Post recenti

Pagine: 1 2 3 [4] 5 6 ... 10
31
Coscienza Maschile / Re:Coscienza Maschile censurato per errore (?) per "pirateria"!
« Ultimo post da Paol il Marzo 21, 2024, 08:08:23 am »
Chi vuole attaccare, di solito, se lo fa con metodo, prima cerca i punti di forza, poi quelli deboli e poi agisce. Forse l'attacco non era mirato al sito di Coscienza maschile in particolare, o forse invece sì. Bisognerebbe sapere se altri l'hanno subito. Ma chi è stato ad effettuare il blocco ?
32
Coscienza Maschile / Coscienza Maschile censurato per errore (?) per "pirateria"!
« Ultimo post da Vicus il Marzo 21, 2024, 00:53:41 am »
Un caso, un innocente errore o c'è dell'altro? Chissà. Ricevo avviso da parte del provider:

On Saturday, February 24, 2024, a Cloudflare IP address was blocked in Italy through the Italian government’s Piracy Shield system. As a result of this action, Internet users in Italy were unable to access tens of thousands of websites. Although the block was removed within hours because of the number of innocent sites affected, we have identified your website as one that appears to have been temporarily blocked.

The Italian Media Regulator (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, AGCOM) provides interested parties, including the managers of websites and pages, the right to lodge a complaint regarding blocks implemented through the Piracy Shield Program. Cloudflare believes it is important to document the collateral damage caused by IP blocking in order to expand government awareness of the risks of the practice and hopefully prevent future overblocking. If you would like to submit a complaint, you can submit your own complaint to  tavoloantipirateria@agcom.it and agcom@cert.agcom.it, as laid out on the AGCOM website.

To assist you, we have prepared the below template email, in both English and Italian, that may be used to submit your complaint to AGCOM:

Template email to AGCOM:

Re: Blocking of coscienzamaschile.com via the Piracy Shield platform

We write to file a complaint regarding the blocking action ordered by the Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) of IP address 188.114.97.7 on Saturday, February 24, which rendered our website coscienzamaschile.com inaccessible to Internet users in Italy. While we understand that the blocking order under AGCOM’s Piracy Shield was intended to prevent copyright infringement, our website does not infringe copyright and has never been accused of copyright infringement.

We formally complain about this action and request that AGCOM take immediate steps to prevent any future blocking of our website and other innocent websites.

Re: Provvedimenti di blocco Piracy Shield / blocco del sito coscienzamaschile.com

Scriviamo per presentare un reclamo in merito al blocco ordinato dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sabato 24 febbraio 2024, dell'indirizzo IP 188.114.97.7 24, che ha reso il nostro sito web coscienzamaschile.com inaccessibile agli utenti Internet in Italia. Pur comprendendo che l'ordine di blocco previsto da “Piracy Shield” di AGCOM era finalizzato a prevenire la violazione del diritto d'autore, segnaliamo che il nostro sito web non viola il diritto d'autore e non è mai stato accusato di simili illeciti.

Ci doliamo formalmente di questa iniziativa e chiediamo che AGCOM voglia prendere provvedimenti immediati per prevenire qualsiasi futuro blocco del nostro sito e di altri siti web conformi alla legge.
33
Fonte: The Exposé
Questo il collegamento allo studio dell’Università di Oxford: https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3897733

Sono emersi diversi studi scientifici che mettono in dubbio la sicurezza e l’efficacia dei vaccini Covid-19, sollevando campanelli d’allarme sui potenziali danni che possono causare e sulla loro capacità di prevenire l’infezione e la trasmissione.

I risultati di questi studi sono inquietanti e suggeriscono che gli individui vaccinati potrebbero essere più a rischio di contrarre e diffondere il presunto virus Covid-19.

Suggeriscono inoltre che i “vaccini” possono aumentare la suscettibilità all’infezione.

Queste rivelazioni hanno serie implicazioni per gli sforzi di vaccinazione ancora in corso e mettono in discussione la saggezza di obbligare il pubblico a sottoporsi a queste iniezioni sperimentali.

Perché le prove sono ormai chiare.

Secondo tre studi individuali pubblicati dai Centri statunitensi per il controllo delle malattie, dal governo britannico e dall’Università di Oxford, i vaccini Covid-19 sono dannosi e inefficaci.

Questo è il collegamento allo studio del CDC
Uno studio scioccante del Center for Disease Control (CDC) rivela che le persone vaccinate hanno maggiori probabilità di contrarre e diffondere la Covid-19 rispetto a quelle non vaccinate.

Dei 469 casi studiati tra i residenti del Massachusetts che hanno partecipato a incontri pubblici, ben 346 erano tra i vaccinati, il 74% dei quali ha manifestato i sintomi della Covid-19 e l’1,2% è stato ricoverato in ospedale.

Al contrario, i restanti 123 casi si sono verificati tra la popolazione non vaccinata, con un solo ricovero (0,8%) e nessun decesso in entrambi i gruppi.

Lo studio ha anche rilevato che le cariche virali erano molto simili tra i vaccinati e i non vaccinati, indicando che entrambi i gruppi erano ugualmente infettivi.

Uno studio allarmante dell’Università di Oxford rivela che il vaccino Covid-19 può effettivamente aumentare la probabilità di contrarre e diffondere il virus.

Lo studio ha seguito 900 membri del personale ospedaliero in Vietnam che hanno ricevuto il vaccino Oxford/AstraZeneca nel marzo e nell’aprile 2021.

Nonostante tutti i membri del personale fossero risultati negativi al test Covid-19 a maggio, l’11 giugno è stato rilevato il primo caso nel gruppo dei vaccinati.

Dopo aver ripetuto il test, sono stati immediatamente identificati altri 52 casi e l’ospedale è stato costretto a chiudere.

Nelle due settimane successive sono stati scoperti altri 16 casi.

Lo studio ha rilevato che il 76% del personale Covid-19 positivo ha sviluppato sintomi respiratori, con 3 membri del personale che hanno sviluppato polmonite e uno che ha richiesto l’ossigenoterapia.

È sorprendente che il picco di carica virale del gruppo infetto e vaccinato sia stato 251 volte superiore a quello del personale non vaccinato nel marzo-aprile 2020.

Questo è il collegamento allo studio dell’UK Health
Uno studio del Ministero della Salute e dell’Assistenza Sociale del Regno Unito rivela che i vaccini Covid-19 sono potenzialmente dannosi e inefficaci nel prevenire l’infezione e la trasmissione.

Lo studio ha analizzato il monitoraggio della SARS-CoV-2 in corso a livello di popolazione nel Regno Unito e ha rilevato che le cariche virali tra la popolazione vaccinata e quella non vaccinata erano praticamente identiche e molto più alte di quanto registrato in precedenza.

Lo studio ha anche rilevato che la maggior parte dei casi tra la popolazione vaccinata presentava sintomi quando è risultata positiva al test.

Ciononostante, gli autori dello studio sostengono che i vaccini Pfizer e Oxford/AstraZeneca sono efficaci al 67%-80% nel prevenire l’infezione con la variante Delta del Covid-19.

Tuttavia, l’82% dei test PCR positivi nello studio era costituito da individui completamente vaccinati.

Ciò significa che gli autori dello studio stanno essenzialmente mentendo e che i vaccini non stanno diminuendo la suscettibilità all’infezione, ma la stanno invece aumentando drasticamente.

Conclusioni
Le evidenze presentate in questi studi sono inquietanti e sollevano serie preoccupazioni sulla sicurezza e l’efficacia dei vaccini Covid-19.

Non solo gli individui vaccinati sono a maggior rischio di contrarre e diffondere il virus, ma i vaccini potrebbero anche aumentare la suscettibilità all’infezione.

È chiaro che obbligare il pubblico ad assumere questi vaccini è un atto dannoso e irresponsabile, e coloro che lo fanno dovrebbero essere ritenuti responsabili per i danni di lunga durata che causano.
34
Sapevo che l'avresti notato
35
. . . ho inviato per sbaglio scusate. :P

Un auguri speciale a tutte quelle madri sigle , divorziate e anche sposate che si assumono quasi sempre il carico di lavoro & quindi il ruolo di papà per la crescita & istruzione di figlie & figli.
Ho aggiunto anche donne sposate o conviventi  in quanto quasi sempre il marito/compagno si deresponsabilizza con la scuola del lavoro che ovviamente si è pesante questo non lo giustifica da assumersi carichi domestici.
Ovviamente gli auguri sono rivolti ai maschietti compreso me che ho una bambina e un maschio da seguire con mia moglie.,


Vabbè...
Non è nemmeno il caso di commentare, non fosse altro per il fatto che questi soggetti mi hanno letteralmente frantumato i coglioni.

--------------

PS: genio, ma come cazzo scrivi?
36
Cos'è, un pesce d'aprile anticipato?
Forse ti vorrai presentare nell'apposita sezione anche se non mi pare ci sia molto altro da aggiungere

Nessun pesce d'aprile anticipato, caro Vicus: il solito maschiettopentito leccavulve sempre in agguato.
37
Auguri a tutti i padri del mondo. Stranamente su Medicina 33 stanno facendo or ora il panegirico del padre. Non me lo aspettavo
38
Per i frettolosi: "Il progenitore di Kurtz in Cuore di tenebra." Buona lettura:

In tempi di cultura della cancellazione, in cui perfino la musica di Beethoven e l’epica di Omero sono stroncate in base al giudizio inappellabile del presente, dove Shakespeare è accusato di sessismo, antisemitismo, disprezzo per i disabili, incuriosisce  il fatto che raramente venga messa in discussione un’opera tra le più significative della letteratura inglese, il Robinson Crusoe di Daniel De Foe (1660-1731). Pubblicato nel 1719, conobbe subito uno straordinario successo che dura tuttora, benché oggi sia considerato soprattutto un capolavoro della letteratura per ragazzi. La trama è nota: il marinaio Robinson scampa al naufragio della sua nave e approda su un’isola deserta in cui vive solitario per dodici anni. Si arrangia come può, ritrova la fede in Dio e poi incontra un indigeno, un “buon selvaggio”, che salva da una tribù cannibale. Lo chiama Venerdì (Friday) dal giorno della settimana in cui si imbatte in lui, lo educa, gli insegna l’inglese e ne fa un suddito. Dopo ventotto anni Robinson riesce a tornare nella civiltà assieme a Venerdì, per vivere con lui altre avventure. La sua isola, intanto, diventa una pacifica colonia spagnola, di cui è nominato governatore.

Poche trame sono più politicamente scorrette di Robinson. Perché dunque non viene attaccato dai “risvegliati” con la veemenza che non risparmia Dante e Michelangelo-  la sua Cappella Sistina rappresenta colpevolmente solo bianchi- sino ad Aristotele, ripudiato per aver giustificato – nella Grecia del IV secolo avanti Cristo- la schiavitù? Anche gli arrabbiati woke hanno il guinzaglio e la catena, quella del livello apicale del globalismo, i padroni che li hanno posti in cattedra, alla direzione di giornali, reti televisive, case editrici e majors dell’intrattenimento. La ragione è semplice: Robinson è un simbolo, la rappresentazione perfetta della loro ideologia, uno dei miti fondatori dell’individualismo liberale.

De Foe rappresenta in Robinson il carattere dell’illuminismo britannico , l’ascesa della borghesia mercantile, trionfatrice nel sangue della Gloriosa Rivoluzione proto liberale di fine XVII secolo, la fiducia nella ragione, la religiosità moralistica puritana, ancora presente – pur capovolta nei valori- nell’odierna cancel culture anglosassone. Robinson esalta la mentalità individualistica alla base della nascente società capitalistica. Lotta per piegare la natura alle sue esigenze, per dominare l’ ambiente selvaggio, fidando solo nelle sue forze, illuminate dalla ragione e sorrette dalla tecnica. James Joyce vide nel libro il manifesto dell’utilitarismo inglese , che ebbe all’inizio del XIX secolo in Jeremy Bentham il suo massimo teorizzatore. Il personaggio di Venerdì venne ripreso da Jean Jacques Rousseau nell’archetipo pedagogico del “buon selvaggio” dell’Emilio.

Ecco perché Robinson sfugge alla censura: in una sua contorta maniera, è politicamente corretto, o almeno accettabile. La correttezza politica è una forma di menzogna e va contrastata non con il suo antonimo, la scorrettezza, ma con la verità.  Nell’Europa del tempo di De Foe nessuno era un naufrago nel mare della storia. La società tradizionale era un insieme di radici, reciproche dipendenze e fedeltà da cui dipendeva la sopravvivenza della comunità: un tutto organico, un’immensa famiglia, una figura quasi biologica in cui lo spirito della terra e delle generazioni precedenti confermava i costumi e le credenze collettive  senza bisogno di costituzioni scritte.

L’idea di individuo è un prodotto dell’ingegno letterario, non della natura umana. Per il lettore del XVIII e XIX secolo l’esempio di Robinson Crusoe, l’uomo che si prende cura di sé e riesce a ottimizzare le scarse risorse con l’ iniziativa e le cognizioni tecniche in un’  isola deserta, divenne la parabola preferita del liberalismo europeo e americano, di cui Daniel De Foe fu –senza saperlo- il primo profeta. Altre favole fortunate accompagnarono in seguito lo sviluppo del mito: i vizi privati che diventano virtù economiche ( Mandeville); la mano invisibile del mercato  ( Adam Smith) che tutto regola e risolve nell’interesse;  il diritto che fa di una chimera,  la ricerca della felicità (pursuit of happiness) iscritta nella costituzione americana, un obiettivo di elevata forza simbolica.

L’uomo razionale, indipendente, libero, sciolto dai vincoli, astratto, naufrago senza storia e senza radici, è l’antenato, il totem dell’homo oeconomicus contemporaneo: apolide, una monade intenta alla produzione e al consumo perfettamente intercambiabile con ogni altra. Il sorprendente paradosso dell’individualismo: milioni di atomi identici convinti di essere unici.  La debolezza dell’avventura robinsoniana è che prima richiede il naufragio, la solitudine, l’assenza del legame sociale. Alla fine l’arido, cupo inglese finisce per incontrare un Venerdì. Il naufrago illuminato, “civilizzato”, colonizza il selvaggio, l’innocente Calibano della Tempesta di Shakespeare che cade nelle sue mani, gli dà un nome – manifestazione assoluta di potere, gesto che può essere compiuto solo con un neonato o un animale domestico – lo riduce alle sue categorie morali e lo sottopone a un processo paternalistico di acculturazione che lo denatura.

Proprio queste azioni dimostrano che Robinson non è un individuo che sorge dal nulla, ma una persona con radici culturali, identitarie, spirituali: senza l’eredità millenaria del cristianesimo, probabilmente avrebbe mangiato o ucciso Venerdì. Senza la sua educazione, l’apprendimento della divisione del lavoro e della tecnica, non avrebbe sfruttato il suo servitore in modo così proficuo. Del resto, gli inglesi trafficavano schiavi sin dal XVI secolo, con la benedizione della corona che rilasciava a imprenditori della rapina e della disumanità come Francis Drake e Walter Raleigh specifica autorizzazione, la “lettera di corsa” e li ergeva a baronetti per i loro tristi successi.

Robinson Crusoe fu un libro di enorme successo nell’Europa dell’Illuminismo e non c’è quasi nessun saggista dell’epoca che non lo citi. Bernardin de Saint Pierre – scrittore e scienziato-  Chateaubriand, oltre a Rousseau,  trovarono ispirazione in questo classico che ha deliziato innumerevoli infanzie, compresa la nostra. Ma Robinson dovette finire su un’isola deserta, diventare un relitto, un atomo umano alla deriva  per diventare uno degli eroi dell’individualismo liberale.  E trasformarsi in una sorta di Giovanni Battista – il precursore che annuncia la nascita di chi verrà dopo di lui- della incipiente modernità, dell’uomo nuovo impegnato a fondare il suo paradiso sulle rovine del mondo tradizionale.  Paradossalmente, coloro che divennero paladini dell’individualismo furono personaggi solidamente organizzati in corporazioni e società, azionisti di banche e fondatori delle prime compagnie di assicurazione, rispettabili personaggi membri di “gilde” e corporazioni commerciali, i borghesi ritratti da Rembrandt e Frans Hals, i primi aedi dell’epopea laica del mercante, il loro committente. Il denaro ha sempre avuto bisogno di leggi, di gendarmi, di carceri, di Stati, di giudici. Robinson era l’immagine che i potenti in ascesa del XVIII e XIX secolo avevano di sé stessi, un’idealizzazione dell’individuo proattivo che permetteva a pochi di sfruttare senza pietà una massa di milioni di Venerdì di pelle bianca e religione cristiana, il progenitore di Kurtz in Cuore di tenebra. Gli universitari anglosassoni non si interessano di quel gigantesco sfruttamento indifferente alla razza e non  reclamano risarcimenti storici per gli eredi degli europei bianchi poveri. E’ la mistica invertita- intoccabile- del liberalismo, la cui neutralità/ indifferenza morale è la giustificazione di ogni nefandezza commessa in nome dell’interesse.   La storia innescata dal tipo umano di cui Robinson è l’ eroe eponimo è drammatica: dure leggi contro i poveri, recinzioni dei campi comuni ( le enclosures che spinsero nelle fabbriche milioni di contadini privati della sussistenza) gli inferni industriali di Manchester e Birmingham, i proprietari che inneggiano alle virtù morali del lavoro infantile nelle miniere e nelle filande. L’Inghilterra, dominata dall’ oligarchia che ancor oggi ne è l’architrave, fu la prima a pensare di limitare la crescita della povertà non con un’ equa distribuzione del reddito, ma ponendo limiti alla riproduzione biologica dei miseri. L’allevamento controllato di bestiame umano proletario delineato dal reverendo Malthus è oggi portato a compimento dal globalismo antiumano che considera filantropici l’aborto e l’eutanasia. “Il suo migliore interesse”, recita la sentenza che ha condannato a morte per mancanza di cure il bambino malato Alfie.  Dai tempi di Robinson gli straricchi danno lezioni di morale: le guerre dell’oppio in Oriente furono  scatenate in difesa della libertà di commercio. Possiamo stupirci dell’attuale indifferenza dinanzi al dilagare delle droghe? Robinson l’utilitarista, inesausto homo faber, è protagonista dell’agonia della bellezza ( a che cosa “serve”?): il brutto su larga scala, la funzionalità come icona del profitto, massima espressione della razionalità liberale. Karl Friedrich Schinkel, il grande architetto neoclassico prussiano, visitò le città industriali dell’Inghilterra, scure, fumose, prive di servizi, brulicanti di umanità impoverita e incattivita sotto i “neri mulini satanici” odiati dal poeta William Blake. Andò via piangente:  era un uomo dell’Antico Regime.

La Rivoluzione industriale inglese, iniziata al tempo di De Foe,  è la prima rivoluzione liberale, più di quella americana del 1776. Quella francese fu un caos provocato dal vuoto di una nobiltà debosciata che aveva rinunciato al suo ruolo di guida.  Il liberalismo è il braccio politico del sistema che ha poi trovato nella socialdemocrazia una servile valvola di sicurezza.  Il capitalismo richiede ordine, disciplina, orari, divisione del lavoro; Charlie Chaplin in Tempi moderni ritrasse la catena di montaggio con la precisione plastica del genio. Lo sfruttamento intensivo di quegli inferni ( depositi di plusvalore!) impiega sgherri peggiori di quelli delle miniere delle Indie. Il bambino e la donna diventano strumenti del processo produttivo. L’ espansione dei mercati richiede la distruzione delle società tradizionali: qualsiasi trasformazione del sistema produttivo impone innumerevoli sacrifici. In Spagna le confische del XIX secolo portarono alla trasformazione dei contadini in braccianti affamati, alla distruzione del patrimonio artistico, alla deforestazione e ad uno stato di guerra civile permanente. I liberali portano la libertà a chi se la può permettere. Il suffragio censitario fu il rozzo antenato della partitocrazia odierna, dove il popolo acclama i candidati pagati dagli oligarchi.  La democrazia è formale perché il potere risiede nei consigli di amministrazione. I mercati, ipostasi terrena della divinità, decidono meglio di noi.

L’individualismo del naufrago Robinson è una rivendicazione ideologica, uno spot pubblicitario. Un solvente, l’ acido nichilista che corrode ogni forma di comunità, distrugge ogni legame, recide ogni radice. Venerdì perde il suo nome, il suo dio, la sua lingua e la sua memoria. Solo così può servire Robinson.  Si compie la deriva materialista del naufrago Crusoe, diventato governatore coloniale. Alla sua menzogna bisogna opporre una verità smarrita: il materialismo è il crollo di ogni moralità. E’ la lezione di Giovanni Gentile in Genesi e struttura della società. “ L’uomo svolge un’ azione universale che è la ragione comune agli uomini e agli dei, ai vivi, agli stessi morti e perfino ai nascituri. “ Non è un atomo solitario, né Robinson né Venerdì: vive e diventa persona in quanto crea e trasmette civiltà, non prodotti. “In fondo all’Io c’è sempre un Noi, che è la comunità a cui appartiene e che è la base della sua spirituale esistenza, e parla per sua bocca, sente col suo cuore, pensa col suo cervello.” Robinson è il gelido padre dell’ Io contemporaneo, Venerdì il servo necessario, sottratto al suo destino originario, alla sua gente, al suo nome. La menzogna di Robinson è un esigente suprematismo luccicante di lustrini venduti a caro prezzo.

https://www.maurizioblondet.it/la-menzogna-di-robinson/
39
E anche quelli che fanno da papà due volte al mese, o per nulla per decisione ingiusta del tribunale.
Doveroso ricordare la festa nel modo giusto, di questi tempi.
Scriviamo tante cose vere sui rischi del divorzio ma poi penso che è grazie a questi padri che domani ci sarà un'umanità, per quanto ridotta, che coltiverà la nostra civiltà. Credo che la maggior parte di loro fosse in qualche modo a conoscenza dei rischi ("lei non lo farà mai" è quello che forse dicevano, ma probabilmente non quello che pensavano) ma hanno voluto fare ugualmente questo regalo, a tutti noi. Penso agli eroici sforzi di tantissimi di loro, separati e non, per non far svanire la figura paterna agli occhi delle future generazioni e mi dico che meriterebbero una medaglia al valore

40
Cos'è, un pesce d'aprile anticipato?
Forse ti vorrai presentare nell'apposita sezione anche se non mi pare ci sia molto altro da aggiungere
Pagine: 1 2 3 [4] 5 6 ... 10