Autore Topic: Garante della Privacy: no al test di paternita'  (Letto 2087 volte)

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Offline Cassiodoro

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Garante della Privacy: no al test di paternita'
« il: Febbraio 03, 2010, 09:55:05 am »
Garante della Privacy: no al test di paternita'
Ma ci domandiamo se il Garante della Privacy sa che un italiano su 10 ha un padre diverso da quello che ritiene il suo padre biologico.
Il pronunciamento si riferisce a un ragazzo maggiorenne.


venerdì 27 febbraio 2009

Roma, 25 feb. (Adnkronos) - Se non è indispensabile in sede giudiziaria, non si può effettuare il test sulla paternità e maternità senza il consenso del figlio. Il principio è stato ribadito dall'Autorità per la Privacy affrontando il caso di un genitore, il quale, nell'ambito di indagini avviate per verificare l'effettiva consanguineità, aveva effettuato un'analisi genetica ad insaputa del figlio. Su incarico del legale del genitore, un'agenzia di investigazioni aveva infatti raccolto due mozziconi di sigaretta gettati dal figlio maggiorenne. I campioni organici rilevati erano poi stati sottoposti, in segreto e senza informare l'interessato, a test per appurare la compatibilità genetica tra figlio e genitore. Venuto a conoscenza del fatto al momento della richiesta di disconoscimento di paternità presentata dal padre in tribunale, il figlio si era rivolto al Garante. La società d'investigazione e l'avvocato si erano difesi affermando che la legge garantirebbe la possibilità di effettuare analisi genetiche senza richiedere il consenso dell'interessato, qualora si tratti di difendere o far valere un diritto in sede giudiziaria. L'Autorità ha ritenuto invece violati i diritti del figlio e ha vietato al genitore e al suo legale l'ulteriore trattamento dei dati genetici illecitamente raccolti. Il Garante ha innanzitutto ricordato che la raccolta e il trattamento dei dati genetici può avvenire esclusivamente con il consenso informato, ''manifestato previamente e per iscritto'', dell'interessato. Si può derogare all'obbligo del previo consenso per far valere o difendere un proprio diritto in sede giudiziaria, ma solo nel caso in cui l'accertamento sia assolutamente ''indispensabile'' e venga svolto nel rispetto delle regole fissate dal Garante. In particolare, l'obbligo di sottoporre all'interessato una specifica informativa nel caso in cui l'analisi dei suoi dati genetici sia volta ad accertare la maternità o paternità. ''Il test di paternità senza consenso del figlio è possibile in sede giudiziaria solo se indispensabile e svolto nel rispetto delle regole - ha affermato Giuseppe Fortunato, relatore del provvedimento - Nella vicenda esaminata dall'Autorità sono emerse diverse violazioni. Dal punto di vista sostanziale, l'accertamento effettuato dal genitore non è risultato essere, sulla base di quanto dichiarato dallo stesso legale che lo assisteva, indispensabile a fini della tutela di un suo diritto in sede giudiziaria: circostanza questa che imponeva, di conseguenza, l'acquisizione del consenso del figlio. Dal punto di vista formale, non è stata fornita all'interessato l'informativa relativa ai test sulla paternità o la maternità''.
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Offline ilmarmocchio

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Re: Garante della Privacy: no al test di paternita'
« Risposta #1 il: Febbraio 03, 2010, 13:04:40 pm »
Lo sa, lo sa

Offline Carlo Zijno

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Re: Garante della Privacy: no al test di paternita'
« Risposta #2 il: Febbraio 03, 2010, 13:25:33 pm »
...ma il figlio in questione è maggiorenne o minorenne?

Offline Cassiodoro

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Re: Garante della Privacy: no al test di paternita'
« Risposta #3 il: Febbraio 03, 2010, 13:30:26 pm »
Maggiorenne
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Offline KasparHauser

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Re: Garante della Privacy: no al test di paternita'
« Risposta #4 il: Febbraio 03, 2010, 13:49:52 pm »
Anche un uomo che non voglia sottoporsi al test del DNA può per legge rifiutarsi, però tale rifiuto è interpretato dalla legge (dalla legge e non dal giudice) come un'ammissione di paternità.
Ora mi chiedo, vale così anche per il figlio? Un figlio che non voglia sottoporsi al test del DNA è un atto che la legge prevede come ammissione di non paternità? Giustizia vorrebbe che così fosse. O no?

Offline ilmarmocchio

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Re: Garante della Privacy: no al test di paternita'
« Risposta #5 il: Febbraio 03, 2010, 13:52:46 pm »
Quel tale figlio e' un paladino della privacy.

Offline Cassiodoro

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Re: Garante della Privacy: no al test di paternita'
« Risposta #6 il: Febbraio 03, 2010, 14:16:05 pm »
Il figlio è venuto a sapere di tutta la questione solo quando il padre ha inviato la richiesta di disconoscimento di paternità al tribunale.

Piu' che tenere alla sua privacy tiene sicuramente agli interessi di avere un genitore, padre, e dei suoi soldi..........

http://www.agi.it/accade-anche-questo/notizie/e39-boomnbspsempre-piu39-donne-hanno-dubbi
"E' BOOM, SEMPRE PIU' DONNE HANNO "DUBBI"
E' boom in Italia dei test di paternita'. A richiederli sono soprattutto le donne, spesso sposate, che si recano nei laboratori con il campione biologico dell'amante, per sincerarsi che il padre del loro bambino sia quello "giusto". Negli ultimi due anni l'incremento della domanda di test di paternita' e' sensibilmente aumentato. Lo conferma il dottor Francesco Fiorentino, direttore del laboratorio Genoma. "Circa 3mila test di paternita' all'anno e in continua crescita. Sono test a fini informativi, senza nessuna implicazione legale", sottolinea Fiorentino. "L'elevata richiesta da parte dell'utenza e' cresciuta in modo esponenziale grazie alle nuove tecnologie e conoscenze - spiega il direttore di Genoma - ma anche grazie al business, alla pubblicita' e sicuramente ad atteggiamenti di coppia piu' liberi".

L'elevata domanda di questi test si riscontra anche nel boom delle vendite via internet dei kit fai da te, o dei siti che ritirano i campioni per poi mandarli ai laboratori. "Si deve diffidare dei siti web e delle offerte a basso costo - sottolinea Fiorentini - non si puo' prescindere dalla qualita'. I siti sono realta' virtuali, non laboratori di analisi seri. Raccolgono solo i campioni - continua il direttore - e poi li mandano in laboratori, talvolta anche all'estero. Noi facciamo genetica forense e seguiamo criteri di qualita'. Il test puo' avere, sulle persone coinvolte, forti effetti psicologici, anche per questo e' importante rivolgersi a laboratori di fiducia, che sono realta' reali e non virtuali". "Le statistiche hanno un bias notevole - commenta Fiorentino, - chi si rivolge al laboratorio per effettuare un test di paternita' ha gia' un dubbio, percio' la probabilita' che il test risulti negativo (il padre sperato non lo e' in realta') e' piu' alta". "Il tasso di discrepanza e' intorno al 10-20 per cento", conclude Fiorentino, cioe' una persona su cinque non e' il padre biologico del proprio figlio.

Luglio 2008
« Ultima modifica: Febbraio 03, 2010, 14:27:49 pm da Cassiodoro »
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline ilmarmocchio

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Re: Garante della Privacy: no al test di paternita'
« Risposta #7 il: Febbraio 03, 2010, 17:22:15 pm »
Cassiodoro :   
Piu' che tenere alla sua privacy tiene sicuramente agli interessi di avere un genitore, padre, e dei suoi soldi.


Ovviamente. ma femministi e mmaschietti vari  parlano di sensibilita', ma vogliono dire soldi. La solita vecchia storia : piace fare il gay col culo degli altri