Forum sulla Questione Maschile
Dialoghi => Natura maschile e natura femminile => Topic aperto da: Vicus - Agosto 03, 2018, 16:19:48 pm
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E' così: queste mentecatte son letteralmente ossessionate dai cani (ma anche dai gatti), ai quali attribuiscono qualità superiori a quelle degli umani.
Molte di loro non han problemi a sacrificarsi per il cane che caca,* sporca, abbaia e rompe i coglioni ai vicini; ma guai a chiedergli di fare qualcosa per un uomo, perché puoi pure star sicuro che queste cerebrolese te lo rinfacceranno "da qui all'eternità".
Ed infatti le suddette preferiscono soventemente la compagnia di un cane a quella di un uomo.
Qui la spiegazione è forse semplice: la donna odierna predilige unicamente zerbini, e l'animale domestico è lo zerbino per antonomasia. E' l'unico genere di rapporto che riescono a concepire e in fondo anche i mascalzoni dai modi animaleschi che le attirano tanto rientrano nella categoria, perché li vedono come dei non integrati verso i quali hanno un atteggiamento condiscendente.
Diverse volte mi sono visto rifiutare da donne con cui ci avevo stolidamente provato in favore di zerbini, completi idioti con la testa infossata nelle spalle ed estremamente dozzinali. E' l'ideale di oggi, che farci.
Meglio baciare in bocca un cane (visto con i miei occhi)...
Anch'io diverse volte. Un'altra dormiva col gatto sul cuscino.
e/o portarlo a spasso con la carrozzina
Foto pubblicata qui come sai.
Forse a renderle frigide con i bianchi (salvo forse quelli di valore sociale 100 volte superiore al loro, ma sono solo loro fantasie) sono i loro complessi nei confronti degli uomini che sono incapaci di rispettare.
Ergo, si rivolgono a macchiette (il negretto, il gigolò peruviano, il tossico ecc.), personaggi inconsistenti e in stato di subordinazione economica che non turbano il loro traballante atteggiamento di superiorità.
Il sociologo antifemminista A. Soral dice che il rapporto delle donne con i negri è "classista", ossia non molto lontano da quello che hanno con l'animale domestico.
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Vicus, ma queste parole di chi sono ?
Diverse volte mi sono visto rifiutare da donne con cui ci avevo stolidamente provato in favore di zerbini, completi idioti con la testa infossata nelle spalle ed estremamente dozzinali. E' l'ideale di oggi, che farci.
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Mie, è successo davvero.
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Le donne amano tutto ciò che possono portare al guinzaglio...
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Le donne amano tutto ciò che possono portare al guinzaglio...
Cause everybody knows
She's a femme fatale
The things she likes to please...
O preferite "I Wanna Be Your Dog" degli Stooges?
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Vicus
Mie, è successo davvero
Tanto per restare in tema...
Parole scritte altrove da una mia conoscenza virtuale.
Dove eravamo rimasti... Ah sì, i lati positivi dell'esser tornati single a 33 anni:
1) libertà di gestione del proprio tempo e dei propri spazi... Tradotto: poter fare quello che si vuole nei tempi e nei luoghi desiderati... 😁 Ed è già un ottimo punto di partenza...
2) poter ambire ad un aitante ventenne, preferibilmente orfano onde evitare dissidi famigliari...❤
3) poter prendere un cane di taglia grande da tenere in casa 🙃
4) rimettersi seriamente a dieta... (non vale in campagna elettorale),
5) potersi dedicare alla politica e al proprio hobby preferito a tempo pieno 😁
Poi...
I lati negativi dell'esser tornati single a 33 anni...
1) fase depressiva con conseguente bipolarismo 😂
2) la presa di coscienza che per i ventenni ormai sei troppo vecchia, e comunque trovarne uno orfano equivale ad un 6 al superenalotto... Culo per culo, inutile dire quale delle due opzioni preferirei...🤣
3) lotta contro la propria diffidenza totale nei confronti degli uomini che improvvisamente si spacciano per single, vedovi etc... Etc... 😒
4) fare del proprio hobby e della politica, la propria ragione di vita...(che poi alla fine tanto negativo non è...)...
5) .... Credo che possa bastare.... 😂 Seguirà a breve il post serio della giornata 😂
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Non è finita qui.
Risposta di un'amica della mia conoscenza virtuale.
Ma no essere single è una filosofia di vita, una scelta appagante.
Quoto tantissimo il cane e standing ovation per il solo orfani.
Ti aggiungo dei piccoli vantaggi che hai tralasciato:
- non dover cercare di sembrare migliore di quello che sei,
- hai sempre ragione e non ti devi rompere a dover confutare le sgradite opinioni altrui,
-rapporto piu intenso e totalizzante in tutte le esperienze,che se vissute in due ,comporterebbero necessariamente un dimezzamento della loro intensità.
-conoscere piu caratteri umani,che ti perderesti se fossi ancorata solo a uno.
-aumento del tempo percause sociali e volontariato,oltre alla politica
-godersi a pieno la compagnia di se stessi e se hai un ego ingombrante ti assicuro che in due si sentirebbe troppo affollato.
Tra l'altro queste donnicciole moderne mi fanno sempre "sorridere", perché essendo totalmente "colonizzate" anche a livello linguistico, scrivono regolarmente "single" anziché nubili.
E vabbè...
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fase depressiva con conseguente bipolarismo 😂
2) la presa di coscienza che per i ventenni ormai sei troppo vecchia
Non ha ancora visto niente. A 40 anni, dopo decenni sprecati in avventure oltre i limiti del meretricio,* non le guarda più neppure il portiere di notte e vanno nel pallone.
* Con un'"auto usata", anche l'uomo più attento rischia inattese sorprese.
lotta contro la propria diffidenza totale nei confronti degli uomini che improvvisamente si spacciano per single, vedovi
Gli uomini sono meno scemi di quanto immaginano e capiscono benissimo che non c'è da prendere sul serio queste galline, anzi a dar le perle ai porci si rimane sbranati.
aumento del tempo percause sociali e volontariato,
E' un tipico pallino femminile, l'inutile volontariato in ONG d'ispirazione sorosiana, che soddisfi la loro sete di conformismo idiota e le faccia sentire in pace con la coscienza (zoccole sì, ma "impegnate"). E' una delle cose che sopporto meno in una donna (di oggi): la testa completamente vuota e la conversazione a base di parole attualmente prive di ogni reale significato e divenute antimaschili come accoglienza, tolleranza, apertura, multinonsoche.
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Non ha ancora visto niente. A 40 anni, dopo decenni sprecati in avventure oltre i limiti del meretricio,* non le guarda più neppure il portiere di notte e vanno nel pallone.
Quello che non riescono ad accettare è la perdita repentina del potere che avevano, perché si rifiutano di credere che questo fosse dato ESCLUSIVAMENTE dalla contemporaneità di due fattori: il fatto di essere donne e il fatto di essere GIOVANI.
Diventano patetiche, se sei un loro coetaneo single cominci a trovartele dappertutto come il prezzemolo, che se ne stanno lì a lanciare il sasso nella speranza che tu gratifichi il loro ego raccogliendolo (ovviamente gli interessa solo quello, di te non gliene frega un cazzo).
Quando, poi, cominciano a vedere una, due, tre volte che questo non accade, a quel punto somatizzano e cominciano ad ingrassare fino ad assumere una forma simile a quella dell'omino Michelin, mentre cominciano a ripetersi tra loro come un mantra che da sole si sta meglio, nel tentativo di autoconvincersi (tentativo che ovviamente fallisce non appena adocchiano qualcuno che considerano "papabile", perché a qual punto si scannano tra loro nel tentativo di accaparrarselo).
La verità, ovvero che, dopo i 40, gli unici a star meglio da soli sono gli uomini, per loro è troppo dura da accettare.
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se ne stanno lì a lanciare il sasso nella speranza che tu gratifichi il loro ego raccogliendolo (ovviamente gli interessa solo quello, di te non gliene frega un cazzo).
Hai detto tutto.
Come dico spesso, non si può fare la zoccola per più di vent'anni e poi reinventarsi brava donna da un giorno all'altro. Oggi l'unico motore delle femmine è la vanità, unita al più cieco conformismo e il bello è che si credono tutte eccezionali, intelligentissime e piene delle più rare virtù.
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non si può fare la zoccola per più di vent'anni e poi reinventarsi brava donna da un giorno all'altro
Non si può, ma ci provano tutte.
Non è solo una questione di vanità, il potere che hanno da giovani dà loro anche e soprattutto molti vantaggi di tipo pratico e materiale, e rinunciarci è, per loro, estremamente doloroso.
Noi a cavarcela per conto nostro siamo abituati fin da piccoli, perché tolti parenti stretti e amicizie di lunga data, abbiamo il resto del mondo contro che vuole affossarci e spolparci, e nessuno ci regala nulla.
Loro, nella maggior parte dei casi, fino a 40 anni vivono nella bambagia, osannate e adulate da tutti, ogni volta che hanno un problema hanno la fila di individui fuori dalla porta che non aspetta altro che di toglier loro le castagne dal fuoco.
A quell'età, per quelle meno avvedute di loro, quelle che non hanno avuto l' accortezza di "Trasì e sicco e vutarse ‘e chiatto" comincia la salita, per noi la discesa, visto che la maggior parte di noi, passati gli anta, le fette di salumi sugli occhi comincia a non averle più e si rende conto che una relazione con loro, come dicono nel mondo anglosassone, "totally fails a cost/benefit analisys".
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Dipendesse da me, i proverbi partenopei li farei insegnare nelle scuole :)
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abbiamo il resto del mondo contro che vuole affossarci e spolparci
Anche qui hai detto tutto.
Trasì e sicco e vutarse ‘e chiatto
Recentemente una giornalista ha detto che oggi, per una "sistemarsi" equivale a vincere un concorso, ma sarebbe meglio dire una lotteria (a vita), che ci sia un uomo di mezzo, temporaneamente si capisce, per loro è del tutto secondario.
Persino i figli li considerano oggetti di loro esclusiva proprietà, li sopprimono prima e dopo la nascita, e quando li lasciano in vita li alienano dal padre e se osano manifestare una personalità umana ed umane esigenze li maltrattano, non essendo per loro concepibili rapporti e comportamenti che vadano al di là dell'animale domestico o dell'oggetto decorativo.
Dipendesse da me, i proverbi partenopei li farei insegnare nelle scuole :)
E infatti a Napoli la situazione è meno tragica che altrove, è una città ancora composta da umani.
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Noi a cavarcela per conto nostro siamo abituati fin da piccoli, perché tolti parenti stretti e amicizie di lunga data, abbiamo il resto del mondo contro che vuole affossarci e spolparci, e nessuno ci regala nulla.
Verissimo, quoto al 100%.
... la maggior parte di noi, passati gli anta, le fette di salumi sugli occhi comincia a non averle più e si rende conto che una relazione con loro, come dicono nel mondo anglosassone, "totally fails a cost/benefit analisys".
E pure questa e' una grande verita'. Anche perche' dopo gli anta, finalmente, il livello di testosterone si attesta a livelli piu' ragionevoli, lasciando la mente libera di fare valutazioni lucide senza l'assillo di dover trovare sesso a qualunque costo.
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E pure questa e' una grande verita'. Anche perche' dopo gli anta, finalmente, il livello di testosterone si attesta a livelli piu' ragionevoli, lasciando la mente libera di fare valutazioni lucide senza l'assillo di dover trovare sesso a qualunque costo.
Non è solo quello, sono soprattutto le esperienze pregresse (proprie e non).
Abramo Lincoln disse:
"Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre"
E non vale solo per i governi :)
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E poi c'è la progressiva, con l'avanzare degli anni, "smitizzazione" della figura femminile.
Ci si rende conto che il fumo è molto di più dell'arrosto, e che costoro, per un uomo, rappresentano, a conti fatti, nulla più che un pessimo investimento.
E qui c'è la colpa dei media e del sistema educativo, che a noi, fin da piccoli, trasmettono un'immagine dell'altro sesso totalmente fuorviante e slegata da quella che poi è la realtà.
La rete da questo punto di vista è un'ancora di salvezza.
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Hanno il coraggio di presentartele come "empatiche", quando, nella realtà, al netto del sottoinsieme rappresentato dalla parte maschile della propria prole, il loro livello di empatia nei confronti di qualsiasi altro appartenente al genere maschile non è manco zero, è sotto.
Per loro un uomo è una sorta di elettrodomestico antropomorfo, da accendere ed utilizzare alla bisogna per qualsiasi esigenza propria e da spegnere una volta fatto il suo compito.
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Per loro un uomo è una sorta di elettrodomestico antropomorfo
:w00t: Non resta che dividere il topic con questo nuovo titolo!
Io le ho sempre trovate false, a cominciare dalla prima, intente solo a vendere lo spettacolo, quindi alla lunga snervanti. Una persino ammise di essere "pallosa" perché fisico a parte la sua compagnia era avvilente. Quelle che si sposano finiscono tutte per trovarsi un mona perché è quella la loro idea di coppia.
Essendo tutte (ma proprio tutte!) così, presuntuose e sempre in parte, come dicono i teatranti, mi era venuto il dubbio di essere troppo esigente; ma le rarissime perle rare conosciute (ovviamente già sposate giovanissime) mi hanno fatto capire che avevo visto giusto.
C'è poco da fare, con una tale immaturità ed egocentrismo non sono capaci di costruire un rapporto al di là di quello padrona-animale domestico, eventualmente umano quando quest'ultimo trova il ruolo congeniale.
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Quelle che si sposano finiscono tutte per trovarsi un mona
E te credo.
Oggi, se uno NON lo è, voglio proprio vedere se si sposa :)
C'è un mio amico che, a distanza di tanti anni, ancora mi ringrazia, per averlo dissuaso dal farlo :)
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Pardon, non avevo visto che il topic era già stato spostato :)
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Oggi, se uno NON lo è, voglio proprio vedere se si sposa :)
E' una legge scolpita nella pietra:
https://homodus.wordpress.com/2015/12/12/decadenza-sociale/
laddove la stupidità dilaga, essere intelligenti significa essere il nemico, lo straniero, l’asociale, venire esclusi è ovvio, sia che lo facciano loro o che lo facciate voi, il meccanismo dell’ingegneria sociale che ha fatto il lavaggio del cervello alle società capitaliste funziona così bene che esclude automaticamente i pochi soggetti intelligenti ancora in giro, non troverete una donna abbastanza intelligente e che non sia nazifemminista che sia brava in casa e che non voglia ridurvi sul lastrico, fatevene una ragione! e per questo motivo non vi sposerete, in un caso o nell’altro (sottomettersi ad uno scaldabagno nazifemminista) non accetterete questa situazione, il vostro seme non passerà nel futuro.. vittoria del regime sociale capitalista nazifemminista! un novello metodo nazista della cernita della nuova razza ariana del futuro! o stupidi o morire senza figli!
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Morire senza figli io non la vedo affatto male, almeno dal punto di vista economico :)
E poi i figli da che mondo è mondo son le donne a volerli, mica gli uomini.
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Beh, anche invecchiare in un mondo di zoccole, musulmani e zerbini, in cui chi ha sane opinioni è trattato (quando va bene) come un alieno non è proprio il massimo!
Dover dire idiozie (salvo rare eccezioni) per frequentare il prossimo è una violenza quotidiana e se accendi la TV o leggi un giornale qualunque (cito Ezra Pound) "blaterano oratori, scorreggiano predicatori".
Una volta gli anziani erano circondati dal rispetto e dagli affetti familiari, oggi frequentano gruppi per gente isolata (ce n'è tantissima a una certa età, sulle panchine o chiusa in casa) oppure (come un mio ex allievo) si accompagna a negre con cui c'è ben poco dialogo.
Del resto con donne del genere e conseguenti rapporti vuoti i figli vengono su malissimo, pieni di problemi già in tenera età, a scuola bullismo a parte sono un disastro, sviluppano sindromi di ogni tipo e a 18 anni (se ci arrivano) invece di affacciarsi alla vita adulta sono già dei relitti.
Di recente ho conosciuto una famiglia ed è stato uno shock, sposati da pochi anni e già erano impantanati in cattiverie e ricatti quotidiani (padre di lei), venendo persino alle mani mi ha detto lui, e come ovvia conseguenza la figlia maggiore (neanche tre anni) aveva avuto una specie di crisi epilettica con bava alla bocca (ma epilessia non era, pare non avesse causa organica), l'altra passava il tempo seduta per terra a guardare il pavimento. Tale è la realtà dietro la facciata in moltissimi casi, anche se nessuno ne parla, quindi a conti fatti meglio la musulmana a ore (se proprio ce n'è bisogno) che ti racconta le leggende africane.
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Beh, anche invecchiare in un mondo di zoccole, musulmani e zerbini, in cui chi ha sane opinioni è trattato (quando va bene) come un alieno non è proprio il massimo!
Non è che il genere maschile, nella sua interezza intendo, non abbia la sua parte di colpa.
Io vivo in una città di circa 40.000 abitanti, dei quali, in 43 anni, ne ho conosciuti almeno un decimo.
Tra TUTTI quelli che ho conosciuto personalmente (uomini e donne), quelli che NON sono teste di cazzo conclamate e irrecuperabili, non sono più di 4 o 5.
Uno su mille.
Abbiamo quello che ci meritiamo, tutto qui.
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VA detto che le donne più furbe (non necessariamente coincide con più cattive) stanno fiutando quesa finta scemenza degli uomini (come dice Vicus gli uomini sono meno stupidi di quel che si pensa e stanno già tirando i remi in barca e facendo capire che certe donne valgono come il due di coppe quando comanda denari) e stanno cercando di rimediare .
Non che questo risolva il problema* ma lo segnalo per onestà .
*La soluzione del problema relativo al topic è molto più semplice di quel che si pensi, basta che si ritorni a parlare di etica e di discutere relativamente ai "gusti estetici", cosa che già la pagina MRA Italia di Icarus sta già facendo .
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Non è che il genere maschile, nella sua interezza intendo, non abbia la sua parte di colpa.
Io vivo in una città di circa 40.000 abitanti, dei quali, in 43 anni, ne ho conosciuti almeno un decimo.
Tra TUTTI quelli che ho conosciuto personalmente (uomini e donne), quelli che NON sono teste di cazzo conclamate e irrecuperabili, non sono più di 4 o 5.
Uno su mille.
Abbiamo quello che ci meritiamo, tutto qui.
Non è che siamo pochi quelli "risvegliati" . Potenzialmente ne siamo molti di più di quello che si pensi. Il problema è che c'è una categoria di uomini (gli alpha) che fa la pacchia alla faccia nostra . Della serie che sfrutta le femmine che si innamorano di loro ( e qui spiega la loro fenomenale intelligenza ) , se le scopa e poi stacca il telefono. Scopano spesso e a basso costo , quindi fanno la pacchia, perchè dovrebbero mollare l'osso ? Dato che non lo mollano bisogna cominciare a considerarli come nemici .
Che poi sono fuori da ogni logica loro, per certi versi sono più femmine loro che le femmine stesse .
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Il vero nemico è questo sistema perverso che degrada il genere umano, le femmine come i maschi (ma le femmine di più, perché qualche uomo consapevole c'è).
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Il vero nemico è questo sistema perverso che degrada il genere umano
E' stato concepito per far sì che gli individui tirassero fuori il peggio di sé stessi, e ha centrato il suo obiettivo alla grande.
Divide et impera funziona alla grande pure dopo 2000 anni, semplicemente perché, il genere maschile, al 99%, non dico che non capisca un cazzo, solo perché il cazzo mio, nei fatti, capisce molto di più.
Possono sessere bravi quanto vogliono nella professione, ma un ciottolo è di svariati ordini di grandezza più intelligente e meno coglione.
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Basti pensare che, la stragrande maggioranza, riesce a sentirsi parte e a sostenere, senza metterlo minimamente in discussione, un sistema che gli rema apertamente e deliberatamente contro.
Non sono soltanto intelligenti quanto una nutria, hanno pure lo stesso senso critico e lo stesso conformismo di una pecora.
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Se sei bravo in ciò di cui ti occupi quotidianamente, ma, al di fuori di quello, non capisci manco la radice quadrata di un cazzo, non significa che sei intelligente, piuttosto, che sei, semplicemente, un cretino che sa fare bene il proprio lavoro, e, che, con ogni probabilità, genererà e alleverà individui uguali a lui.
Il genere maschile, oggi, è composto per la quasi totalità di individui così.
Del resto, la scuola, oggi, è programmata per quello, dunque, niente di cui stupirsi.
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Se sei bravo in ciò di cui ti occupi quotidianamente, ma, al di fuori di quello, non capisci manco la radice quadrata di un cazzo, non significa che sei intelligente, piuttosto, che sei, semplicemente, un cretino che sa fare bene il proprio lavoro, e, che, con ogni probabilità, genererà e alleverà individui uguali a lui.
Hai precisamente descritto il genere di uomo che le donne considerano un buon partito: l'omuncolo della multinazionale magari anglosassone. Conformista e zerbino quanto basta per presentarlo senza imbarazzo alle amiche.
Va da sé che chi non è sufficientemente lobotomizzato rimane disoccupato o fa la fame, il che lo esclude automaticamente dall'industria del matrimonio. E del divorzio.
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Una volta erano così quelli che a scuola non ci andavano (ed erano giustificati in questo).
Oggi, sono così quelli che a scuola ci vanno (cioè tutti o quasi).
(Ogni riferimento al fatto che la scuola sia, da decenni, un feudo della sinistra NON è affatto casuale)
:)
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Una volta erano così quelli che a scuola non ci andavano (ed erano giustificati in questo).
Oggi, sono così quelli che a scuola ci vanno (cioè tutti o quasi).
(Ogni riferimento al fatto che la scuola sia, da decenni, un feudo della sinistra NON è affatto casuale)
:)
:clapping: :drinks: C'è senz'altro una discriminazione politica - col risultato che ora i migliori cervelli vanno a zappare (come quei due laureati in economia passati in Rai qualche giorno fa).
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Del resto, "sinistra", non è solo un sostantivo, ma anche un aggettivo :)
Oggi Lombroso avrebbe il suo bel daffare..
In Italia, comunque, abbiamo un problema non da poco: siamo passati da una generazione composta per la maggior parte da "ciucci da fatica" che non capiscono un cazzo in quanto tali, ad una di "ciucci studiati" che capiscono pure meno dei primi, ma che credono di sapere tutto perché hanno attaccato un foglio di carta sul muro.
A Napoli direbbero:
"'A meglia vita è a toia ca si fesso e nun capisce niente"
:)
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Il vero nemico è questo sistema perverso che degrada il genere umano, le femmine come i maschi (ma le femmine di più, perché qualche uomo consapevole c'è).
Mah... io non la vedo esattamente così.
Il genere umano è quello che è "da sempre".
Anzi, un tempo era pure molto peggio, in Italia come in qualsiasi altra parte del mondo.*
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* In alcuni schifosi paesi - tipo quelli africani - è ancora così.
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Questo è un articolo che ho rubato sul forum di uomini3000, pubblicato nel 2006 da STRIDER.
Spesso, parlando con delle persone anziane, mi capita di sentirmi dire:"Oggi non c'è più rispetto, oggi i giovani sono tutti maleducati e irrispettosi, una volta c'era più rispetto per gli anziani, ai miei tempi c'era meno violenza, ecc., ecc.".
Bene.
Qualche giorno fa, mentre ero a casa di un amico, mi è capitato fra le mani un vecchio numero di FOCUS EXTRA (n.13 - primavera 2003), che gli ho immediatamente "sequestrato".
Per quale ragione? Be', perchè all'interno vi è pubblicato un interessante articolo intitolato:
"AI MIEI TEMPI..."
"Nel 1861, a Napoli, c'erano 70 delitti ogni 100 mila abitanti. Oggi in Italia sono meno di 4, negli Usa circa 10, a Rio de Janeiro 65".
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Esiste davvero un'emergenza sociale in Italia?
Ha ragione chi rimpiange il passato e parla di
criminalità dilagante? O la paura non è che
l'effetto del bombardamento di notizie cui
siamo sottoposti dai mezzi d'informazione?
"Se da un lato è vero che in alcuni periodi,
anche recenti, gli omicidi sono aumentati"
risponde Isabella Merzagora Betsos, docente
di Criminologia alla facoltà di Medicina dell'Università
di Milano "è pur vero che prendendo in considerazione
intervalli temporali più ampi il fenomeno appare
decisamente in calo". Nonostante i dati relativi
all'Ottocento siano in genere poco attendibili
e coerenti, Merzagora ha mostrato che nel
nostro Paese si è passati da un tasso di 20
omicidi volontari (tentati o consumati) ogni
100 mila abitanti nel 1880, ai 3,83 del 2001.
Il dato, che nel 1900 era già sceso quasi a 10,
è arrivato sotto i 3 nel 1963, per poi risalire
leggermente. "Il grafico" fa notare Merzagora
"mostra una flessione dei crimini prima e durante
le due guerre mondiali, e una forte crescita
all'indomani (nel '45 si arrivò a un tasso di 28,52
omicidi ogni 100 mila persone). Il calo era dovuto
alla chiamata alle armi dei giovani, allo spopolamento
delle città, alla diminuzione della disoccupazione
grazie allo sviluppo dell'industria bellica; il successivo
incremento, invece, si spiega con la depressione
economica, le difficoltà di integrazione dei reduci,
la più facile reperibilità di armi. Nell'ultimo quarto
di secolo sono diminuiti anche gli omicidi a scopo
di furto o rapina, passati dai 202 del 1975 ai circa
40 attuali, mentre sono aumentati gli assassini di mafia.
"Una volta, nel mondo contadino" dice Merzagora
"i problemi di confine dei campi o di tradimento
coniugale si risolvevano a schioppettate. Oggi si
va dal giudice". Anche secondo Cary Cooper, psicologo
comportamentale dell'Università di Manchester, il
livello di violenza nella società non è aumentato.
"A cambiare è stata la percezione che ne abbiamo".
Una combinazione di fattori, compresa una maggiore
copertura da parte dei mass media anche degli episodi
di piccola criminalità, ci ha reso più sensibili al problema
della sicurezza. Ma Cooper, statistiche alla mano, sottolinea
come il rischio di essere derubati o aggrediti sia molto
più basso di quanto la gente immagina. Se in Gran Bretagna
una persona su 7 ammette di aver paura di essere rapinata,
solo una ogni 200 lo sarà effettivamente. Parimenti,
il 25% delle donne teme di essere stuprata, mentre la
possibilità che accada è dello 0,078%. Anche gli automobilisti
si preoccupano troppo. Uno su 5 ritiene probabile che
il suo veicolo venga rubato, ma è una realtà solo per
1 su 70. "Spesso, concentrandoci su ciò che è assente
dalla nostra vita, in questo caso il crimine, finiamo per
temerlo di più" conclude Cooper.
Michele Scozzai
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"'A meglia vita è a toia ca si fesso e nun capisce niente"
Ritratto di donna moderna.
Mah... io non la vedo esattamente così.
Il genere umano è quello che è "da sempre".
Anzi, un tempo era pure molto peggio, in Italia come in qualsiasi altra parte del mondo.*
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* In alcuni schifosi paesi - tipo quelli africani - è ancora così.
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Questo è un articolo che ho rubato sul forum di uomini3000, pubblicato nel 2006 da STRIDER.
A parte il paleolitico africano, con cui vinciamo ovviamente il paragone, oggi ci saranno pure meno omicidi ma il degrado sociale dilaga. Anche il proverbiale zappatore aveva una saggezza contadina che oggi fa difetto al neo-selvaggio con telefonino e scarpe di pezza firmate. Le donne sono anche peggio, una volta sapevano badare alla casa e ai bambini e anche lavorare nei campi, ora sono solo una fonte di guai e una palla al piede.
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Una decina di anni fa, lessi delle interviste fatte, nell'occasione del ventesimo anniversario della riunificazione tedesca, a dei cittadini dell' ex DDR.
Da quanto ricordo, l' unica cosa che la gente rimpiangeva della vita sotto il passato regime, era la qualità dei rapporti tra le persone.
Avendo problemi di tipo materiale da risolvere, ed essendo incentivate a collaborare piuttosto che a competere, le persone si aiutavano a vicenda, c'era più rispetto ed un grande senso di solidarietà (erano tutti nella stessa barca e il regime concedeva ben poco).
Devo dire che non mi sono affatto meravigliato, leggendole.
(la DDR aveva un tasso di natalità 2 volte maggiore rispetto alla Germania ovest, notoriamente afflitta da un problema demografico enorme che dura ancora oggi, nonché un tasso di criminalità inferiore di svariati ordini di grandezza, ndr).
E' quello che accade quando COSTRINGI la gente a scannarsi a vicenda (mors tua vita mea), anziché incentivarli a collaborare nell'ottica dell' interesse comune.
Chi ci guadagna, è inutile dirlo.
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Del resto, "sinistra", non è solo un sostantivo, ma anche un aggettivo :)
Oggi Lombroso avrebbe il suo bel daffare.
Recher e RDV sono di sinistra. Non metto il Marchi nell'elenco per le fallace ideologiche che purtroppo contaminano il suo antifemminismo (comunque è un antifemminista di sinistra).
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Considerando il semplice ed ovvio fatto che la natura non cambi per seguire le leggi, le mode ed in generale la cultura, ma semmai la natura, cioè le modalità con la quale si esprime, spesso vengono pervertite da queste cose, allora ne segue che per esempio la natura femminile, "giudicante" per antonomasia, se prima giudicava "dal basso" adesso pretende di giudicare "dall'alto".
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Ritratto di donna moderna.A parte il paleolitico africano, con cui vinciamo ovviamente il paragone, oggi ci saranno pure meno omicidi ma il degrado sociale dilaga. Anche il proverbiale zappatore aveva una saggezza contadina che oggi fa difetto al neo-selvaggio con telefonino e scarpe di pezza firmate. Le donne sono anche peggio, una volta sapevano badare alla casa e ai bambini e anche lavorare nei campi, ora sono solo una fonte di guai e una palla al piede.
Sì, d'accordo, ne abbiamo parlato più volte; su questo non ci piove.
Resta il fatto che ci sono aspetti del passato che io non rimpiango affatto.
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Ma il benessere deve per forza portare con sé la barbarie?
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Ma il benessere deve per forza portare con sé la barbarie?
No, quella la provocano togliendotelo, il benessere, e serve a fare in modo che tu non riesca a riprendertelo.
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P.S.
per "benessere" non intendo solo le disponibilità economiche, ma tutta una serie di cose, come ,ad esempio, avere delle certezze, come un lavoro stabile, ecc. ecc.
La barbarie la provoca il "divide et impera": le élite sono uno sparuto gruppuscolo di teste di cazzo alla terza potenza, dunque, pur avendo a disposizione risorse enormi a livello economico, a livello numerico contano zero.
Ne consegue che, per avere il potere, devono necessariamente prosperare sulle rovine della società, perché il fronte avversario, se, tanto tanto, riesce a compattarsi e organizzarsi contro di loro, li rade al suolo, vista la disparità numerica.
Di qui il mettere donne contro uomini, giovani contro anziani, ecc. ecc.
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Sarebbe necessaria una coscienza collettiva per agire insieme, diversi QMisti si stanno dando da fare in tal senso, ma per ora siamo all'"ognun per sé". Eppure, è bastata qualche email per sbloccare l'iter della legge Pillon.
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Qui la spiegazione è forse semplice: la donna odierna predilige unicamente zerbini, e l'animale domestico è lo zerbino per antonomasia. E' l'unico genere di rapporto che riescono a concepire e in fondo anche i mascalzoni dai modi animaleschi che le attirano tanto rientrano nella categoria, perché li vedono come dei non integrati verso i quali hanno un atteggiamento condiscendente.
Diverse volte mi sono visto rifiutare da donne con cui ci avevo stolidamente provato in favore di zerbini, completi idioti con la testa infossata nelle spalle ed estremamente dozzinali. E' l'ideale di oggi, che farci.Anch'io diverse volte. Un'altra dormiva col gatto sul cuscino.Foto pubblicata qui come sai.
Forse a renderle frigide con i bianchi (salvo forse quelli di valore sociale 100 volte superiore al loro, ma sono solo loro fantasie) sono i loro complessi nei confronti degli uomini che sono incapaci di rispettare.
Ergo, si rivolgono a macchiette (il negretto, il gigolò peruviano, il tossico ecc.), personaggi inconsistenti e in stato di subordinazione economica che non turbano il loro traballante atteggiamento di superiorità.
Nel loro inconscio li ritengono inferiori. Se si facessero ricerche serie, e dico serie, le quali per ovvie ragioni non possono essere fatte, emergerebbero tante di quelle verità che pochi saprebbero.
La psicologia della donna sulla concezione dei migranti di colore, andrebbe studiata pezzo per pezzo. Cosa che per il momento è impossibile.
Il sociologo antifemminista A. Soral dice che il rapporto delle donne con i negri è "classista", ossia non molto lontano da quello che hanno con l'animale domestico.
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Hanno il coraggio di presentartele come "empatiche", quando, nella realtà, al netto del sottoinsieme rappresentato dalla parte maschile della propria prole, il loro livello di empatia nei confronti di qualsiasi altro appartenente al genere maschile non è manco zero, è sotto.
Per loro un uomo è una sorta di elettrodomestico antropomorfo, da accendere ed utilizzare alla bisogna per qualsiasi esigenza propria e da spegnere una volta fatto il suo compito.
L'empatia femminile è una grandissima cazzata inventata dai media progressisti e filofemministi.
Il cinismo non potrà mai essere correlato con l'empatia se non per meri fini personali.
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Ritratto di donna moderna.A parte il paleolitico africano, con cui vinciamo ovviamente il paragone, oggi ci saranno pure meno omicidi ma il degrado sociale dilaga. Anche il proverbiale zappatore aveva una saggezza contadina che oggi fa difetto al neo-selvaggio con telefonino e scarpe di pezza firmate. Le donne sono anche peggio, una volta sapevano badare alla casa e ai bambini e anche lavorare nei campi, ora sono solo una fonte di guai e una palla al piede.
Sto scoprendo in questi giorni che l'argomento principe delle "femmine moderne" è una roba chiamata "Tempation Island". :hmm:
Non so cosa sia e non voglio neanche saperlo, giacché ho intuito di che schifezza si tratti collegando il nome ad un vecchio format americanoide (sigh!) che andava di moda qualche anno fa, all'estero. :doh:
Che tipo di discorsi si possono instaurare con un essere umano(ide) che sta in fissa per quella roba là?
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Sto scoprendo in questi giorni che l'argomento principe delle "femmine moderne" è una roba chiamata "Tempation Island". :hmm:
Non so cosa sia e non voglio neanche saperlo, giacché ho intuito di che schifezza si tratti collegando il nome ad un vecchio format americanoide (sigh!) che andava di moda qualche anno fa, all'estero. :doh:
Che tipo di discorsi si possono instaurare con un essere umano(ide) che sta in fissa per quella roba là?
Non c'è nemmeno da provare a intavolare una discussione sensata con loro, anche solo accennando a uno degli argomenti trattati qua ti guardano come un sociopatico, un "macho" e un retrogrado, ma se sei mussulmano si tuffano volentieri nel (vero) Medioevo.
Il bianco europeo deve limitarsi a parlare di balli, vacanze, escursioni oppure di escursioni, vacanze, balli...
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Se sei bravo in ciò di cui ti occupi quotidianamente, ma, al di fuori di quello, non capisci manco la radice quadrata di un cazzo, non significa che sei intelligente, piuttosto, che sei, semplicemente, un cretino che sa fare bene il proprio lavoro, e, che, con ogni probabilità, genererà e alleverà individui uguali a lui.
Il genere maschile, oggi, è composto per la quasi totalità di individui così.
Del resto, la scuola, oggi, è programmata per quello, dunque, niente di cui stupirsi.
Il trend delle realtà lavorative in Europa è quello: posto di lavoro impiegatizio nelle multinazionali.