In rilievo > Osservatorio sul Femminismo

Come le femministe giustificano le donne assassine di bambini!

(1/4) > >>

Alberto86:
Cercando un argomento su Google, mi sono imbattuto per caso in questo vergognoso rigetto femminista del 2010 di quella strega criminale di Concita De Gregorio, un rigetto che meriterebbe una denuncia per istigazione a delinquere:



"Una madre lo sa - Le donne che uccidono i figli non sono mostri. I mostri sono gli altri, intorno a loro"

"Non sono mostri le madri che uccidono i loro figli.
Mostri sono gli altri: le vicine che fino al giorno prima ti invitano alle festicciole, i mariti che escono senza vedere e tornano senza ascoltare, le amiche che passano a salutare e hanno fretta di ripartire, i medici che dicono è tutto nella norma signora prenda una tisana prima di andare a dormire sono 300 euro, grazie.
Le cognate e le suocere che ti chiedono delle tende, le sorelle al telefono, ciao, ci sentiamo presto.
Quelli che chiami la notte perché stai male e ti dicono ripassi domattina, quelli che la mattina dopo dicono alle tv non ci posso credere l'ho vista proprio ieri stava bene era contenta ma come è stato possibile. Ecco, questi sono i mostri.
Quelli con l'aspetto delle persone normali che non mentono non dirottano le loro vite non escono mai di strada, quelli che in carcere non li trovi mai. Gente ragionevole e quieta, serena e cortese, gente rassicurante che galleggia sulla superficie delle cose opache e non scende mai a vedere sotto, sotto è torbido e fa paura.
Tutto bene? Certo, sì, tutto bene. Allora vado, ci si sente. E così resti da sola con quella cosa minuscola che piange e non capisci perché, che deve mangiare e poi essere lavata e poi vestita e poi deve mangiare di nuovo, non sono passate nemmeno due ore e intanto strilla perché forse sta male ma il pediatra ha detto no sta benissimo, e non c'è nessuno a cui lasciarla in braccio un momento e le pareti della casa ti vengono addosso e ci sono i piatti sporchi da lavare i panni da stirare nella cesta la televisione accesa dice buongiorno!
Avete pensato a una vacanza in Turchia? La casa ha un odore cattivo di cose che marciscono e però non c'è un fuori per te, c'è solo un dentro. Che meraviglia un neonato, ti dicono. E tu sorridi e a volte dici: non mi sento tanto bene.
Allora ti guardano comprensivi, ti dicono: passa, è una fase. Così prendi la macchina e vai dal medico, torni a casa con un foglietto che dice: trenta gocce prima dei pasti.
E l'uomo che vive con te torna la sera ed è stanco, non ti vede, non vede, sei gonfia e grassa ma non importa, c'è il bambino adesso no? Di cosa ti lamenti, passerà.
Ecco, è così. Certo, non per tutte arriva quel buio assoluto, quel furore suicida che ti fa spingere il bambino sott'acqua o colpirlo con un sasso, o buttarlo nel lago. Suicida, perché uccidere un figlio è come uccidersi senza morire e perciò è peggio che uccidersi: è come restare vive da morte, sopravvivere alla morte che almeno è una fine, rimorire ogni giorno. Così vivi, dopo: senza parlare e senza mangiare, avvolta nelle coperte di una cella ma tanto quel freddo non passa. Oppure cancelli, anche questo succede, ti convinci che non è successo mai, non è successo a te, non sei stata tu è stato un altro, è un errore.
Non succede a tutte le madri: succede a pochissime.
Ma tutte, se cercano bene, sanno di cosa si tratta. Più di tutto le madri sole: quelle che non avevano nessuno accanto nella paura della sala parto né della casa vuota, dopo, o sole perché qualcuno c'era ma era come se no. "Non è mai troppa la pietà", ha detto il prete quest'ultima volta. La pietà però arriva dopo. Non è mai troppo l'amore prima, piuttosto. Qualunque sia la vostra opinione, sarebbe bello questa volta esprimerla."
http://it-it.facebook.com/notes/pianeta-mamma/una-madre-lo-sa-le-donne-che-uccidono-i-figli-non-sono-mostri-i-mostri-sono-gli-/112021905509626


skorpion72:
Questa è una di quelle che pensa che, in quanto donna, abbia diritto a fare qualunque cosa le passi per la testa, mentre invece noi uomini siamo delle bestie con delle colpe da espiare.

Sarebbe interessante sapere che ne pensa quando capita che ad uccidere i figli è un padre, sicuramente le condanne si sprecano, e magari è una di quelle che quando un uomo si suicida è perché non ha "le palle" per affrontare la vita.

Questa mi fa veramente schifo, purtroppo troppe donne hanno una testa come questa quì, quello è il problema!

Alberto86:

--- Citazione da: skorpion72 - Settembre 18, 2012, 11:13:42 am ---..................................................

Sarebbe interessante sapere che ne pensa quando capita che ad uccidere i figli è un padre, sicuramente le condanne si sprecano, e magari è una di quelle che quando un uomo si suicida è perché non ha "le palle" per affrontare la vita.

.................................................

--- Termina citazione ---



Leggendo i commenti femminili sparsi su internet sotto questo tipo di articoli/notizie ci si può fare un'eccellente idea della disparità di trattamento: quando si tratta di donne infanticide ( ed assassine in generale) prima di tutto i toni sono pacati, non vengono usate offese verso chi ha compiuto il gesto ed il clima è sostanzialmente improntato al discorso "costruttivo"; i commenti poi si dividono tra le streghe che sono d'accordo con la mancanza di colpa della donna che ha compito il crimine e quelle che con toni sempre sereni, calmi e gentili, esprimono il loro dissenso o comunque la loro opinione.
Quando invece si tratta di uomini che compiono atti di violenza fisica su femmine e bambini(anche perchè di uomini che uccidono i bambini ce ne sono pochissimi) prima di tutto le femmine usano subito toni molto aggressivi e minacciosi, fanno particolare uso di offese pesanti e gratuite e non sono generalmente disposte a riflettere sull'accaduto facendo subito quadrato intorno alla questione, classificando il reo-maschio di turno come un animale senza scrupoli che merita la peggior pena giustizialista possibile!
Funziona cosi! Basta pure pensare a quella storia di poco tempo fà in cui un padre pregiudicato gettò il figlio nel fiume: subito il fronte femminile al potere e quello dei media organizzarono la campagna d'odio anti-maschile chiedendo "immediata pena esemplare" (parole della vicesindaco Belviso)...


A proposito della vicesindaco/quota rosa Belviso:

leggi quest'articolo riguardante quel fatto   http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/02/04/news/infanticidio_roma-29312124/

e poi leggi questo di ieri  http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/belviso_prenestino_roma_incidente_morti/notizie/220009.shtml



Noti differenze?

skorpion72:

--- Citazione da: Alberto86 - Settembre 18, 2012, 11:38:12 am ---Leggendo i commenti femminili sparsi su internet sotto questo tipo di articoli/notizie ci si può fare un'eccellente idea della disparità di trattamento
--- Termina citazione ---

Sono perfettamente d'accordo con te, questo di mettere in evidenza le disparità (e non solo) è sempre stato uno dei miei obiettivi, ma, per una cosa o per un'altra, non ci sono mai riuscito, spero magari in un prossimo futuro di riuscire a tirare fuori qualcosa di efficace, di quello che non servono commenti vista l'evidenza

Alberto86:
Vaginata femminista riferita a questo ennesimo infanticidio http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20121002_195355.shtml




di RITA SCHENA

Ecco a voi Medea signori, la madre che uccide i suoi figli per vendicarsi del suo uomo, e condannatela senza pietà, o giudici, per l'orrore che ha messo in scena. Quando una tragedia come quella che si è consumata a Massafra raggiunge gli onori delle cronache si è tutti pronti a crocifiggere, senza pensare che è spesso frutto della solitudine e dell'isolamento che soffoca tante donne e i loro figli e che per evitare che il dramma si ripeta bisogna mettere in atto una rete di sostegno per le donne e la loro maternità, voluta o non.
Medea uccide per solitudine più che per vendetta, se non si fosse sentita abbandonata probabilmente avrebbe preso i suoi figli ed avrebbe ricominciato. Se ne avesse avuto la possibilità, perché è questo il punto: oggi una donna ha la possibilità di scegliere? Una donna che non vuole diventare madre ha sul territorio gli strumenti per scegliere? La risposta è tristemente «no» a meno che non abbia risorse proprie, economiche e psichiche; e per le più deboli, resta l'infanticidio? Sarebbe una conclusione terrificante.
Ci sono intere regioni (come la Basilicata ad esempio) dove non ci sono medici abortisti in strutture ospedaliere pubbliche, quindi o paghi, o attendi tempi che possono anche andare oltre i termini di legge per interrompere una gravidanza non voluta. Vuoi avviare un metodo contraccettivo? Inizi un iter di medici, prescrizioni, analisi, visite che, o puoi permetterti, per soldi o tempo, o ti scoraggiano. La pillola del giorno dopo? Siamo ancora ai dibattiti nei salotti.
E le donne che non possono? Quelle sole, quelle messe all'angolo? Chi le aiuta?
Per favore, tra tagli, crisi economiche, spending review e bagordi di Batman, Robin e tutta la banda Bassotti con i soldi pubblici, vogliamo far qualcosa, vogliamo seriamente aiutare le donne e i loro figli? Che ne è stato della rete di solidarietà, dei consultori, possibile che questa giovane madre di Massafra sia stata lasciata sola nel suo dramma? Nessuno si è reso conto del suo disagio? Una vicina, una parente?
Poter dire: donna vieni a partorire in ospedale, stai tranquilla, se non vuoi il bambino, lo teniamo noi, ne avremo cura come fossi tu, ma sul serio, senza pressioni psicologiche da «signora, ma riconosca il bambino, che fa, lo abbandona?» e relativi sensi di colpa, o scartoffie burocratiche che possono spaventare una donna già in stato di fragilità.
Una società che sa sostenere una donna-madre che ha già bambini, che magari non sa bene come crescere e che non ha pienamente voluto, significa un domani non dover trovare una bimba morta in un armadio, significa per tutti un futuro migliore. Una società che sa aiutare le donne, salva i loro figli e se stessa.

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDCategoria=2699&IDNotizia=556687

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

Vai alla versione completa