Autore Topic: Ancora stupri: tutti falsi!  (Letto 307702 volte)

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #630 il: Febbraio 20, 2013, 13:45:16 pm »
due casi di stupro? non hanno ancora identificato i sospetti, ma sanno già tutto! giornalisti scansafatiche!

http://www.leggo.it/milano/nera/milano_due_casi_di_stupro_in_poche_ore_violentate_una_donna_e_una_ragazzina/notizie/213382.shtml

Citazione
   MILANO, DUE CASI DI STUPRO IN POCHE ORE.
 VIOLENTATE UNA DONNA E UNA RAGAZZINAGiovedì 07 Febbraio 2013 - 12:20
 MILANO - Due casi di violenza sessuale a Milano nel giro di poche ore. Nel primo una donna di 37 anni ha denunciato di essere stata vittima di stupro in casa. L'episodio, su cui la polizia sta ancora compiendo accertamenti, è stato denunciato il giorno dopo grazie a un amico che l'ha spinta a chiamare le forze dell'ordine.
 È accaduto martedì notte in via Fleming nella periferia della città. La donna, con problemi di tossico dipendenze, ha detto di essere stata aggredita in casa sua da due sconosciuti cha hanno suonato alla sua porta a cui lei avrebbe aperto. Sul caso indaga la squadra mobile.
 
 STUDENTESSA CANADESE AGGREDITA Nel secondo caso la vittima è una studentessa canadese di 19 anni che ha raccontato di essere stata violentata, la scorsa notte, a Milano, da una persona che la stava riaccompagnando a casa dopo una serata trascorsa in discoteca.
 La giovane, che al momento non ha sporto formale denuncia, si è presentata a casa in lacrime e ha raccontato alla sua coinquilina di aver subito la violenza. È stata quest'ultima ad avvertire la polizia e ad accompagnare l'amica alla clinica Mangiagalli per gli accertamenti del caso.
 Secondo quanto ricostruito, la studentessa sarebbe uscita da una discoteca in via Alemagna attorno alle 3 e si sarebbe diretta verso casa assieme ad un accompagnatore (che non è stato ancora identificato) in auto. Durante il tragitto il ragazzo avrebbe abusato di lei. Gli investigatori stanno raccogliendo le immagini delle telecamere installate lungo il percorso fatto dai due nel tentativo di avere riscontri sull'accaduto.


non solo: sono stupri anche a prescindere dalla denuncia (=opinione della vittima)

http://www.ilgiornale.it/news/milano/confida-stupro-allamica-poi-rifiuta-fare-denuncia-883429.html

Citazione
Una studentessa canadese di 19 anni ha confidato alla proprio compagna di stanza di essere stata violentata, salvo poi rifiutarsi di formalizzare le denuncia alla polizia.

ma i fatti sono secondari, quel che conta sono le statistiche!

http://www.cronacamilano.it/cronaca/35579-stupro-via-fleming-milano-e-il-secondo-nella-stessa-giornata.html

Citazione
La vittima è una 37enne, gli aggressori sono due. Nei primi 4 mesi del 2012, nella nostra città, gli stupri sono aumentati del 45,7% rispetto all’anno precedente
  E’ successo in via Fleming, zona via Novara.
 
Secondo quanto ricostruito, la vittima è una donna di 37 anni.
 
In base alle prime informazioni, la donna avrebbe ricevuto la visita di due uomini che avrebbero suonato al campanello della sua abitazione.
 
Per motivi ancora da acclarare, la 37enne avrebbe “erroneamente” aperto la porta, permettendo agli sconosciuti di entrare.
 
Da qui, poco dopo, la violenza e la fuga dei due malviventi.
 
Sul caso sono aperte le indagini.
 
Sempre l’altro ieri, a Milano, è stata violentata anche una ragazza di 19 anni. Per i dettagli CLICCA QUI
 
Di seguito i dati della Questura di Milano rispetto alla quantità di crimini compiuti, nella nostra città, nel 2012:
- stupri, nei primi 4 mesi del 2012 aumentati rispetto all’anno precedente del 45,7%.
- furti con strappo, 1.971 (164 al mese e 5 al giorno)
- furti in negozio 25.517 (2126 colpi al mese e 70 al giorno).
- rapine in pubblica via, 2.621 (218 rapine al mese e 7 al giorno).
- furti in abitazione, 21.591 (1800 furti al mese e 60 al giorno).
- furti in auto in sosta, 28.165 (2347 al mese e 78 al giorno)
- furti con destrezza, 25.517 (2.126 al mese e 70 al giorno)
- raddoppio della presenza dei rom,  con l’istituzione di un tavolo permanente da parte della Prefettura


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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #631 il: Febbraio 20, 2013, 13:52:41 pm »
quando si tratta di scagionare, tutti molto cauti, vero?

http://www.tusciaweb.eu/2013/02/stupro-nel-bosco-le-ragazze-sono-inattendibili/

Citazione
“Abbiamo spiegato di nuovo – racconta l’avvocato Paolo Angelo Sodani – che secondo noi le due ragazze sono inattendibili. La loro versione dei fatti fa acqua da tutte le parti, tanto che pare che nessuna delle due abbia visto alcuno stupro sull’altra. Cosa che sembra un po’ singolare considerato che i giovani erano tutti insieme in un’auto”.
Ma c’è di più. “Ci sono dei testimoni – continua il legale – che hanno visto le due ragazze abbracciate e in atteggiamenti, diciamo così, “teneri” con i cinque giovani e ora invece li accusano di averle violentate”.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #632 il: Febbraio 20, 2013, 14:00:05 pm »
cinque anni e 10.000 euro di multa per il furto di una borsetta? a questo punto ai politici tangentisti che gli dovrebbero dare? un centinaio di ergastoli da scontare in serie?

http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2013/02/15/news/condannato-a-5-anni-per-tentato-stupro-1.6544376

Citazione
L’aveva vista scendere dall’auto di alcuni amici e incamminarsi verso casa. Una preda facile, nel cuore della notte, lontano da occhi indiscreti. Così, dopo averla pedinata per un po’ a bordo del suo scooter, l’aveva aggredita, stretta forte. Aveva cercato di immobilizzarla mentre le pronunciava frasi oscene, mentre le diceva che voleva fare sesso con lei. Poi, però, aveva dovuto desistere, per l’arrivo di un passante. Ed era fuggito con la sua borsetta.
Ora, per quell’aggressione vile Daniele Severi, 25enne di Correggio, è stato condannato a 5 anni di reclusione, e al pagamento di un risarcimento di 10mila euro.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #633 il: Febbraio 22, 2013, 10:13:47 am »
nell'osservatorio sullo stupro la maggiore deriva che osserviamo è lo stupro del linguaggio: molestie sessuali (al massimo: non c'è dubbio che il corteggiamento ha dei limiti di buongusto e rispetto. Epperò non sempre questi limiti sono chiari, come quando offri un pranzo a qualcuno: ci sono etichette per le quali se offri, chessò, un bicchiere di vino e l'altro dice no, punto. Ci sono etichette per le quali se non insisti e non gli riempi il bicchiere comunque e non lo spingi a bere, sei scortese e freddo) che vengono etichettate come STUPRO  :w00t:

http://www.lettera43.it/cronaca/treviso-stupro-arrestato-maestro-scuola-guida_4367584955.htm

Citazione
Treviso, stupro: arrestato maestro scuola guida L'uomo avrebbe violentato 18 ragazze. È ai domiciliari.
 Un istruttore di una scuola guida èstato arrestato dai Carabinieri di Castelfranco Veneto (Treviso) per violenza sessuale nei confronti di 18 giovani trevigiane che partecipano ai corsi per conseguire la patente B. L'uomo, dipendente del Comune di Crespano del Grappa (Treviso), nel tempo libero esercitava la professione di insegnante di guida presso una scuola locale.
LA DENUNCIA DI DUE GIOVANI. Le indagini sono iniziate dopo la denuncia di due giovani che hanno riferito ai carabinieri che quando erano alla guida dell'auto l'istruttore andava oltre il suo ruolo, venendo molestate sessualmente con atti che non lasciavano dubbi di interpretazione. L'Arma ha così svolto una serie di accertamenti che hanno confermato quanto dichiarato nelle denunce, scoprendo che oltre alle due giovani c'erano altre 16 vittime delle violenze sessuale del 48enne, che è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione della magistratura trevigiana.

atti che non lasciavano dubbi di interpretazione :doh:
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #634 il: Marzo 01, 2013, 15:38:40 pm »
#52 e #53 assolti gli agenti polfer Ruffolo e Giommoni dopo 13 anni  :wacko:

http://livesicilia.it/2013/02/28/agenti-polfer-accusati-di-stupro-arriva-lassoluzione-dopo-13-anni_271874/

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   PALERMO - La terza sezione del tribunale di Palermo ha assolto gli agenti della polizia ferroviaria in servizio presso la stazione centrale dall’accusa di stupro. Una lunga vicenda giudiziaria quella che ha coinvolto Gianfranco Giommoni di 56 anni e il collega Nicolò Rufolo di 54 anni.
 
 I due agenti della Polfer vennero accusati di violenza sessuale ai danni di una giovane donna senza fissa dimora di 22 anni. I fatti risalgono al marzo del 2000, quando la vittima denunciò di essere stata fermata per normalissimi controlli mentre si trovava alla stazione centrale di Palermo.
 
 Secondo la tesi sostenuta dall’accusa la ragazza, che nel processo si è costituita parte civile, Giommoni l'avrebbe strattonata prendendola per un braccio. Dopo averle chiuso la bocca con una mano l'avrebbe portata in una delle stanze della casermetta della polizia che si trova all'interno della stazione. In quella stanza Giommoni l'avrebbe palpeggiata prima di violentarla.
 
 Nella stanza sarebbe poi entrato Runfolo che avrebbe cominciato a toccarla, lasciandola poi andare. Un’accusa pensante che in primo e secondo grado valse la condanna, per entrambi, a quattro anni di reclusione, e il rinvio da parte della Corte di Cassazione. Ieri, però, la pronuncia della corte d’appello, ha ribaltato le sorti del processo per i due imputati. accogliendo la tesi della difesa sostenuta dalla avvocato Loredana Lo Cascio. Il collegio, presieduto da Raimondo lo Forti, ha assolto i due agenti della Polfer, nel frattempo andati in pensione, perché il fatto non sussiste.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #635 il: Marzo 01, 2013, 15:45:27 pm »
giustizia rapida? giornalisti pressapochisti?

probabilmente c'è ben altro che la violenza sessuale, ma pur di fare qualche numero i giornalisti non vedono altro che sesso

http://27esimaora.corriere.it/articolo/processo-per-stupro-a-milano-9-anni-di-carcere-la-sentenza-solo-5-mesi-dopo/

Citazione
Stavolta è un caso di giustizia davvero rapida ed efficiente: ad appena 5 mesi dalla violenza sessuale subìta il 12 luglio scorso, una 40 enne brasiliana ha visto ieri la nona sezione penale del Tribunale (presidente Fabio Roia, a latere Elisabetta Canevini e Bruno Giordano) condannare in primo grado due italiani di 51 e di 37 anni a ben 9 anni di carcere. La donna era stata avvicinata all’interno della sala bingo di via Washington dai due uomini,  poi aveva seguito a casa di uno di essi, trascorrendovi la notte bevendo e consumando droga.
Alla mattina, però, al momento di andar via, i due uomini invece di riaccompagnare a casa la donna avevano cominciato a chiederle prestazioni sessuali. E, al suo rifiuto, l’avevano aggredita, presa a schiaffi e pugni, minacciata con un coltello alla gola e violentata. Solo verso mezzogiorno la donna, nuda e sotto choc, con il naso rotto, aveva chiamato aiuto nell’androne di una casa di via Giambellino, consentendo di far arrestare quasi subito i suoi violentatori.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #636 il: Marzo 02, 2013, 15:05:18 pm »
ogni rapporto è uno stupro ... finchè non si dimostra il contrario  :wacko:

http://niguarda.milanotoday.it/violenza-sessuale-stupro-via-padova.html

Citazione

Un possibile stupro, consumato drammaticamente sull'asfalto, è andato in scena nella notte tra giovedì e venerdì in una via nei pressi di via Padova, zona Cimiano.
Alcuni residenti, infatti, secondo quanto riportato dalla questura, hanno chiamato la polizia poichè, intorno alle 4, vi era una donna a terra e un uomo sopra di lei che sembrava in atti sessuali inequivocabili.
All'arrivo della polizia, l'uomo (un cubano di 57 anni) ha cercato di ricomporsi alla bell'e meglio, mentre la donna - una ragazza anch'ella sudamericana ventenne - è rimasta inerme a terra quasi svestita. Lì vicino c'era un preservativo.
Il 57enne è stato portato in stato di fermo in via Fatebenefratelli: la sua posizione è al vaglio, poichè la presunta vittima si trova ancora in coma etilico. Portata via dal 118, aveva un tasso alcolemico nel sangue altissimo.
Al suo risveglio si potrà capire di più della dinamica dei fatti.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #637 il: Marzo 08, 2013, 09:30:48 am »
era tutto pronto per la denuncia
qualcosa non è andato come previsto
forse le è piaciuto?

http://www.viterbonews24.it/news/c%E2%80%99%C3%A8-stato-uno-stupro,-ma-nessuna-denuncia-ero-consenziente_23154.htm

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VITERBO – (ale.s)


Il fatto si è verificato nella notte tra sabato e domenica, quando i militari agli ordini del maggiorer Guglielmo Trombetta ricevono una telefonata al centralino della caserma. “Una ragazza ha subito un tentativo di stupro”. In un batter d’occhio gli uomini dell’Arma raggiungono quindi il luogo teatro (a detta dell’interlocutore) della violenza: il parcheggio esterno di una nota discoteca tra Caprarola e Ronciglione.
Giunti sul posto, i carabinieri hanno, sì, trovato una coppia in atteggiamenti intimi dentro un’auto, ma di ragazze stuprate nemmeno l’ombra.
Portata in caserma, infatti, la ragazza ha confermato di essersi appartata volontariamente con il giovane, senza alcuna costrizione.
Nonostante non siano state sporte denunce, i carabinieri di Ronciglione hanno comunque redatto un’informativa, già trasmessa alla Procura di Viterbo.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #638 il: Marzo 11, 2013, 17:23:14 pm »
#54


http://www.lanazione.it/laspezia/cronaca/2013/03/09/856272-violenza_sessuale_abuso_telefonino_scagiona.shtml

Violenza sessuale: «Abusò di me», ma il telefonino lo scagiona
Secondo i tabulati, l’uomo e l’accusatrice non erano insieme. I giudici: «Il fatto non sussiste»

Dalle celle del cellulare della presunta vittima è emerso che quella sera la ragazza alle tre del mattino non si trovava, come sempre riferito in aula, nella zona della Foce ma in un altro Comune
Violenza (Germogli)
Violenza (Germogli)

La Spezia, 9 marzo 2013 - ACCUSATO del reato infamante di violenza sessuale, è stato assolto dal collegio del tribunale (presidente Francesco Sorrentino, a latere Mario De Bellis e Giuseppe Pavich). L’imputato, Giancarlo Castè, operaio di Riomaggiore, oggi 63enne, malgrado la serrata requisitoria del pubblico ministero Claudia Merlino e l’accorata difesa della parte civile rappresentata dall’avvocato Luigi Camilli, è uscito indenne. I giudici del collegio penale l’hanno assolto perchè il fatto non sussiste. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a sei anni, poi ridotta a quattro perché l’uomo non aveva precedenti.
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L’EPISODIO che ha trascinato alla sbarra l’uomo, difeso di fiducia dall’avvocato Giuliana Feliciani, era avvenuto il 14 luglio 2006. Questi si era offerto di darle un passaggio dopo che erano usciti da un locale dell’Umbertino, attorno all’una di notte. Castè si era prestato di accompagnare a casa la giovane, all’epoca ventiquattrenne. Ma l’uomo, avrebbe abusato di lei nell’auto. Secondo l’accusa, le sarebbe saltato addosso, toccandola nelle parti intime e solo la reazione della ragazza avrebbe evitato la consumazione di un rapporto sessuale. La giovane, presa dalla disperazione, uscì dall’abitacolo, chiedendo aiuto: un abitante allertò i carabinieri.
Il difensore dell’imputato, Giuliana Feliciani, ha sempre sostenuto la innocenza dell’uomo e già nelle precedenti udienze aveva dato battaglia anche sui tabulati telefonici. E proprio dalle celle è emerso che quella sera la ragazza alle tre del mattino non si trovava, come sempre riferito in aula, nella zona della Foce ma addirittura in un altro Comune. Per i giudici, dunque, è stata una pura invenzione della ragazza. A far pendere l’ago della bilancia a favore dell’innocenza dell’uomo, anche due denunce che la vittima presentò nei confronti di un autista Atc e di un insegnante per molestie sessuali.

Entrambi gli imputati vennero assolti con sentenza passata in giudicato. Non solo ma anche il dottor Renato, biologo e consulente della difesa, aveva formulato che dalle analisi sugli slip sui pantaloncini della donna, non c’erano presenze di sostanze organiche riconducibili all’imputato. ll collegio del tribunale, dopo la lettura del dispositivo della sentenza, s’è preso sessanta giorni di tempo per le motivazioni. L’avvocato di parte civile, dopo la lettura del dispositivo, eventualmente interporrà appello.
Gian Paolo Battini
« Ultima modifica: Aprile 24, 2013, 12:34:53 pm da COSMOS1 »

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« Risposta #639 il: Aprile 24, 2013, 12:37:29 pm »
#55 Riccardo Busdraghi operaio di 44 anni di Alghero è stato assolto per non aver commesso il fatto

http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2013/03/08/news/assolto-dall-accusa-di-stupro-1.6663283

la vittima ha dato 4 (quattro) versioni dei fatti
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« Risposta #640 il: Aprile 24, 2013, 12:50:59 pm »
#56 quel processo non si doveva neppure fare! parola di Zamperlin

http://www.estense.com/?p=285605
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Ferrara: una spogliarellista dopo la separazione denuncia il marito e un vicino per induzione alla prostituzione e stupro. Il PM chiede l'archiviazione!

Aveva denunciato il marito e il vicino di casa l’uno per sfruttamento della prostituzione e l’altro per averla violentata insieme ad altre persone non identificate. Ma di riscontri, a quella denuncia, ieri in tribunale se ne sono avuti pochi. Davanti al tribunale collegiale di Ferrara si è presentato solo il vicino di casa, assistito dall’avvocato Andrea Zamperlin, mentre il marito, difeso dall’avvocato Michele Chiaromonte, è irreperibile. Lei, ex spogliarellista che lavorava in un night in provincia di Ferrara, si è costituita parte civile. Proprio all’interno di quel night, secondo la donna, all’epoca poco più che ventenne, avvenne lo stupro di gruppo, che sarebbe stato compiuto sotto il benestare del coniuge, per “onorare” dei debiti. I fatti risalgono al periodo 2005-2007. Successivamente la donna venne seguita da una struttura per problemi sanitari. Uscita dalla terapia denunciò il marito in un primo momento anche per abusi e maltrattamenti sulla figlia di 2 anni che hanno in comune. Quell’accusa venne archiviata perché insussistente. Nel 2010 la coppia si separa e parte la denuncia sempre nei confronti del marito e di altre tre persone per violenza sessuale di gruppo. I due presunti complici non vennero mai identificati a causa delle contraddittorie versioni offerte dalla vittima agli inquirenti.
Il pm chiese l’archiviazione anche queste ipotesi di reato, ma il gip scelse di procedere per verificare la fondatezza delle accuse. E così ieri in udienza è stata sentita la donna, che non ha saputo indicare l’albergo dove sostiene di esser stata costretta a prostituirsi. Nemmeno nei registri delle strutture ricercate compare il suo nome. Anche il luogo dove venne stuprata lascia spazio a perplessità, dopo la smentita di una testimone ascoltata ieri dai giudici Marini, Giorgi e Attinà.
“Secondo me questo era un processo che nemmeno si doveva fare – commenta a margine dell’’udienza l’avvocato Zamperlin -; troppi sono i riscontri che mancano alla versione della signora. bene aveva fatto il pm a chiedere l’archiviazione”.
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« Risposta #641 il: Aprile 24, 2013, 12:54:43 pm »
#57 a Sanremo erano consenzienti

http://www.agi.it/genova/notizie/201303141825-cro-rt10292-sono_consenzienti_26enne_assolto_per_duplice_stupro_a_sanremo


il giudice Edoardo Bracco e l'avvocato Luca Ritzu (uomini) chiedono l'assoluzione, il PM Antonella Politi (donna) 4 anni! se la gambizziamo facciamo male?

Citazione
(AGI) - Sanremo, 14 mar. - Era accusato di violenza sessuale per aver abusato di due ragazze, amiche tra loro: il 18 e il 24 giugno del 2012. G.S., 26 anni, di Sanremo, e' stato assolto oggi dal tribunale collegiale (presidente, Edoardo Bracco), perche' il fatto non costituisce reato. Sin dall'inizio, infatti, il giovane aveva confessato di aver avuto un rapporto con le due ragazze, ma aveva anche aggiunto che erano entrambe consenzienti e che non c'era stata alcuna violenza. Il giudice, dopo aver accolto la tesi difensiva illustrata dall'avvocato Luca Ritzu e dallo stesso imputato, che durante l'esame ha affermato la sua innocenza, si e' ritirato in camera di consiglio, decidendo di assolverlo. Il pubblico ministero Antonella Politi aveva chiesto 4 anni. (AGI) Im1/Sep Im1/Sep


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« Risposta #642 il: Aprile 24, 2013, 13:02:26 pm »
Roma: non ci crede manco Tucci!

http://www.tusciaweb.eu/2013/03/stupro-nel-bosco-niente-carcere-per-i-cinque/

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Sarà una Pasqua serena per i cinque ragazzi denunciati per lo stupro di due adolescenti. Il tribunale del Riesame di Roma ha respinto l’appello del pm Fabrizio Tucci. Per i cinque ventenni, quattro di Acquapendente e uno di Onano, la procura di Viterbo chiedeva il carcere, con l’accusa di aver violentato a turno due minorenni straniere nel bosco.
Succedeva alle porte di Montefiascone, all’alba del 30 settembre, dopo una serata in discoteca. Le presunte vittime erano una 16enne russa e una 17enne norvegese, entrambe in vacanza-studio in Italia.
Era stato il gip Francesco Rigato a negare gli arresti per primo. Da qui, il ricorso in appello del pm, che aveva girato la richiesta ai giudici romani. Ma anche stavolta, la procura ha incassato un secco no. Segno evidente della fragilità del castello accusatorio, per l’avvocato Angelo Sodani.
“Non poteva andare diversamente – afferma il legale dei ragazzi -. Abbiamo sempre sostenuto l’insussistenza dell’appello della procura. Le nostre convinzioni trovano finalmente conferma nell’ordinanza del Riesame. Siamo certi che le ragazze siano inattendibili. Speriamo che, ora, se ne accorga anche il pubblico ministero. Per noi, oggi, finisce un’agonia durata anche troppo”.
La decisione è arrivata dopo un mese e mezzo di riflessione. Un tempo decisamente lungo, che lasciava presagire una pronuncia favorevole ai ragazzi. Se si fosse trattato di mettere in carcere cinque ventenni, il Riesame avrebbe deciso subito. Ma non è stato necessario.
Dall’udienza dell’8 febbraio, i giudici hanno preso tutto il tempo per studiare le carte. Compresa la corposa memoria di 36 pagine depositata da Sodani, con i risultati delle indagini difensive.
Ieri la notizia del rigetto dell’appello, che premia tanto il lavoro di Sodani, quanto quello del suo predecessore Vincenzo Dionisi. La difesa per ora ha in mano solo il dispositivo. Già oggi chiederà le copie delle motivazioni per capire il perché della decisione.
I cinque amici hanno sempre fatto muro contro le accuse. I loro racconti di quelle tre ore nel bosco con le ragazze conosciute in discoteca, sarebbero stati uniformi fin dall’inizio. Sono le due amiche, dicono i cinque, a chiedere loro un passaggio fino a casa. E quando la macchina si è fermata a metà strada nel boschetto, dalle cinque alle otto del mattino, le ragazze non si sono ribellate.
Loro smentiscono, ma sono meno compatte. Denunciano entrambe la violenza, ma la 17enne insinua il dubbio che l’amica fosse consenziente. Per gli inquirenti il messaggio via Facebook con cui la 16enne racconta lo stupro agli amici, è la prova regina, ottenuta con l’aiuto di una perizia informatica. Ma né il gip né il Riesame l’hanno ritenuta sufficiente.
Se la procura vuole il carcere dovrà andare in Cassazione.
Stefania Moretti
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« Risposta #643 il: Aprile 24, 2013, 13:15:13 pm »
sarà ...  :hmm:

storia un po' tortuosa: non sa bene se è stata davvero violentata, non denuncia, poi allo scadere dei termini denuncia ...
secondo me (secondo me) sperava di lucrare qualcosa, non ha lucrato -> ha denunciato

http://www.viterbonews24.it/news/stupro-di-capodanno,-condannato_24327.htm

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   Stupro di Capodanno, condannato a 10 mesi giovane romano  La violenza la notte di San Silvestro 2010 al Castello di Roccalvecce   05/04/2013 - 04:00
         di Alessia Serangeli
VITERBO – Dieci mesi. Questa la sentenza di condanna emessa ieri mattina dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Viterbo, Francesco Rigato, in accoglimento della richiesta di pena formulata dal pubblico ministero Paola Conti nei confronti di B.G., il 28enne di Roma bene accusato di violenza sessuale su una coetanea e giudicato con rito abbreviato.
L’episodio risale alla notte tra il 31 dicembre ed il 1° gennaio 2010 e prese cittadinanza sulle cronache di tutta Italia come lo “Stupro di Capodanno”.
Era stato proprio B.G. ad organizzare il veglione per la notte di San Silvestro con i suoi amici (tutti rampolli della Roma bene) al Castello Costaguti di Roccalvecce. Una nottata di gioia ed allegria (nelle intenzioni) in una location di tutto rispetto, con due saloni e venti camere, tra arredi d’epoca e armi antiche alle pareti.
Poi la denuncia di violenza sessuale, arrivata al Commissariato di Flaminio Nuovo. “Ero intontita dall’alcol e ho capito solo confusamente quello che mi stava succedendo... Mi ero addormentata e ad un certo punto della notte qualcuno mi ha portata in una stanza e mi ha violentata... Non riesco a ricordare se era una sola persona o più di una, ero troppo ubriaca... La mattina dopo mi sono resa conto di quello che era successo perché non stavo bene e avevo delle macchie sulla biancheria. Allora ho deciso di venire in ospedale”. Un racconto drammatico quello di Francesca (il nome è di fantasia), anche lei 28enne, su cui la Procura di Viterbo, competente per territorio, aprì un fascicolo, incaricando gli uomini della Squadra mobile di condurre le indagini, all’epoca coordinate dal sostituto Stefano D’Arma.
Ad uno ad uno vennero sentiti tutti i partecipanti della festa, ma dalle testimonianze, in realtà, non si cavò un ragno dal buco. Così come dal referto medico dell’ospedale Sant’Andrea, dove Francesca era stata visitata: la violenza, infatti, non ebbe carattere violento, piuttosto si consumò perché la giovane non era nel pieno delle sue facoltà fisiche e mentali a causa dell’alcol.
A fornire nero su bianco l’identikit dello stupratore furono invece le tracce biologiche, corrispondenti al profilo genetico di B.G.. L’inchiesta, tuttavia, subì una battuta d’arresto perché Francesca non presentò denuncia formale entro i novanta giorni previsti. “Per i reati più gravi, qual è quello di violenza sessuale, c’è tempo 180 giorni”, spiegarono gli organi inquirenti.
La ragazza avrebbe sporto querela proprio allo scadere dei sei mesi, nel mese di giugno. L’inchiesta venne riaperta e B.G. iscritto sul registro degli indagati.
Ieri mattina la lettura del dispositivo del gup Rigato che lo ha condannato a dieci mesi con la condizionale: B.G., incensurato, non sconterà la pena in carcere né ai domiciliari perché inferiore a due anni.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #644 il: Aprile 24, 2013, 13:22:26 pm »
#58 stupro inventato, nei guai la presunta vittima

http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/04/12/news/stupro-inventato-nei-guai-l-accusatrice-1.6871926

Citazione


CASTIGLIONE. Rapina, violenza sessuale, minacce, lesioni e violazione di domicilio.  Queste le accuse che gli aveva rovesciato addosso l’ex convivente e  con cui  Michael Adewale Facus,  34enne di origine nigeriana era stato rinviato a giudizio. Accuse decisamente ridimensionate dalla sentenza, pronunciata ieri mattina in tribunale a Mantova, che lo ha condannato  per violazione di domicilio, per violenza privata e per minaccia ma non per il tentativo di  stupro e per l’utilizzo del coltello. «Le accuse più gravi, quella relativa all’arma e alla tentata violenza, sono cadute - ha commentato con soddisfazione l’avvocato Alessandra Zorzella - ma ora gli atti sono stati rinviati al pubblico ministero: la testimone ha inventato tutto e dovrà rispondere di calunnia». La sentenza: un anno, due mesi e quindici giorni di reclusione. Che il nigeriano non farà: trattandosi della prima condanna, la pena è stata sospesa.


 12 aprile 2013
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