Autore Topic: Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia  (Letto 22839 volte)

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Alberto86

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Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« il: Settembre 19, 2011, 17:43:32 pm »
Inauguro la sezione con un ringraziamento per Cosmo e amministratori...

Volevo riproporre in questa discussione le leggi misandriche che qualche anno fa furono proposte in Svezia dal partito delle femministe svedesi "Feministiskt initiativ", in modo che chiunque legga il forum e questa sezione possa venirne a conoscenza. Ovvio che se ci dovessero essere "cattive nuove" riguardo nuove proposte femministe di legge svedesi o comunque sentenze e/o attuazione di leggi misandriche svedesi possiamo usare questo topic.


le proposte furono

Fonte:http://www.comunicazionedigenere.it/2011/07/10/svezia-larabia-saudita-del-femminismo/

-Primo, aumentare le tasse agli uomini in quanto, secondo le immancabili statistiche femministe,metà delle donne svedesi sarebbero vittime di violenza maschile, quindi bisogna dare soldi pubblici ai centri femministi anti-violenza ed alle femministe che li gestiscono.
-Secondo,  eliminare il matrimonio sostituendolo con contratti poli-amorosi neutri di genere.Secondo le femministe, tre lesbiche sarebbero una famiglia, ed avrebbero diritto all’inseminazione a spese dello stato.
-Terzo, limitare la presenza degli uomini dei gruppi direttivi al 25%.
-Quarto,  imporre che lavori tradizionalmente femminili (e.g. telefonista) vengano pagati come lavori tradizionalmente maschili (e.g. camionisti).
-Quinto, inasprire la legge sulla violenza sessuale levando l’onere della prova a chi accusa caricandolo su chi è accusato: ogni uomo verrà condannato a meno che non riesca a dimostrare la propria innocenza (ad esempio con un documento o un filmato nel quale è chiaro che la donna aveva detto di sì).


Poi, hanno pensato anche ai bambini:

-Primo, tassare alla nascita  i bambini colpevoli di essere nati maschi. Siccome gli uomini svedesi guadagnano il 25% in più delle donne è giusto che fin dal momento in cui vengono al mondo rifondano la somma che usurperanno.In realtà, i 2/3 degli uomini svedesi lavorano nel settore privato, mentre i 2/3 delle svedesi lavorano nel settore pubblico,rendendo la Svezia il paese con le più alte tasse al mondo, con montagne di soldi spesi in `discriminazioni positive’.
-Secondo, eliminare i nomi sessuati, dare ai bambini nomi neutri in modo che possano decidere loro, da grandi, se si sentono maschi o femmine.  Usare le scuole per sopprimere le innate differenze fra bambini e bambine (ad esempio  i bambini vengono obbligati a fare la pipì seduti).


Sulla questione degli urinatori maschili le proposte di rimuoverli dai locali pubblici furono avanzate da femministe svedesi, americane ed australiane perchè secondo le loro menti altamente malate, complessate, frustrate e misandriche sono "lesive per la dignità della donna".

ecco l'articolo di approfondimento:

da antifeminist.altervista.org: http://antifeminist.altervista.org/analisimedia/toilette_svezia.htm
« Ultima modifica: Agosto 26, 2012, 19:02:36 pm da Alberto86 »

Offline JAROD72

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #1 il: Settembre 21, 2011, 22:02:07 pm »
Ottimo postato.

E' una proposta di leggi fondata solo ed esclusivamente sull'odio. Una rivincita senza possibilità di replica.

Le differenze che voglioni abolire, in realtà vogliono rafforzare solo quelle femminili.

Comunque la svezia, come tutto il nord europa, ma anche l'inghilterra sono le nazioni più misandriche al mondo. Non dimentichiamoci poi, che tutto questo livore è esclusivamente antiautoctono. Le femministe sono e sempre saranno pro-sistema.

Offline voltaire

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #2 il: Settembre 21, 2011, 22:18:03 pm »
allucinante, non ho parole

Offline yamamax

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #3 il: Settembre 22, 2011, 18:56:31 pm »
Ma perchè siamo ancora così pochi a indignarci ed a reagire difronte a queste mostruosità?

Offline Incursore

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #4 il: Settembre 23, 2011, 18:54:37 pm »
-Primo, aumentare le tasse agli uomini in quanto, secondo le immancabili statistiche femministe,metà delle donne svedesi sarebbero vittime di violenza maschile, quindi bisogna dare soldi pubblici ai centri femministi anti-violenza ed alle femministe che li gestiscono.
Andrebbe contro il principio di progressività tipico dei sistemi fiscali di paesi c.d. civili (come la Svezia). E che ci rimetterebbe sarebbero i lavoratori dipendenti (operai, impiegati ecc..) con famiglia a carico (moglie compresa).

-Secondo,  eliminare il matrimonio sostituendolo con contratti poli-amorosi neutri di genere.Secondo le femministe, tre lesbiche sarebbero una famiglia, ed avrebbero diritto all’inseminazione a spese dello stato.
Al limite del grottesco. Già hanno trasformato il matrimonio in una trappola, ma evidemente non gli basta. L'inseminazione per le lesbiche è uno schifo :sick::un bambino a bisogno sia di un riferimento materno (fondamentale all'inizio) e sia un riferimento maschile (importante quando il bambino comincerà a relazionarsi con il mondo esterno).

-Terzo, limitare la presenza degli uomini dei gruppi direttivi al 25%.
Alla faccia della meritocrazia. :(

-Quarto,  imporre che lavori tradizionalmente femminili (e.g. telefonista) vengano pagati come lavori tradizionalmente maschili (e.g. camionisti).
Paragonare lavori come quello di telefonista a quello di camionista, oltre che assurdo e vergognoso, dato che risulta (quello di autotrasportatore) un lavoro usurante (si dorme poco) e pericoloso (vedesi le statistiche degli incidenti).

-Quinto, inasprire la legge sulla violenza sessuale levando l’onere della prova a chi accusa caricandolo su chi è accusato: ogni uomo verrà condannato a meno che non riesca a dimostrare la propria innocenza (ad esempio con un documento o un filmato nel quale è chiaro che la donna aveva detto di sì).
Evidente violazione della procedura penale e dello stato di diritto, dato sbandierato dagli stati democratici.

-Primo, tassare alla nascita i bambini colpevoli di essere nati maschi. Siccome gli uomini svedesi guadagnano il 25% in più delle donne è giusto che fin dal momento in cui vengono al mondo rifondano la somma che usurperanno.In realtà, i 2/3 degli uomini svedesi lavorano nel settore privato, mentre i 2/3 delle svedesi lavorano nel settore pubblico,rendendo la Svezia il paese con le più alte tasse al mondo, con montagne di soldi spesi in `discriminazioni positive’.
Assurdo, non fanno in tempo a uscire dal ventre materno e già sono discriminati. Una norma del genere sarebbe una bella botta per le famiglie, particolare giovani, per le quali già la nascità di un figlio è un spesa non indifferente.

-Secondo, eliminare i nomi sessuati, dare ai bambini nomi neutri in modo che possano decidere loro, da grandi, se si sentono maschi o femmine.  Usare le scuole per sopprimere le innate differenze fra bambini e bambine (ad esempio  i bambini vengono obbligati a fare la pipì seduti).
Norme oltre che ridicole, sono un insulto all'opera del creatore, o della natura (a seconda dei punti di vista).



Alberto86

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #5 il: Ottobre 01, 2011, 19:23:13 pm »
leggetevi questo articolo del 2010 sempre riguardante la femminista-misandrica Svezia



La Svezia contro le "quote rosa"
"Penalizzano le donne"

DAL 2003 LA LEGGE IMPONE EQUITÀ DI GENERE AL 50% ALL'UNIVERSITÀ
MA IN MOLTI CASI LE CANDIDATE MERITEVOLI SONO PIÙ NUMEROSE DEGLI UOMINI



BERLINO - Le quote rosa, cioè le pari opportunità garantite alle donne da un numero di posti a disposizione rigorosamente pari a quello degli uomini, possono essere dannose per la realizzazione dei diritti dell'altra metà del cielo anziché imporli o favorirli. Perché in alcuni rami accademici per professioni di grande impegno, in cui le donne qualificate sono più numerose degli uomini, a cominciare da Medicina e Psicologia, imporre una parità numerica 50 e 50 di fatto discrimina le donne brave e decise ma respinte perché in eccesso di numero rispetto alla parità assoluta o quasi richiesta dalla legge.

E' quel che sta succedendo nel paese ritenuto tra gli Stati assolutamente all'avanguardia nella realizzazione delle pari opportunità: la civile, modernissima Svezia. Nel grande regno del nord, le leggi sulla pari opportunità sono, dal 2003, particolarmente rigide. E adesso sono le donne a dire basta e a chiedere la loro abrogazione o sostanziale rettifica. Le autorità accademiche e, quel che ancor più conta, il ministro dell'Istruzione superiore Tobias Krantz, si sono lasciati convincere.

"Questo sistema in realtà finisce per discriminare le studentesse, per questo vogliamo abolirlo", ha detto il ministro al quotidiano liberale Dagens Nyheter, ripreso ieri dal quotidiano conservatore tedesco Die Welt. Spesso, il destino di ogni tentativo d'imporre l'eguaglianza o altre misure di giustizia dall'alto è quello di sortire effetti contrari o ben diversi da quelli desiderati. In generale, in Svezia la pari opportunità è realizzata molto meglio che altrove nell'Unione europea: nel Parlamento reale il 50 per cento dei legislatori sono donne, contro il 33 per cento in Germania e percentuali ancora minori in altri paesi. Ma l'ossessione delle norme del 2003 di compensare ogni squilibrio nella parità numerica assoluta tra maschi e femmine ha prodotto nelle università una situazione di discriminazione di fatto, che sta causando una crescente ondata di protesta proprio delle donne.

Il sistema d'istruzione superiore rischia così di sbattere la porta in faccia a donne capaci e motivate, invece che aiutarle. I casi sono numerosi: recentemente un tribunale di Stoccolma ha stabilito un indennizzo di circa 4500 euro a persona per 44 donne che avevano sporto causa contro il rifiuto di farle entrare all'università a causa del loro sesso. Secondo fonti ufficiali, nel 2009 circa 5400 studenti non hanno potuto iniziare i loro studi universitari a causa della legge sulle pari opportunità tra i sessi, quella del 2003 appunto. E il 95 per cento di questi 5400 sono donne.

(20 gennaio 2010)

Fonte: http://www.repubblica.it/esteri/2010/01/20/news/svezia_quote_rosa-2007736/



Praticamente donne che protestano sulle quote rosa non perchè sono sessiste verso l'uomo ma perchè non permettono alle capre
di accedere ai posti spettanti agli uomini(dato che bisogna rispettare le quote volute da loro)  :doh:
« Ultima modifica: Dicembre 12, 2011, 01:01:40 am da Alberto86 »

Offline Number10

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #6 il: Dicembre 13, 2011, 09:29:13 am »
Per fortuna le donne svedesi le hanno umiliate: 0.40% dei voti, peggio del "Partito di Paperino" :rofl1:
Ex Andrea

Hitler scopre che le femministe copiano il nazismo:


Alberto86

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #7 il: Agosto 26, 2012, 19:01:30 pm »
Assange ed il complotto delle donne.

La poliziotta che interrogò la donna "violentata" è sospettata di esserne l'amante.


FRANCESCO S. ALONZO

La vicenda di Wikileaks e del suo fondatore, Julian Assange, si arricchisce di un capitolo bizzarro, che potrebbe rivelarsi la soluzione al giallo delle accuse di violenza e molestie sessuali formulate contro di lui in Svezia. Dallo studio degli atti depositati in tribunale è emerso infatti che l’ispettrice di polizia che condusse il primo interrogatorio con una delle due donne che accusano Assange - Miss A - sarebbe una sua amica «particolare» e la denuncia fu praticamente formulata insieme. Scambi personali di saluti su Facebook dimostrano i rapporti tra l’ispettrice di polizia e la donna, una creola originaria di Cuba che si dice abbia anche operato nell'isola come agente segreto della Cia.
Inizialmente, secondo la stampa svedese, le due donne non intendevano denunciare Assange. Si erano rivolte alla polizia solo per sapere se c’era modo di costringerlo a sottoporsi al test dell’Hiv, dopo che aveva avuto con loro rapporti non protetti. Sarebbe stata la poliziotta a spiegare loro che per la legge svedese il rifiuto di usare il preservativo si configura come stupro e a trasmettere il caso alla procura. L’agente mostra chiari pregiudizi contro Assange: un paio di settimane fa tifò per l’avvocato delle due donne, scrivendo fra l’altro sulla sua pagina Facebook che era ora di «sgonfiare quel pallone gonfiato» ed esageratamente osannato di Julian Assange.
Il fondatore di Wikileaks e i suoi avvocati hanno ripetutamente accusato il sistema giudiziario svedese di parzialità, asserendo che è stata eliminata ogni possibilità di condurre un processo equanime. Il pubblico ministero avrebbe commesso errori di sostanza e di forma per portare a termine un complotto di chiara ispirazione politica in una nazione che viene definita «l’Arabia Saudita del femminismo». L’ispettrice di polizia e la donna erano entrate in contatto nell’aprile 2009, in occasione di un congresso socialdemocratico, ossia ben 16 mesi prima che venisse sporta denuncia contro Assange.
La stretta amicizia tra le due donne emerge anche dal contenuto dei testi scambiati sui rispettivi blog. Traspare sempre più la trama politico-femminista che sarebbe alla base delle accuse ad Assange. Si apprende, ad esempio, che a invitare l’australiano in Svezia era stata una delle due donne che poi lo avrebbero accusato di violenza. In un estratto del suo blog l’ispettrice di polizia riporta una dichiarazione dell’amica secondo la quale «sono gli uomini bianchi come Assange ad arrogarsi il diritto di decidere che cosa è o non è offensivo per le donne». E l’amica le risponde nel proprio blog: «Ciao! Grazie della nota. Come ripeto, è ignobile che uomini bianchi difendano sempre il loro diritto a usare parole offensive... Poi negano che proprio quelle parole facciano parte del sistema che mantiene il loro gruppo ai vertici delle strutture sociali».
Dunque, sebbene le due donne si frequentassero già da 16 mesi, l’ispettrice decise di condurre lei l’interrogatorio dell’amica omettendo, come sarebbe d’obbligo secondo la legge svedese, di dichiarare l’esistenza di un rapporto privato che ne viziava la validità. Resta adesso da vedere se questi elementi produrranno una ricusazione da parte della difesa del mandato di cattura internazionle emesso dal giudice svedese Maria Haeljebo Rosander sulla base dell’interrogatorio ora messo in discussione.

http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/393151/

Offline cancellatow

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #8 il: Ottobre 08, 2012, 15:47:29 pm »
Non so se è stato già pubblicato, ma beccatevi questa chicca presa dall' E-book di Oscar Swartz

"A Brief History of Swedish Sex: How the Nation that Gave Us Free Love Redefined Rape and Declared War on Julian Assange":

http://swedishsexbook.com/2012/08/26/okejsex/

tradotto con google:

Una Campagna insegna che "sesso supplicato" è stupro

Una grande campagna di propaganda è stata avviata dalle autorità in giro per Stoccolma. Il contesto sono le cifre esplosive per i reati sessuali. L'obiettivo della campagna è quello di eliminare tutti gli abusi sessuali
Okejsex.nu (Okaysex.now) è organizzata da Operation Kvinnofrid (Operation Women’s Integrity),  un organismo creato da una rete di undici amministrazioni ed enti pubblici, il cui comitato direttivo è composto da cinque donne (e nessun uomo). Il Gruppo di lavoro di Operation Women’s Integrity è costituito da altre sei donne (e nessun uomo).
La campagna è rivolta ai 15-30 anni. Le donne nel gruppo di lavoro per Okejsex.nu hanno commissionato ben noti fumettisti per creare poster con scene nella vita in cui i sessi si incontrano. La soluzione ai problemi del sesso è quello di insegnare ai ragazzi l'autocontrollo, poiché le ragazze in realtà non vogliono fare sesso molto spesso.

Un manifesto chiede "Conosci il sesso supplicato?". Essa mostra una ragazza e un ragazzo, seduti su un letto, quasi nudi, ad una festa con lattine di birra  in giro.
Egli dice: "Ma dai! Abbiamo scherzato! Non essere così noiosa "La sua risposta:" NO! Io non voglio "Lui supplica:" Non ti piaccio più? Per favore, per favore ... non puoi essere un pò più gentile ... "

Un manifesto porta il titolo: "Conosci il drunk sex?" In un divano a una festa o un club un giovane uomo e donna seduti a un tavolo, a brindare con la birra. Lei pensa: "Che bel ragazzo ..." Lui pensa: "... lei è ubriaca abbastanza?"

Un manifesto ha il titolo: "Conosci  un no che non è rimasto un no" Un uomogiovane incredibilmente carino si trova con una birra in mano, in una discoteca in un contesto di luci. Lui sembra molto di buon cuore e romantico. Inclina la testa verso di lei e dice con gli occhi chiusi: "Ma io lo voglio." Lei è un pilastro di ghiaccio con le braccia incrociate, e occhi spalancati e vigili, ma sprezzanti. La sua risposta: "NO!"

Nel prospetto principale della campagna una celebrità dei media dice cosa il sesso ok significa per lui: "Se lei vuole procedere veloce, posso andare avanti, ma le  lascio impostare il ritmo."

La campagna ha pubblicato un libretto di 144 pagine con domande e risposte che hanno dato un messaggio che non può essere frainteso: Le ragazze devono sempre e solo pensare a se stessi. Proprio come i ragazzi: Essi dovrebbero pensare solo alla ragazza e alle sue emozioni e dei desideri e mai a se stessi. Le ragazze sono incoraggiate a indossare abiti provocanti, bere, flirtare, scherzare, unire i ragazzi al pub, coricarsi nel loro letto, eccitarli - ma all'ultimo secondo dire di no. Lei non si deve chiedere se questo è in realtà "sesso ok",per agire in tali modi, dal momento che è il suo diritto legale farlo.

Se qualcosa a sensazione non va bene, le ragazze vengono rassicurate che devono segnalare i loro fidanzati, o amanti alla polizia.
Gli attivisti, sottolineano che la definizione legale di stupro è più ampia rispetto a quello che la maggior parte delle persone crede, e che le ragazze dovrebbero effettivamente andare alla polizia dieci volte più spesso di oggi.

"Se il sesso è ottenuto attraverso la supplica (...) allora è stupro", dice l'esperto della campagna e psicoterapeuta Monica Mardell.


 :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh:

Alberto86

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #9 il: Ottobre 08, 2012, 15:56:47 pm »
Sposto nel topic delle politiche anti-maschili svedesi

Offline krool

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #10 il: Ottobre 08, 2012, 22:10:33 pm »
Citazione
le ragazze in realtà non vogliono fare sesso molto spesso.
In mezzo a tanta... boh, spazzatura diciamo, la prima cosa sensata.

Citazione
La campagna ha pubblicato un libretto di 144 pagine con domande e risposte che hanno dato un messaggio che non può essere frainteso: Le ragazze devono sempre e solo pensare a se stessi. Proprio come i ragazzi: Essi dovrebbero pensare solo alla ragazza e alle sue emozioni e dei desideri e mai a se stessi. Le ragazze sono incoraggiate a indossare abiti provocanti, bere, flirtare, scherzare, unire i ragazzi al pub, coricarsi nel loro letto, eccitarli - ma all'ultimo secondo dire di no. Lei non si deve chiedere se questo è in realtà "sesso ok",per agire in tali modi, dal momento che è il suo diritto legale farlo.
Questo è inquietante, ma voglio pensare che con la traduzione si sia persa parte del significato originale, mi sembra troppo sfacciatamente doppiopesista.

Offline yamamax

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #11 il: Ottobre 09, 2012, 08:32:17 am »
Certo che a pensarla male tutta questa accozaglia di stupidaggini sul sesso in Svezia .... sempre un malcelato incentivo alla prostituzione come unico approccio ormai fra i due sessi.  :wacko: :hmm:

Offline TheDarkSider

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #12 il: Ottobre 09, 2012, 09:49:45 am »
Questo è inquietante, ma voglio pensare che con la traduzione si sia persa parte del significato originale, mi sembra troppo sfacciatamente doppiopesista.
Mai sottovalutare il fanatismo nazifemminista della cultura svedese.

Io credo che la traduzione sia fedele al 100%. Perché conosco gli svedesi e il loro fanatismo ideologico.

E ne sto alla larga.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Cad.

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #13 il: Ottobre 09, 2012, 09:53:22 am »
Quindi chi supplica si trova in posizione di forza e il supplicare è una forma di violenza?
Cioè il supplicato è il debole???
Il rischio è il carcere per "qualcosa a sensazione non va bene"?

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In Francia è molestia sessuale anche
«il fatto, anche non ripetuto, di utilizzare qualsiasi forma di pressione con l’obiettivo reale o presunto di ottenere una prestazione di natura sessuale».
http://www.ilpost.it/2012/08/01/la-nuova-legge-francese-sulle-molestie-sessuali/

Un invito a cena effettuato 2 volte è una "forma di pressione" con l'obiettivo PRESUNTO di ottenere una prestazione di natura sessuale?
Il corteggiamento in sè è una "forma di pressione"?

Offline cancellatow

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Re:Leggi misandriche, politiche ed iniziative anti-maschili in Svezia
« Risposta #14 il: Ottobre 09, 2012, 10:04:29 am »
Questo è inquietante, ma voglio pensare che con la traduzione si sia persa parte del significato originale, mi sembra troppo sfacciatamente doppiopesista.

La  traduzione non è perfetta ma il senso non cambia se lo  leggi in inglese, quello che hai citato è un commento dello scrittore, ma credo che sia molto realistico

Il rischio è il carcere per "qualcosa a sensazione non va bene"?

l'ho tradotto così, ma forse si può avere una traduzione migliore per "If something did not feel good"