Forum sulla Questione Maschile

Dialoghi => Media: notizie, links, articoli, siti, video, libri e manifesti => Manifesti => Topic aperto da: Vicus - Novembre 02, 2014, 02:34:10 am

Titolo: Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Vicus - Novembre 02, 2014, 02:34:10 am
Questi manifesti sembrano confermarlo. Il primo in particolare, suggerisce l'obliterazione dell'identità sessuale necessaria in un'economia iper-finanziarizzata, dove non servono esseri umani ma cloni neutri malleabili, per mansioni astratte e impersonali.
E' importante distinguere il testo dall'impatto del messaggio visivo, dove il fattore "prevenzione" è assente.

(http://media.meltybuzz.fr/un-monde-sans-sexe-image-484309-article-ajust_930.jpg)

(http://www.fnlp.fr/IMG/jpg/blo0298.jpg)

(http://media.meltybuzz.fr/affiche-aides-prevention-sida-image-484308-article-ajust_930.jpg)
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Warlordmaniac - Novembre 02, 2014, 10:10:36 am
Non credo nella sessuofobia generalizzata, ma nel preciso disprezzo verso la sessualità maschile, quando questa si allontana concettualmente da quella femminile (ad es. ultimo video di Hollaback).

Riguardo i manifesti in topic dovrei leggere l'intero testo.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: COSMOS1 - Novembre 02, 2014, 10:53:03 am
il libro di Dag di cui stiamo discutendo altrove riporta proprio la tesi di una sessuofobia generalizzata internazionale
quindi non solo dell'Occidente, ma anche dell'induismo, dell'ebraismo, dell'Islam
una sessuofobia diffusasi negli ultimi 50-100 anni ...
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Warlordmaniac - Novembre 02, 2014, 11:30:21 am
il libro di Dag di cui stiamo discutendo altrove riporta proprio la tesi di una sessuofobia generalizzata internazionale
quindi non solo dell'Occidente, ma anche dell'induismo, dell'ebraismo, dell'Islam
una sessuofobia diffusasi negli ultimi 50-100 anni ...

Mi faresti un esempio di fenomeno sessuofobico?
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: COSMOS1 - Novembre 02, 2014, 11:53:09 am
 :hmm:
la proibizione della prostituzione
le menate sullo sfruttamento dell'immagine femminile
nell'Islam la condanna delle adultere alla lapidazione (pena non prevista dal Corano ma introdotta abbastanza di recente alterando in modo pesante gli hadith del profeta)

...
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: fabriziopiludu - Novembre 02, 2014, 11:58:22 am



 Lo Stato ha pensato ad abolire le Case,
 invece i Soldi sarebbero serviti
 a dare un'abitazione ai Messinesi Maremotati del 1908,
 a salvare l'Industria della Pasta Ligure,
 a rilanciare l'Industria della Lavorazione delle Pelli,
 ecc..


 
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 02, 2014, 12:46:21 pm
Mi sembra evidente che noi siamo immersi nella sessuosobia.
Il sesso è ubiquitario, ma solo come stimolo a vendere e come motivo pubblicitario.
Il sesso praticato, non commerciale , è ostacolato, sia esso libero o a pagamento.
Basta vedere le crociate contro la prostituzione, le infami menzogne sulle violenze contro le donne, la quasi equiparazione tra molestaia e violenza sessuale.
La civiltà occidentale è sessuofobica e da agnostico preciso che la chiesa, vaticano, ecc non c' entrano
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Lucia - Novembre 02, 2014, 12:57:26 pm
:hmm:
la proibizione della prostituzione

la prostituzione (all'occidentale) è già di per se sessuofoba, come esprime anche il disprezzo per la puttana che la fa.
e quando il termine puttana/troia etc sarà un complimento allora la prostituzione non sarà più sessuofoba. Mi spiego?
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Sardus_Pater - Novembre 02, 2014, 13:21:26 pm
Ciao Lucia,
avrò preso io un granchio, ma mi pare proprio che "fanatiche" che si definivano fieramente "bitches" e non per mera provocazione, ce ne siano già state parecchie.
E non mi sto riferendo a lei:


Ma a rappresentanti del femministume su cui questo forum discute sempre, anche se a èprima vista può sembrare una contraddizione.

Ciao,
Marco
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: zagaro - Novembre 02, 2014, 13:25:22 pm
la prostituzione (all'occidentale) è già di per se sessuofoba, come esprime anche il disprezzo per la puttana che la fa.
e quando il termine puttana/troia etc sarà un complimento allora la prostituzione non sarà più sessuofoba. Mi spiego?

cos'è la prostituzione all'occidentale?
e sarei dannatamente curioso arrivati a 'sto punto di sapere eventaulmente cosa sia la prostituzione all'orientale.....
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: nonmorto - Novembre 02, 2014, 15:19:31 pm
la prostituzione (all'occidentale) è già di per se sessuofoba, come esprime anche il disprezzo per la puttana che la fa.
e quando il termine puttana/troia etc sarà un complimento allora la prostituzione non sarà più sessuofoba. Mi spiego?

Però ultimamente va di moda il termine "escort" e non più puttana. Dicono anche baby-escort, mica baby-puttane.

Ad una che ti tradisce mica dici escort, dici puttana. Puttana non sarà mai un complimento, semmai in una società dove le puttane (o le escort?) sono ben tollerate o anzi ben accette verranno chiamate escort.

Escort richiama ambienti di lusso e belle donne di classe, puttana richiama una nigeriana in strada. Cercate su google immagini puttana ed escort, su escort escono belle donne in lingerie, su puttana prostitute da strada.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Sardus_Pater - Novembre 02, 2014, 15:52:16 pm
Quelle che sino a pochi anni fa venivano chiamate con la lunga perifrasi "prostitute d'alto bordo"...

...mentre le Escort avevano quattro ruote e magari su qualcuna di quelle qualcuno ci avrà caricato una tutt'altro che glamour nigeriana :shifty: .
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: kautostar - Novembre 02, 2014, 16:28:17 pm
:hmm:
la proibizione della prostituzione
Questo riguarda solo la Svezia
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: kautostar - Novembre 02, 2014, 16:47:22 pm
cos'è la prostituzione all'occidentale?
e sarei dannatamente curioso arrivati a 'sto punto di sapere eventaulmente cosa sia la prostituzione all'orientale.....
Da quel poco che so, leggendo vari forum di puttanieri(tipo gnoccatravel e simili), e dai racconti di mio zio(che è stato un mese in Thailandia con una fidanzata in affitto) in oriente va più di moda la prostituzione "Girlfriend Experience", molte prostitute si comportano come amanti (a pagamento ovviamente), cioè non si limitano all'atto sessuale in maniera fredda e meccanica, ma si dedicano anche alle coccole, al dialogo, accompagnano il cliente ovunque come fossero fidanzate ecc...e nell'atto sessuale cercano di metterci(o almeno simulare) un minimo di passione. Insomma  in oriente sono più "fidanzate in affitto", mentre in occidente sono più macchine da sesso a cronometro!
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: kautostar - Novembre 02, 2014, 16:56:15 pm
Un esempio di sessuofobia(e socio fobia) moderna:
http://italia.ihollaback.org/2014/11/01/la-storia-di-anna-molestie-con-risposta-a-mestre/
Citazione
La storia di Anna: molestie con risposta a Mestre

Pubblicato il novembre 1,2014 alle o 7:51 pm in w Le storie, nessun commento

Stavo andando verso la stazione di Mestre alle 7 di sera, quindi ad un’ora in cui c’é ancora molta gente in giro, ma é autunno e il sole era giá calato da un pezzo. Mi ero appena separata dalla mia amica e avevo attraversato la strada, quando un ragazzo passandomi vicina fischia, e lí per lí non ci ho neanche fatto caso, perché non lo stavo guardando e non avevo capito che in realtá non stava semplicemente fischiettando tra sé e sé. Poi sento che con voce bassa come per non farsi sentire dice cose come ”ce l’hai facebook?”.
Piú che paura mi ha fatto pena.
 Non mi sono girata finché non mi sono allontanata di un paio di metri, poi l’ho guardato fisso e a testa alta mostrandogli il dito medio in modo che tutti vedessero finché non ho girato l’angolo.
Ho reagito cosí sperando di averlo un po’ umiliato, magari la prossima volta tiene la bocca chiusa.
 Grazie a hollaback non mi sono sentita sola, e ho reagito invece di far finta di niente. Cosí ora mi sento forte e non impotente.
Invece di sentirsi una povera scema sociopatica, si sente FORTE E POTENTE! :doh:
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Frank - Novembre 02, 2014, 17:19:32 pm
la prostituzione (all'occidentale) è già di per se sessuofoba, come esprime anche il disprezzo per la puttana che la fa.
e quando il termine puttana/troia etc sarà un complimento allora la prostituzione non sarà più sessuofoba. Mi spiego?

Invece ad est le puttane son "rispettate e ammirate", vero ?
Devo presentarti qualche rumeno, albanese o moldavo che lavora con me e farti dire cosa ne pensa(no) delle puttane ?
...
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Sardus_Pater - Novembre 02, 2014, 17:21:35 pm
Kautosar, posta per favore il tuo mex di sopra nella discussione che ho aperto io, che è giusto a tema (per la serie "curiosa coincidenza").
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Frank - Novembre 02, 2014, 17:23:06 pm
cos'è la prostituzione all'occidentale?
e sarei dannatamente curioso arrivati a 'sto punto di sapere eventaulmente cosa sia la prostituzione all'orientale.....

Trattasi di una delle tante sciocchezzuole di Lucia, che da brava donna dell' est (residente però in Italia, guarda caso...), si guarda bene dall' osservare in maniera critica le magagne del proprio paese o, comunque, dell' Europa dell' est.
La "prostituzione dell' est" (nello specifico dell' Europa dell' est) è altrettanto "sessuofoba", altro che chiacchiere "a senso unico"...
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Frank - Novembre 02, 2014, 17:29:41 pm
Da quel poco che so, leggendo vari forum di puttanieri(tipo gnoccatravel e simili), e dai racconti di mio zio(che è stato un mese in Thailandia con una fidanzata in affitto) in oriente va più di moda la prostituzione "Girlfriend Experience", molte prostitute si comportano come amanti (a pagamento ovviamente), cioè non si limitano all'atto sessuale in maniera fredda e meccanica, ma si dedicano anche alle coccole, al dialogo, accompagnano il cliente ovunque come fossero fidanzate ecc...e nell'atto sessuale cercano di metterci(o almeno simulare) un minimo di passione. Insomma  in oriente sono più "fidanzate in affitto", mentre in occidente sono più macchine da sesso a cronometro!

Ascolta, molte brasiliane - che sono occidentali non orientali - fanno la stesse cose...
Basta pagarle.
Ovviamente, non altrettanto si può dire per le italiane, le rumene, le ungheresi, le bulgare, ecc.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Lucia - Novembre 02, 2014, 17:32:26 pm
Non c'entra nulla l'occidente o l'est europa.

Io pensavo all'antiquità quando le prostitutte erano sacre, o quando in Babilonia nessuno aveva da ridire se le donne una volta all'anno la davano a uno straniero, anzi era un rito.

Il fatto stesso di disprezzare chi te la da, o chi la da facilemente non è una forma di sessuofobia?
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Frank - Novembre 02, 2014, 17:34:57 pm
Il fatto stesso di disprezzare chi te la da, o chi la da facilemente non è una forma di sessuofobia?

E questo sarebbe un modo di pensare solo occidentale ?
Scherzi, vero ?

@@

In proposito potrei pure presentarti alcuni macedoni musulmani che, di sicuro, non apprezzano le donne che la danno facilmente...
Ora, fino a prova contraria, la Macedonia non si trova in Occidente.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: kautostar - Novembre 02, 2014, 18:25:37 pm
Ascolta, molte brasiliane - che sono occidentali non orientali - fanno la stesse cose...
Basta pagarle.
Ovviamente, non altrettanto si può dire per le italiane, le rumene, le ungheresi, le bulgare, ecc.
Certo, la mia era una grossolana generalizzazione per dire che in linea di massima la prostituzione in Europa è piuttosto squallida,  tipo "50 bocca, 100 figa, 200 culo, max 30 minuti cronometrati al secondo", mentre in Thailandia, Cina, Giappone,(da quel che ho sentito dire) avviene secondo consuetudini un po' diverse, con ritmi e modalità un po' più sensuali ed "umane"(perlomeno apparentemente).
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 02, 2014, 19:36:36 pm
Un esempio di sessuofobia(e socio fobia) moderna:
http://italia.ihollaback.org/2014/11/01/la-storia-di-anna-molestie-con-risposta-a-mestre/Invece di sentirsi una povera scema sociopatica, si sente FORTE E POTENTE! :doh:
[/quote

quoto. qui siamo alla patologia pura e semplice.
povera stupidina, se ne vanta pure :doh:
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 02, 2014, 19:37:44 pm
Non c'entra nulla l'occidente o l'est europa.

Io pensavo all'antiquità quando le prostitutte erano sacre, o quando in Babilonia nessuno aveva da ridire se le donne una volta all'anno la davano a uno straniero, anzi era un rito.

Il fatto stesso di disprezzare chi te la da, o chi la da facilemente non è una forma di sessuofobia?

lasciamo perdere l'antichità e pensiamo all'oggi.
Chi lo ha detto che ci deve essere disprezzo da parte del cliente ?
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Vicus - Novembre 02, 2014, 21:24:39 pm
il libro di Dag di cui stiamo discutendo altrove riporta proprio la tesi di una sessuofobia generalizzata internazionale
quindi non solo dell'Occidente, ma anche dell'induismo, dell'ebraismo, dell'Islam
una sessuofobia diffusasi negli ultimi 50-100 anni ...
Che abbia a che vedere con le nuove tecnologie che creano un uomo disincarnato?
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Warlordmaniac - Novembre 02, 2014, 22:07:08 pm
:hmm:
la proibizione della prostituzione
le menate sullo sfruttamento dell'immagine femminile
nell'Islam la condanna delle adultere alla lapidazione (pena non prevista dal Corano ma introdotta abbastanza di recente alterando in modo pesante gli hadith del profeta)

...

Senza giudicare l'Islam che conosco molto meno, i primi due fenomeni sono causati da semplice misandria.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Salar de Uyuni - Novembre 02, 2014, 23:23:53 pm
Ci avevo scritto un pezzo tempo fa che inquadrava la situazione,il controllo sulla vita sessuale è l'instrumentum regni della nuova società
La pansessualizzazione avviene su un piano onirico,il sesso viene tolto dai letti per essere totemizzato e astratto nelle televisioni e gigantografie,che aumentino la tensione senza dare la possibilità concreta di soddisfarla
il sesso DEVE diventare merce rara da dispensare col contagocce a chi fa il bravo e raggiunge certi skill sociali.

https://www.questionemaschile.org/?p=1252 (https://www.questionemaschile.org/?p=1252)
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Vicus - Novembre 02, 2014, 23:50:44 pm
Non penso sia esattamente così: organizzare la scarsità del sesso non incentiva a migliorare il proprio stato sociale, ma a ricorrere alla pornografia.
La fantasia non crea mai una tensione verso l'altro perché è anti-relazionale. E vale anche per le donne, con tutta la fuffa romantica che danno al cinema e alla tv.
Virtualizzare il sesso è un mezzo per neutralizzare le relazioni trasponendole sul piano fantastico e impedire legami significativi con persone reali. Le relazioni precedono l'espressione e l'attuazione delle idee, e oggi anche una famiglia unita è considerata una potenziale minaccia al controllo totale del reale. Il vivente, l'umano è per definizione poco prevedibile e controllabile e per questo bisogna disumanizzarlo e virtualizzarlo il più possibile. Si veda qui dal minuto 17:30 (il titolo del video non c'entra nulla col suo argomento):
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: kautostar - Novembre 03, 2014, 02:42:25 am
Nuova sbroccata di Hollaback Italia:
http://italia.ihollaback.org/2014/11/02/la-storia-di-b-vivo-con-terrore-il-dover-tornare-a-casa-la-sera-il-dover-prendere-mezzi-pubblici-con-la-costante-sensazione-di-non-essere-capita-dagli-altri-che-spesso-mi-giudicano-troppo-esage/

Citazione
La storia di B.: “vivo con terrore il dover tornare a casa la sera, il dover prendere mezzi pubblici, con la costante sensazione di non essere capita dagli altri, che spesso mi giudicano troppo esagerata e mi dicono “é normale”.


Pubblicato il novembre 2,2014 alle o 10:44 pm in w Le storie, nessun commento

Da qualche anno, vivo con terrore il dover tornare a casa la sera, il dover prendere mezzi pubblici, con la costante sensazione di non essere capita dagli altri, che spesso mi giudicano troppo esagerata e mi dicono “é normale”. Cammino a passo veloce a ogni ora del giorno, costantemente col fiatone, con la tachicardia e mi chiedo se sia legittimo questo modo di vivere. Quando tornavo da scuola incontravo 5 molestatori in cinquecento metri. Uno si sentiva in diritto di fischiare, l’altro di seguirmi, l’altro ancora di parlarmi come se ci conoscessimo, e ancora, di farmi la “radiografia”. E ora che devo viaggiare col treno o col tram sto perennemente con l’ansia, sento la gente avvicinarsi, vedo uomini cercare di parlarmi e attirare con insistenza la mia attenzione. Parliamo poi degli schifosi che molestano anche online… che mi fanno pensare ” sono davvero così sbagliata da attirare questo tipo di gente? ”
Una volta un cinquantenne mi disse “sei veramente bellissima, lo sai?”. Avrei dovuto compiacermi, apprezzare il complimento? No. Mi sono sentita sporca, vulnerabile, impotente. Il peggio però è stato sentirmi dire da un amico: “lui era uno schifoso, ma guarda come ti sei vestita.” Pantaloncini, collant e canottiera con 35 gradi all’ombra. Soltanto ultimamente ho realizzato quanto siano maschilisti certi individui, con il vizio di definire “puttana” qualunque donna si trovi a passare per strada indossando un vestito e degli shorts. Gli stessi maschilisti che ti giudicano vestita da puttana e che quindi te la sei cercata. Sono stanca, indignata, mi sto ammalando per la paura di uscire di casa da sola. Ditemi se questo è il modo di vivere che dovrebbe avere una ragazza di 20 anni.

Io devo ancora capire se ste storie so vere o inventate, e soprattutto non capisco cosa cavolo vogliono dimostrare!
Vogliono dimostrare che c'è un'epidemia di giovani ragazze infantili, complessate, piene di fobie, che vedono le relazioni con l'altro sesso solo come rapporti di potere/dominio e sottomissione/umiliazione(se ci fate caso tutte lamentano di essersi sentite impotenti quando hanno ricevuto apprezzamenti fisici senza rispondere, o confessano di aver provato una sorta di delirio d'onnipotenza quando sono riuscite a umiliare pubblicamente il poveretto di turno)??
In ogni caso ammesso e non concesso che siano esperienze vere, non colpevolizzerei troppo queste ragazze(le fobie sono disturbi psicologici seri), ma c'è da interrogarsi su come la nostra società produce nevrosi, ansie, fobie e sociopatie in quantità decisamente superiori rispetto al passato(perlomeno dai racconti dei vecchi, un tempo la gente aveva più problemi materiali, ma si faceva molte meno seghe mentali). Quali sono le cause? cos'è che impedisce a una 20enne di uscire di casa senza paure e godersi serenamente la propria gioventù?
Oggettivamente le nostre città sono generalmente piuttosto sicure(anche se i giornalisti adorano seminare paure, credo che oggi ci sia mediamente meno violenza che nel passato), e un 50enne che si limita a dire "sei bellissima"(senza permettersi di andare oltre), può non piacere, ma non dovrebbe fare tutta sta gran paura.
Secondo voi da cosa hanno origine tutte ste fobie?

Citazione
sento la gente avvicinarsi, vedo uomini cercare di parlarmi e attirare con insistenza la mia attenzione
Sto pezzo mi ricorda la celebre frase del film IL SESTO SENSO, "I SEE DEAD PEOPLE, ....THEY'RE EVERYWHERE!"
Si potrebbe parafrasare " I SEE SEX MANIACS, ...THEY ARE EVERYWHERE!"   :rofl1: :rofl1: :rofl1:
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 03, 2014, 08:15:07 am
Ci avevo scritto un pezzo tempo fa che inquadrava la situazione,il controllo sulla vita sessuale è l'instrumentum regni della nuova società
La pansessualizzazione avviene su un piano onirico,il sesso viene tolto dai letti per essere totemizzato e astratto nelle televisioni e gigantografie,che aumentino la tensione senza dare la possibilità concreta di soddisfarla
il sesso DEVE diventare merce rara da dispensare col contagocce a chi fa il bravo e raggiunge certi skill sociali.

https://www.questionemaschile.org/?p=1252 (https://www.questionemaschile.org/?p=1252)

io penso la stessa cosa, d'altra parte il sesso ha sempre avuto una funzione sociale importante. basti pensare al matrimonio
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 03, 2014, 08:30:22 am
Nuova sbroccata di Hollaback Italia:
http://italia.ihollaback.org/2014/11/02/la-storia-di-b-vivo-con-terrore-il-dover-tornare-a-casa-la-sera-il-dover-prendere-mezzi-pubblici-con-la-costante-sensazione-di-non-essere-capita-dagli-altri-che-spesso-mi-giudicano-troppo-esage/

Io devo ancora capire se ste storie so vere o inventate, e soprattutto non capisco cosa cavolo vogliono dimostrare!
Vogliono dimostrare che c'è un'epidemia di giovani ragazze infantili, complessate, piene di fobie, che vedono le relazioni con l'altro sesso solo come rapporti di potere/dominio e sottomissione/umiliazione(se ci fate caso tutte lamentano di essersi sentite impotenti quando hanno ricevuto apprezzamenti fisici senza rispondere, o confessano di aver provato una sorta di delirio d'onnipotenza quando sono riuscite a umiliare pubblicamente il poveretto di turno)??
In ogni caso ammesso e non concesso che siano esperienze vere, non colpevolizzerei troppo queste ragazze(le fobie sono disturbi psicologici seri), ma c'è da interrogarsi su come la nostra società produce nevrosi, ansie, fobie e sociopatie in quantità decisamente superiori rispetto al passato(perlomeno dai racconti dei vecchi, un tempo la gente aveva più problemi materiali, ma si faceva molte meno seghe mentali). Quali sono le cause? cos'è che impedisce a una 20enne di uscire di casa senza paure e godersi serenamente la propria gioventù?
Oggettivamente le nostre città sono generalmente piuttosto sicure(anche se i giornalisti adorano seminare paure, credo che oggi ci sia mediamente meno violenza che nel passato), e un 50enne che si limita a dire "sei bellissima"(senza permettersi di andare oltre), può non piacere, ma non dovrebbe fare tutta sta gran paura.
Secondo voi da cosa hanno origine tutte ste fobie?
Sto pezzo mi ricorda la celebre frase del film IL SESTO SENSO, "I SEE DEAD PEOPLE, ....THEY'RE EVERYWHERE!"
Si potrebbe parafrasare " I SEE SEX MANIACS, ...THEY ARE EVERYWHERE!"   :rofl1: :rofl1: :rofl1:

quoto quello che scrivi. ammesso che tali aritcoli siano veri, rimane il fatto che a tali sciempiaggini viene dato spazio e ciò conferma il clima sessuofobico in cui viviamo
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Rita - Novembre 03, 2014, 09:17:08 am
Citazione
Il peggio però è stato sentirmi dire da un amico: “lui era uno schifoso, ma guarda come ti sei vestita.” Pantaloncini, collant e canottiera con 35 gradi all’ombra. Soltanto ultimamente ho realizzato quanto siano maschilisti certi individui, con il vizio di definire “puttana” qualunque donna si trovi a passare per strada indossando un vestito e degli shorts.


il punto è che è inutile stare a dire che si vuole anche rispettare il disagio maschile nell'indossare vestiti provocanti.
Altrimenti torniamo sempre al punto che è il femminile a definire la molestia, e a definire anche qual è un vestito "attira-molestie".

Punto 1), : i collant fanno morire di caldo  :lol: una persona che si mette pantaloncini e collant con 35 gradi all'ombra per stare più fresca è scema.. molto meglio una gonna lunga leggere o anche un paio di pantaloni lunghi di tela o di cotone.

Punto 2): Nel momento in cui l'amico gli fa notare che il suo vestito è provocante dovrebbe prendere atto del fatto sic et simpliciter. Io capisco che non si possa definire provocante il burqua e che ci sia un'assuefazione maschile ai centimetri di pelle scoperta. L'ho detto infinite volte e o ripeto: non è questione di quanta pelle esponi, ma del simbolico che in una determinata cultura ed epoca è percepito come segnale di seduzione.

Una canottiera può essere attillata o larga ed è ugualmente fresca e lascia ugualmente lo stesso quantitativo di pelle scoperta.

Un pantaloncino tipo "scout" può essere molto meno sexy di un pantalone lungo attillato e così via...

Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 03, 2014, 09:46:24 am
Citazione
Rita : . L'ho detto infinite volte e o ripeto: non è questione di quanta pelle esponi, ma del simbolico che in una determinata cultura ed epoca è percepito come segnale di seduzione.

concetto basilare, ma che ogni volta va ribadito :ok:
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Lucia - Novembre 03, 2014, 10:17:01 am
Ci avevo scritto un pezzo tempo fa che inquadrava la situazione,il controllo sulla vita sessuale è l'instrumentum regni della nuova società

Foucault dimostra che il controllo della vita sessuale è stato instrumentum regni dall'iniziio del crisitianesimo in poi.


Citazione
La pansessualizzazione avviene su un piano onirico,il sesso viene tolto dai letti per essere totemizzato e astratto nelle televisioni e gigantografie,che aumentino la tensione senza dare la possibilità concreta di soddisfarla

questa si, è la caratteristica occidentale, ma io lo vedo più come incetivazione al consumo, alla frustrazione e a instuppidimento.
Non è che se rifiuti queste spinte di pensare sempre al sesso o se in certe situazioni vuoi escluderlo proprio allora sei sessuofobo.

Ci sono momenti quando non vuoi pensare al sesso, perché ti intimidisce o ti distrae.

Chi lo ha detto che ci deve essere disprezzo da parte del cliente ?

Troppo rispetto/considerazione riduce il desiderio, Anche per questo in passato non si facevano con le mogli ciò ceh si facevano con prostitute, quindi chi mi fa eccitare/godere è da disprezzare (vale per ambedue sessi).

Io devo ancora capire se ste storie so vere o inventate, e soprattutto non capisco cosa cavolo vogliono dimostrare!
Vogliono dimostrare che c'è un'epidemia di giovani ragazze infantili, complessate, piene di fobie, che vedono le relazioni con l'altro sesso solo come rapporti di potere/dominio e sottomissione/umiliazione

In ogni caso ammesso e non concesso che siano esperienze vere, non colpevolizzerei troppo queste ragazze(le fobie sono disturbi psicologici seri), ma c'è da interrogarsi su come la nostra società produce nevrosi, ansie, fobie e sociopatie in quantità decisamente superiori rispetto al passato(perlomeno dai racconti dei vecchi, un tempo la gente aveva più problemi materiali, ma si faceva molte meno seghe mentali). Quali sono le cause? cos'è che impedisce a una 20enne di uscire di casa senza paure e godersi serenamente la propria gioventù?

La mia ipotesi è che una donna troppo svestita e sexy si eccita già dall'ideea che lei è cosi attraente che poi vede sesso e uomini eccitati dovunque e si spaventa.
Anch'io ero più timida e spavetata quando uscivo vestita sexy. Mentre se uscivo vestita  senza richiami sessuali allora sono molto più rilassata. Penso si che proprio il suo vestirsi la fa sentire infatti in pericolo.




Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Warlordmaniac - Novembre 03, 2014, 18:12:40 pm
Non penso sia esattamente così: organizzare la scarsità del sesso non incentiva a migliorare il proprio stato sociale, ma a ricorrere alla pornografia.
La fantasia non crea mai una tensione verso l'altro perché è anti-relazionale. E vale anche per le donne, con tutta la fuffa romantica che danno al cinema e alla tv.
Virtualizzare il sesso è un mezzo per neutralizzare le relazioni trasponendole sul piano fantastico e impedire legami significativi con persone reali. Le relazioni precedono l'espressione e l'attuazione delle idee, e oggi anche una famiglia unita è considerata una potenziale minaccia al controllo totale del reale. Il vivente, l'umano è per definizione poco prevedibile e controllabile e per questo bisogna disumanizzarlo e virtualizzarlo il più possibile. Si veda qui dal minuto 17:30 (il titolo del video non c'entra nulla col suo argomento):

Dove sta scritto che il piacere deve essere relazionale? La sessualità è introversa ed estroversa. Si tende, sbagliando, a considerarne solo una, guarda caso, quella che consiste nel pagamento alla donna.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Warlordmaniac - Novembre 03, 2014, 18:14:51 pm
Ci avevo scritto un pezzo tempo fa che inquadrava la situazione,il controllo sulla vita sessuale è l'instrumentum regni della nuova società
La pansessualizzazione avviene su un piano onirico,il sesso viene tolto dai letti per essere totemizzato e astratto nelle televisioni e gigantografie,che aumentino la tensione senza dare la possibilità concreta di soddisfarla
il sesso DEVE diventare merce rara da dispensare col contagocce a chi fa il bravo e raggiunge certi skill sociali.

https://www.questionemaschile.org/?p=1252 (https://www.questionemaschile.org/?p=1252)

Il pezzo è molto interessante e in gran parte condivido. Sono però più propenso a spiegarmi i fenomeni in maniera meno complottista.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Salar de Uyuni - Novembre 04, 2014, 00:11:53 am
Citazione
Foucault dimostra che il controllo della vita sessuale è stato instrumentum regni dall'iniziio del crisitianesimo in poi.

Non hai letto il mio pezzo,non è d'obbligo,però avevo già previsto quest'obiezione (sbagliata) e riservato un capitoletto a riguardo:

....

''Winston: dite cose che ho avuto modo di verificare, però non mi convincete completamente, questa non è del tutto una novità, i preti per esempio hanno sempre proibito il sesso durante il medioevo, no?

O Brien: i preti non hanno mai proibito il sesso, questo lo dicono i sociologi moderni, lo hanno semplicemente neutralizzato da un punto di vista sociale, rendendolo inadatto a costituire un sistema di potere alternativo al loro, durante il medioevo il 90% della popolazione sopra i vent’anni era sposata e tutti potevano disporre del canonico diritto coniugale, eh si sa, allora non c’era l’aspirina per il mal di testa.
Dire che nel medioevo non si faceva sesso, significa dire qualcosa di persino parodistico, considerate le condizioni dell’uomo moderno, ma non ve ne rendete conto perché  vedete la fregna in TV, nei giornali, sugli autobus e pensate che sia ovunque e di fatto è ovunque, tranne che nel vostro letto, poveri scemi…
Ai preti poi del sesso non importava granché, contrariamente a quanto raccontano i moderni, a loro il sesso non interessava granché, perché  tenevano sotto scacco il mondo con il dolore, creando sofisticati e terribili strumenti di tortura.
Le vergini di Norimberga, le tavole chiodate, le forche erano ai centri delle piazze, così come ora ci sono gigantografie di donne nude che ammiccano al passante, PERCHE’ SVOLGONO LA STESSA FUNZIONE WINSTON, CAPISCI?
E’ solo cambiato ”l’instrumentum regni”, dal dolore si è passati al piacere, tutto qui, è semplice, non ci vuole una mente particolarmente complessa per capirlo, puoi arrivarci anche tu.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Vicus - Novembre 04, 2014, 01:50:29 am
Dove sta scritto che il piacere deve essere relazionale? La sessualità è introversa ed estroversa. Si tende, sbagliando, a considerarne solo una, guarda caso, quella che consiste nel pagamento alla donna.
Il rapporto sessuale è per definizione relazionale.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Lucia - Novembre 04, 2014, 10:18:55 am
Non hai letto il mio pezzo,non è d'obbligo,però avevo già previsto quest'obiezione (sbagliata) e riservato un capitoletto a riguardo:

è vero, però guarda che Foucault non è un sempliciotto. La chiesa non ha proibito il sesso, l'ha reso solo la chiave d'interpretazione del se, e ha elevata se stessa al ruolo di decidere cos'è la sessualità coretta e cos'è la sessualità sbagliata. E attraverso questa ottiene il grandissimo potere sulle coscienze, come la farà poi la medicina e le teoreie di perversità nel ottocento. Chi si eregge sul ruolo di dire qual'è la sessualità giusta e sbagliata e ha la credibilità ottiene il potere.

Citazione
O Brien: i preti non hanno mai proibito il sesso, questo lo dicono i sociologi moderni, lo hanno semplicemente neutralizzato da un punto di vista sociale, rendendolo inadatto a costituire un sistema di potere alternativo al loro, durante il medioevo il 90% della popolazione sopra i vent’anni era sposata e tutti potevano disporre del canonico diritto coniugale, eh si sa, allora non c’era l’aspirina per il mal di testa.

perché quindi una visione diversa del sesso crea un sistema di potere alternativo

Citazione
Ai preti poi del sesso non importava granché, contrariamente a quanto raccontano i moderni, a loro il sesso non interessava granché, perché  tenevano sotto scacco il mondo con il dolore, creando sofisticati e terribili strumenti di tortura.

anche, per avere il controllo sul corpo se sull'anima non potevano averlo

Ma il posto delle torture come spettacolo l'ha preso il telegiornale non le pubblicita con donne nude.
erto non considero l'insitigazione al piacere una cosa normale. La gente è interessata al sesso anche senza essere istigata.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Vicus - Novembre 04, 2014, 13:41:25 pm
Citazione da: Lucia
E attraverso questa ottiene il grandissimo potere sulle coscienze, come la farà poi la medicina e le teoreie di perversità nel ottocento. Chi si eregge sul ruolo di dire qual'è la sessualità giusta e sbagliata e ha la credibilità ottiene il potere.
Una persona è più manipolabile quando è disciplinata, padrona di sé o quando dipende da sesso, droghe e simili?
Oggi abbiamo consegnato le nostre coscienze nelle mani oscene del mercato e dei media. I nuovi preti sono le ideologhe dalle labbra siliconate, che ci dicono dalla tv cosa pensare e cosa fare.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Lucia - Novembre 04, 2014, 14:02:22 pm
Una persona è più manipolabile quando è disciplinata, padrona di sé o quando dipende da sesso, droghe e simili?
Oggi abbiamo consegnato le nostre coscienze nelle mani oscene del mercato e dei media. I nuovi preti sono le ideologhe dalle labbra siliconate, che ci dicono dalla tv cosa pensare e cosa fare.

questa ultima frase è vera però allora come puoi dire tu stesso che è sessuofoba lo stesso? Perché probabilmente lo vedi come me che questo show non è che c'entra molto con il sesso (cioè col desiderio che spinge la donna verso l'uomo e l'uomo verso la donna)

Una persona è meno manipolabile quando conosce bene se stesso, e i meccanismi di manipolazione in uso.
Ho avuto la fortuna di cresere in una società senza richiami sessuali mediatici e anhce senza opressione religiosa, Penso che ideale è che il sesso non bisogna né incentivarlo né proibirlo particolarmente, né considerarlo il mezzo di salvezza né un peccato di cui vergognarsi. Semplice non?  :D
Non è per niente semplice. Bisogna  trovare la misura giusta tra tutti gli estremi, per questo il modo in cui uno gestisce la sua sessualità è il punto chiave della sua moralità.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: LeNottiBianche - Novembre 04, 2014, 14:11:35 pm
Una persona � pi� manipolabile quando � disciplinata, padrona di s� o quando dipende da sesso, droghe e simili?
Oggi abbiamo consegnato le nostre coscienze nelle mani oscene del mercato e dei media. I nuovi preti sono le ideologhe dalle labbra siliconate, che ci dicono dalla tv cosa pensare e cosa fare.
Esattamente.
Il controllo,il potere si esercita e manifesta proprio sui condizionamenti sociali,mirando alle esigenze primarie dei singoli individui.Tutto spinge freneticamente in questo senso. E gli uomini ne sono vittime esattamente quanto le donne che si credono tanto libere ed emancipate.
Difatti si assiste ad intere generazioni di zoccolette precoci,che a 14-15anni devono gia`fare di tutto per "sentirsi" sessualmente donne e quindi rendersi provocanti,e nn solo nel modo di vestirsi..
Tutto questo e`voluto per avere su tutti gli individui un esteso controllo.
Quando hai un animale in gabbia gli fai vedere tante cose belle da mangiare,cosi`poi si arrampica dappertutto per cercare di raggiungerle,ma nn vuol dire che siano alla sua portata.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Vicus - Novembre 04, 2014, 14:38:03 pm
Esattamente.
Il controllo,il potere si esercita e manifesta proprio sui condizionamenti sociali,mirando alle esigenze primarie dei singoli individui.Tutto spinge freneticamente in questo senso. E gli uomini ne sono vittime esattamente quanto le donne che si credono tanto libere ed emancipate.
Difatti si assiste ad intere generazioni di zoccolette precoci,che a 14-15anni devono gia`fare di tutto per "sentirsi" sessualmente donne e quindi rendersi provocanti,e nn solo nel modo di vestirsi..
Tutto questo e`voluto per avere su tutti gli individui un esteso controllo.
Quando hai un animale in gabbia gli fai vedere tante cose belle da mangiare,cosi`poi si arrampica dappertutto per cercare di raggiungerle,ma nn vuol dire che siano alla sua portata.
Proprio così. Non ci sono che due modi per non farsi condizionare la vita dal sesso: o essere al di sopra dell'appetito sessuale o poter avere rapporti appaganti con facilità. Oggi la pansessualizzazione culturale e la guerra dei sessi non permettono di solito nessuna delle due cose.
Lascio a chi legge valutare se esista davvero la tanto decantata 'liberazione' sessuale: spariti i diritti dell'uomo verso la moglie, le relazioni con le donne sono state assoggettate al loro capriccio e la vita sessuale della maggioranza degli uomini (prostitute o relazioni superficiali quando va bene) è ben più scadente di quando una donna disponibile tutte le sere era una certezza.
Tralascio qui il discorso dei danni sociali che fanno le relazioni casuali, le famiglie allargate ecc.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Warlordmaniac - Novembre 04, 2014, 17:07:58 pm
Il rapporto sessuale è per definizione relazionale.

Io ho parlato di piacere, non di rapporto sessuale, che è all'interno di un contenitore più grande, il sesso, che comprende modalità per raggiungere una sensazione di piacere.

L'estremizzazione della prevalenza del rapporto sessuale propriamente detto, su tutte le altre forme, è dovuto a leggi di mercato. Cioè il sesso veramente disprezzato è quello che vede la donna non beneficiaria dell'affare.
E' per questo, ad esempio, che il termine "segaiolo" ha una valenza fortemente negativa, per di più senza avere il termine corrispondente al femminile.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Warlordmaniac - Novembre 04, 2014, 17:08:50 pm
I nuovi preti sono le ideologhe dalle labbra siliconate, che ci dicono dalla tv cosa pensare e cosa fare.

Perfettamente d'accordo. E il nuovo bigottismo è anticlericale e progressista.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Sardus_Pater - Novembre 04, 2014, 17:43:53 pm
LNB:

Citazione
Difatti si assiste ad intere generazioni di zoccolette precoci,che a 14-15anni devono gia`fare di tutto per "sentirsi" sessualmente donne e quindi rendersi provocanti,e nn solo nel modo di vestirsi..

Ma non lo sono e sono ridicole quando ci provano. Però ciò non toglie che ci sia qualche vecchio minchione, alla fine ancora più ridicolo di loro, che casca in trappola e poi si sa come spesso va a finire il tutto. C'è chi conta su questo, lo si capisce dall'indignazione ipocrita dei media (che poi pilota quella dell'opinione pubblica) che vien fuori ogniqualvolta si parla di baby escort e "pornobimbe".
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Vicus - Novembre 04, 2014, 20:46:57 pm
Io ho parlato di piacere, non di rapporto sessuale, che è all'interno di un contenitore più grande, il sesso, che comprende modalità per raggiungere una sensazione di piacere.

L'estremizzazione della prevalenza del rapporto sessuale propriamente detto, su tutte le altre forme, è dovuto a leggi di mercato. Cioè il sesso veramente disprezzato è quello che vede la donna non beneficiaria dell'affare.
E' per questo, ad esempio, che il termine "segaiolo" ha una valenza fortemente negativa, per di più senza avere il termine corrispondente al femminile.
Il sesso è per essenza relazionale. Il piacere virtuale, proposto abbondantemente, ha proprio lo scopo di impedire questa relazione.
Stesso discorso per i social network, che malgrado il nome hanno un effetto desocializzante e disgregativo.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Lucia - Novembre 05, 2014, 13:25:26 pm


Citazione
ora ci sono gigantografie di donne nude che ammiccano al passante, PERCHE’ SVOLGONO LA STESSA FUNZIONE

ciò che io invece non capisco, se per voi, uomini, antifemministi o non, queste pubblicità vi danno fastidio perché eccitano quando non vuoi, perché fikapower etc
se alle donne femministe in particolare quelle pubblicità con donne nude le danno fastidio (per altri motivi), a me danno fastidio come ogni pubblicità che pensa che io sono cosi credulona

allora a chi piacciono? chi le vuole?
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: LeNottiBianche - Novembre 05, 2014, 15:54:56 pm
Il sesso � per essenza relazionale. Il piacere virtuale, proposto abbondantemente, ha proprio lo scopo di impedire questa relazione.
Stesso discorso per i social network, che malgrado il nome hanno un effetto desocializzante e disgregativo.
infatti,sono pienamente d'accordo.
Il problema e`che siamo talmente vittime delle sovrastrutture sociali e dei media che poi la sessualita`uomo-donna non si riesce a vivere normalmente dal vivo,mentre sul web sono tutti Rocco Siffredi e Moana Pozzi.
Io la vedo seriamente questa mania collettiva di Facebook e pornochat varie come una pandemia di massa.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Vicus - Novembre 05, 2014, 16:39:30 pm
infatti,sono pienamente d'accordo.
Il problema e`che siamo talmente vittime delle sovrastrutture sociali e dei media che poi la sessualita`uomo-donna non si riesce a vivere normalmente dal vivo,mentre sul web sono tutti Rocco Siffredi e Moana Pozzi.
Io la vedo seriamente questa mania collettiva di Facebook e pornochat varie come una pandemia di massa.
Già, ma prima o poi le pandemie cessano spontaneamente. C'è anche uno studio che prevede che il fenomeno Facebook si sgonfierà tra 4-5 anni.
Per ora il risultato è che la gente non comunica più di persona, i rapporti umani sono spesso caratterizzati dallo stesso livello di interesse di due passanti che si incrociano per strada.
Come possiamo constatare sull'aereo per esempio, ci connettiamo col mondo con iPhone e cuffie assortite, ma il vicino di posto non esiste.
Uno dei segni più evidenti della virtualizzazione dei rapporti è proprio l'indifferenza generalizzata che regna quando la gente si incontra: momenti come feste e simili erano occasioni di socializzazione, nascevano relazioni, mentre ora uomini e donne non si cercano più, ma si profondono in fantasticherie romantiche su blog e social network.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Warlordmaniac - Novembre 05, 2014, 17:23:57 pm
Il sesso è per essenza relazionale. Il piacere virtuale, proposto abbondantemente, ha proprio lo scopo di impedire questa relazione.
Stesso discorso per i social network, che malgrado il nome hanno un effetto desocializzante e disgregativo.

Faccio fatica a capire perché metti l'accento su questa gerarchia. Io non credo che lo scopo di chi sdogana sesso virtuale sia diminuire i rapporti sessuali nel mondo; è semplicemente guadagnare. Inoltre, lo smutandamento è una forma di sessualità molto conveniente in una donna, perché alimenta il suo ego, la eccita e mantiene le altre cartucce per dividere gli uomini in meritevoli e non meritevoli.
L'esibizionismo femminile è conseguenza del ficapower.
I social network hanno un effetto desocializzante nell'offline, ma socializzante nell'online, non li vedo cioè come il diavolo.
Se socializzare offline fosse così superiore e più eccitante rispetto al socializzare online, state tranquilli che FB avrebbe molti meno clic e molti meno profili. Lo stesso vale per youporn e simili; se la gente entra in quei siti e li preferisce al sesso reale, un motivo ci sarà.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Warlordmaniac - Novembre 05, 2014, 17:30:03 pm
infatti,sono pienamente d'accordo.
Il problema e`che siamo talmente vittime delle sovrastrutture sociali e dei media che poi la sessualita`uomo-donna non si riesce a vivere normalmente dal vivo,mentre sul web sono tutti Rocco Siffredi e Moana Pozzi.
Io la vedo seriamente questa mania collettiva di Facebook e pornochat varie come una pandemia di massa.

E' la seduzione stessa che ci impone di atteggiarci a Moana o Rocco, web o non web.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Vicus - Novembre 05, 2014, 17:40:19 pm
Faccio fatica a capire perché metti l'accento su questa gerarchia. Io non credo che lo scopo di chi sdogana sesso virtuale sia diminuire i rapporti sessuali nel mondo; è semplicemente guadagnare. Inoltre, lo smutandamento è una forma di sessualità molto conveniente in una donna, perché alimenta il suo ego, la eccita e mantiene le altre cartucce per dividere gli uomini in meritevoli e non meritevoli.
L'esibizionismo femminile è conseguenza del ficapower.
I social network hanno un effetto desocializzante nell'offline, ma socializzante nell'online, non li vedo cioè come il diavolo.
Se socializzare offline fosse così superiore e più eccitante rispetto al socializzare online, state tranquilli che FB avrebbe molti meno clic e molti meno profili. Lo stesso vale per youporn e simili; se la gente entra in quei siti e li preferisce al sesso reale, un motivo ci sarà.
La telematica tende a creare un uomo disincarnato - che può trovare più appagante socializzare online, dove le relazioni si situano in una dimensione prevalentemente fantastica e non ci si mette realmente in gioco.
Non siamo software, e la presenza fisica è un fattore essenziale nella socializzazione umana.
Il fatto che persino il sesso -il cui elemento fisico è fondamentale- sia stato relegato nel virtuale è un segno evidente della regressione a un livello narcisistico e autistico dei rapporti umani.

Quanto alla pornografia come fenomeno soltanto commerciale - se si opponesse in qualsiasi modo al rincitrullimento collettivo, si può star certi che verrebbe bandita in un giorno.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Frank - Novembre 05, 2014, 19:05:10 pm
Lucia
Citazione
Anche per questo in passato non si facevano con le mogli ciò ceh si facevano con prostitute, quindi chi mi fa eccitare/godere è da disprezzare (vale per ambedue sessi).

In passato non c'ero (non c'eravamo...), però non mi risulta che con le prostitute si facesse chissà cosa... (Non entro nei dettagli perché questo non è un forum porno).

Anche la questione del "godere/disprezzare" è estremamente relativa.
Ad esempio, per me non vale nella maniera più assoluta, perché, casomai, io posso disprezzare chi non mi fa "eccitare/godere" e non certamente il contrario.
Un simile masochismo non mi appartiene neanche di striscio.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Lucia - Novembre 05, 2014, 19:17:40 pm
La telematica tende a creare un uomo disincarnato - che può trovare più appagante socializzare online, dove le relazioni si situano in una dimensione prevalentemente fantastica e non ci si mette realmente in gioco.

La socializzazione in internet è una cosa diversa, ed è imortante per confronto delle idee, c'è anhce più tempo di pensare tra una risposta e altra, o per trovare persone che la pensano come te. penso anhce il Qm nasce nel mondo vistuale quando tante insoddisfazioni ridotte al silenzio hanno coraggio di uscire alla luce, prima nel anonimato e poi quando vedi ceh non sei solo che la pensi cosi llora non solo in anonimato. Uguale per altre idee opresse, rimosse.

Per sesso o amicizia l'internet è solo un surogasto, o al massimo un modo di conoscersi ma poi solo l'incontro decide se si è davvero adatti uno all'altro.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: LeNottiBianche - Novembre 08, 2014, 15:23:44 pm
E' la seduzione stessa che ci impone di atteggiarci a Moana o Rocco, web o non web.
Ma non e`assolutamente vero.La seduzione e`soggettiva e ogni persona ha la facolta`in se di piacere e sedurre in un modo diverso e unico.Semmai e`l'incapacita`di saperla esprimere questa seduzione dal vivo che spinge le persone a nascondersi dietro piu`comodi e sfacciati approcci virtuali che mirano al sesso.
Questa pero`e`una diretta spiacevole conseguenza di quello che ha saggiamente esposto Vicus.
Una persona che nn si allena mai a calcio puo`essere anche un mostro a Fifa/Pes ma poi in un campetto sara`sempre una pippa coi piedi a banana che nn tira un pallone in porta.
Titolo: Re:Viviamo in una cultura sessuofobica?
Inserito da: Warlordmaniac - Novembre 08, 2014, 16:34:54 pm
Ma non e`assolutamente vero.La seduzione e`soggettiva e ogni persona ha la facolta`in se di piacere e sedurre in un modo diverso e unico.Semmai e`l'incapacita`di saperla esprimere questa seduzione dal vivo che spinge le persone a nascondersi dietro piu`comodi e sfacciati approcci virtuali che mirano al sesso.
Questa pero`e`una diretta spiacevole conseguenza di quello che ha saggiamente esposto Vicus.
Una persona che nn si allena mai a calcio puo`essere anche un mostro a Fifa/Pes ma poi in un campetto sara`sempre una pippa coi piedi a banana che nn tira un pallone in porta.
Uh, questo era il mio argomento principale quando scrivevo anni fa sul forum di Libero.
E' vero sia quello che ho detto io che quello che hai detto tu, cioè l'originalità può pagare, ma ci sono delle ripetitività nei fenomeni.
Però tu hai parlato come se le persone si atteggiassero da Rocco o Moana solo a causa del web.