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Questione Maschile in evidenza => Contenuti in Evidenza, Guide e Supporto per uomini: il meglio del forum => Topic aperto da: Vicus - Dicembre 17, 2015, 23:27:33 pm

Titolo: Giudice svela le conseguenze - per gli uomini - del divorzio
Inserito da: Vicus - Dicembre 17, 2015, 23:27:33 pm
Autore: Vicus
Post originale: https://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=12986.msg148515#msg148515

Ad una cena un giudice ha raccontato cosa succede immancabilmente agli uomini che divorziano in Francia:
Ecco l'esito del colloquio. In Francia l'affido condiviso è concesso solo su richiesta congiunta degli ex coniugi.
Il giudice ha affermato che "in Francia oggi il diritto dei padri è pienamente tutelato, in quanto ottengono l'affido nel 50% dei casi". Tuttavia l'affido viene concesso nella maggioranza dei casi alla madre in quanto secondo lei i padri lo chiederebbero molto più raramente (lasciando intendere che non gli importa nulla dei figli).
Ha detto che le recenti numerose manifestazioni di padri separati non provano l'esistenza di discriminazioni, perché anche con questa matematica imparzialità ci sono sempre soggetti scontenti.
Secondo lei un giudice monocratico donna è pienamente in grado di tutelare i diritti degli uomini, "perché ha un cervello" (chissà perché le donne lo ribadiscono sempre).
Ha detto che l'ammontare dell'assegno di mantenimento (figli) e divorzi le (moglie) viene stabilito sulla base di tabelle predeterminate, che i padri che finiscono a dormire in macchina sono rari, e che questo avviene unicamente perché non vogliono trasferirsi nelle case popolari in periferia.
Afferma che nella maggioranza dei casi è la donna a percepire dei benefici economici a seguito del divorzio, poiché normalmente guadagna meno di un uomo e ha diritto allo stesso tenore di vita che aveva in costanza di matrimonio, in quanto ha rinunciato alla sua carriera o si è dedicata alla famiglia e quindi deve essere in qualche modo indennizzata. Precisa che tale assegno di mantenimento è del tutto indipendente (eccetto gli interessi) da qualsiasi valutazione di responsabilità dell'uomo o della donna. All'obiezione che col divorzio dovrebbero cessare gli obblighi reciproci tra coniugi, e che l'uomo dovrebbe potersi rifare una vita senza essere costretto ad andare in una casa popolare, risponde che "il divorzio comporta sempre un impoverimento" [per l'uomo, si capisce].
All'osservazione che la maggior parte dei divorzi avviene per futili motivi, e che in Francia la separazione è chiesta dalla donna nell'85% dei casi, risponde (riprendendo quanto afferma certa stampa femminile francese) che il divorzio è chiesto sempre per gravi motivi come l'adulterio, che gli uomini praticherebbero con disinvoltura e considererebbero una cosa da nulla, ragion per cui raramente chiedono il divorzio.
Le ho fatto notare che il matrimonio dispiega i suoi effetti giuridici dopo il divorzio, e non prima (ad es. con la mediazione familiare o del giudice a scopo preventivo), ed ha risposto "a che serve prima se i coniugi stanno ancora insieme"? :lol:
Lascio a voi i commenti. Mi limito a dire che neanche un istante ho sentito parole come umanità, buonsenso, clemenza, flessibilità, limiti della giustizia umana. Come in Italia, la giustizia è sempre più robotica (tabelle), standardizzata e inesorabile come il codice binario di un software, senza la minima propensione a mettersi in discussione.