Forum sulla Questione Maschile

Dialoghi => Dialoghi sulla Questione Maschile => Topic aperto da: Animus - Ottobre 09, 2009, 11:07:36 am

Titolo: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 09, 2009, 11:07:36 am
Potenza vs impotenza

La storia è stata bollata come storia dei problemi causati dalla volontà di potenza dell'uomo.
I problemi, ben più grandi, che caratterizzeranno il futuro, deriveranno questa volta dalla sua impotenza.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 10, 2009, 14:28:40 pm
Il principio del terzo escluso

Sulla condizione umana sono state scritte le opere più mirabili della letteratura.
Sulla condizione femminile sono state scritte milioni di pagine.
Sulla condizione maschile ... che cos'è la condizione maschile?

P.S
Con Google:
"condizione umana" - 149.000 pagine
"condizione femminile" - 74.000 pagine
"condizione omosessuale" - 7.300 pagine
"condizione animale" - 5.400 pagine
"condizione maschile" - 3.600 pagine.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 13, 2009, 17:33:49 pm
Sovrappopolazione

La specie umana, non fu fatta per vivere sulla Terra in miliardi di individui, come formiche, api o termiti, come se fosse un'enorme società d'insetti.
Un numero giusto per la nostra specie dovrebbe aggirarsi intorno al milione, cifra che è tre/quattro ordini di grandezza inferiore a quella attuale.
La sovrappopolazione è sbagliata non perchè l'umanità non potrebbe crescere ulteriormente (??), magari rinunciando al filetto alla fiorentina per il riso in bianco o al SUV per la bicicletta (?!), nè per i problemi ecologici che essa causa al pianeta (!!), casomai evidenze del fatto che l'umanitïà vive oggi in una condizione numericamente non sua, ma lo è perchè è nella stessa natura umana essere intollerante ad una presenza così massiccia di individui, per la banale ragione che l'occhio umano quello che si spinge più lontano tra tutti quelli animali, e al contrario degli insetti, orami in grado di abbracciare con lo sguardo della mente e le superfetazioni della ragione, l'intero pianeta.
Ecco perchè ogni individuo estraneo che rientra in questo campo visivo è un individuo di troppo.
E' per questa ragione che fotografiamo luoghi urbani semi deserti, la foto all'edificio nel momento in cui sul marciapiede non vi passi nessuno, o la statua nella piazza affollatissima ripresa da quella prospettiva che la rende la meno affollata possibile, perchè in fondo al cuore, quello che davvero desideriamo è un luogo dove ogni estraneo sia sparito.
Desiderio questo, che la politica, non potrà evitare di considerare per sempre.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: COSMOS1 - Ottobre 13, 2009, 19:46:15 pm
sono assolutamente d'accordo!!!

ti allego una diapo della relazione che ho fatto sabato scorso a Chioggia... x dire che sono proprio d'accordo...

puoi scaricare il ppt completo da www.tomasellicosimo.it/immagini/Chioggia.ppt

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 14, 2009, 12:24:22 pm
Non è un aforisma, ma merita di stare quì.
Poi vedremo perchè.

Il frutto proibito del principio d’identità
Il pensiero razionale occidentale si fonda su un falso, cioè che A=A sia davvero un’espressione dotata di senso, mentre in realtà, non significa nulla[1].

Da un punto di vista fisico, non esiste niente che si possa dire essere uguale a se stesso, se non al limite solo negando il tempo, “azzerando l'attimo”, perché se si ammette il flusso temporale si cade senz'altro nel panta rei, nella concezione del “tutto scorre” di Eraclito[2], ma anche nel caso dell'azzeramento del tempo, Δt=0, il congelamento, la morte, come si può essere certi che esista fisicamente, e non astrattamente, davvero qualcosa uguale a se stessa[3]?

E' inverificabile, dunque rimane un concetto metafisico, e al pari di quello religioso della fede in Dio, un dogma.

Questo che sembra essere solo un problema accademico ha invece notevoli implicazioni sociali e storiche, e le conseguenze di una simile concezione del mondo, si sono rivelate drastiche, enormi. Il celebre fisico, Max Planck, definì l'intero processo del pensiero razionale dell’Occidente come uno sforzo continuo per cercare di eliminare dai suoi presupposti ogni elemento "antropologico".

O. Spengler[4], riconobbe che “Le forme fisse negano la vita. Le formule e le leggi pietrificano l'immagine della natura. I numeri uccidono. Sono le Madri del Faust, che troneggiano auguste nella solitudine...

L’analisi matematica[5] si regge su un principio fondamentale, ovvero quello di ignorare le differenze infinitesime, e pare che da un punto di vista materiale, quantitativo, le cose continuino a funzionare lo stesso, anzi, si semplificano[6], anche se l’obiezione mossa da Berkeley[7] sulla contraddizione insita nella concezione dell’analisi matematica “standard”, quella che si  insegna agli adolescenti sin dal liceo, rimane ancora oggi ineccepibile:


Dopo tutto, dt è o uguale a zero , o diverso da zero. Se dt non è zero, allora 32 + 16dt non è lo stesso di 32. Se dt è zero, allora anche l'incremento nella distanza ds è zero, e la frazione ds/dt non è 32+16dt un’espressione senza significato 0/0.

Infatti quando si dice:svaniscano gli incrementi, cioè non siano nulla, o non esistono affatto, si distrugge la precedente supposizione che gli incrementi fossero qualcosa, o che esistessero.
...
Che cosa sono queste flussioni?Le velocità di incrementi evanescenti. E che cosa sono gli stessi incrementi evanescenti?Non sono né quantità finite, né quantità infinitamente piccole, non sono nulla. Potremmo ora chiamarle i fantasmi delle quantità morte?[8]

 

A K.Weierstrass dobbiamo il capolavoro di aver riformulato l'analisi matematica espellendo il concetto di moto di un punto, infatti aboliti i concetti di moto, di direzione, di avvicinamento ad un secondo punto, l’analisi venne resa completamente statica, perfetta.

Infine, Luce Irigaray, la più brillante intellettuale del femminismo della differenza ha il merito di aver identificato anch’essa nel principio d’identità l’incipit della deriva occidentale, ma pur partendo bene, finisce male, perché per la sola ragione di essere “figlio” di Aristotele, lo identifica come una costruzione al maschile, mentre abbiamo visto che anche la costruzione del panta rei di Eraclito è al maschile, eppero', diametralmente opposta a quella Aristotelica.

La Irigaray insomma, cade in fallo sul sesso del soggetto.....quello di Aristotele, e pare dimenticare che gli individui pur essendo determinati da un sesso biologico, a livello psichico possiedono una controparte sessuale, Anima nell’uomo e Animus nella donna, e possono esprimere archetipi sia femminili sia maschili, e dunque “l’orientamento sessuale” del pensiero non lo si riconosce dal sesso del soggetto che l’ha formulato, ma dalle caratteristiche intrinseche alla concezione stessa.

Il principio d’identità in realtà , “la madre originaria”, la più semplice, di tutte le proposizioni ricorsive, non è che la riproposizione in termini formali di un principio femminile[9], dell’archetipo dell’Uroboros, Draco interfecit se ipsum, maritat se ipsum, impraegnat se ipsum, della monoliticità della Grande Madre, l’unico senso che può avere A=A è che A, pur cambiando, non è mai Altro, rimane sempre se stesso, immutabile attraverso le variazioni che pure esistono.

Ma questo è proprio il culto della Dea Madre, non a caso mediterraneo, che ci descrive Bachofen: 

 
La donna è il dato stabile, l’uomo diviene.
Qui ha radice anche quella concezione primitiva che parla dell’unione di una madre immortale con un padre mortale. La madre è sempre la stessa, mentre dalla parte dell'uomo, assistiamo ad una serie infinita di generazioni. La medesima madre primordiale si accoppia con uomini sempre nuovi.

 

A=A è insomma un'affermazione di sintesi, ed è qui che va cercato il suo senso, che significa, affinché sia valida, che deve rimane immutabile, ma dato che A è costretta a mutare perché nella realtà vige il panta rei, allora per far permanere la validità del principio ideale, si ignorano e si azzerano le differenze, prima piccole, errori sperimentali, oppure si aggiustano le teorie verso la staticità, o ancora, nella cultura si azzerano le differenze sempre più grandi, riducendo tutto all’uguale, all’uguaglianza, introducendo così un altro principio, quello d’economia[10], che poi verrà continuamente utilizzato sotto le più svariate forme, dalle istituzioni politiche a quelle sociali a quelle prettamente economiche, nell’intero corso della storia occidentale.

Come può essere maschile un principio che si fonda sull’immutabilità, sull’uguaglianza, che privilegia la materia, la democrazia, e la concezione quantitativa a quella qualitativa?   

E che cosa sono 2.300 anni di pensiero razionale occidentale, se non, come abbiamo visto, il perfezionamento di questo principio? La riduzione del mondo in concordanza con questo criterio?   

Se si fosse imposto il pensiero di Eraclito, aristocratico, antidemocratico, maschile, “uno è per me diecimila, se è il migliore”[11] l'Occidente avrebbe seguito un percorso radicalmente diverso, probabilmente molto più simile a quello del Sol levante, alla concezione logica del pensiero giapponese, che infatti rifiuta il principio d’identità[12], invece … si è affermato Aristotele.

A=A e perché no, anche B=A![13].


Note
[1] “Detto di passaggio: Dire di due cose, che esse sono identiche, è un nonsenso; e dire di una, che essa è identica a se stessa, dice nulla”, L. Wittgenstein, Trattato logico-filosofico,  prop. 5.5303.

[2] Esemplificata dalla massima, “Non si può attraversare due volte lo stesso fiume”.

[3] Si può ritenere che flusso temporale e variazione di stato siano “collegate”, e che quindi azzerando la variazione di tempo, si azzeri anche quella di stato, ma è errato. Se è vero che non ci può essere tempo senza variazione di stato, perché in un universo immobile, morto/congelato, non ha senso nemmeno il concetto di tempo, può invece esservi variazione di stato/moto senza “scomodare” il tempo, infatti il tempo implica una regolarità nel moto, una ciclicità, ma in alternativa è possibile pensare ad un universo interamente retto da leggi caotiche, in cui l'unico moto possibile, sia quello completamente casuale/aciclico e dunque, esserci il moto, ma non il tempo. Dove non c'è predittibilità non c'è tempo, ma dove non c’è tempo, Δt=0, può comunque esserci variazione di stato e dunque, impredittibilità.

[4] Autore de “Il tramonto dell’Occidente”

[5] Quella definita Standard,  che poi è quella che viene correntemente insegnata, ma esiste un'altra analisi matematica, non Standard che non ignora le differenze infinitesime, che però, e contrariamente alla definizione di matematica come la suprema scienza esatta,viene ignorata dalla maggior parte dei matematici, e di fatto, non insegnata.

[6] Vi è una chiara analogia con la parte infinitesima di materia del gamete maschile rispetto all’apporto materiale femminile.

[7] Filosofo irlandese del XVIII secolo.

[8] Tratto da “Da dove viene la matematica”, George Lakoff e Rafael Núñez

[9] Seppure usato impropriamente, ma certamente non maschile.

[10] Ad es. il rasoio di Occam, chiamato proprio "principio d’economía” o di parsimonia.

[11] Si osservi quanto questo slogan di Eraclito somigli alla natura competitiva dei gameti maschili.

[12] Si veda “La logica del luogo” di Nishida Kitaro, il più importante filosofo giapponese del XX secolo.

[13] Eguaglianza ha senso solo da un punto di vista quantitativo, e con le dovute approssimazioni, ignorando gli infinitesimi, mentre da un punto di vista qualitativo, se si riconoscono in A e B enti la cui individualità è unica … non ha alcun senso.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 14, 2009, 17:31:02 pm
Impotenza anglosassone

Se si volesse guardare alla condizione maschile spaccando per nazionalità/cultura, parlare di impotenza maschile significa parlare del maschio anglosassone, di esempi se ne potrebbero portare a centinaia ma la stringatezza dell'aforisma non lo permette, ne porterò dunque solo qualcuno di tipo linguistico, perchè come sappiamo, il significato delle parole esprime meglio di ogni racconto, il vero rapporto di valore tra le cose.

Il verbo to Fix, sistemare, riparare, aggiustare, significa, allo stesso tempo, anche castrare.
Il sostantivo Dad, cioè papà/padre, si pronuncia come Dead, cioè ... morto.
Blue, il colore maschile (anche lì), significa triste. (I feel blue)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 22, 2009, 13:27:34 pm
Gli eredi del cristianesimo

I veri eredi della tradizione cristiana non sono quelli di destra come si vorrebbe far credere, ma bensì coloro che stanno a sinistra, comunisti e progressisti.
Sono loro infatti che proseguono il cammino intrapreso dal cristianesimo due millenni fa e al quale la Chiesa stessa sta facendo opposizione già da secoli per la semplice ragione che se lo appoggiasse, in quanto ormai nettamente superata dai suoi figli, verrebbe pensionata.

E' la sinistra infatti, e non la destra, che come i cristiani delle origini, genera valori dal "ressentiment" e chiama diritti il sentimento degli "impotenti, degli oppressi, degli esulcerati da sentimenti velenosi e astiosi".

Ce lo ricorda Nietzsche, non la politica, chi sono i veri eredi della morale cristiana, e dunque, del cristianesimo.

All'odio infatti non si contrappone affatto l'amore, in quanto sinonimi, ma bensì l'indifferenza.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 06, 2009, 21:47:49 pm
Causalità inversa
La ragione principale per cui insetti come le formiche formano società complesse, organizzate, efficienti e non conflittive, animali sociali per eccellenza insomma, è dovuta al fatto che sono aplodiploidi, il che comporta una differenza genetica tra le “sorelle” molto ridotta, una via di mezzo tra quelle umane, che condividono il 50% dei geni, e di ipotetici cloni, che ne condividerebbero il 100%.
Le formiche essendo infatti tutte figlie di una stessa madre, la Regina, ed di un “padre aploide”, il che significa che tutti i suoi spermatozoi sono uguali, trasmettendo tutti lo stesso corredo genetico, le sorelle condividono tra loro mediamente il 75% dei geni (contro appunto il 50% delle sorelle di genitori umani).

Gli umani sembrano aver percorso la strada inversa.
Non le caratteristiche genetiche che determinano il tipo di società, ma la strutturazione in società sempre più complesse, il cui bisogno di efficienza e soprattutto di non conflittualità diviene la causa materiale per realizzare il desiderio, ormai non più inconfessato di "uguaglianza genetica".

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 19, 2009, 15:33:17 pm
Destino
Dal momento che progresso e distruzione sono inscindibili, il voler proseguire nell'uno,  significa voler portare a compimento il processo di auto-annichilimento.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 29, 2009, 17:11:58 pm
Sul turismo sessuale asiatico

La fuga degli uomini in luoghi dove il sesso non sia stato ancora criminalizzato, rappresenta una forma di colonizzazione, l'evangelizzazione del XX secolo, ed il sud est asiatico, non avendo una super economia come quella Giapponese, un costo della vita inavvicinabile anche per gli occidentali, e’ costretto a subirne l’invasione.

Se il biasimo nei loro confronti è dovuto in massima parte al fatto che, questi nuovi “colonizzatori” non ritornano con nessun bottino in  patria ma anzi esportano capitali, mancati indennizzi o vitalizi a future ex consorti, la conseguenza a medio termine, per via del crescente e progressivo sfruttamento delle libertà offerte da queste popolazioni, che in posti come pattaya (Thailandia) arrivano alla realizzazione di un bordello a cielo aperto, è inesorabilmente quella dell’imposizione della morale occidentale anche in quei luoghi.

Ovvero, visto che il plusvalore, in odio o "amore", cioe' denaro, sottratto alle donne occidentali, finisce comunque ridistribuito dai "fuchi impollinatori' sulle femmine locali [1], quello che viene a realizzarsi e’ semplicemente un livellamento, verso l'alto, da parte delle donne del mondo “svantaggiate”, le quali a loro volta costituiranno il motore del cambiamento, per imporre anche da loro una società dove, agli uomini, non resterà che fuggire.

Per andare a quel punto dove…non si sa.



1- Con evidenti scompensi della parte maschile locale.
Ad es. in Thailandia, i transessuali (lady-boy) sono tantissimi e con tutta probabilità per compensare la carenza di disponibilità femminile, una via soft per dare “un taglio” alla  crescente tensione della parte maschile e dunque una soluzione che mantiene bassa la conflittualità sociale.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 01, 2009, 14:22:29 pm
Odio e coscienza

La coscienza, scorgendo divisioni laddove l'inconscio vi coglie unita', e' il corrispettivo della ragione, di cio' che l'odio e', rispetto all'amore, al livello del sentimento.

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 10, 2009, 13:25:21 pm
Due diversi sistemi morali

Lui: Voi non fate per noi, quello che noi facciamo per voi.
Lei: Voi non fate per voi, quello che noi facciamo per noi.
 
Lui: Noi non dovremmo pensare a voi, ma pensare a noi stessi?
Lei: Noi dovremmo fare a voi quello che voi non fate per voi stessi?
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 13, 2009, 18:28:39 pm
Imbecillita' di genere

Gli uomini credono che i soldi che guadagnano sono i loro.
Ah ah ah, si puo' essere piu' imbecilli?
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 14, 2009, 13:29:00 pm
Imbecillita' di genere

Gli uomini credono che i soldi che guadagnano sono i loro.
Ah ah ah, si puo' essere piu' imbecilli?

Riporto l'afo in forma analitica (altrimenti dite che sono troppo ermetico.. :D)
Io amo la sintesi...e la provocazione.
Due miei difetti.


Oggi gli uomini credono ancora che i soldi che guadagnano siano i loro.
Deve essere un retaggio del passato e per questo, una superstizione dura a morire.

Eppure, finché il denaro costava fatica e sudore, e spesso, menomazione e morte, finché insomma il lavoro era sinonimo di “travaglio”(1), pareggiando così il debito col genere femminile, un diritto sul “frutto delle loro fatiche” gli uomini lo potevano ancora reclamare, ma oggi … oggi che il denaro misura, in massima parte, il numero di ore che si passano su una sedia, a riposarsi di non si sa quali fatiche, gli uomini credono davvero che il possesso di quei quattrini non sia diventato un’appropriazione indebita verso chi, già travaglia per loro?

Engels aveva anche ragione nel sostenere che le donne erano, in quanto sottoposte ad un doppio "trabalho", la classe sfruttata tra gli sfruttati.
E' sulla soluzione, quella marxista, che ci sarebbe tutto da dire...

 
1- Lavoro e travaglio sono sinonimi ed etimologicamente affini, in quasi tutte le lingue neolatine (e non solo): "trabajo" in spagnolo, "trabalho" in portoghese, "travail" in francese e inglese.

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 18, 2010, 11:08:55 am
Inversione
Mai da svegli si vede il mondo con quella lucidita' che a volte ci tocca in sonno.
Da "addormentati"....
 
 
Stupidita' maschile
Le femmine per "venire incontro" ai maschi, devono farsi violenza, perche' significa andare contro la propria specificita' sessuale (l'ovulo non ha la coda), ed in definitiva, ad una delle ultime peculiarita' maschili come soggetti agenti.
Un "difetto" femminile questo, di cui uomini ancora in possesso di facolta' intellettive minime, non avrebbero che da ringraziare.
 
 
Haiti, prova di laboratorio di un'umanita' caduta
Il terremoto ad Haiti e' arrivato come una benedizione del Signore.
Era cio' che mancava a questo popolo di dannati per rompere finalmente gli indugi e liberarsi da fame e dittature croniche.
Cene a base di biscotti fatti solo di fango, torture ed esecuzioni sommarie, diverrano un lontano ricordo, questa volta i proiettili non potranno togliere nulla a chi ha gia' perso tutto, nulla contro il dolore, la rabbia e disperazione di massa.
 
Perche' gli haitiani rifiuteranno gli "aiuti" dei nuovi conquistadores, generosita' senza interessi di sorta, e non formeranno piccole bande di predoni, partiti in nuce, per depredare gli altri, e se possibile, gli uni contro gli altri, per sfamare ognuno la propria famiglia, nossignore, si uniranno alla maniera dei rivoluzionari, per instaurare una nuova societa', libera e giusta, ed elargiranno a loro volta, alla quasi totalita' della popolazione, che come sempre stara' a guardare immobile, il frutto dei rischi della vita che solo alucni di essi avranno avuto il coraggio, per follia o necessita', di correre.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 22, 2010, 09:38:33 am
Galimberti - Aforismi

- La filosofia e' quel tentativo di pensare al di fuori dei condizionamenti culturali..
- Che cosa sono i fatti senza i significati?
- La tecnica mi priva dell'esperienza diretta del mondo
- La tecnica puo' funzionare se elimina l'uomo!
- Il vero antagonista della tecnica, e' il sacro.
...

http://www.youtube.com/watch/v/oebjDhCXBvo
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 18, 2010, 10:50:49 am
La più grande psicologa del mondo

Fino a non molto tempo fa pensavo che il titolo di "più grande psicologo occidentale" si sarebbe giocato tutto nel quartetto Nietzsche/Dostoevskij/Schopenhauer/kierkegaard.
Sbagliavo alla grande, perchè di fronte alla numero uno, questi uomini non sono che dei dilettanti,  dei semplici apprendisti senza nessuna esperienza.

Mille anni di confessioni devote, un numero sterminato di "pazienti", una mole incommensurabile di segreti dell'anima rivelati dalle "penitenti" nel segreto del confessionale....
Quale uomo o istituzione scientifica potrebbe anche solo avvicinarsi ad un primato di tale grandezza?

Lasciate ogni speranza voi che vi dibattete, non la vincerete mai.
E' più facile che affondi l'Occidente con tutti gli occidentali, che non vincere contro la più grande psicologa del mondo.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Red- - Marzo 18, 2010, 23:51:51 pm
-L'odio deve rendere produttivi, altrimenti e' piu' intelligente amare.

-Non avere un pensiero e saperlo esprimere: e' questo che fa di qualcuno un giornalista.

-E cosi' lui la costrinse a fare quello che voleva lei.

-L'aforisma non coincide mai con la verita': o e' una mezza verita' o e' una verita' e mezzo.

(K. Kraus)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 21, 2010, 14:51:52 pm
Galimberti che parla di una società materna....e condannata.

Incredibbbile... :cool:

S'è fatto sera:
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 25, 2010, 10:29:43 am
Su Dio

Mi piace pensare a Dio come ad un Osservatore, un vecchio adagiato su una poltrona nella sua sala in mogano, al centro un piccolo "formicaio" frutto di un esperimento poco importante e certamente mal riuscito, ma a cui, tra un'interruzione pubblicitaria e l'altra, di tanto in tanto, gli viene data un'occhiata.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: ilmarmocchio - Marzo 25, 2010, 20:48:48 pm
 La prima e più saliente contrapposizione è tra uomini e donne; la seconda, fra i vivi e i morti; la terza, fra amici e nemici. ( E. Canetti -  massa e potere )

l'istante più privato è quello della deiezione; l'uomo è veramente solo soltanto con i suoi escrementi. ( come sopra )

 Se le gazzelle avessero una fede e se il leone fosse il loro dio, potrebbero spontaneamente concedergli una di loro per placare la sua avidità. È proprio quello che accade fra gli uomini: dalla loro angoscia di massa trae origine il sacrificio religioso, che per un certo periodo di tempo frena il corso e la fame del potere pericoloso. ( come sopra )

 Tutto ciò che viene mangiato è oggetto di potere. ( come sopra )

Solo nella massa l'uomo può essere liberato dal timore d'essere toccato. […] Questo capovolgimento del timore d'essere toccati è peculiare della massa.  ( come sopra )

Una massa invisibile, esistente da sempre, ma riconosciuta come tale solo dall'avvento del microscopio, è quella dello sperma. Duecento milioni di spermatozoi partono insieme. Sono uguali fra loro e si trovano insieme nella massima concentrazione. Hanno tutti una meta, e, tranne uno, periscono tutti strada facendo. ( come sopra )

 La vita è lotta, lotta senza quartiere, ed è un bene che sia così. L'umanità, altrimenti, non potrebbe progredire. Una razza di deboli si sarebbe estinta da un pezzo, senza lasciare traccia. (da Il frutto del fuoco)

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 26, 2010, 10:25:32 am
Sante e puttane
Le due arcinote categorie femminili.
La mamma, e le altre donne.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 26, 2010, 11:06:14 am
Simbionti
L'altro giorno nella sala d'attesa del medico c'era una donna col suo bambino, avrà avuto solo 4 anni, ma aveva già interiorizzate tutte le frustrazioni della madre, tutte le insoddisfazioni accumulate dall'una in una vita, in lui erano già presenti.
Uno psicopatico in fasce.

Chi lo salverà? Nessuno può farlo.
Chi gli dirà che per il calvario a cui è già inevitabilmente destinato, dovrà ringraziare la sua simbionte?
E se anche glielo dicessero...potrebbe davvero capirlo?
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 26, 2010, 11:41:29 am
Sterilità della coscienza
L'uomo ipercosciente è dunque immobile, sterile.
Nulla puo' essere fatto da chi è sotto il dominio della Coscienza, e solo l'Incoscienza può essere all'origine di azioni volte al miglioramento della società e della condizione umana.

E' come se ogni "movimento" non avesse altro risultato di peggiorare una situazione già di per se critica, quella di stringere ancora un po' il cappio intorno al collo del condanato a morte, ed ogni altra nella direzione contraria, allentarlo, fosse impossibile.
Una mosca che si dibatte nella tela del ragno, più si muove, per liberarsi, più è spacciata....

Ecco perchè la coscienza è sterile.
 
"Chiunque, per distrazione o per incompetenza, fermi sia pure per poco l'umanità nella sua marcia, è un benefattore."
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 27, 2010, 19:53:34 pm
Mistero della fede...in sè

Come fanno gli uomini ad essere tutti porci, e le donne a non essere tutte delle scrofe, questo è un bel mistero.
Il mistero dello sciovinismo femminile.

E come fanno le donne ad essere tutte puttane, e gli uomini a non essere tutti dei figli di puttana, è un bel mistero.
Il mistero dello sciovinismo maschile.

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 30, 2010, 10:38:47 am
Double Bind

Cosa c’è di più efficace per castrare gli uomini, di andare in giro in mutande anche d'inverno, come si fosse sempre "in calore", ed una sola “occhiata furtiva” essere più che sufficiente per incorrere nel reato di molestia sessuale?
Nemmeno i cani di Pavlov avevano avuto il piacere di essere seviziati da aguzzini tanto sottili! [1]





1- Una variante, meno nota, degli esperimenti di Pavlov consisteva nel mostrare ai cani una figura che mutava con continuità tra il cerchio e l’ellisse, dopo avergli preventivamente addestrati a reagire in due maniere distinte dinanzi ad un cerchio invece che a un’ellisse.
I cani, non riuscendo più a distinguere quale comportamento dovevano adottare, e temendo la punizione, tendevano ad uno stato semicomatoso/catatonico, mentre altri, manifestavano comportamenti fortemente aggressivi/autodistruttivi.
Pavlov, aveva scoperto il principio per indurre la nevrosi di massa.

Gli venne dato il Nobel.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 30, 2010, 11:01:41 am
Oriente vs. Occidente

L'Essere è Uno perché non possono esserci due Esseri.
Parmenide

Di ogni verità anche il contrario è vero.
Siddhārtha
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 30, 2010, 12:14:59 pm
L'ASSALTO AL CIELO
Questa è la verità delle donne occidentali, che mentre parlano del passato e del presente, ci raccontano anche del futuro e delle intenzioni che animano chi lo descrive, ne svela i sentimenti, la visione del mondo e i loro progetti, essa manifesta, ma anche tradisce, quel che davvero giace nel loro cuore, quel che pensano del mondo, di se stesse e degli uomini, è una voce che parla dal profondo e che svela anche quel che sarebbe prudente tenere nascosto, espressione di una profonda ed inconfutabile verità, quella che descrive l’esperienza originaria, e perciò innegabile, di una forma vivente cui sono state aperte le porte dell'indipendenza dal maschile.

Nessun trattato di psicologia ha potuto prevedere i caratteri di questa proiezione femminile verso il "Cielo", dato che questo, non era ancora mai accaduto.

Rino
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 07, 2010, 11:15:15 am
Al di sopra della melma
Sul potere morale femminile/1

Quando uno scrittore, un intellettuale, un politico, un uomo di spicco insomma, non dice, scrive o fa quelle cose che dovrebbe dire, scrivere o fare e che giustificano la sua posizione sociale, l'ascesa al firmamento dei volti noti, emersi dalla melma dell'indistinto, le immancabili invettive femminili stanno a significare una sola cosa: Quell'uomo non dovrebbe stare li dov'è...va rimosso.
Che torni nelle stalle!

E veloci come il lampo, i colleghi, i compagni, i camerata, si affrettano a reclamarne le dimissioni, a prendere le distanze dall'appestato, nella viva speranza di respirare un aria un po' più pura, o quantomeno, di continuare a rimanere a galla.
Al di sopra del mare di melma dell'indistinzione originaria.

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 09, 2010, 15:37:28 pm
La sindrome di Medea
- Madre uccide  figlio mettendolo in lavatrice.
Qualche giorno dopo su tutti i talk show: “Era soffocata dagli impegni e dalle responsabilità, povera donna, chissà quanto avrà sofferto..
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 09, 2010, 15:44:24 pm
Amo a te
Secondo L. Irigaray, si dovrebbe abbandonare il “ti amo”, perché corrispondente all’infame coppia soggetto/oggetto, come “ti vedo”, per “l’amo a te”, la giusta alterità di un rapporto tra due soggettività, soggetto/soggetto.

Un vita di studi sul linguaggio e sui generi(s) per arrivare ad una conclusione del genere.
Chissà se la punta di diamante del pensiero al femminile, ha mai notato il rossore, la vergogna, che costa dire quella frase ad una donna, ad un oggetto.
Ha davvero capito la ns. qual’é la natura dell’amore?
Del resto se si pensa che anche sull’esperienza della gravidanza, tra tutte quelle possibili, la meno maschile, le cose migliori le hanno scritte gli uomini, si capisce perché la coppia soggetto-“oggetto”, se è “sconveniente” da un lato, allo stesso tempo, natura vuole, è la migliore che possa esistere.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 09, 2010, 15:48:37 pm
Dispotismo della fede
Quando si arriva a comprendere, in profondità, che A=A, è un dogma pari all’esistenza di Dio, che richiede cioè lo stesso autodafé, si capisce immediatamente, quando sia assurdo, dispotico, avere la pretesa di voler dimostrare qualcosa.
Qualsiasi cosa….
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 09, 2010, 15:51:15 pm
Vivisezione
In ogni dimostrazione, essendo un procedimento tautologico ecavando alla luce, informazioni nuove, vi è il principio dello smembramento, della riduzione in pezzi, la razionalizzazione dei principi originari, i quali ne rappresentano soltanto lo stato grezzo.
Attributo della ragione, infatti, è di essere affilata come un coltello…
Eccome se lo è, una lama nella carne viva!

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 09, 2010, 16:00:58 pm
Perversione dell’uguaglianza
La perversione insita nell’uguaglianza, in una formula tanto semplice quale A=B, dopo millenni di umiliazione culturale, di rieducazione,è oggi difficilmente immaginabile, bisognerebbe essere ancora maschi e femmine, e non zombie mortificati da 2.500 anni di “cultura”, e dunque oggi, non ci si riesce più.
Sta di fatto, che l’Occidente, avendo rifiutato il principio eracliteo del fuoco e del fulmine, principi supremi del mutamento e della differenza, e dell'impossibilità dell'uguale, per votarsi completamente alla staticità e unicità dell’Essere, ha fatto della “quadratura del cerchio” la sua vocazione.

Sperma femminile e uomini incinti.
Se non è uguaglianza questa.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: KasparHauser - Aprile 12, 2010, 00:27:52 am
L'eiaculazione precoce è un problema che affligge milioni di donne
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 12, 2010, 10:08:10 am
Inconcepibile
Un critica storica alle donne appare inconcepibile.
Come se tutto avesse la sua origine nel concepimento.

Se ci colpevolizzate, non vi facciamo nascere.
Ecco!

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 12, 2010, 10:10:17 am
Doppiezza delle teorie egualitarie
Ciò che rende inverosimile la morale dei sostenitori dell’uguaglianza, è che nessuno di loro la va a cercare con coloro che gli stanno al di sotto, i quali vengono certamente coinvolti, ma con la funzione di testa d’ariete per sfondare i muri dell’aristocrazia.
Se poi si miri ad abbassare i privilegi degli altolocati, piuttosto che all’acquisizione di nuovi, si rientra nuovamente in un’ulteriore doppiezza della stessa teoria.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 15, 2010, 15:56:53 pm
Sull'infertilità maschile [1]
Dappertutto, carne contro denaro.
Ma che può valere una carne sovvenzionata?
Una volta, si generava per convinzione , o per accidente; oggi, per ritirare un sussidio.
Eccesso di calcolo che non può non nuocere alla qualità dello spermatozoo.

Cioran '69


1- Titolo mio.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 17, 2010, 11:28:11 am
Amore materno
Una donna deve amare il figlio.
E quando dico deve, vuol dire proprio deve.
C'è costretta.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 17, 2010, 15:06:14 pm
Il corpo
Mio nonno faceva l’agricoltore, e fece la guerra.
Gli dicevano, prima, sei uomo e devi fare il servizio di leva, poi, devi andare in guerra (e se sei fortunato, torni a casa tutto d'un pezzo).
E lui, voleva o no, ci doveva andare, non poteva dire “il corpo è mio e me lo gestisco io”.
Animale da traino in campagna o carne da macello, il corpo maschile è un escrescenza femminile, qualcosa che debba essere fruito dal femminile.
Infatti ancora oggi, quando si parla de Il corpo, di una sua presunta sacralità/inviolabilità, si parla, di quello delle donne.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: KasparHauser - Aprile 17, 2010, 23:04:59 pm
-Dire che un aforisma dice solo una mezza verità è come dire che un discorso più lungo dice tutta la verità.
-Un aforisma non coincide mai con la verità: o è una mezza verità o è una verità e mezza.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Red- - Aprile 17, 2010, 23:11:25 pm
Dire che un aforisma dice solo una mezza verità è come dire che un discorso più lungo dice tutta la verità.
Un aforisma deve anzitutto indurre a riflettere, e quello è il primo e principale compito e scopo di un aforisma.
Fatto questo ci si può domandare tutto il resto.
Un buon aforisma non scorre via come acqua fresca nello scarico del lavandino.
A dirla tutta, l'aforisma di Kraus cui (penso) ti rifesrisci non è del tutto chiaro nemmeno a me, ma mi induce a riflettere. Quindi è bello.
...In realtà andrebbe forse contestualizzato, magari kraus rispondeva ad una domanda o ad una critica.

...A ben pensarci, però, in ultimo, mi pare proprio che avesse ragione. Forse è una verità e mezzo.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 18, 2010, 16:57:29 pm
Crollo delle rendite, boom dei divorzi
L’anno che ha visto precipitare le rendite maschili, ha visto di pari passo il boom delle capitalizzazioni femminili[1].
Arrivano tempi duri, ed è meglio raccogliere il raccattabile,  e che il fallito paghi i suoi debiti dalla sua metà!

E’ l’inevitabile conseguenza di una delle ultime illusioni maschili, quella che alle donne piaccia l’uomo di potere, mentre la verità è che, per il potere, le donne sono disposte ad accollarsi anche l’uomo[2] .
Infatti chi ha detto che  dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, ha omesso di dire, che dietro lo stesso che cade in disgrazia, c’è sempre una donna che ne va.



Note
1- http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200807articoli/34856girata.asp
2- Ciò che accade sotto, scendendo nella gerarchia sociale non è altro che la conseguenza, l’accontentarsi di prendere quello che si può e dovuto al fatto che quelli al di sopra sono inaccessibili/già occupati.Al livello più basso ci sono infatti i famosi mammoni sfigati che nessuna vuole. Meglio sole, che mal accompagnate!
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 18, 2010, 17:01:24 pm
Violenza di genere
Alla morte di Pablo Escobar, famoso e sanguinario narco-trafficante colombiano le belle e giovani donne che misero il lutto furono ben 700.
A quella di Juan Perez, onesto e sottopagato insegnante elementare della stessa Medellín, a parte le due sorelle minori, e la non più giovane madre, non vi fu nessun’altra donna.

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 18, 2010, 20:02:00 pm
Occhiali integrali
Sono sempre di più le ragazze che usano “occhiali integrali”, dalle lenti tanto grandi da fare invidia ad una mantide religiosa, e dato che sono proprio gli occhi lo specchio dell’anima, c’hanno tutte le ragioni per volerli nascondere.



(http://www.verycool.it/wp-content/uploads/2007/04/occhiali-da-sole-chanel-ysl.jpg)

(http://www.nikonclubitalia.com/foto/data/777/medium/01_Mantide_03.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: KasparHauser - Aprile 18, 2010, 21:13:06 pm
Bisogna scavare fino alla superficie per scoprire la profondità di una donna.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Red- - Aprile 19, 2010, 00:26:37 am
La donna eccezionale mira al potere, la donna normale mira all'uomo potente.
La seconda è quella che mira meglio.
Red.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 19, 2010, 16:53:30 pm
Cicli di produzione e di riproduzione
L'uomo moderno, asservito ai cicli di produzione della modernità, può finalmente provare pena, per la donna, sottomessa per natura ai suoi.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 19, 2010, 20:02:37 pm
Due buone notizie [1]

La prima buona notizia, è che il cristianesimo è condannato.
La seconda ... che lo è anche l'umanità.


1 - parafrasando Cioran.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 19, 2010, 20:09:23 pm
Domina domum dominatur
In casa comanda la donna.
La “messa in sicurezza” del pianeta, ha il fine di allargare il suo appartamento.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 20, 2010, 21:34:51 pm
La vita è...
La vita è la vanità della materia.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 21, 2010, 10:36:40 am
La guerra alla femmina
"Ogni donna morta in quelle circostanze possiamo considerarla una caduta sul campo e non c'è Tamaro che tenga quando c'è da contare le vittime di una guerra alle donne, alle madri, alle figlie, alle lesbiche, alle femministe".
Se c'è un soggetto che nei testi femministi non compare mai, l'eterna rimossa, è proprio la femmina.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 21, 2010, 10:43:19 am
Le schiave del sesso
Sesso e maschio sono sinonimi.
Alla banalizzazione dell'uno, corrisponde infatti quella dell'altro.
Ed è per questo, che chi agogna l'emancipazione dal maschio, trova nel sesso, la sua schiavitù.

http://www.youtube.com/watch/v/Unx2hAFZAYQ
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 21, 2010, 22:16:54 pm
Il Pomo di Adamo
I maschi, castrati prima della pubertà, non svilupperanno mai il pomo d’Adamo.
Niente pomo, niente malum, tentazione del serpente, foglie di fico, peccato originale, colpa.
Dritti in paradiso come angeli ... la voce ce l’hanno, il sesso degli angeli pure … che gli manca?
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 22, 2010, 17:57:24 pm
Voluntas e Voluptas
Volontà e voluttà sono i due aspetti della stessa identica sostanza.
Senza la forza di attrazione sessuale, si azzera anche la volontà maschile, ed il motore che spinge e tiene su la società … si spegne.
Li avete castrati troppo presto!
Un errore imperdonabile …

Non andava fatto prima che l’automazione li surrogasse completamente, prima dello stato unico, della globalizzazione, dell’abbattimento di tutte le frontiere, di tutte le religioni, dell’omologazione di tutte le culture all'unicum, perché tutte le divisioni, dalla più piccola alla più grande, che "partizionano" questo mondo, ogni numero due [1], gioca a favore del maschile, perché il maschile … è l’altro!
Ed ora, il principio maschile, li richiama a sé.
Ora, vostro malgrado, vi toccherà tornare indietro, ritornare ad amare.

Un errore irrimediabile?
Il tempo lo dirà.


1 - I pitagorici identificavano infatti il numero uno con il femminile, il suo segno identificava il grembo materno, mentre il simbolo del due riproduceva il phallus.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 23, 2010, 13:37:40 pm
Morte della psicoanalisi
La psicoanalisi è stata una scienza fino a quando non si proponeva di "curare" nessuno, ossia fino a quando il prelato non è uscito dal confessionale per indossare i panni dello psicoterapeuta.  
Che triste e fugace sorte, nascere con Schopenhauer, raggiungere la piena maturità con Nietzsche ... e morire con Freud!
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 28, 2010, 16:17:43 pm
Sulla mercificazione del corpo femminile..
Che faccio, gliela do o non gliela do?

..e dell’essere umano
Cosa fai, lo tieni o no?
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 29, 2010, 22:41:05 pm
Citazione
1 - I pitagorici identificavano infatti il numero uno con il femminile, il suo segno identificava il grembo materno, mentre il simbolo del due riproduceva il phallus.

davvero? strano, la de Bouvary sostiene che la donna è l'Altro, quindi il due  :doh:


Vabbè, cmq visto che hai sollevato il problema riporta la fonte per intera.

Perciò per il numero antico, intero, corporeo fu istintivamente cercata una relazione con la nascita dell'uomo corporale, del -----[1].
Il numero 1 non fu quasi mai sentito come un numero reale.
Esso è l'----[1], la sostanza primordiale della serie dei numeri, l'origine di tutti i numeri veri e propri epperò di ogni grandezza, di ogni misura, di ogni fisicità.
Il suo segno negli ambienti pitagorici fu in pari tempo simbolo del grembo materno, origine di ogni vita.
Il 2, primo vero numero che raddoppia l'1, per questo fu messo in relazione col principio maschile e il suo segno riproduceva il phallus.
infine il sacro numero 3 dei Pitagorici designava l'atto della congiunzione fra uomo e donna, la generazione (si può facilmente capire l'interpretazione erotica delle operazioni di moltiplicazione e generazione  che, sole, avevano valore per l'antichità:l'addizione e la moltiplicazione) e il suo segno fu derivato dall'unione dei primi due.
Da qui viene nuova luce sul mito circa il carattere sacrilego della scoperta del numero irrazionale.....

Oswald Spengler - Il tramonto dell'Occidente




1  - scritte in greco.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 02, 2010, 15:19:24 pm
Se mi si domandasse dov'è possibile acquisire la conoscenza più intima dell'essenza interna del mondo ...[1]...dovrei indicare la voluttà nell'atto della copulazione.

Arthur Schopenhauer

1 - [, di quella cosa in sé che ho chiamato volontà di vita, o dove tale essenza diventi cosciente con la massima evidenza, o ancora dove riveli se stessa nel modo più puro,]
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 05, 2010, 12:06:35 pm
Ogni parola, è una parola di troppo.
E. Cioran


Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 05, 2010, 13:09:07 pm
Sul clero
Eunuchi a protezione del gineceo a tutela del Signore.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 05, 2010, 13:15:12 pm
Sul denaro
Il denaro è la sublimazione[1] dello sperma.
Gli uomini devono e vogliono averlo per darlo alle donne.
Le donne ... lo vogliono e basta.



1 - In psicoanalisi, la sublimazione è un meccanismo che sposta una pulsione sessuale o aggressiva verso una meta non sessuale.
Questo consente una valorizzazione a livello sociale delle pulsioni sessuali...
http://it.wikipedia.org/wiki/Sublimazione_(psicologia)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 05, 2010, 13:15:57 pm
Opere oggettivamente costose
Esiste oggi un criterio molto semplice per classificare ciò che è socialmente costoso da ciò che non lo è.
Se è utile al maschile (e non al femminile), alla sua salute e al benessere psico/fisico, è un costo che la società non può sopportare, e semmai preso stupidamente in considerazione, immediatamente liquidato in quanto tale.

Onde evitare un elenco sterminato di possibilità che per loro natura risiedono oltre i confini della realtà, vi rientrano in questa categoria, dell'impossibile, tutte quelle che possono essere oggettivamente misurate nel aumento dei livelli ematici di testosterone.

Va da sé, che su ciò che lo abbassa...non si badano a spese.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: KasparHauser - Maggio 05, 2010, 20:10:33 pm
Il pene è soltanto un simbolo fallico.

Jung
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 06, 2010, 18:53:31 pm
Miopia degli uomini beta

Marx sosteneva che lo sfruttamente dell'uomo sull'uomo, aveva la sua origine nello sfruttamento dell'uomo sulla donna.
La sua concezione della storia/società, secondo un'ottica di genere, era dunque femminista al 100%, ed anzi, essendo storicamente antecedente ai movimenti femministi, si può de facto considerarlo come il padre ispiratore.

Ora, che un movimento maschile, anti-femminista, si dichiari "d'ispirazione marxista" è una vera contraddizione in termini, uno di quegli ossimori in cui, lo stridio dell'accostamento viene superato solo dalla miopia della fede.

Un ultimo tentativo questo, l'onere di riabililitare Marx, di rinvenire un moribondo, o più presumibilmente, l'onore di essere quelli che lo hanno affossato del tutto?
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 07, 2010, 15:29:57 pm
Gravità
E’ sconcertante osservare come l’uomo abbia scoperto l’esistenza della forza di gravità solo nel '600, nonostante ne avesse visto da sempre l’effetto - la caduta degli oggetti verso il basso.
Vedeva il movimento ... ma non l'invisibile forza traente.

Data la premessa, c’è da chiedersi: quand’é che gli uomini vedranno che l’azione del maschile è governata, pressoché interamente, dalla volontà del femminile?
Eppure il tempo della reificazione, della riduzione ad oggetto, non è poi così lontano….
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 07, 2010, 22:15:30 pm
Nati sotto il segno della Vergine

«l'esplorazione vaginale su donna non collaborativa non solo non può produrre alcun risultato certo e non esclude che l'uomo [il padre n.d.r], sebbene fortemente contrariato dalla presunta disdicevole condotta della figlia, avesse agito su impulso sessuale»[1]


(http://www.comitatinazionali.librari.beniculturali.it/upload/immagini/01RubensImmacolata1627.jpg)

1- http://www.corriere.it/cronache/10_maggio_07/cassazione-test-figlia_5b5c7718-59d3-11df-8cbf-00144f02aabe.shtml
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 08, 2010, 13:14:15 pm
Un’impostura intellettuale
Luce Irigaray, per aver affermato che E=mc2 è un’equazione “sessuata”, di polarità maschile, perché “essa privilegia la velocità della luce (che è la massima velocità) sopra le altre che ci sono vitalmente necessarie”, venne aspramente criticata di postmodernismo antiscientifico[1] .
Non è mia intenzione negare la tesi della Irigaray, sul fatto che l’equazione sia sessuata, e ritengo che coloro che le hanno mosso la critica, non avendo una cultura sulla differenza sessuale, non avevano di fatto la competenza per farlo, ciò nonostante le conclusioni della Irigaray sono davvero un’impostura intellettuale, ma per un'altra ragione.
Alla stessa maniera in cui lei identifica la cultura dell’unicum come portato del maschile, e l’unicum non può essere maschile (i cattolici non possono contraddire per ovvie ragioni, infatti adesso, morto Dio, perché come unicum non poteva salvarsi, ora si ritrovano ad adorare la Vergine…), la formula è sì sessuata, ma di sesso femminile.
La Irigaray infatti omette di considerare che la velocità non compare come entità variabile, viva, ma come costante, una velocità congelata, dunque morta.
Infatti, sarebbe sufficiente modificare opportunamente le unità di misura del S.I. delle grandezze fisiche coinvolte, per avere una formula pulita, immacolata, in cui il termine “maschile” scompaia definitivamente.
M=E (Materia=Energia)
Più maschile di così...


1 - Alan Sokal & Jean Bricmont - Intellectual Impostures.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 08, 2010, 21:24:43 pm
womyn & wymyn
Il miraggio di una nuova specie.[1]

1 - http://en.wikipedia.org/wiki/Womyn
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 09, 2010, 22:38:00 pm
Divorzio
Ad un amico molto abbiente che mi chiese come comportarsi di fronte alle pressanti richieste di matrimonio della fidanzata, risposi semplicemente di trovarsi una solida assicurazione che lo risarcisse in caso di divorzio.
“Ma non esistono assicurazioni che ti risarciscano in caso di divorzio!”

Appunto. E non credi che ci sia un valida ragione…?
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 10, 2010, 15:23:44 pm
Miopia degli uomini beta 2
Essendo qualità/quantità rispettivamente sul versante maschile/femminile, il movimento degli uomini beta è antimaschile per sua stessa definizione ed intenzioni, perché volendo eliminare il plus valore maschile (chi non concorda dovrebbe chiedersi qual'è il punto in cui si propone di aumentarlo) in favore della quantità, in una sua equa ridistribuzione/livellamento verso tutti gli uomini/donne, concorre invece alla sua distruzione.

Da questo punto di vista dunque, è in piena sintonia con i principi/obiettivi del cristianesimo, la religione delle donne e degli schiavi, i cui effetti nefasti sul Valore del maschile e di conseguenza a lungo termine, sugli uomini tutti in favore delle donne, preannunciati da Nietzsche già nell' '800, sono ormai sotto gli occhi di tutti.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 11, 2010, 12:52:31 pm
Il Logos ridotto al silenzio
Tra le immagini mediatiche "anomale", più suggestive del femminile, una delle più frequenti che si incontrano oggi, a parte quella ormai consunta della donna con i guantoni da boxe, vi è quella di una donna con il dito indice davanti alle labbra che intima di tacere, e che fa da contraltare alla censura/ ridicolizzazione di ogni vissuto  maschile che non sia conveniente al femminile.

(http://www.tittyna.net/wp-content/silence.jpg)

Shhh! Dovete tacere!
Se parlate, correte il rischio di riflettere, di sviluppare coscienza...di capire.
Invece così, tenendo tutto dentro, fino a scoppiare, perché è solo una questione di tempo...scoppierete, andrete a riempire la casistica della violenza di genere (maschile), ad avvalorare la tesi, che siete violenti per natura, e le donne, vittime della vostra violenza .

Abbiamo già pensato a tutto per voi, non dubitate, lasciatevi guidare dalle amorevoli mani femminili…
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 13, 2010, 14:54:39 pm
Banalità occidentale
Se non è A, è non A.
Possibile pensare di fondare il pensiero su una tale banalità?
Investire migliaia di anni, edificare una civiltà, idolatrare un principio, a fondamento del pensiero,  anzi de il pensiero, il cui Valore (entropico) è uguale a zero?
Sì.
Il pensiero è folle. Maledetta quella servetta che è la logica. (Galimberti)

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 13, 2010, 14:59:42 pm
Estatica maschile
C’è un valore nel maschile, per il semplice fatto di esistere, che essendo intrinsecamente correlato alla dualità, è il principio di ogni forma di bellezza e di libertà.
Qualora infatti si colga in quest’aspetto, non libertà ma schiavitù, non bellezza ma orrore, non si può far altro che dirigere la storia verso i suoi opposti, bruttura e totalitarismo[1].
 
Detto tra le righe, autodeterminazione femminile e coercizione totalitaristica, vanno in sintonia, ovvero, la seconda non è che la sovrastruttura sociale di una monade ....



1 - L’eccesso maschile tende solo al dispotismo, un totalitarismo di magnitudo inferiore.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 18, 2010, 00:06:01 am
I figli, una male necessario
Ogni scarrafone è bell 'a mamma soia.
Ogni scarrafona è bella o figl suji?
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 18, 2010, 12:27:17 pm
Sull'Arcigay
Nulla da dire verso gli omosessuali che realizzano che l'orgoglio ed il diritto gay, non è certo quello di prenderlo di retto.
Sull'Arcigay invece....
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 20, 2010, 11:18:05 am
Permutazione semplice
Sfogliando le riviste femminili e facendone un sunto, pare che un uomo per piacere ad una donna debba essere virile ma con un animo femminile, forte ma delicato, bello ma non vanitoso, ricco ma non presuntuoso, ambizioso eppure generoso, "perfetto" (??) insomma, "pare vogliano l'uomo che non esiste".

Certo, mischiando un po' le carte, dopo una piccola permutazione semplice, il concetto sopra è "analogicamente" del tutto a equivalente a "pare vogliano che l'uomo non esiste." :hmm:
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 23, 2010, 21:24:08 pm
Non vincerete mai

Una cosa che mi ha sempre riempito di ammirazione è l'esistenza di uomini che stanno in prigione per anni, talvolta per decenni pur di non confessare colpe che non hanno. Come nel caso di Parlanti che non volle riconoscersi colpevole. Per non dire di quelli che ci hanno rimesso la vita.
...
C'è qualcosa di sovrumano in questo. Qualcosa di trascendente.
...
Comunque la si voglia vedere, quella dimensione trascende la materia. Per questo, quando si dice Logos (la Parola, il Verbo) non si parla a vanvera. Il Logos non è un fantasma, è l'anima degli uomini.
Perciò, giustamente, è stato scritto: "In principio fu il Logos e il Logos era presso Dio e il Logos era Dio".
Certo non tutti i maschi giungono a tanto, ma resta il fatto che queste sono davvero cose da uomini.

Rino Barnart



(http://filipspagnoli.files.wordpress.com/2009/04/burning-monk-self-immolation.jpg)

(http://vinpon.files.wordpress.com/2007/04/windowslivewritersomeofthemostpowerfulimagesfromaroundthe-1266a000395-windowslivewritersomeofthemos2.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 27, 2010, 14:36:03 pm
Il vero cristianesimo

Si provi ad immaginare una monca/sciancata, che frequentando una palestra di "normodotati" e sentendosi sminuita dall'impossibilità di eseguire gli esercizi praticati dagli altri, richieda sotto il principio dell'uguaglianza dinanzi "all'attrezzo",  la rimozione chessò, di tutti i bilancieri!

Ecco, questa monca, è colei che più di ogni altro incarna il vero spirito e la vera morale del cristianesimo, quella "rivolta di tutto quanto striscia sul terreno contro ciò che possiede un’altezza" di cui parla nietzsche, e che nessun Papa, vestito di seta e oro, può anche solo lontanamente rappresentare.

Quanto premesso per confermare, ribadire e ricordare due ulteriori concetti:
Uno, che i veri cristiani sono oggi come ieri, solo coloro che richiedono l'uguaglianza, e dunque oggi i gay e le lesbiche, i transessuali e i comunisti, e tutti coloro che dietro un principio di uguaglianza dinanzi a "Dio" e ai suoi surrogati, la Legge, il Genere o anche solo gli attrezzi, mirano ad abbassare il valore di chi sta più in alto di loro.

Due, che il cattolicesimo, non si sa bene che cosa sia, se non un misto di negazionismo e intellighenzia (dunque anticristiani per definizione), volto a perpetuare la posizione di una casta che ha tutti gli interessi che il verminaio continui sì ad ambire di abbassare il Cielo, fermo restando, che il verminaio e il Cielo, continuino a persistere entrambi ad aeternum.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 28, 2010, 11:00:59 am
Principio d'induzione
Le donne del presente che ci rinfacciano quanto "sono state" (??) schiavizzate in passato, ci stanno con ciò soprattutto rivelando un progetto:
Il rapporto che intendono sostenere con il genere maschile per il futuro.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 31, 2010, 21:36:55 pm
Sulla Verità
Il minimo dispendio di energia.

La volontà di potenza - Friedrich Nietzsche
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 03, 2010, 11:23:08 am
Sull'aforisma (1)
Quando non si sa scrivere, un romanzo riesce più facile di un aforisma.

Karl Kraus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 03, 2010, 11:26:32 am
Sull'aforisma (2)
L'aforisma, la sentenza, sono le forme dell'eternità; la mia ambizione è dire in dieci frasi quello che chiunque altro dice in un libro, quello che chiunque altro non dice in un libro.

Friedrich Nietzsche
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 07, 2010, 10:43:11 am
Condizione femminile e crisi economica
Per aver fatto cattivo uso del nuovo potere, le lancette dell'Avvenire verranno spostate indietro di ben più di un'ora......
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 09, 2010, 13:32:48 pm
Sul potere dei poteri
A seguito delle dimissioni dell’assessore milanese accusato di molestia sessuali dalla dirigente norvegese, la Bernardini De Pace scrive (Il Giornale) sulle donne come di “nuove mantidi che usano il sesso come arma…una nuova categoria di carnefici, donne che seducono per ricatto, vendetta, interesse”.
La risposta attualmente è stata (Il Corriere): “Teoricamente può essere vero”. 

Ricordando il putiferio scatenato dalle affermazioni di M. Fini, non sarà inutile ribadire che oggi, solo una donna può dire, male, delle donne…e pure degli uomini.
Gli altri, facendolo, si collocano al di fuori della morale.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 11, 2010, 14:47:24 pm
Degradazioni (1)
Si prenda in considerazione uno scambio di regali,e si supponga che i regali abbiano anche lo stesso valore monetario.

Da un punto di vista economico/materiale/quantitativo è uno scambio a somma zero, si potrebbe infatti convenire in forma del tutto equivalente, che ognuno compri per sè quello che ha ricevuto dall'altro, e annullare così lo scambio.

Eppure l'esperienza insegna che non v'è "piena equivalenza", perchè in questa "conversione", sopprimendo lo scambio si perde qualcosa ... un valore.

Ecco, questo valore è cio' che il materialismo/razionalismo (in tutte le sue forme, dall'economia alla politica  alla filosofia) non riesce a cogliere, che sfugge alla sua logica in quanto valore non quantitativo, perchè puro fenomeno qualitativo, ciò nonostante, il materialismo/razionalismo un effetto cmq lo sortisce, nel senso che non solo non lo coglie, ma lo determina: ogni valore che non sia materialmente quantificabile, viene azzerato in entrambe le dimensioni (sia ovviamente in quella quantitativa, sia sopprimendolo, in quella qualitativa).


Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 11, 2010, 15:51:05 pm
Gender independent principles?
Trovare un principio che sia indipendente dal genere, qualunque principio, è un'impresa estremamente difficile.
Sicuramente non lo sono, perché viziati alla radice, quelli che vengono adottati nelle odierne politiche di genere.
 
Se n'è accorto Sgarbi quando a "il corpo delle donne non si tocca", ha risposto con un simmetrico "nemmeno il corpo degli uomini", al quale, sentendo che non aveva la stessa forza, che su quel piano era svantaggiato, ha subito dopo aggiunto il suo non lo tocca nessuno!

Che bel problema....
Un principio equo per i due generi forse non esiste, per la semplice ragione che di generi non ce n'è uno, ma due.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 18, 2010, 10:58:31 am
L’odissea del rancore
Cioran definisce la storia come "l’odissea del rancore", o forse più precisamente, l’odissea di un rancore.
Geniale.

In barba al pensiero maschile neo-reazionario secondo cui gli uomini sarebbero creatori di civiltà, i frutti avvelenati che questa continua a produrre - la storia non è altro che la cronologia di tragedie inflitte o subite, in mezzo non c’è nulla se non la stasi – pone a favore della caduta originale , quella dovuta al famoso albero della conoscenza, e avvenuta quando “si apersero gli occhi ad ambedue: ed avendo conosciuto, che erano ignudi cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero della cinture”.

Casualmente in questo periodo sto leggendo vari articoli sul matriarcato preistorico e conseguente culto della Dea Madre.
In un passo di wikipedia, tra l’altro sulla paternità (ovvero contro) e che andrebbe incorniciato, vi leggo il sentimento di una (?) donna :

“il concetto di paternità è una costruzione culturale (??) della specie umana, a seguito della rivoluzionaria scoperta che è lo sperma dell'uomo a fecondare la donna.
Per millenni, quindi, gli esseri umani ignorarono che era l’uomo a fecondare la donna, la quale sembrava dunque essere l’unica detentrice della capacità di procreare.
..
esso (il modello patriarcale) è fondato sulla esaltante conquista del titolo di “creatore” da parte dell’uomo. Il quale, liberandosi in tal modo dalle frustrazioni dovute all’assoggettamento secolare all’unica “creatrice”, la donna, operò in modo tale da configurare una società volta esclusivamente alla conquista del primato assoluto dell’uomo sulla donna.

La scoperta della paternità non determinò solo l’imporsi della patrilinearità a scapito della matrilinearità...La quale, cancellando la totale libertà del passato...rese l’uomo indiscusso padrone delle donne e dei figli, portò, in sinergia con la stanzialità sviluppatasi nel neolitico, alla nascita e all’imporsi di forme di proprietà privata, prima sconosciute, e al diffondersi delle guerre necessarie al loro mantenimento.”


Morale, femministe in carriera o casalinghe senza alcuna ambizione virile, nel cuore di ogni donna, madre, sorella, compagna, figlia, un sentimento le accomuna tutte:  “per voi, è solo un orgasmo”.
Che sia lì, con la scoperta del contributo maschile alla riproduzione che si ha avuto la caduta?

Che sia lì … la genesi dell’odissea del rancore?

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 22, 2010, 13:12:46 pm
Placare il rancore
Nel secolo passato, teatro di un grande laboratorio sociale, una generazione di illusi ha creduto che alla fine del conflitto bellico che aveva flagellato l'occidente durante tutta la prima meta' del secolo, sarebbe seguita la pace e il bene, una societa' priva di grandi conflittualita'.
Ed e' qui che l'esperimento ha fornito i suoi risultati piu' sorprendenti, mostrando che senza una guerra esterna, il conflitto si trasferisce semplicemente all'interno della societa' stessa.
Ed e' qui, quando 'il sangue ha smesso di nutrire la terra' (Bachofen) che il rancore femminile si e' manifestato in tutta la sua forza.

Altro che il rosario cristiano, e' la collana di teschi al collo della dea Kali l'unico feticcio in grado di placare il rancore originario!  

(http://www.mondimedievali.net/cantosirene/kali01.jpg)
(http://laconoscenzarendeliberiblog.files.wordpress.com/2009/09/femminista11.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 22, 2010, 18:04:44 pm
Contro la morale dominante
Andare contro la morale dominante significa andare contro la donna.
Esiste in realta' un'altra accezione del termine, l'unica plausibile, che vede l'opposizione alla morale quando questa, divenuta obsoleta, non corrisponde piu' alle mutate condizioni femminili.
In altre parole, essere morale significa essere funzionale agli interessi femminili, essere immorale .... non esserlo (piu').

L'illusione maschile di essere il soggetto morale par excellence, addirittura la guida e l'artefice della morale stessa,  e' il piu' grande abbaglio e di fatto la cecita' responsabile dell'intera tragedia storica.
  
 
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 23, 2010, 17:12:09 pm
L'attacco al padre
Disarticolare la base del legame maschile.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 27, 2010, 18:23:15 pm
Paraurti
Si puo' fare della speculazione filosofica inferendo dai massimi sistemi, chesso' da un passo della Genesi, cosi' come da qualcosa di tanto insignificante come puo' essere un paraurti.

In una societa' in cui anche i paraurti vengono progettati per non essere toccati, in cui si paga un danno ingente per averne causato un graffietto sulla vernice, ci si puo' davvero stupire che un qualunque contatto con una donna rientri nello stupro?

Non rispondono entrambi allo stesso progetto?

Animus

(http://www.accessoriautomoto.it/store/images/49528_golfVI.png)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 29, 2010, 18:26:00 pm
Parafulmini (uominibeta 3)
Il senso nel gioco della vita degli uomini beta e´ fare da parafulmini.
Fulminati da sentenze divorziste, dall´esperienza con l´altro sesso, dalla vita, sono loro che scaricando a terra le saette del cielo rimandano il Paradiso e rinnovano l´attesa.
Sono loro che rendono la vita´ un po´piu´tollerabile.

A loro, a chi nacque per fare il parafulmine dedico una delle piu´belle massime di Kierkegaard.

« Ci sono uomini il cui destino deve essere sacrificato per gli altri, in un modo o nell'altro, per esprimere un'idea, ed io con la mia croce particolare fui uno di questi. »
Søren Kierkegaard


I parafulmini sono buoni.
I parafulmini sono necessari.

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 29, 2010, 19:25:18 pm
Una precisazione sul post precedente.
A volte si pensano cose, e non vengono dette,  altre volte... si dicono cose alle quali non si crede, o almeno non si e´sicuri, e anzi si scrivono proprio per questa ragione, perche´una volta che si vedono scritte, risultano piu´chiare se sono vere oppure no, infatti a volte ho scritto degli afo, che solo dopo averli messi giu´ ho capito che non ci credevo.
Comunque il punto non e´nemmeno questo.

Il punto e´ svegliare il gigante che dorme.
Ed ogni metodo .... e´buono.

Animus

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 05, 2010, 20:39:29 pm
La verita´ e´ una donna - omaggio a Nietzsche
Forse la verita´ e´ una donna, che ha buone ragioni per non far vedere le sue ragioni.
Forse il suo nome, per dirla in greco, e´ Baubo?
La gaia scienza

Posto che la verità sia una donna, e perché no? Non è  forse fondato il sospetto che tutti i filosofi, in quanto furono dogmatici, s'intendevano poco di donne?
Al di là del bene e del male

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 07, 2010, 20:23:29 pm
La morale della tenia

Anche un verme, una tenia solium, che avesse qualita' intellettuali sufficienti, si creerebbe una sua morale, e avrebbe sicuramente delle ragioni per giustificare il posto occupato nel mondo dagli essere striscianti, e tra questi i parassiti, e tra loro i parassiti striscianti autofecondanti.

Con cio' voglio dire che e' dalla morale, dalla scala di valori che ognuno, o ogni gruppo affine, costruisce intorno a se', che si determina piu' che da ogni altra cosa, a che razza di animale piu' si somiglia.

(http://4.bp.blogspot.com/_t86jCx7r0vM/Sl30Cj3-uFI/AAAAAAAAAGw/jk5RDaNUw70/s400/tenia.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 08, 2010, 17:44:35 pm
Contro Marx

Marx, non e´un segreto, non mi e´mai stato simpatico.
Non so se sia piu´per la folta barba, tipica di coloro che hanno qualcosa da nascondere, da profeta talebano e che ricorda tanto una versione al maschile del Niqab, o se sia piu´ per la mancanza di profondita´ tipica di ogni comunista che si rispetti.

Se infatti fosse stato un po´ piu´ arguto, e meno barbuto,  anche perche´ Schopenhauer l´aveva gia´ evidenziato [1], avrebbe capito che i rapporti sociali di dominio/potere non hanno il loro fondamento nelle dinamiche di classe, casomai questa soltanto una sovrastruttura, ma ce l´hanno nella coscienza del rapporto tra i sessi, ed e´ qui´che avrebbe dovuto indirizzare i suoi sforzi.


1 - Se mi si domandasse dov'è possibile acquisire la conoscenza più intima dell'essenza interna del mondo ......dovrei indicare la voluttà nell'atto della copulazione.
Parerga e paralipomena


Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 13, 2010, 21:21:25 pm
Le tre verita´ - Logica

Un concetto, ogni concetto, non puo´ esistere senza un concetto opposto (al limite come sua assenza), ed insieme, entrambi, formano l´Intero, anch´esso evidentemente, esistente.

La parte dx, quella sx, e l´Intero (dx e sx, eventualmente solo una delle due nulle), formano le tre verita´.
Il falso e´ l´ assenza di entrambi.

Nella logica occidentale, che ricordiamo ha la sua origine in Parmenide - l´essere e´, il non essere non e´- l´opposto viene fissato come negazione (cioe´ assenza) dell´essere, ed una parte, quella sx, deve necessariamente coincidere con l´intero - il tutto e il nulla, il vero e il falso, l´1 e lo 0.

Ovvero, nella logica occidentale, gli opposti non sono veri entrambi, dato che solo uno e´vero.
L´altro e´ falso.
In Oriente, Siddharta (Buddha) dice invece - Di ogni verità anche il contrario è vero.

Ad es., per un orientale oppresso e oppressore non possono essere considerati singolarmente,  perche´ l´uno non puo´ esistere senza l´altro.
Fanno parte entrambi di una stessa cosa, l´Intero.(1)

Cio´ nonostante, essere l´oppressore piuttosto che l´oppresso, a causa del principio di individuazione, non e´la stessa cosa.

Ecco perche´, a causa della coscienza, le verita´sono tre.

Ora, da un punto di vista prettamente filosofico, dopo Schopenhauer, non c´e´rimasto molto da dire sui sessi, (esiste una sola vera filosofia, quella di sintesi - l´Intero) , qui´l´intero e´la Volonta´(di vita) ed entrambi i sessi non fanno altro che incarnarne una parte.
Non esiste oppresso, non esiste oppressore, la Volonta´ si manifesta nei due sessi secondo le possibilita´che ogni sesso ha di massimizzarla la perpetuazione (della specie) in funzione delle condizioni dell´habitat.
Cos´altro aggiungere?

Se invece si vuole fare della filosofia minore, analitica, allora si porra´ il focus sulle due parti.
Se infine si vuole fare dell´ideologia, si porra´ il focus su una due parti, e si glissera´sull´altra.

L´intero (in occidente) l´ha sviscerato Schopenhauer.
La parte sx, le teoriche del femminismo.
E noi che siamo figli di Dio minore, un Dio caduto,  ci occupiamo della dx.(2)

Animus

1 - Il pensiero orientale e´sintetico per eccellenza, quello occidentale, analitico.

2 - Qui i termini dx e sx si riferiscono a maschile e femminile.
A destra i maschi, a sinistra le femmine.
Parmenide - frammento 16
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 16, 2010, 18:22:32 pm
E´merda (1)

Le donne arrivano in massa in un campo dell'attivita' umana per portarvi il loro valore e dire tutto cio' che hanno da dire, quando non c'è più nessun valore da esprimere e tutto quello che c'era da dire .... è stato gia' detto.

In pratica, quello che fanno le donne con il loro valore, è tenere in vita un cadavere.

Le donne entrano negli eserciti quando questi andrebbero smantellati e le risorse economiche, tra l'altro enormi, destinate alla società.
E ci arrivano sia in tempo di pace, sia quando sul campo di battaglia ci vanno i droidi, ossia si continua sì ad uccidere, ma non si corre piu' il rischio di venire uccisi.

Quando le chiese sono diventate da tempo delle catacombe - che altro sono ancora queste chiese, se non le fosse e i sepolcri di Dio? (2) -  le donne reclamano a gran voce il sacerdozio e la papessa.  

Quando le politiche sociali della dx e della sx sono praticamente uguali e si devono differenziare quel tanto che basta per non dare origine al partito unico, quando i politici  sono i camerieri dei banchieri , quando la democrazia rappresentativa serve solo a mantenere una casta elitaria che andrebbe abbattuta a colpi di cannone (per essere sostituita dalla democrazia diretta),  le quote rosa spuntano come i funghi a mantenere in vita una struttura parassitaria.

Quando “l'impiegato di concetto” e' diventato un concetto desueto perché quasi tutta la conoscenza professionale e' stata inglobata dentro un computer, le donne diventano professioniste e impiegate in massa.

Quando gli aerei atterrano e decollano da soli, ecco che diventano pilote.
Quando fare il tassista non comporta più nessuna difficoltà, e dunque nessun valore umano, perche' e' un tom-tom ad indicare la rotta per arrivare in una tra le migliaia di strade cittadine ... le donne diventano tassiste.

Quando le sinfonie dei Mozart, Bach, Beethoven, Chopin, Brahms, Handel, Vivaldi, Strauss, lasciano il posto a banali e/o schizofreniche composizioni, le cortigiane si elevano a  stars e dominano le hit parades.

Quando a venir battuta a 120.000 euro e' la merda d'artista, potrebbero le donne non diventare artiste?

E quando le prime donne filosofo, ascese anch’esse guarda caso al tramonto della filosofia, vorrebbero spiegare la storia della sterilità del femminile in ambito culturale come la storia della sopraffazione verso il genere femminile, volendo negare una tesi....non ne stanno invece confermando un'altra?
Sarebbe infatti questa una creazione....oppure e' l’ennesima demolizione?

Si potrebbe continuare a piacere, dato che a questa regola non ci sono eccezioni, ovvero, quando nelle attività “storicamente” maschili non c'e' piu' nessun valore da esprimere, ecco che li' emergono le donne.

E' solo merda.
Tanto vale dirglielo.

(http://rescuezone.weblogg.no/images/merda_d_artista_1961_1167221015.jpg)



1 - Vecchio post che ora vedo non avevo riportato in Aphorismen.
2 - Nietzsche - la gaia scienza, 1882
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 20, 2010, 18:09:55 pm
Sulla Purezza

Puro, e candido, e´ il colore bianco.
Puri sono i diamanti, tanto costosi (in vite umane) ... quanto piu´puri.

Pura e´ la pulizia, specialmente quella etnica.
E pura e´ chiaramente la razza ariana.

Puri sono gli occhi azzuri e i capelli biondi.
Puro e´ l´oro.

Pura e´la ratio, il razzismo, l´eugenetica
E´ puro tutto cio´che non reca dentro di se´delle scorie, che non e´contaminato da altro.
E´ puro tutto cio´ che e´ esente dal Male (1).

1- (EN).

(http://www.nostalgiaetenerezza.it/immacolata/maria.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 26, 2010, 15:48:33 pm
Homo rationalis
I pensieri sono le ombre delle nostre emozioni[1]: sempre più oscuri, più vani, più semplici di queste.

F. Nietzsche

(http://www.cattolica.info/cultura/fisica/biblioteca/personaggi/images/aristotele.gif)

1 - sensazioni nel testo originale.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 31, 2010, 20:07:23 pm
Al di là del bene e del male...
C´e´ un altro bene e un altro male.

Rino
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 31, 2010, 20:57:13 pm
Lucidita´ femminile
Nel trattare la questione maschile, ancora oggi una massa di piccoli uomini, inchiodati alla necessita´ come Cristo alla croce, perpetuano l´auto-inganno irretiti da una fede degna del martire piu´ devoto.

Ieri sera in una discoteca cosmopolita, un mio amico nel chiedere la nazionalita´- da dove vieni? - ad una donna dai gusti sessuali non ortodossi [1] , si e´ sentito rispondere:  Vengo dal futuro.
Poche balle, mica cazzi, questa e´ lucidita´.

La verita´ in due parole.


Forse la verita´ e´ una donna, che ha buone ragioni per non far vedere le sue ragioni........

(http://sites.google.com/site/sjlewisprojects/_/rsrc/1262966670555/Home/the-ascent-of-man/Sykes.jpg)



1 - Lesbica.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 06, 2010, 19:05:22 pm
Paradosso democratico

Il paradosso della democrazia e´che per funzionare, per essere veramente democratica, la meta´ della popolazione dovrebbe esserne esclusa.
Il che e´ovviamente un paradosso.

La ragione evidente per cui questo sistema non puo´funzionare, visibile in ogni aspetto della vita , da quello  piu´rilevante come le leggi, a quello piu´insignificante e´ la natura autoreferenziale del femminile: gli uomini fotografano le donne (e se stessi), le donne fotografano solo se stesse.
2 a 1.

Ecco perche´ la democrazia e´solo demagogia (come la chiamavano i greci), una dittatura diversa, la dittatura della maggioranza.

E infatti  le donne ... sono la maggioranza.

(http://popact.files.wordpress.com/2008/12/em-autoscatto.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 06, 2010, 21:18:00 pm
Psicanalisi del pensiero oggettivo - Il lato oscuro

L'emersione della concezione oggettiva del mondo, non soggettiva, non vuol forse dire che esso puo' esistere indipendentemente dal soggetto?
Da ogni soggetto?


Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 08, 2010, 20:48:47 pm
Estensione del dominio della lotta

Da homo homini lupus a femina homini lupa.

(http://donna.tiscali.it/media/09/08/donna_carriera_2_482.jpg_370468210.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Red- - Agosto 26, 2010, 22:41:28 pm

" L'inutilità " dell'uomo lo renderà libero.
La " libertà " della donna la renderà inutile.

...Giusto così.  :)

Red.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 27, 2010, 20:21:07 pm
Il Sesso
Dopo aver espletato la copula [1], i sessi tornano a separarsi.
O meglio ... e' lui che si separa, lei vorrebbe che quella separazione non avvenisse.
Non fosse mai avvenuta.

Eppure sesso significa separato [2], diviso.
Tagliato. [3]

(http://www.adiantum.it/public/news/217201013234a.jpg)

1 - http://www.etimo.it/?term=copula
2 - Si legga a tal proposito un´interpretazione sul tema di Rino Della Vecchia in  fondamenti della maschilita´: http://www.uomini3000.it/318.htm (la distanza)
3 - Termine derivato dalla radice secare.

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 01, 2010, 22:53:30 pm
Il corpo delle donne ...

Il corpo delle donne e' merda.
Ma non dimentichino gli uomini che di quella stessa merda anch'essi vengono, e sono fatti.

(http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash1/hs452.ash1/24884_378209792419_292966477419_3696437_1646550_n.jpg)


Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 05, 2010, 22:23:34 pm
Finche´si ammazzano tra di loro..
In un paese in cui il tempo e´ancora in ritardo, in un centro commerciale un bambino gioca con una pistola giocattolo sotto lo sguardo indifferente della madre.
Te mato, bum, bum, estas muerto!

Indifferenza ..... che diviene educazione, pedro, esto non se hace [1], nel momento in cui il biricchino ripete la stessa simulazione verso una bambina.

Cinismo? Misoginia?
Forse.

Rimane il fatto che questo e´un eccellente esempio di accordo tacito tra donne.
Alcuni lo chiamano inconscio.

Animus


1 - Pedro, questo non si fa (non sta bene)







Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 08, 2010, 02:43:18 am
Questo mondo che discrimina le donne...

1. Poiché gli uomini morti per cause violente sono il doppio delle donne,
2. Poiché i 2/3 degli infanticidi avviene verso i figli di sesso maschile,
3. Poiché gli uomini che si suicidano sono a livello mondiale, 3,5 volte le donne,
4. Poiché in quasi ogni Paese nel mondo gli uomini hanno un'aspettativa di vita più bassa, raggiungendo una disparità di 13 anni nella Federazione Russa,
5. Poiché 195 studi scientifici sulla "violenza del partner" concludono che "le donne sono fisicamente aggressive come o più degli uomini nei loro rapporti con il partner maschile", e che gli uomini sono solo più riluttanti a riferire gli abusi,
6. Poichè l'83% dei “senza tetto” sono maschi,
7. Poichè il 92% delle “morti bianche” sono maschili,
8. Poichè il 94% della popolazione carceraria (dato USA) è maschile,
9. Poiché esiste una sola violenza di genere, quella maschile,
10. E poiché esiste un solo vittimismo di genere, quello femminile,

Questo mondo ... è un mondo che discrimina le donne.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 08, 2010, 19:28:46 pm
La città ideale e la sovversività degli opposti
Con la città post-industriale ed il diffondersi della società dei servizi, si porta a conclusione un progetto psichico millenario, quello di un habitat umano sessualmente neutro.
L'individuo androgino e l'indebolimento degli istinti sessuali, maschili e femminili, sono il naturale adattamento al nuovo e grigio habitat, dove non solo quello sessuale, ma ogni altro opposto, bianco/nero, destra/sinistra, identità/alterità, morte/vita, sono banditi e considerati, in tutta ragione, dei principi sovversivi.

(http://www.veronablog.com/uploads/image/una_seconda_possibilita-small.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 14, 2010, 18:45:16 pm
Disturbi mentali
Tra le numerosissime lettere di biasimo, Issei Sagawa (1) ne ricevette anche una di consolazione una in cui gli si diceva:

Sig.  Sagawa,  lei non ha nessuna colpa, e' semplicemente vittima di una societa´ dominata dagli uomini. (2)

Ora, se di Sagawa ne venne accertata la follia , quante sono invece le vittime folli, socialmente accettate e moralmente non perseguibili, a cui e' permesso addirittura l'educazione esclusiva dei futuri cittadini?

Animus

(http://www.metalmusicarchives.com/images/covers/gnaw-their-tongues-issei-sagawa(ep).jpg)

1 - Cannibale giapponese che divoro' la sua fidanzata 18enne.
2 - Dichiarazione di Sagawa in un documentario andato in onda su Discovery Channel.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 27, 2010, 16:47:34 pm
Filosofia marxista
Testo capitale del marxismo ... un libro d'economia!
Già di per se, una concezione filosofica squalificante per l'intelletto...

(http://www.broadwayworld.com/columnpic/das-kapital-bank.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Stealth - Settembre 29, 2010, 09:43:34 am
Il voler dimostrare scientificamente l'esistenza o l'inesistenza di Dio è il chiaro sintomo dell'estremo attaccamento emotivo e ossessivo che si ha verso la scienza e verso Dio. Che li si ami entrambi, che li si odi entrambi o, peggio ancora, che si ami l'uno e si odi l'altra o viceversa, la disastrosa distorsione che comporta la sfera emotiva nell'approccio a queste tematiche impedisce di comprendere il fatto che il concetto di dimostrazione scientifica di qualcosa come Dio è un assurdo. Questo perché Dio fa capo alla forma simbolica del mito e pertanto trascende lo spazio e il tempo, trascende ogni rapporto di causalità e ogni logica razionale. Al contrario della scienza che fa capo alla forma simbolica della ragione la quale si basa proprio su tali principi.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 30, 2010, 23:45:40 pm
Conferme
Quando ho scritto quest'afo (http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg12235/#msg12235), non immaginavo minimamente che un Gilles Deleuze, uno tra i piu' influenti filosofi del XX secolo, aveva descritto gli psicanalisti negli stessi termini:

Gli psicanalisti parlano del desiderio esattamente come fossero preti ... gli psicanalisti sono preti.
 ;)





Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 02, 2010, 14:54:56 pm
Cos'è la questione maschile?
Spiegare che cos'e' la questione maschile è molto semplice, lo capirebbe anche un bambino, se solo non fosse traviato dagli adulti, madre e padre in primis, per fare in modo che non la capisca.

Pensate ad una pistola, è un simbolo fallico, giusto?
Ecco, questa è la questione maschile.

(http://static.blogo.it/guide/armi.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 04, 2010, 22:15:42 pm
In lapsus veritas
Se dovessi assegnare un valore di verità all'inconscio/coscienza[1], non avrei dubbi:
Inconscio=Vero,
Coscienza=Falso.

Infatti lo rivela il lapsus a cosa serve la coscienza, a trovare la forma giusta, quella più logica, per mascherare al meglio le vere intenzioni...che devono rimanere occulte, anche se, ahimè,  ogni tanto la maschera deve essere tolta, lasciando trasparire il vero volto...

(http://files.splinder.com/0b28535c17689cd56105f970026ed15b.jpeg)

1 - uso qui i termini coscienza/inconscio in senso generico e non sovrapponibili a quelli usati nella psicanalisi. (che ritengo fuorvianti insieme alla sua costruzione Io/Es/Super-Io)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 06, 2010, 23:46:42 pm
Sull'estro mancato delle donne
Corollario all'odissea del rancore

La femmina umana, si sa, si differenzia dagli altri primati (e non solo) per essere priva d'estro.
Infatti non ha accaloramenti durante i cicli della sua vita fertile.[1]
Ce li ha quando non li avrà più..[2]

Non c'e' dubbio, "è tutta colpa del patriarcato", ed è inutile surrogare con rossetti, smalti e orpelli di ogni tipo, le code di pavone femminili - l'umiliazione è stata tanta che l'estro l'è passato per davvero...


Infatti il suo occultamento è una conseguenza della coscienza maschile, ovvero, la femmina, depauperata del valore sessuale primario, il monopolio, ha iniziato a perdere anche quello secondario ...
Era diventato solo sciovinismo femminile.

Animus

(http://beautynews.blogosfere.it/images/party-make-up-thumb.jpg)

1 - tramutati in dolori (mestruali).
2 - i colpi di calore della menopausa.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 07, 2010, 12:55:37 pm
Mors tua vita mea
Non v'è dubbio che chi predica tanto il sacrificio (altrui), il dono, lo sta desiderando...e pianificando.
Mors tua vita mea...

Almeno su questo punto, forse l'unico, i beta hanno ragione....da vendere.

(http://spigolaturesalentine.files.wordpress.com/2010/07/nicola_napolitano.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 13, 2010, 20:52:53 pm
Il corpo nelle donne non si tocca!

Nemmeno quello degli uomini.

Animus

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 15, 2010, 14:57:54 pm
Qm, una questione nè di dx, nè di sx


- Perchè la qm non puo' essere di sx
 
Per una ragione semplice ed elegante: perchè la sx non esiste più.
E non esiste più perchè ha esaurito il suo compito storico, quello di portare le donne dove dovevano arrivare.
 
E' chiaro che chi è dietro non dice a chi gli sta davanti, "ti voglio superare"...
Gli sussurra all'orecchio, se ha sufficiente forza morale, "uguaglianza, giustizia, liberta!"
 
Una volta che poi è arrivata la parità, e persino superata, ecco che quei principi che servivano allo scopo, ora non servono piu' ... vanno nuovamente cambiati.
 
Si deve in pratica, sempre attraverso la stessa forza morale, inventarne altri che giustifichino il sorpasso e ne permettano l'amplificazione.
Benvenuti nel nuovo mondo delle gender theories, le politiche di genere, la società woman (scusate l'arcaismo, womyn) friendly,etc.
Welcome to the future ... insomma.

Cmq, tornando alla sx, i fedeli di quella parrocchia si trovano ancora oggi ad incarnare quei valori, senza avere pero' piu' quella forza morale che agiva da propellente (la c.d. condizione femminile).
Dove sarà finita?
 
Ha cambiato partner.
Si è spos(t)ata a dx (quella liberale chiaramente, non certo la tradizionalista).
 
Solo che loro ... non ne capiscono il perchè.

Ecco così spiegata anche la mia allergia alle ideologie di sx ... citando Feltri:
"La mamma dei cretini è sempre incinta.
Sarebbe ora che prendesse la pillola ...e in casi estremi, usasse l’aborto
."
 
 
 
- Perchè la qm non puo' essere di dx

Perchè la dx affronterà la qm nella solita maniera, e quì mi basta una metafora. (va intesa come metafora)

Manderà i minatori sotto terra, li terrà 2 mesi in pericolo di vita, e poi li salverà.
E se anche qualcuno non ce la fa, beh, si tratterà di dono maschile, l'armiamoci e partite, il solito, fare i froci col culo degli altri insomma.


Cmq, fanfare, festeggiamenti, commemorazioni, "siamo orgogliose di voi", etc.
Metafore per il sangue e il dolore maschile.

Infatti l'altro giorno, una radio giornalista nel momento del salvataggio di un minatore che stava uscendo dal pertuso ha detto:  "eccolo che viene alla luce".
Sangue mestruale per Sangue dei martiri. (il seme dei cristiani)

E' quel "bambino picchiato" (di Freud) che allevia al femminile, alla bambina che assiste allo spettacolo del padre che le da al fratellino, la sua ferita narcisistica.

Questa è il principio su cui si fonda la parità a dx.



- Qm, una questione nè di dx, nè di sx

La qm, in realtà non è nè di dx, nè di sx.
Saranno le grandi "opposizioni", le "contraddizioni" che ancora ostacolano il cammino dello Spirito a risolvere la qm.
A risolverla in una maniera ... o nell'altra, sia chiaro.

Intanto, agli uomini per continuare a vivere servono grandi illusioni ... e soprattutto ... e soprattutto, ripeto, opposizioni e contraddizioni.
E noi gliele forniamo.


Noi..?

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 16, 2010, 12:54:48 pm
Omaggio a Gaber


Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza.

Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita.

Giro giro tondo cambia il mondo.

Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l'unica cosa sicura è tenerli lontano
dalla nostra cultura.

Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto, al teatro
alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un'antica speranza.

Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all'amore il resto è niente.

Giro giro tondo cambia il mondo.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 18, 2010, 13:57:47 pm
Cosa c'è nella mente di una donna?
Per Freud la sessualità femminile era un mistero, infatti se la sessualità del maschio è accessibile alla ricerca psicoanalitica ..."quella della donna ... è ancora avvolta in una cortina impenetrabile" [1], ed ancora, "Della vita sessuale della bambina sappiamo molto meno che di quella del bambino.Non c'è bisogno che ci vergognano per questa differenza;comunque, anche la vita sessuale della donna adulta è un ‘dark continent’ della psicologia"

Nella mente di un uomo c'e' una donna.
Ma cosa c'e' nella mente di una donna?


Fu Deutsch Helene che descrisse la sessualità femminile[2] più realisticamente del "re" , ossia dello stesso Freud (suo maestro), infatti secondo la studiosa, cio' che stava alla base della sessualità femminile era indubbiamente ... il masochismo!
La Deutsch aveva ragione.

Dr. Freud, il "dark continent" è oggi diventato chiaro...cristallino oserei direi: Il sesso per la donna è umiliante....
L'uomo fa sesso per umiliare la donna.

Possibile che un luminare come lui non l'avesse capito?

Animus


(http://1.bp.blogspot.com/_5-9pSyTiM_U/SPilJ75DivI/AAAAAAAAEtY/AhJ4__dRPuM/s400/whats-on-a-mans-mind.jpg)

1 - Tre saggi sulla teoria sessuale, Freud.
2 - Psicologia della donna, Helene Deutsch.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 24, 2010, 14:55:39 pm
Cosa c'è nella mente di una donna (2) + corollario

Conclusione pesante, tanto da volerla rifiutare, se non fosse che, per amore di verità, questo concetto da solo è in grado di spiegare una moltitudine di comportamenti e istituzioni sociali (tra i sessi):

- L'innamoramento come stordimento/instupidimento della ragione-> Stavo con lui perchè ero innamorata...

- Il contratto capestro, il matrimonio-> Sesso gratis (?) in cambio di un ...vitalizio.

- il rapporto mercenario alla base (e parzialmente sostitutivo dell'innamoramento) -> sesso contro denaro sonante

- la liberazione sessuale: sesso gratis (??) in cambio di acquisizione di potere sessuale -> l'alfa e l'omega.

- l'obolo versato quotidianamente dagli uomini a compensazione, una controumiliazione-> così siamo pari.

- Etc,etc,etc.



Un'ultima considerazione.

C'e' invece ancora chi, al posto di dare alle proprie riflessioni una base antropocentrica, le fonda su un credo astratto, un ideale, un principio d'uguaglianza, credendo che, "se le donne liberassero la loro sessualità potrebbero innescare una rivoluzione in grado di minare alle fondamenta il sistema sociale dominante"

Come se questo sistema dominante, non fosse, anche e soprattutto, una sovrastruttura del sentire femminile, ma ci fosse imposto ... dai marziani!?

Se le donne non fossero donne, ma vivessero il sesso come uomini ... .... .... ... ... allora probabilmente non sarebbero donne, ma uomini!
Queste sono le logiche (e le mancate conclusioni) alla base di tutte le grandi tragedie storiche.
Logiche ... storpie.

Come si spiega una tale ingenuità?
In realtà l'ho già scritto...[1]

Animus


1 - Qm, una questione nè di dx, nè di sx
Titolo: La coscienza maschile
Inserito da: Animus - Ottobre 29, 2010, 14:05:07 pm
Prolasso uterino

"Per prolasso uterino si intende l'abbassamento dell'utero nel canale vaginale. Il prolasso dell'utero si manifesta quando si verifica un indebolimento della muscolatura e dei legamenti che sostengono l'organo, il quale, di conseguenza, tende a scivolare verso il basso.
È innanzitutto un tributo pagato dalla femmina della specie umana"

http://it.health.yahoo.net/web/guest/pageenciclopedia/-/asset_publisher/JfW3/content/prolasso-uterino;jsessionid=14FADB66816CE8430EC88EC1AFE82DD6?tag=enciclopedia


Quando lessi questa voce, ormai un lustro fa, la interpretai come la solita litania che voleva la donna vittima di qualunque cosa (anche dell'ominizzazione della specie), e dunque l'homo .... debitore in eterno.

Che i maschi stiano all’origine di tutti i mali del mondo lo si sapeva già. [1]

Mi sfuggi allora, il significato antropologico.
Il significato di una verità che arrivava dal profondo, e da lontano.
Da molto ... molto ... molto lontano.

Animus




1 - Rino
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 02, 2010, 14:11:17 pm
L'insegnamento supremo della filosofia

Il messaggio supremo della filosofia è che tutto potrebbe, teoricamente, essere diverso da come è.
Se è, invece che non è, significa che deve esserci una ragione.

Detto in altri termini:
(Se) è vero che tutto potrebbe essere diverso ... perchè non lo è?
Cosa fa in modo che qualcosa sia, piuttosto che non sia?

Intorno a ciò che causa l'opposizione, l'essere dal non essere, si dipana, da sempre, tutta la riflessione (occidentale).

E' però altresì chiaro che cio' che chiamiamo semplicemente  conoscenza, si chiama in realtà anche volontà di potenza.
Sono la stessa cosa:-> (Con)scientia est potentia.

Infatti per cosa penetrare la causa se non per ... alterarne gli effetti?

Animus


(http://www.assobenessere.it/public/immaginiarticoli/dna(1).gif)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 03, 2010, 01:25:10 am
Volevo evidenziare un concetto a cui non mi è riuscito di dargli la giusta enfasi.

Citazione
Intorno a ciò che causa l'opposizione, l'essere dal non essere, si dipana, da sempre, tutta la riflessione (occidentale).

La ricerca della conoscenza attraverso la causa dell'opposizione [1], ovvero di ciò che discrimina l'essere dal non essere, è strutturalmente del tutto analogo alla funzione del seme maschile nella riproduzione.

Ne è un suo portato.
Un portato della coscienza maschile.

Citazione
Infatti per cosa penetrare la causa se non per ... alterarne gli effetti?

Ecco perché ho usato il termine penetrare.

Perché la capacità "d'indagare" (nel senso di entrare dentro) la natura delle cose, ha senza dubbio una polarità maschile.


Ora, mi fermo qui, perché mentre mi è chiara la natura delle cause, e l'origine del metodo, non lo è affatto quella degli effetti...
 



1 - Aristotele infatti diceva verum scire est scire per causas:Il vero sapere è sapere attraverso le cause.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 03, 2010, 23:00:51 pm
Ideali
L'idea sul sesso che hanno le donne è un po' come l'idea sulle donne che hanno gli uomini.
Un ideale che va in frantumi scontrandosi con la cruda realtà.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 08, 2010, 12:32:12 pm
Sulla filosofia

Mentre il ragionamento più sottile si è spesso rivelato un mero sofisma, nessun sentimento, per quanto banale, può essere falso.

Morale, la filosofia (occidentale) ha sbagliato il suo oggetto.
Ha cercato fuori quella verità, che doveva cercare dentro.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 08, 2010, 12:52:17 pm
Buddhismo e cristianesimo

Per il buddhismo il risentimento è "lerciume dello spirito".
Cos'è per il cristianesimo?
Aggià ... è la sua morale ... lo Spirito.

Togliere al cristianesimo il risentimento significherebbe ucciderlo...perché si nutre di quello - cosa sarebbe infatti un cristianesimo senza martiri?

Una paternale senza oggetto.

Animus


(http://1.bp.blogspot.com/_D3lnX-_3kUo/S-qwkycdU_I/AAAAAAAAAQI/-od7KwtxGXI/s1600/Buddha-1.jpg)

(http://digilander.libero.it/marcellocaliri/Images-CP/Cristo-in-croce.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 09, 2010, 21:13:31 pm
Cuspide occidentale (afo ermetico)

Cercando la data all'origine della caduta occidentale, la trovai nel XIX secolo.
Certo vi sono prodromi antecedenti di oltre due secoli, ma è da li, come conseguenza di un nuovo peccato originale, che si può fissare la data simbolica de il crepuscolo degli idoli[1]...il tramonto dell'occidente[2].

Animus


1 -  Friedrich Nietzsche, 1888
2 -  Oswald Spengler, 1918.


(http://faculty.eicc.edu/bwood/math150supnotes/sup6fig4.txtgr7.gif)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 10, 2010, 13:33:18 pm
IN NOMINE PATRIS ET FILII ET SPIRITUS SANCTI

Il teologo Gioacchino da Fiore affermò che dopo un'era del Padre (Antico Testamento) seguì un'era del Figlio (Nuovo Testamento) a cui sarebbe seguita, l'ultima, quella dello Spirito.
Un grande...l'Hegel dei teologi. [1]

Tesi (padre)
Antitesi (figlio)
____________
Sintesi (Spirito).

La triade e la dialettica hegeliana su scala macroscopica, laddove Hegel ne ha svisverato il percorso storico, microscopico, come Logica, la dialettica che conduce allo Spirito assoluto.

Quello che succede,è che noi stiamo vivendo la fine dell'era del Figlio [2] ... che infatti viene abortito.
Sul padre è inutile rammaricarsi, perchè era già defunto da secoli e secoli [3].
Spiriti.

Con buona pace di chi cerca la causa prima tra il capitalismo, in consumismo,  il neomalthusianesimo, i femminismi, la sinistra, la magistratura, i politici, e via discorrendo ... di banalità in banalità.


(http://trinities.org/blog/wp-content/uploads/Shield-Trinity-Scutum-Fidei-English.png)

(http://www.thur.de/philo/hegel/animation.gif)



1 - E che di fatto lo precede, è antecedente ad Hegel di 500 anni.

2 - Che introduce a quella dello Spirito, la New Age.
http://it.wikipedia.org/wiki/New_Age

3 - Dostoevskij  
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/maschile-critico/msg8533/#msg8533
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 13, 2010, 00:53:55 am
Sul sentimento occidentale

La scopertà degli spermatozoi si deve all'olandese Antony van Leeuwenhoek avvenuta nella seconda metà del ‘600.
Bene si dirà, per una civiltà patriarcale e dal sentimento maschile, com'è quella cristiano-occidentale, è la scoperta che si aspetta.

Ed è proprio qui che arrivano le sorprese, o meglio le conferme, perché la scoperta dell'olandese non fu accolta con “molta” simpatia ed anzi venne in realtà rigettata sia dal sentire comune, sia dal mondo accademico.

Per prima cosa si procedette a chiamarli con un nome idoneo, "vermicelli" (spermatici) e subito dopo, vennero declassati a "organismi parassitari dei testicoli maschili", dunque privi della benché minima funzione nella riproduzione, ed anzi .. dannosi.

Il problema, pare, è che allora, alla scoperta degli spermatozoi, esisteva già una teoria detta ovismo.

Ad es. il teologo Nicolas Malebranche (appartenente alla congregazione clericale “Oratorio di Gesù e Maria Immacolata di Francia”) scriveva:

 “Vediamo nel germe di un uovo fresco, che non è stato covato, un pollo perfettamente formato. Vediamo rane nelle uova di rana, e vedremo altri animali nei loro germi, quando avremo sufficiente abilità ed esperienza per scoprirli...Dobbiamo supporre che tutti i corpi, di uomini e di bestie, che nasceranno o saranno prodotti fino alla fine del mondo, potrebbero essere stati creati fin dal suo inizio, in altre parole, che le prime femmine furono create con dentro tutti i successivi individui della loro specie” (1673)

E l’italiano Antonio Vallisneri nella sua meravigliosa sintesi delle teorie di inizio ‘700 affermava che «nell’ovaia della prima donna, sono contenute le uova che non solo contengono in piccolo tutti i figli che lei farà, ma anche tutta la sua posterità, fino all’estinzione della specie».(1721)

Una matrioska.


Cmq tornando agli spermatozoi, il sacerdote Giovanni Needham (1713-1781) non aveva dubbi che questi "animaluncoli" fossero vermi nati dalla putrefazione del liquido seminale, e Karl Friedrich Burdach, ancora nel 1832, cioè 150 anni dopo la loro scoperta, sosteneva nel suo trattato di fisiologia che gli spermatozoi "vanno considerati al pari degli entozoi (vermi parassitari) come prodotti di una sostanza organica che si decompone all'interno di un organismo vivente...Mi sembra dunque che gli animali spermatici siano gli entozoi del seme"

Declassati a parassiti, gli venne preferita la teoria dell'aura seminalis.
Che cos'era questa benedetta aurea?
Era lo spirito dello seme maschile.

Infatti una volta che lo sperma giungeva in vagina, era "l'aura seminifera" che si staccava dalla parte materiale, "organica", ed era solo questa che avrebbe modificato l'umore contenuto nell'uovo per dar vita all'embrione.
Senza contatto….
Spirito.

Son passati quasi 350 anni dalla loro scoperta (e funzione), e cosa è cambiato?
Il sentimento nei loro confronti?
Nient'affatto... solo la tecnica.
Tagliati a pezzi e inseriti a forza (per necessità) nell'uovo.


Animus


(http://www.dexeus.com/uploads/medica/html/fiv5-1(5).jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 14, 2010, 12:46:56 pm
Islam e cristianesimo
Ci si ingannerebbe completamente se si supponesse un qualsiasi difetto d’intelligenza nelle guide del movimento cristiano -oh, se essi sono accorti, accorti fino alla santità, questi signori padri della Chiesa!
Quel che manca a essi è tutt'altro.
La natura li ha trascurati - essa dimenticò di donar loro una dote modesta di istinti rispettabili, decenti, puliti...
Detto in confidenza, questi non sono nemmeno dei maschi...
Quando l'Islam disprezza il cristianesimo, ha mille volte ragione di farlo: l'Islam ha dei maschi per presupposto...

Friedrich Nietzsche

(http://www.abc.se/~m9783/k/allah_gr.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 17, 2010, 20:43:18 pm
Chi comanda?

Per vedere chi comanda è necessario chiudere gli occhi ... e sentire.
Considerando il frastuono delle città, l'ideale è un luogo dove tutti i rumori di fondo siano esclusi, ed ancora meglio, ogni suono non necessario ... sia proibito.
E' lì, in una biblioteca, che chiudendo gli occhi si sente davvero chi comanda.

Laddove nessun rumore viene tollerato, ed il minimo bisbiglio suscita un rimprovero, solo uno regna sovrano, supremo ed inquestionabile.
Il passo dell’oca delle kapò.


Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 18, 2010, 19:38:21 pm
Risvegliati!

"Non dimentichiamolo, è anche perchè le donne non hanno mai comandato ...perchè le generazioni maschili future, se non si fa qualcosa, potrebbero perdere la memoria storica, che potrebbe addiritura subire una pesante revisione e manipolazione ... con il risultato terrificante che gli Uomini del futuro potrebbero venire educati ad essere sottomessi alle Donne".

Sintesi delle dichiarazioni di un risvegliato.

In realtà non bisogna aspettare il futuro per vedere la perdita della memoria storica, la manipolazione e quella sottomissione psicologia che è la condizione necessaria, la pre-messa (il requiem del maschile), di quella fisica.  

Infatti è assolutamente vero il contrario: le donne hanno sempre co-mandato.
Comandare significa "con" (insieme ad un altro) "mandare" (dare in mano, affidare).

Si torna cioè a quel concetto chiave, eppure misconosciuto, che è il mandato, dove il sentire (della massa) femminile rappresenta il mandante, "ciò che muove", quella forza di gravità senza la quale non si muoverebbero, non solo gli astri, ma nemmeno una foglia, ed il maschile, idealizzato in un vertice [1], l'esecutore, il mandatario, "ciò che 'si' muove".
E non poteva essere diversamente.

Insomma, ancora oggi, a 350 anni da Newton , lo sguardo miope vede solo la mela muoversi e non vede che è la Terra (con la sua attrazione) che la muove.

Quello a cui si assiste oggi invece, è la spinta alla coincidenza tra mandate e mandatario, la sua ratio-nalizzazione.

- L'invasione femminile della sfera maschile.
- Il potere morale femminile rivolto contro il maschile, invece che funzionale alla co-operazione.

Il femminismo, come fenomeno sociale, è tutto quì.

Ecco perchè le donne, in passato, non hanno mai "comandato".
Semplicemente co-mandavano.


Animus


1 - E strutturato in una piramide a cui "rimandare il mandato" per la sua esecuzione materiale.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 19, 2010, 11:10:20 am
The Logical Song


Quand'ero giovane, la vita mi sembrava così meravigliosa,
un miracolo, oh era così bella, magica
e tutti gli uccelli sugli alberi, ebbene cantavano così
felicemente, gioiosamente, scherzosamente mi guardavano
Poi loro mi mandarono via per insegnarmi come essere
sensibile, logico, responsabile, pratico
E mi mostrarono un mondo in cui potevo essere così
affidabile, obiettivo, intellettuale, cinico


Ci sono volte in cui tutto il mondo è addormentato
le domande corrono troppo in profondità
per un uomo così semplice
Vi dispiacerebbe, per favore, dirmi cosa abbiamo imparato?
So che può sembrare strano
Ma per favore ditemi chi sono



Ora sta' attento a quello che dici o ti chiameranno
radicale, liberale, fanatico, criminale
Potresti scrivere il tuo nome? ci piacerebbe sapere se sei
accettabile, rispettabile, presentabile, un vegetale!

 

Di notte, quando tutto il mondo è addormentato
le domande corrono in profondità
per un uomo così semplice
Vi dispiacerebbe, per favore, dirmi cosa abbiamo imparato?
So che può sembrare assurdo
ma per favore ditemi chi sono



Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 19, 2010, 11:33:10 am
Sull'utilità e il danno della storia per la vita

Osserva il gregge che ti pascola innanzi: esso non sa cosa sia ieri, cosa oggi, salta intorno, mangia, riposa, digerisce, torna a saltare, e così dall’alba al tramonto e di giorno in giorno, legato brevemente al suo piacere e al dolore, attaccato cioè al piolo dell’istante, e perciò né triste, né tediato.

Il veder ciò fa male all’uomo,
poiché al confronto dell’animale egli si vanta della sua umanità e tuttavia guarda con invidia alla felicità di quello - giacché quello soltanto egli vuole, vivere come l’animale, né tediato né fra dolori e lo vuole però invano, perché non lo vuole come l’animale.

L’uomo chiese una volta all’animale: perché non mi parli della tua felicità e soltanto mi guardi?

L’animale dal canto suo voleva rispondere e dire: ciò dipende dal fatto che dimentico subito quello che volevo dire – ma subito dimenticò anche questa risposta e tacque; sicché l’uomo se ne meravigliò.

Ma egli si meravigliò anche di se stesso, per il fatto di non poter imparare a dimenticare e di essere continuamente legato al passato: per quanto lontano, per quanto rapidamente egli corra, corre con lui la catena.
È un miracolo: l’istante, eccolo presente, eccolo già sparito, prima un niente, dopo un niente, torna tuttavia ancora come spettro, turbando la pace di un istante posteriore. Continuamente un foglio si stacca dal rotolo del tempo, cade, vola via – e rivola improvvisamente indietro, in grembo all’uomo.

Allora l’uomo dice “mi ricordo” e invidia l’animale ... [1].

F. Nietzsche





1 - che subito dimentica e che vede veramente morire, sprofondare nella nebbia e nella notte, spegnersi per sempre ogni istante
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 20, 2010, 14:33:57 pm
Alle origini del materialismo occidentale

Alla ricerca delle origini del materialismo, si sarebbe tentati di cercarlo ovunque, tranne laddove andrebbe davvero cercato, ossia nella rivelazione cristiana.

In quella rivelazione di Dio avvenuta attraverso una donna, la mater, che si è fatto uomo, cioè carne, cioè mater-ia.

Dio nessuno l'ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato.


Persino l'islam, religione di be(d)duini incolti, ma non di schiavi, s’è  guardato bene dal dare a Dio un volto umano.
Come dire, ignoranti sì … ma non cretini [1]!


Perché umanizzarlo significa discendere lo Spirito dalla materia, farlo dipendere da essa, e dunque insozzarlo...., cristianizzarlo insomma, mentre lo Spirito avrebbe dovuto rimanere Simbolo, Segno, mai carne, mai .. incarnarsi!

Perchè è chiaro, oggi più di ieri, che sul regno della carne, non può che dominare la donna.

I cristiani, razza di malnati....son riusciti a far cadere anche Dio, e nel momento stesso della sua rivelazione!


Animus (il teologo)

1 - Cristiano e cretino  sono etimologicamente equivalenti: http://www.etimo.it/?term=cretino
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 26, 2010, 01:38:50 am
Eraclito (sunto dei frammenti)

(http://www.fullio.it/wp-content/uploads/2008/10/eraclito.jpg)

Di questo lógos che è sempre gli uomini non hanno intelligenza, sia prima di averlo ascoltato sia subito dopo averlo ascoltato; benché infatti tutte le cose accadano secondo lo stesso lógos, essi assomigliano a persone inesperte, pur provandosi in parole ed in opere tali quali sono quelle che io spiego, distinguendo secondo natura ciascuna cosa e dicendo com'è. Ma agli altri uomini rimane celato ciò che fanno da svegli, allo stesso modo che non sono coscienti di cio che fanno dormendo. (frammento 1)

Quindi si deve seguire ciò che è comune. Ma ben che comune sia questa verità che io insegno, i molti vivono come se avessero un proprio pensiero loro. (frammento 2)

Si purificano insozzandosi con altro sangue, come se uno, cacciatosi nella melma, si detergesse con la melma. Se qualcuno lo vedesse far questo, lo riterrebbe folle. E rivolgono preghiere a queste statue, come se uno si mettesse a conversare con le mura delle case, non sapendo chi sono gli dei né gli eroi. (frammento 5)

Il sole è nuovo ogni giorno. (frammento 6)

L'opposto in accordo e dai discordi bellissima armonia e tutto avviene secondo contesa. (frammento 8)

Congiungimenti sono intero e non intero, concorde discorde, armonico disarmonico, e da tutte le cose l'uno dall'uno tutte le cose. (frammento 10)

Ogni essere che cammina al pascolo è condotto dalla frusta. (frammento 11)

A chi discende nello stesso fiume sopraggiungono acque sempre nuove. (frammento 12)

Come potrebbe uno nascondersi a ciò che non tramonta mai? (frammento 16)

La maggior parte degli uomini non intende tali cose, quanti, in esse s'imbattono, e neppur apprendendole le conoscono, pur se ad essi sembra. (frammento 17)

Quest'ordine del mondo, che è lo stesso per tutti, non lo fece né uno degli dei, né uno degli uomini, ma è sempre stato ed è e sarà fuoco vivo in eterno, che al tempo dovuto si accende e al tempo dovuto si spegne. (frammento 30)

Esiste una sola sapienza: riconoscere l'intelligenza che governa tutte le cose attraverso tutte le cose. (frammento 41)

Uno è per me diecimila, se è il migliore. (frammento 49)

Noi scendiamo e non scendiamo nello stesso fiume, noi stessi siamo e non siamo. (frammento 49a)
 
Armonia contrastante come nell'arco e nella lira. (frammento 51b)

L'eternità è un bambino che gioca con le tessere: di un bambino è il regno. (frammento 52)

L'armonia nascosta vale di più di quella che appare. (frammento 54)

Maestro dei più è Esiodo: credono infatti che questi conoscesse molte cose, lui che non sapeva neppure che cosa fossero il giorno e la notte; sono infatti un'unica cosa. (frammento 57)

Una e la stessa è la via all'in sù e la via all'in giù. (frammento 60)

Il mare è l'acqua più pura e più impura: per i pesci essa è potabile e conserva loro la vita, per gli uomini essa è imbevibile e esiziale. (frammento 61)

Il fulmine governa ogni cosa. (frammento 64)

Il fuoco sopraggiungendo giudicherà e condannerà tutte le cose. (frammento 66)

Non bisogna agire e parlare come dormenti. (frammento 73)
Il fuoco vive della morte della terra e l'aria vive della morte del fuoco; l'acqua vive della morte dell'aria, la terra della morte dell'acqua. (frammento 76)

Pitagora è il capo degli ingannatori. (frammento 81)

Mutando riposa. (frammento 84a)

La stessa cosa sono il vivente e il morto, lo sveglio e il dormiente, il giovane e il vecchio: questi infatti mutando son quelli e quelli mutando son questi. (frammento 88)

Unico e comune è il mondo per coloro che sono desti. (frammento 89)
Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento si disperde e si raccoglie, viene e va. (frammento 91a)

Elios non oltrepasserà le sue misure: se no le Erinni, ministre di Dike, lo troveranno. (frammento 94)

I cadaveri sono da gettar via più degli escrementi. (frammento 96)

Ho indagato me stesso. (frammento 101)

Per il dio tutto è bello, buono e giusto, gli uomini invece ritengono giusta una cosa, ingiusta l'altra. (frammento 102)

Comune infatti è il principio e la fine nella circonferenza del cerchio. (frammento 103)

Per gli uomini non è meglio che tutto quanto accada come essi vogliono. (frammento 110)

Bene farebbero gli efesi ad arrampicarsi tutti, quanti sono nell'età adulta, e a consegnare la città ai fanciulli imberbi, essi che hanno esiliato Ermodoro, il più capace di tutti loro, con queste parole: tra noi nessuno sia eccellente per capacità, ma se vi è, vada altrove in mezzo ad altri. (frammento 121)

La natura delle cose ama celarsi. (frammento 123)
Ciò che è freddo si scalda, ciò che è caldo si fredda, l'umido si secca, l'asciutto si inumidisce. (frammento 126)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 28, 2010, 22:11:53 pm
I Frutti dei falsari (COME MAI) [1]
By SOTTOFASCIASEMPLICE



Non vogliate nulla al di là della vostra capacità: hanno una falsità odiosa quelli che vogliono al di là delle proprie capacità.
Soprattutto quando vogliono cose grandi!
Poiché suscitano diffidenza verso le cose grandi, questi raffinati falsari e commedianti: – finché diventano falsi con se stessi, strabici, pieni di vermi e riverniciati, ammantati di parole forti, di virtù da esposizione, di opere splendenti ... e false.

F. Nietzsche

1 - Segnalato da Jorek.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Novembre 30, 2010, 21:52:46 pm
Pappagalli
Tra gli uccelli, quello che ha la voce più brutta, è quello che meglio imita il linguaggio umano.

F. Engels

(http://www.animali-web.com/img/pappagallo.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 01, 2010, 01:22:39 am
The Age of Hermaphrodites (2000)


L’abisso originale ... l’autonomia dell’infertile.

F. Battiato
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 02, 2010, 18:08:23 pm
Segno di Civiltà
In un paese civile, quale è il nostro in cui si chiede la castrazione per lo stupratore, la pena per la calunniatrice, colei che accusa di falso stupro, non può che essere quella di essere stuprata, per davvero ... dal calunniato.

Se deve valere la legge del taglione ... deve valere la legge del taglione.

Animus
 
(http://1.bp.blogspot.com/_oz4grkwTf2E/SNAESJNG4SI/AAAAAAAAAKo/zMGN7Xs43OE/s320/stupro2.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 02, 2010, 18:28:27 pm
Gli uomini fanno le leggi, le donne le abrogano.[1]

Alphonse Karr



1 - A chi riuscisse a trovare un libro di quest'autore, purtroppo introvabili o in lingua francese, specialmente Aforismi sulle donne, sull'uomo e sull'amore, ne consiglio assolutamente la lettura.

Era un vero illuminato su tema.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 02, 2010, 19:31:05 pm
Le donne

- La donna per l'uomo è uno scopo, l'uomo per la donna è un mezzo

- Che minestra mangeranno i mariti e i figli, il giorno in cui le donne eserciteranno dei diritti e dei doveri politici?
Quale campana nelle assemblee sostituirà il campanello attuale del presidente per ottenere il silenzio?

- Non è raro di vedere una donna arrivare altrettanto sicuramente e certo più rapidamente alla verità, colla forza e la spontaneità dell'intuizione e del sentimento pronto, che un uomo col metodo e la giustezza del ragionamento.

- Quando nasce un bambino di sesso maschile, ha estratto, nascendo, il suo numero a sorte, cioè a dire la sua situazione nella vita sarà determinata dalle condizioni della sua famiglia e dal suo temperamento.
Ma una donna, se ha estratto un cattivo numero nascendo, ha diritto ad una seconda estrazione.
Essa tira un secondo numero maritandosi. Essa diventa, col matrimonio, un'altra persona che non conserva neppure il suo nome. Una donna è nata con tutte le cattive condizioni sociali, la sua famiglia è povera ed umile, ebbene! basta che in un certo giorno, a una data ora, essa passi in una data strada, perchè la sua sorte cambi interamente.
Un uomo che l'ha vista, se ne innamora e la sposa. Ciò che quest'uomo ha ricevuto dal caso, dalla nascita, ciò che ha acquistato a prezzo degli
sforzi di tutta una vita, ricchezza, posizione, considerazione e gloria, tutto ciò si riversa sopra di lei in un istante, e, per questo basta ch'essa sia bella, basta che sia graziosa, basta che piaccia, basta che sia donna.

- I costumi, la civiltà, hanno sempre accresciute le differenze fra i due sessi.
Io avrei cattiva opinione di un uomo che amasse seriamente una virago, una uoma.
Gli apostoli dell'emancipazione della donna e di una pretesa uguaglianza fra i due sessi, confondono scioccamente eguaglianza e identità.
La donna è naturalmente l'uguale dell'uomo, a condizione che l'uomo e la donna rimangano nelle loro funzioni speciali.
La donna non è l'uguale dell'uomo se essa vuol fare l'uomo, così come questo non sarebbe l'uguale della donna se volesse cucire, far la calza, accudire alla cucina e allattare i bambini.
Il rubino è uguale allo smeraldo, se il rubino si contenta d'essere rosso e di un rosso così bello com'è bello il verde dello smeraldo, e a patto che non dica: Io voglio essere verde come questo....



Alphonse Karr (1808 – 1890)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 02, 2010, 19:58:01 pm
Alphonse Karr (1808 – 1890)

Ho evidenziato la data (nascita/morte, non so quando furono scritti ma presumibilmente li si puo far risaire a metà '800) nella speraranza che questo serva a convincere i più ottusi (non faccio nomi...) che l'idea d'emancipazione femminile non è iniziata né col movimento femminile del '68, né con la De Beauvoir a inizio '900, ma che, evidentemente, quest'idea in Occidente, ha la sua genesi, molto prima.

Molto, molto, molto prima.....

 
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 03, 2010, 21:18:30 pm
Chiesa, socialisti (=) cristiani

- La Chiesa é esattamente ciò contro cui Gesù predicò e contro cui insegnò ai suoi discepoli a combattere.

- Ed ora tutto l' ideale socialista: che altro é se non (una balorda incomprensione di ) quell' ideale morale cristiano ?


F. Nietzsche


1 - Scrivo queste due righe per mostrare che non v'è nessuna contraddizione, solo apparente, nel affermare che i socialisti sono oggi, i veri cristiani.
Sono contro la Chiesa...e allora?


2 - Ho messo tra parentesi "una balorda incomprensione di", perchè come è noto, la volontà di potenza, da cui i due afo sono tratti, venne pubblicato post mortem dalla sorella che era una simpatizzante del nazismo ( niente meno che Hitler in persona presenziò al suo funerale!) .

Non si puo' dunque sapere di questo testo, cosa scrisse realmente Nietzsche e cosa invece fu opera di un opportuno lavoro di taglio e cucito da parte della sorella.
Per come la vedo io, conoscendo sia l'avversione di Nietzsche per il cristianesimo, sia per il socialismo, non è escluso che l'afo originale fosse .. "Ed ora tutto l' ideale socialista : che altro é se non quell' ideale morale cristiano ?"
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 12, 2010, 20:21:44 pm
Uomini beta (4)

Le aquile non volano a stormi.
F. Battiato


Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 25, 2010, 23:35:49 pm
Ancora sulla caduta originaria - Omaggio a Freud

(http://2.bp.blogspot.com/_7CeDhLEULqs/TFVXHb1xDyI/AAAAAAAAAEI/qsPhOXSpdsk/s1600/adamo+ed+eva+2.jpg)

A volte ho criticato Freud, per ciò che ha sbagliato, ma non si puo negare che ha avuto anche molte intuizioni geniali.
Questa è una di quelle:

"Nella vanità fisica della donna ha la sua parte anche l'effetto dell'invidia del pene, dal momento che essa deve tanto stimare le sue attrattive in quanto tardivo risarcimento per l'originaria inferiorità sessuale.
Al pudore, che è ritenuto una qualità squisitamente femminile ... noi attribuiamo l'originaria intenzione di nascondere il difetto del genitale.
Non dimentichiamo che esso ha assunto in seguito altre funzioni.
Si dice che le donne abbiano fornito pochi contributi alle scoperte e alle invenzioni della storia della civiltà, eppure vi è forse una tecnica che esse hanno inventato: quella dell'intrecciare e del tessere.
Se così fosse, viene spontaneo tentar di indovinare il motivo inconscio di questa riuscita.
La natura stessa sembra aver offerto il modello da imitare, facendo crescere, con la maturità sessuale, il pelo pubico che ricopre il genitale.
Il passo successivo consiste nel far aderire l'una all'altra le fibre che sul corpo erano conficcate nella pelle ed erano soltanto ingarbugliate tra loro."

La femminilità - Sigmund Freud, 1932


Ho evidenziato originaria per una ragione ben precisa.
Questa:
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg15704/?topicseen#msg15704

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 26, 2010, 20:05:26 pm
Sul tramonto dell'Occidente

Lo stato di salute di una civiltà si misura dalla vitalità dei suoi memi fondatori, che in quella giudaico-cristiana corrispondono principalmente all’umiliazione e al risentimento, i sentimenti originari degli schiavi sui quali essa è stata fondata.

E’ questo ciò che conta, e non v'è dubbio che le traversie delle vittime di ogni epoca, umiliati prima, risentiti dopo, diverranno i carnefici dell’epoca successiva, producendo a loro volta, nuove vittime, nuove umiliazioni e risentimento, alimentando e riproducendo il ciclo.

Sono questi geni, che continuando a perpetuarsi attraverso le generazioni, preservano la civiltà dall’implosione e ne alimentano la storia.

Accade sempre più spesso di leggere in questo preciso momento storico, delle analogie con la caduta dell’impero romano, ma, se da una parte si deve riconoscere ciò che è uguale, dall'altra, si deve anche riconoscere ciò che è diverso:  L'impero romano crollò perché vennero meno i sentimenti che stavano alla base della sua fondazione, che non erano certamente quelli che stanno alla base della nostra civiltà.
Ovvero, la volontà di potenza romana, la Vir, la volontà di grandezza!

Infatti crollo in quanto ne subentrarono altri, quelli cristiani appunto, la volontà ... di bassezza! - l'umiliazione eretta a virtù, l'umiltà, e il risentimento rinominato ... diritto d'uguaglianza.

La tenuta della ns. civiltà va dunque valutata secondo la forza di questi sentimenti, e non secondo altri che per noi non sono fondatori. E' vero che ci sono invasioni barbariche, ma, finché i sentimenti reggono, finché esiste la maniera di alimentarli, con alti e bassi, significa che l’ultimo atto non è ancora concluso.
 
Certo, dopo aver consumato le differenze inerenti alla razza, quelle riguardanti la classe e il censo, il pericolo di consumare anche quelli di genere, per ritrovarsi poi, avendo bruciato tutto, senza più combustile (ossia differenziale), appare un pericolo reale.

La domanda da un milione di euro è infatti se prevarrà l’apatia o il rancore ... chi vincerà?
Una vince, l'altra perde.

Per fortuna, le forze evangeliche-globalizzatrici occidentali innescano nuovi, e antichi conflitti, di civiltà, di religione, economici, etc.

Non sarei quindi così pessimista.
Perché finché si odia … c'è speranza.

Animus

(http://www.danielecampogiani.com/wp-content/uploads/2009/08/love-hate-baby1.jpg)

P.S.
Scritto da cani.
Siamo a Natale, e oggi siamo buoni.
Manca la giusta ispirazione. :cry:
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 28, 2010, 18:50:54 pm
Sul rispetto per i morti ( e il dispetto per i vivi)

Il rispetto per un morto, qualunque morto, è sempre maggiore di quello che gli si aveva quando era in vita.
Ovvio ... solo da morto non gli serve a nulla.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Dicembre 30, 2010, 17:46:39 pm
Costanzo Preve

Riporto questo concetto di Costanzo Preve segnalato su UB.
Chi ha letto Aphorismen, vi troverà una coincidenza pressoché perfetta (si legga ad es. http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg19129/?topicseen#msg19129 o questo http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg12211/#msg12211) con la sola differenza che, come ogni marxista, anche Preve mette al centro il Capitale.
Ragione per cui, per quanto i marxisti si avvicinino alla verità, questa gli risulterà sempre inaccessibile.

-----

Alla vecchia dicotomia ideologica di borghesia (liberalismo) e di proletariato (laburismo, socialismo, comunismo) si deve sostituire una nuova Ideologia Unica, il Politicamente Corretto, fatto gestire da un nuovo clero postmoderno diviso in clero secolare (il circo mediatico- giornalistico) ed in clero regolare (il professorato universitario globalizzato ed unificato).

Si deve tendere ad un nuovo Tipo Androgino Sessuale Unificato, che vada al di là dell'obsoleta separazione fra Uomini e Donne (e su questo lavora ideologicamente il femminismo occidentale postmatriarcale e postpatriarcale e l'esaltazione della categoria dei gay e delle lesbiche).

Si deve tendere ad una sola lingua mondiale di comunicazione globalizzata (l'inglese finanziario operazionale per le oligarchie e l'inglese maccheronico di comunicazione elementare  per i dominati).

Si deve tendere ad un'unica Razza Umana Meticciata, che superi gli obsoleti colori bianchi, gialli, neri, rossi, eccetera, in cui la distinzione sia esclusivamente di potere d'acquisto.

Si deve tendere ad un'unica Forma Multiculturale, che si contrapponga virtuosamente  ai nazionalismi ed alle religioni.

In altre parole, si deve tendere alla concretizzazione di quella che ho definito la terza fase del Concetto-Assoluto di Capitale.

Costanzo Preve
http://it.wikipedia.org/wiki/Costanzo_Preve

(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/3/3c/Costanzo_Preve.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 03, 2011, 01:21:10 am
Conflitto d’interesse
Se le donne si preoccupassero per i diritti degli uomini, come si preoccupano di quelli degli animali, dato che gli uomini le pagano e gli animali no, ne otterrebbero soltanto un ingente danno economico.
Chiamale sceme...

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 04, 2011, 16:42:11 pm
L'Anticristo - Legge contro il cristianesimo



Prima proposizione
Viziosa è ogni specie di contronatura. La varietà di uomo più viziosa è il prete: lui insegna la contronatura. Contro il prete non si hanno ragioni, si ha il carcere.

Seconda proposizione
Ogni partecipazione ad un servizio divino è un attentato al buon costume. Si deve essere più duri con i protestanti che contro i cattolici, più duri contro i protestanti liberali che con i protestanti di stretta osservanza. L'elemento criminale dell'essere cristiani aumenta nella misura in cui si avvicina alla scienza. Il criminale dei criminali è perciò il filosofo.

Terza proposizione
Il luogo maledetto dove il cristianesimo ha covatole sue uova di basilisco sia raso al suolo e atterrisca tutta la posterità,in quanto luogo nefando della terra. Vi si allevino serpenti velenosi.

Quarta proposizione
La predica della castità è un pubblico incitamento alla contronatura. Ogni disprezzo della vita sessuale, ogni insozzamento della medesima mediante il concetto di <<impuro>> è il vero e proprio peccato contro lo spirito santo della vita.

Quinta proposizione
Chi mangia allo stesso tavolo con un prete sia messo al bando:con ciò si scomunica dalla retta società. Il prete è il nostro 'Ciandala'-sia proscritto,affamato,cacciato in ogni specie di deserto.

Sesta proposizione
La storia sacra sia chiamata con il nome che merita: storia maledetta; le parole 'Dio', 'salvatore','redentore','santo' siano usate come insulti, come marchi d'infamia.

Settima proposizione
Il resto segue da ciò.

L'Anticristo
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 04, 2011, 17:38:13 pm
Sulle coppie omosessuali

La coppia (sessuale) pone la sua esistenza sulla necessità di due entità, i sessi, necessari alla riproduzione.
Ma una coppia non vincolata alle necessità della riproduzione,  non per ragioni accidentali ma intenzionali, perché vorrebbe esistere?
Chi ha contribuito a liberare il sesso dalla riproduzione, dovrebbe poi rimanere incatenato al concetto di coppia, sopportarne solo gli oneri, e senza ragione alcuna?


Ma la relazione omosessuale, non avendo come suo fine la riproduzione, può benissimo formare un terno, una quaterna, una cinquina perfino!
Mi si vorrebbe far credere che si può amare una persona dello stesso sesso, e non due?

Suvvia, è vero che in quanto uomo incivilito sono instupidito ma non ancora completamente rimbecillito..

Una coppia gay poi, a cosa servirà?
Il culo non fa figli, questo lo saprà?

E la coppia lesbica?

Si vede insomma,che dietro gli uomini, grandi o piccoli, cazzuti o che non valgono un cazzo,  o persino che non valgono un doppio cazzo, c'è sempre la volontà di una Donna.

La ragione banale della "coppia omosessuale", è semplicemente quella di voler disarticolare la "coppia sessuale".[1]
Escludere il maschio dalla riproduzione.


Animus


1 - non va usato il termine etero.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 05, 2011, 19:58:43 pm
Avvelenati
Mangiamo veleno in continuazione … e lo sputiamo.
Visto da quest’ottica Feuerbach [1]  aveva ragione.
Vegetali avvelenati chimicamente, animali che arrivano nel piatto dopo una vita di immani sofferenze.
Mangiandoli, ne assimiliamo la chimica, gli ormoni, gli umori di cui ne sono intrisi i resti.

Ma va accettato, è il nostro destino ineluttabile, fatale … redentore.
Perché il dolore, la sofferenza … ci salverà.

Animus


1 - Autore della massima “siamo quello che mangiamo”.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 06, 2011, 00:37:08 am
Dire basta alla violenza sessuale
Significa letteralmente: Dire basta alla violenza del sesso.
Come?

Basta sesso.
Castità.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 07, 2011, 22:23:16 pm
Come si affronta una femminista[1]


Al minuto 1'40: the bitch..(hem) the woman (e la indica col dito.. :D)
Un mito.


1 - Ali G vs Naomi Wolf (5-0).

Naomi Wolf è una leader del movimento femminista anglosassone (The third-wave feminism)
http://en.wikipedia.org/wiki/Naomi_Wolf
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 08, 2011, 13:52:07 pm
Il Vizio oscuro dell'Occidente *
Il pellerossa Ishi, ultimo del suo clan, dopo essersi nascosto anni e anni per paura dei bianchi, un giorno, ridotto agli estremi, si arrese spontaneamente agli sterminatori dei suoi.
Credeva che gli avrebbero riservato lo stesso trattamento.

Fu festeggiato.
Non aveva posterità*, era veramente l'ultimo.

E. Cioran


*- titolo e grassetto mio.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 13, 2011, 06:14:28 am
Nieztsche sull'emancipazione femminile

Che nei miei scritti parli uno psicologo senza pari, questa è forse la prima conclusione a cui arriva un buon lettore - un lettore come lo merito, che mi legga come i buoni filologi di una volta leggevano il loro Orazio.
...
A proposito, posso insinuare che io conosco le femmine?
Fa parte della mia dote dionisiaca. E chissà? Forse sono io il primo psicologo dell'Eterno Femminino.

Mi amano tutte - una vecchia storia: lasciando da parte le femmine minorate, le "emancipate", quelle a cui manca la stoffa per fare bambini. - Per fortuna non ho nessuna voglia di farmi sbranare: la donna perfetta sbrana quando ama... Una piccola donna che insegua la sua vendetta sarebbe capace di scavalcare anche il destino. - La donna è indicibilmente più cattiva dell'uomo, anche più accorta; nella donna la bontà è una forma di degenerazione. In fondo a tutte le cosiddette "anime belle" c'è un malessere fisiologico - non dico di più, altrimenti diventerei medi-cinico.

La lotta per l'uguaglianza dei diritti è già un sintomo di malattia: qualunque medico lo sa.
Quanto più la donna è donna, tanto più si oppone, con mani e piedi, contro i diritti in genere: lo stato naturale, la guerra eterna tra i sessi le dà di gran lunga il primo posto.
Qualcuno ha avuto orecchio per la mia definizione dell'amore? E' l'unica degna di un filosofo.
L'amore - nei suoi mezzi la guerra, nel suo fondo l’odio mortale fra i sessi.
C'è qualcuno che ha udito la mia risposta alla domanda: come si può curare una donna - come la si può "redimere"? Facendole un figlio.
La donna ha bisogno dei figli, l'uomo è sempre soltanto un mezzo: così parlò Zarathustra. - "Emancipazione della donna" - questo è l'odio istintivo della donna malriuscita, cioè di quella che non può procreare, per la donna benriuscita - la lotta contro l'"uomo" è sempre solamente mezzo, pretesto, tattica.
Innalzandosi a "donna in sé","donna superiore", "donna idealista", vogliono abbassare il rango normale delle altre donne; a questo fine, istruzione liceale, pantaloni e diritti del gregge elettorale sono il mezzo migliore.
In fondo le donne emancipate sono le anarchiche del regno dell'"Eterno Femminino", le disgraziate, il loro istinto più profondo è la vendetta.
Un intero genere del più maligno "idealismo" ... ha come suo scopo di avvelenare la buona coscienza, la natura dell'amore sessuale.....

Ecce Homo - 1888

F. Nietzsche
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 13, 2011, 21:47:37 pm
Sullo stupro di Assange

Su Julian Assange, come tutti sanno, pende una condanna per stupro e tentato omicidio per aver avuto 2 rapporti non protetti (rottura del condom).


Due anni fa (2/10/2008) scrissi su questionemaschile questo afo (che riporto), in cui immaginavo un futuro a breve termine in cui, non sarebbe stata sanzionata la paternità (con gli oneri di legge che sappiamo e che non si posso evadere), ma ... il tentativo di imposizione di paternità.
Quello su cui ho sbagliato, era che ciò che avevo previsto per il 2013 (a 5 anni dallo scritto), si è verificato con 3 anni di anticipo (seppure con motivazioni non ancora uguali, rottura condom invece che mancato uso del pillolo, e rapporto fuori dal matrimonio).

Purtroppo, nessuno è perfetto....

Animus

L'imposizione di maternita' e l'istigazione all'aborto[1]


Londra, 2013.

Ancora una volta, l'imposizione di maternita' e l'istigazione all'aborto sono finiti in tribunale.
La Suprema Corte ha dato ragione al marito che ha ingravidato la moglie, Laura Stanford, motivando la sentenza, con il vincolo matrimoniale costituirebbe un "isola" a parte, un'eccezione al già consolidato reato d'imposizione di maternita' e istigazione all'aborto.

La donna, rimase incinta nel febbraio 2011, durante un "rapporto genitale" , credendo che il marito facesse uso del pillolo, cosa che, invece, evidentemente non accadde.

Una volta accortasi della gravidanza ando' in una clinica pubblica ad abortire, ma questo evento provoco' gravi danni psicologici alla donna, dai quali non riuscì piu' a riprendersi.


Nel giugno 2011, Laura, porto' in tribunale il caso, chiedendo la liquidazione del danno con la somma di 200.000 sterline e rivendicando la legittima autodeterminazione alla maternita' non imposta , e dunque, i danni esistenziali per tentata imposizione di maternita' e istigazione all'aborto, diritto che pero', la Suprema Corte le ha negato.

L'organizzazione nazionale per le donne, ha annunciato una manifestazione nazionale in favore della Stanford perche' frutto di una societa' ancora profondamente maschilista e misogina.

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=31691378


1 - Era inserito in Ai confini della realtà (che io intendo oltre il limite di ciò che è reale), quindi nel reale va letto al contrario, come indicato nello spoiler: Ovviamente, se questa sentenza e' stata persa dalla Stanford, significa che nel reale, la Suprema Corte, non arrivera' a negare i diritti della Stanford...nemmeno all'interno del matrimonio..
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 17, 2011, 19:18:47 pm
L'Eterno femminile non vi trarrà mai in alto[1].

F. Nietzsche, 1874

1 - riprende le parole finali del Faust di Goethe: L'eterno femminino ci trae in alto.

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 18, 2011, 15:26:13 pm
L'amore per le donne
Se gli uomini potessero sentire quello che le donne dicono di loro quando sono tra donne, ogni bellezza, passione e idealizzazione, alla luce della conoscenza,verrebbe immediatamente spezzata.
Scomparirebbe.

Ecco cosa tiene su l'ideale di bellezza per l'altro sesso.
L'ignoranza.

Pillola azzurra o pillola rossa, ignoranza o conoscenza, inconscio o coscienza, amore o ... odio?
A voi la scelta.

Animus

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: KasparHauser - Gennaio 20, 2011, 21:06:17 pm
Una donna non può nuocere troppo a un uomo, egli porta già in sé tutta la sua tragedia.
Lei può disturbarlo, infastidirlo, può ucciderlo.
Tutto qui.

(Più o meno; vado a memoria)

Dal film Nouvelle vague di Jean-Luc Godard
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 21, 2011, 13:50:14 pm
Chi lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mostro.
E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l'abisso vorrà guardare dentro di te.

F. Nietzsche

(http://kolibris.files.wordpress.com/2010/02/medusa.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 22, 2011, 13:41:59 pm
Sulla distruzione del mondo

L'uomo preferisce ancora volere il nulla, piuttosto che non volere...[1]
F. Nietzsche



1 - Sentenza finale della Genealogia della morale.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 22, 2011, 18:42:04 pm
La Missione Occidentale

Il messaggio etico dell'Occidente, nella tradizione dei pensatori liberali e dei filosofi del secolo XVIII, consisterebbe nei valori dei Diritti dell'uomo e della democrazia.
La missione dell'Occidente non è quella di sfruttare il Terzo mondo, né di cristianizzare i pagani, né di dominare con una presenza bianca: è quella di liberare gli uomini (e più ancora le donne) dall'oppressione e dalla miseria.
...
E mostruoso per un indù uccidere e mangiare una vacca, ciò è senza dubbio più traumatico di quanto non lo sia per noi il fatto di lasciare che le vedove dei bramini[1] si gettino tra le fiamme del rogo del marito.
È chiaro che, se l'India avesse conquistato il mondo, la purificazione delle vedove farebbe parte dei diritti della donna e l'uccisione delle vacche sarebbe proscritta come un crimine contro il rispetto della vita.


L'occidentalizzazione del mondo - S. Latouche
_________________________________________________ _________

Una precisazione sul senso del post, che non è quello di difendere la cultura/religione induista, per la quale non nutro la benché minima ammirazione, e quindi la domanda è giusto/sbagliato? non ha nessun senso (ovviamente giusto/sbagliato lo è all'interno di un sistema morale) , ma è proprio quello di mettere in comparazione i due diversi sistemi morali per far luce, dal di fuori ... all'interno.

La domanda che l'occidentale si deve porre infatti è, perché la missione (etica) dell'occidente è liberare gli uomini, e ancor di più ... le donne?
Da dove arriva questo imperativo morale?

Animus

1 - http://it.wikipedia.org/wiki/Brahmano
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 24, 2011, 13:46:03 pm
Nietzsche su Eraclito e contro (gli altri) filosofi

Mi chiedete tutto quel che è idiosincrasia nei filosofi … Per esempio la loro mancanza di senso storico, il loro odio per l’idea stessa di divenire, il loro egizianesimo. Credono di rendere onore a una cosa destoricizzandola, sub specie aeterni -, quando di essa ne fanno una mummia.
Tutto quel che i filosofi hanno avuto tra le mani per millenni, erano concetti mummificati; dalle loro mani non sortì vivo nulla di reale.
Questi signori idolatri del concetto, quando adorano, uccidono, impagliano, diventano un pericolo mortale per ogni cosa. La morte, il mutamento, la vecchiaia, così come la procreazione e la crescita, per loro sono obiezioni, addirittura confutazioni.
Ciò che è, non diviene; ciò che diviene, non è …
...
Essere filosofi, essere mummie, rappresentare il monotono-teismo con mimica da becchini! - E soprattutto via dal corpo, questa miserevole idée fixe dei sensi! Affetto da tutti i possibili errori della logica, confutato, persino impossibile, eppure
tanto sfrontato da atteggiarsi come reale!
...

Metto da parte, con sommo rispetto, il nome di Eraclito.
Se il restante popolo dei filosofi rigettava la testimonianza dei sensi, perchè questi indicavano molteplicità e cambiamento, egli rifiutava la loro testimonianza perchè essi mostravano le cose come se avessero durata e unità.
Anche Eraclito fece torto ai sensi. Essi non mentono nè nel modo che credevano gli Eleati, nè in quello che credeva lui- in generale essi non mentono. E' soltanto quel che noi facciamo della loro testimonianza che introduce in essi la menzogna, per esempio la menzogna dell'unità, la menzogna della causalità, della sostanza, della durata...
La "ragione" é la causa del nostro falsificare la testimonianza dei sensi.
In quanto essi ci mostrano il divenire, lo scorrere, il cambiamento, non mentono...

Ma Eraclito avrà ragione in eterno nell'affermare che l'essere é una vuota finzione.
Il mondo "apparente" é l'unico mondo: il "vero mondo" é solo un'aggiunta mendace...


Crepuscolo degli idoli - F.Nietzsche

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 27, 2011, 14:15:22 pm
Vendola e i vai a farlo in culo

Non finisce in me lo stupore nell'osservare come, da parte di chi considera e di fatto rivendica , il prenderlo nel culo come come un atto di (legittimo) amore, l'uso di tale manifestazione per  offendere/umiliare/disprezzare gli altri....

Che ciò che si chiama amore sia davvero amore, o semplicemente masochismo, auto-umiliazione?
Che siano, nel fondo, la stessa cosa?

Animus



4'53", altro vaffanc (strozzato in gola)


Questo manda tutti a fare in culo, davanti a milioni di telespettatori, pur non essendo nessuno.
Pensate un po' cosa dice in privato o se gli si da un po' di potere... :cry: :hmm:


Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 27, 2011, 17:10:48 pm
Tutti gli uomini nascono uguali

Affermazione che può avere solo un significato reale (e molti immaginari).
Tutti, in quanto uomini[1], sono nati.

Ecco l'uguaglianza.

Animus



1 - uomini e donne
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 28, 2011, 13:05:33 pm
Mi fa male vedere la faccia dei nostri figli, con la stanchezza anticipata di ciò che non troveranno.

G.Gaber
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 28, 2011, 14:07:22 pm
Sulla famosa superiorità del cervello mulitasking femminile

Giornalista: non camminate e mandate messaggi allo stesso tempo...

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 30, 2011, 22:29:44 pm
Nietzsche sul Selvatico

Il tipo criminale: é il tipo dell'uomo forte posto in condizioni sfavorevoli, un uomo forte reso malato.
Gli mancano le vaste foreste, una certa natura e forma d'esistenza più libera e più perigliosa, in cui ha forza di diritto tutto quanto è arma di difesa e d'offesa nell'istinto dell'uomo forte.
Le sue virtù sono messe al bando dalla società; i suoi istinti più vigorosi, che egli porta con sé, concrescono tosto insieme agli affetti deprimenti, al sospetto, alla paura, alla vergogna.
Ma questa è quasi la ricetta della degenerazione fisiologica.
Chi è costretto a compiere segretamente, con una lunga tensione, cautela, astuzia, quel che meglio sa e che sarebbe per lui preferibile a farsi, diventa anemico; e raccogliendo sempre dai suoi istinti solo pericolo, persecuzione, sventura, anche la sua sensibilità verso questi istinti si sovverte - li sente come una fatalità.
La società, la nostra addomesticata, mediocre, castrata società, è quella in cui un uomo genuino, che giunge dai monti o dalle avventure del mare, degenera necessariamente in un criminale.  

F. Nietzsche



(http://qm.ottone.org/test/Siti/U3000/SITO/img_Content/2006/03/domesticazione1.jpg)
(http://qm.ottone.org/test/Siti/U3000/SITO/img_Content/2006/03/domesticazione2.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 31, 2011, 14:52:13 pm
Chiesa ortodossa orientale su Chiesa cattolica romana

Senza lo Spirito Santo[1],
Dio è lontano,
Cristo resta nel passato,
il Vangelo è una lettera morta,
la Chiesa una semplice organizzazione,
l'autorità un potere,
la missione una propaganda,
il culto un ricordo,
e l'agire cristiano ... una morale di schiavi.


Atenagora (Patriarca di Costantinopoli)

(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/3/3e/P6orthodox.jpg/240px-P6orthodox.jpg)


1 - http://it.wikipedia.org/wiki/Filioque
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 02, 2011, 22:08:45 pm
Maschilisti!

Quando le donne non si potevano spogliare (e dove ancora non possono), e alle più disinibite venivano prese le misure per accertarsi del rispetto delle regole, ciò era dovuto senz'altro alla costrizione della cultura maschilista.  

Poi arrivo la rivoluzione sessuale - promossa dal femminismo - e mutante e reggiseni vennero finalmente bruciati.

Ma anche ora che ne vediamo gli effetti dilaganti, mutatis mutandis, il refrain è ancora lo stesso: ciò è dovuto alla cultura maschilista.

Insomma, l'accusa di maschilismo è come un jolly.
Qualunque sia la situazione...è una carta che va sempre bene.

Maschilismo 1
(http://antifeminist.altervista.org/immagini/usa_washington1922.jpg)

Maschilismo 2
(http://www.pianetadonna.it/pictures/20100819/playboy.jpeg)

Maschilismo ... X
(http://valterbinaghi.files.wordpress.com/2010/09/jolly.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 04, 2011, 13:47:30 pm
Dalla comunicazione logica a quella analogico-simbolica

Maschio; Italiano; Emergenza; Legittimare; Riproduzione; Cultura; Stupro.
"Maschi, italiani, la vera emergenza siete voi che legittimate e riproducete la cultura dello stupro."

Logica; Subdolo; Paradosso; Rimarcare; Istinto; Stupro; Folle; Idea; Maschio; Potere; Dominare; Corpo; Donna; Fare ;Oggetto; Volontà; Strumento; Realizzare; Desiderio; Erotico; Politico
"Una logica subdola, che paradossalmente rimarca quegli stessi istinti alla base dello stupro: la folle idea che il maschio possa “dominare” sul corpo della donna, farne oggetto delle proprie volontà, mero strumento per la realizzazione dei propri desideri….erotici, ma anche politici"

Devastare; Cancellare; Aggressore; Uomo; Cancellare; Realtà; Statistica; Confermare; Maggioranza; Stupro; Molestia; Violenza; Fisico; Psicologico; Avvenire; Mura; Domestica, Mano ; Coniuge, Amico, Parente.
"Questo approccio è devastante: cancella l’aggressore “in quanto uomo”, cancella la realtà statistica che conferma che la maggior parte degli stupri, delle molestie, delle violenze fisiche e psicologiche, avviene tra le mura domestiche, per mano di coniugi, amici, parenti."

Stupro; Casa; Strada, Frutto; Cultura; Padre; Pornografia; Fallocentrismo; Volere; Disporre; Donna; Oggetto; Sessuale; Sorridere; Ammiccare; Grande...
"Come se lo stupro, in casa o per strada, non fosse frutto di una cultura patriarcale, pornograficamente fallocentrica, che vuole la donna disponibile, oggetto sessuale che sorride ammiccante dai grandi.."

Italia; Stuprare; Donna; Essere; Reato; Cultura; Stupro; Essere; Morale; Lecito; Sociale; Simbolico; Dominare.
"In Italia stuprare una donna è reato, ma la “cultura dello stupro” non solo è moralmente lecita, soprattutto è socialmente e simbolicamente dominante."

Essere; Omicidio; Femmina; Simbolico; Politico; Ideologico; Ripetere; Violenza; Uomo; Donna; Rinvigorire; Provvedimento; Legge; Sentenza; Cultura; Nutrire; Giustificare; Riproduzione.
"è essa stessa un femminicidio simbolico, politico, ideologico, che si ripete ad ogni atto di violenza di un uomo sulla donna, e si rinvigorisce attraverso provvedimenti, leggi e sentenze che di questa stessa cultura si nutrono, giustificandola e riproducendola"


Testo completo:http://femminicidio.blogspot.com/2009/02/contro-la-cultura-dello-stupro.html

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 10, 2011, 12:41:33 pm
Sul bunga-bunga

Ormoni maschili...terra di Conquista.
Rino
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 13, 2011, 22:03:20 pm
Schopenhauer - Aforismi sulle donne

- Il sesso femminile pretende e si aspetta tutto da quello maschile: tutto quello, cioè, che desidera e di cui ha bisogno; il sesso maschile, a quello femminile, chiede, prima di tutto e direttamente, una cosa sola.

- Dovreste rimpiangere l'Oriente.
L'uomo, purché desse alloggio e nutrimento alle sue donne, non doveva più occuparsene; poteva combattere, esercitarsi nelle armi, ascoltare i saggi; era al riparo da quell'avvilimento che mette un uomo valoroso ai piedi di un'oca; infine era libero, perché più donne lo salvaguardavano da un unico amore.

- Le donne, rovina della società moderna ... sono loro che hanno maggiormente contribuito a inoculare nel mondo moderno la lebbra che lo rode.

- Poichè non esiste l'istituto della poligamia, gli uomini per la metà della loro vita sono puttanieri e per l'altra metà cornuti; e le donne si dividono, in conseguenza, in tradite e traditrici. Chi si ammoglia giovane, più tardi si trascina dietro una vecchia; a chi si ammoglia tardi toccano prima malattie veneree e poi corna.

- Le leggi matrimoniali europee assumono la donna come equivalente dell'uomo: partono, dunque, da un presupposto sbagliato.

- Tra ciò che uno ha, non ho annoverato la moglie e i figli, poiché da questi è meglio dire che si è posseduti.

A. Schopenhauer
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 13, 2011, 22:06:00 pm
Un altro che dei sessi, e del sesso, aveva capito tutto.
Non per niente, Nietzsche lo considerava un maestro - uno dei pochissimi che riteneva degno di questo titolo - e gli dedicò un libro:

(http://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/154/9788817001540g.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 15, 2011, 13:20:16 pm
Al giudizio da Dike, dalle sue ministre ... dai suoi parrucconi

(http://www.legnostorto.com/images/stories/antonio5/giustizia_01.jpg)

La giustizia/legge, nella ns. cultura, è stata simbolicamente sempre rappresentata da una donna (che tiene in mano una bilancia e/o una spada), e questo ha origini lontane, infatti sin dall'antica Grecia la divinità della giustizia era una Dea, la Dea Dike[1].

Ora, si badi bene, perchè questo getta un po' di luce in un periodo di buie illusioni come è il nostro, chi erano le ministre di Dike?

Le Erinni, cioè le impersonificazioni (tutte femminili) della vendetta:
Aletto, Megera , Tisifone[2].

E questo infatti quadra l'antico sospetto, che la giustizia non sia altro che l'istituzione della vendetta, la cui etimologia non significa dunque giusto, ma giustiziato...

"Guai a colui che si incapriccia a voler giusta la giustizia”

(http://img.dailymail.co.uk/i/pix/2008/05_03/judge0805_228x359.jpg)

1 - http://it.wikipedia.org/wiki/Dike
2 - http://it.wikipedia.org/wiki/Tisifone
http://it.wikipedia.org/wiki/Aletto
http://it.wikipedia.org/wiki/Megera
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 15, 2011, 15:06:52 pm
Al parco [1]

Il giorno prima della manifestazione nazionale delle donne c'è un gran fermento, alcuni gruppetti discutono, altri preparano cartelli, altri discorrono di cose normali.

Mentre mi incammino per prendere un caffè, da due ragazze sedute al tavolino origlio un frammento di frase insignificante: "tanto quello che hai di femminile ti rimane".

Forse l'hanno detto, forse no, forse non hanno nemmeno osato pensarlo, forse, voglio essere ottimista ... non lo sanno nemmeno loro, non ne sono coscienti.
L'importante, invece, è che lo so io: Ormoni maschili, terra di Conquista.

"Tanto è lui che rimane senza niente.
Né quella maschile (che gli viene conquistata/confiscata).
Né quella femminile (che non ce l'ha)."


Animus

1 - Va insieme a questo: http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg25754/#msg25754
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 17, 2011, 11:25:15 am
Sul processo a Berlusconi

Il 6 Aprile verrà celebrata un'evirazione sacrificale e dunque simbolica.
Non sarà il processo a Berlusconi uomo, ma all'Uomo che c'è in Berlusconi, al maschio nel suo vertice che preferisce ancora le donne ... ai Gay.

Con mirabile efficienza, colpendo il vertice, si riuscirà a colpire tutti, a rieducare un intero genere, quella mezza mela marcia che ancora si ostina a non capire che il tempo per certe libertà è passato per tutti e che la legge deve essere davvero uguale per tutti....
Per tutti gli uomini.

Così, dovrà comparire dinanzi alle tre ministre di Dike - Aletto, Megera e Tisifone - che lo giudicheranno per la liceità del suo mandato, ovvero, se un uomo, quest'uomo, è ancora degno di rappresentare gli interessi femminili, oppure, se è divenuto obsoleto.

Se vinceranno le Erinni,  la catarsi, la purificazione dal maschio, dinamica milenaria, troverà il suo compimento, chiuderà un ciclo storico e ne aprirà un altro: la Legge delle donne.
Di tutte le donne....

Se perderanno, ahimè, verrà ancora tutto rimandato.

(http://img408.imageshack.us/img408/235/bigagnellosmall.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 19, 2011, 14:01:35 pm
Ormoni maschili terra di ....
Le donne si possono dividere in due categorie, quelle che fanno degli ormoni maschili una terra di conquiste, e quelle che ne fanno una terra di conquista.
 
Le prime, sulla sponda dx, fanno strada facendo pompini al berlusconi di turno, le ruby a 10.000 euro a botta o  le veronica a 300.000 euro mensili, le seconde, sulla sx, quelle dei principi sociali, omosessualità, androginia, uguaglianza, attraverso l'appiattimento, e successiva eliminazione, di chi si interpone tra i propri desideri ... e la loro realizzazione.

Ecco le due ragioni della condizione maschile: l'incudine da una parte ... il martello dall'altra.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 20, 2011, 14:38:53 pm
La Repubblica delle spacciatrici
Il Popolo delle donne definisce vendita/mercificazione, quello che, per sua natura, non è altro che un comodato d’uso – illecito – perché non dovrebbe essere retribuito, tra una (ac)comodante ed un comodatario, illecito che dunque versa, eventualmente, sulla parte accomodante..

E’ un contorsionismo morale, quello di spacciatori al potere, o meglio spacciatrici, che hanno tutto l’interesse a passare sempre per vittime per far costantemente lievitare il prezzo delle loro buste d’ero(t)ina.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 21, 2011, 12:04:40 pm
Aborto e volontà di potenza
Premesso che non si deve cadere nell'errore di identificare l'aborto con la legge sull'aborto, quante variazioni sul tema, quante leggi sull'aborto sarebbero teoricamente possibili, ovvero, in quanti modi diversi l'aborto potrebbe essere praticato senza implicare la VdP femminile?
Ecco, il fatto che nessuna di queste sia possibile e nemmeno proponibile, implica l'inscindibilità tra la prassi dell'uno, e l'esistenza dell'altra.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 22, 2011, 12:54:30 pm
Sull’Unigenito
La Chiesa traduce il termine greco monogenos, che a mio parere significa, che deriva da un'unica genia/genitrice, con unigenito, “figlio unico”, traduzione palesemente fraudolenta.
Infatti Giovanni dal monogenos ne deduce che se ”Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio Unigenito, che è nel seno del Padre, Lui (il Figlio) lo ha rivelato.”
Come dire, se il padre non è in terra, deve essere in cielo.

Una deduzione errata.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 22, 2011, 13:48:38 pm
Donne allergiche allo sperma
Da qualche anno si inizia a leggere sui media di questa nuova allergia.
E’ normale, ed è bene porvi rimedio.
Il vaccino contro il papilloma virus, causa del cancro al collo dell’utero, e suoi successori, serviranno allo scopo, prendendo con una fava i soliti due piccioni, o meglio dire, tacchine patenogeniche.

Eggià, perché si sa da almeno 50 anni che inoculando il virus del vaiolo (poxvirus) inattivato, ovvero vaccinandole, le  tacchine già per loro natura capaci di partenogenesi [1], la percentuale non solo saliva dal 16 al 40%, ma che il vaccino era in grado di alterare il fattore ereditario e che l’effetto partenogenico permaneva anche nelle discendenti senza necessità vaccinatorie.
Vuoi che su miliardi di pre-adolescenti vaccinate, non salti fuori la vergine immacolata?  

1 - Razza Beltsville Small White
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 23, 2011, 13:01:13 pm
Contro l'aborto
... prendetelo in culo.
Si risparmia sui consultori, cliniche, chirurghi, farmaci, ricerca...
Una vasetto di vasellina, e via ...

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 23, 2011, 13:48:54 pm
Sulla concezione materialista del mondo
Il peso femminile sulla ri-produzione è di 3,5 Kg.
Quello maschile di 0,00000000000...35 Kg.
Un sistema sociale meritocratico basato su una concezione materialistica, deve assegnare i valori individuali sulla produzione coerentemente con i rispettivi pesi sulla riproduzione.
Altrimenti è discriminatorio.
Per definizione.


Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 23, 2011, 14:01:03 pm
Foucault sulla filosofia
Il compito della filosofia non è di scoprire cio' che e' nascosto, ma di rendere esattamente visibile cio' che è visibile, di far apparire cio' che è così vicino, così immediato, così intimamente connesso a noi, da non poter essere percepito.
Mentre la scienza ha il compito di far conoscere cio' che non vediamo, la filosofia deve far vedere cio' che vediamo.
In questo senso, il compito della filosofia potrebbe oggi essere posto in questo modo: In che cosa consistono le relazioni di potere in cui siamo coinvolti, e in cui si è impigliata la filosofia stessa, da almeno centocinquant'anni?
 
Michel Foucault
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 24, 2011, 21:42:19 pm
L'ideologia moderna
Nel 1874 Nietzsche scrisse un libro dal titolo Sull'utilità e il danno della storia per la vita.
Non è ora interessante soffermarsi sul contenuto, è già il titolo ad esserlo.

Infatti chi scriverebbe oggi di un qualunque argomento, sulla sua utilità e sul suo danno?
Si fa fatica solo a pensare che sia possibile...

Ci sarebbero solo ovviamente quelli che ne scrivono a favore da una parte, e quelli che scrivono contro, dall'altra.

Una prova del fatto che, senza saperlo, viviamo forse nell'epoca più ideologica che sia mai esistita.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 28, 2011, 15:28:46 pm
Guerra e Pace
Se in tempo di guerra, è l'uomo a sottomettere la donna, gentile concessione pagata a caro prezzo, in tempo di pace è lei a far la guerra a lui.
Morale della Storia, per gli uomini ... non c'è mai pace.


Animus

(http://images2.wikia.nocookie.net/__cb20100625025106/nonciclopedia/images/c/c5/Dea_Kal%C3%AC.PNG)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 01, 2011, 11:15:36 am
Contro l'omofollia

L'Idea della ricerca dell'uguale, ha un solo significato psico-logico:la lotta al diverso.
La purificazione dall'Alt(r)o.
Catarsi che può avvenire fondamentalmente in due modi.
- L'eliminazione, se la fagocizzazione risulta impossibile/sconveniente.
- L'assorbimento.[1]


Animus


1 - Da leggere insieme a http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg18360/?topicseen#msg18360
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 01, 2011, 19:45:54 pm
Sul maschio pentitismo
La versione, al maschile, dell'identificazione con l'aggressore.

Animus


(http://img830.imageshack.us/img830/1250/cagnoliniammaestrati.jpg)

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 01, 2011, 21:32:25 pm
Il maschio pentito è il nuovo missionario del verbo femminista.
E’ il maschio ammaestrato, castrato, e spesso, psicologicamente distrutto.
Consiglia e promuove l'autodafé collettivo, il processo al maschio, che si conclude inesorabilmente con la condanna visto che ad essere messa sotto accusa è la natura maschile che come si sa, non è emendabile[1] .
Il processo consiste in una sequela che prevede nell'ordine:
-   Accusarsi pubblicamente di ogni infamia trascinando solidarmente nella colpa tutti gli altri maschi.
-   La dichiarazione di vergogna e abiura della propria identità di genere.
-   La dichiarazione di superiorità delle donne in tutti i campi, o per contro, l’impossibilità dovuta a sottomissione.
-   E, dulcis in fundo, l'invocazione della futura città delle donne, l’ultimo e unico paradiso realizzabile sulla Terra.
In questo modo il maschio penitente, ammiccandosi l’aggressore[2]  ottiene il perdono … di essere nato.


1 - "La colpa di nascere maschio non è emendabile; tollerati saranno soltanto coloro che rinnegheranno l'appartenenza al loro sesso” - ida dominijanni.
2 - Di fatto è uno dei meccanismi di difesa della psiche, una forma di identificazione con l'aggressore.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 02, 2011, 12:20:40 pm
Coscienza e guerra dei sessi

"L’esempio più emblematico di questa carneficina insita nell’essenza della natura è offerto dalla formica gigante d’Australia: se il suo corpo viene accidentalmente scisso in due parti, l’una si aizza subito contro l’altra, ed il capo e la coda iniziano a lottare strenuamente fra loro, “il primo afferra coi denti quest’ultima, che si difende valorosamente, colpendolo col suo pungiglione.
La lotta di solito dura una mezz'ora, fino a che i due litiganti non muoiono o non vengono separati da altre formiche.
Il fatto si rinnova ogni volta."

A. Schopenhauer

1 - da leggere con http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg4481/?topicseen#msg4481
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 02, 2011, 14:29:59 pm
I nuovi sentimenti femminili
Seppure ancora a livello underground, inizia oggi ad emergere lentamente il lamento di uomini che denunciano i nuovi sentimenti femminili, divenuti, a loro dire, ormai insopportabili.

In realtà, questi nuovi sentimenti, non sono affatto recenti, e se non sono antichi come il mondo, lo sono sicuramente come la Storia.

L’unica differenza è che prima - della liberazione - erano sentimenti repressi … in quanto oppressi.
Ecco rivelato il significato dell’oppressione storica del genere femminile: l’oppressione dei propri sentimenti.

Il problema degli uomini infatti, e causa di ogni miopia intellettuale[1] , è che non hanno mai dato importanza ai “discorsi da donne”, delle sorelle, delle madri, delle nonne e bisnonne.

Comunque sia, oggi siamo giunti alla Nemesi[2] , la rivelazione finale, profetizzata in quei discorsi di vecchie nonne che scherzavano sul desiderio di liberarsi del marito, anch'esso vecchio, non più abile al lavoro e divenuto ormai un peso inutile, come quel vecchio televisore in bianco e nero a cui rimaneva incollato per ore...

Animus



1 - Nietzsche diceva giustamente che chi non ha profondità con la donna, non può averne nemmeno in tutte le altre questioni di fondo della vita.
2 - http://it.wikipedia.org/wiki/Nemesi
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 02, 2011, 19:35:52 pm
L’impostura del cognome materno
La truffa dei fiancheggiatori del cognome materno, non consiste nella richiesta legittima di affiancare anche il cognome della madre[1], soluzione che infatti non trova nessuna concretizzazione giuridica da parte delle istanze progressiste, in quanto inservibile, ma è quella di voler eliminare il genitore maschile.
Infatti, se con il cognome paterno, i genitori rimangono due, con l’uso esclusivo di quello materno, non si cancella solamente la genealogia maschile …
Si cancella il padre.

Animus

1 - Come in uso nei paesi ispanici. Infatti in quel caso non potendo giocare sul cognome, si punta all’ abrogazione dei termini madre/padre.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 03, 2011, 13:26:48 pm
Saggezza d'Oriente
Voi siete nati insieme e insieme starete per sempre.
Sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
E insieme nella silenziosa memoria di dio.

Ma vi sia spazio nella vostra unione,
E tra voi danzino i venti dei cieli.
Amatevi l'un l'altro, ma non fatene una prigione d'amore
Piuttosto vi sia un moto di mare tra le sponde delle vostre anime.

Riempitevi l'un l'altro le coppe, ma non bevete da un'unica coppa.
Datevi sostentamento reciproco, ma non mangiate dello stesso pane.

Cantate e danzate insieme e state allegri, ma ognuno di voi sia solo,
Come sole sono le corde del liuto, benché vibrino della stessa musica.
Donatevi il cuore, ma l'uno non sia di rifugio all'altro,
Poiché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori.

E siate uniti, ma non troppo vicini;
Le colonne del tempio si ergono distanti,
E la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro.
 
Kahlil Gibran
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 03, 2011, 14:34:07 pm
Il sesso ad occidente
La civiltà occidentale è l’unica tra le grandi civiltà, a non aver mai sviluppato un ars erotica.
Niente di niente.
Almeno, nulla che sia anche solo lontanamente accostabile alle reliquie della civiltà cinese, giapponese, indiana … musulmana.
Pornografia e sessuologia.
Questo è il massimo che, la terra della sera, è stata in grado di produrre

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 03, 2011, 18:31:05 pm
Età pensionabile femminile
In un sondaggio sull’età pensionabile femminile, se equipararla o lasciare lo scarto attuale di cinque anni col maschile, ho dovuto astenermi.
Mancava l’unica alternativa sensata, quella di farcele andare, coerentemente con l’aspettativa di vita, non cinque, ma sette anni … dopo.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Salar de Uyuni - Marzo 03, 2011, 20:13:03 pm
''In guerra, lo stratega vittorioso cerca la battaglia solo dopo che la guerra è stata vinta; mentre colui che è destinato alla sconfitta, prima combatte e poi cerca la vittoria”.

(Sun Tzu, “L’arte della guerra”)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 04, 2011, 13:38:43 pm
Timore della Donna

Le donne:
- non sono creature deboli e indifese.
- non sono cattive meno degli uomini.
- non sono meno opportuniste.
- non sono meno numerose.
- non antepongono il bene dell’Altro al proprio.
- e soprattutto … non hanno meno potere.

Infatti posseggono poteri immensi, vere armi da guerra[1] , sulla psiche maschile:
- dipendenza sessuale.
- dipendenza emotiva.
- dipendenza morale.

E' da uomini intelligenti e coraggiosi dunque, riconoscere ed affermare il timore per la donna.

La vergogna dei succubi e dei codardi nell’affermare quanto detto, è la manifestazione stessa dell’esistanza di quel potere psichico, che tappando la bocca e l’intelletto, riesce ad agire indisturbato …

Animus

1 - E’ vero che sono anche qualcos’altro, come del resto una lama può essere sia un bisturi sia un pugnale. A determinare cosa sono è l’uso che ne viene fatto.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 04, 2011, 14:28:18 pm
Bambina educata al maneggio dell'uomo servo-controllato
Un omone svedese con la figlia in braccio ad un self-service bar.
Lei, la madre, con entrambe le mani libere, ha diretto lo sguardo verso un piatto, e lui, a comando visivo, prontamente lo ha raccolto e mostrato.
Attesa, dipendenza dallo sguardo, volto-sgomento, contrordine: Sguardo puntato su altra pietanza.

Piatto riposto … scenza ripetuta.

Il perfetto uomo tele-comandato.
La bambina, guarda dall’alto… osserva e impara: maneggiali con cura.
Una scena raccapricciante ...

Animus

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 05, 2011, 12:09:36 pm
Sul valore del pene e della vagina [1]
Ad un ragazzo di 15 anni che violentò la sua insegnate venne dato il carcere a vita[2].  

Per una ragazza che evira il fidanzato, se non viene assolta, non si è mai vista scontare una condanna superiore a qualche anno di carcere...

1 - da leggere con http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg23685/#msg23685
2 - http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/07_Luglio/04/londra.shtml
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 05, 2011, 13:14:00 pm
Eccesso di muscoli
Nel 2007 una poliziotta svedese ha arrestato un uomo per “eccesso di muscoli”, l’ha portato in commissariato e sottoposto al test delle urine per verificare l’eventuale uso di steroidi.

Eppure l’uomo stava semplicemente passeggiando per strada, e non partecipando ad una competizione di culturismo dove entrambi i sessi competono per la vittoria.
O forse sì … ?


(http://blogmuscle.files.wordpress.com/2007/08/tomislavboduljak.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 05, 2011, 13:15:09 pm
… e in galera la donna dopata... no?
La donna liberata è fondamentalmente una donna dopata.
Pillola per prevenire la gravidanza, pillola per arrestarla, pillola per bloccare le mestruazioni, pillola per aumentare il desiderio sessuale, etc, etc, etc.
Tutte pillole a base di ormoni, derivate da estrogeni o androgeni, sintetizzate da progesterone o testosterone.
Più che una donna emancipata, si direbbe proprio una donna dopata.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 07, 2011, 20:08:11 pm
La Storia
Gli uomini hanno scritto la Storia secondo una schema percettivo maschile, quello dell’azione, chi-ha fatto-cosa, centrando dunque l’enfasi sugli uomini, sul valore insito nelle gesta maschili.

Ma la Storia può anche essere descritta secondo uno schema percettivo femminile, chi - beneficia - di cosa, spostando l’enfasi sulle donne, su un principio utilitaristico (ammesso che la Storia serva a qualcosa) cui le gesta maschili, divengono semplicemente strumentali (cioè utili al fine->L'emancipazione femminile).

E’ su questo principio che Tolstoj, sul potere invisibile delle donne, afferma giustamente:

“Dov'è questo potere? Ma dappertutto, in ogni cosa. Girate per i negozi in qualunque grande città. Lì ci sono dei milioni; è impossibile valutare le fatiche umane che vi sono state spese; ma
guardate i nove decimi di quei negozi, c'è forse qualcosa per uso degli uomini? Tutto il lusso dell'esistenza è richiesto e tenuto su dalle donne.
Contate tutte le fabbriche. Una grandissima parte di esse fa ornamenti senza utilità, carrozze, mobili, giocattoli per le donne.
Milioni di persone, generazioni di schiavi periscono nel lavoro da galera delle fabbriche solo per il capriccio delle donne. Le donne, come regine, tengono prigionieri della schiavitù e del lavoro pesante i nove decimi del genere maschile.”[1]


Animus

1 - La sonata a Kreutzer - Lev Tolstoj
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 08, 2011, 14:32:29 pm
Associazionismo femminile
Ogni cents versato a favore di una causa femminile, è un cents versato per sostenere una causa … contro il maschile.

Il Vaccaro
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 09, 2011, 13:14:51 pm
Sulla Cina [1]
La Cina ha preparato il terreno per la sua espansione economica su scala mondiale, limitando il numero delle nascite femminili[2] , fondando così la spinta della sua forza economica sulla competizione  maschile per le femmine in minor numero, e sulla selezione femminile dei maschi più abbienti: Chi non s’ammazza di lavoro … non fa l’amore.

Un progetto d’ingegneria sociale cinico, e geniale.

Nel frattempo l’Occidente, a maggioranza femminile, dei diritti femminili, dell’uguaglianza femminile, delle violenze fisiche/sociali/psicologiche/morali sul femminile, sprofonda grazie alle sue stesse utopie.

Animus

1 - da leggere con http://metromaschile.it/altrosenso/2010/12/30/homo-sine-bmw/
2 - Si stima che il rapporto dei nati sia ormai da anni intorno a 120 maschi per ogni 100 femmine
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 13, 2011, 12:35:55 pm
Sull'amore omosessuale
Nell'amore lesbo e l'amore gay vi si riscontra la dicotomia freudiana di pulsione di vita e pulsione di morte.
Eppure amore significa, senza morte[1].
Ecco perché "amore gay" è un nonsenso il cui unico senso, è quello di servire a rafforzare per affinità dialettica l'omo (uguale) contrapposto all'etero (diverso).

Detto in altri termini, ciò che tiene su l'amore gay, è l'amore della donna per se stessa, ma dal momento che i gay non sono donne, non possono che incarnarne il principio distruttivo, dell'annichilazione.

Animus



1. amore = a-mors (alfa privativo)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 15, 2011, 13:47:09 pm
Chiagn'e fotte[1]
Si sente sempre più spesso donne lagnarsi del fatto che di Uomini non ce ne sono, quasi, più.

Vero, giusto, incontestabile.
Pero' ... c'è un pero'.

Chi sono le donne che maggiormente lamentano questa defaillance maschile?
Sorpresa, sono proprio coloro che maggiormente contribuiscono, con le loro scelte politiche/sociali/economiche/culturali, a determinarla.

Quella Volontà[2], non ne subisce gli effetti ... ne è la causa.

Ecco spiegato il lamento, la recriminazione di questa mancanza nel maschile.
La pacificazione morale della cattiva coscienza, per il cattivo gioco che sta giocando.

Animus


1 - Motto partenopeo detto di chi trae vantaggi lamentandosi.
2 - La volontà di potenza femminile.
Da un punto di vista individuale e generazionale invece, sicuramente "subisce" quanto fatto dalla generazione precedente, contribuendo pero' e a sua volta, a creare nuova terra bruciata per la successiva.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 17, 2011, 14:20:23 pm
L’equazione

1. XX= Moltiplicherò i tuoi dolori e il tuo gemito, con dolori partorirai i figli.
2. XY= Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita.
Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba campestre.
Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra ...
_________________________________________________ ____________
→X(X)=(X)Y


Uniti nel dolore, o meglio lui, solidale col travaglio di Lei.
Cosa succede infatti se anche lei deve travagliare per mangiare il pane?

→X(X)>(X)Y.

Più dolore, più valore.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 18, 2011, 13:51:39 pm
Parla il castrato
"Le donne hanno lo stesso desiderio sessuale degli uomini.
Se non di più..."


Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: KasparHauser - Marzo 18, 2011, 17:46:16 pm
La questione maschile non è un pranzo di gala.
Chi abbraccia questo ideale un giorno se ne pentirà.
Ma fino ad allora non è ammesso lamentarsi.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 18, 2011, 20:45:31 pm
Sterilizzazione
Pastorizzazione, igienizzazione, disinfezione, decontaminazione … igiene.
La sovrastruttura per l’infertile.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 20, 2011, 00:18:12 am
Sostenere che la Storia è fatta dagli uomini e vissuta passivamene dalle donne, è come sostenere che il taxi va dove vuole il tassista e non il passeggero, solo perché è il primo a tenere in mano il volante.

Salar de Uyuni

(http://www.serviziautoweb.com/wp-content/uploads/tassista1.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 20, 2011, 23:31:36 pm
Sulla condizione paterna ad occidente[1]
Voi che servite donna e fanciulli
ricordatevi sempre di Giuseppe
Egli servì donna sempre triste e dolente
e custodi' Gesu' Cristo nella sua infanzia
a piedi trottava, col fardello sul bastone
in molti luoghi e' raffigurato cosi'
accanto a un muletto, per far loro piacere
e non fu mai festa per lui in questo mondo

(http://www.presepi.com/imgprodotti/resina20/grandi/san_giuseppe.jpg)


1 - Di Eugene dechamp risalente al '400 riportata da ilmarmocchio.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 25, 2011, 20:08:05 pm
La maschera
Dammi ti prego, una maschera ancora,
una seconda maschera!

F. Nietzsche[1]

(http://3.bp.blogspot.com/_xuw0hz-3iYM/Sbvs5KFdeaI/AAAAAAAAAmI/RDku1E-29e8/s400/magritte.bmp)

1 - per approfondire: http://www.sirigu.it/nietzsche/_private/maschera.htm
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 12, 2011, 23:39:45 pm
Meta-razio femminile [1]

In biblioteca un'amica dice all'altra:
"Anna, per me lui è l'uomo giusto per te.
Devi legarlo sentimentalmente."

1 - Che è al di sopra della razio(nalità), razionalità sui sentimenti.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 22, 2011, 09:54:34 am
In culo alla Vergine[1]

L'uomo ha sempre temuto soprattutto due cose: La vita e la morte.
Teme la vita perché conduce alla morte; teme la morte perché è la fine della vita.
Per questo in tutte le società i due più forti tabù sono sempre stati il sesso, che rappresenta la vita, e la morte.
...
Tutto ciò che è morte da un lato, è sesso dall'altro: la morte e il sesso sono le due facce di una stessa medaglia, complementari e inseparabili.
Negando la prima, automaticamente negate la seconda.
...
E' necessario ricordare in ogni istante che negando il sesso e la morte si sprofonda nell'apatia, e la vita non è più benedizione, ma peso insopportabile, miseria, maledizione, inferno.
Chi ha avvelenato la fonte della gioia dell'uomo?
Tutti coloro che l'hanno costretto a reprimersi.
...
Diffida dei veleni che i preti hanno instillato nel tuo essere.
I preti rifiutano da sempre l'evidenza dei fatti: ad esempio dicono che Gesù è nato da una vergine, e questo solo per rifiutare il sesso.
Considerano intollerabile persino l'idea che Gesù sia stato concepito attraverso un atto sessuale.
Sono loro gli avvelenatori!

E neppure riescono ad ammettere che Gesù sia morto sulla croce, e affermano che poi è risorto.
Il cristianesimo si fonda essenzialmente su questi due dogmi: il concepimento di Gesù da una vergine e la sua resurrezione.
Il primo condanna il sesso, l'altro nega la morte.

Osho Rajneesh

(http://www.energyage.it/wp-content/uploads/2010/02/osho23.jpg)



1 - Titolo mio.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 25, 2011, 11:28:15 am
Sulla ferita narcisistica originale
Le ferite narcisistiche dell’umano, lo dice Freud, sono tre.
La prima è stata quella inferta da Copernico, che ha scalzato l’uomo dal centro dell’universo, la seconda si deve a Darwin, che ha messo tra i nostri avi e parenti le bestie, la terza allo stesso Freud che ha evidenziato il peso dell’incoscienza sulle azioni dell'uomo.

Solo che ne ha dimenticata una, la numero zero, quella “originale”, quella inferta alla femmina dal maschio, la Genesi della coscienza umana, nota nella ns. tradizione anche come "peccato" originale, frutto "proibito" dell'albero della conoscenza, vergogna originale, e bla bla bla : Generate dai generati.
L’inizio dell’umiliazione della donna … la fine del vertice simbolico femminile.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 27, 2011, 13:15:42 pm
Creazioni...


maschili:

Relatività (A. Einstein)
(http://www.dima.unige.it/~denegri/PLS2/PENSIERO_SCIENTIFICO%20DEF/TEORIA_RELATIVITA%27/Images/Pages/e=mc2.gif)




Lampadina (T. Edison)
(http://www.locchio.com/upload/rte/lampadina.jpg)



Trasmissione a onde radio (Nikola Tesla)
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d9/Tyholt_taarnet.jpg/220px-Tyholt_taarnet.jpg)




femminili:



A. Einstein
(http://www.shakespeareinitaly.it/einstein.JPG)



T. Edison
(http://adria.blogolandia.it/files/2009/09/thomas-edison.jpg)



Nikola Tesla
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d4/N.Tesla.JPG/220px-N.Tesla.JPG)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 12, 2011, 16:11:56 pm
Lapsus freudiano

Modulo del comune di Palermo: Il dichiarante può avere due sessi, il punibile solo uno.

Freud li chiamava lapsus.
Sono un oblò con vista sul profondo.

Rino

(http://qm.ottone.org/test/Siti/U3000/SITO/img_Content/2007/settembre/palermo.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 24, 2011, 11:23:41 am
Sull'uccisione della femmina
La femmina è destinata alla sparizione, è ormai inscritto nello stesso DNA della specie umana.
Se questo può consolare, la stessa sorte, per ragioni simbiotiche legate alla natura sessuale, tocca al maschio.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 26, 2011, 12:25:44 pm
Sul femminile


Y yo que hasta ayer sólo fui un holgazán
y hoy soy guardián de sus sueños de amor
la quiero a morir


E io che fino a ieri ero soltanto un vagabondo
e oggi sono guardiano dei suoi sogni d’amore,
la desidero da morire

puede destrozar todo aquello que ve
porque ella de un soplo lo vuelve a crear
como si nada, como si nada
la quiero a morir


Può distruggere tutto ciò che vede
perché lei con un soffio lo torna a creare
come se fosse niente , come se fosse niente
La desidero da morire

ella para las horas de cada reloj
y me ayuda a pintar transparente el dolor
con su sonrisa


Lei ferma le ore di qualsiasi orologio
e mi aiuta a dipingere trasparente il dolore (idiom. mi cancella il dolore)
col suo sorriso

y levanta una torre desde el cielo hasta aquí
y me cose unas alas y me ayuda a subir
a toda prisa, a toda prisa
la quiero a morir


E alza una torre dal cielo fino a qui
e mi mette le ali e mi aiuta a salire
di corsa, di corsa
La desidero da morire

Conoces bien cada guerra
cada herida, cada ser
Conoces bien cada guerra
de la vida y del amor también


Conosce bene ogni guerra,
ogni ferita, ogni essere
Conosce bene ogni guerra
della vita e anche dell’amore

La quiero, la quiero, la quiero, la quiero
Me dibuja un paisaje y me lo hace vivir
en un bosque de lápiz se apodera de mí
La quiero a morir


La voglio, la voglio, la voglio, la voglio
Mi disegna un paesaggio e me lo fa vivere
in un bosco a matita (idiom.) si impossessa di me
La desidero da morire


Y me atrapa en un lazo que no aprieta jamás
como un hilo de seda que no puedo soltar
lo quiero soltar, lo quiero soltar
La quiero a morir


E mi intrappola con una corda non stringe
come un filo di seta dal quale non posso liberarmi
voglio liberarmi, voglio liberarmi
La desidero da morire

Conoces bien cada guerra
cada herida, cada ser
Conoce bien cada guerra
de la vida y del amor también


Conosce bene ogni guerra,
ogni ferita, ogni essere
Conosce bene ogni guerra
della vita e anche dell’amore

....
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 08, 2011, 11:33:33 am
Falsi miti
La famosa "pace del focolare" non esiste se non per bocca di una certa eloquenza mediocre, politica, borghese o edificante.
Tolstoj, dal canto suo, la descrive come un "inferno".
E io gli faccio il più ampio credito!
Dato che le creature dei due sessi, prese a una a una, sono generalmente dei birbanti, o dei nevrotici, perché dovrebbero diventare angeli una volta accoppiati?

Denis de Rougemont - L'amore e l'Occidente
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 08, 2011, 16:27:11 pm
"Tana" libera tutti
Quand'ero bambino, negli anni '70 ci facevano giocare a "tana" libera tutti.
Nient'altro che la versione infantile, popolare e subliminale della conclusione faustiana: "L'eterno femminino ci trae in alto".

Animus

(http://www.lanternerosse.it/wp-content/uploads/2011/05/tanaliberatutti-300x246.jpg)

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 11, 2011, 20:13:00 pm
La donna taccia sulle donne

La donna vuole rendersi indipendente: e tanto per incominciare vuole illuminare gli uomini sull'essere della « donna in se » ; questo è uno dei più odiosi progressi dell'abbrutimento generale dell'Europa.
Imperocchè quali brutte cose porteranno alla luce
codesti esperimenti goffi della scienza della donna, che vuol metter a nudo se stessa ! La donna ha tanti motivi d'esser pudica: nella donna c'è tanta pedanteria, tanta superficialità, tanta sovrabbondanza di cose apprese alla scuola, di cose piccinamente presuntuose, sfrenate ed immodeste - si studino solamente i rapporti della donna coi bambini! tante cose che sinora non conobbero con altro ritegno che quello ispirato dalla paura dell'uomo.
Guai se l'eterno noioso nella donna - che ne è ben provvista -- dovesse farsi largo; se la donna dovesse incominciar a disimparare radicalmente la sua giudiziosità e le sue arti, che sono quelle della grazia, del diletto, del dissipare le cure, del render la vita più facile, d'insegnare a prenderla con leggerezza: se infine dovesse disimparare la sua fine capacità di destare passioni aggradevoli !
Si ode già adesso un clamore di voci femminine che, per sant'Aristofane ! mette paura, s'odono delle minacce d'una precisione medica sul conto di ciò che la donna in primo ed in ultimo luogo esige dall'uomo. Non è forse indizio d'un pessimo gusto se la donna in tal modo s'accinge a diventar scientifica? Sinora la Dio mercé lo spiegare era affare degli uomini; dote degli uomini -- e restava in tal modo « tra di loro ». Del resto, considerando tutto ciò che le donne scrivono sul conto della « donna », é lecito dubitare che la donna voglia proprio spiegarsi sul proprio conto, - o che possa volerlo. O se piuttosto con ciò la donna non vada in cerca d'un nuovo adornamento - mi pare che l'adornarsi faccia parte integrante dell' « eterno femminino ». In tal caso essa vuol ispirar paura di se stessa: - e con ciò forse conquistare il potere. Ma non vuole la verità: che importa mai della verità alla donna! Nessuna cosa da quando mondo è mondo, alla donna è stata più estranea, più antipatica: più avversa della verità; la sua grande arte consiste nella menzogna ciò che maggiormente la preoccupa è l'apparenza, è la bellezza. Confessiamolo noi uomini: noi amiamo precisamente codesta arte, codesto istinto nella donna, noi che siamo pesanti, e per nostra ricreazione ci accompagniamo volentieri a degli esseri, sotto le cui dita, sotto i cui sguardi, tra le cui tenere follie la nostra serietà, la nostra gravità la nostra profondità assumono l'aspetto d'una grande sciocchezza.

Infine, domando io: c'è stata mai una donna che abbia concesso profondità ad una testa femminina, giustizia ad un cuore di donna?
E non è forse vero, che, in tesi generale, chi ha dimostrato più disistima per la donna, sono state sempre le donne stesse? - Non certo noi uomini, - Noi uomini desideriamo che la donna non continui a compromettersi mediante i lumi del progresso; allo stesso modo che si deve alla previdenza ed al compatimento dell'uomo, se la Chiesa decretò: mulier taceat in ecclesia! Si fu a tutto vantaggio della donna che Napoleone fece intendere alla troppo loquace madama De Staël: « mulier taceat in politicis!» - ed io ritengo che sia un vero amico delle donne, colui che oggi consiglia loro: mulier taceat de muliere.

Al di là del bene e del male - F. Nietzsche 1886

(http://www.corriereinformazione.it/images/stories/Pari_opportunit%C3%A0.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 13, 2011, 13:15:50 pm
Sulla "cultura dello stupro"

Dal momento che il concetto di stupro non esiste in natura, cioè è lo stupro ad essere un'invenzione culturale, "cultura dello stupro" è una contraddizione in termini.

Il problema è che le femmine nostrane non hanno più l'estro[1], e dunque ciò che gli uomini devono affrontare è se le femmine umane sono sessualmente sempre disponibili, oppure e più realisticamente ... non lo sono più ... da millenni.

Animus

(http://images.corriereobjects.it/gallery/Esteri/2011/06_Giugno/slutwalk/1/img_1/slutwalk_10_672-458_resize.jpg)


La marcia delle zoccole (London): http://www.corriere.it/gallery/esteri/06-2011/slutwalk/1/marcia-zoccole-continua_8156855a-958f-11e0-822f-1a3a3d1370d0.shtml#1


1 - da leggere con http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg20760/?topicseen#msg20760
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 16, 2011, 16:23:37 pm
Donne e lavoro
L'inconveniente delle donne che possono procacciarci un reddito autonomo è che poi per gli uomini risulta più difficile comprarsele.

Infatti se da una parte si parla giustamente di emancipazione, dall'altra si tace l'evidenza che è la donna stessa a fissare il rapporto con l'altro sesso in un rapporto mercenario[1]: "Dappertutto, carne contro denaro" (E. Cioran)

Insomma, significa semplicemente che il prezzo che gli uomini devono pagare per il corpo delle donne, che è un bene materiale ed anzi all'origine dell'economia... aumenta.

Animus


1- Si pensi solo al vedere l'uomo come un "buon partito", una concetto espresso da TUTTE le nonne, e ancora nella testa di tutte le donne, indicativo di come l'altra metà della terra venga valutata..
A tal proposito, Nietzsche scriveva:
"Quelle ragazze che vogliono procurarsi col solo loro fascino giovanile una sistemazione per tutta la vita e la cui furberia viene ancora piú aizzata da madri smaliziate, vogliono esattamente la stessa cosa delle etère, solo che sono piú intelligenti e piú disoneste di queste ultime."
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 17, 2011, 12:18:51 pm
Ecce dom'na
La morale dei deboli - una delle colonne del cristianesimo, se non addirittura il suo pilastro portante - se è davvero dei deboli,  come ha fatto a vincere sui forti, sulla Vir romana ad es., e dove risiede la sua forza dato che ha vinto?

Se la morale dei deboli vince su quella dei forti significa che la sua forza deve stare da un altra parte ... per forza!
Mi si vuol far credere che la morale dei deboli e dei codardi (per usare proprio le parole di Nietzsche), si impone su quella dei forti e dei coraggiosi, così … senza motivo, perché ad un certo punto uno si è svegliato ed ha iniziato a dire: amatevi , voletevi bene, siate fratelli, non fare al prossimo tuo....

Sembra plausibile supporre, invece, che “la morale del debole” sia la morale di qualcuno, che ha i suoi punti di forza da un'altra parte...

Ecce dom'na!

Ben altra cosa, ed antitetica infatti, era la morale del Padre…il cui declino si deve proprio al sorgere di quell’altra, quella del Figlio.

Per concludere, quali sono le chances del maschile all’interno di un sistema morale fondato sui valori femminili?

A parte il "dolore salvifico"[1], ossia il travaglio...NESSUNA.

Animus

1 - http://www.giullarididio.it/main/images/stories/articoli_pdf/SALVIFICI_DOLORIS.pdf
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 19, 2011, 13:04:13 pm
Bontà materna
Certe madri hanno bisogno di figli felici, onorati; altre di figli infelici: altrimenti la loro bontà di madri non può manifestarsi.

F. Nietzsche
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 19, 2011, 14:02:09 pm
Parlar male delle donne
Mentre sul versante maschile esiste un alquanto scarna letteratura "misogina", alla quale si contrappone il mare della venerazione ed esaltazione dell'ideale femminile, sul versante femminile, pur esistendo sistematico e florido il filone della denigrazione maschile, settore che non conosce il termine "misandria", ancora si attende una letteratura di donne che si spendano nel vedere nel maschile una qualsivoglia virtù.
 
Per questo si può e si deve scrivere male delle donne.

Perché per quanto gli uomini si sforzino di fare ciò che dall'altra parte viene spontaneo, non potranno far altro che rimanere comunque, e sempre, .... a credito.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 20, 2011, 17:22:22 pm
Stessa dinamica, medesimo sentimento
Lo schiavo cova un odio profondo verso il suo padrone, ma non avendo la forza per affrontare il suo nemico di fronte, è costretto a trattenere dentro di sè il risentimento ed usare vie traverse per sopraffarlo.

Lo stesso dicasi della donna verso l'uomo.

Ecco perchè, sia nel cristianesimo, sia nel socialismo, schiavi o proletari, insieme alle donne, combattono ognuno il proprio nemico uniti nella stessa dinamica ... e dal medesimo sentimento.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 21, 2011, 12:16:58 pm
Fatalità occidentale
A forza di andare verso l' "angelo" (per non usare qui una parola più forte)[1] ... l'animale "uomo" impara alla fine[2] a vergognarsi di tutti i suoi istinti.

F. Nietzsche - Genealogia della morale


1- Precisazione dell'autore stesso.
Con tutta probabilità il termine più forte, che Nietzsche omette, è Eunuco: "Degli eunuchi è il regno dei cieli".

2 - Puo' essere inteso in senso apocalittico.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 22, 2011, 17:40:56 pm
Ancora sul timore della donna[1][2]

- L’uomo tema la donna quando essa odia: perché l’uomo in fondo al suo animo è soltanto cattivo, mentre la donna è malvagia.

F. Nietzsche - Così parlò Zarathustra

1 - insieme a http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg28379/?topicseen#msg28379
2 - http://www.corriere.it/cronache/11_giugno_22/mamma-uccide-figlia-sacramento-california-cuocendola-microonde_5fdb402c-9cc0-11e0-ad47-baea6e4ae360.shtml
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 23, 2011, 14:13:15 pm
Volevo far notare un particolare, ossia come il filosofo tedesco tracci un'affinità elettiva tra "il prete" (per lui il perfetto uomo immeschinito della cristianità) e le donne, uniti nella superiore capacità di odiare ... e dall'impotenza.


- Nello stato di odio le donne sono piú pericolose degli uomini; innanzitutto perché esse, una volta che il loro sentimento ostile sia suscitato, non sono trattenute da nessun riguardo di equità e lasciano invece crescere indisturbato il loro odio fino alle ultime conseguenze; poi perché sono esercitate a trovare punti deboli (che ogni uomo, ogni partito ha) e a colpire in essi: nella qual cosa il loro intelletto, affilato come un pugnale, rende loro eccellenti servigi (mentre gli uomini alla vista delle ferite si trattengono e divengono spesso magnanimi e concilianti).

- I sacerdoti, come è noto, sono i nemici piú malvagi – e perché mai?
Perché sono i piú impotenti.
È a causa dell’impotenza che l’odio cresce in loro fino ad assumere proporzioni mostruose e sinistre, le piú intellettuali e venefiche.
I massimi odiatori nella storia del mondo sono sempre stati i preti, e sono stati pure gli odiatori piú geniali – in confronto alla genialità della vendetta sacerdotale, ogni altra genialità può a stento essere presa in considerazione.

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 27, 2011, 00:11:13 am
La debolezza come morale
Il "sesso debole" - prima le donne ... -  o la "parte debole"  ... nei tribunali, laddove vige la morale del "debole", significa in realtà che è la parte forte, dal momento che è la morale stessa ad essere "tagliata" su quella specificità.

Per es., è sempre quella morale che fa in modo che si possa colpire, anche un'azienda, accusandola di ... abuso di posizione dominante.

Forse, anche un misogino come Nietzsche ha sbagliato bersaglio.
La genealogia della morale occidentale (cristiana) non è qualcosa che riguarda il gregge e i Signori, forse, e lo disse lo stesso Nietzsche , la verità è una donna che ha [avuto] buone ragioni per non mostrare le sue ragioni...

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 27, 2011, 18:45:14 pm
Chi è il Filosofo e Profezia sull'uguaglianza dei "diritti"

- Il filosofo è prima di tutto la coscienza critica del suo tempo, perché il suo sguardo non si posa tanto sull'oggi quanto sul domani e sul dopodomani.
Al filosofo è necessaria la grandezza d'animo, in un mondo in cui essa non appare piú possibile.

- L'uguaglianza dei diritti si potrebbe un giorno trasformare nell’uguaglianza dei torti. [1]
F. Nietzsche

(http://3.bp.blogspot.com/_JPTITaQShvE/TCGhxR2a6vI/AAAAAAAAADU/ZNcIhP33DCI/s400/agenzia_matrimonio_gay-225x300.jpg)

(http://www.repubblica.it/images/2010/08/05/195632840-897b5bc8-94d1-435b-9a67-4d2a505e4804.jpg)

1 - testo originale: l’“uguaglianza dei diritti” si potrebbe anche troppo facilmente trasformare nell’uguaglianza dei torti
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 05, 2011, 11:10:54 am
Uno per tutti - Sul caso Strauss Kahn
Strauss Kahn viene accusato di stupro, e dato che a questo punto, ci vorrebbe una donna[1], Chiristine Lagarde diviene la prima direttora generale del Fondo Monetario Internazionale.

Nello stesso modo, il genere maschile è l'origine di tutti i mali del mondo, e guarda un po', quello femminile ascende alle più alte vette del potere politico, economico, istituzionale, educativo, sociale ... morale.

Animus


1 - http://www.corriere.it/economia/11_maggio_19/dsk-successione-lagarde_d880d334-81ef-11e0-817d-481efd73d610.shtml
 
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 06, 2011, 13:32:03 pm
La sfortuna vuole che, una volta lucidi, lo si diventi sempre di più: nessuna possibilità di barare o di retrocedere.

E. Cioran
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 06, 2011, 13:39:30 pm
Guardo la Donna, vedo un nemico
Cioran ci ha insegnato che "ogni contemporaneo è un mio nemico".
E sarebbe un vero illuso chi pensasse che le donne ne siano escluse.


Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 06, 2011, 14:51:11 pm
Nuovi Giobbe
Molti padri separati - moderni Giobbe – hanno la fortuna di vivere l’esperienza iniziatica del “Salvifici Doloris”[1], di poter  "espiare il loro primo attimo", qualcuno avrebbe detto...[2]

Cmq, separati da tutti gli affetti, privati dei figli e dei beni materiali, colpiti nell’integrità psico-fisica, esattamente come l’eroe biblico si chiedono e cercano le ragioni del loro dolore.
Ragioni che, come l’antico santo biblico, loro non conoscono.
Dio e suoi sacerdoti … sì.

Animus

1 - Ancora http://www.giullarididio.it/main/images/stories/articoli_pdf/SALVIFICI_DOLORIS.pdf
2 - Sempre Cioran.
Giobbe infatti disse: «Perisca il giorno che io nacqui e la notte in cui si disse: "È stato concepito un maschio!"»
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 07, 2011, 13:49:26 pm
L'uomo fa la storia; la storia a sua volta lo disfa.

E. Cioran

(http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile-ak-snc4/50416_118804534879_4968323_n.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 07, 2011, 13:59:31 pm
Meglio frocio che fascio ...

Leggo su una maglietta.

Quello che il frocio ignora, è che i "coglioni" infatti sono due...

Animus

(http://4.bp.blogspot.com/_Bu3NXADAiWM/SMbKcpOdHdI/AAAAAAAABgc/6apxZDO2zxM/s400/megliofrocio.jpeg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 08, 2011, 12:21:38 pm
Accordare alla vita più importanza di quanta non ne abbia è l'errore che si commette nei regimi declinanti; ne consegue che più nessuno è disposto a sacrificarsi per difenderli, e che essi crollano sotto i primi colpi che vengono loro inferti.
Ciò è ancora più vero per i popoli in generale.
Non appena incominciano a considerare la vita come 'sacra', essa li abbandona.
Essa cessa di essere dalla loro parte.

E. Cioran
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 08, 2011, 12:24:33 pm
Tutto cio' che c'è di vivo nella cultura popolare è antecedente al cristianesimo.[1]

E. Cioran


1 - a memoria
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 11, 2011, 13:39:06 pm
Una donna esce da un ufficio della pubblica amministrazione dopo una lunga e pesante giornata lavorativa:
Due ore di facebook, una di chat, altre due a chiacchierare con le colleghe, il rimanente, tra una pausa e l'altra ... di vero lavoro.[1]

Eggià, i tempi in cui la terra produceva solo cardi e spine e per mangiare il pane occorreva il sudore della fronte sono passati e ora, con l'aria condizionata d'estate, i caloriferi a palla e in costume d'inverno, la donna si gode il suo meritato stipendio che puo' finalmente spendere, senza più necessari intermediari, tutto per sé.

Mi correggo, non puo' ... Deve.

Infatti se non lo facesse, vanificherebbe la Storia, le sue invenzioni, le sue conquiste, le rivoluzioni industriali e culturali: Marx, ad es., credeva in un futuro in cui gli uomini avrebbero potuto lavorare tutti e solo per mezza giornata.

Nulla vi si trova sul principio che, essendo il deprezzamento del rischio e della forza lavorativa umana , squalificazioni di qualitas maschili, sono le donne la classe opposta che ne avrebbero beneficiato maggiormente, potendo lavorare con un telefono in una mano .... e un cornetto alla crema nell'altra.

Animus

(http://us.cdn3.123rf.com/168nwm/nyul/nyul1102/nyul110200573/8782821-businesswoman-in-office-cafe-enjoying-cake-and-coffee-on-mobile-phone-call-smiling-picture-through-w.jpg)


1 - Il record di assenteismo spetta alle dipendenti degli enti pubblici:
" L'assenteismo femminile è poi un fenomeno nel fenomeno, toccando livelli pari al doppio se non al triplo di quello maschile"
http://www.corriere.it/economia/07_dicembre_01/scandalo_bonus_presenza_95180af2-9fe1-11dc-8bf1-0003ba99c53b.shtml
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 14, 2011, 11:28:03 am
Due sentimenti vecchi come la storia
Verso di lui sarà il tuo ressentiment, ma egli ti dominerà.[1]

Animus

(http://www.utopia.it/scansioni/settanta-genesi-3-16.gif)

1 - http://www.utopia.it/motivo1.htm
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 15, 2011, 12:33:13 pm
Le Promotrici del Nuovo Mondo
Nelle epoche in cui le vecchie forme delle idee vitali si sono esaurite, hanno perso vigore  e si esige il passaggio a nuove concezioni ideali, le donne, se non prima, certo con più forza e decisione degli uomini, provano un'insofferenza per i limiti tradizionali della vita e l'impulso a uscirne verso il nuovo, verso il futuro.[1]
L'agitazione dell'anima femminile è un segno evidente di questa necessità e dell'avvicinarsi del suo compimento.
Il significato del movimento femminile dei nostri giorni consiste nel preparare nuove donne portatrici di aromi per l'imminente risurrezione di tutta la cristianità.


Vladimir Sergeevič Solov'ëv ( 1853 – 1900)

1 - ma prima di Solov'ëv, l'aveva già osservato Schopenhauer che erano proprio le donne il motore del cambiamento della società occidentale, anche se con tono e interpretazione leggermente diversa da quella del grande filosofo cristiano: Le donne, rovina della società moderna ... sono loro che hanno maggiormente contribuito a inoculare nel mondo moderno la lebbra che lo rode. (A. Schopenhauer)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 19, 2011, 13:00:55 pm
ΓΝΩΘΙ ΣΑΥΤΟΝ

Sul tempio dell'Oracolo di Delfi, si poteva leggere un motto scolpito sulla pietra: “Conosci te stesso” e aggiungeva "e conoscerai l'Universo e gli Dei".

Perseguendo la massima anti-nietzschiana, come si diventa ciò che non si è!, il movimento femminista ha fatto molto per rendere le donne uguali agli uomini, per snaturarle e misurarne il valore su caratteristiche maschili, riuscendo - agendo sulle "sovrastrutture" - ad eliminare tutto ciò che si possa dire femminile, con tutta probabilità, con lo scopo di ... sterilizzarle.

Infatti per quanto se ne dica, sarebbe ontologicamente assurdo attribuire alla polarità femminile la fuoriuscita del gamete dal proprio corpo, traguardo risultato possibile proprio grazie alla crescente e continua sterilizzazione delle coppie sessuali.

E per tutto ciò, noi uomini, non possiamo che ringraziarlo...

Animus

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Massimo - Luglio 19, 2011, 13:39:17 pm
E, aggiungerei. molte femministe, e con esse molte donne, sono diventate ciò che odiavano (o
fingevano di odiare).

Massimo
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 20, 2011, 13:00:03 pm
Sganciamento emotivo
Quando l'uomo proverà la stessa indifferenza per la morte e la sofferenza di una donna, al pari di quella di un uomo.
Quando i media non evidenzieranno più tra i morti, quelle di serie A.
Quando un solo stupro non sarà più la ragione di una mobilitazione nazionale (e pretesto per fare delle crociate).
Allora, e solo allora, gli uomini saranno emotivamente sganciati dal potere morale - e biologico - del femminile.

In questo processo ancora a venire può avere un ruolo fondamentale la sovrappopolazione, fenomeno che di fatto vanifica, e forse colpisce, la qualità femminile di essere il fattore proporzionale di natalità.[1]


Animus


1- Significa che il numero dei nati dipende direttamente dal numero e dalla fecondità delle femmine ed è quasi indipendente da quello dei maschi.


 
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 21, 2011, 11:19:47 am
Lotta di classe o ... guerra dei sessi?
Marx, si sa, vedeva nella lotta di classe il vero motore della storia.
Ebreo auto rinnegato, sembra non aver mai letto il passo della Genesi "metterò inimicizia tra te e la donna..."

Infatti, anche quando la lotta di classe scompare ...  quella dei sessi rimane.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 22, 2011, 11:58:12 am
L'avrai, ma tu non sai, il prezzo che dovrai pagare ...


Adesso che sei il garzone del droghiere,
e con le mance in tasca sei un signore,
a questo punto, puoi aspirare a tanto, anche a lei…

Sua madre quella strega, sempre uguale,
con gli occhi da assassina, così venale…
diventerà finalmente un po’ cordiale.

Ti sentirai più forte, un uomo vero,
Oh si …
parlando della casa da comprare,
E già…

E lei ti premierà, offrendosi con slancio…

L'avrai… l'avrai…
Con slancio e con amore,
L'avrai… ma tu non sai, il prezzo che dovrai pagare!

Scappa, fuggi, e salva qualche cosa in te
E non lasciarli fare… non diventare, un uomo da bruciare

L'aria, l'aria, che respiravi poco tempo fa…
ha ancora il suo profumo, di cose vere,
di cose pure di libertà

Oh no! oh no,
Non domandarti dove… come…
come trascinerai la vita tua…
con chi…
con chi cancellerai il tuo nome…
per chi…

Due etti di prosciutto,
sì, signora.
è ancora a letto con la febbre, il suo bambino…
Che peccato… Vuole anche il formaggino?

La vita dietro un banco a costruire,
un'avvenire che, le possa dare,
la sicurezza… un'auto… Qualcosa da invidiare…
l'avrai…

L'avrai… L'avrai… con slancio e con amore…
l'avrai… ma tu non sai, il prezzo che dovrai pagare
scappa… fuggi… e salva qualche cosa in te
e non lasciarli fare…
non diventare, un uomo da bruciare ....



Renato Zero - Un uomo da bruciare, 1976
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 24, 2011, 12:43:12 pm
Il punto di sorpasso
Quando in una società, il numero dei suicidi supera quello degli omicidi,
quando il suicidio "demografico" sostituisce l'omicidio programmatico,[1]
significa che la società ha preso il sopravvento sull'individuo, l'incivilimento sulla barbarie, la femmina sul maschio.

Animus

1 - aborto contro guerra.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 26, 2011, 12:53:37 pm
Profezia sull'Eurabia
«Un giorno milioni di uomini abbandoneranno l'emisfero sud per irrompere nell'emisfero nord.
E non vi irromperanno da amici, perché vi irromperanno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo coi loro figli.
Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria.
La nostra sarà una conquista silenziosa, neppure ve ne accorgerete»


Houari Boumedienne, ex Presidente dell'Algeria
Discorso all'assemblea plenaria ONU, 1974

(http://www.loonwatch.com/wp-content/uploads/2009/09/eurabia.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 31, 2011, 12:53:59 pm
La Colpa come debito
Il concetto di un intero sistema basato sul debito, ben prima del moderno sistema economico, che ne costituisce una forma di razionalizzazione e di perfezionamento, la dottrina del debito psicologico, la colpa come debito, nella ns. civiltà ha indubbiamente un'origine religiosa[1].

“La più gran colpa dell’uomo è di essere nato”.

Sembrerebbe lo slogan di una Valerie Solanas , invece appartiene ad un famoso drammaturgo e religioso del siglo de oro, tal Pedro Calderòn de la Barca[2] .

Rimane ora, giunti quasi alla fine della storia, pagare gli interessi colossali maturati da quella cambiale messa all’incasso ormai venti secoli fa e sulla quale, in attesa del saldo apocalittico, un po’ tutte le generazioni maschili hanno beneficiato, posponendo, con interessi sempre maggiori, il debito alle generazioni successive.

Di padre in figlio.

Animus

(http://cache.gawkerassets.com/assets/images/4/2008/10/US_National_Debt_crop.jpg)

1 - «Perisca il giorno che io nacqui e la notte in cui si disse: "È stato concepito un maschio!"» - Giobbe
2 - http://it.wikipedia.org/wiki/Pedro_Calder%C3%B3n_de_la_Barca
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 02, 2011, 15:31:57 pm
Sulla necessità del crepuscolo di tutti gli idoli

Vivo il tempo in cui, Dio è morto[1], Gesù non è mai esistito o se sì, era gay[2] o ermafrodita[3][4], la Madonna, non si sa come, senza più padre e senza più figlio divino, gode ancora di ottima salute[5].

Se è vero che viviamo il tempo del crepuscolo degli idoli, che il crepuscolo di tutti gli idoli sia.

Animus

1 - E infatti il Padre è defunto...
2 - http://www.ultimenotizieflash.com/2011/04/05/gesu-era-gay-ritrovati-manoscritti-con-prove-in-giordania/

3 - http://www.morris.umn.edu/~deanej/3704/Assignments/Article%20Choices/Same%20Sex/Jesus%20Hermaphrodite.pdf
http://www.mondoviaggiblog.com/wp-content/uploads/2011/07/Salvator-mundi-leonardo.jpg?48091
4 - E infatti il Figlio, viene abortito.
5 - Ernest Belfort Bax pare sia stato il primo antifemminista ad afferrare la correlazione tra il femminismo (latu sensu) e la  divinizzazione della donna , il culto della Madonna evidentemente in controtendenza rispetto alla caduta degli idoli maschili: Divine woman is always the "injured innocent" - The Fraud of Feminism
(La donna divina è sempre l'innocente calunniata)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 02, 2011, 18:31:40 pm
Rileggo da wikipedia un passo de il crepuscolo degli idoli, segno della profondità psicologica di un Nietzsche che, a mio parere, ancora oggi è rimasta senza eguali:

Errore della libera volontà
Oggi non abbiamo più alcuna compassione per il concetto di «libera volontà»: sappiamo anche troppo bene che cosa sia il più infame trucco dei teologi che esista, volto a rendere l'umanità «responsabile» nel senso loro, vale a dire a renderla dipendente da loro...
Do qui solo la psicologia di ogni responsabilizzazione.

Ovunque si cerchino responsabilità, è sempre l’istinto del voler punire e giudicare a cercarle.
Si è spogliato il divenire della sua innocenza, quando si riconduce l’essere in questo o in quel modo a volontà, a intenzioni, ad atti di responsabilità: la dottrina del volere è stata inventata essenzialmente allo scopo di punire, ossia allo scopo del voler trovare colpevoli

Gli uomini furono pensati liberi perché potessero esser giudicati, puniti , così da poter diventare colpevoli: conseguentemente, ogni azione doveva essere pensata come voluta, e l'origine di ogni azione riposta nella coscienza - con il che la più fondamentale falsificazione in psychologicis fu eretta a principio della psicologia stessa.

Oggi che cominciamo a muoverci nella direzione opposta, che soprattutto noi immoralisti stiamo cercando con tutte le forze di spazzar via dal mondo il concetto di colpa e il concetto di punizione e di purificare da essi la psicologia, la storia, la natura, le istituzioni sociali e le sanzioni di queste, non esiste ai nostri occhi opposizione più radicale di quella dei teologi, che continuano ad infettare l'innocenza del divenire con punizione e colpa'.

Il Cristianesimo è la metafisica del boia.

Friedrich Nietzsche - I quattro grandi errori
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 04, 2011, 12:03:58 pm
Breve psico-analisi del femminismo
Mezzo secolo fa facevano la lotta per spogliarsi, minigonna, reggiseni bruciati, culo e tette al vento[1].
Oggi fanno le crociate contro la mercificazione del corpo della donna ... pe' vestilla.

Le musulmane si devono spogliare.
Loro si devono ri-vestire.

Pero' se glielo dici, si arrabbiano, se non glielo dici, ti attaccano, 'nsomma gli va bene nulla, sanno manco loro cosa vogliono.
Sono il movimento di quelle che una volta si lagnavano di essere nate per soffrire, pero' al contrario delle loro bis-nonne non si limitano a lamentarsi, ma ti presentano il conto della loro condizione e lo fanno pagare tutto a te.

Infatti sanno solo che sono state sempre represse (della possibilità di esternare i loro re-{s}sentiment[2], ovvio) ,discriminate (dalla natura ... si intende), vittime della Storia (cioè da 7-10.000 anni a questa parte, dalla scoperta che il pipino non serviva solo per fare la pipì) e questo è tutto.

E intanto gli uomini ...sempre schisci, muti a lasciar fare come dicono loro.

Animus

1 - "mettono ben in mostra il proprio corpo ma fornendo un simbolico cartello con la scritta "vietato toccare".
Tormentatrici sessuali di questo tipo si incontrano dovunque: La ragazza che si presenta in bikini ridottissimi, la signora con provocanti scollature, la ragazzina che per strada cammina ancheggiando in pantaloni aderentissimi o con "minigonne" che lasciano vedere più della metà delle cosce e che desidera essere guardata ma non toccata, e che tutte sono capaci di indignarsi".
L.T. Woodward (citazione di J.Evola in Metafisica del sesso)


2 - Va da sé, che trattandosi di ressentiment, la cristianità ha trovato terreno fertile, nuova linfa, per affermare i suoi Valori:
"Le donne, se non prima, certo con più forza e decisione degli uomini, provano un'insofferenza per i limiti tradizionali della vita e l'impulso a uscirne verso il nuovo, verso il futuro.
L'agitazione dell'anima femminile è un segno evidente di questa necessità e dell'avvicinarsi del suo compimento.
Il significato del movimento femminile dei nostri giorni consiste nel preparare nuove donne portatrici di aromi per l'imminente risurrezione di tutta la cristianità."
Vladimir Sergeevič Solov'ëv
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 05, 2011, 10:57:14 am
Ritrosia femminile

Piccola, brutta, zoppa, eppur .. si nega.

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 10, 2011, 15:01:44 pm
In culo alla vergine - 2

"L'ipostati suprema nel mondo di tali figure [quello delle Dee Madri n.d.r] la si ha quando la Grande Dea ci si presenta come colei che, simile alla Gaia esiodea, genera senza sposo, ovvero genera facendosi fecondare da uno sposo che essa stessa in un primo tempo ha prodotto, che è dunque suo figlio e suo amante al tempo stesso: paredro, che rispetto a lei ha una posizione subordinata e soltanto strumentale ...perché solo in lei è il vero principio e la fonte della vita.

Quì ci si trova sulla linea di frontiera di quelle scissioni e assolutizzazioni che danno luogo alla ginecocrazia demetricamente orientata - non necessariamente come sovranità sociale della donna, ma, in genere come preminenza di tutto ciò che a lei si lega - sia di quelle regressioni che portano all'idea, già a suo tempo indicata, della immortalità della Madre.

E' nel quadro di tali assolutizzazioni che, il principio femminile, legato principalmente alla Terra, puo' anche assumere figura di divinità celeste sovrana[1], di Magna Mater Deorum ....."

Julius Evola - Metafisica del sesso



Quale abilità i nostri ministri del patriarcato nel riuscire ad incastonare questa gemma sotto l'archetipo di Demetra, e del resto l'unica possibile nel cristianesimo, facendo diventare la madre di Cristo, ossia solo del Figlio, madre di Dio, ossia anche del Padre, esattamente l'archetipo femminile più potente così ben descritto da Evola: "si ha quando la Grande Dea ci si presenta come colei che genera ...  uno sposo che essa stessa ha prodotto, che è dunque suo figlio e suo sposo ... al tempo stesso".

Madre del figlio di Dio e madre di Dio al tempo stesso.

Infatti, ancora Evola scrive: "E' cosa abbastanzaa evidente che gli attributi teologici di Maria Vergine nel cristianesimo [inventati dalla Chiesa cattolica n.d.r] sono un'assurdità se ci si riferisce alla parte che la madre di Gesù ha nei Vangeli.
Essi sono comprensibili solo come una trasposizione ad essa di quelli che furono già propri alla Grande Dea precristiana."



Sempre bravi i ns. patriarchi a dare la colpa a tutti e tutto, e mai ad assumersi le proprie responsabilità[2].

Che avesse ragione, ancora una volta Nietzsche quando diceva che l'Islam aveva dei maschi per presupposto, nel cristianesimo invece, detto in confidenza, questi non sono nemmeno dei maschi [3]

Bravi, proprio bravi ....

Animus

(http://www.tanogabo.it/images/images5/demetra.jpg)



1 -
(http://www.julienews.it/upload/news_photo/000000/50000/9000/500/59577_1_390x300.jpg)

2 - Il Vaticano si offende: http://www.newnotizie.it/2010/11/16/gianna-nannini-god-is-a-woman-e-il-vaticano-si-offende/

3 - http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg22846/?topicseen#msg22846
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 12, 2011, 12:26:32 pm
Quello che un uomo devirilizzato può fare bene, una donna, lo fa meglio.

Animus

(http://us.123rf.com/400wm/400/400/afhunta/afhunta0802/afhunta080200099/2495100-una-serie-di-foto-di-un-impiegato.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 15, 2011, 20:56:49 pm
Non solo femminismo

Che nome dargli se non odio?
Che non può sussistere se non accompagnato dalla convinzione di una inferiorità intrinseca, ontologica nell’odiato e della correlata superiorità dell’odiante, il quale si colloca a parametro di ogni aspetto del mondo: la Liberata è la misura di tutte le cose.

Non rivendica solo il potere di decidere come gli UU debbano comportarsi (che è un fatto esterno, sociale) ma anche come devono essere nell’interiorità, cosa devono provare, in che modo devono sentire e vivere, il sesso come tutto il resto.
Come piace a Lei.

Grande è il disprezzo perché grande è l’odio, certo, negato e ridenominato amore.

Se ne potessimo attribuire la causa al solo femminismo, saremmo a posto.

Ma giacché ha attecchito così facilmente è giustificato il sospetto peggiore, quello che qualcuno ha avanzato ... dolorosamente.


Rino DV
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Ethans - Agosto 15, 2011, 23:20:58 pm
"La struttura psichica maschile non è affatto orientata alla distruzione del femminile come il mainstream proclama. In essa c’è, soprattutto e nonostante tutto, la salvaguardia del femminile... anche contro il femminile stesso."

Armando (se ricordo bene) da UB.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 17, 2011, 20:50:28 pm
La Catedral Primada de América [1]

Pochi anni dopo che Cristoforo Colombo arrivò in America, il papa di allora - non vale nemmeno la pena ricordarne il nome - pensò bene di far erigere il primo simbolo della cristianità nel nuovo mondo, e a chi dedicarlo se non .... a la Santa María de la Encarnación!?[2]

Io l'ho visitata, e le iconografie della Madonna, all'entrata come all'interno, così come le figure femminili [3] troneggiano ovunque, il bambin Gesù è un pupazzetto minuto, un feticcio, e non il soggetto di una fede da cui, in teoria, ne deriva il nome.
Del Padre ... non ho visto nemmeno l'ombra.

Correva l'anno 1520 ...

(http://www.travel-images.com/pht/dominican31.jpg)

1 - La prima cattedrale cattolico/cristiana costruita nel continente americano.
http://es.wikipedia.org/wiki/Catedral_Primada_de_Am%C3%A9rica
2 - http://es.wikipedia.org/wiki/Santa_Mar%C3%ADa_de_la_Encarnaci%C3%B3n

3 -
(http://farm6.static.flickr.com/5202/5261134361_e68c0664a6.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 20, 2011, 02:31:29 am
Anche se il significato simbolico è già talmente autoesplicativo, c'è sempre qualche illuso che continua a pensare che magari, si sia trattato solo di un caso.

Bene, finita quella, nel 1527 ne iniziarono un'altra.
Dedicata questa volta ... alla  virgen de las mercedes. :doh: :cry: 

http://www.suncaribbean.net/rd_laCapital_ZC_mapaMonum_18iglesiaMercedes.htm

(http://webcatolicodejavier.org/VirgenDeLasMercedes.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 26, 2011, 06:07:52 am
Sulla grande meretrice vestita di porpora e scarlatto..che siede su Roma[1]
La Chiesa é esattamente ciò contro cui Gesù predicò e contro cui insegnò ai suoi discepoli a combattere.[2]

F. Nietzsche

(http://www.boscarol.com/blog/wp-content/uploads/2011/05/cardinale.jpg)(http://www.boscarol.com/blog/wp-content/uploads/2011/05/vescovo-mogavero.jpg)

1 - Sono i colori delle alte cariche ecclesiastiche, vescovi e cardinali.

2 - La chiesa cattolica non insegna il vero cristianesimo
Il Concilio di Efeso, sulla base di forti pressioni popolari che "reclamavano" per l'assenza di "divinità femminili" nel Cristianesimo, proclamò MARIA "Madre di Dio".
Tale rassicurante e superstiziosa venerazione colmava il "vuoto" lasciato dalle varie Dee della religione pagana.
Maria prese dunque il posto, nella devozione popolare, di Diana, Iside, Artemide, e varie altre dee.
Molte caratteristiche del culto della "madonna" risalgono a divinità femminili precristiane. L'iconografia della Vergine con in braccio il bambino, è ispirata al culto di Iside (ivi comprese le "grotte" come tipico luogo di "apparizioni"). Lo stesso racconto della verginità di Maria e della nascita "miracolosa" di Gesù fu aggiunto ai Vangeli posteriormente, per facilitare la diffusione del Cristianesimo fra i pagani che già erano "abituati" ai racconti riguardanti esseri "semidivini" figli di un dio e di una donna vergine (Eracle, Mithra, Horus, ecc.)

http://controcorrente83.blogspot.com/2011/05/la-chiesa-cattolica-non-insegna-il-vero.html
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 26, 2011, 19:54:48 pm
Boh, ora che ci penso, forse la spiegazione l'ha data lui stesso.
Non contro il cristianesimo, ma appunto, contro il cristianesimo, la sua mistificazione:

"I cristiani non hanno mai messo in pratica le azioni che Gesù ha loro prescritto: le sfacciate chiacchiere sulla «fede» e sulla «giustificazione attraverso la fede» e sulla sua suprema e esclusiva si­gnificanza sono soltanto la conseguenza del fatto che la Chiesa, non aveva il coraggio né la volontà di riconoscere le opere che Gesù esigeva.

Ciò che manca nel cristianesimo è l'astenersi da tutto quello che Cristo ha ordinato di fare.
È il vivere meschinamente, ma interpretato con l'occhio del di­sprezzo.

Nessun Dio è morto per i nostri peccati; non c'è nessuna reden­zione per la fede; non c'è nessuna resurrezione dopo la morte ­- sono tutte falsificazioni del cristianesimo autentico, di cui si deve far responsabile quella nefasta testa balzana.

La vita esemplare sta nell'amore e nell'umiltà; nella pienezza del cuore, che non esclude nemmeno il più umile; nella rinuncia formale al voler aver ragione, al difendersi, al vincere nel senso del trionfo personale; nella fede nella beatitudine qui, sulla terra, malgrado povertà, ostacolo, e morte; nella riconciliazione, nell'assenza di ira, di disprezzo; nel non voler essere ricompensati; nel non essere vincolati a nessuno; nell'essere senza signori in senso spirituale, molto spirituale; in una vita molto orgogliosa, sotto la volontà di una vita grama e servizievole.

Dopo che la Chiesa lasciò cadere tutta la prassi cristiana e sanzionò propriamente la vita nello stato, quel genere di vita che Gesù aveva combattuto e condannato, dovette porre in qualcos'altro il senso del cristianesimo: nella credenza in cose incredibili, nel cerimoniale di preghiere, venerazione, feste.

I concetti di «peccato», «remissione», «pena», «ricompensa» - tutti completamente irrilevanti e quasi esclusi nel primo cristianesimo - vengono ora in risalto.

Un orribile miscuglio di filosofia greca e giudaismo; l'ascetismo, il continuo giudicare e condannare; la gerarchia...

L'attentato (da parte di Cristo n.d.r) contro sacerdoti e teologi sfociò, grazie a Paolo, in un nuovo clero e in una nuova teologia - in una classe dominante e in una Chiesa".

F. Nietzsche
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Massimo - Agosto 26, 2011, 20:39:00 pm
Te lo posso spiegare io, Animus, anzi è lo stesso Nietzsche che lo spiega: nelle azioni e nelle parole di
Cristo non vi è nessuna rivolta contro la VITA mentre negli insegnamenti e nelle pratiche (penitenziali)
della Chiesa vi sono diverse offese ed attentati al buon senso, alla vita stessa e al SANO desiderio di
goderla. Cristo anzi partecipò a feste, a banchetti, accettò inviti a pranzo; insomma piacque al nostro
filosofo. Tutto quello che però ne seguì era in GRAN PARTE il contrario anzi la NEGAZIONE di quello che
Cristo insegnava. Al punto che Nietzsche stesso ebbe a dire (nell'Anticristo): "nella storia ci fu un solo
cristiano, Gesù Cristo. Soltanto una vita COME LUI LA VISSE, soltanto questo è cristiano". Tutto ciò
che ne seguì, lasciò intendere, ne fu solo una pessima imitazione. Al punto che (nell'Anticristo) anche
gli scritti degli apostoli sono criticabili. "Tutte le volte che leggo le lettere degli apostoli- ebbe a dire-
devo mettermi i guanti. La sozzura di questo materiale mi ci costringe". Il cristianesimo, come poi si
andò affermando, disse Nietzsche, si qualificò come la religione dei mentecatti dei perdenti dei tapini.
Quindi, la figura di Cristo era per Nietzsche rispettabile, perchè Cristo MAI AGI' contro la VITA e mai
la DISPREZZO'. Il cristianesimo, anzi la cristianità come si affermò fu un ATTENTATO alla vita stessa.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 30, 2011, 20:49:36 pm
L'avversione per la bellezza femminile
Mentre la bellezza femminile pecca di caducità[1], la bruttezza possiede la virtù dell'eternità, perché come un fiore di plastica ... non sfiorisce mai.

Animus


(http://2.bp.blogspot.com/-bdZ4cPNk7f4/Talm11uLn5I/AAAAAAAAAA8/bRghJUvTvIU/s1600/orlan11086698850.jpg)(http://image.made-in-china.com/2f0j00seCTjAaGkyqM/Artificial-Flower-MA005L1-33-.jpg)


1 - Non molto tempo fa, in compagnia di un amico silenzioso e di un poeta già famoso nonostante la sua giovane età, feci una passeggiata in una contrada estiva in piena fioritura.
Il poeta ammirava la bellezza della natura intorno a noi ma non ne traeva gioia. Lo turbava il pensiero che tutta quella bellezza era destinata a perire, che col sopraggiungere dell’inverno sarebbe scomparsa: come del resto ogni bellezza umana, come tutto ciò che di bello e nobile gli uomini hanno creato o potranno creare. Tutto ciò che egli avrebbe altrimenti amato e ammirato gli sembrava svilito dalla caducità cui era destinato.

"No! è impossibile che tutte queste meraviglie della natura e dell’arte, che le delizie della nostra sensibilità e del mondo esterno debbano veramente finire nel nulla. Crederlo sarebbe troppo insensato e troppo nefando. In un modo o nell’altro devono riuscire a perdurare, sottraendosi a ogni forza distruttiva."

Ma questa esigenza di eternità è troppo chiaramente un risultato del nostro desiderio per poter pretendere a un valore di realtà: ciò che è doloroso può pur essere vero.
Io non sapevo decidermi a contestare la caducità del tutto e nemmeno a strappare un’eccezione per ciò che è bello e perfetto. Contestai però al poeta pessimista che la caducità del bello implichi un suo svilimento.
Al contrario, ne aumenta il valore! Il valore della caducità è un valore di rarità nel tempo. La limitazione della possibilità di godimento aumenta il suo pregio. Era incomprensibile, dissi, che il pensiero della caducità del bello dovesse turbare la nostra gioia al riguardo. Quanto alla bellezza della natura, essa ritorna, dopo la distruzione dell’inverno, nell’anno nuovo, e questo ritorno, in rapporto alla durata della nostra vita, lo si può dire un ritorno eterno. Nel corso della nostra esistenza vediamo svanire per sempre la bellezza del corpo e del volto umano, ma questa breve durata aggiunge a tali attrattive un nuovo incanto. Se un fiore fiorisce una sola notte, non per ciò la sua fioritura ci appare meno splendida.
...
Mi pareva che queste considerazioni fossero incontestabili, ma mi accorsi che non avevo fatto alcuna impressione né sul poeta né sull’amico. Questo insuccesso mi portò a ritenere che un forte fattore affettivo intervenisse a turbare il loro giudizio; e più tardi credetti di aver individuato questo fattore. Doveva essere stata la ribellione psichica contro il lutto a svilire ai loro occhi il godimento del bello. L’idea che tutta quella bellezza fosse effimera faceva presentire a queste due anime sensibili il lutto per la sua fine; e, poiché l’animo umano rifugge istintivamente da tutto ciò che è doloroso, essi avvertivano nel loro godimento del bello l’interferenza perturbatrice del pensiero della caducità.

La mia conversazione col poeta era avvenuta nell’estate prima della guerra. Un anno dopo la guerra scoppiò e depredò il mondo delle sue bellezze. E non distrusse soltanto la bellezza dei luoghi in cui passò e le opere d’arte che incontrò sul suo cammino; infranse anche il nostro orgoglio per le conquiste della nostra civiltà, il nostro rispetto per moltissimi pensatori ed artisti, le nostre speranze in un definitivo superamento delle differenze tra popoli e razze. Insozzò la sublime imparzialità della nostra scienza, mise brutalmente a nudo la nostra vita pulsionale, scatenò gli spiriti malvagi che albergano in noi e che credevamo di aver debellato per sempre, grazie all’educazione che i nostri spiriti più eletti ci hanno impartito nel corso dei secoli. Rifece piccola la nostra patria e di nuovo lontano e remoto il resto della terra. Ci depredò di tante cose che avevamo amate e ci mostrò quanto siano effimere molte altre cose che consideravamo durevoli.
...
Ma quali altri beni, ora perduti, hanno perso davvero per noi il loro valore, perché si sono dimostrati così precari e incapaci di resistere? A molti di noi sembra così, ma anche qui, ritengo, a torto. Io credo che coloro che la pensano così e sembrano preparati a una rinuncia definitiva perché ciò che è prezioso si è dimostrato perituro, si trovano soltanto in uno stato di lutto per ciò che hanno perduto.


Sigmund Freud, Opere (1915-1917)

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 05, 2011, 19:06:04 pm
Il mondo è il migliore degli inferni possibili
Se finalmente a ciascuno si volessero porre sott'occhio gli orrendi dolori e strazi, a cui è la sua vita perennemente esposta, lo coglierebbe raccapriccio: e se si conducesse il piú ostinato ottimista attraverso gli ospedali, i lazzaretti, le camere di martirio chirurgiche, attraverso le prigioni, le stanze di tortura, i recinti degli schiavi, pei campi di battaglia e i tribunali, aprendogli poi tutti i sinistri covi della miseria, ove ci si appiatta per nascondersi agli sguardi della fredda curiosità, e da ultimo facendogli ficcar l'occhio nella torre della fame di Ugolino, finalmente finirebbe anch'egli con l'intendere di qual sorte sia questo meilleur des mondes possibles.

Donde ha preso Dante la materia del suo Inferno, se non da questo nostro mondo reale?
E nondimeno n'è venuto un inferno bell'e buono.

Quando invece gli toccò di descrivere il cielo e le sue gioie, si trovò davanti a una difficoltà insuperabile: appunto perché il nostro mondo non offre materiale per una impresa siffatta.
Perciò non gli rimase se non trasmetterci, in luogo delle gioie paradisiache, gli ammaestramenti che a lui furono colà impartiti dal suo antenato, dalla sua Beatrice e da differenti santi.

Da ciò apparisce abbastanza chiaro, di qual natura sia questo mondo.

A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 05, 2011, 22:32:56 pm
Se si purga il giudaismo dei profeti e il cristianesimo come lo ha insegnato Gesù Cristo da tutte le aggiunte successive, in particolare quelle dei preti, ci si ritroverà con un insegnamento capace di curare tutti i mali sociali dell'umanità.

E' dovere di ogni uomo di buona volontà cercare tenacemente, nel suo piccolo mondo, di rendere questo insegnamento di pura umanità una forza vivente, fin dove gli è possibile.
Se fa un onesto tentativo in questa direzione, senza venir calpestato e schiacciato sotto i piedi dei suoi contemporanei, può considerare sè e la comunità a cui appartiene, felice.

Albert Einstein

1 - va con:http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg41359/#msg41359 (http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg41359/#msg41359)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 06, 2011, 19:54:04 pm
Schopenhauer sulla sola verità metafisica dei libri sacri (Il Peccato originale)

L'esistenza umana ha certo come suo ultimo scopo il dolore: ove così non fosse, dovremmo dire che le manca la ragione d'essere al mondo.
Tutto quello che ci riesce spiacevole o doloroso lo avvertiamo all'istante e con perfetta chiarezza.
Basta la lieve sofferenza causataci da una scarpa troppo stretta a farci dimenticare lo stato di florida salute in cui ci troviamo.
Noi avvertiamo il dolore, ma non l'assenza di dolore.

Le ore volano più rapide per quanto più piacevoli; d'altrettanto appaiono eterne quelle piene di tristezza.
La nozione del tempo è la noia che ce la  offre, la felicità ce la toglie.
Questo prova che la nostra esistenza è tanto più felice quanto meno si fa sentire.
 
Eppure, se bastasse formulare un desiderio per vederlo esaudito, di che sarebbe fatta la vita, a che sarebbe impiegato il tempo?
Mettete l'umanità nel paese della cuccagna, dove tutto germinasse spontaneamente, dove le allodole se ne volassero belle e arrostite in bocca a chi ne avesse appetito, dove ogni uomo trovasse al primo angolo di via la donna dei suoi desideri e la potesse avere subito a disposizione, ebbene, vedreste gli uomini morirvi di noia, o impiccarsi per la disperazione, mentre altri cercherebbero motivi di contesa, si scannerebbero, si assassinerebbero, insomma si procurerebbero ben più tristi amarezze di quante attualmente non ne prodighi loro madre natura.

La necessità di assicurarsi l'esistenza è la gran molla che spinge ogni vivente all'azione, e che ne mantiene desta l'operosità.
Ma dopo quello, non si sa più che fare.
E allora l'uomo rivolge ogni suo sforzo ad alleggerire il peso della vita, a renderlo sempre meno opprimente, ad ammazzare il tempo, che è quanto dire, a sfuggire alla noia.

Ed eccolo, fuori dalle preoccupazioni delle immediate esigenze fisiche o morali, liberate le spalle da ogni altro fardello, riuscir di peso a sé stesso: La noia non è già piccolo malanno, qual senso di disperazione riesce a dipingere sul viso!

Il crudele sistema penitenziario di Filadelfia, basato sulla segregazione e l'inoperosità, fa della noia un tale supplizio che molti condannati preferiscono sottrarvisi col suicidio.

Lo Stato, considerandola come una calamità pubblica, con saggia prudenza si adopera per tenerla lontana. Ed infatti è tale flagello che, non meno del suo estremo opposto, la fame, saprebbe trascinare gli uomini a qualunque eccesso: il popolo vuole panem et circenses.

La vita è un compito che bisogna laboriosamente adempiere: sotto questo aspetto, il vocabolo de-functus è una bella parola.
Pensate per un momento che la funzione procreativa non risponda ad un bisogno, né includa alcuna voluttà, e non sia nulla più di un atto di riflessione e di ragionamento: forse che l'umanità continuerebbe a vivere sulla faccia della terra?
O piuttosto ogni vivente non sarebbe stato penetrato di tanta pietà per la generazione ventura da risparmiarle il peso dell'esistenza, o per lo meno non sarebbe dubbioso prima di addossarglielo a sangue freddo?

Ma è un inferno questo mondo, ed in esso gli uomini si differenziano in anime tormentate e in demoni tormentatori.
L'inferno del mondo è più triste dell'inferno di Dante, perché in questo ognuno è costretto ad essere demonio al proprio vicino: sopra di tutti vi è un arcidiavolo, il conquistatore, che allinea centinaia di migliaia d'uomini gli uni di fronte agli altri e gli grida: "Il vostro destino è quello di soffrire, è quello di morire: suvvia ! fucilatevi ! cannoneggiatevi!"
Ed essi lo fanno!

La vita non ci vien già più offerta come un dono, di cui non abbiamo che a rallegrarci; anzi, essa è un dovere, un compito che occorre adempiere a prezzo di molto lavoro; ne proviene uno stato di universale miseria, una fatica senza posa, una concorrenza spietata, una lotta che non conosce tregua, una sempre vigile attività che richiede il massimo sforzo di ogni energia fisica ed intellettuale.
Milioni di uomini uniti in nazioni concorrono a costituire il bene pubblico, ma coloro che soccombono vittime del benessere sociale si contano a migliaia.
Quando per folli pregiudizi, quando per tenebrose mene politiche, si suscitano guerre fra le genti, occorre che il sudore e il sangue del popolo scorrano a rivi per dar corpo alle fantasticherie di pochi o per pagare il peso delle loro colpe.

Mi si dirà che la mia è una filosofia sconsolata - e questo non per altro se non perché io dico la verità …


La tradizione del peccato originale mi riconcilia con l'Antico Testamento, poiché quella, per quanto presentata sotto il velo dell'allegoria, a me appare come la sola verità metafisica dei libri sacri.
Ed infatti, la vita nostra sembra proprio l'effetto immediato di una grave colpa e di un peccaminoso desiderio....
Abituatevi a considerare la terra come un luogo di penitenza, come un reclusorio, a penal colony, come già l'avevano chiamata i più antichi filosofi e alcuni fra i padri della Chiesa.
In ogni tempo la filosofia, il Brahmanesimo come il Buddismo, Empedocle come Pitagora, si sono confermati nell'identico concetto; Cicerone ricorda che gli antichi sapienti nell'iniziazione ai misteri insegnavano: nos ob aliqua scelera suscepta in vita superiore, poenarum luendarum causa natos esse
[siamo nati per scontare pene contratte per qualche delitto commesso in una vita precedente]

Vanini - quel Vanini il quale han trovato più comodo condannare al rogo che confutare - esprime la medesima idea in una forma assai recisa quando dice: Tot, tantisque homo repletur miseriis ut, si christianae religioni non repugnaret, licere auderem: si daemones dantur, ipsi in hominem corpora transmigrantes, sceleris poenas luunt.

Che più?

Anche nel Cristianesimo, a volerlo comprendere bene, la vita è considerata come la conseguenza di un fallo, di una caduta.
Ove ci si renda famigliare questa persuasione, non vorremo aspettarci dalla vita se non quanto essa può dare, e invece di giudicare come accidenti imprevisti ed eccezionali le sue contrarietà, le sofferenze, i guai, gli affanni grandi o piccini, penseremo che così deve essere, ben sapendo che quaggiù ognuno ha la sua croce da portare, ed ognuno la porta a modo suo.

In mezzo ai tormenti del reclusorio, uno dei più atroci è certo cagionato dalla società che vi si trova.
Avviene lo stesso nella società degli uomini, e per me lo dica chi ne meriterebbe una migliore.

Un'anima superiore, un genio, spesso si trovano commossi dal medesimo sentimento che proverebbe un nobile prigioniero di Stato nel ritrovarsi in carcere circondato da delinquenti volgari, che come lui cercano di isolarsi.

Io, per me, arrivo persino a pensare che noi non ci dovremmo chiamare nelle reciproche relazioni: Signore, Eccellenza, o similmente, ma piuttosto: compagno d'affanni, soci malorum, fratello in duolo, my fellow-sofferer.

Per quanto possa sembrare stravagante quest'espressione, in realtà è la più adatta, poiché farebbe apparire qual'é veramente il prossimo nostro …

A. Schopenhauer
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 13, 2011, 20:07:01 pm
Alle donne, come ai preti, non va fatta nessuna concessione.

A. Schopenhauer
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 18, 2011, 20:17:34 pm
Ça va sans dire?

Haiti è il paese più povero delle Americhe, nessuna risorsa naturale, niente turismo, nessuna industria, zero agricoltura, niente di niente di niente.

Va da sé, che essendo la necessità ad aguzzare l'ingegno,e a volte lo stomaco, venendo a mancare i frutti della terra, gli abitanti si sono abituati a mangiare ... la terra[1].

Ça va sans dire, lì le donne sono costrette a prostituirsi per mangiare.[2]


A Cuba, si sa, "manca tutto" ma tutti hanno da mangiare, istruzione e sanità.
Almeno quello.
Certo, nel menù della "libretta" non vi compaiono pere e fragole, briosche e cappuccino sono un sogno.
Una volta una cubana mi disse che per una fragola avrebbe fatto qualunque cosa.
  
Ça va sans dire, lì le donne sono costrette a prostituirsi per variare il loro menù.

...

...

Le Terry De Nicolò, con 2 mila euro al mese possono mangiare fragole e cappuccini, vestirsi ed avere un'utilitaria.
Certo, se invece vogliono champagne e caviale e viaggiare in Cayenne ..
Ça va sans dire ...

Animus


1 - 2 - http://www.terranews.it/news/2010/03/haiti-donne-obbligate-prostituirsi-cambio-di-cibo


 
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 20, 2011, 21:32:19 pm
Patriarcato, guerra, sottomissione femminile.

La guerra si sa, "è un'invenzione del patriarcato il cui fine è la sottomissione del genere femminile".
Ci si creda o meno, il mio interesse va alla tesi superiore, alla sintesi degli opposti, ovvero alla guerra dei sessi che sottotraccia segna il corso della storia umana.

Se quella tesi è vera, allora può non essere falso ciò che ha ricordato recentemente Massimo Fini, che anche "le donne sono una razza nemica"[1].

Io, la firmo incondizionatamente.

Prendiamo la guerra, che cosa vediamo?
Milioni di uomini mandati a morire.
Sì, ma da chi?

C'è chi dice, dalla cultura patriarcale.
Bene.

E chi sono coloro che la sorreggono?
Sono loro, i maschi (carnefici), quelli .... che muoiono. :hmm:

Certo che quando sono i carnefici a morire e le vittime a vivere, deve sorgere il sospetto che si stia guardando il fenomeno da una prospettiva sbagliata.
Sorge?
Pillola rossa o pillola blu, coscienza o plagio?

Prendiamo la bomba atomica.
L'Hiroshima day andrebbe festeggiato, perché ha salvato più vite la bomba atomica che la ...penicillina!


Infatti la bomba atomica, uccidendo decine di migliaia di donne, donne portate in prima linea contro la loro volontà, ha salvato decine di milioni di uomini: La guerra finì, perché le donne finalmente ...morivano[2]!

Ecco un'evidenza che nessun gender study ha mai evidenziato.

Animus

1 - In realtà è di Cesare Pavese:Le donne, come i tedeschi, sono una razza nemica.
2 - In un ottica di genere.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 28, 2011, 19:30:38 pm
Spermatozooi in F1
In un centro sportivo ho visto dei bambini che correvano, la distanza aveva trasformato l'iniziale massa compatta in una lunga fila indiana, tra il primo e l'ultimo, una distanza abissale.

Sembravano solo dei bambini.
Erano invece, soprattutto, le macchine da corsa dei loro spermatozooi.[1]
 

(http://www.terninrete.it/headlines_articoli/HL_PRD_70941/immagini/corsa%20bambini.jpg)

1- Da leggere con: http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg12807/?topicseen#msg12807
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 29, 2011, 00:00:49 am
Una dea
Qualche giorno fa, al cospetto di una donna bellissima, sensuale, curvilinea, ho pensato: Non le manca nulla, non necessita un dottorato, un mestiere, ha in lei tutto quello che serve, tutto ciò che potrebbe desiderare qualsiasi uomo, il nullatenente come quello più potente.

Ed è giusto così. Ricordo ancora chiaramente lo sdegno che provai un giorno verso un uomo interessatosi ad una lei che aveva etichettato come un buon partito (la prima volta sentito uscire dalla bocca di un uomo, la crisi gioca davvero brutti scherzi), uno stipendio sicuro: una mezza calzetta abbruttita che lavorava in comune...

Certo, un secondo pensiero - sibillino - si sovrappone immediatamente al primo: Quali campioni genetici del genere maschile, quali Adoni, senza arte ne parte, potrebbero avere anche solo una minima frazione delle chances estatiche delle Afroditi?

Che la bellezza sia davvero negli occhi di chi guarda?
E se è così, con quali occhi siamo visti dall'altra metà del cielo?

Terzo pensiero sibillino: Quelli ... dell'utilitarismo?

Animus

(http://images.t-nation.com/forum_images/auto/r/350x0/4/6/46084-regiane_brunnquell8.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 01, 2011, 20:35:39 pm
Sui delitti del pene

Vengo a sapere da un latinista che:

"In principio era il Penis, e il Penis era presso l'Uomo e il Penis era l'Uomo."

Poi vinsero le tenebre, arrivarono i secoli bui, e con essi gli "spregiatori della vita" fecero tante cose grandi ma anche tante cose da nulla, bazzecole, quisquilie ... pinzellacchere, avrebbe detto Totò!

Una?

Beh, gli "eunuchi" - per una buona causa certo, per guadagnarsi il regno dei Cieli, ma sempre di eunuchi si tratta - hanno pensato: se noi pronunciamo "oe" come "e", "penis" e "poenis", il pene e le sofferenze, che nel latino classico differivano nella pronuncia, diventano prima omofone, poi omografe, e finalmente ... "sinonimi".

Le pene del pene-> I falli del fallo.

E' proprio vero che non si finisce mai di imparare, ma è anche vero che più si indaga sugli "avvelenatori", più si scopre quanto Nietzsche avesse ragione.
Ah, se aveva ragione....


Animus

(http://3d-in-2d.com/wp-content/uploads/2011/08/albero-450_modificato-1.jpg)
http://iltirreno.gelocal.it/livorno/multimedia/2011/08/18/fotogalleria/l-albero-della-fecondita-castrato-col-restauro-mutilati-i-simboli-fallici-30284466/2 (http://iltirreno.gelocal.it/livorno/multimedia/2011/08/18/fotogalleria/l-albero-della-fecondita-castrato-col-restauro-mutilati-i-simboli-fallici-30284466/2)

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 03, 2011, 17:32:40 pm
- Più si detestano gli uomini, più si è maturi per Dio, per un dialogo con nessuno.
- La dolcezza del vivere è scomparsa con l'avvento del rumore.
  Il mondo sarebbe dovuto finire cinquant'anni fa.

E. Cioran

(http://files.splinder.com/1ae07f69c0b7512a8d8b79a053310cfb_medium.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 03, 2011, 20:38:50 pm
Spiego brevemente quest'ultimo post.

Il Thailandia c'è un giorno, quello dedicato a Buddha, in cui anche il suono viene bandito.
Ad es. pur in una città bordello come pattaya, dove i locali non chiudono mai, in quel giorno, quelli che rimangono aperti (alcuni chiudono), non mettono la musica.
Non ricordo il nome della festività, magari darkside potrà aiutarmi.

Cmq è sorprendente insomma il significato che i buddhisti ancora oggi assegnano al silenzio, nonostante che anche lì la religione stia perdendo di valore incalzata dai templi della modernità (sul modello occidentale).

E' vero che anche in occidente ci sono occasioni in cui si fa silenzio, ma non è lo stesso silenzio, non ha lo stesso significato, per la banale ragione che la cultura occidentale non conosce la meditazione, la ricerca interiore. (quella esteriore sì)

Da noi si osserva il silenzio, per commemorare, ahimè, anche lì, il dolore, ha il senso del lutto.

Di là, lo si fa invece, per avvicinarsi alla divinità che c'è dentro ognuno di noi.

Animus



Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 04, 2011, 13:39:10 pm
Un muratore di Ibiza racconta che dieci anni fa (il 1956), prima dell'invasione dei turisti, gli abitanti erano gentili, affabili, vi invitavano a mangiare da loro, lasciavano la casa aperta giorno e notte; ora la chiudono a chiave, sono diventati egoisti, vi rivolgono a malapena la parola, sono chiusi e sospettosi, e mangiano meglio.

Ma che vivano meglio, che siano più felici, è dubbio.
Prima guadagnavano poco, ma non avevano bisogni; oggi ne hanno molti, che devono soddisfare.
Così lavorano molto più di prima, si stancano, si ammazzano di fatica, ma così come i turisti, non possono riposare.
Il silenzio è scomparso dall'isola: notte e giorno gli aerei la sorvolano, e il loro fracasso è il prezzo che gli indigeni pagano per aver ottenuto il privilegio di mangiare a sazietà.

I guasti della "civiltà" sono così evidenti che si ha ritegno a segnalarli ancora.[1]

E. Cioran

1 - da leggere con: http://www.metromaschile.it/forum/documenti/bibliografia-sulla-qm/msg23189/#msg23189
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 04, 2011, 14:16:41 pm
Solo un simbolo fallico

(http://www.krackblog.com/wp-content/uploads/2010/05/PANDA-e1272983651933.jpg)

Detto di passaggio, la posizione "del missionario"[1] va evitata fino ad avvenuta e completa ... guarigione.

Animus

1 - la più conosciuta è detta anche "posizione del missionario".

Dettata da poca fantasia, da scarsa forma fisica, da una risposta sessuale incerta che poco gradisce le novità, la posizione "donna sotto uomo sopra" (detta anche della "Zanzara" a causa della posizione assunta dalla donna particolarmente pigra), è la più diffusa.

Il famoso etnologo ed antropologo polacco Bronislaw Malinowski, in uno dei suoi trattati, riferì che fu chiamata "posizione del missionario" dagli aborigeni dell'isola di Trobriand in Polinesia.
Essi infatti osservarono con curiosità e stupore che i missionari che vi erano sbarcati e si erano ben adattati alla libertà sessuale di quella popolazione, al contrario degli aborigeni, più fantasiosi, facevano tutti l'amore nella stessa posizione.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 05, 2011, 19:56:25 pm
Parla il misantropo
Le persone di destra mi fanno disgustare della destra, quelle di sinistra della sinistra.
Di fatto, con un uomo di destra sono di sinistra, con un uomo di sinistra, di destra.

E. Cioran
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 06, 2011, 17:21:57 pm
Cioran sul peccato originale[1]
Il mito biblico del peccato della conoscenza è il più profondo di quanti ne abbia mai immaginati l’umanità.
Ora, l'incontenibile felicità degli entusiasti deriva dal fatto di non conoscere la tragedia della conoscenza.
[...]
Lo spirito non innalza: lacera.

Nell'entusiasmo ... lo spirito non è separato dalla vita, non rappresenta un elemento antinomico nel mondo.
Il segreto della felicità sta in questa indivisione iniziale, che mantiene un'unità inscindibile, una convergenza organica.
L'entusiasta è incapace di dualismo.
E ogni dualismo è un veleno.
Di solito la vita resta feconda e produttiva solo a prezzo di tensioni e antinomie, che rappresentano un principio di lotta.
L'entusiasmo supera questo principio, per realizzare un'esistenza senza drammaticità, per manifestare uno slancio privo di tragico e un amore da cui la sessualità è assente.

E. Cioran


1 - Da leggere con:

http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg42119/#msg42119
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg34183/#msg34183
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg28164/#msg28164
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg18360/#msg18360
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 06, 2011, 20:26:09 pm
Sulle riviste femminili - la fenomenologia dell'invidia
Le riviste femminili, se da una parte sembrano inoculare il germe dell'invidia, dall'altra, evidenziandone poi le calamità degli invidiati, l'appagano.
Le fanno star bene.

Si cadrebbe pero' in un grosso errore se si pensasse il fenomeno come alla solita "operazione manipolatrice dall'alto" senza vedevi l'esistenza di una corrispondente richiesta/bisogno dal "basso".
"Anche i ricchi i piangono", è stata (nel mondo) la telenovelas più famosa di tutti i tempi, seguita manco a dirlo, esclusivamente da un pubblico di sole donne..

Infatti, in un esperimento ideale, mette in una sala d'aspetto, dal dentista come dalla parrucchiera, oggi come nel secolo scorso, riviste scientifiche, di motori, e di gossip, pensate davvero che le donne opterebbero per le prime due, e snobberebbero la terza?

Vale la legge del mercato, si impone quello che riscuote maggior interesse, fallisce ciò che viene respinto.

E del resto, se fosse per gli interessi di un gruppo, di una lobby o della società tutta, perchè con gli uomini questo presunto "lavaggio del cervello" non funziona altrettanto bene?  

Nossignori, la teoria del complotto, della manipolazione, non regge....
Se Freud ci ha detto "quello che c'è nella mente di un uomo", confermato dalle riviste/interessi maschili, nello stesso modo, quelle femminili, ci dicono ciò che c'è nel cuore di una donna: un'invidia inappagata.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 07, 2011, 14:39:38 pm
Cioran sulla volontà e il superomismo
Volere significa mantenersi a ogni costo in uno stato di esasperazione e di frenesia. Lo sforzo è estenuante, e non è detto che l'uomo possa sempre sostenerlo. Credere che sia suo compito superare la propria condizione e orientarsi verso quella di superuomo vuol dire dimenticare che egli già fatica a reggere come uomo, e che non ci riesce se non sforzandosi di tendere al massimo la sua volontà, la sua molla.
Ora, la volontà, che contiene un principio sospetto e persino funesto, si ritorce contro quelli che ne abusano.
Non è naturale volere o, più esattamente, bisognerebbe volere solo quanto basta per vivere; non appena si vuole un po' di più o un po' di meno, prima o poi ci si deteriora e si finisce per precipitare.
Se la mancanza di volontà è una malattia, anche la volontà lo è, e ancora peggiore: proprio da essa, dai suoi eccessi piuttosto che dai suoi cedimenti, derivano tutte le calamità dell'uomo.
Ma se egli già vuole troppo nello stato in cui è, che ne sarebbe di lui se accedesse al
rango di superuomo?
Certamente esploderebbe e crollerebbe su se stesso. E allora, con una diversione grandiosa, egli verrebbe a cadere dal tempo per entrare nell'eternità inferiore, termine ineluttabile al quale non è molto importante, in fin dei conti, che arrivi per la via del logoramento o del disastro.
[...]
Tutti gli esseri muoiono.
Soltanto l'uomo è chiamato a decadere.

E. Cioran
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 07, 2011, 16:03:52 pm
Coscienza ed esistenza [1]
Acquistiamo in coscienza ciò che perdiamo in esistenza.
Ciò che i nostri mali ci fanno perdere in essere lo acquistiamo in coscienza.
Il vuoto che le nostre infermità suscitano nel nostro essere è colmato dalla presenza della coscienza; anzi - questo vuoto è la coscienza stessa.

E. Cioran



1 - per Rita:"L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli"  :P
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 10, 2011, 01:38:16 am
Ogni rivoluzione è datata, perché si fa con idee passate, con sopravvivenze ideologiche.
Il socialismo affascinava gli spiriti del secolo scorso; si è realizzato quando, a causa del suo contenuto astratto, era già superato.

L'uomo d'azione, e in particolare il rivoluzionario, è sempre in ritardo rispetto al cammino dello spirito.

E. Cioran
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 17, 2011, 20:25:08 pm
Se tutto va bene, siamo rovinati

Il fatto che esista una questione morale, e che sia senz'altro vero che l'onere e l'onore di purificare l'aria ammorbata della ns. decadente società spetta al popolo dei cattolici, la dice già tutta sul destino di queste sventurate terre d'occidente.

Animus

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Ottobre 17, 2011, 20:41:53 pm
Io non sarò normale, dipendo dal canale...

Renzo Arbore
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: COSMOS1 - Dicembre 28, 2011, 15:36:17 pm
m'è apparso Ciro in sogno (siamo in tema...)


Dis-prezzo femminile

Mentre un manipolo di uomini lamenta il fatto che, le prostitute disprezzano i loro clienti, un cavalier servente sente di dover spezzare una lancia in loro difesa: “Ma cosa vi aspettate, per forza vi disprezzano ... le pagate!”.

Quello che sfugge a questi moderni Lancelot , ultimi vassalli al servizio dei sentimenti femminili, è che in realtà la loro giustificazione varrebbe anche se venisse letta al contrario, ed anzi, varrebbe a quest punto, per l'intero genere femminile: Vi dis-prezzo, dunque pagatemi!

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Guit - Dicembre 28, 2011, 18:15:32 pm
 :huh:
A giudicare dal testo nel sogno era proprio lui! Come diavolo avrà fatto? Perché non prova pure con la Fornero?


Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Gennaio 21, 2012, 13:57:46 pm
Socialismo & Co.
Il socialista, si sa, è un cristiano decaduto.
Il cristiano, a sua volta, un uomo malriuscito.
L’uomo infine, frutto di una “caduta” per i creazionisti, una scimmia caduta dall’ albero per i darwinisti …
Cambia nulla, l’importante è sapere quando si parla di socialismo et similia[1] , di che caduta di valore e di quali sentimenti sotterranei si stia parlando:

Tutti prendono la parola e ti dicono:
Anche tu dunque sei diventato debole come noi?
Anche tu sei divenuto dunque simile a noi?
Il tuo fasto e il suono dei tuoi saltèri sono stati fatti scendere nel soggiorno dei morti;
sotto di te sta un letto di vermi, e i vermi sono la tua coperta.
«Come mai sei caduto dal cielo, stella del mattino[2] , figlio dell'aurora[3] ?
Come mai sei atterrato,tu che calpestavi le nazioni? »

Isaia 14,10-12



1-  Socialista è inteso qui in senso molto ampio, che include tutte le ideologie, dottrine, fedi  che mirano all’”uguaglianza” e potrebbe benissimo essere sostituito da "ugualitarista".
Si usa dunque socialista, solo per motivi di contesto storico.
2- Tradotto poi dalla cristianità , in Lucifero:  «quomodo cecidisti de caelo lucifer qui mane oriebaris corruisti in terram qui vulnerabas gentes»
3-  Cui Nietzsche intitolerà l’omonimo libro.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Massimo - Gennaio 21, 2012, 19:50:37 pm
Io crederei all'esistenza del Salvatore se voi aveste una faccia da salvati.

Friederich Nietzsche
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Fazer - Gennaio 22, 2012, 10:38:15 am
Socialismo & Co.
Il socialista, si sa, è un cristiano decaduto.
Il cristiano, a sua volta, un uomo malriuscito.
L’uomo infine, frutto di una “caduta” per i creazionisti, una scimmia caduta dall’ albero per i darwinisti …
Cambia nulla, l’importante è sapere quando si parla di socialismo et similia[1] , di che caduta di valore e di quali sentimenti sotterranei si stia parlando:

Tutti prendono la parola e ti dicono:
Anche tu dunque sei diventato debole come noi?
Anche tu sei divenuto dunque simile a noi?
Il tuo fasto e il suono dei tuoi saltèri sono stati fatti scendere nel soggiorno dei morti;
sotto di te sta un letto di vermi, e i vermi sono la tua coperta.
«Come mai sei caduto dal cielo, stella del mattino[2] , figlio dell'aurora[3] ?
Come mai sei atterrato,tu che calpestavi le nazioni? »

Isaia 14,10-12



1-  Socialista è inteso qui in senso molto ampio, che include tutte le ideologie, dottrine, fedi  che mirano all’”uguaglianza” e potrebbe benissimo essere sostituito da "ugualitarista".
Si usa dunque socialista, solo per motivi di contesto storico.
2- Tradotto poi dalla cristianità , in Lucifero:  «quomodo cecidisti de caelo lucifer qui mane oriebaris corruisti in terram qui vulnerabas gentes»
3-  Cui Nietzsche intitolerà l’omonimo libro.


Uè, bentornato, eh...  :)
Cominciavamo a preoccuparci un po.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 06, 2012, 16:35:25 pm
- Voluptas mali?

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 07, 2012, 16:12:48 pm
Il nemico di se stesso
Chi è stato a dire che l'uomo è l'unico animale che non ha nemici naturali?
Non ha visto che è l'unico animale che col su nemico "naturale" ci va persino a letto?
Ha forse dimenticato che l'uomo ha, il triste primato, di essere l'acerrimo nemico di se stesso?

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 14, 2012, 16:21:53 pm
L'Inadeguatezza maschile

L'inadeguatezza maschile è la vera causa, DA SEMPRE, di tutti i problemi che dalla notte dei tempi affliggono il genere maschile.

In effetti, seppur dopo un certo periodo, è qualcosa che si nota, quell'incapacità tutta maschile di formare una "massa critica" per qualsiasi questione importante che li riguarda, e per contro, la facilità con cui si aggregano a migliaia o milioni in nome di qualsiasi altro pretesto futile e idiota (calcio docet), pur di schierarsi gli uni contro gli altri. [1]

E' l'ontologia maschile, e dunque c'è ben poco da fare, ragione questa per cui anche la saggezza religiosa ha dovuto riconoscere la maledizione del maschio, e cercare la salvezza,  nel suo superamento.

Ma certamente, le anime grette, vedranno "il problema" sempre e soltanto negli attacchi sferrati dall'Altra e dall'alto, dalla sx se si è di dx, dal capitalismo se si è di sx, e mai, nell'intrinseca incapacità maschile "di fare gruppo" - se non per fare la  guerra contro altri uomini - come se una guerra la si perde solo per i "meriti" del nemico, e mai per le "mancanze", l'inadeguatezza appunto, nelle forze alleate .  

"Anime grette, vi detesto: in voi nulla di buono, e di cattivo, quasi nulla"



1 - Per una spiegazione si veda a proposito "Dinamica maschile": http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/maschile-critico/msg25199/#msg25199
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Massimo - Febbraio 14, 2012, 18:41:01 pm
Non è l'inadeguatezza maschile, Animus, è l'INTERPRETAZIONE che diamo a questo concetto di
"inadeguatezza" a creare problemi al mondo maschile. E anche al mondo femminile. oserei dire.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Febbraio 29, 2012, 17:06:11 pm
Sport in rosa?

E' sorprendete il numero di discipline sportive che sono riconducibili all'abilità di infilare una palla in un buco, o in alternativa, arrivare prima dell'avversario ad una meta.
In altre parole, che sono sovrastrutture della competizione spermatica.

Diventa infatti assai meno sorprentente se si pensa che gli sports sono stati inventati dagli uomini per la valorizzazione delle qualitas maschili....della qualitas maschile!

Ecco perchè, se agli uomini del passato suonava giustamente sospetto, noi, uomini del domani, afferriamo con cristallina lucidità che questo "sport al femminile", che non significa affatto creare nuove discipline per la valorizzazione delle peculiarità femminili, e vera eresia, la sua sopravvalutazione - elargendo alle donne premi uguali o in qualche caso addirittura maggiori - è una vera violazione della sfera sacra[1] del maschile.

Animus



1 - Si ricorda che sacro - dal latino sacer - significa separato.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Massimo - Febbraio 29, 2012, 20:00:53 pm
Sport in rosa?

E' sorprendete il numero di discipline sportive che sono riconducibili all'abilità di infilare una palla in un buco, o in alternativa, arrivare prima dell'avversario ad una meta.
In altre parole, che sono sovrastrutture della competizione spermatica.

Diventa infatti assai meno sorprentente se si pensa che gli sports sono stati inventati dagli uomini per la valorizzazione delle qualitas maschili....della qualitas maschile!

Ecco perchè, se agli uomini del passato suonava giustamente sospetto, noi, uomini del domani, afferriamo con cristallina lucidità che questo "sport al femminile", che non significa affatto creare nuove discipline per la valorizzazione delle peculiarità femminili, e vera eresia, la sua sopravvalutazione - elargendo alle donne premi uguali o in qualche caso addirittura maggiori - è una vera violazione della sfera sacra[1] del maschile.

Animus



1 - Si ricorda che sacro - dal latino sacer - significa separato.


Tutto ciò, Animus, fa parte dell'invasione del TEMENOS, ambito schiettamente maschile, da
parte del femminile. Nulla, per la donna moderna, può essere e deve essere riservato ai maschi.
E nulla deve essere inibito alle donne. Nemmeno ciò che assomiglia alla competizione spermatica
Fa parte della strategia dell'INFILTRAZIONE.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 02, 2012, 11:57:25 am
Tutto ciò, Animus, fa parte dell'invasione del TEMENOS

Hai perfettamente ragione Max, infatti uno dei luoghi sacri ("divisi") erano proprio  "i giochi pitici" l'antesignano di ogni sport http://it.wikipedia.org/wiki/Temenos
http://it.wikipedia.org/wiki/Giochi_pitici

(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b5/Delphi_stadium_starting_line_DSC06301.jpg/462px-Delphi_stadium_starting_line_DSC06301.jpg)

Fa parte della strategia dell'INFILTRAZIONE.

Col fine della "fagocizzazione".... ;-)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 07, 2012, 14:54:03 pm
Religion


"Baby",
guardami, e dimmi cosa vedi
non hai ancora visto il meglio di me
dammi tempo e ti farò dimenticare il resto
c'è in me molto di piu ...
e tu puoi liberarlo
io posso afferrare la luna con una mano
tu non sai chi sono io?

Ricorda il mio nome: Fama!
Io vivrò per sempre
sto imparando a volare (alto)!
sento che sta venendo assieme
la gente mi vedrà e piangerà: Fama!
Lo sto facendo per il paradiso
Illumina il cielo come una fiamma. Fama!
Io vivrò per sempre
"Baby", ricorda il mio nome
Ricorda, ricorda, ricorda...

"Baby", tienimi stretto
perché tu puoi farlo avverare
puoi lanciarmi dritto alla vetta
Dammi amore e prendi tutto quello che ho da dare

"Baby", sarò forte
troppo non é abbastanza, no
posso cavalcare il tuo cuore fino a romperlo
Ooh, ho tutto quello che serve per farlo.

....

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 08, 2012, 17:01:35 pm
8 marzo


(http://www.blitzquotidiano.it/wp/wp/wp-content/uploads/2011/03/napolitano5-200x300.jpg)

Il nostro benamato presidente giorgio napolitano, in corsa per il podio (insieme a pochi altri) come "il meno carismatico e al contempo più inutile" presidente che la Repubblica abbia avuto la disgrazia di eleggere, ha dichiarato, oggi 8 marzo , che la parità di genere (femminile) è un dovere maschile - ”il dovere [degli uomini n.d.r] di comportarsi come validi e solidali compagni delle donne che portano avanti la marcia verso la parità”[1] ed ovviamente l'immancabile "responsabilità" (ovvero ... colpa)[2].

Per chi non lo sapesse, io ho 43 anni, e che ci crediate o meno, nella mia vita non ho mai sentito parlare da una figura istituzionale una, che sia una volta soltanto, di diritti maschili.
Sempre e soltanto di doveri, oneri, responsabilità....colpe.

Tutta "colpa" del femminismo?
Non credo affatto.

Per quanto riguarda la festa della donna, il mio augurio va realmente alle donne "che meritano" in quanto "esistenti", vanno festeggiate come una volta si festeggiava il Sole e la Luna fondamentalmente perché esistono - e non perché martiri di questo o quel sopruso...
 

Animus

  
1 - Concetto del tutto equivalente a "c'è in me molto di piu ...e tu puoi liberarlo" del post precedente.
2 - http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/8-marzo-napolitano-basta-donne-oggetto-776571/
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 12, 2012, 16:07:04 pm
Sempre sia maledetto il cristianesimo ...

per aver trasformato il "responsabile" - dal latino "responsus + abilem", colui che aveva  l'abilità di rispondere/operare[1] - nel colpevole.

"Ovunque si cerchino responsabilità [e responsabili n.d.r], è sempre l’istinto del voler punire e giudicare a cercarle" [2]


Animus

1 - http://www.etimo.it/?term=responsabile
2 - http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg39901/#msg39901
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 12, 2012, 17:07:38 pm
In psiche veritas

Dopo aver riflettuto a lungo sulla sentenza "la verità è che la verità cambia", giungo all'unica conclusione che mi è possibile: cambia la verità perché cambia la psiche ... e vice versa - (in)oltre ad essere interdipendenti, la psiche sta alla verità come la coscienza alla conoscenza.

Si scorge così l'ideale del superomismo[1] nicciano, libero dal "servo arbitrio"[2], che è ad appannaggio dello schiavo, l'uomo le cui scelte e la cui psiche è predeterminata dalla verità storica e da quella dominante del tempo, e dunque impossibilitato a generare qualsivoglia nuova verità  ...

Si vuole dare un nuovo volto a ciò che è vero e ciò che è falso?

Non si può prescindere dallo "Psicocambiamento".
La differenza tra il superuomo e il servo, è che nel primo è l'autocoscienza a determinare, a posteriori, una nuova verità comune, mentre nei secondi, è la verità degli altri a determinare la sua psico-coscienza, ed in definitiva, i suoi atti, pensieri, ragioni ... morale ... verità.
 

Animus

1 - http://it.wikipedia.org/wiki/Superomismo
2 - http://it.wikipedia.org/wiki/Servo_arbitrio
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 17, 2012, 13:00:09 pm
Zucche vuote

Al banco di un bar "dello sport", un omone, tra un caffè e un cappuccino (mentre li serve, ovvio):

"Quando in panchina c'era Maldini ve ne abbiamo messi 2, quando c'era Ancelotti ..."

Si gongolava e pontificava, ricordava ... e si magnificava: Noi - voi .
Si ricordava tutto, date, panchinari, allenatori, gols.

La sua collega tace, non ha nulla da dire, ma deve sentire per forza i magnifici risultati conseguiti dal "vincitore" in questi anni.
Sente ma non ascolta, pare del tutto disinteressata, forse addirittura disgustata dal veder attribuirsi così tanta importanza da cose fondamentalmente ... prive d'importanza.

"Noi, quando c'era Prodi, abbiamo ottentuo il ministero per le pari opportunità"
"Con Berlusconi le leggi sulle molestie , stalking e quote rosa.
Ve ne abbiamo 'messe a segno' ..."

Noi...voi.

Animus


(http://www.lombardiabeniculturali.it/img_db/bcoa/G1050/1/l/332_mclc-pa0784.jpg)
[1]

1 - "Lascio pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe a capo all'in giù, nella mano di un uomo il quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente.
(…) e dava loro di fiere scosse, e faceva sbalzare quelle teste spenzolate; le quali intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una con l'altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura...."

A. Manzoni
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Ethans - Marzo 18, 2012, 15:16:36 pm
La verità è una prostituta.
Cambia faccia a seconda di dove sei seduto.

Ethans
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 21, 2012, 15:58:10 pm
Non ci sono più buchi da riempire

Alla riunione di classe di una terza media,su una nuova prova d'esame che prevede l'associazione interdisciplinare realizzando mappe "libere", contrapposto a prove schematiche, i genitori che esponevano le difficoltà dei "ragazzi" -a loro dire dovute ad un inadeguato addestramento al compito da parte dello stesso corpo insegnante- si sentirono rispondere dall'(a) insegnante d'italiano: "I ragazzi devono capire che non ci sono più buchi da riempire".
Più chiaro di così.....


Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Marzo 26, 2012, 14:18:42 pm
Rumore rosa[1]

I concetti di portante/modulante/modulata[2] presi dalla teoria dell'informazione/telecomunicazioni offrono un'importante metafora per illustrare il ruolo e la responsabilità - qualsiasi dei due significati si voglia attribuire - dei sessi nello svolgimento della storia.
Inoltre, cosa più importante, includono ed estendono il concetto di mandato (costituito anch'esso da una triade, mandante/mandato/mandatario).

Si supponga che esistano due soggetti "contrapposti", nel senso che uno si "oppone" - inteso qui genericamente come disturbo - a quello che fa l'altro.

Si supponga inoltre, che uno sia più "debole" dell'altro, ragione per cui, data la sua minore "forza", ciò che può "aggiungere" all'altro e solo informazione/distorsione.

Se uno vuole spingere in avanti, l'altro come lo impedirà?
Non può portarlo indietro o impedirne l'avanzamento, non è abbastanza forte da arrestarlo.
Potrà pero' deviarlo, dando dei colpetti laterali modificherà la direzione, una deviazione dalla rotta dovuta al fatto che "anch'esso esiste e lo fa valere".

"Tu hai intrapreso il viaggio e hai mancato la meta!
Ora tocca a me!"
Ora che da responsabile/colpevole hai fallito, cedi la direzione, cedi il timone ...
E se l'avesse sempre avuta una mano su quel timone...
Cmq, ora che il motore ha sostituito i remi e le braccia maschili.... ci vuole mettere entrambe le mani, meglio dire, togliere quella estranea.


La più grande astuzia di satana non è forse quella di far credere che non è mai esistito?
Si Deus est unde malum?

Ecco perché ogni narrazione femminista, per usare la colpevolizzazione  deve necessariamente estromettersi, come soggetto, dalla storia.

Eppure, la prima chiesa cristiano-cattolica nel nuovo mondo (correva l'anno 1500), il simbolo di una fede nel nuovo mondo venne dedicata ... a Maria.
Com'è possibile?

Cmq è solo un esempio, con un po' di fantasia se ne potrebbero fare molti altri.
Li lascio come esercizio.

Bene, la metafora che meglio spiega questa dinamica sessuale della storia è la modulazione d'onda, dove all'onda portante (M), si inserisce l'onda modulate (F), ovvero una distorsione della stessa a frequenza minore, ma non per questo meno importante.
Anzi.....

E' per questa ragione che l'interpretazione della storia e dei grandi fenomeni come risultanti di un solo impulso (M o F che sia), e non di un onda modulata (M+F), in cui ognuno dei due soggetti sessuali c'ha messo del proprio seppur in maniera diversa, per noi suona come una teoria tanto infantile, da non dargli alcuna importanza.
Una favola per bambini.

Animus

1 - http://it.wikipedia.org/wiki/Rumore_rosa
2 - http://it.wikipedia.org/wiki/Onda_portante
http://it.wikipedia.org/wiki/Modulante
http://it.wikipedia.org/wiki/Modulazione



(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a4/Amfm3-en-de.gif/220px-Amfm3-en-de.gif)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 03, 2012, 12:37:37 pm
Omaggio a Sergio Martella

"Questa pretesa della madri monoteiste di confondere la prerogativa di partorire identificandosi con dio è la cosa più schifosa che l’umanità abbia mai prodotto.
È ora di finirla con le religioni.
Con quelle monoteiste più che mai.
Hanno operato troppi MA-SACRI (Sacre Madri n.d.r) rimanendo impunite nella storia e confidando nel parricidio e nel figlicidio come scarico dell’aggressività accumulata dalla loro perversione.
Sarebbe ora di bruciare le chiese ..."



http://www.arte-e-psiche.com/batti_chiodo/la_donna_del_mostro_pacciani.htm
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 10, 2012, 14:23:31 pm
Matematica al femminile
Nessun sistema di riferimento, nessuna origine, nessun orientamento, nessuna posizione relativa a nient’altro, nessuna varianza alla rotazione/traslazione. [1]
Solo, la definizione di se stessa, la curva, secondo le sue proprietà intrinseche.

“Non c’è più un alto e un basso, una destra e una sinistra, ogni cosa si avvolge su se stessa in un’assenza assoluta di orizzonte e di orientamento”.

E' davvero l'era del nichilismo…o quella del femminilismo?

Animus

1 - Si sta parlando in realtà di una diversa rappresentazione geometrica delle curve, che abolisce gli assi cartesiani, così come ogni riferimento "esterno".
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 18, 2012, 18:50:21 pm
Sul valore della stupidità

Lo ripeto, lo ripeto con raddoppiata convinzione: tutte le persone immediate, tutti gli uomini d’azione sono attivi proprio perché sono limitati e ottusi...questa gente, per la propria limitatezza, prende le cause più prossime e secondarie per cause prime, e in tal modo si convince molto prima e molto più facilmente degli altri di aver trovato un fondamento indiscutibile al proprio agire.

Dostoevskij - Memorie dal sottosuolo
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Ethans - Aprile 19, 2012, 02:02:17 am
Sul valore della stupidità

Lo ripeto, lo ripeto con raddoppiata convinzione: tutte le persone immediate, tutti gli uomini d’azione sono attivi proprio perché sono limitati e ottusi...questa gente, per la propria limitatezza, prende le cause più prossime e secondarie per cause prime, e in tal modo si convince molto prima e molto più facilmente degli altri di aver trovato un fondamento indiscutibile al proprio agire.

Dostoevskij - Memorie dal sottosuolo

Favolosa questa, grande Dostoevskij.

Ultimamente ti vedo in gran forma Animus e mi fa un gran piacere.

 :ok:
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: TheDarkSider - Aprile 19, 2012, 02:16:28 am
Favolosa questa, grande Dostoevskij.

Ultimamente ti vedo in gran forma Animus e mi fa un gran piacere.

 :ok:
Favolosa anche per me  :ok:
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 20, 2012, 14:12:45 pm
Cioran al Museo di Storia Naturale

Visitare il Museo di Storia Naturale con [gli occhi di] Cioran non significa fare i turisti giapponesi del cacchio.
Significa vivere una magnifica esperienza filosofica…



Un giorno d’autunno, un acquazzone improvviso mi spinse ad entrare per qualche minuto nel Museo di Storia Naturale.
Andò a finire che vi rimasi un’ora o due,forse tre.
Diversi mesi mi separano da quella visita fortuita,eppure non dimenticherò presto quelle orbite, più insistenti a guardarvi che se fossero state occhi, quella fiera di crani, quel ghigno automatico a tutti i livelli della zoologia.

In nessun altro luogo ci vengono servite dosi maggiori di passato. [...]
Si ha l'impressione che la carne si sia dileguata sin dal suo primo apparire, anzi che non sia mai esistita, che non abbia mai potuto appiccicarsi a quelle ossa così solenni, così piene di sé.
Essa è come un'impostura, un inganno, un travestimento che non copre niente.
Era dunque soltanto questo? [...]

Ho sempre avuto una predilezione per coloro che sono stati assillati dalla sua nullità, che le hanno dato grande importanza: Baudelaire,Swift,Buddha…
Benché così evidente, essa è un'anomalia: più la consideriamo, più ce ne distogliamo con orrore; e a furia di scrutarla ci si incammina verso il minerale, ci si pietrifica.
Per sopportarne la vista, o l'idea, ci vuole più che coraggio: ci vuole cinismo.
Ci si inganna sulla sua natura quando, come quel Padre della Chiesa, la si dice notturna; e le si fa anche troppo onore; non è né strana né tenebrosa, è deperibile fino all'indecenza, fino alla demenza; non solo è sede di malattie, è essa stessa malattia, incurabile niente, finzione degenerata in calamità.
La visione che ne ho io potrebbe averla un becchino che ha un'infarinatura di metafisica. [...]


All’ingresso, l’uomo eretto;tutti gli altri animali curvi, avviliti, oppressi, perfino la giraffa, nonostante quel collo, perfino l’iguanodonte, grottesco nella sua volontà di raddrizzarsi.
Più vicino a noi, l’orangutan, il gorilla, lo scimpanzé – tutte le pene che si son prese per tenersi dritti sono in pura perdita.
I loro sforzi non hanno avuto successo e se ne restano lì, miserevoli, fermi a mezza strada, contrariati nella loro ricerca di verticalità.
Gobbi, insomma.

È certo che saremmo ancora come loro, se non avessimo avuto la fortuna di fare un passo avanti decisivo.
Da allora, ci si ingegna a cancellare ogni traccia della nostra bassa estrazione; di qui, quell’aria provocante, così peculiare dell’uomo.
Accanto a lui, con quel suo modo di stare e le arie che si dà, perfino i dinosauri appaiono timidi.

Ma poiché le sue vere sconfitte sono appena cominciate, avrà tutto il tempo di mettere giudizio.
Tutto lascia prevedere che, tornando alla sua fase iniziale, ritroverà questo scimpanzé, questo gorilla, questo orangutan, e sarà di nuovo simile a loro, e gli sarà sempre più malagevole traballare nella sua verticalità.
Anzi, può darsi che, stremato dalla stanchezza, diventi ancora più curvo dei suoi compagni di un tempo.
Giunto alle soglie della senilità, forse si ri-scimmierà: e non si vede che altro di meglio potrebbe fare.

Cioran - Il funesto demiurgo

(http://shots.ikbis.com/image/9999/large/male-evolution-updated.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Aprile 29, 2012, 13:12:56 pm
Una domanda alle donne
Donne ... quando vi deciderete a diventare, finalmente[1], veri uomini?

Animus

(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c4/Gospel_of_Thomas.jpg)

1 - Ricordiamo sempre la verità cristiana (ovvero di Cristo)  tenuta segreta dal cristianismo, riportata in testi autentici - oggi detti apocrifi/gnostici - cioè sui quali la ns. Santa Madre Chiesa non è riuscita a metterci su le mani....ovvero dire, a consacrarli.
E questo perché la "fortuna" ha voluto che il Vangelo di Tommaso, da cui sono tratti i due passi, venne scoperto solo nel 1945.

- "Fino a quando avrà potere la morte?", il Signore (Gesù) rispose: "Fino a quando voi donne partorirete!".

-Simon Pietro gli disse, "Lasciate che Maria se ne vada, poiché le donne non meritano la vita." Gesù disse, "Io stesso la guiderò in modo da farla maschio, così anche lei potrà diventare uno spirito vivente somigliante a voi maschi.
Poiché ogni donna che farà se stessa maschio, entrerà il Regno dei Cieli."
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 07, 2012, 13:43:40 pm
Un Ossimoro

Buon Dio.[1]

Animus


1 - E fu così, nonostante il regime monoteista, che rinacque "il Dio del Male" (Satana).
Si vabbè, l'angelo caduto, ma è più una questione tecnica, d'etichetta, perché a Dio non è possibile contrapporre altro Dio neppure trattandosi del Male, perché questo porterebbe a una concezione dualistica del mondo.
Vade retro Satana!

Si potrebbe chiamarlo...il figlio della contraddizione?
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Massimo - Maggio 07, 2012, 14:57:54 pm
Qualcuno lo ha chiamato...Figlio della Distruzione. Il male come incidente di percorso. Destinato ad
essere riassorbito, risolto, eliminato. E con questo, fine del dualismo. Bibbia......e sai cosa leggi!!!
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 07, 2012, 18:43:09 pm
Troppi maschi liberi...

E' primavera, piove polline...
Al parco, una signora porta a spasso la sua cagnolina, seguita ... da un nuvolo di maschi.
"Oggi non si può passeggiare tranquille, torniamo a casa."
"Troppi maschi liberi"

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 10, 2012, 14:08:37 pm
Rumore Rosa [dettaglio]

La più grande astuzia di satana non è forse quella di far credere che non è mai esistito?
Si Deus est unde malum?

Devo spiegare questo passaggio fondamentale, che non sarà risultato chiaro né a chi ha seguito i miei ultimi interventi sul forum, né risulta chiaro dall'afo.

Il malum, non è il femminile, (ed il Deus/Bene il maschile),come si potrebbe erroneamente dedurre da quanto ho scritto (in effetti potevo essere più chiaro), ma....il malum è l'eterno conflitto tra i sessi!

E' ovvio che, l'ipotesi del resto è che esistano due soggetti "contrapposti", nel senso che uno si "oppone" ... a quello che fa l'altro, se il maschile fa, l'altro per definizione, lo boicotta (che non significa solo negare/privare , ma anche portarne all'esasperazione il progetto in modo da farlo naufragare).

Ora, in una visione manichea, si può scegliere di incarnare il Deus e lasciare il malum all'altro.

Questo si chiama, misoginia/maschilismo, quando si centra il Deus (inteso quì come Bene) sul maschile, e misandria/femminismo, quando lo si centra sul femminile (e il malum sul maschile).

Ma dato che per me vale la terza via, il malum non sono i soggetti, ma il conflitto in se stesso:
L'amore - nei suoi mezzi la guerra, nel suo fondo l’odio mortale fra i sessi.

In fondo questo topic, non fa altro che parlare di questa verità...eternamente sottaciuta.
Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 11, 2012, 13:16:13 pm
Li mortacci tua
La destra protesta contro gli assassinati dall'economia e dalle politiche finanziarie.
Chi non ha mai protestato contro gli omicidi di guerra (Francesco Storace) parla di " bollettino di guerra" (???)[1]

Il problema vedete, cari ragazzi, non sono i morti in sé, ma il fatto che ad ucciderli siano stati ....gli altri.

Eggià, perché viene meno un potere, un gran potere, e questo secca.
Bisogna capire che i morti interessano davvero poco, quello che conta veramente è la modalità dell'omicidio (il suicidio è spesso un omicidio indotto) e chi li ammazza, l'assassino, perché ogni gruppo ha una sua modalità di uccidere, lecita e giustificata dalla propria morale - ovvero solo questo è il modo giusto di uccidere, perché funzionale ai propri obiettivi, mentre le altre modalità, che vanno in direzione contraria, sono sbagliate.
Come è sbagliato quando ad uccidere sono appunto, gli altri.
Che vantaggio se ne potrebbe trarre...quale potere, quale consenso?
Nessuno.

L'unica carta che rimane da giocare è un'edificate retorica farcita dl'indignazione, sperando che il potere di dare la morte, ritorni presto nelle mani giuste.
 
Animus

(http://images.roma.corriereobjects.it/media/foto/2012/05/11/suicidi1--180x140.JPG?v=20120511113611)

1 - http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_maggio_11/manichini-impiccati-protesta-ladestra-201134613627.shtml
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 14, 2012, 18:23:02 pm
Sul valore di un uomo - In memoria di Mikhail Tal

"Ci fu un torneo blitz a Mosca, un mese prima che Tal morisse.
Aveva un aspetto orribile.
Ma Tal, era sempre Tal.
Fu l'unico che riuscì a battermi.
(..)
Noi tutti calcoliamo le varianti ... ed io lo faccio certamente in maniera molto rapida ... ma Tal non ne aveva bisogno ... lui era l'unico che conoscessi che le vedeva ... senza calcolare ... fino ad un profondità di 8 mosse.
Questo dono di Tal era unico.
Lui era un uomo, al cui cospetto, si poteva sentire quanto si fosse mediocri."[1]


Garry Kasparov [2]

1 - tratto da http://www.chess.com/news/garry-kasparov-talks-about-mikhail-tal-and-soviet-chess-history-1340
2 -  Il più forte giocatore di scacchi di tutti i tempi


(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/aa/Mikhail_Tal_1961_Oberhausen.jpg/220px-Mikhail_Tal_1961_Oberhausen.jpg)

(http://www.topfoto.co.uk/gallery/SmokingMen/images/prevs/1044457.jpg)

(http://www.nesterovsky-bros.com/chess/content/binary/Tal.BMP)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 14, 2012, 18:35:00 pm
senza calcolare ... fino ad un profondità di 8 mosse.
Questo dono di Tal era unico.
Lui era un uomo, al cui cospetto, si poteva sentire quanto si fosse mediocri.[1][/i]

Garry Kasparov [2]


Una precisazione.
8 mosse non sono 8 semi-mosse.
Sono 8 mosse:

La mia, la sua, la mia, la sua, la mia, la sua, la mia, la sua, la mia, la sua, la mia, la sua, la mia, la sua, la mia ... la sua.
 ;)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 15, 2012, 14:22:19 pm
La voce dell'innocenza

"Una volta mi giunsero le voci di un gruppetto di bambini, ognuno sfoggiando le proprie conoscenze scientifiche sull'argomento, parlavano con molta precisione e saccenteria di semi, ovuli, spermatozooi.
C'era tra loro una bambina più piccola che proprio non voleva intendere questa così complicata faccenda.Quello che già sapeva a lei bastava e pareva non volerne sapere di più.
Veniva derisa dai più grandi che la prendevano in giro per la sua "ignoranza" e le facevano domande sempre più maliziose.
Stretta nella morsa di quella derisione crudele, incapace di difendersi con argomentazioni pari a quelle che la incalzavano, la bimba scoppiò in un pianto dicendo:"i bimbi li fanno le mamme e basta...".
Intervenni cercando di consolarla e dato che già stavo pensando a questo libro, le chiesi:"i bambini li fanno le mamme, è vero, ma com'è allora che nelle case vicino alle mamme e ai bambini ci sono anche i papà?"
La risposta fu:"...se no sarebbero troppo soli e non saprebbero dove andare"  

In mezzo alle non troppe perplessità avute durante la stesura di questo testo,la risposta della bambina, la sua visione limpida e precisa...mi ha accompagnato, illuminante, rassicurante e scoraggiante insieme.
Come avrei potuto realizzare io lo stesso livello di sintesi, semplicità e verità racchiuse in quella risposta di bambina?
Non ci sarei riuscita mai."


Giuditta Lo Russo, postfazione a Uomini e Padri, l'oscura questione maschile



Vede s.ra Lo Russo qual'è l'oscura questione maschile, lei c'ha scritto sopra un libro, e non è riuscita a captarne il busillis, il vero problema così spinoso e così difficilmente risolvibile...

Perché quello che dice la bambina, e che lei giustamente condivide, è vero, è la voce dell'innocenza (che il peccato originale, consumando il frutto dell'Albero della Conoscenza ha tramutato in colpa), cioè è questa la verità celata delle donne: i bimbi li fanno le mamme ... e basta

Ecco, se lei avesse avuto solo un minimo di acume psicologico, che avrebbe sicuramente giovato alla sua "opera", si sarebbe dovuta chiedere se alla base di questioni molto, ma molto oscure, non ci sia proprio, o perlomeno anche, questo rifiuto femminile nell'accettare che, "i bimbi non li fanno solo le mamme".
Come vede essere sintetici e semplici come una "bimba" non era poi così difficile.

Saluti

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 16, 2012, 11:09:31 am
Antifeminists, gens una sumus[1]

Dovrebbero eliminare gli altri.
I forzanovisti sono gli unici che hanno orgoglio nazionale. Tutti gli altri sono felicissimi di essere una colonia americana da 70 anni, che ha recepito tutta la merda che l'america esporta non solo da noi (tra cui il femminismo). E' utile ricordare che il 25 aprile VOI festeggiate una sconfitta militare e l'inizio di un processo di colonizzazione. Per questo Forza Nuova è l'unico partito che val la pena di votare, per reagire a quel progetto di sottomissione dei popoli ad un'oligarchia, che è stato ideato proprio negli USA. Ma per capire certe cose serve intelligenza, altrimenti ci si pone sullo stesso livello di chi sta nei centri (meglio, cessi) sociali.  
...
Se avessero vinto i tedeschi, avremmo vinto anche noi. Se tu preferisci perdere ed essere colonizzato, non so che dirti.
L'educazione non guasta.
I campi di sterminio? Gli ebrei stavano facendo ai tedeschi quello che i banchieri stanno facendo oggi ai popoli del mondo? Io (e non credo solo io) li condannerei proprio ai lavori forzati e alle camere a gas quando non sono più abili al lavoro.
Nel Nord Africa portammo la civiltà. Non credo si possa discutere su questo.

Giuseppe83


1 - Gli antifemministi sono un solo popolo.
In romanesco, volemose bbene semo a stessa famiglia.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 16, 2012, 17:41:09 pm
Serata astronomica
Qualche tempo fa partecipai ad una serata astronomica, telescopi, gente comune e appassionati.
Attirò la mia curiosità uno di questi appassionati del cielo che cercava di spiegare ad una donna, senza nessuna preparazione in materia, i concetti astronomici, le enormi distanze comprensibili solo attravero analogie e fattori di scala, l'immensità del cosmos, la minutezza umana rispetto...all'infinito.

Lei lo guardava come una scimmia può guardare...un oggetto costruito dall'uomo.

Dinanzi a quello spettacolo indegno, cercai di spiegare ad entrambi l'inutilità di quel monologo, che quella donna non intendeva le parole dell'astronomo, non per ignoranza, ma perché da parte sua mancava proprio la "partecipazione", quello che lei infatti non capiva era il Senso di quel discorso - trovare la grandezza al di fuori di sé quando sono io la misura di tutte le cose...roba da folli! - e quello che ovviamente lui non afferrava, era che il suo tentativo di erudizione portava effettivamente con se, o era conseguenza di, una degradazione del Senso, una riduzione egoica (cioè dell'Ego, se vogliamo ipertrofico) che poi è però effettivamente l'anticamera del nichilismo.  

Niente, riuscii solo ad inimicarmeli entrambi.
Vagli a dire la verità alla gente, vagli....

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 19, 2012, 12:42:08 pm
Ave Maria, gratia plena ...[1]

Dunque.
La Muraro sostiene apertamente che il "sesso maschile" è violento per sua natura, in quanto, sembra di capire, sarebbe ontologicamente pervasivo (penetrante...via).

Colpa dello psicanalista Massimo Recalcati infatti, pur critico verso il maschile ma ancora omertoso e connivente con sé stesso -"Recalcati non parla a partire da sé, uomo di sesso maschile..." (significa che manca il "mea culpa") -, è quella di "tacere ogni possibile legame tra la violenza sessista e la sessualità maschile con le sue ordinarie caratteristiche.I violenti vengono da lui compresi dentro un quadro patologico. Ma non è così"

Essì, il pene, in quanto penetrante per sua natura, è violento, una spada.
Certo che se dall'altra parte non ci fosse una guaina con le ovaie poste alla fine invece che all'inizio ...
 
Immagino perciò che la critica sia di natura soprattutto omofoba, ovvero rivolta alla comunità e alla "modalità" gay.

Vabbè, nel dubbio, finiamo l'orazione:

...Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis nostræ.
Amen.


Animus


1 - commento inviato a http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2012/05/09/da-dove-nasce-lodio-maschile-per-le-donne-di-luisa-muraro/
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: COSMOS1 - Maggio 19, 2012, 12:55:06 pm
prima di te c'è Rino:

Citazione
Rino DV - 18 maggio 2012

“Marina Terragni – 14 maggio 2012
Sì, condivido il pensiero di Muraro”.
.
Il male è maschile, proclamato finalmente apertis verbis.
Il cuore del femminismo.
Grazie Sig.ra Terragni.
Dio, …ops! Dea la benedica.
.
Rino DV
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 20, 2012, 16:26:16 pm
Corollario alla violenza del sesso maschile
La Muraro sostiene apertamente che il "sesso maschile" è violento per sua natura, in quanto, sembra di capire, sarebbe ontologicamente pervasivo (penetrante...via).


Animus    - 20 maggio 2012
Ha perso l’occasione di parlare dell’aborto come del fenomeno che evidenzia in maniera inequivocabile l’ontologia profondamente violenta della sessualità femminile.
L’omicidio/infanticidio.
Perché se la sessualità maschile finisce col coito, quella femminile….no.
Ahi ahi ahi…

http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2012/05/18/dellaborto-non-mi-importa-nulla/
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 21, 2012, 11:13:16 am
??
L'anno scorso eravamo sull'orlo del baratro; quest'anno abbiamo fatto un gran passo in avanti...
Ministro algerino per l'economia


...quando non sai dove andare, qualunque direzione va bene
(Alice nel paese delle meraviglie)


Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 31, 2012, 17:32:19 pm
Apokalypsis 1

Apocalisse, l'abbiamo già detto, significa disvelare (apokalypsis), dal greco apo (privativo, ovvero "senza") e kalypsis, nascondere, velare, quindi appunto, dis-velare, rivelare (ciò che era nascosto) ed anche .... "togliere ciò che copre".
In realtà, il significato principale di kalypto è proprio "coprire", non velare.

Ora, la cosa interessante, è vedere se uno dei significati di coprire  (cioè l'atto della copula, il maschio "copre" la femmina) è moderno, o valeva anche per l'antichità.

Coprire (cooperire  Lat.) è composto da co(m), indicante "il mezzo", e operire, ovvero chiudere.
Coprire significava anticamente dunque, "il mezzo con cui si chiude" (...il buco).

E arriviamo così ad un nuovo significato di apocalisse, di quel togliere ciò che "copre".

Animus


(http://1.bp.blogspot.com/_TrC81-WfmT8/SY3aiLWtUdI/AAAAAAAAAEs/AfginnhuM0A/s400/monta1.jpg)

(http://farm3.static.flickr.com/2319/2518554878_84ca9ac060.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Maggio 31, 2012, 18:17:23 pm
Apokalypsis 2

Oggi orecchiavo una conversazione..."interessante", tra due "dotti", il Dotto1, il nostalgico, quello del si stava meglio quando si stava peggio ed il Dotto2, il razionalista moderno.

Dotto 1: I mulini, antichi son rimasti tutti in piedi, i capannoni, moderni, son volà giù!
Una volta si costruivano cose restitenti, duravano una vita.

Dotto 2: Si va al risparmio, è un principio economico, per capirci, il brand che fa collant che non si smagliano, o i mobili non Ikea, che durano una vita appunto, è destinato a fallire!
E' tutto così, cose usa e getta o che durano quel che devono durare, per comprarne di nuovo e alimentare continuamente l'economia.


Sinceramente non saprei dire chi tra i due dotti ... sia più ignorante.
Se quello con la terza elementare, o quello con il master in economia.

Per fortuna, la filosofia unita alla religione->la psicologia, ci fornisce una spiegazione meno ....imbarazzante.

Viviamo il tempo dell'apocalisse, "la fine dei tempi".
Che senso avrebbe creare cose durature, se quello che manca è proprio.... il tempo?
Provateci voi a costruire "un legame duraturo"  su una nave che affonda, un'economia, come qualunque altro principio/sistema che privilegi la durata...

Una "sveltina" per vincere la paura della morte è il massimo che si può ipotizzare, ma chi penserebbe di fidanzarsi...e consumare dopo il matrimonio?

Mettere figli al mondo?
Una follia.


E' ovvio che più il "tempo" si riduce, più ci si avvicina al finale-fatale,  in un effetto simil-relativistico, più tutto "il mondo" si contrae: Cose fatte per durare poco, relazioni brevi, frenesia sociale, economia della speculazione, mercato dell'usa e getta, etc. etc, etc.

E' il risultato di una civiltà che è arrivata (quasi) alla fine.
Ovvero dire, alla frutta.

Animus



Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 05, 2012, 15:13:54 pm
Religione

Ci sono canzoni che posseggono la bellezza dell'estasi religiosa.
Forse oggi ai teologi non conviene più scrivere libri e orazioni che nessuno "accoglierà"
Forse, in termini di diffusione, paga molto di più scrivere.... canzoni.[1]


Mostrami i segni delle tue ferite che mi sembrano guarite già da un po'
Guardati, quest'attitudine ti rende meno fragile, ma poco credibile
Spingiti oltre quest'egemonico silenzio e spogliati di ogni tua banalità
L'amore che mi prometteva di baciarmi, abbracciarmi, idolatrarmi


1 - con: http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,159.msg51968.html#msg51968
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 09, 2012, 16:36:09 pm
Il funesto demiurgo
Si viene "con-cepiti" nella gioia, si nasce nel dolore.
Animus

Un giorno le donne incinte saranno lapidate, proscritto l'istinto materno, e acclamata la sterilità.
Cioran

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 14, 2012, 20:01:02 pm
Silenzio, parla l'odio

Rivela "un'indole odiosa", chi vive per reclamare risarcimenti per il danno subito...da altri.
Ricorda quelle due mammesantissime che cercando "gratificazione" per l'uccisione di un parente, agiscono  ...per sterminare il resto della famiglia.

Animus


(http://4.bp.blogspot.com/_HV3Z9B5YfVk/Sd3fzPEoPpI/AAAAAAAAAAs/c6gXx-j_mk0/S760/noi.jpg)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 15, 2012, 11:53:07 am
L'ultimo uomo e il rifiuto di pro-creare[1]

Colui che avendo consumato i propri appetiti, si avvicina ad una forma limite di distacco, non vuole più perpetuare se stesso; detesta sopravvivere in un altro, al quale d'altronde non avrebbe più niente da trasmettere; la specie lo sgomenta: è un mostro – e i mostri non generano più.

L'"amore" continua ad affascinarlo: un'aberrazione in mezzo ai suoi pensieri.
Egli vi cerca un pretesto per ritornare alla condizione comune, ma il figlio gli sembra in concepibile, come la famiglia, come l'eredità, come le leggi della natura.

Senza professione né discendenza, egli attua – ultima ipostasi – il proprio compimento.

Cioran '49


1 - titolo originale, "Il rifiuto di procreare"
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 16, 2012, 13:42:48 pm
L'ultimo uomo e il rifiuto di pro-creare[1]

Parlerò loro della cosa più spregevole di tutte: che è l'ultimo uomo.
(...)
E' tempo che l'uomo pianti il seme della sua più alta speranza.
A ciò il suo terreno è ancora abbastanza ricco. Ma esso diverrà un giorno povero e debole e nessun albero di alto fusto vi crescerà più.
(...)
Io vi dico che bisogna avere ancora in se stessi il caos, per poter generare una stella danzante.
(...)
Ma guai! Viene il tempo in cui l'uomo non avrà più stelle da generare.
Guai! Viene il tempo dell'uomo giunto all'estremo limite della sua spregevolezza, che non saprà più neanche disprezzarsi.
Ecco! Io vi mostro l'ultimo uomo.
Che cosa è amore? Che cosa è creazione? (...) Così chiedé l'ultimo uomo e ammicca.

La terra allora sarà divenuta piccola, e su di lei andrà saltellando l'ultimo uomo, che renderà tutto piccino. La sua schiatta è indistruttibile come la pulce di terra; l'ultimo uomo è quello che vive più a lungo di tutti.

Si ama ancora il prossimo e ci si strofina a lui: perché c'è bisogno di calore.
(...)
Ogni tanto un po' di veleno: esso fa sognare gradevolmente. E alla fine molto veleno, per gradevolmente morire.
(...)
Abbiamo inventato la felicità, dicono gli ultimi uomini e ammiccano.

Nietzsche 1883

1 - Versione Nicciana
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 16, 2012, 13:45:53 pm
Lo so, son cose che avevo già scritto.
Le ripeto, così non ve le dimenticate. :P


Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Salar de Uyuni - Giugno 23, 2012, 15:52:42 pm
Fabio Fazio ha un che di burattinesco, come se fosse Pinocchio che è diventato un bambino in carne ed ossa, che è cresciuto per diventare un adulto in carne ed ossa, che è morto per diventare un ectoplasma, che è tornato per diventare Fabio Fazio. Capofila dei Colonnelli della sinistra, questa buffa creatura politica, Fazio se ne sta lì e continua ad oltranza a menarla con Berlusconi, con la Lega, come se vivesse in una dimensione parallela dove il tempo si è fermato all’ottobre 2011. Solo che lo fa invitando esponenti dell’intellighenzia più alienata e misconosciuta, gente che non ha mai visto la Metro B ma ha la verità in pugno, gente che si riferisce all’umanità come alla “comunità terrestre” (giuro), ed ha impostato tutto in modo molto intellettuale: portate una parola. O una serie di parole. Allora la gente va lì e inizia a dire: apericena, culo, trota, recessione, pace.

Svartjugend su Fabio Fazio
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Salar de Uyuni - Giugno 23, 2012, 15:54:12 pm
Luciana è lapidaria: le tette sono meglio delle palle.
 Ancheggia tra il pubblico d’eccezione (Fassino) ed inizia a scodellare una serie di luoghi comuni misti a turpitudini e volgarità di ogni genere, comincia a tirare fuori paia di slip spiegando ad una platea allibita come entrano nel culo, si porta dietro un’atlante di anatomia umana per esser sicura di non tralasciare nessun dettaglio biologico, e poi attacca un pippone lacrimevole sul femminicidio (sic), sulla violenza domestica, sugli uomini che menano le donne.
 Beh, se le tizie sono come te li capisco. Fermo restando che la parità dei sessi va di pari passo con la parità dei destri, ci sta che se a uno gli fai una piazzata di Sex and the City meneghino quello decide che è venuto il momento di abbandonare la filosofia del non lasciare segni in faccia.

Svartjugend su Luciana Litizzetto
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Ethans - Giugno 23, 2012, 22:40:50 pm
Il fanatismo è un dubbio ipercompensato.

C. G. Jung
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: maveryx - Giugno 25, 2012, 12:22:01 pm
"Il sentimento dell'amore presuppone il sentimento della proprietà"
  Nietzsche
O al limite il sentimento dell'uso, aggiungerei io.

Secondo me la migliore analisi del significato della religione cristiana.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 25, 2012, 13:41:02 pm
Visto che mi istigate... :P

Le madri [1]
Gli animali la pensano diversamente...non c'è in loro amore paterno...
Le femmine trovano  nella prole un appagamento alla loro brama di dominio, una proprietà, un lavoro, qualcosa che è del tutto comprensibile per loro e con cui possono chiacchierare: tutte queste cose insieme costituiscono l'istinto materno - paragonabile all'amore dell'artista per la sua opera.[2]
La gravidanza ha reso le femmine più miti, più caute, più timorose, più contente di soggiacere.
Allo stesso modo, la gravidanza dello spirito[3] genera il carattere contemplativo che è affine a quello femminile: Essi, sono le madri maschili.
Tra le bestie infatti, è quello maschile ad essere il bel sesso....

F. Nietzsche.

1 - Il titolo avrebbe potuto essere benissimo, "i padri" o "le madri maschili".
     Qui Nietzsche usa una sottile analogia, il padre come scimmiottamento della madre, e dunque causa dell'imbruttimento del maschio nella specie umana.
2 - Si chiama infatti, paternità.
3- Allusione forse anche alla paternità biologica, al riconoscersi come padre?
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 25, 2012, 16:38:31 pm
Credevamo fosse amore ... era vendetta

L'ossessione del dopo li tortura; mentre l'arte del vivere - appannaggio di epoche non profetiche consiste nell'esperienza integrale del presente.
Niente di goethiano in loro: l'istante, anche il più bello, non cercheranno minimamente di fermarlo.
I loro profeti che incessantemente invocano le folgori di Dio, che vogliono vedere annientate le città del nemico, questi profeti hanno davvero solo parole di cenere.

E' alle loro follie che san Giovanni ha dovuto ispirarsi per scrivere il libro più mirabilmente oscuro dell'antichità.

Frutto di una mitologia di schiavi, l'Apocalisse rappresenta il regolamento di conti meglio camuffato che si possa concepire.

Tutto nell'Apocalisse è vendetta  .....

E. Cioran

Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: maveryx - Giugno 25, 2012, 21:48:37 pm
Tutto nell'Apocalisse è vendetta.......

Anche nei vangeli non c'è male per niente se pensiamo che il concetto base si esprime nell'idea che per salvare i peccatori, quindi i colpevoli, bisogna sacrificare un innocente.
Questo è "l'amore" su cui si regge il mondo secondo loro e purtroppo è spesso vero.

A volte i fedeli ammettono che si la Chiesa agisce male ma solo perchè ha tradito il messaggio cristiano. No cari, la Chiesa agisce così perchè è l'unica che l'ha capito benissimo.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 26, 2012, 12:16:57 pm
L’uguaglianza mi risulta inconcepibile

Sono nato in occidente per sbaglio, un incidente di percorso, figlio del Panta Rei,del  non si può attraversare “uno stesso” fiume per due volte, avrei dovuto essere orientale.

L’uguaglianza mi risulta inconcepibile

Sbaglierebbe alla grande chi conoscendo il mio impegno contro le dottrine egualitarie, il cristianismo e tutta la sua progenie "immanente" -quello che era A(v)venire, ora lo vogliamo qui e subito - marxismo/socialismo/femminismo/omosessualismo, pensasse alle divagazioni logico-filosofiche  come allo strumento ideologico per sostenere le battaglie sociali.

E’ vero il contrario.
Delle lotte sociali mi interessa meno che del segno uguale.
E' quello che mi infastidisce veramente.
A=B,  A=A persino.

Certo, voi occidentali, figli di  Parmenide e di tutti gli omo-sessuali a seguire che hanno fatto scuola - Socrate, Platone,  fino a Gesù - non potete capirlo,  sembra qualcosa più grande di voi, scimmie da circo ammaestrate a scavarsi la fossa da sole - "Dateci una pala, vogliamo lavorare. Un lavoro qualsiasi..." - non ci fate neanche caso.
Ma cosa starà blaterando? E' impazzito.

L’uguaglianza è “la morgue del tempo”, così, i vostri profeti-filosofi pensarono di fermarlo, di strappare il segreto dell’immortalità, di bere alla fonte della vita, e anche se non lo sapete, pure se non ci credete - l’essere scimmie comporta evidenti limiti - l’agnello sacrificale … siete proprio voi.


Ripeto per i più duri,  l’uguaglianza mi risulta “inconcepibile”.

Io, sono il maschio.
Io, sono la differenza.

Animus
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: maveryx - Giugno 26, 2012, 15:26:24 pm
La società attuale vive al di sopra delle proprie possibilità, dicono gli esperti.
Abbiamo milioni di pensionati che usufruiscono di pensioni per le quali hanno versato solo una parte, chi pagherà l'altra, magari chi lavora adesso che paga a questi signori anche le cure gratutite che fornisce loro il sistema sanitario nazionale publico.
Abbiamo un debito publico enorme che in sintesi consiste in cambiali da pagare per servizi erogati in passato, servizi che quindi non ci si poteva permettere.
Chi vive al di sopra e chi al di sotto delle proprie possibilità.
La generazione successiva sacrificata per il benessere della generazione precedente.
La perfetta società cristiana.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 26, 2012, 15:32:52 pm
maveryx, tu sei nuovo  e non lo sai.
Questo è un topic "eccezionale" nel senso che sono ammessi solo aforismi (anche lunghetti, non necessariamente lapidari) mentre i commenti ... no.

Quindi, niente di personale, è il regolamento del topic, i tuoi commenti, come quelli di altri, tempo una sett. , 10 gg, verranno cancellati.

Se  invece scrivi un afo, rimane.

Ciao
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 27, 2012, 12:30:11 pm
Avete la testa bacata

Io non sono certo un femminista, eppure, vedere questi musulmani che sono portatori di una cultura patriarcale tanto becera e deplorevole che al contronto quella nostrana era già ultra-femminilizzata.
Ecco, io semplicemente non capisco come chi deplora l'uno - il "padre padrone" italiota -, possa poi accettare l'altro - il patriarca despota musulmano- , solo perché rientra in cliché di sx, come il profugo, l'emigrante, etc, etc.

Signori, sentite me, voi non c'avete tutte le rotelle al posto giusto.
Voi ...avete la testa bacata.

Animus
 
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: maveryx - Giugno 27, 2012, 14:56:38 pm
E' curioso e terribile allo stesso tempo osservare come  dio ed il diavolo usano mezzi differenti ma vogliono entrambi la stessa cosa: la tua anima.
Sarà forse per questo che "non puoi servire contemporaneamente dio e "mammona".
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: maveryx - Giugno 27, 2012, 14:58:30 pm
Una società che mette al centro la donna, la madre, la femmina, non può fare che una fine.
Andarsene a puttane.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: maveryx - Giugno 29, 2012, 11:17:27 am
Grande è il disprezzo perché grande è l’odio, certo, negato e ridenominato amore.     R.D.V.

Che cos'è cattivo? - Tutto ciò che ha origine dalla debolezza.   Nietsche

La forza delle femmine sta nel fatto che la loro inferiorità è talmente chiara e palese, direi naturale, che gli uomini non ritengono di doverla richiamare alla mente; gli uomini  ritengono che da loro non possano giungere dei pericoli e perciò sono regolarmente fregati..........
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Giugno 30, 2012, 14:31:00 pm
alle donne come ai preti, etc.

Già messo. :)
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Lucia - Luglio 04, 2012, 10:33:42 am
“Da dove vengono le più alte montagne?
 così ho chiesto un giorno.
Ed ho appreso che vengono dal mare”( Il viandante)

"avviene per l'uomo ciò che avviene per l'albero.
Quanto più egli tende verso l'alto e il chiarore,
tanto più forti le sue radici si protendono verso terra, in basso,
nelle tenebre,
in profondità
-nel male" 
(Dell'albero sulla montagna)

Nietzsche:Cosi parlò Zarathustra. 
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: maveryx - Luglio 20, 2012, 14:17:03 pm
I briganti ti chiedono la borsa o la vita; le donne le vogliono tutt'e due.

Samuel Butler
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: maveryx - Luglio 20, 2012, 14:19:02 pm
Questo è naturale istinto nelle donne, sprezzar chi le ama, e amar chi le odia.

Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia, 1605/15
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: maveryx - Luglio 20, 2012, 14:33:25 pm
Molte donne si considerano piu intelligenti degli uomini
allo stesso modo dei delinquenti  che si considerano piu intelligenti degli onesti,
perche si sono levate di dosso questo peso di avere dei principi,
ma se non hai dei principi non puoi fidarti nemmeno di te,
non puoi fare piu affidamento su di te e quindi puoi solo vivere sfruttando gli altri.
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Animus - Luglio 23, 2012, 16:01:40 pm
A buon intenditor..

"Me beato, a cui è stato dato di conoscere la molteplicità e diversità degli dei.
Guai a voi, che sostituite questa irriducibile molteplicità con l’unico Dio.
Così facendo provocate il tormento causato dall’incomprensione, e mutilate la creatura, la cui natura e il suo scopo è la distinzione.

Come potete essere fedeli alla vostra natura se cercate di mutare i molti in uno?
Ciò che voi fate degli dei è fatto a voi.
Diventate tutti uguali e perciò la vostra natura ... è mutilata."


Jung - Septem Sermones ad Mortuos
Titolo: Re: Aphorismen
Inserito da: Lucia - Luglio 23, 2012, 16:26:29 pm
“Proprio questa è la Divinità, che esistono gli Dei, ma non un
Dio!
” (Nietzsche-Delle antiche e nuove tavole in Cosi parlò Zarathustra)

Titolo: Re:Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 02, 2012, 18:33:27 pm
A la primera persona
"A la primera persona que me ayude a caminar pienso entregarle mi tiempo pienso entregarle  hasta el mar"[1]

alejandro sanz

(http://bambini.guidone.it/wp-content/uploads/2010/08/PRIMI-PASSI-A-QUATTRO-MANI-E-QUATTRO-GAMBE-926-a18070496.jpg)


1 -
Titolo: Re:Aphorismen
Inserito da: Lucia - Agosto 12, 2012, 18:51:23 pm
"Da qualche parte, su un mucchio di sabbia, un bambino costruisce castelli.
Ogni volta che fa un castello nuovo, lo guarda per un istante, tutto fiero, e poi
lo distrugge, gettandogli sopra un secchiello pieno d'acqua.
Allo stesso modo, il tempo ha usato la terra per fare i suoi esperimenti(...).
Sulla Terra, la vita ribolle come nel crogiolo delle streghe. E anche noi siamo stati plasmati con lo stesso materiale friabile dei nostri avi. Qui il vento del tempo soffia attraverso di noi, ci solleva, diventa parte di noi per poi farci ricadere con un tonfo.
Un mago ci fa spuntare dalla sua manica e ci fa sparire nel suo cappello".

L'enigma del solitario, Jostein Gaarder
Titolo: Re:Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 19, 2012, 19:18:51 pm
Il corpo in Occidente- Umberto Galimberti

Titolo: Re:Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 24, 2012, 19:53:36 pm
Riflessioni d'agosto

Guardo una donna camminare.
La sua posizione eretta, è, quantomeno sospetta.
Che cosa evincerebbe nella femmina tale postura  se non ... un mancanza?

Colpa dei geni, avrebbero dovuto trasmetterla solo lungo la linea maschile, invece la mutazione non discrimina per sesso, e una foglia di fico non basta a coprire il difetto....

Quella donna mi ricorda le riflessioni della Greer, su "l'eunuco femmina"  che pur senza riconoscerne le cause antropomorfe, ne evince lo status sociale, di una donna che ha perso la sua identità e la sua sessualità.
La donna moderna, è ,un eunuco femmina appunto.

Avete mai notato la relazione che intercorre tra "veleno" femminista ed estroversione del pube femminile? 
No?
Fidatevi di uno che sa osservare....

E' lì che la donna evince maggiormente la sua carenza, la sua ...mancanza.

Utero significa dietro (dal greco Ysteros=posteriore) ma quando la vulva avanza, iniziano i problemi.
Mentali soprattutto.

E come sostituire la mancanza?
Con una fallo artificiale, o come la Solanas, con un pugnale?[1]

Donne, dare retta a me, prendete lezioni per camminare carponi.
Sarete più felici, perché se il sommo poeta ricordava agli uomini che "fatti non fummo per viver come bruti", a me duole ricordarvi che "fatte non foste per viver'e'rette".

La posizione eretta, la verticalità, lo capite anche voi, semplicemente ... non vi si addice.



Animus

(http://www.drbookspan.com/images/LordosisStandGirls.jpg)

1 - http://libreriarizzoli.corriere.it/is-bin/intershop.static/WFS/RCS-RCS_PhysicalShops-Site/RCS/it_IT/LibreriaRizzoli/big/978/8/8/9/9788895249148g.jpg
Titolo: Re:Aphorismen
Inserito da: Ethans - Agosto 25, 2012, 01:08:01 am
Citazione da: Animus
A buon intenditor..

"Me beato, a cui è stato dato di conoscere la molteplicità e diversità degli dei.
Guai a voi, che sostituite questa irriducibile molteplicità con l’unico Dio.
Così facendo provocate il tormento causato dall’incomprensione, e mutilate la creatura, la cui natura e il suo scopo è la distinzione.

Come potete essere fedeli alla vostra natura se cercate di mutare i molti in uno?
Ciò che voi fate degli dei è fatto a voi.
Diventate tutti uguali e perciò la vostra natura ... è mutilata."


Jung - Septem Sermones ad Mortuos

Initia relativismum
(Prodromi del relativismo)

:D
Titolo: Re:Aphorismen
Inserito da: Massimo - Agosto 25, 2012, 11:42:11 am
La donna non avrebbe l'arte di abbellirsi, se non avesse l'istinto del ruolo secondario.

Friederich Nietzsche
Titolo: Re:Aphorismen
Inserito da: Animus - Agosto 28, 2012, 03:41:38 am
Varie


- L'illusione di valere
L'illusione di valere, è un vizio che gli uomini acquisiscono da bimbi, e quasi sempre, abbandonano solo da morti.

- Avere ed Essere
Dimmi che morale hai, e ti dirò chi sei.

- Carne contro denaro
Il denaro è il pegno, culturale, che il maschio versa alla femmina per compensare la sua naturale carenza materiale.
In altre parole, egli ha creato ciò che la natura gli ha negato.
 
-Controparte sessuale
Si crede, radicato in tutte le culture, che la controparte sessuale di una femmina, sia un maschio.
E perché no....i maschi tutti?

Animus
Titolo: Re:Aphorismen
Inserito da: Animus - Settembre 02, 2012, 09:18:08 am
Nella speranza d'aver prestato un servizio utile, se non per tutti,almeno per qualcuno, il topic  Aphoris men si conclude qui.

Il corso successivo passa a "Diario del capitano".