Forum sulla Questione Maschile

In rilievo => Osservatorio sul Femminismo => Osservatorio sui Femministi => Topic aperto da: COSMOS1 - Maggio 22, 2012, 19:41:14 pm

Titolo: Lorenzo Gasparrini
Inserito da: COSMOS1 - Maggio 22, 2012, 19:41:14 pm
oggi la Zanardo ha pubblicato l'analisi delle risposte al suo post per soli uomini in merito allo stupro
noi avevamo già detto che non partecipiamo al gioco delle bambole della sorella più grande
ma quella discussione ebbe comunque mille risposte, che la Zanardo ha dato da analizzare a Lorenzo Gasparrini  :hmm:


[non metto il link perchè non vale la pena leggere i risultati, come si fa ad affidare l'analisi delle posizioni degli uomini sullo stupro ad uno che scrive:

Citazione
considerando la sensibilità media dimostrata dagli uomini presenti abitualmente in rete sui temi del sessismo in genere, sono portato a pensare che la maggior parte di loro sia ostentatamente maschilista

 :doh:]


perchè?

adesso ve lo spiego, con parole sue: questo è un messaggio dello stesso Gasparrini in risposta all'invito della Zanardo:

Citazione
   

Lorenzo Gasparrini says:

feb 14, 2012
Rispondi

Sono Lorenzo Gasparrini, attivista antisessista da molti anni. Scrivo, parlo, pubblico solo per gli uomini – il femminismo non m’interessa, primo perché non sono una donna, secondo perché m’interessa parlare e rivolgermi agli uomini con i quali credo di poter condividere molto di più che con le donne, per motivi ovvi. Ho cominciato questa mia attività politica da quando, padre di due maschi, mi sono guardato intorno e ho visto che l’immagine degli uomini, nel mio paese, a dire poco fa schifo.

Lo stupro è un gesto violento e criminale, come tutti i gesti del genere ha una particolare valenza politica e sociale. Ed è proprio per queste ultime due caratteristiche che regolamentarlo secondo parametri giusti nei confronti delle vittime è tanto difficile: sarebbe un’azione politica e culturale profondissima, che costringerebbe poteri economici consolidati e pratiche culturali parassitarie a fare un bel passo indietro. Ecco perché difensori dello status quo come Marco Beltrami se ne troveranno sempre a mucchi.

Con persone come Marco Beltrami non parlo – né in pubblico né in privato – per due motivi: primo, è utile che lui continui a parlare anche pubblicamente, in modo che si veda bene la differenza tra lui e me; secondo, continuando ad argomentare, le sue chiacchiere contraddittorie, illogiche e violente si mostrano da sole. Prima si affida alla natura, poi alla cultura; prima è attento a quello che dice la legge, poi invece il sistema di potere è in mano alle donne; prima le donne provocano, poi l’uomo è più forte… i soliti bla bla bla assurdi. Ma ripeto: trovo molto utile che queste cose vengano scritte pubblicamente, in modo che quando le faccio leggere ad altri più giovani e che vogliono capire le differenze e la realtà appaiono subito chiare; tanto far cambiare idea ai vari Marchi Beltrami che ci sono in giro è, prima che impossibile, soprattutto inutile.

Lorella Zanardo l’esempio l’ha dato: bisogna rivolgersi a chi è più giovane, non ha senso parlare con chi non vuole ascoltare. L’invito continuo al dialogo che fanno i vari Marchi Beltrami è palesemente finto: tanto non cambieranno mai idea, non gli fa comodo. Detto ciò, chiarisco che se e quando uso spazi, collegamenti e “fonti” femministe è solo perché altrove cose analoghe non ce ne sono, vanno ancora costruite.

Non è il caso di mettersi a fare pubblicità a nessuno, ma gruppi di lavoro politico e sociale impegnati a dare una ripulita all’immagine e alla “sostanza” maschile che ne sono e funzionano bene. Come si legge da parecchi interventi qui sopra, di lavoro ce n’è ancora molto da fare. Dàje.


come si fa a pensare che un soggetto del genere abbia due connessioni neuronale per fare una qualche analisi?

eccolo a dire che lui parla solo per gli uomini, e poco dopo che è "costretto" a ricorrere a fonti femministe perchè gli uomini di quelle cose non parlano  :wacko2: cioè, famme capi', ma se gli uomini di certe cose non si interessano, tu come fai a parlare solo con loro? di che parli? oibò  :wacko2:

poi l'immagine degli uomini gli fa schifo  :wacko2: vabbè, vuol dire che anzitutto tu ti fai schifo, epperò c'è una soluzione veloce amico: zac!

eppoi, lui parla solo con uomini, ma poco dopo dice che con Marco Beltrame non parla!  :wacko2: mi pare tantoil gioco di Lenin: io rappresento tutti i russi, ma lo zar no, quello lo fuciliamo. Gli zaristi neppure, fuciliamo anche loro. I cosacchi neanche ...  alla fine Gasparrini parla solo con sè stesso, forse, e con le femministe ovviamente
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: COSMOS1 - Maggio 22, 2012, 19:54:38 pm
tanto per dire: c'avevo ragione! facendo qualche altra ricerca ho trovato queste ulteriori affermazioni dell'aquila (gasparrini):

Citazione
Stavolta m’è uscita una specie di lettera per un tipo di maschio che proprio non sopporto. Pensavo da un bel po’ a questo tipo - un po’ di nicchia, lo ammetto - che mi da’ parecchio fastidio. L’ho incontrato spesso, e devo ammettere che ha la notevole qualità di non sembrare affatto meno stronzo né col passare degli anni miei né col passare degli anni suoi. Meno male, perché mi dispiacerebbe proprio essere più tollerante solo perché il tempo passa.

Il compagno sessista è una figura molto più comune di quanto si pensi. E’ un maschio di sinistra, fortemente schierato; si professa comunista orgogliosamente, specie se ha già superato i quaranta, oppure anarchico «da sempre». Il compagno sessita veste con una specie di divisa riconoscibile, fatta di accessori e colori che nella sua città «significano» l’appartenenza alla sinistra militante, anche con qualche punta d’anarchia, perché no. Anche se non più giovane, riconoscerete senz’altro nel suo abbigliamento qualle caratteristiche comuni, irrinunciabili, con le quali si vuole distinguere.

 :D

cvd: Gasparrini parla solo con gli uomini, ma con i maschilisti no, con i fascisti neppure, i democristiani Dea lo scampi (vista l'età forse non ha ancra realizzato che la DC non c'è più) socialisti no, comunisti forse ma non devono essere sessisti  :D
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: in vino veritas - Maggio 22, 2012, 19:59:42 pm
Gasparrini dice: l’immagine degli uomini, nel mio paese, a dire poco fa schifo..
Non capisco perchè bisogna allargare il discorso a tutti gli altri uomini italiani.

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Maggio 22, 2012, 20:41:08 pm
Rettifico in parte quello che avevo detto sui maschipentiti: a proposito del loro ruolo di addetti al
Sonder Kommando assegnato loro dalle femministe. Ad uno così le femministe farebbero fare per
davvero il kapò: con le benemerenze che ha acquisito nei loro confronti se lo merita.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: falseaccuse - Maggio 22, 2012, 20:41:31 pm
Io propongo di istituire una colletta per permettergli di fare l'operazione chirurgica che tanto desidera.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Maggio 22, 2012, 20:45:28 pm
Io propongo di istituire una colletta per permettergli di fare l'operazione chirurgica che tanto desidera.

Rassegnati: con la colletta che si raccoglierebbe per uno come lui non si potrebbe neppure
praticargli la circoncisione.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Rita - Maggio 22, 2012, 20:56:40 pm
oggi la Zanardo ha pubblicato l'analisi delle risposte al suo post per soli uomini in merito allo stupro


riporto di qua il commento comparso oggi su UB

http://www.uominibeta.org/2009/11/28/video-femminismo-ideologia-sessista/#comment-20394

il commento (a firma Groucho) NON è stato pubblicato sul blog (e quindi ne traggo la conseguenza che non ha potuto essere classificato nel "lavoro" di Gasparrini.

La premessa è di Luigi di UB

Gli uomini spesso affermano che le donne siano esseri complicatissimi, e loro stesse alimentano questa leggenda. Niente di più falso. Una volta sollevato il velo della nostra auto-sudditanza, si scopre che sono esseri banali e prevedibilissimi. L’avevo capito prima ancora che lei (la Zanardo) lo scrivesse il post dove voleva andare a parare.
Studiare gli uomini alla stessa stregua di topolini nelle gabbiette di un laboratorio (cit. – Questo post è per voi ragazzi, è per voi uomini. Chiedo alle ragazze, alle donne di non intervenire. Sono certa che capirete. Vi lascio questo spazio, e spero che serva, che vi serva.), ovviamente secondo i suoi criteri, accumulare materiale da rielaborare per riproporre le sue solite tesi.
Non a caso, penso ve lo ricorderete, cancellò più e più volte il post dell’amico Groucho, riportato da me in questo tread, che la sgamò alla grande. E che vale la pena riportare di nuovo.
……………………………………………………………
“La Maestra prima di salire in Cattedra lascia cadere un’occhiata stancamente distratta sulla platea, raccoglie le forze e le frecce, attacca a catechizzare alternando abilmente colpi e carezze.
Lei, che meriterebbe ben altra ribalta, un talkshow di prima serata, un Tg, se soltanto l’oppressione
maschilista non costringesse pure i giornalisti più aperti e democratici a sfruttare “la meglio gioventù femminile” come avvilente “decorazione natalizia” (Santoro e le Suddite Italiane- http://www.ilcorpodelledonne.n….
Lei, che, unica femmina libera ma libera veramente, deve patire da sola l’orribile sudditanza delle (altre) Donne, ascoltando “le garrule studentesse universitarie […] colte e rigorosamente di sinistra, commentare dottamente” un siffatto scempio sessista (Santoro e le Suddite Italiane- http://www.ilcorpodelledonne.n….
Lei, che sognava di scrivere poesie, e saggi, e girare documentari, e invece deve campare con i blog, elargendo perle ai porci. Porci che comunque riescono a fare di un post pieno di niente un “forum” con centinaia di commenti in mezza giornata. E senza avere scritto niente. Niente di niente. E io, che mi prendo pure la briga di commentare, dopo quella già penosa di leggere. D’altronde si sa, l’argomento “tira” sempre, a quelli là piace un mondo scannarsi sul sesso, sulla violenza, sulle porcate… appunto. Basta vedere a che percentuale arriva la chiave “Uomini-Donne” nelle statistiche di ricerca di Google, ad esempio (http://www.lavoro-formazione.i….
Se fossi un Marziano, scaraventato sulla Terra, ignaro della retrospettiva settaria da cui muove la liturgia pedagogica della Maestra, faticherei a capire che cosa in effetti la Maestra ci domanda con questo suo “Discorso agli Uomini” (mai nati). Invece si da’ il caso che sia proprio un Uomo, e capisco quello che non dovrei, perché vedo quello che non si deve dire: che le questioni di genere sono (diventate) uno Strumento di Potere; che il Potere divide per controllare; che per dividere si cambiano le forme, ma le sostanze sono sempre le stesse: etnia, sesso, religione, censo, cultura; che le discriminazioni vogliono un incessante martellamento di paure e pregiudizi, operazione facilmente accessibile grazie ai massmedia e ai loro messaggi più o meno subliminali; che le cosiddette QuoteRosa sono concepite e costruite in forza del Culto del Privilegio mistificandolo per Parità, così come le QuoteVerdi dei Padàniservono all’accumulo di uffici e risorse al Nord, in forza di una inesistente “Questione Settentrionale” e una simile cultura “ariana”. E che tutto questo non ha niente a che vedere né con la libertà, né con la parità, né con la solidarietà, né con la giustizia, né con la civiltà.
Del resto, un Uomo soltanto in quanto tale impara già fino dalla nascita l’obbligo della Colpa nell’ordine per: le tragedie della Guerra (violenza maschilista); lo sfruttamento del Capitalismo (avidità maschilista); le oppressioni di Colonialismo e Imperialismo (vitalismo maschilista); gli orrori di
Nazismo, Fascismo e Comunismo (autoritarismo maschilista); la sudditanza delle Donne nella Storia (patriarcato maschilista); i disastri ecologici e ambientali (si imputano tragedie come Fukushima alla superbia maschilista che sfida le leggi naturali, come si può arguire dalla forma fallica di missili, satelliti, navi spaziali); il vizietto “orale” nella stanza ovale di un Capo di Stato americano (poi sparito all’ombra della più prestigiosa FirstLady); i festini orgiastici di un Capo di Governo (http://www.ilfattoquotidiano.i...
il presunto stupro di una cameriera africana da parte di un economista socialista a capo del FMI (poi sostituito da una Ministra liberista: http://www.ilfattoquotidiano.i...
http://www.ilfattoquotidiano.i... infine, per le vessazioni degli omofobi (http://www.ilfattoquotidiano.i…, per i Cimiteri dei Bambini Mai Nati (seppure commissionati da Donne: http://www.ilfattoquotidiano.i…, e finalmente per il naufragio del Concordia (http://www.ilfattoquotidiano.i….
Quindi dov’è la stranezza, a criminalizzare il Sesso inferiore e portatore di pene (in tutti i sensi), per gli orrori che geneticamente, biologicamente, fatalmente produce? (D’altra parte che la Colpa sia “questione di genere”, è dato per scontato nel commento alla recente sentenza della Cassazione sull’applicabilità di pene alternative nello stupro di gruppo: “non siamo così certe che si valuti, fino in fondo, l’impatto che tali misure possono avere sulle donne e soprattutto sugli uomini. Le une si sentiranno ancora una volta più esposte, gli altri meno colpevoli http://www.ilcorpodelledonne.n….
Certo, si potrebbe evidenziare, con la storica femminista E.Badinter (La strada degli errori. Il
pensiero femminista al bivio, Feltrinelli 2004, che spiega come dagli anni 80 le lobbies femministe abbiano voluto “ri-processare” la sessualità maschile per costringerla a cambiare. “E, per far questo, modificare le leggi e impadronirsi dei Tribunali”), la moda a manipolare allegramente le statistiche degli stupri (http://www.comedonchisciotte.o…, o a sfornarne di nuove alla bisogna: c’è il dramma sociale dei padri separati? Pronta la statistica che passa per vittime delle separazioni le mogli invece dei mariti: http://www.senonoraquando.eu/?…. La crisi falcia i lavoratori? Ed ecco la statistica sulle discriminazioni delle Donne nel Lavoro: http://www.senonoraquando.eu/?….
Ovviamente sarà giusto un caso, che a capo dell’ISTAT ci sia una Donna, piuttosto vicina, diciamo così, a vari movimenti femministi (http://www.noidonne.org/blog.p…, e con una carrioera alle spalle grazie alle “questioni di genere”? Non è un illecito, ma se a capo dell’ISTAT, che dovrebbe essere neutrale e trasparente, ci fosse un aderente a movimenti omofobi, o xenofobi, o associazioni per la bigenitorialità: le statistiche non parrebbero un po’ sospette, se fossero così automaticamente puntuali e ripetitive?
Si potrebbe obiettare, su un piano biologico, che la Liturgia dell’Espiazione degli Uomini quali portatori di pene (come gli Stupratori) sta allo Stupro tanto quanto quella delle Donne quali portatrici di vagina (come le Meretrici) sta al Meretricio. Oppure, su un piano statistico, che alle cifre delle vittime di Stupri (Colpa Maschile) si contrappongono le cifre delle vittime di False Accuse (Colpa Femminile), che infliggono a centinaia di Uomini povertà, disperazione, morte (8 suicidi su 10 nelle separazioni sono padri separati). O ancora, che, se la maternità è biologicamente più essenziale della paternità, le madri che alienano figli (e figlie) al padre separato, che li (e le) devastano per sempre con la PAS, sono Donne che commettono forme di violenza (psichica e fisica) “di genere”.
http://www.gehttp://www.senato.it/documenti/reposi...
http://www.dirittoeminori.com/...
Si potrebbe anche domandare perché, se lo stupro è una “violenza di genere”, ci sono madri che partecipano con i mariti allo stupro dei figli?
http://webcache.googleusercont...
http://qn.quotidiano.net/crona...
http://www.crimeblog.it/post/5...
E perché mai, in cima alla classifica delle fantasie erotiche femminili c’è spesso lo stupro? http://affaritaliani.libero.it...
http://www.alfemminile.com/sch...
Potrebbe bastare una sola di queste contraddizioni, a smettere la coperta della “violenza di genere”. Potrebbe bastare, in proporzione, anche quello che è successo qui, dove le Donne non hanno rispettato la richiesta di non intervenire (e hanno fatto bene), per capire che se si può impunemente trasgredire un rifiuto, lo si fa piuttosto facilmente.
Potrebbe bastare uno sguardo alla spirale di violenze commesse da maestre, educatrici, infermiere, per capire che nella Giungla prevale e prevarica la Legge del Più Forte, e che la fisicità maschile non è l’unica né la più violenta” forza che esista: a meno che non si faccia passare la materialità come prioritaria rispetto alla spiritualità, la fisicità all’intelligenza, il corpo all’anima. In tal caso, si dovrebbero però riscrivere da cima a fondo i ¾ di tutte le dottrine, le arti, le filosofie, ecc.
Si potrebbero dire tante cose, ma la Maestra per metterti alla prova ha ideato la trappola del secolo:
se non sai dire altro se non che non sei uno stupratore solo perché portatore di pene (è questo il più grande trionfo del Sessismo: ridure le persone ai loro genitali e portare le Donne a temere e venerare quei pochi centimetri e grammi che fanno il DioPene: complimenti), se cerchi di spiegarti con esempi “di genere” al contrario, non per criminalizzare tutti/e, ma per non criminalizzare nessuno/a, se difendi le tue ragioni ed emozioni di “non stupratore”, né potenziale né attuale, ecco, lo vedi? sei uno di quelli che “sviano, parlano d’altro, non affrontano l’argomento”. Geniale.
E si chiude il cappio: la leggerezza con cui cade quel moralistico “Certo.” a liquidare le fastidiose resistenze alla Colpa da parte di Uomini che “faticano a farsi carico del problema” (guarda un po’, chissà perché), è pari alla maestria di quel doppio colpo di coda con cui si dice “dovete farvi carico
non per colpe che non avete, ma per provare a capire”. Che cosa, non si sa. Ci sono leggi, c’è tutta una letteratura sterminata, ogni 2 giorni spunta un’associazione di tutela delle vittime di violenza, si fa un continuo parlare di violenza, anche fra uomini (http://maschileplurale.it/cms/...
e qualche femminista di chiara fama a volte pare addirittura annoiarsi (http://www.ilfattoquotidiano.i…. Che cosa vada ancora scoperto e compreso, non è dato saperlo. Forse vogliono sentirmi dire “sì, confesso, sono uno Stupratore Mannaro, con la Luna Piena mi trasformo e non c’è autocontrollo che tenga, sento una forza irresistibile che mi acceca e mi trascina in cerca di carne sempre più fresca (o calda? bòh)… e la sete non si placa mai!!”… ecco forse è questo che un certo immaginario femminile vorrebbe sentirsi raccontare, per sentirsi come CappuccettoRosso di fronte al LupoNero… se lo conosci lo eviti… Solo che a quanto pare uno dei più forti istinti aggressivi negli stupri è proprio il clima di giustificazione dato dall’immagine della Bestia Cieca dagli Impulsi incontrollabili http://donna.wikia.com/wiki/St….
In realtà, resta solo un dato di fatto: che il dramma degli stupri resta lì. Dice che è “ormai inutile che se ne discuta tra donne. I numeri raccontano che i nostri sforzi non sono sufficienti”. Che cosa possa mai cambiare se a parlarne siano gli Uomini, ancora una volta non si capisce. Se non mettendoLi in guardia da SèStessi, dallo Stupratore Mannaro che si portano dentro.
La Maestra chiama a sé le Sorelle, brandisce la bacchetta e arringa la platea, o quello che ne resta.
Passano in rassegna i “ragazzi”, gli “Uomini”, che stanno lì a giustificarsi, scusarsi, adirarsi, indignarsi, impegnarsi, e poi gettano la spugna con gran dignità. Ogni tanto confabula con il GranGiurì, Prima fra le Pari, e decidono i Voti. Qualcuna pensa che è solo tempo perso, che cos’altro puoi aspettarti da un’orda di sciocchi, se non “una marea di sciocchezze”? Ma no, profetizza solennemente la Maestra: “Ho ancora molta fiducia”.
Il tono è ieratico, ma soave: perché vabene la catechesi, la dottrina, la propaganda, ma bisogna tenere a mente di avere pur sempre a che fare con dei bruti inferiori, bambinoni pericolosi, e prudenza vuole che vengano sì, addestrati con la frusta, ma anche addomesticati con la ciotola. Dunque, per fargli ingoiare la medicina amara dell’emancipazione femminile “da relazioni di dipendenza millenarie”, ci vuole tanta grinta e altrettanta pazienza, perché il “momento è epocale. E’ difficile, lo capiamo”. Meno male: lo capiscono, Loro. Ci capiscono.
Finalmente, la Maestra scende i 25 gradini d’aria su cui s’erge il Pulpito, e dal basso della Cattedra
lascia colare magnanima la Perla d’Oro sui Porci, che, abituati alle ghiande, non potranno che sprecarLa: “Un post per soli Uomini”: “caspita, che Fortuna!!”, direi se fossi un Marziano. Invece, si da’ il caso che sia proprio un Uomo, e capisco quello che non dovrei, e credo in quello che non si può dire: http://www.youtube.com/watch?v…”
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Per quanto riguarda il cosiddetto docente penso si tratti di questo
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http://questouomono.tumblr.com/
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e questo il suo curriculum vitae
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http://grammaticasessista.wordpress.com/il-programma-della-giornata/lorenzo-gasparrini/
Lorenzo Gasparrini è Dottore di ricerca in Estetica. Ha collaborato con le cattedre di Estetica della facoltà di Filosofia dell’Università Sapienza di Roma, della facoltà di Architettura e Design Industriale di Camerino, sede di Ascoli, e anche nel corso di laurea in Restauro e Conservazione dei BB.CC. di Narni. Per la facoltà di Scienze Umaistiche di Sapienza (Roma), è stato professore a contratto di Informatica; ha svolto lavori di ricerca per il Dipartimento di Scienze della Formazione di Sapienza (Roma). Attualmente è Editor e Web Editor per un importante editore accademico.
I suoi interessi sono il linguaggio comune tra estetica e letteratura, il rapporto tra funzionalità e bellezza nell’architettura e nel design, lo studio dei media e degli stereotipi sessisti nel linguaggio e nelle immagini.
………………………………………………………………..
Che dire …. dottore in estetica …. :oops:
E’ da un po che parlo di tagliare spese inutili …..
DI COSA PENSATE STESSI PARLANDO!!! 8)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Maggio 22, 2012, 21:01:19 pm
tanto per dire: c'avevo ragione! facendo qualche altra ricerca ho trovato queste ulteriori affermazioni dell'aquila (gasparrini):

 :D

cvd: Gasparrini parla solo con gli uomini, ma con i maschilisti no, con i fascisti neppure, i democristiani Dea lo scampi (vista l'età forse non ha ancra realizzato che la DC non c'è più) socialisti no, comunisti forse ma non devono essere sessisti  :D

vabbè. questo tal Gasbarrini parla da solo
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Maggio 22, 2012, 21:02:42 pm
una curiosità : incrociando la Zanardo con gasbarrini, cosa verrebbe fuori ?
femminista + maschio pentito .
che ibridazione :ohmy:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Maggio 22, 2012, 21:07:23 pm
una curiosità : incrociando la Zanardo con gasbarrini, cosa verrebbe fuori ?
femminista + maschio pentito .



Cosa verrebbe fuori? Semplice:  LA COSA

(era anche il titolo di un film di John Carpenter)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: renato.dg - Maggio 22, 2012, 23:23:38 pm
Il citato marco beltrami del maschio pentito gasparrini ero io.Cmq mi ero proposto ai sottomessi-maschiopentiti  che frequentavano e frequentano il blog del corpo delle donne che ero disponibile a qualsiasi tipo di dibattito a patto però che fosse solo tra uomini.Ebbene  hanno rifiutato tutti e questo mi dice che i maschipentiti agiscono sotto l'impulso emozionale della  presenza femminile e a loro interessa essere approvati e avere il consenso femminile perchè vedono nelle donne le custodi del Giusto e senza il consenso e l'amicizia femminile non campano.Insomma, sono dei deboli.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Maggio 22, 2012, 23:31:05 pm
Il citato marco beltrami del maschio pentito gasparrini ero io.Cmq mi ero proposto ai sottomessi-maschiopentiti  che frequentavano e frequentano il blog del corpo delle donne che ero disponibile a qualsiasi tipo di dibattito a patto però che fosse solo tra uomini.Ebbene  hanno rifiutato tutti e questo mi dice che i maschipentiti agiscono sotto l'impulso emozionale della  presenza femminile e a loro interessa essere approvati e avere il consenso femminile perchè vedono nelle donne le custodi del Giusto e senza il consenso e l'amicizia femminile non campano.Insomma, sono dei deboli.

sono eterodiretti.
devono essere supervisionati, potrebbero deviare dalla linea
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: renato.dg - Maggio 22, 2012, 23:49:40 pm
Il discorso dello stupro rientra in una visione assai piu ampia della dottrina e del sentire femminista, amplificazione  di un certo sentire femminile che vede l'uomo come un violentatore della purezza femminile in tutti quegli atti che in un certo senso riguardano l'esteriorità del corpo femminile siano essi consenzienti o non consenzienti.A cominciare dallo stupro come tale ma anche al concetto che  ogni insistenza è uno stupro,  al rapporto sessuale consenziente e tollerato  ma di fatto una violenza sulla purezza del corpo femminile, fino alla toccata e al semplice apprezzamento o richiesta non accettata cioè delle  semplici parole.Ecco, tutti questi atti   per la Zanardo sono  sono una violenza e un abuso intollerabile e imperdonabile sulla purezza femminile.E tutto ciò è fonte di una grande rabbia. Lei dice di non odiare gli uomini, ma i fatti dicono che come molte altre donne ha una gran rabbia latente verso gli uomini la cui rabbia è frutto della sua percezione sugli stessi e ci vuole far sentire responsabili e colpevoli come uomini di essere dei violentatori della purezza femminile.
 
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Maggio 23, 2012, 00:15:42 am
Il discorso dello stupro rientra in una visione assai piu ampia della dottrina e del sentire femminista, amplificazione  di un certo sentire femminile che vede l'uomo come un violentatore della purezza femminile in tutti quegli atti che in un certo senso riguardano l'esteriorità del corpo femminile siano essi consenzienti o non consenzienti.A cominciare dallo stupro come tale ma anche al concetto che  ogni insistenza è uno stupro,  al rapporto sessuale consenziente e tollerato  ma di fatto una violenza sulla purezza del corpo femminile, fino alla toccata e al semplice apprezzamento o richiesta non accettata cioè delle  semplici parole.Ecco, tutti questi atti   per la Zanardo sono  sono una violenza e un abuso intollerabile e imperdonabile sulla purezza femminile.E tutto ciò è fonte di una grande rabbia. Lei dice di non odiare gli uomini, ma i fatti dicono che come molte altre donne ha una gran rabbia latente verso gli uomini la cui rabbia è frutto della sua percezione sugli stessi e ci vuole far sentire responsabili e colpevoli come uomini di essere dei violentatori della purezza femminile.
 

è uscito un bel libro di marcela iacub sull'argomento, parla della Francia , del caso DSK, ma vale per tutto l'occidente
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Maggio 24, 2012, 19:42:21 pm
Il nostro Lorenzo ha scritto anche su FaS

Citazione
Lo stupro è un problema maschile (http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/05/24/lo-stupro-e-un-problema-maschile/#comment-19303)

E’ stato pubblicato qui (http://www.ilcorpodelledonne.net/?p=12153), sul blog de “Il corpo delle donne” un mio piccolo studio sui commenti lasciati da uomini, invitati a prendere la parola e a parlare dello stupro. Lì ci sono risultati, cifre e considerazioni su quei materiali; qui preferisco invece lasciare qualche riflessione, un po’ de panza forse.

Un paio di conferme, innanzi tutto. Le risposte di stampo maschilista e machista sono la maggior parte – e questo era nelle attese, se vogliamo. Inoltre, il post è apparso su uno dei blog de “Il Fatto Quotidiano”, e per quanto sicuramente Lorella Zanardo s’è attirata un folto gruppo di denigratori che la segue spesso, indubbiamente la percentuale di risposte piene di stereotipi sessisti fa pensare. Fa pensare che la maggior parte di lettori maschi de “Il Fatto Quotidiano” in versione elettronica non sia particolarmente “aperto” ai temi antisessisti. E anche di questo ce n’eravamo accorti e accorte da un po’.

Ho volutamente citato il minimo possibile le parole lasciate dai commentatori per non scatenare inutili discussioni – i contenuti riassunti e le cifre bastano e avanzano, il resto chiunque può ancora andarselo a leggere. Rimane il fatto che le espressioni più frequenti sono state “non siamo colpevoli” e “uno stupratore non è un uomo normale”. Le trovo due affermazioni, due sintesi, due pregiudizi molto gravi.

Nel primo caso chi afferma “noi uomini non siamo colpevoli se uno stupra” sta giocando pericolosamente col linguaggio. Nessuno si sogna di colpevolizzare penalmente e perseguire giuridicamente chi non ha commesso reati, quindi rispondere così è insieme ovvio e in malafede. Rispondendo sul piano dell’ovvietà giuridica si vuole anche parare l’altro problema, quello di genere. La frase vuol dire cioè “non mi sento coinvolto personalmente, a nessun titolo, se un altro uomo stupra una donna”. Questa presa di posizione è evidentemente indifendibile, soprattutto alla luce di altre occasioni nelle quali si è pronti a fare fronte comune. Quello stesso uomo così indifferente a uno stupro è sicuramente pronto a “fare qualcosa” nei confronti delle tasse che aumentano ingiustamente, verso una classe politica – locale o nazionale – corrotta e corrompente; è pronto a sacrificare i suoi beni per aiutare un familiare in difficoltà, è allarmato da dinamiche sociali inquietanti (l’aumento dei furti in appartamento, per esempio, o il tasso di immigrati clandestini in continuo aumento). Insomma, non è una persona indifferente a tutto. Però, riguardo lo stupro, si legge il blog della Zanardo e ci tiene a dire: io non c’entro, la cosa non mi riguarda come uomo, è sbagliato generalizzare, io quelle cose non le faccio. Ricapitoliamo: tutti i politici sono potenziali ladri, tutti gli extracomunitari sono potenziali delinquenti, mettiamoci pure che tutti i preti sono potenziali pedofili ma… no: non tutti gli uomini sono potenziali stupratori, quindi questa generalizzazione è sbagliata e io non vedo la necessità di parlare con altri del mio stesso genere di quello che non ritengo un problema di genere.

Legata a questa prima manifestazione d’indifferenza c’è la seconda, espressa dal concetto “uno stupratore non è un uomo normale”. L’uso della categoria del malato, del diverso per differenziarsi e deresponsabilizzarsi è noto, non sto qui a ripetere cose dette e ridette. Dire “io sono normale e lui no” è un vecchio refrain già usato da razzisti e fascisti d’ogni genere e tipo, e non dovrebbe trovare ancora qualche seguito. Invece, va per la maggiore tra i maschi che proprio non ci stanno a sostenere un discorso partendo dal presupposto che ‘sti “anormali” cominciano ad essere un po’ troppi e anche un po’ troppo giustificati. Anche in questo caso l’ipotesi della normalità non regge a un semplice argomento logico: nei casi accertati di stupro, il colpevole o i colpevoli sono o al loro primo reato di quel tipo oppure erano già noti per la loro indole violenta o persecutrice. Quindi nel primo caso erano persone “normali” né più né meno come tutti i commentatori menefreghisti; nel secondo caso, la loro “anormalità” non aveva fatto scattare nessuna misura sufficiente a renderli non pericolosi. In entrambi i casi, sarà o no il caso di parlarne? Del parlare tra uomini del perché questi uomini a un certo punto non prevedibile stuprano oppure perché s’era capito da un pezzo che avrebbero stuprato ma nessuno ha fatto niente (nessuno nel senso: i suoi parenti, i suoi amici)?

E invece no. Dell’imprevedibile non si può parlare (che ne parli a fare?), e delle colpe di una legge non applicata, non fatta rispettare o non sufficiente non c’è bisogno di parlare tra uomini, non è un problema di genere. E con queste spallucce, questi sarcasmi, questa indifferenza, si va avanti a fare violenza (sì, anche l’indifferenza è una violenza). Non è difficile capire che dietro una donna maltrattata, violentata, offesa, denigrata, c’è un uomo; e a me quell’uomo non piace. Non voglio essere io quell’uomo, e non voglio vedere altri uomini così. Mi devo arrendere: accade raramente, per ora è successo a me e a pochi altri di fare questa semplice constatazione. E soprattutto, se provo a dirlo, piovono insulti o, bene che va, ricevo indifferenza.

Mentre è facile – o comunque più diffuso – che un uomo veda la coda di paglia dei fascisti, dei razzisti, degli omofobi, quella dei sessisti invece pare che non si veda. Negano che sia una coda di paglia: o è una sciarpa e quindi la si indossa tranquillamente, o non è di paglia, è di ferro e ci si mena chi non è d’accordo. Davvero complimenti. Ancora oggi, sulla pagina linkata sopra, chi non è d’accordo scrive usando quegli stessi argomenti che ho segnalato nell’analisi, dandomi la ratifica più certa che quell’analisi è giusta. E che la maggior parte degli uomini sessisti non vuole nemmeno leggere, quindi non vuole né dialogare né polemizzare sul serio; ed è priva – oltre che di tutto il resto – anche del benché minimo senso del ridicolo.

Comunque, dàje così. Io non ho paura, parlo con tanti e tante, spesso più giovani di me, e so che sono sulla strada giusta.

Questo è il commento che ci ho lasciato io, e, attualmente, è ancora in attesa di moderazione

Citazione
E meno male che ci sono quelli come Lei sig. Gasparrini, l’unico uomo che si salva sulla faccia della Terra, l’unico uomo pulito, l’unico uomo degno di tal nome in mezzo a tutta questa sconfinata quantità di errori della natura.
Dobbiamo dirlo forte sig. Gasparrini, se un uomo stupra allora TUTTI gli uomini sono colpevoli di avere stuprato: lui è un uomo, tu sei un uomo = sei colpevole anche tu, dico bene?
Senta io vorrei, per penitenza, camminare sui carboni ardenti con la lingua, se trovo un altro po’ di uomini che si pentono mi organizza Lei l’evento?
Un’altra domanda: ma a colpevolizzare tutti gli uomini si rimorchia bene? No perché se funziona lo faccio anche io!
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: COSMOS1 - Maggio 24, 2012, 19:51:09 pm
 :clapping: :clapping: :clapping:

bravo

ricordagli anche questa gufata:

Citazione
Sono Lorenzo Gasparrini, attivista antisessista da molti anni. Scrivo, parlo, pubblico solo per gli uomini – il femminismo non m’interessa,

 :lol:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Maggio 24, 2012, 20:03:01 pm
Gasparrini dice: l’immagine degli uomini, nel mio paese, a dire poco fa schifo..
Non capisco perchè bisogna allargare il discorso a tutti gli altri uomini italiani.



Probabilmente si riferiva al suo paesello....
Beh... se son tutti zerbini come lui, ha ragione.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Maggio 24, 2012, 20:08:33 pm
una curiosità : incrociando la Zanardo con gasbarrini, cosa verrebbe fuori ?
femminista + maschio pentito .
che ibridazione :ohmy:

Ah... non c'è il rischio che gliela dia...
Non so se alla zanardo piacciono gli uomini ma, se così fosse, non la darebbe ad uno zerbino.

La natura ha le sue leggi.

Gli uomini amano le bionde ma "sposavano" le brune.

Le donne fanno comunella con gli zerbini ma poi la danno agli uomini veri.

 :D
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Maggio 25, 2012, 19:46:27 pm
E bravo Lorenzo, che s'ha da fa' pe' senti' un po' di profumo di topa eh?
Ma qualcuna l'hai rimorchiata oppure piuttosto che darla a te si fanno monache? Secondo me è la seconda ipotesi
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Maggio 25, 2012, 19:53:49 pm
Il superuomo (ma solo nei suoi sogni) ha trovato, ovviamente, ospitalità tra le FaS, e come poteva essere diversamente? Figurati se si lasciano scappare l'ennesimo maschiettino addomesticato che ci bacchetta tutti quanti e ci fa vedere quanto siamo inferiori alle donne (tranne lui ovviamente eh! Lui è l'unico uomo degno di tal nome).

Citazione
Lo stupro è un problema maschile (http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/05/24/lo-stupro-e-un-problema-maschile/#comment-19353)

E’ stato pubblicato qui (http://www.ilcorpodelledonne.net/?p=12153), sul blog de “Il corpo delle donne” un mio piccolo studio sui commenti lasciati da uomini, invitati a prendere la parola e a parlare dello stupro. Lì ci sono risultati, cifre e considerazioni su quei materiali; qui preferisco invece lasciare qualche riflessione, un po’ de panza forse.

Un paio di conferme, innanzi tutto. Le risposte di stampo maschilista e machista sono la maggior parte – e questo era nelle attese, se vogliamo. Inoltre, il post è apparso su uno dei blog de “Il Fatto Quotidiano”, e per quanto sicuramente Lorella Zanardo s’è attirata un folto gruppo di denigratori che la segue spesso, indubbiamente la percentuale di risposte piene di stereotipi sessisti fa pensare. Fa pensare che la maggior parte di lettori maschi de “Il Fatto Quotidiano” in versione elettronica non sia particolarmente “aperto” ai temi antisessisti. E anche di questo ce n’eravamo accorti e accorte da un po’.

Ho volutamente citato il minimo possibile le parole lasciate dai commentatori per non scatenare inutili discussioni – i contenuti riassunti e le cifre bastano e avanzano, il resto chiunque può ancora andarselo a leggere. Rimane il fatto che le espressioni più frequenti sono state “non siamo colpevoli” e “uno stupratore non è un uomo normale”. Le trovo due affermazioni, due sintesi, due pregiudizi molto gravi.

Nel primo caso chi afferma “noi uomini non siamo colpevoli se uno stupra” sta giocando pericolosamente col linguaggio. Nessuno si sogna di colpevolizzare penalmente e perseguire giuridicamente chi non ha commesso reati, quindi rispondere così è insieme ovvio e in malafede. Rispondendo sul piano dell’ovvietà giuridica si vuole anche parare l’altro problema, quello di genere. La frase vuol dire cioè “non mi sento coinvolto personalmente, a nessun titolo, se un altro uomo stupra una donna”. Questa presa di posizione è evidentemente indifendibile, soprattutto alla luce di altre occasioni nelle quali si è pronti a fare fronte comune. Quello stesso uomo così indifferente a uno stupro è sicuramente pronto a “fare qualcosa” nei confronti delle tasse che aumentano ingiustamente, verso una classe politica – locale o nazionale – corrotta e corrompente; è pronto a sacrificare i suoi beni per aiutare un familiare in difficoltà, è allarmato da dinamiche sociali inquietanti (l’aumento dei furti in appartamento, per esempio, o il tasso di immigrati clandestini in continuo aumento). Insomma, non è una persona indifferente a tutto. Però, riguardo lo stupro, si legge il blog della Zanardo e ci tiene a dire: io non c’entro, la cosa non mi riguarda come uomo, è sbagliato generalizzare, io quelle cose non le faccio. Ricapitoliamo: tutti i politici sono potenziali ladri, tutti gli extracomunitari sono potenziali delinquenti, mettiamoci pure che tutti i preti sono potenziali pedofili ma… no: non tutti gli uomini sono potenziali stupratori, quindi questa generalizzazione è sbagliata e io non vedo la necessità di parlare con altri del mio stesso genere di quello che non ritengo un problema di genere.

Legata a questa prima manifestazione d’indifferenza c’è la seconda, espressa dal concetto “uno stupratore non è un uomo normale”. L’uso della categoria del malato, del diverso per differenziarsi e deresponsabilizzarsi è noto, non sto qui a ripetere cose dette e ridette. Dire “io sono normale e lui no” è un vecchio refrain già usato da razzisti e fascisti d’ogni genere e tipo, e non dovrebbe trovare ancora qualche seguito. Invece, va per la maggiore tra i maschi che proprio non ci stanno a sostenere un discorso partendo dal presupposto che ‘sti “anormali” cominciano ad essere un po’ troppi e anche un po’ troppo giustificati. Anche in questo caso l’ipotesi della normalità non regge a un semplice argomento logico: nei casi accertati di stupro, il colpevole o i colpevoli sono o al loro primo reato di quel tipo oppure erano già noti per la loro indole violenta o persecutrice. Quindi nel primo caso erano persone “normali” né più né meno come tutti i commentatori menefreghisti; nel secondo caso, la loro “anormalità” non aveva fatto scattare nessuna misura sufficiente a renderli non pericolosi. In entrambi i casi, sarà o no il caso di parlarne? Del parlare tra uomini del perché questi uomini a un certo punto non prevedibile stuprano oppure perché s’era capito da un pezzo che avrebbero stuprato ma nessuno ha fatto niente (nessuno nel senso: i suoi parenti, i suoi amici)?

E invece no. Dell’imprevedibile non si può parlare (che ne parli a fare?), e delle colpe di una legge non applicata, non fatta rispettare o non sufficiente non c’è bisogno di parlare tra uomini, non è un problema di genere. E con queste spallucce, questi sarcasmi, questa indifferenza, si va avanti a fare violenza (sì, anche l’indifferenza è una violenza). Non è difficile capire che dietro una donna maltrattata, violentata, offesa, denigrata, c’è un uomo; e a me quell’uomo non piace. Non voglio essere io quell’uomo, e non voglio vedere altri uomini così. Mi devo arrendere: accade raramente, per ora è successo a me e a pochi altri di fare questa semplice constatazione. E soprattutto, se provo a dirlo, piovono insulti o, bene che va, ricevo indifferenza.

Mentre è facile – o comunque più diffuso – che un uomo veda la coda di paglia dei fascisti, dei razzisti, degli omofobi, quella dei sessisti invece pare che non si veda. Negano che sia una coda di paglia: o è una sciarpa e quindi la si indossa tranquillamente, o non è di paglia, è di ferro e ci si mena chi non è d’accordo. Davvero complimenti. Ancora oggi, sulla pagina linkata sopra, chi non è d’accordo scrive usando quegli stessi argomenti che ho segnalato nell’analisi, dandomi la ratifica più certa che quell’analisi è giusta. E che la maggior parte degli uomini sessisti non vuole nemmeno leggere, quindi non vuole né dialogare né polemizzare sul serio; ed è priva – oltre che di tutto il resto – anche del benché minimo senso del ridicolo.

Comunque, dàje così. Io non ho paura, parlo con tanti e tante, spesso più giovani di me, e so che sono sulla strada giusta.

Donneeeeeee, è arrivato l'unico uomo che si salva sulla faccia della Terraaaaaaa, venite donneeeeeeee

(http://static.fanpage.it/tvfanpage/wp-content/uploads/2011/03/rocco-il-gigolo-di-zelig-300x225.jpg)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Maggio 25, 2012, 22:29:10 pm
http://utenti.quipo.it/villaleague/redazione.htm


"Nella vita obbedisce pazientemente alla dott.ssa Capozza"


e l'ha scritto lui.  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: COSMOS1 - Maggio 26, 2012, 09:29:53 am
http://utenti.quipo.it/villaleague/redazione.htm


"Nella vita obbedisce pazientemente alla dott.ssa Capozza"


e l'ha scritto lui.  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

 :sick:
pover.sfigat.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Maggio 26, 2012, 17:16:39 pm
oggi la Zanardo ha pubblicato l'analisi delle risposte al suo post per soli uomini in merito allo stupro
noi avevamo già detto che non partecipiamo al gioco delle bambole della sorella più grande
ma quella discussione ebbe comunque mille risposte, che la Zanardo ha dato da analizzare a Lorenzo Gasparrini  :hmm:


L'analisi non tiene conto di una cosa fondamentale: molta gente gente ha partecipato al blog della zanardo per semplice cazzeggio.
Ci sono due correnti contrapposte: cazzeggiatori, come me, che in mezzo al flame finoscono anche senza volerlo con lo scrivere cose intelligenti, contro zerbini e femministe, rigorosamente allineati e supini al volere della padrona nella speranza di ottenere non si sa bene che cosa.
Ad ogni commento dei giocatori della propria squadra, si dà il "mi piace" senza nemmeno leggere.
Mi domando quale validità scientifica possa mai avere un'analisi condotta su quello che molti considerano soltanto un gioco.
Del resto, una domanda imbecille e intrisa di pregiudizi sessisti come quella della zanardo, non si può prendere davvero sul serio.

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Maggio 30, 2012, 22:14:43 pm
non metto il link perchè non vale la pena leggere i risultati, come si fa ad affidare l'analisi delle posizioni degli uomini sullo stupro ad uno che scrive:

Io invece l'avrei messo, mi interessa il link dove questo Fonzie dei poveri dice che gli uomini gli fanno schifo, visto che ultimamente fa lo splendido dicendo che lui non ce l'ha con gli uomini, e vorrei sbatterglielo nel muso
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Maggio 31, 2012, 13:22:08 pm
Ah... non c'è il rischio che gliela dia...
Non so se alla zanardo piacciono gli uomini ma, se così fosse, non la darebbe ad uno zerbino.

La natura ha le sue leggi.

Gli uomini amano le bionde ma "sposavano" le brune.

Le donne fanno comunella con gli zerbini ma poi la danno agli uomini veri.

 :D


il nostro cagnolino scodinzola, e spera :doh:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Maggio 31, 2012, 13:23:07 pm
http://utenti.quipo.it/villaleague/redazione.htm


"Nella vita obbedisce pazientemente alla dott.ssa Capozza"


e l'ha scritto lui.  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

notare che la gatta si è girata dall'altra parte.
Al Gasbarrini non lo regge :D
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Giugno 01, 2012, 10:17:56 am
Questo soggetto è veramente ripugnante, questo è uno di quelli che cerca di fare il fonzie della situazione cercando di costruirsi un harem dove lui è il super-uomo acclamato.

Leggete questo vomitevole blog che ha creato e guardate cosa è capace di partorire pur di avere consensi femminili e fare il figo con le donne

http://questouomono.tumblr.com/ (http://questouomono.tumblr.com/)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: COSMOS1 - Giugno 01, 2012, 22:17:37 pm
Questo soggetto è veramente ripugnante, questo è uno di quelli che cerca di fare il fonzie della situazione cercando di costruirsi un harem dove lui è il super-uomo acclamato.

Leggete questo vomitevole blog che ha creato e guardate cosa è capace di partorire pur di avere consensi femminili e fare il figo con le donne


non leggetelo
è solo spazzatura
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Giugno 10, 2012, 15:33:09 pm

http://questouomono.tumblr.com/

I potenti mezzi che il web mette a disposizione di chiunque, rivelando dati pubblici e parole pubbliche, possono suscitare sorprese: il 20% delle visite a questo blog vengono da siti di noti maschilisti, o da forum di gruppi di maschioni. Sono pochi di numero, eh, però danno grosse soddisfazioni. Ammetto la sconfitta: la mia frequentazione di quegli spazi si limita alle pagine che Shinystat mi dice che sono linkate a questa. Però è giusto fare contenti i propri lettori, senza distinzioni di provenienza culturale: quindi proseguo il campionario di maschilisti tipici, stavolta con qualche caso personale pescato in rete.

Caro maschilista da forum, grazie per le tue assidue visite in questo blog, mi fai aumentare le statistiche e il mio ego se ne giova. Però è meglio che obbedisci al tuo capo carismatico: non venire più a leggere, tanto non ho la benché minima voglia di farti cambiare idea, mi piaci così come sei. Un pessimo esempio di essere umano. Come ho scritto in una di quelle risposte che ti sei guardato bene dal ricopiare sul tuo forum, per bullarti con i tuoi ganzi amici maschioni che non ti rispondo, non è reato essere maschilisti, quindi per me puoi continuare benissimo ad esserlo - i problemi sono altri. Indipendentemente da quello che pensi e da quello che dici, la realtà è quella che è, che tu la veda o no, che tu le cose le capisca o no. A proposito, provo a spiegartene una: se dico di parlare agli uomini e per gli uomini, ma poi con te non voglio parlare, non è incoerenza: è che nella mia idea di uomo tu non ci rientri. Questo uomo no.

Quelli che invece prendono frasi a caso nel web scritte da me - in qualche caso anche su mia moglie - dovrebbero avere l’onestà intellettuale (sempre ammesso che sappiano che vuol dire “onestà”, che vuol dire “intellettuale” e cosa vogliono dire le due parole messe insieme) di riportare il link completo, in modo che tutti gli altri maschioni in ansia possano vedere di che si tratta; per esempio, potrebbe essere un sito goliardico di un campionato di fantacalcio, e non l’ultima stesura del mio testamento spirituale, vergata col sangue. Ammesso anche che siano in grado di comprendere una qualche forma di ironia non sessista. Questo uomo no.

Ci sono pure quelli che pensano di divertirsi ridendo del mio curriculum di studi; purtroppo fanno solo pena, tutto lì. Fingendo che serva qualche dote intellettuale particolare per essere antisessista, questi poverini imputano alla perdita di tempo - che per loro sarebbe studiare - quella mia “devianza” dal genere maschile che loro tanto aborrono. Troppo comodo, cari amici ignorantoni: non serve nessuna particolarità per essere antisessista. Se non intervenisse una cultura machista e tanti suoi complici stupidi e violenti, il rispetto tra generi sarebbe la normalità. Questo uomo no.

Un posto speciale, nel mio cuore, ce l’hanno i maschilisti analfabeti di ritorno. Due casi tipici, su tutti. Quello che, dopo il mio recente lavoro postato da “Il corpo delle donne”, dice che io colpevolizzo tutti gli uomini. Capito? Dopo un lavoraccio di ore per fare percentuali, distinguo, separazioni chirurgiche, lui deduce che io colpevolizzo tutti gli uomini, indistintamente. Vabbè, caro maschione, una sola domanda: perché fai finta di leggere quello che ho scritto? Se devi dire scemenze, non c’è bisogno!
Oppure quello che sostiene come il mio modo di argomentare l’antisessismo “ghettizzi” gli uomini, alimentando così un pericoloso rancore. Ah, io li ghettizzo: i loro forum, i loro “circoli”, le loro esclusive associazioni li ho fatti io, sono nati per causa mia e degli antisessisti. Annàmo bene. E poi, il pericoloso rancore che si vede in questi fatti lo avrei alimentato io? Ce ne vuole per dire cretinate del genere eh, complimenti. Questo uomo no.

Un altro caso tipico è quello che, sull’onda di un recente personaggio di Caterina Guzzanti, chiamerei “quello delle foibe”. Il tipo cioè che, qualunque cosa scriva io, sostiene che “agli uomini succede di subire di peggio, ma di quello non dici niente perché non ti conviene”. Approfitto per chiarire una cosa: io non “difendo le donne” o cose del genere, io voglio contribuire ad eliminare il maschilismo e il machismo dalla cultura nella quale vivo - questo è il motivo per cui non mi definisco “femminista” ma “antisessista” (cosa che infatti non viene digerita bene dai commentatori maschioni, che facendo finta di non capire la differenza, continuano a darmi del “femminista” come fosse un insulto; invece è solo un loro errore). Quindi non è che non parlo di quelle cose perché “non mi conviene”: di fatti brutti ne succedono tanti, e mi dispiace, ma io non ho tempo di scrivere di tutti, ho fatto la mia scelta, e magari ci sono altri che lo fanno di più e meglio. Mi sbaglio? Bene, dimostramelo, caro maschione: fatti i tuoi spazi, partecipa e fai partecipare gente alle tue iniziative, desta interesse con i tuoi metodi. A rompere le scatole a me che non le rompo a te, fai solo la figura del cretino. Oppure è a te che non conviene essermi indifferente, sennò non ti si fila nessuno e c’hai i crolli di autostima? Questo uomo no.

Sempre attuale rimane il maschione col chiodo fisso della fica - un po’ frustrato evidentemente, permettetemelo - che sostiene che tutto il mio fervore antisessista sia finalizzato a “rimorchiare” (il linguaggio è questo, scusate: io direi, non so, “fare sesso”, “avere sesso”, ma si vede che non possono proprio fare a meno di una metafora nella quale la donna subisce il loro volere). Infatti, come voi tutti sapete, un modo facile e rapido per fare conquiste femminili qual è? Frequentare circoli e ambienti femministi o antisessisti. I sabati sera questi luoghi pullulano di maschi in delirio ormonale pronti a qualsiasi performance antisessista per adescare la femmina più femminista di tutte, pronta lì per loro. E non avete idea di che succede alle presentazioni di libri sui temi di genere, o sulla violenza domestica: orge scatenate che Sodoma e Gomorra al confronto sembrano raduni di scout. Cari bei maschioni, fatevi qualche pippa in più e cercate di sembrare almeno meno ridicoli. Questo uomo no.


http://questouomono.tumblr.com/page/2

E’ tutto il giorno che ci penso. Che penso a questa cosa qui.

E’ un post che apre il thread di un forum, questo.

L’ho segnalato alla polizia postale. M’è sembrato il mio dovere, che comunque non si ferma qui.





Ma come, ti contraddici?  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:



Per il secondo, ti accontento... Mi pare di averlo già fatto, ma lo ribadisco.

http://utenti.quipo.it/villaleague/redazione.htm



* L'utilizzo della 2° persona è dovuto al fatto che in altri lidi, molto famosi, hai evitato di parlare "fuggendo" da una discussione sul web. Con un certo Angelo Libertini, lo conosci ?  :shifty:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Fazer - Giugno 10, 2012, 18:25:38 pm
Se non intervenisse una cultura machista e tanti suoi complici stupidi e violenti, il rispetto tra generi sarebbe la normalità.

Muhahahahaha... :doh: :doh: :doh: :doh: :doh:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: falseaccuse - Giugno 10, 2012, 20:45:24 pm

Sempre attuale rimane il maschione col chiodo fisso della fica - un po’ frustrato evidentemente, permettetemelo - che sostiene che tutto il mio fervore antisessista sia finalizzato a “rimorchiare” (il linguaggio è questo, scusate: io direi, non so, “fare sesso”, “avere sesso”, ma si vede che non possono proprio fare a meno di una metafora nella quale la donna subisce il loro volere). Infatti, come voi tutti sapete, un modo facile e rapido per fare conquiste femminili qual è? Frequentare circoli e ambienti femministi o antisessisti. I sabati sera questi luoghi pullulano di maschi in delirio ormonale pronti a qualsiasi performance antisessista per adescare la femmina più femminista di tutte, pronta lì per loro. E non avete idea di che succede alle presentazioni di libri sui temi di genere, o sulla violenza domestica: orge scatenate che Sodoma e Gomorra al confronto sembrano raduni di scout. Cari bei maschioni, fatevi qualche pippa in più e cercate di sembrare almeno meno ridicoli. Questo uomo no.


Questo protozoo evidentemente non distingue il concetto di "rimorchiare" da quello più sottile di "sottomettersi alla donna e alle sue vaginate isteriche per provare piacere"
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: COSMOS1 - Giugno 10, 2012, 21:30:15 pm
 :D

bellissimo Sandokan, grazie di aver copiato il post
è proprio in delirium tremens avanzato  :D

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Giugno 10, 2012, 22:25:16 pm
Chi è triste vada a leggersi le opere di ingegno (si fa per dire) del prode Lorenzo, maschio pentito
in fregola di consensi femminili. A forza di fare elenchi di uomini da escludere dalla sua stima (ma ti sei mai chiesto se valga qualcosa, caro super azzerbinato?), rimarrebbe solo lui nella sua triste
hit parade. Vincerebbe solo perchè tutti gli altri sono messi fuori. Caro buon Lorenzo consolati del fatto di essere il solo maschio politically correct del tuo triste solitario universo. La vita è altrove
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: COSMOS1 - Giugno 10, 2012, 23:12:05 pm
Massimo, perchè sei così cattivo?
io non odio nessuno degli utenti di qs forum al punto da consigliarlo di leggere quella schifezza immonda
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Giugno 10, 2012, 23:34:28 pm
Voi cattolici avete inventato il concetto dell'inferno come rappresentazione dell'insopportabile.
Gasparrini si è inventato da solo come termine di paragone e di rappresentazione dello schifo e
dell'immondezzaio. Per questo io consiglio a tutti di farci una capatina per avere un concetto
dell'infinito dell'imbecillità del maschiopentitismo (per dirla con lo scrittore Honorè De Balzac).
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: COSMOS1 - Giugno 11, 2012, 08:01:54 am
 :lol:

te l'ho detto che sei cattivo
noi cattolici descriviamo l'inferno perchè nessuno ci vada
tu ci vuoi mandare proprio i nostri utenti  :lol:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Giugno 11, 2012, 08:18:26 am
Auspicate che nessuno ci vada, ma gli eretici (o presunti tali) ce li mandate. E per l'eternità. Io,
al contrario, consiglio (non prescrivo dogmaticamente) agli utenti del forum di farci una capatina
giusto per il tempo necessario (pochissimo) per rendersi conto degli abissi di degradazione e dello
stato penoso di alienazione mentale ai quali può portare il maschiopentitismo. Come ben converrai
è diverso.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Giugno 11, 2012, 08:42:34 am
http://questouomono.tumblr.com/

I potenti mezzi che il web mette a disposizione di chiunque, rivelando dati pubblici e parole pubbliche, possono suscitare sorprese: il 20% delle visite a questo blog vengono da siti di noti maschilisti, o da forum di gruppi di maschioni. Sono pochi di numero, eh, però danno grosse soddisfazioni. Ammetto la sconfitta: la mia frequentazione di quegli spazi si limita alle pagine che Shinystat mi dice che sono linkate a questa. Però è giusto fare contenti i propri lettori, senza distinzioni di provenienza culturale: quindi proseguo il campionario di maschilisti tipici, stavolta con qualche caso personale pescato in rete.

Caro maschilista da forum, grazie per le tue assidue visite in questo blog, mi fai aumentare le statistiche e il mio ego se ne giova. Però è meglio che obbedisci al tuo capo carismatico: non venire più a leggere, tanto non ho la benché minima voglia di farti cambiare idea, mi piaci così come sei. Un pessimo esempio di essere umano. Come ho scritto in una di quelle risposte che ti sei guardato bene dal ricopiare sul tuo forum, per bullarti con i tuoi ganzi amici maschioni che non ti rispondo, non è reato essere maschilisti, quindi per me puoi continuare benissimo ad esserlo - i problemi sono altri. Indipendentemente da quello che pensi e da quello che dici, la realtà è quella che è, che tu la veda o no, che tu le cose le capisca o no. A proposito, provo a spiegartene una: se dico di parlare agli uomini e per gli uomini, ma poi con te non voglio parlare, non è incoerenza: è che nella mia idea di uomo tu non ci rientri. Questo uomo no.

Quelli che invece prendono frasi a caso nel web scritte da me - in qualche caso anche su mia moglie - dovrebbero avere l’onestà intellettuale (sempre ammesso che sappiano che vuol dire “onestà”, che vuol dire “intellettuale” e cosa vogliono dire le due parole messe insieme) di riportare il link completo, in modo che tutti gli altri maschioni in ansia possano vedere di che si tratta; per esempio, potrebbe essere un sito goliardico di un campionato di fantacalcio, e non l’ultima stesura del mio testamento spirituale, vergata col sangue. Ammesso anche che siano in grado di comprendere una qualche forma di ironia non sessista. Questo uomo no.

Ci sono pure quelli che pensano di divertirsi ridendo del mio curriculum di studi; purtroppo fanno solo pena, tutto lì. Fingendo che serva qualche dote intellettuale particolare per essere antisessista, questi poverini imputano alla perdita di tempo - che per loro sarebbe studiare - quella mia “devianza” dal genere maschile che loro tanto aborrono. Troppo comodo, cari amici ignorantoni: non serve nessuna particolarità per essere antisessista. Se non intervenisse una cultura machista e tanti suoi complici stupidi e violenti, il rispetto tra generi sarebbe la normalità. Questo uomo no.

Un posto speciale, nel mio cuore, ce l’hanno i maschilisti analfabeti di ritorno. Due casi tipici, su tutti. Quello che, dopo il mio recente lavoro postato da “Il corpo delle donne”, dice che io colpevolizzo tutti gli uomini. Capito? Dopo un lavoraccio di ore per fare percentuali, distinguo, separazioni chirurgiche, lui deduce che io colpevolizzo tutti gli uomini, indistintamente. Vabbè, caro maschione, una sola domanda: perché fai finta di leggere quello che ho scritto? Se devi dire scemenze, non c’è bisogno!
Oppure quello che sostiene come il mio modo di argomentare l’antisessismo “ghettizzi” gli uomini, alimentando così un pericoloso rancore. Ah, io li ghettizzo: i loro forum, i loro “circoli”, le loro esclusive associazioni li ho fatti io, sono nati per causa mia e degli antisessisti. Annàmo bene. E poi, il pericoloso rancore che si vede in questi fatti lo avrei alimentato io? Ce ne vuole per dire cretinate del genere eh, complimenti. Questo uomo no.

Un altro caso tipico è quello che, sull’onda di un recente personaggio di Caterina Guzzanti, chiamerei “quello delle foibe”. Il tipo cioè che, qualunque cosa scriva io, sostiene che “agli uomini succede di subire di peggio, ma di quello non dici niente perché non ti conviene”. Approfitto per chiarire una cosa: io non “difendo le donne” o cose del genere, io voglio contribuire ad eliminare il maschilismo e il machismo dalla cultura nella quale vivo - questo è il motivo per cui non mi definisco “femminista” ma “antisessista” (cosa che infatti non viene digerita bene dai commentatori maschioni, che facendo finta di non capire la differenza, continuano a darmi del “femminista” come fosse un insulto; invece è solo un loro errore). Quindi non è che non parlo di quelle cose perché “non mi conviene”: di fatti brutti ne succedono tanti, e mi dispiace, ma io non ho tempo di scrivere di tutti, ho fatto la mia scelta, e magari ci sono altri che lo fanno di più e meglio. Mi sbaglio? Bene, dimostramelo, caro maschione: fatti i tuoi spazi, partecipa e fai partecipare gente alle tue iniziative, desta interesse con i tuoi metodi. A rompere le scatole a me che non le rompo a te, fai solo la figura del cretino. Oppure è a te che non conviene essermi indifferente, sennò non ti si fila nessuno e c’hai i crolli di autostima? Questo uomo no.

Sempre attuale rimane il maschione col chiodo fisso della fica - un po’ frustrato evidentemente, permettetemelo - che sostiene che tutto il mio fervore antisessista sia finalizzato a “rimorchiare” (il linguaggio è questo, scusate: io direi, non so, “fare sesso”, “avere sesso”, ma si vede che non possono proprio fare a meno di una metafora nella quale la donna subisce il loro volere). Infatti, come voi tutti sapete, un modo facile e rapido per fare conquiste femminili qual è? Frequentare circoli e ambienti femministi o antisessisti. I sabati sera questi luoghi pullulano di maschi in delirio ormonale pronti a qualsiasi performance antisessista per adescare la femmina più femminista di tutte, pronta lì per loro. E non avete idea di che succede alle presentazioni di libri sui temi di genere, o sulla violenza domestica: orge scatenate che Sodoma e Gomorra al confronto sembrano raduni di scout. Cari bei maschioni, fatevi qualche pippa in più e cercate di sembrare almeno meno ridicoli. Questo uomo no.


http://questouomono.tumblr.com/page/2

E’ tutto il giorno che ci penso. Che penso a questa cosa qui.

E’ un post che apre il thread di un forum, questo.

L’ho segnalato alla polizia postale. M’è sembrato il mio dovere, che comunque non si ferma qui.





Ma come, ti contraddici?  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:



Per il secondo, ti accontento... Mi pare di averlo già fatto, ma lo ribadisco.

http://utenti.quipo.it/villaleague/redazione.htm



* L'utilizzo della 2° persona è dovuto al fatto che in altri lidi, molto famosi, hai evitato di parlare "fuggendo" da una discussione sul web. Con un certo Angelo Libertini, lo conosci ?  :shifty:

Lui parla tanto di "antisessismo", ma lo fa solo a senso unico (caro unico uomo che si salva sulla faccia della Terra perché non dai un'occhiata, per esempio, al post sui manifesti sessisti contro gli uomini).

Vuol fare tanto l'anti-macho, ma poi il suo è il linguaggio tipico dei macho che mostrano i muscoli e i tatuaggi.

Che soggetto triste, questo è peggio di maschile plurale.

A Lorenzo, ma a sei riuscito a diventare l'ospite d'onore a qualche incontro? Sei riuscito a vendere qualche libro? Oppure Cic t'ha fregato la piazza e tu sei rimasto a bocca asciutta? Ma dopo che hai avuto i tuoi bei complimenti ("bravo, bravo, cene fossero di uomini come te" che somigliano molto alle carezze che si fanno al gatto) non è che per caso si sono dimenticate di te? Sai, fare tutti questi sforzi e restare a bocca asciutta è un peccato!

A Lore' ti segnalo uno con cui andresti sicuramente d'accordo http://dallapartedelledonne.wordpress.com/

Ma ce li vedete questi due a uscire insieme? Sai che coppia!
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: renato.dg - Giugno 28, 2012, 00:03:18 am
Dr gregory House cui mi associo direbbe a lorenzo gaparrini solo una cosa: IDIOTA!
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Giugno 28, 2012, 08:37:50 am
Poveraccio, guarda che è costretto a fare per l'illusione di trombarsene qualcuna
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Giugno 30, 2012, 18:20:05 pm
Il nostro amico, in perenne ricerca del consenso femminile, ha scritto un altro post su FaS (vedi che a forza di politically correct e cazziate al genere maschile si ottiene spazio quà e là?)

Citazione
Ah, le favole. Come sono utili per insegnare qualcosa. Stavolta non c’è bisogno di commentare. Basta qualche ritocco qua e là.

Per ragioni non riassumibili in venti righe, Massimo Gramellini si ritrovò sposato a una donna vecchia, sdentata e puzzolente. Dopo il supplizio della festa di nozze, durante la quale il mostro gli aveva ruttato addosso a ogni boccone, Gramellini raggiunse la camera da letto con passi lenti da condannato. Quand’ecco spalancarsi la porta e apparire la megera, trasformata in una fanciulla incantevole. Abbracciò lo sposo e gli disse: «Sono vittima di un sortilegio. Devi scegliere: preferisci avermi orrida di giorno e radiosa di sera, o viceversa?». Il pensiero di Gramellini andò al suo amico più caro: esibizionista com’era, avrebbe tranquillamente accettato di dormire per sempre con una racchia, pur di avere una fata da esibire agli amici. Poi si immaginò la risposta del suo palafreniere, un ragazzo passionale. Lui al contrario avrebbe sfidato volentieri i commenti malevoli del prossimo, in cambio della possibilità di incontrare la bellezza fra le lenzuola. Ma Gramellini la pensava diversamente da entrambi. Disse alla sua sposa che una scelta così importante poteva spettare soltanto a lei. La strega sorrise: «Il solito imbecille. Se avessi capito qualcosa della mia libertà, te ne saresti fregato del mio aspetto già alla festa di nozze, lasciandomi libera allora. Questa storiella è la tua condanna, non la mia». La strega lo trasformò in un giornalista incapace di capire cos’è il sessismo, e tornò a banchettare a spese altrui.

E poi immancabile cazziata finale, tendente a ribadire che lui è il maschio superiore

Citazione
(Dedicato ai maschi pieni di educazione sentimentale e capaci di evolvere, che non perseguitano le donne, che condannano chi arriva a picchiarle e addirittura a ucciderle, ma che non riescono a concepire altro che stereotipi sessisti).

Solo che stavolta non ha tenuto conto che, ad una certa Nadir, le sviolinate sulla pelle degli altri uomini non sono proprio gradite al 100%, ed infatti gli ha risposto per le rime

Citazione
si gasparrini, l’abbiamo capito che tu NO, che solo tu capisci le femmine meglio delle femmine stesse, non fai che ripetercelo e ogni volta che lo ripeti sembri un po’ più compiaciuto. ma mi hai un po’ stancato, non so perché, il tuo mi sembra narcisismo e desiderio di affermare la tua superiorità sugli altri maschi.

Al quale il femminodipendente ha risposto goffamente (si aspettava di essere contestato dagli uomini, ma non di essere bacchettato da una donna)

Citazione
E’ esattamente l’impressione che fa, agli “altri maschi”, il pensiero e la parola antisessista. Io scrivo agli uomini e per gli uomini, perché è quello che conosco; non ho mai preteso di capire “le femmine meglio delle femmine stesse”. Grazie per avermi dato l’occasione per ribadirlo.

E controrisposta di Nadir

Citazione
sono una donna, ma evidentemente il tono del mio posto non è abbastanza femminile per i tuoi canoni. beh, mi consola, c’è qualcosa che non puoi insegnarci.

Gasparriniiiiiiiiiiiii

(http://www.taninoferri.com/img/Statutolavoratori.jpg)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: COSMOS1 - Luglio 01, 2012, 12:11:46 pm
Citazione
si gasparrini, l’abbiamo capito che tu NO, che solo tu capisci le femmine meglio delle femmine stesse, non fai che ripetercelo e ogni volta che lo ripeti sembri un po’ più compiaciuto. ma mi hai un po’ stancato, non so perché, il tuo mi sembra narcisismo e desiderio di affermare la tua superiorità sugli altri maschi.


 :clapping:
quando ce vo' ce vo'

Citazione
Io scrivo agli uomini e per gli uomini

sarà, ma se lui scrive per i maschi, credo che soffra tanto di solitudine  :lol:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Luglio 03, 2012, 16:26:52 pm
Ecco il "prode" femminista maschiopentito Questo Uomo (?) No Gasparrini aizzare le "masse"... Ridicolo come sempre, stavolta il Superman Femminista crea "scompiglio" con le sue teorie  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/07/03/il-sessismo-delle-donne-nel-movimento-femminista/
Scusa Fede, una domanda:
“Le parole delle categorie discriminate dovrebbero valere di più dei quelle del discriminante.”
Bene Fede, se la metti così c’è un problema: io come antisessista sono pesantemente discriminato dalla maggior parte degli uomini. Che ti assicuro, non sono teneri con chi non rispetta quello che la Terragni definì il “patto di genere”. Evito accuratamente – per quanto possibile nella sfera delle mie possibilità – di usufruire dei vantaggi di una cultura maschilista. Secondo te, per questo motivo le mie parole dovrebbero di per sé valere di più di quelle di un altro uomo, quando io parlo di antisessisimo? Perché sono un discriminato?
Non credo proprio.
E nota bene, come ho detto nel mio post precedente, che nei miei post antisessisti io parlo agli uomini. E non mi sono mai permesso di definirmi femminista, ma sempre e solo antisessista: per i maschilisti è molto più difficile da digerire, soprattutto se invece di usare nickname metto nome, cognome e faccia veri.
Se valgono qualcosa, le mie parole valgono per una verità che disvelano, per una critica che non tacciono, per una posizione che prendono, per una ipocrisia che smascherano, per una pratica che propongono – sempre se e quando ci riescono. Mi assumo anche la responsabilità della loro incomprensibilità, o del loro fallimento: non valgono perché sono le parole di un discriminato.
Il sessimo è trasversale ai generi e alle appartenenze politiche – e il linguaggio ordinario è pieno di violenza sessista. Che lo usi un discriminato, purtroppo, non garantisce proprio nulla. Soprattutto il discriminato deve imparare un linguaggio diverso, o continuerà ad essere violento e/o manipolato, alimentando le abitudini culturali e sociali che lo hanno reso tale. Per questo qui in Femminismo a Sud ci teniamo molto a cambiare il linguaggio. Se ripeti le parole del sessista, veicoli il sessismo.
Un esempio? Le parole di nadir, nel mio ultimo post:

“si gasparrini, l’abbiamo capito che tu NO, che solo tu capisci le femmine meglio delle femmine stesse, non fai che ripetercelo e ogni volta che lo ripeti sembri un po’ più compiaciuto”

A parte le inesattezze che contiene, io questo lo trovo un commento sessista. Non so – e non mi interessa – se nadir sia sessista, ma queste parole sono sessiste; io me la sono presa, nel post su Gramellini, con un uomo che pensa di sapere “cosa vogliono le donne”, e lo fa rendendo anche me prigioniero della favoletta del cavaliere magnanimo. Invece nadir ha creduto che il cavaliere volessi farlo io; io non uso la parola “femmine” nel senso che ha usato nadir, men che mai mi sogno di sapere o dire cosa vogliono le donne, e una pratica come quel “ripertercelo” non l’ho mai messa in atto. E queste cose le ho pure scritte chiaramente, nel post.
Io non sono un cavaliere magnanimo e ipocrita. Sono un antisessista, e parecchio stronzo e antipatico, soprattutto virtualmente. Il mio dialogo – ho imparato questo, sulla mia pelle – lo concedo a chi ne fa un buon uso. Chi parte con parole simili a quelle di nadir, con me non ci parla. Uomo, donna, o di qualunque altro genere sia.
A fare le scuse dopo sono capaci tutti. A dare una bella ripulita al proprio linguaggio prima di parlare, un po’ meno.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Luglio 03, 2012, 16:31:30 pm
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/06/30/cosa-vogliono-le-donne-deconstructing-gramellini/#more-18452

Lorenzo Gasparrini says   

Che ti devo dire Cyber, raccolgo sia sottili esegeti dalla lunga memoria che semplici provocatori dal linguaggio poco coerente con il loro (ribadito, come per assicurazione) genere: e continuo a credere che, se si affacciano sempre così numerosi e insistenti, abbisognino ancora di luce riflessa non disponendo di propria. Tra la comicità di chi scrive cinquanta dottissime righe per dire che con me non c’è dialogo e la pena di chi continua a dire “sono una donna! sono una donna!” cercando di convincere non si sa bene chi, mi domando infatti: dove sono, per esempio, i loro blog? Dov’è che è possibile trovare le loro battaglie, le loro idee, una parvenza di loro coerente realtà, ancorché virtuale? Non ci sono: esistono solo per reazione. Pruriti, fastidi, sbuffi, strilli, diagnosi, questo il solido contributo critico che hanno da offrire.
Cosa mai bisognerà fare per meritarsi la loro indifferenza? Non aspiro ad altro ma loro, arcigni, me la negano.
Grazie per le risate ragazzi, davvero, ma c’ho da fare. Trovatevi un hobby anche voi, su, che è arrivata l’estate.


P.s. X "Gasp" * , non leggere soltanto . Se ne sei capace, CONFRONTATI. Se ne sei capace...  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
*Suona un po' come "Arf"  :lol: :lol: :lol:
Bravo Toby, bravo...  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Luglio 15, 2012, 01:19:44 am

Il Gasparrini sul tubo...
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Luglio 15, 2012, 07:39:21 am
Vista com'è la situazione italiana non mi stupirei se un giorno ce lo trovassimo pure in parlamento a campare sulle spalle nostre.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Luglio 16, 2012, 21:19:50 pm
tutto è possibile, anche se ho l'idea che i prossimi anni saranno problematici.
In ogni caso, non bisogna occuparsi di tali tipi :
poverino, guardategli la faccia.
Spasima per un pò di protagonismo, quindi qualsiasi sciocchezza è buona.
lasciamolo perdere :doh:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: raniran - Luglio 23, 2012, 21:11:50 pm
L'analisi non tiene conto di una cosa fondamentale: molta gente gente ha partecipato al blog della zanardo per semplice cazzeggio.
Ci sono due correnti contrapposte: cazzeggiatori, come me, che in mezzo al flame finoscono anche senza volerlo con lo scrivere cose intelligenti, contro zerbini e femministe, rigorosamente allineati e supini al volere della padrona nella speranza di ottenere non si sa bene che cosa.
Ad ogni commento dei giocatori della propria squadra, si dà il "mi piace" senza nemmeno leggere.
Mi domando quale validità scientifica possa mai avere un'analisi condotta su quello che molti considerano soltanto un gioco.
Del resto, una domanda imbecille e intrisa di pregiudizi sessisti come quella della zanardo, non si può prendere davvero sul serio.




Credo pure io che sia così purtroppo
i Media giocano in questo modo essendo le" abili braccia del Potere"
non mi ritengo Cospirazionista nè Catastrofista
La tv in itaGlia ha fatto il lavaggio al cervello a buona parte dei ns connazionali.....
a questo punto non me la prenderei più con la tv o SIMILI
effettivamente non mi conviene prendermela con qualcuno o qualcosa
non servirebbe a nulla se non a farmi vivere meno la mia vita e con qualità peggiore:
PERO' ho scelto:

IL MIO CERVELLO, LE MIE IDEE

ALe
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Settembre 21, 2012, 22:29:29 pm
E' venerdì, e come ben sapete*, c'è il caro Gasp (o l'amico Arf)con le sue "perle di saggezza"...
Stavolta analizza il pensiero di Massimo Fini (uno che gli "poggia le palle in testa" anche se è classe 1943) e naturalmente comincia a "decostruire" (Gasp "decostruisce", non costruisce).

Il sito su cui scrive è qui (vale lo stesso discorso che fa VND ...)



*
In realtà non lo sa nessuno, ma è bello perculare l'uomo dagli occhi antisessisti... :lol: :lol: :lol: :lol:
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/09/21/deconstructing-allievo-e-maestro/#more-20149



Mario De Maglie scrive su “Donne di Fatto”, un contenitore sul quale ho già avuto modo di esprimermi qui, dal minuto 2:50 in poi. In questo post  ha avuto la bella pensata di fare un’esegesi nientepopodimeno che del pensiero di Massimo Fini, in un suo intervento pubblico. Se non fosse inquietante, sarebbe esilarante. Come al solito, i miei commenti sono [tra parentesi quadre].

E’ stato molto interessante guardare il dibattito “Donne di Fatto: rifondare l’Italia” tenutosi alla Versiliana, durante la Festa del Fatto Quotidiano, l’8 Settembre 2012 (non sono riuscito a vedere il video che poche ore fa). [Bene, dicci perché.]

Tra gli ospiti anche Massimo Fini di cui sono un assiduo lettore ed estimatore, i suoi libri ed i suoi articoli hanno contribuito in modo determinante a formare la mia attuale visione del mondo [complimenti: per me quella funzione l'hanno avuta, così, al volo, Kundera, Wittgenstein, Merleau-Ponty, Dostoevskij, Garroni. Sai com'è, i parenti ti capitano, ma i maestri li scegli]. A mio parere, Fini va letto sempre e comunque perché in grado di allontanarsi dagli stereotipi comuni e di aprire a riflessioni non banali [staremo a vedere; qui intanto di suoi stereotipi e di sue riflessioni ce n'è un interessante campionario, se ce ne fossimo dimenticati].

Non sono in grado, per miei limiti culturali, di entrare in discorsi più storico-antropologici come il giornalista è in grado di fare con molta bravura [scusa eh, ma se non sei in grado, da cosa l'hai capita la sua bravura? Dal fatto che spara paroloni, come l'Azzeccagarbugli?], ma sono in grado di fare delle osservazioni che ritengo utili.

Ciò che scrive Massimo Fini ha delle fondamenta [quali? Niente, anche questo viene concesso sulla fiducia], ma reputo che non sia esaustivo della realtà. Non voglio in questo post né difendere le donne, né difendere gli uomini, peccando di superbia, cerco di essere imparziale [ma almeno ci dici perché andrebbero difesi? E da cosa?]. E’ vero che sono un uomo, ma il lavorare attivamente con uomini autori di comportamenti violenti sulle donne mi permette di sperare di avere una visione più integrale [una visione più integrale DI COSA? Si può sapere di che stiamo parlando?], certamente ci provo.

Più di una volta ho sentito, durante il dibattito, qualcuna delle partecipanti presenti affermare che le donne sanno fare meglio degli uomini e quindi sono migliori degli uomini. Secondo me, affermare ciò è mettersi allo stesso livello di non comprensione di molti del mio genere. Non esiste un migliore o un peggiore per sola associazione al sesso di appartenenza, a fare la qualità della persona non è intrinsecamente il genere, ma le sue capacità [pensiero accettabile, peccato che non sia quello che dice Massimo Fini, come ricordato sopra, nel link].

Una donna che afferma di essere migliore di un uomo in quanto donna legittima altri cento uomini a pensare di essere migliori di una donna in quanto uomini. Il meccanismo mentale è lo stesso e ci allontana da ciò che è il concetto di parità nei diritti e nei doveri che dovrebbe avere una società matura e civile [non ho capito perché il rapporto sarebbe 1 a 100, ma il problema non è il meccanismo mentale - che detto così pare una malattia; si chiama cultura sessista, di cui uno dei più noti interpreti è Massimo Fini].

Massimo Fini utilizza un linguaggio che può avere del provocatorio (basti citare il titolo dell’articolo incriminato nel video: “Donne, guaio senza soluzione”) [no no, non lo può avere, lo ha proprio], ma espone delle problematiche e fa delle osservazioni che considero pertinenti [pertinenti a cosa? Al sessismo? Alle provocazioni? Per la seconda volta, di che stiamo parlando?] e non inventate, solo che sono  un punto di vista fortemente maschile [fortemente maschile, interessantissima espressione detta da chi lavora con uomini autori di comportamenti violenti], colto ed intelligente [opinione tua, molto discutibile; quali sono le prove?], ma che fatica ad agganciarsi a quello che poi possono provare e provano molte donne nella loro vita [forse perché non è né colto né intelligente, ma solo fortemente maschile. Che ne dici?]. Indubbiamente c’è tra il sesso femminile chi se ne approfitta di determinate situazioni e chi fa poco onore al suo genere [Onore? Esiste un onore di genere? Cos'è 'sta botta di moralismo?], ma questo succede anche da noi uomini. La società, così come la conosciamo, vede nell’uomo una egemonia di cui si è reso responsabile e non per merito. Troppe cose sono più difficili se sei donna [non per Massimo Fini, a quanto dice qui.  Ah, no, è solo un linguaggio che può avere del provocatorio. Peccato che Fini si dimentichi di specificare a che pro volesse provocare, ed ecco quindi che le sue parole, usate così, sono solo violenza sessista gratuita].

Ritengo da precisare, rispetto al contenuto dell’articolo di Massimo Fini, che una innocente carezza sui capelli non è molestia sessuale [dipende da chi la definisce innocente: chi la fa, chi la riceve o chi guarda? Potrebbe essere importante, c'hai fatto caso?], lo è se quella carezza non è innocente e viene preceduta o seguita da altre carezze [E SOPRATTUTTO SE CHI LA RICEVE LA VOLEVA. Quando lo diciamo, mai?]. Chiamare due volte al telefonino una donna non è stalking, lo è se la chiami decine di volte senza che lei lo voglia [è una violenza anche se la chiami UNA VOLTA senza che lei lo voglia, ma perché non dirlo?], arrivando magari a minacciarla ed insultarla. Fischiare una donna in strada non è ai limiti dello stupro (semplice maleducazione) [violenza sessista, ma mi sa che sono parole sconosciute sia al "colto e intelligente" sia a chi si è formato sui suoi libri ed articoli], lo è se subito dopo la segui e provi a stuprarla [il subito dopo che c'entra? Lo è anche se lo fai dopo un bel po', pensa che strano]. Per una innocente carezza su capelli, per due chiamate al telefono, per un fischio in strada nessuna donna equilibrata sporgerebbe una denuncia o si sentirebbe vittima [invece sì, se ha chiaramente espresso la volontà di non riceverne neanche una, di quelle cose. QUESTA è la discriminante, la volontà, non il numero o la frequenza o l'essere equilibrata. Allora, seguendo questo ragionamento, tutti gli uomini hanno un 'bonus' di carezze, telefonate e fischi da spendere con qualunque donna prima che questi gesti siano classificati come violenti, indipendentemente dalla sua volontà. Ma de che?] e, se è vero che esistono donne non equilibrate [perché lo dici ora? Perché quelle donne che reagiscono a un solo fischio, a una sola telefonata o a una sola carezza non voluti sarebbero non equilibrate? Facciamo diagnosi così, al volo? Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo?], è vero che ne esistono anche di uomini, in questi casi non siamo più nel campo delle questioni di genere, ma del disagio psicologico e per tale va considerato [e quali sarebbero allora le questioni di genere? Pisciare seduti o in piedi?].

Un’ ultima considerazione invece riguardo a chi diceva, sempre durante la discussione, che le quote rosa sono necessarie perché con questa classe politica è impossibile che, ad esempio, proprio in politica entri un maggiore numero di donne. Come cittadino non ho alcun vantaggio se a fare male il suo lavoro di politico invece di esserci nove uomini ed una donna ci sono cinque uomini e cinque donne [ragionamento del tutto ipotetico, dato che non è mai accaduto finora]. Anche qui il problema non è il genere [e ti pareva: alla fine i problemi di genere non esistono], ma la classe politica. Sono convinto che una classe politica efficiente e degna di rispetto non avrebbe bisogno di alcuna quota rosa, ma stabilirebbe un equilibrio di genere in modo del tutto naturale e senza imposizioni [E se mio nonno c'aveva tre palle - si dice da queste parti - era un flipper. Ma che vuol dire questo paragrafo, a parte le banalità?  Il problema è COME arrivare alla classe politica efficiente e degna di rispetto. Legge elettorale? Quote rosa? Quote "giovani"? Le proposte sono tante e diverse, se ne può parlare. Il problema è la classe politica E il genere, dato che si vive in tempi di patriarcato imperante. Non è così facile liquidare l'evidente unione tra i due - a meno che uno sia assiduo lettore ed estimatore di Massimo Fini, ovviamente].

Ma non è finita qui. Massimo Fini ha risposto a questo post di Mario De Maglie, qui  (la risposta di Fini è in fondo) e De Maglie, emozionato come un bravo scolaretto appena premiato con un bel 10+, gli ha risposto così.

Caro Massimo, ti ringrazio dell’attenzione che hai voluto dare al mio post, come ho già scritto, “la tua penna” è stata ed è tutt’ora significativa nel mio modo di approcciarmi al mondo e scriverti direttamente lo considero un fatto di un certo rilievo nella mia quotidianità [pensa il resto della giornata cosa dev'essere, se scrivere a Massimo Fini è un "evento". Lo ringrazi pure dell'attenzione - ne hai scritto un panegirico, mi pare il minimo].

Concordo con te che il discorso sui rapporti uomo-donna non possa essere trattato in modo esaustivo in un blog [peccato che lui lo abbia fatto spesso, come da articoli sopracitati, e in contesti dove le repliche non sono possibili, come appunto gli articoli di giornale], ma spero che degli spunti di riflessione possano comunque nascere e da questa speranza continuo a scrivere qualcosa nel merito di ciò che evidenzi nella tua breve risposta.

Per quanto riguarda il dibattito della Versiliana, se da una parte penso che sia stato depotenziato perché non sono stati rispettati degli spazi che avrebbero portato delle riflessioni non banali (nello specifico i tuoi) [poverino, la razza nemica (definizione finiana delle donne) lo ha trattato male? Forse perché rispondevano, dato che erano presenti, purtroppo per lui], dall’altro però penso che sia risultato indicativo delle difficoltà inerenti al poter comunicare in modo funzionale sia tra i generi sia tra persone che hanno punti di vista diversi, ma che dovrebbero comunque farsi garanti della libertà di espressione non solo propria [De Maglie, ci hanno provato in tanti - compreso il tuo maestro - a far passare la libertà d'espressione come la possibilità di dire quello che ti pare senza assumertene la responsabilità, e non è così. La violenza e l'ipocrisia sessista non devono essere permesse, perché loro - come tutti i razzismi e i fascismi - sì che uccidono la libertà d'espressione]. Abbiamo avuto modo di vedere, dal vivo, parte di quelle difficoltà di cui spesso ci occupiamo e quindi non solo di parlarne in modo astratto. Questa è esperienza diretta e può maggiormente aiutarci a capire cosa non funziona. E’ utile [cioè, fammi capire: l'hai visto dal vivo chi è Massimo Fini, e secondo te ci sono delle difficoltà inerenti al poter comunicare in modo funzionale sia tra i generi sia tra persone che hanno punti di vista diversi? La faccio più semplice, De Maglie: è sessista. La difficoltà sta tutta qui].

Non so come tu ti sia sentito durante il dibattito, lo posso immaginare da quello che ho osservato, ma  mi fermo alle soglie dell’immaginazione e non mi permetto di entrare nel tuo mondo emotivo [e meno male! Questa sviolinata, compassionevole partecipazione alle sofferenze del povero sessista che non può parlare, come la chiami invece?]. So come mi sarei sentito io ossia arrabbiato e non rispettato [altra interessantissima espressione detta da chi lavora con uomini autori di comportamenti violenti]. So che però, calmate le acque interiori, avrei anche cercato di andare oltre quella rabbia e vedere se da questa potevo ricavarne qualcosa e soprattutto capire cosa di me avesse spinto uno dei miei interlocutori ad invadere il mio spazio legittimo e concordato [non ti sforzare, te lo ripeto io: il sessismo. Sveglia!]. Mi sarei chiesto se anche le mie modalità comunicative potessero avere contribuito a creare la situazione nella quale mi sono venuto a trovare oppure se questa sarebbe stata inevitabile [eh, se sei un incallito sessista sì, mi sa proprio che è inevitabile, sai].

Riguardo al tuo esempio della signora e del fischio faccio alcune considerazioni [attenzione che adesso si ride davvero].

Fatico a comprendere cosa tu intenda con l’aggettivo “innocente” . Dietro il fischio non si nascondeva forse un desiderio sessuale? Lo ritieni davvero senza malizia? Io non ci trovo nulla di male nel desiderio sessuale che può nascere di fronte ad una donna che si trova piacevole, ma secondo me, se lo si vuole esprimere, bisogna trovare delle modalità corrette ed è appunto sul modo di concepire il corretto  che probabilmente non ci troviamo d’accordo [eh, probabilmente; per un sessista corretto significa annunciare col fischio che tra qualche istante la donna che si trova piacevole si troverà una mano sul culo].

Se da una parte è vero che un fischio costituisce un apprezzamento ed ogni apprezzamento a chiunque, uomo o donna non importa, può fare piacere, dall’altro può facilmente costituire anche una invasione della propria intimità (e ho considerato nelle righe su come sentirsi invasi non è piacevole). Mi chiedo se, legittimando questo comportamento, non rischiamo che, in seguito, il passaggio dal fischio alla pacca sul sedere possa essere troppo breve [mentre te lo chiedi, il sessista le ha già tolto le mutande. Sarebbe il caso di sveltirlo, questo ragionamento]. Se giustifichiamo il fischio, non ritenendolo una invasione di campo nella psiche intima della donna, non potremmo così anche giustificare la pacca sul sedere, non ritenendola una invasione di campo nel corpo della donna? [piano piano ci stai arrivando, De Maglie, complimenti. Dàje così. Peccato che le tue siano tutte parole sprecate.]

I  vissuti chiave che metto  in primo piano sono dunque apprezzamento ed invasione della propria intimità e le donne “sottoposte a fischio” immagino oscillino tra queste due dimensioni [oscillano, come no, ma tra darti una craniata o un calcio nei diamanti], ma solo loro, ognuna  in modo specifico e soggettivo, può dare la sua risposta [io comincerei a correre, anziché aspettarla. Ma io non sono sessista, che ne so io]. Loro, non noi, altrimenti possiamo cadere nella presunzione di sapere come gli altri si dovrebbero sentire in base a ragionamenti nostri che non colgono la varietà della dimensione emotiva dell’altro. Io posso dire che le donne con cui ho parlato, che hanno vissuto questa esperienza, mi hanno riportato il vissuto di intrusione in una sfera intima in modo prevalente rispetto ad un compiacimento, esistente a volte, ma molto più sullo sfondo [davvero un risultato sorprendente, immagino ci siano voluti anni di ricerche]. Questa è la loro esperienza e io ne prendo atto, sanno sicuramente meglio di me cosa hanno provato. Ancora nessuna mi ha fischiato in strada [insensibili che non sono altro].

Una donna di trenta anni non ha bisogno di conferme derivanti da un fischio come magari poteva  fare più piacere a venti anni. Alcune donne mi hanno proprio detto che apprezzamenti che funzionavano a venti anni non funzionano più a trenta, non solo non ne hanno più bisogno, ma, contrariamente al passato, si sentono appunto infastidite [magari a vent'anni erano ancora soggette a condizionamenti patriarcali e maschilisti che crescendo si sono scrollate di dosso o semplicemente ora le lasciano indifferenti; ma è un'ipotesi la mia, eh].

Mi colpisce la tua risposta alla donna: “Rimpiangerà, signora, il giorno in cui un ragazzo non le farà un fischio di ammirazione” [ti colpisce forse perché è sessista? Che ne dici?]. Certamente ognuno, a modo suo, rimpiangerà di non avere più una età in cui si possa essere al massimo della propria forma fisica, è molto umano [anche molto conformista, considerando dove e come nasce il mito della "forma fisica"], ma come hai scritto tu in pagine molto belle, la vecchiaia è stata fatta diventare una condizione senza alcun posto di rilevanza nella attuale società occidentale [pagine originalissime come sempre: cfr. Simone de Beauvoir, La terza età (orig. La vieillesse, 1970)]. Il mio dubbio è se, con la tua risposta, non facciamo altro che rinforzare la forza dell’estetica e dell’immagine. Questa donna, “in un’altra età” dovrà necessariamente rimpiangere i fischi in strada o possiamo sperare che potrà guardarsi indietro e trovare nella sua vita fonti diverse di gratificazione meno legate all’estetica? Non rischiamo di rinforzare l’importanza dell’immagine, che seppure parte dell’esistere, oggi è fin troppo sopravvalutata? [E come potrebbe mai un sessista ammettere che possano esistere altre forme di gratificazione, per la donna, che non siano il suo fischio ed altre amenità del genere?]

Mi auguro davvero di cuore un giorno di poterne parlare con te e non solo sulle pagine di un blog. Un caloroso saluto per ora. [Lo spero anche io, De Maglie. Ma non per lo stesso motivo, temo.]
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Ottobre 04, 2012, 21:44:08 pm
Questo soggetto ha voluto dire la sua su quella specie di carnevalata che hanno fatto quelle che nemmeno mi va di nominare per problemi di stomaco.

Si è esibito in una bella slinguazzata stile Emilio Fede, ma, a giudicare dall'assenza dei commenti, sembra che nemmeno loro se lo filino, mi sa che non se ne rimorchierà nemmeno una, I apologize for him

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/10/01/il-mio-fbc-2-un-po-de-panza/#more-20312

Citazione
A Livorno, la prima cosa che percepisco scendendo dal treno, è una delle cose per me più piacevoli: l’aria del mare. Vado a piedi verso il FBC#2, perché così posso sentire e vedere, alla velocità giusta, altre cose da portare via con me, da attaccare indissolubilmente a quello che accadrà oggi.

Non si crede facilmente che una caserma possa diventare un luogo accogliente, ma così è stato. Vedere e rivedere facce viste troppo poco spesso, meravigliarsi delle voci di un nickname pure tanto nominato, scoprire l’esterno di un interno che già conosci, non sono esperienze riferibili verbalmente; almeno non da me, non ora.

Tutte le volte che entro in un centro sociale nuovo non c’è sensazione più appagante che vedere ciò che era morto, seppellito, ricordo di violenze, rinascere e trasformarsi. Specie se dentro ci succedono cose come questa, come il Feminist Blog Camp – tre giorni in uno spazio occupato e autorganizzato con persone da tutta Europa a parlare di comunicazione, politica, cultura, tecnologia ansisessista e antifascista; contatti, condivisioni di esperienze, progetti. Che vi devo dire? Molto di più di quanto sperassi, anche solo nel mio unico giorno di permanenza.

Prima di preparami al mio workshop, faccio in tempo a conoscere persone nuove, a reincontrarne di già conosciute, a mettere insieme facce, nickname e voci in un tutt’uno. Tra un meravigliarsi e un ritrovarsi, ci scappa il ricordo, lo scambio, la discussione tecnica, l’inizio di un progetto, l’amarezza e la novità – la politica, insomma. Quella che piace a me, piena di relazioni inaspettate, di ricchezze sorprendenti e senz’altro fine che il reciproco percorso verso l’altro.

Il mio primo workshop comincia alle 11, è sicuramente quello dei due che mi costa personalmente di più. Parlo del mio spazio virtuale antisessista, di come è nato, di come ci sono arrivato e dei problemi che ho, che cerco di risolvere in questo momento, di come posso farlo insieme ad altri uomini antisessisti. E’ un workshop, sono un uomo etero antisessista e se vengo a parlare porto con me tutto, rischi di insulto compresi. Ci sono, ad ascoltarmi, molte più persone di quante pensassi, e riesco a coinvolgere nella chiacchiera anche altri uomini che speravo tanto dicessero la loro. Ci si racconta, e già questo sembra incredibile – anche se invece mi piacerebbe molto fosse la normalità.

Chi ascolta evidentemente ha pazienza da vendere, perché non solo resiste al mio fare gigionesco – rimasugli di un insegnamento universitario nel quale c’era sempre da svegliare qualche testa spenta, mentre qui sono tutte ben accese – ma ha pure da dire e suggerire cose interessanti e stimolanti. Alla fine ci vengono a interrompere perché è ora di pranzo. Non avrei mai scommesso di rimanere così coinvolto tanto da dimenticarmi l’appuntamento col cibo. E anche di farlo dimenticare a qualcun altro.

Il pranzo e il pomeriggio è ancora il tempo della chiacchiera, del già detto – ma adesso di persona – e dell’ancora non saputo – ma adesso che ci vediamo te lo posso dire. E di nuovo, progetti, proposte, richieste, conferme, tutto non appesantito da nessun “dovere” verso qualcuno ma dalla diffusa piacevole di essere tutti lì con una stessa cosa in comune. Ma non chiedetemi di nominarla, non so se c’è una parola adatta.

Alle sei comincio un altro workshop, sul decontructing dei testi. Stavolta sono molto più a mio agio (c’ho pure le slide da far vedere!) e metto ancora più alla prova i poveretti che mi stanno a sentire. Lunghe chiacchiere di filosofia, di critica testuale, di strutture grammaticali, formalismi, poteri più o meno segreti e coercitivi – tutta roba da trovare in un testo. Per fortuna (loro) poi ho proposto un piccolo esercizio di decostruzione da fare insieme, e si è riso molto – l’unica cosa davvero importante che mi ripromettevo di fare insieme a tutti quanti.

Saluti veloci, insieme ad altri contatti e progetti, mentre l’implacabile orario del treno si avvicina.

Non mi va di nominare nessuno, mi dimenticherei certamente qualcuno. Il collettivo, chi ho cercato e incontrato, chi è venuto a cercarmi e chi mi è stato a sentire ha tutta la mia gratitudine per il tempo che ha voluto regalarmi. Ho avuto molto di più di quello che ho dato ed è tutto merito vostro. Grazie.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: krool - Ottobre 04, 2012, 22:54:55 pm
Citazione
Ho avuto molto di più di quello che ho dato ed è tutto merito vostro.
Chissà che cosa ha avuto. :hmm:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Ottobre 08, 2012, 22:25:01 pm
La crisi di topa si fa sentire:

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/10/08/report-dal-fbc2-questo-uomo-no-ma-quali-si

Citazione
Report dal FBC#2 – “Questo uomo no”, ma quali sì?

Sabato 29 settembre, alle 11, ho cominciato il mio primo workshop per il FBC#2, a cui ho dato il titolo “Questo uomo no”, ma quali sì? perché volevo parlare di uomini antisessisti, ma non solo. [Una compagna presente al workshop mi ha voluto scrivere una sua lunga ricostruzione di cosa è avvenuto quel giorno. La sua, che sia chiaro, è una "storia emotiva" di ciò che lei ha vissuto quel giorno, non una precisa cronaca: l'ho trovata comunque preziosa, e tralasciando le parti più personali intercalerò le mie parole con le sue, che scriverò tra parentesi quadre, come queste.]

Comincio raccontando la mia storia. Come tutti gli uomini, nasco sessista, cresciuto in un ambiente e in una cultura sessista. La prima avvisaglia che qualcosa andrebbe ridiscusso da capo ce l’ho all’università, dove i miei studi sul linguaggio s’incrociano con alcune letture (Cavarero) e la freqentazione di movimenti politici dove il problema del sessismo è evidente ma mai messo al centro, esplicitato, posto come reale problema politico.

[Nn ti conoscevo, ho sentito parlare bene di te da alcune compagne a livorno e già avevo provato un pò di fastidio...sai sentire parlare, e bene, di un uomo antisessista mi porta già di per sè a diffidare: in qlc parte di me c'è un pò la convinzione che l'antisessismo sia una cosa "nostra" e che siamo le uniche che veramente possono parlarne cn cognizione di causa, subendone ogni giorno le conseguenze... (dopo averla presa quotidianamente in quel posto almeno si dovrà pure avere il privilegio di poterne essere le uniche esperte?:P)]

Il passaggio dal problema del linguaggio sessista a quello delle prassi antisessiste è lungo e comporta una lenta rielaborazione di gesti quotidiani, abitudini, atteggiamenti, conseguenti a una sempre maggiore consapevolezza della paradossale situazione dell’uomo etero antisessista. Paradossale perché la rinuncia costante e metodica alle posizioni di vantaggio e di sicurezza prodotte da una cultura e una società sessiste a volte non è materialmente possibile, dato che si tratta di strutture sociali sulle quali il singolo non ha potere; e tentare di “pareggiare” gli effetti di queste posizioni di vantaggio non fa che accentuare un senso di disagio – quando non di colpa – che rende sempre più difficile il percorso di liberazione dal patriarcato e dai suoi legami. Anche perché trovare compagni di viaggio non è facile, anzi.

[Quando sei arrivato all'ex-caserma io ero seduta al tavolo all'ingresso e ovviamente tu eri in piedi (stavi entrando). All'avvicinarti ti ho avvertito come una minaccia, nn so bene perché, da una parte forse per il leggero fastidio provato già solo a sentir parlare di te, dall'altra forse la paura di trovarmi vulnerabile (ma anche qst in definitiva perché?) e in più c'è stata anche proprio una "simbologia", se così posso definirla,del corpo: io seduta, tu in piedi che ti avvicinavi (solo per darmi la mano per presentarti) io in canotta tu in giubino nero...nn so se riesco a rendere.spero di sì... fatto sta che ho fatto un saluto veloce ed ho distolto subito lo sguardo, cosa che cn una qualsiasi compagna nn avrei mai fatto, ma anzi le avrei chiesto mille cose e probabilmente avremmo chiacchierato come amabili comari... ma te sei maschio e quindi così nn è andata, che poi nn è neanche semplicemente perchè sei maschio, perchè nn è che che proprio cn tutti i maschi mi succeda sta cosa (anche se tendo a dare meno confidenza)...e in più te venivi sotto veste di "maschio buono", o qualcosa del genere...]

Il tutto è reso più complicato, come emerge presto dalla discussione, dall’imprescindibile forma di comunicazione che è il mio corpo. Sono alto un metro e ottantacinque per poco meno di un quintale: grazie a molti rappresentanti del mio genere, il mio corpo è facilmente considerabile un’arma per la violenza di genere. Non è facile, con queste premesse, mettersi a fare l’antisessista. Il minimo che ho ricevuto è stato diffidenza e scherno, incredulità, disprezzo. Da tutti i generi. Ma fin qui nulla di speciale: è l’inevitabile prezzo da pagare a una storia di patriarcato violento alla quale il mio genere appartiene.

[Tra l'altro, durante il workshop ad un certo punto hai menzionato qst storia dei corpi, del fatto che se cammini in una strada dietro una signora in un parcheggio probabilmente la signora già di per sè si sentirà minacciata e affretterà il passo e che il tuo corpo (in quanto corpo maschile) è simbolicamente già di per sè un'arma, ecc....Mi sei sembrato abbastanza consapevole di qst cosa, anche se nn so se ti fossi accorto del mio turbamento iniziale e se comunque in genere te lo aspetteresti da una compagna che si suppone faccia un percorso quotidiano di messa in discussione...di tutto in pratica.]

Il mio blog Questo Uomo No nasce quindi, come tutte le cose, da una lunga preparazione – che però non sapevo che fosse tale – e da una causa occasionale. Il terribile spot televisivo della Renaul Clio “Expect More from Adult Life” è un concentrato di stereotipi sessisti quasi difficili da distinguere per quanti sono, e mi fece esasperare. Il primo post del mio blog è dedicato a lui. Non posso quindi tralasciare che la nascita dei miei due figli maschi sia stata decisiva per l’espressione del mio antisessismo “latente”: che modello maschile incontreranno? Una qualunque delle possibili risposte a questa domanda mi faceva – e mi fa – stare male. Il nome che ho scelto per il blog viene dall’esigenza di resistere alla tentazione – generalista, qualunquista, tipicamente patriarcale – di fare “di tutta l’erba un fascio”: basta con i nomi collettivi, servono solo a disperdere le responsabilità e a generalizzare ciò che andrebbe specificato. E’ questo uomo qui che fa il sessista, è questo comportamento a dover essere discusso da tutto il genere maschile, è questa espressione a far riconoscere una violenza di genere.

[Quindi siam partiti cn diffidenza, poi senso di minaccia...dopo un pò che parli mi viene un senso di immensa gratitudine seguita da un'ondata di rabbia per qst senso di gratitudine (visto quanti cambi in così poco tempo?): gratitudine per il pensiero che un uomo, etero, e comunque dalla parte considerata "giusta", quella del "primo" sesso, si interessi di qst temi in difesa della libertà e del rispetto delle donne, quasi come un missionario che va a dedicare la vita a sfamare gli affamati e le persone più sfortunate di lui (è una scena davvero pietosa e patetica, magari ti aggiustiamo nel ruolo di crocerossino...va un pò meglio?); poi subito dopo l'ondata di rabbia della mia io super radicale che dava della pietista perbenista ignorante (e vittima) comare di paese a quel pezzo di me che s'era poc'anzi espresso in maniera così sciocca e a gridarle ch'era una stupidina e che in realtà nn stavi facendo un favore a nessuna ma semplicemente cercando di fare uno sforzo di consapevolezza verso un mondo migliore, che fosse migliore per te prima di tutto, perchè il sessismo nn è solo contro le donne, ma è una pesante griglia che schiaccia tutti e tutte cercando di normalizzare e forgiare identità, comportamenti, sessualità e affettività, anche se i più nn se ne accorgono...e magari proprio perchè stanno dalla parte di quelli leggermente più privilegiati.]

Da quel blog è arrivato anche l’incontro con Femminismo a Sud, unico luogo nel quale riesco a coniugare tutte le sfaccettature della mia azione politica – antisessista, antifascista, non separatista. L’entrare in un collettivo con questo nome mi ha fatto anche ripensare alla mia storia personale: sono arrivato all’antisessismo senza passare per il femminismo. E’ giusto, è sbagliato? Immagino non sia solo una questione di parole, ma non ho molti strumenti per capirne di più. Spero di capirci di più in futuro, grazie all’aiuto di chi vorrà dialogare. Il blog, col passare del tempo, ha cambiato forma e argomenti: ho abbandonato le pubblicità – tema “coperto” con più competenza da altri siti e blog in rete – per dedicarmi a esempi di uomini sessisti o “tipi” sessisti (il “sessista di sinistra”, “l’uomo passionale”, ecc.) oppure ancora in caso di esempi eclatanti che, per la loro statura di violenti, fanno categoria da soli (tipo Massimo Fini, per capirci). Ho lasciato la forma scritta a commenti o link per passare al video, in un desiderio di “metterci la faccia” che ho trovato politicamente indispensabile e necessario.

Di qui arrivo al mio problema attuale: dopo aver conosciuto molti altri uomini antisessisti, vedo che non è affatto facile, su questa base, fare un’azione politica comune. Né pratica né virtuale: gli uomini antisessisti non fanno rete, prima che politica assieme. Esempio banale: sui vari siti di uomini antisessisti molto spesso non ci sono link reciproci. Eppure, per quello che mi è dato sapere, più o meno ciascuno sa dell’esistenza dell’altro. Allora? Ho pensato a due possibili cause, per questa situazione: il compiacimento del disertore e il complesso dell’orticello.

Il compiacimento del disertore è quella particolare sensazione di appagamento che deriva dal fascino, che molto giova all’autostima, derivato dal fare un’azione politica individuale che automaticamente ti mette in un “vuoto” nella quale, per forza di cose, sei l’assoluto protagonista, l’eroe solitario. Perseguito dall’esercito patriarcale che hai abbandonato, e deriso da molte femministe che scherniscono te e il tuo percorso, ti sta benissimo fare il gioco dell’eroe incompreso, abbandonato da amici e nemici. Funziona molto anche alle feste, come insegnava in un celebre scambio telefonico Moretti. Detto ciò, rimane il fatto che anche al di là di vanità e autostima gonfiate a dismisura, rimane una effettiva impossibilità di comunicazione e condivisione che non fa bene a nessuno.

Il complesso dell’orticello è quella sindrome che colpisce il “pioniere” di lande desolate, com’è l’antisessista uomo; di fronte a uno spazio vuoto, da riempire, da visitare, da esplorare, invece il nostro eroe si spaventa e rimane lì, nel suo sicuro metro quadro che cura come un’oasi ma non apre a nessuno, nella totale diffidenza verso altri, simili o no a se stesso.

[Nn finisce qui, avevo appena ristabilito l'equilibrio tra le mie varie io evitando una scissione tra mente e spirito quando ti sei messo a parlare della difficoltà che trovi nell'entrare in relazione cn altri uomini antisessisti, della diffidenza quando ti approcci ad altri uomini antisessisti e lì è partita la mia vocina acidella che ti voleva dire "ma Lorè, ma nn sarà che se ti metti in rete cn altri uomini antisessisti o che cmq c provano, poi nn sei più il beato tra le donne e l'unico maschio buono della situazione? E nn sarà che a quel punto ti devi mettere in gioco al 100%? e nn sarà che magari potresti scoprire di nn essere così avanti come pensi? o potresti stancarti a spiegare, per amore di verità costruzione e confronto, ogni volta anche la più piccola virgola della tua posizione, sforzandoti di ben argomentarla e sforzandoti di capire a tua volta il punto dell'altro?E magari in onore ad un percorso di consapevolezza e cambio collettivo dovresti accettare di venire leggermente rallentato nel percorso individuale e nn te la senti di accollarti sta cosa?"
Ad onor del vero devo dire che pochissimo dopo hai citato i "rischi del disertore": compiacimento (ah, vedi che un pò c'era tutto sommato?) e il complesso dell'orticello .
Ma cmq nn mi spiegavo perché emotivamente fossi partita in quarta...poi ho capito che, seppur con le dovute (per ovvi motivi) differenze, stavo proiettando su di te un mio atteggiamento...]


Diffidenza che, mi viene confermato da altri uomini presenti al workshop, non si supera mai: ci si fida certamente, tra consolidate amicizie antisessiste maschili, ma sempre al 99%. Quell’uno per cento di possibilità di essere tradito o deluso lo si tiene sempre, non si sa mai. Sono queste, in sostanza, anche alcune delle parole di Drew, anche lui antisessista ma non etero come me, bensì queer. Lui racconta, tra le altre cose, che preferisce avere il suo blog – momentaneamente fermo – in inglese, perché all’estero ci sono realtà più “avanti” su queste questioni; in Italia il panorama è così triste e arretrato che probabilmente l’essere isolati è dovuto a un tale rarità (di uomini antisessisti) che per fare “massa critica” è conveniente rivolgersi all’estero – e da lì tentare di rientrare e veicolare messaggi e iniziative.

[Ah, c'è stata un'ultimissima cosa, ma quella nn riguardava tanto te, il contesto per me nuovo dell'antisessismo maschile e le mie pippe, quanto più un'affermazione di Drew (o come si scrive) che nn mi è piaciuta proprio: qnd diceva che lui il blog lo teneva solo in inglese e che ormai si interfacciava soltanto cn l'estero perché erano più vicini al suo livello, mentre in Italia erano troppo "arretrati" (nn ha usato proprio qst termine, ma il senso era qst, terra terra insomma), il che mi è sembrato un discorso un attimo classista]

E’ difficile controbattere all’aorgomento di Drew, che per quanto spiacevole è ampiamente confermato dalla realtà. Tra l’altro sia io che lui veniamo da una esperienza comune in Maschile Plurale che se pure è stata utile e interessante quando si è trattato di fare riunioni separatiste in gruppi di ascolto (tra uomini, tra padri), ci ha lasciato abbastanza delusi in termini organizzativi ed espressivi – infatti siamo entrambi in Femminismo a Sud, dove possiamo esprimerci con una maggiore “disinvoltura”.

Le domande di chi assiste spaziano tra vari argomenti. Ci viene chiesto – a me e a Drew – se e in che modo ci sentiamo “queer”. Mentre per Drew, come detto, non è un problema definirsi tale, io ammetto di non averci manco mai pensato – e mi riprometto di farlo. Ci viene chiesto, nella pratica quotidiana, come ci si “comporta” da antisessisti, per esempio nelle questioni economiche quotidiane nelle quali sono implicate anche le rispettive compagne. Drew racconta che la sua storia molto particolare – padre affidatario del figlio con madre/compagna “sparita” – non gli ha consentito di porsi neanche il problema; per quanto mi riguarda ho una compagna che da sempre guadagna più di me, essendo passato dal precariato della docenza universitaria a un impiego privato a stipendio minimo. Nei fatti ho trovato enormi difficoltà a svincolarmi da apparati burocratici e leggi entrambi di impianto sessista, che per esempio, attraverso i meccanismi legati alla dichiarazione dei redditi, dell’ISEE, del rilascio di un mutuo da parte di una banca, impediscono nella sostanza sia di “unificare” realmente i redditi di entrambi, oppure di decidere quale sia il reddito principale, e sia si dividere equamente i risultati economici realizzati da entrambi.

L’ora del pranzo interrompe una discussione ancora vivace, ancora con molti punti in sospeso.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Alberto86 - Ottobre 10, 2012, 03:23:47 am

il mio corpo è facilmente considerabile un’arma per la violenza di genere




Ma il castrato parla del suo corpo? Al solo vederlo, effettivamente, emette una repulsione tale da scatenare forti conati di vomito!  :lol:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Ottobre 10, 2012, 10:45:42 am


Diciamo che a furia di sparar minchiate, ogni tanto bisogna pur indovinarla...
In questo caso, l'omuncolo sottomesso non ha sbagliato di molto.

E' possibile che una donna, se sente il passo di un uomo che la segue, si senta minacciata, pur se non esiste alcuna ragione per esserlo.
Quello che bisogna chiedersi è perché...

Perchè una donna può essere tanto imbecille da aver paura degli uomini?
E soprattutto, perché?

Chi è stati ad inocularle il virus della paura?

Le lesbo-nazi-femministe? Con le loro statistiche taroccate, l'invenzione del femminicidio, dei rapporti ombra e delle cazzate sparate da commissioni ONU interamente comporte da terroriste donne?
O sono loro stesse uno strumento di potere nelle mani di qualcuno che ha interesse a che le donne vivano in un ingiustificato stato di terrore?

In ogni caso, la propaganda femminista è una gravissima forma di violenza. Contro gli uomini, soprattutto, che sono ingiustamente villipesi e calunniati.
E contro le stesse donne. poichè vivere nella paura è sofferenza vera, oltre che  una gravissima limitazione delle libertà individuali.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Jason - Ottobre 10, 2012, 14:09:39 pm
 Alberto, non è che offendendo la sua dignità e il suo corpo che si può far capire a Lorenzo Gasparrini che sta sbagliando.

Per contestare ciò che lui ha detto in quell' articolo, basta andare a trovarsi  il significato del concetto di sessismo, e cioè: "disparità di trattamento a seconda del sesso, atteggiamento di superiorità verso l'altro sesso". E questo è esattamente ciò che avviene a discapito del genere maschile, oggi, in Occidente..  Basti vedere la differenza di reazione della gente ad una violenza subita da una donna e agita da un uomo, e quella subita da un uomo e agita da una donna. Nel primo caso, la gente invoca le forche, nel secondo caso, la gente ride e giustifica. La vita e la dignità delle donne, agli occhi di gran parte della società, valgono molto di più di quella degli uomini. Questo è un dato di fatto.

Oggi è preponderante il sessismo anti-maschile, fino a 30 anni fa invece era preponderante quello anti-femminile(anche se ovviamente non credo affatto alla leggenda che un tempo le donne venissero  "oppresse" dagli uomini). Ma a prescindere da chi sia preponderante, esistono entrambi.  E quindi inquadrare il sessismo solo a senso unico, come fa Lorenzo Gasparrini, è profondamente sbagliato, specie  se  farlo, come fa lui, attraverso un sessismo all' incontrario, come ben gli hanno fatto notare veromummio(su FaS) e Rita(su Uomini Beta).

Certo che il pensiero di Gasparrini è ancora più marcato di quello di Ciccone di Maschile Plurale. 

Però, piuttosto di ingiuriarlo e di metterlo alla berlina, si potrebbe invitarlo qui, su questo forum, nella sezione "Nuova Alleanza": discutendo in modo civile senza ingiurie e denigrazioni si può meglio capire il suo punto di vista, magari ne uscirà fuori un suo pensiero meno marcato rispetto a come lo abbiamo  interpretato(non sempre un articolo trasferisce appieno e/o in modo chiaro il pensiero dell' autore), magari ascoltando sane argomentazioni QMiste, possa un pò smussare certe sue posizioni effettivamente un pò troppo spigolose.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Ottobre 10, 2012, 14:40:36 pm
Jason, Gasparrini su facebook evitò il confronto con me, e rispose grosso modo come ha fatto con Vero Mummio. Il soggetto in questione, "l'antisessista" come ama definirsi, evita il confronto perchè ne uscirebbe con le ossa rotte ( pur essendo un laureato ed una persona culturalmente preparata). Non si può negare l'evidenza, pur avendo buone doti dialettiche (il Gasp lo sa ed è per questo che eviterà ed ha evitato un confronto qui o in ambienti neutri).

Quindi, uno che evita il confronto e quotidianamente lavora contro gli uomini (da lui ritenuti colpevoli in quanto tali) è un nemico dell'umanità, un individuo che sotto quel viso "tranquillo" cova un odio verso i suoi simili. Adesso, che rispetto può meritare uno così?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Jason - Ottobre 10, 2012, 21:38:18 pm
Sandokan, scusami io a differenza vostra  sono all' oscuro di tutti questi retroscena internauti tra voi.

Io non credo affatto, come dici tu, che Gasparrini odi  gli altri uomini, semplicemente è fortemente immerso in quell' esasperato politicamente corretto, nato in una certa sinistra, che fa vedere nel maschio  l' origine di ogni male.  Spero che il pensiero di Gasparrini non sia condiviso da tutte le FaS(almeno da quelle che stanno usando il dialogo). Ma anche se fosse condiviso da tutte le FaS, per me nessuna tragedia.

Comunque fate voi. Io oramai mi sono tirato in disparte. Finchè si continuerà con questa contrapposizione, per la QM non c'è speranza alcuna.

Quello che non volete capire è che i nemici della QM non sono certo i tanti Lorenzo Gasparrini che gravitano negli ambienti femministi, in quanto le loro sono semplici, pacifiche, opinioni, per quanto non condivisibili, e infatti non chiedono di certo leggi autoritarie e repressive anti-maschili. Quindi che danno può fare alla causa della QM ,un Lorenzo Gasparrini? Per me, proprio nulla! 

I nemici della QM sono invece i tanti Abusologi(che a mio avviso sarebbe meglio chiamarli Abusisti) e loro associazioni connesse.Si prefiggono di creare un clima di terrore per separare i genitori dai figli(in quanto gli Abusologi, come Coffari, hanno avuto rapporti pessimi con i padri e quindi vogliono proiettare questo loro odio contro i propri padri su molti altri) e  hanno legami stretti con le forze dell' ordine(che sono notoriamente repressive e manesche), e anche e soprattutto con l' FBI e la Scotland Yard(queste ultime due, delle vere e proprie associazioni a delinquere statali finalizzate alla repressione). Quindi, le femministe libertarie e antiautoritarie  dovrebbero dissociarsi da coloro, cioè gli Abusologi, che invece chiedono in continuazione galere e leggi speciali. Tra l'altro la pedofilia vede tra gli autori e tra le vittime sia femmine che maschi, quindi non capisco questa crociata femminista sulla pedofilia. E inoltre, la pedofilia è una parafilia(tra l'altro,secondo gli stessi manuali che escludono la PAS e che hanno escluso l'omosessualità tra le malattie mentali, quindi questi manuali non sono certo maschilisti),quindi chi è pedofilo è un malato.


Certo, gli Abusologi non credono alla PAS, e su questo convergono con le FaS. Ma, attenzione, non per lo stesso motivo. Le FaS infatti non negano affatto che in taluni casi i figli ne possano risentire a livello psicologico e morale della conflittualità tra i genitori in fase di separazione e quindi della campagna denigratoria di un genitore nei confronti dell'altro, semplicemente non vogliono  che tale situazione di conflittualità intra-familiare  venga medicalizzata, in quanto a loro avviso si tratterebbe di "autoritatismo"  Gli Abusologi, invece, non credono alla PAS non tanto o non solo perchè non vogliono che si medicalizzi la conflittualità intra-familiare, quanto invece per il fatto che secondo loro la Donna è Dio(non lo dicono esplicitamente, ovvio) che quindi come tale non può essere mai disonesta,  pertanto se un figlio rifiuta il padre, l' ipotesi che possa essere stato plagiato dalla madre, viene esclusa a priori, in quanto la donna, per loro, non può mai sbagliare, non può mai essere gratuitamente cattiva. L'eterna ed intrinseca innocenza della donna. Questo è sessismo di stampo nazista.


Pertanto, amici, piuttosto di fare guerre contro chi, come Lorenzo Gasparrini, esprime pacificamente e civilmente opinioni innocue(per quanto non condivisibili), perchè non ci si prova a fare un fronte comune con quelle femministe libertarie e antiautoritarie, contro abusologi, autoritatismi, galere, leggi speciali,quote rosa,  sessismi(sia antimaschili che antifemminili), guerre e razzismi vari??

Vi chiedo, perchè non volete?

Comunque, ho detto tutto ciò che dovevo dire.

Io con questa questione chiudo definitamente qui.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Ottobre 10, 2012, 22:00:23 pm
Jason ,ma hai letto quello che scrive  il Pet o no?
Io non faccio nessuna alleanza con chi pensa di percularmi o non vuole essere chiaro, ok? Non sono coglione .
Fs, e altri ed altre che verranno faranno determinate azioni solo per tornaconto personale. Per adesso non ci sono prove o fatti che sostengono la tua tesi. Viceversa, la mia tesi (ossia Fs e Pets vari) son venuti qui perchè devono cercare di mimetizzarsi, di fare confusione e di DISCOLPARSI per le porcate giuridiche che succedono nei tribunali. Ma sai meglio di me che i padri separati che mangiano alla Caritas aumentano e che le FEMMINISTE come loro  (ti ricordo il rapporto ombra CEDAW che Fas ha appoggiato in maniera esemplare) hanno voluto, manifestato, per delle leggi ANTIMASCHILI e INCOSTITUZIONALI. LORO hanno violato l'articolo 3 della COstituzione, loro devono SCUSARSI di fronte ai padri, loro in sintesi, hanno gli scheletri nell'armadio. E uno come ARF che va in giro, non solo sul web a diffondere il "verbo" lo scusi e lo tratti così bene? Ma dai... O sei troppo ingenuo, o c'è qualcosa che non mi quadra. In tal caso, cerca di non fare come Vero Mummio...
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Ethans - Ottobre 10, 2012, 23:01:28 pm
Molto semplicemente penso che questo Gasaparrini ha la capacità di comprensione di un oloturia. Un uomo insignificante che sta cercando di ritagliarsi il suo personalissimo orticello (come da sua stessa ammissione).

(http://img801.imageshack.us/img801/5334/oloturia.jpg)
Oloturia
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Jason - Ottobre 11, 2012, 13:08:25 pm
Tu pretendi che le femministe diventino anti-femministe. E sbagli. Pensa piuttosto alle tante cose che uniscono le tematiche della QM con le loro. Per molti aspetti le FaS sono vicine alla QM, di certo molto più vicine rispetto a chessò, il Corriere, Repubblica, il PD, il PDL, Forza Nuova, etc,  nei quali invece non c'è traccia di difesa della dignità maschile. Su Fas, invece, ultimamente, sì. Per me stanno facendo un'autoriflessione notevole, si stanno dissociando e distinguendo in positivo rispetto a tutte le altre femministe. Hanno criticato anche il maschio pentito Michele Serra per la sua osservazione sugli incendi "maschilisti".  Vanno apprezzate. Prima anche io le criticavo durissimamente, forse anche più di te,  ma ora si sono aperte. Per me ora sono femministe egualitarie e anti-sessiste che si battono per la giustizia e i diritti di tutti/e.. Il loro post sulla questione dello stupro in Svezia, è semplicemente da lodare(anche se non condivido tutto), perchè di fatto hanno preso le distanze dalle femministe svedesi, tra l'altro questa notizia del "sesso supplicato", evidentemente l'hanno attinta da questo forum e in men che niente ci hanno scritto un post sposando appieno le nostre stesse critiche nei confronti di questa proposta svedese. Quindi, perchè, continuare ad attaccarle? Loro non attaccano più questo forum, perchè invece tu continui ad attaccarle?
Attacchiamo piuttosto la Fornero, gli abusologi, le SNOQ, le femministe della differenza(alla muraro, terragni, etc)


L' unico, grande, ostacolo per il dialogo con FaS è il loro forte giustizialismo repressivo a riguardo dei reati sessuali, molestie, etc, un giustizialismo che non si concilia con il loro essere anarchiche e che le accomuna più alla cultura del "legge e ordine" che non alla sinistra libertaria e anti-sistema. Inoltre, il fatto che negano l'esistenza del fenomeno tragico delle false accuse(dicono che al massimo si tratta di pochi isolati casi) , rende ancora più problematica la questione, perchè le false accuse di stupro sono crimini che devastano il calunniato incarcerato e condannato, e sono tutt'altro che casi rari... Certo le FaS sono contrarie alla castrazione chimica, ma come ben disse Red tempo fa(che io contestai, ma pensandoci bene, ora credo abbia ragione), meglio la castrazione chimica che la galera(specie se è una galera che dura per molti anni, come purtroppo succede per i condannati per violenza sessuale). Io sono contrario ad entrambe le cose, ma tra le due cose, la castrazione chimica è il male minore.  Certo chi ammazza, ok, il carcere. Ma per altri reati, ci vogliono pene alternative alla detenzione.


Però, vedrete, che anche su questo aspetto ci rifletteranno sopra e convergeranno con posizioni non giustizialiste. L' intelligenza e l' onestà intellettuale non manca loro. Date tempo al tempo.


Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Ottobre 11, 2012, 13:17:07 pm
Io non credo affatto, come dici tu, che Gasparrini odi  gli altri uomini, semplicemente è fortemente immerso in quell' esasperato politicamente corretto, nato in una certa sinistra, che fa vedere nel maschio  l' origine di ogni male. 

Lui sputa su tutti gli altri uomini perché è in cerca di visibilità: il peggio che ci possa essere in giro
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Ottobre 11, 2012, 13:21:51 pm
Per me ora sono femministe egualitarie e anti-sessiste che si battono per la giustizia e i diritti di tutti/e.

Mi togli una curiosità: tu ora sei convinto che femminismo significhi "pari dignità" e "diritti di tutti", giusto? Allora perché si chiama "femmin" + "ismo" e non "egualitar" + "ismo" o "paritar"+ "ismo"?
E perché "maschil" + "ismo" deve significare "merda"?
Da loro certi "ragionamenti" (dico "ragionamenti" per essere generoso) posso capirli, ma da te proprio no!
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Ottobre 11, 2012, 13:54:24 pm
credo che la risposta giusta sia questa e che sia valida per quasi tutti i femministi



“Forse in certi contesti, il macho che gioca la carta dell’antimacho ha buone possibilità di successo. Non parlo per Lorenzo, che magari crede e sente veramente quello che scrive e che ha tutto il diritto di esprimere, ma dell’atteggiamento che a me sembra di cogliere nella sua “narrazione”. (Diait)
No, Diait, è solo un “paraculo” come tanti altri, credimi. Qualcuno/a penserà che sia presuntuoso da parte mia esprimere giudizi su persone che non si conoscono. Diciamo allora che mi riservo una possibilità dell’1 o del 2% di essere in errore.
Ho esperienza in tal senso, anche se in ambito leggermente diverso dal suo (mediatico-politico il mio, mediatico-accademico-editoriale-“culturale”-politico collaterale-e affini, il suo).
Si gioca la carta del “politically correct antisessista plurale” che a “sinistra” o in una certa “sinistra” fa ancora molto “fico” e in questo modo si ritaglia una nicchia, come il suo compare Ciccone, futuro candidato di SEL alle prossime elezioni politiche o amministrative (mi ci gioco le palle, a cui ancora tengo, da maschio troglodita e sessista quale sono…). Lo stesso Ciccone gira per l’Italia, di conferenza in conferenza, presentando (quasi tutte iniziative promosse e organizzate da associazioni femministe) il suo libro in cui spiega appunto, come diceva Marco P, “come possono gli uomini superare lo scacco del non avere un corpo di donna” o altre simili amenità.
Opportunismo, capacità di fare pubbliche relazioni e una discreta propensione naturale a leccare i culi giusti (oltre naturalmente una mediocrità intellettuale di fondo), sono le caratteristiche assolutamente fondamentali che deve possedere questo nuovo soggetto sociale e umano sorto negli ultimi vent’anni circa, mediamente colto o mediamente scolarizzato, che vive di consulenze e incarichi più o meno a tempo determinato in questo o in quel giornale, in questa o in quella casa editrice, in questa o in quella televisione, staff di assessorati o facoltà universitaria ecc., e che naturalmente detesta i vari Fichte, Hegel e Marx (“Oddio che palle questi classici del “pensiero forte”) ai quali preferisce ovviamente i cosiddetti “debolisti” (non che questi non meritino la dovuta attenzione, sia chiaro, si fa per capirci…), che molto più si confanno (per lo meno così crede lui…) al suo modo leggero, leggiadro e relativista (tranne quando si affrontano le questioni di genere: in questo caso scatta il dogma) di vivere e intendere la vita.
Il tutto fino a quando, come ripeto, al culmine di una serie infinita di leccate di culo memorabili e sistematiche (della serie:”Come dice il prof Tizio”, “Come sostiene l’on. Caio”, “come da sempre sottolineato dal presidente Sempronio”) riesce a procurarsi un incarico a tempo indeterminato. Poi, che sia un giornale, una casa editrice o una facoltà universitaria, poco conta. Conta che sia un incarico che gli conferisca un certo status.
Insomma, questo è il decalogo del consulente-esperto-intellettuale a tempo determinato che aspira a diventare consulente-esperto-intellettuale a tempo indeterminato. In genere, non sempre, ci riescono.
Il leccaggio di culo per arrivare al tempo indeterminato dura mediamente una decina di anni. Poi, naturalmente, si deve fare carriera, e allora si devono leccare culi ancora più altolocati per almeno un’altra decina di anni, e così via. I più fortunati, se hanno leccato i culi giusti e fatto le scelte politiche oculate, al culmine della carriera giornalistica o accademica, riescono pure a essere nominati ministri.
Naturalmente si può anche rischiare di leccare il culo per una vita e restare al palo, come spesso accade. Ma questi sono i rischi del mestiere. E che caspita eh…e mica si può volere tutto nella vita…

http://www.uominibeta.org/2012/10/06/debriatorizziamo-il-modello-maschile/#comment-28466



parassitismo culturale, che permette di titagliarsi una comoda nicchia invece di sguazzare nella disoccupazione oppure di raccogliere pomodori.
vale anche per tante scriventi femministe


Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Ottobre 11, 2012, 13:55:55 pm
A polemizzare con certi tipi perdiamo tempo e ci facciamo del sangue cattvo.
non serve, regaliamo loro visibilità.
concentriamoci sui nostri obiettivi
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Ethans - Ottobre 11, 2012, 14:15:39 pm
"come possono gli uomini superare lo scacco del non avere un corpo di donna"

Io mi chiedo invece come possano certi personaggi fare ragionamenti del genere... questa è pura fantascienza.
Robe da matti!!!
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: COSMOS1 - Ottobre 11, 2012, 14:25:51 pm
concentriamoci sui nostri obiettivi

forse sarebbe opportuno

se avessimo chiari obiettivi, testi e pretesti  :hmm:

credo che Gasparini non meriti la nostra attenzione semplicemente perchè non è in grado di articolare un solo ragionamento sensato

1 lui dice di essere nato sessista e di essere divenuto anti-sessista senza passare per il femminismo  :wacko: Se poi andate a vedere cosa intende x sessismo vi viene il dubbio che il sessismo sia la semplice e razionale constatazione che gli essere umani (a dir la verità anche molti altri esseri viventi) nascono con o senza pisello e il pisello abbia a che fare anche con altri caratteri più o meno secondari (chessò, barba, capelli, muscoli?)

2 il poveraccio fa parte del collettivo di FAS. Questo dimostra che:
2A dice il falso quando dice (altrove) che lui scrive per gli uomini. Gli uomini a lui manco lo cagano, questo è poco ma certo
2B il dialogo con FAS è inutile. Se il dialogo con FAS fosse il dialogo con delle donne che non accettano di schierarsi per partito preso ma sentono il dolore dell'esistere dovunque questo di manifesti (donne o uomini, bambini o bambine, mogli o mariti, padri o madri) in un'ottica libertaria, vabbuò, con un po' di pazienza forse da qualche parte si arriva. Ma il dialogo con un collettivo misto unito solo dal mito del sessismo/anti-sessismo dove volete che porti? A constatare che il loro legante è evanescente? e poi, se loro sono unit@ dal nulla, il dialogo con chi lo facciamo? Il primo passo del dialogo (la presentazione degli interlocutori) coinciderebbe con l'azzeramento di uno dei due!  :ohmy:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Ethans - Ottobre 11, 2012, 14:31:30 pm
credo che Gasparini non meriti la nostra attenzione semplicemente perchè non è in grado di articolare un solo ragionamento sensato

E' quasi imbarazzante... anzi, senza il quasi...
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: cancellatow - Ottobre 11, 2012, 16:27:26 pm
Il loro post sulla questione dello stupro in Svezia, è semplicemente da lodare(anche se non condivido tutto), perchè di fatto hanno preso le distanze dalle femministe svedesi, tra l'altro questa notizia del "sesso supplicato", evidentemente l'hanno attinta da questo forum e in men che niente ci hanno scritto un post sposando appieno le nostre stesse critiche nei confronti di questa proposta svedese.

Hanno accolto il mio appello :P

https://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=4149.msg72963#msg72963

 :hmm:
non è malaccio, anche se prende delle toppe clamorose
I commenti invece, a parte Rita.... :(
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Jason - Ottobre 11, 2012, 16:39:07 pm

Ragazzi, vi rammento che non esiste nessun movimento maschile, in Italia non ne sono più di 50(al max 100) di persone ad occuparsi QM, e tutti su internet. E' nato il MoMas di Vincenzo Spavone che si prefiggeva di creare un movimento reale,ma  è già morto e sepolto. La tanto attesa manifestazione del 4 ottobre sulla genitorialità si è rilevata un fiasco totale(appena 150 presenti al pantheon), eppure il disagio dei padri separati coinvolge molte centinaia di migliaia di loro, questo significa che il movimento della QM non è riuscito e non riesce a coinvolgere gli uomini e loro problematiche, e questo perchè siamo deboli, non abbiamo visibilità, abbiamo tutto il popolo contro di noi. Mi dite quale spazio, sito o movimento all' infuori della galassia QM, parli anche di dignità maschile? Nessuno..eccetto un movimento femminista: FaS. Questo è un dato di fatto. paradossale quanto si vuole, ma è un dato di fatto. E io le ringrazio pubblicamente(un tempo io ero molto critico verso di loro e mi opponevo ad ogni dialogo, ora vedendo come si sono evolute le cose, debbo ricredermi!!) Le FaS, di fatto,si sono alleate con gli uomini che si occupano di QM. Quindi che senso ha attaccarle, denigrarle? Perchè non ci  si concentra su altri obiettivi e contro i veri avversari della QM? Non vi/ci piace quello che dice Gasparrini? Ma che ce/ve ne frega?!! Non si può pretendere che le FaS diventino anti-femministe, perchè allora anche loro potrebbero pretendere che voi diventiate femministi. Ma non lo hanno mai preteso nè pretendono. Quindi inevitabilmente ci sono cose che loro dicono che voi non condividete. Ma piuttosto di pensare alle diversità trab voi e loro, perchè non si pensa alle tante cose che ci si unisce a loro?

L' unico modo per risolvere la QM è creare un fronte comune con le FaS e con tutte quelle realtà femministe o non femministe, di uomini e donne, che condividono la la lotta contro l'autoritatismo, contro la xenofobia, contro il razzismo, contro le guerre, contro il precariato, e favore dei diritti, del welfare, per la lotta a favore della casa, per il reddito di cittadinanza e salario minimo garantito, etc

Anche Fabrizio Marchi e Fabio Nestola lo hanno capito.  E non sono certo "traditori", in quanto fanno e stanno facendo per la causa della QM un lavoro straordinario. E allora perchè non seguire il loro esempio?


Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: COSMOS1 - Ottobre 11, 2012, 16:55:42 pm
Jason ma che stai a di'?  :hmm:

Fabrizio Marchi e Fabio Nestola li abbiamo aiutati e supportati in ogni modo, quei pochi numeri che sono riusciti a fare li devono a noi, e loro che fanno? ci ignorano ... Marchi ha ancora il link al vecchio sito di U3000 anzichè al forum  :w00t:

senza voler diminuire o denigrare il loro impegno (che non si soffia sul lume che fumiga) prima di gettarsi nella mischa sarebbe meglio contare le forze

e che noi pesiamo così poco, non mi pare: stiamo per raggiungere quota 3.000.000 di pagine viste, non so se mi spiego! altro che 50-100!

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Lucia - Ottobre 11, 2012, 17:43:56 pm
 
Citazione
Sono alto un metro e ottantacinque per poco meno di un quintale: grazie a molti rappresentanti del mio genere, il mio corpo è facilmente considerabile un’arma per la violenza di genere.

Poverino! :( 
Non è per niente vero, la prima idea che viene in mente a una donna da un uomo di 1,85 non è la violenza di genere. Perché dovrebbe essere? :(
Tutti i maschi della mia famiglia hanno (avuto) attorno al 1,95m e non sono stati mai agressivi.
Non mi piace, è essenziale per un uomo avere fiduccia di se, non farsi complessi proprio di ciò che lo potrebbe fare attraente.

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: beta - Ottobre 11, 2012, 17:51:00 pm
Jason ma che stai a di'?  :hmm:

Fabrizio Marchi e Fabio Nestola li abbiamo aiutati e supportati in ogni modo, quei pochi numeri che sono riusciti a fare li devono a noi, e loro che fanno? ci ignorano ... Marchi ha ancora il link al vecchio sito di U3000 anzichè al forum  :w00t:

senza voler diminuire o denigrare il loro impegno (che non si soffia sul lume che fumiga) prima di gettarsi nella mischa sarebbe meglio contare le forze

e che noi pesiamo così poco, non mi pare: stiamo per raggiungere quota 3.000.000 di pagine viste, non so se mi spiego! altro che 50-100!

ci sara un motivo no? :hmm:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: beta - Ottobre 11, 2012, 17:55:11 pm

Poverino! :( 
Non è per niente vero, la prima idea che viene in mente a una donna da un uomo di 1,85 non è la violenza di genere. Perché dovrebbe essere? :(
Tutti i maschi della mia famiglia hanno (avuto) attorno al 1,95m e non sono stati mai agressivi.
Non mi piace, è essenziale per un uomo avere fiduccia di se, non farsi complessi proprio di ciò che lo potrebbe fare attraente.

non sono complessi, è la conseguenza dell'inversione dell'onere della prova. se commino dietro di te in una strada buia (semplicemente perche facciamo la stessa strada)..ci molte piu probabilita che io  riceva una falsa accusa, piuttosto che tu subisca violenza. ergo..io cambio strada.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Lucia - Ottobre 11, 2012, 18:20:57 pm
se mi viene qualche dubbio, mi fermo con un motivo qualsiasi e ti faccio passare avanti e problema risolto.
Ma non devi avere 1,85 per questo.
E forse il dubbio ti viene più quando passi gruppi di ragazzi troppo rumorosi e non un passante solitario sulle sue.
Poi forse mi sbaglio.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Ottobre 11, 2012, 20:02:20 pm
Il loro post sulla questione dello stupro in Svezia, è semplicemente da lodare(anche se non condivido tutto), perchè di fatto hanno preso le distanze dalle femministe svedesi
Ma che stai a di? Ma l'hai letto quello che hanno scritto?  :doh: :doh: :doh:

Ti risulta che hanno scritto una sola parola di dubbio per la testimonianza di una che dopo 1 anno "scopre" di essere stata "stuprata"?

Io non ne ho letta nemmeno mezza, e visto che loro sono diventate il tempio della ragione e dell'obiettività, sarebbe stato doveroso, come minimo, prendere in considerazione quella che è molto di più di una ipotesi.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Ottobre 11, 2012, 20:03:48 pm
Jason, già che ci sei leggiti pure questo

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/09/21/la-verita-sullo-stupro/

 :doh: :doh: :doh: :doh:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Jason - Ottobre 11, 2012, 20:40:15 pm
Cosimo, io non ho detto che questo forum non sia utile alla causa della QM, anzi, io  devo tanto a questo forum, e so bene del grandissimo lavoro del forum "vecchio" di Red-, prima, e di quello "nuovo", tuo. Intendevo dire che secondo me si può seguire l'esempio di Marchi e Nestola.

@skorpion: ok, ho letto l'articolo che mi hai postato. Non so chi sia "maralibera", come avevo detto prima un problema giustizialismo permane, però vedo che già da un pò di tempo  alcune di loro(Fs, fasse e altre)stanno mettendo in chiaro le cose su questo argomento, con non poche osservazioni anti-autoritarie e assolutamente di buon senso. Non troverai su nessun altro sito femminista articoli come "esiste un femminismo giustizialista"(di Fs) oppure come quello scritto da fasse in cui  contesta questa proposta svedese di annoverare il "sesso supplicato" tra le violenze sessuali.
Quindi tirando le somme, FaS è di gran lunga il migliore movimento femminista perchè è arrivato a sdoganare la QM, e anche sulla questione giustizialismo sta incominciando a mettere in chiaro le cose con posizione più morbide rispetto a prima e rispetto a tutti gli altri movimenti femministi.
Insomma, FaS è il migliore movimento femminista, e tu ti accanisci proprio contro di loro? Contestiamo piuttosto  le Fornero, le SNOQ, le Muraro, gli abusolgi, le femministe americane e svedesi.

Se poi non sei d'accordo al dialogo con loro, ok, è una tua opinione, però quello che vi chiedo è di non attaccarle più, magari se non condividete quello che dicono, potete anche criticarle(il diritto alla critica è sacrosanto), però  si ponga fine a questa ostilità. Solo questo chiedo.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: COSMOS1 - Ottobre 12, 2012, 09:44:53 am
Cosimo, io non ho detto che questo forum non sia utile alla causa della QM, anzi, io  devo tanto a questo forum, e so bene del grandissimo lavoro del forum "vecchio" di Red-, prima, e di quello "nuovo", tuo. Intendevo dire che secondo me si può seguire l'esempio di Marchi e Nestola.
...

Insomma, FaS è il migliore movimento femminista, e tu ti accanisci proprio contro di loro? Contestiamo piuttosto  le Fornero, le SNOQ, le Muraro, gli abusolgi, le femministe americane e svedesi.


Jason secondo me il modo migliore che abbiamo per aiutare chi cerca di fare qualcosa (Marchi, Nestola, Carlo, etc) non è di fare altri blog o MoMas, ma di sostenere i loro

io sono sempre un po' perplesso quando loro ci attaccano o comunque ci trattano con diffidenza, ma onestamente penso che la cosa migliore sia unire le forze: se c'è un blog sulla violenza femminile o sul nazifemminismo o sulle pariopportunità, etc https://www.questionemaschile.org/blog/ (https://www.questionemaschile.org/blog/) secondo me la cosa migliore è sgrezzare i concetti qui su forum e dopo contribuire a quei blog piuttosto che farne altri

il forum non deve chiudere per lasciare via libera ad altre iniziative, è una stupidaggine. Ma la moltiplicazione delle iniziative è deleteria: sosteniamo chi c'è, sperando che prima o poi capisca che siamo tutti sulla stessa barricata

per le FAS sono d'accordo sul fatto che stanno dimostrando più intelligenza di quanto avrei sospettato. Resto comunque dell'idea che il dialogo sia inutile: infatti loro non hanno rivisto il loro punto di vista quando alcuni di noi sono andati di là a dialogare o per i "dialoghi" che FS ha avuto qui, ma perchè hanno scorazzato per il forum e tra tanta carta straccia hanno trovato anche qualche argomento. Perciò anch'io riservo i miei appellativi neuronici ad altre.


Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: cancellatow - Ottobre 12, 2012, 13:13:54 pm
Jason però adesso non esagerare dall'altra parte
C'è stata un'apertura di Fas o almeno di una parte, altre rimangono delle fasciste clamorose (ci son 2 fascisti, i fascisti e gli antifascisti)
Ma le aperture che ho visto mi hanno dato idea di aperture interessate, in quanto mogli di, figlie di, sorelle di
Un pò come i musulmani che rispettano le donne in quanto mogli di, sorelle di, figlie di
Mettono comunque al centro loro stesse e gli uomini di contorno ad esse
niente di male nel farlo, ma non se vuoi essere considerata in quanto donna, discorso ipocrita se non consideri l'uomo in quanto uomo
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Jason - Ottobre 12, 2012, 23:48:06 pm
Io dico invece ha la vasta presenza di siti e blog di QM rappresentino una ricchezza.Piuttosto proporrei di trasformare questo forum in una sorta di "quartier generale" della QM dove possano trovare rappresentanza tutte le varie anime e individualità del movimento della QM italiano(ovviamente, sempre tu come admin principale del forum).

Per quanto riguarda Fas, ripeto, come detto prima, chi non vuole dialogare è libero, intendevo dire concentrarsi sui veri avversari..

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Ottobre 13, 2012, 11:45:15 am
Jason, io ti feci una domanda:

Citazione
Mi togli una curiosità: tu ora sei convinto che femminismo significhi "pari dignità" e "diritti di tutti", giusto? Allora perché si chiama "femmin" + "ismo" e non "egualitar" + "ismo" o "paritar"+ "ismo"?
E perché "maschil" + "ismo" deve significare "merda"?
Da loro certi "ragionamenti" (dico "ragionamenti" per essere generoso) posso capirli, ma da te proprio no!

Non mi hai risposto
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: krool - Ottobre 13, 2012, 17:55:05 pm
Jason però adesso non esagerare dall'altra parte
C'è stata un'apertura di Fas o almeno di una parte, altre rimangono delle fasciste clamorose (ci son 2 fascisti, i fascisti e gli antifascisti)
Ma le aperture che ho visto mi hanno dato idea di aperture interessate, in quanto mogli di, figlie di, sorelle di
Un pò come i musulmani che rispettano le donne in quanto mogli di, sorelle di, figlie di
Mettono comunque al centro loro stesse e gli uomini di contorno ad esse
niente di male nel farlo, ma non se vuoi essere considerata in quanto donna, discorso ipocrita se non consideri l'uomo in quanto uomo
Ho avuto anche io questa impressione.

Va bene qualche articolo "moderato" o addirittura, in un certo senso, quasi da QM, ma la stragrande maggioranza del materiale che proviene da lì è pura misandria da fanatiche.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: beta - Ottobre 13, 2012, 18:32:28 pm
Ho avuto anche io questa impressione.

Va bene qualche articolo "moderato" o addirittura, in un certo senso, quasi da QM, ma la stragrande maggioranza del materiale che proviene da lì è pura misandria da fanatiche.

pure io ho la stessa impressione.
@jason.
io credo che tu sia un po troppo ingenuo, senza offesa.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Jason - Ottobre 13, 2012, 18:36:26 pm
edit
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Jason - Ottobre 13, 2012, 18:52:25 pm
Mi togli una curiosità: tu ora sei convinto che femminismo significhi "pari dignità" e "diritti di tutti", giusto? Allora perché si chiama "femmin" + "ismo" e non "egualitar" + "ismo" o "paritar"+ "ismo"?
E perché "maschil" + "ismo" deve significare "merda"?
Da loro certi "ragionamenti" (dico "ragionamenti" per essere generoso) posso capirli, ma da te proprio no!

Skorpion, non so rispondere, anche perchè preferisco soffermarmi sui contenuti, piuttosto che su analisi etimologiche.  Non sono esperto del campo, conosco benino solo il femminismo della differenza(Carla Lonzi, Luisa Muraro, etc)
 Magari i diretti interessati possono spiegare che senso danno al nome di "femminismo" e per cui si dichiarano "femministe/i".Non puoi fare certo processi alle intenzioni.  Comunque per me è una questione secondaria, anche se comunque interessante.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Ottobre 13, 2012, 20:18:49 pm
Sulle vicende di FAS direi che il tempo chiarirà : indubbiamente ci sono state delle aperture ed esse potrebbero essere , come anche sostiene War Pig, frutto di esperienze personali.
Es . un figlio che separandosi, finisce sul lastrico : istruttivo più di mille libri.
Su gasparrini è presto detto : uno dei tanti che cerca di ritagliarsi una nicchia che gli dia reddito .
accodarsi al mainstream è giocoforza.
ricordate TUTTI gli intelettuali italiani antifascisti solo 6 mesi dopo che il fascismo cadde.
niente di nuovo sotto il sole.
sulla frammentazione della galassia Q.M. la penso come Cosmos ;: fa solo danni.
Il femmisnismo arruola tutti, noi disquisiamo sulle quisquilie.
Noi i nostri risultati li stiamo avendo : le visite sono numerose e la q.m. sta emergendo.
Il fallimento del raduno q.m. non significa molto : solo la diffusione delle nostre idee porterà a dei cambiamenti e non sarà certo un raduno, seguito magari da un convegno a incidere più di tanto.
Quiotidiano e costante lavoro informativo, dibattiti e anche scontri, pur se virtuali.
vedrete, pagherà
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Ottobre 14, 2012, 21:03:02 pm
Povero Arf, dimenticato anche dai suoi amici di corso... O sono in errore io? Potrebbe trovarsi lui in quel di Trento, con i suoi 100 kg?

 :lol: :lol: :lol:




http://www.maschileplurale.it/cms/index.php?option=com_content&view=article&id=641:trento-nov-2012-apr-2013-qeducare-alla-paritaq&catid=51:in-corpore&Itemid=15

Trento Nov 2012 - Apr 2013
Educare alla parità - Corso di formazione sull’educazione al genere e alla differenza
Facoltà di Sociologia Università di Trento
Provincia Autonoma di Trento
Cooperativa sociale Kaledoiscopio

Educare alla parità è un corso di formazione gratuito rivolto ad educatori/trici, insegnanti e professionisti/e dell’educazione interessati/e ad approfondire l’inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa e didattica, sia sotto il profilo teorico che operativo, realizzato in partnership con la cooperativa Kaleidoscopio e con il contributo della Provincia Autonoma di Trento.

Il corso si articola in moduli tematici volti ad affrontare le questioni più significative nell’ambito delle differenze di genere in ambito educativo. In ogni modulo si alterneranno lezioni di tipo teorico volte a fornire ai/le partecipanti indicazioni interpretative sulle questioni in oggetto e lezioni di carattere pratico volte a tradurre queste indicazioni in strumenti di intervento e progettazione educativa.

 

1 MODULO – INTRODUZIONE AL GENERE E ALLE PARI OPPORTUNITA’
Le differenze di genere e le politiche di parità in educazione
- Introduzione al concetto di identità di genere e differenza in educazione;
- La pedagogia della differenza e le sfide della società contemporanea.
Le differenze di genere nella pratica educativa
- La relazione educativa come relazione di genere;
- La pedagogia delle differenze e la valorizzazione delle risorse di genere di ragazze e ragazzi;
- Strumenti operativi per combattere le discriminazioni di genere e superare gli stereotipi.

 

2. MODULO – LE DIFFERENZE DI GENERE ED I MODELLI MEDIATICI
Identità di genere e media
- La relazione tra esposizione ai media e costruzione dell’identità nelle società contemporanee;
- I consumi culturali dei giovani in ottica di genere;
- Vecchi e nuovi media: dal consumo televisivo a facebook.
Educare ad interpretare il messaggio mediatico
- Imparare a fornire strumenti di lettura e decodificazione dei prodotti mediatici di massa;
- Imparare a utilizzare i media in ottica creativa come strumento per il superamento degli stereotipi;
- Educare all’utilizzo consapevole di internet e social netwrok.

3. MODULO – DIFFERENZE DI GENERE E INTERCULTURA
Le differenze di genere e le differenze culturali
- L’intercultura in educazione:
- La relazione tra differenze di genere e differenze culturali;
- L’approccio dell’intersezionalità in educazione;
Buone prassi di promozione dell’intercultura nell’ambito delle differenze di genere
- Strumenti educativi per contrastare gli stereotipi culturali di genere e promuovere l’intercultura;
- Esplorazione di buone prassi in contrasto agli stereotipi etnici sulle differenze di genere.

4. MODULO – VIOLENZA TRA PARI e VIOLENZA DI GENERE
Le forme e le motivazioni del bullismo e della violenza tra pariù
- Definizioni di violenza tra pari e violenza di genere;
- Modelli maschili, violenza e logiche di gruppo;
Pratiche educative per promuovere comportamenti rispettosi
- Buone prassi su scala nazionale di contrasto ai comportamenti violenti;
- Progettazione e sperimentazione di attività educative contro la violenza;

5 MODULO – SESSUALITA’, DIFFERENZE DI GENERE ED ORIENTAMENTO SESSUALE
L’orientamento sessuale, la sessualità e l’omofobia
- Sessualità e relazione affettiva nel percorso di crescita;
- Definizione di orientamento sessuale ed implicazioni nella transizione all’età adulta;
- Genealogia e trasformazioni del concetto di omofobia
Buone pratiche per decostruire comportamenti omofobi e valorizzare la differenza
- Strumenti per educare alla diversità sessuale e alla reciprocità delle relazioni;
- Rassegna di buone prassi su scala nazionale ed europea di attività educative contro la discriminazione sessuale;

SVOLGIMENTO DEL CORSO
Le lezioni avranno luogo tra novembre 2012 e aprile 2013 alternativamente il venerdì pomeriggio ed il sabato mattina per un totale di 44 ore presso la Facoltà di Sociologia di Trento in via Verdi 26.

MODALITA' DI ISCRIZIONE
Il corso è gratuito. Per partecipare è necessario essere in possesso come minimo di un diploma di laurea (triennale) o di 3 anni di esperienza lavorativa in ambito educativo. Il modulo di iscrizione e il curriculum vitae devono essere inviato entro il 5 novembre 2012 a csg@soc.unitn.it. Le iscrizioni verranno accettate in ordine di arrivo per un massimo di 25 partecipanti.

Da questa pagina è possibile scaricare il modulo di iscrizione, il profilo dei docenti del corso e la locandina.

Per informazioni scrivere a: csg@soc.unitn.it
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Ottobre 22, 2012, 11:00:48 am
http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2012/04/15/che-cose-il-patto-di-genere/

Commento del gasparrini

Citazione
Terragni, sono lo stesso “uomo” che lei ha elogiato qui, riportando per intero un mio post:

http://blog.leiweb.it/marinaterragni/2012/03/05/ottomarzo-la-festa-a-noi-la-parola-a-loro/

e faccio parte del collettivo “Femminismo a Sud”, da sempre non separatista, quindi composto da uomini e donne.
Mi vedo costretto a rifiutare il suo appellativo di “uomo”, se gli uomini sono quelli che lei ha descritto qui sopra. Come ho scritto, non mi riconosco proprio nella sua “descrizione”, e non credo che i rapporti tra generi possano migliorare con un tale “patto”. Ah, per la cronaca: non abbiamo nessun bisogno di pubblico, anche perché non lo chiamiamo così.

Evidentemente c’è un grosso problema di linguaggio, che credo sia la manifestazione di ben altre differenze oltre quelle di genere. Grazie per avermi dato una ulteriore occasione di rimarcarle.

e risposta della terragni

Citazione
Perfetto, il mondo è bello perché è vario.
Le faccio notare che il post è stato ampiamente condiviso e dibattuto.
E che io, di queste cose che riguardano le donne, preferisco discutere con le donne.

a gasparrini, te sta bene, queste sono le risposte che ti meriti!
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Ottobre 24, 2012, 19:55:10 pm
http://www.facebook.com/FemminismoaSud/posts/395499863854611

Citazione
Dispiace dover di nuovo aprire questo capitolo, giusto oggi che dovremmo occuparci d'altro, ma il punto è che cercano di screditarci. Lo fanno alcune femministe che non tollerano che noi qui si ragioni su pratiche che sono diverse dalle loro. Fanno processi alle intenzioni, insistono nel criminalizzare ogni battuta, è una inquisizione in piena regola condita di messaggi privati e infamanti per convincere le altre che siamo da evitare. Eretiche e infedeli all'ortodossia, così siamo diventate per costoro e ogni giorno hanno un appunto da fare e su ogni bacheca di facebook, privata o pubblica, vanno a insinuare dubbi e a cercare di separare. Di toglierci credibilità. Se non vi piaciamo più semplicemente andate. Nessun@ vi trattiene. Ma per andare avete bisogno di stabilire come sentenza generale che noi siamo merda? E' tutto qui il rispetto per le pratiche diverse? Grazie davvero per la libertà "concessa" solo fino a quando si recita il mantra che corrisponde a costoro.

Segue un commento del gasparrini

Citazione
Ah, tu usi quella frase e io ci provo? La differenza te la spiego io: mentre i maschilisti fanno di tutta l'erba un fascio, io t'ho detto nome e cognome di una donna che si sente superiore e odia gli uomini: Marina Terragni. Ha fatto un post orrendo su una cosa orrenda come il "patto di genere", l'ho decostruito, e come se non bastasse lei stessa m'ha dato dell'eroe quando le sono piaciuto e dell'indegno quando secondo lei non dovevo permettermi di commentarla. A me la differenza pare chiarissima, quindi il concetto delle donne che si affermano superiori e odiano gli uomini lo accetto - l'ho visto in azione.
Il "singolo bannato" dici che ha solo manifestato dissenso? Ti va di esaminare insieme ben bene le parole di questo singolo e vedere se si trattava di dissenso o di stronzate? O peggio di mero livore basato su quegli stessi pregiudizi di stampo "terragnano"?

Toh, s'è accorto che ci sono donne che si sentono superiori agli uomini!

Ma non erano frustrazioni "maschiliste"?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Ethans - Ottobre 25, 2012, 02:51:51 am
La cosa che m'incuriosisce di questo ambiguo personaggio è che usa la parola "decostruire" ogni 3x2... quasi volesse darsi un tono agendo sul lessico per sopperire alla sua evidente incapacità di approfondire in modo onesto e sincero le questioni che, in quanto uomo, lo riguardano in prima persona.

Che poi, a ben guardare, non è incapacità la sua, ma solo ricerca di un facile consenso nel tentativo di rendersi credibile al mainstream al fine di ritagliarsi uno spazio, una nicchia: trovare una giusta e definitiva collocazione alla sua smodata ambizione personale.

Ma questo "decostruire" mi fa specie, secondo me è convinto di aver trovato la parolina magica per incantare gli allocchi.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Novembre 04, 2012, 20:47:42 pm
L' immarcescibile Lorenzo Gasparrini nel controbattere al sempre sia lodato Mazzola (c'è più gusto
a mandare un maschiopentito a contestare i renitenti alla leva vaginolatrica) ha avuto la brillante
idea di rispondere all'affermazione di Mazzola "parità è dare a tutti gli stessi diritti e doveri e questo
a prescindere dal sesso" con la frase sibillina "NO. Parità è dare a ciascuno i diritti che gli spettano a seconda delle sue peculiarità (?) e tenendo conto delle differenze sessuali (!)". Ora, sarò malizioso o
malvagio ma a me risulta che anche l'antica Sparta desse agli Iloti i diritti che ad essi "spettavano"
nella società di Sparta cioè quelli di fare gli schiavi e anche l'antica Roma desse ai gladiatori i diritti
che ad essi "spettavano" nella società romana, cioè di crepare nelle arene per il divertimento della
cittadinanza. Che alle femministe e al zerbinume vario ed assortito che le fiancheggia non stia per
caso balenando la stessa idea a proposito della popolazione maschile? A pensar male...si indovina! 
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Ethans - Novembre 04, 2012, 21:04:00 pm
Citazione da: Gasparrini
NO. Parità è dare a ciascuno i diritti che gli spettano a seconda delle sue peculiarità (?) e tenendo conto delle differenze sessuali".

Quoto Gasparrini: che le donne tornino in cucina e la smettano di sfracellare gli zebedei al sottoscritto paventando chissà quali capacità attitudinali.

 :P
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: krool - Novembre 04, 2012, 21:16:01 pm
Va bè, sì, intendeva che qualcuno deve avere più diritti di qualcun'altro... Qualcuno a caso...
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Ethans - Novembre 04, 2012, 21:16:57 pm
Qualcuno a caso...

Già qualcuno a caso...

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: krool - Novembre 04, 2012, 21:26:02 pm
Già qualcuno a caso...
:D
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: skorpion72 - Novembre 04, 2012, 21:36:52 pm
con la frase sibillina "NO. Parità è dare a ciascuno i diritti che gli spettano a seconda delle sue peculiarità (?) e tenendo conto delle differenze sessuali (!)"

Nulla di più chiaro: diritti alle donne, doveri agli uomini (tranne lui)

P.S.: Hai il link?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: KasparHauser - Novembre 04, 2012, 21:46:38 pm
"NO. Parità è dare a ciascuno i diritti che gli spettano a seconda delle sue peculiarità (?) e tenendo conto delle differenze sessuali (!)".
Questa frase o è totalmente priva di senso o è la cosa più maschilista che un femminista potesse dire in difesa delle donne.
Per me questo sig. Gasparrini ha cappottato in parcheggio.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 04, 2012, 22:34:40 pm
lasciamo perdere Gasaprini : sta solo cercando di crearsi una nicchia
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Alberto86 - Novembre 05, 2012, 00:35:13 am
lasciamo perdere Gasaprini : sta solo cercando di crearsi una nicchia


Credo che la nicchia ce l'abbia proprio nel cranio  :lol:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 05, 2012, 09:28:06 am

Credo che la nicchia ce l'abbia proprio nel cranio  :lol:

già, e si sta allargando :D
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Jason - Novembre 05, 2012, 12:36:10 pm
Il fatto che Gasparrini non vi sia simpatico però non  autorizza a criticare per partito preso ogni cosa che lui scrive senza voler capire il reale significato delle sue affermazioni. Nella sua frase da voi incriminata mi sento di condividere la prima parte, e cioè che i diritti debbano essere diversificati in base alla situazione personale di ognuno, e cioè, ad esempio, è giusto che nell' accesso al mondo del lavoro, a parità di merito e altri requisiti vari, il figlio di un disoccupato oppure di un precario, oppure una persona gravemente invalida, abbia qualche vantaggio in più rispetto al figlio di un imprenditore o facoltoso avvocato, oppure di una persona sana come un pesce. Credo che Gasparrini intendesse dire questo quando ha detto che "a ognuno i diritti che gli spettano", quindi se è così, gli do ragione.


Sbaglia invece, quando dice che tali diritti debbano essere diversificati anche in base a presunte "differenze sessuali", perchè questo altro non che è un avallo alle "affermative action" sessuali, cioè le famose "discriminazioni positive"(positive, un corno!) contro gli uomini.  Ovviamente questo è inaccettabile, anche perchè oggi vi è un pregiudizio generalizzato di fondo secondo cui le presunte "differenze sessuali" tra uomini e donne vadano a sempre a svantaggio di quest' ultime. Pregiudizio, questo, unito e imprescindibile ad un altro altrettanto pregiudizio generalizzato di fondo secondo cui le donne siano "discriminate" dalla società rispetto agli uomini. Di qui, quindi, viene naturale e logica la liceità morale e giuridica delle "affermative action" e "quote rosa" a favore delle donne per riequilibrare e bilanciare questo presunto gap. Ma qui siamo nel campo dell' ideologia, della propaganda. La realtà è ben diversa.

La realtà dice, invece, che-solo per far un esempio fra gli innumerevoli che se potrebbero far a tal senso-un uomo disoccupato, a differenza di una donna disoccupata,è una persona finita, destinata alla rovina, alla morte, se non riesce a trovare subito lavoro(ecco perchè i suicidi per questioni lavorative sono TUTTI al maschile, eccezioni a parte). Al contrario, una donna disoccupata mala che vada che non riesce a trovare lavoro, potrà sopravvivere in quanto sempre troverà un uomo che lavora(quindi con reddito) che se la sposi mantenendola da casalinga, infatti sin da quando è nata l' umanità è abbastanza comune la situazione familiare in cui lui lavora e lei fa la casalinga. Cosa che a parti invertite non accade, eccezioni a parte, e questo perchè sin da quando è nata l' umanità, l' uomo è stato condannato ad essere il procacciatore di reddito per la famiglia(oltre che sacrificarsi per "donne e bambini"), quindi è abbastanza raro(come si sa le eccezioni confermano la regola) vedere una donna che lavora che si sposa un uomo disoccupato mantenendolo da "casalingo"(anche se molte donne negano sfacciatamente ciò). Ora lasciamo stare se ciò sia frutto di un aspetto naturale o culturale, oppure di entrambe le cose, rimane il fatto che la situazione è questa, quindi una donna disoccupata ha una possibilità, una chance, che l' uomo disoccupato non ha. Pertanto se volessimo seguire il criterio di diversificare i diritti in base alle "differenze sessuali", bisognerebbero favorire gli uomini disoccupati a scapito delle donne disoccupate(cosa a cui io mi opporrei comunque in quanto sono contrario per principio alle affermative action su base sessuale). Invece, al contrario, quell' essere spregevole della Fornero ha fatto un decreto che favorisce le donne disoccupate(di qualunque età) a scapito degli uomini disoccupati(over 29). Si arriva al paradosso che la figlia femmina di un imprenditore o di un avvocato, solo perchè ha la passera in mezzo alle gambe abbia vantaggi in più, nell' accesso al lavoro, rispetto al figlio maschio di un operaio o precario, solo perchè possiede il pisello. Anche se comunque anche a parità di condizione sociale ed economica, è ingiusto comunque che una donna debba essere favorita su un uomo, solo perchè donna(art 3 della Costituzione).

Sia chiaro, questo non significa che non ci siano donne che abbiano svantaggi rispetto agli uomini, anche se in modalità e forme diverse rispetto agli svantaggi maschili prima descritti(specie su questioni legate alla gravidanza, maternità). Ecco perchè è necessario abbandonare questa logica di "Genere"(sia dall' una che dall'altra parte) che altro non è che una logica di categoria e corporativistica declinata su base sessuale, che dà vita appunto ad un Apharteid di Genere. E quindi bisogna ragionare, e quindi diversificare i diritti e doveri, in base alla condizione personale, sociale, economica e di salute dell' individuo in questione, a prescindere dal suo sesso d'appartenenza  Invece, fare come si fa oggi, cioè omologare tutti gli uomini e le donne in due blocchi monolitici e omogenei, non si fa altro che creare nuove ed ulteriori discriminazioni ("positive", un corno!)


P.S: Alberto, tu sei un "ammazza-Thread", stai distruggendo tutti i Thread della tua sezione accorpandoli tutti in pochi mega-Thread. Come stai organizzando tu, va a finire che il lettore(visitatore o membro) ha meno possibilità di trovare nuovi argomenti e nuove notizie sul forum. Quando invece la funzione di questo forum è quella di trasferire quanta più controinformazione agli esterni. Pensaci su, dai.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Novembre 06, 2012, 22:29:52 pm
Ah, grave Jason, grave... Condividere in parte quella frase del Gasparrini significa già non essere, secondo il mio modesto parere, una persona onesta.
Il Gasparrini finalmente ha detto qualcosa di concreto rispetto alle sue solite frasi da finto antisessista. Si è dimostrato parziale, femminista o maschilista, è la stessa cosa. Come OGNI femminista o maschilista, questi soggetti, appena vengono messi alle strette con una domanda simile a quella a cui ha risposto Gasperino preferiscono non rispondere. Quello che "si definisce antisessista" invece ha violato un cardine della civiltà, ma non fa nulla... C'è sempre un Jason pronto ad aiutarlo... O un genuflesso.  :w00t: :w00t: :w00t:

Grande Gasperino, ti sei mostrato per quello che sei . Le parole sono pietre, giusto? :shifty:


Tratto dal post del Gasp...

Parità significa garantire stessi diritti e doveri senza distinzioni di sesso (Citazione Mazzola).


La risposta e il pensiero di Gasparrini in merito --

 [no. Parità per me significa dare a ciascuno i diritti che gli spettano, a seconda delle sue particolarità, anche secondo le differenze di sesso].


http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/11/04/io-sono-tempesta-deconstructing-mazzola-bis/#more-21446

4/11/2012
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Novembre 06, 2012, 22:57:44 pm
Citazione Jason
Citazione
Sia chiaro, questo non significa che non ci siano donne che abbiano svantaggi rispetto agli uomini, anche se in modalità e forme diverse rispetto agli svantaggi maschili prima descritti(specie su questioni legate alla gravidanza, maternità). Ecco perchè è necessario abbandonare questa logica di "Genere"(sia dall' una che dall'altra parte) che altro non è che una logica di categoria e corporativistica declinata su base sessuale, che dà vita appunto ad un Apharteid di Genere. E quindi bisogna ragionare, e quindi diversificare i diritti e doveri, in base alla condizione personale, sociale, economica e di salute dell' individuo in questione, a prescindere dal suo sesso d'appartenenza  Invece, fare come si fa oggi, cioè omologare tutti gli uomini e le donne in due blocchi monolitici e omogenei, non si fa altro che creare nuove ed ulteriori discriminazioni ("positive", un corno!)



Guarda, non prenderla sul personale, però dopo questo che hai scritto, veramente mi cadono le braccia... Veramente forse il femminismo  da un lato può aver vinto (paradossalmente sul piano legislativo potremmo pure vincere  "noi", ma sul piano morale e mentale...)

E' la negazione del principio, della legge, della Giustizia... E' l'esaltazione del particolare sul generale, è quanto di più lontano dallo spirito degli uomini potessi scrivere, caro jason.Mi dispiace, ma se uno che scrive qui da anni, e altri con te la pensano così, come il Gasperino, su un concetto fondamentale per ristabilire un ordine, una giustizia che sia poi il cardine di una nuova alleanza... Siamo messi male, malissimo.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Jason - Novembre 06, 2012, 23:26:55 pm
Sandokan,la prima parte di quella frase di Gasparrini da voi riportata non mi sembra sbagliata,non ho capito perchè la trovi sbagliata. Invece sulla parte sul diversificare i diritti per "differenze sessuali" sono stato molto ampio nel contestare questa sua affermazione.

Per quanto riguarda l'altra parte che mi contesti, forse ho sbagliato ad esprimermi, cioè non volevo dire che le donne sono svantaggiate rispetto agli uomini, ma solo che così come esistono problematiche maschili, esistono anche problematiche femminili, oppure credi che le donne siano tutte privilegiate come la Fornero e la Terragni?

La mia è esaltazione del particolare sul generale? No, semmai è esaltazione dell' individuo sulla categoria. La discriminazione anti-maschile, al contrario, è nata propria dall' esaltazione della categoria sull' individuo.  Mi sorprendo che non sai queste cose, ma forse ti fa comodo contestarmi a prescindere.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 07, 2012, 11:03:15 am
Citazione
Gasparrini : Parità per me significa dare a ciascuno i diritti che gli spettano, a seconda delle sue particolarità, anche secondo le differenze di sesso]


questa frase da sola invalida qualsiasi affermazione fatta prima. E'  contradditoria e ingannevole. non che mi aspettassi altro da un maschio pentito.
no, niente di buono da quel versante
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Novembre 15, 2012, 15:19:27 pm
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/11/15/il-cinghiale-e-il-papa/

1.
Tristissima la vicenda del ragazzino ucciso da un cacciatore...
Tristissimo anche che un padre, si porti dietro un bambino... quando questo è espressamente vietato.
Tristissimo anche che un pensionato, relativamente giovane abbia sparato ad un cespuglio che si muoveva.

Levataccia, tecnica, l'odore dell'olio dei fucili, ed è lo scontro tra uomo e natura.
La caccia al cinghiale segue regole precise.
Non sono un cacciatore, non le conosco... ma mi sembra di ricordare che vi sia un certo modo di agire che porta ad intrappolare e ad abbattere la preda senza farsi male.
Tutti sanno dove sono gli altri. Non si va a caccia di cinghiale da soli e non si spara ad un cespuglio...
Sta storia è strana...

2.
Certa gente preferisce mangiarsi poltiglia vegana, che non ti darebbero nemmeno in ospedale.
E' un loro diritto.
Ma io vivo in Italia e... da noi esiste una ricchezza culturale immensa... in questa cultura c'è anche quella culinaria.
La cucina popolare... l'orto, la pesca e la caccia...
Mangiare come mi pare è un mio diritto.
Preferisco vivere come sano e morire malato che la prospettiva di vivere come un ammalato e morire sano.

Chi indossa una pelliccia non è meno colpevole del cacciatore che ha ucciso l'animale.
Anche chi compra la bistecca dal macellaio non è meno colpevole del cacciatore.

E allora?
Noi siamo onnivori. Noi mangiamo carne.

Non lo abbiamo scelto noi, è la natura ad imporcelo.

3.
Ma poi....
Siamo sicuri che i vegetali non soffrano?
La lattuga non soffre mentre la mastichiamo, viva?

A Damanhur c'è una sala nella quale le piante sono collegate a rilevatori di onde elettromagnetiche. Le quali sono collegate ad un sintetizzatore e modulano dei suoni.
Ora... io non ci credo, ma pare che a Damanhur siano convinti che le piante, sottoposte a sollecitazioni, emettano impulsi ...

Io vi conosco ormai.... chi crede al femminismo può credere benissimo a qualsiasi altra sciocchezza.

Che facciamo? Non ci mangiamo nemmeno più i cavoli e i pomodori?

4.
By Lorenzo Gasparrini – novembre 15, 2012
Citazione
Perché un bambino va a caccia? Io lo so. Io da bambino andavo a caccia.

Il compagno di mia madre era cacciatore, vivevamo in un paese di cacciatori e si andava a caccia. Tutto qui. Sei un bambino, nasci in un ambiente culturale e impari, vivi, senti quell’ambiente come il tuo. Non è una giustificazione, ovviamente. E’ solo la spiegazione.

Per mia fortuna, crescendo, ho avuto altre opportunità culturali, e ho evitato di andare in giro a sparare agli animali. Per mia fortuna, non ne ho ammazzato nessuno; mi bastano i ricordi che ho.
Ed eccolo qui... il signor zerbino...
E' in mezzo a donne brutte dentro, femministe, vegetariane, vegane, lesbiste, nevrotiche,nudiste, antispeciste, antituttiste e non può fare a meno di assecondarle.

Maschio pentito, cacciatore pentito, figlio di separati pentito....
Questo si pente di tutto..
Non è bellissimo.

Ci avrei giurato che.... una personalità del genere si fosse formata in un ambiente caratterizzato dall'esclusione del padre biologico

Citazione
Però una cosa posso dirla: non serve nessuna legge per abolire la caccia. Nessuna legge lo impedirà mai, perché la caccia, come tante altre cose che fanno schifo, è cultura, e non s’è mai vista una legge che abroga istantaneamente una cultura, una tradizione, un mito. Quello che serve è abolire il patriarcato, dalla propria mente e dalle proprie abitudini. Per generazioni, cominciando prima possibile.

Insomma... estirpiamo tutta la nostra cultura...
Come no?
La caccia, il padre, la responsabilità...
Scopriamo, signori, che uno dei nemici della figura del padre e dell'uomo, è proprio un poveretto che il papà non lo ha mai avuto.
E la cosa non mi sorprende affatto.

Citazione
Altrimenti tanti altri Andrea continueranno a non avere altre possibilità se non seguire il proprio padre. Per diventare a loro volta un padre che non darà al proprio figlio più possibilità di quelle che ha avuto. Sempre che ci arrivi, a diventare padre

Chi va con zoppo impara a zoppicare.
la solita esagerazione alla femminista.

Intanto il papà del bambino, se davvero quel bimbo non doveva essere lì, passerà i suoi guai...
Intanto... il dolore lo starà certo consumando... Anche per il rimorso...

Perché i padri amano...
Chi è padre, lo sa.
Ma chi ha anche avuto un padre può fare dei confronti e sa che tuo padre ti ha amato molto più di quanto tu amassi lui.
Sempre che gli sia stata data la possibilità di dimostrarlo.







Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: cancellatow - Novembre 15, 2012, 15:54:03 pm
Io comunque al cacciatore un bell'omicidio volontario glielo darei, c'è un bel numero di cacciatori che non rispetta alcuna regola

Comunque che si possa essere a favore dell'aborto e contro la caccia è uno dei misteri dell'umanita, o forse no.... :hmm:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Novembre 15, 2012, 16:08:10 pm
Comunque che si possa essere a favore dell'aborto e contro la caccia è uno dei misteri dell'umanita, o forse no.... :hmm:

BINGO!
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Novembre 15, 2012, 16:10:44 pm
Io comunque al cacciatore un bell'omicidio volontario glielo darei, c'è un bel numero di cacciatori che non rispetta alcuna regola

Chi non rispetta le regole è un bracconiere.
Il bracconaggio è vietato.

La caccia è una cosa e il bracconaggio è un'altra cosa.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Novembre 15, 2012, 16:27:25 pm
Comunque che si possa essere a favore dell'aborto e contro la caccia è uno dei misteri dell'umanita, o forse no.... :hmm:

Non soltanto contro la caccia...

I vegani non mangiano nemmeno il latte.. e  le uova!
Non ci avevo pensato!

Pensa... non mangiano uova di animali (non fecondate) e sono per la sistematica eliminazione delle uova umane (fecondate)...
Però...


Se poi penso che anche Hitler era vegetariano....
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Fazer - Novembre 15, 2012, 16:28:05 pm
Bah, qui in Sardegna la caccia al cinghiale è un'attività ormai appannaggio di una sempre più ristretta "elite" di buzzurrame che ve lo raccomando. Chè quando lo hanno ucciso fanno il giro del paese col cinghiale legato sul cofano della macchina, suonando i clacson come a un matrimonio. Che vittoria, eh... :doh:
Comunque, si tratta di un'attività che prevede un'organizzazione ferrea, anche perchè la cosiddetta "balla soba" (palla sola, il pallettone) non perdona.
Il grosso del gruppo, disposto a ventaglio e sistemato in modo che nessuno resti fuori dalla visuale degli altri, avanza lentamente facendo un gran casino con ogni mezzo possibile, allo scopo di spaventare i cinghiali, indurli ad abbandonare i loro "ripari", e spingerli così in direzione dei tiratori, i quali, opportunamente appostati e mimetizzati, sparano a qualunque cosa si muova, cespugli compresi, proprio perchè si parte dal presupposto che nessun essere umano possa e debba trovarsi lì. Il povero ragazzo era..."fuori posto". Chi non ne ha controllato movimenti e appostamento è un irresponsabile.
Detto questo, andassero a sfogare le loro frustrazioni in poligono, invece di scassarci i timpani e i coglioni con questi riti pre-nuragici... :mad:

P.S.
Aboliamo i Gasparrini.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Novembre 15, 2012, 16:31:22 pm
Detto questo, andassero a sfogare le loro frustrazioni in poligono, invece di scassarci i timpani e i coglioni con questi riti pre-nuragici... :mad:

Proprio perché sono riti nuragici meritano rispetto.
A me i cacciatori non danno fastidio.

Come i cacciatori di lumache, i pescatori di ricci, i raccoglitori di funghi e asparagi...

Intanto la caccia al cinghiale previene i danni causati all'agricoltura.

Quindi serve anche ai vegetariani.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: cancellatow - Novembre 15, 2012, 16:43:58 pm
Non soltanto contro la caccia...

I vegani non mangiano nemmeno il latte.. e  le uova!
Non ci avevo pensato!


Lo fanno per evitare lo sfruttamento
poi mi chiedo, ma gli animali liberati come vivono?
o li metti in uno zoo, ma sarebbero 10000 volte meno di adesso, o gli lasci enormi zone tutte per loro o li nutri tu
ma per la 2 e la 3 devi ridurre cibo o spazio per gli umani, quindi il numero :hmm:
forse non è così illogico
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Fazer - Novembre 15, 2012, 16:44:27 pm
Proprio perché sono riti nuragici meritano rispetto.
A me i cacciatori non danno fastidio.

Forse perchè "non sei del giro".
La leggenda secondo cui i cacciatori contribuirebbero alla salvaguardia dell'ambiente è appunto...una leggenda.
In realtà, non gliene fotte nulla dell'ambiente, nè degli animali.
Campagne impestate di bossoli e resti di bivacchi e ripari, macchia mediterranea violentata da pneumatici artigliati di fuoristrada inutili e ben poco "verdi", uccelletti con i quali non sfameresti un topo crivellati di pallini e lasciati a morire perchè il cane da caccia non arriva a prenderli (e ci credo, idiota, se gli spari mentre sorvola un crepaccio di tipo "Himalayano", è chiaro che il cane non potrà fare nulla, ma tu gli spari lo stesso, non perchè tu voglia la preda, ma per poterti vantare della tua mira con i compagni di battuta  :doh:).
Ci ho vissuto in mezzo a questa merda, ne conosco bene le dinamiche da "compensazione del cazzo piccolo" attraverso l'uso del fucile più grosso.
Non me la danno a bere.  :sick:
E ogni tanto, si sparano in faccia a vicenda, i prodi hunter-killer. E poi piangono.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Novembre 15, 2012, 17:43:01 pm
La caccia è colpa del patriarcato? Ma se questo viene cacciato da casa dalla moglie stanca di avere
tra le ovaie un tipo così palloso, volete scommettere che questo darà la colpa............al patriarcato?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Lucia - Novembre 15, 2012, 18:03:24 pm
Mi sembra comunque interessante la descrizione della caccia fatta da Fazer.

Io sono per la dieta dei cacciatori (paleolitica) a base di carne e verdure
e contro la caccia.
Poi ognuno fa nel proprio paese ciò che vuole.

(http://www.erdely.ma/uploaded/images/1805813_nagy.jpg)
Ho paura di loro (dei orsi). In ogni escursione nei Carpazi Orientali incontravi qualcuno ma sono fiera che esistono e sono là.
Mooolto tempo fa, prima dell'invenzione del polvere di sparo era una grande bravura cacciare. Oggi non è leale, tanto sai che vinci contro l'animale.



Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: yamamax - Novembre 15, 2012, 18:33:28 pm
Bah, qui in Sardegna la caccia al cinghiale è un'attività ormai appannaggio di una sempre più ristretta "elite" di buzzurrame che ve lo raccomando. Chè quando lo hanno ucciso fanno il giro del paese col cinghiale legato sul cofano della macchina, suonando i clacson come a un matrimonio. Che vittoria, eh... :doh:

Situazione simile anche qui in Umbria. Incompetenza e spavalderia con un fucile carico non andranno mai d' accordo. Poi tutto questo con il patriarcato non riesco a capire cosa ci possa entrare. Si tratta di un incidente dovuto dall' incompetenza da entrambo i lati ... e dal tragico destino che accomuna tutte le disgrazie.
L' articolo zerbinoso sembra la solita forzatura tanto per scrivere, invece che provare rispetto per chi ha subito una tragedia.

Detto questo, andassero a sfogare le loro frustrazioni in poligono, invece di scassarci i timpani e i coglioni con questi riti pre-nuragici... :mad:

No Max questo non me lo augurare ... altrimenti me li becco tutti la domenica !!!  :lol:
Però certo lì sarebbero più controllabili e immediatamente allontanati disarmati alle prime cazzate.  :)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Fazer - Novembre 15, 2012, 19:11:04 pm
No Max questo non me lo augurare ... altrimenti me li becco tutti la domenica !!!  :lol:

Beh, almeno imparerebbero qualcosa e la smetterebbero di sparacchiare ad minchiam in giro per le campagne.
E poi, parliamoci chiaro, licenza uso attività venatoria e libretto venatorio ormai li danno a cani e porci.
Gente che non distingue la lupara del bisnonno da un Barrett in .338 Lapua.
Pensate che dalle mie parti la locale caserma dei carabinieri richiede, in occasione del rinnovo della licenza, la presentazione di uno stato di famiglia. Cosa questa non prevista da alcuna norma. Lo fa (per fortuna) perchè ormai non si capisce più che fine abbiano fatto centinaia di fucili (letteralmente, centinaia), appartenuti a persone ormai defunte, per i quali non è stato fatto cambio di intestazione.
Ci mancano solo Yul Brynner e qualche Navajo, e sembriamo a Kansas City... :doh:
Per un pugno di...uccelletti.  :cry:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Novembre 15, 2012, 20:23:34 pm
La caccia è colpa del patriarcato? Ma se questo viene cacciato da casa dalla moglie stanca di avere
tra le ovaie un tipo così palloso, volete scommettere che questo darà la colpa............al patriarcato?

Quello ce l'ha con il padre.
Ha avuto un patrigno... poveraccio.
(Che, sappiamo, sono pur sempre meglio delle matrigne. specie se queste hanno figli loro.)

Ci pensate a quante palle gli può aver raccontato raccontato la madre sul padre?

Ragazzi... la PAS è questa....

Paolo 84 e Gasperino sono esempi concreti di PAS.
Poi dicono che non esiste....
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Novembre 15, 2012, 20:27:30 pm
Beh, almeno imparerebbero qualcosa e la smetterebbero di sparacchiare ad minchiam in giro per le campagne.


Che ti devo dire...Fazer...
Per me vale ancora  la presunzione di innocenza e l'onere della prova spetta all'accusa.
Fino a prova contraria penso che il cacciatore sia un onesto cittadino e non un bracconiere criminale o un pazzo imprudente che spara a tutto quello che si muove.

Ci sono i guardiaparco, pagati apposta per vigilare sul comportamento dei cacciatori e, devo dire, sono anche convinti e a volte fin troppo zelanti.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: zagaro - Novembre 15, 2012, 21:44:12 pm
Mi sembra comunque interessante la descrizione della caccia fatta da Fazer.

Io sono per la dieta dei cacciatori (paleolitica) a base di carne e verdure
e contro la caccia.
Poi ognuno fa nel proprio paese ciò che vuole.

(http://www.erdely.ma/uploaded/images/1805813_nagy.jpg)
Ho paura di loro (dei orsi). In ogni escursione nei Carpazi Orientali incontravi qualcuno ma sono fiera che esistono e sono là.
Mooolto tempo fa, prima dell'invenzione del polvere di sparo era una grande bravura cacciare. Oggi non è leale, tanto sai che vinci contro l'animale.

fino a pochi decenni, un maschiotto di paese aveva due soli posti dove andare oltre il lavoro: l'osteria e la caccia.
per questo la caccia  poco è diffusa fra la gente di città

nonchè la caccia  era l'unica motivazione per cui un marito poteva mancare  una intera giornata ed andare dovunque senza alla fine dare delle spiegazioni. la caccia era una attività talmente complicata, selettiva ed esclusiva che era ed è   rarissimo vedere una donna andare a caccia con una doppietta. era insomma un'area franca per  il marito che partiva e per  la moglie che restava

cosa già più difficile per  la pesca da riva.

ora trasformare un tragico incidente di caccia in un episodio della guerra di genere, dall'una o dall'altra parte, a mio parere mi sembra  più qualcosa da avvoltoi che da osservatori dela società 


p.s. per quando riguarda prourarsi il cibo esiste predazionee caccia. la differena sta nel risultato energetico finale.

la  predazione, come dice  la stessa parola è quando la preda catturata ha  assicurato un valore energetico superiore agli sforzi effettuati pr procursela, insomma si ha un guadagno in energia. ovvero saziare  la fame
la caccia  è il suo opposto quando per  procurarsi la preda si impiegano maggiori energie come porebbe essere  un uccelletto ed una levataccia, cura delle armi, attività fisica, costo del cane, etc. etc.  . insomma l'unica motivazione plausibile sta nel ripagamento di una emozione
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Alberto86 - Novembre 16, 2012, 02:24:56 am
P.S: Alberto, tu sei un "ammazza-Thread", stai distruggendo tutti i Thread della tua sezione accorpandoli tutti in pochi mega-Thread. Come stai organizzando tu, va a finire che il lettore(visitatore o membro) ha meno possibilità di trovare nuovi argomenti e nuove notizie sul forum. Quando invece la funzione di questo forum è quella di trasferire quanta più controinformazione agli esterni. Pensaci su, dai.




Jason tu invece continui a criticare la moderazione in pubblica, nonostante ti sia stato consigliato e poi detto chiaramente, nel rispetto del regolamento, di parlare di certe questioni nella sezione riservata.
Qui si parla di Gasparrini, non vedo perchè aprire sempre un nuovo topic per parlare del femminuccio in questione.
Oltre al disordine che si viene a creare, vuoi dargli tutta questa attenzione?

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Ethans - Novembre 16, 2012, 02:50:10 am
So che voi due potreste dire: "Ma perchè non ti fai una manciata di cazzoni tuoi, Ethans?". Però passavo di qua è mi è saltato il ticchio di dirvi quanto segue:

1) per ciò che concerne il discorso dell'accorpamento dei thread ha la vedo come Jason.

2) per ciò che concerne il discorso di parlare di certe questioni in sezione riservata la vedo come Alberto.

Vi inviterei pertanto di proseguire la dolente diatriba in Wiki.

Un bacio
Ethans

 :D
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Alberto86 - Novembre 16, 2012, 02:58:57 am


1) per ciò che concerne il discorso dell'accorpamento dei thread ha la vedo come Jason.

2) per ciò che concerne il discorso di parlare di certe questioni in sezione riservata la vedo come Alberto.

Vi inviterei pertanto di proseguire la dolente diatriba in Wiki.



Ethans aprire 100 topic nella sezione "Femministi" per parlare delle stesso zerbino crea disordine, frammentazione e prima di tutto crea troppa attenzione al soggetto in questione. Già è molto che risulta nelle sezioni in evidenza.
Per il resto, come detto, per queste critiche si deve usare la sezione riservata come da regolamento Wiki.
 
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Ethans - Novembre 16, 2012, 03:05:12 am

Per il resto, come detto, per queste critiche si deve usare la sezione riservata come da regolamento Wiki.

Appunto è proprio quello che stavo cercando di dirvi...

 :P
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Novembre 16, 2012, 09:31:30 am
So che voi due potreste dire: "Ma perchè non ti fai una manciata di cazzoni tuoi, Ethans?". Però passavo di qua è mi è saltato il ticchio di dirvi quanto segue:

1) per ciò che concerne il discorso dell'accorpamento dei thread ha la vedo come Jason.

2) per ciò che concerne il discorso di parlare di certe questioni in sezione riservata la vedo come Alberto.

Vi inviterei pertanto di proseguire la dolente diatriba in Wiki.

Un bacio
Ethans

 :D

Io sarei parte in causa...  quindi, un po' c'entrerei...
E concordo con Ethans...

Tranne che sul bacio finale...

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 16, 2012, 12:41:47 pm
prima di tutto le discussioni tra mods devono essere in Wiki.
sui 2 thread ha anche ragione Alberto86 : tutta questa importanza a Gasparrini non la darei
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Dicembre 31, 2012, 18:44:27 pm
Gasperino Paperino ha appena affermato in un'intervista su You Tube che dire: "Tutti gli uomini sono
colpevoli" può essere sbagliato solo grammaticalmente, ma non nella sostanza. Secondo lui occorre
invece fermarsi e chiedersi: "Perchè questa donna dice questa cosa? Cosa le fa dire una cosa che è
contestabile ma che lei dice lo stesso? Che cosa le fa pensare che quella frase in qualche modo dice
qualcosa di vero?". Bisognerebbe conferirgli la medaglia al valore per zerbinaggio. Provate a dire a
tutte le donne che incontrate: "Tutte le donne sono troie". Quante si fermeranno a chiedersi: "Perchè
quest'uomo dice questa cosa? Cosa gli fa dire una cosa del genere? Che cosa gli fa pensare che tale
frase in qualche modo dice qualcosa di vero?". Ne troverete UNA SOLA che reagirà così? Io non credo.
Sono aperte le scommesse.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Fazer - Dicembre 31, 2012, 18:46:35 pm
Gasperino Paperino ha appena affermato in un'intervista su You Tube che dire: "Tutti gli uomini sono
colpevoli" può essere sbagliato solo grammaticalmente, ma non nella sostanza. Secondo lui occorre
invece fermarsi e chiedersi: "Perchè questa donna dice questa cosa? Cosa le fa dire una cosa che è
sì contestabile ma lei lo dice lo stesso? Che cosa le fa pensare che quella frase in qualche modo dice
qualcosa di vero?". Bisognerebbe conferirgli la medaglia al valore per zerbinaggio. Provate a dire a
tutte le donne che incontrate. "Tutte le donne sono troie". Quante si fermeranno a chiedersi: "Perchè
quest'uomo dice questa cosa? Cosa gli fa dire una cosa del genere? Che cosa gli fa pensare che tale
frase in qualche nodo dice qualcosa di vero?". Ne troverete UNA SOLA che reagirà così? Io non credo.
Sono aperte le scommesse.

Ho trovato una foto dello zerbino Gasparrini:
(http://static.gaywave.it/625X0/www/gaywave/it/img/amore-gay-zerbino.jpeg)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Dicembre 31, 2012, 18:48:43 pm
Gasperino Paperino l'ho visto in un'intervista: effettivamente è più bello lo zerbino della sua faccia.
E lo rappresenta meglio.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Dicembre 31, 2012, 20:21:22 pm
di quello che dice gasperino paperino non ce ne frega un cazzo, parola di paperoga :w00t:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 01, 2013, 01:40:28 am
di quello che dice gasperino paperino non ce ne frega un cazzo, parola di paperoga :w00t:

Neanche a me. Ma serve a ridere un pò più di gusto per salutare il nuovo anno. In fondo non sarà un
anno bisesto e quindi nemmeno (spero) un anno funesto. Parola di Eta Beta (non maschio beta però).
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Alberto86 - Gennaio 01, 2013, 22:34:53 pm
Ho trovato una foto dello zerbino Gasparrini:
(http://static.gaywave.it/625X0/www/gaywave/it/img/amore-gay-zerbino.jpeg)



Ma zerbino è un complimento per questo pagliaccio!  :lol:

Questo soggetto nasconde profondi traumi e/o deficit psichici.  ;)

O da bambino/ragazzo gli altri bambini/ragazzi maschi l'hanno perseguitato pesantemente per la sua imbecillità mentale (ed ecco che poi spiegata la sua profonda misandria) oppure è semplicemente il puro e classico femminuccio femminista nato in un corpo totalmente sbagliato. E in questo ultimo caso, credo proprio sia il suo corpo a vergognarsi di lui/lei.   :lol:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 02, 2013, 15:03:11 pm
Neanche a me. Ma serve a ridere un pò più di gusto per salutare il nuovo anno. In fondo non sarà un
anno bisesto e quindi nemmeno (spero) un anno funesto. Parola di Eta Beta (non maschio beta però).

giusto. questo gasperino paperino è proprio un gran zerbino
ma è anche un bel coglione, parola di Gastone  :D
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 02, 2013, 15:12:29 pm
giusto. questo gasperino paperino è proprio un gran zerbino
ma è anche un bel coglione, parola di Gastone  :D

E ti sei dimenticato di aggiungere:
è uno che si fa le pippe con gran foga, parola di Paperoga.
E come maschio è proprio uno strazio, parola di Orazio.
E con le sue sviolinate alle nazicesse i coglioni ce li ha proprio rotti, parola di Banda Bassotti.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 02, 2013, 16:06:49 pm
E ti sei dimenticato di aggiungere:
è uno che si fa le pippe con gran foga, parola di Paperoga.
E come maschio è proprio uno strazio, parola di Orazio.
E con le sue sviolinate alle nazicesse i coglioni ce li ha proprio rotti, parola di Banda Bassotti.
giusto ... ed è anche una gran canaglia
parola di mitraglia ( il gatto dei bassotti ) :D
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 02, 2013, 17:01:19 pm
giusto ... ed è anche una gran canaglia
parola di mitraglia ( il gatto dei bassotti ) :D

Ed è il più squallido maschiopentito mai vissuto, parola di Pluto.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 02, 2013, 17:19:18 pm
Ed è il più squallido maschiopentito mai vissuto, parola di Pluto.

gasperino è un fessacchiotto
è il pensier di Spennacchiotto
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 02, 2013, 17:45:50 pm
gasperino è un fessacchiotto
è il pensier di Spennacchiotto

Un citrullo così estremo in giro mai si vede, parola di Archimede.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Gennaio 02, 2013, 18:28:15 pm
Un citrullo così estremo in giro mai si vede, parola di Archimede.

La metrica....

"Un citrullo così estremo,
di sicuro mai vedremo,
né in Beozia tova sede!"
Così disse anche Archimede.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 02, 2013, 19:24:23 pm
La metrica....

"Un citrullo così estremo,
di sicuro mai vedremo,
né in Beozia tova sede!"
Così disse anche Archimede.

Sì, ma così ad Archimede gli fai fare la figura del poeta, non dello scienziato.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 02, 2013, 19:31:50 pm
Piuttosto, senti questa:

Di Gasperino Paperino
fare il leccavulve e lo zerbino
è la agognata meta,
parola di Eta Beta.

Adesso ho rispettato la metrica, petulante?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Gennaio 02, 2013, 19:55:26 pm

Adesso ho rispettato la metrica, petulante?


Saranno state le lenticchie....
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 02, 2013, 20:32:22 pm
scrive il gasperino
certi strafalcioni
che pure fa arrabbiar
il prode Basettoni
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 02, 2013, 20:50:42 pm
scrive il gasperino
certi strafalcioni
che pure fa arrabbiar
il prode Basettoni
Il concetto più appropriato
al Gasperino azzerbinato
è espresso dall'invito "Fuck"
parola di Rockerduck
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Stendardo - Gennaio 02, 2013, 22:00:36 pm
Il concetto più appropriato
al Gasperino azzerbinato
è espresso dall'invito "Fuck"
parola di Rockerduck

Ma si rende conto che sta diventando lo zimbello d'Italia ?  :doh:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 02, 2013, 23:56:53 pm
Gasperino altolà
Te lo dicon Qui, Quo, Quà
smetti tosto di latrare
ti fa mal lo zerbinare
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 03, 2013, 00:11:43 am
Gasperino perennemente prono
geme "di vulva voglioso sono
ma non son di penetrarla degno
ma di sniffare solo" dice Gambadilegno
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Gennaio 03, 2013, 08:30:13 am
Gasperino altolà
Te lo dicon Qui, Quo, Quà
smetti tosto di latrare
ti fa mal lo zerbinare

Che classe!

Un degno emulo del grande Hertz De Benedetti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ifigonia_in_Culide

Sarà che, se foste stati coetanei, sareste stati colleghi....
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 03, 2013, 11:47:13 am
Che classe!

Un degno emulo del grande Hertz De Benedetti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ifigonia_in_Culide

Sarà che, se foste stati coetanei, sareste stati colleghi....

ti ringrazio,  il nostro gasperino è una gran fonte di ispirazione

gasperino, gasperino, su, non esser birichino
lecchi, strisci e poi zerbini
e fai tristi i nipotini
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 03, 2013, 12:28:32 pm
lecchi, strisci, incensi e zerbini
ma con le donne nulla combini
tu e le femministe vi lagnate
ma poi prendi pedate e legnate
che esse ti rifilan sui coglioni
parola di Paperon de' Paperoni.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 03, 2013, 13:57:49 pm
gasperino , malandrino
non far sempre lo zerbino
tanto lei non te la dà
parola di dinamite bla
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 03, 2013, 14:57:44 pm
Gasperino, gasperino, non far sempre lo zerbino
che non serve ad indurire tosto il pistolino
tanto meno ad affondarlo ben nel passerino
ma soltanto a figurare da scemo e da cretino
te lo dice e te lo proclama il tuo amico Topolino.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Animus - Gennaio 03, 2013, 15:09:37 pm
Ma cosa c'è un concorso?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 03, 2013, 15:41:21 pm
Ma cosa c'è un concorso?

Sì. E vince chi riesce ad arruolare nella satira antigasperinica più personaggi di Walt Disney possibili.
Finora sono in vantaggio io. Vuoi partecipare anche tu?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 03, 2013, 17:45:59 pm
gasperino sempre spera
di ciular  da mane a sera
per far questo il miserello
striscia, sbava e si fa bello
Ma Ezechiele  proclamerà
gasperino mai tromberà
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 03, 2013, 18:29:44 pm
gasperino paperino, te tapino
non rimedi manco un pompino
a zerbinar e leccar nulla ti giova
che le femministe ti mettono alla prova
quando a lor più nulla servirai
ti getteran negl'immondezzai
in mezzo ai maschi pentiti
a menar la vita de' falliti
di chiavar ed inchiappettar non se parla
la sessualità puoi solo immaginarla
soltanto sospirarla in mezzo ai cretini
te lo garantiscono i tre porcellini
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 03, 2013, 20:35:02 pm
Gasperino tristanzuolo
mai non puccia il suo picciuolo
lui vorrebbe ahimè si sa
che qualcuna gliela da
ma le donne ben sappiamo
gli zerbini lascian a mano
Gasperino va di mancina
lo sa pure Paperina
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 03, 2013, 20:44:08 pm
Ecco un angoscioso quesito che mai ha interessato il nostro Gasperino

http://gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/6382/meglio-farsi-fare-un-pompino-con-i-pantaloni-abbassati-o-levarli-nel-tutto

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Fazer - Gennaio 03, 2013, 20:49:40 pm
Ma quello manco sa cos'è, un pompino...
Stà ancora alla Freudiana fase anale... :blink:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Gennaio 03, 2013, 21:32:47 pm
Ma quello manco sa cos'è, un pompino...
Stà ancora alla Freudiana fase anale... :blink:

Magari è uno di quelli che si chiede se, oltre i 15 cm.... si può ancora chiamare clitoride...
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Fazer - Gennaio 03, 2013, 21:34:36 pm
Magari è uno di quelli che si chiede se, oltre i 15 cm.... si può ancora chiamare clitoride...

Già, big clit or small dick... :D
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Gennaio 03, 2013, 21:43:52 pm
Sì. E vince chi riesce ad arruolare nella satira antigasperinica più personaggi di Walt Disney possibili.
Finora sono in vantaggio io. Vuoi partecipare anche tu?

Cazzeggio allo stato puro...

Occhio che chi va con zoppo...
Ossia, er carbonaro sta frequentando gente che si vanta d'aver rovinato l'ex marito....
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 03, 2013, 23:10:45 pm
Ma quello manco sa cos'è, un pompino...
Stà ancora alla Freudiana fase anale... :blink:

infatti io ho scritto MAI.
Gasperino ripsetta le donne. non si farebbe mai fare un pomp...., ma sopratutto, le donne non glielo farebbero mai al nostro paolino gasperino
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 03, 2013, 23:12:53 pm
Già, big clit or small dick... :D

gasperino preferisce il clitoriude. è un femminista lui

ola ola gasperino
sarai sempre uno zerbino :doh:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 04, 2013, 00:01:01 am
Nel mezzo del cammin della sua triste vita
il Gasperino chiedesi se sua  ricerca è finita
che un suo personale spazio si è ritagliato
nel bieco maschiopentitismo azzerbinato
di trombar e ciular spera tanto il poverin
ma una delusione coglie il misero tapin
che a regger moccolo lo si adibisce
al femminismo che sì tronfio esibisce
il zerbin tapin poverin Paperin Gasperin
che del maschio rieducato è l'esempio cretin
parola di Rin Tin Tin
 
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Stendardo - Gennaio 04, 2013, 14:22:28 pm
Ragazzi basta prenderlo in giro , e se foste voi come lui ?

Pubblicizzando se stesso su vari siti internet , su youtube ect . Gasparrini è la dimostrazione palese a tutti dei tragici risultati che il femminismo può portare in un uomo "svantaggiato" , fino a ridurlo in queste condizioni .

Se ci riflettete , in un certo senso Lorenzo Gasparrini è il miglior amico dell'uomo .
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 04, 2013, 16:52:59 pm
Se ci riflettete , in un certo senso Lorenzo Gasparrini è il miglior amico dell'uomo .

Non insultare i cani, per favore.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Gennaio 23, 2014, 01:31:01 am


http://questouomono.tumblr.com/post/72543228478/questo-uomo-no-41-the-smiling-one



L’uomo che rispetta le donne perché le guarda sempre sorridendo. Sempre. Che dicano “oggi è nuvoloso”, “la cosa coseggia” o “la morte si sconta vivendo”, lui sorride. Che si organizzino per protestare in piazza o che allestiscano un burlesque, lui sorride. Che quella che ha davanti le stia raccontando delle Mirabal o dei Ramones, lui sorride comunque. Questo uomo no.

L’uomo che ride delle sue battute a doppio senso - ma “io le donne le rispetto, eh”. L’uomo che fa sempre commenti sessisti - ma “io le donne le rispetto, eh”. Quello che fa facile umorismo sui più diffusi luoghi comuni maschilisti: la segretaria bòna, la dottoressa procace, la straniera disinibita, la casalinga infojata, la studentessa finta casta, la donna in carriera che l’ha data a tutti - ma “io le donne le rispetto, eh”. L’uomo che ride delle grasse, delle racchie, delle femministe, delle maestre, delle badanti, delle “donne delle pulizie”, delle donne al volante - ma “io le donne le rispetto, eh”. Questo uomo no.

L’uomo che “le donne sono di due tipi…” e ride. L’uomo che “le donne sono tutte uguali” e ride. L’uomo che “le donne non le capirò mai” e ride. L’uomo che “io lo so cosa vogliono le donne” e ride. L’uomo che “le donne hanno un’idea fissa” e ride. L’uomo che “le donne cambiano continuamente idea” e ride. L’uomo che “io con le donne sono sempre sfortunato” e ride. L’uomo che “non ho capito quelli che hanno problemi con le donne” e ride. Questo uomo no.

L’uomo che ride “perché le donne non si toccano nemmeno con lo stelo di un fiore”. L’uomo che ride “perché mi piace il gioco tra uomini e donne”. L’uomo che ride “perché io dalle donne mi faccio fare tutto”. L’uomo che ride “perché io nella vita sono condizionato dalle donne”. L’uomo che ride “perché non saprei come vivere senza le donne”. L’uomo che ride “perché non si parla mai di quello che subiamo noi uomini”. L’uomo che ride “perché sarebbe piaciuto a me, essere una donna”. Questo uomo no.

L’uomo che “i problemi sono altri”, e ride. L’uomo che “non capisco che differenza c’è tra uccidere un uomo e una donna”, e ride. L’uomo che “invece di preoccuparci delle tasse!” E ride. L’uomo che “ma non vedete che sono tutti argomenti inventati per rincoglionirci?” e ride. L’uomo che “ancora col femminismo?” E ride. L’uomo che “eh, però pure loro se la cercano”, e ride. L’uomo che “oh, ha perso la testa e l’ha ammazzata, può succedere”, e ride. L’uomo che “aho, intanto quello hai visto con chi scopa? Beato lui!” E ride. Questo uomo no.

L’uomo che ride, ride, ride - e opprime ridendo. Questo uomo no.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Gennaio 23, 2014, 01:37:58 am
Ed anche se so che è stato già postato tempo addietro, non poteva mancare questo suo scritto... Difficilmente è possibile abbassarsi così...

http://utenti.quipo.it/villaleague/redazione.htm


Il dott. Lorenzo Gasparrini presta da anni la sua preziosa opera di webmaster alla Villa League, dopo che nessuno si era adoperato a farlo perché non se ne avvertiva affatto il bisogno.

Nella vita obbedisce pazientemente alla dott.ssa Capozza; attività questa che svolge solo per amore e quindi non gli viene retribuita se non con altrettanto amore, stima e gratitudine. Come tutte le altre che svolge. Quali? Cliccate su w3.quipo.it/lorenzogasparrini
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Gennaio 23, 2014, 06:56:21 am
Ed anche se so che è stato già postato tempo addietro, non poteva mancare questo suo scritto... Difficilmente è possibile abbassarsi così...

http://utenti.quipo.it/villaleague/redazione.htm


Il dott. Lorenzo Gasparrini presta da anni la sua preziosa opera di webmaster alla Villa League, dopo che nessuno si era adoperato a farlo perché non se ne avvertiva affatto il bisogno.

Nella vita obbedisce pazientemente alla dott.ssa Capozza; attività questa che svolge solo per amore e quindi non gli viene retribuita se non con altrettanto amore, stima e gratitudine. Come tutte le altre che svolge. Quali? Cliccate su w3.quipo.it/lorenzogasparrini

Già.... tira di più che un carro di buoi...
Ma ci sarebbe poco di cui vantarsi anche se non fosse stata un cesso...

Sto parlando della gatta, naturalmente....
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Febbraio 13, 2014, 22:05:05 pm
Intanto, al liceo "Mamiani" di Roma Gasparrini fa delle lezioni... Chi paga? Come?

http://questouomono.tumblr.com/post/75042111938/questo-uomo-no-42-the-one-at-mamianis



Questo uomo no, #42 (the one at Mamiani’s)

Pochi giorni fa sono stato al liceo Mamiani di Roma, dove il collettivo ha (auto)organizzato un “Laboratorio sulle questioni di genere”. Ho parlato per un’ora abbondante di linguaggio sessista nell’ambito privato, sociale, pubblico e sui media.
Queste le slides che ho usato: in formato PPT e in formato ODP.
Ho trovato ragazzi attenti e interessati - esattamente quello che speravo. Continueranno i loro incontri su altri temi: il queer, la transessualità… bravissimi. Dàje così.

Speravo in qualche “caso” che potesse esemplificare tante delle cose dette in quella occasione. Non c’è stato bisogno di aspettare molto: ieri, in Parlamento, violenza e insulti sessisti. Ottimi esempi di come non usare il corpo e il linguaggio; e che sono venuti da rappresentanti del potere legislativo, in quella fondamentale istituzione che è il Parlamento.
Tu, uomo che credi esitano dei momenti, delle situazioni, delle contingenze nelle quali il sessismo è giusto, lecito, si può usare, è inevitabile: sei solo un povero ipocrita. Questo uomo no.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Salar de Uyuni - Febbraio 13, 2014, 22:10:41 pm
Citazione
L’uomo che rispetta le donne perché le guarda sempre sorridendo. Sempre. Che dicano “oggi è nuvoloso”, “la cosa coseggia” o “la morte si sconta vivendo”, lui sorride. Che si organizzino per protestare in piazza o che allestiscano un burlesque, lui sorride. Che quella che ha davanti le stia raccontando delle Mirabal o dei Ramones, lui sorride comunque. Questo uomo no.

L’uomo che ride delle sue battute a doppio senso - ma “io le donne le rispetto, eh”. L’uomo che fa sempre commenti sessisti - ma “io le donne le rispetto, eh”. Quello che fa facile umorismo sui più diffusi luoghi comuni maschilisti: la segretaria bòna, la dottoressa procace, la straniera disinibita, la casalinga infojata, la studentessa finta casta, la donna in carriera che l’ha data a tutti - ma “io le donne le rispetto, eh”. L’uomo che ride delle grasse, delle racchie, delle femministe, delle maestre, delle badanti, delle “donne delle pulizie”, delle donne al volante - ma “io le donne le rispetto, eh”. Questo uomo no.

L’uomo che “le donne sono di due tipi…” e ride. L’uomo che “le donne sono tutte uguali” e ride. L’uomo che “le donne non le capirò mai” e ride. L’uomo che “io lo so cosa vogliono le donne” e ride. L’uomo che “le donne hanno un’idea fissa” e ride. L’uomo che “le donne cambiano continuamente idea” e ride. L’uomo che “io con le donne sono sempre sfortunato” e ride. L’uomo che “non ho capito quelli che hanno problemi con le donne” e ride. Questo uomo no.

L’uomo che ride “perché le donne non si toccano nemmeno con lo stelo di un fiore”. L’uomo che ride “perché mi piace il gioco tra uomini e donne”. L’uomo che ride “perché io dalle donne mi faccio fare tutto”. L’uomo che ride “perché io nella vita sono condizionato dalle donne”. L’uomo che ride “perché non saprei come vivere senza le donne”. L’uomo che ride “perché non si parla mai di quello che subiamo noi uomini”. L’uomo che ride “perché sarebbe piaciuto a me, essere una donna”. Questo uomo no.

L’uomo che “i problemi sono altri”, e ride. L’uomo che “non capisco che differenza c’è tra uccidere un uomo e una donna”, e ride. L’uomo che “invece di preoccuparci delle tasse!” E ride. L’uomo che “ma non vedete che sono tutti argomenti inventati per rincoglionirci?” e ride. L’uomo che “ancora col femminismo?” E ride. L’uomo che “eh, però pure loro se la cercano”, e ride. L’uomo che “oh, ha perso la testa e l’ha ammazzata, può succedere”, e ride. L’uomo che “aho, intanto quello hai visto con chi scopa? Beato lui!” E ride. Questo uomo no.

L’uomo che ride, ride, ride - e opprime ridendo. Questo uomo no.

Ma cosa cazzo scrive?
Ma che cos'è una canzone di Jovanotti?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Febbraio 13, 2014, 22:17:21 pm
SCrive o non scrive, cominciamo a vedere per scrivere queste cosa chi e come lo paga e con chi condivide la zuppa...

Il soggetto sottolinea spesso che ama scrivere, dei più svariati argomenti e pubblica su diversi siti e blog... Ma come nutre i suoi figli?

Partendo da un'altra sua pagina, il soggetto in questione, ha altri siti... Comincio a studiarli e vediamo un po'...

http://lorenxo.tumblr.com/lorenzogasparrini

Un essere umano deve essere in grado di cambiare un pannolino, pianificare un’invasione, macellare un maiale, guidare una nave, progettare un edificio, scrivere un sonetto, tenere la contabilità, costruire un muro, aggiustare un osso rotto, confortare i moribondi, prendere ordini, dare ordini, collaborare, agire da solo, risolvere equazioni, analizzare un problema nuovo, raccogliere il letame, programmare un computer, cucinare un pasto saporito, battersi con efficienza, morire valorosamente. La specializzazione va bene per gli insetti.
(R.A.Heinlein, Lazarus Long l’Immortale)

Sono dottore di ricerca in Estetica e

qui sono antisessista: Questo Uomo No

qui mi occupo di letteratura: Trotzdem[Nonostante]

(qui me ne occupo su aNobii: http://www.anobii.com/lorenxo/books)

qui scrivo di cose “politiche”: iMille

qui mi occupo della bellezza: con tutta questa bellezza…

qui ero nel collettivo di Femminismo a Sud

qui sono nel collettivo Intersezioni

qui “faccio il papà”: Tale padre

qui “sono” un papà: La benché minima idea

qui pubblico le mie cose filosofiche: Personalizing Roar

qui mi occupo di studi di genere nelle scuole: lafilosofiAmaschiA

Altre parole che parlo:

- E senti questa Loredà

- Fenomenologia del pannello

- Un padre anti-sessista

- "Un post per soli uomini"…

e la maggior parte del giorno la passo qui: Facebook.




Cliccando su "lafilosofiamaschia" noto che, sul lato sinistro del link che inserisco qui sotto c'è una prima "Lobby" (?)

CON IL SOSTEGNO DELLA LEF
LEF Italia
LEF Italia

http://lafilosofiamaschia.wordpress.com/about/





La composizione della "governance" (scrivo in inglese perchè amo prendere per il culo i cagnolini dalle fattezze umane che scimmiottano l'America)...

http://coordinamentoitalianolobbyeudonne.blogspot.it/p/composizione.html

La Lobby Europea delle Donne è stata dotata di una struttura che le permette di rappresentare più associazioni o movimenti di donne possibili ed assicurare la trasparenza e la democraticità del processo decisionale e delle procedure di comunicazione al suo interno.
L'Assemblea Generale, che costituisce l'organo sovrano, si riunisce annualmente per valutare l'attuazione del programma di lavoro e per decidere sulle future priorità. Inoltre, ogni due anni, elegge il Consiglio di Amministrazione composto dalle rappresentanti di 30 Stati membri (27 + 3 Paesi in via di adesione: Turchia, Macedonia e Croatia) e delle 10 organizzazioni o sindacati europei più vasti, come la Ces ed il Cecif.
Il Consiglio di Amministrazione si riunisce, a sua volta, quattro volte l'anno ed elegge, nel suo seno e durante il primo incontro, il Comitato Esecutivo di cui fanno parte: la Presidente, le due Vice Presidenti e la Tesoriera. E tre membri del Consiglio di Amministrazione.
La Lobby ha sede a Bruxelles ed è coadiuvata, nella sua azione, da uno staff e da interni diretti da una Segreteria Generale che, oltre a compiti di direzione amministrativa, svolge anche un ruolo di rappresentanza politica a fianco del Comitato Esecutivo.
L'attuale Consiglio Direttivo per il biennio 2012-2014 della LEF Italia è composto dalla Presidente Susi Casaccia (membro effettivo per l'Italia del Consiglio di Amministrazione della Lobby Europea delle Donne), dalla Segretaria Generale Maria Ludovica Bottarelli Tranquilli-Leali(membro supplente), dalle Consigliere: Anna Maria Biondo-Olivieri, Elisa Ercoli (Dire), Eva Massari (Donne in Rete), Ute Duprè, Ziva Fischer, Oria Gargano (esperta per l'Italia nel Osservatorio Europeo sulla violenza della EWL).




Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Febbraio 13, 2014, 23:23:46 pm
Dott. Lorenzo Gasparrini                          Laurea in maschiopentitismo              professione: zerbino (questo uomo sì)

segni particolari: chiazza rossa sulla fronte a furia di genuflettersi davanti alle militanti femministe alle quali presta collaborazione

hobby e attività preferite: tenere lezioni di zerbinismo presso i collettivi femministi ai maschi in fregola di consensi femminili

aspirazioni: diventare il primo collaborazionista maschio ammesso nei gruppi dirigenti femministi

mission: diventare dirigente di alto livello della suprema e vitale operazione storica di rieducazione del genere maschile 
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Febbraio 16, 2014, 16:39:07 pm
Il soggetto ha anche un altro spazio (fra i tanti) dove scrive tante cose...  :shifty:

http://questouomono.tumblr.com/altriuominiantisessisti e da qui clicco su quello che il soggetto in questione definisce il "suo collettivo"...


http://intersezioni.noblogs.org/  (noto in particolare, la EX(?) studentessa Serbilla Serpente (Federico II di Napoli) ... Bella chiavec figliò, si propt a munnezz ra ggent...*

Sul suo spazio web vediamo che ci sono le amiche di FaS - Serbilla Serpente - Frantic - Lafra - Feminoska (però il soggetto nel suo spazio precedente dice che sono uomini antisessisti... )

Il soggetto, tra le tante stronzate che scrive, tutte dette davanti ad una platea compiacente, se la prende in particolar modo (almeno ad una veloce lettura del suo blog) contro il libro di Costanza Miriano...

http://intersezioni.noblogs.org/post/2014/01/13/deconstructing-la-costanza-di-miriano/



















http://it.linkedin.com/pub/serbilla-serpente/16/871/272 * Psicostoriografa  :doh:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Agosto 06, 2014, 19:41:47 pm
Eccolo!
Breve video che espone le contraddizioni che da solo il femministiello fa...



E' inquietante notare che tale soggetto presieda a tali "eventi" femministi e dopo aver pubblicato lui stesso, dal suo profilo youtube, tale video, non si sia reso conto delle contraddizioni che in 3 minuti fa. E' inquietante veramente. Prima dice che non ci sono statistiche ufficiali sui "femminicidi" italiani, caso quasi unico del mondo occidentale, poi  cita le statistiche ufficiali come riferimento e afferma che i femminicidi son rimasti invariati...  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Questo è il valore di un femministiello? Ecco spiegato il perchè non permette i commenti ai suoi video. Lo prenderebbero per il culo...  :D :D :D :D 
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Agosto 06, 2014, 20:03:10 pm
Comunque, noto che tra gli amici di Arf ci sono anche loro,  i "maschi plurali", sul loro sito, CASUALMENTE, compare un'immagine (lato sinistro).
In tale immagine c'è una scritta e la bandiera europea.
Recita la scritta:
"With the financial support of the DAPHNE Programme of the European Union" che tradotto significa :" Con il supporto finanziario del programma Dafne dell'Unione Europea.
Che Casualità! Venduti di mmmmerda! Altro che sinistra, i proletari e minchiate varie! Venduti al Sistema.
http://maschileplurale.it/cms/
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Stendardo - Agosto 07, 2014, 00:49:49 am
Comunque, noto che tra gli amici di Arf ci sono anche loro,  i "maschi plurali", sul loro sito, CASUALMENTE, compare un'immagine (lato sinistro).
In tale immagine c'è una scritta e la bandiera europea.
Recita la scritta:
"With the financial support of the DAPHNE Programme of the European Union" che tradotto significa :" Con il supporto finanziario del programma Dafne dell'Unione Europea.
Che Casualità! Venduti di mmmmerda! Altro che sinistra, i proletari e minchiate varie! Venduti al Sistema.
http://maschileplurale.it/cms/

Ben fatto Angelo ! E' proprio di questo che mi piacerebbe parlare , in allegato il "programma Daphne III" :

Fonte : http://europa.eu/legislation_summaries/human_rights/fundamental_rights_within_european_union/l33600_it.htm

ATTO

Decisione n. 779/2007/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2007, che istituisce per il periodo 2007-2013 un programma specifico per prevenire e combattere la violenza contro i bambini, i giovani e le donne e per proteggere le vittime e i gruppi a rischio (programma Daphne III) nell'ambito del programma generale Diritti fondamentali e giustizia.

SINTESI

Il programma Daphne III mira a prevenire e a combattere ogni forma di violenza (fisica, sessuale e psicologica) nei confronti dei bambini, dei giovani e delle donne, sia nella sfera pubblica che in quella privata, e a proteggere le vittime e i gruppi a rischio. Integra i programmi esistenti negli Stati membri e si basa sulle politiche e sugli obiettivi definiti nei due programmi Daphne precedenti (Daphne e Daphne II).

La dotazione finanziaria per l'esecuzione di questo programma ammonta a 116,85 milioni di euro per il periodo 2007-2013.

Campo di applicazione e accesso al programma

I beneficiari del programma sono i bambini, i giovani (12-25 anni) e le donne vittime di violenza o che rischiano di diventarlo. Sono considerate vittime di violenza anche coloro che sono testimoni di un'aggressione nei confronti di un parente prossimo.

Il programma si rivolge a gruppi di destinatari come le famiglie, gli insegnanti, gli operatori sociali, la polizia, il personale medico e giudiziario oltre che alle organizzazioni non governative e alle autorità pubbliche.

Il programma è aperto alla partecipazione degli Stati membri dell'Unione e dei paesi dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA) che sono parti contraenti dell'accordo sullo Spazio economico europeo (SEE) nonché, a talune condizioni, dei paesi candidati e dei paesi dei Balcani.

Possono presentare proposte organizzazioni e istituzioni pubbliche o private (autorità locali, dipartimenti universitari e centri di ricerca) attive nel settore della prevenzione e della lotta contro la violenza o del sostegno alle vittime.

Obiettivi del programma

Il programma mira in particolare a:

assistere e incoraggiare le organizzazioni non governative (ONG) e le altre organizzazioni impegnate contro la violenza;
costituire reti multidisciplinari, al fine di rafforzare la cooperazione tra le ONG;
sviluppare e attuare azioni di sensibilizzazione destinate a pubblici specifici;
diffondere i risultati ottenuti nell'ambito dei due programmi Daphne precedenti;
assicurare lo scambio di informazioni e di buone pratiche, per esempio tramite visite studio e scambi di personale;
studiare i fenomeni collegati alla violenza e il relativo impatto sia sulle vittime che sulla società (costi sociali, economici e relativi all'assistenza sanitaria);
sviluppare programmi di sostegno per le vittime e le persone a rischio e programmi d'intervento per gli autori delle violenze.
Attività sostenute

Per realizzare questi obiettivi, il programma sostiene tre tipi di azione:

le azioni della Commissione europea: ricerche, sondaggi e inchieste, raccolta e diffusione di dati, seminari, conferenze e riunioni di esperti, sviluppo e aggiornamento di siti web, ecc.;
i progetti transnazionali di interesse comunitario che coinvolgono almeno due Stati membri;
il sostegno alle ONG e ad altre organizzazioni che perseguono un obiettivo di interesse europeo generale.
Attuazione

Il finanziamento comunitario può assumere una delle seguenti forme:

sovvenzioni (sovvenzioni di funzionamento e sovvenzioni alle azioni) sulla base di inviti a presentare proposte;
contratti di appalto pubblico per misure complementari (per esempio, spese di informazione e comunicazione, monitoraggio e valutazione) per finanziare l'acquisto di beni e servizi.
La Commissione adotta un programma di lavoro annuale contenente le sue priorità e propone una ripartizione indicativa dei fondi da assegnare alle sovvenzioni. Inoltre, pubblica annualmente un elenco dei progetti finanziati nel quadro del programma.

Daphne III integra i programmi "Sicurezza e tutela delle libertà" e "Solidarietà e gestione dei flussi migratori (castellanodeutschenglishfrançais)", il settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo e i programmi " Progress " e " Safer Internet Plus ", nonché le attività dell' Istituto europeo per l'uguaglianza di genere.

Controllo e valutazione

I beneficiari del finanziamento devono presentare relazioni tecniche e finanziarie sullo stato di avanzamento dei lavori ed una relazione finale entro tre mesi dal completamento dell'azione. Sono previsti anche la supervisione e il controllo finanziario.

La Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione di valutazione intermedia sull'attuazione dei progetti e sui risultati ottenuti (entro il 31 marzo 2011) e una relazione di valutazione ex post sull'attuazione e sui risultati del programma (entro il 31 dicembre 2014). Nel frattempo, entro il 31 maggio 2012, presenta una comunicazione sulla continuazione del presente programma.

Contesto

Il programma specifico "Daphne III" fa parte del programma generale "Diritti fondamentali e giustizia" che con i programmi "Solidarietà e gestione dei flussi migratori" e "Sicurezza e tutela delle libertà" sostituisce i precedenti strumenti della Commissione nel settore della giustizia, libertà e sicurezza. Questi nuovi programmi si inseriscono nel quadro finanziario 2007-2013.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Stendardo - Agosto 07, 2014, 01:17:18 am
Mentre l'Unione Europea toglie al popolo ogni presupposto per la propria sopravvivenza scippando il futuro di un'intera generazione con una ferocia usuraia mai vista prima , ecco che , contemporaneamente , spende centinaia di milioni di euro , denaro frutto del lavoro di noi cittadini europei , per finanziare l'attività di questi quaquaraquà femministi .

I femministi di maschile plurale vogliono distruggere ogni possibile presupposto di difesa maschile , ignorano e disprezzano la storia che ha visto gli uomini essere gli attori principali di ogni progresso dell'umanità verso l'alto spirituale , sociale , culturale  scientifico ed artistico irridendo il sacrificio in sangue dato dagli uomini nel corso della storia ed ogni cosa che di buono e bello gli uomini hanno fatto su questa terra .

I femministi vengono pagati dall'Unione Europea per corrompere altri uomini e per distruggere la natura maschile , essi vogliono sovvertire i concetti di nobiltà e onore degli uomini per abbassare gli stessi allo stesso livello ripugnante di invertebrati senza alcun senso della dignità .

Essi deridono gli uomini che ancora e nonostante tutto e tutti abbiano nel loro patrimonio interiore dei valori che non sono barattabili né vendibili , perché essi in realtà non sono altro che degli omuncoli venduti : venduti economicamente al sistema plutocratico e prima ancora moralmente e spiritualmente alla dea vagina .
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Agosto 07, 2014, 02:07:59 am
Stendardo, questi soggetti che hanno provocato tutto questo marcio, prima o poi pagheranno. E io non dimenticherò nessuno dei loro volti quando, tra poco, molto poco, anche in Italia ci sarà una situazione alla "greca". Mi fumerò una bella sigaretta e mi godrò la scena...
Quello che dobbiamo fare, è mettere in evidenza i loro propositi alle persone che navigano su internet, e alle persone che possiamo incontrare nel nostro quotidiano. I loro propositi, se evidenziati, sono così meschini, indegni, criminali che una qualsiasi persona normodotata può riconoscere che c'è il male sopra di loro.
Sono i femministi che hanno venduto le leggi fondanti dello Stato Italiano alle lobby internazionali. Sono loro che provocano i suicidi dei padri separati. Sono loro che quotidianamente buttano merda sugli uomini. Sono loro che hanno introdotto le quote rosa in politica. Sono loro che hanno introdotto agevolazioni fiscali, lavorative per le donne. Sono loro che stanno cercando di insegnare le porcate femministe e le teorie immonde LGBTQ ai bambini. Sono loro che insultano le Sentinelle in Piedi. Sono loro che seguono il programma del Sistema che ci ha portati al collasso. E sono loro che pagheranno.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Salar de Uyuni - Agosto 07, 2014, 10:13:31 am
E' un pover uomo lasciatelo perdere!
E poi scrive veramente male...
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Agosto 07, 2014, 13:06:36 pm
Salar, deve esser messo in evidenza il marcio che lui sostiene. Le persone che leggono il forum devono capire cosa rappresenta e a favore di chi si muove e con quali eventuali soldi .
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Agosto 07, 2014, 20:04:06 pm
questa gente, gasparini , zanardo, ecc, sono la manovalanza intellettuale di cui il sistema si serve.
col loro scarso talento non avrebbero certo una qualsiasi visibilità.
diffondendo le meschinità che producono, da veri kapo di regime, si ritagliano una nicchia in cui prosperare.
altrimenti, dovrebbero impeganrsi nei lavori manuali più  umili, senza ovviamente offendere chi li svolge.
tutto qui.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Gennaio 03, 2015, 14:56:10 pm
Anno nuovo, stessi soggetti. Qui il femministiello in oggetto, appoggia il giornalismo di genere... Lo so, all'inizio dell'anno è difficile da digerire, però i lettori occasionali devono capire come si nutre il Sistema, con quali soggetti e in che modo.

http://questouomono.tumblr.com/

http://questouomono.tumblr.com/post/105471817647/questo-uomo-no-53-perche

http://narrazionidifferenti.altervista.org/campagneprogetti/giornalismodifferente/
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 03, 2015, 17:45:01 pm
Anno nuovo, stessi soggetti. Qui il femministiello in oggetto, appoggia il giornalismo di genere... Lo so, all'inizio dell'anno è difficile da digerire, però i lettori occasionali devono capire come si nutre il Sistema, con quali soggetti e in che modo.

http://questouomono.tumblr.com/

http://questouomono.tumblr.com/post/105471817647/questo-uomo-no-53-perche

http://narrazionidifferenti.altervista.org/campagneprogetti/giornalismodifferente/

Mi associo all'augurio di Massimo Fini: che venga prima possibile il crollo economico così ci libereremo quanto prima di questa merda. Avremo ben altro a cui pensare, allora: al cibo, al riscaldamento, alla sicurezza fisica. Altro che al sessismo. E il nostro
Lorenzo Gasparrini, privo di finanziamenti, andrà a scaricare casse da frutta all'Eur contento che dopo gli lascino mangiare in cambio qualche foglia di lattuga. E non avrà più nè il tempo, nè la voglia di occuparsi di questioni di genere e di sessismo.
Scommettiamo?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Gennaio 03, 2015, 18:24:07 pm
Effettivamente la scommessa da te lanciata ha un senso. Ma il mio obiettivo è diverso. Tutti devono e dovranno sapere cosa fa Gasparrini e come si guadagna i  soldi.
Voglio che abbia tantissima pubblicità, le sue idee le devono conoscere tutti. Lui ci ha messo la faccia spacciandosi per "uomo libero", per "uomo antisessista".

Bisogna far conoscere a tutti il suo pensiero, così quando le persone sapranno per chi lavora e quando collegheranno che il suo datore di lavoro è lo stesso che ci ha portati alla merda attuale lui non potrà scaricare cassette di frutta... Naturalmente, chi come lui ha seminato ODIO tra uomini e donne e ha tenuto conferenze dove HA SOSTENUTO lo stesso femminismo di matrice sessista non potrà RICICLARSI (tranne nel caso vincano i suoi padroni, ma la guerra è lunga....).

Qui il Gasparrini ringrazia Femminismo a Sud, lo stesso femminismo a Sud che ha contribuito ed è stato ringraziato nel rapporto ombra CEDAW. E il rapporto ombra CEDAW DISCRIMINA GLI UOMINI, così come FEMMINISMO A SUD DISCRIMINA GLI UOMINI (non soltanto insulta i Napoletani ((leggetevi il post Porno partenopei del 2008)) .
http://questouomono.tumblr.com/post/27041225256/questo-uomo-no-28

Gasparrini, lo so che mi leggi, così come sai che IO ti leggo e ti leggerò. Così come sai che vedrò tutti i tuoi video, le tue slide nelle scuole pubbliche. Quando vuoi puoi venire qui a discutere, se ne hai voglia e capacità. Altrimenti, pur mettendo nei tuoi video su youtube l'opzione "no commenti" io ti commenterò qui. Buon 2015 Americaniello finto Antisistema.

E proprio perchè so che prima o poi leggerai questo post, caro Gasparrini, ti metto pure un bel video. Ci sono i tuoi "amici americani", le tue amichette femen(non si vedono, ma ci sono e hai l'intelligenza di capire il perchè)... Buona visione "uomo".

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 03, 2015, 19:38:36 pm
Effettivamente la scommessa da te lanciata ha un senso. Ma il mio obiettivo è diverso. Tutti devono e dovranno sapere cosa fa Gasparrini e come si guadagna i  soldi.
Voglio che abbia tantissima pubblicità, le sue idee le devono conoscere tutti. Lui ci ha messo la faccia spacciandosi per "uomo libero", per "uomo antisessista".

Bisogna far conoscere a tutti il suo pensiero, così quando le persone sapranno per chi lavora e quando collegheranno che il suo datore di lavoro è lo stesso che ci ha portati alla merda attuale lui non potrà scaricare cassette di frutta... Naturalmente, chi come lui ha seminato ODIO tra uomini e donne e ha tenuto conferenze dove HA SOSTENUTO lo stesso femminismo di matrice sessista non potrà RICICLARSI (tranne nel caso vincano i suoi padroni, ma la guerra è lunga....).

Qui il Gasparrini ringrazia Femminismo a Sud, lo stesso femminismo a Sud che ha contribuito ed è stato ringraziato nel rapporto ombra CEDAW. E il rapporto ombra CEDAW DISCRIMINA GLI UOMINI, così come FEMMINISMO A SUD DISCRIMINA GLI UOMINI (non soltanto insulta i Napoletani ((leggetevi il post Porno partenopei del 2008)) .
http://questouomono.tumblr.com/post/27041225256/questo-uomo-no-28

Gasparrini, lo so che mi leggi, così come sai che IO ti leggo e ti leggerò. Così come sai che vedrò tutti i tuoi video, le tue slide nelle scuole pubbliche. Quando vuoi puoi venire qui a discutere, se ne hai voglia e capacità. Altrimenti, pur mettendo nei tuoi video su youtube l'opzione "no commenti" io ti commenterò qui. Buon 2015 Americaniello finto Antisistema.

E proprio perchè so che prima o poi leggerai questo post, caro Gasparrini, ti metto pure un bel video. Ci sono i tuoi "amici americani", le tue amichette femen(non si vedono, ma ci sono e hai l'intelligenza di capire il perchè)... Buona visione "uomo".


E a che pro devono sapere ciò che sanno o immaginano già? Sto parlando ovviamente di chi ha tempo e possibilità e voglia di
occuparsi del pur strameritorio compito di svegliare il genere maschile dell'attacco senza precedenti che gli si sta portando
contro e del quale Gasparrini è solo una mediocrissima e inconsapevole pedina. Dietro di lui ci sono in azione ben altre forze
che nulla però potranno contro il collasso finanziario prossimo venturo. E alllora spariranno così come spariranno tutti coloro
che sono finanziati da queste forze, i Gasparrini, le Femen e compagnia bella (anzi, brutta). Gli altri uomini hanno ben altro (giustamente)  di cui occuparsi e preoccuparsi. Tra non molto, trovare qualcosa da mettere sotto i denti sarà un problema
arduo per tutti, anche per Gasparrini. Di lui, mi accontenterei semplicemente che sia impegnato a scaricare casse all'EUR
in cambio di un piatto di minestra di farro e lattuga. Penso che sia il suo meritato destino. Nonchè una punizione sufficiente.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Salar de Uyuni - Gennaio 03, 2015, 21:36:04 pm
Citazione
Di lui, mi accontenterei semplicemente che sia impegnato a scaricare casse all'EUR
in cambio di un piatto di minestra di farro e lattuga. Penso che sia il suo meritato destino. Nonchè una punizione sufficiente.

Presumo che sia GIA' il suo destino attuale.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Gennaio 03, 2015, 21:54:41 pm
Presumo che sia GIA' il suo destino attuale.

Magari. Così non posta più idiozie. Mi accontenterei comunque che lo faccia tra non molto.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Marzo 23, 2015, 22:03:29 pm
Zerbinik colpisce ancora. L'ennesima puntata del più pentito d'Italia. Piacione come pochi, vittima poi ribellatasi al patriarcato, sconfigge tutti i mali del mondo con il sostegno di poche donne che, in solitaria, sfidano i tetti di cristallo. Autore di testi di incomparabile acume intellettuale, letti da circa una ventina di persone (stime Fondazione Maschilista internazionale)prosegue,  senza sostentamenti di sorta, la sua italica battaglia. Combatte il celodurismo con articoli densi di bromuro, umilia maschilisti del calibro di Renzie, fa pisciare seduti gli ospiti che pensano di fare la pipì in piedi come le indomite "cagne sciolte" che pisciano in piedi. Lui no. Lui combatte il maschilismo con la pazienza di chi lava i piatti assieme agli stereotipi maschilisti dei cartelloni pubblicitari sessisti. Scusate, raccontavo di Zerbinik.

Torno in tema. Lui è questouomono. Tipo l'uomo del monte. Non commenta, non fa commentare. Un vero duro. Uccide il maschilismo silenziandosi  l'8 marzo.

http://questouomono.tumblr.com/post/114394086442/questo-uomo-no-56-deconstructing-dio-padre-e-le

Partiamo dal presupposto che io (Lola) non so decostruire. Cioè, io mi avveleno, borbotto, zompo sulla sedia, mi viene voglia di urlare “maccheccazzostaiadì” (e a volte lo faccio), ma non sono brava a decostruire un testo. Diciamo che il mio deconstructing sarà più che altro la trascrizione più o meno letterale di quello che mi passa per la mente leggendo. Senza parolacce. Ove non strettamente necessario.

Io invece (Lorenzo) decostruisco spesso e volentieri qui, ma per questa occasione speciale m’è sembrato il caso di dire attraverso questa forma di divertimento testuale che questo uomo no. Approfittare del 19 marzo per fare propaganda politica al proprio schieramento ideologico mi pare davvero troppo meschino, anche per uno che crede nella “teoria del gender” come il bel tipo di cui leggiamo insieme questo capolavoro.

Uomini, fate i padri

di Andrea Torquato Giovanoli

Notiziona: oggi è il 19 marzo! [Finalmente! I bignè di san Giuseppe sono nelle pasticcerie, fritti e pieni di crema, come piacciono a me.]

Una volta in questo giorno si festeggiava il papà e la Chiesa lo celebrava solennemente nell’effige esemplare di San Giuseppe. [Tecnicamente lo fa anche adesso eh, il santo del giorno quello è.] [In effetti come non festeggiare un falegname ebreo palestinese di mezza età che cresce come fosse suo il figlio ebreo palestinese della sua sposa bambina e di uno sconosciuto che si fa chiamare “Spirito Santo”? Davvero, eh, non sono molti gli uomini (ma anche le donne, ammettiamolo) che sarebbero disposti a fare lo stesso.] [Non ho mai capito, infatti, perché lui è il protettore dei lavoratori mentre quello famoso per la pazienza è Giobbe. Mah.]

Come dite? C’é ancora questa festa? Ah sì? Non si direbbe. Almeno contemplando questa società dove la figura paterna risulta sempre più sbiadita, se non addirittura, in molti casi, totalmente assente. [Punto di vista sostenibile come altri, ma da cosa? Come si misura lo “sbiadimento” di una figura sociale? Cifre, statistiche, studi, modelli? Niente. Pura scienza infusa.] Come d’altronde la figura stessa del maschio. [Stessa domanda: come sostenere questo – e più generale – punto? Sono maschi i capi politici ed economici. Sono maschi i riferimenti religiosi e filosofici, sono maschi i grandi intellettuali e scienziati. Se e quando compare una donna in questi gruppi, è celebrata come l’eccezione. Quindi?] Oggigiorno, infatti, il modello proposto dalla cultura dominante [che è quella descritta prima] è quella di un uomo svirilizzato, smembrato negli accessori a lui connaturali (quali la potenza, l’audacia, l’autorità, persino l’agonismo) [apriamo un giornale: Obama, Putin, Renzi, Draghi, Berlusconi, Salvini, l’Is contro Merkel e Boldrini; Bill Gates, Mark Zuckerberg contro nessuna; Balotelli, Messi, Ronaldo, Federer, Djokovic, Bolt contro nessuna; Valentino, Dolce&Gabbana, Armani, Versace, YSL, Manolo Blahnik contro nessuna – io vedo e leggo tutta la potenza, l’audacia, l’autorità e l’agonismo possibili e immaginabili]: è un maschio riplasmato ad immagine e somiglianza della femmina [vaglielo a dire a uno di quelli, no? Diglielo a Putin, che è stato riplasmato a immagine e somiglianza della femmina], che da par suo, invece, è stata in ogni modo virilizzata [di nuovo: giornali e televisioni sono notoriamente pieni di donne mascoline, con capelli corti, senza seno né glutei in evidenza, poco discinte, vero?], se non nell’estetica quantomeno negli attributi [EH?], così da parificare i generi perché si possa infine affermare che essi, ormai indifferenziati, non esistano più. [Ecco, no. Capisco che il terrore per la fantomatica “teoria del gender” vi abbia ottenebrato il cervello e bloccato le sinapsi come lo strutto fa con le arterie, ma se tu fossi onesto, Andrea Torquato, sapresti che la cultura dominante è decisamente un’altra cosa. Alla cultura dominante continua a piacere il macho, l’uomo che non deve chiedere mai. Guarda ad esempio i due Matteo: certo, esteticamente non incarnano proprio la figura di Conan il Barbaro, ma negli atteggiamenti machisti, da duri, spesso violenti e volgari sono esattamente il maschio audace, virile, autoritario e agonista che tu dici di non vedere. Appunto. Aggiungo che l’affermazione della indifferenziazione dei generi è fatta sempre e solo da quegli stessi che hanno inventato la “teoria del gender” – quindi non esiste quella come non esiste questa.]

È il trionfo dell’icona del maschio che si depila le sopracciglia: prodotto quasi scientifico di un’annosa militanza femminista [tutti ricordano distintamente che il grido di battaglia femminista è sempre stato “depilati le sopracciglia, maschio!”], la quale, a furia di battaglie in nome di una pretesa assoluta parità dei sessi [no, era parità dei diritti per entrambi i sessi, occhio a riassumere], alla fine è giunta ad evirare il maschio [questa non si sente da quasi cinquant’anni] pur di vederlo assimilato alla donna. [Ecco, no. Il femminismo, i femminismi, non vuole assimilare proprio un bel niente. In buona sostanza a noi femministe delle sopracciglia dei maschi interessa ben poco (anche se io ho intenzione di chiedere alla mia estetista se può farmele come quelle di Paredes, che trovo belle ed eleganti). Le battaglie dell’“annosa militanza femminista” non chiedevano né auspicavano una “assoluta parità dei sessi”, ma il riconoscimento alle donne della stessa dignità che ai maschi è da sempre stata riconosciuta in quanto portatori di pene (nel senso di pisello). Ecco, detto così è ancora meglio.]

Così facendo, però, lo ha ridotto ad una caricatura, ad un’inconsistente ombra d’uomo, rinchiuso in un infantilismo irresponsabile ed egoista [quelli che descrivi sono ulteriori effetti del patriarcato e del paternalismo vigenti, come potrebbe raccontarti un recente studio di Chiara Volpato], tanto succube ed inetto da essere ormai incapace di soddisfare le sempre crescenti e sempre più volubili richieste del nuovo “sesso forte”.  [Colpa delle madri, presumo. Anche di quelle che non hanno mai partecipato alla militanza femminista. Ah, le madri dei figli maschi so’ tremende, guarda. Io mi chiedo invece come avrà fatto il padre di Andrea Torquato a sfuggire alla polizia eviratrice femminista. Sarà stato senz’altro molto potente, audacissimo, molto autoritario e un grande agonista.]

Certo la crisi dell’uomo moderno ha prodromi antichi, probabilmente radicati ancora nell’ideologia illuminista [da dove vengono la scienza moderna e il moderno concetto di democrazia, altre due cose delle quali, è vero, sarebbe il caso di fare a meno, no?], la quale ha sostituito la verace rivelazione cristiana di un Dio Padre [non per fare il pignolo eh, ma Galileo, Bruno, Keplero, Newton già qualche mazzata l’avevano tirata, a quella rivelazione], sostituendola tout-court con la divinità femminile della “dea ragione” [Kant, Bayle, Montesquieu, Voltaire, de Condorcet, Diderot, de La Mettrie, Helvétius, D’Holbac,  Rousseau, de Mandeville, Smith, Locke, Hume, Wolff, Baumgarten, Lessing, i fratelli Pietro e Alessandro Verri, Beccaria – tutti sottomessi a una “dea”? Sicuro sicuro? Alcuni sono tra i più misogini della storia del pensiero occidentale, eh]: ha obliterato l’archetipo del Padre Creatore con lo stereotipo di “madre natura”. [Se vuoi puoi andare ancora più lontano, ai racconti teogonici, alle divinità ctonie, all’uovo primordiale (e qui tutta la faccenda sull’uovo e la gallina potrebbe portarci verso lidi sconosciuti), a Esiodo. Pensa che per i Sumeri, addirittura, alla base della creazione c’era una dea. Femmina. Che poi insieme a suo figlio ha creato l’umanità.  Avoja prima di arrivare all’Illuminismo. Devi scavare ancora un po’. Magari per la festa della mamma ci arriviamo. Nel frattempo noi ridiamo dell’uso strumentale della differenza tra “archetipo” e “stereotipo”, che ovviamente Andrea Torquato adopera esattamente all’inverso. Comodo eh?] Qui in occidente la destrutturazione del sistema patriarcale ha forse il suo punto focale nel nefasto periodo delle due grandi guerre, le quali hanno giocoforza dato luogo ad almeno una generazione intera di maschi cresciuti quasi esclusivamente da donne, nella sostanziale assenza della figura paterna. [Aho, i “maschi” avrebbero pure potuto di evitare di scannarsi, no? No, loro alla guerra mica volevano andarci: fu la dea ragione a convincerli ragionevolmente. E se li cresci, perché li cresci, e se non li cresci, perché non li cresci. Sei donna: come fai sbagli. Io stavo tanto bene con l’archetipo, sei arrivata tu con lo stereotipo. Per quello gli uomini hanno deciso di scannarsi in due guerre mondiali: rivolevano l’archetipo! Peraltro, credo che senza cibo né denaro (perché ci obbligavate a stare a casa a lavorare gratis e quindi in tempi di guerra non se la passavano bene manco le donne rimaste a casa) l’ultimo pensiero di una madre con prole a carico fosse “svirilizzare” i figli (maschi) e “destrutturare il sistema patriarcale”. Macché, le donne stavano a casa a riposarsi, mentre i poveri uomini si massacravano a milioni spinti dalla dea ragione degli illuministi! Altro che Francesco Giuseppe o Hitler: è Diderot il guerrafondaio! Lì si trattava di riempire pance e coprire corpi, non c’era molto spazio per la “annosa militanza femminista” di cui sopra.]

Contemporaneamente, e per lo stesso motivo, almeno una generazione di femmine ha sperimentato nello stesso periodo una certa emancipazione dall’ambito strettamente domestico ed un barlume di indipendenza economica, avendo sostituito nei loro posti in fabbrica gli uomini impegnati nei conflitti bellici. [Pensa che stronze. La dea ragione è donna ma alla fine le manda a lavorare. Che pasticciona. Hanno preferito la fabbrica e qualche spiccio al rendere virili e pieni di peli i loro figli. E magari hanno pure insegnato alle loro figlie a badare a se stesse. Cose da non credere.]

Il cosiddetto movimento di “liberazione sessuale” ha poi spianato la strada alla rivendicazione femminista di tutta quella serie di false libertà, punta di diamante della quale è il pretestuoso diritto all’aborto. [E te pareva? L’aborto è la vostra ossessione. Voi c’avete il chiodo fisso manco aveste l’utero. No, scusa: è il loro chiodo fisso perché non hanno l’utero. Stiamo parlando di uno che preferisce credere a un falegname che accetta un figlio non suo da una donna sempre vergine ingravidata da uno spirito, piuttosto che ammettere che il fare figli non è roba che gli competa. Se tu fossi onesto, sapresti che per alcune femministe il “pretestuoso diritto all’aborto” è stato un problema tanto quanto lo è per voi maschi. La liberazione sessuale, poi, era anche e forse soprattutto liberazione dall’idea per cui una donna non deve godere, non deve desiderare, non deve pretendere il piacere. Era (ed è!) liberazione dall’idea che siamo fatte per essere mogli e madri. Ed era (ed è!) lo sbattere in faccia al mondo che noi siamo tante cose, che vogliamo essere quello che sentiamo di essere, senza dover chiedere permessi e approvazioni. Quello che ha sempre fatto l’uomo mentre le donne non hanno contato niente, in un mondo comandato da uomini; i quali hanno finito per massacrarsi a milioni in due guerre mondiali, tanto per aderire alla ricostruzione di Andrea Torquato. E comunque, pure con l’archetipo, da tempo immemore, s’ammazzavano allegramente. Era ora si cominciasse a pensare a qualcosa di diverso, e l’hanno dovuto fare alcune donne. Insomma, non si trattava solo di scopare. O meglio, c’era parecchio di altro in gioco. In primo luogo, appunto, il desiderio, le aspirazioni, la voglia necessaria di disporre liberamente del proprio corpo. Capisco che fa strano, visto che, come cantava Guccini, lo si dovrebbe fare “quasi sempre per dovere” (Piccola storia ignobile, 1976).]

Il risultato [della guerra, della liberazione sessuale e del femminismo. Quante responsabilità abbiamo sulle nostre povere spalle, mentre gli uomini, com’è noto, non hanno mai deciso nulla, no?] è che l’uomo contemporaneo rimane ormai in totale balìa della donna: messo al mondo da donne [come se potesse fare altrimenti!], è accudito da donne [come se volesse fare altrimenti!] che lo educano da donne, ponendolo al centro del loro mondo ed evitandogli ogni negazione. [E i padri? Dove stanno i padri? Che non lo sai? La cattiva dea ragione li porta via a fare la guerra e a lavorare. Loro starebbero sempre a chiusi a casa a fare pappine e togliere polvere. No, perché è vero che siamo noi a mettervi al mondo, ma capita che insieme a noi ci sia un altro, che dovrebbe prendersi cura della prole tanto quanto si pretende facciamo noi. No, lui s’inventa divinità – mascoline o femminili a seconda di come gli fa comodo – per essere sempre assente dove servirebbe. Mica scemo. Non è che il pisello ti impedisce di fare bagnetti, cambiare pannolini, preparare pappe e insegnare a stare nel mondo. E poi se non vuoi essere in balia di qualcuna/o si può sempre alzare i tacchi.]

Istruiti in scuole che sono dominio quasi esclusivo di donne [essendo un lavoro precario o mal pagato e costantemente screditato dall’opinione pubblica e dai luoghi comuni, te credo. Mentre invece quanti uomini vogliono fare i maestri elementari ma la dea ragione glielo impedisce, vero?], i maschi sono sistematicamente surclassati da coetanee femmine dallo sviluppo sempre più precoce [è vero solo per i paesi a più forte cultura maschilista: informati mio caro, è il patriarcato a volerti cretino e buono per lavorare e fare le guerra, chiedilo al tuo archetipo], per finire poi bambini cresciuti in un mondo isterico in cui le donne pretendono uomini utopici, che siano insieme virili e femminili, compendio d’un falso mito di chimerica, presunta, perfezione. [Allora, le scuole “dominio di donne” se non facesse ridere meriterebbe un’analisi seria. È vero, nelle scuole primarie ci sono più maestre che maestri, ma poi ci pensa l’università a riappianare il gap, stai sereno. Perché va bene che le donne siano maestre, al massimo professoresse di liceo, ma gli Atenei lasciamoli ai maschi. Cioè, di nuovo, nel vero luogo di potere ci sono gli uomini e non le donne. Guarda caso. Quanto alla chimerica perfezione, la sola cosa che mi viene da dire è “che?”. Davvero, non capisco. Vogliamo maschio e femmina insieme? Uomini utopici? Sul serio, non ci arrivo, poi chiedo a Lorenzo che ha studiato e sicuro può aiutarmi. O magari stai parlando di Ranma ½ e allora a posto così. Magari parlasse di Ranma. Sta parlando della sua incapacità di staccarsi dall’archetipo, cioè della sua frustrazione di maschio che non può generare da solo. Archetipo che, ovviamente, s’è creato da sé – insieme a tanti maschi prima di lui – per giustificare il mucchio di dispositivi sociali, tra cui “la ragione”, con il quale pretende di dimostrare che tu femmina devi stare al tuo posto, quello della costola di Adamo. Se fosse minimamente onesto, si ricorderebbe che fine ha fatto, a proposito di illuminismo, Olympe de Gouges e le sue idee.]

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Si tratta, guardando la cosa in un’ottica profetica, della riproposizione in chiave moderna della medesima caduta dei progenitori: laddove il serpente antico, per perpetrare il suo piano di morte (la disfatta di quell’Adamo creato in grazia e dignità a somiglianza del Creatore), con l’astuta malizia che lo caratterizza, dopo aver studiato attentamente la prima coppia ha deciso di non rivolgersi direttamente all’uomo, colui che è stato fatto signore della Creazione e deputato alla sua custodia, ma ne ha aggirato il profilo, in un certo senso disconoscendone implicitamente la naturale autorità, e si è rivolto invece alla donna, colei alla quale, creata come aiuto simile all’uomo, è stata donata la signorìa sulla relazione e la custodia della generazione umana. [Ma io mi ricordo che è dopo aver mangiato dall’albero della conoscenza che Adamo ed Eva scoprono la generazione, il “partorirai con dolore” che viene inflitto per punizione: nel paradiso terrestre loro sono creati innocenti. Prima, non ne sapevano niente, non avevano manco l’ombelico, quindi lei non poteva avere alcuna signorìa né custodia. E allora il peccato originale, e il significato del battesimo? Andrea Torquato, «manco le basi der mestiere te ricordi!» (cit.)] Tale approccio, bisogna ammetterlo, è da professionista, poiché interloquisce la donna sul terreno a lei più congeniale, ossia quello del rapporto con l’altro, e coinvolgendola sul piano a lei naturalmente confacente della verbalizzazione [tutte chiacchierone, ‘ste femmine] le insinua il dubbio di non essere realmente libera, facendo leva su quel punto debole comune a tutto il ginogeo [gineceo?]: la mania del controllo. [Che storiella stupenda. Chi se l’è inventata? Un uomo! Ma dai? E che fa? Dice che “la mania del controllo” ce l’hanno le donne. Ma pensa.]

Convinta la donna che il frutto proibito le darà la capacità di controllare la sua vita autonomamente [notevole espediente narrativo il fatto che in un paradiso terrestre dove l’albero della conoscenza è intatto, il serpente sappia tutte queste cose. Allora il serpente ha già mangiato il frutto? E quindi perché diopadre non l’ha punito? Qui serve un buon editor, la trama fa acqua da tutte le parti], emancipandosi dalla presunta oppressione di una divinità falsamente dipinta non come paterna, bensì patrigna [aho, ma che mi plagi Leopardi?], il gioco è fatto. Perché alla donna, che ha ormai mangiato, basta porgere del medesimo frutto anche all’uomo sul quale ha un naturale ascendente [si sa, tira di più un pelo di fica che un carro di buoi. O di una divinità, in questo caso], e costui, abdicando supinamente alla regalità del ruolo assegnatogli da Dio [era meglio un appalto, a conti fatti], senza proferir verbo (com’è tipico del maschio), ne mangia anche lui. [Insomma, il prediletto da Dio è un pòro deficiente. Non capisce, non ragiona, non parla, non decide – oh, qualche riga sopra ha detto che era il “signore della Creazione”. Contento lui…] [Mia mamma diceva sempre “e se loro si buttano al Tevere tu li segui?” Colpa di Eva, Insomma, se lei non si fosse messa in testa di mangiare quella mela e non avesse convinto quella povera anima candida di Adamo a fare altrettanto, adesso staremmo ancora nudi a correre per i prati fioriti del Paradiso. Ma non è che il serpente ha chiamato Eva perché Adamo del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non sapeva che farsene perché stava un fiore nella sua pace paradisiaca? Al massimo accusala di curiosità e smania di conoscenza, ma la “mania di controllo” proprio non c’entra niente. Il tuo Adamo non ci fa una bella figura, lasciatelo dire. Lo dipingi (lo dipingete) come un povero coglione. Cioè, davvero il vostro Dio ha creato un tale mentecatto a sua immagine e somiglianza? E adesso te l’abbiamo detto in due, eh.]

Ecco: allora come oggi l’uomo che ha rinunciato alla sua responsabilità di padre putativo della creazione, fatto signore sul divino stampo, viene meno anche e soprattutto nel suo ruolo maschile, poiché lascia mano libera all’istinto femminile della manipolazione [te c’hai un problema con le donne, lasciatelo dire: manipolatrici, maniache, subdole e castranti. Poi? Abbiamo anche causato il buco dell’ozono? E soprattutto, Andrea Torquato mio, se è fatto tanto male e bisogna pure che fa la fine che fa, eh, si vede che se l’è meritato!]. La figura del maschio oggigiorno è in forte crisi poiché l’uomo, davanti alle false pretese di controllo della deriva femminista [Lorenzo, che vuol dire? Io non ci arrivo. Che so’ ‘ste pretese di controllo? Che è la deriva femminista? Non è che questo è uno di quelli che crede nel nazifemminismo? Eh? No, perché se è così allora chiudiamo tutto e io vado a fumare. Te l’ho detto prima: hai la pretesa di avere l’utero, e di volerlo controllare: hai creato tu “madre natura”, per controllare meglio tutto ciò. Certo la storia del ciclo mestruale la potevi congegnare un po’ meglio, lasciatelo dire. Andrea Torquato sarebbe una donna perfetta, bisogna che lo ammetti anche tu.], per egoismo, codardia e pigrizia si è ritirato, rifiutando quel compito paterno per cui è stato creato [creato da un padre, sia chiaro che le donne in quel caso non c’entrano niente] e che costituisce la sua essenziale realizzazione. L’attentato di matrice demoniaca al modello progenitoriale ha trovato nella società attuale la sua esatta ricapitolazione, nella rottura di quel rapporto di paternità e figliolanza che lega Dio all’uomo e l’uomo all’uomo [per esempio “nella società attuale” da anni si cerca di introdurre in Italia un serio congedo parentale per i padri – Andrea Torquato, dimmi, come tutto ciò romperebbe quel rapporto?], castrando il maschio in ogni possibile desinenza, come ad esempio quello di privare la patria potestà del suo antico retaggio sul cognome [come sanno antropologi e giuristi di ogni scuola, l’istituzione del matrimonio e del cognome paterno è il modo in cui il terrorizzato maschio cerca da sempre di assicurarsi che quello che non può generare sia davvero “suo”. Terrore che riaffiora nelle parole dell’insicuro Andrea Torquato, che non pensa a come spendere la paternità altro che per le vie legali], che è solo l’ultimo idiota attacco ad una figura, quella paterna, che si vuole obliterata perché propriamente immagine trascendente di quel vero Padre contro cui il nichilismo contemporaneo ha in realtà mosso guerra. [Tutto ‘sto pippone per dire che sei contrario al cognome materno? Guarda che non è un obbligo. E a nessuno cascherà il pisello per questo. Giuro. Nei paesi latini (che mi risultano cattolici anzichenò) è pieno di maschi “virili” col cognome della madre. Ti dico, non finirà nemmeno il cristianesimo per un cognome in più. Figurati se basta così poco. Ah, e per la cronaca, chi ha “mosso guerra” so’ sempre stati i padri della patria, tanto per chiarire. Fossi in te starei più sereno nell’usare certe metafore.]

E personalmente credo che la salvezza per l’uomo sia oramai condizionata alla riscoperta di quell’atavico richiamo ad essere padre come rifrangenza dell’originale ed unico Padre [impedendo cioè ai propri figli e figlie ogni tipo d’autonomia]. Forse proprio in questa sintesi il maschio può ancora recuperare la propria dimensione di uomo in senso veracemente Cristico [ma dici quel Cristo che sulla croce urlava al padre di averlo abbandonato?]: vivendo da un lato la paternità come veicolo privilegiato per la sua realizzazione personale [senti, però, agli attuali dirigenti d’azienda, supermanager pubblici, politici professionisti,  baroni universitari – tutti noti padri che non si realizzano altro che nel gestire potere - glielo dici tu?] e dall’altro come opportunità vera di comprendere la gioia della propria originaria figliolanza a Dio, rispondendo consapevolmente e coraggiosamente a quella vocazione adamitica che davvero compie l’uomo [e la donna no.]. Poiché così come al progenitore venne data dal Creatore la responsabilità sulle Sue creature perché desse loro il “nome” [strano, più sopra l’hai descritto come un deficiente muto], medesimamente all’uomo che accoglie la sua prole viene data la responsabilità su di essa perché l’aiuti ad adempiere al proprio “destino” di figli di Dio. Tale perciò sia l’augurio per ogni uomo in questo giorno in cui si celebra la festa del papà, ché il vero compito di un padre verso i propri figli non è solo di metterli al mondo [Lola aiuto, questo s’è veramente convinto che può farlo lui], ma soprattutto di farli ammettere al Cielo [mi fai così pena, Andrea Torquato, che vorrei evitare di ricordarti quanti padri, vendicandosi sulle compagne delle loro frustrazioni patriarcali, ammazzano anche i figli facendoli “ammettere al Cielo”. Ma più che pena mi fai schifo, quindi te lo dico così come m’è venuto]. [Pensa che scema io, che ero convinta che il “vero compito” di un padre fosse quello di crescere i propri figli e figlie nel rispetto delle loro idee, desideri e inclinazioni, insegnare il rispetto per gli altri e le altre e tutte ‘ste fregnacce, che se si chiamano così vuol dire proprio che sono cose da femmine.]
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Marzo 31, 2015, 16:14:43 pm
Zerbinik, l'ometto senza macchia, l'ometto che impone agli ospiti di pisciare seduti per "lui sa cosa significa pulire un cesso", l'ometto che combatte "il sessismo", i "patriarchi" , con l'arma potentissima del trattato femminista... Lui,ometto indomito dell'obbedienza alla vagina femminista, ogni tanto dice :" NO!".
Dice un secco "No", affronta il patriarcato girando per le strade italiche, parlando di fronte ad una videocamera e combatte anche le femministe che ignorano i benefici apportati da illuminati personaggi alla John Money. Lui sa, i patriarchi non sanno. Lui ricorda (tranne il suicidio di David Reimer provocato dall'antisessista John Money per fare gli esperimenti "di genere" ), e ricorda con il suo parlare sciolto e figo, con la panza flaccida e il capello al vento che lui... NO!

Era la seconda puntata di Zerbinik, lo zerbino più amato dalle femministe. Amato platonicamente...

Questo qui invece è un soggetto reale. Vive di maschiopentitismo. Fa convegni nelle scuole italiane. Adesso combatte le femministe che criticano le teorie gender (femministe che hanno capito che tirare la corda sui bimbi e su certi "giochetti" può essere un tantino...  :shifty: :shifty: :shifty: ).

Questa è la sua ultima "perla" di antisessimo.

http://intersezioni.noblogs.org/sessismo/ignoranza-di-genere/

Ovvero: cos’hanno in comune Luciana Littizzetto, Susanna Tamaro, Marina Terragni e Luisa Muraro?

La storia degli studi di genere in Italia, si sa, è difficile e tormentata, e la situazione attuale non è certo delle più rosee. Le responsabilità dell’insindacabile arretratezza dell’Italia in questo campo sono diverse, a volte lontane nel tempo, e il risultato è molto particolare, come riassume Paola Di Cori in un suo articolo significativamente intitolato Sotto mentite spoglie:

Nelle università italiane coesistono e confliggono alternativamente iniziative di alto profilo e corsi assai modesti; e così ottimi programmi di ricerca e di formazione superiore, efficaci insegnamenti introduttivi su specifici aspetti di un universo conoscitivo ormai sterminato esistono accanto e insieme ai prodotti di una offerta didattica generica, frammentata, indefinita, spesso del tutto insufficiente a garantire una buona strumentazione di base, entro la quale insegnamenti di argomento affine sono spesso scollegati l’uno dall’altro e privi di un indispensabile momento di raccordo generale; in alcuni casi sono soprattutto i periodi di studio all’estero a offrire un rimedio alle croniche défaillances della formazione in Italia.

L’articolo racconta anche cos’ha significato e cosa ancora significa provare a fare gender studies in una palude patriarcale e paternalista com’è l’università italiana. Questo penoso stato di cose a livello “alto” non è casuale: gli corrisponde, in un intreccio di cause ed effetti, un’analoga situazione nella scuola e nella società italiane, e il risultato è sotto gli occhi di tutti: un paese sessista, patriarcale e paternalista apparentemente in maniera cronica. Ciò che sconcerta non è la leggerezza o l’indifferenza con la quale l’opinione pubblica tratta questi argomenti, ma il fatto che una diffusa ignoranza su queste questioni non generi curiosità o desiderio di approfondimento, quando necessario, bensì una manifestazione sempre più evidente d’ignoranza. Ignoranza che però è di molte specie, e vorrei qui mostrarne qualcuna, ben incarnata in esempi noti e notevoli.

1) L’ignoranza crassa: Luciana Littizzetto

In questo suo intervento a “Che tempo che fa” (dal minuto 8:54), sostanzialmente ripetuto anche su La Stampa, Luciana Littizzetto dimostra che del pur noto argomento “linguaggio sessista” non sa e non ha capito nulla:

Qualche giorno fa c’è stato un incontro a Montecitorio organizzato dalla presidente della Camera Boldrini con i responsabili dell’Accademia della Crusca che non è un’associazione vegana che si occupa del transito intestinale, ma l’Istituto per la salvaguardia e lo studio della lingua italiana. Si sono incontrati per parlare di questo tema pressantissimo: il sessismo nella lingua italiana. Loro dicono che c’è una discriminazione della donna nella lingua italiana. La lingua italiana non rispetta la parità perché ci sono delle parole declinate al femminile e altre no.

Non è proprio così, “Lucianina”, avresti potuto informarti. Ma in fondo, perché farlo? Tanto fai ridere anche così – se non facessi un danno grave, a pensare di fare ironia su qualcosa che non hai capito. Il risultato è che fai ridere altri ignoranti come te. Contenta? Evidentemente sì.

Fino a qualche anno fa le professioni dove non è in uso il femminile erano soprattutto maschili mentre adesso li fanno anche le donne. C’è stato un cambiamento grosso nella società e piano piano cambierà anche la lingua. La nostra lingua è fichissima, mobile, ci fa stare dentro un sacco di roba, anche tante parole straniere, piano piano ci metterà anche i femminili… non mi farei venire tutta sta para, Boldrini.

A una spiegazione apparentemente corretta – le donne che svolgono professioni tradizionalmente maschili sono ancora poche quindi molte parole suonano ostiche perché ancora poco usate – Littizzetto manca di dire due cose fondamentali, che ne inficiano tutto il discorso. Uno: la Crusca non c’entra nulla, la grammatica è lì e da sempre dice quali parole sono corrette e quali no. Il problema dell’uso è dei parlanti, cioè culturale, e qui sono dolori, perché la cultura diffusa in Italia è una cultura tradizionale, reazionaria, sessista.

Io penso che sarebbe tanto bello lottare, e fare convegni, e incazzarsi, per la sostanza, non per la forma. Stesse possibilità di lavoro, stessi stipendi, e rispetto – invece che annullamento – delle differenze. Io che sono donna voglio essere rispettata perché sono DIVERSA da te, non UGUALE a te. So che mi sono attirata le ire dell’Accademia della Crusca.

Due: il problema del linguaggio non è secondario – come lei sostiene con un classico del benaltrismo – a quello del reddito, perché finché le donne non saranno neanche nominate correttamente, cioè riconosciute socialmente e culturalmente come pari, sarà ben difficile convincere chi paga a dare loro quanto un uomo di analoghe mansioni e capacità. Non ti sei attirata le ire di nessuno, “Lucianina”: al massimo fai pena. Per questo, invece, Boldrini si fa “venire tutta sta para”: lei il problema di “uguale” e “diversa” l’ha capito, tu no. Lei chi vuole davvero “l’annullamento delle differenze” l’ha capito, tu no. Queste sono acquisizioni di base per chiunque si sia interessato seriamente alla faccenda: la tua è, “Lucianina”, ignoranza crassa delle questioni in gioco, tutto lì.

2) L’ignoranza colta: Susanna Tamaro

Chiamata a dire la sua sulla triste vicenda delle scuole triestine dove si sarebbero insegnate cose zozze e roba da sporcaccioni ai bambini, Tamaro parte dalla constatazione che ormai le donne, nella società, ce l’hanno fatta:

Il tabù delle professioni solo maschili è caduto ormai da tempo nella nostra società. Ci sono donne nei pompieri, nelle forze dell’ordine, donne che guidano navi da guerra e che pilotano caccia.

Adottando il metodo tipico dell’elite intellettuale (leggi: stronz*) di prendere le eccezioni per regole consolidate, Tamaro prosegue con lo step due della stronzaggine, proponendosi come modello e esempio di bambina qualunque:

Io, ad esempio, ho sempre provato un vero orrore per i costumi femminili, detestavo le principesse, i pizzi, il colore rosa, se c’era un ruolo che rivendicavo per me era quello del comandante di Fort Alamo o di un capo indiano, e in queste attribuzioni – che avvenivano cinquant’anni fa – nessuno mi ha mai preso in giro né represso in modo tale che io me ne ricordi come di una ferita. Non solo, ma giocando mi facevo sempre chiamare con un nome maschile, perché quella era l’energia che sentivo di avere addosso, e tutti intorno a me stavano al gioco.

Quindi siccome certe cose a lei non sono successe, non le crede possibili; e dato che a nessuno che conosce lei sono capitate, allora non esistono. Complimenti per la simpatia e per il paragone azzeccato con la realtà di tanti. Proseguendo nell’ostinata intenzione di non informarsi, perché evidentemente lei si sente depositaria del sapere, Tamaro continua a parlare di un mondo di fantasia:

Ma in che cosa consiste l’educazione sessuale, e soprattutto che cos’ha davvero prodotto in tutti questi anni di diffusione scolastica? Dovrebbe essere servita a far conoscere il corpo e le sue esigenze affettive, oltre naturalmente ad evitare malattie e gravidanze indesiderate. È stato davvero così? Se ci guardiamo intorno, non possiamo non notare che il degrado relazionale è purtroppo molto diffuso tra gli adolescenti.

Quindi secondo Tamaro l’educazione sessuale, in Italia, è diffusa da molti anni. Se vi va, continuate a leggere; finirà con l’elogio del silenzio su certi argomenti, quel silenzio tanto benefico per migliaia di ragazzi e ragazze che poi trovano finalmente in Youporn o Ask il corretto canale informativo per fare esperienza del loro corpo. Complimenti anche per questa ignoranza, nata da una smisurata presunzione intellettuale e dannosa socialmente ben più della precedente.

3) L’ignoranza sbandierata: Marina Terragni

Nel linguaggio sportivo è ormai consuetudine da alcuni anni definire “ignorante” il gesto compiuto senza troppo riguardo né per l’avversario né per la tecnica, quasi per sfogarsi: c’è il tiro ignorante, il sorpasso ignorante, il colpo ignorante. Ecco, per quanto riguarda le questioni di genere, questo tipo di ignoranza è perfettamente rappresentata dalla prosa di Marina Terragni. Che a proposito di educazione sessuale argomenta così:

Fa parte di suddetto cretinismo anche un certo concetto di “educazione sessuale” per infanti e adolescenti, espressione che è quasi un ossimoro perché il sesso è tutto fuorché educato. Basterebbe leggersi un bigino di Michel Foucault per inquadrare la questione: detto alla buona, meno parole si fanno sul sesso e meglio è, per il piacere. Perché poi lui avverte che la sessualità non esiste, esistono i corpi e i piaceri.

Capito? Frasi lapidarie, citazioni fatte “alla buona” perché è come dico io e basta, e chissenefrega della coerenza o di usare parole più adeguate. Evidentemente, anche chissenefrega di informarsi: Terragni sinteticamente fa gli stessi errori madornali di Tamaro, ma lei non ha tempo da perdere con le belle parole e ci tiene a dirlo.

Mi viene la pelle d’oca, quindi, all’idea che dei formatori appositamente formati (il business della formazione oggi è colossale) pretendano di spiegare a dei ragazzini-e come dovranno regolarsi nelle cose di sesso, addirittura come ci si masturba e altre idiozie del genere.

Complottismo, falsi moralismi (nessuno parla ai ragazzini di come ci si masturba): la pelle d’oca viene a chi si spende e spande per diffondere un po’ di coscienza e conoscenza su certi argomenti, e poi si trova deliri del genere sui media senza che nessuno le rida in faccia. Giustamente: quale diffusione dovrebbero avere certi argomenti per far sì che chi scrive amenità di questo calibro venisse istantaneamente seppellito dalle risate? Quella di un altro paese, non certo di questo. Beccatevi il succo del discorso:

Anche il sesso, come i temi eticamente sensibili, vuole il minimo indispensabile di parole.

Quindi in sostanza sbrighiamocela con il classico del potere paternalista: “io so’ io e voi nun sète un cazzo”, e passiamo al prossimo argomento.  Grazie Terragni, è sempre un piacere parlare con lei.

4) La falsa ignoranza: Luisa Muraro

Ulteriore e più raffinato tipo d’ignoranza è quella volutamente costruita da chi scrive di proposito testi distorti in modo da perseguire nient’altro che i propri interessi. Luisa Muraro infarcisce questo articolo di esempi, richiami e citazioni, e dopo un bel po’ si arriva a quello che le sta a cuore:

La differenza sessuale è un imprevisto che falsifica le teorie, ultima la gender theory. Nella prospettiva disegnata da Feyerabend descrivendo la cosmologia greca, la gender theory dei cinque generi ha qualcosa di doppiamente aberrante: perché solo cinque? Potrebbero essere tanti e tante, quanti e quante siamo su questa terra. […] Finalmente, nel suo Undoing gender (2004), recentemente riproposto in italiano con un titolo più vicino all’originale, Fare e disfare il genere (Mimesis, 2014), Judith Butler, nota proprio come teorica della gender theory, intitola così un capitolo: «Fine della differenza sessuale?» E così lo conclude: questa rimarrà una questione persistente e aperta.

Embè? Sono cose arcinote, com’è arcinoto che “la gender theory dei cinque generi” non è di Butler né di nessun* filosof* minimamente degn* di questo nome. Perché Muraro mischia a bella posta il nome di Butler non con la gender theory ma con la “teoria del gender”, quella roba inventata dal Vaticano per i propri meschini interessi di propaganda?

Pensato per gli scopi della ricerca storica, il cosiddetto «genere» è dilagato come uno pseudonimo di «sesso», o come un eufemismo: il «genere» non fa pensare al femminismo e ha l’ulteriore vantaggio che si può adottare nel linguaggio ufficiale e accademico senza suscitare imbarazzanti associazioni sessuali. In breve, la differenza sessuale si avviava ad essere esclusa dalle cose umane, per essere sostituita da un travestitismo generalizzato senza ricerca soggettiva di sé, disegnato dalle mode e funzionale ai rapporti di potere. Insomma: l’insignificanza della differenza e l’indifferenza verso i soggetti in carne e ossa.

Ah, ecco. Muraro s’è sentita di dover difendere la roba sua, il femminismo della differenza, da chi la pensa diversamente, cioè Butler – indubbiamente un pochino più letta di lei anche in Italia. Peccato però che lo faccia usando la pseudo-interpretazione di Butler che ne fa anche Bagnasco: «Il gender edifica un ‘transumano’ in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità». La sua conclusione, dopo questa acrobazia d’ignoranza (c’è proprio la volontà d’ignorare quello che Butler sostiene) è questa:

Ad ogni buon conto, se il nuovo regime politico-economico usa le invenzioni del femminismo per plasmare la soggettività umana, non prendiamo la postura della critica contro, quel NO ripetitivo e sterile, e riprendiamoci quello che è nostro con la spada in mano, se così posso esprimermi.

Muraro riassume così tutte le ignoranze viste qui: di alcune cose non sa, di altre è troppo superiore per occuparsene, su altre ancora comanda lei e basta – ma tutto ciò in maniera più consapevole di Littizzetto, Tamaro e Terragni. Alla stessa che ha tradotto e divulgato Speculum di Irigaray e ha scritto Dio è violent non si può concedere la scusa di scrivere a vanvera.

In sostanza, lei continua a ribadire quello che diceva vent’anni fa in un articolo (Questione di naso, occhio e orecchio, 26 marzo 1996) su «Il Manifesto»: per Muraro gli studi di genere non servono, basta il femminismo. Il suo, però. Complimenti anche alla falsa ignoranza “con la spada in mano”.

Tutto ciò nei media generalisti, e quasi contemporaneamente, in Italia, nel 2015.
Buona giornata.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Marzo 31, 2015, 16:55:07 pm
Facce pentite...

Guardateli, si resta allibiti di fronte a tante sciocchezze messe in fila... E vanno nelle scuole sti soggetti...  :doh: :doh: :doh:



Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Marzo 31, 2015, 19:16:05 pm
Facce pentite...

Guardateli, si resta allibiti di fronte a tante sciocchezze messe in fila... E vanno nelle scuole sti soggetti...  :doh: :doh: :doh:





ci vuole già uno stomaco di ferro a guardarli, zerbini pentiti e contriti.
ascoltarli poi, è una offesa ll'intelligenza.
poveri kapo di un sistema più grande di loro :sick:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: COSMOS1 - Aprile 01, 2015, 08:45:24 am
Facce pentite...

Guardateli, si resta allibiti di fronte a tante sciocchezze messe in fila... E vanno nelle scuole sti soggetti...  :doh: :doh: :doh:

https://www.youtube.com/watch?v=SeKWLh0hlZM (https://www.youtube.com/watch?v=SeKWLh0hlZM)


https://www.youtube.com/watch?v=Waf7DwU--4c (https://www.youtube.com/watch?v=Waf7DwU--4c)


 :lol:
banda di checche!
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Warlordmaniac - Aprile 01, 2015, 08:49:18 am
Quanto spendono per quella struttura e per l' utilizzo della piazza?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 14, 2015, 21:23:46 pm
@ Warlord

Non so, suppongo siano aiutati dallo Stato in tali attività dato che la Convenzione di Istanbul, il Cedaw, il ministero pari opportunità, Regioni, comuni, etc. permette e "iincita" /intima agli stati/ enti / comuni di destinare delle somme di danari per queste pagliacciate femministe.

Tornando al paladino delle femministe...

Fatevi due risate, perchè questo può suscitare questo articolo...

http://intersezioni.noblogs.org/antirazzismo/piccoli-razzismi-estivi/


Passeggiando sulla spiaggia con i miei figli li vedo. Sono lungo il bagnasciuga anche loro, e parlano. O meglio: lui, il bianco, parla, e mi pare che faccia domande; l’altro, il nero, con la sua merce appesa addosso, lo ascolta e ogni tanto annuisce, o risponde brevemente. Immagino una contrattazione.

No, non stanno trattando. Lui, il bianco, lo sta interrogando, gli fa delle domande e poi parla a lungo. Ma di che?

Mi fermo ad ascoltare, facendo finta di nulla.

Lui, il bianco, gli sta parlando di economia, di soldi, di guadagni.

Gli chiede dove prende la merce, quanto la paga, quanto rimane a lui, cosa ci fa con i soldi. Ma non è un interrogatorio, non è un finanziere o simili in borghese. Ha una faccia a metà tra l’ebete e il curioso, e un sorrisino del tipo “hai capito…” come se l’altro, l’ambulante di colore, gli stesse rivelando chissà che fantastiche dritte per diventare ricchi.

No, perché poi il nostro villeggiante non si limita mica a fare domande: congettura, pontifica, consiglia, propone, argomenta. E l’altro – ai miei occhi, con una pazienza e una educazione che sarebbero state da pagare a parte – lo sta pure a sentire cortesemente.

Non riesco a capire cosa può ridurre una persona a comportarsi in questo modo incredibile. O meglio, forse lo so e per l’ennesima volta non riesco ad accettarlo pacificamente.

Io dico, caro villeggiante simpaticone: hai di fronte un essere umano evidentemente in difficoltà – vende cianfrusaglie sulla spiaggia, è difficile immaginare che “se la passi bene” – e tu lo interroghi tutto interessato al suo fatturato. E al fatto che sia esentasse. Hai una specie di interesse tassonomico non per l’essere umano, ma per il suo modo di guadagnare così atipico, esotico, originale, che ne so. E ti informi direttamente da lui, passando sopra qualcosina che avrebbe dovuto perlomeno farti riflettere. Il giornale che ti sei portato sotto l’ombrellone – insieme alle due borse frigo piene d’ogni cibaria, acqua e birra fredde, alle sedie pieghevoli e il tavolo da picnic così stai proprio servito e riverito come a casa – strilla a otto colonne il conteggio degli sbarcati in Sicilia, che non è tanto lontana da questa spiaggia; è infarcito della cronaca di violenza razzista; pubblica un giorno sì e l’altro pure l’ennesimo insulto più o meno organizzato a una persona di colore minimamente in vista, oppure con un incarico pubblico.

Lo so, fa caldo, non ti va di fare due più due. Eh sì, l’antirazzismo è faticoso, tu invece sei in ferie.

Non so, forse esagero, forse faccio male a pensare a questo tizio come un esempio, faccio male a generalizzare. Ma era lì, sulla spiaggia, uno dei tanti. E discettava di economia, di tasse, di tecniche commerciali con l’ambulante di colore.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 14, 2015, 21:39:46 pm
ma siamo sicuri che questo Gasparino Paperino sia uomo ? :hmm:
scrive proprio come quelle stordite della 54esima ora e altre caxxate simili
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 14, 2015, 22:33:48 pm
@ Marmocchio

Eh, fisicamente è maschio. Mentalmente lui...lui... lui dice... "NO!"  :lol: :lol: :lol: Mo to dico a romana, cioè, ce provo (pecchè song e napul):"

No, cioè, secoddo me, il tipo è femministo, vo fa il figo, forse quarcuna gli ha detto che è un taglio, che è figo fare il femministo e il tipo c'avrà creduto. "

Però,l'ultimo post è l'emblema del maschiopentitismo zerbinico, il non puls ultra di maschiopentitismo in azione.
Cioè lui sente un discorso tra il vu cumprà e un tizio sconosciuto, si mette vicino per ascoltarli, vorrebbe intervenire "per combattere il razzismo", ma si sta zitto. Poi, sempre da solo,  fa autocritica sull'eventualità del suo pensiero dubitando se sia una fantasia giusta o sbagliata. Poi scrive pure il raccontino per le sue comari femministe e alla fine ha dimostrato cosa?  :lol: :lol: :lol: :lol:
E questo tipo fa le lezioni nelle scuole italiane. Poi ci lamentiamo del degrado dei giovani, della mancanza di valori...
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 14, 2015, 23:30:57 pm
Citazione
Angelo : E questo tipo fa le lezioni nelle scuole italiane. Poi ci lamentiamo del degrado dei giovani, della mancanza di valori...

questo è il punto.
ci vorranno decenni , ammesso che si cominci, a risistemare la nostra cultura, devastata da queste schifezze.
Il degrado dei giovani è una vergogna che i vari Gasparrini & C avranno sulla coscienza ( se ne hanno una )
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 14, 2015, 23:32:52 pm
questo è il punto.
ci vorranno decenni , ammesso che si cominci, a risistemare la nostra cultura, devastata da queste schifezze.
Il degrado dei giovani è una vergogna che i vari Gasparrini & C avranno sulla coscienza ( se ne hanno una )

Non hanno coscienza, ma non ti preoccupare "le risorse" dell'Italia pare che non stimino tanto i femministi...

Buona visione

http://www.ilgiornale.it/video/mondo/isis-linno-italiano-che-minaccia-sgozzamenti-1116424.html

infatti la femminista "più amata" d'Italia li reputa "non una minaccia"...

http://www.ilgiornale.it/news/politica/boldrini-immigrati-non-sono-minaccia-1116500.html
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 14, 2015, 23:48:30 pm
La Boldrini... chissà come mai è stata messa alla presidenza della camera e sopratutto da chi.
qualcosa mi dice che è una nomina...esterna ( es ONU )
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 14, 2015, 23:56:07 pm
Quella da lì viene, era un membro dell'UNHCR*.
 Ha tutte le caratteristiche idonee a servire gli interessi padronali di quel paese che è nostro "alleato" e che ci impone il "jobs act"... Poi è favorevole agli immigrati, è femminista, è per l'educazione gender, è radical chic. Va benissimo per il padrone ed è il peggio che l'Italia potesse avere.

*Dal 1998 al 2012 ha ricoperto l'incarico di portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR, Regional Representation Southern Europe). --> http://it.wikipedia.org/wiki/Laura_Boldrini

@ Zerbinik, l'oscuro lettore che dice:" NO!" . Dai, non leggere soltanto il tuo topic, vieni qui. Non aver paura, non mangio i femministi.

Visitatore   23:56:13   Sta visualizzando l'indice della sezione Forum sulla Questione Maschile.
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Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 00:02:13 am
ah, abbiamo un capitan Zerbino in avvicinamento :lol:
che ci venga a dire che siamo omofobi, misogEni, fassisti, ecc ?

unhcr : SPIEGA TUTTO
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 15, 2015, 00:15:08 am
No, marmocchio, non hai capito allora, scusami. Zerbinik...Lui è diverso, lui è "antisessista", e ... Lui dice :"NO!" E' un uomo no!  :lol: :lol: :lol: Ogni volta che gli dedico qualcosa, magicamente schizzano le visite proprio su quel topic...  :lol: :lol: :lol:

Zerbigno, ti dedico un video... Peccato che al posto dei vecchietti non hanno intervistato te... Perchè tu di palle e di calcio (lo sport) ne capisci... Tu alla fatidica domanda avresti saputo rispondere...



Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Frank - Aprile 15, 2015, 00:21:58 am
ma siamo sicuri che questo Gasparino Paperino sia uomo ? :hmm:
scrive proprio come quelle stordite della 54esima ora e altre caxxate simili

E' un soggetto veramente repellente.
Per quanto mi riguarda, non ce la faccio proprio a leggere per intero le sue minchiate, perché mi viene il nervoso.
In altre epoche, o ancora oggi in altri luoghi del pianeta, tipi del genere non sarebbero sopravvissuti nemmeno un giorno.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 00:23:28 am
Se è diverso, atisessista, e sopratutto, dice NOOOOOOOO....allora è lui
l'unico, inimitabile , inesorabile Gasbarrino paperino
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 00:24:41 am
E' un soggetto veramente repellente.
Per quanto mi riguarda, non ce la faccio proprio a leggere per intero le sue minchiate, perché mi viene il nervoso.
In altre epoche, o ancora oggi in altri luoghi del pianeta, tipi del genere non sarebbero sopravvissuti nemmeno un giorno.

Attento, perchè pare che sia pericoloso :cool:
dice anche...NOOOOO.
E in più, lui non è sessista :rofl2:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 00:29:20 am
(http://s1.postimg.org/o3qegzyjj/gasparrini_v01.jpg) (http://postimage.org/)
invia immagini (http://postimage.org/index.php?lang=italian)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 15, 2015, 00:30:03 am
Attento, perchè pare che sia pericoloso :cool:
dice anche...NOOOOO.
E in più, lui non è sessista :rofl2:

Pericolosissimo è...  :lol: :lol: :lol:

Ma tu hai idea della paura provata dall'uomo bianco sulla spiaggia che ha chiesto all'uomo di colore notizie sul suo lavoro e all'improvviso è apparso ZZerbigno e si è avvicinato con l'orecchio per sentire il discorso?

L'uomo bianco ha avuto paura di ZZerbigno, ma lui, ZZerbigno impavido, ha detto alla sua mente:" NO!" . Ed è ritornato sotto l'ombrellone. Perchè lui...Lui... Lui, NO!

 :lol: :lol: :lol: :lol:

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Frank - Aprile 15, 2015, 00:33:10 am
infatti la femminista "più amata" d'Italia li reputa "non una minaccia"...

http://www.ilgiornale.it/news/politica/boldrini-immigrati-non-sono-minaccia-1116500.html

Boldrini è la presidentessa della Camera più inutile della storia italiana, una privilegiata che non ha mai lavorato in vita sua,  una razzista alla rovescia che odia gli italiani (di sesso maschile), sempre pronta a leccare il deretano agli immigrati.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 15, 2015, 00:33:54 am
(http://s1.postimg.org/o3qegzyjj/gasparrini_v01.jpg) (http://postimage.org/)
invia immagini (http://postimage.org/index.php?lang=italian)

La foto, oddio! Io avere baura, lui dice:"NO!".  :lol: :lol: :lol: :lol:

Boldrini è la presidentessa della Camera più inutile della storia italiana, una privilegiata che non ha mai lavorato in vita sua,  una "razzista alla rovescia" che odia gli italiani (di sesso maschile), sempre pronta a leccare il deretano agli immigrati.




Eh, però guarda che genio del male... Ti rimetto un video che testimonia la straordinaria capacità matematica femminista...

--> le donne rappresentano il 50% della popolazione femminile...
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 00:36:38 am
magari il nostro Zerbinho è pure cantante :lol:

(http://s23.postimg.org/kymjjfnl7/image.jpg) (http://postimage.org/)
free image hosting (http://postimage.org/index.php?lang=italian)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 15, 2015, 00:40:23 am
magari il nostro Zerbinho è pure cantante :lol:

(http://s23.postimg.org/kymjjfnl7/image.jpg) (http://postimage.org/)
free image hosting (http://postimage.org/index.php?lang=italian)

Potrebbe essere, del resto lui ha qualcosa "di spegiale" , lui è antisessista, lui...

Lui chi è?   :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 00:44:16 am
(http://s21.postimg.org/w8dniuxp3/Schermata_del_2015_04_15_00_37_51_v02.png) (http://postimage.org/)
host image (http://postimage.org/index.php?lang=italian)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 00:46:44 am
Potrebbe essere, del resto lui ha qualcosa "di spegiale" , lui è antisessista, lui...

Lui chi è?   :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


il nostro Gasparrini è poliedrico, eclettico, oltre che antisessista : forse a tempo perso, oltre a spaventare i bianchi che sulla spiaggia parlano con i neri, canta e si esibisce.
Vai a sapere : questi femministi sono...speciali :rofl2:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 15, 2015, 00:51:14 am
Però lui dice :"Sessismo...No!"

Chissà, forse sta cercando di entrare in questo video, come corista che dice:"NO!" decostruendo il sessismo delle canzoni...



In questo altro video, purtroppo, gli autori Thicke e Pharrell, hanno deciso di... "QuestouomoNO!" . E ZZerbigno ha detto, a se stesso:"NO!".

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 00:53:19 am
Alla presidenta della camera, rivolgiamo un accorato appello, che dico...un grido di dolore :

chi ha rubato l'altro 50% della popolazione femminile ?

Ce lo dica , che poi noi scateniamo contro " l'uomo che dice noi " e vedi che gli passa a quei delinquenti di maschilisti/sessisti/patriarchi che si sono fregati l'altro 50% della popolazione femminile.

p.s. che faccia spiritata ha la presidenta. Forse non sta bene :hmm:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 15, 2015, 00:57:25 am
Alla presidenta della camera, rivolgiamo un accorato appello, che dico...un grido di dolore :

chi ha rubato l'altro 50% della popolazione femminile ?

Ce lo dica , che poi noi scateniamo contro " l'uomo che dice noi " e vedi che gli passa a quei delinquenti di maschilisti/sessisti/patriarchi che si sono fregati l'altro 50% della popolazione femminile.

p.s. che faccia spiritata ha la presidenta. Forse non sta bene :hmm:


Marmocchio, la femminista sta sempre bene. La femminista non dorme, riposa. La femminista è un po' come Chuck Norris...  :lol: :lol:

Comunque, per la gioia di Zerbihgggno, ho trovato il suo amico che potrebbe aiutarlo nella lotta contro il patriarcato...

--> Dove sta Zerbinik? Paperinik può trovarlo...
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 01:01:39 am
(http://s27.postimg.org/xe351cuhf/zerbigno_v02.png) (http://postimage.org/)
free image hosting (http://postimage.org/index.php?lang=italian)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 01:06:50 am

Marmocchio, la femminista sta sempre bene. La femminista non dorme, riposa. La femminista è un po' come Chuck Norris...  :lol: :lol:

Comunque, per la gioia di Zerbihgggno, ho trovato il suo amico che potrebbe aiutarlo nella lotta contro il patriarcato...

--> Dove sta Zerbinik? Paperinik può trovarlo...

Ho idea che Paperinik lo schiferebbe a Zerbinik.
Il nostro gasperino può ambire tutt'al più ad essere amico di Spennacchiotto :D
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 01:09:03 am
(http://s13.postimg.org/sptnuf8dj/spennacchiotto.png) (http://postimage.org/)
free image hosting (http://postimage.org/index.php?lang=italian)

l'amico di Gasperino
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 15, 2015, 01:09:24 am
Attenzione, Paperinik gli ha dato una dritta...
E' stato già postato in passato, ma è bene ridere in faccia agli zerbini più amati dalle femministe "che ragionano"...

http://questouomono.tumblr.com/post/24322197147/questo-uomo-no-27

I potenti mezzi che il web mette a disposizione di chiunque, rivelando dati pubblici e parole pubbliche, possono suscitare sorprese: il 20% delle visite a questo blog vengono da siti di noti maschilisti, o da forum di gruppi di maschioni. Sono pochi di numero, eh, però danno grosse soddisfazioni. Ammetto la sconfitta: la mia frequentazione di quegli spazi si limita alle pagine che Shinystat mi dice che sono linkate a questa. Però è giusto fare contenti i propri lettori, senza distinzioni di provenienza culturale: quindi proseguo il campionario di maschilisti tipici, stavolta con qualche caso personale pescato in rete.

Caro maschilista da forum, grazie per le tue assidue visite in questo blog, mi fai aumentare le statistiche e il mio ego se ne giova. Però è meglio che obbedisci al tuo capo carismatico: non venire più a leggere, tanto non ho la benché minima voglia di farti cambiare idea, mi piaci così come sei. Un pessimo esempio di essere umano. Come ho scritto in una di quelle risposte che ti sei guardato bene dal ricopiare sul tuo forum, per bullarti con i tuoi ganzi amici maschioni che non ti rispondo, non è reato essere maschilisti, quindi per me puoi continuare benissimo ad esserlo - i problemi sono altri. Indipendentemente da quello che pensi e da quello che dici, la realtà è quella che è, che tu la veda o no, che tu le cose le capisca o no. A proposito, provo a spiegartene una: se dico di parlare agli uomini e per gli uomini, ma poi con te non voglio parlare, non è incoerenza: è che nella mia idea di uomo tu non ci rientri. Questo uomo no.

Quelli che invece prendono frasi a caso nel web scritte da me - in qualche caso anche su mia moglie - dovrebbero avere l'onestà intellettuale (sempre ammesso che sappiano che vuol dire “onestà”, che vuol dire “intellettuale” e cosa vogliono dire le due parole messe insieme) di riportare il link completo, in modo che tutti gli altri maschioni in ansia possano vedere di che si tratta; per esempio, potrebbe essere un sito goliardico di un campionato di fantacalcio, e non l'ultima stesura del mio testamento spirituale, vergata col sangue. Ammesso anche che siano in grado di comprendere una qualche forma di ironia non sessista. Questo uomo no.

Ci sono pure quelli che pensano di divertirsi ridendo del mio curriculum di studi; purtroppo fanno solo pena, tutto lì. Fingendo che serva qualche dote intellettuale particolare per essere antisessista, questi poverini imputano alla perdita di tempo - che per loro sarebbe studiare - quella mia “devianza” dal genere maschile che loro tanto aborrono. Troppo comodo, cari amici ignorantoni: non serve nessuna particolarità per essere antisessista. Se non intervenisse una cultura machista e tanti suoi complici stupidi e violenti, il rispetto tra generi sarebbe la normalità. Questo uomo no.

Un posto speciale, nel mio cuore, ce l'hanno i maschilisti analfabeti di ritorno. Due casi tipici, su tutti. Quello che, dopo il mio recente lavoro postato da “Il corpo delle donne”, dice che io colpevolizzo tutti gli uomini. Capito? Dopo un lavoraccio di ore per fare percentuali, distinguo, separazioni chirurgiche, lui deduce che io colpevolizzo tutti gli uomini, indistintamente. Vabbè, caro maschione, una sola domanda: perché fai finta di leggere quello che ho scritto? Se devi dire scemenze, non c'è bisogno!
Oppure quello che sostiene come il mio modo di argomentare l'antisessismo “ghettizzi” gli uomini, alimentando così un pericoloso rancore. Ah, io li ghettizzo: i loro forum, i loro “circoli”, le loro esclusive associazioni li ho fatti io, sono nati per causa mia e degli antisessisti. Annàmo bene. E poi, il pericoloso rancore che si vede in questi fatti lo avrei alimentato io? Ce ne vuole per dire cretinate del genere eh, complimenti. Questo uomo no.

Un altro caso tipico è quello che, sull'onda di un recente personaggio di Caterina Guzzanti, chiamerei “quello delle foibe”. Il tipo cioè che, qualunque cosa scriva io, sostiene che “agli uomini succede di subire di peggio, ma di quello non dici niente perché non ti conviene”. Approfitto per chiarire una cosa: io non “difendo le donne” o cose del genere, io voglio contribuire ad eliminare il maschilismo e il machismo dalla cultura nella quale vivo - questo è il motivo per cui non mi definisco “femminista” ma “antisessista” (cosa che infatti non viene digerita bene dai commentatori maschioni, che facendo finta di non capire la differenza, continuano a darmi del “femminista” come fosse un insulto; invece è solo un loro errore). Quindi non è che non parlo di quelle cose perché “non mi conviene”: di fatti brutti ne succedono tanti, e mi dispiace, ma io non ho tempo di scrivere di tutti, ho fatto la mia scelta, e magari ci sono altri che lo fanno di più e meglio. Mi sbaglio? Bene, dimostramelo, caro maschione: fatti i tuoi spazi, partecipa e fai partecipare gente alle tue iniziative, desta interesse con i tuoi metodi. A rompere le scatole a me che non le rompo a te, fai solo la figura del cretino. Oppure è a te che non conviene essermi indifferente, sennò non ti si fila nessuno e c'hai i crolli di autostima? Questo uomo no.

Sempre attuale rimane il maschione col chiodo fisso della fica - un po’ frustrato evidentemente, permettetemelo - che sostiene che tutto il mio fervore antisessista sia finalizzato a “rimorchiare” (il linguaggio è questo, scusate: io direi, non so, “fare sesso”, “avere sesso”, ma si vede che non possono proprio fare a meno di una metafora nella quale la donna subisce il loro volere). Infatti, come voi tutti sapete, un modo facile e rapido per fare conquiste femminili qual è? Frequentare circoli e ambienti femministi o antisessisti. I sabati sera questi luoghi pullulano di maschi in delirio ormonale pronti a qualsiasi performance antisessista per adescare la femmina più femminista di tutte, pronta lì per loro. E non avete idea di che succede alle presentazioni di libri sui temi di genere, o sulla violenza domestica: orge scatenate che Sodoma e Gomorra al confronto sembrano raduni di scout. Cari bei maschioni, fatevi qualche pippa in più e cercate di sembrare almeno meno ridicoli. Questo uomo no.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 15, 2015, 01:12:48 am
ZZerbigno, quando vieni qui a dire :"NO!"?

Dai, se non vuoi dire no, puoi sempre farci sapere se nel fantacalcio... Ti metto il video...
Non ti preoccupare, prenditi il tempo residuo dopo aver lavato i piatti e fatto altre faccende domestiche. Non sia mai che il povero gatto s'arrabbiasse...
Ah, scusa... Ecco il video...

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 01:21:05 am
(http://s29.postimg.org/neyvtl97r/dinamite_bla_v01.png) (http://postimage.org/)
host image (http://postimage.org/index.php?lang=italian)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 15, 2015, 01:32:29 am
Intanto le femministe sui bus si chiedono:" Zerbigno, aiutaci! Ci sono maschi che sbeffeggiano le femministe" .

Zerbigno si trova combattuto... Ascolterà il video, di soppiatto e dopo aver lavato i piatti, e penserà da solo:" Questo uomo, questo uomo... Questo uomo NO!" . E lascerà le povere femministe sole contro i pericolosi "maschioni" che cantano canzoni non femministe...


Poi vedrà questo video e penserà:" Lui chi è? Questo uomo no!"



Perchè lui è... Lui è... ZZerbigno! L'uomo che dice no, pure da solo e alla sua mente. Ma ciò "spezza le catene maschiliste" . Poteri del pellame zerbinico.  :lol:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 13:52:15 pm
(http://s2.postimg.org/9o0jdvrq1/sei_come_un_amico_v01.jpg) (http://postimage.org/)
url immagine (http://postimage.org/index.php?lang=italian)


he dite, dira di NO ? :D
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 15, 2015, 14:36:16 pm
Dopo aver visto questo dirà di no?  :lol: :lol:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: vnd - Aprile 15, 2015, 15:41:44 pm
Alla presidenta della camera, rivolgiamo un accorato appello, che dico...un grido di dolore :

p.s. che faccia spiritata ha la presidenta. Forse non sta bene :hmm:
Una persona con tani tic... Contrazioni involontari delle labbra.

Molto disturbata.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 15, 2015, 17:36:51 pm
Una persona con tani tic... Contrazioni involontari delle labbra.

Molto disturbata.
Ipotesi molto probabile... --> vedere qui http://video.repubblica.it/politica/grazie-signor-presidente-e-boldrini-replica-al-leghista-grazie-deputata/197861/196894


Tornando al femminista più amato dalle femministe italiane.
Notiamo che nel 2011 il simpatico amichetto femminista aveva delle parole "molto delicate" nei confronti dei padri separati...  :shifty:
Ma secondo me, il caro ZZerbigno sui padri separati non ha cambiato idea... So che mi leggi, puoi sempre venire qui a spiegare meglio le tue dolci parole versate sui padri separati che mangiano alla Caritas...
Ce la fai o il qui presente quasi 32enne ti "incute timore"? Il fegato potrebbe risentire e io poi cosa leggo per favorire la peristalsi intestinale?


Ragazzi, questouomono ogni tanto dice :"Sì". Non ridete troppo eh... Mi sto ancora scompisciando dalle risate nel leggere le sue "avventure antisessiste"...  :lol: :lol: :lol:



http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2011/07/26/storie-di-un-padre-non-separato-4/

L’estate, per me, è da sempre il periodo delle riflessioni. È stato sempre il periodo degli studi più intensi, poi quello delle ferie nelle quali tornare a leggere; in genere quella calura insopportabile favorisce il pensiero – almeno così la vedo io – se non altro perché scoraggia l’attività fisica.
Allora, appena posso, mi prendo il mio caffè freddo, e penso.

La cronaca, si sa, è sempre quella da un pezzo: che siano stragi, che siano omicidi, che sia la crisi economica, che sia il costo della benzina, la musica non cambia. È colpa delle donne. E a furia di sentire ‘sta cosa, ribadita da ogni media, mi viene da pensare, favorito dalla stagione. Guardo mia moglie – una donna, indubbiamente – e penso.

Penso a Melania Rea.
A leggere quel branco di idioti maschilisti che commentano sui forum, in coda agli articoli di giornale, e a leggere le parole del marito, l’unica cosa che mi viene da pensare è: ma se ci tieni tanto alla roba tua, che ti sposi a fare? Prima di arrivare a concepire lucidamente una cretinata vile come “mi conviene ammazzarla piuttosto che passare la vita a pagarla”, allora non mi sposo. Oppure faccio patti chiari da subito: tu c’hai la roba tua, io la mia, e pace così. Invece questi cretini – ai quali basterebbe parlare con un commercialista per fargli capire cosa dovrebbero fare prima di sposarsi, se ci tengono tanto ai loro beni – stanno lì a piagniucolare che tutto il sistema è contro di loro, e alla fine “conviene” ammazzare la moglie. A ‘mbecille, ma dall’avvocato vacci prima di mettere nei casini te e qualche altra persona, tipo moglie e figli; vacci quando ancora ti diverti a infilare il pisello dove capita, no? Guarda, maschione bello, è facile: devi fare come hai fatto per la tua moto, o per la tua macchina: ti informi, giri tutti i concessionari, chiedi informazioni, confronti… insomma ci pensi bene. Tutta l’intelligenza che hai usato per una cosa importante come quella, usala anche prima di sposarti, o prima di dire “ti amo” a qualcuna che potrebbe anche crederti. Vedi che poi, se ci ripensi – che è una cosa umana, può capitare – fai più bella figura e magari ti comporti da uomo civile, invece di finire in galera, o a cercare compagni di lacrime per sfogarti di un mondo brutto e cattivo nel quale le donne brutte e cattive ti vogliono togliere tutto. Povero ciccio.

Perché vedi, maschietto caro, io ti conosco. Da me non troverai la rabbia e gli insulti che ti riservano – giustamente – le donne; oltre a quelli, da me avrai altro: io ti conosco bene, perché sono del tuo stesso genere. I tuoi panni sporchi li ho visti bene. Da me troverai una speciale derisione, un modo tutto particolare di prenderti in giro e di smascherare le tue pietose vili bugie da maschietto frustrato che non può riservarti nessuna donna. Già, perché io non sono una donna. Con me le tue storielle non funzionano, neanche come riparo; e non perché io sono “contro di te”, ciccio bello, ma perché sono lì, vicino a te.
Sono negli spogliatoi del calcetto, quando confessi le tue scappatelle delle quali ti vanti tanto, mentre ridi di tua moglie che sessualmente ti fa schifo. Pensi di essere un grand’uomo, invece fai solo schifo e pena. Schifo perché menti in continuazione e hai giurato il falso chissà quante volte (magari anche “su mio figlio”!) e pena perché un uomo che sposa una donna con la quale non gli piace fare sesso è prima di tutto un misero che si è condannato da solo a una vita miserabile.
Sono al bar mentre squadri qualunque donna presente commentando misure, diametri, pesi e tranci di carne, ridacchiando di ipotesi messe in pratica dalla peggiore industria pornografica, e fantastichi di mirabolanti avventure sessuali, protagonista tu e il tuo stratosferico pisello-idrante, cilindrone d’acciaio dal quale sgorgano litri infiniti. Brutto imbecille, te la sei giocata da solo una vita sessuale degna di questo nome! Hai mai pensato ad essere un minimo decente, per piacere tu a qualcuno? T’è mai passato per la testa che forse hai tu qualcosa da imparare? T’ha mai sfiorato l’idea che hai l’esperienza sessuale – e forse manco quella – di una sola delle parti in gioco, e che forse sarebbe il caso di ascoltare anche l’altra?
Sono in macchina con te nei viaggi di lavoro, mentre racconti spavaldo della tua “altra” vita, quella che di nascosto conduci in un’altra città, con un’altra persona, accumulando altri soldi nascosti a moglie (e figli?) che “te se magnano tutto” – come se fosse un problema di dipendenti, di contratti, di beni, e non di esseri umani che hanno scelto – i figli no, quelli non t’hanno certo scelto – di condividere con te quel tutto. Ti lamenti? La “moglie” è esosa? E quanto ti verrebbero a costare una governante, una prostituta e un maggiordomo? Pensaci, cretino, prima di rovinare la vita tua e quella di chi ti sta intorno. Pensaci prima, così ci risparmi i tuoi delitti, le tue bugie, le tue associazioni di sfigati e i tuoi deliri in rete.
Vuoi da me comprensione? Vuoi da me complicità? Devi esserti davvero bevuto il cervello. Non mi sono certo costruito la vita per essere avvicinato da un vigliacco rincretinito come te, che passa la vita a cercare scuse per i suoi fallimenti e sfoghi alle sue frustrazioni. Ma curati, piuttosto, e scansati, ché puzzi forte.

Penso al divorzio.
Va bene, diciamo che io, figlio di divorziati, non ho un parere molto neutro. Ho visto, era il 1980, mio padre dichiararsi nullatenente (ovviamente non era vero) e farla franca con tutta la mia testimonianza davanti al giudice, passando a mia madre gli alimenti (scarsi perché misurata sui suoi finti scarsi redditi) fino al mio diciottesimo anno d’età ma tenendosi la casa e tutti i beni. Per quanto mi riguarda, quello che vanno starnazzando certe associazioni di padri è fuffa a vantaggio della loro lobby politicoeconomica. Detto ciò, passiamo alle cose serie.
Io e mia moglie abbiamo caratteri molto diversi. Andiamo d’accordo su pochissime cose e discutiamo su ogni aspetto della nostra vita in comune. Il tutto senza minimamente intaccare la comunione di vite che abbiamo voluto. Ciascuno ha il suo lavoro, il suo mezzo di trasporto, tratta la propria famiglia d’origine come vuole – senza ingerenze dell’altro – ed è libero di trattare la famiglia d’origine dell’altro come vuole. Beni in comune, conti correnti cointestati. I soldi si spartiscono fino all’ultimo e si rendicontano tutti, decidendo insieme anche le spese personali dell’altro. Cicci belli che protestate, quando c’è la trasparenza totale le questioni “economiche” stanno a zero. Non puoi avere paura di perdere quello che è tuo, prima e subito, agli occhi dell’altro. Il falso non lo si può dire, perché carta canta. Nessuno può “portare via” niente all’altro perché è chiaro fin da subito che l’unica soluzione possibile è dividere, senza ripicche né avvocati – perché bisognerebbe pagare a metà pure quelli. Le vostre menate sullo spettro della povertà sono problemi causati da incapacità, ignoranza, miopia – ed egoismo, ovviamente.
Divorziare vorrebbe dire buttare via la metà della mia vita, tutto quello che ho fatto finora. Può succedere, non sono né ingenuo né idealista, ma l’ultima cosa cui penserei sono i soldi. Perché sono la cosa meno importante: ci sarebbe da rifare tutto un progetto di vita, ritrovare il motivo per alzarsi la mattina, gestire la situazione emotiva e sociale dei figli… una vera tragedia. Invece vedo in cronaca idioti violenti – spesso assassini – che pensano a stronzate come “l’onore”, “la reputazione”, “l’orgoglio”, gestendo la propria ex compagna di vita come uno dei tanti oggetti comprati che all’improvviso manifestasse un difetto di fabbrica. Che idioti. Come se un divorzio o una separazione non fosse già di suo un problema, ci aggiungono i sotterfugi, le cose di nascosto, le storie parallele, e la loro immagine di maschioni che devono difendere anche a costo di rovinarsi la vita. Bravo, vedrai che in galera ti faranno i complimenti. Ah già, per te è meglio la galera e un cadavere sulla coscienza che dividere i beni o pensarci prima. Povero scemo.

Penso al matrimonio.
E ci penso sì. Io e Nicoletta ci siamo sposati dopo otto mesi che ci conoscevamo. Sembra una barzelletta, ma a un certo punto era chiaro che o ci mandavamo a fare in culo a vicenda o ci sposavamo. Sì, perché per difendere quella cosa bellissima che c’era tra noi serviva un progetto, una cosa da fare insieme, una cosa che era più di noi due messi insieme. Ed è andata così, e sono quasi dieci anni che va così, e che va bene. Il tempo passa e i sentimenti diventano scelte, cose, luoghi, giorni, anni.
M’è piaciuta molto l’idea di sposarmi, perché sento molto l’attaccamento alla mia città, alla mia comunità, e ho voluto proprio fare una promessa pubblica, davanti al rappresentante della comunità nella quale vivo, perché penso che un impegno pubblico sia più costruttivo di uno solo privato. Abbiamo voluto fare una cosa che avrebbe cambiato i nostri reciproci rapporti e quelli tra noi e il resto del mondo, e così è stato. Per me questo è il senso del mio matrimonio – poi possiamo discutere su tutto, compreso il nome che ha questa cosa, ma a me l’idea piace ancora. Questa idea mi è anche stata molto d’aiuto, perché nei momenti di crisi – ce ne sono stati e ce ne saranno, mica è facile, sapete? – ti ricordi che in questa cosa che stai portando avanti sei coinvolto tu, la tua compagna, e pure tutti gli altri che vivono intorno a te, davanti ai quali hai promesso di fare tutto il possibile affinché quella cosa duri a lungo. Questo pensiero mi ha aiutato molto, mi ha fatto sentire meno solo – sì, a volte capita di sentirsi soli anche nel matrimonio – e mi ha fatto capire che non si tratta, come vogliono i luoghi comuni, di “compromessi”, ma di libertà. Di esercitare e mettere in gioco la libertà più difficile, quella di una coppia. A volte è difficile, a volte molto difficile, a volte serve addirittura l’aiuto di qualcun altro, ma sento che devo proprio tentarle tutte; lo devo a me stesso e ai sentimenti che provo, a Nicoletta, a Ivan, ad Andrea, e a tutti gli altri.

Penso alle vacanze.
Finalmente. Non ho scelto io questa società che mi permette di stare con la mia famiglia un mese (scarso) all’anno, ma più di tanto non posso fare. Intanto, quel mese lo difendo. Sento di gente che “si organizza” le giornate riempiendole di attività da fare soli. Ma quello non è il lavoro?
Per me la vacanza è stare senza fare assolutamente niente di utile, né alle finanze né alla salute. Non m’importa di quello che mangio, non m’importa di quello che faccio, né quasi m’importa di dove sto – purché sia al mare, grazie. Voglio solo obbedire inerte a figli e moglie, alla famiglia, dato che per tutto l’anno ho dovuto dire no sempre e soprattutto a cose da fare con loro. Io in vacanza dico sempre di sì. L’unico progetto è stare insieme, il resto verrà.
So’ strano? Sicuramente, ma a me piace così.

L’estate, per me, è da sempre il periodo delle riflessioni. È stato sempre il periodo degli studi più intensi, poi quello delle ferie nelle quali tornare a leggere; in genere quella calura insopportabile favorisce il pensiero – almeno così la vedo io – se non altro perché scoraggia l’attività fisica.
Allora, appena posso, mi prendo il mio caffè freddo, e penso.

Lorenzo Gasparrini

—>>>Questa è la quarta delle Storie di un padre NON separato che Lorenzo condivide su questo blog. Per la #1 Storia di un padre NON separato puoi leggere QUI. Per la #2 puoi leggere QUI. Per la #3 puoi leggere QUI. Potete leggere gli scritti di Lorenzo sul suo Tumblr “Questo uomo no“. Altre storie di diserzione alla categoria “Disertori“.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Frank - Aprile 15, 2015, 18:04:44 pm
Citazione

La cronaca, si sa, è sempre quella da un pezzo: che siano stragi, che siano omicidi, che sia la crisi economica, che sia il costo della benzina, la musica non cambia. È colpa delle donne. E a furia di sentire ‘sta cosa, ribadita da ogni media, mi viene da pensare, favorito dalla stagione. Guardo mia moglie – una donna, indubbiamente – e penso.

Ma dove ? Ma quando mai sui media affermano che "è colpa delle donne" ?


Citazione
mentre ridi di tua moglie che sessualmente ti fa schifo.

Uomini che in presenza di altri uomini deridono la moglie ?
Ma 'sto cretino in quale epoca o in quale mondo vive ?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 15, 2015, 18:25:25 pm
Lui riesce a vedere il sessismo e il razzismo anche in un grattacielo. Per un soggetto così femminista, così "antisessista"  :shifty:, il grattacielo è il simbolo della fallocrazia che impedisce alle donne la "scalata al tetto di cristallo".

Frank, lui è avanti. E' tipo Giovinotti/Jovanotti. Lui non costruisce un pensiero, lui "decostruisce" casomai mettendo la parolina inglese per dimostrare che lui è "cool" non è "cheap".

Noi per lui non siamo neanche maschilisti, siamo "maschioni" (almeno così ci chiama). Lui ha spesso espresso il desiderio di dire:"NO, con i maschioni non parlo".

Poi lui ha "uno speciale modo di derisione", è finissima strategia ; come il celeberrimo caso del razzismo tra il bagnate bianco e il vu cumprà di colore. Lui mica ha detto qualcosa? No, lui NO! Lui ha ascoltato, ha appizzato l'orecchio e poi è tornato sotto l'ombrellone a rimuginare se il suo pensiero era esagerato. Però poi dopo aver parlato con l'uomo bianco il vu cumprà è andato via... Vedi, è strategia finissima. Un altro livello. 
Ricordati sempre che i femministi come lui hanno creduto che:"la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni è la violenza maschile" . Cioè lui, con le sue doti "decostruttive" riesce a dimostrare che 1000 è più piccolo di 100.  E' il maschilismo che impone che 2 è più grande di 1. Ed è  a causa della fallocrazia che vien dato un maggior valore allo zero che per un "esperto di genere" significa simbolicamente il testicolo. 0=palla = testicolo . Ma è una mia supposizione, lui... Lui NO !  :lol: :lol: :lol:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 15, 2015, 19:06:02 pm
(http://s13.postimg.org/i1sksqnlz/sei_come_un_amico_v03.jpg) (http://postimage.org/)
upload immagini gratis (http://postimage.org/index.php?lang=italian)

Citazione
GasparriNO : L’estate, per me, è da sempre il periodo delle riflessioni. È stato sempre il periodo degli studi più intensi, poi quello delle ferie nelle quali tornare a leggere; in genere quella calura insopportabile favorisce il pensiero – almeno così la vedo io – se non altro perché scoraggia l’attività fisica.

Ma sei proprio un maschietto tonto : di estate la gente normale si rilassa e tutti, in particolare gli atleti ( escusi gli sport invernali ) fanno attività fisica.
Olimpiadi e mondiali si svolgono in estate.
Però, i maschietti come te soffrono una  calura insopportabile : quindi , esclusi i 3 mesi estivi, mettoni il cervello in freezer :doh:

Citazione
Beni in comune, conti correnti cointestati. I soldi si spartiscono fino all’ultimo e si rendicontano tutti, decidendo insieme anche le spese personali dell’altro. Cicci belli che protestate, quando c’è la trasparenza totale le questioni “economiche” stanno a zero. Non puoi avere paura di perdere quello che è tuo, prima e subito, agli occhi dell’altro. Il falso non lo si può dire, perché carta canta. Nessuno può “portare via” niente all’altro perché è chiaro fin da subito che l’unica soluzione possibile è dividere, senza ripicche né avvocati – perché bisognerebbe pagare a metà pure quelli. Le vostre menate sullo spettro della povertà sono problemi causati da incapacità, ignoranza, miopia – ed egoismo, ovviamente.

ma sei proprio tonto : ancora non hai capito che comunione o separazione dei beni non contano nulla ?
Ma ci fai o ci sei ?

Citazione
Penso al divorzio.
Va bene, diciamo che io, figlio di divorziati, non ho un parere molto neutro. Ho visto, era il 1980, mio padre dichiararsi nullatenente (ovviamente non era vero) e farla franca con tutta la mia testimonianza davanti al giudice, passando a mia madre gli alimenti (scarsi perché misurata sui suoi finti scarsi redditi) fino al mio diciottesimo anno d’età ma tenendosi la casa e tutti i beni

Complimenti GasparriNO, traditore già da piccolo, tuo padre evidentemente ti conosceva

Citazione
Andiamo d’accordo su pochissime cose e discutiamo su ogni aspetto della nostra vita in comune.

non c'è problema : i vili come te sono abituati ad obbedire

Citazione
ma l’ultima cosa cui penserei sono i soldi.

ma se per soldi scrivi queste oscenità !
E ora ti dirò io chi sei, GasparriNO.
Tu sei quello che da ragazzo , quando si vedeva scartato a favore dell'amico , andava dalla ragazza a sussurrarle che lui era già impegnato anche se non era vero.
Tu eri quello che essendo sfigato di natura , slumacava con le donne per accativarsele ma loro ti vedevano solo come tramite per arrivare agli altri.
E gli altri, caro Gasparrino, non erano mai TU.
Da qui il tuo odio verso gli altri maschi, tu che regolarmente vedevi  le ragazze desiderate salutarti col bacino sulla guancia e andare abbracciate a chi le meritava.
Quel qualcuno NON eri mai tu.
Ecco perchè dici NO : perchè di NO ne hai ricevuti tanti.
Ti conosco gasperriNO : sei quello che si inventava di avere avuto delle donne nella vacanza in cui era andato da solo, perchè al suo paese non beccava mai.
Il femminismo ti dava e ti da l'unica possibilità di attirare l'attenzione delle donne, che altrimenti non noterebbero mai la tua insignificanza.
Da qui il tuo odio, apparentemente immotivato.
E in tribunale, andasti a testimoniare per poter spillare quattrini al padre, novello Giuda Iscariota.
Iago dei tempi moderni, insidiare gli altri per poter brillare di immeritata ed effimera luce.
GasparriNO ti conosco : non sei un uomo, sei un fallito



Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Frank - Aprile 15, 2015, 19:37:33 pm
ma se per soldi scrivi queste oscenità !
E ora ti dirò io chi sei, GasparriNO.
Tu sei quello che da ragazzo , quando si vedeva scartato a favore dell'amico , andava dalla ragazza a sussurrarle che lui era già impegnato anche se non era vero.
Tu eri quello che essendo sfigato di natura , slumacava con le donne per accativarsele ma loro ti vedevano solo come tramite per arrivare agli altri.
E gli altri, caro Gasparrino, non erano mai TU.
Da qui il tuo odio verso gli altri maschi, tu che regolarmente vedevi  le ragazze desiderate salutarti col bacino sulla guancia e andare abbracciate a chi le meritava.
Quel qualcuno NON eri mai tu.
Ecco perchè dici NO : perchè di NO ne hai ricevuti tanti.
Ti conosco gasperriNO : sei quello che si inventava di avere avuto delle donne nella vacanza in cui era andato da solo, perchè al suo paese non beccava mai.
Il femminismo ti dava e ti da l'unica possibilità di attirare l'attenzione delle donne, che altrimenti non noterebbero mai la tua insignificanza.
Da qui il tuo odio, apparentemente immotivato.
E in tribunale, andasti a testimoniare per poter spillare quattrini al padre, novello Giuda Iscariota.
Iago dei tempi moderni, insidiare gli altri per poter brillare di immeritata ed effimera luce.
GasparriNO ti conosco : non sei un uomo, sei un fallito


...  ;)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 16, 2015, 04:40:43 am
ZZZerbigno, colpisce ancora. Pensavo fosse meno prevedibile, invece è prevedibilissimo...

Qui si cimenta nella politica e naturalmente, lui no!Lui non parla di politica, lui dice che le teorie gender "sono un complotto", tutta fuffa. Naturalmente, lui non viene qui. Lui non sa spiegare il perchè, non parla di Money, del suicidio del paziente David Reimer, no. Lui sa e gli altri (a parte le femministe) non sanno.
Ridicolo. Ma non preoccuparti ZZZZerbignolo, riuscirò " a comprenderti"...  :D
Questo è il pezzo dell'omino che dice:"NO!".

http://www.imille.org/2015/04/teoria-del-gender-complottismo/

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Salar de Uyuni - Aprile 16, 2015, 09:02:36 am
Citazione
ma se per soldi scrivi queste oscenità !
E ora ti dirò io chi sei, GasparriNO.
Tu sei quello che da ragazzo , quando si vedeva scartato a favore dell'amico , andava dalla ragazza a sussurrarle che lui era già impegnato anche se non era vero.
Tu eri quello che essendo sfigato di natura , slumacava con le donne per accativarsele ma loro ti vedevano solo come tramite per arrivare agli altri.
E gli altri, caro Gasparrino, non erano mai TU.
Da qui il tuo odio verso gli altri maschi, tu che regolarmente vedevi  le ragazze desiderate salutarti col bacino sulla guancia e andare abbracciate a chi le meritava.
Quel qualcuno NON eri mai tu.
Ecco perchè dici NO : perchè di NO ne hai ricevuti tanti.
Ti conosco gasperriNO : sei quello che si inventava di avere avuto delle donne nella vacanza in cui era andato da solo, perchè al suo paese non beccava mai.
Il femminismo ti dava e ti da l'unica possibilità di attirare l'attenzione delle donne, che altrimenti non noterebbero mai la tua insignificanza.
Da qui il tuo odio, apparentemente immotivato.
E in tribunale, andasti a testimoniare per poter spillare quattrini al padre, novello Giuda Iscariota.
Iago dei tempi moderni, insidiare gli altri per poter brillare di immeritata ed effimera luce.
GasparriNO ti conosco : non sei un uomo, sei un fallito

E' SOPRATTUTTO L'INVIDIA MASCHILE E NON GIA' QUELLA FEMMINILE IL COMBUSTIBILE PRINCIPALE DEL FEMMINISMO

http://www.uominibeta.org/contributi/women-against-feminism-la-guerra-dentro-i-sessi/ (http://www.uominibeta.org/contributi/women-against-feminism-la-guerra-dentro-i-sessi/)

”Women against feminism”, la guerra DENTRO i sessi”
di Enrico Fiorini
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Quando la lotta di classe esce dalla porta, rientra dalla finestra.

 Voglio parlare di ”Women against feminism” non per elogiarlo, ma per sancire che esso è la più piena dimostrazione di come la guerra dei sessi di cui si parla sia sempre un’illusione. Ci aveva già pensato Carla Bruni a dare il là, quando aveva detto che lei non aveva alcun bisogno del femminismo. Ma che cosa intendeva dire la Carlà?

Intendeva forse dire che il motore sociale del femminismo è l’invidia delle donne brutte nei confronti di quelle belle e che lei in fin dei conti percepisce questa invidia che in un certo senso è diretta ANCHE nei suoi confronti?

Probabilmente sì, e se sussiste un filo conduttore del movimento ”women against feminism”, è proprio una certa avvenenza delle partecipanti che si fanno il selfie, pubblicano la foto e dicono ”IO NON HO BISOGNO DEL FEMMINISMO” quasi a voler dire “Beh, io sono come Carla Bruni e non come Andrea Dworkin,se permettete”.

Con ogni probabilità è stata lei, la madrina nobile di ”women against femminism”, che poi è iniziato e nelle fantasie di alcuni magari un pò reazionariucci aveva destato i desideri mai del tutto assopiti di questa fantomatica ”donna tradizionale”che secondo me non è mai esistita.

In realtà si è trattato di un movimento ”egoista-speculare” al femminismo, in cui in pratica alcune donne un pò più fisicamente avvenenti, hanno lanciato l’offensiva contro le “cesso-femministe” (voglio essere volutamente provocatorio), insomma una prova in più che il mondo non si divide in maschi e femmine, ma in chi può e chi non può, “E se io posso, lo devo far rimarcare che io posso, tu no, e a differenza di te io  non ho alcun bisogno di qualcuno che mi aiuti a potere, do you understand”?

Eh sì, perchè non c’è nulla di più falso della cosiddetta guerra dei sessi; la verità è che l’unica VERA guerra in corso, è la guerra DENTRO i sessi.

E così le neofemministe dopo che le loro madri hanno bruciato il reggiseno in piazza, ora casualmente fanno le moraliste e da neotalebane quali sono vorrebbero coprire le donne in tv, e si lanciano ad ogni piè sospinto contro la mercificazione della ”donna oggetto”, E NOI IN FIN DEI CONTI CREDIAMO DI SAPERE IL PERCHÉ …

Ma che cos’è questa storia, ormai trita e ritrita della ”donna oggetto”, se non l’ennesimo tentativo di cercare di gettare fumo negli occhi e di ribaltare la realtà, ovvero i ruoli di privilegiati e vittime?

Come la volpe critica l’uva che è troppo acerba perchè non ci arriva, così la femminista, invidiosa delle donne che riescono ad arrivare in tv, in virtù delle loro grazie, le lancia addosso questo anatema di ”donna oggetto”, ”vittima dell’oppressione patriarcale”,  così come la volpe proclama l’acidità dell’uva che sotto sotto, bramerebbe ad ogni istante.

Prima di mentire a noi, mentono innanzitutto a loro stesse.

Esempio: io sono una “burzona” obesa e vedo queste superfighe che si pigliano i supericchi sui panfili, e stanno in tv che è l’apoteosi della vanità femminile, e crepo di invidia, allora scrivo un libercolo ridicolo e patetico e in pratica cerco di ribaltare tutto per sentirmi meglio …

… quindi io “chiatta burza pseudonintellettuale” che scrivo il libro femminista di “merda” sono una donna emancipata, invece loro che vivono da principesse sui panfili o che hanno la gloria della tv, sono delle povere mentecatte donne oggetto stuprate dalla cultura patriarcale, insomma delle poverette da compatire … loro … mica io “burza sfigata”..nevvero?

E così abbiamo raggiunto un primo skill ”l’inzuccheramento della pillola”, che oggi in tempo dell’americanissimo ”think pink” è davvero molto alla moda, cioè in pratica la capacità di mentire a sè stessi, per non affrontare la realtà, e noi sappiamo che le donne sono maestre in questo…

Quindi tutte le “cesse”,e magari anche le “meno-cesse” insicure complessate, quelle ”specchio-specchio delle mie brame chi è la più magra del reame”, tra un musli di danone di vita-snella, una liposuzione, un ritocchino e l’indimenticabile e misteriosa (per il genere maschile) ‘beauty-farm”, dopo aver letto l’indimenticabile pietra miliare dell’autocoscienza femminile moderna, l’eccelso ”il viaggio dimagrante” di Rosanna Lambertucci…

… non potranno non notare in libreria, questo libercolo che dopo tutti questi tentativi falliti di apparire più belle, in pratica le libera dalle loro ansie di apparire brutte spiegandogli che le donne superfighe in tv, che loro vorrebbero sostituire, sono in realtà delle vittime, quindi, dopo 6 interventi chirurgici, 74 diete fallite, 8 liposuzioni con cui si poteva sfamare il biafra …

… tu cara donna quando leggi il libro che ti spiega che le superfighe in realtà sono delle vittime, dovresti esserti resa conto di essere arrivata all’ultimo stadio:la resa, LA NEGAZIONE DI CIO’ CHE HAI SEMPRE DESIDERATO E MAI OTTENUTO.
Ma loro sanno come seppellire questa dolorosa coscienza nello scantinato dell’inconscio.
Quindi odiano e non sanno nemmeno perchè odiano …

E così il loro odio nello scantinato dell’inconscio, eterodiretto verso bersagli fittizi, non può che crescere e proliferare e diffondersi come un virus, nutrendosi dell’insoddisfazione e della frustrazione, ubiquitaria nella società di oggi.

Si riciclano in posizioni pseudointellettuali senza valore, in cui riciclano sempre le stesse frasi e gli stessi temi, si scagliano contro il maschio cattivo che sarebbe reo di tutto questo smutandamento, anche quando sanno benissimo che le stesse pose osè di donne ”oggetto” le trovi in playboy, come su ”vogue’ o ”donna moderna” ovvero riviste scritte, concepite e lette quasi esclusivamente da donne.

E allora questa crociata contro il maschio che le trasforma in donne ”oggetto” a noi insospettisce un pochettino,  giacchè a noi sembra che l’unica colpa del maschio in questione sia di preferire le ”conigliette” a loro, ed è contro di lui che allora si scagliano …

Un risentimento che sarebbe anche comprensibile se solo loro avessero la forza dell’autocoscienza, ma l’autocoscienza al giorno d’oggi manca del tutto, e non solo alle donne.

Anche gli uomini, specialmente quelli frustrati affidano al femminismo la loro invidia sociale, incapaci di riconoscere sè stessi come uomini beta, essi sono i primi a scagliarsi contro il presunto patriarcato che sarebbe reo di relegarli al fondo delle categorie sociali.

E così partecipano alle manifestazioni di piazza femministe contro Berlusconi di ”se non ora quando’, essenzialmente perchè lui può scopare e loro no, ma dando al tutto una veste di rispettabile ”lotta per la dignità delle donne”.

Qual’è infatti la posizione degli uomini che aderiscono al femminismo?
La mia idea è che anche qui sia in atto una guerra non fra generi, ma all’interno di un genere, cioè ci troviamo anche qui in un conflitto, tra chi può e chi non può …

Il punto è che gli uomini che sono scartati dalle donne e che sanno che non hanno chance scaricano il loro odio nei confronti del maschio alfa ricco, usando il femminismo e le mignotte come grimaldello contro di loro.


Noi in Italia abbiamo un chiaro esempio di questo fatto:
”le olgettine di Berlusconi, e Ruby Rubacuore”

cioè io prendo le donne e gli dò potere di ricattare e di distruggere un uomo”, ovvio che se io sono un barbone, non potrò mai essere rovinato

1) perchè soldi da farmi fottere non ne ho
2) perchè nessuna donna mi caga quindi come faccio a essere rovinato?

Così divento femminista perchè  dentro di me non sopporto questi stronzi che mi comandano e si fanno le belle fighe, e cerco di fare in modo che le belle fighe li rovinino, o che addirittura li sostituiscano.

Ora mi si dirà e perchè che ne so appunto, Berlusconi o Briatore o altra gente non prendono questa che è l’unica vera minaccia al loro potere e la distruggono?

La risposta non è semplice.

Quest’arma, il femminismo, può sempre essere utilizzata contro il singolo, e mai contro la comunità dei potenti, che non può essere complessivamente minacciata dal femminismo, in particolare è un arma utile contro i parvenù che vogliono inserirsi nella comunità dei ricchi, e contro i dissidenti (Assange).

In altre parole il femminismo colpisce gli alpha, ma non gli alpha degli alpha, i quali ne sono immuni,perchè completamente alienati da qualsivoglia di piacere che non sia ''cumannari,e questo perchè  per i capiclan e i capi bastone,cumannari èmegghiu ca futtiriuna parte permette lo sfogo della rabbia degli esclusi, dall’altra da a chi ha veramente in mano il potere la possibilità di colpire gli outsider arricchiti che possano mettere a rischio il gotha.

Insomma funzionale al basso e all’alto.

E del resto, come potrebbe essere diverso?

In una società che ha fatto uscire la lotta di classe dalla porta, questa inevitabilmente rientra dalla finestra.

Sono persuaso dunque, che il femminismo sia espressione di una frustrazione generalizzata tipica delle società ipercompetitive anglosassoni, come maschera fittizia sotto la quale si celebra l’unica vera battaglia di sempre, quella tutta interna ai sessi, tra chi può e chi no, fra i maschi alfa e quelli beta, e fra le femmine alfa e quelle beta.

Il movimento degli uomini beta non critica la rabbia, l’invidia sociale degli esclusi, ma auspica di ritornare a delle modalità di lotta sociale intellettualmente ONESTE, in cui ognuno anzichè cercare di dipingersi come migliore, possa invece ammettere a sè stesso la propria frustrazione e indirizzandola in modo DIRETTO, AUTOCONSAPEVOLE (e dunque anche più maschile) nei confronti di chi è privilegiato
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 16, 2015, 13:23:15 pm
Bravissimo Salar , hai centrato il punto.
L' invidia, in questo caso dei maschietti mal riusciti, come motore delle azioni
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 16, 2015, 13:27:52 pm
Tanti saluti a GasparriNo da un suo vecchio amico ( invidioso anche lui, però di Archimede Pitagorico )

(http://s29.postimg.org/s19nfw5hz/spennacchiotto_v01.png) (http://postimage.org/)
free image upload (http://postimage.org/index.php?lang=italian)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 16, 2015, 14:20:20 pm
E' SOPRATTUTTO L'INVIDIA MASCHILE E NON GIA' QUELLA FEMMINILE IL COMBUSTIBILE PRINCIPALE DEL FEMMINISMO

http://www.uominibeta.org/contributi/women-against-feminism-la-guerra-dentro-i-sessi/ (http://www.uominibeta.org/contributi/women-against-feminism-la-guerra-dentro-i-sessi/)

”Women against feminism”, la guerra DENTRO i sessi”
di Enrico Fiorini
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Quando la lotta di classe esce dalla porta, rientra dalla finestra.

 Voglio parlare di ”Women against feminism” non per elogiarlo, ma per sancire che esso è la più piena dimostrazione di come la guerra dei sessi di cui si parla sia sempre un’illusione. Ci aveva già pensato Carla Bruni a dare il là, quando aveva detto che lei non aveva alcun bisogno del femminismo. Ma che cosa intendeva dire la Carlà?

Intendeva forse dire che il motore sociale del femminismo è l’invidia delle donne brutte nei confronti di quelle belle e che lei in fin dei conti percepisce questa invidia che in un certo senso è diretta ANCHE nei suoi confronti?

Probabilmente sì, e se sussiste un filo conduttore del movimento ”women against feminism”, è proprio una certa avvenenza delle partecipanti che si fanno il selfie, pubblicano la foto e dicono ”IO NON HO BISOGNO DEL FEMMINISMO” quasi a voler dire “Beh, io sono come Carla Bruni e non come Andrea Dworkin,se permettete”.

Con ogni probabilità è stata lei, la madrina nobile di ”women against femminism”, che poi è iniziato e nelle fantasie di alcuni magari un pò reazionariucci aveva destato i desideri mai del tutto assopiti di questa fantomatica ”donna tradizionale”che secondo me non è mai esistita.

In realtà si è trattato di un movimento ”egoista-speculare” al femminismo, in cui in pratica alcune donne un pò più fisicamente avvenenti, hanno lanciato l’offensiva contro le “cesso-femministe” (voglio essere volutamente provocatorio), insomma una prova in più che il mondo non si divide in maschi e femmine, ma in chi può e chi non può, “E se io posso, lo devo far rimarcare che io posso, tu no, e a differenza di te io  non ho alcun bisogno di qualcuno che mi aiuti a potere, do you understand”?

Eh sì, perchè non c’è nulla di più falso della cosiddetta guerra dei sessi; la verità è che l’unica VERA guerra in corso, è la guerra DENTRO i sessi.

E così le neofemministe dopo che le loro madri hanno bruciato il reggiseno in piazza, ora casualmente fanno le moraliste e da neotalebane quali sono vorrebbero coprire le donne in tv, e si lanciano ad ogni piè sospinto contro la mercificazione della ”donna oggetto”, E NOI IN FIN DEI CONTI CREDIAMO DI SAPERE IL PERCHÉ …

Ma che cos’è questa storia, ormai trita e ritrita della ”donna oggetto”, se non l’ennesimo tentativo di cercare di gettare fumo negli occhi e di ribaltare la realtà, ovvero i ruoli di privilegiati e vittime?

Come la volpe critica l’uva che è troppo acerba perchè non ci arriva, così la femminista, invidiosa delle donne che riescono ad arrivare in tv, in virtù delle loro grazie, le lancia addosso questo anatema di ”donna oggetto”, ”vittima dell’oppressione patriarcale”,  così come la volpe proclama l’acidità dell’uva che sotto sotto, bramerebbe ad ogni istante.

Prima di mentire a noi, mentono innanzitutto a loro stesse.

Esempio: io sono una “burzona” obesa e vedo queste superfighe che si pigliano i supericchi sui panfili, e stanno in tv che è l’apoteosi della vanità femminile, e crepo di invidia, allora scrivo un libercolo ridicolo e patetico e in pratica cerco di ribaltare tutto per sentirmi meglio …

… quindi io “chiatta burza pseudonintellettuale” che scrivo il libro femminista di “merda” sono una donna emancipata, invece loro che vivono da principesse sui panfili o che hanno la gloria della tv, sono delle povere mentecatte donne oggetto stuprate dalla cultura patriarcale, insomma delle poverette da compatire … loro … mica io “burza sfigata”..nevvero?

E così abbiamo raggiunto un primo skill ”l’inzuccheramento della pillola”, che oggi in tempo dell’americanissimo ”think pink” è davvero molto alla moda, cioè in pratica la capacità di mentire a sè stessi, per non affrontare la realtà, e noi sappiamo che le donne sono maestre in questo…

Quindi tutte le “cesse”,e magari anche le “meno-cesse” insicure complessate, quelle ”specchio-specchio delle mie brame chi è la più magra del reame”, tra un musli di danone di vita-snella, una liposuzione, un ritocchino e l’indimenticabile e misteriosa (per il genere maschile) ‘beauty-farm”, dopo aver letto l’indimenticabile pietra miliare dell’autocoscienza femminile moderna, l’eccelso ”il viaggio dimagrante” di Rosanna Lambertucci…

… non potranno non notare in libreria, questo libercolo che dopo tutti questi tentativi falliti di apparire più belle, in pratica le libera dalle loro ansie di apparire brutte spiegandogli che le donne superfighe in tv, che loro vorrebbero sostituire, sono in realtà delle vittime, quindi, dopo 6 interventi chirurgici, 74 diete fallite, 8 liposuzioni con cui si poteva sfamare il biafra …

… tu cara donna quando leggi il libro che ti spiega che le superfighe in realtà sono delle vittime, dovresti esserti resa conto di essere arrivata all’ultimo stadio:la resa, LA NEGAZIONE DI CIO’ CHE HAI SEMPRE DESIDERATO E MAI OTTENUTO.
Ma loro sanno come seppellire questa dolorosa coscienza nello scantinato dell’inconscio.
Quindi odiano e non sanno nemmeno perchè odiano …

E così il loro odio nello scantinato dell’inconscio, eterodiretto verso bersagli fittizi, non può che crescere e proliferare e diffondersi come un virus, nutrendosi dell’insoddisfazione e della frustrazione, ubiquitaria nella società di oggi.

Si riciclano in posizioni pseudointellettuali senza valore, in cui riciclano sempre le stesse frasi e gli stessi temi, si scagliano contro il maschio cattivo che sarebbe reo di tutto questo smutandamento, anche quando sanno benissimo che le stesse pose osè di donne ”oggetto” le trovi in playboy, come su ”vogue’ o ”donna moderna” ovvero riviste scritte, concepite e lette quasi esclusivamente da donne.

E allora questa crociata contro il maschio che le trasforma in donne ”oggetto” a noi insospettisce un pochettino,  giacchè a noi sembra che l’unica colpa del maschio in questione sia di preferire le ”conigliette” a loro, ed è contro di lui che allora si scagliano …

Un risentimento che sarebbe anche comprensibile se solo loro avessero la forza dell’autocoscienza, ma l’autocoscienza al giorno d’oggi manca del tutto, e non solo alle donne.

Anche gli uomini, specialmente quelli frustrati affidano al femminismo la loro invidia sociale, incapaci di riconoscere sè stessi come uomini beta, essi sono i primi a scagliarsi contro il presunto patriarcato che sarebbe reo di relegarli al fondo delle categorie sociali.

E così partecipano alle manifestazioni di piazza femministe contro Berlusconi di ”se non ora quando’, essenzialmente perchè lui può scopare e loro no, ma dando al tutto una veste di rispettabile ”lotta per la dignità delle donne”.

Qual’è infatti la posizione degli uomini che aderiscono al femminismo?
La mia idea è che anche qui sia in atto una guerra non fra generi, ma all’interno di un genere, cioè ci troviamo anche qui in un conflitto, tra chi può e chi non può …

Il punto è che gli uomini che sono scartati dalle donne e che sanno che non hanno chance scaricano il loro odio nei confronti del maschio alfa ricco, usando il femminismo e le mignotte come grimaldello contro di loro.


Noi in Italia abbiamo un chiaro esempio di questo fatto:
”le olgettine di Berlusconi, e Ruby Rubacuore”

cioè io prendo le donne e gli dò potere di ricattare e di distruggere un uomo”, ovvio che se io sono un barbone, non potrò mai essere rovinato

1) perchè soldi da farmi fottere non ne ho
2) perchè nessuna donna mi caga quindi come faccio a essere rovinato?

Così divento femminista perchè  dentro di me non sopporto questi stronzi che mi comandano e si fanno le belle fighe, e cerco di fare in modo che le belle fighe li rovinino, o che addirittura li sostituiscano.

Ora mi si dirà e perchè che ne so appunto, Berlusconi o Briatore o altra gente non prendono questa che è l’unica vera minaccia al loro potere e la distruggono?

La risposta non è semplice.

Quest’arma, il femminismo, può sempre essere utilizzata contro il singolo, e mai contro la comunità dei potenti, che non può essere complessivamente minacciata dal femminismo, in particolare è un arma utile contro i parvenù che vogliono inserirsi nella comunità dei ricchi, e contro i dissidenti (Assange).

In altre parole il femminismo colpisce gli alpha, ma non gli alpha degli alpha, i quali ne sono immuni,perchè completamente alienati da qualsivoglia di piacere che non sia ''cumannari,e questo perchè  per i capiclan e i capi bastone,cumannari èmegghiu ca futtiriuna parte permette lo sfogo della rabbia degli esclusi, dall’altra da a chi ha veramente in mano il potere la possibilità di colpire gli outsider arricchiti che possano mettere a rischio il gotha.

Insomma funzionale al basso e all’alto.

E del resto, come potrebbe essere diverso?

In una società che ha fatto uscire la lotta di classe dalla porta, questa inevitabilmente rientra dalla finestra.

Sono persuaso dunque, che il femminismo sia espressione di una frustrazione generalizzata tipica delle società ipercompetitive anglosassoni, come maschera fittizia sotto la quale si celebra l’unica vera battaglia di sempre, quella tutta interna ai sessi, tra chi può e chi no, fra i maschi alfa e quelli beta, e fra le femmine alfa e quelle beta.

Il movimento degli uomini beta non critica la rabbia, l’invidia sociale degli esclusi, ma auspica di ritornare a delle modalità di lotta sociale intellettualmente ONESTE, in cui ognuno anzichè cercare di dipingersi come migliore, possa invece ammettere a sè stesso la propria frustrazione e indirizzandola in modo DIRETTO, AUTOCONSAPEVOLE (e dunque anche più maschile) nei confronti di chi è privilegiato

Analisi condivisibile.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Frank - Aprile 16, 2015, 17:52:48 pm
Io condivido solo in parte l'analisi di Salar.
E' chiaro che l'invidia maschile c'entra; ma dubito che sia superiore a quella femminile.
Inoltre son del parere che esistano altre cause, non riconducibili alla sola invidia.
Non condivido neppure la tesi secondo cui non esisterebbe alcuna "guerra dei sessi", bensì una "guerra dentro i sessi".
Troppo riduttivo.
(Secondo me, ovvio.)


Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 16, 2015, 22:27:29 pm
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Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 16, 2015, 22:55:53 pm
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Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 16, 2015, 22:58:06 pm
@ MARMOCCHIO

Se hai voglia, ho solo un consiglio da darti... Per beccarlo devi aspettare il prossimo Gay pride, pare che ci vada ogni anno. Vestito normalmente, lui è etero.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 16, 2015, 23:43:09 pm
magari è un ete :cool:ro pentito
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 17, 2015, 14:10:58 pm
magari è un ete :cool:ro pentito

e.c. etero convinto

comunque, il nostro gasparriNO NOn trova consensi :

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Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 17, 2015, 14:14:02 pm
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Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 17, 2015, 14:46:17 pm
Marmocchio, l'uomo del No, lavora per Renzi...

http://www.imille.org/

http://www.imille.org/chi-siamo/ ---> Redazione Scienza, Istruzione & Cultura:  Federico Geremei, Francesca Recchia Luciani, Lorenzo Gasparrini, Manuela Sammarco, Moreno Colaiacovo, Raoul Minetti.


Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 17, 2015, 18:05:06 pm
Uagliù (ragazzi) , non ridete. Ha fatto il racconto antisessista.

Vi cito l'introduzione:"

Ho scritto questa specie di monologo  - che mi è stato chiesto per ragazzi di una scuola superiore - per una occasione pubblica che però non si è più realizzata. A chi lo ha commissionato è piaciuto, e la scelta di non presentarlo è del tutto indipendente dalla sua e dalla mia volontà. Per non dimenticarlo lo pubblico qui, come QUN #57, sperando si capisca a quale uomo dice no.
Vi prego di credermi, non ho alcuna ambizione letteraria. E’ e rimarrà un divertente (per me che l’ho scritto) tentativo, e se anche sarà seguito da cose analoghe, beh… lo saranno sempre anche loro: tentativi."



NON PREOCCUPARTI, TI CREDO. SI VEDE CHE NON HAI AMBIZIONI LETTERARIE. "STAI SERENO" .

COMUNQUE, QUESTO E' IL RACCONTO DELL'UOMONO:

Adesso mi sveglio

Che ‬nottataccia. Sto facendo un sogno molto strano. Sono andato al cinema con gli amici, ‬e mi ‬sono divertito.  ‬Siamo rimasti un po’ ‬a chiacchierare davanti al cinema, ‬poi ci siamo salutati, ‬e mi sono incamminato verso casa. Dopo qualche minuto che cammino da solo, ‬sento dei passi dietro di me.  ‬Mi giro automaticamente, ‬senza pensare a niente, ‬e c'è un uomo, ‬dietro di me, ‬che fa la mia stessa strada. Ho paura, ‬ma non so perché. Cammino più rapidamente per un po'‬, ‬ma mi accorgo che i passi sono sempre dietro di me. Ho sempre più paura, ‬cammino sempre più velocemente – ‬continuo a chiedermi perché. Mi accorgo che i miei passi fanno un rumore strano.  ‬Mi guardo: ‬ho i tacchi e la gonna! ‬Sono una donna!Sto correndo, ‬pieno di paura.  ‬I passi dietro di me si fanno assordanti e sempre più vicini. Mi sveglio di colpo, ‬il cuore mi batte forte.  ‬Mi calmo e mi tranquillizzo pensando che a me non può succedere.  ‬Io sono un maschio. Riprendo a dormire, ‬e sogno ancora. Sono in macchina con dei ragazzi più grandi.  ‬Mi sento bene, ‬rido e mi diverto. Poi uno di loro mi chiede “‬sei mai stato con una donna?”Io sorrido e rispondo “‬no”‬. ‬Adesso sono loro a ridere, ‬e a me non piace.  “‬Ma come no?” ‬e ridono. Poi uno fa “‬ok.  ‬Adesso andiamo a mignotte, ‬così diventi un uomo.  ‬Tranquillo, ‬paghiamo noi. ”Sono terrorizzato.  ‬Non riesco a reagire né a rispondere.  ‬So solo che non voglio farlo, ‬ma che non posso ribellarmi.  ‬So che mi sto facendo del male, ‬ma non ho le parole per oppormi.  ‬So che sto per fare qualcosa che non mi piace, ‬ma so che se non lo faccio subirò una violenza ancora peggiore.  ‬Non so cosa fare, ‬mi manca il respiro. Mi sveglio e sto ancora ansimando.  ‬Io sono un maschio.  ‬Questo mi è già successo. Il sonno non viene, ‬anzi, ‬viene di soppiatto mentre vorrei rimanere sveglio per non sognare ancora.  ‬Sto camminando per strada e avverto una strana sensazione: ‬tutti mi guardano, ‬mi sorridono, ‬ma non è un sorriso benevolo.  ‬E’ ‬quel sorriso.  ‬Molti mi salutano, ‬ma io non li conosco, ‬perché mi salutano. Mi guardo.  ‬Mi prende quasi un colpo. Sono una donna – ‬oh no, ‬di nuovo! ‬Ho le tette sotto la maglietta, ‬ho dei jeans strani… ‬attillati.  ‬Questo è il mio culo.  ‬E lo stanno guardando, ‬mentre lo guardo anche io, ‬e ridono. Riprendo a camminare, ‬e le risate sono più forti. Sento i loro occhi addosso a me, ‬come se camminassi tra l'erba alta, ‬tra i rami, ‬mille piccoli contatti che mi danno fastidio, ‬mi trattengono, ‬m'intralciano. Ricomincia l'affanno.  ‬Non sto correndo, ‬ma non ho più fiato.  ‬Due uomini sorridenti vengono verso di me, ‬hanno intenzione di fermarmi, ‬di salutarmi, ‬di parlarmi. Nessuno fa niente, ‬e loro si avvicinano.  ‬Mi guardo, ‬ho solo una maglietta e un paio di jeans, ‬come mille altre persone – ‬non ho neanche i capelli lunghi. Voglio uscire da questo sogno.  ‬Ora. Accendo il computer, ‬ho deciso di rimanere sveglio, ‬è meglio così.  ‬Però a quest'una non c'è nessuno su face book, ‬e leggere lo schermo è una fatica.  ‬Gli occhi mi si chiudono da soli.  Sono in classe, ‬e lei mi guarda con una espressione strana.  ‬Perché mi guarda così? ‬Mi chiede se sono impazzito, ‬se mi sto accorgendo di fare schifo.  ‬Perché?“Ma ti rendi conto di cosa mi hai chiesto?”“Sì, ‬beh, ‬che c'è, ‬è una cosa normale. ”“No, ‬non è una cosa normale, ‬sono porcherie che vedi su youporn o dove ti pare, ‬e mi fanno schifo. ”“Ma no, ‬è bellissimo, ‬vedrai, ‬non c'è niente di male. ”“Io non faccio niente del genere, ‬scordatelo, ‬idiota. "‬Adesso sono io che rido, ‬e tutti i miei compagni con me. Perché rido?Stavo quasi cadendo dalla sedia.  ‬Torno a letto, ‬il computer s'è spento da solo, ‬quindi sono qui davanti da almeno mezz'ora. E’ ‬notte, ‬la casa è silenziosa.  ‬Finalmente.  ‬Mia sorella dorme ed è stanca, ‬non trova lavoro e nessuno le crede.  ‬Lei ci prova a dirgli che una famiglia non la vuole, ‬ma nessuno l'assume lo stesso.  ‬Non ha neanche un ragazzo, ‬non ne ha mai voluti.  ‬Ci fu un macello quando ha avuto il ciclo per la prima volta, ‬lei era sconvolta.  ‬Io ero piccolo ma le facce me le ricordo.  ‬Ma perché me lo ricordo adesso? ‬Che c'entra? ‬Mia madre mezza felice e mezza sconvolta, ‬mio padre solo sconvolto, ‬con la faccia scura che stava per dire qualcosa ma poi non ha detto niente. "‬Sei diventata una donna"‬, ‬le diceva mia madre. Ma come si diventa uomo? ‬A me non l'ha detto nessuno. Forse è un sogno pure questo.  ‬Oddìo.  ‬Oddìo forse sono frocio.  ‬Oddìo ho sognato di essere una donna, ‬di aver paura delle cose che fanno paura alle donne.  ‬Oddìo sono frocio.  ‬Ecco, ‬adesso sì che non dormo più.  ‬Mio padre m'ammazza.  ‬Se sono frocio, ‬mio padre m'ammazza sicuro.  ‬Quindi no, ‬non lo sono.  ‬Meglio di no. Oddìo, ‬quella volta che stavamo giocando a pallone, ‬come stavo bene.  ‬C'era proprio un'atmosfera magica con lui, ‬tutto ci riusciva bene, ‬sembravamo Ronaldo e Bale, ‬ero felice di abbracciarlo e scuoterlo e urlare che eravamo i migliori… Oddìo sono frocio. No, ‬non sono frocio.  ‬Due mesi fa ho picchiato quel cretino che continuava a prendermi in giro per la faccenda di mia sorella.  ‬E se meni ‬qualcuno, ‬sei un uomo.  Certo, ‬se lei è lesbica anche io potrei essere frocio.  ‬Credo.  ‬Forse.  ‬Ma perché non parliamo di questo a scuola? ‬Ma cosa me ne frega di Italiano, ‬Matematica, ‬Storia? ‬Non me la sogno Storia o Italiano, ‬non mi rende la vita un inferno.  ‬Questa roba invece sì. Mi sono di nuovo addormentato.  ‬Sento un benessere diffuso ovunque nel mio corpo.  ‬Sto bene, ‬mi sento bene.  ‬Vedo un bellissimo paesaggio, ‬una collina tra i prati, ‬un ruscello che nasce da un piccolo bosco.  ‬C'è un sole splendente ma non fa troppo caldo, ‬lo sento ovunque.  ‬Sono nudo.  ‬Siamo nudi, ‬siamo tanti, ‬e ridiamo, ‬ci sorridiamo, ‬stiamo bene.  ‬C'è chi mangia, ‬che chi suona una chitarra, ‬chi parla fitto fitto, ‬chi passeggia e chi sta sdraiato.  ‬Ogni tanto una grande risata.  ‬Ho questa sensazione: ‬siamo tutti ‬e tutte qui.  ‬Gente di ogni colore, ‬e ‬alta bassa magra grassa – ‬e stiamo tutti benissimo. Improvvisamente, ‬un uomo vestito, ‬con gli occhiali scuri.  ‬Arriva e, ‬col dito puntato, ‬dà degli ordini a tutti.  ‬La sua voce è tagliente, ‬non si aspetta repliche e nessuno le fa.  ‬Tutti obbediscono in silenzio, ‬se ne vanno, ‬si vergognano, ‬non ride più nessuno.  ‬La bella sensazione se n'è andata: ‬arrivano vergogna, ‬disagio, ‬le nuvole.  ‬Fa freddo.  ‬Ho freddo e mi sveglio. Voglio un mondo in cui ‬nessuno deve soffrire perché non può vivere i propri desideri, ‬e dove a nessuno sono imposti i desideri degli altri.  ‬Voglio un mondo nel quale il mio corpo non può essere né un'arma contro gli altri, ‬né una cosa di cui vergognarmi di fronte agli altri.  ‬Voglio un mondo completamente indifferente all'essere etero, ‬omo o bisessuale, ‬perché voglio un mondo nel quale nessuno è qualificato per il suo sesso, ‬né quello che si sente né quello che desidera.  ‬Voglio un mondo nel quale tutto ciò mi viene raccontato a casa e a scuola, ‬perché questo sia la “‬normalità” ‬e non un incredibile colpo di fortuna. Adesso mi ‬alzo e lo vado a costruire.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 17, 2015, 20:32:09 pm
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Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Massimo - Aprile 18, 2015, 00:26:30 am
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Effettivamente Paperino ha ragione: ho associato il suo nome a quello di Gasperino. Fceva così rima. Lo ammetto: è colpa mia.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 18, 2015, 09:55:24 am
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Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 23, 2015, 16:15:40 pm
Ci vuole lo stomaco, ma Gasperino scatena il sorriso. Il prode Gasperino adesso "combatte" contro Claudio Risè. Ovviamente è necessario mettere il link all'articolo. Poi provo io a decostruire le zerbinate dell'Uomono.

Per una corretta visualizzazione e comprensione utilizzerò tre colori: in nero il testo di Risè, in rosa la "decostruzione" dell'uomodelno, in rosso scuro le mie "decostruzioni" al gasperino pensiero.
Ecco il link e sotto il testo .

http://intersezioni.noblogs.org/satira/deconstructing-il-maschio-selvatico/


Dice che hanno studiato. Io continuo a esplorare vaste lande d’ignoranza, più o meno consapevole, e ora m’è capitato – grazie alla solerzia di malign* amic* – quest’altro genio. Di cui ho letto già molto e che avevo già sentito dal vivo in un incontro a Padova, ma che probabilmente per amor proprio avevo sempre evitato di citare qui. Cosette che rovinano la giornata: e per questo, infatti, trovo sia meglio riderne – sensatamente, con cognizione di causa, svelandone le miserie – ma riderne, se no passiamo la vita nervosi. E invece ci sono tante altre cose belle da fare!

Tipo questa:" Nella vita obbedisce pazientemente alla dott.ssa ...." ? Oppure questa:"  Voglio solo obbedire inerte a figli e moglie, alla famiglia, dato che per tutto l’anno ho dovuto dire no sempre e soprattutto a cose da fare con loro. Io in vacanza dico sempre di sì. " ?
Tu che hai studiato, in quale vocabolario si utilizza l'asterisco in finale di parola? E poi perchè non lo utilizzi nella frase:" - ma riderne, se no passiamo la vita nervosi." ?


Potremo davvero fare a meno dei maschi? [Qualcuno lo ha mai seriamente sostenuto? Da questo articolo, per esempio, non lo sapremo] Sì, secondo le tue amiche femministe e diversi scienziati femministi. Sei scarsamente informato uominodelno.
Esistono ancora le differenze di genere? [A occhio e croce sì, ma forse sono troppo pignolo io] Vallo a spiegare alle tue amiche femministe e a Lorenzo Gasparrini di qualche mese fa...
Colloquio con lo psicoterapeuta Claudio Risé
di Candida Morvillo
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 23, 2015, 16:50:12 pm
Il futuro è delle donne, più intelligenti, più sensibili, multitasking… Quante volte avete sentito questi refrain? [Stai scrivendo su Io Donna, che fai , prendi in giro dalla prima riga?] Immagina quelli che si dichiarano antisessisti, antifascisti, lavorano per il PD, fanno i femministi, fanno lezioni femministe nelle scuole, fanno campagne dove sostengono"la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni è la violenza maschile" , mettono video sul web dove insegnano agli amici che si presentano a casa a pisciare seduti quanto prendono in giro. Eppure questi femministi pare proprio che siano finanziati dallo Stato.


Lo psicoterapeuta Claudio Risé parla di «character assassination del genere maschile». E di «una vasta campagna di denigrazione tesa a distruggere credibilità e reputazione di un intero gruppo sociale». [Avete capito bene, intende i maschi con gruppo sociale. Speriamo che ne dimostri l’esistenza, prima di tutto, di questa campagna di denigrazione.] Basta leggere i tuoi post, quelli di FaS, 27°ora, Terragni,dichiarazioni di politici femministi come G. Pini e altre migliaia di prove documentate e troverai l'esistenza di tale campagna.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 23, 2015, 17:33:56 pm
 Come è potuto accadere? [Sempre ammesso che sia accaduto?]  Onestà, questa sconosciuta... E come se ne esce? [E fosse anche vero, il “perché” non sarebbe più corretto del “come”?] eh  :shifty:  Lo specialista lo spiega in “Il maschio selvatico 2″ (Edizioni San Paolo), un saggio rieditato e aggiornato che da 23 anni è un cult book [per chi? Andrebbe detto, perché lo è anche il Mein Kampf, e non me ne vanterei tanto] Figurati, il libro di Risè non incita allo sterminio delle donne, il Mein Kampf incita allo sterminio degli ebrei e tra i libri tuoi preferiti c'è Scum di Valerie Solanas che è un libro molto "pacifico" nei confronti degli uomini e che, ora che il delitto è sotto gli occhi di tutti [EH? Il delitto? Il gruppo sociale maschile è tutto morto? Così, parole a caso],Delitto inteso in senso non letterale, volpone senza pelo pone nuove domande e offre nuove risposte. Di seguito, cinque spunti.
Perché rimpiangere il maschio selvatico? L’uomo ha cominciato a star male, fisicamente e psicologicamente, dice Risé, quando si è allontanato dalla natura, sposando uno stile di vita robotico. Il “selvatico” teorizzato da Risé è invece capace di un appassionato rapporto con l’ambiente incontaminato, «non per ragioni estetiche o di performance sportiva» ma perché vi trova «pienezza e benessere fisico, spirituale e creativo». L’allontanamento dalla wilderness avrebbe minato anche i rapporti fra i sessi: «Nelle antiche saghe, il selvatico vede la fanciulla in una radura, se ne innamora e la prende sul suo carro: questa immediatezza oggi è aborrita dentro relazioni costruite dalla A alla Z, intellettualizzate, mentre l’amore è la scoperta dell’altro dentro di te, è il bosco dove scopri la bambina a cui vuoi bene» [valeva la pena non interromperlo, eh? Contro il logorìo della vita moderna, Risé propone un mito che racconta sostanzialmente un rapimento e uno stupro – aho, quello è. Interessante – proviamo a chiederlo alle fanciulle nella radura, se gli sta bene? Ma lui certamente sa di sì, figuriamoci].Quindi, secondo te,  Risè propone un mito che racconta sostanzialmente un rapimento ed uno stupro... Da fotografare per l'assurda interpretazione che dai...  :shifty:
Perché parlare del maschile è diventato “politicamente scorretto”? [Ma quando, ma da chi? Ma se i femminismi che chiedono agli uomini di parlare non si contano più, da almeno due secoli a questa parte!] Volpone, non negare l'evidenza, ti cito una quintalata di documenti che comprovano la tesi di Risè. Quando nel 1992 Risé pensò il suo primo Maschio Selvatico, molti provarono a dissuaderlo. «Un editore mi suggerì di scrivere piuttosto un libro sul pene, poiché le performance sessuali potevano ancora interessare il sistema mediatico» [bella gente frequenta Risé, complimenti] Sicuramente bella gente rispetto alle femministe che mettono nei siti i testicoli recisi, tipo le Femen. ricorda. Ma qual è lo specifico maschile che disturba? La risposta fa riflettere: «I moderni sistemi economici e politici hanno spinto le donne nel mondo del lavoro per poterle sfruttare e pagare poco [e fino a qui potremmo pure essere d’accordo]. Con il sostegno di? Per indurle all’affermazione, era necessario costruire l’immagine di un uomo predatore e distruttivo, da demolire [“ni”, perché il da demolire è tutto da discutere – nei fatti, non si demolisce un bel nulla ma si assimila anche la donna a quella immagine di uomo. No?].  Rumori potentissimi di artigli sugli specchi...  :lol: :lol: :lol:In quest’ottica, il maschio selvatico imbarazza perché non è aggressivo e cade innamorato delle donne [ma se prima hai detto che la prende sul suo carro, aho, all’anima del non è aggressivo! Ma nelle radure il consenso non si chiede? So’ maschio, so’ innamorato, te prendo sul carro e fine della discussione?]». Imbarazzante come tenti di mistificare l'ovvio parallelo di Risè...
Perché il maschio contemporaneo è insicuro e debole? [Eh, il mondo è pieno di maschi deboli e insicuri, i media non fanno che parlarcene e rappresentarli, vado a caso: Putin, Obama, l’Is, Salvini, Renzi, Draghi (a parte l’avversione ai coriandoli), Tsipras, Varoufakis, Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo, Tevez, Balotelli, i poliziotti della Diaz, non si parla che di questi fraciconi.]. Ridicolo e patetico sia per i nomi della lista sia per la tesi faziosa. Oggi l’uomo è “il colpevole”, deve chiedere scusa, è un mostro o un cretino, a prescindere [ma chi? ma dove? Ma se è sempre colpa di Boldrini – a Risé, ma ci vivi pure tu nella foresta? Ma il segnale ci arriva?].  Mancava la strisciante levata di scudi alla Boldrini, imbarazzante. I ragazzi non scrivono più sui muri “Jessica ti amo” ma “Jessica ti chiedo perdono” [veramente la situazione è un po’ diversa: qui e qui due raccolte tra le più viste]  :doh:. «La cultura della colpa» spiega Risé «è comoda anche per i maschi, i quali, chiedendo scusa, possono dirsi che è tutto a posto e accantonare la responsabilità di mettere a fuoco il loro progetto di vita e di relazione [di nuovo, quella non è cultura della colpa, è paraculismo acuto, cosa di cui i maschilisti sanno fare ottimo uso da parecchio, soprattutto in sede politica e istituzionale. Risé ci riuscirebbe pure, a cogliere qualche spunto giusto, peccato lo distorca sistematicamente in virtù di quello che gli preme dimostrare]». Invece quelli che guadagnano facendo i femministielli non sono paraculi?I "maschilisti in sede istituzionale" hanno votato tutti, in massa, la Cinvenzione di Istanbul Ignoranza all'ennesima potenza...
Le pratiche sessuali definiscono davvero l’identità di una persona? [Ah, no?]   :rolleyes: Mentre avanzano nuove teorie di genere e lo scienziato Umberto Veronesi ha sostenuto che saremo tutti bisessuali [in effetti lo ha proprio detto, ma la sensatezza delle idee di Veronesi riguardo questioni di genere ci è già nota: zero. Quella è roba da “teoria del gender“, che è una cosa un pochino diversa], Intanto tu appoggi le teorie gender caro Gasp... E' giusto render noto questo fatto. in molte scuole italiane si è eliminata dai moduli la dicitura “madre e padre” a favore di identità neutre come “genitore 1 e genitore 2” [ecco, questa è mera ignoranza o ipocrisia. Lo si è fatto non a favore di identità neutre, che non esistono, ma per rispettare tutt*. Concetto molto più complesso, effettivamente]. "Rispettare tutt* " Ribadisco che meriti tanta pubblicità per il tuo sostegno alle teorie gender, il tuo impegno sarà premiato dai genitori che avranno tanti figli "stellina".  «Si fa confusione tra identità e orientamento sessuale», accusa Risé [ma chi la fa? Chi non ne sa nulla, o forse chi legge solo Risé?],  La confusione fa comodo soprattutto ai tuoi amici...«il genere è fondativo dell’identità della persona, le pratiche sessuali sono una cosa diversa» [diversa ma mica tanto, il mio orientamento fa parte della mia identità, mica me lo invento ogni giorno come mi pare]. Ho dei dubbi a riguardo... Nell’azzerare le differenze, a partire dal linguaggio, stiamo forse ingabbiando le identità in schemi che escludono la ricchezza espressiva, affettiva e spirituale, dei maschi in particolare? [E nel continuare a dire che qualcuno – non si sa bene chi, a parte i teologi convinti delle loro fantasie – sta annullando le differenze di genere e quindi elimina la ricchezza espressiva, affettiva e spirituale, dei maschi in particolare, di chi si fa il gioco, professor Risé? Dopo decenni di smascheramento di un patriarcato imperante, perché dire che chi vuole il male dei maschi in particolare sono gli studi di genere e non il patriarcato stesso, che li irreggimenta appena nati e ne costringe le vite dandogli benefici estorti con la violenza agli altri generi? Troppo comodo, vero? Meglio rifugiarsi nelle foreste?]
Chissà quale sarà il rifugio di certi soggetti.....................
Potremo davvero fare a meno dei maschi? [Sì, ma mica tutti: cominciamo a fare i nomi. Io qualcuno ce l’avrei, eh]
Sto aspettando i nomi, ma non li farai.
 Qualcuna aspetta questo momento con trepidazione: presto, la donna gestirà totalmente la maternità con la fecondazione artificiale e sarà la disfatta totale del maschio, relegato a facchino, giardiniere, uomo di fatica [non si capisce perché l’una cosa implicherebbe necessariamente solo l’altra: non si potrebbe, per esempio, trombare in pace? Magari a la donna piacerebbe anche decidere se e quando averla, la maternità. Gestire vuol dire proprio questo eh. Invece no, dipingiamo la donna assassina]. Non fare il finto Uominibeta, sii serio e non assurdo. Ma siamo sicuri che il mondo funzionerà meglio? «Il maschile e il femminile sono aspetti presenti dentro di noi, non possiamo distruggerli senza creare un disastro nella psiche. E non è vero che i figli senza padre stanno benissimo, gli studi in proposito affrontano archi temporali brevi, sono organizzati su base volontaristica e non sono attendibili» [ma che c’entra? Ma chi lo dice, Veronesi? Ma dove sta scritto? Ma come si fa a fare una intervista rispondendo a domande e asserzioni fantasma tutte da dimostrare?]  Quando venne la tua amichetta qui dimostrò di essere totalmente ignorante su una serie di questioni, stai dimostrando lo stesso e la tua volontà di non confrontarti ne è prova. assicura Risé. «Buona parte della propaganda sulla maternità senza padri è spinta dagli interessi delle società di ingegneria genetica e biotecnologica» [ammesso che quest’assurdità sia plausibile, chi le comanda queste aziende? Donne senza figli e con la fica robotica? A Risé, ma che stai a di’?].  :doh: :doh: :doh:

Infine, una postilla sulle donne [come se finora non se ne fosse parlato]. Oltre al “maschio selvatico” si sono perdute anche Le donne selvatiche, titolo di un libro scritto dal professore con la moglie Moidi Paregger, sempre per le Edizioni San Paolo. «Le donne che seguo in analisi non sono gratificate, né rinfrancate dal sistematico assassinio del maschile» [e infatti vanno in analisi proprio per questo, suonano il campanello dello studio dicendo “dottore, mi apra la prego, non sono gratificata dal sistematico assassinio del maschile”. Ma si può dire e/o riportare una frase così?] fa quasi ridere, però sei proprio fazioso... osserva Risé. «Da millenni, l’evoluzione si basa sulle buone relazioni fra i due generi» [i quali infatti prima del sistematico assassinio del maschile stavano felici, vero? A giocare allo stupro nelle radure e sui carri. Proprio così è andata, la storia delle buone relazioni fra i due generi. Si vede proprio che Risé è uno che ha studiato. Annàmo bene.] Troppo scadente come analisi, troppo scadente come battuta.

State pronti, eh: dopo questo Maschio Selvatico 2, seguirà Maschio Selvatico 3, poi Maschio Selvatico contro tutti, La vendetta di Maschio Selvatico, Zorro contro Maschio Selvatico, Il ritorno di Maschio Selvatico, Il figlio di Maschio Selvatico, Maschio Selvatico alla riscossa…


Chissà se verrà questo invece...  

---> Riuscirai a riciclarti?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 23, 2015, 19:13:49 pm
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Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Aprile 23, 2015, 19:28:14 pm
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 :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Salar de Uyuni - Aprile 23, 2015, 20:34:33 pm
Ma basta,lasciatelo perdere...
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 23, 2015, 22:19:00 pm
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Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Giugno 07, 2015, 20:31:17 pm
Un'altra zerbinata...  :doh: :doh: :doh:

http://intersezioni.noblogs.org/personalepolitico/ladagio-del-maschio-italiano/

È passato un po’ di tempo, così le facili polemiche e i luoghi comuni sulle parole che Roberto Formigoni ha speso per spiegare – lo ha spiegato, non lo ha giustificato – il suo comportamento al gate Alitalia ce le possiamo risparmiare. Fermiamoci a riflettere, mettendo in fila un po’ di eventi di cronaca, su una delle tante occasioni perse, da tanti uomini in questo paese, per fare qualcosa di meno maschilista e patriarcale di quello che invece fanno. Potrei rifare questo articolo, tale e quale, tra un mese, cambiando solo i link e i riferimenti a quei fatti di cronaca. Perché? Perché il maschio italiano non cambia tanto facilmente.

Partiamo dall’articolo del Corriere con le parole di Formigoni, e fermiamoci su qualcuna di queste parole. «Gli italiani mi danno ragione. Incredibile quanti siano i cittadini che hanno subito soprusi che mi telefonano per dirmi “bravo, finalmente qualcuno ha detto ad Alitalia quello che si merita”». Perché in Italia chi vede lesi i propri diritti non manifesta, non si organizza: aspetta che qualcuno dica parolacce e minacci violenza contro persone e beni, per poi dirgli bravo.

«Ho subito un sopruso». Non è vero, e a raccontarlo è lui stesso. Ha provato a prendere non il suo aereo, ma quello precedente che era in ritardo, perdendo così anche il suo. Ha solo subito le conseguenze di un goffo tentativo, molto italiano anch’esso, di fare il furbo. E non è neanche la prima volta che ci prova, e che gli va male.

Poi, la chicca, alla faccia del torto marcio per la furbata non riuscita: «ho utilizzato le parole che userebbe qualsiasi italiano maschio che nei momenti di rabbia perde la pazienza». Sull’«italiano» torneremo dopo, ora fermiamoci un po’ sul «maschio».

Il maschio, quando si arrabbia, perde la pazienza, dice Formigoni, e aggredisce, urla, insulta, spacca roba. È un maschio che già conosciamo, no? È il maschio del raptus. È il maschio della cultura del raptus. È il maschio che perde la pazienza: per esempio non gli va di aspettare l’autobus, prende un taxi guidato da una donna e la stupra. Così fa il maschio, no? Notate l’accuratezza con cui nell’articolo si eviti la parola “raptus” anche se è ciò che viene descritto: «esplosione di rabbia», «la sfuriata», «perde il controllo». E che facciamo, lo chiamiamo raptus come quello dello stupratore, del femminicida? No, Formigoni non ha fatto violenza a nessuno – a parte ai suoi interlocutori e a chi assisteva, ma son quisquilie, vero? – quindi va bene la sua descrizione: ha agito come «qualsiasi italiano maschio».

Ha detto – spontaneamente, figuriamoci se ha ragionato – «maschio» e non “uomo”. Maschi sono anche i bambini. Maschio lo si è per natura, uomo per educazione. «Maschio» rende bene la naturalezza di un comportamento, il suo essere innato e ovvio, il suo fare parte delle caratteristiche del maschio, quell’animalità dalla quale si prendono sempre le distanze come fosse qualcosa di vergognoso, salvo quando torna comoda per indicare supposti valori quali virilità, ragione del più forte, potere primitivo, mancanza di lucidità. Quel concetto manipolabile di ‘insopprimibile istinto naturale’ con il quale si vuole mascherare il potere di una classe sociale, l’arroganza di una abitudine politica: lo avete riconosciuto? È lo stesso potere «maschio» che fa dire a un altissimo dirigente sportivo «basta non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche».

È lo stesso potere maschio, quello che non chiede scusa anche se ha provato a fare il furbo, quello che non si dimette malgrado la “gaffe” (notate anche qui i giornali come sono stati carini: chiamano “gaffe” quello che non è altro che uno spregevole insulto sessista e omofobo), quello che se ne frega di capire da quali privilegi proviene e di quali privilegi gode, quello che rende prigionieri di illusioni gli stessi maschi, quello che ha sempre una giustificazione plausibile per la propria violenza: la chiama raptus. Per rendere possibili e plausibili queste violenze ci vuole un potere e una cultura pervasivi e accettati da tutti – cioè da tutti gli altri maschi.

E qui veniamo alla parola «italiano». Al maschio italiano tutto ciò sta evidentemente bene, perché non ho visto – a parte le chiacchiere sul web – ‘sta gran voglia di protestare, di scendere in piazza a fare casino perché uno che agisce come Formigoni si è permesso di dirsi uguale a «qualsiasi italiano maschio». Non vedo grosse agitazioni quando un dirigente sportivo insulta in maniera sessista e omofoba migliaia di praticanti quello sport che dovrebbe tutelare – lo sport più amato dai maschi italiani; non le vedo quando un qualsiasi maschio italiano stupra, poi dice che ha avuto un raptus e che “si pente” venti comodi giorni dopo. Eppure sono maschi, e stanno dicendo qualcosa a tutti gli altri maschi.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Frank - Giugno 07, 2015, 21:05:55 pm
Io aspetto sempre un articolo del genere nei confronti degli albanesi o dei rumeni, nonché dei tunisini, al limite dei negri. *
Ma, ovviamente, il sottomesso zerbino che risponde al nome e cognome di Lorenzo Gasparrini, non lo farà mai.

@@
*
Nella vera e originale lingua italiana non c'è nulla di razzista nel dire o scrivere negri.
Qui siamo in Italia non negli USA.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Giugno 07, 2015, 21:23:45 pm
Io aspetto sempre un articolo del genere nei confronti degli albanesi o dei rumeni, nonché dei tunisini, al limite dei negri. *
Ma, ovviamente, il sottomesso zerbino che risponde al nome e cognome di Lorenzo Gasparrini, non lo farà mai.

@@
*
Nella vera e originale lingua italiana non c'è nulla di razzista nel dire o scrivere negri.
Qui siamo in Italia non negli USA.

La vera lingua italiana è considerata "sessista" dallo zerbinoide che  "Nella vita obbedisce pazientemente alla dott.ssa *******" * e che quando va in vacanza scrive: "  Voglio solo obbedire inerte a figli e moglie, alla famiglia, dato che per tutto l’anno ho dovuto dire no sempre e soprattutto a cose da fare con loro. Io in vacanza dico sempre di sì. L’unico progetto è stare insieme, il resto verrà."**  . Lui si sente "moderno" , "cool" , "Dem", *, @ , "antifa' " (in assenza di regime fascista  :shifty: ) , "cittadino del mondo" ( casualmente con le stesse caratteristiche del cittadino politicamente corretto e senza coglioni "santificato" da certa stampa a guida USA ed Occidentale) ...

Non insulterà i negri o uomini di altri paesi non Occidentali... Sa che potrebbe trovarsi in "cattive acque" e non ha "argomenti" che possano aiutarlo contro certi "ragionamenti" .


* http://utenti.quipo.it/villaleague/redazione.htm

**http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2011/07/26/storie-di-un-padre-non-separato-4/
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Giugno 07, 2015, 21:45:58 pm
La vera lingua italiana è considerata "sessista" dallo zerbinoide che  "Nella vita obbedisce pazientemente alla dott.ssa *******" * e che quando va in vacanza scrive: "  Voglio solo obbedire inerte a figli e moglie, alla famiglia, dato che per tutto l’anno ho dovuto dire no sempre e soprattutto a cose da fare con loro. Io in vacanza dico sempre di sì. L’unico progetto è stare insieme, il resto verrà."**  . Lui si sente "moderno" , "cool" , "Dem", *, @ , "antifa' " (in assenza di regime fascista  :shifty: ) , "cittadino del mondo" ( casualmente con le stesse caratteristiche del cittadino politicamente corretto e senza coglioni "santificato" da certa stampa a guida USA ed Occidentale) ...

Non insulterà i negri o uomini di altri paesi non Occidentali... Sa che potrebbe trovarsi in "cattive acque" e non ha "argomenti" che possano aiutarlo contro certi "ragionamenti" .

Guardate come legge...


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Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Sardus_Pater - Giugno 08, 2015, 10:29:53 am
Sicuro che sia lui :w00t: ?
Comunque, che omuncolo di m...
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: krool - Giugno 08, 2015, 11:02:11 am
Citazione
È un maschio che già conosciamo, no? È il maschio del raptus. È il maschio della cultura del raptus. È il maschio che perde la pazienza: per esempio non gli va di aspettare l’autobus, prende un taxi guidato da una donna e la stupra. Così fa il maschio, no?
Follia. Il povero Gasparrini guarda troppi telegiornali/film/blog/facebook/sito dell'Ansa. Qualcuno gli dica che c'è un mondo là fuori, molto più complesso e variegato di quel che pensa lui
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Giugno 08, 2015, 12:58:35 pm
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Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Giugno 22, 2015, 16:43:35 pm
Un'altra zerbinata dell'omino del no... Veramente patetico il piccolo ZZZZerbigno femministuccio. Ho messo in risalto le baggianate scritte da questo femministiello.
Ricordiamo ai lettori che l'omino del no, alias Zerbino Gasperino Paperino ha scritto (metto tra virgolette le sue perle di zerbinismo) che la vera lingua italiana è considerata "sessista" dallo zerbinoide il quale  "Nella vita obbedisce pazientemente alla dott.ssa *******" * e che quando va in vacanza scrive: "  Voglio solo obbedire inerte a figli e moglie, alla famiglia, dato che per tutto l’anno ho dovuto dire no sempre e soprattutto a cose da fare con loro. Io in vacanza dico sempre di sì. L’unico progetto è stare insieme, il resto verrà."**  . Lui si sente "moderno" , "cool" , "Dem", *, @ , "antifa' " (in assenza di regime fascista  :shifty: ) , "cittadino del mondo" ( casualmente con le stesse caratteristiche del cittadino politicamente corretto e senza coglioni "santificato" da certa stampa a guida USA ed Occidentale) ...

* http://utenti.quipo.it/villaleague/redazione.htm

**http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2011/07/26/storie-di-un-padre-non-separato-4/



A voi l'articolo del femminista più ridicolo d'Italia (o quasi) .  :lol: Mi raccomando, non perder troppo tempo a leggere i commenti che arriva l'estate... E' il momento del "Sì" agli ordini del capo (donna). Ci sono i piatti da lavare e tutti i femministi sanno che chi non lava i piatti non suona la tromba...  :lol: :lol:

http://intersezioni.noblogs.org/personalepolitico/il-problema-femminista/

A me pare evidente: questo paese ha un problema col femminismo. Ma mica inteso come movimento politico, magari: significherebbe che viene considerato, dai più, come tale. Qui c’è proprio il problema del pronunciare la parola “femminista”.

Cominciamo con un bell’esempio recente. Su Samantha Cristoforetti è stato detto di tutto e di più. Per me la cosa più sbalorditiva rimane questo articolo apparso su La Stampa in digitale, nel blog Obliqua-mente di Gianluca Nicoletti, che vorrebbe essere anche un elogio dell’astronauta italiana. Titolo e sottotitolo dicono già tutto:

IL MITO #ASTROSAMANTHA CHE SEPPELLIRA’ BOTOX E TACCO 12
La donna astronauta contro una legione di super femmine costruite sul tavolo chirurgico, la perfetta risposta alle emule di Belen, ma anche al baffo politico e il rogo del reggiseno


Leggo tutto ciò abbastanza costernato, e mi chiedo, tanto per cominciare: ma perché Cristoforetti dovrebbe seppellire qualcun’altra? Perché essere una scienziata di livello mondiale dovrebbe nuocere a supposte super femmine costruite sul tavolo chirurgico? Nicoletti le mette in contrapposizione senza dire il perché. Nell’articolo non c’è traccia del motivo per cui Samantha e Belen dovrebbero essere una contro l’altra: evidentemente è dato per scontato, è ovvio.

Com’è ovvio che una donna che studia e che si fa valere nel mondo della scienza non è – appunto – una donna: da stereotipo qual è (perché contrapposta a un’altra donna-stereotipo, Belen Rodriguez), Samantha è ipercazzuta. Samanta ce l’ha grosso – infatti è nominata ingegnerE, ecco perché è tanto diversa da Belen, che notoriamente invece ha la farfallina.

Farfallina che, sostiene Nicoletti cavalcando i luoghi comuni che evidentemente galoppano molto lontano, è anche lei poco femminile ormai, anzi poco umana: Belen è l’esempio di prodotti umanoidi. Non è più neanche un essere umano.

Ricapitolando, un uomo descrive una supposta lotta per l’esistenza (“seppellire“) tra donne in questo modo: una non-donna mette sottoterra un non-essere umano. Complimenti. Ma come ha fatto? Ecco la spiegazione:

in lei si è riflessa quella parte del paese che non ha mai accettato come unità di misura del successo femminile i centimetri di tacco, ma nemmeno la fierezza dei baffi e il rogo dei reggiseni.

Cioè Samantha è una donna – anche se con un grosso pisellone ed è ingegnere – NON FEMMINISTA. Non corrisponde allo stereotipo della femminista: non ha i baffi (?) e non brucia il reggiseno. Ecco perché ha battuto la farfallina, dice Nicoletti.

Ora, il problema sociale che articoli come questo sollevano non è certo la cultura di genere di Nicoletti, che si presenta da sola e non vale la pena commentare. Il problema è che questa roba ha raccolto, tanto per fare un esempio, più di quindicimila condivisioni su un social network. Cioè è un buon esempio di quello che pensano lettori e lettrici – dato il giornale, dato il blog, dato l’autore – di cultura quantomeno media in Italia.

Di questo si ha riscontro anche nella chiacchiera quotidiana. Qualunque femminista che non si vergogna di professarsi tale si scontra con persone che a quella parola si sentono in dovere di sottolineare che si tratta di qualcosa di profondamente negativo. Racconta Lola sul suo sempre ottimo “Ci riprovo”:

Ieri ho parlato un po’ con un uomo dell’età di mio padre. Ad un certo punto gli ho detto che spesso usa un linguaggio fortemente sessista, e che quando ride di me che glielo faccio notare o si lancia in ardite spiegazioni sul perché è possibile dare della “troia” ad una donna che non ci piace mi manda in bestia.
“Mi sembri una di quelle…” “Sono una di quelle”. E da qui due ore a parlare. Quello che ho capito di tutto quel discorso è che la cosa fondamentale per poter permettere ad una femminista di parlare è che lei non si dichiari mai tale e che il femminismo non venga mai nominato.
Puoi dire quello che vuoi – basta che tu non sia FEMMINISTA. Puoi arrivare a tutti i traguardi che vuoi – basta che tu lo faccia NON DA FEMMINISTA.

Evidentemente, in questo caso a me “ha detto culo”: in tutto il mondo io sarei un feminist, e mica me ne vergogno. Però in Italia io sono un antisessista, perché se mi dicessi “femminista” tantissimi uomini riderebbero a crepapelle pensando che io sia parecchio strano o molto checca (il che non sarebbe un male di per sé, ma non corrisponderebbe nemmeno a verità), e fior di donne si offenderebbero – a parte ridere di gusto forti di una loro supposta superiorità (anche questo, per quanto incredibile, mi è successo).

Tutto ciò, oltre a confermare in vario modo la legge di Lewis (“I commenti a qualsiasi articolo sul femminismo giustificano il femminismo”), dimostra che qui in Italia in molti e molte hanno dei grossi problemi con questa parola. Ma grossi, eh.

Per esempio, abbiamo quell* che credono a uno o più dei tanti luoghi comuni sulle femministe. Abbiamo anche un gruppo di musiciste che porta avanti un progetto musicale “a favore delle donne vittime di violenza”, dichiarando a destra e manca che non sono femministe. Abbiamo gruppi di donne che non hanno problemi a dire che loro sono più femministe di altre. (Fuori, intanto, non è che vada tanto meglio, se ci sono media internazionali che si divertono a giocare con la parola “femminista”).

Uomini e donne che, semplicemente, non hanno idea di cosa significhi femminista. Hanno il grosso problema di non poter accettare che un/a femminista è, come da definizione, “una persona che crede nell’uguaglianza sociale, politica ed economica tra i sessi”. Perché?

Da una parte, molti e molte credono di essere “una persona che crede nell’uguaglianza sociale, politica ed economica tra i sessi”, MA non direbbero mai “tra i sessi”, perché a sentire loro non hanno importanza: esistono solo “le persone”. Cioè esistono solo le loro capacità, indipendentemente dai loro corpi; e infatti la stessa Cristoforetti non è femminista, dato che disse, poco tempo fa, che

per me non c’è differenza tra maschi e femmine. L’unica differenza è tra chi è competente e chi, invece, non lo è.

Tanto per dire: che milioni di donne non siano nelle condizioni minime per avere o usare le loro competenze, e che milioni di uomini siano automaticamente socialmente avvantaggiati da tutto ciò, non sembra essere per lei di grande importanza. Complimenti anche a lei.

D’altra parte, in molt* credono che quella “uguaglianza sociale, politica ed economica” sia già raggiunta, a forza di leggi paritarie, quote rosa, divorzi vantaggiosi e altre fantasiose amenità legislative che dimostrerebbero chissà cosa – rendendosi colpevoli, almeno, di ignoranza e ipocrisia. I dati sulla disparità di genere, sull’attivo e funzionante patriarcato discriminante, ci sono, e non sarà certo una legge a cambiarli a breve termine.

Un problema culturale? Direi proprio di sì. Che comincia dall’alto:

Fino al 2000 le studiose femministe hanno fatto ricerca e insegnato ‘sotto mentite spoglie’, prive di nome, impossibilitate a esibire la propria carta d’identità. Gli studi delle donne li abbiamo dovuti non solo inventare, ma anche continuare a reinventare un anno dopo l’altro, come se ogni volta fosse stato necessario presentare di nuovo i documenti per dimostrare la validità di nome, data di nascita e domicilio di residenza.
Prima che si chiamassero «di genere», per indicare molte altre cose, oppure anche soltanto essere utilizzati come sinonimo dall’apparenza ‘perbene’, gli studi delle donne li abbiamo insegnati en travesti. Ciascuna di noi agiva come un agente segreto mascherato dentro, dietro e sotto un’altra denominazione ufficiale; la quale poteva essere: letteratura italiana, economia politica, antropologia, sociologia, storia moderna, filosofia medievale o storia della scienza. Il documento d’identità legalmente autorizzato per la pratica didattica serviva a coprire i riferimenti a oscuri e disdicevoli commerci sessuali e politici che avrebbero fatto un’oscena irruzione se si fosse usato il loro vero nome.


E pure dal basso:

Scuotono la testa con decisione non appena sentono il termine femminismo. Si stringono forte al proprio compagno mentre dichiarano di essere femminili, non femministe, come a volerlo rassicurare. Se interrogate sul significato del termine affermano che: «Non sono superiore al mio uomo, ognuno ha il proprio ruolo e io sono una donna».
A dirlo sono in tante, tantissime, forse milioni di donne. Sono laureate, casalinghe, giovanissime e meno giovani, occupate, disoccupate o inoccupate, ma anche donne in carriera e di successo. Più che il titolo di studio, l’età o il tipo di lavoro svolto, la differenza lo fa l’ambiente sociale che frequentano, ancora molto maschilista e misogino e che loro, in un modo o nell’altro, avallano.


Aggiungendoci anche qualche vero e proprio delirio:

oggi, guadagnati e fatti salvi quei diritti civili grazie a sacrosante battaglie di idee (cito una campionessa per tutte: Simone de Beauvoir), è ormai antistorico e anacronistico continuare a procedere nella stessa direzione, cercare un accanimento antifemminile che di fatto non esiste e non è mai esistito, inventarsi una persecuzione sessuale che di fatto non esiste e non è mai esistita (a proposito: ma chi crede davvero al femminicidio?), perpetuare l’idea di una presunta contrapposizione sessista che da tempo dovrebbe [avere, ndr] fatto il suo tempo.

In tutto ciò, non c’è davvero di che preoccuparsi per i maschilisti d’Italia. Finché questi problemi di cultura – io preferisco dire di ignoranza, ma so’ io, non ci fate caso – continueranno ad averceli tanti uomini e tante donne, di femminista in giro ci sarà sempre ben poco.

(Grazie a Lola e a Chiara per l’ispirazione)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Giugno 22, 2015, 17:13:39 pm
Ma la perla di zerbinismo è qui ----> dal Minuto  08:26 --->
[b]Secondo lo zerbinoide :" UN VERO UOMO PISCIA SEDUTO" "E ANCHE SE VIVI DA SOLO DICI AI TUOI AMICI :" AMICI SEDETEVI SUL CESSO" [/b] :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Sardus_Pater - Giugno 22, 2015, 17:23:08 pm
Come fa a parlare, lui, di veri uomini :lol: ?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Giugno 22, 2015, 19:06:47 pm
un vero uomo come GaspariNo fa di più che sedersi sul cesso :
ci si butta dentro e tira lo sciaquone.
L' umanità  riconoscente ringrazia
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Luglio 06, 2015, 17:26:17 pm
L' "uomodelno" , il femminista che dice " :" UN VERO UOMO PISCIA SEDUTO" "E ANCHE SE VIVI DA SOLO DICI AI TUOI AMICI :" AMICI SEDETEVI SUL CESSO" adesso prova a "ragionare" sul recente caso di cronaca (lo stupro della 16enne a Roma ad opera di un militare della Marina)... Il solito atteggiamento di chi difende i rom e le schifezze immonde delle lezioni gender nelle scuole. Ma c'è qualcosa pure in più...

Guardate un po' che dice...  :shifty: Ve lo avevo detto che stanno fiutando "i danari"... Spero di sbagliarmi, ma i parassiti sono abilissimi nel fottersi i soldi delle tasse.

http://intersezioni.noblogs.org/condivisioni/la-mignotta-nella-testa/

Bene, finita la mania dell’arcobaleno? Per carità, c’è da essere contenti che un uomo nero dichiari legale il matrimonio gay da presidente del suo paese, e che quel paese sia la guida economica – e non solo – di tutto l’occidente. Non è male, ma la strada è ancora molto lunga, e non è detto che quella imboccata sia la direzione giusta.

Il matrimonio è comunque un contratto che fa parte di una gamma di istituzioni tipicamente patriarcali, strettamente connesso con un certo concetto di famiglia, certi dispositivi legali di diritto ereditario, un preciso modo di concepire e regolare i rapporti tra i generi… insomma sì, va bene, beati monoculi in terra caecorum, ma non è che il tutto sia scevro di critiche. Anche perché il silenzio tombale su libertà di aborto, per dire, non è che prometta niente di buono per il futuro.

Prima di tutto c’è il solito dubbio, sui provvedimenti sociali calati dall’alto, che questi siano una bella operazione di facciata e/o di opportunismo politico: rainbow washing(ton)? Forse sì, in un paese dove già ci si lamentava dell’eccessivo marketing arcobaleno in tempi non sospetti. Poi ci sarebbe – ripeto, pur nella dovuta gioia per chi aspettava comunque da decenni un minimo traguardo di civiltà – da fare un raffronto tra paesi, prima di essere contenti. Qui è stato facile farsi invadere da tante mode USA, ma per questa temo che ci sarà qualche ostacolo in più rispetto al jeans, al rock’n’roll, e così via.

No, perché intanto che milioni di italiani si sono arcobalenizzati il profilo facebook, in Italia si continua non solo a stuprare, ma a dare la colpa a chi viene stuprata. E a pensare alla castrazione come a una soluzione al problema. Sì, la castrazione, la versione chirurgica delle ruspe salviniane: la rimozione fisica della “causa visibile” del problema. L’incontrollabile libido dello stupratore, l’incontrollabile alloggio del nomade. Entrambi da spazzare via, da annullare. Non a caso entrambe le soluzioni arrivano proposte dalla stessa parte politica.

Forse dipende dal fatto che qui, sempre dall’alto, è calata una fantasmatica “teoria del gender” per costruire una nuova propaganda contro ogni forma di educazione sessuale? Forse perché in questo paese un pensiero omofobo e patriarcale come il cattolicesimo permea così tanto il senso comune da rendere credibile che la “famiglia tradizionale” sia in pericolo – la stessa famiglia che viene accusata di lasciare in giro una sedicenne a mezzanotte? Forse questa micidiale miscela di ipocrisie ha come risultato – uno dei tanti – che un tizio pagato dal paese che non spende una lira in educazione sessuale, ma milioni di euro in educazione militare (“i nostri marò!”), stupri una sedicenne spacciandosi per un altro tizio in divisa, e un numero schifosamente grande di persone pensa che lei se la sia cercata?

Difendiamoci pure, noi con milioni di profili con l’arcobaleno, pensando la solita storia del malato, dell’eccezione, dello schifoso-gliela-farei-vedere-io. Come già detto in occasione del poliziotto che tortura (che dite, ci sarà un legame pure tra cultura patriarcale e difesa della violenza di Stato?), non è una mela marcia: è l’albero che ha qualcosa che non va.

Ci sarebbe anche da dire, date le migliaia di commenti che danno alla sopravvissuta allo stupro – ricordo, minorenne di anni 16 – della “zoccola”, che di fronte a questi esempi di cultura popolare forse le discussioni sul sex working sono un po’ premature, in Italia – anche se comunque necessarie. Nel senso che se anche domattina, per un magico caso del destino, venisse approvata una splendida legge che con un colpo solo combatta efficacemente la tratta internazionale, smantelli il regime di schiavitù di migliaia di prostitute a forza e permetta a chi vuole di prostituirsi legalmente – avremmo cambiato qualcosa per le milioni e milioni di “mignotte” nella testa degli italiani e delle italiane?

No. Quelle saranno sempre lì, pronte a saltar fuori al prossimo incrocio, al prossimo divorzio, al prossimo stupro, pronte per il maschio italico e i suoi nobili istinti. E attenzione: i suoi sono nobili, perché se sono di uno non al 100% italiano nell’aspetto o nel sangue, allora: a casa! Linciaggio! Ruspa! Castrazione!

Ah, a proposito di leggi: dice che non basta mica fare le leggi, perché ci sono pure i tribunali da cui difendersi. Eh sì, difendersi, perché se sei una sedicenne stuprata da amici in gruppo, ti può succedere che

tu vai avanti, ti fai la tua battaglia in Tribunale, ti sottoponi a perizie e controperizie, parli con psichiatri, psicologi e magistrati. Racconti la tua storia e provi a non ondeggiare nella fiducia: ti crederanno, tu sai che stai dicendo la verità. E in qualche modo lo crede anche il giudice che per le infinite pagine della motivazione della sentenza, che assolverà i tuoi stupratori, riconosce l’onestà delle tue parole. Solo che non ci sono le prove: “Se è vero che il comportamento passivo della vittima – si legge nelle motivazioni della sentenza – e il fatto che scivolasse nella doccia avrebbero dovuto indurli a sospettare che la stessa avesse perso la lucidità necessaria per presentare un valido consenso all’atto sessuale è altrettanto vero che l’assenza di azioni di respingimento e di invocazioni di aiuto avrebbero potuto ingenerare la convinzione che la 16enne fosse consenziente”.


No, ma non è un problema culturale, no no. Ci vuole la legge. Certo, come no.

Ripeto: ben felice che altrove qualche traguardo – anche se discutibile – venga raggiunto, anche se dall’alto e tramite una legge. Però preferirei che qualcosa cambiasse anche da queste parti, dal basso e nel sentire comune. E’ molto più faticoso, ma i risultati sono sicuramente più duraturi. Sarà il caso di cominciare presto, dalle scuole, dai centri antiviolenza (anche maschili)… o no?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Angelo - Luglio 06, 2015, 18:13:09 pm
L'uomono...

Guardatevi questi video e notate "l'antisessista" cosa ha fatto (quello che ha detto è così stupido che è incommentabile).

(video del 2013)

Poi, "magicamente"...  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


(video del 2015)



Quindi, anche lui ----> ---> Istituto Scozzetto!  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Forse perchè gli zerbini con poco "pelo" non puliscono bene le scarpe  :lol: :lol: :lol: :lol:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: ilmarmocchio - Luglio 07, 2015, 21:05:10 pm
ma che coglione, tutte quelle smorfie.
GaspariNo è incommentabile.
la vergogna del genere umano.
la negazione del maschile.
Sper gli venga prescritta un a terapia diuretica cronica : almeno se ne sta seduto sul cesso a orinare e non rompe più :doh:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Frank - Gennaio 30, 2017, 01:36:56 am
http://giulia.globalist.it/Detail_News_Display?ID=92823&typeb=0

Citazione
Nel libro da poco in libreria Lorenzo Gasparrini indica la strada per "partire da sé" superando gli imperativi del patriarcato Di [Marina Cosi]
redazione
giovedì 26 gennaio 2017 14:44

 Disertore, antisessista, femminista, alleato. Le parole pesano. Lorenzo Gasparrini ha scritto un libro che è analisi e proposta di antisessimo maschile, definizione felice che non crea le polemiche che susciterebbe se di sé scrivesse femminista. Si attribuisce anche la definizione di disertore del patriarcato (non transfuga, notare, ma disertore). Noi a fine lettura dell'interessante "Diventare uomini, relazioni maschili senza oppressioni", editrice Settenove, che consigliamo pur non condividendo alcune posizioni, come ad esempio quella sulla maternità surrogata, aggiungeremmo la parola alleato, che rinvia ad un rapporto paritario fra diversi teso al conseguimento di fini condivisi.

E' un libro intelligente, con una ricca ed utile dote di esempi - "per costruire gli strumenti per costruire" - che, partendo dall'assunto che il sessismo sia "lo strumento con il quale il sistema patriarcale si mantiene e si evolve", dimostra come questo pervada l'uomo e ne condizioni, sin da bambino, abitudini, scelte, discriminazioni, linguaggio e dunque weltanschauung, inclusi ovviamente e soprattutto i rapporti col genere femminile (e con gli altri generi). Quest'enorme, antico sistema coercitivo che definiamo patriarcato, anche nella sua forma soft di paternalismo, si appella ad un presunto e primigenio fuori-da-sé chiamato "natura" e fa di essa l'ordinatrice di un "rigido binarismo di genere per il quale sarebbero «naturali» solo gli uomini e le donne eterosessuali, costruisce i ruoli sociali adatti a questi due unici attori, escludendo ogni possibile diversità" Da qui il patriarcato fa discendere "la subordinazione della donna - meno dotata sempre «per natura» - a compiti secondari, ancillari, marginali in modo che sia esclusa, per sue stesse caratteristiche, dalla gestione politica della vita sociale come da quella privata" Qualche esempio. Perché la rivolta contro il femminicidio è quasi solo femminile? Gasparrini parte dalla distinzione fra colpa e responsabilità, ignorata anche opportunisticamente da tanti uomini, e che impedisce loro di riconoscere le radici di questa violenza dentro di sé. "Se sono in massima parte uomini eterosessuali - fino a quel momento bravi ragazzi, mariti esemplari, padri irreprensibili - che uccidono le loro compagne «in quanto donne», poiché violano un rapporto di potere generato da una concezione maschilista e patriarcale della relazione, allora gli uomini eterosessuali devono interrogarsi se nella loro educazione di genere c'è, forse, qualcosa che non va. E la stessa responsabilità vale anche per quegli atti che certo non sono reati, ma che solo chi non li subisce considera inezie: molestie, insulti e battute sessiste, soprusi e abusi di potere suoi luoghi di lavoro, giudizi sprezzanti, tutti comportamenti dettati da pregiudizi sessisti, tutti comportamenti che contraddistinguono quell'iceberg chiamato sessismo e di cui i femminicidi non sono che una piccola parte molto visibile".

Altri due esempi fra le decine di temi affrontati da Gasparrini; due, scelti per affiancarci ai "nostri" temi, nostri di Giulia intendo: linguaggio e media. Dopo aver ricordato le brutte abitudini dell'italiano consuetudinario, che usa il maschile a prescindere - e qui non ci soffermiamo, poiché su questo Giulia batte e ribatte, dalla pubblicazione di "Donne, grammatica e media" ai corsi tenuti, ai molti interventi pubblici - Gasparrini annota: "Un linguaggio nel quale non si usano i nomi di mestieri al femminile, anche se le regole per costruirli esistono e anche se quei mestieri sono svolti anche da donne, insegna che quel mestiere non è adatto alle donne. Un linguaggio nel quale ci sono decine di insulti per una donna che usa il suo corpo in maniera libera, ma non ci sono analoghi insulti per gli uomini che fanno lo stesso, insegna che gli uomini hanno un potere che le donne non hanno". E giustamente cita un testo di ben quarant'anni fa, che fu antesignano, "L'antimaschio" di Stefano Segre (1977, ristampa 1982; riportata una frase illuminante: "Per il maschio cosa sia la donna resta sostanzialmente un mistero, ma cosa invece debba fare una donna, in casa, per il marito, quello diventa chiaro prestissimo. Tutti i lavori di casa non sono per lui"). Quanto ai media Gasparrini non è tenero e ne ha ben ragione. In particolare, tuttavia, se la prende non con i sublimi esempi di beceraggine che pure abbondano nel nostro giornalismo, ma proprio con quelli che con buona volontà, alcune volte azzeccandola, molte altre volte con goffaggine o fraintendendo, cercano di essere alleati delle battaglie delle donne. Alleati appunto: parola importante nella difficile gestione della quotidianità. Uno per tutti, Michele Serra, a cui riserva strali sprezzanti. Ah, la sotterranea competizione maschile . Non che le donne ne siano indenni. Però. Altra utile citazione, da Sian Ferguson, femminista sudafricana "Privilegio è un insieme di vantaggi, non guadagnati personalmente, dato a chi nasce o rientra in un determinato gruppo sociale. Esistono privilegi legati al colore della pelle, alla classe sociale, al genere, all'orientamento sessuale, alla lingua madre, alla posizione geografica, e molti altri ancora". E al termine d'un lungo elenco fa una semplice ma illuminante constatazione: "Essere bianchi e poveri è difficile, ma essere neri e poveri è più difficile". Infine, per chiudere tornando al lessico, ricorderei che nello splendido "Il disertore" di Giuseppe Dessì (1961), anticipato nel 1932 da "Il disertore" di Lajos Zilahy e poi tradotto in immagini ne "Il disertore" di Giuliana Berlinguer (1983) la figura centrale, potentissima, è la madre dei due caduti che tutela il segreto del ribelle e cambia la storia. In nome di un'altra e radicale verità.

...

Citazione
Paolo Scatolini · Agliana
per fiortuna oggi le persone gay non sono più considerate "anormali",non dalla parte piùprogressista della società. E gli uomini che uccidono la ex erano davvero "bravi ragazzi" o lo sembravano solo? Erano uomini che non sanno amare, nonostante quello che dicono per giustificarsi. Vedono la compagna non come una donna utonoma ma come una figura sostitutiva della madre che non li può abbandonare, e questo è il segno che non sono capaxi di amare ed è loro responsabilità
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...
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Vicus - Gennaio 30, 2017, 01:53:06 am
Lorenzo Gasparrini ha ragione, bisogna "superare il patriarcato". O no?
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 30, 2017, 02:55:14 am
Lorenzo Gasparrini ha ragione, bisogna "superare il patriarcato". O no?
Sarà il patriarcato a superare noi.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Vicus - Gennaio 30, 2017, 03:16:21 am
Sarà il patriarcato a superare noi.
Grandioso, bisognerebbe farne il motto del forum :lol: :lol:
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Volpe argentata - Gennaio 30, 2017, 05:45:34 am
Parlare di "superamento del patriarcato" nel paese con la piu' alta concentrazione di zerbini, adoratori ed asserviti alla fica del mondo e' come sentir parlare Rocco Siffredi della necessita' di superare il libertinaggio imperante della nostra societa'...
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Pitagora77 - Gennaio 30, 2017, 11:31:16 am
Una proposta/soluzione quella offerta da Gasparrini davvero "innovativa"...pubblicare oggi un libro è semplice, basta scrivere un concentrato di luoghi comuni inserendo note di analisi sociologica superficiale...se poi ci aggiungi cenni al femminicidio diventa un best-seller.
Potrei fare mille osservazioni, ma in particolare mi soffermerei su questa affermazione:

Se sono in massima parte uomini eterosessuali - fino a quel momento bravi ragazzi, mariti esemplari, padri irreprensibili - che uccidono le loro compagne «in quanto donne», poiché violano un rapporto di potere generato da una concezione maschilista e patriarcale della relazione, allora gli uomini eterosessuali devono interrogarsi se nella loro educazione di genere c'è, forse, qualcosa che non va.

Chi ha portato e chi porta avanti l'educazione del maschio eterosessuale ieri/oggi? In famiglia il padre è una figura ormai assente nella maggior parte dei casi, dalla seconda guerra mondiale in poi (morti in guerra prima, chiusi dentro fabbriche e officine i superstiti poi); il passaggio all'età adulta, quel momento mistico del rito di iniziazione alla vita maschile, non esiste più; il bambino/ragazzo quindi viene educato prevalentemente dalla madre che per quanto brava possa essere non potrà mai trasmettergli ciò che compete al genere maschile (come del resto non potrebbe fare un padre con la bambina/ragazza); poi il bambino passa alla scuola e qui trova un corpus docenti quasi esclusivamente femminile. Quindi quando Gasparrini in cerca di appoggio femminista dice che l'uomo eterosessuale dovrebbe ripensare all'educazione di genere dovrebbe anche fare un'attenta analisi di come viene cresciuto oggi il maschio. Maschio che poi si ritrova schiavo della società capitalista che altro non è che un'estensione della figura materna. Con questo non voglio dire che l'educazione del maschio debba essere esclusivamente nelle mani del padre, ma entrambe le figura devono giocare il loro ruolo:nel caso del padre, egli deve aiutare il bambino al distacco dalla madre e all'inserimento nella società, trasmettendogli i valori che sono propri del genere maschile. Dal dopoguerra in poi, il padre non c'è più...per cui Gasparrini il tuo maschio eterosessuale è una creatura delle tue amiche, non della naturale alleanza che dovrebbe esserci tra due generi definiti (maschio/femmina), polarità del tutto naturale, che le teorie gender vogliono confutare in maniera diabolica e innaturale.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Sardus_Pater - Gennaio 30, 2017, 12:55:16 pm
Una proposta/soluzione quella offerta da Gasparrini davvero "innovativa"...pubblicare oggi un libro è semplice, basta scrivere un concentrato di luoghi comuni inserendo note di analisi sociologica superficiale...se poi ci aggiungi cenni al femminicidio diventa un best-seller.

Gasparino Paperino, vecchia conoscenza dei QMisti, lavora principalmente su Internet. Solo venticinque anni fa, sarebbe stato un povero scribacchino di provincia, troppo stupido per pretendere un posto al sole nel mondo del giornalismo, i cui libri non se li sarebbe filati pressoché nessuno.
Ma, anche adesso, quanti compreranno il suo libro?

Sarà il patriarcato a superare noi.

Ah ah, geniale :lol: .
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Frank - Gennaio 30, 2017, 21:41:51 pm
Qualcuno di voi ha mai letto questo libro?

Citazione
E giustamente cita un testo di ben quarant'anni fa, che fu antesignano, "L'antimaschio" di Stefano Segre (1977, ristampa 1982;.



Citazione
"Per il maschio cosa sia la donna resta sostanzialmente un mistero, ma cosa invece debba fare una donna, in casa, per il marito, quello diventa chiaro prestissimo. Tutti i lavori di casa non sono per lui")

Il "maschio" e la "donna".
Oh, ma è proprio una malattia mentale, eh!
Per quanto riguarda tutto il resto, mi vien da ridere, se si contestualizzano tali affermazioni nell'epoca odierna...
Peraltro, leggendo simili parole, sembra quasi (?) che gli uomini di un tempo non facessero una beneamata fava in casa.
Ad esempio: a casa mia (come in tante altre) erano mio padre e mio nonno ad occuparsi della manuntenzione della casa e non certamente mia madre e mia nonna.


Citazione
Per il maschio cosa sia la donna resta sostanzialmente un mistero,

Per quanto mi riguarda, il vero "mistero" sta nel fatto di dipingere come "misteriose" e "impenetrabili" le donne, che tutto sono tranne che misteriose e impenetrabili.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: CLUBBER - Gennaio 30, 2017, 22:06:01 pm
Per quanto mi riguarda, il vero "mistero" sta nel fatto di dipengere come "misteriose" e "impenetrabili" le donne, che tutto sono tranne che misteriose e impenetrabili...
È un altro mito portato avanti da molti zerbini cavalier serventi e da moltissime donne.
Misteriose e impenetrabili?
Ma per favore.
Di norma i sostenitori di queste cessate sono anche i sostenitori della presunta maggiore semplicità e superficialità degli uomini :doh:
In realtà la quasi totalità delle donne che  conosco è maggiormente avida,superficiale,arrivista e intellettualmente piatta dell'uomo medio.
Le persone più particolari,geniali e interessanti che conosco sono uomini.
Molti uomini confondono la naturale attrazione fisica che alcune donne esercitano su di loro con una loro maggiore profondità di carattere.
Molte donne ,essendo prive di interessi,non riescono a comprendere le passioni e gli interessi maschili...
Nel mondo reale sono gli uomini ad essere un mistero per le donne.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Frank - Gennaio 30, 2017, 22:10:01 pm
È un altro mito portato avanti da molti zerbini cavalier serventi e da moltissime donne.
Misteriose e impenetrabili?
Ma per favore.
Di norma i sostenitori di queste cessate sono anche i sostenitori della presunta maggiore semplicità e superficialità degli uomini :doh:
In realtà la quasi totalità delle donne che  conosco è maggiormente avida,superficiale,arrivista e intellettualmente piatta dell'uomo medio.
Le persone più particolari,geniali e interessanti che conosco sono uomini
.

Molti uomini confondono la naturale attrazione fisica che alcune donne esercitano su di loro con una loro maggiore profondità di carattere.
Molte donne ,essendo prive di interessi,non riescono a comprendere le passioni e gli interessi maschili...
Nel mondo reale sono gli uomini ad essere un mistero per le donne.


E' così.
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Sardus_Pater - Gennaio 30, 2017, 22:54:38 pm
Qualcuno di voi ha mai letto questo libro?

L'ANTIMASCHIO? Ma quando mai!
Ne so l'esistenza perché, nei miei anni "politicizzati", ne avevo sentito parlare da qualche veterofemminista nel corso dei suoi deliri.

(un giorno vi racconterò qualcosuccia di illuminante di quando facevo politica attiva)
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: Vicus - Gennaio 31, 2017, 00:04:31 am
Ad esempio: a casa mia (come in tante altre) erano mio padre e mio nonno ad occuparsi della manuntenzione della casa e non certamente mia madre e mia nonna.
Proprio l'altro ieri ho cambiato un rebinetto e riparato un tubo dell'acqua che perdeva. Non è certo una grande impresa, ma di sicuro non si troverebbe una donna tra mille disposta a farlo.
In realtà la quasi totalità delle donne che  conosco è maggiormente avida,superficiale,arrivista e intellettualmente piatta dell'uomo medio.
Le persone più particolari,geniali e interessanti che conosco sono uomini.
Molti uomini confondono la naturale attrazione fisica che alcune donne esercitano su di loro con una loro maggiore profondità di carattere.
Molte donne ,essendo prive di interessi,non riescono a comprendere le passioni e gli interessi maschili...
Nel mondo reale sono gli uomini ad essere un mistero per le donne.
E' incredibile l'unità di vedute che c'è su questo punto. Le donne di oggi sono il conformismo in persona, ripetono tutte le stesse sciocchezze come fossero distillato di saggezza, la centesima volta diventa penoso starle a sentire.
Non dico che debbano avere i nostri stessin interessi, ma un po' più di apertura mentale non guasterebbe! :mad:
Senza contare che (almeno di fatto) si considerano al centro dell'universo e l'uomo si ritrova senza accorgersene schiavo dei loro umori ("tra noi non funziona più, non dipende da te ma devo cambiare vita" - chi cambia davvero vita è l'uomo, che va ad abitare alla Stazione Centrale).
Titolo: Re:Lorenzo Gasparrini
Inserito da: giacca - Febbraio 22, 2017, 23:16:15 pm
Una proposta/soluzione quella offerta da Gasparrini davvero "innovativa"...pubblicare oggi un libro è semplice, basta scrivere un concentrato di luoghi comuni inserendo note di analisi sociologica superficiale...se poi ci aggiungi cenni al femminicidio diventa un best-seller.
Potrei fare mille osservazioni, ma in particolare mi soffermerei su questa affermazione:

Se sono in massima parte uomini eterosessuali - fino a quel momento bravi ragazzi, mariti esemplari, padri irreprensibili - che uccidono le loro compagne «in quanto donne», poiché violano un rapporto di potere generato da una concezione maschilista e patriarcale della relazione, allora gli uomini eterosessuali devono interrogarsi se nella loro educazione di genere c'è, forse, qualcosa che non va.

Chi ha portato e chi porta avanti l'educazione del maschio eterosessuale ieri/oggi? In famiglia il padre è una figura ormai assente nella maggior parte dei casi, dalla seconda guerra mondiale in poi (morti in guerra prima, chiusi dentro fabbriche e officine i superstiti poi); il passaggio all'età adulta, quel momento mistico del rito di iniziazione alla vita maschile, non esiste più; il bambino/ragazzo quindi viene educato prevalentemente dalla madre che per quanto brava possa essere non potrà mai trasmettergli ciò che compete al genere maschile (come del resto non potrebbe fare un padre con la bambina/ragazza); poi il bambino passa alla scuola e qui trova un corpus docenti quasi esclusivamente femminile. Quindi quando Gasparrini in cerca di appoggio femminista dice che l'uomo eterosessuale dovrebbe ripensare all'educazione di genere dovrebbe anche fare un'attenta analisi di come viene cresciuto oggi il maschio. Maschio che poi si ritrova schiavo della società capitalista che altro non è che un'estensione della figura materna. Con questo non voglio dire che l'educazione del maschio debba essere esclusivamente nelle mani del padre, ma entrambe le figura devono giocare il loro ruolo:nel caso del padre, egli deve aiutare il bambino al distacco dalla madre e all'inserimento nella società, trasmettendogli i valori che sono propri del genere maschile. Dal dopoguerra in poi, il padre non c'è più...per cui Gasparrini il tuo maschio eterosessuale è una creatura delle tue amiche, non della naturale alleanza che dovrebbe esserci tra due generi definiti (maschio/femmina), polarità del tutto naturale, che le teorie gender vogliono confutare in maniera diabolica e innaturale.
Si dovrebbe capire quali sono i valori maschili. Non credo che le distinzioni siano così definite.