Dialoghi > Natura maschile e natura femminile
Sulla credulità femminile
Animus:
--- Citazione da: Lucia - Ottobre 02, 2012, 10:12:21 am ---non è cosi, se la natura in alcune situazioni non funziona secondo la logica significa semplicemente che la logica (aristotelica) ha i suoi limiti e non può spiegare tutto
o che pensiamo in categorie troppo stretti (opposti che non sono infatti opposti solo a un certo livello dell'esistenza).
--- Termina citazione ---
Brava Lucia.
Diglielo a questi minus habens!
Animus:
Dark, nulla di personale, eh, l'ho scritto, sia senza leggere a chi era indirizzata la risposta di Lucia, sia senza leggere le frasi precedenti.
L'affermazione di Lucia, isolata dal resto, mi piaceva e basta. :cool:
Infatti:
Con la fisica moderna (la meccanica quantistica) si è però passati da una logica aristotelica o del terzo escluso, ad una eraclitea (antidialettica) che invece lo include sostituendo il principio di non contraddizione con quello di complementare contraddittorietà ; potendo un quanto essere e non essere contemporaneamente due rappresentazioni opposte di una stessa realtà: particella ed onda.[2]Cosa che poi rappresenta il vero paradosso del divenire della realtà in generale quando "nello stesso fiume scendiamo e non scendiamo; siamo e non siamo" (Eraclito).
http://it.wikipedia.org/wiki/Logica
Alla fine, il tempo dice chi sono i grandissimi, (Buddha, Eraclito, Hegel), e chi ...i falsari.
Animus:
Continuo con la mia divagazione (che mi interessa di più dell'argomento del topic), poi il mod (Ethans) può spostarla dove crede.
--- Citazione ---si è però passati da una logica aristotelica o del terzo escluso, ad una eraclitea
--- Termina citazione ---
In realtà, Eraclito, non ha inventato nessuna logica.
Era più un mistico, uno che diceva cose che gli altri non capivano, ed infatti, era soprannominato l'oscuro (non credo a causa della sua carnagione).
Invece, chi ha realizzato una vera logica sulla forma mentis di Eraclito, è stato Hegel, che infatti dice:"Non v'è una sola affermazione di Eraclito che io non abbia inserito nella mia Logica".
Abbiamo dunque , almeno due logiche, imbarazzante!
Quello che è vero in una, è contraddittorio nell'altra.
Una aristotelica (dominante in occidente, che ha forgiato la forma di pensare dell'occidentale), l'altra, eraclitea, che ha prevalso in oriente, con il pensiero Taoista e Buddhista.
Ecco perchè dico che Eraclito era un orientale, non per gli occhi a mandorla. :D
Avevamo detto che un giapponese può dire di un cibo, che non gli piace, e comprare proprio quello.
E' forse masochista?
No.
Semplicemente non identifica la negazione di qualcosa, col suo opposto (piacere opposto a "far schifo", non mi piace=?= mi dispiace).
Questo è vero invece per noi, che anzi, non abbiamo nemmeno le parole per esprimere il concetto (e Wittgenstein, un altro eracliteo, dice infatti che il limite del linguaggio è il limite del nostro mondo, della ns. mente) , e per farlo dobbiamo usare un giro/giustificazioni.
"questa pasta non mi piace, ma non nel senso che mi fa schifo (perchè noi Occ. pensiamo subito che i due concetti sono equivalenti), ma voglio dire che non mi fa impazzire, ovvero non la metto tra quelle che mi piacciono, ma è mangiale, non è disgustosa." :cry: :hmm: :disgust: :doh:
Ecco, questo indica bene come è conciato il nostro intelletto. :sick:
Tutto merito della logica aristotelica.
Invece Hegel diceva che la negazione della negazione di A, è solo a volte ... uguale ad A.
Un'altra intelligenza, un altra maniera di pensare.
:)
TheDarkSider:
--- Citazione da: Lucia - Ottobre 02, 2012, 10:12:21 am ---non è cosi,
se la natura in alcune situazioni non funziona secondo la logica
significa semplicemente
che la logica (aristotelica) ha i suoi limiti e non può spiegare tutto
o che pensiamo in categorie troppo stretti (opposti che non sono infatti opposti solo a un certo livello dell'esistenza).
Se di tutta questa parascienza 1% si avvera e un 10% non riusciamo a verificare perché sfugge ai metodi di controllo scientifico allora non poso permettermi di disprezzarli. Poso certo avere i miei dubbi su di loro, ma il dubbio e non la certezza della loro falsità.
--- Termina citazione ---
Quindi tu saresti disposta a salire su un aereo il cui motore è stato progettato in base a principi in contraddizione con la logica aristotelica?
Io no.
TheDarkSider:
--- Citazione da: Animus - Ottobre 02, 2012, 11:24:09 am ---Dark, nulla di personale, eh, l'ho scritto, sia senza leggere a chi era indirizzata la risposta di Lucia, sia senza leggere le frasi precedenti.
L'affermazione di Lucia, isolata dal resto, mi piaceva e basta. :cool:
Infatti:
Con la fisica moderna (la meccanica quantistica) si è però passati da una logica aristotelica o del terzo escluso, ad una eraclitea (antidialettica) che invece lo include sostituendo il principio di non contraddizione con quello di complementare contraddittorietà ; potendo un quanto essere e non essere contemporaneamente due rappresentazioni opposte di una stessa realtà: particella ed onda.[2]Cosa che poi rappresenta il vero paradosso del divenire della realtà in generale quando "nello stesso fiume scendiamo e non scendiamo; siamo e non siamo" (Eraclito).
http://it.wikipedia.org/wiki/Logica
Alla fine, il tempo dice chi sono i grandissimi, (Buddha, Eraclito, Hegel), e chi ...i falsari.
--- Termina citazione ---
Adesso wikipedia è diventata improvvisamente autorevole?
Comunque siamo nel 2012 e la logica "aristotelica", come la chiamano i detrattori, è da decenni che è stata in grado di dimostrare i suoi stessi limiti. In particolare Godel ha dimostrato che un sistema logico formale che abbia almeno la potenza dell'aritmetica non può essere contemporaneamente completo e coerente.
Per i non addetti ai lavori ciò significa che con un tale sistema si verificano due casi:
1) il sistema è completo, cioè può dimostrare la verità o la falsità di qualunque asserzione, ma allora sarà anche incoerente, cioè esisterà almeno una di queste asserzioni per cui il sistema dimostra contraddittoriamente che è vera ma anche che è falsa;
2) il sistema è coerente, cioè non esiste nessuna asserzione che può essere dimostrata vera e anche falsa, ma allora sarà incompleto, cioè esisterà almeno una di queste asserzioni per cui il sistema non è in grado di dimostrare né che sia vera né che sia falsa;
Questo basta per buttare a mare tutto l'impianto logico aristotelico? Di nuovo, ma neanche per sogno.
Primo perché i teoremi di incompletezza di Godel dimostrano anzi il contrario: e cioè che la logica aristotelica è talmente potente da potere lei stessa dimostrare i propri limiti. Secondo perché tali limiti si riferiscono alla classica logica predicativa del primo ordine, per cui le logiche di ordine superiore al primo non ne sono toccate. Terzo, quant'anche limitassimo la logica aristotelica alla logica del primo ordine, l'incompletezza implica solo che ci sono alcune asserzioni su cui tale logica non può pronunciarsi ( le cosiddette formule indecidibili ), ma tutte le altre rimangono affermazioni decidibili per le quali si può stabilire perentoriamente se sono vere o se sono false.
Questo significa che le logiche di tipo aristotelico sono le uniche meritevoli di considerazione? No, significa solo che il sistema formale in cui si definiscono logiche "alternative" o "esotiche" ( tipo quelle eraclitee o hegeliane che tanto piacciono ) non può non essere aristotelico.
In altre parole: il contenuto di una logica può pure non essere aristotelico, ma la forma lo deve essere perché solo con un sistema formale aristotelico si può stabilire con criteri scientifici la validità di una logica, cioè la sua potenza e i sui limiti.
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