Autore Topic: Impariamo a contarci, è il primo passo verso la libertà.  (Letto 1377 volte)

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Offline dimitri

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Impariamo a contarci, è il primo passo verso la libertà.
« il: Ottobre 08, 2013, 13:28:24 pm »
Operazione di censimento. Chi volesse partecipare naturalmente è il/la benvenuto/a.  :)


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Proposta: impariamo a contarci, è il primo passo verso la libertà.

Se sei arrivato su questa pagina è perché, probabilmente, un po’ come Neo nella celebre pellicola diretta dai fratelli Wachowski, intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. Hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadri nel “sistema”. Non sai bene di che si tratta, ma l'avverti. È questa sensazione che probabilmente ti ha portato qui, direbbe Morpheus. Se avrai la generosità di dedicarmi qualche minuto della tua vita, cercherò di spiegarti.

Dall’intensità e dalla frequenza con cui oggi i media parlano di stupri (dice qualcuna addirittura 15 stupri al giorno), femminicidi e violenza sulle donne, dall’emanazione di leggi degne dei più aberranti sistemi inquisitori e repressivi, sembra quasi di essere un popolo di assassini e stupratori.

Eppure poi, guardandoti intorno, osservando gli uomini che ti circondano, i tuoi amici, i tuoi colleghi, i tuoi fratelli, i tuoi figli, etc., proprio non ti riesce di vedere in loro dei potenziali stupratori o assassini. E questo è più che legittimo.

Depurando il discorso da sofisticate tecniche di manipolazione di massa, a ben vedere in Italia si stima ci siano stati nel 2012 circa 124 omicidi. Tralasciando che ogni singolo caso andrebbe esaminato nella sua peculiarità, pur volendo adottare l’arte delle generalizzazione, oggi tanto di moda, il dato starebbe a significare che in Italia ci sono stati nel corso dell’anno 2012, 124 assassini. Data la conclamata ’”emergenza” del fenomeno, l’agenda politica ritiene dunque necessario un profondo mutamento culturale. Tuttavia in Italia ci sono circa 30 milioni di uomini. Quello che bisognerebbe chiedersi è: “il comportamento, senz’altro riprovevole, di 120 individui (che ove accertata giudizialmente la colpevolezza meriterebbero senza dubbio condanna), dicevo, il comportamento di 124 individui è sufficiente a pretendere il mutamento culturale dei restanti 29.999.876? Appare ovvio che qualcosa non torni.

Quanto invece alla c.d. violenza sulle donne, pare si faccia “stranamente” un po’ di confusione tra denunce e condanne. I numeri diffusi, volti a creare emergenzialità, sono inerenti alle denunce e non alle condanne. i dati delle Procure, e del Ministero dell’Interno, indicano che l’80% delle querele sporte nel corso di cause di separazione giudiziale, vengono archiviate (peraltro con ulteriori ingenti costi della collettività). Questo accade perché nelle cause di separazione, nella maggior parte dei casi, le denunce vengono utilizzate strumentalmente in primo luogo per rendere inapplicabile la c.d. legge sull’affido condiviso ed in secondo luogo quale strumento di ricatto onde ottenere un mantenimento più cospicuo. Raggiunto lo scopo, si rimette la querela.
Ecco perché dell’elevato numero di denunce. Ciò che altresì viene offuscato è che si è accertato che l’Italia, dopo la Grecia, sia per la donna la nazione d’Europa più sicura in cui vivere.

Ma perché allora tutte queste menzogne? E chi non sarebbe d'accordo sul contrastare la violenza sulle donne. Ma la questione è che il contenuto di quelle disposizioni, se da un lato evidenziano come esse non hanno realmente nulla a che fare con il contrasto del fenomeno, data la loro totale inefficacia in tal senso, dall'altro rivelano il perseguimento di ben altri fini rispetto a quelli dichiarati e nascosti dietro lo slogan: "proteggiamo le donne". E tutta la "terroristica" propaganda operata ha il sol scopo di far accettare alla collettività l'introduzione di norme a dir poco sconcertanti per un paese civile.

Oggi l’uomo, l’essere umano di sesso maschile è vittima di un’aggressione feroce, dai connotati aberranti. Se tutta questa barbaria è consentita è perchè al momento il genere maschile è l’unico dei generi ad essere del tutto privo di qualsiasi rappresentanza e tutela. E’ quindi assolutamente indispensabile che nasca un movimento per la difesa dei diritti e della dignità dell’uomo. Ed il primo passo è riuscire a contarsi.

Per cui, per terminare il discorso così come lo avevo cominciato, pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Se invece sei un padre a cui il sistema ha tolto anche la dignità, se sei stanco di vedere calpestati i tuoi diritti, di essere insultato, criminalizzato, denigrato siccome appartenente al genere maschile e quindi avente una colpa originaria da espiare, vezzeggiato dal femminismo con la complicità della classe politica, ed anche tu, appartenente al gentil sesso, se non ritieni giusto che i tuoi figli maschi, i tuoi fratelli, i tuoi amici debbano subire queste sofferenze e queste violenze psicologiche per la borsetta di Louis Vuitton della signora borghese, il primo passo da compiere verso la liberazione è riuscire a contarsi.

Ed a tal fine ti invito a chiedere l’amicizia o accettare la mia richiesta di amicizia, in modo da capire quanti siamo. Quando vi sarà un numero sufficiente di adesioni, potremo passare alla fase due.
Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.