In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne

Ancora stupri: tutti falsi!

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COSMOS1:
sul Gazzettino di oggi: il magrabino arrestato il 22 è stato scarcerato.
La ragazza non era nuova a queste denuncie, due anni fa aveva già denunciato un tale, con lo stesso meccanismo, una amica come testimone.
Adesso rischia una denuncia per calunnia.
 >:( demenziale. Per calunnia in galera non ci va nessuno!!! il poveraccio invece c'è andato!!!  >:(

COSMOS1:
GB: HA TRE ANNI IL PIU' GIOVANE INDAGATO DA POLIZIA

LONDRA - All'età di tre anni ha già un primato nazionale: è il più giovane indagato del Regno Unito, sospettato di atti di vandalismo. I genitori di un bimbo scozzese di appena 3 anni hanno ricevuto quest'estate la visita della polizia dello Strathclyde (la regione di Glasgow) che li ha interrogati in merito al potenziale coinvolgimento del piccolo nei danni provocati a una proprietà vicino casa sua.

Il bimbo, racconta la stampa britannica, farebbe parte di un gruppo di 10 mini-criminali, tutti di 5 anni o meno, finiti sotto indagine in varie parti del Paese per diversi tipi di reati tra cui molestie sessuali. Tutte le famiglie sembra siano state interrogate ma l'età minima per iniziare un procedimento criminale in Scozia è di 8 anni, quindi i bimbi non possono essere processati, ma solo segnalati all'autorità competente per i minori. Non è un caso così unico per la Gran Bretagna: il bimbo di 3 anni batte il precedente più giovane indagato che aveva sei anni e che lo scorso giugno fu accusato di furto. Negli ultimi tre anni, il totale dei reati commessi da bambini sotto i dieci anni in tutto il Regno Unito sembra ammonti a circa 6.000 casi. "Queste situazioni - ha detto al Telegraph Chris Grayling, ministro ombra dell'Interno conservatore - evidenziano il profondo disagio sociale del paese."

certo che essere già molestatori a 5 anni :lol: ma forse hanno imparato ciucciando le tette alla mamma! delinquenti, ecco xkè bisogna scoraggiare l'allattamento al seno  :P

COSMOS1:
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-ital...di-reato-45947/
Treviso Finge di essere stata rapita e stuprata per coprire un ritardo eccessivo davanti ai genitori. Una ragazza di 15 anni di Vedelago è stata denunciata per simulazione di reato

Per una ragazza di 15 anni il sabato sera è sacro, a tal punto da inscenare sequestro e stupro. Forse era troppo difficile ammettere ai genitori di aver fatto tardi, così per evitare i rimproveri una ragazza di Vedelago, in provincia di Treviso, si è inventata di essere stata rapita e poi violentata. Appena è rientrata a casa, la giovane ha aggirato ogni sfuriata della madre: ha raccontato di essere stata aggredita nel parcheggio di un supermercato vicino casa, il centro acquisti Sira di Fossalunga. In quel posto isolato un gruppo di ragazzi avrebbe abusato di lei all’interno della macchina. Una storia tremenda, peccato che era tutto falso.

A smascherare la favola dell’orrore messa in piedi dalla quindicenne sono stati proprio i carabinieri, insospettiti dai particolari fantasiosi ed eccessivamente crudi, che lasciavano pensare a una suggestione, ripresa da tv o giornali. I militari dell’Arma, guidati dal maresciallo Bianco, l’hanno portata sul posto da lei indicato per ricostruire la vicenda. Ma lì la ragazza è caduta davanti alle domande incalzanti dei carabinieri, a cui ha dovuto confessare la menzogna.

Ora però dovrà rispondere all’accusa di simulazione di reato.

http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/a...C3PO_TC303.html

Sedicenne denuncia un kosovaro diciottenne accusandolo di averla violentata. Scattano le indagini dei carabinieri: il giovane finisce sotto inchiesta e con lui anche il fratello sospettato di favoreggiamento. Ma due sms trovati dai carabinieri fanno vacillare la sua versione. E la ragazzina confessa: «Ho inventato tutto». Lo avrebbe fatto per nascondere una scappatella al fidanzatino. La vicenda ha per protagonista una ragazzina di 16 anni residente in un centro della Destra Piave. Lo scorso 31 luglio, la studentessa si presenta insieme alla madre alla caserma dei carabinieri di Montebelluna. E denuncia un fatto gravissimo: racconta di essere stata ripetutamente violentata da un ragazzo di 18 anni, di origini kosovare, residente a Treviso. Il giovane - conosciuto in compagnia di altre persone - l’avrebbe portata nella casa dove lui vive col fratello e costretta a subire rapporti sessuali. Il fatto si sarebbe ripetuto più volte nel periodo tra giugno e luglio: la ragazzina, terrorizzata, avrebbe inizialmente mantenuto il silenzio, decidendo successivamente di confidarsi con la madre. Che, immediatamente, l’ha accompagnata alla caserma di Montebelluna per presentare denuncia. I militari hanno raccolto il racconto della sedicenne. Il caso è stato segnalato alla Procura e il sostituto Giuseppe Salvo ha aperto un’inchiesta per violenza sessuale. Nel registro degli indagati sono stati iscritti sia il diciottenne che il fratello ventenne, che abita in casa con lui e che - stando alle prime ricostruzioni - doveva essere al corrente dell’accaduto. I due giovani, sentiti dagli investigatori, si sono dichiarato innocenti. Il diciottenne ha ammesso di aver avuto una relazione con la sedicenne, spiegando però di non aver in alcun modo forzato la giovane ad avere rapporti sessuali. La loro, ha detto, era una «storia», nessun abuso, nessuna violenza. I carabinieri di Montebelluna hanno continuato comunque a cercare elementi a sostegno delle accuse della sedicenne. Sono scattatate le perquisizioni, sono stati sequestrati i cellulari. Ed è stato proprio l’esame di un telefonino a portare la luce alcuni sms diventati fondamentali per dare una svolta all’inchiesta: messaggini dai quali risultava un rapporto amichevole tra la sedicenne e il kosovaro. A questo punto gli investigatori hanno risentito la sedicenne per fare chiarezza su tale aspetto. E la giovane avrebbe confessato di aver aver inventato la violenza. Motivo? Quella col giovane kosovaro è stata una relazione clandestina, nata e finita in due mesi, nel periodo in cui il fidanzatino si trovava all’estero. Per nascondere la «scappatella» avrebbe così inventato lo stupro. Gli accertamenti comunque continuano, per escludere la violenza denunciata. (Sabrina Tomè)

http://tribunatreviso.gelocal.it/dettaglio...pillola/1672498

Devo prendere la pillola del giorno dopo. Sono stata stuprata da un ragazzo marocchino in via Pinelli». Ma era una bugia. Una assurda «copertura»: aveva solo paura di essere rimasta incinta dopo aver avuto un rapporto sessuale con il proprio giovane fidanzato.

Lei ha 16 anni, lui 21. Questi due fidanzatini trevigiani avevano architettato insieme quella grandiosa bugia, che avrebbe potuto scatenare l’allarme sociale e avrebbe portato al fermo di qualche ragazzo innocente. La giovane infatti si è convinta a dire la verità solo dopo diverse ore rimasta davanti ai poliziotti.

A non convincere gli investigatori è stata la ricostruzione dello stupro fornita dalla ragazza che ad ogni versione dell’episodio aggiungeva particolari nuovi. Addirittura era arrivata al punto non solo di descrivere accuratamente la violenza sessuale inventata alle 17.30 di venerdì, ma anche il viso del suo aggressore e come era vestito (cappellino rosso, jeans strappati e maglietta bianca lunga), e come aveva la barba. Alla fine è stato il fidanzato a crollare, quando gli investigatori gli hanno annunciato che lo avrebbero sottoposto al test del Dna.

A quel punto, mentre i genitori erano stati avvisati e arrivavano in Questura, è arrivata la confessione della trevigiana sedicenne: «Non c’è stato nessuno stupro. Avevo paura di essere rimasta incinta e per farmi prescrivere la pillola del giorno dopo dai medici ho inventato che un marocchino mi aveva stuprato». Tutta la vicenda è stata segnalata al Tribunale dei minori di Venezia che valuterà le iniziative da prendere. Il fidanzato rischia la denuncia.

COSMOS1:
VITTORIO VENETO (23 settembre) – Bouchaib El Rachidi, il marocchino venticinquenne arrestato dopo la denuncia della ragazza di vent'anni che secondo il suo racconto sarebbe stata violentata sabato sera in pieno centro a Vittorio Veneto (Treviso), è stato rilasciato stamattina dopo l'interrogatorio di garanzia. Il giovane rimane indagato ma il gip ha ritenuto eccessiva la misura della custodia cautelare.

La vicenda ha contorni tutt'altro che chiari. Il venticinquenne ha confermato il rapporto con la ragazza, ma ha sostenuto con forza che questo è avvenuto in maniera consensuale: non ci sarebbe stato abuso alcuno. A sostegno di questa tesi c'è il referto medico sulla giovane: rapporto sessuale c'è stato, ma non ci sono tracce di violenza.

A destare qualche perplessità negli inquirenti c'è anche il fatto che alla trattoria "Da Arrigo", locale pubblico vicino al quale si sarebbe consumata la violenza, nessuno ha sentito o si è accorto di nulla.

Infine è emerso un nuovo elemento che gli inquirenti stanno valutando: la ventenne che ha denunciato la violenza si era già rivolta alle forze dell'ordine in passato per denunciare di essere stata oggetto di violenza sessuale da parte di due marocchini, senza che la denuncia avesse esito. Anche in quella occasione, a quanto è dato sapere, non era sola ma accompagnata. La cosa che desta qualche perplessità è che allora era accompagnata dalla sorella della quattordicenne che ha assistito all'episodio di sabato.

http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=74310&sez=NORDEST

L'altro ieri nei giornali si annunciava a gran voce che "lo stupratore" era stato prontamente arrestato e incarcerato a Santa Bona (Treviso) con tanto di pubblicazione di Nome e Cognome, e adesso cosa succederà alla falsa accusatrice recidiva?:
- verrà pubblicato il Nome nei giornali?
- sarà accusata di false accuse di stupro?
- sarà sottoposta a custodia cautelare? (secondo me dovrebbero in quanto è un soggetto pericoloso che può reiterare il reato in futuro visto i suoi precedenti)
Oppure godrà anche stavolta di totale immunità?...

COSMOS1:
Fonte: Corriere della Sera 25 luglio 2009
Scarcerato il romeno accusato di un fatto mai accaduto
Falso il racconto del cane che ha salvato
la padrona da violenza sessuale
La giovane italiana si è inventata tutto dopo un diverbio sul pianerottolo di casa
TORINO - Non ha trovato conferme il racconto della ventiduenne di Venaria (Torino) che ha fatto arrestare un romeno con l'accusa di violenza sessuale dicendo di essere stata salvata dal proprio cane. Dopo una serie di interrogatori, il pm Giuseppe Ferrando ha chiesto di scarcerare Caluiu Ionut Bogdanenco, 33 anni. La giovane aveva detto che l'immigrato si era fatto aprire la porta con un pretesto e poi l'aveva aggredita, desistendo solo per l'intervento dell'animale. L'uomo ha respinto ogni accusa, spiegando che si trovava nella palazzina solo per andare a trovare il padrino del figlio di nove mesi. Una vicina, secondo quanto si è appreso, ha confermato la versione di Bogdanenco: la presunta vittima avrebbe avuto un diverbio sul pianerottolo con il romeno, che accusava di salire le scale facendo rumore.

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