Forum sulla Questione Maschile

Dialoghi => Pars Construens => Verso una Nuova Alleanza => Topic aperto da: plattone - Gennaio 15, 2011, 15:13:20 pm

Titolo: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: plattone - Gennaio 15, 2011, 15:13:20 pm
Ciao.
Mi presento subito con un pensiero crudo, forse cinico, ma pur sempre mio e credo abbastanza aderente alla realtà.
Dunque.
Io credo che tutti questi casini tra uomini e donne dipendano da una cosa sola.
 
Uomini e donne non starebbero mai assieme se non ci fosse il sesso (per l'uomo) e l'istinto di procreazione (per la donna).

Uomini e donne sono universi totalmente incompatibili.

Se si uniscono si uniscono solo per motivi di interesse economico-sociale-sessuale, per avere un posto regolare nella società, per poter dire al mondo guarda come stiamo bene, per presentare una facciata di normalità. Ma mai per amore se non nelle prime brevissime fasi.
Ecco perché poi tutto va così male.
Per avere una società sana, dovremmo rassegnarci ad ammettere questo, dovremmo parlare sinceramente.

Gli uomini dovrebbero avere il coraggio di dire ad una donna Tu mi piaci perché hai un bel sedere, e sto con te solo perché hai un bel sedere.
Le donne analogamente dovrebbero avere il coraggio di dire Io sto con te solo perché hai i soldi per farmi avere un futuro tranquillo e certo.
Punto.
Tutto il resto sono balle.
Questo secondo me.

Plattone
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Utente Cacellato - Gennaio 15, 2011, 15:30:43 pm
Ciao Plattone.

Benvenuto tra noi.

Nulla in contrario se sposto questa tua discussione nell'apposita sezione delle presentazioni?

Potresti aggiungere qualcos'altro su di te?

Come sei venuto a conoscenza del nostro forum?

Ho, infine, una richiesta da farti in veste di moderatore globale: potresti, per cortesia, cambiare l'immagine del tuo avatar, visto che è la stessa che utilizza un altro utente, ossia "Giovane"?

Ti ringrazio e ti saluto.

Ciao.

LP
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: plattone - Gennaio 15, 2011, 15:41:29 pm
Ciao LesPaul.
Innanzitutto grazie a te, e un saluto!
Ho subito cambiato la mia immagine. Spero vada bene.
Preferirei lasciare qui questa discussione, se possibile, piuttosto vado nella sezione Presentazioni e scrivo due righe di me lì.
Perché questo è un tema tosto che non unirei a quello che dico di me.
Ma solo se possibile.
Ciao!!!

Tu, LesPaul, che ne pensi delle righe che ho scritto?
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 15, 2011, 20:32:02 pm
Io credo che tutti questi casini tra uomini e donne dipendano da una cosa sola.
 
Uomini e donne non starebbero mai assieme se non ci fosse il sesso (per l'uomo) e l'istinto di procreazione (per la donna).

Uomini e donne sono universi totalmente incompatibili.


Il sesso li incolla, è vero. Ma anche a causa dello stesso sesso che avvengono la maggior parte degli attriti.
Secondo me non siamo in grado di immaginare un mondo desessualizzato. E' troppo distante da quello che è veramente.

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: e-manuel - Gennaio 15, 2011, 20:40:53 pm
Platone,

ciò che auspichi sarebbe la base minima per un rapporto decente, ma la realtà attuale non permette questo nemmeno lontanamente. Nemmeno nelle società affatto/poco femministe un uomo direbbe chiaramente "Apprezzo la tua classe ma come ben saprai il tuo corpo è ciò che desidero maggiormente, parliamone", figuriamoci quindi nella nostra. L'uomo dovrà girare intorno mentre la donna che interpreterà ovviamente il ruolo della finta tonta, d'altro canto avrà il potere di chiedere tutte le garanzie che vuole. E' questo il problema reale, cioè non è tanto il non parlare in modo ultra-cristallino ( essendo il tutto comunque implicito ) ma il fatto che vi sia un totale sbilanciamento a favore di un sesso nella "trattativa", riservando così alla donna la totale gestione del tutto e allo stesso tempo anche  la totale de-responsabilizzazione.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: COSMOS1 - Gennaio 15, 2011, 22:05:49 pm
ci sono temi delicati e affrontarli è difficile
dire che l'uomo ha una sola dimensione (quella materiale/sessuale) è limitato
da sempre l'umanità discute su cosa sia l'uomo, se abbia un'anima o sia solo materia etc etc
questo infinito discutere a dir la verità non ha impedito all'umanità di fare cose egregie, di costruire grandi civiltà, di uscire dalla barbarie
ciò che sta distruggendo la nostra civiltà è una ideologia che, al di là di qualunque antropologia, ha come obiettivo unico l'umilazione del maschio
le femministe possono anche attaccare il papa e i vescovi sull'educazione sessuale, pretendendo che una sessualità ispirata a valori spirituali sia una aberrazione ideologica, nello stesso tempo se fa comodo accusano i maschi di avere in testa solo il sesso e di non riuscire ad elevarsi sopra la materia!  :w00t:
alle paucineuroniche qualunque argomento è buono per attaccare i maschi

certo, le non-argomentazioni delle paucineuroniche disorientano, perchè è difficile difendersi contemporaneamente dall'accusa di essere troppo spiritualisti e troppo materialisti

è comprensibile che le loro non-argomentazioni facciano sorgere questioni vere, come quelle che tu poni, in un solco di riflessioni lungo quanto la storia dell'uomo

forse sarebbe il caso di riaffrontare quelle tematiche, dimenticando lo scempio culturale in cui siamo immersi

forse potremmo davvero ricominciare a chiederci se l'uomo è solo una fugace apparenza o ha una sostanza eterna

indipendentemente dal vomito femminista

è questo che vuoi? si può fare
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Vargan - Gennaio 15, 2011, 22:20:06 pm
Io sono piu` crudele di te nel descriverne le dinamiche. Per certi versi io mi adeguo ad una logica di tipo speculare, o per meglio dire ad impronta. Ovvero la societa` futura avra l`impronta di quello che le donne di oggi stanno attuando e finira per essere una societa` che gli si ritorcera contro, inevitabilmente.

Ma questo forse esula dal motivo del tuo topic.

Partiamo con un po di biologia di base. Nelle api e nelle formiche la suddivisione in compiti non e sociale ma bensi biologica. Nel senso che e` la biologia a determinare i compiti delle varie varianti. Nelle persone e nella razza umana una variante si occupa di fecondare e di portare variabilita` genetica ed un`altra di concepire il nascituro.
Durante e per tutto il tempo che va dalla fecondazone al concenpimento ed alla crescita`, la variante che concepisce e estremamente vulnerabile ed oberrata in maniera drammatica dal nascituro e dal concepito in seguito.

Ovvio quindi che la variante che concepisce cerchera una variante che la sostenga durante queste fasi, e che si occupi in un certo qual modo di difenderla dalle insidie. Oltremodo diversa la variante che feconda che cerchera anche e sopratutto la certezza di essere il fecondante e la certezza che la variante che concepisce riesca a portare a termine la gravidanza e dia nuovi individui sani e performanti.

Questo direi che e la logica che sta alla base di tutto. Anche nella societa` dei servizi in cui vivamo questa memoria genetica determina le scelte degli individui. Quindi e ovvio che a mio avviso l`amore e un contenitore in cui vi sono dei programmi attavici che generano i rapporti cosi detti affettivi che sembrano eterei e immacolati, ma sono mere proiezioni di interessi economici e di sopravvivenza del individuo o dell`intera specie.

A questo punto aggiungerei una mia personale disquisizione. Metaforicamente parlando i due sessi sono completamenti diversi l`uno dall`altro ma sebbene in questi ultimi tempi vi sia una forte tendenza a separare quasi il concetto di varianza con quello di vera e propria razza sembrerebbe che non ci sia consapevolezza in merito.

Nell`era moderna i vincoli economici, procreativi, e di sopravvivenza sono stati livellati di modo che nessuno necessita di nessuno per la propria sopravvivenza, fatta salva l`integrita` sociale in cui viviamo ogni individuo e in grado di sopravvivere senza l`apporto dell`altro sesso e senza con questo costruire nuclei familiari. Per quel che riguarda la procreazione la donna sembrerebbe avere una marcia in piu` una sorta di vantaggio temporare e che la portera di qui a poco a poter sciegliere autonomamente in larga parte del globo se utilizzare un uomo per la sua fecondazione o autofecondarsi mediante moderne tecniche mediche.

Ovviamente superata questa fase e questo primo debito temporale dovuta allo status di concepente della donna le moderne tecnologie in ambito riproduttivo saranno alla portata degli uomini a questo punto di aprira una grande incognita.

Dovendo farsi carico della maternita` e logico pensare che il corpo e la struttura psicologica della donna siano state modellate nel corso dei tempi di modo da dover raggiungere due principali obbiettivi. La procreazione e la propria sopravvivenza. Direi quindi che la macchina donna sia in realta un apparecchio figlio di un compromesso. E specializzato oltremodo per un aspetto e carente nell`altro.

L`uomo da sua parte e altamente specializzato in un aspetto e totalmente carente nell`altro.

Per dirla in soldoni, direi che in un futuro prossimo se l`uomo riuscisse a far a meno della sua componente emotiva potrebbe riuscire a creare una societa` estremamente performante e sviluppata ma unisex.
In questo scenario i due sessi si dividerebbero in veri propri gruppi a se, come se fossero due specie differenti. Tolto il vincolo della riproduzione i due sessi si comporterebbero come competitori ed a questo punto il gruppo maggiormente specializzato avrebbe anche la societa` piu` forte e riuscirebbe a "liquidare" il gruppo meno competitivo.

Scenario da incubo, ma haime` lo trovo realistico. Nel mentre speriamo che i due sessi appianino le divergenze e si crei una societa` di uomini e donne che si amino!
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: plattone - Gennaio 15, 2011, 23:49:49 pm
Molto interessanti i vostri punti di vista.
Il punto, secondo me, è che i due sessi non andranno mai d'accordo. E non andranno mai d'accordo perché sempre c'è stato e sempre ci sarà interesse.

In sintesi, semplificando, ecco l'interesse:
- per l'uomo, l'interesse di avere una bella donna da andarci bene a letto e da esporre con fierezza alla società;
- per la donna, di avere un uomo ricco che garantisca loro vita facile e realizzazione del ruolo biologico di madre;

Mai si potrà eliminare questo interesse, e mai uomini e donne sono andati d'accordo.
Semplicemente stanno assieme per motivi di interesse reciproco.
L'uomo tollererà la moglie bona ma rompiscatole in nome del proprio interesse del suo corpo.
La donna tollererà il marito in nome dei soldini che porta a casa.

Il punto è che i due ruoli adesso si sono fusi e livellati, e non sono più definiti
Paradossalmente i matrimoni di una volta, in cui la donna era sottomessa, potevano reggere meglio.
Oggi è lo sfacelo per il motivo opposto, e non si trova la giusta via di mezzo.

L'uomo perde la testa per un bel sedere, e con quel sedere la donna è in grado di dominare la situazione.
Quando la donna ha raggiunto il suo scopo, e cioè si è fatta incintare e ha messo al mondo la creatura, la missione è terminata.
L'uomo non può che prenderne atto, ed è con le spalle al muro. Perché se anche lei è una personaccia antipatica, se divorzia viene dissanguato, quindi se la tiene così. Lei dal canto suo magari può allo stesso modo avere un marito che è un fetente e gode di più libertà. Se ne trova un altro ancora più ricco, fa un figlio anche con un altro pollo, e ne inchioda due.
Effettivamente questo "gioco", puramente di interesse, è tutto a favore della donna.

Ora la domanda è: come porsi un po' al riparo?

Forse trovando donne che non abbiano interesse? Instaurando relazioni promiscue con donne sposate che quindi non possano o non vogliano avere ulteriori progetti di carattere economico ma si godano solo la questione sessuale?

Forse la soluzione è nei dintorni, secondo me.
Se la donna è messa al pari dell'uomo, e cioè non può avere altro che lo stesso godimento della relazione, allora si elimina l'interesse e forse (dico forse) si può stare più tranquilli.
Si noti come già nel modo di dire "Te la do" ci sia una deformazione della realtà a favore della donna. Ma come sarebbe a dire "Te la do"? Perché l'uomo non Te la da pure lui? Non è un "Ce la diamo"?
Questa non l'ho mai capita bene.

Secondo me è anche colpa di tanti uomini che hanno ceduto a questo comodo ricatto, se ora siamo così infognati con queste relazioni assurde basate sul calcolo e basta.

Ma è solo una ipotesi che lancio lì. Attendo il vostro punto di vista.

Molte volte penso ai miei amici che non ne possono più delle loro mogli e mi dicono sempre che starebbero meglio con un amico.
Penso ai tanti mariti che sono in ferie con le mogli e non vedono l'ora di tornare a lavorare piuttosto che stare lì con moglie e figli...

Se penso a tutto questo, penso a quanta tristezza ci sia in questi mondi... e quanta apparenza, e quanta infelicità ci costruiamo con le nostre mani a causa del pene.


Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Massimo - Gennaio 16, 2011, 00:02:16 am
Caro Plattone, il problema da SEMPRE evidenziato su questo forum e la capacità
ancora indimostrata dell'uomo di sganciarsi emotivamente, affettivamente ma
soprattutto valorialmente (nel senso di infiaschiarsene dei suoi giudizi) dalla donna
e di rinunciare al MATRIMONIO oramai privo di utilità per l'uomo (c'è la pensione
per campare in vecchiaia, non sono necessari i figli che comunque oggi dei vecchi
se ne strafregano) ma anche di soddisfazione (come si fa a fare il marito con una
donna che ti può ricattare minacciando il divorzio e di mandarti fuori di casa?).
Una volta compiuti tali passi, è fatta. Le donne possono anche attaccarsi al......
in tutti i sensi. Poi sarà dura per loro tirare avanti senza più un pollo da spennare.
Più ci penso e più mi convinco che la soluzione non può essere che questa: le
donne potranno far crescere i loro figli senza temere discussioni con il marito, non
dovranno essere infastidite dalla sua presenza a casa, nè dal suo russare a letto,
gli uomini a dedicarsi ai loro hobby, agli amici, ai viaggi. Davvero una soluzione OK
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 16, 2011, 00:21:09 am
Ma è solo una ipotesi che lancio lì. Attendo il vostro punto di vista.

Qualcuno ha scritto recentemente che chi invece di occuparsi di ciò che è si interessa di ciò che dovrebbe essere …va incontro alla rovina.

Ed aggiungo io ... e porta alla rovina anche gli altri.

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 16, 2011, 00:39:21 am
Benvenuto Plattone! Felice di vedere un altro risvegliato  ^_^

Condivido in pieno quanto detto in questa discussione da te e dagli altri utenti. Più e più volte sono stati ribaditi i concetti da te elencati, ci ritroviamo a vivere in uno stato di cose in cui essere uomini significa accollarsi tutti i doveri e tutte le colpe e alle donne viene concesso praticamente tutto. Si parte dalla mentalità popolare, la quale ha reso l'occidente talmente femminista che oramai solo pochi riescono a rendersi conto della follia ordinaria in cui viviamo. E i matrimoni... vere e proprie trappole mortali per uomini, i cui drammi si consumano nelle aule di tribunale grazie a quella truffa legale che chiamano divorzio. Una bella mattina ti svegli e senza alcun motivo, tua moglie ha diritto a sottrarti abitazione, figli, auto, e parte del tuo stipendio a vita. Per aver fatto cosa poi? Immaginate voi la risposta. Molte volte poi si è parlato di quanto uomo e donna non possano andare d'accordo per lunghi periodi e di quanto l'amore sia una mera necessità biologica con la data di scadenza stampata sopra. Per non parlare delle chiare ingiustizie legali su false accuse e contorno vario...

E sebbene le cose siano tanto squallide e palesi, ancora troppi uomini si lasciano sottomettere, mortificare, umiliare. Il tutto per un po' di calore umano.
L'unica cosa rimasta da fare per quei pochi che si rendono conto in tempo del pericolo, è quello di rischiare il meno possibile (cioè rendersi furbi). Ci sono talmente tante riflessioni sul forum (ispirate da altrettante storie tristi) che oramai è chiaro anche ai sassi che parlare di matrimonio è fuori discussione per chiunque abbia un minimo di amor proprio. Ma dire di no al matrimonio non basta.
La tragedia della questione maschile si consuma anche fra le coppie non sposate, praticamente in ogni rapporto uomo-donna. Basta guardarsi in torno. Rimproveri, urla, minacce, raggiri...  Moltitudini di compagni e mariti massacrati psicologicamente da donne senza alcun freno.

Eppure non possiamo fare a meno dell'altro sesso. Ma non possiamo neanche diventarne schiavi.
Se si vuole sopravvivere là fuori, bisogna imparare a prendere solo il meglio dal sesso femminile e non mettersi in posizione da subirne il peggio. Sotto qualsiasi forma esso si presenti.  
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Red- - Gennaio 16, 2011, 01:01:19 am
Ciao Plattone, benvenuto.
Per me il tuo pensiero è interessante e in parte sostanzialmente esatto; tuttavia, visto che chiedi un parere, lo ritengo "acerbo" e incompleto.
Va tenuto presente che l'essere umano è mente e anima, logica e sensi. Si incorre nell'errore, se non si tiene presente questo.
Posso dire che agli esseri umani piace mangiare carne. Perchè? .. piace mangiare carne perchè fornisce molto nutrimento in poco spazio materiale. E' sbagliato quindi mangiare carne? E perchè? (..tranne che si sia vegetariani per filosofia, ma è un altro discorso, non è quello il punto)
Il concetto del -molto nutrimento in poco cibo- è buono.
Ma mettiamo che qualcuno un giorno avveleni tutta carne in commercio. Si dovrà contestare il concetto del -molto nutrimento in poco cibo- ? Ovviamante no, si dovrà contestare il fatto che qualcuno avveleni la carne. Eliminare gli avvelenatori, quindi, è il concetto di fondo.  con tutti gli aggiustamenti vari ed eventuali.
Anche perchè nn sarà possibile cambiare regole naturali millenarie in pochi decenni.
Una volta scoperto che la donna cerca sicurezza e l'uomo cerca sesso, si dovrà puntare a che l'uomo abbia sicurezza da donare e la donna abbia bellezza da offrire. ...In linea di massima e con tutte le varianti del caso.
...O no!?
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 16, 2011, 01:12:53 am
La base per la risoluzione di ogni conflitto fra i sessi è la stipulazione di un sistema legislativo che sia equo nel trattare le diverse esigenze dei due sessi.
E' normale e giusto che la donna cerchi una cosa nell'uomo e l'uomo cerchi tutt'altro nella donna. I problemi nascono quando gli istinti di un sesso vengono completamente assecondati mentre quelli dell'altro completamente repressi.

Ma si è parlato oramai talmente tanto di se e di ma...

Tanto non credo che le cose (a livello sociale-legale) cambino in tempi relativamente brevi. Anzi, mi aspetto molto di peggio in futuro. Questo potrebbe essere solo l'inizio...
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Vargan - Gennaio 16, 2011, 01:39:40 am
Come gia detto in parte da rino il campo di battaglia e quello dei diritti riproduttivi. io mi limito ad osservare come questi diritti stiano cambiando in maniera drastica. Con l`aprirsi al campo di possibilita` riproduttive per omossessuali, e per singol (dicasi mamme senza uomo con inseminazione artificiale) e chiaro che nei tempi a venire il concetto di riproduzione si spostera verso la copia etero fino ad includere quella omosessuale e da queste fino a quella costituita dalla sola figura materna. Collateralmente in futuro si estendera anche alla figura maschile ne conseguira che sempre in futuro il concetto di riproduzione sara lontano da come la intendiamo noi e non esistera piu` la cosidetta famiglia bi-genitoriale ma solo quella singola prevalentemente.

Ne deduco che sciolto l`obbligo per maschi e femmine di vivere insieme per dare alla luce dei bambini la societa` si evolvera sempre di piu` verso la separazione dei due generi in due distinte classi di individui non piu` complementari ma competitori.

Per quel che ne sappiamo noi in futoro il sesso potrebbe essere stimolato mediante pillole o stimolatori chimici o ancora realta virtuali o condizionatori psichici che ricreano artificialmente le sensazione di un rapporto sessuale senza che questo avvenga. Sono pessimista ma la vedo grigia. Gia adesso il cyber sesso va alla grande, per non parlare surrogati femminili e maschili vari. Il sesso omosessuale potrebbe essere solo la punta del iceberg per come la vedo io.

Credo che in quest epoca di grandi battaglie egualitarie i due sessi non siano mai stati cosi lontano ed in futuro sara sempre peggio.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 16, 2011, 01:58:36 am
Avverrà più o meno come hai detto tu Vargan.

Io però non sono così pessimista...

Cioè: da un lato tali cambiamenti saranno travolgenti e assolutamente contro-natura.

Non si può però negare che tale presa di indipendenza non potrà che giovare il sesso maschile.  :sleep:
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Vargan - Gennaio 16, 2011, 02:22:40 am
Avverrà più o meno come hai detto tu Vargan.

Io però non sono così pessimista...

Cioè: da un lato tali cambiamenti saranno travolgenti e assolutamente contro-natura.

Non si può però negare che tale presa di indipendenza non potrà che giovare il sesso maschile.  :sleep:


non ne giovera nessuno invence. Ne le donne, ne gli uomini, ne i bambini. Perche` il successivo stadio sara quello della dimunizione del valore dell`individuo e si tornera indietro invece che avanti. Vedo un mondo alla jhonny il mnemonico ed alla repo-man in cui gli individui hanno un valore in termini di lavoro e di consumo ma non lo hanno come individui.

Un mondo in cui il sesso e la vita hanno un valore commerciale e come tali saranno trattati e disciplinati. Gia` e cosi adesso ma dopo la distruzione finale della famiglia ogni cosa diventera materia e sara soggetta a trasformazione e compravendita`.

Ci sono cose il cui valore non adrebbe analizzato e trasformato. Credo che l`umanita` stia attraversano un periodo che portera a delle trasformazioni radicali e inassorbibili. Stanno arrivando gli anni bui secondo me.

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: COSMOS1 - Gennaio 16, 2011, 09:49:03 am

Credo che in quest epoca di grandi battaglie egualitarie i due sessi non siano mai stati cosi lontano ed in futuro sara sempre peggio.


io ho l'impressione che nella tua analisi tu non tenga conto di un elemento: le risorse
possiamo discutere se le Ferrari siano meglio delle Porche, ma prima di fare i conti sul giro d'affari che deriverebbe se ogni italiano avesse una Ferrari, dobbiamo chiederci se gli italiani hanno le risorse per acquistare ciascuno una Ferrari

la ricchezza, i soldi per il sesso di coppia, mercenario o virtuale, la maternità naturale o surrogata, tutto richiede risorse
io non vedo nell'Occidente una dinamica complessiva in grado di garantire un progresso lineare nel breve-medio termine

pensa solo al paradosso di una società che invecchia, il che significa che in proporzione i giovani diminuiscono, in parallelo all'aumento della disoccupazione giovanile  :w00t:
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Utente Cacellato - Gennaio 16, 2011, 11:14:31 am
Ciao Plattone.

Mi hai chiesto un parere sul tuo pensiero.

Beh... stavo per scriverlo ma posso dire che Reduan ha sintetizzato il mio pensiero come meglio non si potesse fare. Se leggi il suo commento capisci come la penso anceh io.

E' sostanzialmente corretto, ma si potrebbe applicare non a degli esseri umani ma a dei robot programmati.

Hai descritto il bianco e il nero ma ti ricordo che in mezzo ci sta tutta una categoria di grigi che non va dimenticata :-)
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: plattone - Gennaio 16, 2011, 11:16:45 am
Ma perché non esaminare la possibilità di eliminare gli interessi in gioco?
Se ci scegliamo donne che non vogliono figli o che non possono averne, almeno un interesse deleterio è fuori gioco.
Se facciamo in modo che l'uomo non debba essere economicamente competitivo con altri maschi, è fuori gioco anche un altro aspetto deleterio del medesimo gioco.
La mia teoria, ripeto, è trovarsi relazioni in cui almeno questi due fattori - procreazione e denaro - siano assenti.
Come fare tutto ciò?
Spiace dirlo, ma forse è nel cercare donne che abbiano già realizzato questi effimeri ideali, e che non cerchino o non possano modificare più il loro stato attuale: e cioè le donne con famiglia, le donne già impegnate.
So che è un concetto spiacevole dal punto di vista umano. Sembrerebbe scorretto, ma forse è anche l'unico modo per mettersi (un minimo) al riparo.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Vargan - Gennaio 16, 2011, 12:02:25 pm
io ho l'impressione che nella tua analisi tu non tenga conto di un elemento: le risorse
possiamo discutere se le Ferrari siano meglio delle Porche, ma prima di fare i conti sul giro d'affari che deriverebbe se ogni italiano avesse una Ferrari, dobbiamo chiederci se gli italiani hanno le risorse per acquistare ciascuno una Ferrari

la ricchezza, i soldi per il sesso di coppia, mercenario o virtuale, la maternità naturale o surrogata, tutto richiede risorse
io non vedo nell'Occidente una dinamica complessiva in grado di garantire un progresso lineare nel breve-medio termine

pensa solo al paradosso di una società che invecchia, il che significa che in proporzione i giovani diminuiscono, in parallelo all'aumento della disoccupazione giovanile  :w00t:

In un mondo sovrapopolato la ricchezza si spostera sempre di piu verso una classe sociale ad altro reddito e si creera una strato sociale di poverissimi imponente. la classe medio e medio alto scomparirebbe e questo decreterebbe ancora di piu` la svalutazione del valore umano. Quindi si rafforzerebbe quanto detto sopra.

Tengo a precisare che l`attuale crollo demografico mi sembra il primo segnale dell`esaurimento delle capacita` planetarie di far fronte al fabbisogno vitale per individuo. Le aumentate necessita` in termini di risorse per individuo delle civilta` occidentali si stanno ripercuotendo sulla natalita` in primis e sulla salute del pianeta in generale. Ne consegue che abbiamo un collo di bottiglia costituito dalla indisponibilita` planeteria di assorbire altra popolazione e di fornire nuove risorse per altre persone. Ne conseguira un abassamento degli standard di vita per persona e quindi la formazione di una classe sociale sempre piu` vicina alla poverta ed alla formazione di un ceto economicamente avvantaggiato. Quindi non e sbagliato pensare che il valore della vita umana subira un drastico tracollo e che le tecniche riproduttive ora limitate per scelte etiche e morali un domani potrebbero essere impiegate come si va dal tabbaccaio a comprarsi un pacchetto di sigarette. Magari la popolazione potrebbe essere soggetta a controllo demografico (gia avviene adesso in cina) e tutti gli individui potrebbero essere sterilizzati alla nascita e per potersi riprodurre occorrerebbe un permesso emanato dal governo. La coppia sarebbe quindi una reminescenza del passato e non socialmente gestita, mentre un figlio sarebbe una cosa personale quasi un bene high-tech a cui nessuno vuole rinunciare.

Sono ovviamente disquisizioni ma i segnali del cambiamente ci sono tutti.
Tra cellule staminali, autofecondazione, rivoluzione nel concetto di famiglia, crisi economiche, sovrapopolazione, esaurimento planetario della capacita` di assorbire nuovi inquinati, etc.

Direi che il futuro non e rosa, ma nero pece.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: plattone - Gennaio 16, 2011, 12:50:47 pm
Io invece non sono così pessimista.
Si tratta solo di farsi furbi.
Ed eliminare il problema principale di tutte le coppie: i FIGLI
Che non vuol dire non farli, ma farli solo quando si è consapevoli che il progetto familiare non viene prima del progetto di coppia.
Perché quando una donna diventa madre, poi resta solo madre e si dimentica di essere donna.
E allora tutto va a rotoli.
Ma se si lavora su questo punto, se si creano le basi per non mettere il baricentro della relazione sulla procreazione e sull'interesse economico, allora forse il futuro non è così nero.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 16, 2011, 13:36:51 pm
Ma se si lavora su questo punto, se si creano le basi per non mettere il baricentro della relazione sulla procreazione e sull'interesse economico, allora forse il futuro non è così nero.

Ragioniamo: Se procreazione e interesse economico sono sempre stati e sono tutt'ora gli unici due scopi che hanno avvicinato (a forza) due mondi (maschile e femminile) così profondamente diversi, cosa ti fa pensare che eliminando queste ragioni il futuro dei rapporti uomo-donna possa diventare migliore di quanto lo è ora??

Ti faccio notare una semplice cosa... noi ora ci ritroviamo qui, a discutere della questione maschile, soltanto perché uno dei principali motivi per cui una donna si è sempre legata a un uomo stanno completamente saltando: Il sostentamento.

Un tempo (partendo dai primi cavernicoli) le donne si univano agli uomini perché necessitavano (fra le altre cose) di protezione e sostentamento. Oggi, ogni donna si guadagna la pagnotta da sé e non ha più bisogno di un uomo. Protezione, assistenzialismo e mantenimento provengono oramai soltanto dallo stato o dal loro lavoro d'ufficio.

E' per la perdita di importanza dell'uomo e dei suoi valori che oggi le donne hanno acquisito tutto questo abnorme potere. Immagina un mondo di uomini senza pulsioni sessuali... che fine farebbero le donne!?!?

Con il passare del tempo le cose diventano sempre più facili per chi vuole separarsi dall'altro sesso. E' iniziata con le donne. Ma finirà con gli uomini.
Così come i bisogni femminili di protezione, sostentamento e procreazione sono oggi serviti dalla società organizzata e le tecnologie; in un futuro non troppo lontano anche il desiderio maschile troverà in qualche modo la sua indipendenza dal sesso femminile.

E se proprio si vuole sapere come evitare di rimanere fregati dal sistema attuale, basta seguire pochi semplici regole. Innanzitutto mai sposarsi, poi mai convivere con una donna a meno che non sia tu ad andare a casa sua o che non siate in un appartamento in affitto a metà, e terzo... mai avere figli con una donna.

Se proprio ne vuoi avere, vai in Olanda, diventi padre single (oltretutto in questo modo puoi scegliere liberamente con chi farlo e ti assicuri che non abbia malattie genetiche) e il figlio rimane legalmente solo tuo. Dopodiché in teoria puoi anche convivere con tutte le donne che vuoi... almeno dormi sonni tranquilli sapendo che nessuna potrà mai "portartelo" via.
Lo so, è un triste rimedio... ma sappiate che questo è il prezzo da pagare per evitare di incorrere nella (quantomai frequente) eventualità di vedere i tuoi figli portati via per sempre dalla donna che hai amato. In questa maniera puoi sempre decidere liberamente quale donna possa fare da madre al tuo bambino, senza correre rischi che appena a lei giri male non cerchi di portartelo via con tanto di assegni di mantenimento vari.

Tristi rimedi... per un mondo schifoso.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Massimo - Gennaio 16, 2011, 13:53:58 pm
Un appunto a Plattone:
Dici che bisogna cercare donne che non cercano di migliorare il loro "status".
SCORDATELO!!!!
TUTTE LE DONNE INDISTINTAMENTE IN QUANTO TALI VOGLIONO MIGLIORARE IL
LORO STATUS PERCHE' E' IL LORO DIRITTO NATURALE PRETENDERE IL MASSIMO
PERCHE' LO MERITANO IN QUANTO DONNE.
E' questa la convinzione di fondo che le muove e che spiega il loro attuale comportamento e le loro scelte che appaiono contradditorie solo agli ingenui o a
coloro che agiscono in base a principi o a valori. Le donne ricche che non hanno
bisogno dell'uomo ricco desiderano UGUALMENTE l'uomo ricco e legarsi all'uomo
ricco perchè così migliorano ulteriormente il loro status. L'uomo povero ma "virile"
va bene per un avventura ma stai tranquillo che non se lo sposano (se non in
certi casi). Hanno una visione lucidissima dei loro interessi. Contrariamente a NOI
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Vargan - Gennaio 16, 2011, 14:02:19 pm
@Zoltan

Nessuno qui vuole porre rimedi, suggerire strategie, o tecniche di ingengneria sociale o psicosociale.
O almeno non io.

Il titolo del topic e`: le ragioni della distanza.

Io mi sono limitato a osservare come le due principali ragioni (dicasi scoperta dell`acqua calda) sono da ritrovarsi nel autossufficienza della donna e nella fabbrica dei divorzi (prima tappa della rottura del vincolo sessuale, o abbandono della figura dell`uomo padre per quella di uomo fecondante).

Il vincolo sessuale e quello che unisce l`uomo con la donna su questo si creano le parentele, i modelli familiari, le amicizie intersesso mediante schemi conosciuti im ambito familiare. Se si infrange il vincolo sessuale (ognuno si autosostiene e si autoriproduce) le distanze aumentanto. Tanto maggiore e il grado di autosufficienza tanto maggiore e la distanza dal "diverso".

Quindi mi sono limitato ad osservare che all`aumentare della tecnologia aumenteranno le distanze fino ad una fantomatica divisione ulteriore da due sessi complentari a due sessi in competizione per il predominio (cosa che gia avviene in maniera subdola tra le piu` estremiste).

Ammetto che sono mie fantasie e/o ragionamenti ma mi sembra che i fatti e le tandenze attuali da qui a 40 o 50 anni siano una tendenza molto poco fantasiosa e molto concreta e verificabile. Alle porte delle coppie di fatto gay e lesbiche, alle famiglie allargate, alle persone che hanno figli senza la controparte (solitamente mamme che comprano lo sperma) etc etc.

Io non riporto ricette, mi limito ad osservare come sia impossibile fermare un treno a tutta birra con un cacciavite ed uno spago. Ci vorrebbe macgyver.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 16, 2011, 14:03:27 pm
Un appunto a Plattone:
Dici che bisogna cercare donne che non cercano di migliorare il loro "status".
SCORDATELO!!!!
TUTTE LE DONNE INDISTINTAMENTE IN QUANTO TALI VOGLIONO MIGLIORARE IL
LORO STATUS PERCHE' E' IL LORO DIRITTO NATURALE PRETENDERE IL MASSIMO
PERCHE' LO MERITANO IN QUANTO DONNE.
E' questa la convinzione di fondo che le muove e che spiega il loro attuale comportamento e le loro scelte che appaiono contradditorie solo agli ingenui o a
coloro che agiscono in base a principi o a valori. Le donne ricche che non hanno
bisogno dell'uomo ricco desiderano UGUALMENTE l'uomo ricco e legarsi all'uomo
ricco perchè così migliorano ulteriormente il loro status. L'uomo povero ma "virile"
va bene per un avventura ma stai tranquillo che non se lo sposano (se non in
certi casi). Hanno una visione lucidissima dei loro interessi. Contrariamente a NOI

Bravo Massimo, mi ero dimenticato di chiarire questa faccenda.

Una donna non si accontenta mai, nel senso che ogniqualvolta si lega ad un uomo è sempre o per procreazione o per acquistare maggiore status economico/sociale. Una donna, nel momento in cui si mette con un uomo, ricerca sempre un "guadagno". E' una cosa automatica.

E' quasi impossibile che una donna ricca si leghi a un uomo povero, mentre è spesso vero il contrario. Questo perché, mentre per la donna lo status sociale economico è quasi tutto, per l'uomo conta solo la bellezza.

Guarda... se si è poveri ma belli davvero come un dio, allora forse si ha qualche speranza di riuscire a legarsi a una donna ricca. Ma come dice Massimo, l'uomo finché rimane povero difficilmente viene considerato seriamente per costruire progetti duraturi da una donna.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: plattone - Gennaio 16, 2011, 14:03:57 pm
Se procreazione e interesse economico sono sempre stati e sono tutt'ora gli unici due scopi che hanno avvicinato (a forza) due mondi (maschile e femminile) così profondamente diversi, cosa ti fa pensare che eliminando queste ragioni il futuro dei rapporti uomo-donna possa diventare migliore di quanto lo è ora??

Perché se una donna sta con te NON PER DENARO e NON PER PROCREARE, c'è qualche speranza in più che il rapporto sia genuino.
Di fatto così facendo, se non ci sono figli e se non vi sposate, il rapporto è davvero PARITARIO.
E viene vissuto soltanto sulla relazione, e non sul contorno, o sull'interesse legale o altri calcoli.
Vedo quindi maggiore possibilità di un rapporto alla pari.

Poi non credo che la donna sia così esente dal punto di vista sessuale: anche loro hanno le nostre stesse identiche pulsioni (solo non possono manifestarle così apertamente) ma le hanno allo stesso modo come noi.

Quindi non sono per un mondo in cui uomini e donne faranno due mondi distinti e autonomi.
Uomini e donne avranno sempre bisogno di stare assieme almeno per pulsione sessuale, e poi per compagnia, per la paura di stare da soli.
E questo istinto innato farà sempre in modo che i due mondi non possano mai separarsi.
Però è doveroso tutelarsi dagli inganni.
E sono d'accordo con te che i figli e la famiglia, per come sono impostati ora, sono solo un vero inganno.

Si tratta di eliminare tutto ciò che la donna può fare per incastrare l'uomo, e poi si può vivere in pace.
Non è facile trovare donne in grado di mettersi alla pari con l'uomo, ma una donna sposata e con figli, di un altro che la mantiene bene, di certo non va a modificare il proprio equilibrio. Soprattutto se ci si pone subito con le idee chiare e si fa capire che i quattrini li ha suo marito, e noi amanti ne abbiamo zero.
Tutto dipende anche da noi, da come ci poniamo, perché spesso per conquistare una donna dobbiamo essere chi non siamo.
Invece se non diamo loro alcuna aspirazione economica-familiare-progettuale, allora forse la storia parte parte bene.



Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 16, 2011, 14:07:05 pm
@Zoltan

Nessuno qui vuole porre rimedi, suggerire strategie, o tecniche di ingengneria sociale o psicosociale.
O almeno non io.

Il titolo del topic e`: le ragioni della distanza.

Io mi sono limitato a osservare come le due principali ragioni (dicasi scoperta dell`acqua calda) sono da ritrovarsi nel autossufficienza della donna e nella fabbrica dei divorzi (prima tappa della rottura del vincolo sessuale, o abbandono della figura dell`uomo padre per quella di uomo fecondante).

Il vincolo sessuale e quello che unisce l`uomo con la donna su questo si creano le parentele, i modelli familiari, le amicizie intersesso mediante schemi conosciuti im ambito familiare. Se si infrange il vincolo sessuale (ognuno si autosostiene e si autoriproduce) le distanze aumentanto. Tanto maggiore e il grado di autosufficienza tanto maggiore e la distanza dal "diverso".

Quindi mi sono limitato ad osservare che all`aumentare della tecnologia aumenteranno le distanze fino ad una fantomatica divisione ulteriore da due sessi complentari a due sessi in competizione per il predominio (cosa che gia avviene in maniera subdola tra le piu` estremiste).

Ammetto che sono mie fantasie e/o ragionamenti ma mi sembra che i fatti e le tandenze attuali da qui a 40 o 50 anni siano una tendenza molto poco fantasiosa e molto concreta e verificabile. Alle porte delle coppie di fatto gay e lesbiche, alle famiglie allargate, alle persone che hanno figli senza la controparte (solitamente mamme che comprano lo sperma) etc etc.

Io non riporto ricette, mi limito ad osservare come sia impossibile fermare un treno a tutta birra con un cacciavite ed uno spago. Ci vorrebbe macgyver.

Beh, io mi guardo in torno e vedo cambiamenti. In un mondo dove l'uomo vicino a una donna non conta NULLA, l'unica opzione per un uomo per vivere serenamente e in libertà è quello di rimanere indipendente. Almeno da un punto di vista legale. Si parla di tutele, nient'altro.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: plattone - Gennaio 16, 2011, 14:16:34 pm
Esattamente.
Bisogna fare in modo di essere indipendenti a livello economico-legale-progettuale.
Fatto questo, il resto viene facile.
Ma i due sessi non si separeranno mai. Primo perché ormai il meccanismo sociale ha interesse a far sì che si stia assieme, e ha costruito un sistema per spennare le famiglie in ogni modo ed è enorme fonte di guadagno per tanti aspetti; e poi perché come dicevo prima le pulsioni le hanno anche le donne, esattamente come noi...
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Vargan - Gennaio 16, 2011, 14:22:42 pm
Esattamente.
Bisogna fare in modo di essere indipendenti a livello economico-legale-progettuale.
Fatto questo, il resto viene facile.
Ma i due sessi non si separeranno mai. Primo perché ormai il meccanismo sociale ha interesse a far sì che si stia assieme, e ha costruito un sistema per spennare le famiglie in ogni modo ed è enorme fonte di guadagno per tanti aspetti; e poi perché come dicevo prima le pulsioni le hanno anche le donne, esattamente come noi...

Il meccanismo sociale non ha interesse che stiano insieme. Perche` e si consuma di piu da singol eternamente in cerca dell`anima gemella che da famiglie felicemente insieme. L`uomo di oggi consuma sogni e speranze e` l`industria ne crea e ne soddisfa in maniera tale da mantenere la popolazione in costante bisogno. Se l`uomo soddisfa i propri bisogni diminuisce i consumi quindi e meglio avere una popolazione infelice ed insoddisfatta di una felice e soddisfatta.

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 16, 2011, 14:24:32 pm
Il meccanismo sociale non ha interesse che stiano insieme. Perche` e si consuma di piu da singol eternamente in cerca dell`anima gemella che da famiglie felicemente insieme. L`uomo di oggi consuma sogni e speranze e` l`industria ne crea e ne soddisfa in maniera tale da mantenere la popolazione in costante bisogno. Se l`uomo soddisfa i propri bisogni diminuisce i consumi quindi e meglio avere una popolazione infelice ed insoddisfatta di una felice e soddisfatta.



Esatto.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Massimo - Gennaio 16, 2011, 14:34:57 pm
La separazione affettiva è oramai una realtà, Plattone: le donne l'hanno fatta da
tempo: sbagliano i citrulli a dire che l'hanno fatta con il femminismo. Il patriarcato
esortava le donne all'opportunismo: a scegliersi l'uomo ricco, potente benestante
per sopravvivere e vivere meglio. Quindi anche il patriarcato ha le sue notevoli
responsabilità nell'aver creato questa mentalità nelle donne. Il femminismo tranne
che nei primi tempi, non ci ha nemmeno provato a contrastarla: ha sì esortato le
donne a diventare economicamente indipendenti e a lavorare ma si è guardato
bene dal criticare coloro che, non riuscendoci o non volendo farlo, hanno voluto
"sistemarsi". Semmai ha fornito loro la motivazione psicologica che la donna ha
pieno diritto di "realizzarsi"  di ottenere il meritato "benessere" (meritato in quanto
donna, si capisce) anche grazie ad un matrimonio di interesse. Questo spiega lo
sganciamento affettivo femminile dagli uomini. Ora dobbiamo farlo noi maschi. Lo
stiamo cominciando a fare. E saranno cazzi amari per le donne. Cazzi amarissimi!
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: plattone - Gennaio 16, 2011, 14:41:56 pm
si consuma di piu da singol eternamente in cerca dell`anima gemella che da famiglie felicemente insieme

Sei sicuro di questo dato? Hai una fonte ufficiale che lo conferma?
Sono dubbioso perché penso alle enormi industrie che lavorano per le famiglie, alle strutture sociali (scuole pubbliche, scuole private), penso alle industrie cinematografiche (Walt Disney & Pixar ecc ecc ecc), penso ai tanti uffici legali e notarili (per divorzi e contenziosi e altre pratiche), penso alle industrie di abbigliamento per bambini (Kikko e molte altre), penso ai Mc Donald's (che sono sempre pieni zeppi di madri e padri e bambini isterici), penso ai villaggi turistici pensati per la famiglia, penso insomma che questo sia un mercato enormemente più prolifico e proficuo di quello di chi sta solo e non chiede niente...
Insomma, per il mondo dei single mi pare che ci sia molto molto meno....
Ma attendo smentite. E' davvero un dialogo interessante. Continuiamo così!
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Vargan - Gennaio 16, 2011, 14:56:14 pm
Sei sicuro di questo dato? Hai una fonte ufficiale che lo conferma?
Sono dubbioso perché penso alle enormi industrie che lavorano per le famiglie, alle strutture sociali (scuole pubbliche, scuole private), penso alle industrie cinematografiche (Walt Disney & Pixar ecc ecc ecc), penso ai tanti uffici legali e notarili (per divorzi e contenziosi e altre pratiche), penso alle industrie di abbigliamento per bambini (Kikko e molte altre), penso ai Mc Donald's (che sono sempre pieni zeppi di madri e padri e bambini isterici), penso ai villaggi turistici pensati per la famiglia, penso insomma che questo sia un mercato enormemente più prolifico e proficuo di quello di chi sta solo e non chiede niente...
Insomma, per il mondo dei single mi pare che ci sia molto molto meno....
Ma attendo smentite. E' davvero un dialogo interessante. Continuiamo così!

piu matrimoni, piu divorzi, ed i bambini ci saranno sempre. Quindi ci sare sempre bisogno degli articoli da te citati.
Ma analizza un po i consumi di generi di lusso o superflui. Considera il bilancio familiare e ti renderai conto che le spese sono focalizzate maggiormente al risparmio ed alla moderattezza dei consumi. Un singol vorra raggiungere uno stato sociale elevato e non badera a spese per raggingerlo. Parla di macchine di grossa cilindrata (non utilitarie), cene in ristorante, serate con amici, studi di alta specializazione, investimenti finanziari, prestiti, palestre, estetitista, centri benessere, capi firmati, turismo sole-mare-sesso, industria del sesso, distocoteche, alcolici, chirurgia estetica, ragali ai fidanti/e, etc, etc.

Un mercato enorme, che di fatto non esclude l`altro. Credimi non ci sta niente di piu` remunerativo di un singol
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 16, 2011, 14:59:15 pm
singol

Ottima analisi in tutto e per tutto, permettimi pero di correggerti: si scrive single.  :P
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: plattone - Gennaio 16, 2011, 15:13:24 pm
Non sono così convinto che l'analisi sia giusta.
Non credo per esempio che un uomo ricco, solo perché sposato, rinunci al Suv.
E poi, altro esempio, a prostitute ci vanno spesso gli uomini sposati e non solo in single.
Non credo insomma nell'esattezza del bilancio che tu dici. Sicuramente il calcolo è complesso e comprende mille variabili, ma la famiglia è un business assoluto su cui credo si investa maggiormente anche per il semplice motivo che è più diffuso, è socialmente normale avere famiglia che essere single e allora le varie industrie mirano lì.

Ma non è solo qui il punto.
Credo anche che siano in aumento le coppie che decidono di non avere figli (si pensi al movimento "No kids") e infatti io di coppie così ne conosco.
Sono poche, sono rare, rispetto alla maggioranza. E vengono classificate come coppie sfigate, ma esistono, io ne conosco più di una direttamente.
Questo per dire che la soluzione a questa distanza uomo-donna, per me, non è certo nel farsi la guerra. Ma nel trovare piuttosto un modo per tutelare la reale parità. Puntando esclusivamente al rapporto tra i due.
Insomma, l'esatto opposto di quello che avviene ora: che la donna sceglie il proprio partner per figliare e per avere un uomo di facciata che la aiuti a fare la babysitter.


Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Jason - Gennaio 16, 2011, 15:55:25 pm
Discussione abbastanza interessante.
Non sono d'accordo invece su un punto : che l'uomo sta con la donna solo per il sesso (*) .
Vi ricordo che siamo esseri pensanti, non animali . E paragonarmi ad un animale è una cosa inaccettabile . Poi certo, ci si possono ricamare mille teorie , ma la realtà è che chi è un essere pensante non pensa solo al sesso .

(*) che poi il sesso è molto importante nella coppia, quello è un altro discorso e mi trova d'accordo .
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: plattone - Gennaio 16, 2011, 16:37:14 pm
E' vero quello che dici, Jason, però bisogna riconoscere che l'uomo essenzialmente sceglie la propria donna per motivi sessuali.
Mi rendo conto che sia una semplificazione, ma è la tendenza di massima, e credo si possa dire che l'uomo in questo senso sia abbastanza animale.
L'uomo è animale perché madre natura ha scritto nel suo DNA che deve inseminare più donne possibili.
La donna è animale a modo suo, differentemente animale anche lei, perché deve conservare il seme migliore e garantire la sopravvivenza della specie.
Sono ruoli biologici diversi, ma pur sempre animali per entrambi.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 16, 2011, 18:08:53 pm
Esattamente.
Bisogna fare in modo di essere indipendenti a livello economico-legale-progettuale.
Fatto questo, il resto viene facile.
Ma i due sessi non si separeranno mai. Primo perché ormai il meccanismo sociale ha interesse a far sì che si stia assieme, e ha costruito un sistema per spennare le famiglie in ogni modo ed è enorme fonte di guadagno per tanti aspetti; e poi perché come dicevo prima le pulsioni le hanno anche le donne, esattamente come noi...

I due sessi non si separeranno mai perché la donna partorisce e l'uomo no e quindi per avere una discendenza necessitano del sesso o comunque di un'organizzazione medica.
Ripeto: l'ipotesi è troppo estrema. Maschio e femmina ha una differenza fondamentale: che la femmina ha la gravidanza. Se annulliamo le differenze alla base, NON RIMARRA' NULLA del mondo come lo conosciamo noi.
Senza sesso saremmo tutti un unico genere.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: plattone - Gennaio 16, 2011, 20:20:22 pm
Sintetizzando quanto emerge da questa discussione, si può riassumere quanto segue.

Semplifico al massimo.

Per "innamorarsi" e fare famiglia:

- All'uomo è sufficiente la bellezza di una donna.

- Alla donna è sufficiente il generoso 740 di un uomo.

Di qui in avanti, poi, è solo la donna a comandare il gioco, mettendo al mondo le sante creature urlanti, a cui è tutto dovuto (avete notato come sono peggiorati anche i bambini di oggi? io li trovo odiosi), e infinocchiando l'uomo per vie legali (tutte a favore della donna).

La sostanza che ci fotte tutti è che non cerchiamo una persona da amare, ma un ruolo da riempire.

Siete d'accordo con questa lettura?
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 16, 2011, 20:59:08 pm
La discussione è abbastanza retta ... con qualche deragliamento.
Intanto non bisogna porla su basi economiche.
E' una cosa che feci anch'io quando scrissi un pezzo dal titolo, la vita è antieconomica, ma poi col tempo, mi resi conto che non è l'economia che stava alla base, ma bensì, altro.
(porre l'economia serve a depistare dalle ragioni reali)

Secondo me tornerebbe utile leggere il disagio nella civiltà (S. Freud) dove vi è un'analisi, forse la prima di questo tipo, sulla relazione che intercorre tra la sessualità e la civiltà, ... esatta.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 16, 2011, 23:59:41 pm
I due sessi non si separeranno mai perché la donna partorisce e l'uomo no e quindi per avere una discendenza necessitano del sesso o comunque di un'organizzazione medica.
Ripeto: l'ipotesi è troppo estrema. Maschio e femmina ha una differenza fondamentale: che la femmina ha la gravidanza. Se annulliamo le differenze alla base, NON RIMARRA' NULLA del mondo come lo conosciamo noi.
Senza sesso saremmo tutti un unico genere.

Ma se già oggi persone singole possono "ordinare" i figli con procreazione in vitro / utero in affitto...

Magari un giorno non troppo lontano donne e uomini decideranno di "adottare" (il termine procreare nel caso del maschio è fuorviante) figli indipendentemente...

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 17, 2011, 00:01:41 am
La discussione è abbastanza retta ... con qualche deragliamento.
Intanto non bisogna porla su basi economiche.
E' una cosa che feci anch'io quando scrissi un pezzo dal titolo, la vita è antieconomica, ma poi col tempo, mi resi conto che non è l'economia che stava alla base, ma bensì, altro.
(porre l'economia serve a depistare dalle ragioni reali)

Secondo me tornerebbe utile leggere il disagio nella civiltà (S. Freud) dove vi è un'analisi, forse la prima di questo tipo, sulla relazione che intercorre tra la sessualità e la civiltà, ... esatta.


Le basi "economiche" sono spinte dalle basi biologiche.

Quello che succedeva nelle caverne succede tutt'ora ma sotto una forma diversa. La sostanza rimane però la stessa...

Comunque ci puoi riassumere i concetti de il disagio nella civiltà??
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 17, 2011, 00:50:17 am

Comunque ci puoi riassumere i concetti de il disagio nella civiltà??

Temevo questa domanda...
Magari domani (o dopo), la conclusione è che le speranze di Plattone sono  infondate...irrealizzabili.
La civiltà andrà avanti finchè ci saranno energie libidiche a cui attingere, la cosiddetta sublimazione (vedere voce wiki), e finirà con l'insterilimento sia in senso sessuale, sia in senso di energie individuali, per la semplice ragione che tutte le energie sono nell'Es (il subconscio), e sia il processo di incivilimento, nel senso delle creazioni della civiltà, sia quello di individuazione  (vedere voce wiki, sostanzialmente la trasformazione di tutto l'inconscio in coscienza), che in fondo è il percorso della ns. civiltà, quello di arrivare alla verità (significa questo) .... vi attingono.
 
In pratica Freud spiega che tutto ciò che la civiltà crea, e la ragione del suo progresso, uso come carburante proprio la pulsione sessuale, la libido, trasformandola/dissipandola.
Forse lui non l'aveva colto in pieno, ma oggi si puo' dire, quasi con assoluta certezza,  che è così...

Cosa succederà a quel punto?
In parte un mistero, in parte, no...

Meglio non pensarci. :cry:
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 17, 2011, 00:51:08 am
Temevo questa domanda...
Magari domani (o dopo)

Direi che va bene già così.
 :D


P.S
http://it.wikipedia.org/wiki/Individuazione
Questo però è un concetto di Jung.
A proprosito, ci sono anch'io...l'Animus. :P
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Vargan - Gennaio 17, 2011, 01:09:49 am
Ottima analisi in tutto e per tutto, permettimi pero di correggerti: si scrive single.  :P

 lo scritto prima di uscire di casa, quindi di fretta.
Hai notato che :lol: pronuncia pero?
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Vargan - Gennaio 17, 2011, 01:22:34 am
Ritornando in carreggiata. Il punto che voglio focalizzare e questo.

Quando non sara piu` necessario l`apporto di due sessi insiemi per procreare allora saranno i singoli a farlo.
Il sesso sara solamente un`attivita` ludica. Anche perche dovendo sciegliere tra sposarsi e quindi vincolarsi ad un`altra persona ed avere con questa degli obblighi i due sessi opteranno avendone la possibilita` di farlo da soli.

Niente assegni di mantenimento in caso di divorzio, niente comunione dei beni, nienti rischi in definitiva.

Il sesso sara quindi una dimensione puramente ludica, a questo punto la moderna tecnologia avra si suppone fatto passi avanti anche in questo senso, ed il normale sesso sara probabilmente meno divertente di quello sintetico o commerciale.

Eliminato come gia detto il vincolo sessuale per riprodursi, i due sessi avrebbero piu` motivi di contrasto che di incontro.

Questa e la mia opinione opinabile. Quindi prendetela con le molle.
Vi invito pero ad analizzare la realta` che ci circonda e vedere come l`embrione stia gia crescendo.

Utero artificiale.
Sperma dalle cellule del midollo spinale nelle donne.
Cellule staminali.
Uteri in affitto.
Banche del seme.
Coppie lesbiche e gay con figli.

Cybersesso
Vagine e peni artificiali.
Amanti robot
e quant`altro.

Proiettate questo nel futuro, in fin dei conti la mia analisi e perfino scontata.

Autoriproduzione + sesso surrogato = inutilita` della divisione in due sessi = scontri sociali tra due poli uno maschile ed uno femminile.

Non e cosi impossibile ed estremo, e solo una possibilita` non ho la sfera magica!!
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 17, 2011, 01:27:01 am
Temevo questa domanda...
Magari domani (o dopo), la conclusione è che le speranze di Plattone sono  infondate...irrealizzabili.
La civiltà andrà avanti finchè ci saranno energie libidiche a cui attingere, la cosiddetta sublimazione (vedere voce wiki), e finirà con l'insterilimento sia in senso sessuale, sia in senso di energie individuali, per la semplice ragione che tutte le energie sono nell'Es (il subconscio), e sia il processo di incivilimento, nel senso delle creazioni della civiltà, sia quello di individuazione  (vedere voce wiki, sostanzialmente la trasformazione di tutto l'inconscio in coscienza), che in fondo è il percorso della ns. civiltà, quello di arrivare alla verità (significa questo) .... vi attingono.
 
In pratica Freud spiega che tutto ciò che la civiltà crea, e la ragione del suo progresso, uso come carburante proprio la pulsione sessuale, la libido, trasformandola/dissipandola.
Forse lui non l'aveva colto in pieno, ma oggi si puo' dire, quasi con assoluta certezza,  che è così...

Cosa succederà a quel punto?
In parte un mistero, in parte, no...

Meglio non pensarci. :cry:


Scusami..... ma non ha praticamente scoperto l'acqua calda? Cioè voglio dire... ai miei occhi è sempre stato ben chiaro che la società come oggi la conosciamo si muove perché i singoli individui scaricano il loro "potere sessuale" sulla spasmodica ricerca di ricchezza/benessere/potere/conoscenza.
Noi siamo attivi in società e ne seguiamo le regole perché il nostro impulso sessuale, il nostro inconscio bisogno di "potere sessuale", ci spinge ad agire, ad inseguire, a conquistare.

Utilizziamo quasi tutta la nostra libido soppressa per ottenere una carica propulsiva verso le altre attività... che siano attività sportive, intellettuali, culturali, artistiche o semplicemente finalizzate all'acquisizione di maggiore potere economico/politico...  

Se tutti avessimo ogni nostro desiderio sessuale esaudito o il sesso stesso non varrebbe più... saremmo tutti come dei gattoni ciccioni castrati... con il solo interesse nel respirare e mangiare... altro che civiltà, potere, conoscenza, etc...
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 17, 2011, 01:29:42 am
Vargan, le tue previsioni non sono assurde, anzi...

Penso che ciò che scrivi sia, oltre che sicuro, anche molto prossimo all'avverarsi. Non parlo di domani, ma qualche decina d'anni.

Considerate che più si va avanti e più l'evoluzione tecnologica accelera......
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Vargan - Gennaio 17, 2011, 01:36:19 am
I due sessi non si separeranno mai perché la donna partorisce e l'uomo no e quindi per avere una discendenza necessitano del sesso o comunque di un'organizzazione medica.
Ripeto: l'ipotesi è troppo estrema. Maschio e femmina ha una differenza fondamentale: che la femmina ha la gravidanza. Se annulliamo le differenze alla base, NON RIMARRA' NULLA del mondo come lo conosciamo noi.
Senza sesso saremmo tutti un unico genere.

Questo e quello che sostengo, non rimarra nulla del mondo che conosciamo noi, solo il rimorso di averlo perso.
La scienza medicha non si fermera perche` l`etica non la tocca. E sviluppera le teconologie per spodestare il ruolo materno come gia ha fatto con quello paterno.

Dove vivi? credi che sia tanto difficile da realizzare? il futuro e piu` prossimo di quello che credi!

http://giovannaalborino.blogspot.com/2008/02/autofecondazione-femminile.html
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Utente Cacellato - Gennaio 17, 2011, 07:52:03 am
Sintetizzando quanto emerge da questa discussione, si può riassumere quanto segue.

Semplifico al massimo.

Per "innamorarsi" e fare famiglia:

- All'uomo è sufficiente la bellezza di una donna.

- Alla donna è sufficiente il generoso 740 di un uomo.

[...]

Siete d'accordo con questa lettura?


mmmmmmh...  :hmm:

Non so, Plattone.

Per quanto riguarda il mio caso particolare:

- Beh... ritengo di poter dire che la mia compagna sia una di quelle che si definiscono belle ragazze...

- Se è vero il secondo punto della tua analisi... non si spiega perché lei si sia innamorata di me, allora, visto che non faccio parte di coloro che navigano nell'oro!

Magari occorre ricercare le ragioni di tutto altrove??

Ai posteri l'ardua sentenza.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 17, 2011, 10:40:07 am
Ma se già oggi persone singole possono "ordinare" i figli con procreazione in vitro / utero in affitto...

Magari un giorno non troppo lontano donne e uomini decideranno di "adottare" (il termine procreare nel caso del maschio è fuorviante) figli indipendentemente...

Utero in affitto, quindi una donna che partecipa c'è sempre.
Procreazione in vitro, ma l'uomo c'è sempre di mezzo.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 17, 2011, 10:46:11 am
Questo e quello che sostengo, non rimarra nulla del mondo che conosciamo noi, solo il rimorso di averlo perso.
La scienza medicha non si fermera perche` l`etica non la tocca. E svilupperà le teconologie per spodestare il ruolo materno come gia ha fatto con quello paterno.

Dove vivi? credi che sia tanto difficile da realizzare? il futuro e piu` prossimo di quello che credi!

http://giovannaalborino.blogspot.com/2008/02/autofecondazione-femminile.html


OK, mettiamo che con la scienza si arriverà al punto di una simil-partenogenesi, per cui ci sarà un unico genitore naturale. Ma le differenze tra uomo e donna sono talmente radicate e complementari, che non dico individui, i quali possono anche farne a meno, ma le due popolazioni di genere trarranno benefici da una convivenza.
L'insicurezza femminile deve essere neutralizzata dalla mascolinità, ad esempio.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Guit - Gennaio 17, 2011, 11:47:40 am
Non ho ancora avuto il tempo di leggere tutte le pagine ma esprimo comunque il mio punto di vista.

Credo che la parola amore sia la più abusata della storia, e assume di volta in volta significati addirittura in contraddizione tra loro, come ad esempio il significato materiale di sesso, nell'espressione fare l'amore, e il significato metafisico di bene nell'espressione ti amo.

Potremmo porci il problema di definire un assioma di amore nella qm, cioè cos'è l'amore nel tentativo di interpretare e regolare il rapporto tra i sessi.

Bene. In questa prospettiva ho una visione dell'amore molto vicina a quella di plattone, se vogliamo cinica ma necessaria per non farmi fregare, come uomo.

Considero quindi l'amore come una spinta a stare insieme e creare volendo una famiglia, una cosa che sopravvive solo in condizioni di inter-dipendenza e mutua necessità.

Amore è bisogno dell'altro.

Un dare-avere che presuppone il saper ricevere e dare, ma dove dare corrisponde al nulla, se non si ha nulla da dare. Non basta essere altruisti per dare, bisogna pure avere qualcosa che l'altro non ha.

Considero che uno dei principali obiettivi del donnismo moderno, mal rivelato, sia proprio quello di togliere alla donna ogni dipendenza dal marito, che in altre parole si può esprimere come togliere al marito ogni cosa da dare alla moglie. O al padre alla madre.

Tale per cui lui può solo ricevere e non dare e lei può solo dare senza ricevere. Tale per cui lui ama lei e lei non ama lui. Tale per cui lui santifica lei e lei disprezza lui, con tanto di prove.




Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 17, 2011, 12:06:06 pm
Quoto Guit.
In sintesi, l'amore è il nome che diamo alla soddisfazione delle ns. necessità.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 17, 2011, 12:40:39 pm
Scusami..... ma non ha praticamente scoperto l'acqua calda? Cioè voglio dire... ai miei occhi è sempre stato ben chiaro che la società come oggi la conosciamo si muove perché i singoli individui scaricano il loro "potere sessuale" sulla spasmodica ricerca di ricchezza/benessere/potere/conoscenza.
Noi siamo attivi in società e ne seguiamo le regole perché il nostro impulso sessuale, il nostro inconscio bisogno di "potere sessuale", ci spinge ad agire, ad inseguire, a conquistare.

Utilizziamo quasi tutta la nostra libido soppressa per ottenere una carica propulsiva verso le altre attività... che siano attività sportive, intellettuali, culturali, artistiche o semplicemente finalizzate all'acquisizione di maggiore potere economico/politico...  

Se tutti avessimo ogni nostro desiderio sessuale esaudito o il sesso stesso non varrebbe più... saremmo tutti come dei gattoni ciccioni castrati... con il solo interesse nel respirare e mangiare... altro che civiltà, potere, conoscenza, etc...
:hmm:
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 17, 2011, 13:00:01 pm
mmmmmmh...  :hmm:

Non so, Plattone.

Per quanto riguarda il mio caso particolare:

- Beh... ritengo di poter dire che la mia compagna sia una di quelle che si definiscono belle ragazze...

- Se è vero il secondo punto della tua analisi... non si spiega perché lei si sia innamorata di me, allora, visto che non faccio parte di coloro che navigano nell'oro!

Magari occorre ricercare le ragioni di tutto altrove??

Ai posteri l'ardua sentenza.


Evidentemente ai suoi occhi tu hai qualcosa, hai delle caratteristiche, vincenti, ricercate, di valore.

Non è tutto automatico come in un'equazione! Le donne guardano due cose in un uomo: 1. la sua qualità genetica (ovvero il riproductive value: forza, intelligenza, furbizia, simpatia, etc...) o 2. i suoi mezzi materiali (ovvero il survival value: soldi, potere, etc...)

Potremmo dire che ogni uomo è implicitamente valutato secondo questi due valori...

Per fare capire meglio come una donna valuta un uomo voglio riportare un esempio... aspetto ovviamente i vostri commenti  ^_^

Ecco che ad esempio, da una scala da uno a dieci, come verrebbero valutati inconsciamente tre uomini da un gruppo di donne:

A) Marco fa il calciatore, è alto e simpatico. Ha un aspetto fisico atletico, ma tutto sommato si potrebbe dire che è "carino". Non è ricco, ma è tutto sommato benestante.
B) Stefano è basso, grassotto e dimostra molti più anni di quanti in realtà abbia. Ha ereditato una fortuna dal padre e vive lussuosamente di rendita. A volte sta un po' per le sue, e dimostra di essere un po' ingenuo verso certi argomenti.
C) Roberto fa l'operaio, e nel tempo libero fa il modello per una famosa ditta. Sa sempre come attirare l'attenzione e ha sempre la risposta pronta. E' molto bello e prestante nei tanti spot che pratica, ma fa fatica ad arrivare a fine mese.

Chiaramente, una donna che osservi questi tre uomini potrebbe (ipoteticamente) valutarli nel seguente modo:

A) survival value: 8 reproductive value: 8
B) survival value: 10 reproductive value: 3
C) survival value: 4 reproductive value: 9

E ovviamente... la somma dei due voti per ciascun ragazzo sono di 16 per il primo, 13 per il secondo e 13 per il terzo.
Chiaramente, il ragazzo preferito dalle ragazze sarà quello con la migliore "offerta" (ovvero il primo con 16 punti).

E' ovvio che questo è un esempio un po' sciocco, ma è giusto per farvi capire il meccanismo per cui non è detto che l'uomo ricco sia sempre preferito. Spesso si guarda di più a un compromesso fra i due fattori.

Conclusione? Le donne non scelgono solo in base al portafoglio, ma in base alla combinazione di questi due fattori. Oltretutto qui non si considera che ogni donna (essendo anche una storia a sé) può avere una scala di valori un po' diversa. Ad esempio una donna già benestante tenderà a dare maggior peso al reproductive value... Per non parlare del fatto che ogni donna sceglie in base al pool a cui ha accesso... se una donna vive in un paesino sperduto, dove tutti gli uomini sono dall'aspetto e caratteristiche genetiche simili (per dire, magari tutti grassi e bassottelli, è un'ipotesi) allora per essa ciò che spiccherà maggiormente in un possibile turista di passaggio sarà il reproductive value... in poche parole, anche qui è tutto relativo.

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Utente Cacellato - Gennaio 17, 2011, 13:08:06 pm
A tal proposito, esorterei Plattone a leggere "Questa metà della terra" di Rino della Vecchia, scaricabile gratuitamente da questo sito.

Può fornirti molte spiegazioni riguardo al dibattito che hai aperto su questo tema.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 17, 2011, 13:08:46 pm
Molto interessante Zoltan
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Utente Cacellato - Gennaio 17, 2011, 13:10:25 pm
Mi sembra opportuno rendere importante questa discussione.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 17, 2011, 13:10:37 pm
:hmm:


Ho sbagliato qualcosa??  :rolleyes:  :(

Per riprendere il discorso, un esempio chiaro e facilmente dimostrabile esempio pratico di questo principio è quando si fa un'attività fisica o ancora meglio si va in palestra. E' risaputo che nel momento in cui si ha una maggior libido, si ha un maggior desiderio, si sente una "spinta" in più.
Ancora meglio quando ti ritrovi in palestra una bella ragazza in leggings a due metri da te mentre sei sotto al bilanciere...  :lol:

Un altro esempio è quello dei samurai... a loro era vietato fare sesso o anche solo essere visitati da donne prima di una battaglia... perché così potessero contenere la "propulsione della libido" per sfogarsi in battaglia...

Credo sia tutta una questione di spinta ormonale... se non si fa sesso e si ha la prospettiva che in un futuro prossimo potrebbe essercene la possibilità, il nostro corpo si vitalizza, sprizza energia, in vista del possibile "premio"......
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 17, 2011, 13:23:12 pm
Nella località di mare dove vado in vacanza, vedo molte donne bellissime stare con uomini veramente cessi. Molti che conoscono la stessa situazione si chiedono il perché... pensando che quegli omini grassocci abbiano in realtà tutti la ferrari in garage. Ovviamente non è così.
Beh semplicemente, nella località di mare il parametro di scelta delle donne non è lo stesso che da altre parti, e gli uomini disponibili sono quasi tutti bruttini... mentre vi è sempre un surplus di belle ragazze. Cosa ancora più interessante è che si dovesse fare un sondaggio sulle preferenze della popolazione femminile di quel luogo, scopriresti che la maggioranza di quelle mette in secondo piano l'aspetto finanziario di un uomo, evidenza del fatto che da loro è più richiesto un uomo bello anche se non ricco di uno ricco ma non bello (che invece abbondano più dei primi). Tutto ciò porta al fatto che quando si presenta lì uno straniero anche se solo carino, esso viene spolpato vivo dalle ragazze più o meno belle del luogo, indipendentemente dal suo conto in banca...  :lol:

Oppure... inversamente... se prendi una ragazza che vive in una città in cui tutti i ragazzi della sua età sono poveri (anche se in buona parte belli), essa tenderà a mettere in secondo piano l'aspetto fisico e il reproductive value, e in presenza di una scelta simile:

A) ragazzo a:   reproductive value: 8   survival value: 3
B) ragazzo b:   reproductive value: 3   survival value: 8

(entrambi i ragazzi hanno un valore GENERALE identico di 11)

Sceglierà con certezza il ragazzo B, poiché in possesso di maggiore survival value (insomma più ricco), perché AI SUOI OCCHI questa sua caratteristica è maggiormente difficile da trovare.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 17, 2011, 13:49:20 pm
Credo sia tutta una questione di spinta ormonale... se non si fa sesso e si ha la prospettiva che in un futuro prossimo potrebbe essercene la possibilità, il nostro corpo si vitalizza, sprizza energia, in vista del possibile "premio"......

Non so se sia letteralmente come dici tu, ma pensa che ci sono molti che dicono il contrario. :lol:
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Massimo - Gennaio 17, 2011, 13:53:58 pm
Zoltan, due tirate d'orecchi per te: innanzitutto per capire cosa vogliono le donne
(e a noi NON deve interessare) è perfettamente inutile chiedere o sottoporre a
loro dei questionari: MENTONO (anche a se stesse). Bisogna osservare il LORO
COMPORTAMENTO e tirare conclusioni esclusivamente da quello (la luce della
verità splende sulle azioni e non sulle parole, ha ben detto qualcuno).
Poi è altrettanto inutile osservare quello che succede SULLE SPIAGGE, in vacanza
o nei posti di mare: lì le donne vogliono le avventure o passare dei bei momenti.
E per le avventure o per dei bei momenti vanno bene anche  i bei ragazzi che
però sono squattrinati: dopo aver spennato un pollo con un buon divorzio cosa
vuoi che gliene freghi spendere anche un centinaio di euro pagandogli la cena
visto che tanto non sono soldi guadagnati da loro? Inoltre può capitare che un
uomo brutto dica cosa intelligenti o le faccia divertire (magari per la sua stessa
bruttezza). Ma tutto questo vale solo per le vacanza. E basta. Sveglia, Zoltan!
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Red- - Gennaio 17, 2011, 14:39:22 pm
Sei sicuro di questo dato? Hai una fonte ufficiale che lo conferma?
Sono dubbioso perché penso alle enormi industrie che lavorano per le famiglie, alle strutture sociali (scuole pubbliche, scuole private), penso alle industrie cinematografiche (Walt Disney & Pixar ecc ecc ecc), penso ai tanti uffici legali e notarili (per divorzi e contenziosi e altre pratiche), penso alle industrie di abbigliamento per bambini (Kikko e molte altre), penso ai Mc Donald's (che sono sempre pieni zeppi di madri e padri e bambini isterici), penso ai villaggi turistici pensati per la famiglia, penso insomma che questo sia un mercato enormemente più prolifico e proficuo di quello di chi sta solo e non chiede niente...
Insomma, per il mondo dei single mi pare che ci sia molto molto meno....
Ma attendo smentite. E' davvero un dialogo interessante. Continuiamo così!
Non ti cito fonti ufficiali perchè non le ho sottomano, vado a memoria e quindi potrei toppare i dettagli.
Per il discorso che fai tu, penso sia necessario avere una visione un pò più globale del tutto.
E' vero che due singles consumano più di una coppia, ed è intuitivo: due single vuol dire due divani, due tavoli, due case, due auto, etc, etc. Una coppia vuol dire un divano un tavolo, una casa, etc.
Però: al crescere dei singles diminuisce il numero di figli. Diminuisce il numero di soggetti giovano che òlavorano, con tutto quel che comporta. Allora è necessario "importare popolazione" da altre nazioni. Ed ecco che si presenta un problema nuovo: le nuove popolazioni hanno pochi soldi ed inoltre creano un mare di problemi a livello sociale.
In sintesi: non si può andare oltre un tot di singles, altrimenti la soluzione, da soluzione si trasforma in problema.
Da qui la necessità, ad un certo punto, di disincentivare la "singlitudine". Da qui il cambio di rotta.
E, disincentivando la singlitudine, si tende ovviamente a far sì che gli autoctoni formino nuove coppie e famiglie, cioè fare anche figli. Perchè al momento solo una coppia su due circa -da statistica-, fa almeno un figlio. E i singles rimangono comunque in aumento, l'onda è lunga. Per il momento scuole, villaggi etc. hanno saturato il mercato, non ne servono di più. Se ne servono di più non è per il maggior numero di figli, almeno. Il tasso di natalità in Italia resta saldamente su 1,3 figli per donna, da alcuni decenni. Forse si pensa al futuro, però.

In sostanza, certi fenomeni sociali, a mio modesto avviso, sono guidati da chi gestisce il potere. Sta al cittadino non farsi gestire più di tanto, o almeno che sia consapevole di quel che avviene.


Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 17, 2011, 14:44:50 pm
Zoltan, due tirate d'orecchi per te: innanzitutto per capire cosa vogliono le donne
(e a noi NON deve interessare) è perfettamente inutile chiedere o sottoporre a
loro dei questionari: MENTONO (anche a se stesse). Bisogna osservare il LORO
COMPORTAMENTO e tirare conclusioni esclusivamente da quello (la luce della
verità splende sulle azioni e non sulle parole, ha ben detto qualcuno).
Poi è altrettanto inutile osservare quello che succede SULLE SPIAGGE, in vacanza
o nei posti di mare: lì le donne vogliono le avventure o passare dei bei momenti.
E per le avventure o per dei bei momenti vanno bene anche  i bei ragazzi che
però sono squattrinati: dopo aver spennato un pollo con un buon divorzio cosa
vuoi che gliene freghi spendere anche un centinaio di euro pagandogli la cena
visto che tanto non sono soldi guadagnati da loro? Inoltre può capitare che un
uomo brutto dica cosa intelligenti o le faccia divertire (magari per la sua stessa
bruttezza). Ma tutto questo vale solo per le vacanza. E basta. Sveglia, Zoltan!

Bella situazione.
Animus cita il pensiero di Freud e Zoltan gli risponde: "ha scoperto l'acqua calda".
Poi Zoltan approfondisce e viene Massimo che gli risponde: "hai scoperto l'acqua calda". :lol:

Massimo, saperci dire perché il Reproductive dovrebbe contare soltanto in vacanza?
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Carlo Zijno - Gennaio 17, 2011, 14:58:00 pm
E' vero che due singles consumano più di una coppia, ed è intuitivo: due single vuol dire due divani, due tavoli, due case, due auto, etc, etc. Una coppia vuol dire un divano un tavolo, una casa, etc.

in tempi non sospetti:
http://metromaschile.it/blog/2009/societa-di-single-e-divorzio-di-massa-a-chi-convengono/
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Massimo - Gennaio 17, 2011, 15:04:38 pm
In vacanza conta il divertimento, l'avventura senza progetti. E per questo vanno
bene maschi di UN CERTO TIPO. Nella vita di tutti i giorni conta invece l'impegno,
la progettualità tese al raggiungimento della sicurezza economica e del benessere
per i quali vanno bene i maschi di ALTRO TIPO (non necessariamente uguali ai
primi summenzionati, anzi spesso diametralmente opposti). A seconda delle varie
situazioni, cambiano le qualità necessarie che la situazione richiede, quindi anche
il maschio che le incarna e che invariabilmente diventa il maschio desiderato.
Riuscirò mai a farmi capire, una buona volta?
Per farti un esempio, la nostra simpatica Annamaria Bernardini De Pace che una
volta non avrebbe degnato di uno sguardo i miseri minatori cileni costretti a
guadagnarsi la vita rischiando la pellaccia, dopo la disgrazia che ne ha messo in
luce il coraggio e l'abnegazione (di cui prima NON si era accorta) li ha subito
considerati dei principi azzurri. Donna anche lei, ovviamente. Do you understand?
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 17, 2011, 15:21:03 pm
Ok Massimo, è vero quello che dici, ma io ho fatto quell'esempio per comodità... di esempi ce ne sarebbero tantissimi, basta guardarsi attorno.

E poi non parlavo di scappatelle, ma di vere storie, gente che si sposa etc...

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Warlordmaniac - Gennaio 17, 2011, 15:39:11 pm
In vacanza conta il divertimento, l'avventura senza progetti. E per questo vanno
bene maschi di UN CERTO TIPO. Nella vita di tutti i giorni conta invece l'impegno,
la progettualità tese al raggiungimento della sicurezza economica e del benessere
per i quali vanno bene i maschi di ALTRO TIPO (non necessariamente uguali ai
primi summenzionati, anzi spesso diametralmente opposti). A seconda delle varie
situazioni, cambiano le qualità necessarie che la situazione richiede, quindi anche
il maschio che le incarna e che invariabilmente diventa il maschio desiderato.
Riuscirò mai a farmi capire, una buona volta?
Per farti un esempio, la nostra simpatica Annamaria Bernardini De Pace che una
volta non avrebbe degnato di uno sguardo i miseri minatori cileni costretti a
guadagnarsi la vita rischiando la pellaccia, dopo la disgrazia che ne ha messo in
luce il coraggio e l'abnegazione (di cui prima NON si era accorta) li ha subito
considerati dei principi azzurri. Donna anche lei, ovviamente. Do you understand?

Dicwendo così, rischi di dire le stesse cose che ha detto Zoltan, solo che lui la spiega in maniera più scientifica e codificata. La distinzione tra Reproductive e Survival Value, in qualche modo, la stai facendo anche tu.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: beta - Gennaio 17, 2011, 18:18:07 pm
Esattamente.
Bisogna fare in modo di essere indipendenti a livello economico-legale-progettuale.
Fatto questo, il resto viene facile.
Ma i due sessi non si separeranno mai. Primo perché ormai il meccanismo sociale ha interesse a far sì che si stia assieme, e ha costruito un sistema per spennare le famiglie in ogni modo ed è enorme fonte di guadagno per tanti aspetti; e poi perché come dicevo prima le pulsioni le hanno anche le donne, esattamente come noi...

secondo me questo è un granchio bello grosso.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 17, 2011, 18:57:41 pm
Ho sbagliato qualcosa??  :rolleyes:  :(


Diciamo che se leggessi davvero, invece che dare solo un'occhiata, primo, capiresti di più...secondo, vedresti che l'acqua calda la stai scoprendo te ^_^

Insomma, io non ho scritto solo che l'energia sessuale viene reindirizzata nel sociale (la cosiddetta sublimazione), ma ho scritto anche che la dissipa, tanto che la conseguenza è che la civiltà andrà avanti finchè ci saranno energie libidiche a cui attingere, la cosiddetta sublimazione e finirà con l'insterilimento ...sessuale.

Freud lo dice chiaramente che la civiltà avrà come conseguenza la sterilità.
Capisci che tra il dire "invece di scopare faccio sport", e dire che si ha un recipiente (l'energia libidica) e grazie al suo svuotamento si edifica e progredisce la civiltà la cui conseguenza sarà quella di lasciare vuoto il contenitore iniziale per aver riempito l'altro.... c'è di mezzo il mare.

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 17, 2011, 19:40:49 pm
Animus lo avevo capito... ho letto su wikipedia. E hai ragione. Chiaramente, di generazione in generazione, questa "abitudine" a incanalare l'energia libidica in altre attività impoverirà la stessa, finché non si raggiungerà un punto in cui l'uomo non sarà più in grado di pensare alla libidine come strumento per il compimento dell'atto sessuale.

Ci sarebbero degli esempi che si potrebbero fare per dimostrare questa tesi ma la cosa si rivelerebbe lunga. Basta pensare che più una civiltà è tecnologicamente/socialmente progredita, e minore è la libidine sessuale dei suoi cittadini. Questa cosa si osserva con facilità anche nel sistema geopolitico mondiale... (e non parlo di natalità, parlo di libidine!)

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 17, 2011, 19:42:38 pm
Animus lo avevo capito...


Allora..scusa. :)
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Red- - Gennaio 17, 2011, 20:02:09 pm
[...]Basta pensare che più una civiltà è tecnologicamente/socialmente progredita, e minore è la libidine sessuale dei suoi cittadini. Questa cosa si osserva con facilità anche nel sistema geopolitico mondiale... (e non parlo di natalità, parlo di libidine!)
Scusa, posso sapere da cosa lo deduci questo fenomeno?
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 17, 2011, 20:07:17 pm
mmmmmmh...  :hmm:

Non so, Plattone.

Per quanto riguarda il mio caso particolare:

- Beh... ritengo di poter dire che la mia compagna sia una di quelle che si definiscono belle ragazze...

- Se è vero il secondo punto della tua analisi... non si spiega perché lei si sia innamorata di me, allora, visto che non faccio parte di coloro che navigano nell'oro!

Magari occorre ricercare le ragioni di tutto altrove??

Ai posteri l'ardua sentenza.


il potere e quindi le risorse sono la prima cosa che una donna guarda in un uomo. ma non solo.
Esistono ormai prove inconfutabili ( e un bellissimo studio su Science, i cui risultati sono riportati in quel libro di Allan Pease di cui ho fatto un abbozzo di recensione ) che anche la donna ha pulsioni sessuali " esclusivamente sessuali, nei giorni dell'ovulazione.
In quei giorni e' primario il valore riproduttivo, genetico , del maschio ed ecco che la femmina cerca il maschio sano, simmetrico (bello ), maschile.
In particolare se il suo abituale compagno non e' molto prestante.
Non c'entrano i sentimenti, e' spinta ormonale.
Non siamo solo noi a privilegiare un bel culo.
Questo spiega abbastanza le infedenta' riproduttive ( 1 su 8 ) e spiega anche come nelle avventure le donne spesso si lascino andare con uomini non certo facoltosi.
Il tutto risulta in un mix non facile da decifrare , ma non indecifrabile.
naturalmente, le donne non lo ammetteranno mai.
Anche loro, in certi periodi in particolare, guardano il culo, e lo preferiscono sodo e stretto perche' garanzia di spinte efficaci a letto.
Il nostro hardware richiede i suoi diritti, c'e' poco da fare.
Concordo com massimo su una cosa fondamentale :
delle donne va osservato il comportamento, non ascoltato cio' che dicono, spesso oscuro anche per loro.
Come scrisse Alexis Carrel " pochi ragionamenti e molte osservazioni portano alla verita', poche osservazioni e molti ragionamenti all'errore"
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 17, 2011, 20:16:31 pm
P.S. mi scuso con voi per la scarsa partecipazione, ma sono in vacanza in Argentina e non ho sempre un pc disponibile.
Proprio domenica scorsa ho potuto assistere a una discussione in cui sono apparsi contenuti da Q.M. . E' venuto fuori un mezzo casino in cui non ho capito tutto, pero' 3 o 4 30enni erano abbastanza consci della problematica.
Il tutto e' partito da una conferenza di una psicologa cilena , Pilar Sordo, che qui ha fatto molta sensazione

http://es.wikipedia.org/wiki/Pilar_Sordo
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 17, 2011, 20:19:12 pm
pochi ragionamenti e molte osservazioni portano alla verita', poche osservazioni e molti ragionamenti all'errore.

Giustissimo.
E' la versione Carrelliana di quella Nicciana? :P
(è inutile confutare xxx, basta fiutarne la putrefazione )

P.S.
Mi stavo giusto chiedendo dov'eri finito.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 18, 2011, 00:15:27 am
Comunque, giusto per chiarezza, non era mia intenzione sminuire il tuo discorso Animus (nel caso ti sia sembrato così), è solo che questi concetti sono (almeno per me) abbastanza risaputi e a parer mio non così difficili da osservare. ;)

Scusa, posso sapere da cosa lo deduci questo fenomeno?

[...]Basta pensare che più una civiltà è tecnologicamente/socialmente progredita, e minore è la libidine sessuale dei suoi cittadini. Questa cosa si osserva con facilità anche nel sistema geopolitico mondiale... (e non parlo di natalità, parlo di libidine!)

Per spiegare a fondo questo concetto dovrei addentrarmi in studi sulla diversità della natura umana di carattere razziale. Ricerche nel corso del novecento hanno dimostrato come vi siano differenze sostanziali in termini di comportamento fra popolazioni bianche, popolazioni asiatiche e popolazioni negroidi. Ovviamente, le differenze riguardavano anche la sfera sessuale. Gli studi comprendevano analisi sulla frequenza dei rapporti, propensione all'eccitamento, analisi biomediche e altri test. Tali differenze sono state giustificate soprattutto da diversi bilanci ormonali fra le varie "etnie" (questo è il modo che si vuole utilizzare ora per indicare la razza...), corrispondenti ad altrettanti pattern genetici sviluppatisi in ambienti e circostanze diverse (nel corso della storia dell'uomo: Africa, Asia, Europa, etc...). Vi sono molti studi che dimostrano scientificamente come popolazioni bianche europee e asiatiche abbiano caratteristiche differenti in termini di libidine e spinta sessuale nei confronti di popolazioni negroidi. Le prime dimostrano di possedere una libidine sessuale minore e una propensione maggiore a saper convogliare la libidine verso attività secondarie (quella che Freud appunto chiama "sublimazione"). Le popolazioni negroidi invece, dimostrano una maggiore libidine (da un punto di vista ormonale possiedono livelli di testosterone nettamente maggiori ad esempio) e una minore propensione alla sublimazione di questa "spinta" ormonale (in termini pratici, hanno maggiore libidine e maggiore propensione alla ricerca diretta dell'atto sessuale).

I motivi di tale differenza genetica e quindi comportamentale sono da ricercarsi nei diversi ambienti e condizioni in cui le varie popolazioni prosperarono. Tuttavia le ragioni sono molteplici e non voglio dilungarmi sulle varie ragioni per cui vi sono queste differenze. Vi sono interi libri a riguardo.  :)

Gli studi dimostrarono come questa differenza ormonale e di libidine fossero alla base dei diversi sistemi di organizzazione sociale presenti nelle popolazioni di Africa, Asia e Europa. Ad esempio, mentre in Africa si sono sviluppate società ad alto numero di figli per donna (con i conseguenti svantaggi di maggiore mortalità infantile e maggiori disagi), nelle popolazioni Euro-asiatiche si sono sviluppate società a minor numero di figli per donna (con conseguente maggiore benessere pro-capite). Inoltre, i diversi livelli di libidine (e di testosterone) sono alla base della ragione per cui le popolazioni bianche e asiatiche abbiano sviluppato per primi sistemi sociali complessi e costruito civiltà tecnologicamente più avanzate rispetto alle popolazioni negroidi dell'Africa. Chiaramente, maggiore è la spinta sessuale e minore è la sublimazione, maggiore sarà il numero dei figli (e quindi minore benessere pro-capite) e minore sarà l'impiego di questa spinta verso attività secondarie (attività intellettuali, creative, sportive, competitive, etc...). In sostanza, questi studi dimostrarono come le differenze genetiche fra le varie popolazioni (razze) riguardassero anche livelli ormonali, libidine e maggiore o minore propensione alla sublimazione della spinta sessuale; e come queste stesse differenze siano alla base dei diversi sistemi sociali e dei diversi progressi in termini di civilizzazione e sviluppo tecnologico avuti da queste popolazioni nel corso dei millenni.

So che questi temi potrebbero non essere accettati da tutti, in quanto il "politically correct" oggi vuole imporre l'abnegazione di qualunque ricerca scientifica onesta che voglia studiare le differenze fra le varie popolazioni umane. I concetti da me riportati si basano su studi scientifici condotti da più parti, se necessario posso citare le mie fondi. Comunque mi è stato chiesto di spiegare le ragioni di un fenomeno e non avevo altro modo di farlo in questa maniera.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 18, 2011, 00:53:38 am
Comunque, giusto per chiarezza, non era mia intenzione sminuire il tuo discorso Animus (nel caso ti sia sembrato così), è solo che questi concetti sono (almeno per me) abbastanza risaputi e a parer mio non così difficili da osservare. ;)


Va bene, allora andiamo avanti. ;)
Quando Freud parla della civiltà, non si sta riferendo all'impero romano o quella islamica o quelle asiatiche, ma quella occidentale.

Occorre fare prima però una pre-messa, ovvero che la libido, prima di essere un pensiero, è una pulsione.

Ora, cosa succede all'interno della ns. civiltà che non accade nelle altre, e perchè la ns. è destinata alla sterilità e le altre no?

In realtà, per chi ha letto il mio topic (aphorismen), la risposta dovrebbe apparire (ormai) scontata.
Il progetto della civiltà occidentale è l'evangelizzazione, che deve essere intesa qui come, rendere gli uomini ... angeli, e gli angeli si sa, non hanno sesso.

Ecco perchè il traguardo della civiltà occidentale (e non delle civiltà in genere) è la sterilità.

La di-mostrazione è in realtà più semplice di quanto si potrebbe pensare:

All'interno della ns. civiltà, visto che la forza simbolica, l'orizzonte e la rotta tracciata e quella, la sublimazione della libido viene indirizzata in attività/opere compatibili col senso della civiltà stessa :
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg13002/#msg13002

E con ciò voglio dire, anche se non è facile sintetizzarlo in poco parole, che la sterilità viene indotta dalle opere stesse che vengono create, non come effetto accidentale, ma proprio perchè quello è il fine , e la fine, della civiltà stessa (che finisce quando raggiunge il suo fine, così come l'impero romano finì quando aveva conquistato tutto il mondo conosciuto, aveva semplicemente raggiunto la sua meta)
 
Non è perchè non si pensa più al sesso, come credi te Zoltan...
E' che la coscienza si riflette nel mondo, quello artificiale creato ad hoc, e l'attività risulta umiliante (concetto FONDAMENTALE) ed in quanto tale, la coscienza (ricordiamo che il primo organo sessuale è il cervello) la rimuove, inibendo la libido, per non essere rattrappita.
La vita non vuole l'umiliazione...morirebbe: http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg12171/#msg12171


E da quanto ho scritto si dovrebbe a questo punto capire anche la mia avversione per il cristianesimo...
Va distrutto prima che sia lui a distruggere noi.

Animus


Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Vargan - Gennaio 18, 2011, 02:12:36 am
OK, mettiamo che con la scienza si arriverà al punto di una simil-partenogenesi, per cui ci sarà un unico genitore naturale. Ma le differenze tra uomo e donna sono talmente radicate e complementari, che non dico individui, i quali possono anche farne a meno, ma le due popolazioni di genere trarranno benefici da una convivenza.
L'insicurezza femminile deve essere neutralizzata dalla mascolinità, ad esempio.

Se stessimo parlando di un processo di trasformazione da una forma di energia ad un altra direi che il processo e scarsamente efficiente.

Mi permetto una divagazione simil biologica filosofica.

In natura i composti, le molecole, etc. Hanno un livello energetico che ne giustifica la composizione e la configuarazione spaziale. Per cosi dire (oddio non e che mi ricordo tutto) ogni entita` e figlia di un processo chimico che la ottiene. Le due forze che entrano in gioco sono l`entropia e l`energia.

L`energia la possiamo definire anche come lavoro. Mentre l`entropia (la famigerata) e una forza che spinge alla disorganizzazione o per meglio dire e la logica conseguenza di una realta molto semplice.

E piu facile costruire una casa o distruggerla? oppure secondo voi e piu` probabile che una casa si costruisca da sola o si distrugga da sola?

E chiaro quindi che la materia tende ad organizzarsi nella maniera piu semplice ed a basso contenuto energetico (lavoro). Quindi i sistemi piu` semplici sono caratterizzati da bassa organizzazione (entropia elevata) e facilita` di formazione (basso contenuto energitico e quindi basso contenuto di lavoro per la sua formazione.

I sistemi biologici seguano una logica opposta.

Aumentano l`organizzazione interna (tenendo quindi un basso valore di entropia) e per farlo necessitano di grandi quantita` di lavoro che ottengono dall`ambiente esterno aumentandone l`entropia e di conseguenza abassandone il valore energetico. (tralasciamo la luce solare che rende il discorso complesso ma non lo smentisce.) L`economia cellulare e quindi tenuta per definizione al risparmio energetico ed a ottenere il fatidico massimo riusultato con il minimo sforzo. Per poter continuare ad esistere deve mantenere la sua organizzazione interna e modulare gli scambi molecolari con l`esterno. Il flusso di materiali ed elaborati e quello che gli permette di mantere bassa la sua entropia (la tendendenza ad annullarsi) ed a rifornirsi di energia potenziale da sfruttare per mantere le catene di reazioni che gli consentono di sopravvivere.

A maggiore organizzazione, corrisponde quindi maggiore complessita` e migliori prestazioni (posso citare la sintesi di ATP mitrocondriale delle cellule eucariotiche rispetto al sistema piu` semplice di quello procariotico ad esempio).

Il sesso rappresenta apparentemente uno spreco di risorse perche` i meccanismi impiegati per la riprodizione sessuale consumano molta piu` energia rispetto a quella assessuale. L`unico vantaggio come ben sappiamo e quello di portare varianza genetica. Anche questo e` uno spreco di risorse poiche creando modificazioni genetiche maggiore e` il tasso di variazione maggiore e la quantita` di organismi che muoiono per diffetti nella loro fabbricazione, ne consegue che l`energia impiegata per costruire 100 individui ne costruisce facendo un esempio 80 di funzionali.

Quindi la riproduzione sessuale e` un grande spreco di energie e risorse, se non sapessimo che e` il cardine della sopravvivenza e dell`evoluzione ci si chiederebbe: Ma perche esiste?


Arrivando al nocciolo del problema la societa` e l`economia sono due grandi allegorie della biologia ed economia cellulare. Non di rado sono classici esempi che si usano quando si vuole descrivere la complessita sociale o quella biologica. E viceversa
Ogni organizzazione si serve di strumenti e compartimenti, di divisioni operazionali, e di terminali operativi. Contiene una nucleo informativo o genetico, una fonte primaria di sostentamento ed una sua conformazione spaziale e temporale. E sopratutto una costante necessita` di un flusso regolato di materiali ed alaborati.

La societa quindi come un macroorganismo multicellulare.

la societa possiede tutti i poteri e funzioni di cui le sue cellule costituenti (noi) abbiamo delegato il compito. Per essere piu` forti abbiamo delegato alla societa` la funzione di detenere il sapere (l`istruzione o il codice genetico) di regolamentare la produzione (agricola, industriale), e controllare e amministrare i flussi con l`interno e l`esterno (Le reti di comunicazione multimediale, i trasporti, la dogana, etc). Aumentare la nostra possibilita` di sopravvivenza, etc.

Per fare questo necessita di alta organizazzione (bassa entropia) e quindi necessita di molta energia (lavoro), la nazione e quindi la societa` siamo noi. E con il nostro lavoro permettiamo alla societa` di continuare ad esistere mediante la trasformazione dell`ambiente (e quindi l`alzamento dell`entropia di questa). Se la societa` fosse meno complessa allora sarebbe necessario molto meno lavoro, ma al tempo stesso il numero di individui (e sopratutto) le possibilita` di questi di sopravvivere sarebbero molto piu` basse.

Inoltre con l`aumentare della complessita ed organizzazione le stesse operazioni sono energeticamente piu` efficienti. Quindi si ha un abassamento di energia richiesta per compiere le medesime funzioni. Il punto focale della  mia logorrea e quindi incentrato sul vantaggio biologico ed economico che sostituisce gradatamente la riproduzione da sessuale ad artificiale.

Semplicemente con l`avanzare della complessita` sociale determinati meccanismi saranno semplicemente superati e sostituiti dalla tecnica medica. La societa` si incharichera di farsi utero e sperma per generare nuove componenti mantenendo inalterato il valore in termine di fitness e garantendo un processo energeticamente inferiore e quindi biologicamente vantaggioso.

Anticipando parte delle obiezioni che sarebbero poste. Mi sorge spontano un esempio banale. E successivamente un dubbio cruciale.

Esempio.
Quanta energia in petrolio e biochimica occorre per fare spostare un peso di una tonnellata di un metro verso l`alto da un`elevatore?
Quanta ernergia biochimica (umana) occorre per fare lo stesso lavoro?
Quale dei due processi e` energeticamente vantaggioso?

Dubbio cruciale.
Rispetto all`uomo di migliaia di anni fa che viveva in comunita` familiari, (considerando lo stesso ipotetico standard di alimentazione e di igiene) il sistema immunitario di quest`ultimo era piu` forte o piu` debole di quello standard di oggi?
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 18, 2011, 13:54:01 pm
Giustissimo.
E' la versione Carrelliana di quella Nicciana? :P
(è inutile confutare xxx, basta fiutarne la putrefazione )

P.S.
Mi stavo giusto chiedendo dov'eri finito.


Devo connettermi da un posto pubblico ma a fine settimana saro' a casa
la versione nicciana si adatta molto bene alla situazione attuale della nostra civilta'
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 18, 2011, 15:07:33 pm

Devo connettermi da un posto pubblico ma a fine settimana saro' a casa
la versione nicciana si adatta molto bene alla situazione attuale della nostra civilta'

Nietzsche aveva una natura intuitiva (all'ennesima potenza) , quello che manca, anche nei minimi termini, alla quasi totalità degli uomini, e per questo di lui M.Fini dice giustamente che aveva una natura femminile.
Ecco perché Nietzsche, pur essendo il meno razionale dei (grandi) filosofi, è infatti tra i massimi esponenti dell'irrazionalismo - perchè lui non dimostra nulla...sentenzia e basta! - è quello che c'ha preso di più su tantissimi aspetti.
Perché alla fine, le parole/dimostrazioni/ragionamenti se le porta il vento, la verità rimane affidata al setaccio del tempo - solo la storia separa le pagliuzze d'oro ... dalla ghiaia.

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Red- - Gennaio 18, 2011, 23:13:05 pm
Citazione
Perché alla fine, le parole/dimostrazioni/ragionamenti se le porta il vento, la verità rimane affidata al setaccio del tempo - solo la storia separa le pagliuzze d'oro ... dalla ghiaia.
Se così è allora la religione cattolica è una pagliuzza d'oro, perchè sta sul pianeta dalla sua nascita, più di duemila anni fa.
...Ma non è vero neanche questo, neh!?
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 18, 2011, 23:46:52 pm
Se così è allora la religione cattolica è una pagliuzza d'oro, perchè sta sul pianeta dalla sua nascita, più di duemila anni fa.
...Ma non è vero neanche questo, neh!?

No, no, Red, certo che è vero, ma vedi...c'è un problema.
Mi spiego.

Se io dicessi che, è vero che i farmaci curano le malattie, e quindi da questo punto di vista combattono le malattie, ma d'altro canto, le multinazionali farmaceutiche che producono i farmaci non hanno nessun interesse a far sparire le malattie perché evidentemente quelle sono la causa della loro esistenza/potere, e quindi, avendo il potere di farlo, se da una parte studiano come curarle...dall'altra studiano come creare nuove malattie (magari inglobando la mattia futura nella cura odierna) non credo che troverei nessuno disposto a rifiutare questa tesi - magari con la sola eccezione del cda della multinazionale stessa.

Se invece dicessi che il ruolo della Chiesa è quello di condurre il gregge verso la meta tracciata dal cristianesimo, epperò se da una parte quella è la sua funzione, dall'altra, arrivare al traguardo vorrebbe dire porre fine al suo compito storico - essere pensionata e perdere tutto il potere che ha conquistato in millenni, e quindi la Chiesa ha tutto l'interesse ad opporsi all'avanzata del progetto cristiano originario (che chiaramente evidenziarlo solleva una contraddizione enorme), per perpetuare ad aeternum la sua esistenza, troverei, applicando la stesso principio del conflitto d'interesse (nessun organo sociale mira alla propria eutanasia), un rifiuto ben più grande.
Perchè?
Perchè uno crede semplicemente a ciò che gli fa più comodo credere. :)

Io l'ho detto varie volte che bisogna fare una netta distinzione tra la Chiesa ed il cristianesimo, tra il messaggio del pre-cristianesimo (l'antico testamento) e che però il cristianesimo ha da una parte inglobato...dall'altra superato (basta pensare che nell'uno si chiama Signore il Padre, nell'altro si chiama Signore il Figlio), e quello prettamente cristiano (" ci sono eunuchi che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca").....


Ma vedo che questo, ad alcuni, non riesce proprio ad entrare in testa.
 
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 19, 2011, 00:03:14 am
Chi può capire, capisca..

Io l'ho capito.
Poi gli altri continuino pure a credere quello che vogliono.
Per me ... fa lo stesso.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 19, 2011, 11:18:44 am
quindi la Chiesa ha tutto l'interesse ad opporsi all'avanzata del progetto cristiano originario

Fateci caso:
Quando la Chiesa fa opposizione alla famiglia senza figli, o max un figlio, non lo fa citando l'assenza di progenie di Gesù, o il figlio unigenito.
Si deve rifare all'antico testamento.

Quando la Chiesa fa opposizione alle moderne tecniche surrogate della riproduzione,FIVET, banche del seme, etc., non lo fa citando Giuseppe , lo Spirito Santo e il parto verginale di Maria.
Si deve rifare all'antico testamento.

Quando la Chiesa fa opposizione all'aborto, non lo fa citando il sacrificio dell'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.
Si deve rifare all'antico testamento.

Quando la Chiesa fa opposizione agli anticoncezionali, non lo fa citando gli eunuchi che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli.
Si deve rifare all'antico testamento.

Non cita mai i V-angeli.
Non può.
 
Una casta di nottambuli che blatera in nome del Cielo.

Animus
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Carlo Zijno - Gennaio 19, 2011, 12:22:06 pm
Fateci caso:
...
Si deve rifare all'antico testamento.
...
Si deve rifare all'antico testamento.
...
Si deve rifare all'antico testamento.
...
Si deve rifare all'antico testamento.

Da cui se ne deduce che... da domani tutti ebrei :D :D :D
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: COSMOS1 - Gennaio 19, 2011, 14:16:33 pm
 :OT:  :mad:
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 19, 2011, 14:59:13 pm
Da cui se ne deduce che... da domani tutti ebrei :D :D :D

Perché no.
L'islam in fondo non serve proprio a questo?
A contrapporre una visione patriarcale ...ad un'altra?

In culo al cristianesimo. ^_^

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 19, 2011, 21:19:35 pm
Nietzsche aveva una natura intuitiva (all'ennesima potenza) , quello che manca, anche nei minimi termini, alla quasi totalità degli uomini, e per questo di lui M.Fini dice giustamente che aveva una natura femminile.
Ecco perché Nietzsche, pur essendo il meno razionale dei (grandi) filosofi, è infatti tra i massimi esponenti dell'irrazionalismo - perchè lui non dimostra nulla...sentenzia e basta! - è quello che c'ha preso di più su tantissimi aspetti.
Perché alla fine, le parole/dimostrazioni/ragionamenti se le porta il vento, la verità rimane affidata al setaccio del tempo - solo la storia separa le pagliuzze d'oro ... dalla ghiaia.



L'intuizione, o meglio, il pensiero intuitivo, spesso arriva laddove la logica non arrivera' mai.
In questo Nietzche viene ingrandito, e non sminuito, dal fatto di essere poco " razionalista"
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Massimo - Gennaio 19, 2011, 21:27:55 pm
Nietzsche sentenziava e basta? Allora aveva una natura DAVVERO femminea!
Oh come imitava bene le donne, Nietzsche. Però diceva anche:
"Vai a donne? Non dimenticare la frusta!"
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 19, 2011, 23:35:38 pm

Dubbio cruciale.
Rispetto all`uomo di migliaia di anni fa che viveva in comunita` familiari, (considerando lo stesso ipotetico standard di alimentazione e di igiene) il sistema immunitario di quest`ultimo era piu` forte o piu` debole di quello standard di oggi?


Bypasso la divagazione simil biologica filosofica (come l'hai chiamata te), sulla quale, non capita spesso, concordo al 100% ed anzi complimenti perché non è da tutti disquisire in questa maniera con una tale padronanza della materia dato che non è simil ... è perfetta/impeccabile, per arrivare al dubbio, il quale però, mi pare di capire, viene posto non per l'importanza che ha in se stesso (perchè è ovvio che la risposta è affermativa, noi siamo più deboli dei nostri antenati), ma per cercare una possibile soluzione.

Però se ci pensi la soluzione sta già in ciò che hai scritto prima: Le forme di vita mantengono bassa la loro entropia (cioè il loro ordine imposto dalla natura) aumentando quella dell'ambiente circostante.
Ora, tutte le divisioni create dall'umanità (lingue, culture, stati, religioni), dunque non biologiche, fanno parte dell'ambiente circostante (inteso anche in senso psicologico), il cui abbattimento (non unificazione ma interdipendenza/rimescolamento, un po' come quando si mettono in comunicazione due gas che prima erano separati in due contenitori isolati/non comunicanti) porta ad un aumento dell'entropia circostante , e di fatto, è una soluzione, ottima, forse l'unica, per preservare l'ordine naturale...

Chi può capire...capisca.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Vargan - Gennaio 20, 2011, 02:32:27 am
Bypasso la divagazione simil biologica filosofica (come l'hai chiamata te), sulla quale, non capita spesso, concordo al 100% ed anzi complimenti perché non è da tutti disquisire in questa maniera con una tale padronanza della materia dato che non è simil ... è perfetta/impeccabile, per arrivare al dubbio, il quale però, mi pare di capire, viene posto non per l'importanza che ha in se stesso (perchè è ovvio che la risposta è affermativa, noi siamo più deboli dei nostri antenati), ma per cercare una possibile soluzione.

Però se ci pensi la soluzione sta già in ciò che hai scritto prima: Le forme di vita mantengono bassa la loro entropia (cioè il loro ordine imposto dalla natura) aumentando quella dell'ambiente circostante.
Ora, tutte le divisioni create dall'umanità (lingue, culture, stati, religioni), dunque non biologiche, fanno parte dell'ambiente circostante (inteso anche in senso psicologico), il cui abbattimento (non unificazione ma interdipendenza/rimescolamento, un po' come quando si mettono in comunicazione due gas che prima erano separati in due contenitori isolati/non comunicanti) porta ad un aumento dell'entropia circostante , e di fatto, è una soluzione, ottima, forse l'unica, per preservare l'ordine naturale...

Chi può capire...capisca.



Ti ringrazio moltissimo per i complimenti detti da una persona puntigliosa come te, non e cosa da poco :D

Devo pero dire che come al solito se sei sempre criptico nella tue risposte, o forse sono io che manco degli elementi per trovare il significato del tuo discorso.

Ma il mio dubbio cruciale si riaffacciava ad un`altro argomento. Ovvero alla perdita` di capacita` intrensacamente legate al fatto che esse non costistuiscono piu` una "selezione genetica". La forza del sistema immuntario (venuta meno di fronte allo sgabello della medicina), alla perdita` dei peli e della calvizie maschile (venuti meno perche` le persone che non aveveno abbastanza peli potevano comunque vestirsi di pelli di animali),etc.

Ovvero la graduale atrofizzazione di quello che non e` piu` necessario, e quindi diventa una spesa inaccettabile per la fitness della specie e quindi viene gradatamente abbandonata.

Non ho elementi per confoturare questa osservazione, ne ho voglia di mettermi a studiare qualche tonnellata di libri di genetica, quindi prendetela come un ipotesi.

Comunque riassumento tutto il mio discorso, la riproduzione sessuale nella specia umana potrebbe essere sostituita` da quella artificiale, perche` lo spirito piu` intimo della natura cerca di creare degli essere sempri piu` performanti e lo fa mediante l`aumento dell`efficienza dei processi vitali (nuovi sistemi di costruzione delle strutture, nuovi sistemi di trasporto delle sostanze, nuovi sistemi di codificazione dell`informazione, nuovi sistemi di protezione dai concorrenti) , aumento delle possibilita` di acquisire nuove risorse (colonizzazione altri habitat, nuove forme di alimentazione, maggior efficenza nell`impedire ai concorrenti di accedere alla risorse), etc.

Una volta che la scienza rende obsolete determinate funzioni sarebbe interessante capire se anche a livello psicologico qualcosa comincia a inibire determinati segnali ormonali e chimici.

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 20, 2011, 12:30:31 pm

Devo pero dire che come al solito se sei sempre criptico nella tue risposte, o forse sono io che manco degli elementi per trovare il significato del tuo discorso.
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg12211/#msg12211

Si basava proprio sulle considerazioni di tipo energetico/entropico da te esposte.
Di fatto, se l'uomo occidentale si è indebolito, è perchè ha ordinato (cioè razionalizzato) il suo habitat.


Citazione
Una volta che la scienza rende obsolete determinate funzioni sarebbe interessante capire se anche a livello psicologico qualcosa comincia a inibire determinati segnali ormonali e chimici.

Non c'è dubbio.
Gli ormoni prodotti nel/dal cervello (l'ipotalamo) controllano la maggior parte delle funzioni del corpo.
Quel qualcosa ... l'ho già scritto cos'è.
La vanità della materia.;)

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 20, 2011, 13:22:50 pm
Ti ringrazio moltissimo per i complimenti detti da una persona puntigliosa come te, non e cosa da poco :D

Devo pero dire che come al solito se sei sempre criptico nella tue risposte, o forse sono io che manco degli elementi per trovare il significato del tuo discorso.

Ma il mio dubbio cruciale si riaffacciava ad un`altro argomento. Ovvero alla perdita` di capacita` intrensacamente legate al fatto che esse non costistuiscono piu` una "selezione genetica". La forza del sistema immuntario (venuta meno di fronte allo sgabello della medicina), alla perdita` dei peli e della calvizie maschile (venuti meno perche` le persone che non aveveno abbastanza peli potevano comunque vestirsi di pelli di animali),etc.

Ovvero la graduale atrofizzazione di quello che non e` piu` necessario, e quindi diventa una spesa inaccettabile per la fitness della specie e quindi viene gradatamente abbandonata.

Non ho elementi per confoturare questa osservazione, ne ho voglia di mettermi a studiare qualche tonnellata di libri di genetica, quindi prendetela come un ipotesi.

Comunque riassumento tutto il mio discorso, la riproduzione sessuale nella specia umana potrebbe essere sostituita` da quella artificiale, perche` lo spirito piu` intimo della natura cerca di creare degli essere sempri piu` performanti e lo fa mediante l`aumento dell`efficienza dei processi vitali (nuovi sistemi di costruzione delle strutture, nuovi sistemi di trasporto delle sostanze, nuovi sistemi di codificazione dell`informazione, nuovi sistemi di protezione dai concorrenti) , aumento delle possibilita` di acquisire nuove risorse (colonizzazione altri habitat, nuove forme di alimentazione, maggior efficenza nell`impedire ai concorrenti di accedere alla risorse), etc.

Una volta che la scienza rende obsolete determinate funzioni sarebbe interessante capire se anche a livello psicologico qualcosa comincia a inibire determinati segnali ormonali e chimici.

E l'unico rimedio sappiamo già qual'è...
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Vargan - Gennaio 20, 2011, 14:24:07 pm
rimedio?

Se il mio discorso dovesse essere realistico non si puo` parlare di problemi e di soluzioni. Perche` sarebbe come cercare di risolvere il problema dell`attrazione gravitazionale.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 20, 2011, 14:44:10 pm
E l'unico rimedio sappiamo già qual'è...

Non lo so Zoltan, mi ricorda tanto quella famosa barzelletta, l'operazione è riuscita...il paziente è morto.

Potrebbe essere una soluzione solo sotto una determinata condizione, che però sto ancora valutando e alla quale non mi riesce ancora di trovare una risposta.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Red- - Gennaio 21, 2011, 00:35:05 am


L'intuizione, o meglio, il pensiero intuitivo, spesso arriva laddove la logica non arrivera' mai.
In questo Nietzche viene ingrandito, e non sminuito, dal fatto di essere poco " razionalista"
Ok, ma su 3mila persone si rischia di contare 3mila intuizioni diverse sullo stesso tema. La logica, invece è una sola per tutti i 3mila (o almeno dovrebbe, se il senno non è fuggito)

Una volta chiesero ad un vecchio maestro di arti marziali orientali se fosse sufficiente affidarsi unicamente al proprio istinto. Rispose che assolutamente no:  "...prima tu alleni l'istinto, poi lui guida te" Ora bisogna vedere quanto è allenato l'istinto di chi intuisce.
La logica poi sta là per evitare tutti 'sti scervellamenti .
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 21, 2011, 15:16:47 pm
Ok, ma su 3mila persone si rischia di contare 3mila intuizioni diverse sullo stesso tema. La logica, invece è una sola per tutti i 3mila (o almeno dovrebbe, se il senno non è fuggito)


Caro Red, se rifletti su ciò che hai scritto, ti renderai conto che il fine della logica è ... l'omologazione al pensiero unico, che in quanto totalizzante/totalitario, essa chiama verità.
E' vero ciò che dici, sulle 3mila intuizione diverse, ed è per questo che ho scritto che è solo la Storia che può, e deve, separare il vero dal falso.

Nietzsche lo sapeva benissimo che il suo tipo di pensiero, non si adattava ad essere accettato dai contemporanei perchè non era vero a priori (come quello razionale), ma a posteriori .

E' per questo che nei suoi scritti sono ricorrenti frasi come, "c'è chi nasce postumo", o "a me si confà unicamente il giorno seguente al domani".
Lo sapeva benissimo....  ;)

Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: ilmarmocchio - Gennaio 21, 2011, 18:31:29 pm
Ok, ma su 3mila persone si rischia di contare 3mila intuizioni diverse sullo stesso tema. La logica, invece è una sola per tutti i 3mila (o almeno dovrebbe, se il senno non è fuggito)

Una volta chiesero ad un vecchio maestro di arti marziali orientali se fosse sufficiente affidarsi unicamente al proprio istinto. Rispose che assolutamente no:  "...prima tu alleni l'istinto, poi lui guida te" Ora bisogna vedere quanto è allenato l'istinto di chi intuisce.
La logica poi sta là per evitare tutti 'sti scervellamenti .


Non tutti possiedono l'intuito allo stesso modo. la differenza tra i grandi scienziati e i travet< della ricerca e' qui. Come anche tra il grande politico e il trafficone, ecc
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: plattone - Gennaio 27, 2011, 21:26:26 pm
Io so solo dirvi che quando una donna partorisce, lì è la fine di ogni interesse per il suo uomo.
Questo è il dato più terreno che vi posso assicurare, e l'ho vissuto sulla mia pelle.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 30, 2011, 22:33:52 pm
Una volta che la scienza rende obsolete determinate funzioni sarebbe interessante capire se anche a livello psicologico qualcosa comincia a inibire determinati segnali ormonali e chimici.

http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg26144/#msg26144
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Zoltan2 - Gennaio 31, 2011, 00:53:37 am
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg26144/#msg26144

Magnifiche le immagini dei leoni. Della serie: un'immagine vale più di mille parole!
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: Animus - Gennaio 31, 2011, 01:07:01 am
 :D
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: renato.dg - Aprile 12, 2011, 00:35:19 am
Plattone ritengo che il tuo discorso non sia sbagliato in tutto, ma ragionando in termini di incopatibilità penso che non ci sia una boinivocità tra uomini e donne.Ossia Le donne sono sicuramente fatte per gli uomini, gli uomini non sono fatti per le donne.Per dirla in altri modi  gli uomini tendo verso le donne, le donne non tendono verso gli uomini allo stesso modo.Questo è un dato di fatto e finita la società contadina che obbligava entrambi a obblighi e diritti , le differenze stanno venendo a galla in tutta la loro verità.
Le donne si separano e stanno bene da sole, gli uomini si separano e invadono siti di incontri , chat  per cercare donne.
Certo nella vita reale è diversoperchè tutto piu facile anche se non di molto.I locali sono quasi sempre piu frequentati da uomini che donne.Gli uomini cercano piu il sesso, le donne un rapporto sentimentale.Le differenze anatomiche e fisiologiche che ha imposto la natura  nella procreazione  non significano complementarietà.Cioè l'uomo ha il pene la donna la vagina , allora si completano.La complementarietà tra uomo e donna è tuttaltro che scontata.
Titolo: Re: Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: raniran - Settembre 12, 2012, 15:24:46 pm
Io sono piu` crudele di te nel descriverne le dinamiche. Per certi versi io mi adeguo ad una logica di tipo speculare, o per meglio dire ad impronta. Ovvero la societa` futura avra l`impronta di quello che le donne di oggi stanno attuando e finira per essere una societa` che gli si ritorcera contro, inevitabilmente.

Ma questo forse esula dal motivo del tuo topic.

Partiamo con un po di biologia di base. Nelle api e nelle formiche la suddivisione in compiti non e sociale ma bensi biologica. Nel senso che e` la biologia a determinare i compiti delle varie varianti. Nelle persone e nella razza umana una variante si occupa di fecondare e di portare variabilita` genetica ed un`altra di concepire il nascituro.
Durante e per tutto il tempo che va dalla fecondazone al concenpimento ed alla crescita`, la variante che concepisce e estremamente vulnerabile ed oberrata in maniera drammatica dal nascituro e dal concepito in seguito.

Ovvio quindi che la variante che concepisce cerchera una variante che la sostenga durante queste fasi, e che si occupi in un certo qual modo di difenderla dalle insidie. Oltremodo diversa la variante che feconda che cerchera anche e sopratutto la certezza di essere il fecondante e la certezza che la variante che concepisce riesca a portare a termine la gravidanza e dia nuovi individui sani e performanti.

Questo direi che e la logica che sta alla base di tutto. Anche nella societa` dei servizi in cui vivamo questa memoria genetica determina le scelte degli individui. Quindi e ovvio che a mio avviso l`amore e un contenitore in cui vi sono dei programmi attavici che generano i rapporti cosi detti affettivi che sembrano eterei e immacolati, ma sono mere proiezioni di interessi economici e di sopravvivenza del individuo o dell`intera specie.

A questo punto aggiungerei una mia personale disquisizione. Metaforicamente parlando i due sessi sono completamenti diversi l`uno dall`altro ma sebbene in questi ultimi tempi vi sia una forte tendenza a separare quasi il concetto di varianza con quello di vera e propria razza sembrerebbe che non ci sia consapevolezza in merito.

Nell`era moderna i vincoli economici, procreativi, e di sopravvivenza sono stati livellati di modo che nessuno necessita di nessuno per la propria sopravvivenza, fatta salva l`integrita` sociale in cui viviamo ogni individuo e in grado di sopravvivere senza l`apporto dell`altro sesso e senza con questo costruire nuclei familiari. Per quel che riguarda la procreazione la donna sembrerebbe avere una marcia in piu` una sorta di vantaggio temporare e che la portera di qui a poco a poter sciegliere autonomamente in larga parte del globo se utilizzare un uomo per la sua fecondazione o autofecondarsi mediante moderne tecniche mediche.

Ovviamente superata questa fase e questo primo debito temporale dovuta allo status di concepente della donna le moderne tecnologie in ambito riproduttivo saranno alla portata degli uomini a questo punto di aprira una grande incognita.

Dovendo farsi carico della maternita` e logico pensare che il corpo e la struttura psicologica della donna siano state modellate nel corso dei tempi di modo da dover raggiungere due principali obbiettivi. La procreazione e la propria sopravvivenza. Direi quindi che la macchina donna sia in realta un apparecchio figlio di un compromesso. E specializzato oltremodo per un aspetto e carente nell`altro.

L`uomo da sua parte e altamente specializzato in un aspetto e totalmente carente nell`altro.

Per dirla in soldoni, direi che in un futuro prossimo se l`uomo riuscisse a far a meno della sua componente emotiva potrebbe riuscire a creare una societa` estremamente performante e sviluppata ma unisex.
In questo scenario i due sessi si dividerebbero in veri propri gruppi a se, come se fossero due specie differenti. Tolto il vincolo della riproduzione i due sessi si comporterebbero come competitori ed a questo punto il gruppo maggiormente specializzato avrebbe anche la societa` piu` forte e riuscirebbe a "liquidare" il gruppo meno competitivo.

Scenario da incubo, ma haime` lo trovo realistico. Nel mentre speriamo che i due sessi appianino le divergenze e si crei una societa` di uomini e donne che si amino!


"Ovviamente superata questa fase e questo primo debito temporale dovuta allo status di concepente della donna le moderne tecnologie in ambito riproduttivo saranno alla portata degli uomini a questo punto di aprira una grande incognita"
OVVIAMENTE.. NO, non è ovvio:
i Tempi sono troppo lunghi per prevedere una "società di femmine".......
[le previsioni del tempo ti danno fino a 3 giorni una buona probabilità (al terzo circa 70 %),  dopo le probabilità d'azzeccarci si riducono sempre più, drasticamente in una progressione similmente geometrica, tendendo allo zero dopo 15-20 giorni].
Lo sviluppo relazionale delle società attuali possono a mio avviso aderire al modello meteo, hanno MOLTE più variabili..
il senso rimane quello.

Titolo: Re:Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: raniran - Settembre 12, 2012, 15:29:15 pm
Sugli scenari da te prospettati sono d'accordo,  sarebbe una guerra che porterebbe all'estinzione della nostra specie nel giro di 2-300 anni.


Titolo: Re:Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 12, 2014, 17:25:07 pm
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/11/12/istat-matrimoni-in-calo_46b0d672-789b-4227-8b0f-c681d7b4493f.html



In Italia ci si sposa meno e chi decide di convolare a nozze preferisce farlo in regime di separazione dei beni. E' quanto emerge dall'ultimo report dell'Istat (anno 2013) sui matrimoni in Italia che mostra pure come le coppie del Nord e del Centro scelgano soprattutto il rito civile. Nel 2013 per la prima volta il numero dei matrimoni scende sotto quota duecentomila. Sono stati infatti celebrati in Italia 194.057 matrimoni (13.081 in meno rispetto al 2012). Ancora un forte calo, dunque, in linea con l'accentuarsi della tendenza alla diminuzione in atto dal 2008: circa 53 mila nozze in meno negli ultimi 5 anni (pari a oltre un quinto delle celebrazioni del 2008). Diminuiscono anche i matrimoni successivi al primo, scendendo da 34.137 del 2008 a 30.691 del 2013, ma il ritmo della flessione è più contenuto di quello delle prime nozze.

Pertanto, la loro quota sul totale continua ad aumentare, dal 13,8% del 2008 al 15,8% del 2013. Nel 2013 sono state celebrate con rito religioso 111.545 nozze, oltre 44 mila in meno negli ultimi 5 anni (-29%). I matrimoni celebrati con il solo rito civile sono scesi a 82.512 (-9% rispetto al 2008); la loro quota sul totale raggiunge il 42,5% del 2013, dal 36,8 del 2008. Sia al Nord (55%) che al Centro (51%) i matrimoni con rito civile superano quelli religiosi. Il report conferma, infine, la prevalenza dei matrimoni in regime di separazione dei beni (oltre due su tre).
Titolo: Re:Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: vnd - Novembre 12, 2014, 17:48:41 pm

In Italia ci si sposa meno e chi decide di convolare a nozze preferisce farlo in regime di separazione dei beni.


E te credo....

Anche se non ho mai capito che differenza ci sia, ai fini pratici, nel regime di separazione dei beni in caso di separazione/divorzio.
Apparentemente nulla.

Un'altra cosa che non capisco è perché gli atei si sposino, ancorché con rito civile.
Chi glielo fa fare?

Posso capire che si sposa per ragioni religiosi.
Ma gli atei?

Mistero....
Titolo: Re:Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: zagaro - Novembre 12, 2014, 18:01:22 pm

E te credo....

Anche se non ho mai capito che differenza ci sia, ai fini pratici, nel regime di separazione dei beni in caso di separazione/divorzio.
Apparentemente nulla.

Un'altra cosa che non capisco è perché gli atei si sposino, ancorché con rito civile.
Chi glielo fa fare?

Posso capire che si sposa per ragioni religiosi.
Ma gli atei?

Mistero....

un giudice in caso di divorzio può decidere su due sole questioni: a) se qualcuno ha violato le regole del matrimonio, quello che chiamiamo addebito; b) come dividere il patrimonio accumulato con il matrimonio; ora se si è in regime di separazione dei beni chiaramente il patrimonio accumulato con il matrimonio può partire solo dalla data di nozze e deve essere voluto dalle due parti decidere cosa fa parte del patrimonio matrimoniale; mentre se si è in comunione dei beni  rientrano nel patrimonio del matrimonio tutti i beni  comunque intestati ai coniugi, e possibilmente anche quelli prima della data di nozze (poi ci stanno delle eccezioni da vedere caso per caso)-- e ti pare poco la  differenza?

atei.
domanda
un ateo, figlio di atei, come potrebbe pretendere dal giudice  la quota legittima dell'eredità dei genitori se questi non erano sposati?
Titolo: Re:Uomini e donne: le ragioni della distanza
Inserito da: raniran - Dicembre 20, 2014, 19:13:31 pm
"In Italia ci si sposa meno e chi decide di convolare a nozze preferisce farlo in regime di separazione dei beni. "
Vero, ma considera che molti report-indagine cazzate varie sono pilotate
Prima di tutto scaverei nella rete per trovare qualcosa degno d'essere creduto
poi, dopo averci ragionato renderei pubblico qui...
o sbaglio?

ALe


http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/11/12/istat-matrimoni-in-calo_46b0d672-789b-4227-8b0f-c681d7b4493f.html



In Italia ci si sposa meno e chi decide di convolare a nozze preferisce farlo in regime di separazione dei beni. E' quanto emerge dall'ultimo report dell'Istat (anno 2013) sui matrimoni in Italia che mostra pure come le coppie del Nord e del Centro scelgano soprattutto il rito civile. Nel 2013 per la prima volta il numero dei matrimoni scende sotto quota duecentomila. Sono stati infatti celebrati in Italia 194.057 matrimoni (13.081 in meno rispetto al 2012). Ancora un forte calo, dunque, in linea con l'accentuarsi della tendenza alla diminuzione in atto dal 2008: circa 53 mila nozze in meno negli ultimi 5 anni (pari a oltre un quinto delle celebrazioni del 2008). Diminuiscono anche i matrimoni successivi al primo, scendendo da 34.137 del 2008 a 30.691 del 2013, ma il ritmo della flessione è più contenuto di quello delle prime nozze.

Pertanto, la loro quota sul totale continua ad aumentare, dal 13,8% del 2008 al 15,8% del 2013. Nel 2013 sono state celebrate con rito religioso 111.545 nozze, oltre 44 mila in meno negli ultimi 5 anni (-29%). I matrimoni celebrati con il solo rito civile sono scesi a 82.512 (-9% rispetto al 2008); la loro quota sul totale raggiunge il 42,5% del 2013, dal 36,8 del 2008. Sia al Nord (55%) che al Centro (51%) i matrimoni con rito civile superano quelli religiosi. Il report conferma, infine, la prevalenza dei matrimoni in regime di separazione dei beni (oltre due su tre).