia:

Nella famiglia tradizionale c'è una serva al servizio della famiglia e uno schiavo della società.
Nella società moderna non c'è nessuno che fa servizio alla famiglia e ci sono due schiavi della società.

Il capitalismo invece preferisce avere 2 schiavi lavoratori: doppi soldi, doppie cazzate da comprare, no tempo per i figli, no tempo libero, necessità di subappalatare il lavoro che una madre dovrebbe fare a babysitter, servizio pulizie, asili o simile... il PIL aumenta e il benessere scende.

Penso che le donne hanno abdicato al loro ruolo naturale che è quello di madri.
E la cosa grave è che non se sono accorte!! È per questo che sono iperstressate nevrasteniche e soprattutto depresse.
Gli uomini invece di solito se sono depressi è per il motivo opposto: una compagna che non vuole fare il ruolo che la natura gli ha affidato, oppure perchè non riescono a mantenerla famiglia. (Le separazioni e relativi furti sono un capitolo a parte).
:drinks:
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: ilmarmocchio - Ottobre 30, 2014, 13:52:59 pm
http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=%27%27Congelate+i+vostri+ovuli%2C+paghiamo+noi%27%27&idSezione=26170

Fb e Apple: ''Congelate gli ovuli'', la reazione: ''Maschilismo tecnologico''
La proposta dei due giganti alle dipendenti. Per ritardare le nascite.
Non è il momento per fare un figlio? Ci pensa il datore di lavoro. Ma dimenticate nidi aziendali e orari di lavoro agevolati. Facebook ed Apple, i due big delle nuove tecnologie, hanno trovato una soluzione del tutto inedita: pagare alle proprie dipendenti il congelamento degli ovuli, per consentire di ritardare la gravidanza senza il "rischio" che il concepimento non vada a buon fine.

"Per aiutare le donne"
Lo "stratagemma", ufficialmente, serve ad agevolare che donne che non vogliono rinunciare alla carriera, o che, al momento, non riescono a conciliare vita lavorativa e figli. per un costo che si aggira attorno a i 20.000 dollari.

Il messaggio: "O la carriera, o figli"
Il sito del New York Times ha reagito con il commento di un esperto di bioetica, Seema Mohapatra, che ha fatto notare come in fondo le aziende hi-tech, pur finanziando la crioconservazione,  risparmiano su altri costi, come i permessi-maternità, gli orari flessibili e part-time, gli asili nido.
Ma ben più aspre sono state le critiche di altri illustri commentatori sui principali giornali Usa: qual è il messaggio che le aziende vogliono dare alle loro dipendenti? Che la maternità è incompatibile con la carriera, almeno nei giganti della Silicon Valley, e che una buona alternativa è quella di ritardarla.
Insomma - si fa capire - questo è una sorta di "maschilismo tecnologico".


L'altra interpretazione
Ma che ne sarà di coloro che non sceglieranno la via del congelamento, per quanto generalmente offerto dalla casa? Saranno sorpassate da colleghe più scaltre, o più "avvedute"?
"Avere una carriera e anche bambini è ancora una cosa difficile da fare", ha dichiarato  Brigitte Adams, sostenitrice del congelamento degli ovuli e creatrice del forum Eggsurance. "Offrendo questo beneficio, le compagnie investono nelle donne", ha proseguito, "sostenendo la loro decisione di condurre la vita che vogliono".

Risultati ancora dubbi
Fatto sta che Facebook ha già iniziato a "sponsorizzare" le procedure, mentre la Apple avvierà la procedura a gennaio, hanno riferito i portavoce dei due giganti a Nbc News. Quanto al successo della procedura di fecondazione con ovuli congelati, una volta che la donna ha deciso di intraprendere il "progetto" maternità, non ci sono garanzie di successo. La Società americana di Medicina della Riproduzione non tiene statistiche complete sui bambini nati da ovuli congelati - infatti, il gruppo mette in guardia sul congelamento per estendere la fertilità - anche se gli esperti dicono che prima la donna congela gli ovuli, maggiore è la sua possibilità di successo. I medici spesso raccomandano alle donne di congelare almeno 20 ovuli, un procedimento che ha costi molto elevati.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 30, 2014, 18:23:08 pm
Citazione da: ilmarmocchio
Il messaggio: "O la carriera, o figli"
Se non è parlar chiario questo... :lol:
Citazione
"Avere una carriera e anche bambini è ancora una cosa difficile da fare"
E sempre lo sarà.
Citazione
Non è il momento per fare un figlio? Ci pensa il datore di lavoro. Ma dimenticate nidi aziendali e orari di lavoro agevolati. Facebook ed Apple, i due big delle nuove tecnologie, hanno trovato una soluzione del tutto inedita: pagare alle proprie dipendenti il congelamento degli ovuli, per consentire di ritardare la gravidanza senza il "rischio" che il concepimento non vada a buon fine.
Le donne per prime dovrebbero aver chiaro che fare un figlio quando vogliono loro e il loro marito è un diritto che non può essere sottoposto a limitazioni e concessioni di alcun genere.
L'art. 36 della Costituzione "più bella del mondo" parla di esistenza libera e dignitosa, o no?
La carriera è un inganno colossale, per donne che buttano alle ortiche la loro vocazione alla maternità per dedicare gli anni migliori facendo le schiave di una megazienda. Se ne accorgono troppo tardi, perché le fabbriche dei sogni si guardano bene dal farle ragionare e la famiglia stessa di origine non ne è consapevole.
Inutile farglielo notare, le belle addormentate si comportano come se avessero un'eternità per metter su famiglia e non vogliono assolutamente essere risvegliate.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: mmann - Ottobre 31, 2014, 17:50:29 pm
Si sta iniziando a trattare sempre di più gli umani come macchine replicanti.

Tutte le macchine al potere,
gli uomini a pane ed acqua

(Ermeneutica cit. Battiato)
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Ottobre 31, 2014, 22:04:45 pm
Si sta iniziando a trattare sempre di più gli umani come macchine replicanti.

Tutte le macchine al potere,
gli uomini a pane ed acqua

(Ermeneutica cit. Battiato)
E la cosa sorprendente è che il fenomeno interessa anche le élite al potere, le cui decisioni sono dettate da proiezioni cibernetiche (economia, marketing).
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: mmann - Novembre 03, 2014, 21:04:50 pm
Ragazzi spero non lo prendiate come spam ma credo sto video e canzone siano molto a tema.
http://www.youtube.com/watch?v=BzBf43PW1EA (http://www.youtube.com/watch?v=BzBf43PW1EA)
solo che nella realtà e personalmente non è finito allo stesso modo.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Duca - Novembre 05, 2014, 17:02:50 pm
Non ho letto tutto il post ma dico la mia:

Nella famiglia tradizionale c'è una serva al servizio della famiglia e uno schiavo della società.
Nella società moderna non c'è nessuno che fa servizio alla famiglia e ci sono due schiavi della società.

Il capitalismo invece preferisce avere 2 schiavi lavoratori: doppi soldi, doppie cazzate da comprare, no tempo per i figli, no tempo libero, necessità di subappalatare il lavoro che una madre dovrebbe fare a babysitter, servizio pulizie, asili o simile... il PIL aumenta e il benessere scende.

Penso che le donne hanno abdicato al loro ruolo naturale che è quello di madri.
E la cosa grave è che non se sono accorte!! È per questo che sono iperstressate nevrasteniche e soprattutto depresse.
Gli uomini invece di solito se sono depressi è per il motivo opposto: una compagna che non vuole fare il ruolo che la natura gli ha affidato, oppure perchè non riescono a mantenerla famiglia. (Le separazioni e relativi furti sono un capitolo a parte).
Analisi impeccabile, infatti il femminismo è il modo che ha il capitalismo di metterlo in quel posto alle donne, e il fatto che non se ne siano accorte - a parte qualche rara "illuminata"- non depone certo a favore della loro intelligenza (o meglio, presunta tale).
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Novembre 05, 2014, 17:11:11 pm
Se ne accorgono eccome: quando è troppo tardi :lol:
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Duca - Novembre 05, 2014, 17:23:18 pm
Se ne accorgono eccome: quando è troppo tardi :lol:
Non sopravvalutare l'intelligenza femminile, certe non se ne accorgeranno mai.  :)
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Novembre 05, 2014, 17:31:19 pm
Non sopravvalutare l'intelligenza femminile, certe non se ne accorgeranno mai.  :)
E invece se ne accorgono tutte, ma non penso sia una questione d'intelligenza, diciamo di... "orologio biologico". :lol:
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Agosto 04, 2015, 02:15:21 am
Interessante nuovo articolo che pone nuove sfide al mondo del lavoro: l'essere umano, donne incluse, diviene sempre più superfluo per i mestieri oggi esistenti. Quale sarà il futuro? La soppressione dell'essere umano, non più necessario ai proprietari dei mezzi di produzione, o la sua valorizzazione eventualmente al di fuori del mondo del lavoro?
Se, come dicono molti, il lavoro come lo conosciamo oggi non esisterà più, che futuro avrà la carriera femminile di cui tanto si parla? E' stata un fuoco di paglia?

Fonte: Zero Hedge

Ditta cinese sostituisce lavoratori umani con Robots: produzione alle stelle, difetti scomparsi

Azienda cinese riduce il personale umano da 650 a 60, aumenta la produzione da 8.000 a 21.000 pezzi ad “unità produttiva” e riduce i pezzi difettosi dal 25% al 5%

“Penso che chiunque lavori a tempo pieno dovrebbe essere in grado di pagarsi quanto serve per vivere: cibo, casa ed abbigliamento. Io non sono in grado”.

Sono parole sconsolate della 61enne Rebecca Cornick, nonna e veterana di Wndy, catena per la quale lavora da 9 anni. Rebecca ha parlato nel CBS News: ha una paga di 9 dollari l’ora, la sua condizione di ristrettezze è tipica dei lavoratori dei fast food in tutto il Paese, che stanno lottando per una paga più alta. Un tema il quale, come nota la CBS, è parte di un discorso più ampio con “Stati e città americane che dibattono sull’alzare i salari minimi” e con “29 di essi sopra il minimo federale di 7,5 dollari l’ora. Los Angeles poi con il minimo raddoppiato a 15 dollari l’ora”.

Se sono molte le prove a favore di chi chiede gli aumenti, chi è contrario sostiene ci saranno licenziamenti per bilanciare gli aumenti e sembra che l’innalzare la paga minima abbia contribuito alla decisione di WalMart di licenziare circa 1.000 dipendenti nella casa madre di Bentonville.

Un licenziatario di  Burger King ha dichiarato alla CBS: “La verità è che la maggior parte delle attività commerciali non reggerebbe una paga da 15 dollari l’ora. Dunque non succederà. È un settore nel quale le formule economiche non funzionano perché c’è un limite a quanto la gente è disposta a pagare per un hamburger”.

Tuttavia, è anche vero che Ronald McDonald ha reso operativa la decisione di assumere. In alcune sedi, dei dipendenti più efficienti

Alla luce di tutto ciò che è utile leggere la notizia presa da TechRepublic, che ci racconta la storia della azienda Changying Precision Technology Company, che ha rimpiazzato quasi tutti i propri dipendenti “umani” con dei robots. Ed è un grande successo:

Nella città di Dongguan, situata nella provincia centrale cinese di Guangdong, un’azienda tecnologica ha inaugurato uno stabilimento fatto funzionare quasi esclusivamente da robots. Con risultati sorprendenti.

Lo stabilimento di Dongguan della Changying Precision Technology Company ha delle linee di produzione automatizzate che usano braccia robotizzate per produrre parti di telefoni cellulari.

Nello stabilimento sono presenti anche macchinari automatizzati, un sistema di trasporto autonomo ed altri sistemi automatizzati nel magazzino.

Tuttavia sono presenti ancora dei lavoratori: 3 “umani” supervisionano le linee di produzione ed altri impiegati supervisionano un sistema di controllo computerizzato. In precedenza, nello stabilimento erano presenti 650 dipendenti. Ora che ci sono i robots, il numero è sceso a 60. Luo Weiqiang, general manager dell’azienda, ha dichiarato a People’s Daily che in futuro il numero degli impiegati potrebbe scendere a 20. Sempre stando a People’s Daily, i robots hanno quasi triplicato la produzione che è passata da 8.000 a 21.000 pezzi a testa. Un aumento del 162,5%.

Un aumento di produttività che non è andato a scapito della qualità: al contrario, la qualità è cresciuta. Prima dei robots, la percentuale di prodotti difettosi era del 25%, ora è scesa sotto al 5%.


Tutti quelli che programmano picchetti fuori da McDonald per ottenere un aumento di salario del 70%, stiano all’occhio: il “fanciullo” qui sotto è pronto a lavorare, non ha bisogno di pause e non fa mai errori.


Personalmente vedo questo fatto come una liberazione per l'essere umano. Interessanti i commenti all'articolo:

la stupidità umana è talmente grande che c'è gente che pagherebbe per lavorare. [aggiungo che la stupidità peggiore è lavorare gratis]

P.s. a chi vendono i prodotti se i popoli sono in miseria?
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: giacca - Agosto 04, 2015, 13:48:13 pm
La tecnologia si sta usando per fare gli interessi di pochi. Ma nessno ha voluto affriontare questo problema. Se il lavoro femminile sarà una cosa provvisoria resterà solo uno a mantenere la famiglia. Poi nessuno parla più di ridurre l'orario di lavoro.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Agosto 04, 2015, 14:39:11 pm
Se il mito della cariera femminile cesserà sarà perché il lavoro (anche maschile) com'è oggi non esisterà più. In molti settori, anche impiegatizi (software per l'assistenza clienti) è già così.
Negli ultimi decenni la donne hano conquistato un fortino abbandonato, e vivono oggi nel panorama mentale che avevano gli uomini negli anni '50.
L'automazione non riduce l'orario di lavoro, abolisce il lavoro tout court.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: LaSerpentessa - Settembre 07, 2015, 20:30:30 pm
lavoro femminile risorsa o problema?
Per le donne risorsa, per l'uomo problema! Ci passate sopra.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Settembre 07, 2015, 22:55:50 pm
Non penso che le donne non debbano lavorare, ma il lavoro così com'è strutturato è spesso un'inutile distrazione. Inutile perché superfluo al sistema produttivo, distrazione perché di fatto le distoglie dal formare una famiglia.
Il problema è anche per le donne, perché sprecano i loro anni migliori passando carte e ad un certo punto si accorgono che gli uomini non le guardano più ed è troppo tardi per avere figli. E invece di fare doverosa autocritica, cianciano che gli uomini devono adeguarsi ai tempi e sposarsi done sfiorite e - se ancora giovani - poco attraenti almeno come persone, in quanto il lavoro per com'è ora le mascolinizza più di quanto immaginino.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: LaSerpentessa - Settembre 07, 2015, 23:23:13 pm
Non penso che le donne non debbano lavorarema il lavoro così com'è strutturato è spesso un'inutile distrazione.

Io con il lavoro ci faccio soldi=vita.
Citazione
le distoglie dal formare una famiglia.
qui se ne può parlare. il problema di conciliare lavoro e famiglia esiste.
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Vicus - Settembre 07, 2015, 23:43:07 pm
Il lavoro non dovrebbe distogliere le donne dal loro ruolo familiare, che non è solo fare il bucato e preparare pappine. Il lavoro dovrebbe servire a vivere e non dovrebbe essere un surrogato della famiglia (col capo spesso nel ruolo paternalista di marito, sul quale stranamente nessuna protesta). Ne deriva che una donna dovrebbe essere contenta al pari di un uomo di non lavorare se potesse, invece di sentirsi un pesce fuor d'acqua. Tanto più che nel 90% dei casi svolge mansioni insignificanti (nella migliore delle ipotesi passacarte, centralinista ecc.)
Si sono impiegati enormi mezzi per far lavorare le donne, e più recentemente per instillar loro complessi perché "non fanno ancora quello che fano gli uomini".
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: Frank - Settembre 07, 2015, 23:53:38 pm
lavoro femminile risorsa o problema?
Per le donne risorsa, per l'uomo problema! Ci passate sopra.

Premesso che io non devo sposarmi, tantomeno avere dei figli, di quale risorsa parli ?
Titolo: Re:Lavoro femminile: problema o risorsa?
Inserito da: LaSerpentessa - Settembre 08, 2015, 01:37:48 am
Premesso che io non devo sposarmi, tantomeno avere dei figli, di quale risorsa parli ?
il lavoro per me è una risorsa nel senso che mi i soldi=vita. e molto semplice e senza filosofia.