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Berlusconi: "Donne superiori agli uomini" + opinioni di Sgarbi e Della Pace

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Anomaly:
Dichiarazioni di Silvio Berlusconi:

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=91508&sez=HOME_INITALIA

Regionali, Berlusconi presenta candidate:
in campo quattro donne brave e gradevoli
Il premiere: sono elezioni nazionali. Bersani: dal governo
solo chiacchiere. Casini pensa a Binetti candidata in Umbria

ROMA (16 febbraio) - Presenta le donne del Pdl candidate alle regionali e sferza gli elettori indicando che le prossime regionali hanno una valenza nazionale. Una sorta di cartina al tornasole per il suo governo, un referendum sull'azione di governo. E' Silvio Berlusconi che parla. «Si vota in 13 importanti regioni, sono elezioni nazionali che chiamano gli italiani ad una presa di posizione importante, e cioè tra la politica del fare e la sinistra delle parole». Lo ha affermato Silvio Berlusconi nel presentare le donne del Pdl candidate alla presidenza di regione. «Siamo tutti convinti di aver dato a voi un grosso peso, ma voi siete un qualcosa di arricchente. Sono convinto che non partite svantaggiate, ma avete delle chances nelle 4 regioni rosse».

Inferiorità maschile. «Sono orgoglioso di aver scelto tutte queste donne. È la scelta di chi ha avuto sempre il convincimento della nostra maschile inferiorità nei confronti delle donne». Silvio Berlusconi saluta così le quattro candidate in via Dell'Umiltà. Il presidente del Consiglio riconosce la «superiorità» delle donne rispetto all'uomo in molti campi, a cominciare dal lavoro. Il Cavaliere coglie l'occasione per respingere al mittente le critiche sulla presenza di veline nelle liste del Popolo della libertà. Il premier rivendica che «una donna può essere brava in politica anche per il solo fatto di essere giovane e magari gradevole. Siamo felici di aver messo in campo un esercito di donne che sono gradevoli, brave».

(...)

Opinione di Vittorio Sgarbi:

http://www.ilgiornale.it/interni/ha_ragione_silvio_sono_loro_piu_forti/17-02-2010/articolo-id=422523-page=0-comments=1

Berlusconi ha ragione. Gli capita spesso. Non sempre lo esprime in modo universalmente condivisibile, ovvero come si dice oggi politicamente corretto. Ma io ho dovuto sostenerlo con rinnovati argomenti, quando affermò la superiorità dell’Occidente, indiscutibile se non riferita a una condizione antropologica, ma i diritti umani, della donna soprattutto e alle garanzie politiche. Qualcuno potrebbe sostenere che le condizioni politiche dell’Algeria, della Tunisia e del Marocco, Paesi musulmani tra i più avanzati del Nordafrica, sono paragonabili a quelle dell’Inghilterra, della Germania della Francia?
E che l’azione giudiziaria obbedisca a teoremi e a pregiudizi politici non è forse dimostrato dai troppi processi iniziati con incriminazioni e arresti, e finiti con la piena assoluzione? Quanti ricordano le ingiuste accuse a Franco Nobili, Vito Gamberale, Francesco Musotto, Bruno Tabacci, Antonio Gava, Clelio Darida, Calogero Mannino e innumerevoli altri colpevoli soltanto di essere socialisti o democristiani?
Berlusconi ha ragione. Questa volta sarà più facile riconoscerlo, anche se a qualcuno potrà sembrare una sparata o un paradosso: le donne, in politica e non solo, sono superiori agli uomini. Io e lui lo sappiamo da sempre, ma gli uomini più lucidi lo sanno allo stesso modo. Sono le madri, le sorelle, o anche le mogli che contribuiscono al successo anche del migliore degli uomini. Berlusconi, come me, pensa a sua madre, alla forza con cui ha tenuto la casa e sostenuto i figli, alla famiglia che poggia sul matrimonio (dono della madre) non sul patrimonio.
Io ho grande ammirazione per mio padre, ma la forza l’ho vista in mia madre e poi in mia sorella, nell’organizzazione, nel lavoro, nella realizzazione di progetti. E nella mia fidanzata, tanto forte da non aver paura di apparire debole. Le donne hanno fantasia, concretezza; e sanno soprattutto come portare in giro gli uomini, come dominarli. Il nome stesso lo dice. Donna=domina. Anche sessualmente la donna domina l’uomo. Anche questo Berlusconi sa, e lo ha vissuto, con la moglie e anche con le donne incontrate in altre circostanze. La donna è più onesta dell’uomo. Conosce il valore del denaro, lo sa amministrare e non cerca illeciti vantaggi, perché sa di poterli avere, lecitamente, per la sua superiorità. E, se lo vuole, può avere tutto da un uomo. Farsi sua ed essere a sua disposizione per scelta, non per subalternità. E se vuole l’assoluta indipendenza può restare sola, e fare la puttana. Invece di dare tutto a uno, ed essere sua, magari chiedendo miliardi con la separazione, dare poco a molti, mantenendo l’indipendenza. La donna conosce ogni strada, può essere santa o puttana; superiore o inferiore (per scelta); mai uguale all’uomo. Berlusconi lo sa e lo dice, oltre ogni ipocrita pari opportunità. Inutile pretenderla, la parità la donna l’ha sempre avuta. È l’uomo che deve conquistarla, a partire dalla madre, e non farsi travolgere dalla superiorità naturale, dalla curiosità, dalla furbizia, dalla intuizione della donna che è riuscita a far credere di essere inferiore e di dovere ottenere un’uguaglianza che nessuno ha mai discusso. Certo non Berlusconi, certo non io.
Una sola cosa forse non ha detto che sembra in contrasto con il suo, con il mio istintivo maschilismo: che dalle donne, ci viene con condiscendenza concesso. Per voi due, dice la gentile concessione, faremo un’eccezione: vi faremo credere di essere superiori. Ma è un gioco, una finzione. Il Concordato dice così: le donne sono superiori agli uomini meno che a Berlusconi e Sgarbi. Il lodo Berlusconi, il lodo Sgarbi. Ad personam. Fingiamo di crederci. Anzi, ne siamo convinti, per colpevole superbia. Ma le donne restano superiori.

Opinione di Annamaria Bernardini della Pace:

http://www.ilgiornale.it/interni/no_ha_esagerato_il_sesso_non_e_merito/17-02-2010/articolo-id=422524-page=0-comments=1

Essere in via Dell’Umiltà lo deve avere stranamente un po’ condizionato: l’affermare apoditticamente «la superiorità delle donne rispetto all’uomo in molti campi, a cominciare dal lavoro», mi sembra infatti eccessivo. Non ci credo io, che sono donna, ma non ci credono neppure tante altre donne. Non lo si può affermare scientificamente né, tantomeno, sperimentalmente.
Rimane dunque una personale convinzione del premier, molto femminista post litteram. Sarebbe stato, peraltro, meno politicamente seduttivo se avesse detto «molte donne valgono più di tanti uomini». Avrebbe potuto persino azzardare un «soprattutto se giovani e gradevoli». Se non altro, pur nell’assurdità del costrutto, si sarebbe appoggiato al pilastro filosofico del «kalos kai agatos», bello e bravo.
Queste distinzioni di genere non fanno altro che fomentare la competitività tra maschi e femmine; sollecitando una endemica litigiosità, produttiva di danni esistenziali agli uni e alle altre, nella famiglia, nei rapporti di lavoro e nelle relazioni sociali. Il merito non può essere nel sesso. E neppure col, grazie al, tenuto conto del. Sesso appunto. La nostra Costituzione difende il principio della pari dignità sociale di tutti i cittadini, senza distinzione di sesso. Le leggi si sono allineate anche grazie alla fatica di donne e uomini che hanno combattuto contro questa atavica discriminazione e oggi, progressivamente, abbiamo tutti raggiunto la pari dignità giuridica. Con questa, il rispetto. E dunque la necessità di non giudicare ancora le donne in quanto tali, bensì, e soprattutto, per la loro storia e il loro merito.
Quindi come persone capaci o incapaci. Da non confrontare con gli uomini, in termini positivi o negativi, ma da valutare in rapporto all’esperienza, ai fatti personali, alla competenza e alle potenzialità che ciascuna ha espresso o può esprimere nel futuro, nell’ambito di riferimento sociale.
Che le donne siano diverse dagli uomini, non c’è dubbio e il nostro premier lo sa bene. Che, se giovani, forse, siano più gradevoli è un giudizio molto personale e in genere espresso da gente d’antan. Anche le anziane signore, infatti, intravedono nei giovani uomini più gradevolezza che non negli attempati coetanei. Di conseguenza si potrebbe dire che gli uomini, se giovani e gradevoli, hanno più capacità in politica. È evidente l’assurdità di questa equazione. Come è evidente la non condivisibilità, in assoluto, della superiorità femminile.
La bravura e la capacità prescindono dal sesso, dall’età e dalla gradevolezza. Questa, sì, è un’affermazione accettabile da tutti e che non si presta a critiche. Viceversa, usando i canoni da lui stesso enunciati, potremmo mai affermare che Silvio Berlusconi è competente, capace, anzi il migliore, soprattutto in politica? In sostanza, la frase del premier sembra frutto di un bisogno di difesa preventiva. Spero che lui stesso non ci creda, per non rischiare di diminuire la sua generosa autostima. Ma anche per non rischiare di infastidire le donne attente, che si sono viste definire «superiori» genericamente, solo perché donne, in particolare per il solo fatto di essere giovani e gradevoli. Tutto questo è sminuente e non tiene conto dei meriti reali di chiunque li abbia, donne e uomini, giovani e anziani, brutti e belli. Senza sponsor e senza sconti.

JAROD72:
Bravi bravi bel teatrino all'italiota degli idioti. Uno più stupito dell'altro poi dicono che la scuola forma. A volte penso che i ritardati mentali, e quelli che fanno scena muta siano di molto più intelligenti.

In quanto a berluscone è la solita, penso, ipocrisia di destra, tipica camaleontica ansiosa e timorosa verso il  politicamente corretto. Cosi' facendo si fa il gioco di esso, vedasi in passato, il discorso fatto da franceschini sulla superiorità della donna. Detto da lui, sinistroide psicologico è coerente sia con la sua linea estrema, sia con quella ideologica del suo partito che professa un femminismo volgare e suprematista, quindi conditp di sessismo più sfrenato.

Ma i destroidi sono i peggiori quando fanno discorsi del genere, perche' snaturano il loro vero essere. Per snatura non intendo ritenere le donne  inferiori, o meno intelligenti, ma comunque non cadere in dicotomie radicali dell'odio come lo intende il progressismo.

Anche il discorso tenuto in israele denota in silvio una personalità servilista ed estrema, come il discorso che ha fatto sulle donne. Tutto sto casotto per 4 donne candidate di cui lui ne sarà l'alfiere e tirerà i fili.


Per sgarbi stendiamo un velo pietoso. Apprezzabile per molti aspetti, a me piace, anche se il discorso sulla superiorità, che poi lui recentemente è stato molto critico verso le donne, vedasi una discussione in merito allo stalking che la urso ha fatto sospendere, poi un'altra lite che lo vedeva impegnato contro una donna calabrese che lo accusava di maschilismo.  Tempo fa disse che le donne nella filosofia, in matematica e in altri campi non hanno mai prodotto nulla. C'era anche il saccente zecchi.


Sulla pace, ecco un'altra che potrebbe andare al grande merdello, sempre pronta a dire e a cambiare. Se Sgarbi e berluscone avessero detto l'opposto, lei avrebbe affermato l'opposto.


Il trio dei cretini.


Nessuno pero' ha gridato allo scandalo per affermazioni sulla superiorità delle donne. Quando invece parlo' della superiorità dell'occidente sull'islam, critiche a non finire.   

JAROD72:

--- Citazione da: LOL WUT - Febbraio 17, 2010, 13:58:25 pm ---Dichiarazioni di Silvio Berlusconi:

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=91508&sez=HOME_INITALIA

Regionali, Berlusconi presenta candidate:
in campo quattro donne brave e gradevoli
Il premiere: sono elezioni nazionali. Bersani: dal governo
solo chiacchiere. Casini pensa a Binetti candidata in Umbria

ROMA (16 febbraio) - Presenta le donne del Pdl candidate alle regionali e sferza gli elettori indicando che le prossime regionali hanno una valenza nazionale. Una sorta di cartina al tornasole per il suo governo, un referendum sull'azione di governo. E' Silvio Berlusconi che parla. «Si vota in 13 importanti regioni, sono elezioni nazionali che chiamano gli italiani ad una presa di posizione importante, e cioè tra la politica del fare e la sinistra delle parole». Lo ha affermato Silvio Berlusconi nel presentare le donne del Pdl candidate alla presidenza di regione. «Siamo tutti convinti di aver dato a voi un grosso peso, ma voi siete un qualcosa di arricchente. Sono convinto che non partite svantaggiate, ma avete delle chances nelle 4 regioni rosse».

Inferiorità maschile. «Sono orgoglioso di aver scelto tutte queste donne. È la scelta di chi ha avuto sempre il convincimento della nostra maschile inferiorità nei confronti delle donne». Silvio Berlusconi saluta così le quattro candidate in via Dell'Umiltà. Il presidente del Consiglio riconosce la «superiorità» delle donne rispetto all'uomo in molti campi, a cominciare dal lavoro. Il Cavaliere coglie l'occasione per respingere al mittente le critiche sulla presenza di veline nelle liste del Popolo della libertà. Il premier rivendica che «una donna può essere brava in politica anche per il solo fatto di essere giovane e magari gradevole. Siamo felici di aver messo in campo un esercito di donne che sono gradevoli, brave».

(...)

Opinione di Vittorio Sgarbi:

http://www.ilgiornale.it/interni/ha_ragione_silvio_sono_loro_piu_forti/17-02-2010/articolo-id=422523-page=0-comments=1

Berlusconi ha ragione. Gli capita spesso. Non sempre lo esprime in modo universalmente condivisibile, ovvero come si dice oggi politicamente corretto. Ma io ho dovuto sostenerlo con rinnovati argomenti, quando affermò la superiorità dell’Occidente, indiscutibile se non riferita a una condizione antropologica, ma i diritti umani, della donna soprattutto e alle garanzie politiche. Qualcuno potrebbe sostenere che le condizioni politiche dell’Algeria, della Tunisia e del Marocco, Paesi musulmani tra i più avanzati del Nordafrica, sono paragonabili a quelle dell’Inghilterra, della Germania della Francia?
E che l’azione giudiziaria obbedisca a teoremi e a pregiudizi politici non è forse dimostrato dai troppi processi iniziati con incriminazioni e arresti, e finiti con la piena assoluzione? Quanti ricordano le ingiuste accuse a Franco Nobili, Vito Gamberale, Francesco Musotto, Bruno Tabacci, Antonio Gava, Clelio Darida, Calogero Mannino e innumerevoli altri colpevoli soltanto di essere socialisti o democristiani?
Berlusconi ha ragione. Questa volta sarà più facile riconoscerlo, anche se a qualcuno potrà sembrare una sparata o un paradosso: le donne, in politica e non solo, sono superiori agli uomini. Io e lui lo sappiamo da sempre, ma gli uomini più lucidi lo sanno allo stesso modo. Sono le madri, le sorelle, o anche le mogli che contribuiscono al successo anche del migliore degli uomini. Berlusconi, come me, pensa a sua madre, alla forza con cui ha tenuto la casa e sostenuto i figli, alla famiglia che poggia sul matrimonio (dono della madre) non sul patrimonio.
Io ho grande ammirazione per mio padre, ma la forza l’ho vista in mia madre e poi in mia sorella, nell’organizzazione, nel lavoro, nella realizzazione di progetti. E nella mia fidanzata, tanto forte da non aver paura di apparire debole. Le donne hanno fantasia, concretezza; e sanno soprattutto come portare in giro gli uomini, come dominarli. Il nome stesso lo dice. Donna=domina. Anche sessualmente la donna domina l’uomo. Anche questo Berlusconi sa, e lo ha vissuto, con la moglie e anche con le donne incontrate in altre circostanze. La donna è più onesta dell’uomo. Conosce il valore del denaro, lo sa amministrare e non cerca illeciti vantaggi, perché sa di poterli avere, lecitamente, per la sua superiorità. E, se lo vuole, può avere tutto da un uomo. Farsi sua ed essere a sua disposizione per scelta, non per subalternità. E se vuole l’assoluta indipendenza può restare sola, e fare la puttana. Invece di dare tutto a uno, ed essere sua, magari chiedendo miliardi con la separazione, dare poco a molti, mantenendo l’indipendenza. La donna conosce ogni strada, può essere santa o puttana; superiore o inferiore (per scelta); mai uguale all’uomo. Berlusconi lo sa e lo dice, oltre ogni ipocrita pari opportunità. Inutile pretenderla, la parità la donna l’ha sempre avuta. È l’uomo che deve conquistarla, a partire dalla madre, e non farsi travolgere dalla superiorità naturale, dalla curiosità, dalla furbizia, dalla intuizione della donna che è riuscita a far credere di essere inferiore e di dovere ottenere un’uguaglianza che nessuno ha mai discusso. Certo non Berlusconi, certo non io.
Una sola cosa forse non ha detto che sembra in contrasto con il suo, con il mio istintivo maschilismo: che dalle donne, ci viene con condiscendenza concesso. Per voi due, dice la gentile concessione, faremo un’eccezione: vi faremo credere di essere superiori. Ma è un gioco, una finzione. Il Concordato dice così: le donne sono superiori agli uomini meno che a Berlusconi e Sgarbi. Il lodo Berlusconi, il lodo Sgarbi. Ad personam. Fingiamo di crederci. Anzi, ne siamo convinti, per colpevole superbia. Ma le donne restano superiori.

Opinione di Annamaria Bernardini della Pace:

http://www.ilgiornale.it/interni/no_ha_esagerato_il_sesso_non_e_merito/17-02-2010/articolo-id=422524-page=0-comments=1

Essere in via Dell’Umiltà lo deve avere stranamente un po’ condizionato: l’affermare apoditticamente «la superiorità delle donne rispetto all’uomo in molti campi, a cominciare dal lavoro», mi sembra infatti eccessivo. Non ci credo io, che sono donna, ma non ci credono neppure tante altre donne. Non lo si può affermare scientificamente né, tantomeno, sperimentalmente.
Rimane dunque una personale convinzione del premier, molto femminista post litteram. Sarebbe stato, peraltro, meno politicamente seduttivo se avesse detto «molte donne valgono più di tanti uomini». Avrebbe potuto persino azzardare un «soprattutto se giovani e gradevoli». Se non altro, pur nell’assurdità del costrutto, si sarebbe appoggiato al pilastro filosofico del «kalos kai agatos», bello e bravo.
Queste distinzioni di genere non fanno altro che fomentare la competitività tra maschi e femmine; sollecitando una endemica litigiosità, produttiva di danni esistenziali agli uni e alle altre, nella famiglia, nei rapporti di lavoro e nelle relazioni sociali. Il merito non può essere nel sesso. E neppure col, grazie al, tenuto conto del. Sesso appunto. La nostra Costituzione difende il principio della pari dignità sociale di tutti i cittadini, senza distinzione di sesso. Le leggi si sono allineate anche grazie alla fatica di donne e uomini che hanno combattuto contro questa atavica discriminazione e oggi, progressivamente, abbiamo tutti raggiunto la pari dignità giuridica. Con questa, il rispetto. E dunque la necessità di non giudicare ancora le donne in quanto tali, bensì, e soprattutto, per la loro storia e il loro merito.
Quindi come persone capaci o incapaci. Da non confrontare con gli uomini, in termini positivi o negativi, ma da valutare in rapporto all’esperienza, ai fatti personali, alla competenza e alle potenzialità che ciascuna ha espresso o può esprimere nel futuro, nell’ambito di riferimento sociale.
Che le donne siano diverse dagli uomini, non c’è dubbio e il nostro premier lo sa bene. Che, se giovani, forse, siano più gradevoli è un giudizio molto personale e in genere espresso da gente d’antan. Anche le anziane signore, infatti, intravedono nei giovani uomini più gradevolezza che non negli attempati coetanei. Di conseguenza si potrebbe dire che gli uomini, se giovani e gradevoli, hanno più capacità in politica. È evidente l’assurdità di questa equazione. Come è evidente la non condivisibilità, in assoluto, della superiorità femminile.
La bravura e la capacità prescindono dal sesso, dall’età e dalla gradevolezza. Questa, sì, è un’affermazione accettabile da tutti e che non si presta a critiche. Viceversa, usando i canoni da lui stesso enunciati, potremmo mai affermare che Silvio Berlusconi è competente, capace, anzi il migliore, soprattutto in politica? In sostanza, la frase del premier sembra frutto di un bisogno di difesa preventiva. Spero che lui stesso non ci creda, per non rischiare di diminuire la sua generosa autostima. Ma anche per non rischiare di infastidire le donne attente, che si sono viste definire «superiori» genericamente, solo perché donne, in particolare per il solo fatto di essere giovani e gradevoli. Tutto questo è sminuente e non tiene conto dei meriti reali di chiunque li abbia, donne e uomini, giovani e anziani, brutti e belli. Senza sponsor e senza sconti.



--- Termina citazione ---




Brava e con questo articolo dovremmo batterle le mai. Sempre il solito articolo pieno di borea e saccenza.
A parte che volevo farle notare che le differenze possono essere mostrate scientificamente e sperimentalemten basta farle e non avere dei veti politici o vari.

Per il resto il solito brutto articolo.

Cancellato:
Tre figure completamente diverse tra loro ma che si trovano daccordo su una delle più grandi idiozie mai pronunciate.

1) Silvio Berlusconi : grande ed abile comunicatore prima che uomo politico. Sa quanto sia importante l'immagine, sopratutto in campagna elettorale. E' consigliato benissimo e cosa si inventa? Nelle Regioni "teoricamente" più difficili per il centro-destra ti piazza delle donne. Berlusconi sa benissimo che le donne sono inferiori agli uomini in quasi tutti i campi, ma bluffa sapendo di bluffare, indice di grande "intelligenza" in politica. Probabilmente vincerà solo nel Lazio, le altre tre donne piazzate come 2specchio per le allodole" saranno trombate alla grande alle prossime regionali. Lui, però avrà un gran ritorno di immagine con quella presentazione simil-zerbinesca. Più voti dall'elettorato femminile e magari una leader femmina in più da maneggiare come vorrà. Eh sì perchè questo è il punto. E' vero come dice la Finocchiaro che Berlusconi ha riempito Montecitorio di "belle gnocche", ma le fila della matassa sono ben sande in mani sue e dei suoi uomini più fidati.

2) Vittorio Sgarbi : ottimo critico d'arte, grande comunicatore anch'egli, maschilista pure lui anche se non lo confesserà mai. Ha più volte affermato che le donne nella Storia hanno prodotto nulla o quasi a cominciare da Filosofia, Arte, Musica. Ma adesso è diventato anche un "pennivendolo" che ricava dalle sue più che discutibili uscite soldini sonanti. Quale buon pennivendolo al giorno d'oggi non capirebbe l'importanza di cogliere al volo un osanna alla femmina di tali proporzioni? Nessuno credo..ed il nostro "amico" critico d'arte non esita ad accodarsi come un qualsiasi venditore ambulante al "mercato" che tira.

3) La "De Odio" così ribattezzata per la sua spocchiosa arroganza femminista è forse quella che ha dimostrato maggiore lucidità tra i tre. Non è caduta nel tranello Berlusconiano dell'osanniamo sempre e comunque le donne ed al tempo stesso ha colto l'occasione con quella solita boria stupida da femmina esaltata per "ribadire" le solite assurdità sulla situazione e capacità della donna moderna. Rimane una figura meschina che ha il coraggio di umiliare ulteriormente i padri separati con uscite come questa:


date un'occhiata a questo video, e ascoltate le dichiarazioni dell’avv.ssa
che attacca vilmente e ignobilmente i poveri papà divorziati che vivono con niente nelle caritas:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_febbraio_4/padri-separati-poveri-1602403465709.shtml

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Concludendo : tre uscite idiote nella loro essenza ed infondatezza, ma ben "mirate" e "calcolate" per il tornaconto, anche se di diversa natura, dei tre soggetti che le hanno proferite.

Giulia:
ma ancora sui da corda a ste sviolinate frivole... bah... :doh:
pure prodi diceva che le donne son superiori a ragà se va di moda il viola e voi volete essere alla moda non vi vestite di verde essù la politica è una manica di puttane anche se non ci fossero le donne...ovviamente il termine "puttana" va in teso in senso di arruffianamento leccaculismo,  faccia di bronzo per accaparrarsi voti e simpatia, cambiamento di ideologia politica etc etc.


--- Citazione ---2) Vittorio Sgarbi : ottimo critico d'arte, grande comunicatore anch'egli, maschilista
--- Termina citazione ---
sì, bella roba..sgarbi ha molte qualità  e ha tante cose da insegnare per carità.
ma è l'antiuomo per eccellenza.

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