Forum sulla Questione Maschile

Off Topic => Off Topic => Topic aperto da: Massimo - Agosto 14, 2021, 12:58:59 pm

Titolo: In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 14, 2021, 12:58:59 pm
Oramai è una Caporetto per l'Occidente in Afghanistan: i Talebani sono oramai a 10 chilometri dalla capitale e la caduta di Kabul che si era preventivata in settimane, se non per mesi adesso rischia di verificarsi a giorni. Ovvio. Senza il pesantissimo supporto tecnologico aereo il cui costo si stava rivelando esorbitante per gli Stati Uniti, il governo collaborazionista filo-occidentale, non poteva reggere. Oramai la resa e la diserzione dei governativi stanno toccando livelli parossistici e le forze armate afgane foraggiate dagli USA si stanno liquefacendo come neve al sole. Come avvenne esattamente nel 1975 con l'esercito del Vietnam del Sud quando gli americani decisero di farla finita con quella guerra che non stava portando a niente. Ora con l'Afghanistan sono arrivati alle stesse conclusioni. Del resto, solo un demente poteva pensare di tenere sotto controllo un terreno montagnoso che si presta ad una guerriglia interminabile e che ha fatto fuggire i britannici nell'Ottocento e i Sovietici nel secolo scorso. Gli americani lo hanno capito solo dopo aver speso (inutilmente) miliardi di dollari. Ma non è del governo afgano messo in piedi dall'Occidente che l'Occidente si preoccupa. Si preoccupa invece (o finge di preoccuparsi) della condizione della donna afgana della quale i giornali nostrani hanno elevato alti lai chiedendosi cosa ne sarà e cosa accadrà alle donne afgane che grazie all'occupazione occidentale del loro paese hanno conosciuto l'emancipazione e la libertà (quindi bene hanno fatto gli americani ad invadere l'Afghanistan, suggeriscono i giornaloni). Sono apparsi subito titoli apocalittici del seguente tenore: " Le donne afgane (tutte, si intende) sono angosciare per il loro futuro"; "I Talebani hanno compilato una lista nera delle donne single"; "Cosa accadrà alle donne afgane?". Accadrà semplicemente quello che è accaduto sotto il dominio talebano precedente, ovvio, con l'aggravante che dopo vari anni di guerriglia e di rischio continuo di morire in battaglia non combattendo corpo a corpo ma essendo bombardati dall'alto senza potersi difendere, i Talebani faranno pagare caro alle donne che hanno beneficiato delle difficoltà militari dei Talebani per acquisire vantaggi sociali, giuridici ed economici, l'emancipazione che hanno ottenuto sulla pelle loro. Non c'è da farsi molte illusioni su come verranno trattate con l'arrivo al potere dei Talebani. Adesso l'Occidente che invece di lasciare evolvere in santa pace quel paese lo ha invaso piange lacrime di coccodrillo pensando a quanto la condizione della donna arretrerà. Ma quando ti servi della santa causa delle libertà femminili per occupare un paese, cosa ti puoi aspettare che accada quando quel paese viene liberato? Che la liberazione di quel paese avvenga a discapito delle libertà femminili, si capisce. Adesso non serve a nulla piagnucolare sul triste destino che attende le donne afgane. Del resto, cosa si pensa di fare, reinvadere un'altra volta l'Afghanistan spendendo quattrini su quattrini un'altra volta inutilmente? La verità è che l'Occidente e il modello di sviluppo che propugna, basato sul neoliberismo, le libertà femminili, la concentrazione di enormi ricchezze in poche mani, la competizione e la competitività e il trionfo della tecnologia a tutti i livelli ha subito la prima, importantissima sconfitta e battuta d'arresto: il "maschilismo" che nella vulgata dell'ideologia occidentale dominante è un residuato del paleolitico destinato a sparire in breve tempo, ha invece trionfato in Afghanistan sconfiggendo una superpotenza, la più tecnologica e tecnologizzata che mai si sia vista nella Storia e invece di essere spazzato via adesso spazzerà via tutto ciò che ora l'Occidente ha portato in quel paese: corruzione, droga, pornografia, prostituzione, televisione, Internet ed emancipazione femminile. L'Afghanistan è stata la prima, grande sconfitta del modello di sviluppo occidentale e se l'Occidente non la pianta con il suo delirio di imporre il suo sistema di vita al mondo intero, non sarà certamente neppure l'ultima. Ma non lo capirà, perchè non vuole capirlo. Allora vedremo altre sconfitte dell'Occidente in altre parti del mondo che tenta di globalizzare. E sono sconfitte che meriterà di subire in pieno.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: fritz - Agosto 14, 2021, 14:19:56 pm
neoliberismo e libertinismo sono due aspetti intrinsecamente legati.

Il neoliberismo fonda tutto sul consumo, e ogni cosa che ha un valore e' merce. Quindi persone, donne, uomini, bambini, i sentimenti ... Tutto.
Questo puo' realizzarsi solo ed esclusivamente annientando la virilita' maschile, perche' da sempre rappresenta le virtu' cardinali e riverbera nelle tradizioni sacre e antiche, come i Mos Maiorum dei romani.

Il maschile e' austero, sobrio, razionale. Un mondo dove tutto e' consumabile e' un mondo frenetico, emotivo, impulsivo, cioe' tutto l'opposto del maschile ed e' inutile che ce la raccontiamo, il neoliberismo e' un mondo che esalta la donna perche' e' la donna che incarna tutte queste caratteristiche: impulsivita', emotivita', irrazionalita', debolezza, frivolezza.

L'uomo e la donna sono lo Yin e lo Yang, sono due opposti in quasi tutto.

Ma se la volonta' della donna e' piegabile in ogni caso, quella dell'uomo deve venire repressa, respinta, resa abietta, retrograda.

Non porrei dunque  l'accento sulla questione delle donne afgane, le quali subiranno, purtroppo, atroci torture che non auguro a nessuno.

Piu' che altro, la presa di Kabul rappresentera' per l'ennesima volta che e' la volonta', e quindi il maschile, a prevalere su interessi frivoli e meschini. Direi che l'Afghanistan potrebbe davvero rappresentare una prima, decisiva, crepa del globalismo, il quale gia' barcollava fino alla comparsa del SARS-CoV-2.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 14, 2021, 15:04:07 pm
neoliberismo e libertinismo sono due aspetti intrinsecamente legati.

Il neoliberismo fonda tutto sul consumo, e ogni cosa che ha un valore e' merce. Quindi persone, donne, uomini, bambini, i sentimenti ... Tutto.
Questo puo' realizzarsi solo ed esclusivamente annientando la virilita' maschile, perche' da sempre rappresenta le virtu' cardinali e riverbera nelle tradizioni sacre e antiche, come i Mos Maiorum dei romani.

Il maschile e' austero, sobrio, razionale. Un mondo dove tutto e' consumabile e' un mondo frenetico, emotivo, impulsivo, cioe' tutto l'opposto del maschile ed e' inutile che ce la raccontiamo, il neoliberismo e' un mondo che esalta la donna perche' e' la donna che incarna tutte queste caratteristiche: impulsivita', emotivita', irrazionalita', debolezza, frivolezza.

L'uomo e la donna sono lo Yin e lo Yang, sono due opposti in quasi tutto.

Ma se la volonta' della donna e' piegabile in ogni caso, quella dell'uomo deve venire repressa, respinta, resa abietta, retrograda.

Non porrei dunque  l'accento sulla questione delle donne afgane, le quali subiranno, purtroppo, atroci torture che non auguro a nessuno.

Piu' che altro, la presa di Kabul rappresentera' per l'ennesima volta che e' la volonta', e quindi il maschile, a prevalere su interessi frivoli e meschini. Direi che l'Afghanistan potrebbe davvero rappresentare una prima, decisiva, crepa del globalismo, il quale gia' barcollava fino alla comparsa del SARS-CoV-2.

Per l'appunto. La vittoria dei Talebani in Afghanistan rappresenta la vittoria dell'elemento maschile su quello femminile o femminilizzato. Combattenti sobri, austeri, razionali che non ammazzano alla cazzo, come gli americani, ma colpiscono obiettivi che vale la pena colpire non si possono sconfiggere con i B52, con i droni o con i robot, come Obama voleva anche fare. Questi hanno valori forti, detestabili per l'Occidente, ma motivanti al sacrificio, alla lotta e al combattimento. L'Occidente non ha collanti etici di alcun tipo e quindi non ha tensioni morali che possono spingere a rischiare la vita per qualcosa che valga la pena di difendere. Nessuno qui da noi è disposto anche solo a tagliarsi un dito per difendere i cosiddetti valori occidentali che non esistono. E' un valore passare dalla FIAt alla BMW? Oppure passare dall'avere un appartamento all'avere una villa? Oppure permettere alle donne di fare le battone? Ovviamente chi è deprivato di valori non si batte e non è disposto a battersi sul campo come i soldati occidentali in Afghanista e anche i soldati dell'esercito afgano che come i soldati americani ragionano e si comportano. Il consumismo ha deprivato l'Occidente di ogni tensione morale che spinge a combattere. Tu puoi essere armato quanto vuoi, ma se non sei disposto a morire appunto perchè non hai valori per i quali valga la pena di morire sei destinato a perdere. Questa è la ragione vera e profonda della sconfitta dell'Occidente in Afghanistan. Per quanto tu esalti le donne. Ma non sei e non sarai in grado di difenderle nè quelle afgane, nè quelle tue, appunto perchè il consumismo ti priva della voglia di morire. Fosse anche per difendere le donne, le conquiste delle donne e le libertà delle donne. Come ben si è visto e si vede in Afghanistan.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 14, 2021, 15:46:34 pm
Apologie dei talebani a parte, quando propongo (tra tanti) di riscoprire valori virili in Italia le reazioni sono viscerali. L'Occidente affonda perché gli UOMINI amano la società femminea dei consumi, attivsti maschili compresi che non cabierebbero uno iota delle "conquiste" delle donne. Allora che ci raccontiamo?
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 14, 2021, 16:16:10 pm
Ci raccontiamo, caro Vicus, che questo è uno dei (tanti) motivi per i quali l'Occidente è destinato ad un rapidissimo tramonto.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: fritz - Agosto 14, 2021, 16:57:06 pm
Il consumismo ha deprivato l'Occidente di ogni tensione morale che spinge a combattere. Tu puoi essere armato quanto vuoi, ma se non sei disposto a morire appunto perchè non hai valori per i quali valga la pena di morire sei destinato a perdere. Questa è la ragione vera e profonda della sconfitta dell'Occidente in Afghanistan. Per quanto tu esalti le donne. Ma non sei e non sarai in grado di difenderle nè quelle afgane, nè quelle tue, appunto perchè il consumismo ti priva della voglia di morire.

E' proprio questo il problema della Questione Maschile! E' da un anno e mezzo che cerco di dirlo in tutte le salse.
Il problema dell'Occidente non sono le donne - che sono e saranno sempre quello che madre natura ha riservato a loro essere, e non sono mai cambiate - il problema e' l'uomo. E' l'uomo che e' de-virilizzato, e' femmineo, si comporta da femmina e pretende di vedere nella sua compagna il surrogato della madre, una persona che pensa e agisce come un uomo! E' delirio, o semplicemente cretinaggine.

E' il nocciolo del discorso che ho ripetuto in tutte le lingue: uomini e donne sono profondamente diversi, e le differenze sono sia cognitive, sia comportamentali. La donna non conosce, e non avra' mai, i concetti di sacrificio, pieta', onore, dignita' etc perche' alla donna NON SERVONO: ella fa del suo corpo il miglior strumento di capitalizzazione delle risorse. La donna e' l'incarnazione del consumo capitalista, il suo corpo ne e' l'essenza: lo usa per barattare sesso in cambio di protezione, di risorse.

E' assurdo chiedere alle donne di essere "sobrie", "oneste", "fedeli" etc Perche' la donna per evoluzione ha dovuto scartare questi valori comportamentali. La donna non e' fedele per natura, e non lo sara' mai. E non ama quasi mai.
L'amore, il romanticismo sono cose DA UOMINI, inventate dagli UOMINI. Sono gli uomini che scrivono poesie, sono gli uomini che scrivono canzoni d'amore. Le donne NO.

Perche' l'uomo nella messa a fuoco del mondo ha una visione piu' "profonda", piu' incline alla trascendenza (ecco perche' le religioni impediscono alle donne di assumere certi ruoli).

La donna in molte di queste cose e' miope, e non c'entra un cazzo la nostra epoca: e' sempre stata cosi'.

E tra le caratteristiche dove le donne mancano, caro Massimo, c'e' proprio la difesa del territorio. La donna non difendera' mai il territorio, ma si vendera' sempre al vincitore. Siano essi americani, siano essi afgani o talebani.
Un anno fa ne avevamo parlato ampiamente, persino con prove inconfutabili come foto (famose quelle di Parigi durante l'occupazione nazista, dove la bella parigina di turno dispensaba bocchini a destra e a manca ai nazisti invasori mentre i francesi venivano ammazzati sul fronte).

L'occidente e' un morto che cammina esattamente per questo.  Ed e' sul punto di esplodere, perche' come dissi tempo fa, l'uomo non puo' sopportare la propria nullificazione all'infinito. Ad un certo punto ci sara' una reazione, e sara' violenta, e il neoliberismo crollera' su se' stesso sotto il sangue dei suoi stessi creatori che, ricordiamolo, sono uomini (di merda) anch'essi.




Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: fritz - Agosto 14, 2021, 17:21:47 pm
P.S.

Chiosando al massimo: il neoliberismo puo' esistere solo in un mondo di uomini effemminati, de-virilizzati. Ai neoliberisti (quelli veri, non gli scemi servi del sistema) non frega niente della donna, che ritengono una subumana da poter spremere ad uso e consumo come pare e piace a loro, e dirle continuamente come deve essere.

Il neoliberismo vuole de-virilizzare l'uomo per avere la strada spianata e potersi concretizzare al 100%. E' tutto qui il nocciolo del discorso, per questo il problema non sono tanto le donne afgane: sono donne, e come tutte le donne lo hanno ciucciato al vincitore. Ieri erano gli americani, domani saranno i talebani. Questo per chi, qua dentro, continua ad insistere e credere che la donna priva di etica e opportunista sia solo un problema dell'Occidente.

Tornando quindi al problema principale: non ricordo esattamente in quale thread, ma scrissi piu' o meno le tue stesse cose. Gli uomini, ad un certo punto, smetteranno di combattere perche' non hanno piu' stimoli, ne' voglia per combattere. Combattere infatti per chi? O per cosa?

L'uomo combatte per difendere i propri figli, la propria famiglia. Non sacrifica la propria vita per una BMW o per un appartamento a New York. E la societa' neoliberista e' folle proprio perche' si ostina a ritenere possibile modificare la Natura, ma non si puo': la natura vince sempre, e piu' si tenta di resisterle, piu' la sconfitta sara' violenta e atroce.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 14, 2021, 19:30:50 pm
Si pensava che la tecnologia e il denaro fossero armi invincibili, in grado anche di sconfiggere la natura, anche la natura umana. Invece sia il denaro (fiumi di dollari spesi, riversati in Afghanistan inutilmente) sia la tecnologia (droni, bombardamenti tramite B52 ad alto potenziale) in Afghanistan hanno perso. E come hanno perso lì, potranno perdere anche altrove e nel futuro. L'Occidente dovrà riflettere su questa e su altre rovinose sconfitte che subirà anche in seguito. Ma non lo farà. Oramai il processo e la dinamica del modello di sviluppo occidentale non è destinata a fermarsi, neppure se le èlites dominanti lo vogliono. Oramai tale modello è sfuggito al controllo di chiunque e porterà soltanto al collasso finale e definitivo della società occidentale, vittima del suo delirio. E inevitamente si tornerà certo indietro, come pure è tornata indietro l'Europa con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e come sta tornando indietro l'Afghanistan con l'imminnete caduta di Kabul. Se vogliamo sapere che cosa ci aspetterà, basta vedere cosa accadrà in quel paese a giorni. Sarà una rivelazione pure per noi occidentali. Non ci sarà dubbio alcuno che il ritorno a forme di autoproduzione e di consumo con la conseguente emarginazione dell'elemento industriale e finanziario che passerà inevitabilmente con il recupero della terra e dei ritmi naturali. Quello che sta per accadere in Afghanistan sarà profetico anche per l'Occidente che in quel paese ha trovato il principio della sua fine.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 14, 2021, 21:03:00 pm
Questo è sicuramente vero per tutto il mondo nel lungo periodo, ma in Italia (e in Occidente) si mantiene alto il consenso della popolazione per i nuovi "valori" portati dal '68. I sondaggi, ma persino i contenuti dei siti maschili che dovrebbero essere un faro di consapevolezza, dimostrano che gli uomini sono tuttora abbarbicati a questa società femminista-sessantottina di cui sposano in pieno l'INTERA agenda politica che la distruggge (divorzio, aborto, LGBT eutanasia ecc.) cui non rinuncerebbero per nulla al mondo. L'unica lieve differenza (sui siti maschili) è la convinzione che questa società altrimenti perfetta, debba solo applicare agli uomini i principi di parità propalati dal femminismo a puro scopo disinformativo. E' come chiedere, stupiti e fiduciosi, a Goebbels perché non realizza le menzogne della sua propaganda.
I movimenti maschili sono fermi a questo palo ormai da decenni, sarebbe ora di progredire un po' nella consapevolezza della questione maschile. Altirmenti, ce lo insegneranno gli immigrati: alla maniera difficile.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 14, 2021, 21:18:40 pm
Ed è per questo che gli uomini occidentali saranno coinvolti in pieno nel tracollo finale, subendone totalmente le conseguenze. I Talebani insegneranno loro come recuperare ( e alla svelta) la maschilità che hanno perso se non vorranno morire come mosche e sopravvivere.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: fritz - Agosto 15, 2021, 11:43:27 am
Io ritengo che le radici del problema affondano sin dai primi del Novecento, ma e' con la sdoganazione dell'Alta Finanza speculativa degli anni 70 che si e' superato il punto di non ritorno.

Il problema dell'Occidente e' questo, in poche parole: c'e' una elites di persone che specula sulla produzione e che vuole trarre profitti da ogni cosa perche', con l'abolizione del gold standard, il denaro stampato e' ormai svincolato dal valore della produzione. E cio' significa che il valore della moneta in Occidente e' puramente legale, formale, e' dato sulla fiducia.

Per fare un'opera repulisti, bisogna bandire a livello globale l'Alta Finanza e giustiziare in pubblica piazza i principali speculatori.

Non c'e' altra via secondo me.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 15, 2021, 11:56:03 am
con l'abolizione del gold standard, il denaro stampato e' ormai svincolato dal valore della produzione. E cio' significa che il valore della moneta in Occidente e' puramente legale, formale, e' dato sulla fiducia.
E' così ma c'è da precisare che il gold standard era una specie di euro, le monete europee avevano cambio fisso. Altra cosa è emettere moneta in proporzione alle riserve auree
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 15, 2021, 12:23:26 pm
Io ritengo che le radici del problema affondano sin dai primi del Novecento, ma e' con la sdoganazione dell'Alta Finanza speculativa degli anni 70 che si e' superato il punto di non ritorno.

Il problema dell'Occidente e' questo, in poche parole: c'e' una elites di persone che specula sulla produzione e che vuole trarre profitti da ogni cosa perche', con l'abolizione del gold standard, il denaro stampato e' ormai svincolato dal valore della produzione. E cio' significa che il valore della moneta in Occidente e' puramente legale, formale, e' dato sulla fiducia.

Per fare un'opera repulisti, bisogna bandire a livello globale l'Alta Finanza e giustiziare in pubblica piazza i principali speculatori.

Non c'e' altra via secondo me.

I Talebani tra poco insegneranno a noi occidentali come giustiziare in piazza speculatori, approfittatori vari e finanzieri. I soli autentici responsabili della crescente precarietà delle masse lavoratrici. Quanto al mantenimento della massa monetaria entro determinati limiti come le riserve auree, ho la netta impressione che tra non molto non si porrà neppure questo problema perchè sarà il denaro stesso a sparire dalla circolazione visto che la fiducia in esso crollerà e senza fiducia il denaro non può esistere. Si tornerà all'autoproduzione e all'autoconsumo e al baratto per quei limitati scambi di prodotti che non si riuscirà a creare autonomamente. Come nell'Alto Medioevo.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: fritz - Agosto 15, 2021, 12:37:54 pm
E' così ma c'è da precisare che il gold standard era una specie di euro, le monete europee avevano cambio fisso. Altra cosa è emettere moneta in proporzione alle riserve auree

Ma no, lol.   :lol:

L'Euro non c'entra niente col gold standard.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 15, 2021, 12:50:27 pm
C'entra eccome. Il GD era un sistema di cambio fisso tra monete, ancorate a un valore internazionale, quello dell'oro. Era praticamente una moneta unica, in ogni caso gli effetti disastrosi furono gli stessi e la finanza anglosassone escogitò i fascismi per mandare avanti la baracca. Prima che prendiate la camicia di forza, sappiate che la fonte è un libro (che cito spesso) del prof. Karl Polanyi, scritto negli USA nel '44 e dopo quasi un secolo tradotto anche in Italia
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2021, 15:43:43 pm
E' proprio questo il problema della Questione Maschile! E' da un anno e mezzo che cerco di dirlo in tutte le salse.
Il problema dell'Occidente non sono le donne - che sono e saranno sempre quello che madre natura ha riservato a loro essere, e non sono mai cambiate - il problema e' l'uomo. E' l'uomo che e' de-virilizzato, e' femmineo, si comporta da femmina e pretende di vedere nella sua compagna il surrogato della madre, una persona che pensa e agisce come un uomo! E' delirio, o semplicemente cretinaggine.


fritz, guarda che anch'io sostengo da anni che il problema numero uno degli uomini son gli stessi uomini, idem vecchi quemmisti che mi han preceduto.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2021, 15:48:36 pm
Per l'appunto. La vittoria dei Talebani in Afghanistan rappresenta la vittoria dell'elemento maschile su quello femminile o femminilizzato. Combattenti sobri, austeri, razionali che non ammazzano alla cazzo, come gli americani, ma colpiscono obiettivi che vale la pena colpire non si possono sconfiggere con i B52, con i droni o con i robot, come Obama voleva anche fare. Questi hanno valori forti, detestabili per l'Occidente, ma motivanti al sacrificio, alla lotta e al combattimento. L'Occidente non ha collanti etici di alcun tipo e quindi non ha tensioni morali che possono spingere a rischiare la vita per qualcosa che valga la pena di difendere. Nessuno qui da noi è disposto anche solo a tagliarsi un dito per difendere i cosiddetti valori occidentali che non esistono. E' un valore passare dalla FIAt alla BMW? Oppure passare dall'avere un appartamento all'avere una villa? Oppure permettere alle donne di fare le battone? Ovviamente chi è deprivato di valori non si batte e non è disposto a battersi sul campo come i soldati occidentali in Afghanista e anche i soldati dell'esercito afgano che come i soldati americani ragionano e si comportano. Il consumismo ha deprivato l'Occidente di ogni tensione morale che spinge a combattere. Tu puoi essere armato quanto vuoi, ma se non sei disposto a morire appunto perchè non hai valori per i quali valga la pena di morire sei destinato a perdere. Questa è la ragione vera e profonda della sconfitta dell'Occidente in Afghanistan. Per quanto tu esalti le donne. Ma non sei e non sarai in grado di difenderle nè quelle afgane, nè quelle tue, appunto perchè il consumismo ti priva della voglia di morire. Fosse anche per difendere le donne, le conquiste delle donne e le libertà delle donne. Come ben si è visto e si vede in Afghanistan.


Questo è ciò che scrisse Strider nel 2006.

https://questionemaschile.forumfree.it/?t=6676667&st=15

Citazione
*STRIDER*
view post Inviato il 8/10/2006, 17:34 
Utente cancellato

Citazione
(tanis70 @ 7/10/2006, 16:22)
Gli uomini di potere ci sono sempre stati, ma è solo dall'avvento del femminismo che hanno iniziato a comportarsi in modo da daneggiare tutti gli altri uomini
.

E le guerre scatenate dai potenti per cui morivano uomini comuni, dove le mettiamo? E le responsabilità che dovevano assumersi in ogni caso (matrimoni, lavori ecc.), visto che le donne erano relegate in casa, anche se in parte ciò le ha preservate?
Secondo me, attribuite un potere al femminismo che esso non ha, altrimenti avrebbe dovuto prendere piede anche 1000 anni fa; invece alcuni di voi dovrebbero capire che per far si' che determinati movimenti sopravvivano devono esserci condizioni favorevoli legate esse stesse alla modernità.
Ad esempio, i movimenti ambientalisti non avevano senso nel 1500, come del resto il rispetto dei diritti degli animali, cosa che fa ridere se inserita in un'altra epoca dove violenza e distruzione la facevano da padroni e dove si moriva per un nonnulla...
E comunque ripeto, perchè il femminismo non avanza nei Paesi Arabi non moderati? Semplice, perchè la democrazia là non esiste, anzi in Afghanistan i Talebani riprendono piede sempre di più... perchè il femminismo non fa nulla anche li'?
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Un appunto: oggigiorno i valori occidentali non riguardano solo l'Occidente, ma anche molti paesi dell'Europa dell'est, ed anche paesi asiatici come la Corea del Sud.
E riguardo agli afgani, aggiungo che oltre 30 anni fa, essi sconfissero anche l'esercito russo.
In terra afgana non ha mai vinto nessuno.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 15, 2021, 16:14:51 pm
Con la precisazione che russi e prima di loro i britannici non avevano l'intenzione di cambiare i valori della società afgana: l'America e con essa l'Occidente invece sì, soprattutto la condizione femminile. E le ha buscate ugualmente di brutto. Erano convinti che la tecnologia e la santa causa dell'emancipazione della donna afgana valessero e bastassero a garantire la vittoria. Invece contro uomini motivati e decisi a battersi contro valori occidentali che non volevano accettare hanno garantito soltanto una sconfitta umiliante, peggiore di quella subita nel Vietnam del 1975: almeno in quel caso dietro i vietcong c'era l'Unione Sovietica e la Cina. Invece i Talebani hanno fatto tutto da soli. Male armati, straccioni, ignoranti, ma coraggiosi e determinati con una conoscenza perfetta del territorio hanno sconfitto la superpotenza USA. E senza l'appoggio di nessuno e di nessuno stato. Contro costoro non sono serviti i B52, i droni, la tecnologia avanzata, i bombardamenti a tappeto di intere zone e di interi villaggi. Anzi, hanno moltiplicato la rabbia e la motivazione dei Talebani. Non so, caro Frank, se hai visto il film "12 Soldati" ambientato appunto nella guerra in Afghanistan: all'ufficiale americano che vantava la superiorità tecnologica americana il suo interlocutore afgano gli risponde: "Lo sai qual è l'arma più potente al mondo? Sei tu!". Volendo con ciò dire che la determinazione di un uomo vale più di armi potentissime che però non si sa usare o non si ha il coraggio di usare. E se questo valeva per il signore della guerra Dostun, vale oggi ancora di più per i Talebani. Come si sta ben vedendo in queste ore.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2021, 16:17:53 pm
Lo so, ma era tanto per precisare che in terra afgana non c'è trippa per gatti per nessuno.
Parliamo di una società dove i maschi maneggiano i fucili già da bambini,
Ricordo che fu un quindicenne ad uccidere il primo soldato statunitense.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 15, 2021, 16:38:55 pm
Blondet invece ha detto che lo scopo nei Paesi del MO dove è stata "esportata la democrazia" era semplicemente creare caos e stallo perpetuo
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Agosto 15, 2021, 17:33:10 pm
Vicus, Blondet non è l'Oracolo di Delfi.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 15, 2021, 17:46:15 pm
No, è solo un competente giornalista professionista da decenni, che in quei posti c'è anche stato
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Agosto 16, 2021, 11:20:14 am
Premesso che in Afghanistan non ci vivrei nemmeno mezza giornata, mi vien sempre da sorridere quando leggo che i primi a preoccuparsi per la sorte delle donne afgane sono gli uomini italiani e occidentali in genere...
https://twitter.com/search?q=%23talebani

Le donne, così forti, potenti e superiori, hanno sempre bisogno dell'aiuto degli "altri uomini" per essere liberate...
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Duca - Agosto 16, 2021, 11:36:59 am
Invece i Talebani hanno fatto tutto da soli.
Non mi risulta che l'Afghanistan produca armi.
Per il resto ok, è un Vietnam 2.0: prima gli yankee foraggiano un governo collaborazionista e poi lo scaricano lasciando il paese nella merda.
Difficile pensare a un ennesimo errore di valutazione.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 16, 2021, 12:20:51 pm
Non mi risulta che l'Afghanistan produca armi.
Per il resto ok, è un Vietnam 2.0: prima gli yankee foraggiano un governo collaborazionista e poi lo scaricano lasciando il paese nella merda.
Difficile pensare a un ennesimo errore di valutazione.


Con l'espressione "hanno fatto tutto da soli" non mi riferisco alla capacità dei talebani (che non hanno) di costruirsi le armi da soli ma alla loro capacità di usarle e di combattere le truppe occidentali e governative (anche se queste hanno combattuto per modo di dire) senza l'aiuto di nessuno stato "amico". Mentre i vietcong, tanto per fare dei paragoni,  gli stati amici li hanno avuti, eccome!
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 16, 2021, 12:40:59 pm
Premesso che in Afghanistan non ci vivrei nemmeno mezza giornata, mi vien sempre da sorridere quando leggo che i primi a preoccuparsi per la sorte delle donne afgane sono gli uomini italiani e occidentali in genere...
https://twitter.com/search?q=%23talebani

Le donne, così forti, potenti e superiori, hanno sempre bisogno dell'aiuto degli "altri uomini" per essere liberate...

Certo che non ci vivresti nemmeno mezza giornata. Nemmeno io. E' un posto di merda. Ma sono proprio i posti di merda che rendono gli uomini duri, determinati, forti come l'acciaio e capaci di sconfiggere una superpotenza ipertecnologizzata che bombarda dall'alto ma che non manda gli uomini a combattere sul terreno perchè ha paura che si facciano la bua. Lo aveva già sentenziato, secoli fa, un noto condottiero, Ciro, il fondatore dell'impero persiano il quale, alla richiesta di un suo suddito di trasferirsi con il suo popolo in una zona più fertile, rifiutò con la seguente motivazione: "Terreni molli rendono gli uomini molli; terreni duri rendono gli uomini duri". Difatti lui e i suoi uomini crearono l'impero più vasto dell'antichità che si estendeva dal Mediterraneo fino all'India. Oggi gli stessi uomini duri hanno vinto in Afghanistan e hanno fatto fuggire con la coda tra le gambe gli americani e i loro lacchè, compresi i soldati italiani e i loro interpreti.
Quanto al fatto che siano più gli uomini italiani a lamentarsi della triste sorte delle donne afgane, è il tipico comportamento dei zerbini quali oramai sono diventati la maggior parte degli uomini occidentali. Ma che non sono in grado di difendere le donne altrui e proprie. Quanto alle donne occidentali, a loro interessa per la maggior parte dei casi star bene loro e basta. Pazienza per le donne afgane. Le quali peraltro possono consolarsi avendo uomini come i Talebani. Non come le donne occidentali che sono libere e favorite dalle leggi ma hanno a loro disposizione solo degli zerbini i quali al dunque non saprebbero difenderle ma si limiterebbero ad uggiolare e basta. Puoi stare sicuro che nei loro inconfessati sogni erotici ci sono gli uomini Talebani che oggi sono vittoriosi e per questo solo motivo, attraenti. Sogni erotici del genere li fanno le donne occidentali e, puoi scommetterci quello che hai di più caro, li fanno anche le nostre femministe. 
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Duca - Agosto 16, 2021, 13:29:00 pm
Con l'espressione "hanno fatto tutto da soli" non mi riferisco alla capacità dei talebani (che non hanno) di costruirsi le armi da soli ma alla loro capacità di usarle e di combattere le truppe occidentali e governative (anche se queste hanno combattuto per modo di dire) senza l'aiuto di nessuno stato "amico". Mentre i vietcong, tanto per fare dei paragoni,  gli stati amici li hanno avuti, eccome!
Intendevo che non so dove abbiano tirato fuori i soldi per comprare le armi, vendendo oppio o glieli ha dati qualcuno?
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 16, 2021, 13:47:02 pm
Intendevo che non so dove abbiano tirato fuori i soldi per comprare le armi, vendendo oppio o glieli ha dati qualcuno?

Probabilmente la prima soluzione: pecunia non olet atque arma non olet.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Agosto 16, 2021, 16:36:11 pm
Quanto al fatto che siano più gli uomini italiani a lamentarsi della triste sorte delle donne afgane, è il tipico comportamento dei zerbini quali oramai sono diventati la maggior parte degli uomini occidentali. Ma che non sono in grado di difendere le donne altrui e proprie. Quanto alle donne occidentali, a loro interessa per la maggior parte dei casi star bene loro e basta. Pazienza per le donne afgane. Le quali peraltro possono consolarsi avendo uomini come i Talebani. 


La massa maschile, italiana e non, dovrebbe vedere video come questo, risalente al 2011, e tanto per cambiare statunitense.


Le merde che puoi ammirare stavano starnazzando in maniera estremamente divertita, riguardo al caso di Catherine Kieu,

Citazione
Discussion on The Talk
Sharon Osbourne and other co-hosts joked about the incident and made light of Kieu's crimes on the daytime television show The Talk. Regarding the incident, Osbourne said "I don't know the circumstances... However, I do think it's quite fabulous." Co-host Sara Gilbert said "it is a little bit sexist. If somebody cut a woman's breast off, nobody would be sitting laughing."[9][10]

la merda che puoi ammirare qui,
https://en.wikipedia.org/wiki/Catherine_Kieu
che nel 2011 evirò il marito.

Citazione
Overview
Kieu was accused of drugging her husband, cutting off his penis with a 10-inch kitchen knife, and putting it in a garbage disposal to prevent reattachment on July 11, 2011.[2][3] Kieu called the police after the incident. When they arrived her husband was in bed, bleeding and tied down. He had emergency surgery at UC Irvine Medical Center,[2] and was released, but did not have his penis reattached.[3] He is able to urinate, but unable to have sexual intercourse.[4] He stated at trial that as a result of the assault and permanent injury to his genitalia, he felt as if he had been murdered.[5]

The responding police had not determined a clear motive for Kieu's actions, but Kieu's husband filed for divorce in May, 2011,[2][3] and the couple remained together in their Garden Grove condominium. KTLA reported that they were married December 29, 2009 and had been married 16 months.[3] Kieu was charged with false imprisonment, assault with a deadly weapon, aggravated mayhem, poisoning, administering a drug with intent to commit a felony, and spousal abuse. She was held in an Orange County, California jail on a $1 million bond.[2][3][c

Beh, le caccole in questione ridevano a crepapelle di tale violenza nei confronti di quell'uomo, evidenziando una volta di più quello che alberga nelle menti femminili.
Non femministe: femminili, perché certi pensieri sono diffusissimi tra la popolazione femminile.
Il problema è farlo capire agli uomini.
Le femmine, in genere, non mostrano alcuna empatia, nessuna comprensione verso la sofferenza e i problemi degli uomini.
Viceversa gli uomini non ridono mai della sofferenza femminile, tantomeno trovano divertente il fatto che un uomo possa tagliare il seno a una donna.
Anzi, di solito gli uomini sono feroci verso i propri simili che si rendono responsabili di tali violenze.
Il contrario non esiste nemmeno di striscio.

Altro esempio: mentre è normale che una donna chieda la pena di morte per un uomo che si è reso responsabile di un crimine molto grave, è praticamente impossibile ascoltarne o leggerne una che chiede la stessa pena per una sua simile accusata del medesimo crimine.
Per gli uomini è l'esatto contrario...
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 16, 2021, 17:06:11 pm
Puoi stare sicuro che nei loro inconfessati sogni erotici ci sono gli uomini Talebani che oggi sono vittoriosi e per questo solo motivo, attraenti. Sogni erotici del genere li fanno le donne occidentali e, puoi scommetterci quello che hai di più caro, li fanno anche le nostre femministe.
Proprio ieri ho citato Homodus che scrive che le italiane vanno in brodo di giuggiole per "il musulmano deciso e temibile". C'è chi non era d'accordo ma le coppie miste sono già parecchie.

Gli afgani, è vero, non li ha mai conquistati nessuno. Ma non si può neppure escludere che questa guerra l'abbiano voluta tirare in lungo per lucrare succose commesse e ora abbiano esaurito i fondi per cui l'industria degli armamenti non ha più interesse a proseguirla.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Agosto 16, 2021, 17:35:34 pm
Il fatto che ci siano italiane che vanno in brodo di giuggiole per i musulmani, non significa che la massa femminile italiana ne vada pazza.
Fallo presente a homodus.
In base alla mia esperienza, nonché di amici e conoscenti, posso dire che la gran parte delle italiane non è attratta dai musulmani, ed anzi li disprezza (e teme) fortemente.


Citazione
ma le coppie miste sono già parecchie.

Dalle mie parti son più rare dei panda.
Viceversa di uomini italiani accompagnati a femmine straniere - soprattutto dell'Europa dell'est - ce ne sono una caterva.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 16, 2021, 18:18:08 pm
In Italia del Nord (e nelle grandi città in generale), in Francia e nella rossa Toscana è pieno (in porporzione alla popolazione musulmana è ovvio).
E' evidente che a Gubbio non ci siano troppe coppie miste...
Ma a Parigi dove di musulmani è pieno, come nei quartieri periferici di Milano e Torino di coppie del genere ce ne sono sempre più. E' un fenomeno già diffuso e in crescita, come sono in crescita le "delusioni" quando scoprono cosa il il musulmano pretende da loro. E spesso ci rimettono anche le penne.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 16, 2021, 19:32:02 pm
........ come sono in crescita le "delusioni" quando scoprono cosa il il musulmano pretende da loro. E spesso ci rimettono anche le penne.

Affari loro. Le donne e le ragazze afgane che (a quanto pare) rischiano la vita per il semplice fatto di studiare e lavorare hanno tutta la mia solidarietà (ammesso che le cose stiano così). Le donne italiane che, consapevoli dei rischi che corrono innamorandosi di uomini musulmani che però danno emozioni forti, li sposano ugualmente o si mettono ugualmente con loro, non mi fanno alcuna compassione quando fanno finta di "accorgersi" (in realtà lo sapevano anche prima) di cosa il musulmano pretende da loro. E non me la fanno neanche quando dopo ci rimettono le penne. D'altra parte, fa pena e compassione un uomo che consapevolmente si mette in una situazione pericolosa e poi crepa?
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Agosto 16, 2021, 19:37:24 pm
Affari loro. Le donne e le ragazze afgane che (a quanto pare) rischiano la vita per il semplice fatto di studiare e lavorare hanno tutta la mia solidarietà (ammesso che le cose stiano così). Le donne italiane che, consapevoli dei rischi che corrono innamorandosi di uomini musulmani che però danno emozioni forti, li sposano ugualmente o si mettono ugualmente con loro, non mi fanno alcuna compassione quando fanno finta di "accorgersi" (in realtà lo sapevano anche prima) di cosa il musulmano pretende da loro. E non me la fanno neanche quando dopo ci rimettono le penne. D'altra parte, fa pena e compassione un uomo che consapevolmente si mette in una situazione pericolosa e poi crepa?

Mai conosciuta una donna italiana (ma non solo) che abbia mostrato un minimo di comprensione verso un uomo che si è messo in una situazione pericolosa, oppure che si è sposato la straniera di tot paese, etc.
Da parte femminile c'è sempre e solo critica, derisione e forte disprezzo.
Perciò, cazzi loro.
Non fosse altro per il fatto che si vantano sempre di essere "più sveglie", "più furbe" e "più intelligenti" degli uomini, nonché dotate del famoso "sesto senso"...  :rofl1:

@@

Il "sesto senso" lo possiedo anch'io... ed altro non è che la somma delle esperienze vissute, fregature comprese, che ti fanno capire al volo certe situazioni, proprio perché le hai già viste, conosciute e vissute.
Nessuno nasce già "imparato".
Poi è chiaro che c'è chi è più o meno sveglio.
Madre natura ci mette sempre lo zampino.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 16, 2021, 20:16:07 pm
Non ho scritto compassione da nessuna parte. Per la Brigata Antimisoginia in ascolto, a me dispiace se un essere umano ci rimette le penne. Ma chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

Sono sempre stato contrario agli studi e al lavoro femminile di massa. Una femminista potrebbe dire che voglio "vietare" alle donne di lavorare e "chiuderle" in casa. Non è così. Ma ritengo (e non sono certo il solo) che le pseudocarriere femminili servano proprio a creare denatalità e danno agli uomini, aumentando a dismisura le pretese muliebri e diminuendo l'occupazione maschile.
Per cui questi modelli sociali disfunzionali NON dovrebbero essere incoraggiati h24 a reti unficate come avviene ormai da decenni.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 16, 2021, 20:36:51 pm

Sono sempre stato contrario agli studi e al lavoro femminile di massa. Una femminista potrebbe dire che voglio "vietare" alle donne di lavorare e "chiuderle" in casa. Non è così. Ma ritengo (e non sono certo il solo) che le pseudocarriere femminili servano proprio a creare denatalità e danno agli uomini, aumentando a dismisura le pretese muliebri e diminuendo l'occupazione maschile.
Per cui questi modelli sociali disfunzionali NON dovrebbero essere incoraggiati h24 a reti unficate come avviene ormai da decenni.

E tu pensi che la fantomatica Brigata Antimisoginia non ti consideri un meritato e odiato bersaglio solo per aver pronunciato questa frase?
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 16, 2021, 20:40:47 pm
Non ho scritto compassione da nessuna parte. Per la Brigata Antimisoginia in ascolto, a me dispiace se un essere umano ci rimette le penne. Ma chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

Loro non hanno nessuna compassione per noi quando abbiamo dei guai o ci troviamo in difficoltà. Quindi, nessuna compassione meritano quando a loro volta si mettono nei guai. Smettiamola, caro Vicus, di fare i diplomatici e i cortesi con chi cortese  e diplomatico con noi non è. Il periodo della cavalleria gratuita e senza corrispettivo è finito.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 16, 2021, 20:58:19 pm
Cortesia non ci penso neppure, ma meglio non servirgli la "misoginia" su un piatto d'argento.
E' recente la denuncia della Valente che si è presentata in tribunale con la scorta, temendo assalti all'arma bianca di Cosimo (è scandaloso che la scorta venga concessa a queste tizie e non a chi ne ha bisogno).
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Agosto 17, 2021, 00:43:27 am
Ma quale "misoginia" ?
Vicus, odiare qualcuno è troppo impegnativo e faticoso, l'ho già scritto anni fa.
Perciò figurati...
Per il resto, anche a me piacerebbe un mondo privo di violenza, guerre, malattie e quant'altro, ma purtroppo così non è, perché il mondo è quello che è.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 17, 2021, 01:05:34 am
Ma dove ho detto che sei misogino? Semplicemente questi post si prestano a strumentalizzazioni, meglio non servirle su un piatto d'argento
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 17, 2021, 10:37:01 am
il fallimento della privatizzazione nella guerra

Nel pieno compimento dell’””ideologia di mercato”, secondo cui Stato = spreco  e Privato = efficienza,  il capo del Pentagono dell’epoca,  Donald Rumsfeld,  volle introdurre elementi di mercato nella guerra: usare il meno possibile le forze regolari di Stati (costose) e più possibile contractors, che fu il nome nobile per mercenari. “Li paghi solo quando ne  hai bisogno”, disse   Rumsfeld.  E  non erano inceppati da stupidi codice etici e  disciplinari,  potevano essere usati per ogni operazione sporca : più “resilienti” ed efficienti dell’esercito, dunque. Rumsfeld  chiamò la sua trovata Revolution in Military Affairs.  Sorsero grosse  ditte di militari private quotate in Borsa   di cui la più famosa è  la Blackwater; con un fatturato complessivo di 400 miliardi annui.

Già del 2016  –  leggo in un articolo di InsideOver – , 1 su 4 degli “uomini armati” che aveva gli scarponi a terra in Iraq e Afghanistan provenivano da appaltatori privati. Ma il contribuente, che invece attendeva il disimpegno delle truppe – iniziato il 15 febbraio 2019 in Afghanistan e non ancora pianificato per l’Iraq – non è mai stato messo al corrente di questa vera e propria guerra in “outsourcing“.

I mercenari, per lo più gente addestrati nei corpi speciali,   con alti stipendi, hanno prodotto al demoralizzazione dei soldati regolari, dalle paghe magre e disciplina dura. Ma non se ne è preso atto fino ad oggi.

La UE  ha applicato la privatizzazione a suo modo, mandando in Afghanistan miriadi di ONG “umanitarie” o assistenziali con il compito di assistere gli afghani nel rammodernare e riformare le loro istituzione (“medievali”)  secondo i modelli occidentali, insomma di insegnargli la civiltà, specie nell’”emancipazione delle donne”.   I membri delle ONG, forniti di indennità doviziose,  andavano per sei mesi nel paese  di cui non conoscevano nulla, e quando avevano imparato qualcosa, la loro missione finiva e i venivano sostituiti da nuovi arrivati. Basti pensare che all’Italia – con la magistratura  Palamara che ha – fu affidata  la riforma del sistema giudiziaria: decine di giudici nostri, distaccati in missione con gli emolumenti grassi, hanno fatto soldi così’.  Il sistema giudiziario afgan  non se  n’è giovato. Invece l ’emancipazione  delle donne fu gestita dalle ONG stipendiate segnò  un indubbio successo nel senso che, per servire gli stranieri in grado di pagare bene,  comparvero  frotte di prostitute cinesi  dalla gonna con lo spacco  e locali notturni dove si bevevano alcolici,  cosa che  la popolazione locale (medievale) mancò di apprezzare come civiltà superiore..

https://www.maurizioblondet.it/afghanistan-il-fallimento-della-privatizzazione-nella-guerra/?utm_medium=push&utm_source=onesignal&utm_campaign=push_friends
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: KasparHauser - Agosto 18, 2021, 09:59:37 am
Della serie giornalisti non ci improvvisa. Mettete a confronto il pezzo di Uriel Fanelli https://urielfanelli.altervista.org/keinpfusch/ancora-afghanistan-ma-la-prossima-volta/2021-08-17/ con quello di Domenico Quirico https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/biden-badoglio-fuga-afghana-domenico-quirico-ldquo-279987.htm (che io non conosco e scrive per un giornale che non rispecchia le mie idee).
Alla fine ognuno è libero di scrivere ciò che vuole, ma poi la profondità di analisi si vede quando chi scrive lo fa di mestiere (questo non sempre è vero).
Ma forse senza farla troppo lunga, sono semplicemente d'accordo con uno e dissento dall'altro.

Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 18, 2021, 10:42:50 am
Il solito Roberto Saviano ha appena scritto su "Repubblica" (de che?) un articolo in cui accusa i Talebani di essere i nuovi narcos (e quindi bene hanno fatto gli americani ha combatterli in tutti questi anni e - per inciso - ad invadere l'Afghanistan). Forse dimentica che l'export della droga dall'Aghanistan è aumentato a dismisura proprio nel corso dell'occupazione occidentale e che è stato il deprecatissimo Omar ad ordinare la distruzione delle coltivazioni di oppio prima dell'invasione americana e che nel 2000, proprio grazie al governo dei Talebani, la produzione di oppio in Afghanistan era scesa praticamente a zero. L'ineffabile Saviano si è subito preoccupato di delegittimare il governo dei Talebani appena insediatosi, dimenticandosi che forse avrebbe dovuto inventarsene un'altra più credibile, di causa di delegittimazione.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 18, 2021, 16:15:48 pm
Saviano si è perso decenni di inchieste sui finanziamenti di vari governi col traffico di stupefacenti, dal Vietnam ad oggi
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Agosto 18, 2021, 16:17:50 pm
Saviano si è perso decenni di inchieste sui finanziamenti di vari governi col traffico di stupefacenti, dal Vietnam ad oggi

E si vede dall'articolo (idiota) che ha scitto oggi su Repubblica (de che?).
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 18, 2021, 17:45:29 pm
La Repubblica delle donne
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Agosto 20, 2021, 11:49:05 am
Sconfitta in Afghanistan? No non c’è interesse per restarci
Pubblicato il 16 agosto 2021 alle 21:08
nella sfera Sovranità Popolare la rivista
La NATO sconfitta in Afghanistan? No non c’è più nessun interesse economico e politico per restarci
L’Afghanistan da 50 anni è un Narco-Stato servo delle industrie farmaceutiche e della criminalità organizzata
In Afghanistan non ci sono giacimenti di petrolio ma resta un’area di interesse geopolitico per il controllo, il trasporto e la commercializzazione delle risorse energetiche dell'area del Caspio. La terra dei Talebani è perciò un corridoio molto importante. Forse non è un caso che da tempo si stia combattendo sul suo territorio una guerra molto strana, in cui i paesi della Nato si sono lanciati all'indomani degli attentati di New York e Washington.
Quale è il tesoro del Caspio?
Nel sottosuolo di Uzbekistan, Turkmenistan, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan c'è il 31% del fabbisogno mondiale di petrolio e gas. Per le compagnie petrolifere è al momento la più grande frontiera esplorativa dopo il Mare del Nord. Un tesoro immenso con un solo problema da risolvere: la distanza dai mercati. Secondo gli esperti, l'impatto del petrolio del Caspio sul mercato internazionale si farà sentire tra 2/4 anni. Chi controllerà l'estrazione e il trasporto degli idrocarburi dell'Asia post sovietica, disporrà di un potere enorme.

Un gioco a tavolino ma anche sulla terra dei Talebani.
Chi sono i paesi che contendono il tesoro del Caspio?

Sono i soliti noti: Russia, USA e Iran. Mosca vorrebbe che il petrolio del Caspio passasse attraverso gli oleodotti che dalla Russia arrivano fino al Mar Nero. Teheran si offre come terra di passaggio di nuovi oleodotti. Gli Usa vogliono costruire una nuova pipeline per “bypassare” l’Iran, ultimo paese canaglia della lista stilata dagli USA nel 1991. Da un po’ di tempo ci sono cambiamenti importanti, gli Usa giocavano questa partita a distanza, pur avendo una presenza militare e logistica in Afghanistan ma le carte in tavola oggi sono diverse, gli USA stanno tendando di portare le proprie truppe in Uzbekistan e Tagikistan, a questo punto l’Intelligence americana suggerisce di abbandonare la terra dei Talebani, troppo faticoso, dispendioso e complesso controllare quanto accade nel Caspio restando in Afghanistan, meglio agire a favore di quasta nuova politica dalle nuova basi dove non sembra non esistere ancora una reale e concreta opposizione politica ai progetti degli USA.

Come per il gioco degli scacchi, il turno per la propria mossa passa alla Russia, in concomitanza dell’avanzata dei Talebani in Afghanistan, il 6 agosto, pochi giorni fa, si sono concluse le esercitazioni militari denominate SUD2021 a cui hanno partecipato militari sovietici e reparti degli eserciti Uzbeki e Tagiki.

ll Tagikistan, in quanto membro dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO), è tenuto a presentare alla CSTO la richiesta per un eventuale dispiegamento di truppe straniere. L’Organizzazione dovrà poi valutare se approvarla o meno. Per quanto riguarda l’Uzbekistan, è rilevante sottolineare che la Nazione, molto recentemente, ha approvato una legge che vieta la creazione di basi militari straniere sul proprio territorio. Altrettanto importante è tenere a mente la stretta cooperazione che lega l’Uzbekistan alla Russia, aspetto che, a detta degli analisti, ridurrebbe notevolmente la probabilità che gli USA dispieghino le proprie truppe nel Paese.

Scacco matto, la mossa sovietica ha chiuso per ora la partita.

Perché l’Afghanistan è un Narco-Stato servo delle industrie farmaceutiche e dei narco-trafficanti?

Dal 1990 l'Afghanistan è il primo produttore mondiale di oppio, il 90% dell'eroina (460 tonnellate) nei mercati mondiali proviene infatti da questo paese, generando un profitto totale di 58 miliardi di dollari, di cui solo 1,2 rimangono ai coltivatori e trafficanti afghani.

Nonostante il paese sia il principale produttore mondiale di oppio, gran parte dei traffici vengono gestiti dai paesi limitrofi (Iran, Pakistan e Tajikistan), che risultano essere anche quelli in cui avvengono il maggior numero di sequestri. L’oppio, coltivato nel paese e trasformato in eroina, viene quindi distribuito e venduto al di fuori di  questa regione attraverso due direttrici principali, la rotta Nordica e quella Balcanica, che collegano l’Afghanistan alla Russia e all’Europa dell’ovest. Ci sono però anche altri mercati in cui l’oppio afghano si sta espandendo, ossia la Cina, il sud-est asiatico e l’Australia.

Da sempre l’industria farmaceutica, meglio conosciuta come Big Pharma produce alcune decine di medicamenti a base di oppiacei e gli stessi sono venditi negli USA ad ogni angolo delle strade ma qualcosa non funziona più, la diffusione capillare e i decessi hanno fatto scattare l’allarme.

Il governo degli Stati Uniti non tiene traccia dei tassi di morte per ogni farmaco. Tuttavia, il National Center for Health Statistics (NCHS) presso i Centers for Disease Control and Prevention raccoglie informazioni sui decessi che coinvolgono molti dei farmaci più comunemente usati e disponbili fino al 2019 in un database pubblico, chiamato CDC Wonder.

Numero dei decessi per overdose di droga negli USA
Foto 1 - Numero dei decessi per overdose di droga

Big Pharma da circa 24 mesi subisce pressioni politiche, giuridiche ed al termine di un lungo patteggiamento, per evitare le aule del tribunale ha accettato il pagamento di 573 milioni di dollari (472 milioni di euro) a 47 stati Usa per il ruolo avuto nel promuovere le vendite degli antidolorifici oppiacei della Purdue Pharmàs OxyContin e di altre case farmaceutiche, che hanno causato la morte di oltre 450 mila persone negli ultimi due decenni.

Contemporaneamente alle pressioni politiche Big Pharma deve fare i conti con i militari USA in Afghanistan e teme di perdere la materia prima.

Alla fine del 2017, i comandanti militari statunitensi in Afghanistan hanno lanciato l'operazione Iron Tempest, una serie di attacchi aerei con bombardieri B-52, F-22 Raptor e altri aerei da guerra. L'obiettivo è quello di distruggere una rete di laboratori clandestini per la produzione di oppio che, secondo i militari statunitensi, stava contribuendo a generare 200 milioni di dollari all'anno per i talebani.

Ma nel giro di un anno, l'operazione Iron Tempest si spegne. Molti dei laboratori sospetti si rivelarono essere vuoti e con pareti di fango. Dopo più di 250 attacchi aerei, l'esercito americano ha concluso che era uno spreco di risorse continuare a far saltare obiettivi inutili con aerei avanzati e munizioni a guida laser.

La guerra alla droga che non c’è mai stata e uno degli eserciti più ben armati al mondo, scappano dall’Afghanistan

sopraffatti dall'oppio.

La domanda è dobbligo Big Farma ha ancora degli interessi per il poppy in Afghanistan?

Memory

La guerra alla droga compie 50 anni, ha inizio il 17 giugno 1970 quando l'allora presidente USA Richard Nixon convocò la stampa e seriamente annunciò: "Il nemico numero uno è l'abuso di droga. Da oggi lanceremo un'offensiva per troncare i legami con i problemi creati dalle fonti di offerta". Il messaggio è chiaro. Affrontava la storia di migliaia di reduci dai fronti di guerra che tornavano a casa dipendenti dall'eroina. Giovani neanche ventenni, raccolti in ogni angolo del paese, spediti a a combattere una guerra che avevano visto solo da lontano. Mesi di battaglie, scontri, imboscate, malattie. Una follia.

Parte della stampa internazionale dedica una ampia analisi ed è il via alla più lunga guerra nella storia degli Usa, poi rilanciata da Ronald Reagan e da sua moglie Nancy.

Da allora la guerra alla droga più che frenare il consumo creò le basi del narco-traffico, sconvolse le economie dei paesi produttori, eliminò lavoro e soldi a decine di migliaia di contadini, costringendo interi paesi in una spirale di violenza che continua ancora oggi, anzi più forte di prima. "L'unica maniera reale, concreta per chiudere con l'eroina", spiegò Nixon, "è bloccare la produzione d'oppio".

Fonte

UNITED NATIONS OFFICE ON DRUGS AND CRIME, Vienna, World Drug Report 2015

The Golden Age of Drug Trafficking/ How Meth, Cocaine, and Heroin Move Around the World | VICE News copia

SWP Research Paper, 2011

Robert K. Schaeffer Understanding Globalization The Social Consequences of Political, Economic, and Environmental Change.pdf

The Globalization of Crime UNODC

Global Afghan Opium Trade 2011

Afghanistan opium survey 201

https://sfero.me/article/sconfitta-afghanistan-no-non-c-interesse?fbclid=IwAR1ra9UMqyudZNO0Uzb6sCId7k56_XamE-HWFAgrmeBdXfOhFGEgW04EXSI
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Caiovaleriocatullo - Agosto 22, 2021, 19:33:39 pm
Quella che Giulietto Chiesa chiamava "La guerra infinita" è finita grossomodo l'anno scorso, con l'eliminazione di Soleimani. Per gli Stati Uniti è di primario interesse esercitare un controllo pressante sul Medio Oriente, non tanto e non solo per l'accesso al petrolio, al gas del Qatar, per il controllo sul terrorismo internazionale. L'obiettivo più importante era la costruzione di un argine militare alle possibilità di espansione, sia commerciali sia militari, cinesi. Dopo il 1991, la Cina era rimasta l'ultima minaccia alla supremazia economica e militare statunitense e occidentale latu sensu. La pericolosità della Cina ha radici lontane, di cui il maoismo è solo l'ultimo frutto. L'Impero della dinastia Qing era stato la più grande potenza economica e demografica del mondo e per questo divenne bersaglio delle mire militari inglesi a più riprese, a partire dalle guerre dell'oppio fino alla rivoluzione xinhai, la quale dovette tutto al sostegno culturale ed economico dell'occidente. Fino alla morte di Soleimani l'unica strategia degli Stati Uniti era stata l'imperialismo totale attraverso una guerra mondiale permanente esercitata come forza di polizia globale e retta dalla supremazia militare. La morte di Soleimani è solo il primo effetto di una virata strategica degli Stati Uniti, che segna una sorta di passaggio alla maturità che si esprime anche nella svolta dem della nazione alle elezioni politiche. In tempi di guerra fredda e psyop, gli Stati Uniti si pongono il compito di passare dalla strategia imperialista a quella imperiale, perché considerano il loro impero mondiale come un'unità realizzata, garantita dalla supremazia militare sul mondo. La strategia imperiale comporta l'adozione di un controllo diretto delle popolazioni assoggettate: non si dovrà contrastare la Cina con le truppe stanziate in Medio Oriente, dove comunque il pronto intervento militare è garantito dalla presenza di Israele, ma con la supremazia mentale. Il punto è fare in modo che la democrazia 2.0, coincidente con la guerra delle informazioni e del controllo psicologico, si attivi come modello unico mondiale, generando una resistenza delle popolazioni mediorientali contro le penetrazioni cinesi, ed espandendo il campo fisico di mezzi per la guerra informatica contro Cina e Russia. Uccidere Soleimani era la mossa giusta per incrinare l'immagine della teocrazia iraniana e recidere il contatto emotivo dei governati con i governanti. La seconda fase della strategia doveva consistere nel ritiro delle truppe dalle aree in questione, compreso l'Afghanistan. Anche in questo caso la scelta è stata calcolata e fredda, tutt'altro che soggetta agli arbitri di questo o quel politico: ci ha lavorato l'intelligence, forse per anni. La bomba mediatica che è esplosa sulla vicenda, insieme con l'incredibile presa repentina del potere da parte dei talebani, sposterà tutta l'attenzione pubblica mondiale sull'esigenza di una salvaguardia dei diritti umani e democratici: i talebani non riusciranno mai a governare, perché il popolo afghano si erge nella sua innocenza, forte di tutte le attenzioni della comunità internazionale, senza assoggettarsi e senza combattere. Si tratta di insinuare un controllo sull'area attraverso l'informazione digitale, coordinata sulla base di tecnologie di intelligence artificiale il cui controllo è pienamente in mani statunitensi. I talebani dovranno scegliere se adattarsi e modernizzarsi o fallire e diventare "vecchi" in poco tempo. In quest'ottica, gli Stati Uniti hanno deciso di lasciare il controllo su quelle aree all'alleato turco, che già da un anno si prepara alla sua rinascenza ottomana, la quale non è altro che un servizio reso agli Stati Uniti, che possono tranquillamente controllare a distanza una lega di stati islamici guidata dai turchi e guadagnarsi così un argine definitivo e impenetrabile contro la Cina.

Sarebbe interessante approfondire il ruolo della Germania in questo gioco. Le relazioni fra Germania, Cina e Russia, recenti e passate, sono evidenti. Più oscuro, perché collegato al nazismo, è il rapporto della Germania con il mondo islamico e con il terrorismo.

Ovviamente il mondo si preoccupa principalmente dei diritti delle donne in Afghanistan... In realtà i rischi per le donne afghane sono minori rispetto a quelli per gli uomini. A torto o a ragione, le donne sono considerate un bene da avere in abbondanza: gli uomini no. Gli uomini verranno eliminati per ogni inezia, compreso l'aiutare le donne, le uniche che interessino alle associazioni umanitarie, a scappare. Alcuni saranno presi e mutilati per fare gli eunuchi. Per il mondo, però la vita femminile evidentemente vale di più.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Novembre 30, 2021, 14:42:22 pm
Ieri il Corriere della Sega ha pubblicato una foto di un neonato afgano tutto pelle ed ossa sul punto di morire di fame. Impressionante. Con la chiosa che il "malgoverno" dei Talebani è il responsabile della situazione. Ma si è dimenticato di aggiungere che i fondi che appartengono al governo afgano (e, si presume, al popolo afgano) sono stati congelati nelle banche occidentali e non sono pertanto disponibili neppure per alleviare la fame dei bimbi afgani. I quali conseguentemente possono anche crepare di fame finchè al potere ci sono i Talebani a Kabul. Per far cadere i Talebani (colpevoli di aver sconfitto e umiliato la superpotenza statunitense), allora va bene tutto. Anche ridurre i bambini afgani  a degli zombi in pelle ed ossa. Così i Talebani "imparano" a vincere le loro guerre invece di perderle come l'Occidente comanda. E come la santa causa della libertà e delle libertà femminili impone.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Dicembre 21, 2022, 13:54:50 pm
E' ufficiale: le ragazze in Afghanistan non potranno andare più all'Università. Questa la decisione espressa in un recente decreto ufficiale. Ovviamente, qui in questo Forum non si gioisce di certo e non si vuole certo gioire per la decisione. Qualcuno in cuor suo magari penserà che in fondo in fondo non sia un gran male visto che più studiano, più le femmine si rimbecilliscono e che nel mondo ci siano tragedie assai più gravi ed importanti. Ma questa è un'opinione minoritaria di qualcuno di noi. Di sicuro la maggior parte di noi non applaude a quello che è stato deciso in merito dal governo talebano. Tuttavia una riflessione qui si impone: quando in nome della "libertà delle donne afghane" o del desiderio di "dare un futuro alle generazioni femminili afghane" si vuole e si permette l'invasione di uno stato sovrano (e l'Afghanistan lo è, piaccia o non piaccia), lo si occupa per vent'anni e lo si bombarda alla cacchio perchè si vuole evitare il combattimento corpo a corpo perchè non si intende dare un dispiacere alle mamme americane che non vogliono che i loro figli arruolati nell'esercito USA si facciano la bua, cosa ci si aspetta che succeda quando le forze della resistenza all'occupazione occidentale riprendono il controllo del paese? Che si vendichino sulle donne afghane e sui loro diritti (compreso quello all'istruzione) in nome dei quali hanno dovuto subire l'invasione straniera, ovvio. E' un pò quello che accadde in Spagna dopo la sconfitta di Napoleone, quando gli spagnoli, riprendendo il controllo della loro terra, ripristinarono la Santa Inquisizione. Perchè ne erano affezionati? Proprio per niente. Semplicemente perchè era stata abolita dalle truppe di occupazione francesi e dal nuovo governo di Giuseppe Bonaparte messo in piedi dalle baionette dei granatieri napoleonici. Per rimarcare la ripresa della loro sovranità, gli spagnoli ripristinarono l'Inquisizione che era presente prima dell'invasione francese. Dieci anni dopo, gli stessi spagnoli l'abolirono. Un'osservatore straniero avrebbe potuto chiedere se ne fosse valsa la pena scatenare una rivolta di popolo in piena regola contro l'occupazione francese per poi fare quello che gli stessi francesi avevano già fatto. Qualsiasi spagnolo avrebbe risposto: "Sì, ne è valsa la pena: perchè dovevamo essere NOI ad abrogare la Santa Inquisizione, non degli invasori stranieri".  Stesso discorso vale per l'Afghanistan: negli anni '70 si vedevano le figlie dei capitribù recarsi all'Università di Kabul con le gonne sopra il ginocchio senza che nessun afghano si scandalizzasse. Chi può escludere che se si fosse lasciato in pace quel paese (che invece faceva gola alle "corporation" americane per la sua posizione strategica) le donne afghane e le loro figlie non avrebbero potuto continuare a studiare e andare all'Università? La verità è che l'Occidente, con la sua frenesia e la sua bramosia di esportare il suo "modello di sviluppo" ad altri popoli, ad altri paesi, ad altre culture che invece hanno valori differenti non farà altro che creare crisi di rigetto e reazioni violente delle quali faranno le spese non solo i cosiddetti "valori occidentali" ma anche le donne del posto che li hanno fatti propri sperando in un futuro migliore e che invece avranno, tranne forse pochissime, un futuro di precarietà, di sfruttamento e di perdità di identità come peraltro sta già accadendo in occidente per la maggior parte dei cittadini sia americani che europei. In Afghanista questo Occidente ha perso la partita e la sua crociata a favore delle donne. Il "maschilismo" degli afghani si è dimostrato più tenace, più resiliente e, in fondo, più vitale dei tanto esaltati valori occidentali che non esistono. La "civiltà del nulla", la "civiltà dell' hamburgher" si è rivelata una civiltà perdente dopo venti anni di inutile occupazione di un territorio asiatico tutto sommato marginale. Tra poco mostrerà il suo (inesistente) nerbo in Ucraina di fronte ai russi che invece sono disposti, come gli afghani, per quanto "maschilisti", a morire per i loro valori, questi sì davvero vitali. Certo, si dirà, anche gli ucraini sono disposti a morire. Ma gli ucraini muoiono al ritmo di 100 soldati al giorno perchè i russi non bombardano alla cazzo come gli americani ma sanno dove, come e chi colpire e quando. Per quanto tempo l'Ucraina potrà resistere, non si sa. Certamente non per vent'anni, come pure hanno resistito i talebani. Cederanno, alla fine dopo aver visto annientate le loro forze combattenti. E tutto ciò per aver creduto alle promesse USA. E, a questo proposito, gli americani hanno protestato con i talebani perchè non hanno mantenuto le loro "promesse", in sede di trattative, di permettere l'istruzione femminile. E quando mai gli americani hanno mantenuto le loro, di promesse? Ah già. mi ero dimenticato: loro sono i "democratici" . 
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Dicembre 21, 2022, 22:30:41 pm
Non è certo una perdita per l'umanità. Il ruolo PRIMARIO delle donne è fare figli per assicurare la continuità di un popolo, il resto possono benissimo farlo gli uomini e comunque è di gran lunga secondario
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Duca - Gennaio 02, 2023, 22:27:06 pm
Qualcuno in cuor suo magari penserà che in fondo in fondo non sia un gran male visto che più studiano, più le femmine si rimbecilliscono
Esatto, se vedessi come sono ridotte le nostre studentesse...
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Gennaio 03, 2023, 01:03:33 am
Esatto, se vedessi come sono ridotte le nostre studentesse...

Non volevo aggiungere questa cattiveria, ma l'ho fatto per onestà: tanto lo so che alcuni di noi queste cose le pensano veramente.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Gennaio 03, 2023, 02:01:49 am
Chi le pensa e chi le ha viste coi propri occhi
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Gennaio 03, 2023, 18:41:34 pm
Qualcuno in cuor suo magari penserà che in fondo in fondo non sia un gran male visto che più studiano, più le femmine si rimbecilliscono

Ah beh, questo è più che sicuro e non per niente ho ripetuto per anni quelle parole...
Certo, va pure detto che studiare troppo - specie nelle facoltà umanistiche - rimbecillisce anche un moltitudine di omuncoli, notoriamente impegnati a fare gli scendiletto delle femmine.
Nonostante ciò io son favorevole alle femmine nelle università, magari in classi separate, visto e considerato che la presenza femminile rincoglionisce totalmente una massa di appartenenti al sesso maschile, come li rincoglionisce la summenzionata presenza femminile nelle palestre dove si praticano le arti marziali (tipo il mio amato judo) e gli sport da combattimento (pugilato, kickboxing, MMA, etc).
Ti dirò di più: per me le femmine son libere di fare quello che gli pare, anche di girare in perizoma e reggiseno o nude; l'importante è che la finiscano di sfracellare quotidianamente i coglioni agli uomini, specie se bianchi, etero e occidentali.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Gennaio 03, 2023, 19:09:04 pm
Ah beh, questo è più che sicuro e non per niente ho ripetuto per anni quelle parole...
Certo, va pure detto che studiare troppo - specie nelle facoltà umanistiche - rimbecillisce anche un moltitudine di omuncoli, notoriamente impegnati a fare gli scendiletto delle femmine.
Nonostante ciò io son favorevole alle femmine nelle università, magari in classi separate, visto e considerato che la presenza femminile rincoglionisce totalmente una massa di appartenenti al sesso maschile, come li rincoglionisce la summenzionata presenza femminile nelle palestre dove si praticano le arti marziali (tipo il mio amato judo) e gli sport da combattimento (pugilato, kickboxing, MMA, etc).
Ti dirò di più: per me le femmine son libere di fare quello che gli pare, anche di girare in perizoma e reggiseno o nude; l'importante è che la finiscano di sfracellare quotidianamente i coglioni agli uomini, specie se bianchi, etero e occidentali.

Peccato che i Talebani abbiano deciso di non dare retta neppure a Frank! :D
Ragion per cui: via le femmine dall'Università di Kabul! Gli americani e l'Occidente protestano. E che vogliono fare? Invadere di nuovo?
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Gennaio 03, 2023, 19:20:10 pm
Ma infatti i talebani son più cattivi di me.  :cool2:
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Gennaio 05, 2023, 00:42:02 am
Ma infatti i talebani son più cattivi di me.  :cool2:


Detto da te è un gran bel riconoscimento! :lol:
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Duca - Gennaio 24, 2023, 00:44:09 am
Non volevo aggiungere questa cattiveria, ma l'ho fatto per onestà: tanto lo so che alcuni di noi queste cose le pensano veramente.
Non è cattiveria, è una constatazione... mediamente sono capre.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Gennaio 25, 2023, 02:34:59 am
Non è cattiveria, è una constatazione... mediamente sono capre.
Non me ne parlare, ogni volta che si accenna l'argomento vedo rosso. All'università ho visto capre imparare libri a pappagallo e prendere 30, con inflazioni dell'ego non immaginabili. Ma un prof. di un'altra università si lasciò sfuggire in un libro, che le donne sono spintea laurearsi per ridurre la popolazione. Anche se, per ovvi motivi, a procreare oggi sono solo le capre
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Gennaio 25, 2023, 12:56:34 pm
Non me ne parlare, ogni volta che si accenna l'argomento vedo rosso. All'università ho visto capre imparare libri a pappagallo e prendere 30, con inflazioni dell'ego non immaginabili. Ma un prof. di un'altra università si lasciò sfuggire in un libro, che le donne sono spintea laurearsi per ridurre la popolazione. Anche se, per ovvi motivi, a procreare oggi sono solo le capre

Quindi....i Talebani....c'è da capirli.... :D
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Gennaio 26, 2023, 08:08:52 am
Non li capisco ma è probabile che tra un secolo ci saranno più talebani che italiani. Intendo in Italia
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Gennaio 26, 2023, 10:01:56 am
Non li capisco ma è probabile che tra un secolo ci saranno più talebani che italiani. Intendo in Italia

Le femministe saranno contente.... :D
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Gennaio 26, 2023, 10:45:44 am
Molto. E felici di portare il velo come la loro maestra Boldrina
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Gennaio 26, 2023, 13:48:28 pm
Molto. E felici di portare il velo come la loro maestra Boldrina

Con i Talebani sarebbero capaci e disposte persino ad entrare in un harem. Puoi starne certo! :lol:
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Gennaio 26, 2023, 19:46:20 pm
Con i Talebani sarebbero capaci e disposte persino ad entrare in un harem. Puoi starne certo! :lol:
Non finisce sempre bene: è nota l'insofferenza delle nostre concittadine per le responsabilità e la routine coniugali, ma con i musulmani il ricatto del divorzio non funziona. Il resto è cronaca
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Gennaio 27, 2023, 01:37:50 am
Detto da te è un gran bel riconoscimento! :lol:


 :cool:
In compenso io son più grosso e più forte del talebano medio.  :cool2:
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Gennaio 27, 2023, 09:49:23 am

 :cool:
In compenso io son più grosso e più forte del talebano medio.  :cool2:

Ma saresti disposto a morire e a combattere per ben vent'anni pur di mandare a casa gli americani? Io avrei qualche dubbio!  :hmm:
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Gennaio 27, 2023, 18:30:42 pm
Massimo, io sono italiano non afgano, perciò è chiaro che la mia mentalità è diversa da quella dei talebani.
Bisognerebbe nascerci in quei luoghi per trovare la forza e il coraggio di farsi anche ammazzare in guerra.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Gennaio 27, 2023, 20:16:58 pm
Massimo, io sono italiano non afgano, perciò è chiaro che la mia mentalità è diversa da quella dei talebani.
Bisognerebbe nascerci in quei luoghi per trovare la forza e il coraggio di farsi anche ammazzare in guerra.
Certo, la differenza, anche culturale, tra Afghanistan ed Italia è abissale. Paesi duri e difficili generano uomini duri. Ma si può fare anche un'altra considerazione: in paesi del genere si è più disposti a rischiare la vita (e a perderla) appunto perchè si vive (male) lì. Un abitante della città di Sibari si recò a Sparta e notò che gli uomini spartani mangiavano solo della brodaglia immonda (anche se altamente proteica) e si dedicavano solo alle esercitazioni militari (il lavoro lo facevano le donne e gli iloti, cioè gli schiavi) e alla fine sentenziò: "Sfido che gli spartani sono bravi soldati: con la vita che fanno che paura possono avere della morte?. Dalle mie parti il più vigliacco preferirebbe morire cento volte piuttosto che fare una vita simile!". Questo è il punto.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Gennaio 27, 2023, 20:54:08 pm
Certo, la differenza, anche culturale, tra Afghanistan ed Italia è abissale. Paesi duri e difficili generano uomini duri. Ma si può fare anche un'altra considerazione: in paesi del genere si è più disposti a rischiare la vita (e a perderla) appunto perchè si vive (male) lì. Un abitante della città di Sibari si recò a Sparta e notò che gli uomini spartani mangiavano solo della brodaglia immonda (anche se altamente proteica) e si dedicavano solo alle esercitazioni militari (il lavoro lo facevano le donne e gli iloti, cioè gli schiavi) e alla fine sentenziò: "Sfido che gli spartani sono bravi soldati: con la vita che fanno che paura possono avere della morte?. Dalle mie parti il più vigliacco preferirebbe morire cento volte piuttosto che fare una vita simile!". Questo è il punto.

Massimo, queste per me sono ovvietà.
Quando non hai nulla non temi nulla.
E' quando hai qualcosa (o molto) da perdere che temi di perdere quel che hai.
Io sono nato nel 1971 (quindi una decina di anni dopo di te; o giù di lì), sicché son stato giovane in una parte di mondo e in un' epoca che per certi aspetti ritengo la migliore della storia.
Fossi (fossimo) nato (nati) in Afghanistan la mia (nostra) gioventù sarebbe stata una merda, per cui la differenza tra vivere e morire sarebbe stata molto più sottile.

Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Gennaio 27, 2023, 22:45:15 pm
In Occidente abbiamo gente che ha perso tutto ma non è disposta ad andare in guerra, sogna l'eutanasia. La differenza tra noi e loro è che noi siamo una civiltà morente, loro saranno anche pecorai ma non lo sono. Il processo si potrebbe invertire, ma non lo si fa e più passa il tempo più scarse sono le possibilità di salvare il nostro beneamato e un po' debosciato Paese
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Massimo - Gennaio 28, 2023, 01:12:12 am
In Occidente abbiamo gente che ha perso tutto ma non è disposta ad andare in guerra, sogna l'eutanasia. La differenza tra noi e loro è che noi siamo una civiltà morente, loro saranno anche pecorai ma non lo sono. Il processo si potrebbe invertire, ma non lo si fa e più passa il tempo più scarse sono le possibilità di salvare il nostro beneamato e un po' debosciato Paese
Dillo più chiaramente: l'Occidente ha perso vitalità, perchè una società che si organizza attorno al mercato, alla produzione, al consumo, che mercifica ogni cosa, anche e soprattutto le persone, chiamate appunto "risorse umane", che fa dell'economia e della tecnologia i suoi punti di assoluto riferimento e che idolatra lo Sviluppo e la Competibilità come le nuove divinità e i suoi nuovi feticci non può produrre valori e non è in grado di produrne. Laddove invece in Afghanistan, ma anche in Russia esistono valori, magari obsoleti e aberranti ai nostri occhi ma che motivano alla lotta e al sacrificio. Per questo sono convinto che, dopo i Talebani, sarà Putin e con lui la Russia a vincere la guerra.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Frank - Gennaio 28, 2023, 10:59:14 am
In Occidente abbiamo gente che ha perso tutto ma non è disposta ad andare in guerra, sogna l'eutanasia. La differenza tra noi e loro è che noi siamo una civiltà morente, loro saranno anche pecorai ma non lo sono. Il processo si potrebbe invertire, ma non lo si fa e più passa il tempo più scarse sono le possibilità di salvare il nostro beneamato e un po' debosciato Paese

Tu ci andresti in guerra ?
Io dico di no.
Tra il dire e il fare ci passa di mezzo l'oceano atlantico.
Dirò di più: nessuno degli utenti di questo forum, come di altri spazi virtuali dove si trattano questi argomenti, sarebbe disposto a rischiare la propria vita in qualche guerra di merda.
Altro discorso è per chi nasce nella merda, in paesi di merda, come l'Afghanistan.
Quando non hai avuto nulla dalla vita, morire per qualcosa è molto più facile che vivere per niente.
Fossero nati qui, in questa parte di mondo, gli afgani sarebbero uguali non solo agli occidentali, ma anche a tanti popoli dell'Europa dell'est, che nei fatti non sono affatto diversi da quelli occidentali.
Per esempio: quanti, in Ungheria, sarebbero disposti a morire in guerra ?
E in Slovacchia ?
E in Repubblica Ceca ?
E in Albania ?
E in Moldavia?
E in Macedonia ?
E in Grecia ?


Citazione
Il processo si potrebbe invertire,

Come ?
Scrivendo su un forum ?
Oppure usando la bacchetta magica ?
Vicus, noi comuni mortali siamo niente di fronte a certi eventi.
Titolo: Re:In Afghanista trionfa il "maschilismo" dei Talebani
Inserito da: Vicus - Gennaio 28, 2023, 16:01:13 pm
Tu ci andresti in guerra ?
Posto che non ho detto che andrei in guerra, in Italia c'è gente che rischia la vita per una squadra di calcio, o addirittura chiede l'eutanasia ma alla guerra non andrebbe.
Credo dipenda anche da quanto uno tenga al proprio Paese, non ho l'età per la leva ma se una guerra potesse salvarlo non resterei dietro a uno schermo. E tu?