Forum sulla Questione Maschile

In rilievo => Osservatorio sul Femminismo => Osservatorio sui Femministi => Topic aperto da: Ethans - Luglio 23, 2011, 14:34:45 pm

Titolo: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 23, 2011, 14:34:45 pm
Ecco l'ennesima picchiata suicida di un maschio pentito del forum UAAR, tale Delfi68. Sentite che scrive:

"Il femminismo, quello vero è servito per liberare ed emancipare la donna.
Oltre una certa soglia, il feminismo duro e puro non ha più una sua ragione di esistere, ma la soglia di attenzione e perseveranza contro i rigurgiti dell'istinto sociale maschile a risospingere le donne due passi indietro non deve essere abbassata.

Per i pochi e rari casi di discriminazione o violenza delle donne sugli uomini, che io comunque ritengo sempre essere atti di vendetta per torti subiti, ci sono migliaia di attentati alle donne da parte di uomini rozzi, ignoranti e misogini.

Già in passato altri utenti hanno provato a misurare i fatti, e siamo sempre 1000 a uno a sfavore delle donne. Quindi a me piace poco ogni tentativo di voler enfatizzare rari casi di false denunce, di prevaricazioni femminili.

L'uomo, l'uomo di casa, spesso, è e resta il principale aguzzino delle violenze subite dalle donne.

Il femminismo è una sorta di superantibiotico di cui non abusare, nella lotta contro la malaria maschilista e misogina. Un antibiotico che deve sempre essere tenuto disponibile in un qualche cassetto sociale e ritirato fuori in caso di recrudescenza malevola dell'istinto da animale che spesso alberga tra le pieghe della società maschile."


Auguri ragazzi...

 :D :D :D :D

Fonte QUI (http://forum.uaar.it/viewtopic.php?f=4&t=6499&start=2205)
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Utente cancellato - Luglio 23, 2011, 15:27:44 pm
beh, questo parla del femminismo come un super-antibiotico che ha effetti collaterali quindi si rende conto degli effetti nocivi così come delle presenze di violenze femminili su uomini e donne.

se fosse più giovane,  sarebbe recuperabile.

peccato che abbia più di 40 anni e che scriva in un sito non proprio tollerante. 
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Massimo - Luglio 23, 2011, 15:28:37 pm
Ecco l'ennesima picchiata suicida di un maschio pentito del forum UAAR, tale Delfi68. Sentite che scrive:

"Il femminismo, quello vero è servito per liberare ed emancipare la donna.
Oltre una certa soglia, il feminismo duro e puro non ha più una sua ragione di esistere, ma la soglia di attenzione e perseveranza contro i rigurgiti dell'istinto sociale maschile a risospingere le donne due passi indietro non deve essere abbassata.

Per i pochi e rari casi di discriminazione o violenza delle donne sugli uomini, che io comunque ritengo sempre essere atti di vendetta per torti subiti, ci sono migliaia di attentati alle donne da parte di uomini rozzi, ignoranti e misogini.

Già in passato altri utenti hanno provato a misurare i fatti, e siamo sempre 1000 a uno a sfavore delle donne. Quindi a me piace poco ogni tentativo di voler enfatizzare rari casi di false denunce, di prevaricazioni femminili.

L'uomo, l'uomo di casa, spesso, è e resta il principale aguzzino delle violenze subite dalle donne.

Il femminismo è una sorta di superantibiotico di cui non abusare, nella lotta contro la malaria maschilista e misogina. Un antibiotico che deve sempre essere tenuto disponibile in un qualche cassetto sociale e ritirato fuori in caso di recrudescenza malevola dell'istinto da animale che spesso alberga tra le pieghe della società maschile."


Auguri ragazzi...

 :D :D :D :D

Fonte QUI (http://forum.uaar.it/viewtopic.php?f=4&t=6499&start=2205)


Auguri, coglione!
Ti auguro di trovare una donna emancipata che non si stufi ben presto di te e non ti sbatta
fuori di casa (tua!). Che non si annoi del tuo zerbinismo e del tuo maschiopentitismo e stanca
della tua condiscendenza per lei non ti voglia più neppure come cicisbeo e cavalier servente.
Ti auguro flessibilità e prontezza nel cogliere e soddisfare tutti i desideri di una donna, anche
i più insani e assurdi. Nel captare tutti i segnali di stanchezza di lei perchè tu abbia almeno il
buon senso e la dignità di tagliare la corda, prima di essere tu ricevere il benservito da lei.
Ti auguro di trovare un posto come galoppino e volontario (naturalmente non pagato) in un
centro antiviolenza o in una centrale femminista per espiare la colpa non emendabile di essere
nato maschio e per farti perdonare il crimine dell'appartenenza al genere maschile sfruttatore.
Ti auguro di non ritrovarti con un bel paio di corna in testa, spuntate a tua insaputa, mentre
magari eri così convinto di risparmiarti tale esperienza facendo il femminista e il maschio nuovo.
Ti auguro di non finire a far parte della mafia dei padri separati, destino per te abominevole e
che pensavi di scampare sperando di accontentare la compagna o moglie in tutto e per tutto.
Ma soprattutto ti auguro, in un ipotetico regime femminista, che ti accettino come membro
del Sonder Kommando, incaricato di eliminare i cadaveri di quelli che la pensano come noi. Non
per evitare la stessa fine, si capisce. Ma per ritardarla il più possibile. Alla fine, non servendo
più, sarai fatto fuori anche tu. Essendo, ovviamente, diventato inutile o superfluo.
Ti auguro sinceramente, e di cuore, tutto questo, caro coglione.
Da un un maschio NON pentito. Anzi, FIERO, di essere tale. E anche risvegliato.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: falseaccuse - Luglio 23, 2011, 15:43:17 pm
è gente con la sintomatologia del Venturik (http://2.bp.blogspot.com/-po4ItZnzFvI/TYvo27SZtFI/AAAAAAAAGCA/B0krNk9vV3o/s220/newb.JPG)  è gente incazzata col mondo, che a 40 anni non riesce a trovare lavoro e che quindi odia quell'ipotetica gerarchia patriarcale che gli hanno inculcato nel cervello i genitori 68ini: identifica il successo sociale con il maschio, per questo lo detesta visceralmente. è tutta gente fallita, che per quello che mi riguarda può tranquillamente essere soppressa; per il resto la mia idea l'ho espressa qui http://il-femminismo.blogspot.com/2011/05/i-travagli-del-maschiopentito-cose.html
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Rita - Luglio 23, 2011, 16:04:32 pm
è gente con la sintomatologia del Venturik (http://2.bp.blogspot.com/-po4ItZnzFvI/TYvo27SZtFI/AAAAAAAAGCA/B0krNk9vV3o/s220/newb.JPG)  è gente incazzata col mondo, che a 40 anni non riesce a trovare lavoro e che quindi odia quell'ipotetica gerarchia patriarcale che gli hanno inculcato nel cervello i genitori 68ini: identifica il successo sociale con il maschio, per questo lo detesta visceralmente. è tutta gente fallita, che per quello che mi riguarda può tranquillamente essere soppressa; per il resto la mia idea l'ho espressa qui http://il-femminismo.blogspot.com/2011/05/i-travagli-del-maschiopentito-cose.html

oddio.. nello specifico non è così: secondo me il tizio è profondamente maschilista (e infatti ha un seguito femminile  :lol: nel forum che lo adora e lo adula), e forse è anche abbastanza violento inside, per cui mi verrebbe da pensare che l'antibiotico nebulizzato a mo' di d.d.t. lo richiede e lo auspica a gran voce perchè sente che lui è un appartenente a quel genere di essere umano che, nelle condizioni giuste e senza controllo, diventa prevaricatore.

p.s.:  parlo per esperienza diretta di esame del Delfi-pensiero.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Jason - Luglio 23, 2011, 16:12:47 pm
Ecco l'ennesima picchiata suicida di un maschio pentito del forum UAAR, tale Delfi68. Sentite che scrive:

"Il femminismo, quello vero è servito per liberare ed emancipare la donna.
Oltre una certa soglia, il feminismo duro e puro non ha più una sua ragione di esistere, ma la soglia di attenzione e perseveranza contro i rigurgiti dell'istinto sociale maschile a risospingere le donne due passi indietro non deve essere abbassata.

Per i pochi e rari casi di discriminazione o violenza delle donne sugli uomini, che io comunque ritengo sempre essere atti di vendetta per torti subiti, ci sono migliaia di attentati alle donne da parte di uomini rozzi, ignoranti e misogini.

Già in passato altri utenti hanno provato a misurare i fatti, e siamo sempre 1000 a uno a sfavore delle donne. Quindi a me piace poco ogni tentativo di voler enfatizzare rari casi di false denunce, di prevaricazioni femminili.

L'uomo, l'uomo di casa, spesso, è e resta il principale aguzzino delle violenze subite dalle donne.

Il femminismo è una sorta di superantibiotico di cui non abusare, nella lotta contro la malaria maschilista e misogina. Un antibiotico che deve sempre essere tenuto disponibile in un qualche cassetto sociale e ritirato fuori in caso di recrudescenza malevola dell'istinto da animale che spesso alberga tra le pieghe della società maschile."


Auguri ragazzi...

 :D :D :D :D

Fonte QUI (http://forum.uaar.it/viewtopic.php?f=4&t=6499&start=2205)

Mi pare che qualcuno ci ha avuto a che fare con quel mentecatto ( no e poi dicono ai cattolici che sono mentecatti...se i cattolici sono mentecatti sta gente come la chiamano ? Schizofrenici ?)

Femminismo come antibiotico  :D :D :D :D :D :D :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
ci mancava solo questa.

Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Jason - Luglio 23, 2011, 16:13:09 pm
è gente con la sintomatologia del Venturik (http://2.bp.blogspot.com/-po4ItZnzFvI/TYvo27SZtFI/AAAAAAAAGCA/B0krNk9vV3o/s220/newb.JPG)  è gente incazzata col mondo, che a 40 anni non riesce a trovare lavoro e che quindi odia quell'ipotetica gerarchia patriarcale che gli hanno inculcato nel cervello i genitori 68ini: identifica il successo sociale con il maschio, per questo lo detesta visceralmente. è tutta gente fallita, che per quello che mi riguarda può tranquillamente essere soppressa; per il resto la mia idea l'ho espressa qui http://il-femminismo.blogspot.com/2011/05/i-travagli-del-maschiopentito-cose.html

Secondo me lui dentro è maschilista :D
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 23, 2011, 16:40:48 pm
parlo per esperienza diretta di esame del Delfi-pensiero.

Ma che dici Rita, Delfi è sempre stato il tuo fans n.1

 :P :D
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: GIUSTIZIALISTA - Luglio 23, 2011, 17:39:46 pm
è gente con la sintomatologia del Venturik (http://2.bp.blogspot.com/-po4ItZnzFvI/TYvo27SZtFI/AAAAAAAAGCA/B0krNk9vV3o/s220/newb.JPG)  è gente incazzata col mondo, che a 40 anni non riesce a trovare lavoro e che quindi odia quell'ipotetica gerarchia patriarcale che gli hanno inculcato nel cervello i genitori 68ini: identifica il successo sociale con il maschio, per questo lo detesta visceralmente. è tutta gente fallita, che per quello che mi riguarda può tranquillamente essere soppressa; per il resto la mia idea l'ho espressa qui http://il-femminismo.blogspot.com/2011/05/i-travagli-del-maschiopentito-cose.html

Un pò quello, un pò perchè sperano di arruffianarsi con le donne (non sapendo che invece è una tattica che non rende), perchè quello che diciamo noi è socialmente (in questa società superipocrita) scomodo e non ci mette in buona luce col sentire comune dei maschi tutti pedofili stupratori violenti ecc. (a me importa una sega se non ci mette un buona luce comunque).

PS il femminismo sarà un superantibiotico...................... ma lui è un superemetico..................
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: jorek - Luglio 23, 2011, 18:53:50 pm
per quanto mi riguarda la gente che parla cosi, che parla di antibiotici e vendette, è profondamente malata....andrebbe denunciata
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Cato - Luglio 23, 2011, 19:50:48 pm
Ultima frontiera:

http://www.facebook.com/pages/Collettivo-maschile-femminista-per-lauto-castrazione/244594732234807?sk=wall
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: ilmarmocchio - Luglio 23, 2011, 20:49:06 pm
L'utente uaar in questione è il classico maschietto che fa il femminista per raccattare qualcosa. In realtà rissaiolo e mammone, come sono tutti gli esemplari di quel genere. ha molte caratteristiche del MM ( maschio mammone ) , figura frequente specie nel sud italia, figlia di una concezione familistico-mafiosa della società.
pensa di dover difendere le femmine di famiglia dai bruti che gliele vogliono prendere, come se esse fossero oggetti, e non persone senzienti.
In genere è capace di imporsi solo con donne debioli e in realtà si fa raggirare dale madonnine vergini, ma lui non lo capirà mai, dara la rozzezza del suo cervello lavato a puntino.
In breve : un cane da guardia che spera di leccare qualcosa
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 23, 2011, 20:53:37 pm
Il nostro Delfi è sempre più convinto della sua tesi, infatti come un asino di fronte alla carota dice:


"L'uomo, mediamente ignorante e istintivamente misogino non si istruisce a parole, ma si addestra a bastonate.

Il femminismo e' semplicemente adeguato al male da combattere, laddove gli uomini sono mediamente piu' istruiti, esso non e' necessario in quanto gli uomini ci arrivano da soli a non comportarsi come delle bestie delle carverne..infatti in certi paesi civili il femminismo non e' mai nemmeno giunto.
Ma in italia, nei paesi latini e americofoni senza il femminismo le donne starebbero ancora li ad andare in bus, senza i diritti minimi e subordinate alla fortuna di trovare un marito almeno non manesco.

E' provato che gli uomini, senza leggi adeguate, tornato al tempo dei neanderthal. Quindi con le bestie si usa il bastone, con le persone i libri e il dialogo.

Qui in Italia, siamo cosi bestie da votare ancora partiti di estrazione cristiana..senza un potente moto femminista non avrebbero, le donne, ottenuto piu' che qualche calcio in culo e mandate ad abortire clandestinamente da mariti cattolici, o obbligate a tenersi e svezzarsi quanti figli l'uomo tigre avesse deciso.

Io di torti verso l'uomo medio italiano non ne ho visti..e se le mazzuolate prese in tribunale da mariti minchioni sono dei torti, vorrei ripensare a quali torti hanno sottoposto la moglie per portarla a divorziare incazzata nera...e le cronache ci dicono che le donne che si avviano al divorzio hanno sopportato delle scimmie, non degli uomini.

Chissa' perche' io ho divorziato molto serenamente e di comune accordo...e invece chissa' perche' maciomen dal calzino poltronato invece ha lasciato giu' la pelle in udienza..

Dai..dai..gli uomini che finiscono sfracellati in tribunale hanno semplicemente tirato troppo la corda, dimenticandosi che il femminismo e' passato di qua e ha ingenerato una legislazione protettiva per le donne..."


To be continued...

 :D :D :D :D
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: jorek - Luglio 23, 2011, 21:05:05 pm
Ultima frontiera:

http://www.facebook.com/pages/Collettivo-maschile-femminista-per-lauto-castrazione/244594732234807?sk=wall


ho visto che in un post c'è il like di gianni furlanetto.... :hmm:
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Stealth - Luglio 23, 2011, 21:54:57 pm
Ma voi avete proprio lo stomaco forte per frequentare certi forum di merda!
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 23, 2011, 22:10:16 pm
Ma voi avete proprio lo stomaco forte per frequentare certi forum di merda!

Ah io mi diverto da matti... una palestra per la vita, credimi...
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: ilmarmocchio - Luglio 23, 2011, 22:26:42 pm
Il nostro Delfi è sempre più convinto della sua tesi, infatti come un asino di fronte alla carota dice:


"L'uomo, mediamente ignorante e istintivamente misogino non si istruisce a parole, ma si addestra a bastonate.

Il femminismo e' semplicemente adeguato al male da combattere, laddove gli uomini sono mediamente piu' istruiti, esso non e' necessario in quanto gli uomini ci arrivano da soli a non comportarsi come delle bestie delle carverne..infatti in certi paesi civili il femminismo non e' mai nemmeno giunto.
Ma in italia, nei paesi latini e americofoni senza il femminismo le donne starebbero ancora li ad andare in bus, senza i diritti minimi e subordinate alla fortuna di trovare un marito almeno non manesco.

E' provato che gli uomini, senza leggi adeguate, tornato al tempo dei neanderthal. Quindi con le bestie si usa il bastone, con le persone i libri e il dialogo.

Qui in Italia, siamo cosi bestie da votare ancora partiti di estrazione cristiana..senza un potente moto femminista non avrebbero, le donne, ottenuto piu' che qualche calcio in culo e mandate ad abortire clandestinamente da mariti cattolici, o obbligate a tenersi e svezzarsi quanti figli l'uomo tigre avesse deciso.

Io di torti verso l'uomo medio italiano non ne ho visti..e se le mazzuolate prese in tribunale da mariti minchioni sono dei torti, vorrei ripensare a quali torti hanno sottoposto la moglie per portarla a divorziare incazzata nera...e le cronache ci dicono che le donne che si avviano al divorzio hanno sopportato delle scimmie, non degli uomini.

Chissa' perche' io ho divorziato molto serenamente e di comune accordo...e invece chissa' perche' maciomen dal calzino poltronato invece ha lasciato giu' la pelle in udienza..

Dai..dai..gli uomini che finiscono sfracellati in tribunale hanno semplicemente tirato troppo la corda, dimenticandosi che il femminismo e' passato di qua e ha ingenerato una legislazione protettiva per le donne..."


To be continued...

 :D :D :D :D

questo post di Delfi è particolarmente ributtante. Prende in giro persone che non conosce e che atrraversano tragedie esistenziali.
Il tutto per interpretare il maschio progredito, quando invece è solo un kapo.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 23, 2011, 22:30:41 pm
questo post di Delfi è particolarmente ributtante. Prende in giro persone che non conosce e che atrraversano tragedie esistenziali.
Il tutto per interpretare il maschio progredito, quando invece è solo un kapo.


Infatti, bisognerebbe andare sul forum UAAR in massa e cantargliele per bene...
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: ilmarmocchio - Luglio 23, 2011, 23:14:11 pm
Infatti, bisognerebbe andare sul forum UAAR in massa e cantargliele per bene...

vero. anche se mi sembra refrattario a qualsiasi ragionamento.
ottuso come un mattone
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 23, 2011, 23:20:33 pm
vero. anche se mi sembra refrattario a qualsiasi ragionamento.
ottuso come un mattone

In effetti gli altri sono più portati...
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: ilmarmocchio - Luglio 24, 2011, 00:41:06 am
In effetti gli altri sono più portati...

ad andare fuori strada :D
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 24, 2011, 00:47:16 am
ad andare fuori strada :D

spesso, spessissimo, sempre...

 :D :D :D :D
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Stealth - Luglio 24, 2011, 11:20:14 am
è gente con la sintomatologia del Venturik (http://2.bp.blogspot.com/-po4ItZnzFvI/TYvo27SZtFI/AAAAAAAAGCA/B0krNk9vV3o/s220/newb.JPG)  è gente incazzata col mondo, che a 40 anni non riesce a trovare lavoro e che quindi odia quell'ipotetica gerarchia patriarcale che gli hanno inculcato nel cervello i genitori 68ini: identifica il successo sociale con il maschio, per questo lo detesta visceralmente. è tutta gente fallita, che per quello che mi riguarda può tranquillamente essere soppressa; per il resto la mia idea l'ho espressa qui http://il-femminismo.blogspot.com/2011/05/i-travagli-del-maschiopentito-cose.html

E che è una sorta di invidia altrui pensi? :lol:
Scusa ma questa mi ricorda un po' l'etichetta di "sfigato e frustrato" che ci affibibamo a noi quando critichiamo il femminismo e l'opportunismo femminile. Inoltre se uno è incazzato col mondo perché non prendersela con la cultura dominante, quella femministica appunto?
Secondo me la questione è un'altra, si riconduce sempre nel gusto degli uomini a dare addosso agli uomini. Il maschio pentito è uno che vorrebbe "risaltare", essere "diverso". "Gli uomini fan tutti schifo tranne io che son figo" mi sembra sia il motto del maschio pentito.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Stealth - Luglio 24, 2011, 12:57:57 pm
Comunuqe l'Uaar, Unione Atei Agnostici Razionalisti, è il tipico movimento che si spaccia per "liberale e aperto al libero pensiero" ma in realtà è un accozzaglia di intolleranti moralisti bacchettoni bigotti che vorrebbero imporre il loro pensiero al mondo. Pensiero che poi di massimo è quello oggi prevalente nei media e nei posti di potere politico ed economico-finanziario.
Pubblicano una rivista, "L'Ateo" in cui espongono le loro posizioni, che altro non sono che una continua critica verso la religione, in particolare, ovviamente, il cattolicesimo. Sono animati soprattutto da un odio viscerale verso la religiosità altrui e verso la chiesa, come la maggior parte degli anticlericali del resto.
La solita merda odierna, insomma. E meno male che si definiscono "razionalisti"...
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: renato.dg - Luglio 24, 2011, 14:35:33 pm
ethans hai fatto proprio bene a riportarlo sul forum, tipico eclatante esempio di maschiopentitismo e maschitopentito attivista ( ci sono anche quelli che non dicono nulla e sono la maggioranza ma che sono femministi in tutto per tutto) che è incazzato quanto una femminista, uno stenta a credere che queste cose le abbia scritte un uomo eppure molti la pensano di fatto così anche senon lo dicono : donna = bene innocenza uomo = origine del male e colpevole.
Una cosa però penso, il maschio pentitismo non è irreversibile, ci si può pentire anche di essere stati dei maschi pentiti, perchè nella vita si può sempre cambiare, per cui penso che bisogna lavorare per cambiare le convinzioni di quanti piu uomini possibili(anche semolti rimarranno sempre dalla parte delle donne senza se e senza ma) perchè alla fine oggi esiste solo una cultura ossia quella femminista ed è naturale che molti conoscano una sola falsa  verità e dicano solo quella verità.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: GIUSTIZIALISTA - Luglio 24, 2011, 14:56:20 pm
per quanto mi riguarda la gente che parla cosi, che parla di antibiotici e vendette, è profondamente malata....andrebbe denunciata

non ti perità più di tanto.......... ci penserà la selezione naturale  :D :D
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: GIUSTIZIALISTA - Luglio 24, 2011, 14:58:25 pm
L'utente uaar in questione è il classico maschietto che fa il femminista per raccattare qualcosa. In realtà rissaiolo e mammone, come sono tutti gli esemplari di quel genere. ha molte caratteristiche del MM ( maschio mammone ) , figura frequente specie nel sud italia, figlia di una concezione familistico-mafiosa della società.
pensa di dover difendere le femmine di famiglia dai bruti che gliele vogliono prendere, come se esse fossero oggetti, e non persone senzienti.
In genere è capace di imporsi solo con donne debioli e in realtà si fa raggirare dale madonnine vergini, ma lui non lo capirà mai, dara la rozzezza del suo cervello lavato a puntino.
In breve : un cane da guardia che spera di leccare qualcosa

 :ok: :ok: ed aggiungo (come già detto precedentemente sopra): è una tattica che NON RENDE.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: GIUSTIZIALISTA - Luglio 24, 2011, 15:00:06 pm
Il nostro Delfi è sempre più convinto della sua tesi, infatti come un asino di fronte alla carota dice:


"L'uomo, mediamente ignorante e istintivamente misogino non si istruisce a parole, ma si addestra a bastonate.

Il femminismo e' semplicemente adeguato al male da combattere, laddove gli uomini sono mediamente piu' istruiti, esso non e' necessario in quanto gli uomini ci arrivano da soli a non comportarsi come delle bestie delle carverne..infatti in certi paesi civili il femminismo non e' mai nemmeno giunto.
Ma in italia, nei paesi latini e americofoni senza il femminismo le donne starebbero ancora li ad andare in bus, senza i diritti minimi e subordinate alla fortuna di trovare un marito almeno non manesco.

E' provato che gli uomini, senza leggi adeguate, tornato al tempo dei neanderthal. Quindi con le bestie si usa il bastone, con le persone i libri e il dialogo.

Qui in Italia, siamo cosi bestie da votare ancora partiti di estrazione cristiana..senza un potente moto femminista non avrebbero, le donne, ottenuto piu' che qualche calcio in culo e mandate ad abortire clandestinamente da mariti cattolici, o obbligate a tenersi e svezzarsi quanti figli l'uomo tigre avesse deciso.

Io di torti verso l'uomo medio italiano non ne ho visti..e se le mazzuolate prese in tribunale da mariti minchioni sono dei torti, vorrei ripensare a quali torti hanno sottoposto la moglie per portarla a divorziare incazzata nera...e le cronache ci dicono che le donne che si avviano al divorzio hanno sopportato delle scimmie, non degli uomini.

Chissa' perche' io ho divorziato molto serenamente e di comune accordo...e invece chissa' perche' maciomen dal calzino poltronato invece ha lasciato giu' la pelle in udienza..

Dai..dai..gli uomini che finiscono sfracellati in tribunale hanno semplicemente tirato troppo la corda, dimenticandosi che il femminismo e' passato di qua e ha ingenerato una legislazione protettiva per le donne..."


To be continued...

 :D :D :D :D

Dai ma non può essere vero questo qua. Io spero (PER LUI) che faccia finta.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Jason - Luglio 24, 2011, 19:12:50 pm
Ci sono novità Ethans ?
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Jason - Luglio 24, 2011, 19:13:22 pm
Comunuqe l'Uaar, Unione Atei Agnostici Razionalisti, è il tipico movimento che si spaccia per "liberale e aperto al libero pensiero" ma in realtà è un accozzaglia di intolleranti moralisti bacchettoni bigotti che vorrebbero imporre il loro pensiero al mondo. Pensiero che poi di massimo è quello oggi prevalente nei media e nei posti di potere politico ed economico-finanziario.
Pubblicano una rivista, "L'Ateo" in cui espongono le loro posizioni, che altro non sono che una continua critica verso la religione, in particolare, ovviamente, il cattolicesimo. Sono animati soprattutto da un odio viscerale verso la religiosità altrui e verso la chiesa, come la maggior parte degli anticlericali del resto.
La solita merda odierna, insomma. E meno male che si definiscono "razionalisti"...

10 minuti di applausi  :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping:
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 24, 2011, 19:29:18 pm
Ci sono novità Ethans ?

Eccovele servite su un piatto d'argento...  :D :D :D :D

"E' un falso che vi masturbate a vicendaa..ma cosi falso da vergogna.

La cassazione, più volte ha dichiarato che le visite ai figli non possono assolutamente subordinate al rispetto dei versamenti o di altri obblighi tra le parti: addirittura un padre che non prende i figli per il week end, conserva il diritto di prenderli il successivo..
Il coniuge che non versa passa guai finanziari..multe, sequestri, condanne..ma mai!..MAI ..gli si può opporre il non godimento dei figli.

La legge Italiana, molto avanzata in questo senso, mette in primissimo piano la stabilità psicologica dei piccoli, e non li permette come oggetto di ricatto. Anzi, la madre che si oppone alla visita paterna corre seri rischi..fino alla revoca dell'affido congiunto.

Poi l'affido congiunto consente al padre ogni controllo sui figli, persino sulle vaccinazioni da fare, scuole da frequentare, autorizzazioni sportive e ogni sacrosanta cosa.

Io non sono stato molte volte in linea con i pagamenti..a causa del lavoro ho stravolto ampiamente i calendari e la mia ex moglie non poteva fare un beneamato cazzo!

Dite delle Palle Mostruose, al fine di giustificare il vostro rancore, delle bugie che vengono svelate da qualunque fesso che sia un divorziato..

Citazione da: Toretto
se convivi e hai dei figli si applicano le stesse leggi sul matrimonio , in caso di separazione


..ma che cosa credi??? ..che puoi ficcare quel pisellino e fare il leoncino in casa assecondando le vostre inclinazioni neanderthaliane senza che poi ti si spacchi il culo con le leggi della civiltà???

Certo..se vuoi una donna e vuoi dei figli DEVI IMPARARE A STARE AL POSTO TUO! ..cioè al fianco..non davanti, ne sopra..sei esattamente tale e tanto quanto una donna: essere maschio non ti da nessun diritto aggiuntivo o comodità comportamentale in casa..

Le donne vi sbattono fuori a calci e vi rovinano a causa del vostro comportamento LO VUOI CAPIRE o no?
Hanno delle leggi che le tutelano proprio per questo, a botte non ce la farebbero, allora la società si è strutturata in modo legale per dare quella forza che a loro mancherebbe..

Inutile che recriminate..o vi spossate delle troie senza accorgervi che vi peleranno il culo, solo percheè certe donne abbindolano i ricchi che cercano conferme sulla loro mascolinità e superiorità selvatica..oppure delle brave ragazze, che aj loro, non capiscono che razza di trogloditi siete e pretendete poi di fare i padroni..in entrambi i casi passerete dei guai..

Pagate un sacco di soldi, cazzi vostri..evidentemente ne guadagnate bene, oppure la ex moglie con prole a carico sarebeb messa peggio di voi.
Purtroppo per voi funziona cosi: fai un figlio?..bene..mangerà lui e la madre anche la vostra porzione...
Evitare ciò? ..non sposarsi, o una volta sposati FARE DI TUTTO per far funzionare le cose, imparare a immedesimarsi in vostra moglie e aiutarla a non fare una vita di merda nella vostra ombra, esaltare le sue aspirazioni, sostenerla nei suoi sogni, farla sentire la padrona di casa e della sua vita..
Ma per voialtri la donna non sogna, non vive, non è una proprietà di se stessa ma vostra..un accessorio alla vostra vita, non una compagna con una sua propria strada.

Sui vostri forum deliranti parlate della donna come un'attrice di una rappresentazione: la famiglia. Con un copione che avete in mente solo voi..un copione fatto di stereotipi del secolo scorso, con le parole maschio, femmina, marito, moglie a demarcare ruoli e stati.

Non vi entra nell'anticamera del cervello che siamo due esseri umani..uno con il pisello e uno con la passerina ASSOLUTAMENTE UGUALI.
Minchioni come siete tirate in ballo i lavori da muratore che le donne non possono fare e altre cazzate che diversificano i sessi nelle loro caratteristiche fisiche. Dimenticandovi che ogni uomo ha differenti caratteristiche fisiche ma nessuna differenza di valore intrinseco.

Finchè non vi entrerà nella vostra testa di ciucci, che le donne sono esseri perfettamente identici agli uomini, anche se hanno le tette, sarete per sempre dei disadattati sociali..."


Maronna quanto si scalda questo qua, manco gli avessero toccato la famigghia  :D

Non capiscono che le leggi cosi protettive ci sono a causa loro!!! ..non a causa degli uomini ma in particolare degli uomini delle caverne, i misogini..è colpa vostra se le donne hanno strumenti forti. Non è colpa mia, ne di avaria, ne di damiano..siete voi trogloditi che ritenete le donne degli esseri inferiori e le avete oppresse ad aver causato una sorta di immunizzazione sociale...

Vi volete mimetizzare tra noi uomini normali e sollevate eccezzioni che giustamente applicate a uomini normali sarebbero forse ingiuste, ma il vostro è un mimetismo oramai svelato da tempo..non siamo tutti uomini uguali, voi siete peggio, e quelle leggi sono state fatte per proteggere le donne da voi..non tirate in ballo anche noi, anche gli uomini normalmente evoluti..quelle leggi che citi non riguardano questi, ma solo voi.

Siete malati..siete indietro con l'evoluzione, almeno quella sociale, e siete nella società..bisogna proteggere le donne da voi..lo capisci? o vuoi che te lo spiego più chiaramente?
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Stealth - Luglio 24, 2011, 19:32:36 pm
E' prevista l'ambulanza nei forum?
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Jason - Luglio 24, 2011, 19:32:59 pm
Quindi le leggi contro gli uomini sarebbero state scritte per colpa di quelli come noi ?  :doh: :doh: :doh: :doh: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Ci mancava solo questa  :D :D :D :D :lol: :lol: :lol: :lol:

Se c'erano solo uomini maschio pentiti come quello immagino cosa sarebbe successo...

Ringrazia quel delfi da parte mia...che mi sta rallegrando ancora di più la giornata  :D

PS ma questo qui ha mai divorziato per parlare in quel modo ?
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 24, 2011, 19:37:18 pm
Quindi le leggi contro gli uomini sarebbero state scritte per colpa di quelli come noi ?  :doh: :doh: :doh: :doh: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Ci mancava solo questa  :D :D :D :D :lol: :lol: :lol: :lol:

Se c'erano solo uomini maschio pentiti come quello immagino cosa sarebbe successo...

Ringrazia quel delfi da parte mia...che mi sta rallegrando ancora di più la giornata  :D

Che poi non hai letto tutto il 3D... c'è da farsi venire il mal di pancia... ci sono due 3D per la verità... mazzate a non finire, consiglio vivamente a tutti una lettura approfondita per farsi un'idea di quanto lavoro ci sia ancora da fare...

 ;)
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Jason - Luglio 24, 2011, 19:40:31 pm
Che poi non hai letto tutto il 3D... c'è da farsi venire il mal di pancia... ci sono due 3D per la verità... mazzate a non finire, consiglio vivamente a tutti una lettura approfondita per farsi un'idea di quanto lavoro ci sia ancora da fare...

 ;)

No aspè, Può leggere solo chi  è iscritto.

Se hai tempo allora postaci qualche perla, se non ti spiace  ;) ;) ;)

Si concordo con te, c'è ancora molto lavoro da fare, anche se con questo ho imparato un'altra cosa : non è vero che solo i cattolici possono essere intolleranti, anche questa gente ci mette del suo .
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 24, 2011, 19:43:26 pm
No aspè, Può leggere solo chi  è iscritto.

Se hai tempo allora postaci qualche perla, se non ti spiace  ;) ;) ;)

Si concordo con te, c'è ancora molto lavoro da fare, anche se con questo ho imparato un'altra cosa : non è vero che solo i cattolici possono essere intolleranti, anche questa gente ci mette del suo .

Non fare di tutta l'erba un fascio... certo c'è molta gente come il nostro Delfi che spera ancora nel Sol dell'Avvenire, ma ci sono anche persone (tra cui anche alcuni moderatori) che stanno iniziando a comprendere lo stato delle cose, solo che per timore e soprattutto per il ruolo che ricoprono sul forum hanno un pò di paura ad esporsi in prima persona (e io li posso anche comprendere in tal senso).

Cmq se ti iscrivi e fai una mini presentazione puoi sbirciare tranquillamente tutti i 3D sul femminismo... nel caso fammi un fischio che ti dò i link...

 ;)
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Jason - Luglio 24, 2011, 19:49:16 pm
Non fare di tutta l'erba un fascio... certo c'è molta gente come il nostro Delfi che spera ancora nel Sol dell'Avvenire, ma ci sono anche persone (tra cui anche alcuni moderatori) che stanno iniziando a comprendere lo stato delle cose, solo che per timore e soprattutto per il ruolo che ricoprono sul forum hanno un pò di paura ad esporsi in prima persona (e io li posso anche comprendere in tal senso).

Cmq se ti iscrivi e fai una mini presentazione puoi sbirciare tranquillamente tutti i 3D sul femminismo... nel caso fammi un fischio che ti dò i link...

 ;)

No no per carità non volevo generalizzare, anche perchè una vecchia conoscenza del forum, silverback , è agnostica, eppure  ... :cool:

Se è vero che molta gente sta iniziando a comprendere lo stato delle cose, non può che farmi piacere.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 24, 2011, 19:51:42 pm
No no per carità non volevo generalizzare, anche perchè una vecchia conoscenza del forum, silverback , è agnostica, eppure  ... :cool:

Se è vero che molta gente sta iniziando a comprendere lo stato delle cose, non può che farmi piacere.

Bisogna insistere, briciola su briciola...

Noioso lo so, ma allo stato dell'arte non vedo alternative...
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Jason - Luglio 24, 2011, 20:06:03 pm
Bisogna insistere, briciola su briciola...

Noioso lo so, ma allo stato dell'arte non vedo alternative...

Neanche io.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 24, 2011, 21:35:06 pm
Continua il delirio del nostro novello Don Chisciotte nel tentativo di difendere l'indifendibile:

Citazione da: Toretto
Del resto continui a ripetere le solite 4 parole


...non è vero. vedo che sei incline alla menzogna, d'altronde non potrebbe essere differente..

Hai mentito, sostenendo che le mogli possono usare i figli, non facendoteli vedere se non paghi.

Tenendo buono questo caposaldo, ogni altra disamina è inutile: manca il presupposto di onestà intellettuale.

L'unica alternativa alla disonestà, è il vizio di mente..

Decidi un po tu, preferisci malato di mente o bugiardo?


Citazione da: Toretto
Ora, lo sai che la nostra corrente di pensiero è molto giovane, si ? E che questo problema che noi poveri trogloditi contestiamo esiste da almeno 15 anni qui in italia ? Quindi com'è possibile che le leggi a tutela della donna esistono per colpa nostra , se l'antifemminismo non esisteva manco prima di suddette leggi?

...che sciocchino... proprio ti piace consegnarmi la pistola carica per spararti nei coglioni... sai perchè le vostre organizzazioni sono recenti? perchè prima non esistevano possibilità per le donne di farvi un culo cosi!!

Prima eravate i padroni della tana, leggi e società stavano dalla vostra parte, che bisogno c'era di unirsi in gruppi di Neanderthal?

Adesso siete ben identificati, le vostre colpe note, i vostri reati chiariti..e quindi le leggi cercano di tenervi il più buoni possibile...


Lo trovo agghiacciante...   :D :D :D :D
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Jason - Luglio 24, 2011, 21:37:06 pm
Continua il delirio del nostro novello Don Chisciotte nel tentativo di difendere l'indifendibile:


...non è vero. vedo che sei incline alla menzogna, d'altronde non potrebbe essere differente..

Hai mentito, sostenendo che le mogli possono usare i figli, non facendoteli vedere se non paghi.

Tenendo buono questo caposaldo, ogni altra disamina è inutile: manca il presupposto di onestà intellettuale.

L'unica alternativa alla disonestà, è il vizio di mente..

Decidi un po tu, preferisci malato di mente o bugiardo?


...che sciocchino... proprio ti piace consegnarmi la pistola carica per spararti nei coglioni... sai perchè le vostre organizzazioni sono recenti? perchè prima non esistevano possibilità per le donne di farvi un culo cosi!!

Prima eravate i padroni della tana, leggi e società stavano dalla vostra parte, che bisogno c'era di unirsi in gruppi di Neanderthal?

Adesso siete ben identificati, le vostre colpe note, i vostri reati chiariti..e quindi le leggi cercano di tenervi il più buoni possibile...


Lo trovo agghiacciante...  :D :D :D :D

Vostre colpe, vostri reati...sarà mica una donna questo ? :w00t:

Poi quali sarebbero i reati ? Non mi risulta che la libertà di opinione sia un reato.
 
Non è che questo in realtà è un fascistone infiltrato ?

Poi ancora: ma almeno sta argomentando contro quell'utente che gli ha detto "ripeti sempre le solite parole" ?
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 24, 2011, 21:41:05 pm
ma almeno sta argomentando contro quell'utente che gli ha detto "ripeti sempre le solite parole" ?


Argomentare lui qui? Ma dai, non scherzare...

 ;)
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Stealth - Luglio 24, 2011, 21:49:24 pm
non è vero che solo i cattolici possono essere intolleranti, anche questa gente ci mette del suo .

E' questa gente ad essere la più intollerante.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Nemo90 - Luglio 24, 2011, 21:56:45 pm
Le donne si divertono con gli zerbini, adorano vederli che strisciano ai loro piedi, che si sforzano di esaudire ogni loro desiderio, che si industriano per uniformare la realtà al di lei desiderio, ma è un piacere psicologico sadico del tutto privato, assolutamente slegato dall'atto sessuale in sé.

Questo pover'uomo è entrato in un ciclo distruttivo di zerbinaggio e prostrazione ai piedi della Dea che lo porterà a sempre maggiori crisi di maschiopentitismo (bel neologismo, molto efficace) che culmineranno in atti masochisti contro il suo stesso genere o contro il suo membro virile, sozza icona di supremazia e potere fin dall'alba dei tempi, pur di impressionare Colei che Dispensa il Piacere nel tentativo di ottenerne i favori copulativi.

La Dea, compiaciuta dall'offerta di sangue sul suo Altare, lo ricompenserà con la visione di un brandello di pelle nuda (il tallone, il gomito, il mento) e la promessa di "più" in arrivo nel caso egli continui con il self-male-bashing. Tutto contento, il maschio-pentito obbedisce.

È come Scientology o "1984". (I movimenti di "brainwashing" sono tutti simili)
I primi livelli di comprensione sono facili da superare, basta dire le frasi giuste e andare a qualche manifestazione, e promettono grandi ricompense. Finita la fase di apprendista, si viene nominati "parzialmente puri" dalla colpa di essere maschi, si viene gratificati.
Cominciano i livelli più impegnativi, bisogna dare anima e corpo all'organizzazione con la promessa della purezza che si avvicina. Il maschiopentito insulta il proprio sesso, offende la propria virilità, si auto-accusa di avere (in gioventù) propagato il mito della superiorità maschile, afferma l'indiscussa superiorità femminile.
Alla fine, dopo aver versato sangue e sperma, il maschiopentito viene assolto dalla colpa di essere nato con quell'offensivo arnese del piacere. Ma non è ancora finita: l'assoluzione è solo il primo passo passo verso l'ascesa al paradiso.
Iniziano le fatiche più dure: bisogna darci sotto pesante, denigrare la maschilità, professare il proprio disgusto per la congiunzione carnale eterosessuale, auspicare un estinzione di massa dell'uomo, sperare nell'assoluta supremazia politica, finanziaria e sessuale femminile, riverire la Dea in ogni suo atteggiamento, proscioglierla da ogni accusa (dall'abigeato alla rapina a mano armata), venerare il sangue mestruale.
L'ultimo passo, il più duro, il più terribile. La confessione di colpa, completa, spontanea, liberatoria, redentrice, l'espiazione di quel peccato originale.

Come Winston Smith, l'ultimo passo è il più duro: bisogna rigettare tutto quel che si è avuto, rinnegare i propri sentimenti, per abbracciare l'amore completo per la Grande Sorella, che si manifesta attraverso una pallottola che pone fine alla vergognosa vita del maschio, che riceve la morte (morale o fisica) con felicità, finalmente conscio della propria inferiorità, felice di essere rimosso dal mondo.

Ragazzi, il servilismo meschino non vi aiuterà a fare colpo. Tradotto: non si scopa. Tranquilli.
Arrendetevi.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Jason - Luglio 24, 2011, 22:02:21 pm
Argomentare lui qui? Ma dai, non scherzare...

 ;)

Ok scusa per la bestemmia che ho appena pronunciato  :D
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Jason - Luglio 24, 2011, 22:02:50 pm
Le donne si divertono con gli zerbini, adorano vederli che strisciano ai loro piedi, che si sforzano di esaudire ogni loro desiderio, che si industriano per uniformare la realtà al di lei desiderio, ma è un piacere psicologico sadico del tutto privato, assolutamente slegato dall'atto sessuale in sé.

Questo pover'uomo è entrato in un ciclo distruttivo di zerbinaggio e prostrazione ai piedi della Dea che lo porterà a sempre maggiori crisi di maschiopentitismo (bel neologismo, molto efficace) che culmineranno in atti masochisti contro il suo stesso genere o contro il suo membro virile, sozza icona di supremazia e potere fin dall'alba dei tempi.

La Dea, compiaciuta dall'offerta di sangue sul suo Altare, lo ricompenserà con la visione di un brandello di pelle nuda (il tallone, il gomito, il mento) e la promessa di "più" in arrivo nel caso egli continui con il self-male-bashing. E il ciclo si ripete all'infinito.

Ragazzi, il servilismo meschino non vi aiuterà a fare colpo. Tradotto: non si scopa. Tranquilli.
Arrendetevi.

Molto bene. Li schifano buona parte delle donne ( e francamente anche noi )
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 24, 2011, 22:26:54 pm
Mi piace quello che hai scritto Nemo, hai un vero talento per la letteratura...

 ;)
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Jason - Luglio 24, 2011, 22:48:47 pm
Mi piace quello che hai scritto Nemo, hai un vero talento per la letteratura...

 ;)

E' il futuro  ^_^
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 24, 2011, 22:50:31 pm
E' il futuro  ^_^

Fa ben sperare allora...

 :)
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Nemo90 - Luglio 24, 2011, 23:17:51 pm
Mi piace quello che hai scritto Nemo, hai un vero talento per la letteratura...

 ;)

È che leggo un sacco. Tutto qui.
"1984" di Orwell, poi, è il mio libro preferito. Davvero profetico, rivelatorio. Lo dovrebbero dar da leggere obbligatorio, come I promessi sposi - fra l'altro non è neanche pesante.

Sono sicuro che se la gente leggesse (e, soprattutto, capisse...) "1984", il mondo sarebbe un posto ben diverso.

Dunque. (Immaginatemi che mi spingo gli occhiali sul naso)
Leggiamo. Parte terza, capitolo III, pag. 268.

"«Il tuo recupero» disse O'Brien «comprende tre stadi: apprendimento, comprensione, accettazione»". Il "recupero" è, per chi non avesse letto il libro (marsc'!), quello del protagonista Winston Smith dalla brutta malattia del pensiero libero.

Vi ricorda niente?
Apprendimento: è la fase iniziale, quella brutale. Winston viene torturato selvaggiamente, sottoposto a sedute di lavaggio del cervello.

L'apprendimento dell'inferiorità è la prima fase dell'evirazione. In alcuni paesi come la Svezia, essa inizia già in tenerissima età. Viene effettuata con un bombardamento di informazioni, una distorsione della realtà, una continua esposizione allo stigma sociale. L'uomo viene denigrato, l'idea stessa di virilità viene infangata e ridotta a mero residuo di un non meglio specificato "passato maschilista" (ricordate: al momento siamo in guerra con l'Estasia, quindi sempre stati in guerra con l'Estasia, dall'alba dei tempi). Alcuni uomini resistono alla terapia: essi vengono presi di persona e ridicolizzati.

Non è necessario, in questa fase, che l'uomo comprenda. Deve solo apprendere, alcune nozioni chiave devono essere instillate nel suo cervello, il campo di coltura deve essere seminato.
Diceva Goebbels (o chi per lui): "Ripeti una balla cento, mille, un milione di volte, e diventerà verità". Lo shock del "primo attacco" è fondamentale, bisogna causare disordine mentale, scompaginare l'autostima, ferire e schernire. Bisogna inculcare alcune verità di base.

Comprensione: Winston non viene più torturato, e le sedute di lavaggio del cervello assomigliano più che altro a chiacchierate.

Una volta che l'uomo è stato ridotto in ginocchio, ferito, scioccato, disorientato, ecco che il torturatore si trasforma nello specchio della propria coscienza. Con tono tranquillo, egli (o ella) appare come la creatura che può dispensare conoscenza, può aiutare a far finire quella tortura.
L'uomo, più che altro per paura e timore, accetta quanto gli viene detto. Gli viene fatto notare quanto sia miserabile, così brutto e dalle vesti stracciate. Non gli viene detto, però, che è stato il torturatore a ridurlo in quello stato, non lui. Gli si dà la colpa di essersi auto-mutilato, quando in realtà si è trattato di un pestaggio ai suoi danni, ben organizzato. Si dice che è l'uomo che si è impigrito, non sa cogliere il passo coi tempi.

Qui scatta il meccanismo del complesso di inferiorità. Il paziente, messo davanti all'innegabile verità oggettiva della sua inferiorità intellettiva e fisica, accetta la sua difettività, il suo essere imperfetto, scaleno. Si affida alle mani del torturatore per essere riportato all'umanità, per «guarire» da quella sua così palese condizione di miseria (nella quale ancora crede di esserci finito per una sua mancanza, e non per le azioni del torturatore, che egli crede essere nel giusto, essere un missionario che vuole solo aiutarlo).

Accettazione: Winston viene trattato molto meglio, viene curato e medicato, ora si rimette nelle mani di O'Brien per essere redento. L'ultimo passo è la rinnegazione dell'ultimo valore che lo rendeva umano: l'amore, nella stanza 101. Poi è pronto per l'esecuzione. Egli «ama il Grande Fratello», piange di gioia mentre si avvia al patibolo.

L'uomo viene trattato meglio, ora è considerato come "amico della causa", "uomo che ha riconosciuto dove siede il giusto". Gli è permesso di prendere parte alle riunioni, viene lodato per essere uno studente così diligente, per aver rinnegato quei brutti valori che imbracciava solo pochi mesi prima.

Egli sa di essere inferiore, di aver peccato e di non potersi redimere. È stato scacciato dal Giardino per un suo errore imperdonabile, ma - generosamente - è stato riammesso dopo aver tribolato un pentimento quasi totale. Ora può godere di alcuni piccoli privilegi, può godere di riflesso, indirettamente.

L'ultimo step è proprio la perdita della capacità di amare.
L'uomo rinnega l'amore, lo rinnega, lo riduce a mero atto meccanico, a sfregamento di mucose, tradisce colei che un tempo amava. E questo è l'ultimo atto dell'evirazione. L'uomo ha capito. Ha capito di essere inferiore. Può essere rimesso in libertà dopo la terapia, per «dare un esempio». Ormai è innocuo.

Ma non è ancora finita. L'esecuzione. L'annullamento. La fine del sé.
Essa non è il recalcitrante condannato che viene legato alla sedia elettrica, che lotta disperato, si dimena, urla, spinto dal suo istinto di sopravvivenza che gli impone di combattere fino all'ultimo soffio.

È il rilassato, obliviante atto di lasciarsi andare, di purgare la società dalla propria macchia, e di esserne felici. La razza inferiore è felice di disciogliersi in quella superiore, è felice di lasciarle «campo libero», di svanire nel nulla, perché sa che, una volta priva di ostacoli, essa potrà prosperare felice.

Una volta che la maschilità sarà morta e sepolta - ma dovrà morire di propria volontà, dovrà prima accettare la propria inferiorità, e solo DOPO potrà svanire, annullarsi, porre fino a tutti - il mondo sarà un tripudio di felicità.
Andrea Dworkin diceva che "solo quando la virilità (manhood) sarà morta, il mondo saprà veramente com'è essere liberi". Ecco. Ma la virilità deve morire per sua scelta, deve morire con il sorriso sulle labbra, sapendo di lasciare il mondo in mani migliori. Non deve morire per ope legis, deve suicidarsi.

Ed è proprio dove loro vogliono che noi si vada. Verso il suicidio della virilità. Non verso l'omicidio, verso il suicidio. Un suicidio lieto, liberatorio.

Cavolo quanto ho scritto, ci ho messo quindici minuti!  :doh:

EDIT: Per fare un esempio meno serioso, pensate alla scena finale del (geniale) film "Fantozzi".
Fantozzi si è ribellato: un puerile atto di vandalismo, ha rotto una finestra.

Ecco le guardie che escono dalla sede della Megaditta.
Lo portano a colloquio dal Megadirettore Galattico. Egli non punisce Fantozzi. Anzi. Lo conforta, gli parla con gentilezza, gli dice di convididere alcune delle sue idee. Lo manipola. Lo illude.

Finché Fantozzi felicemente si tuffa nell'acquario dei dipendenti, è felice di essere tornato ad essere "la triglia". Non viene costretto. È lui che accetta, da solo, la sua inferiorità, di essere, appunto, solo "la triglia". Abbraccia la sua miseria, ci sguazza dentro (letteralmente) con un sorriso.

Il film è comico, sì, ma è anche molto, molto, molto profondo. Un altro capolavoro.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 24, 2011, 23:39:20 pm
Bravo, ben scritto se si pensa al tempo che hai impiegato... cerca però di mantenere sempre una certa distanza tra quello che leggi e la realtà in cui vivi. Benche ci si possa indubbiamente rispecchiare in opere come "1984" (anche in ambito QM) non lasciarti trasportare troppo dall'immaginazione. C'è il rischio di scambiare la realtà con la trama di un libro...

Complimenti per la sintassi e il lessico. Anche la fantasia non ti fa difetto.

 ;)

EDIT: in effetti il finale di "Fantozzi" ha indubbiamente un sapore orwelliano...
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Nemo90 - Luglio 24, 2011, 23:46:21 pm
(Scusate il doppio-post, ma non posso più editare il mio messaggio)

Da notare, nella scena fantozziana.
Se Fantozzi avesse visto l'acquario dei dipendenti prima della "terapia" di inferiorità, sarebbe rimasto scandalizzato, avrebbe riconosciuto in esso l'ingiustizia, la prevaricazione sociale, l'umiliazione dei più deboli.

Ma dopo la "terapia", dopo il brainwashing, gli sembra una cosa perfettamente normale: il Megadirettore è un essere superiore, e come tale ha diritto a questo ed altri privilegi. Si offre volontario per l'umiliazione, per l'annullamento, per essere riportato allo zero, per essere cancellato.

Se spiegassimo ad un marziano le quote rosa (esempio a casaccio), rimarebbe scandalizzato: "Ma cos'è quest'ingiustizia?" direbbe. Anche molti uomini pre-trattamento si oppongono.

Poi si convincono della superiorità dell'Essere Femminile, e le accettano come la naturale affermazione della loro superiorità. Una volta che è stato annullato, che ha imbracciato di essere antiquato, inferiore, minuscolo, il soggetto accetta i privilegi della casta superiore come ovvi, scontati, naturali. È, per lui, perfettamente pacifico che Ella venga privilegiata, aiutata.

Quello che gli sarebbe sembrato iniquo diventa equo, perché espressione del dislivello naturale.
È l'agnello che si fa mangiare dal lupo perché sa di essere inferiore.

L'indipendenza, la libertà di pensiero non si fa uccidere. Non si possono estirpare le idee dalla mente delle persone. L'unico modo in cui si può appiattire e controllare la gente è convincedola ad affermare, di propria spontanea e libera volontà, la propria inferiorità.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Nemo90 - Luglio 24, 2011, 23:57:12 pm
Bravo, ben scritto se si pensa al tempo che hai impiegato... cerca però di mantenere sempre una certa distanza tra quello che leggi e la realtà in cui vivi. Benche ci si possa indubbiamente rispecchiare in opere come "1984" (anche in ambito QM) non lasciarti trasportare troppo dall'immaginazione. C'è il rischio di scambiare la realtà con la trama di un libro...

Complimenti per la sintassi e il lessico. Anche la fantasia non ti fa difetto.

 ;)

EDIT: in effetti il finale di "Fantozzi" ha indubbiamente un sapore orwelliano...

No, infatti.
La realtà è diversa dal libro. Noi possiamo sfuggire. Siamo diversi. Ci sono singolarità nell'uniforme manto di obbedienza. E si stanno gonfiando, ingrossando. Niente dura per sempre. Il comunismo si è accasciato su sé stesso, l'illusione era finita. Secondo me è solo questione di tempo prima che succeda lo stesso con il vetero-nazi-femminismo.

Già ci sono dei promettenti segnali.
Il "Se Non Ora Quando" di Siena, che prometteva grandi fasti da Woodstock si è rivelato un imbarazzante flop (1000-1500 partecipanti). Tutte annoiate signore sui 45-55, pochi giovani, molta fuffa, tanti slogan.

Hanno fatto fuoco e fiamme il 13 febbraio solo perché la manifestazione era spudoratamente diretta contro Berlusconi. Non c'entravano niente i proclama femministi: era solo il disgusto popolare contro il cavaliere. La gente ci è andata perché vuole far sparire Berlusconi. Quando il movimento ha cercato di "spiccare il volo", di distaccarsi dall'anti-berlusconismo (a Siena), ha perso la propria base e si è schiantato dopo il decollo.

Se il femminismo italiano è costretto a far leva sull'anti-berlusconismo per trovare un supporto ideologico, è messo male. Sfruttano il (naturale, secondo me) sentimento di odio verso Berlusconi per radunare gente.

Una volta che Berlusconi se ne sarà andato (nemmeno lui è immortale), il femminismo rimarrà, come si dice dalle mie parti, con il culo per terra. Rimarranno a discutere del niente riempito col vuoto e tappato col nulla. Rimarrano a discettare dei massimi sistemi, ormai dimentichi della realtà.

Ma ci sono dei paralleli inquietanti, almeno secondo me, fra 1984 e la realtà. Inquietanti.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 25, 2011, 00:47:23 am
E' un piacere leggerti, continua pure se hai voglia... sono in ascolto...

Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Nemo90 - Luglio 25, 2011, 01:01:58 am
E' un piacere leggerti, continua pure se hai voglia... sono in ascolto...



Sono stanco e ho sonno, quindi per adesso vi do la buonanotte.
Ma mi farò vivo presto: mi piace questo forum e mi intriga l'opportunità di discutere della QM.

Buonanotte.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: jorek - Luglio 25, 2011, 01:29:09 am
No, infatti.
La realtà è diversa dal libro. Noi possiamo sfuggire. Siamo diversi. Ci sono singolarità nell'uniforme manto di obbedienza. E si stanno gonfiando, ingrossando. Niente dura per sempre. Il comunismo si è accasciato su sé stesso, l'illusione era finita. Secondo me è solo questione di tempo prima che succeda lo stesso con il vetero-nazi-femminismo.

Già ci sono dei promettenti segnali.
Il "Se Non Ora Quando" di Siena, che prometteva grandi fasti da Woodstock si è rivelato un imbarazzante flop (1000-1500 partecipanti). Tutte annoiate signore sui 45-55, pochi giovani, molta fuffa, tanti slogan.

Hanno fatto fuoco e fiamme il 13 febbraio solo perché la manifestazione era spudoratamente diretta contro Berlusconi. Non c'entravano niente i proclama femministi: era solo il disgusto popolare contro il cavaliere. La gente ci è andata perché vuole far sparire Berlusconi. Quando il movimento ha cercato di "spiccare il volo", di distaccarsi dall'anti-berlusconismo (a Siena), ha perso la propria base e si è schiantato dopo il decollo.

Se il femminismo italiano è costretto a far leva sull'anti-berlusconismo per trovare un supporto ideologico, è messo male. Sfruttano il (naturale, secondo me) sentimento di odio verso Berlusconi per radunare gente.

Una volta che Berlusconi se ne sarà andato (nemmeno lui è immortale), il femminismo rimarrà, come si dice dalle mie parti, con il culo per terra. Rimarranno a discutere del niente riempito col vuoto e tappato col nulla. Rimarrano a discettare dei massimi sistemi, ormai dimentichi della realtà.

Ma ci sono dei paralleli inquietanti, almeno secondo me, fra 1984 e la realtà. Inquietanti.


condivido e sottoscrivo qualsiasi cosa che hai detto. Non so se qu o sul sito di uominibta scrissi che il 13 in piazza c'era anddato il cadavere del femminismo, non il femminismo, che ormai vive nella luce riflessa dell'antiberlusconismo e basta. Hai fatto bene a sottolineare anche del flop totale della "manifestazione" di siena. Da evidenziare il quasi totale disinteresse delle giovani alla cosa. Secondo me il terreno è buono per un nuovo conflitto generazionale( per ora solo strisciante), tra gente che non ha fatto altro che sparare un mucchio di cazzate, e chi le cazzate se le deve bere anche se sono tuttaltro che dolci e buone e sincere: la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Ethans - Luglio 25, 2011, 02:24:33 am
Una volta che Berlusconi se ne sarà andato (nemmeno lui è immortale), il femminismo rimarrà, come si dice dalle mie parti, con il culo per terra.

Io penso di no invece... le donne in piazza sono andate perchè Berlusconi era la più ghiotta delle occasioni per rivendicare diritti, privilegi, quote rosa e quant'altro. Pensi che alle femministe gliene possa fregare qualcosa del premier? Nient'affatto, loro hanno usato il Berlusca per fare un gigantesco spot su scala nazionale finalizzato a far vedere agli italiani la bravura, il coraggio, l'onestà, lo spessore morale che alberga nell'animo delle donne. Quindi contro Berlusconi non in quanto politico e uomo di malaffare ma semplicemente perchè (secondo loro) è l'emblema del machismo più becero, un uomo con un'importante carica istituzionale che offende la dignità delle donne. Quale occasione più grande per pubblicizzare la superiorità morale della donna nei confronti di noi omuncoli beceri e depravati e quindi, tradotto in spiccioli, ottenere concessioni e favori in qualsiasi ambito professionale, politico, istituzionale e via dicendo? Facendo chiaramente leva sul senso di colpa indotto (dalla propaganda femminista) che alberga nell'inconscio collettivo del genere maschile da 40 anni a questa parte?

Il teorema è tutto qui a mio parere e il femminismo sarà vivo e vegeto anche dopo Berlusconi. Esisteva già da prima, non dimentichiamocelo... Il premier è solo uno spot, come il Burka, Parolisi, Sakineh, l'Istat, Amnesty, il Panda, Nonna Papera e Qui Quo Qua  ;)

Solo le Quote Rosa ci salveranno, sembra un paradosso ma è così.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Stealth - Luglio 25, 2011, 14:21:08 pm
Nemo ma sarai mica un parente di Barnar,t per caso? Scrivi come lui... :unsure:
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Nemo90 - Luglio 25, 2011, 14:57:03 pm
Nemo ma sarai mica un parente di Barnar,t per caso? Scrivi come lui... :unsure:

Chi è Barnart?

No, comunque, non credo di essere parente di chicchessia possiate conoscere.
Non ci sono molti "scrittori" nella mia famiglia.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Stealth - Luglio 25, 2011, 15:17:55 pm
Chi è Barnart?

Uno che scrive come te. Le idee espresse sono piuttosto diverse, ma lo stile è molto simile.
Titolo: Re: Psicopatologia di un maschio pentito (dal forum UAAR)
Inserito da: Stealth - Agosto 02, 2011, 22:15:10 pm
Ma questo scimunito dell'UAAR poi che ha fatto? Lo hanno ricoverato o continua coi suoi deliri?