Forum sulla Questione Maschile
Dialoghi => Pars Construens => Movimento Maschile Italiano => Topic aperto da: Guit - Marzo 14, 2012, 16:30:12 pm
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Vi anticipo che finalmente, il 19 marzo 2012, sarà il giorno della nascita ufficiale del Movimento Maschile Italiano. Che si prefigge di portare la Questione Maschile fuori dal web, con un approccio "agnostico", cioè basato sulla concretezza di specifiche battaglie civili, sottoscrivibili prescindendo dal proprio orientamento politico.
Tra i fondatori ci sono Carlo Zijno, intestatario del dominio del nostro forum, e Vincenzo Spavone, attivista storico delle battaglie per i separati, colui che per primo in Italia introdusse il neologismo "bigenitorialità".
Per ora vi dico solo questo. Presto nuovi aggiornamenti.
Oggi è un grande giorno.
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Vi anticipo che finalmente, il 19 marzo 2012, sarà il giorno della nascita ufficiale del Movimento Maschile Italiano. Che si prefigge di portare la Questione Maschile fuori dal web, con un approccio "agnostico", cioè basato sulla concretezza di specifiche battaglie civili, sottoscrivibili prescindendo dal proprio orientamento politico.
Tra i fondatori ci sono Carlo Zijno, intestatario del dominio del nostro forum, e Vincenzo Spavone, attivista storico della battaglia dei separati, colui che per primo in Italia introdusse il neologismo "bienitorialità".
Per ora vi dico solo questo. Presto nuovi aggiornamenti.
Oggi è un grande giorno.
Condivido e sono contento.
Sottolineo la fondamentale importanza di quel " agnostico ".
senza di esso non c'è futuro
(Ho sistemato il quote. Guit)
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Finalmente si passa ai fatti.
Sono contento. Non vedo l'ora degli aggiornamenti.
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:fiocco:
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Olè!
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bene bene bene bene bene bene bene....se non si fosse ancora capito.....BENE!
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Ottimo... :)
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:clap: :clap: :fiocco: :drinks: :italia1: :clap: :clap: :clap:
Bravissimi!!!!!!
Era ora che si passasse ai fatti!!!!!
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i nostri migliori auguri
auspico altresì che Carlo mantenga informato il forum delle iniziative che prende così tutti coloro ai quali le mani prudono sapranno dove indirizzarsi
nessuno di noi ha mai sentito il forum e l'azione pratica in alternativa, ma è importante che ciascuno continui a fare la propria parte
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E' proprio necessario chiamarlo Movimento Maschile? Come ho già detto altrove, questa definizione ha una cattiva nomea: richiama il fascismo, l'esaltazione della masculinità, una visione arcaica della figura femminile che mal si concilia con le nuove istanze sociali. Capisco che non vi vada il nome pari opportunità, ma sarebbe un peccato che tante persone non aderiscano al movimento schifate dal nome stesso
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E' proprio necessario chiamarlo Movimento Maschile? Come ho già detto altrove, questa definizione ha una cattiva nomea: richiama il fascismo, l'esaltazione della masculinità, una visione arcaica della figura femminile che mal si concilia con le nuove istanze sociali. Capisco che non vi vada il nome pari opportunità, ma sarebbe un peccato che tante persone non aderiscano al movimento schifate dal nome stesso
penso che tutti noi abbiamo delle cose che ci vanno bene, e cose che non ci vanno bene.
ma aspetto questo momento da troppi anni.
no all'ostruzionismo. no agli emendamenti. :D :D
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:fiocco:
:) :) ^_^
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bene :)
ma come si rapporta alle altre organizzazioni presenti? (uomini beta, maschi selvatici, uomini3000)
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bene :)
ma come si rapporta alle altre organizzazioni presenti? (uomini beta, maschi selvatici, uomini3000)
Con U3 ok
Con MS così così
Con UB da definire
Sono stato chiaro? ;)
Ma Spavone è una garanzia, quindi alla fine conviene a tutti starci. Anche solo con un "appoggio esterno" alle sue iniziative.
Molto dipenderà dalle scelte che farà MoMas ... E' tutto in divenire. Però c'è una cosa che definire positiva è poco: entrambi, sia Spavone che Zijno, sono "votati" all'azione nel mondo reale. Fuori dal web.
La prova dei fatti sta lì.
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E' proprio necessario chiamarlo Movimento Maschile? Come ho già detto altrove, questa definizione ha una cattiva nomea: richiama il fascismo, l'esaltazione della masculinità, una visione arcaica della figura femminile che mal si concilia con le nuove istanze sociali. Capisco che non vi vada il nome pari opportunità, ma sarebbe un peccato che tante persone non aderiscano al movimento schifate dal nome stesso
Sono parzialmente d'accordo, però trovo anche giusto far capire che si tratta di un movimento maschile, senza ipocrisia, anche per distinguerci dal 'ministero delle pari opportunità' che altro non è che la punta di diamante del femminismo più spregiudicato. Magari potremmo pensare a un compromesso del tipo 'movimento maschile per le pari opportunità'.
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Auguri di cuore :)
(http://www.fortistrani.com/uploadimg/mgk_600x390_20111018121128_FIOCCO.JPG)
(http://static.ivg.it/photogallery/albums/userpics/10001/champagnepop-400x385.jpg)
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La mia personale opinione sul nome è che serva chiamarsi "maschile" malgrado le difficoltà che può causare perché si deve tornare al maschile come cosa positiva e non negativa, perché serve rivendicare quel nome nell'ambito del contraddittorio, perché non deve diventare un aggettivo tabù, perché i cittadini di sesso maschile devono recuperare il diritto al contraddittorio democratico. Non credo che il momas possa porsi come universale, credo che sarà una lettura di parte che deve confrontarsi con l'imperante lettura di parte femminista dei poteri.
Il fatto che si percepisca, anche qui, l'aggettivo maschile come problematico, ci dà la misura di quanto sia grave l'insulto culturale che riceviamo.
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:alien: :alien: :alien:
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La mia personale opinione sul nome è che serva chiamarsi "maschile" malgrado le difficoltà che può causare perché si deve tornare al maschile come cosa positiva e non negativa, perché serve rivendicare quel nome nell'ambito del contraddittorio, perché non deve diventare un aggettivo tabù, perché i cittadini di sesso maschile devono recuperare il diritto al contraddittorio democratico. Non credo che il momas possa porsi come universale, credo che sarà una lettura di parte che deve confrontarsi con l'imperante lettura di parte femminista dei poteri.
Il fatto che si percepisca, anche qui, l'aggettivo maschile come problematico, ci dà la misura di quanto sia grave l'insulto culturale che riceviamo.
:ok:
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La mia personale opinione sul nome è che serva chiamarsi "maschile" malgrado le difficoltà che può causare perché si deve tornare al maschile come cosa positiva e non negativa, perché serve rivendicare quel nome nell'ambito del contraddittorio, perché non deve diventare un aggettivo tabù, perché i cittadini di sesso maschile devono recuperare il diritto al contraddittorio democratico. Non credo che il momas possa porsi come universale, credo che sarà una lettura di parte che deve confrontarsi con l'imperante lettura di parte femminista dei poteri.
E' esattamente quello che volevo dire.
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Bene, benissimo...
:ok:
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La mia personale opinione sul nome è che serva chiamarsi "maschile" malgrado le difficoltà che può causare perché si deve tornare al maschile come cosa positiva e non negativa, perché serve rivendicare quel nome nell'ambito del contraddittorio, perché non deve diventare un aggettivo tabù, perché i cittadini di sesso maschile devono recuperare il diritto al contraddittorio democratico. Non credo che il momas possa porsi come universale, credo che sarà una lettura di parte che deve confrontarsi con l'imperante lettura di parte femminista dei poteri.
Il fatto che si percepisca, anche qui, l'aggettivo maschile come problematico, ci dà la misura di quanto sia grave l'insulto culturale che riceviamo.
quoto al 100%. Spavone e Zijno sono delle garanzie e il neonato movimento va sostenuto senza esitazioni.
Bando ai personalismi . C'è bisogno di unità, non di groppuscoli mugugnanti.
Si a maschile : se anche noi abbiamo paura del nostro nome, tanto vale chiudere baracca
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auguri!!! una riflessione.Siccome è sotto gli occhi di tutti la propaganda misandrica che impera in ogni dove,tra i vostri obiettivi c'è anche quello di fare una sorta di controinformazione per ridare un minimo di dignità alla figura maschile?
Forse è una domanda ingenua,ma è una speranza che coltivo sapendo benissimo che avvalersi dei mezzi che sono più comunemente usati per plasmare l'opinione pubblica è un'impresa nel nostro caso.Ovvero,in futuro pensate di poter riuscir a sfruttare un'emittente televisiva che abbia un minimo di diffusione per far sentire la vostra voce?
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auguri!!! una riflessione.Siccome è sotto gli occhi di tutti la propaganda misandrica che impera in ogni dove,tra i vostri obiettivi c'è anche quello di fare una sorta di controinformazione per ridare un minimo di dignità alla figura maschile?
Forse è una domanda ingenua,ma è una speranza che coltivo sapendo benissimo che avvalersi dei mezzi che sono più comunemente usati per plasmare l'opinione pubblica è un'impresa nel nostro caso.Ovvero,in futuro pensate di poter riuscir a sfruttare un'emittente televisiva che abbia un minimo di diffusione per far sentire la vostra voce?
Ho girato le domande a Carlo Zijno, se avete altre domande potete farle e lui s'è reso disponibile a rispondere. Farò io da portavoce perché è parecchio indaffarato.
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Bene, allora www.pari-opportunita.org me lo sono preso io per il mio blog. In bocca al lupo per il nuovo movimento
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auguri!!! una riflessione.Siccome è sotto gli occhi di tutti la propaganda misandrica che impera in ogni dove,tra i vostri obiettivi c'è anche quello di fare una sorta di controinformazione per ridare un minimo di dignità alla figura maschile?
Forse è una domanda ingenua,ma è una speranza che coltivo sapendo benissimo che avvalersi dei mezzi che sono più comunemente usati per plasmare l'opinione pubblica è un'impresa nel nostro caso.Ovvero,in futuro pensate di poter riuscir a sfruttare un'emittente televisiva che abbia un minimo di diffusione per far sentire la vostra voce?
Da Carlo:
<<Innanzitutto mi scuso per non rispondere direttamente a questa e ad altre domande che sicuramente staranno girando sul forum, costringendo il pover Guit a fare da "ufficiale di collegamento", ma come è noto ho difficoltà a collegarmi col forum a maggior ragione che queste sono per me giornate difficili; cercherò comunque di essere più esauriente possibile.
Allora: la controinformazione è senza dubbio tra i nostri obiettivi. Il problema però è superare l'insabbiamento. Mi spiego: escono, fai conto, una serie di articoli che smontano scientificamente ed in maniera inoppugnabile la farsesca indagine ISTAT sulla violenza di genere (ne hanno scritti, tanto per fare i primi esempi che mi vengono in mente: Spavone, Nestola, Ermini, Della Vecchia, il sottoscritto stesso) , ebbene cosa succede?
Tali articoli rimangono per un po' sui nostri blog e siti e poi finiscono inesorabilmente ignorati per poi scomparire nel dimenticatoio di qualche pagina internet. Non per questo voglio dire che tali articoli o tali pagine internet siano intuili, per carità, ma qui siamo in presenza di un problema ulteriore, un muro di gomma da superare, una resistenza di tipo quasi superstizioso, irrazionale, un po' come quando passa il gatto nero.
Ricordo ad esempio quando Nestola riuscì a farsi ricevere dalla Carfagna per parlare di quste cose: l'ineffabile Mara gli strinse la mano per alcuni secondi per poi mollarlo ad una qualche collaboratrice che lo trattò con sufficienza per alcuni altri minuti ed infine lo liquidò con l'argomentazione di base che "tanto avete già la legge sull'affido condiviso". Che cazzo c'entrava con la violenza di genere, lo sapeva solo lei.
Dei documenti e degli studi che Fabio consegnò in quell'occasione non se ne seppe più nulla. Se non ricordo male ci feci pure un articolo su MetroMaschile.
Ecco, sono queste le situazioni da superare.
In quest'ottica, stabilire una connessione forte con il mondo del giornalismo - anche televisivo - è senza dubbio fondamentale e rientra certamente tra gli obiettivi. Non so sinceramente come potremo arrivarci (vedi gatto nero di cui sopra), ma in qualche modo faremo.
Noi abbiamo in questo momento due nemici, due nemici potenti che vengono da dentro: il primo è l'ansia di voler fare, di voler ottenere alla svelta dei risultati in termini di adesioni e di visibilità. Questo è un nemico molto forte.
Dobbiamo invece entrare nell'ordine di idee, fin da subito, che anche uscendo dalla virtualità e cominciando ad organizzarci sul territorio per fare delle iniziative, ancora per un po' gli uomini ci guarderanno come marziani, e poi anche quando inizieremo a crescere, comunque ci sarà dell'altro tempo prima che i media si accorgano di questa realtà. Quindi pazienza & lavoro.
Il secondo nemico, anch'esso molto pericoloso, è di scivolare nella logica "ma non sono riusciti ad ottenere più di tanto nemmeno i Padri Separati, che pure sono milioni ed organizzati in raggruppamenti anche ampi, vorreste riuscirci voi?"
Anche questo è un nemico, assolutamente distruttivo, perché se uno inizia una cosa dicendosi "no" da solo, sarà ben difficile (per non dire impossibile) che il mondo gli venga a dire di "si".
Cominciamo intanto a dirci di "si", poi lasciamo che il mondo dica la sua: sempre considerando però quel "pazienza & lavoro" di cui sopra.
A presto.
Carlo
PS: per qualsiasi delucidazione, potete anche scrivermi a: carlo.zijno@metromaschile.it>>
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Due mie lapidarie osservazioni su quanto scritto da Carlo.
Ritengo sia necessario spegnere i computer e uscire dal web.
Le battaglie fuori dal web non devono essere sulla astratta Questione Maschile ma su cose specifiche. Per esempio la questione del cognome paterno.
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Vi anticipo che finalmente, il 19 marzo 2012, sarà il giorno della nascita ufficiale del Movimento Maschile Italiano. Che si prefigge di portare la Questione Maschile fuori dal web, con un approccio "agnostico", cioè basato sulla concretezza di specifiche battaglie civili, sottoscrivibili prescindendo dal proprio orientamento politico.
Tra i fondatori ci sono Carlo Zijno, intestatario del dominio del nostro forum, e Vincenzo Spavone, attivista storico delle battaglie per i separati, colui che per primo in Italia introdusse il neologismo "bigenitorialità".
Per ora vi dico solo questo. Presto nuovi aggiornamenti.
Oggi è un grande giorno.
Finalmente un'ottima notizia :) :fiocco: Aggiungo ovviamente i miei migliori auguri e se il movimento riuscirà a muoversi bene per ogni questione che riguarda la QM di certo non mancherà il nostro supporto (soprattutto economico per quanto mi riguarda)
i nostri migliori auguri
auspico altresì che Carlo mantenga informato il forum delle iniziative che prende così tutti coloro ai quali le mani prudono sapranno dove indirizzarsi
nessuno di noi ha mai sentito il forum e l'azione pratica in alternativa, ma è importante che ciascuno continui a fare la propria parte
Quoto...Se lo ritenete opportuno (anche più in là) secondo me sarebbe interessante aprire una sezione esclusiva sul movimento che tenga tutti noi aggiornati su ogni iniziativa del movimento..
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se a uscire dal web è la questione maschile, piu che il cognome dei padri porrei l'accento su cose piu forti, all'inizio anche provocatorie (provocatorie di riflssioni). perche la questione dei padri è gia uscita dal web.
ad esempio i diritti riproduttivi, o la molestia femminile. o lo sdoganamento della violenza psicologica.
un punto di rottura forte, prima sono scesi in campo i padri, adesso gli uomini.
è solo un punto di vista, non una critica, chi fa non si critica.si sostiene.
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se a uscire dal web è la questione maschile, piu che il cognome dei padri porrei l'accento su cose piu forti, all'inizio anche provocatorie (provocatorie di riflssioni). perche la questione dei padri è gia uscita dal web.
ad esempio i diritti riproduttivi, o la molestia femminile. o lo sdoganamento della violenza psicologica.
un punto di rottura forte, prima sono scesi in campo i padri, adesso gli uomini.
è solo un punto di vista, non una critica, chi fa non si critica.si sostiene.
Giusto. Anche quelle che citi sono battaglie su diritti concreti e tangibili.
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Giusto. Anche quelle che citi sono battaglie su diritti concreti e tangibili.
che ne dici di aprire un topic per creare un elenco di battaglie tangibili da sottoporre a carlo?
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che ne dici di aprire un topic per creare un elenco di battaglie tangibili da sottoporre a carlo?
Ottima idea.
Più in là potremmo anche aprire una sezione ma intanto vai col topic.
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Sono sempre più convinto che avere una festa dell'uomo come cassa di risonanza renderebbe tutto più veloce.
Sarebbe il modo più immediato di uscire dal web, farebbe allo stesso tempo da cassa di risonanza. I ragazzi sarebbero entusiasti, si desterebbero dal loro torpore, farrebbero gruppo e si sensilizzerebbero alla tematica maschile ... ed i locali farebbero soldi. La proposta non avrebbe motivo di non concretizzarsi.
Se passando da Ceccarelli riuscissimo a mettere in piedi la cosa ... tutto quello che farà momas sarà più facile e veloce. Non siete d'accordo?
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...
Non siete d'accordo?
Sì.
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Manifesto del MMI.
http://www.movimentomaschile.org/
MANIFESTO DEL MOVIMENTO MASCHILE ITALIANO
( MOMAS)
I nostri Padri sono stati gli Uomini di ieri, noi siamo gli Uomini oggi, i nostri figli saranno gli Uomini di domani.
C’è stato un tempo ed uno spazio per tutti gli Uomini.
Un tempo ed uno spazio costellato di luoghi, emozioni e pensieri maschili.
Un tempo ed uno spazio in cui si parlava e si sapeva stare insieme.
Un tempo ed uno spazio dove si camminava a fianco dei Padri e dei Figli.
Un tempo ed uno spazio in cui si poteva semplicemente essere….. Uomini.
E là noi ritorniamo, dove saremo semplicemente Padri tra i Padri, Figli tra i Figli, Uomini tra gli Uomini.
Il MoMas è il Movimento Maschile Italiano, lo sforzo dinamico attraverso cui gli Uomini e i Padri riprendono la parola, nel senso più nobile del termine, parlandosi e parlando al mondo di loro stessi, con l’impegno a non più tollerare, a non più rimanere in silenzio e riaffermare il proprio ruolo nella Famiglia e nella Società.
Rendendo sacra e preziosa la loro funzione più alta : la Paternità. Paternità come valore per la Famiglia e per la Società.
Il MoMas è lo spazio tempo dove potersi conoscere, riconoscere,confrontare, crescere, supportare; esso è indipendente dalle narrazioni di origine esogene o dalle interpretazioni ideologiche, ed esalta una maschilità nobile ed orgogliosa che esiste come tale dalle origini dell’Umanità, e come tale continuerà ad esistere. Proteggendo sempre i più deboli ed assumendo appieno le responsabilità di genere contro la decadenza dei valori e dei principi morali.
Il MoMas ci parla di un maschile che deve potersi definire, raccontare e crescere da sé e per sé, con spirito autonomo ed identitario, conservando la memoria storica e dialogando con le altre realtà maschili preesistenti, con le associazioni etiche e le associazioni dei Padri Separati.
Il MoMas è la casa comune di tutti, degli Uomini, dei Padri e dei Figli.
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un po' altisonante...sembra quasi il manifesto dei maschi selvatici...
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E i tecnocrati come me da che parte dovrebbero schierarsi? :D
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un po' altisonante...sembra quasi il manifesto dei maschi selvatici...
hai ragione, lo avrei preferito meno...sentimenmtale.
comunque, avanti
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E i tecnocrati come me da che parte dovrebbero schierarsi? :D
comincio a pensare che il punto debole del momas sia proprio la sua ragion d'essere: la casa comune di tutti
per fare una casa comune devi mettere d'accordo tutti
al momento non mi sembra che il momas abbia dimostrato questa capacità. Al di là delle intenzioni.
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Inviatomi da Carlo Zijno per il Forum QM.
<<
Amici forumisti, soltanto con il contagocce sono riuscito a leggere i vostri interventi, nello specifico nella serata di domenica, in cui ho letto spunti anche interessanti. Purtroppo però la mia condizione non mi permette di seguire il dibattito: infatti dall’ufficio non mi posso collegare col forum (con NESSUN forum), e quando rientro a casa sono le nove o le dieci di sera e quindi oltre a cenare mi occupo un attimino dei miei tre figli. Almeno per quello che dura la serata (cioè poco).
Quindi nisba forum, purtroppo: ed invece ne avrei avuto un gran bisogno, specialmente adesso che siamo nella fase di avvio del MoMas.
Quindi ho pregato il buon Guit, uomo dotato di pazienza notevole (almeno nei miei confronti), di fare ancora una volta da “ufficiale di collegamento”. Per dire questo: scrivete pure le vostre proposte sul sito www.movimentomaschile.org, dove già da oggi ho aperto una pagina relativa al programma. No ci sono pregiudizi, ognuno faccia la sua proposta e la si dibatta. Unica cosa che abbiamo deciso, e su questo non transigeremo, è che le proposte o comunque gli interventi andranno fatti con la formula nome.cognome.
Per altre comunicazioni (adesioni, etc), potrete scrivere invece a info@movimentomaschile.org.
Approfitto inoltre per allegarvi anche il comunicato stampa n. 1, pubbliciato da ADN KRONOS e che avrei dovuto inviarvi il 19 stesso. Ma non l'ho fatto e ve ne chiedo scusa.
Carlo.
>>
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comunicato n. 1. 19 marzo 2012 : nasce a Roma il MoMas, il Movimento Maschile Italiano. [1]
La data scelta per il giorno di nascita non è affatto casuale: il 19 marzo, Festa del Papà.
“Il MoMas – si legge nel suo manifesto costitutivo – è la casa comune di tutti: degli uomini, dei padri e dei figli. È lo sforzo dinamico attraverso cui gli uomini e i padri si riprendono la parola, nel senso più nobile del termine, parlandosi e parlando al mondo di loro stessi, con l’impegno a non più tollerare, a non più rimanere in silenzio e riaffermare il proprio ruolo nella famiglia e nella società. Rendendo sacra e preziosa – si sottolinea – la loro funzione più alta: la paternità, come valore per la famiglia e per la società”.
“Il MoMas è lo spazio-tempo dove potersi conoscere, riconoscere, confrontare, crescere, supportare. Esso è indipendente dalle narrazioni di origine esogena o dalle interpretazioni ideologiche; ed esalta una maschilità nobile e orgogliosa che esiste come tale dalle origini dell’umanità e come tale continuerà a esistere. Proteggendo sempre i più deboli e assumendo appieno le responsabilità di genere contro la decadenza dei valori e dei princìpi morali”.
Il simbolo scelto è un fiocco blu per non rimanere più in silenzio.
Il simbolo scelto per il MoMas è un fiocco blu, che richiama la Campagna del Fiocco Blu, nata alcuni anni fa, nella quale si sottolineava che “la guerra tra i sessi, di un genere contro l’altro, è una delle principali cause della violenza domestica, delle morti suicide e delle tragedie familiari che coinvolgono donne e minori. Il fiocco blu è il simbolo che rappresenta il nostro impegno a non più tollerare, a non rimanere più in silenzio, rispetto alla guerra di genere in atto che fomenta le violenze familiari”.
Una ‘guerra’ che, secondo il manifesto del Fiocco Blu che ha preceduto la nascita del MoMas, “è culturale e sociale e ha come bersaglio esclusivo la figura maschile, dispiegandosi nella criminalizzazione di tutte le peculiarità dell’intero genere e nella conseguente espulsione della figura maritale e paterna da qualunque processo decisionale inerente la procreazione, la gestione e l’educazione dei figli”. Una ‘guerra’, si sostiene, “combattuta con le armi di normative, prassi giudiziarie, sociali e istituzionali che violano sistematicamente le garanzie costituzionali e calpestano la dignità di tutti i cittadini”.
Sempre sul manifesto del Fiocco Blu si legge che “questa guerra, che mira a scardinare il valore della famiglia quale unità di base universale e da cui usciamo tutti perdenti, è di una violenza perversa. Chi l’ha dichiarata e posta in essere, nella pretesa di tutelare le donne, in realtà ne sfrutta il lato più debole, sospingendole in una prigione di vittimismo e rivendicazionismo esasperato. Ci proponiamo di liberare la società da questa cappa di odio sessista, per ricostituire la relazione uomo-donna nel reciproco rispetto e nella valorizzazione dei ruoli sociali e familiari, nell’uguaglianza delle responsabilità e dei poteri”.
Il portavoce Spavone : faremo emergere le discriminazioni contro il genere maschile.
Spiega il portavoce nazionale del MoMas e presidente della Gesef, associazione dei genitori separati dai figli, Vincenzo Spavone, 53 anni, padre di due gemelli maschi: “È nostra intenzione dialogare con il mondo femminile e condividere con esso un nuovo patto di solidarietà tra i generi”.
Un patto, sottolinea, che sia “di reciproco rispetto e di condivisione delle responsabilità, valori che stanno alla base di qualunque convivenza e civiltà”. Lo scopo dichiarato per il MoMas, è ”fornire alle future generazioni una bussola di riferimento che consenta loro di recuperare l’identità di genere e di valori”.
Quanto al simbolo del fiocco blu, “lo porteremo sempre appuntato sul petto in ogni uscita pubblica del movimento, sia nelle manifestazioni di piazza che negli incontri istituzionali a tutti i livelli, dal Dipartimento per le Pari Opportunità e le Commissioni Parlamentari, ai responsabili dei servizi sociali territoriali. E in tutte le iniziative culturali volte a far emergere le problematiche maschili, anche di carattere discriminatorio, in ambito lavorativo, sociale e giudiziario”.
In questa particolare giornata, simbolo di riscatto e di mobilitazione per tutti gli Uomini e Padri, la nostra più viva solidarietà e vicinanza a tutti quei papà che trascorreranno la giornata privati dell’affetto dei loro figli.
Vincenzo Spavone, portavoce nazionale MOMAS.
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1) http://www.movimentomaschile.org/?p=37
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Ottima idea. Finalmente qualcosa si muove. Se posso dire la mia, consiglierei di essere molto diplomatici onde evitare di essere bollati come dei fanatici maschilisti, rovinando di fatto tutto. L'importante è che gli uomini siano trattati e rispettati come le donne, il resto è secondario.
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Un saluto a tutti gli Uomini e Padri.
E' sempre buona educazione presentarsi e scrivere qualcosa di sè quando per la prima volta si interviene in un forum, specie se si parla di QM, ma nel mio caso, credetemi, non è così semplice.
Il rischio è che quacuno possa pensare che il limite stra storia e verità oltrepassi quello della dell'autocelebrazione e dell'esaltazione. E credetemi non è proprio il mio caso.
Di solito le cose le faccio, non le scrivo.
In rete troverete pochissimi interventi nelle liste e nei forum, e decine e decine di pagine web sugli eventi fatti da me e dalla Gesef(genitori separati dai figli) di Roma, associazione storica romana fondata nel 1994, di cui sono attualmente il terzo prsidente.
Volendo fare una rapida sintesi, ho inventato il Padre fantasma e coniato il termine Bigeniorialità , diffondendo in Italia la sua cultura fino a farla diventare legge dello Stato con l'affido Condiviso nel 2006.
Per tutte le altre vicende legate a padri separati, alle migliaia di manifestazioni ed azioni parlamentari (nel 2003 il DDL Castelli sull'abolizione dei tribunali minorili) vi rimando al sito www.gesef.org alla voce "chi siamo e cosa facciamo".
Per le cose che strettamente ci interessano, vi cito solamente i due convegni del 2007 e 2009 a Montichiari (Brescia) sui temi della famiglia e della Paternità, dove per due volte metto intorno allo stesso tavolo rappresentanti dei padri separati con quelli del moviemento maschile, allora rappresenati da U3000 e Maschi selvatici, eventi irripetibili e che nessuno ha più osato ripetere. 3000 partecipanti la prima volta, circa 2000 la seconda.
Il sogno di unificare la QM e la QP si è concretizzata attraverso la creazione del Movimento Maschile Italiano, guppo movimentista di azione che ha come convincimento principale di uscire allo scoperto e di ripercorrere la stessa strada fatta dai padri separati nelle piazze e nei contesti istituzionali, in modo da dare visione reale agli Uomini ed al Movimento, senza più ipocresie e senza più timori di essere addidati come maschilisti perchè il nostro maschilismo è e sarà quello storico di sempre, fatto di gesti nobli e generosi, di sacrificio e di responsabiltà, di condivione e di rispetto dei generi, esattamente l'opposto dell'immaginario femminista che ha prevalso negli ultimi decenni.
Sul MoMas e sul neonato movimento, sui programmi e tutto il resto, mi riservo di intervenire dopo aver doverosaemente letto i vostri interventi fatti i precedenza, e se possibile, rispondere anche ai quesiti espressi nella discussione generale.
Vincenzo Spavone.
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Sul MoMas e sul neonato movimento, sui programmi e tutto il resto, mi riservo di intervenire dopo aver doverosaemente letto i vostri interventi fatti i precedenza, e se possibile, rispondere anche ai quesiti espressi nella discussione generale.
Vincenzo Spavone.
Ciao Vincenzo, benvenuto :)
ti invito a commentare, senza fretta (dovesse anche essere fra un anno), la discussione "battaglie concrete per il movimento maschile italiano". grazie :)
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Benvenuto, Vincenzo.
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Benvenuto anche da parte mia Vincenzo.
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Benvenuto e forza :)
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Posso chiedere che ne è stato poi di questa iniziativa del Movimento Maschile ?
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Maschi Selvatici: fanno incontri interessanti, Paolo Ferliga, Antonello Valli, Claudio Risè
Uomini Beta: spocchiosi, pretendono di sapere tutto loro. Si arrabbiano se non li segui in adorazione strisciante
U3000 -> noi: manteniamo il forum ^_^
in realtà c'è un movimento enorme, migliaia di volte più vasto di noi, milioni, direi. È il movimento dei padri separati. Ma ha molti problemi:
- l'uomo in conflitto con la moglie deve superare il senso di colpa di essere rimproverato dalla mamma
- scoprono il problema quando finiscono nel tritacarne, quando trovano un accomodamento al 99% lo dimenticano. Alessandro, presidente dell'ass.Padri Separati di Venezia mi diceva che rispondevano ai suoi sms che ricordano l'incontro del venerdì: non scrivetemi più, il mio problema l'ho risolto ...
- non hanno un retroterra culturale, credono che sia un caso, o forse una loro oscura, antica colpa ad averli gettati sul lastrico. Non capiscono che il trattamento che ricevono nei tribunali è solo il riflesso della Questione Maschile. Se una ideologia attacca una classe o un gruppo e lo riduce a schiavo e quel gruppo non provvede in prima persona alla propria autodifesa, chi ci penserà?
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Non è un problema solo dei padri separati, è il generale atteggiamento maschile.
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Non è un problema solo dei padri separati, è il generale atteggiamento maschile.
eccellente sintesi :ok:
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in realtà c'è un movimento enorme, migliaia di volte più vasto di noi, milioni, direi. È il movimento dei padri separati. Ma ha molti problemi:
- l'uomo in conflitto con la moglie deve superare il senso di colpa di essere rimproverato dalla mamma
- scoprono il problema quando finiscono nel tritacarne, quando trovano un accomodamento al 99% lo dimenticano. Alessandro, presidente dell'ass.Padri Separati di Venezia mi diceva che rispondevano ai suoi sms che ricordano l'incontro del venerdì: non scrivetemi più, il mio problema l'ho risolto ...
- non hanno un retroterra culturale, credono che sia un caso, o forse una loro oscura, antica colpa ad averli gettati sul lastrico. Non capiscono che il trattamento che ricevono nei tribunali è solo il riflesso della Questione Maschile. Se una ideologia attacca una classe o un gruppo e lo riduce a schiavo e quel gruppo non provvede in prima persona alla propria autodifesa, chi ci penserà?
Tutto vero.
Uomini Beta: spocchiosi, pretendono di sapere tutto loro. Si arrabbiano se non li segui in adorazione strisciante
In particolar modo il (loro) grande capo.
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Grazie di cuore a tutti e in particolare a Cosmos1 per le risposte e per le informazioni; in effetti, come scrivevo anche a Mike Buchanan spesso gli uomini italiani ( e probabilmente non solo) vivono l'attivismo maschile come una manifestazione(indecorosa) di debolezza, cioè, " se ti mettono i piedi in testa vuol dire che non sei in grado di sostenere il tuo ruolo " (sei debole...) ;
Forse potrebbe essere utile una sorta di sezione italiana di sostenitori del J4MB (Inglese) o di altri movimnti all'estero , mi sembra che siamo di fronte a problematiche "sovranazionali"...
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Forse potrebbe essere utile una sorta di sezione italiana di sostenitori del J4MB (Inglese) o di altri movimnti all'estero , mi sembra che siamo di fronte a problematiche "sovranazionali"...
Sarebbe un'eccellente idea, i QMisti dovrebbero cominciare a 'federarsi'.
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in effetti un certo collegamento c'è già, vedi avoiceformen
il problema secondo me è che noi italiani siamo molto meno metodici dei nordici
ho visto come lavorano alcune associazioni usa o tedesche o belghe ed ho avuto l'impressione d aver a che fare più con impiegati che con militanti o volontari
se anche da noi ci fosse questa disponibilità, faremmo grandi cose
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in effetti un certo collegamento c'è già, vedi avoiceformen
il problema secondo me è che noi italiani siamo molto meno metodici dei nordici
ho visto come lavorano alcune associazioni usa o tedesche o belghe ed ho avuto l'impressione d aver a che fare più con impiegati che con militanti o volontari
se anche da noi ci fosse questa disponibilità, faremmo grandi cose
Hanno risolto qualcosa? (curiosità, non provocazione)
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Maschi Selvatici: fanno incontri interessanti, Paolo Ferliga, Antonello Valli, Claudio Risè
Uomini Beta: spocchiosi, pretendono di sapere tutto loro. Si arrabbiano se non li segui in adorazione strisciante
U3000 -> noi: manteniamo il forum ^_^
in realtà c'è un movimento enorme, migliaia di volte più vasto di noi, milioni, direi. È il movimento dei padri separati. Ma ha molti problemi:
- l'uomo in conflitto con la moglie deve superare il senso di colpa di essere rimproverato dalla mamma
- scoprono il problema quando finiscono nel tritacarne, quando trovano un accomodamento al 99% lo dimenticano. Alessandro, presidente dell'ass.Padri Separati di Venezia mi diceva che rispondevano ai suoi sms che ricordano l'incontro del venerdì: non scrivetemi più, il mio problema l'ho risolto ...
- non hanno un retroterra culturale, credono che sia un caso, o forse una loro oscura, antica colpa ad averli gettati sul lastrico. Non capiscono che il trattamento che ricevono nei tribunali è solo il riflesso della Questione Maschile. Se una ideologia attacca una classe o un gruppo e lo riduce a schiavo e quel gruppo non provvede in prima persona alla propria autodifesa, chi ci penserà?
voglio spezzare una lancia a favore di uomini beta. hanno il fronte più difficile. quello della sinistra. non so se poi dipende dalle mie frequentazioni online oppure è una realtà ma mi sembrano quelli che più riescono a penetrare negli ambienti non conservatori.
mi pare siano abbastanza amati dai simpatizzanti "rossobruni" o sovrazionisti o come si vogliano chiamare.
sarebbe utile, almeno a me, avere una spiegazione anche dei vari movimenti internazionali. qualche riga per capire chi sono, quale orientamento hanno, cosa privilegiano nella vasta questione maschile.
magari si potrebbe mettere in rilievo la spiegazione.
con tanto di intervista, almeno per i fondatori dei gruppi italiani.
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in effetti un certo collegamento c'è già, vedi avoiceformen
il problema secondo me è che noi italiani siamo molto meno metodici dei nordici
ho visto come lavorano alcune associazioni usa o tedesche o belghe ed ho avuto l'impressione d aver a che fare più con impiegati che con militanti o volontari
se anche da noi ci fosse questa disponibilità, faremmo grandi cose
I francesi, specie cattolici, sono molto organizzati e ottengono ottimi risultati: innanzitutto nel rendersi immuni dalle influenze femministe, ma anche nel ristabilire il ruolo maschile e rapporti più equilibrati tra i sessi, nella cultura e nella legislazione. Inoltre, un rappresentante di un'associazione maschile laica è apparso in prima serata in una TV nazionale (a confronto con una femminista).
voglio spezzare una lancia a favore di uomini beta. hanno il fronte più difficile. quello della sinistra. non so se poi dipende dalle mie frequentazioni online oppure è una realtà ma mi sembrano quelli che più riescono a penetrare negli ambienti non conservatori.
mi pare siano abbastanza amati dai simpatizzanti "rossobruni" o sovrazionisti o come si vogliano chiamare.
sarebbe utile, almeno a me, avere una spiegazione anche dei vari movimenti internazionali. qualche riga per capire chi sono, quale orientamento hanno, cosa privilegiano nella vasta questione maschile.
magari si potrebbe mettere in rilievo la spiegazione.
con tanto di intervista, almeno per i fondatori dei gruppi italiani.
Concordo in pieno, diffondere i valori maschili a sinistra non può fare che bene e credo che la QM si risolva solo con l'impegno sociale, che a sinistra non manca.
Sarebbe molto interessante invitare qui i vari rappresentanti dei movimenti maschili per illustrare la loro visione delle cose e i loro programmi.
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Ho letto qualche volta il blog di Uomini Beta e sembra fatto bene, gli articoli sono interessanti.
A questo sito a mio avviso manca una parte blog sulla home altrettanto curata.
PS non so nulla di personale a proposito degli autori, giudico solo qualche articolo letto sul blog, e mi sono sembrati di buona qualità.
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Ho letto qualche volta il blog di Uomini Beta e sembra fatto bene, gli articoli sono interessanti.
A questo sito a mio avviso manca una parte blog sulla home altrettanto curata.
PS non so nulla di personale a proposito degli autori, giudico solo qualche articolo letto sul blog, e mi sono sembrati di buona qualità.
Eccola:
http://www.questionemaschile.org/
Da notare che Uomini Beta è un blog, non un forum di libera espressione.
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voglio spezzare una lancia a favore di uomini beta. hanno il fronte più difficile. quello della sinistra. non so se poi dipende dalle mie frequentazioni online oppure è una realtà ma mi sembrano quelli che più riescono a penetrare negli ambienti non conservatori.
mi pare siano abbastanza amati dai simpatizzanti "rossobruni" o sovrazionisti o come si vogliano chiamare.
sarebbe utile, almeno a me, avere una spiegazione anche dei vari movimenti internazionali. qualche riga per capire chi sono, quale orientamento hanno, cosa privilegiano nella vasta questione maschile.
magari si potrebbe mettere in rilievo la spiegazione.
con tanto di intervista, almeno per i fondatori dei gruppi italiani.
Concordo , anche la parte sui rossobruni , perché essi sono in ottimo rapporto coi marxisti eretici seguaci di Preve.
Trovo controproducente attaccare UB per le loro idee , perché hanno giá fatto una scelta pesantissima , essere antifemministi di sinistra . Prima viene l'antifemminismo, poi le tue idee .
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Trovo controproducente attaccare UB per le loro idee , perché hanno giá fatto una scelta pesantissima , essere antifemministi di sinistra . Prima viene l'antifemminismo, poi le tue idee .
Il discorso vale anche e soprattutto a rovescio, perché in passato è stato UB - ergo, Fabrizio Marchi - a fare osservazioni non molto "carine" nei confronti di questo forum,* nonché di tutti coloro che di sinistra non sono e pertanto non seguono il "sacro verbo marxista".
Perciò diciamola tutta e non solo in parte.
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* Mi ricordo anche di un battibecco del marmocchio col suddetto fondatore di UB.
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Io sono dell'idea che sia giunto il momento di mettere in secondo piano le idee politiche e di privilegiare l'antifemminismo*.Il problema sta lentamente migliorando, perché ci sta piú consapevolezza, ma la mentalitá femminista, che é la sorgente dei mali maschili attuali, rimane.
Figuriamoci cosa dovesse succedere se invece ci si coalizza tutti insieme , e vale per tutti, anche per UB.
*Sia chiaro, non intendo dire che la politica, temi sociali o religione (per chi crede) non siano importanti, certe battaglie vanno portate in parallelo, ma bisogna fare un passo alla volta. Quando buona parte del genere maschile assorbirá la consapevolezza, i tempi saranno maturi per poter incatenare tutte le battaglie . Già ora siamo ad un discreto punto. Diamo accellerazione per annientare il femminismo una volta per tutte.
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Io sono dell'idea che sia giunto il momento di mettere in secondo piano le idee politiche e di privilegiare l'antifemminismo*.
Sì, ma questo discorso dovresti farlo a Fabrizio Marchi e non a chi, come me, ne ha messo soventemente in evidenza le contraddizioni, nonché l'insofferenza e l'intolleranza verso chi marxista non è.
L'ideologo è lui, non io o qualcun altro di questo forum.
Inoltre ricordati che a Fabrizio Marchi non interessa minimamente di coalizzarsi con noi.
Per lui siamo solo un branco di reazionari, di destra, nonché un po' "fascisti e razzisti".
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Sì, ma questo discorso dovresti farlo a Fabrizio Marchi e non a chi, come me, ne ha messo soventemente in evidenza le contraddizioni, nonché l'insofferenza e l'intolleranza verso chi marxista non è.
L'ideologo è lui, non io o qualcun altro di questo forum.
Inoltre ricordati che a Fabrizio Marchi non interessa minimamente di coalizzarsi con noi.
Per lui siamo solo un branco di reazionari, di destra, nonché un po' "fascisti e razzisti".
E' un "compagno sche sbaglia" :lol:
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Previo consenso degli interessati , e se non esiste già e mi è sfuggito, si potrebbe creare un thread-sezione dove riportare le notizie di interesse internazionale, copiando da a Voice for Men o il bollettino di J4MB, o anche altre, ma soprattutto le prime, lasciandole in lingua originale, a meno che qualcuno non sia interessato a tradurle....
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Concordo , anche la parte sui rossobruni , perché essi sono in ottimo rapporto coi marxisti eretici seguaci di Preve.
Trovo controproducente attaccare UB per le loro idee , perché hanno giá fatto una scelta pesantissima , essere antifemministi di sinistra . Prima viene l'antifemminismo, poi le tue idee .
Jason, chi attacca UB ?
Rimaniamo ai fatti : noi abbiamo in home page il link verso UB, loro NON hanno il link verso di noi.
Come mai ?
Non è dimenticanza, infatti c'è il link verso il vecchio Uomini 3000.
Riguardo le idee , lasciamo perdere :
parlare oggi di marxismo è come parlare gerarchie angeliche :doh:.
Le pippe su marxismo, fascismo, ecc , fanno scappare i più.
Già la q.m. è questione spinosa e talvolta contorta.
Aggiungi le pizze sul marxismo/fascismo ecc e il tutto diventa un boccone indigesto :sick:
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Previo consenso degli interessati , e se non esiste già e mi è sfuggito, si potrebbe creare un thread-sezione dove riportare le notizie di interesse internazionale, copiando da a Voice for Men o il bollettino di J4MB, o anche altre, ma soprattutto le prime, lasciandole in lingua originale, a meno che qualcuno non sia interessato a tradurle....
Se hai qualche articolo da postare, posso creare la nuova sezione: "Uno sguardo sul mondo della Questione Maschile".
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Lo dico da uomo "di sinistra": per quel poco che lo conosco e ho letto, il Marchi mi sembra uno che vuol piegare la realtà alla sua ideologia (vedere come tratta la questione degli immigrati, facendo discorsi non molto dissimili da quelli di certo femministume) e che ha la tendenza a gonfiarsi. A sinistra si parlava di dialogo, ma con lui così come con altri con cui ho tagliato i ponti in passato non ce ne può essere :( .
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Se hai qualche articolo da postare, posso creare la nuova sezione: "Uno sguardo sul mondo della Questione Maschile".
Ricevo le news da Mike Buchanan e, se lui è d'accordo, potrei postarne nella sezione, insieme con eventuali altre...Grazie dell'aiuto
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Ricevo le news da Mike Buchanan e, se lui è d'accordo, potrei postarne nella sezione, insieme con eventuali altre...Grazie dell'aiuto
bravo, interessante la tua iniziativa
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Ricevo le news da Mike Buchanan e, se lui è d'accordo, potrei postarne nella sezione, insieme con eventuali altre...Grazie dell'aiuto
Fatto:
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?board=56.0
La nuova sezione è "in prova": vediamo come va, se non è un doppione di altre e se è alimentata regolarmente. Buon lavoro!