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La minigonna femminista

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COSMOS1:
Le paucineuroniche si mobilitano contro l'intenzione del sindaco di Castellamare di vietare abbigliamenti indecorosi (minigonne? pance all'aria?)
Posto che io sono per la libertà assoluta (ma allora perchè al club canoa ti riprendono se sei in costume e non con braghette e magliettina regolamentari?) e per la ragione (ma come si fa ad andare in sauna con il costume?)
fa però specie che loro considerino la battaglia contro questa posizione del sindaco una battaglia femminista  :w00t:
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/10/24/castellammare-presidio-contro-il-regolamento-misogino/#more-6907

che c'azzecca?
sarebbe quindi maschilismo pretendere di andare in ufficio senza cravatta?  :w00t:

mah! di fatto pare che le FAS rivendichino il loro diritto di sollecitare gli ormoni maschili
ma non si rendono conto che è un vicolo cieco: tu adesso potrai anche metterti la minigonna e attirare l'attenzione maschile perchè le altre hanno la gonna sotto il ginocchio, ma domani una metterà una mini + mini della tua, o comunque domani ci sarà certamente una donzella + giovane e figa di te

mah! evidentemente il nostro e il loro cervello hanno circuiti differenti!

Utente cancellato:
per completezza, riporto le ragioni del sindaco.
a me sembrano quei giochi tra "moraliti conservatori" e  "moralisti liberal" che servono più ai due gruppi per farsi notare che regolmaneti realmente influenti sulla popolazione




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http://www.stabiachannel.it/news/index.asp?idnews=19022


"Il regolamento di polizia urbana resterà così com'è. Non c'è alcun motivo di cambiarlo, anche perché vorrei che la gente si informasse prima di prendere posizione". Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.

"La minigonna - ribadisco ancora una volta - è esclusa dal regolamento, che parla invece di 'abiti assai succinti', e per consolidato costume civile la minigonna non è considerato un abito assai succinto, a meno che non abbia una dimensione tale da essere inesistente come gonna e, quindi, lasciare scoperto completamente l'indumento intimo". Dunque, ribadisce il primo cittadino, "la minigonna è assolutamente permessa e consentita. Il regolamento, come facilmente si può intuire se non si cade nelle facili strumentalizzazioni, non punta a vietare questo o quel capo di abbigliamento, ma a dare alla città e ai cittadini delle coordinate ben precise di comportamento civile per rispettare la libertà di ciascuno e quindi la libertà di tutti", ha continuato Bobbio.

"È chiaro che sono sanzionati anche dei comportamenti che, ancorché per tradizione consolidata, possono essere accettati o subiti dalla città, come le forsennate partite di pallone che, non i bambini, ma i giovani adulti giocano per strada, nelle piazze e nei giardinetti; ebbene, quelli sono comportamenti di assoluta inciviltà. E nessuno pensi che, con i soliti argomentini dialettici, del tipo: e adesso dove giocheranno i nostri bambini?, si possa fermare questo regolamento. Il provvedimento che lunedì andrà in Aula mira a restituire alla città condizioni decorose di vita civile e non
altro. Sarà poi cura dell'Amministrazione comunale individuare apposite aree nelle quali i bambini, o chiunque altro, possano farsi le loro partite di pallone".

A proposito, invece, del divieto di vendita di alcolici ai minori, Bobbio ha sottolineato: "Credo che, su quest'aspetto, nessuno possa dire niente. Quanto al divieto vendita di alcolici da asporto - cioè da portare via dal locale - anche per i maggiorenni dalle 22 alle 6 del mattino, lo ritengo una norma incontestabile, che non danneggia nessuno. I bar, i pub e i ristoranti potranno continuare a vendere bibite alcoliche a maggiorenni, a condizione che vengano consumate all'interno della struttura".

"Si tratta di un piccolo ma significativo contributo che la mia Amministrazione vuole offrire per fronteggiare le tragedie del sabato sera, quando i nostri ragazzi si mettono alla guida in stato di ebbrezza. Certo, è un piccolo contributo, visto che impediamo solo che l'alcol venga bevuto per strada, ma ritengo che sia meglio cominciare a risolvere almeno una parte del problema, anziché rimanere inerti".

"Questo ulteriore chiarimento si è reso necessario per la distorsione e la disinformazione che ha accompagnato la proposta di dotare, per la prima volta nella sua storia, la città di Castellammare di Stabia di un regolamento di polizia urbana. Chi continuerà a rendere un pessimo servizio alla collettività, imbastendo false versioni del provvedimento e contribuendo ad accreditare presso l'opinione pubblica un'idea del tutto falsa del suo contenuto, sappia che il codice penale prevede il reato di pubblicazione e diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico.

Stealth:
Son d'accordo col sindaco. A me il look da battona fa venire il voltastomaco.

Archiloco:
Credo che sia una buona idea quella del sindaco di Castellammare.

Guit:
Quando si mostrano sono sfruttate, quando devono coprirsi sono oppresse.

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